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Rappresentazioni in

serie di potenze reali delle


FUNZIONI di BESSEL
Revisione
apr. 2012
Claudio Magno
www.cm-physmath.net
CM_Portable MATH Notebook Series

Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 1



Friedrich Wilhelm Bessel (1784-1846)

Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 2
INTRODUZIONE
Le Funzioni di Bessel costituiscono un sotto-insieme della famiglia
{ }
:

C C CC C , continua vs. , delle Funzioni


Cilindriche, soluzioni dellEquazione di Bessel Ordinaria (differenziale ordinaria del 2.o ordine, omogenea, lineare),
definita nellinsieme complesso { } : \ { , } z = 0

C C C C C C C C ( z = 0 un punto di singolarit regolare, o fuchsiana,


mentre z = un punto di singolarit essenziale) da

[ ] ( )
z
z z z + + =
2 2 2
0 L , (1)
con ( ) z = . Nel contesto dellAnalisi Operatoriale su una variet hilbertiana,

( )
z
d d
z z z
dz dz
+ +
2
2 2 2
2
L (1.1)
un operatore differenziale lineare auto-aggiunto [
12.3
]; il parametro di rango dellEq. (1) e delle sue auto-
soluzioni.
LEq. (1) si incontra negli ambiti pi disparati della Fisica Teorica (in Meccanica Astronomica Analitica, in
Elettrodinamica Classica, in Fisica Quantistica), dellIngegneria (e.g., nella Teoria delle Comunicazioni Radar,
attraverso la Funzione -Q di Marcum), nella Teoria dei Numeri, nella Teoria della Trasformata di Fourier, in Analisi
Armonica in Statistica e Probabilit e, soprattutto, in occasione della separazione delle variabili in modelli propagativi
lineari a derivate parziali, condizionati alla frontiera (boundary-value problems) e a simmetria cilindrica.
Per gli scopi dichiaratamente operativi di questo lavoro, non sembra opportuno partire dallEq. (1), definita in

C CC C ,
come base della discussione. Bench tale approccio sia quello fondamentale, la restrizione a R RR R dellEq. (1) [
12.1
],

[ ] ( )
x
y x y xy x y + + =
2 2 2
0 L , (2)
sar considerata come il modello differenziale originario, assumendo, oltre a \{ } x 0 R RR R , che sia, al pi,
( ) y y x C R C R C R C R . Il rango dellEq. (2) e delle sue soluzioni (cilindriche) detto solitamente ma, forse, in
modo poco appropriato, ordine. Infatti, non va confuso con lordine di unequazione differenziale, i.e., con quello
della derivata superiore presente in una tale equazione.
Circa fonti autorevoli sulla Teoria delle Funzioni di Bessel, si rimanda alla Bibliografia [
1
]. Vale la pena di ricordare,
comunque, che il loro studio sistematico, dopo i primi, occasionali riferimenti alla loro esistenza (J. F. Riccati, J.
Bernoulli, L. Euler), fu iniziato da F. W. Bessel nel 1824, in relazione con il problema delle perturbazioni orbitali nel
moto planetario.
____________________

Lintegrale generale dellEq. (2) si costruisce, al solito, combinando linearmente due suoi qualsiasi integrali particolari
mutuamente indipendenti. Se \ R Z R Z R Z R Z , allora, gli integrali Ordinari di 1.o tipo, ( ) J x

e ( ) J x

, risultano
linearmente indipendenti tra loro. Invece, lindipendenza lineare cessa se n Z ZZ Z , cos che la soluzione cilindrica
standard associata a ( ) J
n
x e linearmente indipendente da questa dedotta, come limite vs. (forma indeterminata
), dalla Funzione di Bessel Ordinaria di 2.o tipo (o Funzione di Neumann)

( ) : ( ) ( ) ( ) ( ) N cot J csc J x x x



= . (3)
Per, si dimostra, diversamente da ( ) J x

, che ( ) N x

R RR R solo se x
+
R RR R , coerentemente con la presenza di un
termine logaritmico nella rappresentazione di ( ) N
n
x in serie (analitica in
+
R RR R , i.e., in serie generalmente di potenze
in
+
R RR R ).
La coppia
{ }
( ), ( ) J N x x

R RR R riconosciuta, R RR R , come il sistema fondamentale standard di soluzioni
linearmente indipendenti per lEq. omogenea (2); infatti, il determinante wronskiano, ( ) W x , di tale coppia vale
/( ) x 2 . Daltra parte, anche con la coppia di Funzioni di Bessel di 3.o tipo (Funzioni Cilindriche di Hankel) di rango
,
{ }
( ) ( )
( ) , ( ) H H x x

1 2
, coniugate tra loro (qui, la coniugazione complessa indicata con lapice-asterisco

) e
definite dalle combinazioni
Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 3

( ) ( )
( ) ( ) *
( ) : ( ) ( ) ( )
( ) : ( ) ( ) ( )
H J N H
H J N H
x x i x x
x x i x x

= +

1 2
2 1
, (4)
si costruisce, evidentemente, lintegrale generale dellEq. (2) (il loro wronskiano vale /( ) i x 4 ).
A prima vista, la coppia (4) di soluzioni appare superflua; daltra parte, in molti problemi fisici (di radiazione
elettromagnetica, di diffusione gassosa, di scattering di particelle, di propagazione generica calcolata a distanze da una
sorgente per le quali sia necessario il confronto con le lunghezze donda in gioco), conveniente disporre di entrambi
i sistemi fondamentali
{ }
, J N

e
{ }
( ) ( )
, H H

1 2
: in primo luogo, perch
{ }
( ), ( ) J N x x

R RR R per x
+
R RR R e
R RR R ; poi, perch
( )
( ) H x

1
e
( )
( ) H x

2
, fornendo valori esponenzialmente piccoli per x + , si adattano meglio a
rappresentare soluzioni (e.g., fisiche) nel regime asintotico x 1 , dove, in generale, risultano coinvolti parametri
complessi.
Nelle stime quantitative, pu essere di importanza decisiva disporre di sistemi fondamentali di soluzioni
numericamente soddisfacenti. Per dare unidea del problema, { , }
x x
e e

una coppia di soluzioni linearmente


indipendenti dellequazione y y + = 0 come pure risulta esserlo la coppia { , } cosh sinh x x . Con questa, per, si
verificano cancellazioni numeriche troppo drastiche, e.g., quando sia richiesta la stima di cosh sinh
x
e x x

per
x 1 , mentre, le coppie miste
{ }
( )
( ), ( ) J H x x

1
e
{ }
( )
( ), ( ) J H x x

2
, nellordine, con ( ) /( ) W x i x = 2 e
/( ) i x 2 , forniscono, per x < 0 1 , soluzioni generali pi stabili e rapidamente convergenti e, quindi, meglio
controllabili numericamente nei problemi di frontiera. La scelta della prima o dellaltra coppia dipende dal segno ( +
vs. ) della parte immaginaria della soluzione particolare ottenuta e determinato, prevedibilmente, dalleffetto dei
segni dei parametri complessi presenti (e.g., di dispersione ottica per distanze intermedie (o di Fresnel) o grandi in un
mezzo elettromagnetico trasparente o, in un solido dielettrico, di dispersione deterministica -la Kramers-Kronig).
Un passo ulteriore costituito dalle Funzioni di Bessel di argomento ix , note come Iperboliche (o Modificate), di
1.o e di 2.o tipo,

, rispettivamente, regolare e irregolare. Esse sono soluzioni particolari dellequazione


differenziale del 2.o ordine (ordinaria, omogenea e lineare)

( ) x y xy x y + + =
2 2 2
0 , (5)
dove, analogamente che per J

e per N

, si assume x R RR R , per ( ) I x

; x
+
R RR R , per ( ) x

, e R RR R , per
entrambe le funzioni. La coppia
{ }
( ) , ( ) I K x x

R RR R costituisce il sistema standard fondamentale di soluzioni
linearmente indipendenti per lEq. (5); infatti, risulta ( ) / W x x = 1 .
Infine, la definizione convenzionale di ( ) K x

in forma di limite per n Z ZZ Z data dalla Funzione di


Macdonald (cfr/c definizione (3) di ( ) x

),

( )
( ) : ( / ) ( ) ( ) ( ) K csc I I x x x



= 2 . (6)
____________________

Il rango ( / ) m = + 1 2 , dove m
+

0
Z ZZ Z ( : { }
+
= 0 Z ZZ Z ), corrisponde alle cosiddette Funzioni di Bessel Sferiche,
Ordinarie e Iperboliche: j
m
, n
m
,
( )
h
m
1
,
( )
h
m
2
e i
m
, k
m
. Se considerate come funzioni quasi-cilindriche dello stesso
tipo, 1.o tipo o 2.o tipo, la loro forma sintetica generale

/
/
( ) : ( )
m m
x x
x

+
| |
=
|
\
1 2
1 2
2
c C . (7)
Esse soddisfano, rispettivamente, in analogia con le Eq, (2) e (5), le equazioni differenziali auto-aggiunte (non di
Bessel ma riducibili a quella di Bessel mediante la trasformazione di funzione incognita ( )
/
( ) /( ) ( ) u x x y x
1 2
2 ),

( ( )) x u xu x m m u + + + =
2 2
2 1 0 , (8)
( ( )) x u xu x m m u + + + =
2 2
2 1 0 . (9)
Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 4
Tutte e sole le Funzioni di Bessel Sferiche, sia Ordinarie che Iperboliche sono esprimibili in forma chiusa, in
termini di combinazioni di funzioni elementari (-potenze, goniometriche ed esponenziali), come mostrato pi avanti.
Esse ricorrono nel trattamento della propagazione ondosa sferico-simmetrica, sia stazionaria che viaggiante.
Osservazione 1
Dallidentit di derivazione a catena
( )
( ) ( )
dy dy d x dy
y
dx d x dx d x



= = , seguono ( )
( )
dy dy
y x
d x dx
=
1 1
e
( )
( )
d y d y
y x
d x dx
=
2 2
2 2 2 2
1 1
. Pertanto, lomotetia x x , con \{ } 0 C CC C , estende le Eq. differenziali (2) e
(5) alle forme rispettive
( ) x y xy x y + + =
2 2 2 2
0 , (10)
( ) x y xy x y + + =
2 2 2 2
0 , (11)
dove, ( ) y y x . Le loro soluzioni particolari (cilindriche ordinarie generalizzate) sono, quindi, del tipo (si noti la
diversit tra gli argomenti delle funzioni nei due membri)
( ) ( ) y x x

C . (12)
Tale caratterizzazione si applica, in modo identico, alle Eq. (8) e (9) di Bessel Sferiche e alle loro soluzioni. Queste
risulteranno della forma

/
/
( ) : ( )
m m
x x
x

+
| |
=
|
\
1 2
1 2
2
c C . (13)
La discussione che segue sar riferita prevalentemente allargomento x ma lesecuzione dellomotetia x x non
dovrebbe creare problemi circa la scrittura delle relazioni corrispondenti.

