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Motivazioni
La teoria dei sistemi dinamici a tempo discreto basata sulle equazioni alle differenze finite, cos come per i sistemi dinamici a tempo continuo si ricorre alle equazioni differenziali.
Trasformata Zeta
In maniera analoga alla Trasformata di Laplace, si vorrebbe avere a disposizione uno strumento matematico che trasformi queste equazioni alle differenze in equazioni puramente algebriche (sotto opportune condizioni), molto pi agevoli da trattare.
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Consideriamo unequazione alle differenze di ordine n, che esprima levoluzione di una successione incognita a partire dalla sequenza nota ed opportune condizioni iniziali.
In definitiva una equazione alle differenze di ordine n, lineare ed a coefficienti costanti si presenta come segue
Lequazione alle differenze si dice lineare se risulta lineare in la funzione Lequazione si dice a coefficienti costanti (o tempoinvariante) se la funzione non dipende esplicitamente dal tempo.
Considereremo solamente equazioni alle differenze di questo tipo, durante tutto il corso!
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ZTrasf, 6
La Z-trasformata: definizione
La Z-trasformata della successione
Problema
trasformazione
Soluzione
inversa
Soluzione immagine Raggio di convergenza: tipicamente la serie che definisce la trasformata converge al di fuori di un cerchio nel piano della variabile complessa :
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Notazioni ed osservazioni
Nel caso di segnali campionati:
Se il segnale a tempo discreto stato generato per campionamento, si definisce la Z-trasformata della successione in maniera analoga : In generale non campionamento sequenza viene esplicitamente indicato lintervallo di con il quale stata eventualmente ottenuta la , ma semplicemente la si indica con
Nella maggioranza dei casi, le Z-trasformate che considereremo saranno funzioni polinomiali fratte. Lespressione di una Z-trasformata (nei casi di nostro interesse) pu essere espressa tramite potenze di oppure di
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Esempio
Dal punto di vista algebrico sono equivalenti. Lunica difficolt sta nel definire zeri e poli di , perch nelle due notazioni sono differenti [zeri e poli sono le radici dei polinomi a numeratore ed a denominatore]. Per poli e zeri useremo sempre la notazione con potenze di Consideriamo la Z-trasformata
Se la Z-trasformata fosse espressa tramite potenze di , lo zero in non sarebbe pi cos facilmente individuabile
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campioni
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campioni
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Cenni di dimostrazione
Traslazione in frequenza
Dimostrazione
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Differenziazione complessa
Dimostrazione
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Cenni di dimostrazione
Teorema del valore iniziale
se esiste finito
allora
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se tutti i poli di hanno modulo minore di 1, escluso al pi un polo di modulo unitario, allora esiste finito e
facile verificare allora che
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Cenni di dimostrazione
Nelle ipotesi fatte di sequenza causale e poli della Z-trasformata di modulo inferiore allunit (od al pi uno semplice di modulo unitario) si pu scrivere che [giustificheremo pi avanti le condizioni sui poli]
Le ipotesi di causalit e sui poli di permettono di affermare che il limite esiste finito.
In definitiva
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Trasformate notevoli
Impulso unitario
Scalino unitario
Dimostrazione dipende dalle condizioni iniziali (soluzione libera) dipende dalla sequenza dingresso (soluzione forzata)
Serie geometrica
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Rampa
Segnale polinomiale
Dimostrazione
Differenziazione complessa
Dimostrazione
Differenziazione complessa n volte
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Segnali sinusoidali
Dimostrazione
Esponenziale
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Segnali composti
con
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con
Supponiamo che sia vero per n generico e vediamo se da ci si riesce a dimostrare che valga anche per (n+1)
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Si pu scrivere allora
Differenziazione complessa
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La Z-antitrasformata
La Z-antitrasformata della funzione
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Si consideri una classe particolare di funzioni funzioni razionali fratte della forma
, ovvero le
Tecniche di Z anti-trasformazione
Tecniche numeriche:
dove assumiamo ovvero
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Esempio
in funzione di
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Si basa su operazioni di divisione di polinomi: una tecnica semplice dal punto di vista computazionale (vantaggio).
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Metodo computazionale
Si tratta di unaltra tecnica semplice che permette di determinare termine a termine gli elementi della sequenza
Idea: metto in evidenza il termine 1, che la Z-trasformata di
Non rimane che determinare le condizioni iniziali per risolvere termine a termine lequazione alle differenze. I campioni cos determinati sono i valori della successione che la Z-antitrasformata cercata.
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Esempio
Si basa sulla supposizione che la Z-trasformata oggetto di studio rappresenti unequazione alle differenze con come ingresso un segnale ad impulso discreto, centrato nellorigine: una tecnica semplice dal punto di vista computazionale (vantaggio).
