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Obiettivo 3-C1

Lattivit di monitoraggio

ID Progetto 152107

Lorganizzazione in rete come modello per la qualit del sistema integrato dei servizi per listruzione e la formazione Analisi quantitativa delle reti esistenti

Settembre 2004
Obiettivo 3 - C1 ID Progetto 152107 ID. Ente 4891 ITC Schiaparelli Gramsci, Via Settembrini 4 MILANO
A cura di Gruppo CLAS s.r.l. Via Lattuada, 20 - 20135 MILANO - Tel. 02.541843.1 Fax 02.55192205 Internet: http://www.gruppoclas.it - e-mail: company@gruppoclas.it
UNI EN ISO 9001

ID Ente 4891 ITC Schiaparelli-Gramsci , Via Settembrini, 4 MILANO

Rapporto di ricerca: i risultati del questionario


Presentazione dello strumento utilizzato Con riferimento al percorso di tipo quantitativo, due sono stati gli obiettivi alla base della ricerca condotta. Il primo, di carattere conoscitivo-esplorativo, il secondo di tipo pragmatico. In particolare la ricerca si posta lo scopo di: effettuare una mappatura delle reti a supporto del sistema di istruzione e formazione operanti in Lombardia, ovvero di rilevare la presenza i organizzazioni in rete sul territorio regionale; favorire la costruzione di un database informatico, partendo dai dati emersi dalla rilevazione delle reti attraverso la compilazione del questionario. Per poter effettuare unindagine puntuale della realt esistente sul territorio stato costruito un questionario, inviato a tutte le Agenzie Formative della Lombardia (scuole pubbliche e paritarie, Centri di formazione professionale accreditati presso la Regione Lombardia). La realizzazione dello strumento avvenuta ad opera dellquipe di coordinamento del Progetto, che si avvalsa della letteratura in materia e della consulenza di esperti nel campo della metodologia della ricerca sociale. Il questionario stato costruito in modo da ottenere informazioni sia di tipo quantitativo, sia di tipo qualitativo - descrittivo in merito allorganizzazione e al funzionamento delle reti di volta in volta prese in esame. Lo strumento perci composto da item a risposte chiuse (che indagano gli aspetti quantitativi) e da un numero ridotto di item a risposte aperte (che approfondiscono questioni di particolare interesse, come ad esempio gli obiettivi specifici che si propone la rete o i prodotti/servizi erogati). Tale scelta maturata con lintento di rendere maggiormente snella e agevole la compilazione dello strumento da parte degli enti, ma anche di non perdere dati preziosi per la comprensione del funzionamento dellorganizzazione. Al fine di facilitare lindividuazione delloggetto dindagine stata fornita, preliminarmente alla compilazione del questionario, una definizione del concetto di rete, indicata come linsieme di relazioni e connessioni, formali e

