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Massimo Minarelli

IL DOLORE DI MARIA OGGI

..INTRODUZIONE..
Tutti noi, quando pensiamo al dolore della Madonna andiamo col pensiero alla Passione di Ges. I pochi riferimenti dei Vangeli e quelli pi numerosi della tradizione (come quelli contenuti nella Via Crucis), ci permettono di farci unidea abbastanza chiara della Vergine Addolorata che, con immenso dolore e pari dignit, accompagna il Figlio lungo la via del Calvario, assiste alla Sua Crocifissione, alla Sua agonia di tre ore sulla Croce, alla Sua Morte ed infine ne raccoglie fra le Sue braccia materne il Corpo senza vita. Momenti veramente toccanti che si ripresentano alla nostra mente tutte le volte che, recitando il Santo Rosario, meditiamo i Misteri Dolorosi, oppure quando facciamo la Via Crucis. Ma difficilmente pensiamo al dolore che la nostra Mamma Celeste ha provato dopo la Passione del Figlio. Non parlo soltanto della grandissima prova sopportata da Lei in quel Sabato tremendo durante il quale tutti, eccetto Lei, furono travolti dal dubbio e persero la fede. Parlo invece del dolore provato da Maria Santissima durante tutti i secoli fino ad oggi. Quando si parla di dolore della Madonna dopo la Sua Assunzione in Cielo, i sapienti e gli intelligenti cominciano a innervosirsi: Come possibile? Maria, da quando ha finito la Sua vita terrena, non soffre pi! E su in Cielo, in anima e corpo, in uno stato di Infinita Beatitudine, e non pu pi soffrire! Lha detto Lei stessa nel Magnificat: Dora in poi tutte le generazioni Mi chiameranno Beata! Che senso ha parlare di dolore di Maria oggi? I piccoli, invece, sanno che Maria soffre oggi e ha sempre sofferto immensamente da quando Ges Crocifisso lha costituita Madre di Giovanni e, per suo tramite, di tutta lumanit. Il dolore attuale di Maria, poi, indissolubilmente collegato col dolore attuale di Ges, e possiamo dire in definitiva col dolore attuale di Dio. Dio soffre? E sensibile allingratitudine dei Suoi figli che non osservano la Sua legge di Amore? Pu Dio, che Eterno, soffrire per questa umanit che calata nel tempo? In questo opuscolo, esamineremo questo problema e cercheremo di dare un senso a quelle rivelazioni private in cui Ges e Maria si sono mostrati sofferenti o addirittura piangenti. Questo ci permetter, anche, di comprendere meglio il rapporto fra noi e il Cielo durante tutto larco della storia umana.

IL DESIDERIO DI DIO E VIVERE NELLUOMO


[Questo capitolo tratto dal mio scritto Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrer (Lc 18, 17)] Fra Dio e luomo esiste una conoscenza reciproca. Questa conoscenza reciproca esiste fin da principio, perch Dio Uno e Trino ha impresso la propria immagine nelluomo: Facciamo luomo a Nostra immagine, a Nostra somiglianza (Gen 1,6). In che cosa consiste questa somiglianza? Alluomo sono stati fatti tanti doni che lo rendono simile a Dio (la vita, lintelligenza, la volont, la libert, limmortalit e cos via). Ma il primo e pi grande dono che Dio ha fatto alluomo la capacit di amare! Perch DIO AMORE (1 Gv 4,8) e avere la capacit di amare significa poter avere Dio in s. Dio ha fatto s che per luomo fosse naturale avere in s lAmore, come per tutti no i facile respirare perch il nostro fisico predisposto ad avere in s laria che ci d la vita. 2