____________________

Con lobiettivo di applicazioni numeriche, le varie Funzioni di Bessel saranno presentate, definitivamente, solo nelle
loro rappresentazioni classiche in serie di potenze. Per quanto riguarda le loro rappresentazioni integrali di frontiera in
C CC C (contour integrals), fondamentali per unanalisi teorica rigorosa e fonti spesso immediate quando non esclusive
di risultati importanti, si consulti la Bibliografia (e.g., [
1, 3, 5 ,6, 13
]).

Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 5
Rappresentazioni in serie di potenze reali delle
FUNZIONI di BESSEL

A. Le Funzioni di Bessel Ordinarie di 1.o e di 2.o tipo
Si assuma che sia, al pi, { , } x
2
R RR R .
Si pu determinare un integrale particolare dellEq. (2) con il metodo di Frobenius [
1, 2, 11.1
],
ottenendo la cosiddetta Funzione di Bessel Ordinaria di 1.o tipo, di rango e di argomento x
(e.g., v. [
2
]), generatrice di tutti gli altri tipi di Funzioni di Bessel,

( )
( )
! ( )
J
k
k
k
k
x
x x x
k k


+
=
| |

|
\ + +

2
2
0
1
2 2 1
. (14)
Convenzionalmente, come gi indicato dallEq. (3), un secondo integrale linearmente indipendente
da ( ) J x

, \ R Z R Z R Z R Z , viene costruito mediante ( ) J x

della forma
( ) : ( ) ( ) ( ) ( ) N cot J csc J x x x x



= . (15)
A sua volta, la struttura della funzione ( ) N x x

, nota come la Funzione di Bessel Ordinaria di


2.o tipo, di rango Z ZZ Z e di argomento x , implica che ( ) J x

e ( ) J x

sono linearmente
indipendenti tra loro.
Invece, per quanto riguarda le Funzioni di Bessel Ordinarie di 2.o tipo e di ordine n
+

0
Z ZZ Z ,
opportuno premettere i dettagli delle forme esplicite del simbolo

,
: ( ) ( )
k n
k k n = + + + + 1 1 , (16)
dove, anche k
+

0
Z ZZ Z e indica la Funzione Digamma, i.e., la funzione derivata logaritmica
della Funzione - . Dalle uguaglianze (e.g., v. [
12.2
], cap. 4, Eq. (63) e (65.1), e cap. 5, Eq. (87))

( ) , ( ) /
k
r
k r
=
= + = +

1
1 1 1 , (17.1)
allora, { , } k n
+
Z ZZ Z , risulta

( ) / / /( )
k n n k
r r r
k n r r r n
+
= = =
+ + = + + + +

1 1 1
1 1 1 1

(17.2)
e, quindi, lEq. (16) assume lespressione algebrica

( )
,
/ /( ) /
k n
k n
r r
r r n r
= =
= + + + +

1 1
2 1 1 1 . (18.1)
I casi particolari delle tre coppie parametriche { , } { , } k n 0 0 , { , }
k
k
1
0 e { , }
n
n
1
0 non sono,
per, deducibili formalmente dallEq. (18.1). Cos, essi vanno esaminati singolarmente, a partire
dalla definizione generale (16) e dalle uguaglianze (17.1). Si trova che

,
( ) ( ) + =
0 0
1 1 2 , (18.2)

,
( ) ( ) /
k
k
r
k k r

=
+ + + = +
1 0
1
1 1 2 2 1 , (18.3)

,
( ) ( ) /
k
n
r
n r

=
+ + = +
0 1
1
1 1 2 1 . (18.4)
Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 6
Ora, la teoria [
4, 5
] fornisce lespansione di Hankel, appropriata n
+

0
Z ZZ Z ,
,
( )
( ) ( ) ( )
!( )!
N lim N J ln
k
k n k n
n n k n
n
k
x
x x x x
k k n

+
+
+

=
|
=

+
\

2
2
0
1
1
2
2 2



,
( )!
( )
!
n
s n
n s n
s
n s
x
s

=
|

|

1
2
0 2
0
1
1
2

. (19)
NellEq. (19), il fattore-switch
,
( )
n

0
1 vale 0 o 1 secondo che sia n = 0 o n
+
Z ZZ Z .
Quindi, tenendo conto delle Eq. (18.2), (18.3), (18.4), e (18.1), si scrivono, esplicitamente,
,
( )
( ) ( )
( !)
N J ln
k
k k
k
k
x
x x x
k

+
=
| |
=
|
|
\

0 2
0 0 2
0
1
1
2
2 2


( )
( )
( !)
ln J
k k
k
k
k r
x
x x
k r

+
= =
| | | | | |
+
| | |
|
\
\ \

2
0 2
1 1
2 1 1
2 2
(20.1)

( )
( !)
ln ln
k k
k
k
k r
x x
x
k r

+
= =
| | | |
= + + +
| |
\ \

2
2
1 1
2 1 1
2 2 2
, (20.2)
,
( )
( ) ( )
!( )!
N J ln
k
k k
k
k
x
x x x
k k x

+
+
+
=
| |
=
|
|
+
\

1 2 1
1 1 2 1
0
1
1 2
2
2 2 1

( ) ln J
x
x

| | |
+
|
\ \
1
1
2 2 1
2



( )
( !) ( )
k k
k
k
k r
x
k k r r x
+
+
= =
| | | | |
+
| |
|
|
+ +
\ \

2 1
2
1 1
1 1 1 2
2 1 1

(21.1)
ln
x x

| |
= + +

\ \
1
2 2 1
2 2



( )
( !) ( )
ln
k k
k
k
k r
x
x
k k r r x

+
= =
| | | | | |
+ + +
| | | |
| |
+ +
\ \

2
2
1 1
1 1 1 2
2 2 1
2 1 2 1

(21.2)
e, in generale, n
+
Z ZZ Z ( n

Z ZZ Z , si pu applicare lidentit (43), v. pi avanti),
( )
( ) ( )
! !( )!
N ln J
k n k
k n
n n k n
r k r
x
x x x
n r k k n r r n

+
+
+
= = =
| | | | | | |
+ +
| | |

+ +
\ \ \ \

2
2
1 1 1
1 1 1 1 1 1
2 2
2 2



( )!
!
n
n
s
s
s
n s
x
x s

=
|
| |

| |
|
\

1
2
2
0
2 1
2

(22.1)

( )
! !( )!
ln ln
n
k n
k
r r
x x x
n r k k n

+
= =
|
| | | | | |
= + + +
| |

\ + \
\ \ \

2
1 1
1 1 1 1
2 2 2 2
2 2 2 2



( )!
!
n
n k n
k s
s
r r s
n s
x x
r r n r x s

= = =
|
| | | | | |
+
| | | | |
| |
+ \
\

1
2 2
2
1 1 0
1 1 1 2 1
2

. (22.2)
Lintegrale generale dellEq. (2) sempre scrivibile, R RR R , nella combinazione fondamentale
( ) ( ) ( ) J N y x c x c x

= +
1 2
(23)
Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 7
ma, se Z ZZ Z , potrebbe risultare pi maneggevole la forma analiticamente equivalente
( ) ( ) ( ) J J y x c x c x

= +
1 2
(23.1)
Fig. 1 Le funzioni ( ), ( ), ( ), ( ) J J J J x x x x x
0 1 2 3

Fig. 2 Le funzioni ( ), ( ), ( ), ( ) N N N N x x x x x
0 1 2 3

Osservazione 2
LEquazione di Bessel come equazione Ipergeometrica Confluente
interessante notare che lEquazione di Bessel, nelle forme (2) o (5), riconducibile alla classe pi generale delle
equazioni differenziali Ipergeometriche Confluenti (propriet condivisa, peraltro, da molte altre Funzioni Speciali),
i.e., la classe delle equazioni differenziali ordinarie lineari del 2.o ordine della forma
( ) xy x y y + = 0 . (24)
frequenti nellAnalisi e in ambiti applicativi importanti (i.e., nellinterazione coulombiana, in Fisica Quantistica).
Di queste, il metodo di Frobenius fornisce la Funzione Ipergeometrica Confluente (o Funzione di Kummer), F
1 1
,
come integrale particolare quando

0
Z ZZ Z ( { }

0 Z ZZ Z ) [
12.1
]. La funzione ( , ; ) F x x
1 1
rappresentabile
dalla serie di potenze, convergente in R RR R (uniformemente in ogni insieme compatto R RR R K ),

( )
( , ; ) :
!( )
F
k k
k k
x x x
k

+
=
=
1 1
0
. (25)
NellEq. (2), la trasformazione di variabile : x w ix = 2 , d / dw dx i = 2 e, quindi,

( )
( ) ( )
dy x dy dw
y x i y w
dx dw dx
= = 2 , (26.1)
( )
( )
( ) ( ) ( )
dy x dw d
y x i y w y w
dx dx dw

= = 2 4 . (26.2)
[Analogamente, si pu incominciare dallEq. (5), eseguendo la trasformazione : x w x = 2 .]
Con la sostituzione delle espressioni delle derivate (26.1) e (26.2) nellEq. (2) e la semplificazione successiva, si

Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 8
ottiene lequazione trasformata
( ) ( ) ( / ) ( ) w y w wy w w y w + + =
2 2 2
4 0 . (27)
A questo punto, se si assume lespressione della funzione incognita ( ) y w della forma

/
( ) : ( )
w
y w w e w

=
2
, (28)
le rappresentazioni corrispondenti delle sue funzioni derivate 1.a e 2.a nella nuova funzione incognita risultano
( )
/
( ) ( / )
w
y w w w w e



= +
1 2
2 , (28.1)
( ) { }
/
( ) ( ) / ( )
w
y x w w w w w w e



= + + +
2 1 1 2
1 4 2 . (28.2)
Pertanto, con le espressioni (28), (28.1) e (28.2), qualche semplificazione e la divisione finale per
/ w
w e
+

1 2
0 nei
suoi membri, lEq. (27) prende la forma ipergeometrica confluente prevista
( ) ( / ) w w + + + = 2 1 1 2 0 , (29)
dove (cfr/c Eq. (24)), essendo / + + 1 2 2 1 (da cui, ( )/ 1 2 , 2 ), lEq. (25) porta a
concludere che lEq. (29) possiede lintegrale particolare

( / )
( ) ( / , ; )
!( )
F
k k
k k
w w w
k

+
=
+
+ + =
+
1 1 1
0
1 2
1 2 2 1
2 1
. (29.1)
Come conseguenza delle Eq. (29.1) e (28), lEq. (27) soddisfatta, necessariamente, dallintegrale particolare

/ /
( / )
( ) ( / , ; )
!( )
F
w w k k
k k
y w w e w w e w
k


+

=
+
= + +
+

2 2
1 1 1
0
1 2
1 2 2 1
2 1
. (30)
Si pu controllare lespressione fine di ( ) y w
1
esplicitando, per k
+
Z ZZ Z , i simboli di Pochhammer
( ) ( ) ( ) ( )
( / )
k k
k

+ + + +
+
2 1 2 3 2 5 2 2 1
1 2
2

,
( ) ( ) ( ) ( ) ( )
k
k + + + + + 2 1 2 1 2 2 2 3 2
e, quindi, semplificando la frazione
( )
( / )
( )
k
k