informali, tra soggetti che operano tra di loro, non necessariamente nello stesso tempo e nello stesso luogo, al fine di perseguire risultati condivisi1. Considerata la complessit delloggetto, si scelto di differenziare le richieste di descrizione della rete a seconda che lente compilatore coprisse funzioni di membro piuttosto che di capofila della rete, approfondendo solo con questi ultimi gli aspetti organizzativi. Inoltre, si ritenuto che aspetti relativi alle percezioni soggettive degli enti partecipanti alla rete fossero importanti indicatori in merito al funzionamento della rete stessa, in quanto parametri di soddisfazione. A tale scopo ci si avvalsi di una scala di soddisfazione strutturata su 4 grandi livelli. Lo strumento di indagine stato suddiviso in quattro differenti sezioni, ognuna delle quali strutturata in modo da approfondire la conoscenza rispetto: ai dati descrittivi dellente compilatore; alla partecipazione a reti che supportino il sistema di istruzione e formazione; alla rilevazione dei bisogni emergenti; ad aspetti di tipo organizzativo e strutturale della rete in esame. La prima sezione del questionario mira alla conoscenza dellente compilatore, secondo i parametri della sua tipologia, della collocazione territoriale, delle dimensioni e del tipo di gestione. La seconda sezione relativa alla rilevazione dellesistente, e dunque alla partecipazione effettiva da parte degli enti a reti. Ai compilatori viene chiesto di dichiarare il numero di reti alle quali partecipano o, nelleventualit di risposta negativa, di indicare esigenze e bisogni che, a loro parere, potrebbero essere soddisfatti da questo tipo di organizzazione dei servizi, visti nellottica dello specifico istituto. Ai soggetti membri di reti, cui dedicata la terza sezione, vengono chieste alcune valutazioni soggettive complessive riguardo ad aspetti del funzionamento della rete stessa, quali le modalit di relazione fra i membri, la presa di decisioni, la modalit di comunicazione allinterno della rete, gli
Lampia accezione con cui stato inteso il concetto di rete ha permesso di raccogliere informazioni su reti scolastiche di tipologia diversa: reti telematiche, reti che si rivolgono a servizi specifici della realt scolastica (ad esempio per attivit didattiche), reti che si pongono quale obiettivo la condivisione e la gestione di progetti, ecc., secondo differenti gradi di formalizzazione e strutturazione.
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strumenti utilizzati per la sua gestione, lutilit della rete in relazione allorganizzazione scolastica e i risultati raggiunti rispetto alle aspettative iniziali. Per la quarta sezione, che mira a raccogliere le informazioni legate ad aspetti di tipo organizzativo e strutturale della rete, sono stati interpellati gli enti capofila. In questo caso lanalisi e la conseguente richiesta di dati stata incentrata sullindicazione: della forma giuridica (il grado di formalizzazione della rete stessa e i rapporti tra i membri); degli organi e delle figure per la gestione della rete; delle modalit di accesso e partecipazione dei membri; dellelenco e della tipologia dei soggetti partecipanti; delle risorse (umane, logistico-strutturali, finanziarie) in possesso o in uso dalla rete. Inoltre, stata richiesta lesplicitazione degli obiettivi che si prefigge la rete e dei servizi e prodotti erogati, nonch delle attivit concretamente svolte negli anni pi recenti. Infine, anche i soggetti capofila hanno fornito una valutazione soggettiva del funzionamento della rete di appartenenza. Lo strumento di indagine, cos costruito, stato inviato a tutti gli enti di formazione ed istruzione della Lombardia negli ultimi mesi dellanno 2003. Data la vastit degli interlocutori a cui si scelto di somministrare il questionario, linvio dello stesso avvenuto attraverso posta elettronica. Essendo consapevoli del fatto che, pur essendo in possesso ogni istituto e centro di formazione di un indirizzo e-mail, non per tutti il suo utilizzo entrato ancora nella quotidianit, ci si avvalsi anche di altri strumenti (fax e posta ordinaria) per linvio del questionario stesso. La raccolta dei dati stata effettuata attraverso la compilazione volontaria del questionario da parte delle Agenzie di Formazione. In una seconda fase della ricerca, si provveduto ad effettuare un sollecito telefonico a tutti gli enti capofila di rete, segnalati da membri della stessa rete, che non avessero effettuato la redazione dello strumento.

Anche per quel che riguarda le modalit di compilazione, stata predisposta una versione in forma cartacea del questionario ed una per la somministrazione per via telematica, la cui compilazione guidata potesse avvenire direttamente on-line, tramite Internet. Questultima versione risultata la pi utilizzata. Per entrambe le modalit di compilazione, e per tutta la durata dellindagine, lquipe di progetto stata a disposizione per chiarimenti sia di ordine tecnico che contenutistico.

Il Campione di indagine Come precedentemente accennato, il campione di indagine stato composto da tutte le Agenzie di Formazione operanti nella regione Lombardia, ossia gli istituti di istruzione (scuole pubbliche e paritarie di ogni ordine e grado) e i Centri di Formazione Professionale (CFP) accreditati presso la Regione Lombardia.2 I questionari inviati sono stati complessivamente 1.746. Il numero di enti risultato superiore a quello complessivo delle Agenzie accreditate presso la Regione Lombardia, in quanto si scelto di coinvolgere nellindagine anche le sedi distaccate di alcune Agenzie Formative (in particolare dei CFP), soprattutto nel caso che fossero presenti con diverse realt in varie province. Al questionario hanno risposto complessivamente 445 enti, con unadesione quindi pari ad oltre il 25% del totale, percentuale da considerarsi pi che soddisfacente, sia per la tipologia di strumento utilizzato autocompilato e come tale fisiologicamente destinato a cadute anche molto pi significative di quelle occorse nel caso in analisi sia per linteresse per largomento, attestato dai ritorni ottenuti3. Nella parte che segue non sono state inserite le tabelle de dati utilizzati per il commento, che si trovano peraltro al termine della parte descrittiva. Nel testo comunque viene indicato il rimando ad ognuna di esse, per agevolare la lettura e la comprensione dei dati analizzati.

I dati relativi ai Centri di Formazione Professionale sono stati dedotti dagli elenchi pubblicati presso le singole amministrazioni provinciali. 3 Elevata rispetto a quanto generalmente codificato a livello di manuali di metodologia, per i quali da considerarsi un buon risultato un ritorno inferiore al 20% degli invii fatti.

