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ANALISI DELLE ABILITA MOTORIE DEI BAMBINI IN ETA SCOLARE

Luciano Bagoli Valeria Delugas

Premessa

A partire dagli anni 80 le Istituzioni internazionali (ONU-OMS), e pi recentemente nazionali (Ministero della salute), Istituti di ricerca pedagogica e sociologica, Associazioni di categoria e Scuola (medici pediatri, centri di medicina sportiva, insegnati di educazione fisica) denunciarono linsufficienza di movimento dei giovani e il loro carente stato di efficienza motoria. Numerose pubblicazioni hanno divulgato i risultati di studi sullo stato dell efficienza fisica della popolazione, ma poco ancora si conosce sullo stato funzionale e in particolare sulle abilit dei bambini. A seguito di tutto ci, nel 2006 lAssessorato allo Sport della Provincia di Milano ha accolto e sostenuto il presente progetto di studio finalizzato allanalisi delle capacit motorie dei bambini in et scolare. NOTA Allo scopo di rendere pi scorrevole la lettura, data la grande quantit di dati raccolti ed elaborati e per nulla togliere alla completezza del lavoro, molti grafici e tabelle sono stati inseriti come allegati.

1- Introduzione: lo stato fisico motorio dei bambini


1.1 - Il problema della perdita di efficienza fisica nella popolazione giovanile. Numerosi rapporti internazionali e nazionali denunciano un preoccupante incremento della sedentariet nei giovani e giovanissimi, un fattore di rischio primario per la salute. LOMS (Organizzazione Mondiale della Sanit) stima che linattivit fisica causi 1,9 milioni di decessi annui nel mondo; che sia causa in particolare del 10-16% dei casi di tumore del seno, del colon-retto e del diabete mellito di tipo II, e di circa il 22% delle malattie ischemiche. Allinattivit fisica possono essere attribuiti il 6% dei decessi negli uomini ed il 6,7% nelle donne. La sedentariet raddoppia il rischio di malattie cardiache, di obesit e mortalit per patologie cardiovascolari e ictus, facendo aumentare del 30% il rischio di ipertensione e di cancro. Secondo lOMS, le patologie legate allo stile di vita sedentario rientrano tra le prime dieci cause di morte e di inabilit nel mondo. La maggior parte della popolazione mondiale (60%-85%), in particolare le ragazze e le donne, sia dei paesi sviluppati sia dei Paesi in via di sviluppo, non fisicamente attiva a sufficienza; lo stesso dicasi per circa i 2/3 dei ragazzi. Lattivit fisica diminuisce significativamente con let durante ladolescenza. In Italia, il Ministero della Salute denuncia la diminuzione delle persone che praticano regolarmente uno sport o unattivit fisica in quasi tutte le fasce det, e calcola che solo dal 1997 al 2001 la percentuale totale di persone sportive nel nostro paese sia scesa dal 34,4% al 33,6%, mentre i dati del Censis-Coni, relativi al 2006 riferiscono che i praticanti,
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anche occasionali, siano poco pi del 30% della popolazione (1 rapporto Sport & Societ, Roma 11 novembre 2008). I rapporti delle organizzazioni mondiali di governo rilevano una riduzione dellattivit fisica generalizzata in tutti i Paesi industrializzati, che investe gli individui precocemente gi prima della scolarizzazione. La quantificazione oggettiva del fenomeno in et evolutiva resa difficile dal fatto che non esistono chiari valori di riferimento per la salute in relazione allattivit fisica non strutturata di bambini e adolescenti nei vari ambiti di attivit giornaliere. Esistono rassegne che riassumono i dati di attivit fisica riferiti ad una vasta gamma di contesti ed estraggono indici indiretti di sedentariet (Dollmann, Norton, Norton, 2005). Le conclusioni indicano che lattivit fisica praticata da bambini e adolescenti in contesti chiaramente identificabili quali il trasporto attivo, educazione fisica scolastica e lo sport organizzato, in molti Paesi diminuisce gi a partire dalla scuola materna. La drastica riduzione del moto spontaneo, pi dello sport e dellattivit fisica strutturati, sembra essere la causa principale del decremento di spesa energetica che concorre al grave incremento di bambini in sovrappeso e obesi in et pediatrica. Il fenomeno della diminuzione dellattivit fisica nei bambini e negli adolescenti si riflette direttamente non solo nel crescente problema del sovrappeso e dellobesit, ma, a indicare conseguenze negative a livello neuromuscolare, cardiovascolare e metabolico, anche nei trend di peggioramento delle prestazioni motorie e degli indici di efficienza fisica. A conferma, la letteratura internazionale evidenzia una riduzione della capacit di prestazione motoria e in particolare di tipo aerobico, che rappresenta il principale fattore di rischio per lefficienza fisica collegata alla salute nei giovani, ovvero nei bambini e negli adolescenti (Tomkinson et al. 2003a). Dalla maggior parte degli studi effettuati su questo campo (Tomkinson et al. 2003a, 2003b; Bunc et al., 1997; Mahmoud et al., 2002) si pu osservare che la capacit di prestazione aerobica risulta aver subito un progressivo decremento nellultimo quarto di secolo. In particolare, il lavoro eseguito da Tomkinson e collaboratori (2003) presenta la maggiore estensione di questo fenomeno. Gli Autori hanno messo a confronto i risultati di test di efficienza aerobica somministrati a bambini e adolescenti tra i sette e diciannove anni det appartenenti ad undici paesi industrializzati in un arco temporale di venti anni, dal 1980 al 2000. Questo studio ha messo in evidenza un significativo declino della funzionalit aerobica in et evolutiva negli ultimi venti anni, con la riduzione media dei valori dello 0,43% per anno. In particolare in Italia (Buonaccorsi, comunicazione personale, in Tomkinson et al. 2003a) la prestazione risulta essere mediamente diminuita dal 1981 al 2000, dello 0,9% per anno, con valori oscillanti da 0,4% a 1,5%. Questi dati concordano con quelli rilevati da Hollmann, Klemt, Rost, Liesen e Heck (Malina, Young Athletes, 1984). 1.2 - Movimento, sovrappeso e obesit. Movimento, gioco e sport sono presupposti essenziali per lo sviluppo fisico, motorio, relazionale, socio-affettivo e cognitivo dei bambini, la cui naturale spinta al movimento appare oggi notevolmente limitata dallurbanizzazione, dalla drastica riduzione di spazi liberi per il gioco infantile, dalla fruizione passiva dei
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media e dalluso di giochi elettronici, dallinfluenza di modelli di vita familiari e del gruppo dei pari spesso negativi per lo sviluppo motorio. I mezzi di comunicazione di massa, rappresentati in primo luogo dalla televisione, hanno colonizzato gli spazi del tempo libero della stragrande maggioranza della popolazione dei paesi sviluppati. La Societ Italiana di Pediatria rileva che la percentuale di famiglie che possiede almeno un televisore raggiunge quasi il 100%, il 10,6% ne possiede uno in camera dei ragazzi, nel 16% dei casi la televisione rimane accesa tutto il giorno indipendentemente dalle attivit svolte dai componenti della famiglia (al crescere delluso della televisione decresce il livello di istruzione) e l81% tiene la televisione accesa durante i pasti, il 27% durante lesecuzione dei compiti e il 64% durante il gioco, il 40% mentre si prepara per uscire al mattino. In media nella fascia di et pediatrica la televisione guardata da 7 a 21 ore settimanali, con punte di oltre 35 ore in una non trascurabile percentuale del 10-22% anche di bambini in et prescolare che non hanno impegni didattici (anche qui il numero di ore trascorse davanti alla tv diminuisce con laumento del livello socio-culturale della famiglia). La maggior parte degli studi finalizzati allindagine della relazione tra attivit fisica e salute dei bambini e degli adolescenti non si concentrata sugli effetti positivi ma soprattutto sugli effetti negativi della scarsit di movimento, in particolare sul ruolo che essa ha sullo sviluppo di sovrappeso e obesit. Un recente articolo pubblicato da una rivista tedesca di medicina dello sport (Graf et al., 2006), nel quale sono stati riassunti aspetti, rapporti e consigli relativi a questargomento, rappresenta un buono spunto per alcune riflessioni in merito. Nella repubblica federale di Germania, ricordano gli Autori, circa l80% dei bambini svolge unattivit motoria in una Societ sportiva. Se ci vero, altrettanto vero che il tempo medio durante il quale bambini e adolescenti sono in movimento tende a diminuire: alcuni ricercatori (Bs et al., 2001) hanno dimostrato che, se in Germania negli anni 70 il volume dellattivit di movimento dei bambini dai 6 ai 10 anni era tre - quattro ore al giorno, attualmente calato verticalmente a circa unora, nella quale i bambini si muovono intensamente solo da 15 a 30 minuti, mentre passano circa nove ore seduti. Altre ricerche (Kleine, 2003) riferiscono che, in una giornata, il periodo di tempo durante il quale bambini e adolescenti sono fisicamente attivi varia da una a due ore. Negli Stati Uniti, in uno studio longitudinale che ha esaminato per dieci anni le attivit del tempo libero di 2379 ragazze (Kimm et al., 2002), si rilevato che il consumo di energia, misurato in unit metaboliche (MET), diminuiva notevolmente con lentrata nella pubert e che la riduzione pi evidente si collocava tra il 14 e 16 anno det. In Europa non esistono ancora ricerche di questa estensione, ma alcuni studi di minore ampiezza confermano che, negli ultimi dieci anni, vi stata una notevole diminuzione di attivit ricche di movimenti sia nella vita quotidiana che nel tempo libero. Le conseguenze che tutto ci ha sulla motricit si osservano nel peggioramento delle prestazioni in quasi tutte le forme di sollecitazione motoria. In Germania, una ricerca che ha confrontato lefficienza fisica di bambini di dieci anni del 1980 con quelle dei bambini della stessa et del 2000, ha riscontrato una diminuzione della capacit aerobica, della forza di salto e della flessibilit dal 10 al 20%, sia nei maschi che nelle femmine (Bs, 2003). Analisi dello sviluppo fisico e delle abilit motorie dei bambini in et scolare nella provincia di Milano 3

Il modo nel quale possono muoversi i bambini notevolmente cambiato nel volgere di pochi anni. Alla crescenti urbanizzazione, con conseguente riduzione degli spazi liberi, e tecnologizzazione si somma il ruolo passivo svolto da molte famiglie. Negli Stati Uniti e in Germania si rilevato che i figli di genitori fisicamente attivi erano notevolmente pi attivi di quelli di genitori sedentari. Se certo il ruolo dei mezzi audiovisivi come fattore favorente sovrappeso e obesit, esso non pu essere considerato lunica causa che determina la mancanza di movimento nella vita quotidiana. Infatti, da alcuni studi emerso che la correlazione tra televione-videogiochi-computer, contenuto di grasso corporeo e attivit fisica era significativa ma troppo scarsa per essere clinicamente rilevante. Perci la responsabilit della carenza di movimento deve essere attribuita non solo a televisione/videogiochi/computer, ma alla complessiva riduzione del movimento nella vita quotidiana. Proprio su questultimo argomento la Societ Italiana di Pediatria ha pubblicato i seguenti dati negli alunni dellobbligo scolastico.