+
+
=
+
2 1
1 2
2 1
( ) + 2 3 ( ) ( ) ( )
( )
k
k k

+ + +
+
2 5 2 2 3 2 2 1
2 2 1

( ) ( ) + + 2 2 2 3 ( ) ( ) k k + + 2 1 2
.
Con un controllo algebrico attento, si induce il risultato generale seguente:

/
/
( ) /
( ) /
, per pari ,
( / )
( )
, per dispari ;
k
k
r
k
k
k
k
r
k
k
r
k
k
r

=
| |
+
|
+
+ \


+
| |

+
|

+
\

2
3 2
1
1 2
3 1 2
1
1 1
2 2
2
1 2
2 1
1
2 3
2
(31)
poi, utilizzando il Simbolo di Kronecker come switch di parit tra le identit (31), lintegrale (30) prende la forma
/ ( ) /
, ( ) , ( ) /
/ ( ) /
( )
!
k k
k k
w k
k k
k r r
w k k
y w w e w
k r r

= = =
| | | |
| | | |
| = + + + + + |
| |
| |
+ +
\ \ \ \

2 1 2
1 1 1 1 2
1 3 2 3 1 2
2 1 1
1 1
1 2 2
2 2 2
,
dalla quale, infine, con il ritorno alla variabile originaria x ( / iw 2, vs. Eq. (2)), risulta

/ ( ) /
, ( ) , ( )
/ ( ) /
( ) ( )
!
k k
k k k
i x
k
k k
k r r
i k k
y x x e ix x
k r r



| | +
|

\

= = =
| | | |
| | | |
| = + + + + + |
| |
| |
+ +
\ \ \ \

2 1 2
1 1 1 1
2
1 2 1 2
2 1 1
1
2 1 2 2
2 2
. (32.1)
Dalla teoria delle Funzioni Ipergeometriche, sia genericamente Gaussiane che specificamente Confluenti, noto che
una seconda soluzione dellEq. (29), linearmente indipendente da ( ) w
1
, ma deducibile da essa mediante la coppia
Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 9
convenzionale di isometrie
: / ,
: ,


= + +

= +

1 1 2
2 2 1

pure di forma ipergeometrica confluente ed data da
( ) ( , ; ) ( / , ; ) F F w w x w x



= + +
1 2
2 1 1 1 1
1 2 2 1
Allora, ancora mediante la trasformazione (28), si ricava la seconda soluzione particolare necessaria dellEq. (27),
/
( / )
( )
!( )
w k k
k k
y w w e w
k

+

=
+
=
+

2
2
0
1 2
2 1
,
e, da questa, la sua - x rappresentazione,

/ ( ) /
, ( ) , ( )
/ ( ) /
( ) ( )
!
k k
k k k
i x
k
k k
k r r
i k k
y x x e ix x
k r r



| | +
+ |
\

= = =
| | | |
| | | |
| = + + + + + |
| |
| |

\ \ \ \

2 1 2
1 1 1 1
2
2 2 1 2
2 1 1
1
2 1 2 2
2 2
. (32.2)
Lintegrale generale dellEq. (2), in forma equivalente a quella dellEq. (23), si scrive, mediante le Eq. (32.1) e (32.2),
( ) + ( ) y c y x c y x =
1 1 2 2
,
dove, { , } c c
1 2
C CC C una coppia di costanti arbitrarie.

Esercizio
Si verifichino le identit seguenti, valide R RR R :
1.
( ) ( )
( ) ( ) ( ) H H x x

=
1 1
1 ,
2.
( ) ( )
( ) ( ) ( ) H H x x


=
2 2
1 .
Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 10
B. Le Funzioni di Bessel Iperboliche di 1.o e di 2.o tipo
Con lomotetia x ix , lEq. (2) assume la forma (v. Eq. (5))
( ) x y xy x y + + =
2 2 2
0 , (33)
Come punto di partenza, necessario definire le identit di connessione tra le Funzioni di Bessel di
1.o e di 2.o tipo ordinarie con le Funzioni di Bessel di 1.o e di 2.o tipo cosiddette Iperboliche o
Modificate (i.e., di argomento immaginario), I

e K

, rispettivamente [
4, 5
]:
( ) : ( ) J I ix i x


= , (34.1)
( ) : ( ) ( / ) ( ) N I K ix i x i x

+
=
1
2 . (34.2)
Ci consente di scrivere lintegrale generale dellEq. (33) nella forma consueta
( ) ( ) ( ) I K y x c x c x

= +
1 2
. (35)
LEq. (34.2) vale Z ZZ Z , con le definizioni convenzionali della Funzione di Macdonald,

( )
: ( ) ( ) ( ) ( ) K K csc I I x x x x




2
, Z ZZ Z , (36.1)
: ( ) ( ) K K lim K
n n
n
x x x


, n Z ZZ Z . (36.2)
In ogni caso, si tenga presente la definizione generatrice [
5
]

( )
( ) : ( ) ( ) K J N x i ix i ix

+
= +
1
2
, (36.3)
nella quale, il fattore i
+ 1
ha leffetto di rendere ( ) K x

R RR R se anche x R RR R .
Combinando le Eq. (34.1) e (36.1) nellEq. (34.2) e ricordando che ( ) I x

e ( ) I x

risultano
linearmente indipendenti tra loro quando Z ZZ Z , si trova che

( ) ( ) ( ) ( ) ( ) N csc I csc I ix i i x i x



+

+
1
. (36.4)
Pertanto, lintegrale generale (35) possiede, per Z ZZ Z , la forma analiticamente equivalente ma,
talvolta, pi maneggevole della forma (35),
( ) ( ) ( ) I I y x c x c x

= +
1 2
. (37)
Il calcolo numerico richiede le espansioni in serie di potenze sia di ( ) I x

, , che di ( ) K
n
x , con
n Z ZZ Z . La prima, si ottiene prontamente dallEq. (34.1), usando lEq. (15) direttamente:

( )
( ) ( ) ( )
! ( )
I J
k
k
k
k
ix
x i ix i ix
k k




+

=
| |
=
|
\ + +

2
2
0
1
2 2 1


! ( )
k
k
k
x
x
k k


+
=
| |
=
|
\ + +

2
2
0
1
2 2 1
, (38)
dalla quale, poi, mediante la definizione (36.1) della Funzione di Macdonald, si trova, Z ZZ Z ,

( / ) ( / )
( ) :
! ( ) ( )
K
sin
k
k
k
x x
x x
k k k



+
=
| |
=
|
+ + +
\

2
2
0
1 2 2
2 2 1 1
; (39)
Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 11
( ) K
n
x determinabile dalla variante-limite (36.2), applicando lo stesso procedimento generatore
dellespansione (19) di ( ) N
n
x . Il risultato dei calcoli , n Z ZZ Z (cfr/c [
4, 5
]),

,
( )
( ) ( )
!( )!
K I ln
n
n
k n k
n n k
k
x x
x x x
k k n

+ +
=
| |
| |
= +
| |
|
\ +
\

1
2
2
0
1
2
2 2 2 2



,
( )
( ) ( )!
!
n
s n
n s
s
s
n s
x
x s

| |
+
|
\

1
0 2
2
0
1
2 1 1
2 2

. (40)
Anche qui, tenendo conto delle Eq. (18.2), (18.3), (18.4), e (18.1), si scrivono, esplicitamente,
,
( ) ( ) ( )
( !) ( !)
K I ln ln I
k
k k k
k k
k k r
x x
x x x x x
k k r

+ +
= = =
| | | |
= + + +
|
|
\
\

0 2 2
0 0 0 2 2
0 1 1
1 1 1
2 2 2 2 2


( !)
ln ln
k
k
k
k r
x x
x
k r


+
= =
| |
= +
|
\

2
2
1 1
1 1
2 2 2
, (40.1)
,
( ) ( )
!( )!
K I ln
k k
k
k
x x
x x x
k k x

+
=
= +
+

1 2
1 1 2
0
1 1
2 2 2 2 1

( )
!( )!
ln I
k
k
k
k r
x
x x
k k r r x

+
= =
| | | | | |
+ + +
|
| |
\ + +
\ \

2
1 2
1 1
1 1 1 1 1 1
2 2 2 2 1 1


!( )!
ln ln
k
k
k
k r
x x x
x
k k r r x

+
= =
| | | | | |
= + + + + +
| | |
|
+ +
\ \ \

2
2
1 1
1 1 1 1 1 1 1
2 2 2 2 1 2 2 2 1
. (40.2)
Fig. 3 Le funzioni ( ), ( ), ( ), ( ) I I I I x x x x x
0 1 2 3

Fig. 4 Le funzioni ( ), ( ), ( ), ( ) K K K K x x x x x
0 1 2 3


In generale, n
+
Z ZZ Z ( n

Z ZZ Z , si applica lidentit (47.k), v. p. 13),

Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 12
( )
( ) ( ) ( ) K ln I
n
n n
n
n n
r
x x
x x
r

+
=
| | | |
+ +
|
|
\
\

1
1
1 1 1
1
2 2 2 2



( ) ( )!
!( )! !
n
s n k
k s
k s
k r s
n s
x x
k k n r r n x s
+
= = =
| | | |
+ +
|
|
+ + \
\


1
2 2
2 2
1 1 0
1 1 1 1 2 1 1
2 2 2

(41.1)
( )
! !( )!
ln ln
n
n
n
k
r k
x x x
n r k k n

+
+
= =
| | | | | |
= + + +
| |
\ + \
\ \

1
2
1 0
1 1 1 1
1
2 2 2 2 2



( ) ( )!
!
n s n k n
k s
n s
r r s
n s
x x
r r n r x s

= = =
| | | | | |
+ + +
| | | |
| |
+
\ \

1 1
2 2
2
1 1 0
1 1 1 1 2 1 1
2 2

. (41.2)
Da un controllo sia dei grafici che delle espansioni rispettive in serie di potenze, si conclude che
soltanto le funzioni J
n
e I
n
, con n Z ZZ Z , hanno parit\disparit definita da ( )
n
1 . Per Z ZZ Z , i
grafici, di J

e di I

restano confinati nel 1.o quadrante cartesiano, per ragioni evidenti di


rappresentabilit in R RR R .
Circa le funzioni N

e K

, , lassenza di parit definite e la presenza del termine logaritmico


interno, v. le Eq. (19) e (40), ne limitano, comunque, i grafici al semi-piano cartesiano destro.

