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15/02/13

Programma delle lezioni e delle esercitazioni

Programma dettagliato definitivo di Analisi Matematica 2 Ingegneria Elettronica, 10 crediti.


Politecnico di Milano A.A. 2012/2013. Prof. M. Bramanti Riferimenti bibliografici: per ogni paragrafo indicato il riferimento al libro di testo: M. Bramanti, C.D. Pagani, S. Salsa: Analisi matematica 2. Ed. Zanichelli, Bologna, 2009 oppure all'eserciziario: M. Bramanti: Esercitazioni di Analisi 2. Ed. Esculapio, Bologna, 2012. La suddivisione in prima e seconda parte del corso riguarda la prova scritta (prima e seconda prova in itinere). La prova orale riguarda l'intero programma (prima e seconda parte). Sono richieste le dimostrazioni dei fatti contrassegnati con (*). Nota. Con riferimento al programma sintetico ufficiale pubblicato sul sito della Facolt, che lascia aperta la possibilit di scegliere tra due argomenti a e b, in questo corso si scelto di svolgere l'argomento a.

Prima parte del corso


1. Equazioni differenziali ordinarie
Introduzione alle equazioni differenziali ordinarie: esempi di modelli differenziali, definizione di: equazione differenziale di ordine n, soluzione, integrale generale, condizioni iniziali, problema di Cauchy, soluzione del problema di Cauchy. Equazioni del prim'ordine. Equazioni a variabili separabili. Procedimento per trovare l'integrale generale (*). Teorema di esistenza e unicit in piccolo della soluzione del problema di Cauchy per queste equazioni. Intervallo di definizione della soluzione. Esempi. Equazioni del prim'ordine lineari. Struttura dell'integrale generale per le equazioni lineari (*). Procedimento per trovare l'integrale generale (*). Teorema di esistenza e unicit in grande della soluzione del problema di Cauchy per queste equazioni. Esempi. Equazioni del second'ordine. Richiami sugli spazi di funzioni Ck e sugli operatori lineari. Equazioni del second'ordine lineari. Struttura dell'integrale generale (ossia relazione tra integrale generale dell'equazione completa e dell'equazione omogenea) (*). Teorema di esistenza e unicit in grande per il problema di Cauchy. L'insieme delle soluzioni dell'equazione omogenea uno spazio vettoriale di dimensione 2 (*). Ricerca dell'integrale generale per le equazioni omogenee a coefficienti costanti (*). Ricerca di una soluzione particolare dell'equazione completa mediante il "metodo di somiglianza": discussione di alcuni casi (*): polinomio, esponenziali, funzioni trigonometriche... Utilizzo dell'esponenziale complesso per questi calcoli. Discussione di alcuni modelli differenziali di particolare interesse fisico: modelli di crescita delle popolazioni (di Malthus, logistico); caduta dei gravi e moto di proiettili con attrito dell'aria; oscillazioni libere, smorzate, forzate; fenomeno della risonanza; circuiti CR, LR, LCR. Riferimento bibliografico: Libro di testo, cap.1, 1, 2, 3. Eserciziario, cap.1, 1.1, 1.2.A,B,C,E. Approfondimenti e altre letture consigliate (*): Sul teorema di esistenza e unicit per le equazioni a variabili separabili: Libro di testo, cap.1, 4.1 Sulle equazioni delle vibrazioni libere, smorzate e forzate: "La fisica di Feynman" (Zanichelli), vol. 1, capp. 21, 23, 24, 25.

2. Calcolo infinitesimale per le curve


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Programma delle lezioni e delle esercitazioni