Come si potr osservare dallinterpretazione proposta, i subuniversi individuati nel corso dellindagine cui il commento fa riferimento sono diversi: per agevolare la comprensione dellanalisi dei dati, stato inserito un prospetto che definisce tali subuniversi, indicandone la specifica composizione. Nel testo infine si chiarisce di volta in volta a quale di essi si fa riferimento. Prospetto 1 I dati della ricerca Definizione del contenuto Questionari inviati agli enti Enti che questionario hanno compilato Dati quantitativi 1.746 il 445

Reti complessivamente segnalate dagli 519 intervistati (gli intervistati potevano peraltro appartenere ad una o pi reti) Singole reti individuate (tolti cio i 334 doppioni), una volta operata la pulizia dei dati nel subaggregato precedente; queste compongono il database realizzato dal gruppo di lavoro Enti che hanno dichiarato di essere in 297 rete Di cui come capofila 86 Di cui come membri 211 Enti che hanno dichiarato appartenere ad alcuna rete di non 148 120

Reti descritte e valutate dai capofila

Reti descritte e valutate dai membri 399 della rete


Fonte: indagine diretta

Interpretazione dei risultati ottenuti attraverso la somministrazione del questionario Il primo dato significativo riguarda le caratteristiche delle Agenzie Formative che hanno rinviato il questionario (Tabella e Grafico 1). Su un totale di 445 casi, le medie evidenziano una elevata incidenza di Istituti Comprensivi e di Circoli Didattici, ciascuno pari a quasi il 23% del totale dei rispondenti. Seguono poi gli Istituti Tecnici e quelli di tipo professionale, complessivamente superiori al 13%, le Scuole medie inferiori (12,1%), i Licei di vario indirizzo (11,6%), i Centri di Formazione Professionale (7,6%) e infine le Scuole elementari (3,6%). La parte rimanente si distribuisce fra un caso di scuole materne, altre Agenzie Formative non riconducibili ad alcuna delle tipologie prima dettagliate (corrispondenti al 2,5% del totale generale) e ad una quota di mancate risposte prossima al 4%. La disaggregazione dei dati relativi a queste prime caratteristiche mostra come, fra i licei, la presenza pi significativa sia ascrivibile a quelli scientifici e, con incidenza pi contenuta, ai classici, mentre gli altri non esprimono valori particolarmente significativi, nellordine delle unit in valori assoluti. Fra gli Istituti, invece, la distribuzione pi omogenea, con picco per i professionali, ma anche con valori elevati rispettivamente per i commerciali e gli industriali. Il dato evidenzia, nel complesso, da un lato una presenza fisiologica pi decisa delle medie inferiori (che, oltre ad essere gi significative da sole, sono poi parte dei comprensivi), dallaltro di istituti, che tradizionalmente rappresentano la tipologia di secondarie pi strettamente correlabile alla vocazione socioeconomica degli aggregati provinciali della regione lombarda. La tipologia di gestione (Tabella e Grafico 2), come era presumibile, quasi esclusivamente pubblica (quasi l88,3% del totale) rispetto al privato (11%) e la struttura organizzativa privilegia una struttura centrale (27% di essi ha una sola sede) affiancata, solo in alcuni casi, ad un numero esiguo di plessi periferici (Tabella e Grafico 3). Interessante poi il dato relativo alla dimensione delle strutture con riferimento al numero di studenti iscritti (Tabella e Grafico 4). Le classi codificate mostrano come oltre il 60% delle Agenzie contattate siano di dimensioni rilevanti, con un numero di studenti che oscilla fra i 500 e i 750 nel 33,7% del totale, e fra i 751 e i 1.000 nel 27,4% dei casi censiti. Di rilievo

anche le strutture con oscillazioni di studenti fra i 201 e i 300 complessivi (12,4%) e pi di 1.000 iscritti, (10,3% del totale generale). Lincidenza delle altre Agenzie invece pi contenuta (fra l1 e il 2,5%) e riguarda casi con meno di 200 soggetti iscritti. La disaggregazione del totale dei casi censiti fra coloro che appartengono a reti e coloro che invece, non sono risultati far parte di nessuna, mostra una maggiore incidenza delle prime realt rispetto alle seconde: gli enti che infatti si trovano in rete e che hanno compilato il questionario, corrispondono a 297 complessivi, corrispondenti al 66,7% del totale. Nella Tabella 6 sono riportate le distribuzioni degli enti in base alla partecipazione o meno ad una rete, espresse in valori assoluti e percentuali di riga. Il dato permette di cogliere, considerando gli enti come variabili indipendenti, per ciascun caso dove prevalga lappartenenza a rete e dove, al contrario, ci non avvenga.

Come si pu notare, nella maggior parte dei casi domina la partecipazione ad una rete, se si esclude il caso dei licei linguistici e dellunica materna censita. In particolare spiccano: i Licei Artistici, gli Istituti Tecnici Commerciali e Agrari, tutti in rete; i Licei Classici, nella quasi totalit (90% del totale) anchessi appartenenti a reti; i Centri di Formazione Professionale, membri di reti formali o informali nell84,4% dei casi; in tutti gli altri casi, i valori passano dal 72% (Licei Scientifici) alle scuole Medie inferiori, dove il valore di poco inferiore al 52% del totale generale, quindi quasi equivalente alle scuole dello stesso grado non in rete. Nelle successive tabelle, la distribuzione invece analizzata sotto punti di osservazioni differenti. In particolare, la Tabella 7 permette di considerare quali siano i picchi degli enti in rete e non in rete, ottenuti pesando i valori per ognuno di essi sui rispettivi totali di appartenenza.