Ma Dio non ha costretto luomo ad amare. Infatti, qualit essenziale dellAmore quella di essere libero. Che amore sarebbe se fosse imposto? Dio ha dato alluomo lAmore come comandamento: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo il pi grande e il primo dei comandamenti. E il secondo simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso (Mt 22,37-39). Tuttavia, il comandamento un ordine che non toglie, a chi lo riceve, la libert di osservarlo o di non osservarlo. Tu hai sentito oggi il Signore dichiarare che Egli sar il tuo Dio, ma solo se tu camminerai per le Sue vie e osserverai le Sue leggi, i Suoi comandi, le Sue norme e obbedirai alla Sua voce. Il Signore ti ha fatto oggi dichiarare che tu sarai per Lui un popolo particolare, come Egli ti ha detto, ma solo se osserverai tutti i Suoi comandi (Dt 26,17-18). Le parole Egli sar il tuo Dio stanno a significare: Dio vuole esserti vicino, Dio ti ama, Dio vuole essere il tuo tutto. Ma lespressione che manifesta in modo pi pieno e autentico la volont di Dio Dio desidera vivere nelluomo: Se uno Mi ama, osserver la Mia Parola e il Padre Mio lo amer e Noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui (Gv 14,23). Accogliendo Dio in s, luomo partecipa della stessa Vita Divina che Amore. Come il Padre ha amato Me, cos anchIo ho amato voi. Rimanete nel Mio Amore. Se osserverete i Miei comandamenti, rimarrete nel Mio amore, come Io ho osservato i comandamenti del Padre Mio e rimango nel Suo Amore. Questo vi ho detto perch la Mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena (Gv 15,9-11). Ecco perch Dio vuole vivere in noi: perch la Sua gioia sia in noi e la nostra gioia sia piena! Dio non aveva bisogno di creare luomo, essendo la Sua Gioia perfetta. La Santissima Trinit basta a Se stessa, perch lAmore fra le Tre Persone Divine infinitamente grande. Ma Dio ha voluto creare luomo per purissimo Amore, cio al solo scopo che egli potesse godere della Gioia di Dio, partecipando eternamente della Sua Vita Divina. E cos Dio ha manifestato alluomo il Suo Amore, che ha assunto la forma della Sua Misericordia quando luomo ha peccato ed ha avuto bisogno della Redenzione, per poter godere nuovamente della Comunione di Vita con Dio. In definitiva, Dio ha dato alluomo la capacit di amare cio di avere Dio in s. Quando luomo accoglie Dio in s avviene una cosa meravigliosa: Dio si fonde con la sua creatura nellAmore. Anche se, in verit, Dio che fonde in s la Sua creatura, questa fusione autentica. Al momento della fusione, Dio desidera comunicarsi totalmente alla Sua creatura. La creatura, nella sua libert, decide di offrirsi totalmente a Dio. Dio avvolge la Sua creatura in un abbraccio di intensissimo Amore. La creatura non sente pi di vivere per se stessa, ma sente che Dio che vive in lei ( non sono pi io che vivo, ma Cristo vive in me - Gal 2,20). La gioia della creatura piena, perch partecipa (secondo le proprie capacit) della stessa gioia di Dio. Questa fusione di Dio con la Sua creatura non toglie allUno e allaltra la propria identit. Cio Dio resta sempre Dio e la Sua creatura resta sempre creatura. Ma proprio in questo sta il prodigio: che, pur conservando ognuno la propria identit, Dio e la Sua creatura si fondono perfettamente nellAmore. Se pensiamo che da sempre Dio ci ama e che da sempre desidera vivere in noi, come pu il nostro cuore non commuoversi davanti a tanto Amore? Quando diciamo che Dio Amore, non diciamo una cosa astratta. Dio non un concetto o un principio filosofico. Dio Persona (o meglio un solo Dio in Tre Persone, la Santissima Trinit) e, in modo infinitamente superiore al nostro, ama, pensa, vuole, opera. E, come Persona, Dio ha sentimenti di Amore verso ciascuno di noi. Solo per questa tenerezza di Dio, ci possibile accostarci a Lui con fiducia, abbandonarci alla Sua Volont, confidare nel Suo perdono quando pecchiamo. 3

E vero, come si gi detto, che Dio ha donato alluomo la capacit di avere in s lAmore. Ma Dio non ha costretto luomo ad amare. La cosa pi semplice per i nostri progenitori, quando ancora non avevano commesso il peccato originale, era amare! Dio li aveva creati per Amore e in vista dellAmore; aveva dato loro ogni dono per godere del creato e per abbellirlo col loro amore. La loro conoscenza era limitata al bene, perch non cera bisogno di altro per vivere una vita terren a meravigliosa, per poi raggiungere la Casa del Padre. Per questo Dio desiderava che essi evitassero di conoscere il male, sapendo che ne sarebbero stati contaminati. Dopo il peccato originale, pur avendo conservato la capacit di amare, luomo e la donna si trovano in una condizione molto sfavorevole, perch, attraverso lesperienza del male, sono diventati deboli e fragili nella lotta contro le tentazioni. Solo la Grazia, che Ges Cristo ci ha comunicato per mezzo della Redenzione, pu accrescere le nostre forze fino a renderci capaci di amare e di amare tanto! Chi non accoglie la Grazia non pu amare! e Chi non ama non ha conosciuto Dio, perch Dio Amore (1 Gv 4,8) Tutta la vita delluomo sulla terra costituita ormai da una continua e drammatica lotta tra il bene e il male, ossia tra lamare e il non amare. Se luomo si rendesse conto di questa lotta immane! Se riconoscesse le parti opposte, la loro vera identit, i loro veri propositi! Se sapesse quanto bello stare nelle schiere dei santi, quale certezza di vittoria si gusta nei loro accampamenti! Se sapesse come sono false e illusorie le promesse dei reprobi, quanto orrenda la loro rovina! E la rovina dei reprobi di non poter amare per tutta leternit, di soffrire pene indescrivibili per non aver permesso al proprio corpo e al proprio spirito di seguire, durante la vita terrena, ci per cui erano stati creati: lAmore! Fino allultimo, Dio chiede alla creatura un atto di vero amore! Ma se essa non vorr donarlo si priver da s della gioia eterna, perch Dio ha bisogno di trovare nella creatura almeno un po di amore per salvarla! Basterebbe quella briciola di amore in cui Dio potrebbe riconoscere Se stesso, per strappare la creatura alla rovina eterna. Alla fine, il Giudizio a cui ogni anima sar sottoposta sar il Giudizio dellamore. Saremo giudicati su quanto abbiamo amato durante la nostra vita, cio su quanto abbiamo amato Dio e i nostri fratelli. "Alla sera della vita, saremo giudicati sull'amore" diceva San Giovanni della Croce (Parole di luce e di amore, 1,57).

.IL DOLORE DI DIO.


San Francesco andava in giro gridando: LAMORE NON AMATO! Che cosa succede se luomo non ricambia lAmore di Dio? Se Dio fosse indifferente alla risposta delluomo al Suo richiamo di Amore, se Dio non si sentisse contraccambiato dalluomo e, ciononostante, non provasse in Se stesso alcuna reazione dolorosa, che senso avrebbe punire eternamente luomo per non aver amato? Che senso avrebbe lInferno? Che senso avrebbe imporre alluomo il Comandamento dellAmore? 4