Esercizio
Si verifichi lidentit seguente:
( )
( ) ( ) K H
i
x i x



1
2
2
.
Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 13
C. Identit ricorsive
Si indichi con J N

la Funzione di Bessel ordinaria di 1.o o di 2.o tipo e di rango .
Essa soddisfa le identit seguenti (facilmente ricavabili), { , } m R Z R Z R Z R Z :
( ) ( ) ( )
m
m m
x x

= 1 , (42)
( ) ( ) ( ) x x x
x


+
=
1 1
2
, (43)
( ) ( ) ( ) ,
d
x x x
dx x


+
=
1
(44.1)
( ) ( ) ( ) ,
d
x x x
dx x

=
1
(44.2)

( )
( ) ( ) ( )
d
x x x
dx


+
=
1 1
1
2
, (44.3)

( )
( ) ( )
d
x x x x
dx




=
1
, (45)

( )
( ) ( )
d
x x x x
dx




+
=
1
. (46)
Per le funzioni I

e K

, R RR R , valgono identit analoghe a quelle espresse dalle Eq. (42), ,


(46) ma distinte per le due famiglie di Funzioni di Bessel Iperboliche. Infatti, si hanno
( ) ( ) , I I
m m
x x m

= Z ZZ Z , ( ) ( ) K K x x

= , (47.i, k)
( ) ( ) ( ) I I I x x x
x

+
= +
1 1
2
, ( ) ( ) ( ) K K K x x x
x

+
= +
1 1
2
, (48.i, k)

( ) ( ) ,
( )
( ) ( ) ,
I I
I
I I
x x
d
x
x
dx
x x
x

1
1

( ) ( ) ,
( )
( ) ( ) ,
K K
K
K K
x x
d
x
x
dx
x x
x

1
1
(49.i, k)

( )
( ) ( ) ( ) I I I
d
x x x
dx
+
= +
1 1
1
2
,
( )
( ) ( ) ( ) K K K
d
x x x
dx
+
= +
1 1
1
2
, (50.i, k)

( )
( ) ( ) I I
d
x x x x
dx


=
1
,
( )
( ) ( ) K K
d
x x x x
dx


=
1
, (51.i, k)

( )
( ) ( ) I I
d
x x x x
dx



+
=
1
,
( )
( ) ( ) K K
d
x x x x
dx



+
=
1
. (52.i, k)

Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 14
D. Le Funzioni di Bessel Sferiche Ordinarie di 1.o e di 2.o tipo
In altra Unit tematica (v. [
12.1
], p. 3-6), mostrato che il cambiamento di funzione incognita in R RR R

/
( ) : ( ) ( ) y x x x

=
1 2
(53)
(
+
R RR R ) trasforma lequazione differenziale (in forma normale), n Z ZZ Z ,
( ) ( / ) ( )/ y x y n n x y + + + =
2 2
2 1 0 (54)
che non di Bessel! nellEquazione di Bessel (in forma normale)
( ) ( / ) ( )/ x n n x + + + =
2 2
1 1 0 , (55)
di ordine semi-dispari / n + 1 2. Poich / n + 1 2 Z ZZ Z , allora, dalle Eq. (23.1) e (53), lintegrale
generale dellEq. (54) pu essere scritto

( )
/
/ ( / )
( ) ( ) ( ) J J
n n
y x x c x c x

+ +
= +
1 2
1 1 2 2 1 2
. (56)
Daltra parte, immediato ricavare, dallEq. (3), assegnando / n + 1 2, che

/ ( / )
( ) ( ) ( ) N J
n
n n
x x
+
+ +

1
1 2 1 2
1 , (57)
LEq. (54) importante e molto frequente nelle applicazioni sia fisiche sia ingegneristiche che
riguardano la radiazione elettromagnetica, la diffusione stazionaria di un gas e la dinamica di una
particella libera in regime quantistico di confinamento sferico. I parametri e n provengono,
rispettivamente, dalle caratteristiche fisico-geometriche del sistema e dal processo di separazione
delle variabili sferiche ( x r ) nellequazione modellistica di propagazione.
Lassociazione di
/
x
1 2
con
/
J
n +1 2
e con
( / )
J
n + 1 2
suggerisce la definizione delle Funzioni di
Bessel Ordinarie, cosiddette Sferiche, di 1.o e di 2.o tipo, che, a meno di fattori costanti, sono
definite per x
+
R RR R e, convenzionalmente, date dalle espressioni rispettive (v. Eq. (13))

/
/
( ) : ( ) j J
n n
x x
x

+
| |
=
|
\
1 2
1 2
2
; (58.1)

/ /
( / ) /
( ) : ( ) ( ) ( ) n J N
n
n n n
x x x
x x



+
+ +
| | | |
=
| |
\ \
1 2 1 2
1
1 2 1 2
1
2 2
, (58.2)
In tal modo, lintegrale generale (56) pu essere scritto nella forma alternativa equivalente
( ) ( ) ( ) j n
n n
y x c x c x = +
1 2
. (59)
Per esso, come evidente dalle Eq. (58.1) e (58.2), si pu assumere che sia n
+

0
Z ZZ Z , senza perdita
di generalit.
Lespansione in serie di potenze di ( )
n
j x si ottiene sostituendo / n + 1 2 nellEq. (14) e
applicando la definizione (58.1), per x
+
R RR R . Si trova

/
( ) ( )
( ) ( )
! ( / )
j
n k
k
n n k
k
x
x x
k k n

+
+
=

+ +

1 2
2
1 2
0
1
2 2 3 2
. (60)
Poi, il fattore ( / ) k n + + 3 2 nel termine generale dellespansione pu essere espresso mediante la
Formula di Duplicazione della Funzione (e.g., v. [
12.2
], Eq. (45)), riscritta nella forma
Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 15

/
( )
( / )
( )
w
w
w
w

+ =
1 2
2 1
2
1 2
2
. (61)
Si ricordi che lidentit (61) valida w


0
Z ZZ Z . Lidentificazione w k n + fornisce il risultato
( ) ( / ) ( / ) ( / ) ( / ) k n k n k n k n + + + + + = + + + + 3 2 1 2 1 1 2 1 2

( )
/ /
( )
( ) ( ) ( )!
( )
( ) ( )!
k n k n
k n k n k n
k n
k n k n

+ +
+ + + +
= + +
+ +
1 2 1 2
2 1 2 2
2 2 2 1 2 2 1
2 2 1
2 2 2 1


/
( ) ( )!
( )!
k n
k n k n k n
k n k n

+
+ + + +

+ +
1 2
2 2
2 2 1 2 2 1 2 2
2 1 2 2


/
( )!
( )!
k n
k n
k n

+ +
+ +
=
+
1 2
2 2 1
2 2 1
2
. (61.1)
Quindi, con lidentit (61.1), lEq. (60) diventa

( ) ( )!
( ) ( ) ( )
!( )!
j
k
n k
n
k
k n
x x x
k k n

+
=
+
=
+ +

2
0
1
2
2 2 1
. (62)
Lespressione (62) si rivela scarsamente efficiente per il calcolo numerico. La ragione tecnica di
questo sta nella presenza contemporanea pesante per la memoria RAM! di fattoriali dipendenti
dallindice corrente k sia nel numeratore che nel denominatore del termine generale. Lutilit
della rappresentazione in serie (62), per, altra, come apparir tra breve.
Per quanto riguarda la rappresentazione di ( ) n
n
x in serie di potenze, utile considerare qualche
dettaglio ulteriore. Se ( / ) n + 1 2 nellEq. (2), si scrive lespansione formale dellEq. (58.2),
per x
+
R RR R ,

/
( )
( ) ( ) ( )
( ) ! ( / )
n
n k
n k
n n k
k
x x
x k k n



+
+
+
=

=
+

1 2
1 2
1 2
0
2 1
1
2 1 2
. (63)
evidente che, n
+
Z ZZ Z , esiste sempre un numero finito di valori di k tali che / k n + < 1 2 0 .
Allora, / ( , ) k n k n k n + + 1 2 1 cos che, per prolungamento analitico (in senso reale), si
ha, in tale intervallo (e.g., v. [
12.2
], Eq. (10), (28) e, ancora, (45)),

/
/
( / )
, se ,
( / )
( / )
( / ) ( )!
, se .
( / ) ( )!( / )
k
k k
k
n
k n
k k
k
k n k k n

+ =

+

+ +

1 2
0
1 2
2 1
1 2
0
1 2
1 2
1 2 2 1
1 2 2 1 1 2
Z ZZ Z
(63.1)
Dalla specificazione delle Eq. (62) e (63) per n = 0 , si determinano due risultati interessanti,

( ) ( )
( ) ( ) ( )
( )! ( )!
j
k k
k k
k k
x x x
k x k

+ +
+
= =

=
+ +

2 2 1
0
0 0
1 1 1
2 1 2 1


sin x
x

= , (64.1)

/
( ) ( ) ( )!
( ) ( ) ( )
! ( / ) !( )!
n
k k k
k k
k k
k k
k
x x x
x k k x k k



+ +
= =
| |
= = +
|
+
\

1 2 2 1
2 2
0 2 2
0 1
1 1 1 2 1
1
2 1 2 2 2 1

Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 16

( ) ( )
( ) ( )
( )! ( )!
k k
k k
k k
x x
x k x k


+ +
= =
| |
= + =
|
\

2 2
1 0
1 1 1 1
1
2 2


cos x
x

, (64.2)
combinando i quali, rispettivamente, con le Eq. (58.1) e (58.2), si trovano le espressioni

/
/
( ) J sin x x
x

| |
=
|
\
1 2
1 2
2
, (65.1)

/
/
( ) J cos x x
x

| |
=
|
\
1 2
1 2
2
. (65.2)
Pertanto, ponendo lidentit ascendente (43) nella sua forma discendente equivalente
( ) ( ) ( ) x x x
x


+
=
1 1
2
, (66)
si calcolano ( / = 1 2)

/ / / /
( ) ( ) ( ) ( ) J J J J x x x x
x

+
=
3 2 1 2 1 1 2 1 2
1


/
sin
cos
x
x
x x



| | | |
=
|
|
\
\
1 2
2
, (67.1)

/ / / /
( ) ( ) ( ) ( ) J J J J x x x x
x


=
3 2 1 2 1 1 2 1 2
1


/
cos
sin
x
x
x x



| | | |
= +
|
|
\
\
1 2
2
. (67.2)
Ritornando alle definizioni (58.1) e (58.2), si scrivono, allora,

/
/
( ) : ( )
sin
j J cos
x
x x x
x x x



| | | |
= =
| |
\ \
1 2
1 3 2
1
2
, (68.1)

/
/
( ) : ( )
cos
n J sin
x
x x x
x x x


| | | |
= = +
| |
\ \
1 2
1 3 2
1
2
. (68.2)
Con lo stesso procedimento, disponendo, ora, di
/
( ) J x
3 2
e di
/
( ) J x
1 2
, si trovano
/
( ) J x
5 2
e,
quindi, ( ) j x
2
e ( ) n x
2
, e cos via. Le espressioni di queste due ultime sono

/
/
( ) : ( )
( ) ( )
j J sin cos x x x x
x x x x



| | | |
= =
|
|
\
\
1 2
2 5 2 3 2
3 1 3
2
, (69.1)

/
/
( ) : ( )
( ) ( )
n J cos sin x x x x
x x x x

| | | |
= =
|
|
\
\
1 2
2 5 2 3 2
3 1 3
2
. (69.1)
____________________

Infine, le identit ricorsive generatrici seguenti (
( ) ( )
b j n h h
n n n n n

1 2
) si dimostrano senza
difficolt per induzione:
Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 17
( ) ( ) ( ) b b b
n n n
n
x x x
x

+
+
= +
1 1
2 1
, (70.1)
( ) ( ) ( ) b b b
n n n
u x
d n n
u x x
du n n


+
=
+
=
+ +
1 1
1
2 1 2 1
, (70.2)
( ) ( ) ( )
sin
j
n
n n
n
u x
d u
x x
u du u


=
| |
| |
=
| |
\ \
1
1 , (70.3)
( ) ( ) ( )
cos
n
n
n n
n
u x
d u
x x
u du u


+
=
| |
| |
=
| |
\ \
1
1
1 , (70.4)