I dati permettono di rilevare come, fra i soggetti in rete, si distinguano in particolare i Circoli Didattici, gli Istituti Comprensivi e, con un certo distacco, le Scuole Medie Inferiori e i Centri di Formazione Professionale. Per contro, i Licei Artistici, quelli Sociopsicopedagogici, i Linguistici e gli Istituti Agrari risultano in fondo a questa graduatoria. Fra gli Enti al momento della rilevazione effettuata non inseriti in nessuna rete, emergono sempre gli Istituti Comprensivi, le Scuole Medie Inferiori, i Circoli Didattici, seguiti con notevole distacco dagli Istituti professionali. I valori riferiti alle altre realt sono pi contenuti, fino ad arrivare a casi quali i Licei Artistici, gli Istituti Tecnici Commerciali e quelli Agrari, dove non sono state riscontrate, fra le realt censite, casi di mancato inserimento in una o pi reti. Infine la Tabella 8 considera il peso di ogni singolo ente appartenente o meno ad una rete sul totale di ogni realt che ha partecipato allindagine quantitativa . Ne deriva in questo caso la possibilit di confrontare se ciascuna tipologia di ente censita annoveri in prevalenza casi di partecipazione e non partecipazione ad una delle reti formali o informali attive nel territorio regionale lombardo.

La distribuzione dei valori rilevati dallquipe di ricerca mostra cinque diverse situazioni: la prima riguarda i casi di partecipazione a rete nella totalit dei casi, riscontrabile per gli Istituti Agrari, i Tecnici Commerciali e i Licei Artistici. la seconda riguarda i casi di non partecipazione a rete nella totalit dei casi, evidenziata per lunica Scuola Materna che abbia risposto al questionario. la terza riguarda i casi in cui prevalga la non partecipazione a reti: questo il caso dei Licei Linguistici che hanno risposto al questionario. la quarta presenta invece i casi - esclusi quelli indicati in precedenza - in cui le distribuzioni rilevate evidenzino minime differenze tra i rispondenti che hanno dichiarato di appartenere a reti e quelli che invece hanno segnalato di non far parte di alcuna di esse (in questo caso sono state considerate tali tutte le situazioni dove esistesse uno scarto di meno di un punto percentuale fra i due subaggregati): Scuola Media Inferiore, Liceo Sociopsicopedagogico, Istituto Tecnico Industriale, altri casi di Enti di cui non peraltro nota la tipologia.

la quinta infine comprende tutti i casi, in quanto i dati rilevati hanno mostrato una partecipazione a reti dominante: Centri di Formazione Professionale; Istituti Comprensivi; Scuole Elementari; Licei Classici e Scientifici, Istituti professionali e Circoli Didattici. Fra gli enti che hanno compilato il questionario di indagine, 148 (33,3%) dichiarano di non far parte di unorganizzazione in rete n in qualit di membri, n come capofila (Tabella e Grafico 9). La prevalenza di tali enti possiede una sede centrale e pochi plessi periferici (Tabella e Grafico 11), mentre risulta significativamente superiore (Tabella e Grafico 12), rispetto a quanto evidenziato dal campione totale, la percentuale di agenzie che hanno un numero piuttosto esiguo di studenti (fino a 300) e di corsi (meno di 21: Tabella e Grafico 13). Il dato pi significativo da commentare certamente quello riferito ai bisogni e/o alle necessit che attraverso un sistema rete, a giudizio dei membri intervistati, potrebbero essere soddisfatti (Tabella e Grafico 14). Fra le tre macro voci precodificate dallquipe di ricerca - ossia la realizzazione di progetti, la promozione di prodotti e servizi e la gestione dei servizi i soggetti intervistati hanno evidenziato come le attivit di promozione preoccupino di meno, riconoscendo loro una significativit in poco pi del 23% dei casi. Evidentemente il Piano dellOfferta Formativa, cos come la diffusione dei siti Internet dedicati assolvono, almeno in parte, questo bisogno delle Agenzie e, in quanto prodotti realizzati allinterno di ciascuna di esse, inducono a ritenere questo come il bisogno meno avvertito e, in quanto tale, non necessariamente correlabile alla partecipazione ad una rete. Sono invece rispettivamente superiori al 37% e al 39% i casi in cui gli intervistati vedono nella partecipazione ad una rete una buona opportunit per far fronte alla realizzazione di progetti e alla gestione di servizi. In particolare, per questa specifica modalit, sono note anche le distribuzioni delle sub voci in cui tale modalit di risposta era stata articolata dai ricercatori (Grafico 14); si tratta, in ordine di peso finale rilevato, di: Formazione di personale docente Didattica Formazione di personale non docente Utilizzo di risorse tecnologiche