Generalit sugli oggetti del calcolo infinitesimale in pi variabili. Lo spazio Rn ; richiami di calcolo vettoriale. Limiti e continuit per funzioni vettoriali di variabile reale. I limiti si fanno componente per componente (*). Curve in forma parametrica: interpretazione geometrica e cinematica. Sostegno. Arco di curva continua; curva chiusa; curva semplice; orientamento; esempi di curve notevoli in forma parametrica: circonferenza, ellisse, iperbole, elica cilindrica, elica conica. Derivabilit di una funzione a valori vettoriali. La derivata si calcola componente per componente (*). Vettore velocit, versore tangente, velocit scalare, vettore accelerazione. Regole del calcolo differenziale vettoriale (*). Ortogonalit di velocit e accelerazione per un punto mobile con velocit scalare costante (*). Arco di curva regolare e regolare a tratti; unione di curve. Esempio: astroide. Curve piane in forma polare; esempi: spirali di Archimede, spirale logaritmica, coniche in forma polare. Curve grafico di funzione. Curve rettificabili; lunghezza di un arco di curva; teorema sul calcolo della lunghezza di un arco di curva regolare. Esempi. Teorema sulla lunghezza del grafico di una funzione C1, lunghezza di una curva in forma polare. Rettificabilit delle curve regolari a tratti. Esempio di curva non rettificabile, di curva rettificabile ma non regolare a tratti, di curva regolare a tratti ma non regolare. Riparametrizzazioni e cambiamento di orientazione; invarianza della lunghezza per cambio di parametrizzazione e orientazione; parametro arco: definizione, esempi. Propriet di una curva parametrizzata rispetto al parametro arco: il vettore derivato il versore tangente (*); il vettore derivata seconda normale al versore tangente (*); definizione di versore normale principale, curvatura, raggio di curvatura. Calcolo in alcuni esempi: circonferenza, elica cilindrica. Integrali di linea (di prima specie): definizione, significato geometrico nel caso piano. Invarianza per cambiamento regolare di parametrizzazione e per cambiamento di orientazione (*). Applicazioni fisiche: calcolo di masse, baricentri, momenti d'inerzia di linee materiali. Riferimento bibliografico: Libro di testo, cap. 2, 1, 2, 3, 4, 5, 6.1. Eserciziario, Cap.2, 2.1, 2.2. Approfondimenti e altre letture consigliate (*): Un'applicazione fisica del calcolo differenziale vettoriale: deduzione della prima legge di Keplero dalla legge di Newton: Eserciziario, cap.2, 2.3.

3. Calcolo differenziale per funzioni di pi variabili reali


Generalit sulle funzioni di pi variabili. Grafico, linee o superfici di livello, esempi notevoli di funzioni di due variabili: piano, paraboloide ellittico e iperbolico, cono, semisfera. Limiti e continuit. Definizione di limite finito al finito e funzione continua per funzioni di pi variabili; limite infinito, limite all'infinito. I teoremi su limiti e continuit, la continuit delle funzioni elementari e il suo utilizzo per provare la continuit di funzioni composte. Teorema di permanenza del segno per funzioni continue. Calcolo di limiti in pi variabili che coinvolgono forme di indeterminazione: il metodo delle restrizioni per provare la non esistenza del limite (*); il metodo delle maggiorazioni mediante funzioni radiali per provare l'esistenza del limite (*). Casi particolari: limite di funzioni radiali; funzioni omogenee e positivamente omogenee; esistenza o non esistenza del limite nell'origine di funzioni omogenee (*). Topologia e propriet delle funzioni continue. Topologia in Rn : intorni sferici; punti interni, esterni, di frontiera di un insieme; insiemi aperti, chiusi; unione e intersezione finita di aperti (o chiusi) aperta (chiusa)
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(*). Intorni aperti (non sferici). Insiemi aperti o chiusi definiti da disequazioni che coinvolgono funzioni continue (*); riconoscimento di aperti o chiusi definiti da sistemi di disequazioni. Insiemi limitati, insiemi connessi, insiemi convessi. Teorema di Weierstrass per funzioni continue reali di pi variabili. Teorema degli zeri (*) per funzioni continue reali di pi variabili; applicazione allo studio del segno di una funzione continua. Calcolo differenziale per funzioni reali di pi variabili. Derivate parziali, piano tangente; definizione di funzione derivabile, vettore gradiente. Definizione di differenziabilit, differenziale, approssimazione lineare. La differenziabilit implica la derivabilit e la continuit (*), mentre non vale il viceversa (esempi). Condizione sufficiente per la differenziabilit (*) (mediante continuit delle derivate). Lo spazio C1(A). Esempi per mostrare che la condizione non necessaria. Derivate direzionali, formula del gradiente (*). Gradiente come direzione di massima pendenza (*). Condizioni per la differenziabilit o meno, nell'origine, delle funzioni positivamente omogenee (*) e delle funzioni radiali. Teorema sulla differenziabilit di funzioni composte; applicazioni: gradiente di funzioni radiali (*); ortogonalit del gradiente alle linee di livello (*); equazione del trasporto (*). Teorema di Lagrange per funzioni di n variabili. (*) Derivate successive. Derivate parziali seconde; Teorema di Schwarz. Esempio in cui le derivate miste non sono uguali. Matrice Hessiana. Differenziale secondo. Cenni alle equazioni a derivate parziali della fisica matematica: cosa sono l'equazione di Laplace, del calore, delle onde. Determinazione delle funzioni armoniche radiali in Rn -{0} (*). Formula di Taylor al second'ordine con resto secondo Lagrange (*) e secondo Peano (*). Derivate di ordine superiore al secondo: estensione del teorema di Schwarz; notazione a multiindice; formula di Taylor di ordine qualsiasi con resto secondo Peano. Ottimizzazione libera: definizione di minimo e punto di minimo, locale e globale, per funzioni di pi variabili; teorema di Fermat (*). Sviluppo di Taylor di una funzione C2 in un punto stazionario. Forme quadratiche (f.q.) in n variabili: definizione di f.q. e di segno della f.q.; teorema sul riconoscimento del segno di una f.q. mediante la matrice, nel caso di due variabili (*). Propriet di uniforme positivit (negativit) delle f.q. definite (*). Teorema sulla relazione tra natura di un punto stazionario e segno della f.q. differenziale secondo (*). Studio di punti stazionari nel caso in cui il test dell'hessiana dubbio: tecnica delle restrizioni per provare che un punto di sella; studio diretto del segno dell'incremento per provare che un punto di massimo, minimo o sella. Un'applicaizione dell'ottimizzazione di funzioni di due variabili: il metodo dei minimi quadrati e la retta di regressione. Riferimento bibliografico: Libro di testo, cap. 3, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 9.2. Eserciziario, cap.3, 3.1, 3.2, 3.3, 3.4, 3.5, 3.6. Scaricare il complemento: Stima uniforme per forme quadratiche definite e l'Esempio di regressione lineare in scala logaritmica.