Uso del tempo libero


90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 computer sport totali lettura elementari tv medie gioco

Guardo la Tv perch
lo fanno tutti i miei amici; 4% la preferisco ad altri giochi; 31% lo fanno i grandi; 5%

non ho altro da fare; 60%

non ho altro da fare lo fanno tutti i miei amici

la preferisco ad altri giochi lo fanno i grandi

(Fonte: Societ Italiana di Pediatria Rivista Avvenire)

Dai grafici si osserva che tv e videogiochi condividono il tempo libero con altri e pi differenziati impegni, ma sicuramente per il loro quotidiano Analisi dello sviluppo fisico e delle abilit motorie dei bambini in et scolare nella provincia di Milano 4

utilizzo rappresentano una forma molto costante di occupazione, che per altro viene spesso scelta perch non vi sono alternative pi interessanti o forse perch prevale la facilit di fruizione di un divertimento che non richiede alcuno sforzo. Le conseguenze della diminuzione della capacit prestative e dellefficienza fisica generale degli adulti dovute allipocinesi sono provate da tempo ma, per quanto riguarda i bambini, non esiste lo stesso numero di ricerche su questo aspetto. Si postula, per, che a lungo termine la sedentariet provocherebbe le stesse conseguenze verificatesi sugli adulti. Senza una quantit sufficiente di movimento e adeguate possibilit di esercizio fisico vengono a mancare i necessari stimoli allo sviluppo psicomotorio. Il deficit motorio, la ridotta capacit di prestazione motoria e la mancanza di esperienze percettive elementari che ne derivano possono causare un circolo vizioso, per cui la mancanza di esperienze di successo induce sempre pi ad evitare le attivit motorie e sportive e a preferire unoccupazione sedentaria del proprio tempo libero. Le possibili conseguenze di una limitata esperienza motoria possono essere irrequietezza, goffaggine e rifiuto del movimento; come anche labilit emotiva, carenze di concentrazione e di stimoli. Piaget illustra come sviluppo motorio e sviluppo dellintelligenza siano strettamente connessi. Se vi possa essere una influenza negativa dellipocinesi sui risultati scolastici non ancora del tutto chiaro, anche se numerosi studiosi si esprimono positivamente a tal proposito (Bruno Mantovani, relazione al convegno dellAssessorato allo Sport della Provincia di Milano A scuola con il corpo, Milano 2005). Di questo aspetto, e di altri riguardanti gli effetti dellattivit fisica su ragazzi di et scolare, si sono interessati degli studiosi statunitensi che hanno analizzato numerosi studi e ricerche riguardanti gli effetti di unattivit fisica regolare su molte variabili della salute fisica e mentale, sulla riuscita scolastica, ecc., allo scopo di mettere a punto raccomandazioni sulla quantit e le caratteristiche di una attivit fisicosportiva in grado di favorire risultati positivi sia sulla salute che sui comportamenti. I risultati di tale ricerca (analisi di 1220 abstract e 850 articoli, in lingua inglese, dal 1980 ad oggi) - approdata come altre alla conclusione che i ragazzi in et scolare dovrebbero partecipare quotidianamente ad almeno unora di attivit fisiche e sportive dintensit da media ad elevata, adeguata alle loro capacit, divertente e basata su diversi tipi di movimento - hanno messo in luce come vi siano prove scientifiche sufficienti che permettano di individuare effetti positivi dellattivit fisica, ad esempio, su sovrappeso e lobesit. A tale proposito occorre ricordare come questi rappresentino un problema di rilevanza sociale anche nel nostro Paese. Lindagine condotta dallIstat nel 2000 riporta i dati su sovrappeso e obesit infantile e adolescenziale in Italia (Brescianini, Gargiulo, Granicolo, 2000) nel campione totale di 15.000 soggetti dai 6 ai 17 anni nel quale si rilevava oltre il 20% di soggetti in sovrappeso e il 4% di soggetti obesi, mentre i dati ISTAT (settembre 2002) collocano lobesit in et pediatrica tra il 15 e il 20% . accertato che, oltre ai bassi livelli socioeconomici e di istruzione, ad un ambiente carente di stimoli e possibilit di movimento, alle molte ore trascorse davanti alla televisione o al computer, la diminuzione di movimento nella vita quotidiana rappresenti anche uno dei fattori principali del sovrappeso e dellobesit (Sovrappeso ed Obesit in Italia, Ministero della Salute, Analisi dello sviluppo fisico e delle abilit motorie dei bambini in et scolare nella provincia di Milano 5

2007). Come gi enunciato, labuso della televisione tra i fattori che favoriscono lo sviluppo di sovrappeso: gi nella scuola dellinfanzia si rileva una correlazione tra sovrappeso ed elevato utilizzo televisivo (Rapp et al., 2005), mentre negli adolescenti che passano pi di cinque ore quotidiane davanti al televisore, le probabilit di diventare obesi sarebbero circa tre volte maggiori di quella dei loro coetanei che ne passano solo tre (Gortmaker, 1996). Infatti, la televisione influenza direttamente il consumo di cibo attraverso due modalit: la pubblicit di prodotti alimentari che induce allincremento generale dei consumi e il consumo diretto di alimenti mentre si guarda la tv. I cereali da colazione, le merendine, gli spuntini in genere sono tra i prodotti pi intensamente reclamizzati nei programmi televisivi dedicati ai bambini e non solo; prodotti che hanno un pi alto potere calorico rispetto ad altri che sono meno frequentemente pubblicizzati, quali la frutta e vegetali. Ne consegue lacquisizione di abitudini alimentari squilibrate, con abbondanza di lipidi e proteine e povert di vitamine e sali minerali. Da ultimo, come consuetudine indotta stato rilevato che una percentuale non irrilevante, pari al 47% dei ragazzi mangia mentre guarda la tv, e mangia prevalentemente merendine, panini, patatine, dolciumi. Nei grafici seguenti sono mostrati i dati rilevati dalla SIP (Societ Italiana di Pediatria) sulle attivit svolte dai bambini e su cosa mangiano mentre guardano la tv.

Mentre guardo la Tv

mangio; 47%

leggo; 5% faccio i compiti; 2% nient'altro; 46%

nient'altro leggo

faccio i compiti mangio

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Mentre guardo la Tv mangio

merendine; 29% altro; 19%

panini; 24%

patatine - pop corn; 19% dolciumi; 9%

merendine

patatine - pop corn

dolciumi

panini

altro

(Fonte: Societ Italiana di Pediatria Rivista Avvenire)

Inoltre, i bambini e gli adolescenti in sovrappeso od obesi si distinguono dai loro coetanei normopeso per la ridotta capacit di prestazione fisica. Anche se criticamente ci si deve chiedere quali siano le relazioni causa-effetto tra capacit motorie e sovrappeso; vale a dire se ridotte prestazioni siano una conseguenza del fatto che i bambini si muovono di meno a causa del loro peso elevato o se possibili deficit motori abbiano prodotto frustrazione, crescente inattivit e, quindi, sovrappeso e obesit. E accertato che continue frustrazioni nelle prestazioni fisiche, nei giochi e nelle attivit sportive sono fattori che contribuiscono ad allontanare dallattivit fisico sportiva e che portano a preferire attivit sedentarie inducendo alla cattiva alimentazione. Alcuni ricercatori universitari belgi (Deforche, 2003) hanno rilevato, in soggetti sovrappeso e obesi, risultati peggiori nei test nei quali era importante il peso corporeo, ad esempio quelli di resistenza, ma non in quelli indipendenti da un elevato peso corporeo, come la mobilit articolare o compiti coordinativi. Le esperienze di successo che si possono produrre in questi tipi di compiti motori possono indicare una strada da seguire nei programmi terapeutici per aumentare la motivazione e contribuire al miglioramento delle capacit psicomotorie di bambini e adolescenti sovrappeso e obesi. In merito al quesito su quali debbano essere il volume e lintensit dellattivit motoria infantile per garantire uno sviluppo sano, esistono solo delle raccomandazioni: unora quotidiana di movimento e la limitazione dellinattivit completa a meno di due ore (American Heart Association) oppure lutilizzo della Piramide motoria dei bambini (figura 1 e tabella 1, Graf et al., 2006).

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Inattivit (min)
15 15

Attivit intensa (min)

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Attivit moderata (min)

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Attivit nella vita quotidiana (min)

Figura 1 Rappresentazione schematica della Piramide del movimento infantile (Graf et al., 2006)

La situazione attuale e limportanza del movimento per i bambini e gli adolescenti rendono indispensabile che nellambiente in cui vivono e si sviluppano si creino sufficienti possibilit e occasioni per la loro attivit motoria, aumentando, per esempio, le zone dedicate al gioco infantile nelle aree urbane, creando percorsi sicuri per andare e tornare da scuola a piedi, aprendo alluso i cortili, le palestre, e gli impianti sportivi scolastici nelle ore in cui non c lezione e durante le vacanze. Inoltre sarebbe opportuno coinvolgere, oltre i genitori e gli insegnanti, i medici scolastici e i pediatri perch individuino precocemente stati di sedentariet.