In realt Dio soffre, lAmore soffre perch non amato! E se la sofferenza di noi uomini forte quando non ci sentiamo amati, la sofferenza di Dio immensa, perch ci ama immensamente! Dio sapeva, quando ha creato luomo a Sua Immagine, a Sua somiglianza (Gen 1,6), che avrebbe dovuto soffrire se luomo non avesse ricambiato il Suo Amore. Tuttavia, lha creato ugualmente sapendo che, seppure molti uomini non Lavrebbero amato, tanti invece avrebbero ricambiato il Suo Amore ed in questo modo avrebbero meritato una vita di eterna comunione con Lui. Inoltre, per annullare gli effetti mortali del peccato originale commesso dalluomo, Dio ha disposto la Redenzione per mezzo del proprio Figlio Unigenito, fatto Uomo. Ges Cristo, nella Sua natura umana, ha riparato il dolore immenso sofferto da Dio a causa degli uomini mediante un Amore cos grande da ottenere la salvezza per tutta lumanit. Per coloro che non corrispondono nemmeno a questo grande dono della Redenzione, la Giustizia di Dio dispone leterna condanna, perch hanno fatto soffrire doppiamente Dio, prima col peccato e poi col rifiuto della Sua Misericordia. Bench il sacrificio di Ges sia sufficiente a ristabilire lAlleanza fra Dio e gli uomini, Egli non ha voluto riservare a S questo merito, ma ne ha resi partecipi tutti coloro che si offrono a Lui per cooperare allopera della Redenzione. Tutti costoro possono ben definirsi corredentori: essi non sono redentori, ma corredentori, in quanto partecipano alla Redenzione operata da Ges Cristo, continuandola nel corso dei secoli, come dice San Paolo: completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del Suo Corpo che la Chiesa (Col 1,24). I meriti della Redenzione sono stati acquistati da Ges Cristo in quanto Uomo. Poich lAlleanza con Dio era stata rotta a causa del peccato delluomo (i nostri progenitori), cos lAlleanza doveva essere ristabilita mediante il Sacrificio di un Uomo. San Giovanni nellApocalisse racconta: Io piangevo molto perch non si trovava nessuno degno di aprire il libro e di leggerlo. Uno dei vegliardi mi disse: Non piangere pi; ha vinto il leone dell a trib di Giuda, il Germoglio di Davide, e aprir il libro e i suoi sette sigilli (Ap 5,4-5). Solo un Sacrificio puro e santo come quello dellAgnello Immacolato poteva pagare il prezzo del riscatto per tutti gli uomini. Doveva essere un Uomo a riparare il peccato dellumanit. Come dice San Paolo: Egli vi ha riconciliati per mezzo della morte del Suo Corpo di carne, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili al suo cospetto (Col 1,22). Finch Ges viveva la Sua vita terrena, la Sua sofferenza aveva un valore redentivo. Ma dopo la Sua Passione e Morte, la Sua sofferenza non ha pi un valore redentivo: perci i peccati commessi contro di Lui nel corso dei secoli vanno riparati. Lo stesso vale per tutti gli uomini che partecipano alla Redenzione. Dio concede loro, durante la loro vita terrena, di poter collaborare con Ges Cristo a riparare i peccati dellumanit, diventando cos corredentori. Cessata la vita terrena, gli uomini non possono pi cooperare alla Redenzione. I Santi, tuttavia, possono cooperare allopera di Salvezza mediante la loro intercessione e le loro preghiere. Maria Santissima il modello perfetto della Corredenzione e, quindi, Essa la Corredentrice per eccellenza. Anche per Lei vale ci che si detto per Ges: Essa ha cooperato alla Redenzione durante la Sua vita terrena, durante la quale ha sofferto un immenso dolore, in particolare durante la Passione del Figlio. Ma da quando stata assunta in Cielo, il dolore che Le viene causato dagli uomini non ha pi valore corredentivo e deve essere riparato. 5

Da quanto si detto sopra emerge con grande chiarezza che Dio soffre a causa della mancanza di amore da parte degli uomini che non osservano il Primo Comandamento dellAmore: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Certamente, qualcuno si domander: Ma se Dio soffre a causa delluomo, allora come pu essere cos immensamente Beato, come noi proclamiamo? La Beatitudine Infinita di Dio deriva dal Suo Amore che Infinito. Il dolore che luomo infligge a Dio non riduce il Suo Amore che resta Infinito come la Sua Beatitudine. Pensiamo a Ges durante la Sua Passione: lindifferenza degli uomini, la derisione da parte loro, il loro disprezzo, le loro offese, hanno forse ridotto il Suo Amore? Mentre Ges soffriva, anche il Padre soffriva, ma per Amore degli uomini permetteva che il Figlio soffrisse immensamente fino alla morte. Dio una Fiamma che desidera avvolgere di S tutti i Suoi figli, come il fuoco del camino cerca di far bruciare tutta la legna che gli viene posta accanto. Dio cerca di incendiarci di S: Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse gi acceso! (Lc 12,49). Ma se noi ci opponiamo al Suo desiderio, Egli soffre perch vorrebbe renderci partecipi della Sua Vita Divina non solo nel presente, ma per leternit! Se pensiamo che Dio ci ha creati a Sua Immagine e Somiglianza, come potremmo esserGli veramente simili, se Lui non soffrisse per la mancanza di amore da parte nostra? Tutti i Santi hanno sempre sofferto e ancora oggi soffrono se Dio non amato. Anche se sono in Paradiso continuano a soffrire perch partecipano al dolore di Dio. Questa sofferenza non diminuisce la loro beatitudine, perch essi sono pieni di Amore, ma non possono essere indifferenti al dolore di Dio, quando soffre per causa degli uomini. In questa partecipazione alla sofferenza di Dio c una scala in Paradiso. Coloro che nella vita terrena hanno partecipato maggiormente al dolore di Dio, in Paradiso sono pi vicini a Dio nellAmore e, di conseguenza, partecipano maggiormente anche al Suo Dolore. Tutto ci ci conduce a pensare a Maria Santissima! Chi pi di Lei ha partecipato al Dolore di Dio durante la Sua vita terrena? Oggi Lei, nella Beatitudine dellAmore Divino, continua in Cielo a partecipare al Dolore di Dio, effondendo su tutti i Suoi figli ancora tribolati il Suo Amore Materno! Ecco perch il Suo Cuore Immacolato, dopo lAssunzione in Cielo, continua a palpitare di Amore e di Dolore per tutti noi. A noi pu sembrare sconvolgente che il Cuore di Maria, dopo aver sofferto tanto in terra, continui a soffrire tanto per noi anche in Cielo. Ma cos: solo i piccoli possono capire questi misteri! Quando finir il Dolore della nostra Mamma Celeste? Esso finir col completo Trionfo del Suo Cuore Immacolato! Dopo la grande purificazione della terra, operata mediante i castighi che Dio riverser presto sul mondo, rimarranno soltanto i giusti, e questi non affliggeranno pi Dio col peccato, ma si santificheranno e si prepareranno a formare la Nuova Gerusalemme che scender dal Cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo Sposo (Ap 21,2). Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorer tra di loro ed essi saranno Suo popolo ed Egli sar il Dio-con-loro. E terger ogni lacrima dai loro occhi; non ci sar pi la morte, n lutto, n lamento, n affanno, perch le cose di prima sono passate (Ap. 21,3-4). Quando gli uomini saranno purificati, Dio non soffrir pi a causa loro e nemmeno Maria, loro Madre, soffrir pi. Ges scender da quella Croce sulla quale gli uomini ingrati lhanno tenuto per duemila anni e regner sul mondo intero (Ges in questo momento realmente in Croce perch il Suo Corpo Mistico - la Chiesa - che crocifissa, lacerata e sanguinante).