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In generale:
di
al
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NB
NB
NB
NB
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Si basa su tecniche danalisi e propriet di funzioni di variabile complessa: una tecnica pesante dal punto di vista computazionale (svantaggio).
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Ad esempio: in quali condizioni sar un segnale costante, oppure divergente, oppure tender a 0?
Levoluzione temporale del segnale pu essere ricavata, in modo qualitativo, analizzando i poli della corrispondente trasformata .
Dott. Gianfranco Fenu Controllo digitale Dott. Gianfranco Fenu Controllo digitale
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Consideriamo sei possibili posizioni per il polo p. A ciascuna di esse corrisponde un diverso comportamento della successione
Come varia il comportamento della sequenza elementare variare della posizione del polo ?
al
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Consideriamo sei possibili posizioni per la coppia di poli. al quale corrisponde la sequenza elementare A ciascuna di esse corrisponde un diverso comportamento della successione
Come
sequenza
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ovvero
Come varia il comportamento della sequenza elementare al variare della posizione del polo ?
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con
Come varia il comportamento della sequenza elementare al variare della posizione del polo ?
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Ponendo
si ottiene infine
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Interpretazione operatoriale di
Sia data la sequenza La sequenza con trasformata (sequenza
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Analogamente ritardata di due passi) ha trasformata La sequenza anticipata di un passo) ha trasformata Infatti:
(sequenza
Quindi:
operatori di anticipo e ritardo rispettivamente In generale e possono essere visti come passi
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Esempio
Si consideri il segnale
Ulteriori considerazioni su
vs
Torniamo alle possibili notazioni per una Z-Trasformata: a potenze di oppure a potenze di .
Ma Applichiamo il metodo computazionale per ottenere unequazione alle differenze che ci permetta di ricavare ricorsivamente, campione dopo campione, il segnale .
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Otterremo due equazioni alle differenti scritte in maniera diversa a seconda della Z-trasformata da cui partiamo
Una Z-trasformata in potenze di pu venire ricondotta ad unequazione alle differenze (metodo di antitrasformazione computazionale) che esprime una allindietro relazione ricorsiva
si ottiene
antitrasformabile calcolando il valore allistante attuale della successione incognita in funzione di valori passati della successione stessa e di quella assegnata .
Il valore allistante corrente del segnale funzione di valori passati del segnale stesso , di valori allistante presente e nel passato dellingresso (che un impulso unitario nellorigine).
una formulazione utile ad esprimere algoritmi da eseguire in real time, quali elaborazione di segnali campionati (es. tramite DSP quali filtraggio, cancellazione deco ecc.) ed algoritmi di controllo.
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si ottiene
Una Z-trasformata in potenze di pu venire ricondotta ad unequazione alle differenze (metodo di antitrasformazione computazionale) che esprime una avanti relazione ricorsiva in
Il valore nel futuro del segnale funzione di valori , di futuri ed allistante corrente del segnale stesso valori allistante presente e nel futuro dellingresso (che un impulso unitario nellorigine).
antitrasformabile calcolando un valore nel futuro della sequenza incognita [in particolare n passi nel futuro, se n lordine dellequazione alle differenze], in funzione di valori futuri ed allistante attuale sia della sequenza che di quella assegnata .
una formulazione utile a descrivere algoritmi di previsione, cio modelli matematici utilizzati per predire levoluzione futura di fenomeni e/o grandezze ecc.
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vs
Data la Z-Trasformata
Si noti che le due Z-trasformate, cos come le due equazioni alle differenze a cui si arriva col metodo computazionale, descrivono il medesimo segnale. Analizzeremo ulteriori propriet caratteristiche della notazione e di quella quando studieremo i sistemi dinamici a tempo discreto (CD Parte2) ed in particolare le Funzioni di Trasferimento (CD Parte4).
con
vale la propriet
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2o caso:
1o caso:
Per determinare il secondo campione della sequenza utilizziamo il teorema del valore iniziale e la propriet di anticipo nel tempo
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Finalmente:
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campioni
la Z-trasformata della sequenza , ritardata di m istanti di tempo rispetto alla sequenza originaria, data da
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che ammette campioni non nulli (IN NUMERO FINITO) anche per istanti di tempo negativi, si costruisce la sequenza ritardata
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La relazione appena trovata utile per trasformare le equazioni alle differenze allindietro
Un esempio
Consideriamo lequazione alle differenze
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In base alla regola descritta nella slide #93. e segg., applicando la Z-trasformata allequazione alle differenze si ottiene
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