Quotidianamente (min) Attivit intense 2x15 min Totale: 30 min 4x15 min Totale: 60 min 6x5-10 min minimo 30 min

Intensit Sudorazione o affanno Senza sudorazione o affanno -

Esempi Educazione fisica scolastica, attivit di tempo libero, ad es. giocare con gli amici pattinare in linea, giochi di movimento, ecc. Andare a scuola, fare commissioni andando a piedi, in bicicletta, con pattini, aiutare nelle faccende di casa, ecc. Televisione, PC, playstation.

Attivit moderate

Attivit della vita quotidiana

Inattivit: (oltre le ore di scuola)

da 6 a 12 anni massimo unora >12 anni massimo due ore

Tabella 1 Consigli sulla Piramide del movimento infantile (Graf et al., 2006)

2 - Questo studio
2.1 Scopi dello studio. Il presente studio stato sollecitato delle ripetute comunicazioni, da parte di insegnanti e Organizzazioni allo scopo deputate, di unevoluzione negativa delle abilit e dellefficienza fisica di
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bambini e adolescenti. Esso, pertanto, si pone i seguenti obiettivi fondamentali: a - valutazione delle abilit motorie e dello sviluppo fisico degli alunni delle scuole primarie. b - confronto con dati nazionali ed internazionali di precedenti rilevamenti. c - Inoltre, considerate le spiccate differenze socioeconomiche tra i due comuni interessati, che sono esposte pi avanti, ci si posti lobiettivo di indagare se queste possano essere allorigine delle eventuali differenze territoriali che potrebbero essere riscontrate. d - Infine si cercato di effettuare un confronto tra bambini italiani e bambini di recente immigrazione, gi inseriti in percentuali notevoli nella scuola dellobbligo nei quartieri popolari. Lobiettivo finale che i risultati del lavoro possano fornire dati utili alla formulazione di raccomandazioni di metodo relativamente allattivit motoria per i bambini in et scolare. 2.2 Campione. I 2179 soggetti che hanno partecipato ai test sono tutti bambini con et compresa tra i 6 e gli 11 anni che frequentano gli 8 plessi delle scuole primarie di Rozzano e Basiglio, con i seguenti numeri complessivi: 1101 maschi, 1078 femmine (vedi all. 2, tabelle 2 e 3). Il territorio stato scelto in relazione alle caratterizzazioni sociali, ambientali e strutturali molto definite, descritte nellallegato 1. 2.3 - Il test e motivazione della sua scelta. Per raggiungere gli scopi di questa ricerca, stato utilizzato un protocollo gi in uso a livello internazionale: Il Test di valutazione delle abilit Grosso Motorie, il TGM, (Ulrich, 1985) per le scuole dellinfanzia e primaria. Lo sviluppo della motricit una componente fondamentale della maggior parte dei programmi educativi delle scuole dellinfanzia e primaria. Durante le fasi dello sviluppo dellinfanzia e dellet scolare l'abilit motoria del bambino continua ad evolversi. Un aspetto importante dei monitoraggi relativi allo sviluppo motorio consiste nell'individuazione precoce dei bambini con difficolt nellambito delle attivit motorie e sportive. Sono perci necessari test coerenti e standardizzati, che includano abilit motorie di base. 2.3 - Lo sviluppo delle abilit grosso-motorie. Williams (1983) definisce lo sviluppo grosso-motorio come l'uso progressivamente sempre pi abile della totalit del corpo in un'attivit che coinvolge ampi gruppi muscolari e che richiede la coordinazione spaziale e temporale del movimento simultaneo di vari segmenti corporei. Lo sviluppo grossomotorio riguarda prevalentemente le abilit impiegate per spostare il corpo da un posto all'altro (locomozione) e per muovere e prendere oggetti. Molti autorevoli studiosi concordano sul fatto che le abilit grossomotorie si sviluppano in modo sequenziale (Gallahue, 1982; Roberton, 1982; Williams, 1983; Zaichkowsky, Zaichkowsky e Martinek, 1980), come illustrato nella tabella 2. generalmente accettato che le persone progrediscano attraverso i vari stadi motori con un ritmi diversi, che dipendono da fattori sia biologici che ambientali (Malina, 1980; Rarick, 1982; Seefeldt e Haubenstricker, 1982).
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Seefeldt e Haubenstricker (1982) notano che quando non vengono raggiunti i livelli adeguati di performance relativi alle abilit ed agli schemi grosso-motori fondamentali, le persone incontrano degli ostacoli che possono ridurre il loro potenziale di apprendimento in molte altre abilit pi avanzate, anche in ambiti diversi da quello motorio o sportivo. D. Harre pone inoltre in evidenza che lapprendimento di elevati livelli di abilit si ottiene con adeguate sollecitazioni funzionali a carico degli apparati (Harre, 1975). 2.4 - Importanza dello sviluppo grosso motorio. Piaget (1952) fu tra i primi studiosi della psicologia infantile a indicare il ruolo fondamentale del movimento per lo sviluppo delle abilit cognitive nelluomo. I bambini devono poter esplorare il loro ambiente per sviluppare appieno il loro potenziale cognitivo. Durante i primi anni di vita, i bambini dedicano, infatti, molto tempo allinterazione con lambiente circostante attraverso attivit di movimento primaria come lo strisciare, la quadrupedia, il camminare, il saltare. Questo un periodo critico per lo sviluppo e la padronanza delle abilit grosso motorie. Come esposto nella tabella 4, esiste una sequenza di sviluppo delle abilit grosso motorie. Per poter raggiungere il livello di sviluppo pi elevato , quindi, necessario rispettare questa sequenza. Infatti, un bambino che ha sviluppato un alto grado di efficacia nelle abilit grosso motorie di base dovrebbe riuscire ad acquisire con pi facilit la abilit sportive, rispetto a coloro che presentano qualche deficit settoriale.
Riflessi e reazioni di base Principali schemi e abilit motorie Prime attivit di gioco Abilit di gioco, sportive, di espressione motoria individuali e di gruppo Abilit evolute di gioco, sportive, di espressione motoria individuali e di gruppo

1 stadio

Periodo prenatale Et prescolare e primo ciclo scuola primaria Secondo ciclo scuola primaria Fino allet adulta

2 stadio 3 stadio 4 stadio

5 stadio

Nellet adulta

Tabella 4 - Sequenza di sviluppo delle abilit grosso-motorie. (Ulrich, 1985)

Durante gli anni della scuola elementare labilit grosso motoria di un bambino riveste un ruolo significativo nello sviluppo del concetto di s e perfino delle abilit nelle relazioni sociali. Nelle attivit ludico-motorie scolastiche, nelle gare e nelle attivit extrascolastiche dove prevista la selezione dei componenti di un gruppo o una squadra, un bambino meno dotato dei suoi compagni, di solito, sar scelto per ultimo dal caposquadra. Lessere scelto per ultimo o addirittura lessere escluso a causa delle difficolt sul piano dellagilit motoria, lessere deriso o emarginato a causa delle scarse abilit, induce alla tendenza negativa di sottrarsi dalle attivit fisiche; vale a dire influisce negativamente
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sullautostima e su tutte le relazioni sociali, con diminuzione delle opportunit dinterazione sociale e di conseguenza anche dellacquisizione di altre abilit. Pertanto, nella costruzione del TGM ci si posto: a) lobiettivo di realizzare un test che includesse i gesti che sono frequentemente oggetto di insegnamento con bambini di et dai 3 fino ai 10 anni; b) che potesse essere usato da un vasto numero di operatori professionali con una quantit minima di competenze specifiche (insegnanti elementari); d) che fosse in grado di fornire risultati sia normativi che criteriali; e) di considerare prioritaria la valutazione qualitativa della sequenza armonica dello sviluppo delle abilit grosso-motorie piuttosto che il semplice risultato di prestazioni motorie misurabili oggettivamente. La padronanza delle principali abilit grosso-motorie richiede, infatti, che il bambino sviluppi uno schema maturo di movimento e ci pi importante rispetto ai risultati quantitativi espressi in termini di tempo, distanza e accuratezza della prestazione.

3. Metodo
3.1 Lacquisizione dei dati. Il test sullo sviluppo grosso-motorio richiede losservazione individuale dei soggetti e valuta la funzionalit grosso-motoria di bambini di et compresa tra i 3 e i 10 anni. Il test si applica su 12 abilit grosso-motorie che sono frequentemente oggetto di insegnamento con bambini in et prescolare, nelle prime classi di scuola primaria. Le abilit sono raggruppate in due sub-test, ognuno dei quali valuta un diverso aspetto dello sviluppo grosso-motorio: la locomozione e il controllo dell'oggetto. Di seguito saranno descritti brevemente questi subtest. Tutte le rilevazioni sono state effettuate dalla medesima persona in un arco di tempo di due mesi - marzo e aprile 2007 - con una serie di interventi nelle ore del calendario settimanale di educazione motoria di ogni singola classe.

4 Dati antropometrici e test TGM


4.1. - Dati antropometrici di riferimento . Sono stati acquisiti tutti i dati antropometrici previa approvazione dei genitori di tutti bambini: Peso, Statura, Indice BMI. I dati di riferimento di altezza e peso corrispondono ai valori espressi in curve dei percentili internazionali del 2000 (vedi grafici dellallegato 3). Questa scelta determinata dal fatto che i dati medi della popolazione italiana si avvicinano a quelli di tutte le nazioni ad elevato tenore di vita. Le misure sono acquisite nel rispetto delle norme di acquisizione di questi dati. 4.2. Test TGM. Inoltre sono state valutate le abilit qui di seguito esposte. Le modalit esecutive sono descritte nell allegato 4, dove sono prodotte tutte le griglie adottate per ogni gesto.
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Sub-test 1: Locomozione Questo sub-test valuta le seguenti sette abilit riguardanti essenzialmente la coordinazione degli arti inferiori: 1. Corsa; 2. Galoppo; 3. Saltelli in avanti su un piede; 4. Balzi in avanti; 5. Salto in lungo da fermo; 6. Saltelli in avanti alternati su un piede; 7. Galoppo laterale. Sub-test 2: Controllo di oggetti Questo sub-test misura altre cinque abilit visivo manuali e podaliche e spazio - temporali: 8. Colpire una pallina con una racchetta da tennis; 9. Far rimbalzare una palla da fermo; 10. Ricevere con le mani una palla lanciata; 11. Calciare una palla correndo; 12. Lanciare una pallina con una mano. 4.3 - Criteri standard di attribuzione dei punteggi. Ogni abilit grosso-motoria include tre o quattro componenti di esecuzione. In genere, questi criteri rappresentano uno schema maturo di esecuzione di quella abilit. Qui di seguito sono elencate le operazioni specifiche nell'attribuzione dei punteggi per ogni abilit (o item). 1. All'alunno stato richiesto di compiere tre prove di ogni gesto. 2. L'alunno stato osservato attentamente nellesecuzione, e ci si concentrati sui criteri di esecuzione. 3. Nei casi in cui l'alunno abbia effettuato la proposta esecutiva in modo corretto due volte su tre, stato un 1 nella casella corrispondente, nella apposita colonna della scheda di registrazione. Nei casi in cui l'alunno non abbia effettuato tale proposta o labbia eseguita in modo corretto una sola volta, stato segnato uno 0.