Continuer Maria a soffrire per i Suoi figli che si sono perduti? No! Essa non soffrir pi per loro, come non soffriranno pi i Santi del Paradiso ed i giusti che rimarranno sulla terra! La Giustizia di Dio sar la loro consolazione! Coloro che si saranno dannati, avranno la sorte che essi avranno desiderato, privandosi della possibilit di salvarsi, rifiutando i meriti della Redenzione, respingendo fino allultimo respiro lAmore Misericordioso di Dio. Dio insegue luomo fino allultimo istante, ma poi si stacca definitivamente da lui. Nemmeno Dio soffre pi per i figli perduti, perch Dio Giusto e rispetta la libert delluomo. La Gloria che Egli ricever in Cielo dai Suoi figli salvati sar superiore a quella che Egli avrebbe ricevuto da tutti gli uomini insieme, perch gli eletti, a causa della tribolazione accettata ed offerta a Dio in unione perfetta con Ges Cristo, risplenderanno e ameranno molto di pi.

LE PROVE DEL DOLORE ATTUALE DI GESU E DI MARIA


IL SACRO CUORE DI GES

La devozione al Sacro Cuore di Ges si sviluppata in modo particolare in seguito alle apparizioni di Paray le Monial ove Santa Margherita Maria Alacoque il 27 dicembre 1673 (festa di San Giovanni Evangelista, lApostolo dellamore) ebbe la visione di Ges che le mostrava il Suo Cuore Santissimo, dicendo: Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini, che non ha risparmiato nulla, fino ad esaurirSi e consumarSi per testimoniare ad essi il Suo amore, e per ricompensa non riceve dalla maggior parte di essi che ingratitudine, freddezze, irriverenze, dimenticanze, sacrilegi . Ges ha parlato di ingratitudine, freddezze, irriverenze, dimenticanze, sacrilegi che riceve da parte della maggior parte degli uomini che Egli ha tanto amato! Usando il presente (riceve), Egli fa capire che il Suo Dolore non riferito solo alla Sua vita terrena, ma che attuale. Egli vorrebbe essere amato ora da tutti gli uo mini, ma soffre perch dalla maggior parte di essi non ricambiato. Chi dicesse che limmagine del Sacro Cuore di Ges solamente simbolica e non reale, farebbe di Lui un mentitore, che usa immagini toccanti soltanto per conquistare i cuori, mostrando un Dolore che in realt non esiste.

Limmagine del Sacro Cuore di Ges reale, come tutte le Sue manifestazioni autentiche. La corona di spine che circonda il Cuore, la Croce che Lo sovrasta, la ferita della lancia: sono tutti segni di un dolore che non finito con la Sua Morte, ma continua anche oggi. Ci dovrebbe farci capire che Ges vede ogni nostro atto e soffre se noi non contraccambiamo il Suo Amore e sciupiamo i Suoi doni col peccato. Limmagine del Sacro Cuore di Ges presente anche in altre rivelazioni private che si sono succedute nel tempo: la ritroviamo anche nella Medaglia Miracolosa donata dalla Madonna nelle apparizioni di Rue du Bac (vedi capitolo successivo).

