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Derivate successive Formula di Taylor al secondo ordine Estremi liberi

Derivate parziali seconde


Definizione: Sia f:D RnR , P0 interno a D. Se f derivabile rispetto a xi in un intorno di P0 e se la funzione fxi derivabile rispetto a xj in P0, si definisce derivata parziale seconda rispetto a xi e xj in P0

Teorema di Schwarz - Se le derivate miste fij e fji esistono in un intorno di P0 e sono continue in P0, allora coincidono in P0
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Matrice hessiana
Def: Sia f:D RnR , P0 interno a D; se f possiede tutte le derivate seconde in P0 , si definisce matrice hessiana di f in P0 la matrice HRn,n per cui hij:=fji Se f:DR2R

Propriet:Se tutte le derivate seconde miste di f esistono in un intorno di P0 e sono continue in P0 , la matrice hessiana di f in P0 simmetrica
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Esempi
(1) Calcolare le derivate parziali seconde della funzione

f(x,y)= x/y - x2y in A(1,1) e verificare la validit del teorema di Schwarz. Scrivere poi la matrice hessiana di f in A(1,1)
(2) Data la funzione f(x,y)=xy(x2-y2)/(x2+y2) se (x,y)(0,0),

f(x,y)=0 se (x,y)=(0,0), calcolare (attraverso la definizione) le derivate parziali seconde della funzione in O(0,0) e commentare la validit del teorema di Schwarz (osservare che la derivata seconda mista non continua in O)
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Formula di Taylor al 1ordine


Sia f:D RnR : ricordiamo la Formula di Taylor al 1ordine di f cen trata in P0

Teorema - Se f differenziabile in P0 esiste un intorno I di P0 tale che PI f(P)=f(P0)+(f)(P0)(P- P0)+o PP0(||P- P0||)
ovvero

f(P)=f(P0)+ (dP0f)(P- P0)+ oPP0(||P- P0||)

Formula di Taylor al 1ordine

di f centrata in P0

Passiamo ora alla formula del 2ordine, legata alla matrice Hessiana di f in P0, o meglio, alla forma quadratica associata ad Hf(P0).

Formula di Taylor al 2ordine


Teorema Siano H=Hf(P0 ) la matrice hessiana di f in P0, QH la forma quadratica associata ad H. Se esiste un intorno I di P0 tale che fC(2)(I), allora PI si ha
ovvero

f(P)=f(P0)+ f(P0)(P- P0)+(1/2)QH(P- P0)+oPP0(||P- P0||2)

f(P)=f(P0)+f(P0)(P- P0)+ (P- P 0) H t(P- P0)+ oPP0(||P- P0||2)


N.B. qui si utilizza la convenzione che (P- P0) indichi il vettore riga

Formula di Taylor al 2ordine di f centrata in P0


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Esempi
(1) Scrivere la formula di MacLaurin del 2ordine di f(x,y)=ln(x2y+x+1) e di g(x,y)=exp(3x2+y2); utilizzare gli sviluppi per calcolare limPO f(x,y)/g(x,y)
f(0,0)=0, f(0,0) =(1,0); QH(f)(x,y)=-x2 f(x,y)=x-1/2 x2+o(x2+y2) g(0,0)=1,g(0,0) =(0,0); QH(g)(x,y)=6x2+2y2 f(x,y)=1+3x2+y2+o(x2+y2) limPO f(x,y)/g(x,y)= limPO(x-1/2 x2)/(1+3x2+y2)=0

(2) Scrivere la formula di MacLaurin del 2ordine di g(x,y)=exp(3x2+y2) partendo dalla funzione G(t)=et e poi sostituendo t= 3x2+y2; confrontare con lo sviluppo trovato in precedenza
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Massimi e minimi liberi


f: D Rn R, A punto interno a D
Def. A un punto di minimo relativo di f se esiste un intorno I di A tale che P I D f(P) f(A) Def. A un punto di massimo relativo di f se esiste un intorno I di A tale che P I D f(P) f(A) Def. A un punto di estremo relativo di f se A un punto di massimo o di minimo relativo di f
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Teorema di Fermat
Teorema - Sia f: D Rn R.

Sia P0 un punto di estremo relativo di f interno a D ; se f differenziabile in P0 allora (f)(P0)=0


Dim.(traccia) - E sufficiente studiare il segno di f(P)-f(P0) nell intorno di un punto di estremo. Poich f(P)-f(P0) =(f)(P0)(P- P0)+oPP0(||P- P0||) il segno di f(P)-f(P0) coincide con quello di (f)(P0)(P- P0); affinch il segno non cambi, si deve avere (f)(P0)=0.