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5 - Analisi dei dati


La rappresentazione grafica dei dati proposta in due modi: a) con tabelle nelle quali sono riportati i dati numerici distinti con i colori sopra indicati per facilitarne la comprensione dei significati; b) con diagrammi a barre, pi immediati nella comprensione degli andamenti nel tempo. Di tutti i dati acquisiti sono state calcolate le medie, che dato lalto numero di dati acquistano significato. Queste sono analiticamente riportate con lallegato 5, nelle tabelle 5 13, dove nella tabella 5 sono riportati i dati complessivi e nelle altre sono forniti i dati di ogni singola scuola. Per ognuna sono indicate la media e la deviazione standard (ds) delle prove realizzate divise per et, sesso e gesto. Qui, per facilit di lettura, riportiamo i dati gi elaborati. Nella prima parte dellanalisi il campione totale stato raggruppato per et, sesso e abilit per confrontare le medie dei valori acquisiti con i risultati previsti dai test TGM. Nella seconda parte, sono confrontati i valori di altezza e peso attuali con quelli di precedenti rilevazioni nazionali ed internazionali. Nella terza parte, per ogni singolo abilit, i valori medi di ciascuna scuola dei comuni di Rozzano e di Basiglio sono stati raggruppati in un unico grafico per poter osservare le differenze nei vari test. Nellanalisi di questi risultati sono considerate le diverse zone di appartenenza. Nella quarta parte sono confrontati i dati rilevati in bambini italiani con quelli di bambini di recente immigrazione. Nelle tabelle 14 e 15 stata utilizzata la seguente legenda a colori per facilitare lanalisi immediata: Azzurro, dati antropometrici; Giallo, abilit di locomozione; Arancione, abilit di controllo degli oggetti; Nelle celle Giallo chiaro in grassetto valori di riferimento previsti dai test TGM. I valori nelle celle rosse o verdi sono le medie rispettivamente negative o positive (superiori o inferiori) rispetto i valori di riferimento. Per convenzione il campione totale verr chiamato Provincia di Milano. 6.1 - Analisi del campione totale - Osservando la tabella 14 si pu notare come il colore rosso sia predominante sul verde. Questo indica che, nella maggior parte delle prove effettuate, il campione di riferimento ha valori inferiori rispetto alle medie previste dal test TGM. Nella tabella 15 sono espresse in percentuale le differenze tra i valori rilevati e i dati di riferimento.

Analisi dello sviluppo fisico e delle abilit motorie dei bambini in et scolare nella provincia di Milano

13

6 anni M PESO (Kg) 24,7 21,0 121,0 F 24,1 20,0 119,6

7 anni M 26,9 23,0 126,0 F 27,3 23,0 125,0

8 anni M 31,3 26,0 132,0 F 30,2 26,0 131,0

9 anni M 35,1 29,0 138,0 F 35,1 29,0 137,0

10 anni M 39,4 32,0 143,0 F 40,2 33,0 145,0

STATURA (cm)

115,0 115,0 122,0 122,0 128,0 128,0 134,0 133,0 138,0 138,0 16,78 16,80 16,90 17,31 17,73 17,54 18,33 18,48 19,12 19,98

BMI

15,40 15,20 15,50 15,40 15,80 15,80 16,20 16,30 16,60 16,80 3,49 3,28 3,65 3,41 3,59 3,51 3,75 3,69 3,8 3,78

Corsa

2,57 2,74 2,87

3,00 2,84 3,01

3,43 2,93 3,09 3

3,43 3,05 3,43 3,01 2,9

3,57 3,03 3,15

Galoppo Saltelli in avanti su un piede Balzi in avanti (max. 3 p.) Salto in lungo da fermo Saltelli in avanti alternati (max. 3 p.) Galoppo laterale Colpire la palla con una racchetta da tennis Far rimbalzare una palla da fermo (max. 3 p.) Ricevere con le mani una palla lanciata Calciare una palla Lanciare una pallina con una mano

2,57 2,44 2,42

3,00 2,59 2,7

3,43 2,8 2,88

3,57 3,1 2,98

2,57 1,38 1,24

3,00 1,7 1,6

3,43 1,96 1,83

3,43 2,19 1,12

3,57 2,34 2,29

1,93 2,37 2,52

2,25 2,49 2,63

2,57 2,73 2,77

2,57 3,02 3,16 3

2,68 2,95 3,57 2,19 2,15

2,57 1,32 1,34

3,00 1,51 1,5

3,43 1,75 1,83

3,43 1,94 2,07

1,93 2,57 2,6

2,25 2,85 2,77

2,57 2,84 2,77

2,57 2,9 2,95 3

2,68 2,97 3,50 3,43 1,97

2,00 2,1 1,9

2,80 2,51 1,46

3,20 2,86 1,8

3,40 3,27 2,13

2,00 1,63 1,25

2,80 1,96 1,61

3,20 2,31 2,01

3,40 2,55 2,41

3,50 2,68 2,28

1,50 3 2,81 2,00 3,15 2,41

2,10 3,29 3,13

2,40 3,6 3,54

2,55 3,68 3,75

2,63 3,89 3,82

2,80 3,4 2,54

3,20 3,49 2,76

3,40 3,55 2,86

3,50 3,63 2,86

2,00 1,89 1,73

2,80 3,07 1,77

3,20 3,18 1,97

3,40 3,68 2,21

3,50 3,7 2,37

2,00

2,80

3,20

3,40

3,50

Tabella 14 Medie e valori di riferimento di tutto il campione di 2179 alunni (Delugas, 2007)

Analisi dello sviluppo fisico e delle abilit motorie dei bambini in et scolare nella provincia di Milano

14

6 anni M 3,70 PESO (Kg) 17,62 6,00 5,22 1,38 BMI 8,96 0,92 Corsa 35,72 0,17 Galoppo Saltelli in avanti su un piede Balzi in avanti 6,56 -0,13 -5,11 -0,55 F 4,10 20,50 4,60 4,00 1,60 10,53 0,71 27,56 0,30 11,61 -0,15 -5,89 -0,69 M

7 anni F 4,30 18,70 3,00 2,46 1,91 12,40 0,41 13,67 0,01 0,33 -0,30 M 3,90 16,96 4,00 3,28 1,40 9,03 0,65 21,67 -0,16 -5,33 -0,41

8 anni F 4,20 16,15 3,00 2,34 1,74 11,01 0,08 2,38 -0,34 -9,88 -0,55 M 5,30 20,38 4,00 3,13 1,93 12,22 0,16 4,71 -0,50 -14,54 -0,63

9 anni F 6,10 21,03 4,00 3,01 2,18 13,37 0,26 7,63 -0,38 6,10 21,03 4,00 2,99 2,13 13,15 0,32 9,38 -0,43

10 anni M 7,40 23,13 5,00 3,62 2,52 15,18 0,23 6,40 -0,54 F 7,20 21,82 7,00 5,07 3,18 18,93 0,21 5,84 -0,42 diff

%
diff

STATURA (cm)

%
diff

%
diff

%
diff

-12,50 -11,04 -15,16 -11,80 -0,42 -0,53 -0,47 -0,59

%
diff

-13,67 -10,00 -18,33 -16,00 -12,21 -15,42 -13,20 -16,56 -0,55 -0,65 -0,61 -0,74 -0,38 -1,45 -0,34 -0,39

%
diff

-28,44 -35,70 -24,44 -28,89 -23,78 -28,83 -14,83 -56,44 -12,64 -14,51 -0,20 -7,83 -0,61 -0,05 -2,00 -0,59 -0,51 -0,37 -0,70 -0,66 -0,41 -0,27 -7,83 -0,50 -0,57 -0,62

%
diff

Salto in lungo da fermo Saltelli in avanti Galoppo laterale Colpire la palla con una racch. Far rimbalzare una palla da fermo Ricevere con le mani una palla lanciata Calciare una palla Lanciare una pallina con una mano

-17,00 -12,33 -20,38 -19,21 -11,92 -0,74 -0,75 -0,82 -0,74 -0,63

-16,00 -17,40 -0,49 -0,53

%
diff

-31,56 -30,52 -32,89 -33,33 -31,94 -28,83 -24,56 -19,50 -18,24 -19,73 0,57 28,50 0,10 5,00 0,13 8,67 1,00 50,00 1,15 57,50 -0,11 -5,50 0,60 30,00 -0,10 -5,00 -0,25 -16,67 0,81 40,50 0,41 20,50 -0,27 -13,50 0,05 1,79 -0,29 -0,03 -1,07 -1,34 -0,36 -0,43 -0,50 -0,45 -0,50 -0,53

%
diff

-11,25 -13,44 -14,71 -13,24 -14,29 -15,14 -0,34 -1,40 -0,13 -3,82 0,00 0,00 0,28 8,24 0,15 4,41 0,28 8,24 -1,27 -37,35 -0,14 -5,49 0,35 10,29 -0,54 -15,88 -1,19 -35,00 -0,07 -2,00 0,06 2,10 0,39 11,14 0,13 3,71 0,20 5,71 -1,53 -43,71 -0,35 -13,14 0,32 9,14 -0,64 -18,29 -1,13 -32,29

%
diff

-10,36 -47,86 -10,63 -43,75 -0,14 -6,67 0,49 17,50 0,60 21,43 0,27 9,64 -0,49 -23,33 0,33 11,79 -0,26 -9,29 -1,03 -36,79 -0,09 -3,75 0,40 12,50 0,29 9,06 -0,02 -0,63 -0,39 -16,25 0,34 10,63 -0,44 -13,75 -1,23 -38,44

%
diff

%
diff

%
diff

%
diff

Tabella 15 Differenze tra i risultati rilevati e i valori di riferimento con le rispettive percentuali - su tutto il campione di 2179 alunni (Delugas, 2007)

6.2 - Analisi dei dati antropometrici. Lanalisi dei dati rappresentati nei grafici 1, 2 e 3, relativi ai dati antropometrici delle tabelle sopra riportate, ci fornisce diverse e notevoli informazioni. I diagrammi a barre, pi delle tabelle numeriche, permettono di leggere in modo immediato levoluzione dei dati in relazione allet dei soggetti e ai valori di riferimento.