Orientamento Servizi connessi allhandicap Reperimento di altri servizi Reperimento consulenze Stage Reperimento di beni per il buon funzionamento delle attivit Altro Questi dati trovano alcune possibili spiegazioni in situazioni con cui le Agenzie Formative in generale si trovano a doversi confrontare: il costante bisogno di qualificare al meglio lofferta formativa per potersi proporre in chiave competitiva verso lesterno per il reperimento di quote sempre pi elevate di utenza finale; la necessit di adeguare il proprio personale allevoluzione della domanda complessiva da parte dellutenza, quindi non solo di tipo formativo; la recente possibilit, ad esempio per le scuole, di accedere - oltre a quelle proposte dal MIUR - ad altri canali di finanziamento dellUnione Europea (dal Fondo Sociale ai Programmi Comunitari), che rappresentano occasioni molto importanti per cui pu risultare utile lintegrazione con soggetti, dotati di esperienza consolidata nella concreta costruzione di progetti, o con caratteristiche specifiche che potrebbero ulteriormente qualificare i risultati finali conseguibili; lopportunit di ottenere servizi di varia natura (ad esempio lassistenza fiscale, la gestione degli aspetti di contrattualistica per consulenti e altre tipologie di lavoratori autonomi) a costi pi contenuti in quanto distribuiti tra i soggetti membri della rete. Ogni ente che si dichiarato parte di una rete (297 casi) membro, in media, di quasi due di esse, sebbene lanalisi nel dettaglio (Tabella e Grafico 20) mostri come la gran parte delle agenzie di formazione (60%) faccia parte di una rete soltanto, circa un terzo (27%) appartenga a due reti, mentre il 12% degli enti sia parte di tre o pi reti, sino ad un massimo di 10. La diffusione a livello delle 11 province lombarde evidenzia una forte presenza (Tabella 21) di reti nella provincia di Brescia (93 su 334 totali, pari al 27,8% del totale); segue quella di Milano (42 casi, pari al 12,6% del totale); Pavia, Mantova, Varese, Lecco e Cremona risultano annoverare fra le 34 e le 20 reti, per un peso sul totale compreso tra il 10,2% e il 6% del totale generale. Sondrio, Bergamo, Como e Lodi risultano le province meno interessate da reti

(tra le 19 di Sondrio e Bergamo e le 10 di Lodi, per un incidenza percentuale che oscilla tra il 5,7% e il 3% del totale). Per quel che riguarda lambito territoriale di competenza (Tabella e Grafico 22), circa un terzo degli enti (il 33,6%) ha dichiarato che la rete di cui fanno parte interessa il territorio provinciale; le reti che hanno competenza su territorio regionale rappresentano il 15,4% del totale, mentre lambito di attivit comunale e locale corrisponde a quasi il 33%. Solo una piccolissima parte degli enti in rete con ambito di azione internazionale (0,4%) o sul territorio della Comunit Europea (2,1), mentre la percentuale cresce leggermente se si parla di competenza nazionale (3,6%). Per quanto riguarda gli anni di costituzione delle reti (Tabella e Grafico 23), si osserva come tale tipologia organizzativa abbia preso piede sul nostro territorio solo a partire dallanno 2000. Negli anni precedenti appare, infatti, esiguo il numero di nuove reti costituite: dal raffronto fra i diversi periodi si nota come nel corso degli anni 90 siano state attivate 16 reti, mentre solo nellanno 2002 (caratterizzato dalla pi alta frequenza) ne sono sorte 32 nuove, a supporto del sistema di istruzione e formazione. Con riferimento ai casi descritti dai capofila (Tabella 24), le reti sono state costituite in prevalenza per la realizzazione di progetti (oltre il 41% del totale) e per la gestione di servizi (38,7%). Nuovamente meno significativo il processo di creazione per la promozione di prodotti/servizi (poco pi del 20%). I dati confermano quindi quanto gi evidenziato in precedenza. Con riferimento al dettaglio dei servizi per cui le reti sono state create (Grafico 24), la distribuzione dichiarata risulta la seguente: Formazione di personale docente Didattica Orientamento Reperimento consulenze Utilizzo di risorse tecnologiche Formazione di personale non docente Altro Reperimento di altri servizi Servizi connessi allhandicap Reperimento di beni per il buon funzionamento delle attivit Stage