Attenzione - Non vale il viceversa: esistono punti NON di estremo relativo per
f in cui si annulla il gradiente di f (ad esempio il punto O per f(x,y)= x3+ y3 )

Def. A interno a D un punto stazionario (o punto critico) di f se Af =0


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Esempi
Trovare gli eventuali punti di stazionariet delle funzioni:

a)

f(x,y) =x/y+8/x-y

fx=1/y-8/x2 , fy=-x/y2-1. Risolvendo il sistema fx=0 fy=0, si trova lunico punto di stazionariet A(-4,2) (O=(0,0) soluzione del sistema portato a forma intera, ma non appartiene al dominio di f)

b) f(x,y) = ln(xy-2x + 1-x2y)


Si possono studiare gli estremi della funzione g(x,y)= xy-2x + 1-x2y. I punti di estremo di g interno al dominio di f sono anche punti di estremo di f, come si vede osservando I gradienti di f e di g. Dunque: gx=y-2-2xy , gy=-x-x2. Risolvendo il sistema gx=0 gy=0, si ricava che i punti di stazionariet di g sono A(0,2) e B=(1,-2); solo A punto di stazionariet di f, in quanto interno a Dom f; invece B non appartiene a Dom f.

c) f(x,y,z)=4x2 + 2xy + y2 - cos z


fx=8x+2y , fy=2x+2y , fz= sin z . Risolvendo il sistema fx=0 fy=0 fz=0, si trovano gli infiniti punti di stazionariet Ak(0,0,k).
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Riconoscimento dei punti critici


Teorema Siano f: D RnR, P0 punto critico di f interno a D, H=Hf(P0 ) la matrice hessiana di f in P0, Q la forma quadratica associata ad H. Se esiste un intorno I di P0 tale che fC (2)(I), allora: Q definita positiva Q definita negativa Q indefinita Viceversa P0 punto di minimo relativo Q semidefinita positiva P0 punto di massimo relativo Q semidefinita negativa
IIordine di f centrata in P 0 f(P)=f(P0)+ f(P0)(P- P0)+(1/2)QH(P- P0)+oPP0(||P- P0||2) Poich f(P0) =0, il segno di f(P)-f(P0) in un intorno di P0 dipende solo dal segno di QH(P- P0).
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P0 punto di minimo relativo P0 punto di massimo relativo P0 punto di sella

Dimostrazione (Cenno) Sia P0 punto critico di f; si consideri la formula di Taylor del

Casi particolari
Se H ha lautovalore 0 (cio se Q semidefinita) si deve studiare il segno di f=f(P)-f(P0), per P che varia in un intorno di P0
:

se esiste un intorno I di P0 tale che, PI, f0, allora P0 un punto di massimo (relativo) se esiste un intorno I di P0 tale che, PI, f0, allora P0 un punto di minimo (relativo) se esiste un intorno I di P0 tale che, PI, f cambia segno, allora P0 un punto di sella

Attenzione: un punto di estremo pu non essere punto stazionario. Possono essere punti di estremo anche i punti di frontiera di f , o gli (eventuali) punti di non differenziabilit di f

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Esempi
(1) Riconoscere I punti di stazionariet trovati per le funzioni a) f(x,y) =x/y+8/x-y
La matrice hessiana di f calcolata in A(-4,2) ha due autovalori positivi. Dunque A un punto di minimo relativo di f.

b) f(x,y) = ln(xy-2x + 1-x2y)


La matrice hessiana di g calcolata in A(0,2) ha un autovalore positivo e uno negativo. Dunque A un punto di sella di g; lo anche per f. in quanto la funzione log crescente, e dunque mantiene le diseguaglianze.

c) f(x,y,z)=4x2 + 2xy + y2 -cos z


La matrice hessiana di f calcolata in Ak(0,0,k) ha sempre due autovalori positivi; il terzo positivo se k pari, negativo se k dispari. Dunque i punti A2h(0,0,2h) sono punti di minimo relativo, mentre I punti B2h+1(0,0,(2h+1)) sono punti di sella.

(2) Studiare i punti di estremo (relativi e assoluti) delle funzioni


(a) (b) (c)
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Riconoscimento dei punti critici per funzioni di due variabili


Teorema - Siano f: D R2 R, P0D punto critico di f, H=Hf(P0 ) matrice hessiana di f in P0 . Allora: - |H|<0 P0 punto di sella - |H|>0 fxx(P0)> 0 P0 punto di minimo relativo - |H|>0 fxx(P0)< 0 P0 punto di massimo relativo - |H|=0 : nulla si pu concludere
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Esempi
Trovare i punti stazionari delle seguenti funzioni di due variabili e indicarne la natura

(a)

(d)

(b)

(e)

(c)

(f)

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