Analisi dello sviluppo fisico e delle abilit motorie dei bambini in et scolare nella provincia di Milano

15

Il peso e laltezza risultano maggiori dei valori di riferimento rispettivamente del 19,7% e del 3,5%. Dato il maggiore incremento del peso rispetto allaumento della statura ne deriva un ulteriore incremento nell indice di massa corporeo (BMI) del 12,8%, con un picco massimo del 18,9% nelle femmine di 10 anni e un valore minimo del 9% nei maschi di 6 anni.

Confronto Media Peso M e F 6 - 10 anni


Peso M riferimento Peso F riferimento Peso F Motorfit Peso M Motorfit

44 40 36 32 28 KG 24 20

40,20

39,40

35,10

35,10

33,0

31,30

32,0

30,20

16

29,0

29,0

27,30

26,90

24,70

26,0

26,0

24,20

23,0

23,0

21,0

12 8 4 0

6 anni

Grafico 1 Confronto tra le medie del peso ed i valori di riferimento su tutto il campione di 2179 alunni (Delugas, 2007)

Confronto Media Statura M e F 6 - 10 anni


150 145 140 135 centimetri 130 125

Statura F riferimento Statura M riferimento

20,0

7 anni

8 anni ETA'

9 anni

10 anni

Statura F Motorfit Statura M Motorfit

145,0

143,0

138,0

138,0

138,0

137,0

120

134,0

133,0

132,0

131,0

128,0

128,0

126,0

115 110 105 100

125,0

122,0

122,0

119,60

121,0

Grafico 2 Confronto tra le medie della statura ed i valori di riferimento su tutto il campione di 2179 alunni (Delugas, 2007)

Analisi dello sviluppo fisico e delle abilit motorie dei bambini in et scolare nella provincia di Milano

115,0

6 anni

115,0

7 anni

8 anni ETA'

9 anni

10 anni

16

Confronto Media BMI M e F 6 - 10 anni


BMI F Riferimento
20 19 18 17

BMI F Motorfit BMI M Motorfit

BMI M Riferimento

VALORE

19,98

16

19,12

18,48

18,33

17,73

17,54

17,31

15 14 13 12

16,90

16,78

16,80

16,60

16,8

16,30

16,20

15,80

15,80

15,50

15,40

15,40

Grafico 3 Confronto tra le medie del BMI ed i valori di riferimento su tutto il campione di 2179 alunni (Delugas, 2007)

La percentuale di incremento rispetto ai valori di riferimento del BMI tende ad aumentare dai 6 ai 10 anni sia per i maschi che per la femmine. I dati relativi ai valori di altezza, peso e massa corporea, sono coerenti con i dati nazionali del Ministero della Salute. Il confronto dei dati da noi acquisiti con i valori di riferimento del 1982 e 1992, induce a una lettura sociale coerente con quanto affermato da diversi studiosi come Tanner, Malina e Bouchard; cio che lo sviluppo correlabile a fattori economici e sociali i quali, insieme allo stile di vita, influiscono sulla crescita, lo sviluppo e i livelli di capacit motorie. In generale, dai dati forniti dagli studi auxologici di Malina (dati relativi al 1982) e nazionali (I. Nicoletti, 1992) si osserva che dal 1982 al 1992 la crescita di altezza e peso sono lineari. Dal 1992 al 2007, in base ai percentili calcolati sui dati acquisiti, in coerenza con quelli generali pubblicati da OMS e Ministero della salute, si ha un incremento molto pi accentuato del peso rispetto allaltezza. Questo dato si accompagna perci a un incremento dellindice di massa corporea. Il diagramma della massa corporea pone la scuola di Milano 3 pressoch sempre sui valori pi bassi, a significare una maggiore attenzione allalimentazione e, da quanto rilevato, allattivit fisica. 6.3 Analisi delle abilit. Sono di seguito rappresentati i diagrammi a barre delle analisi delle diverse abilit. La corsa (grafico 4), per quanto riguarda le abilit di locomozione, lunico item che presenta valori rilevati superiori ai valori di riferimento. importante ricordare, per, che questo dato non indica n un
Analisi dello sviluppo fisico e delle abilit motorie dei bambini in et scolare nella provincia di Milano

15,20

6 anni

7 anni

8 anni ETA'

9 anni

10 anni

17

miglioramento nella capacit di corsa resistente n un miglioramento nella capacit di corsa veloce, ma solo un miglioramento generale della abilit nella corsa. Questo aumento pu essere quantificato nelle percentuale media del 13,5%.
Confronto Media Corsa M e F 6-10 anni
4,00 3,50 3,00 2,50 VALORE

Corsa riferimento M e F

Corsa F

Corsa M

3,65

3,59

3,69

3,49

3,43

3,51

3,28

1,00 0,50 0,00

2,57

1,50

6 anni

3,00

7 anni

3,41

8 anni ETA'

3,43

9 anni

Grafico 4 Confronto tra le medie dellitem Corsa ed i valori di riferimento su tutto il campione di 2179 alunni (Delugas, 2007)

Nel galoppo (grafico 5) e nel galoppo laterale (grafico 6), si presentano dei valori molto positivi nei maschi e nelle femmine di 6 anni (6,6% - 11,6% e 28,5% - 30%). Le femmine ed i maschi di 7 anni presentano anche loro valori superiori ai riferimenti ma non cos alti come la categoria precedente (solo 0,33% e 1,8%). Dopo queste due fasce det la prestazione diminuisce di circa il 12%.

Confronto Media Galoppo M e F 6-10 anni


Galoppo 4,00
3,50 3,00 2,50 VALORE 2,00

riferimento M e F

Galoppo F

Galoppo M

3,43

3,43

3,57

3,57

2,00

3,75

10 anni

3,09

3,00

3,01

3,05

3,15

3,78

2,87

1,00 0,50 0,00

2,57

6 anni

2,74

7 anni

2,84

1,50

8 anni ETA'

2,93

9 anni

3,00

10 anni

Grafico 5 Confronto tra le medie dellitem Galoppo ed i valori di riferimento su tutto il campione di 2179 alunni (Delugas, 2007)

Analisi dello sviluppo fisico e delle abilit motorie dei bambini in et scolare nella provincia di Milano

3,03

3,80

18

Confronto Media Galoppo laterale M e F 6-10 anni


Galoppo laterale riferimento M e F 4,00
3,50 3,00 2,50 VALORE

Galoppo laterale F

Galoppo laterale M

3,20

3,40

3,50
3,57

2,00

2,95

2,85

2,80

2,77

2,60

1,00 0,50 0,00

2,00

6 anni

2,57

1,50

7 anni

8 anni ETA'

2,77

2,84

9 anni

2,90

10 anni

Grafico 6 Confronto tra le medie dellitem Galoppo laterale ed i valori di riferimento su tutto il campione di 2179 alunni (Delugas, 2007)

I saltelli in avanti su un piede (grafico 7), i balzi in avanti (grafico 8), il salto in lungo da fermo (grafico 9) e i saltelli in avanti alternati su un piede (grafico 10), hanno valori negativi in qualsiasi fascia det. Si pu aggiungere che i valori hanno medie percentuali inferiori rispettivamente del 12,6%, 26,9%, 13,2% e del 27,1%. Litem saltelli in avanti alternati su un piede risulta essere lesercizio con la pi alta media percentuale negativa. Si evidenzia anche un picco molto negativo del 56,4% nellitem balzi in avanti nelle femmine di 9 anni.

Confronto Media Saltelli in avanti su un piede M e F 6-10 anni


Saltelli in avanti su un piede riferimento M e F Saltelli in avanti su un piede F Saltelli in avanti su un piede M

4,00 3,50 3,00 2,50

VALORE

3,43

3,43

2,00

2,97
2,98

3,00

2,88

2,57

2,42

1,00 0,50 0,00

6 anni

2,44

7 anni

2,59

1,50

2,70

8 anni ETA'

2,80

9 anni

2,90

3,01

10 anni

Grafico 7 Confronto tra le medie dellitem Saltelli in avanti su un piede ed i valori di riferimento su tutto il campione di 2179 alunni (Delugas, 2007)

Analisi dello sviluppo fisico e delle abilit motorie dei bambini in et scolare nella provincia di Milano

3,10

3,00

19

Confronto Media Balzi in avanti M e F 6-10 anni


Balzi in avanti riferimento M e F
3,00 2,50 2,00 VALORE 1,50

Balzi in avanti F Balzi in avanti M

2,57

2,57

2,68 3,57

2,25

1,93

0,50 0,00

6 anni

1,24

1,38

7 anni

1,60

1,70

1,00

8 anni ETA'

1,83

1,96

9 anni

2,12

2,19

10 anni

Grafico 8 Confronto tra le medie dellitem Balzi in avanti ed i valori di riferimento su tutto il campione di 2179 alunni (Delugas, 2007)

Confronto Media Salto in lungo da fermo M e F 6-10 anni


Salto in lungo da fermo riferimento M e F Salto in lungo da fermo F Salto in lungo da fermo M

4,00 3,50 3,00 2,50 VALORE

3,43

3,43

2,00

3,00

3,16

3,02

2,29 2,95

2,77

2,57

2,52

2,63

1,00 0,50 0,00

6 anni

2,37

7 anni

2,49

1,50

8 anni ETA'

2,73

9 anni

10 anni

Grafico 9 Confronto tra le medie dellitem Salto in lungo da fermo ed i valori di riferimento su tutto il campione di 2179 alunni (Delugas, 2007)

Analisi dello sviluppo fisico e delle abilit motorie dei bambini in et scolare nella provincia di Milano

3,00

2,34

20

Confronto Media Saltelli in avanti alternati M e F 6-10 anni


3,00

Saltelli in avanti riferimento M e F Saltelli in avanti F Saltelli in avanti M

2,50

2,00 VALORE

2,57

2,25

2,57

2,68 1,94 3,50 3,27

1,50

1,93

1,34

0,50

0,00 6 anni 7 anni 8 anni ETA' 9 anni 10 anni

Grafico 10 Confronto tra le medie dellitem Saltelli in avanti alternati ed i valori di riferimento su tutto il campione di 2179 alunni (Delugas, 2007)

Labilit di colpire la palla con una racchetta da tennis (grafico 11), risulta essere il pi negativo tra le abilit di controllo degli oggetti. Infatti i valori sono inferiori in media del 19,9%. Occorre precisare per che sono presenti picchi negativi del 47,9%, 43,8%, 37,4% e del 43,7% rispettivamente nelle femmine di 7, 8, 9 e 10 anni. Solo i maschi di 6 anni hanno la media positiva.