Seconda parte del corso


Funzioni definite implicitamente. Definizione di funzione (di una variabile) definita implicitamente da un'equazione f(x,y)=0; esempi e contresempi, teorema di Dini. Applicazione alla regolarit delle linee di livello. Calcolo delle derivate successive dell'implicita. Funzione implicita in n variabili: definizione, teorema di Dini per funzioni di pi variabili. Ottimizzazione vincolata mediante un solo vincolo di uguaglianza. Introduzione al problema: definizione di punto di massimo o minimo vincolato per una funzione di due variabili, con vincolo di uguaglianza in due variabili. Il caso del vincolo esplicitabile (in forma di funzione di una variabile o in forma di curva parametrica). Il caso di un solo vincolo non esplicitabile; teorema del moltiplicatore di Lagrange (*). Esempi. Il caso di funzioni di n variabili con un solo vincolo; teorema del moltiplicatore.
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Programma delle lezioni e delle esercitazioni

Riferimento bibliografico: Libro di testo, cap. 3, 8; cap. 4, 6.1. parte del 6.2. Eserciziario, cap. 3, 3.7, 3.8. Elementi di calcolo differenziale per funzioni di pi variabili a valori vettoriali. Tipi di oggetti descritti da funzioni da Rn a Rm. Limiti, continuit, differenziabilit per funzioni da Rn a Rm: definizione, calcolo componente per componente, condizioni sufficienti per la differenziabilit, matrici jacobiane; teorema sul differenziale della funzione composta. Superfici regolari in forma parametrica. Definizione di superficie regolare in forma parametrica, punti singolari di una superficie, versore normale, piano tangente, orientazione; superfici grafico di una funzione di due variabili; superfici di rotazione; scrittura esplicita delle equazioni di una superficie di rotazione a partire dalle equazioni di una curva e verifica della sua regolarit (*); esempi notevoli: sfera, cono, cilindro, toro, ellissoide. Trasformazioni di coordinate: definizione di funzione da Rn a Rn invertibile; teorema di invertibilit locale; osservazioni e contresempi sulla relazione su invertibilit locale e globale in pi variabili (differenza col caso n=1); definizione di diffeomorfismo locale e globale. Definizione di trasformazione regolare di coordinate; punti singolari di una trasformazione; coordinate polari, cilindriche, sferiche; calcolo esplicito della matrice jacobiana e del suo determinante in questi casi (*). Trasformazione di operatori differenziali mediante cambio di coordinate; esempi notevoli: risoluzione dell'equazione della corda vibrante col metodo di D'Alembert (*), ricerca delle soluzioni radiali dell'equazione di Laplace in Rn (*), operatore di Laplace in coordinate polari. Riferimento bibliografico: Libro di testo, cap. 4, 1, 2, 3, 5. Esericiziario, cap. 3, 3.9, cap. 4.