( )
( ) ( ) ( ) h
n
iu
n n
n
u x
d e
x i x
u du u


+
=
| |
| |
=
| |
\ \
1 1
1
1 , (70.5)

( )
( ) ( ) ( ) h
n
iu
n n
n
u x
d e
x i x
u du u



=
| |
| |
=
| |
\ \
2
1
1 . (70.6)
Landamento grafico delle prime Funzioni di Bessel Sferiche Ordinarie riportato nelle Fig. 5 e 6.
Fig. 5 Le funzioni ( ), ( ), ( ), ( ) j j j j x x x x x
0 1 2 3

Fig. 6 Le funzioni ( ), ( ), ( ), ( ) n n n n x x x x x
0 1 2 3



Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 18
E. Le Funzioni di Bessel Sferiche Iperboliche di 1.o e di 2.o tipo
In geometrie di propagazione stazionaria a simmetria cilindrica (e.g., radiazione elettromagnetica
smorzata da unantenna, diffusione smorzata di un gas di neutroni da una barra di combustibile
nucleare, etc.), la separazione delle variabili (cilindriche) nellequazione differenziale modellistica
del 2.o ordine a derivate parziali pu fornire unequazione radiale (x 0 ) del tipo
( / ) ( ( )/ ) y x y n n x y + + + =
2 2
2 1 0 , (71)
dove, ancora (cfr/c Eq. (55)), si ha { , } n
+ +

0
R Z R Z R Z R Z .
Lasciandosi guidare dalle forme rispettive degli integrali generali (35) e (59) e tenendo conto delle
connessioni formali

Eq. (58.1) Eq. (34.1)
/ /
( ) ( ) ( ) j J I
n n n i
x x x


+ +

1 2 1 2
, (72.1)

Eq. (58.2) Eq. (34.1)
/ ( / ) ( / )
( ) ( ) ( ) ( ) n N J I
n n n n i
x x x x


+ + +

1 2 1 2 1 2
, (72.2)
necessarie per costruire
/
( ) K
n
x
+1 2
con lEq. (36.1), evidente che lintegrale generale dellEq.
(71) esprimibile nella combinazione lineare
( ) + ( ) i k
n n
y c x c x =
1 2
, (73)
avendo definito, per x
+
R RR R (v. Eq. (13)),

/
/
( ) : ( ) i I
n n
x x x
x

+
| |
=
|
\
1 2
1 2
2
, (74.1)

/
/
( ) : ( ) k K
n n
x x x
x

+
| |
=
|
\
1 2
1 2
2
, (74.2)
le cosiddette Funzioni di Bessel Sferiche Iperboliche o Modificate (cfr/c le Eq. (58.1) e (58.2)). I
grafici di quelle dei primi ranghi interi inferiori sono mostrati a p. 18.
Le espansioni in serie di potenze delle funzioni i
n
e k
n
si determinano agevolmente combinando
le definizioni (74.1) e (74.2), rispettivamente, con lEq. (38) e (39).
Risultano, per x
+
R RR R ,

/
( )
( ) ( )
! ( / )
i
n
k
n n k
k
x
x x
k k n

+
+
=
=
+ +

1 2
2
1 2
0
1
2 2 3 2
, (75.1)

/
( )
( / ) ( / )
( ) ( ) ( )
! ( / ) ( / )
k
n n
n k
n k
k
x x
x x
k k n k n



+ +
=
| |
| |
=
|
|
\ + + +
\

1 2
1
2
2
0
1 2 2
1
2 2 1 2 3 2
. (75.2)
Ora, lanalisi sviluppata per le funzioni di Bessel Sferiche Ordinarie alle p. 12-15 pu essere
riformulata, riguardo alle Funzioni Sferiche Iperboliche, in modo sostanzialmente analogo; questa
, certamente, una delle conferme pi straordinarie e profonde del parallelismo strutturale esistente
tra la Goniometria Circolare e quella Iperbolica [
11.4
].
Per n = 0 , mediante le Id. (61.1), (63.1) e le propriet fattoriali della Funzione - , si ottengono
le espressioni

/ /
/
! ( )
( ) ( )
! ( / ) ! ( )!
i
k k
k
k k
k k
k x
x x
k k k k



+ + +
= =
=
+ +

1 2 1 2 2 1 2
2
0 2 1 2 2
0 0
1 1 2
2 2 3 2 2 2 1 2

Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 19
( )
( )!
sinh
k
k
x
x
k x

+
=
=
+

2
0
1
2 1
, (76.1)

/
( ) ( )
! ( / ) ! ( / )
k
k
k k
k k
x x
x k k k k


+ +
= =
| |
=
|
+ +
\

1 2 2
0 2 2
0 0
1 1 1 1
2 1 2 2 2 3 2


/
/
( )! ( ) ! ( )
! ( )! ! ( )!
k k k k
k k
k k
k x k x
k k k k


+ + +
= =
| |
=
|
+
\

2 1 2 2 1 2
1 2
1 2 2 1 2 2
0 0
1 2 1 1 1 2
2 1 2 2 2 1 2

( ) ( )
( )! ( )!
k k
k k
x x
k k

+ +
= =
=
+

2 2
0 0
1 1
2 2 1


cosh sinh
x
x x e
x x x

= , (76.2)
entrambe in termini di funzioni elementari. Quando esse siano sostituite, rispettivamente, nelle Eq.
(74.1) e (74.2), si ottengono

/
/
( ) I sinh x x
x

| |
=
|
\
1 2
1 2
2
, (77.1)

/
/
( ) K
x
x e
x


| |
=
|
\
1 2
1 2
2
, (77.2)
che costituiscono gli elementi generatori delle famiglie
{ }
/
( ) I
n
x
+ 1 2
e
{ }
/
( ) K
n
x
+ 1 2
. Iniziando
dalla famiglia di 1.o tipo, lEq. (36.1) d, per / n + 1 2,

( / ) / /
( ) ( ) ( ) ( ) I I K
n
n n n
x x x

+ + +
= +
1 2 1 2 1 2
2
1 (78)
e, quindi, assegnato n = 0 , risulta, dalle Eq. (77.1) e (77.2),

/
/ / /
( ) ( ) ( ) I I K cosh x x x x
x

| |
= + =
|
\
1 2
1 2 1 2 1 2
2 2
. (78.1)
Il processo generativo si pu avviare specificando / 1 2 nellidentit ricorsiva (48.i),

/ / / /
( ) ( ) ( ) ( ) I I I I x x x x
x

+
= +
3 2 1 2 1 1 2 1 2
1


/
sinh
cosh
x
x
x x


| | | |
=
|
|
\
\
1 2
2
. (79.1)
Segue, dalla definizione (74.1),

/
/
( ) ( )
( )
cosh sinh
i I
x x
x x
x x x



| |
=
|
\
1 2
1 3 2 2
2
. (79.2)
Con
/
( ) I x
3 2
e
/
( ) I x
1 2
a disposizione, si trova, ora,
/
( ) I x
5 2
con lo stesso metodo. Il risultato,
ponendo / 3 2 nellidentit ricorsiva (48.i),

/ / / /
( ) ( ) ( ) ( ) I I I I x x x x
x

+
= +
5 2 3 2 1 3 2 1 2
3

Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 20

/
( )
sinh cosh x x
x x x


| | | | | |
= +
| | |
\ \ \
1 2
2
2 3 3
1 . (80.1)
Infine, ricorrendo ancora allEq. (74.1), si determina

/
/
( ) ( )
( ) ( )
i I sinh cosh x x x x
x x x x



| | | |
= +
| |
\ \
1 2
2 5 2 3 2
1 3 3
2
, (80.2)
e cos via.
In generale, lidentit generatrice (cfr/c identit (70.1))
( ) ( ) ( ) i i i
n n n
n
x x x
x

+
+
=
1 1
2 1
, (81.1)
dimostrabile facilmente per induzione, velocizza la determinazione iterativa delle funzioni i
n
.
Ad essa, si affianca lidentit ricorsiva nidificata, pure dimostrabile per induzione,

( ) ( )
sinh
i
n
n
n
u x
d u
x x
u du u


=
| |
| |
=
| |
\ \
1
, (81.2)
La ricerca delle espressioni delle Funzioni di Bessel Sferiche Iperboliche di 2.o tipo un po pi
rapida, grazie alla simmetricit completa dellidentit ricorsiva (48.k) vs. lordine .
Pertanto, poich si ha

/
/ /
( ) ( ) K K
x
x e x
x

| |
=
|
\
1 2
1 2 1 2
2
, (82)
lapplicazione dellEq. (48.k) d ( / = 1 2)

/ / / /
( ) ( ) ( ) ( ) K K K K x x x x
x

+
= +
3 2 1 2 1 1 2 1 2
1


/
x
e
x x



| | | |
= +
| |
\ \
1 2
1
1
2
(82.1)
e, di conseguenza, dallEq. (74.2), si trova

/
/
( ) ( )
( )
k K
x
x x e
x x x




| | | |
= +
|
|
\
\
1 2
1 3 2 2
1 1
2
. (82.2)
Ancora, si pu costruire, assegnando / = 3 2,
/ / / /
( ) ( ) ( ) ( ) K K K K x x x x
x

+
= +
5 2 3 2 1 3 2 1 2
3


/
( )
x
e
x x x



| | | |
= + +
| |
\ \
1 2
2
2 3 3
1 (83.1)
e, da questa,

/
/
( ) ( )
( ) ( )
k K
x
x x e
x x x x




| | | |
= + +
|
|
\
\
1 2
2 5 2 2 3
1 3 3
2
(83.2)
ma, in generale, di gran lunga pi comodo ricorrere allidentit ricorsiva generatrice, analoga
Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 21
allidentit (81.1) e, pure, dimostrabile facilmente per induzione,
( ) ( ) ( ) k k k
n n n
n
x x x
x
+
+
= +
1 1
2 1
. (84.1)
Infine, va ricordata lidentit ricorsiva nidificata, dimostrabile, come lId. (84.1), per induzione,

( ) ( ) ( ) k
n
x
n n
n
u x
d e
x x
u du u



=
| |
| |
=
| |
\ \
1
1 . (84.2)
Fig. 7 Le funzioni ( ), ( ), ( ), ( ) i i i i x x x x x
0 1 2 3

Fig. 8 Le funzioni ( ), ( ), ( ), ( ) k k k k x x x x x
0 1 2 3

Osservazione 3
Lasserto a p. 3, per cui Tutte e sole le Funzioni di Bessel Sferiche, sia Ordinarie che Iperboliche sono esprimibili
in forma chiusa, in termini di combinazioni di funzioni elementari (potenze, goniometriche ed esponenziali),
verificato.


Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 22
Riepilogo delle rappresentazioni in serie reali delle
Funzioni di Bessel Ordinarie e Iperboliche

( )
( ) : ( )
! ( )
J
k
k
k
k
x
x x x i ix
k k


+
=
| |
=
|
\ + +

2
2
0
1
2 2 1
; (85)
( ) : ( ) ( ) ( ) ( ) cot J cot J x x x x



= . (86)
In particolare, / n + 1 2 , lEq. (3) (o (86)) d

/ ( / )
( ) ( ) ( ) N J
n
n n
x x
+
+ +
=
1
1 2 1 2
1 ; (86.1)
n
+

0
Z ZZ Z , si ricavano

( )
( )
( !)
N ln ln
k k
k
k
k r
x x
x x
r k

+
= =
| | | |
= + + +
| |
\ \

2
0 2
1 1
2 1 1
2 2 2
, (86.2)
( ) : ( ) N lim N
n
n
x x


= , per n
+
Z ZZ Z ,

( )
! !( )!
ln ln
n
k n
k
r r
x x x
n r k k n

+
= =
|
| | | | | |
= + + + | |

\ +
\
\ \ \

2
1 1
1 1 1 1
2 2 2 2
2 2 2 2


( )!
!
n
n k n
k s
s
r r s
n s
x x
r r n r x s

= = =
|
| | | | | |
+ | | | | |
| |
+ \
\

1
2 2
2
1 1 0
1 1 1 2 1
2
; (86.3)

( )
( ) : ( ) ( ) H J N x x x i x

= +
1
; (87)

( )
( ) : ( ) ( ) H J N x x x i x

=
2
; (88)
( ) : ( )
! ( )
I J
k
k
k
x
x x x i ix
k k

=
| |
=
|
\ + +

2
2
0
1
2 2 1
; (89)

( )
( ) : ( / ) ( ) ( ) ( ) ( ) K csc x x x x x



= 2 . (90)
In particolare, n
+

0
Z ZZ Z , si ricavano
( )
( !)
K ln ln
k
k
k
k r
x x
x x
r k

+
= =
| |
= +
|
\

2
0 2
1 1
1 1
2 2 2
, (90.1)
( ) : ( ) K lim
n
n
x x

= , n
+
Z ZZ Z ,
( )
! !( )!
ln ln
n
n
n
k
r k
x x x
n r k k n

+
+
= =
| | | | | |
= + + +
| |
\ +
\
\ \

1
2
1 0
1 1 1 1
1
2 2 2 2 2


( ) ( )!
!
n s n k n
k s
n s
r r s
n s
x x
r r n r x s

= = =
| | | | | |
+ + +
| | | |
| |
+
\ \

1 1
2 2
2
1 1 0
1 1 1 1 2 1 1
2 2
. (90.2)
L dove compare, . 0 5772156649 indica la Costante di Euler-Mascheroni. Inoltre, nelle manipolazioni
numeriche, pu rivelarsi utile la Propriet di Iterazione della Funzione - per ottenere le identit
( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )
k
k k k k + + + + + + + + + + 1 1 2 2 1 1 1 1
( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )
k
k k k
+
+ + + + +
1
1 2 2 1 ,
espresse in termini di simboli di Pochhammer ( )
m
(v. [
12.2
], p. 15, Eser. 1.1).

Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 23
Riepilogo delle rappresentazioni in serie reali delle
Funzioni di Bessel Sferiche Ordinarie e Sferiche Iperboliche

/
/
( ) : ( ) j J
n n
x x x
x

+
| |
=
|
\
1 2
1 2
2
(91)

/
/( ) ( )
( )
! ( / )
n k
k
n k
k
x
x
k k n

+
+
=

=
+ +

1 2
2
1 2
0
1
2 2 3 2
(91.1)
( ) ( )
sin
n
n n
u x
d u
x
u du u

=
| |
| |
| |
\ \
1
1 ; (91.2)

/ /
( / ) /
( ) : ( ) ( ) ( ) n J N
n
n n n
x x x x
x x



+
+ +
| | | |
=
| |
\ \
1 2 1 2
1
1 2 1 2
1
2 2
(92)

/
( )
( ) ( )
( ) ! ( / )
n k
n k
n k
k
x
x k k n



+
+
+
=

=
+

1 2
1 2
1 2
0
2 1
1
2 1 2
(92.1)
( ) ( )
cos
n
n n
u x
d u
x
u du u

+
=
| |
| |
| |
\ \
1
1
1 ; (92.2)

( )
/
( ) ( )
/ /
( ) : ( ) ( ) ( ) ( ) ( )
*
h j n J N h
n n n n n n
x x x i x x i x x
x

+ +
| |
= + +
|
\
1 2
1 2
1 2 1 2
2
(93)
( ) ( )
n
i u
n n
u x
d e
i x
u du u

+
=
| |
| |
= | |
\ \
1
1
1 ; (93.1)

( )
/
( ) ( )
/ /
( ) : ( ) ( ) ( ) ( ) ( )
*
h j n J N h
n n n n n n
x x x i x x i x x
x

+ +
| |
=
|
\
1 2
2 1
1 2 1 2
2
(94)
( ) ( )
n
i u
n n
u x
d e
i x
u du u


=
| |
| |
= | |
\ \
1
1 ; (94.1)

/
/
( ) : ( ) i I
n n
x x x
x

+
| |
=
|
\
1 2
1 2
2
(95)

/
( )
( )
! ( / )
n
k
n k
k
x
x
k k n

+
+
=
=
+ +

1 2
2
1 2
0
1
2 2 3 2
(95.1)
( )
sinh
n
n
u x
d u
x
u du u

=
| |
| |
= | |
\ \
1
; (95.2)

/
/
( ) : ( ) k K
n n
x x x
x

+
| |
=
|
\
1 2
1 2
2
(96)

/
( )
( / ) ( / )
( ) ( )
( / ) ( / ) !
n n
n k
k
k
x x
x
k n k n k



+ +
=
| |
| |
=
| |
\ + + +
\

1 2
1
2
2
0
1 2 2
1
2 1 2 3 2 2
(96.1)
( ) ( )
n
x
n n
u x
d e
x
u du u


=
| |
| |
= | |
\ \
1
1 . (96.2)

Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 24
F. Ortogonalit delle Funzioni di Bessel Ordinarie di 1.o tipo rispetto
alle radici di J x

( )
La propriet di ortogonalit funzionale riguarda, nel caso delle Funzioni di Bessel, le sole funzioni
J

e quelle connesse moltiplicativamente alle J

, i.e., le funzioni i
n
, quando
/
J J
n +

1 2
, e le
funzioni n
n
e
/
N
n +1 2
, quando
( / )
J J
n +

1 2
. La questione, fondamentale in Fisica Quantistica e
in Elettrodinamica, rientra nella Teoria delle Funzioni Ortogonali in un intervallo. Se ne pu
trovare una introduzione elementare e sintetica, e.g., in [
12.3
], p. 10-13.
Il modo in cui lortogonalit va intesa e applicata alle funzioni J

si fonda sulle due proposizioni


generali seguenti:
PROPOSIZIONI
La funzione ( ) ( ) ( ) J J
n
n n
x x x

1 , con n
+

0
Z ZZ Z , possiede un numero infinito di radici
reali disposte simmetricamente rispetto allorigine. Qui, esiste la radice x = 0 solo se n 0 .
Tutte le radici di J
n
, con n 0 , sono semplici, eccetto x = 0 , che di multiplicit n .
Le radici della funzione ( ) J x x

, quando sia ( , ) + 1 , sono di numero infinito, reali,


positive e tutte semplici [dal Teorema di Lommel, (Eugen C. J., von, 1837-1899)].
Ora, sia / 1 2 e sia
, m
x

la radice positiva - m sima di J

, i.e., tale che


,
( ) J
m
x

= 0 e che
, , , m
x x x

< < < < <
1 2
0 , con m
+
Z ZZ Z . Fissato un valore qualsiasi L
+
R RR R e definita la
successione numerica crescente di indice m

{ }
,
{ }: /
m m
x L

= , (97)
si consideri la successione associata di funzioni nellintervallo ( , ) L 0 , anchessa di indice m,

{ } { }
,
( ) ( / ) J J
m m
x x x x L

. (98)
Si dimostra [
6
] che tale successione di funzioni costituisce un sistema ortogonale in ( , ) L 0 vs. la
funzione-peso ( ) w x x = , nel senso che

, ,
( ) ( ) ( / ) ( ( )) J J J
L
m r m m r
x x xdx L x


+
=

2 2
1
0
2 . (99)
Come evidente dalle Eq. (58.1) e (58.2), poich le radici di
/
J J
n +

1 2
sono anche quelle di j
n

mentre le radici di
( / )
J J
n +

1 2
sono anche quelle di n
n
e di
/
N
n +1 2
, allora, si deducono
immediatamente gli integrali di ortogonalizzazione (con funzioni-peso ( ) w x x
2
, per le funzioni
j
n
e n
n
, mentre ( ) w x x , per le funzioni
/
N
n +1 2
)

/ , / , ,
( ) ( ) ( / ) ( ( )) j j j
L
n m n r n m n n m m r
x x x dx L x x
+ +
=

2 2 2
1 2 1 2
0
2 , (100.1)

/ /
( ) ( ) ( ) ( ) n n N N
L L
n m n r n m n r
x x x dx x x xdx
+ +


2
1 2 1 2
0 0


( / ), ( / ), ,
( / ) ( ( )) n
n m n n m m r
L x x
+ +
=
2 2
1 2 1 2
2 . (100.2)

Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 25
Approssimazioni delle Funzioni di Bessel
1.a Il Simbolo di Hankel
Sia assegnato R RR R , tale che / 1 2 Z ZZ Z . Inoltre, sia k
+
Z ZZ Z .
Per ridurre il rapporto

,
( / ) (( / ) )
:
( / ) (( / ) )
k
k k
g
k k



+ + + +
=
+ +
1 2 1 2
1 2 1 2
(101)
a forma algebrica, conviene iniziare dallidentit (e.g., v. [
11.2
], Eq. (26))

( / ) ( / ) /cos x x x + = 1 2 1 2 ,
dal cui prolungamento massimale in R RR R , si pu scrivere, dopo il cambiamento x k ,
( / ( )) ( / ( ))
( ) cos cos cos sin sin
k k
k k k



+ =
+
1 2 1 2

( )
cos
k

=
1
,
o, in modo equivalente,

( )
( / ( ))
( ) (( / ) ) cos
k
k
k

=
+
1
1 2
1 2
. (101.1)
Sostituendo lespressione (101.1) nel denominatore dellEq. (101), risulta

,
( )
(( / ) ) (( / ) )
cos
k
k
g k k

= + + +
1
1 2 1 2 . (101.2)
Il prodotto tra le funzioni - nellEq. (101.2) pu essere ridotto mediante la Propriet Iterativa
(9) in [
11.2
]. Procedendo separatamente, per comodit, con ciascun - fattore, si ha,
definito : / = + 1 2 ,
(( / ) ) ( ) k k + + + 1 2
( ) ( ) ( ) ( ) ( ) k k = + + + + 1 2 2 1
( / ) ( / ) ( / ) ( / ) ( / ) k k = + + + + + 1 2 3 2 3 2 1 2 1 2 ; (101.3)
analogamente, dopo aver definito : / = 1 2 ,
(( / ) ) ( ) k k + + 1 2
( ) ( ) ( ) ( ) ( ) k k = + + + + 1 2 2 1
( / ) ( / ) ( / ) ( / ) ( / ) k k = 1 2 3 2 3 2 1 2 1 2 . (101.4)
Sostituendo i prodotti (101.3) e (101.4) nellEq. (101.2), questa diventa