Confronto Media Colpire la palla con una racchetta da tennis M e F 6-10 anni
Colpire la palla con una racchetta da tennis riferimento M e F Colpire la palla con una racchetta da tennis F Colpire la palla con una racchetta da tennis M
3,50 3,00 2,50 VALORE 2,00 4,00

1,32

1,50

1,51

1,75

1,00

1,83

2,07

2,15 1,97

3,20

2,51

1,50

2,80

2,86

3,40

2,00

1,90

2,10

0,50 0,00 6 anni

7 anni

1,46

1,00

8 anni ETA'

1,80

9 anni

2,13

10 anni

Grafico 11 Confronto tra le medie dellitem Colpire la palla con una racchette da tennis ed i valori di riferimento su tutto il campione di 2179 alunni (Delugas, 2007)

Analisi dello sviluppo fisico e delle abilit motorie dei bambini in et scolare nella provincia di Milano

3,43

2,19

21

Nel far rimbalzare una palla da fermo (grafico 12) i bambini di 6, 9 e 10 anni sono gli unici ad avere valori positivi. Le femmine hanno sempre valori inferiori ai riferimenti e la media percentuale per tutte la fasce det del 7,5% pi bassa di quella prevista.
Confronto Media Far rimbalzare una palla da fermo M e F 6-10 anni
Far rimbalzare una palla da fermo riferimento M e F Far rimbalzare una palla da fermo F 3,00 Far rimbalzare una palla da fermo M
2,50

2,00 VALORE

2,55

2,40

2,31

2,41

2,55

2,63

2,10

1,63

1,50

0,50

0,00 6 anni 7 anni 8 anni ETA' 9 anni 10 anni

Grafico 12 Confronto tra le medie dellitem Far rimbalzare una palla da fermo ed i valori di riferimento su tutto il campione di 2179 alunni (Delugas, 2007)

Labilit di ricevere con le mani una palla lanciata (grafico 13) risulta essere la migliore tra le abilit di controllo degli oggetti avendo per tutte le et valori superiori ai riferimenti. La media percentuale dellesercizio, infatti, superiore del 18,2%.
Confronto Media Ricevere con le mani una palla lanciata M e F 6-10 anni
Ricevere con le mani una palla lanciata riferimento M e F Ricevere con le mani una palla lanciata F Ricevere con le mani una palla lanciata M 4,00
4,50 3,50 3,00 VALORE 2,50

1,25

1,61

1,00

1,96

2,01

2,28 3,82

3,75

3,54

3,60

3,29

2,81

3,00

1,50 1,00 0,50 0,00

2,00

6 anni

2,80

7 anni

3,13

3,20

8 anni

3,40

9 anni

ETA'

Grafico 13 Confronto tra le medie dellitem Ricevere con le mani una palla lanciata ed i valori di riferimento su tutto il campione di 2179 alunni (Delugas, 2007)

Analisi dello sviluppo fisico e delle abilit motorie dei bambini in et scolare nella provincia di Milano

3,50

2,00

3,68

10 anni

3,89

2,68

1,50

22

Nel test calciare una palla correndo (grafico 14), la media risulta essere positiva del 5,9%. Infatti sia i maschi che le femmine di 6 anni e tutti i maschi delle successive et hanno valori positivi. Per le femmine dai 7 anni in poi i valori sono sempre inferiori al riferimento.
Confronto Media Calciare una palla correndo M e F 6-10 anni
Calciare una palla correndo riferimento M e F Calciare una palla correndo F 4,00 Calciare una palla correndo M
3,50 3,00 2,50 VALORE

3,55

3,15

3,20

3,40

3,40

2,86

3,50

3,49

2,80

1,00 0,50 0,00

2,00

6 anni

2,41

7 anni

2,54

1,50

8 anni ETA'

2,76

9 anni

10 anni

Grafico 14 Confronto tra le medie dellitem Calciare una palla correndo ed i valori di riferimento su tutto il campione di 2179 alunni (Delugas, 2007)

Lultimo esercizio, lanciare una pallina con una mano (grafico 15), ha valori positivi solo per i maschi di 7, 9 e 10 anni con picco massimo del 9,6% (maschi 7 anni). La media percentuale del test risulta essere negativa del 13,9% con un picco massimo negativo del 38,4% nelle femmine di 8 anni.
Confronto Media Lanciare una pallina con una mano M e F 6-10 anni
Lanciare una pallina con una mano riferimento M e F Lanciare una pallina con una mano F 4,00 Lanciare una pallina con una mano M
3,50 3,00 2,50 VALORE

3,68

3,20

2,00

1,89

1,00 0,50 0,00

6 anni

1,73

7 anni

1,77

8 anni ETA'

1,97

9 anni

2,21

10 anni

Grafico 15 Confronto tra le medie dellitem Lanciare una pallina con una mano ed i valori di riferimento su tutto il campione di 2179 alunni (Delugas, 2007)

Analisi dello sviluppo fisico e delle abilit motorie dei bambini in et scolare nella provincia di Milano

2,37

1,50

2,80

3,07

3,18

3,40

3,50

3,70

2,00

2,86

3,63

2,00

23

Dalla lettura dei grafici (ovvero dei valori numerici elaborati), si evincono diversi aspetti interessanti. 6.3.1 - Differenze tra femmine e maschi. Dai grafici di ogni abilit (dal grafico 4 al grafico 15), possibile osservare come, nei test di controllo degli oggetti, i risultati differiscano di molto tra maschi e femmine a favore dei primi. Nei test di locomozione invece i valori tra maschi e femmine sono piuttosto somiglianti. Ci probabilmente da porre in relazione al fatto che, in genere, maschi e femmine svolgono nella stessa quantit delle attivit che richiedono gli esercizi di locomozione e che diversamente i bambini dedicano pi tempo delle bambine agli esercizi di controllo degli oggetti in quanto considerati comunemente giochi maschili. Questo grosso divario molto chiaro nei test colpire la palla con una racchetta da tennis e lanciare una pallina con una mano esaminando i grafici 11 e 15. Dai grafici 7 e 9 si pu osservare come i balzi e i saltelli alternati su un piede siano molto carenti a tutte le et sia nei maschi che nelle femmine. Questo deficit potrebbe derivare da un abbandono di alcuni tipi di esercitazioni che comportano una certa coordinazione degli arti inferiori con diverse tipologie di ritmo di esecuzione. 6.3.2 - Variazioni con let. Dai grafici degli esercizi e pi nello specifico nella tabella 17, si possono valutare i progressi nelle diverse et. Gli item balzi in avanti, saltelli alternati su un piede, colpire una palla con una racchetta (solo i maschi), far rimbalzare una palla da fermo, lanciare una pallina con una mano (solo i maschi), nonostante presentino quasi tutti valori negativi, rispettano una certa progressione nello sviluppo della singola capacit. Gli item corsa, galoppo, salto in lungo da fermo, galoppo laterale, colpire una palla con una racchetta (solo le femmine), calciare una palla correndo, lanciare una pallina con una mano (solo le femmine) presentano, tra i 6 e i 10 anni, valori molto somiglianti tra loro. Questa somiglianza nei risultati potrebbe essere vista come una stagnazione della capacit del bambino di eseguire queste determinate abilit motorie. 7 - DISCUSSIONE SULLANALISI DEI DATI 7.1 Dati antropometrici. I dati antropometrici da noi rilevati sono stati confrontati con quelli di riferimento internazionali del 1982 e 1992 (tabelle 16 19). Gli studi e le ricerche svolte in campo auxologico in relazione ai fattori sociali, hanno permesso a studiosi come Tanner - in primo luogo -, Malina e Bouchard, di affermare che lo sviluppo correlabile a fattori economici e sociali e che insieme allo stile di vita influiscono sulla crescita, lo sviluppo e i livelli di capacit motorie. Le tabelle sotto riportate pongono a confronto il 50 percentile degli accrescimenti di maschi e femmine per ogni anno di et scolare delle curve di crescita del 1982, del 1992 e del 2007 del campione rilevato nella Provincia di Milano.