IL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

La devozione al Cuore Immacolato di Maria stata chiesta dalla Madonna a partire dallOttocento in diverse occasioni: - nel 1830 a Rue du Bac (Parigi - Francia) tramite Santa Caterina Labour cui fu affidata la missione di far coniare la Medaglia Miracolosa, sul retro della quale sono rappresentati insieme il Sacro Cuore di Ges e il Cuore Immacolato di Maria; - nel 1858 a Lourdes (Francia), dove la Madonna disse di S: Io sono lImmacolata Concezione, confermando cos il dogma promulgato nel 1854 dal Papa Pio IX; - nel 1917 a Fatima (Portogallo), dove la Madonna ha richiesto in modo particolare la diffusione della devozione al Suo Cuore Immacolato, dicendo a Lucia: "Ges vuole servirsi di te per farMi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. Io prometto la salvezza a coloro che adotteranno questa devozione e le anime (che la praticheranno) saranno care a Dio: (saranno) come dei fiori posti da Me per ornare il Suo trono". Pi tardi, il 10 dicembre 1925 la Madonna, apparendo nuovamente a Pontevedra (Spagna) a Suor Lucia, divenuta Suor Maria dell'Addolorata, disse: Guarda, figlia Mia, il Mio Cuore tutto trafitto da spine che gli uomini ingrati Mi conficcano continuamente con le loro bestemmie ed ingratitudini; cerca, almeno tu, di consolarMi e fai sapere al mondo che Io prometto di assistere nell'ora della morte, con le grazie necessarie alla salvezza, tutti coloro che, nel primo Sabato di cinque mesi consecutivi, si confesseranno, riceveranno la Santa Comunione, reciteranno una terza parte del Santo Rosario e Mi terranno compagnia durante un quarto d'ora, meditando sui misteri del Santo Rosario stesso, con l'intenzione di offrirMi riparazione." Un confessore di Suor Lucia le chiese il perch del numero cinque. Lei lo chiese a Ges, il quale rispose: "Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria: 1) le bestemmie contro la Sua Immacolata Concezione; 2) le bestemmie contro la Sua Verginit; 3) le bestemmie contro la Sua Maternit Divina e il rifiuto di riconoscerLa come Madre degli uomini; 4) l'opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l'indifferenza, il disprezzo e perfino l'odio contro questa Madre Immacolata; 5) l'opera di coloro che La offendono direttamente nelle Sue immagini sacre". 8

Il Cuore Immacolato di Maria si presenta, dunque, afflitto come quello di Ges: stessa ingratitudine degli uomini, stesse spine di dolore ! La Madre non pu non condividere le sofferenze del Figlio ! Uniti nello stesso Amore, Madre e Figlio sono uniti anche nello stesso dolore !

LACRIMAZIONI DI SIRACUSA

Il 21 marzo del 1953, Angelo e Antonina Iannuso celebravano le loro nozze a Siracusa, una citt italiana della Sicilia. Ricevettero come regalo una scultura in gesso a forma di busto che rappresenta il "Cuore Immacolato di Maria". Antonina successivamente rimase incinta, condizione a cui si accompagnarono alcune malattie che i suoi medici diagnosticarono come toxemia associata ad una sintomatologia di convulsioni e cecit temporanea. Il 29 agosto dello stesso anno, giorno di sabato, ebbe un attacco di convulsioni che la lasci cieca fino alle 8.20 di mattina. La signora rifer quanto segue: "Aprii gli occhi e fissai lo sguardo sulla Vergine che stava sopra il mio capezzale. Con mia grande sorpresa vidi che stava versando lacrime. Chiamai mia cognata Grazia e mia zia Antonina Sgarlata che vennero da me e allora mostrai loro le lacrime. All'inizio pensarono che avessi le allucinazioni per via della mia malattia, ma quando si avvicinarono alla placca poterono distinguere le lacrime che le scendevano dagli occhi, videro anche come le lacrime cadevano sulla spalliera del letto. Con timore presero l'immagine e la portarono fuori dalla casa per mostrarla ai vicini che confermarono a loro volta il fenomeno...". Numerose persone assistettero all'accaduto. Domenica 30 agosto, alle 2.00 del mattino cominci l'effusione di lacrime. Tre sacerdoti che assistettero all'evento informarono la Cancelleria del Vescovo, il quale invi immediatamente degli esperti per prelevare campioni del liquido e condurre su di essi degli studi chimici. Alcuni membri della commissione esaminarono la composizione dell'effigie non trovandovi n porosit n irregolarit nella superficie. Analizzarono la parte posteriore confermando che era asciutta, tuttavia davanti era inumidita dalle lacrime. Alla fine raccolsero 20 gocce. Dopo l'esame l'immagine pianse per altri 51 minuti circa. Alle ore 11.40 della mattina del 1 settembre la lacrimazione ebbe termine e il fenomeno non torn mai pi a ripetersi. Le conclusioni della Commissione furono le seguenti: "... il liquido esaminato mostra di essere formato da una soluzione di cloruro di sodio in cui si rilevano tracce di proteine e nuclei che provengono dai centri 9