,
( )
cos
k
k
g

= 1
fattori
(( / ) ) (( / ) ) (( / ) ) (( / ) )
cos
k
k k


2 2 2 2 2 2 2 2
1 2 3 2 3 2 1 2


( ) ( ) [ ( ) ][ ( ) ]
k
k k =
2 2 2 2 2 2
2
1
4 1 4 9 4 2 3 4 2 1
2

( ( ) )
k
k
m
m
=

2 2
2
1
1
4 2 1
2
. (101.5)
Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 26
Si osservi che, per ( / ) s = 1 2 , con s
+
Z ZZ Z , il prodotto (101.5) nullo. Questo rende ragione
della condizione iniziale / 1 2 Z ZZ Z , con la quale, sono evitate le divergenze dei - termini
nellEq. (101) quando ( / ) k

+
0
1 2 R RR R .
Mediante lEq. (101.5), viene introdotta la notazione sintetica
,
h
k
, detta Simbolo di Hankel [
3, 6
],
utilizzata nella rappresentazione dei coefficienti di certe serie asintotiche relative alle Funzioni di
Bessel, come si vedr nel 1.b:

,
,
( / )
:
! ! ( / )
h
k
k
g
k
k k k



+ +
= =
+
1 2
1 2
. (102)
La definizione (102) estendibile anche a k = 0 , avendosi, per sostituzione diretta,
,
h

=
0
1.
Quindi, in forma algebrica, si scrive
,
, per ,
( ( ) )
( ) ( ) ( ( ) )
, .
! !
h
k
k
m
k k
k
m
k
k
k k



= +
=


2 2
2 2 2 2
1
2 2
1 0
4 2 1
4 1 4 9 4 2 1
2 2

Z ZZ Z

(102.1)
Per il Simbolo di Hankel, vale, k
+

0
Z ZZ Z , la formula iterativa evidente

, ,
( )
( )
h h
k k
k
k

+
+
=
+
2 2
1
4 2 1
4 1
. (102.2)

1.b Approssimazione asintotica per x 1 [
8, 9
]
Frequentemente (e.g., in molti problemi di Fisica Moderna), necessario conoscere come una
funzione di Bessel qualsiasi, ordinaria o iperbolica, si comporta per valori grandi (i.e., 1 ) del
suo argomento x . In questa una circostanza, il computer di scarso aiuto se usato di forza bruta,
senza unanalisi numerica preventiva, meditata e specifica.
____________________

Il punto di partenza convenzionale la rappresentazione integrale seguente di ( ) K x

[
1, 5, 6
],
valida ( / , ) + 1 2 e, qui, ristretta a x
+
R RR R :

/
/ /
( ) ( /( ))
( / )
K
x
t
e
x e t t x dt
x




+

| |
= +
|
+
\

1 2
1 2 1 2
0
1 2
2 1 2
. (103)
La limitazione sui valori di irrilevante, valendo, R RR R , la propriet di simmetria indiciale
( ) ( ) K K x x

(v. Eq. (90) o (47.k)), verificabile elementarmente.
Nel seguito di questa discussione, si assumer fissato.
Circa il calcolo dellintegrale nella rappresentazione (103), lidea pi immediata (e fuorviante!) da
cui si potrebbe essere indotti quella di espandere
/
( /( )) t x

+
1 2
1 2 come serie binomiale e, quindi,
di integrare termine-a-termine la somma ottenuta, confidando (?) nella sua convergenza uniforme
in
+
R RR R . Ma neppure la condizione che sia, almeno, t x < 2 , pu essere mantenuta definitivamente
Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 27
durante lintegrazione in
+
R RR R ! Dunque, la via analitica rigorosa preclusa.
Resta lapprossimazione asintotica.
Lintegrale (103) appartiene alla classe degli Integrali di Laplace [
7
]. La sua funzione integranda
contiene il fattore
t
e

, dominante per t + e x finito. Ci implica che la prosecuzione


formale nellintegrazione termine-a-termine analiticamente non giustificabile introduce solo un
errore piccolo esponenzialmente nel risultato, in forza del Lemma di Watson [
2, 3, 5, 6, 7
]. Anzi, il
Lemma di Watson fornisce il risultato esplicitamente, con lintegrale convergente proprio al valore
- x parametrico ( ) K x

.
____________________

Il Lemma di Watson (formulazione in R RR R )
Sia : f
+
R R R R R R R R una funzione generalmente continua, tale che
( ) f
k
k
k
t t c t

~
1
0

definitivamente per ( ) t o = 1 , con
+
R RR R . Inoltre, la funzione integrale (-la Laplace)
( ) ( ) F f
x t
x e t dt
+

=

0

sia, definitivamente, semplicemente convergente per x + . Allora, per x + , F possiede il comportamento
asintotico

( )
( ) ( ) F
k
k
k
x c k x


+
+
=
+

~
0
. (I)

Nel caso della rappresentazione integrale (103) di ( ) K x

, si trasformi t xt nel differenziale integrando, ottenendo


la rappresentazione -la Laplace-Watson
( )
/
/
/
( ) /
( / )
K
x
x t
e x
x e t t dt

+


| |
= +
|
\ +

1 2
1 2
1 2
0
1 2
2 1 2
. (II)
NellEq. (II), si riconosce ( )
/
/
( ) / f t t t

+
1 2
1 2
1 2 . Inoltre, per ( ) t o = 1 , vale definitivamente l - M espansione
/ ( / )
/ ( / )
( )
! ( / )
f
k k
k k
k k
t t t t t
k k k



+ +
+
= =
| | | | +

| |
+
\ \

1 2 1 2 1
0 0
1 2 1 1 2
2 2 1 2
,
dalla quale, si deducono
( / )
/ ,
! ( / )
k k
c
k k



+
+
+
1 2
1 2
2 1 2
.
Lespansione asintotica (104) segue per sostituzione diretta nellEq. (I) delle espressioni ottenute di
k
c e di .
____________________

Comunque, se si ignora il Lemma di Watson e si sostituisce, comunque, lespansione formale
( ) ( ) ( )
/ / ( / )
/( ) /( ) /( )
( / )

k k
k k
k
t x t x t x
k


+ +

= =
+
| |
+ =
|
+ \

1 2
0 0
1 2 1 2
1 2 2 2
1 2

nellEq. (103), scambiando (come sarebbe lecito se si fosse in regime di convergenza uniforme) le
operazioni di integrazione e di somma di una serie, si ottiene, dallEq. (101),
Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 28

/
( )
( / )
K
x
e
x
x




| |
=
|
+
\
1 2
2 1 2
( / ) + 1 2
/
! ( / ) ( )
t k
k
k
e t dt
k k x


+
+
+
=
+


1 2
0
0
1 2 2


/
( / )
! ( / ) ( )

x
k
k
k
e
x k k x


+

=
+ + | |

|
+
\

1 2
0
1 2
2 1 2 2


/
,
( )
h

k x
k
k
e
x x

=
| |

|
\

1 2
0
2 2
. (104)
Il simbolo relazionale = significa: uguaglianza puramente formale.
Arrestando lespansione formale (104) al termine di indice arbitrario k M = (
+
Z ZZ Z ), secondo
laccuratezza richiesta, si ottiene unapprossimazione di ( ) x

, per x 1 , a meno di un errore


avente ordine di grandezza non-superiore di quello del primo termine trascurato. In generale, il
controllo numerico rivela un livello di accuratezza sorprendentemente elevato e stabile nonostante
sia il numero esiguo di addendi necessari sia, soprattutto, il carattere divergente della serie formale
stessa (verificabile, e.g., con il Criterio del Rapporto)! Ci tipico con le Serie Asintotiche [
3, 5
].
Correttamente, per x 1 , si ha

( )
/
, ( )
( )
( )
h
K
M
k x M
k
k
x e O x
x x


+
=
| |
= +
|
\

1 2
1
0
2 2


/
( ) ( ) ( ) ( ) ( )
! !( ) !( )
x
e
x x x x

| | | |
+ + + +
|
|
\ \
~
1 2
2 2 2 2 2 2
2 3
4 1 4 1 4 9 4 1 4 9 4 25
1
2 1 8 2 8 3 8

(105)
____________________

Hermann Hankel (1839-1873)
A questo punto, H. Hankel costruisce (1869) due somme
finite ausiliarie complementari, ( ) x

e ( ) x

, funzioni,
rispettivamente, pari e dispari di potenze negative di x ,
che costituiscono, insieme, una sequenza ordinata di M
addendi presi alternatamente dalluna e dallaltra somma,
iniziando da ( ) x

, la somma pari.
Tali Somme di Hankel sono rappresentabili esplicitamente nelle forme seguenti:

Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 29

,
( ) : ( / )
( )
h
cos
M
k
k
k
x k
x


=
=

0
2
2
(106.1)

( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )
!( ) !( ) x x

+
2 2 2 2 2 2
2 4
4 1 4 9 4 1 4 9 4 25 4 49
1
2 8 4 8


( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )
!( ) x

+
2 2 2 2 2 2
6
4 1 4 9 4 25 4 49 4 81 4 121
6 8

,

,
( ) : ( / )
( )
h
sin
M
k
k
k
x k
x


=
=

0
2
2
(106.2)

( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )
! !( ) !( ) x x x

+
2 2 2 2 2 2 2 2 2
3 5
4 1 4 1 4 9 4 25 4 1 4 9 4 25 4 49 4 81
1 8 3 8 5 8


( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )
!( ) x

+
2 2 2 2 2 2 2
7
4 1 4 9 4 25 4 49 4 81 4 121 4 169
7 8

.
I fattori goniometrici contenuti nei termini generali delle somme (106.1) e (106.2) selezionano gli
addendi non-nulli di queste al variare di k . Dalla loro forma, immediato verificare che
( )
( )
/
( ) /( ) ( ) ( ) K
x
x x e ix ix

+ ~
1 2
2 . (107)
Infatti, in ( ) x

e in ( ) x

, definite come somme di addendi di segno alterno, la trasformazione


x ix , rendendo tali segni tutti positivi, genera lespansione asintotica (99). Inoltre, la somma
( ) x

, contenendo, lei sola, un addendo costante, domina definitivamente su ( ) x

, per x 1 .
Lespansione (107) la generatrice delle espansioni asintotiche di tutte le altre Funzioni di Bessel
considerate. Dopo aver introdotta la notazione sintetica
: ( ) / ( ) x x

= + 2 1 4 , (108)
dallidentit (cfr/c Esercizio, p. 12)

( ) ( )
( ) ( / ) ( ) K x i ix



+

1 1
2 , (109)
____________________

Per una verifica dellEq (109), si sostituisca lEq. (3) nellEq. (87); poi, si esprimano le funzioni J

mediante le
funzioni I

(v. Eq. (85)) e, alloccorrenza, si osservi che
i
e i

2
. Il resto algebra semplice.
____________________

si ottiene facilmente
( )
( )
/
( )
( ) /( ) ( ) ( ) H
i
x x e x i x


+ ~
1 2
1
2 . (110)
La funzione di Hankel
( )