Gli enti valutano come adeguata, nella maggior parte dei casi, lutilit del servizio offerto dalla rete rispetto allorganizzazione scolastica e formativa. In particolare, giudizi positivi provengono dagli istituti le cui reti riguardano servizi come lorientamento, lo stage, il reperimento di consulenze, mentre sembrano suscitare una maggiore ambivalenza altri servizi come quello della formazione del personale docente e non e la didattica. In questi casi, seppure non vi siano degli espliciti giudizi negativi, tuttavia gli enti compilatori non hanno risposto alle richieste, lasciando forse trasparire un malcontento difficilmente esprimibile in altro modo. Le informazioni fornite dagli enti segnalano come ci siano ancora difficolt nellutilizzo degli strumenti telematici, per diffondere la conoscenza della rete o per poterla gestire, tanto che solo il 31,7% delle reti possiede un proprio sito internet (Grafico 25). Per quanto concerne, invece, la forma organizzativa/giuridica data allorganizzazione (Tabella 26 e Grafico 26), circa la met delle reti (49%) risulta avere formalizzato un accordo fra i soggetti partner, accordo che appare invece non formalizzato per un altro 18%. Lorganismo privilegiato per la gestione della rete (Tabella 27 e Grafico 27) risulta essere il gruppo di lavoro permanente (55%), e solo in maniera decisamente minore il controllo affidato ad un Consiglio di Amministrazione (17%). Soltanto un piccolo numero di reti sono invece gestite da Responsabili operativi (7%) o Commissioni (3%). Tali strumenti utilizzati per la gestione delle reti vengono valutati come abbastanza o molto adeguati allo scopo dalla maggior parte degli enti compilatori, anche per quanto riguarda la distribuzione del peso delle decisioni, ovvero quanto ciascun ente percepisce di potere avere un potere contrattuale nel processo di presa di decisione. In particolare il CDA appare un organo particolarmente apprezzato, mentre gli altri suscitano, in taluni, alcune rimostranze o delle forti ambivalenze. Ovviamente tale considerazione appare poco significativa se slegata dallanalisi del contesto e dello scopo di ciascuna rete, che necessita invece di un pi approfondito studio per comprendere ladeguatezza o meno degli strumenti di gestione utilizzati. Per le reti dichiarate dai capofila sono inoltre previsti (Grafici 28a, 28b e 28c):

accessi regolati con criteri predeterminati in occasione della costituzione formale o informale (per oltre il 44% del totale dei casi); opportunit di ingresso anche a nuovi membri oltre a quelli che le hanno costituite inizialmente (nel 67,5% delle reti); inserimento nelle reti previo pagamento di quote prestabilite (19,2% del totale dei casi). Alcune reti forniscono, inoltre, servizi anche a soggetti non partecipanti, ed in particolare quelle reti il cui oggetto riguarda lo stage, lorientamento, il reperimento di beni e lutilizzo di risorse tecnologiche. In merito alle risorse possedute dalle reti (Grafici 29a, 29b, 29c e 29d), il 23,3% di esse ha la possibilit di avere persone dedicate in modo esclusivo alla gestione e al funzionamento della rete stessa, e in particolare gli istituti dichiarano che 53 persone sono occupate part-time e 39 full-time per la gestione della rete. Tali risorse umane risultano provenire quasi totalmente dallinterno degli enti, attraverso una differente suddivisione delle mansioni: solo il 3,3 % delle reti, infatti, ha potuto assumere personale dedicato espressamente al buon funzionamento dellorganizzazione. Le risorse economiche che hanno permesso tale risultato, registrato in particolare negli ultimi anni (dal 1999), appaiono essere plurime. Ogni ente ha, infatti, attinto a pi fonti per la costituzione e il mantenimento dellorganizzazione in rete: nel primo caso le risorse provengono principalmente da fondi ministeriali e dallautofinanziamento dei soggetti partecipanti; nel secondo caso, oltre a queste due fonti, si aggiunto anche lutilizzo di fondi regionali. Sempre per ci che riguarda le risorse possedute dalle reti, poco pi del 10% fra di esse pu disporre di locali ad uso esclusivo della rete e la percentuale sale al 15% rispetto alle apparecchiature informatiche possedute. Le modalit di reperimento delle risorse finanziarie4 per la creazione delle reti (Tabella 30 e Grafico 30) risultano essere principalmente lautofinanziamento dei soggetti partecipanti (43%), lutilizzo di fondi ministeriali (35%) e la sovvenzione da parte di enti locali (27%), mentre solo il 3% delle reti ha potuto contare su risorse economiche derivanti da bandi di enti privati
Il dato finale relativo a questo indicatore superiore al totale delle reti in analisi, in quanto possibile che alla creazione di una rete concorrano diverse fonti di finanziamento.
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(imprese, fondazioni). Tali percentuali risultano simili, seppure con piccole variazioni, se si considera il mantenimento dellorganizzazione in rete (Tabella 31 e Grafico 31): aumentano leggermente i fondi da autofinanziamento degli enti (47%) e le richieste di contributi/donazioni (13%), mentre diminuiscono le reti che attingono le proprie risorse economiche da fondi ministeriali (26%) e da enti locali (23%). La frequenza dei contatti per gestire lorganizzazione fra gli enti che appartengono alla stessa rete appare elevata (Tabella 32 e Grafico 32): solo una piccola parte dei componenti dichiara di avere scambi una volta a quadrimestre (9%) o una volta allanno (4%), mentre la maggior parte (52%) sostiene di avere scambi almeno una volta al mese o secondo le necessit occorrenti (33%). Tale modalit di relazione pare soddisfare gli enti appartenenti alle rete, anche se alcune valutazioni poco positive sembrano provenire da coloro che hanno contatti molto diradati, segno che sarebbe auspicabile una costante e frequente comunicazione fra i soggetti per mantenere un buon funzionamento dellorganizzazione. In particolare le reti che dichiarano di avere frequenti contatti hanno per oggetto servizi come la formazione del personale docente, la didattica, lorientamento, servizi fondamentali nel mondo scolastico e formativo.