escretori di tipo quaternario, identico a quello che stato trovato in secrezioni umane simili usate come modelli comparativi durante l'analisi". "L'aspetto, l'alcalinit e la composizione inducono a considerare che il liquido esaminato analogo alle lacrime umane". Dopo aver ricevuto questo documento l'Arcivescovo di Palermo, il cardinale Ernesto Ruffini, annunciava nel dicembre del 1953 per trasmissione radiofonica: "... Dopo aver analizzato con attenzione le numerose informazioni, aver ottenuto risultati positivi nelle diligenti analisi chimiche a cui sono state sottoposte le lacrime, noi esprimiamo unanimemente il giudizio che non pu essere messa in dubbio la realt dei fatti". L'anno seguente, il 17 ottobre del 1954, Sua Santit Pio XII proclamava in un'altra trasmissione radiofonica: "... prendemmo conoscenza dellunanime dichiarazione dell'Episcopato della Sicilia sulla realt di quell'evento ... Comprenderanno gli uomini l'arcano linguaggio di quelle lacrime?". Successivamente venne formata un'altra commissione medica che si incaric di esaminare 290 casi di guarigioni da mettere in relazione con questo speciale evento. Anche il Papa Giovanni Paolo II si rec in visita a Siracusa ove il 6 novembre 1994 dedic e consacr il Santuario eretto in onore della Madonna piangente. Segue il testo dellomelia tenuta dal Sommo Pontefice:
"[...] Le lacrime di Maria compaiono nelle apparizioni, con cui Ella, di tempo in tempo, accompagna la Chiesa nel suo cammino sulle strade del mondo. Maria piange a La Salette, alla met del secolo scorso, prima delle apparizioni di Lourdes, in un periodo nel quale il cristianesimo in Francia sperimenta una crescente ostilit. Ella piange ancora qui, a Siracusa, alla conclusione della seconda guerra mondiale. possibile comprendere quel pianto proprio sullo sfondo di quegli eventi tragici: l'immane ecatombe, provocata dal conflitto; lo sterminio dei figli e delle figlie di Israele; la minaccia per l'Europa proveniente dall'Est, dal comunismo dichiaratamente ateo [...]. Le lacrime della Madonna appartengono all'ordine dei segni: esse testimoniano la presenza della Madre nella Chiesa e nel mondo. Piange una madre quando vede i suoi figli minacciati da qualche male, spirituale o fisico [...]. Sono lacrime di dolore per quanti rifiutano l'amore di Dio, per le famiglie disgregate o in difficolt, per la giovent insidiata dalla civilt dei consumi e spesso disorientata, per la violenza che tanto sangue ancora fa scorrere, per le incomprensioni e gli odi che scavano fossati profondi tra gli uomini e i popoli. [...] O Madonna delle Lacrime, guarda con materna bont il dolore del mondo! Asciuga le lacrime dei sofferenti, dei dimenticati, dei disperati, delle vittime di ogni violenza. Ottieni a tutti lacrime di pentimento e di vita nuova, che aprano i cuori al dono rigenerante dell'amore di Dio. Ottieni a tutti lacrime di gioia dopo aver visto la profonda tenerezza del Tuo cuore".

Piange una madre quando vede i suoi figli minacciati da qualche male, spirituale o fisico. Il Papa Giovanni Paolo II ben sapeva nel 1994 il contenuto del Terzo Segreto di Fatima e quindi comprendeva che quelle lacrime della Madonna significavano il Suo dolore per un gravissimo castigo incombente sullumanit.

LACRIMAZIONI DI AKITA

Le apparizioni di Akita, in Giappone, hanno per protagonista suor Agnese Katsuko Sasagawa, una religiosa dellOrdine delle Serve dellEucaristia. Il 12 giugno 1973, suor Agnese sente una voce (la religiosa completamente sorda), e mentre prega vede una luce brillante provenire dal tabernacolo, questo fenomeno si verifica per diversi giorni. 10

Il 28 giugno, sulla sua mano sinistra appare una ferita a forma di croce, che molto dolorosa e le provoca una copiosa perdita di sangue. Il 6 luglio, il giorno della prima apparizione, vede prima il suo angelo custode e poi sente una voce provenire dalla statua della Vergine Maria. Lo stesso giorno alcune delle sue consorelle notano del sangue uscire dalla mano destra della statua. Il sangue fuoriesce da una ferita a forma di croce identica a quella di suor Sasagawa. Di l a poco suor Agnese riceve dalla Madonna un messaggio nel quale le viene chiesto di pregare per il Papa, i vescovi e i sacerdoti e in riparazione ai mali degli uomini. Nella seconda apparizione, il 3 agosto, la Vergine dice tra laltro a suor Agnese: " Affinch il mondo possa conoscere la Sua ira, il Padre Celeste si sta preparando a infliggere un grande Castigo su tutta lumanit ". Il 13 Ottobre 1973, riceve lultimo e pi importante messaggio nel quale la Madonna d alcune importanti indicazioni sulla natura e sulle conseguenze del Castigo. Si tratter di una punizione pi grande del Diluvio (dei tempi di No) e avr luogo per mezzo del fuoco dal Cielo che annienter gran parte dellumanit, buon i e cattivi, senza risparmiare n religiosi n fedeli. Inoltre la Santa Vergine parla delle divisioni, della corruzione e delle persecuzioni che interesseranno la Chiesa, ad opera del Maligno, in un futuro prossimo. Langelo che visit la prima volta suor Agnese, ha continuato a parlarle per i sei anni seguenti. Il 4 gennaio 1975 la statua di legno dalla quale suor Agnese aveva udito provenire la voce della Vergine inizia a lacrimare. La statuetta ha pianto per 101 volte nel corso dei sei anni e otto mesi successivi. Una troupe televisiva giapponese, mentre realizzava un servizio sugli eventi di Akita, ha potuto filmare la statua della Madonna mentre piangeva. Nellaprile del 1984 monsignor John Shojiro Ito, vescovo di Niigata in Giappone, dopo unampia e approfondita investigazione durata diversi anni, dichiar che gli avvenimenti di Akita sono da considerarsi di origine soprannaturale e autorizz nellintera diocesi la venerazione della Santa Madre di Akita. Il vescovo afferm: "Il messaggio di Akita la continuazione del messaggio di Fatima". Nel giugno del 1988 il Cardinale Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede presso la Santa Sede, espresse un giudizio definitivo sulla vicenda confermando lattendibilit e autenticit degli eventi di Akita. Quindi, anche ad Akita troviamo la manifestazione del dolore di Maria: pi di cento lacrimazioni in poco meno di sette anni. Che cosaltro potrebbe fare la nostra Mamma Celeste per rendere visibile il proprio dolore a tutti i Suoi figli, se non mostrare le Sue immagini lacrimanti? A tale proposito la Madonna aveva gi da tempo annunciato questi fenomeni attraverso Lucia di Fatima. Padre Augustn Fuentes, postulatore della causa di beatificazione di Francesco e Giacinta di Fatima, ottenne dal Santo Padre Pio XII, allora regnante, il permesso d'intervistare Lucia. L'intervista si svolse il 26 dicembre 1957 nel convento delle religiose carmelitane scalze di Santa Teresa, a Coimbra (Portogallo). Venne pubblicata il 22 maggio 1958 in lingua spagnola con un imprimatur dell'Arcivescovo della Diocesi di appartenenza di padre Fuentes, Arcivescovo Sanchez di Veracruz, Messico, ed anche in lingua portoghese con un imprimatur del vescovo di Leiria - Fatima. Suor Lucia riferisce al Padre Fuentes: "Padre, la Madonna molto triste perch non si fatto caso al Suo messaggio del 1917. N i buoni n i cattivi vi hanno fatto caso Creda, Padre, il Signore Iddio molto presto castigher il mondo Ci che affligge il Cuore Immacolato di Maria e di Ges la caduta delle anime religiose e sacerdotali. Il demonio sa che i Religiosi e i Sacerdoti, trascurando la loro eccelsa vocazione, trascinano molte anime all'inferno gi tempo che ognuno, di sua iniziativa, compia opere sante e riformi la sua vita secondo i richiami della Madonna Santissima La Madonna ha detto espressamente: "Ci avviciniamo agli ultimi giorni", e me lo ha ripetuto tre volte La terza volta, mi disse che Dio "esauriti gli altri mezzi disprezzati dagli uomini, ci offre con tremore l'ultima ancora di salvezza: la Santissima Vergine in persona, Sue numerose apparizioni, Sue lacrime, messaggi di veggenti sparsi in tutte le parti del mondo"; e la Madonna disse ancora che "se non l'ascoltiamo e continuiamo l'offesa, non saremo pi perdonati". 11