Analisi dello sviluppo fisico e delle abilit motorie dei bambini in et scolare nella provincia di Milano

24

Tutte le misure di altezza e peso di qualsiasi et e sesso incrementano con un andamento pressoch sovrapponibile dal 1982 al 1992, al 2007. STATURA Maschi (cm) anni anni anni anni anni anni
50 PERCENTILE 1982 50 PERCENTILE 1992 50 PERCENTILE 2007 Provincia di Milano 116 118 120 122 122 126 127 128 132 132 132 138 137 139 142 143 142 147 6 7 8 9 10 11

Tabelle 16 Confronto tra il 50 percentile del campione Provincia di Milano e il 50 del 1982 e del 1992, valori in cm (Delugas, 2007)

PESO Maschi (kg)


50 PERCENTILE 1982 50 PERCENTILE 1992 50 PERCENTILE 2007 Provincia di Milano

6 7 8 9 10 anni anni anni anni anni 21 21 23 23 23 25 25 26 30 28 28 34 31 32 36

11 anni 35 34 44

Tabella 17 Confronto tra il 50 percentile del campione Provincia di Milano e il 50 del 1982 e del 1992, valori in kg (Delugas, 2007)

STATURA Femmine
(cm) 50 PERCENTILE 1982 50 PERCENTILE 1992 50 PERCENTILE 2007 Provincia di Milano

6 7 8 9 10 11 anni anni anni anni anni anni 115 116 120 121 122 125 127 126 131 132 132 137 138 138 143 145 144 146

Tabella 18 Confronto tra il 50 percentile del campione Provincia di Milano e il 50 del 1982 e del 1992, valori in cm (Delugas, 2007)

PESO Femmine (kg)


50 PERCENTILE 1982 50 PERCENTILE 1992 50 PERCENTILE 2007 Provincia di Milano

6 7 8 9 10 11 anni anni anni anni anni anni 19 20 23 22 23 26 25 25 29 28 28 33 32 32 38 37 36 40

Tabella 19 Confronto tra il 50 percentile del campione Provincia di Milano e il 50 del 1982 e del 1992, valori in kg (Delugas, 2007)

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25

In particolare si calcola un incremento medio di: 4,7 cm nellaltezza dei maschi dal 1982 ad oggi e 4 cm dal 1992 al 2007, nel campione Provincia di Milano; 4,8 kg e 4,7 kg nel valore del peso dei bambini rispettivamente dal 1982 e dal 1992; 4 cm nella statura delle bambine sia dal 1982 che dal 1992; 4,3 Kg nel peso delle femmine dal 1982 al 2007 e 4,2 dal 1992 ad oggi. Dallanalisi effettuata si evince che con il passare degli anni e levolversi delle condizioni socioeconomiche del paese si hanno delle modifiche sullo sviluppo fisico come gi citato precedentemente (Tanner, 1978; Malina, 1984; Malina e Bouchard, 1991). Perci i dati auxologici rilevati dal campione Provincia di Milano ed altre future rilevazioni possono essere utili per le venture ridefinizioni delle curve di crescita percentili. 7.2 - Confronto tra le scuole. E stata effettuata unelaborazione dei dati distinta scuola per scuola, sia nelle abilit motorie. Ne sono emersi dati interessanti rappresentati nei grafici allegati 16 28. Lanalisi dei grafici che confrontano i risultati delle diverse scuole pu essere cos riassunta:

CLASSIFICA abilit di Locomozione Maschi 209 203 181 157 146 136 117 111 Basiglio Garofani Foscolo Mincio Milano Monte Amiata Fll Cervi Orchidee

CLASSIFICA abilit controllo degli Oggetti Maschi 145 143 137 116 106 102 79 72 Foscolo Monte Amiata Garofani Basiglio Orchidee Milano Fll Cervi Mincio

CLASSIFICA FINALE Maschi 340 326 325 279 248 229 217 196 Garofani Foscolo Basiglio Monte Amiata Milano Mincio Orchidee Fll Cervi

Tabella 20 Classifiche a punti delle scuole del comune di Rozzano e di Basiglio Maschi (Delugas, 2007)

CLASSIFICA abilit di Locomozione Femmine 207 204 201 174 136 121 127 90 Basiglio Milano Foscolo Monte Amiata Mincio Fll Cervi Garofani Orchidee

CLASSIFICA abilit controllo degli Oggetti Femmine 160 146 128 113 105 92 86 70 Foscolo Monte Amiata Garofani Basiglio Milano Orchidee Fll Cervi Mincio

CLASSIFICA FINALE Femmine 361 320 320 309 255 207 206 182 Foscolo Monte Amiata Basiglio Milano Garofani Fll Cervi Mincio Orchidee

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26

Tabella 21 Classifiche a punti delle scuole del comune di Rozzano e di Basiglio Femmine (Delugas, 2007)

CLASSIFICA abilit di Locomozione 416 382 350 330 310 293 238 201 Basiglio Foscolo Milano Garofani Monte Amiata Mincio Fll Cervi Orchidee

CLASSIFICA abilit controllo degli Oggetti 305 289 265 229 207 198 165 142 Foscolo Monte Amiata Garofani Basiglio Milano Orchidee Fll Cervi Mincio

CLASSIFICA FINALE

687 645 599 595 557 435 403 399

Foscolo Basiglio Monte Amiata Garofani Milano Mincio Fll Cervi Orchidee

Tabella 22 Classifiche a punti delle scuole del comune di Rozzano e di Basiglio Totale. (Delugas, 2007)

La lettura delle tabelle ci permette effettuare alcune osservazioni, alle quali potrebbero essere associate alcune deduzioni: alcune scuole si situano pi frequentemente nella zona alta della classifica, mentre altre sono pi frequentemente nella zona bassa. Quanto sopra si verifica sia per le abilit di locomozione sia per il controllo degli oggetti. La differenza dei punteggi tra le scuole in alta classifica e quelle in bassa classifica molto elevata in entrambe le tipologie di abilit. 7.3 Sviluppo fisico-motorio e fattori sociali. Conoscendo la natura sociale della popolazione considerata, le osservazioni sopra esposte e unapprofondita analisi dei dati possono permettere un approccio a una lettura sociale del lavoro svolto. Lanalisi sociale della popolazione argomento di studio che ha portato grande contributi alle scienze mediche, economiche e sociali. Gi nella met dell800 F. Engels e C. Marx analizzavano lo stato della popolazione dellindustria tessile inglese e tali dati rappresentarono uno dei primi esempi, sicuramente il pi vasto e metodico, di analisi sociale scientifica. Nella met del 900 per mezzo dellanalisi statistica computerizzata J.M. Tanner diede grande impulso alla scienza auxologica, della quale rimane il pi illustre esponente. Egli gi rilevava come lo sviluppo fosse correlabile a fattori economici e sociali e che quindi i dati di riferimento, rappresentati in grafici, fossero variabili (Tanner, Auxologia, 1978). Ulteriori studi confermarono tale assunto ed approfondirono come i fattori economici, sociali, di stile di vita, influissero sulla crescita, lo sviluppo e i livelli di capacit motorie (Malina, 1984; Malina e Bouchard, 1991). Dal grafico 16 (allegato 6) possibile osservare che i bambini della scuola di Basiglio hanno un indice di massa corporea inferiore rispetto ai bambini delle altre scuole. Al contrario in generale i bambini di Rozzano presentano valori superiori, dove gli alunni di via Orchidee e via Garofani, presentano un BMI pi elevato. Le altre scuole di Rozzano si situano sui valori medi rilevati. Questo dato concorda con quanto Analisi dello sviluppo fisico e delle abilit motorie dei bambini in et scolare nella provincia di Milano 27

trasmesso dai medici pediatri (vedi citazioni precedenti) e pu essere posto in relazione alla conduzione di uno stile di vita migliore dei bambini di Basiglio, anche grazie alle offerte che lambiente in cui vivono presenta. Per quanto riguarda le abilit di locomozione, i bambini di Basiglio, ancora una volta, hanno i migliori risultati, mentre i valori pi bassi in questa categoria di esercizi sono stati rilevati nelle scuole di via Mincio, via Orchidee, via F.lli Cervi e Monte Amiata. Per le abilit nel controllo degli oggetti, la scuola Monte Amiata ha riportato delle medie superiori alle altre scuole in tre abilit su cinque. Gli esercizi in questione sono far rimbalzare una palla da fermo, ricevere con le mani una palla lanciata e lanciare una pallina con una mano. Nella scuola di via Mincio, invece, i valori raggiunti dai bambini sono inferiori in quattro item su cinque. Se si calcolasse un punteggio ad ogni scuola assegnando, per ogni test, 8 punti alla miglior scuola, 7 alla seconda, 6 alla terza e cos via, si ricaverebbero le classifiche mostrate nelle tabelle 20, 21 e 22. Come si pu osservare la scuola di Basiglio si situa generalmente a livelli pi elevati nei test che fanno riferimento alla capacit funzionale prestativa dellorganismo dei bambini, sia nei maschi che nelle femmine, mentre nelle abilit di controllo degli oggetti scendono di tre posizioni. Risultano pi specializzati nelle abilit manuali i bambini e le bambine di via Foscolo e Monte Amiata. Si pu ipotizzare che queste ultime due scuole abbiano raggiunto risultati pi elevati in quanto da diversi anni partecipano ai progetti di basket e rugby, oltre allora di educazione motoria comune a tutti gli altri plessi. La stessa situazione presente in via Garofani che si posiziona terza sia nella classifica femminile che maschile del controllo degli oggetti. Per quanto riguarda le ultime posizioni, la scuola di via Orchidee si situa sempre allultimo o penultimo posto. La scuola di via F.lli Cervi si colloca quasi sempre al penultimo posto delle classifiche. Questi risultati sono in linea con quanto rilevato da Tanner nel 1981 e da Malina nel 1991, in quanto la zona di via Orchidee caratterizzata da insediamenti di ceti popolari a basso reddito, in abitazioni ad edilizia popolare. La zona di via F.lli Cervi ha invece insediamenti misti a reddito medio da lavoro dipendente (impiegati), con abitazioni di edilizia convenzionata (cooperative) sia di edilizia privata. Ma i bambini di via F.lli Cervi hanno minori possibilit di movimento nelle ore di educazione motoria in quanto la scuola dispone di una palestra molto piccola (circa 13x8 m) e priva di gran parte delle attrezzature, nella quale non possibile svolgere una adeguata attivit fisica e ludico-motoria. Le scuole di via Milano, via Mincio e via Garofani si collocano sempre nelle posizioni centrali. Nelle abilit di locomozione, solo il plesso di via Garofani presenta delle grosse differenze tra maschi e femmine in quanto i bambini si trovano in seconda posizione mentre le bambine si posizionano addirittura penultime. 7.4 I bambini immigrati. Nelle scuole del comune di Rozzano si presenta una percentuale di bambini stranieri circa del 10%, mentre nella scuola del comune di Basiglio il valore percentuale circa del 12,9%, per un totale sulle due aree di circa 10,6% di bambini immigrati.