Nellultima parte del questionario, lquipe di ricerca ha previsto una batteria di domande finalizzate a richiedere alcune valutazioni in merito allorganizzazione e al funzionamento della rete. Gli item, a risposta semichiusa5, sono stati somministrati sia ai capofila, sia agli altri membri intervistati delle varie reti. Nel quadro sinottico che segue vengono messe a confronto le risposte fornite, in merito agli stessi item, dai due gruppi di rispondenti. La scala ordinale proposta dallquipe di ricerca a modalit pari: due a valenza positiva - molto adeguata e abbastanza adeguata - e due a valenza negativa - poco adeguata e per nulla adeguata. In ogni cella sono indicate le valutazioni proposte, positive e negative, con accanto in parentesi il valore percentuale rilevato dai 120 capofila e dai 399
Una domanda definita a modalit di risposta semichiusa o semiaperta quando, nella batteria precodificata delle risposte stesse, viene prevista anche la voce altro: il suo inserimento permette allintervistato di esprimere autonomamente il proprio pensiero in merito al quesito posto, senza dover forzatamente riconoscersi in una delle modalit proposte. In questo modo, fra laltro, il ricercatore pu avere maggiori certezze in merito allesaustivit delle risposte desumibili dalla somministrazione del questionario.
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membri di reti intervistati. Per esaustivit di presentazione dei risultati sono state anche inserite le quote di mancate risposte, pur esse indicative del pensiero degli intervistati. Sono stati infine evidenziati in neretto i valori pi alti riscontrati per ogni valutazione e anche per i casi in cui i rispondenti hanno preferito non prendere posizione6.

Sullinterpretazione delle mancate risposte la teoria propone diverse possibilit: la prima quella di distribuirle paritariamente fra le altre modalit previste dalla domanda; la seconda quella di considerarle come indicatore di non volont di replicare in merito al quesito proposto, per le ragioni pi disparate. La prima soluzione rappresenta un modo di interpretare comunque questa modalit, ma rappresenta al contempo una sorta di forzatura, in quanto non considera che lintervistato avesse manifestato la volont di non prendere posizione sulla domanda proposta. La seconda rispetta invece la volont dellintervistato, pur nella perdita della quota di mancate risposte ai fini dellinterpretazione dei dati rilevati.

Quadro sinottico di alcune valutazioni fornite da capofila e membri delle reti attraverso il questionario Valutazioni richieste Risposte capofila
Valutazione positiva Modalit di relazione tra membri della rete (71,7%) Valutazione negativa (4,2%) Mancate risposte (24,1%) Valutazione positiva Strumenti utilizzati per la gestione della rete (73,3%) Valutazione negativa (2,5%) Mancate risposte (24,5%) Valutazione positiva Distribuzione del peso delle decisioni (68,3%) Valutazione negativa (7,5%) Mancate risposte (24,2%) Valutazione positiva Modalit di comunicazione tra membri della rete (72,5%) Valutazione negativa (3,3%) Mancate risposte (24,2%) Valutazione positiva (73,3%) Valutazione negativa (0,8%) Mancate risposte (25,9%) Valutazione positiva Risultati raggiunti rispetto alle aspettative (67,5%) Valutazione negativa (5,0%) Mancate risposte (27,5%)

dei Risposte degli altri membri della rete


Valutazione positiva (84,4%) Valutazione negativa (5,8%) Mancate risposte (9,8%) Valutazione positiva (83,5%) Valutazione negativa (5,3%) Mancate risposte (11,2%) Valutazione positiva (79,2%) Valutazione negativa (10,3%) Mancate risposte (10,5%) Valutazione positiva (79,4%) Valutazione negativa (9,0%) Mancate risposte (11,6%) Valutazione positiva (82,7%) Valutazione negativa (6,0%) Mancate risposte (11,3%) Valutazione positiva (75,7%) Valutazione negativa (8,3%) Mancate risposte (16,0%)