Ecco quindi il perch delle lacrimazioni della Madonna (come pure delle Sue apparizioni e dei Suoi messaggi): lultima possibilit di salvezza offerta da Dio agli uomini prima del castigo . Se essa non viene accolta, non saremo pi perdonati. La Madonna desidera da noi che prendiamo sul serio i Suoi appelli, esaminando la nostra vita, eliminando il peccato, aprendo il nostro cuore a Dio, dedicando il tempo necessario alla preghiera. Poich non sempre i sacerdoti danno un esempio di autentica vita cristiana gi tempo che ognuno, di sua iniziativa, compia opere sante e riformi la sua vita secondo i richiami della Madonna Santissima

.CONCLUSIONE.
Perch Ges non perdona le offese a Sua Madre? Perch le offese a Maria Santissima sono un peccato contro lo Spirito Santo! SE CONSIDERIAMO CHE LE OFFESE ALLA MADONNA SONO FATTE SOPRATTUTTO DA QUEGLI ECCLESIASTICI CHE NON PRENDONO SUL SERIO LE SUE APPARIZIONI AUTENTICHE, CHE NON DANNO PESO AI SUOI APPELLI, CHE NON SI LASCIANO INTENERIRE NEANCHE DAL SUO AMORE MATERNO E DALLE SUE LACRIME, CHE COSA CI POSSIAMO ASPETTARE SE NON LIRA DI DIO? VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA! Suor Lucia di Fatima ci ha riferito i motivi della riparazione dei primi sabati del mese voluta dalla Madonna e tra questi c anche il n. 4): l'opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l'indifferenza, il disprezzo e perfino l'odio contro questa Madre Immacolata. Ecco che cosa fate voi ecclesiastici! Col vostro esempio infondete nel cuore dei piccoli lindifferenza verso la nostra Mamma Immacolata! E questo gravissimo peccato, se non viene riparato, merita un adeguato castigo divino! Le vostre responsabilit sono sotto gli occhi di tutti! Voi rifiutate di credere alle apparizioni autentiche, vietate la diffusione dei messaggi della Madonna, deridete le lacrimazioni, vi opponete alle pratiche di devozione mariana, ritenendole cose daltri tempi o comunque lesive della centralit di Cristo. Ecco la causa principale del dolore di Maria! Siete voi consacrati, Suoi figli prediletti, che La fate piangere! Ma ricordatevi: il peccato contro il Figlio delluomo sar perdonato, ma il peccato contro lo Spirito Santo non sar perdonato! Non vi siete accorti che la terza parte del segreto di Fatima parla di un grande martirio? ... vedemmo ... un Vescovo vestito di bianco (il Papa) vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c'era una grande Croce ; il Santo Padre, giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Ecclesiastici, questo segreto anche per voi! Non lavete ancora capito? Questo martirio lultima possibilit che Dio vi d per riparare il vostro immenso peccato: quello di aver messo a tacere Sua Madre, di averLe strappato dalle braccia tanti figli amatissimi che Lei non ha potuto salvare a causa vostra!