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Peso Statura 6 anni 7 anni 8 anni 9 anni 10 anni 11 anni Italiani Stranieri Italiani Stranieri Italiani Stranieri Italiani Stranieri Italiani Stranieri Italiani Stranieri 24,5 26,2 26,6 29,1 31,0 33,5 35,3 32,9 37,9 40,2 44,3 37,1 120,7 121,5 125,8 126,3 132,1 134,2 137,9 136,5 141,6 143,6 147,4 141,2 119,9 117,1 125,1 126,9 130,8 130,4 137,2 137,5 143,9 145,5 146,9 152,8

BMI CORSA 16,7 17,6 16,7 18,0 17,6 18,5 18,4 17,5 18,8 19,3 20,2 18,7 16,9 15,8 17,3 17,8 17,6 17,1 18,5 17,6 18,9 19,6 19,0 19,2 3,49 3,47 3,66 3,58 3,59 3,62 3,77 3,60 3,79 3,85 3,80 3,89 3,28 3,28 3,43 3,22 3,51 3,52 3,72 3,09 3,79 3,77 3,82 3,64

GALOP 2,74 2,71 2,83 2,94 2,93 2,88 2,99 3,12 3,08 2,85 2,96 2,89 2,85 3,11 3,01 3,00 3,10 3,04 3,05 3,00 3,19 2,95 3,11 3,09

SALTEL IN AVANTI SU UN PIEDE 2,44 2,41 2,59 2,58 2,80 2,81 3,00 3,12 3,12 3,20 3,02 3,11 2,39 2,67 2,69 2,83 2,87 2,96 2,91 2,82 3,01 2,91 2,93 2,91

SALTO IN BALZI LUNGO SALTEL. in DA IN avanti FERMO AVANTI 1,38 1,41 1,70 1,65 1,91 2,38 2,15 2,44 2,40 2,25 2,24 2,11 1,23 1,39 1,59 1,78 1,88 1,48 2,12 2,18 2,28 2,23 2,33 2,36 2,39 2,18 2,52 2,32 2,72 2,85 3,03 2,92 3,06 3,10 2,92 2,22 2,51 2,61 2,63 2,61 2,74 2,96 3,17 2,82 2,97 2,68 3,11 2,64 1,31 1,41 1,48 1,71 1,74 1,85 1,94 1,92 2,17 2,20 2,20 2,44 1,32 1,50 1,49 1,61 1,82 1,84 2,08 1,82 2,10 2,32 2,20 2,27

GALOP LAT. 2,57 2,59 2,67 2,71 2,85 2,81 2,88 3,04 3,02 2,95 2,96 3,11 2,58 2,72 2,78 2,67 2,81 2,52 2,95 3,00 2,97 3,05 2,91 3,00

Colpire la palla con una racchetta da tennis 2,14 1,71 2,53 2,39 2,87 2,77 3,25 3,40 3,46 3,45 3,41 3,00 1,07 1,33 1,44 1,78 1,82 1,60 2,14 1,91 1,96 1,91 2,07 1,91

Far rimbalz. palla da fermo 1,61 1,76 1,95 2,00 2,33 2,15 2,57 2,40 2,71 2,75 2,63 2,33 1,26 1,22 1,61 1,61 2,01 2,00 2,41 2,36 2,29 2,45 2,16 2,27

Ricevere con le Lanciare mani una una Calciare pallina palla una con una lanciata palla mano 3,01 2,94 3,33 3,00 3,62 3,46 3,69 3,56 3,91 3,80 3,88 3,78 2,82 2,72 3,12 3,28 3,57 3,32 3,76 3,64 3,81 3,68 3,91 3,91 3,12 3,41 3,42 3,26 3,48 3,54 3,55 3,56 3,63 3,55 3,63 3,67 2,39 2,61 2,54 2,67 2,75 2,84 2,87 2,73 2,87 2,77 2,96 2,64 2,91 2,76 3,03 3,35 3,20 3,08 3,65 3,88 3,71 3,85 3,69 3,33 1,68 2,17 1,75 2,11 1,98 1,88 2,18 2,64 2,25 2,27 2,69 3,09

Maschi Femmine

Italiane 24,5 6 anni Straniere 21,8 Italiane 27,3 7 anni Straniere 28,9 Italiane 30,3 8 anni Straniere 29,3 Italiane 35,2 9 anni Straniere 33,4 Italiane 39,4 10 anni Straniere 41,9 Italiane 41,1 11 anni Straniere 45,6

Tabella 23 Confronto tra i valori medi dei bambini italiani e di recente immigrazione sul campione Provincia di Milano(Delugas, 2007)

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29

La popolazione straniera, residente nelle due aree prese in esame, pu essere cos suddivisa: nelle scuole della citt di Rozzano circa il 32% proviene dal Nord Africa Africa, 24% dallEuropa dellEst, 21% dal Sud America e circa il 12% dal continente Asiatico; nella scuola di Milano 3, invece, circa il 39% dallEuropa Est Europa, il 37% dal Sud America, il 18% dallAsia e non sono presenti immigrati dallAfrica. Dallanalisi della tabella 26 si pu osservare che: I maschi italiani hanno un peso inferiore in quattro fasce det su sei mentre i bambini di recente immigrazione riportano unaltezza maggiore in quattro su sei. In totale, i maschi italiani hanno un BMI inferiore dei bambini di recente immigrazione in quattro fasce det su sei. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che nei bambini stranieri laumento di altezza correlato ad un aumento di peso superiore rispetto a quanto avviene nei bambini del posto. Nei primi anni (6, 8 e 9 anni) le bambine straniere hanno un migliore BMI, negli anni seguenti (7, 10 e 11 anni)il fenomeno si inverte. Nelle abilit di locomozione i maschi stranieri risultano pi preparati nei saltelli su un piede solo, nei saltelli in avanti alternati e nel galoppo laterale. I bambini del posto solo nel galoppo e nel salto in lungo da fermo. Le bambine straniere e italiane si eguagliano nel numero di abilit di locomozione in cui prevalgono. Nelle abilit nel controllo degli oggetti sono pi abili i bambini italiani sia nei maschi che nelle femmine. In particolare i bambini prevalgono nel colpire la palla con una racchetta da tennis e nel ricevere con le mani una palla lanciata, mentre le bambine aggiungono a questultimi test anche il far rimbalzare una palla da fermo. Confrontando le medie del peso, altezza e BMI della tabella 27, che divide italiani ed immigrati, con quelle dalla tabella 16, che valuta i risultati di tutto il campione, si pu osservare che i valori medi dei bambini italiani sono migliorati in alcune fasce det nel peso e BMI e calati nellaltezza. Nelle bambine rimangono pressappoco invariati. Si potrebbero approfondire le relazioni dei dati acquisiti con lorigine dei bambini. Questo perch si notano differenze evidenti tra Europei, Nord Africani, Latino Americani e si a conoscenza che parte di queste siano dovute a fattori genetici. Non qui opportuno condurre tale studio a causa della campionatura ancora ridotta.

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Conclusioni
In numerosi studi sono poste in risalto le correlazioni tra sviluppo motorio, strutturazione neurotica, formazione della personalit, sviluppo cognitivo e sviluppo sportivo (Zoia, 2004; Singer, 1984; Weineck, 2001). Daltro canto, pur con dati non elaborati statisticamente, insegnanti ed educatori sportivi ci informano del calo considerevole delle abilit e delle capacit fisiche, dei livelli di attenzione e delle abilit cognitive. Appare sempre pi evidente che la relazione che il bambino instaura col proprio corpo attraverso il patrimonio delle esperienze sensoriali e motorie sia determinante ai fini della formazione della personalit e che questa possa svilupparsi in modo bilanciato solo nellequilibrio e nella ricchezza del vissuto corporeo. Il presente lavoro oltre a portare unulteriore conferma a quanto studiato da oltre un ventennio da numerosi studiosi fornisce alcuni nuovi dati di interesse: I dati di altezza e peso sono superiori ai valori di riferimento nella generalit dei bambini analizzati. Il peso incrementa in modo pi marcato, non proporzionale allincremento dellaltezza. Nella popolazione di immigrati dellultima generazione lindice di massa corporea maggiore rispetto i bambini italiani. I livelli delle abilit testate risultano quasi tutte al di sotto i valori di riferimento. In una buona parte delle abilit, non si osserva un miglioramento del livello di prestazione col crescere dellet, sia nei maschi che nelle femmine. I bambini dei ceti pi abbienti sono pi vicini ai valori di riferimento rispetto ai bambini dei ceti pi popolari. I livelli delle capacit motorie dei bambini di Milano 3 si situano mediamente in alto rispetto ai bambini di Rozzano. I bambini di Rozzano che appartengono ai ceti medi si situano a livello elevato in Rozzano, ma a livello inferiore rispetto a Milano 3, per quanto riguarda le capacit motorie. Nelle abilit manuali i bambini provenienti dai ceti medi di Rozzano hanno un livello di prestazione migliore rispetto a Milano 3 associabile, probabilmente, alla partecipazione annuale ai progetti proposti dalle societ sportive locali. I dati auxologici rilevati possono essere utilizzati per le future ridefinizioni delle curve di crescita percentili.

Considerate le caratteristiche sociali delle aree studiate, appare evidente una relazione tra livelli sociali e sviluppo delle abilit, da correlarsi alla pratica di attivit motoria e allo stile di vita, confermando in particolare il dato che i ceti di livello pi elevato e medi prestano maggiore attenzione allaspetto e allefficienza fisica rispetto ai ceti meno abbienti.

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Ci rovescia quanto rilevato fino a pochi anni fa, e cio che i giovani dei quartieri popolari erano fisicamente pi abili dei giovani dei ceti benestanti. La maggiore quantit di movimento generale dei bambini di Basiglio (Milano 3) la probabile causa della loro maggiore efficienza fisica, mentre appaiono meno specializzati nelle abilit manuali. Alla luce dei dati conseguiti e analizzati si pu affermare, con gli educatori e i medici pediatri, che i fattori culturali e sociali sono determinanti ai fini della scelta dello stile di vita il quale, a sua volta, incide sullo stato di benessere ed efficienza fisica. In conclusione, dai dati analizzati si pu confermare quanto raccomandato dallO.M.S. e dagli organismi nazionali di prevenzione e tutela della salute, e cio che nella societ attuale lattivit motoria sia unesigenza ineludibile in particolare per i bambini.

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