2
la complessa coniugata di
( )

1
. Quindi,
( )
( )
/
( )
( ) /( ) ( ) ( ) H
i
x x e x i x

~
1 2
2
2 ; (111)
poich, rispettivamente,
( )
( ) ( ) J H x x

1
Re e
( )
( ) ( ) N H x x

1
Im , allora,
( )
( )
/
( ) /( ) ( ) ( ) J cos sin x x x x

~
1 2
2 , (112)
( )
( )
/
( ) /( ) ( ) ( ) N cos sin x x x x

+ ~
1 2
2 ; (113)
infine, sfruttando la connessione tra la Funzione di Bessel Iperbolica (o Modificata) di 1.o tipo (o
Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 30
regolare),

, e la Funzione di Bessel Ordinaria di 1.o tipo, J

(v. Eq. (89)), si trova che



( )
,
/ /
( ) ( ) ( ) ( )
( ) ( ) ( )
h
I
x x M
k k
k
k
e e
x ix i ix
x x x

~
1 2 1 2
0
1
2 2 2
. (114)
Osservazioni 5
a. J

tendono a comportarsi come le funzioni coseno e seno, rispettivamente. Le loro radici appaiono spaziate
quasi regolarmente a intervalli di ampiezza ; la spaziatura tende a per x + .
Pertanto, quando x 1 , stime meno raffinate di quelle fornite dalle Eq. (112) e (113) danno
( )
( )
( )
/
( ) /( ) J cos x x O x



+ ~
1 2
1
2 ,
( )
( )
( )
/
( ) /( ) N sin x x O x



+ ~
1 2
1
2 ,
i.e., per x + , le Funzioni di Bessel Ordinarie mostrano un comportamento oscillatorio, di modulazione
dampiezza evanescente come
/
x
1 2
;
b. si visto che il comportamento asintotico di
( )
( ) x

1
e di
( )
( ) x

2
dipende definitivamente da quello di un
esponenziale complesso mentre quelli di ( ) x

e di ( ) K x

dipendono da un fattore esponenziale reale crescente


e, rispettivamente, decrescente. Questo fenomeno, talvolta, sufficiente per trascurare convenientemente luna o
laltra di tali funzioni nellanalisi asintotica;
c. Nel caso delle Funzioni di Bessel Sferiche, sia Ordinarie che Iperboliche, si ha ( / ) m = 1 2 , con m
+

0
Z ZZ Z
(v. Osservazione 4). La serie formale (104) si riduce, allora, alla somma di un numero finito di addendi e le
approssimazioni asintotiche (107), , (110) diventano soluzioni esatte.

Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 31
2. Approssimazioni asintotiche in regime infinitesimo ( 0< = (1) x o )
Nel limite x
+
0 , lanalisi asintotica diventa pi agevole di quella sviluppata per x 1 ,
potendo, in questo caso, usare direttamente le rappresentazioni in serie analitiche (85), , (90.2).
Fissato, in generale,
+
R RR R , salvo dove sia specificato altrimenti, ecco un elenco di risultati utili:
( ) ( ) J
x x x x
x ix + + ~ ~
2 4 6 8
0 0
1
4 64 2304 147456
; (115.1)
( )
( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )
J
x x x x
x



|
+ +

+ + + + + +
\
~
2 4 6
1
4 1 32 1 2 384 1 2 3 2

( )
( ) ( ) ( ) ( )
x
i ix


|
+
|
+ + + +

~
8
6144 1 2 3 4
, (115.2)
valida \


0
R Z R Z R Z R Z ;
( ) ( ) ( ) ( ) N ln ln x x O x x

+ +
2
0 0
2 2
2 ~ ~ ; (116.1)

( )
( ) ( ) N K x x
x





2 2
~ ~ ; (116.2)

( ) ( )
( ) ( ) ( ) ( ) H ln ln N H x i x i x x


+ + +
1 2
0 0 0
2
1 2 1 ~ ~ ~ ; (117.1)

( ) ( )
( )
( ) ( ) ( ) x i i x x
x


~ ~ ~
1 2
2
; (117.2)
( ) ( ) J
x x x x
x ix + + + + ~ ~
2 4 6 8
0 0
1
4 64 2304 147456
; (118.1)
( )
( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )
x x x x
x


|
+ + + +

+ + + + + +
\
~
2 4 6
1
4 1 32 1 2 384 1 2 3 2

( )
( ) ( ) ( ) ( )
J
x
i ix



|
+
|
+ + + +

~
8
6144 1 2 3 4
, (118.2)
valida \


0
R Z R Z R Z R Z ;
( ) ( ) K ln ln N x x x

+
0 0
2
2
~ ~ ; (119.1)

( )
( ) ( ) ( ) K N K x x x
x

1
2
2
~ ~ ~ . (119.2)
Osservazione 6
Nei casi in cui i valori di e di x sono diversi da quelli fin qui considerati purch ammissibili (e.g., in presenza
di simmetrie e, soprattutto, delle funzioni derivate delle Funzioni di Bessel, come nel calcolo di un wronskiano),
lanalisi asintotica va preceduta da trasformazioni opportune (reperibili dalla teoria) che riducano le espressioni in
gioco alle sole quattro funzioni fondamentali J

, N

, I

e K

(
( )
H

1
e
( )
H

2
sono riconducibili a J

e a N

).

Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 32
3. Ricette numeriche elementari per le Funzioni di Bessel
Nel trattamento numerico delle varie Funzioni Speciali, le Funzioni di Bessel presentano, spesso,
le difficolt maggiori. Pertanto, laffidarsi passivamente alle routines dei migliori programmi di
calcolo (e.g., Maxima
fr-sfwr
[
14
], EMT
fr-sfwr
[
15
], Matematica, Maple, Matlab, ) non sempre
si rivela conveniente sia per la richiesta di interazione alquanto pesante con la memoria RAM sia,
soprattutto, per limpossibilit di un controllo fine locale del processo computazionale effettivo.
Qualsiasi routine generale di calcolo, per quanto robusta, andrebbe governata, adattata al
problema specifico, mai subta a occhi chiusi. La sana diffidenza del prendere il meglio di
ogni routine ma programmare e calcolare da s ci che serve risulta, quasi sempre, remunerativa.
La mia pratica numerica amatoriale filtrata attraverso dubbi e frustrazioni innumerevoli mi ha
lasciato alcune buone regole di taglio in
+
R RR R , espresse nella tabella sottostante e applicabili nel
range indiciale 0 15, circa luso delluna o dellaltra serie approssimante. Per > 15, si
consultino [
8
], e [
9
] e [
6
], cap. 13. La tabella sempre in attesa di miglioramenti significativi!

( ) x

C
Serie Analitica Serie Asintotica
( ) J x


Eq. (85), (115.1), (115.2),
per x 6
Eq. (112),
per x > 6
( ) x


Eq. (86), (86.1), (86.2), (86.3),
(110.1), (110.2),
per x 4
Eq. (113),
per x > 4
( ) x


Eq. (89), (118.1), (118.2),
per x 12 o per x
Eq. (114),
per x > 12 o per x >
( ) x


Eq. (90), (90.1), (90.2),
(119.1), (119.2),
per . x 1 5
Eq. (107), (105),
per . x > 1 5

Infine, il tracciamento del grafico di qualsiasi funzione cilindrica

C richiede cura per realizzare


un raccordo regolare (smooth) tra il ramo analitico e quello asintotico. Necessariamente, devono
essere assicurate le condizioni di frontiera (boundary conditions) simultanee

( ) ( )
( )/ ( )/
x x
d x dx d x dx


+
+
=

0 0
0 0
C C
C C
, (114)
dove, x
0
lascissa del punto di raccordo tra i due rami. Leffetto appropriato sembra dipendere
sia dal numero di addendi di ciascuna serie (troncata), aggiustato tenendo conto del valore di
(in unottica fai-da-te, un numero di addendi compreso tra 500 e 1000 , in generale, largamente
sufficiente per una serie analitica; per una serie asintotica, un impiego di 10 o 12 addendi pu
rivelarsi, addirittura, eccessivo ... tutto dipende dal valore di x
0
) sia dagli andamenti quanto pi
regolari possibile di ( )/ d x dx

0
C (derivata sinistra analitica) e di ( )/ d x dx

+
0
C (derivata destra
asintotica), ciascuna nel semi-intorno rispettivo di x
0
.
Talvolta, sorprendentemente, una scelta indovinata di x
0
, raffinata con pazienza (trial-and-error)
o, pi semplicemente, coraggiosa, diversa dai valori indicati nella tabella precedente, pu
rivelarsi ottimale.

Rappresentazion

autore del capolavoro monumentale e fondamentale
A TREATISE ON THE THEORY OF BESSEL FUNCTIONS, Cambridge
il riferimento definitivo sulla Teoria delle Funzioni di Bessel

appresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI

George Neville Watson George Neville Watson George Neville Watson George Neville Watson (1886-1965),
autore del capolavoro monumentale e fondamentale
A TREATISE ON THE THEORY OF BESSEL FUNCTIONS, Cambridge University Press,
il riferimento definitivo sulla Teoria delle Funzioni di Bessel
eali delle FUNZIONI di BESSEL 33
University Press,
Rappresentazioni in serie di potenze reali delle FUNZIONI di BESSEL 34

Bibliografia
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1
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(1922; rist. 1996).
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(1972) [rif.: AMS-55 ( Applied Mathematics Series-55)]. [web-link: http://dlmf.nist.gov/ ]
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FUNCTIONS, Cambridge Univ. Press (2010). [web-link: http://dlmf.nist.gov/ ]
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] Press, W. H. - Flannery, B. P. - Teukolsky, S. A. - Vetterling, W. T., NUMERICAL RECIPES - The Art of
Scientific Computing (C
++
version), 2nd ed., Cambridge Univ. Press (1992).
[
12
] PDF scaricabili dalla home-page dellautore: http://www.cm-physmath.net :
[
12.1
] Metodi di integrazione delle Equazioni Differenziali Ordinarie Lineari del 2.o ordine a coefficienti
variabili.
[
12.2
] Propriet e applicazioni della FUNZIONE GAMMA.
[
12.3
] Metodi e risultati per le Funzioni Ortogonali - La Teoria di Sturm-Liouville.
[
12.4
] Un modello strutturale delle Goniometrie piane.
[
13
] Carrier, G. F. - Krook, M. - Pearson, C. E., FUNCTIONS OF A COMPLEX VARIABLE, p. 228-239, McGraw-
Hill Publ. Co. (1966).
____________________

MATH FREEWARE download links
(software rilasciato sotto la GNU General Public License):
[
14
] Maxima
(calcolo numerico e simbolico e grafica 2- e 3-dim c/GNUPLOT):
http://sourceforge.net/projects/maxima/files/ ;
[
15
] EMT (Euler Mathematical Toolbox)
(calcolo numerico e simbolico supportato da Maxima e grafica 2- e 3-dim):
http://euler.rene-grothmann.de/download.html ;
[
16
] GNUPLOT
(grafica 2- e 3-dim):
http://www.gnuplot.info/ .

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