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Vi aveva avvisato Suor Lucia di Fatima: Ci che affligge il Cuore Immacolato di Maria e di Ges la caduta delle anime religiose e sacerdotali. Il demonio sa che i Religiosi e i Sacerdoti, trascurando la loro eccelsa vocazione, trascinano molte anime all'inferno E voi siete caduti nella trappola del demonio! Non sapete che fra la Donna e il serpente c uninimicizia inconciliabile? Respingendo Maria Santissima inevitabile cadere nelle grinfie del diavolo! Voi onorate la Madonna solo con le labbra, ma il vostro cuore lontano da Lei! Quando capirete che Lei soffre OGGI e soffre A CAUSA VOSTRA? E ancora Suor Lucia di Fatima ha aggiunto: bisogna dire alle persone: che non devono stare a sperare in un richiamo alla preghiera ed alla penitenza, n dal Sommo Pontefice, n dai Vescovi, n dai Parroci, n dai Superiori Generali. gi tempo che ognuno, di sua iniziativa, compia opere sante e riformi la sua vita secondo i richiami della Madonna Santissima. Che vergogna per voi ecclesiastici e che tristezza per la nostra Mamma Celeste! I pontefici che hanno guidato la Chiesa prima del Concilio Vaticano II avevano capito benissimo la gravit della situazione. Pio X disse nella Sua prima Enciclica, di fronte allapostasia delle Nazioni: Chi valuta queste cose ha diritto di temere che una tale perversione degli spiriti sia l'inizio dei mali annunciati per la fine dei tempi, e che veramente il figlio di perdizione, di cui parla l'Apostolo (I Tes., 2 , 3 ) , sia gi venuto tra noi .... Nella Sua Enciclica del 1 novembre 1914, Benedetto XV annunci che la guerra del 1914 apriva l'inizio degli ultimi tempi: principio dei dolori dellagonia del mondo. Nella sua Enciclica Caritate Dei, Pio XI scrisse: Difficilmente, dopo il Diluvio, incontriamo una crisi spirituale e materiale profonda come quella che adesso attraversiamo. Nella Enciclica Miserentissimus Redemptor, che espone lo stato attuale del mondo: Non possiamo certo impedirci di pensare che sono bene i segni degli ultimi tempi, tali quali sono stati annunciati da Nostro Signore. Poco prima di morire, Egli dichiar al Cardinale Verdier: Noi assistiamo come testimoni, come vittime e come attori, a un duello gigantesco, finora sconosciuto, tra Dio e il Demonio. Nel 1946, Pio XII grid, in unallocuzione al Sacro Collegio: Noi proviamo un immenso dolore vedendo la societ umana pi che mai lontana dal Cristo, e insieme unineffabile compassione allo spettacolo delle calamit senza precedenti che l'affliggono, a causa della sua apostasia. Per questo noi ci sentiamo spinti a elevare nuovamente la nostra voce, per ricordare ai nostri figli e alle nostre figlie del mondo cattolico l'avvertimento che il Divino Salvatore ha continuato a ripetere attraverso i secoli nelle rivelazioni alle anime privilegiate che si degnato scegliere come Sue messaggere: Disarmate la giustizia punitiva del Signore mediante una crociata di espiazione nel mondo intero. (1 giugno 1946). Nel 1952, egli esort i fedeli di Roma: Noi non potremmo rimanere muti e inattivi dinanzi a un mondo incosciente, incamminato su vie che conducono all'abisso anime e corpi, civilt e popoli. Il sentimento della nostra responsabilit dinanzi a Dio impone di tentare tutto, di intraprendere tutto, affinch sia risparmiata una catastrofe tanto imminente. (10 febbraio 1952). Dopo questi santi esempi di grande lucidit e di illuminata coscienza dei mali del mondo, ecco il buio! Il Papa Giovanni XXIII che indisse il Concilio Vaticano II, nellallocuzione Gaudet Mater Ecclesia pronunciata alla solenne apertura, afferm: A noi sembra di dover dissentire da codesti profeti di sventura, che annunziano eventi sempre infausti, quasi che incombesse la fine del mondo . Cos mise a tacere non solo i pastorelli di Fatima (definiti appunto profeti di sventura), ma anche i Pontefici suoi predecessori! Lo stesso Papa rifiut di pubblicare nel 1960 quel terzo segreto di Fatima che la Madonna, per mezzo di Suor Lucia, aveva chiesto insistentemente di diffondere non pi tardi di quellanno: e cos ha messo a tacere anche la Madonna! E LA MADONNA NON DOVREBBE PIANGERE ?

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Ormai i tempi sono abbondantemente scaduti! Forse Maria Santissima sta racimolando gli ultimi spiccioli per salvare qualche anima in pi. Ma il cammino che porta ai castighi ormai irreversibile (vedi anche il mio scritto Profezie per i nostri tempi). Che cosa dobbiamo fare? Come ha detto Suor Lucia al Padre Fuentes: gi tempo che ognuno, di sua iniziativa, compia opere sante e riformi la sua vita secondo i richiami della Madonna Santissima. In che modo? Seguendo i materni consigli che la Mamma Celeste ci ha dato in tutte le Sue apparizioni. A San Damiano, ad esempio, ci ha chiesto: - Devozione al Suo Cuore Addolorato e Immacolato, - Recita meditata del Santo Rosario, - Adorazione Eucaristica, - Via Crucis, - Offerta del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Ges Cristo per la salvezza delle anime, mediante il Sacrificio della Santa Messa, - Recita frequente del Credo, - Preghiera per il Papa, per i Vescovi e per i Sacerdoti, - Invocazione allo Spirito Santo per la Chiesa e per il mondo intero; - Devozione all'Arcangelo San Michele e ai nostri Angeli Custodi. Coloro che si sono davvero rivolti al Cuore di Maria non temano nulla! Per tutti vale ci che la Madonna ha detto a Suor Lucia: .IL

MIO CUORE IMMACOLATO SAR IL TUO RIFUGIO .


Massimo Minarelli

12 giugno 2011, Solennit di Pentecoste

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.INDICE.
INTRODUZIONE pag. 02 IL DESIDERIO DI DIO VIVERE NELLUOMO ... IL DOLORE DI DIO ... LE PROVE DEL DOLORE ATTUALE DI GES E DI MARIA . - IL SACRO CUORE DI GES ... - IL CUORE IMMACOLATO DI MARIA .. - LACRIMAZIONI DI SIRACUSA . - APPARIZIONI DI AKITA . CONCLUSIONE . 02 04 07 07 08 09 10 12

APOSTOLI DEGLI ULTIMI TEMPI

I Santissimi Cuori di Ges e Maria sito: www.apostolidegliultimitempi.it e-mail: minarelli.massimo@gmail.com

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