Aureliano propose dunque il Sol Invictus di Emesa ai cultori ellenico-romani di Helios-Apollo, ai diffusissimi
seguaci di Mitra, agli egiziani dei riti di Iside/Horus/Serapide, ai
siriani ed arabi dei culti di Helios/Dusares/Baalim (a Petra,
nell'attuale Giordania, il dio Sole Dusares era celebrato il 25
dicembre già dal 600 A.C. Epifanio, il vescovo cristiano della città
di Salamina, padre della Chiesa e noto storico, affermava nel IV
secolo d.C. che da tempo a Petra, la capitale del Regno di
Palmira, era festeggiato Dusares/Helios, il Dio Sole, nel giorno
25 dicembre. Dusares veniva celebrato sopra una pietra nera
quadrangolare di lato cm 60 e alta cm 120; la presenza della
pietra richiama una origine animista della divinità), ai Celti della
Mastruca e ai Germanici cultori della Yule (particolarmente
solenni erano le celebrazioni del rito della nascita del Sole in
Siria ed Egitto: i celebranti si ritiravano in appositi santuari da
dove uscivano a mezzanotte, annunciando che la Vergine aveva
partorito il Sole, raffigurato come un infante).
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DIES NATALIS