Utilit del servizio offerto dalla scolastica rete rispetto allorganizzazione

Le posizioni espresse dai due gruppi di intervistati presentano, come si pu osservare dal prospetto, alcuni punti di contatto e, al contempo, delle divergenze di vedute. Per prima cosa si nota come, in ogni caso, la valutazione complessiva che viene proposta da entrambe le tipologie di rispondenti non evidenzi particolari problemi o criticit. I valori delle modalit positive per i capofila sono decisamente elevati (fra il 73,3% e il 67,5% del totale), mentre per contro quelli negativi oscillano fra meno dell1% (utilit del servizio rispetto allorganizzazione scolastica) e il 7,5% (distribuzione del peso delle decisioni allinterno della rete). I membri propongono valutazioni ancor pi positive, oscillanti fra l84,4% e il 75,7% del totale; peraltro anche quelle negative sono pi decise, comprese tra il 5,3% e il 10,3% del totale. Fra i capofila, la valutazione migliore viene attribuita alle modalit relative agli strumenti costruiti per la gestione della rete e, a pari merito, allutilit che il servizio offerto dalla rete rappresenta per lorganizzazione scolastica, mentre la maggior criticit corrisponde, come gi accennato, al peso dei decisori. Fra i membri della rete, invece, sono le relazioni fra i partecipanti a rappresentare il punto di forza delle reti create sul territorio, mentre da riconsiderare, analogamente a quanto evidenziato per i capofila, lincidenza delle decisioni allinterno della struttura rete. Le maggiori incertezze sono da attribuire, per i capofila, ai risultati raggiunti rispetto agli obiettivi prefissati, cos come per laltro gruppo di rispondenti, sebbene con incidenza minore in termini di pesi percentuali. Questi primi dati evidenziano, comunque, una valutazione decisamente positiva dellesperienza di rete, da parte di entrambi i gruppi intervistati. Pur nelle differenze riscontrate fra di essi, e nella quota di incertezza manifestata in particolare dai capofila, i sistemi rete analizzati sembrano funzionare in modo soddisfacente e confermare comunque ai partecipanti, a prescindere dal loro ruolo, la validit dellagire congiunto per il raggiungimento dei differenti obiettivi pianificati.

Pur tuttavia, i rispondenti hanno manifestato comunque gli ulteriori bisogni che potrebbero essere assolti dalle reti stesse, ad attestare quali potrebbero essere gli aspetti in grado di portare la valutazione della rete ad un ulteriore miglioramento. Per entrambi i gruppi intervistati, il principale aspetto da implementare riguarda la gestione dei servizi, che in termini percentuali (rispettivamente 45,2% per i capofila Tabella 39 - e 39,2% per i membri della rete sul totale generale Tabella 46), distacca notevolmente le altre voci previste dai ricercatori come modalit di risposta precodificata. Pi nello specifico, per i capofila, il dettaglio dei servizi per cui occorrerebbe migliorare la gestione il seguente: Formazione di personale docente Didattica Utilizzo di risorse tecnologiche Reperimento consulenze Reperimento di altri servizi Orientamento Formazione di personale non docente Reperimento di beni per il buon funzionamento delle attivit Servizi connessi allhandicap Stage Altro La distribuzione indicata invece dai membri della rete cos articolata: Formazione di personale docente Reperimento consulenze Didattica Utilizzo di risorse tecnologiche Formazione di personale non docente Reperimento di altri servizi Servizi connessi allhandicap Orientamento Reperimento di beni per il buon funzionamento delle attivit Stage Altro

Le differenze tra le due classificazioni non sembrano evidenziare difformit macroscopiche: le prime quattro posizioni annoverano le stesse variabili, pur se in ordine leggermente diverso; in ogni caso esiste concordanza sul bisogno primario, dato dalla formazione del personale docente, evidentemente basilare per entrambi i gruppi di rispondenti. Pi pressante il bisogno di poter attivare, attraverso la rete, consulenze esterne sia per gli enti membri che per i capofila, mentre i servizi per lhandicap risultano verso il fondo della graduatoria per entrambi i rispondenti. Chiudono entrambe le graduatorie, denotando in tal senso uniformit di vedute, lo stage e altri servizi non specificati. Come accennato allinizio della parte di interpretazione dei dati, le reti censite hanno permesso di creare un archivio informatizzato per agevolare la consultazione e diffondere la conoscenza sulle attivit di rete esistenti analizzate del percorso di ricerca effettuato. Il database delle reti lombarde a supporto del sistema dellistruzione e della formazione stato creato per fornire agli operatori della scuola e della formazione professionale, oltre che degli enti locali e della pubblica amministrazione, uno strumento utile per reperire informazioni sulla realt esistente nella regione lombarda in tema di reti scolastiche e sul grado di diffusione e di articolazione delle stesse. Inoltre, il database si pone quale valido supporto al fine di offrire indicazioni e spunti per la costituzione di nuove reti da parte di enti interessati, attraverso un confronto delle buone pratiche utilizzate da quelle gi esistenti e la possibilit di contattare direttamente gli enti capofila per lo scambio di esperienze. Anche gli studenti e le famiglie potranno usufruire di questo nuovo strumento, efficace per conoscere i progetti di rete che coinvolgono a diverso titolo le varie Agenzie Formative.

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