4. Calcolo integrale per funzioni di pi variabili


Integrali doppi. Concetti fondamentali. Definizione di integrale doppio per una funzione di due variabili, limitata, su un rettangolo. Esempio di funzione non integrabile su un rettangolo. Integrabilit delle funzioni continue su un rettangolo. Teorema di riduzione per funzioni continue su un rettangolo (*). Esempi. Definizione di integrale doppio per una funzione definita su un insieme limitato qualsiasi di Rn . Esempio di una funzione continua non integrabile su un dominio non rettangolare. Insiemi misurabili, area di un insieme, insiemi di misura nulla; esempio di insieme non misurabile. Funzioni definite su un rettangolo e continue salvo un insieme di misura nulla: loro integrabilit, validit della formula di riduzione. Definizione di dominio semplice, regolare, nel piano. Il bordo di un dominio regolare ha misura nulla. Integrabilit delle funzioni limitate e continue su un rettangolo salvo un insieme di misura nulla. Misurabilit dei domini regolari. Propriet elementari dell'integrale doppio: linearit, additivit rispetto al dominio, positivit e monotonia, varie propriet di annullamento, teorema della media.. Il calcolo degli integrali doppi. Teorema di riduzione dell'integrale doppio di una funzione continua su un insieme semplice mediante integrale iterato (*). Esempi di calcolo di integrali iterati, osservazioni sull'utilizzo di eventuali simmetrie. Calcolo di aree, baricentri e momenti d'inerzia di lamine piane. Cambiamento di variabili negli integrali doppi: formula dello jacobiano, calcolo di integrali in coordinate polari o simili. Integrali doppi generalizzati, esempi. L'integrale notevole della gaussiana (*). Il calcolo degli integrali tripli. Calcolo mediante integrale iterato (integrazione per fili o per strati); cambi di variabili (cilindriche, sferiche...). Definizione e calcolo di volumi, baricentri, momenti d'inerzia. Riferimento bibliografico: Libro di testo, cap. 5, 1, 2, 3. Eserciziario, cap. 5.
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5. Campi vettoriali e calcolo integrale vettoriale


Gli operatori rotore e divergenza. Definizione di rotore di un campo vettoriale tridimensionale. Rotore di un campo bidimensionale. Esempio sul significato fisico: rotore di un campo di velocit rotatorio piano. Rot grad=0 (*). Campi irrotazionali. Definizione di divergenza di un campo vettoriale tri- o enne-dimensionale. Esempio sul significato fisico: divergenza del campo elettrostatico generato da una carica puntiforme. div rot =0 (*). div grad = laplaciano (*). Campi solenoidali. Identit differenziali coinvolgenti gli operatori div, rot, grad e uno o due campi scalari o vettoriali (*). Deduzione, dalle equazioni di Maxwell in assenza di sorgenti, dell'equazione delle onde soddisfatta dai campi elettrico e magnetico. Campi vettoriali e lavoro. Lavoro o integrale di linea (di seconda specie) di un campo vettoriale; circuitazione; indipendenza dalla parametrizzazione e dipendenza dall'orientazione (*). Definizione di campo conservativo e potenziale. Il potenziale, se esiste, determinato a meno di costante additiva in un aperto connesso (*). Esempio di campo conservativo (campo newtoniano). Motivazione del termine "conservativo": conservazione dell'energia totale per un punto materiale in moto in un campo di forze conservativo (*). Calcolo del lavoro di un campo conservativo mediante il potenziale (*). Caratterizzazione della conservativit di un campo mediante l'annullamento della circuitazione su qualunque curva chiusa (*). Condizione necessaria perch un campo sia conservativo che sia irrotazionale (*); esempio per mostrare che la condizione non sufficiente; aperti semplicemente connessi; un campo irrotazionale in un dominio semplicemente connesso conservativo, in un dominio qualsiasi localmente conservativo. Esempio per mostrare che la semplice connessione non necessaria. Tecnica per il calcolo effettivo del potenziale di un campo conservativo. Potenziale vettore: definizione; il potenziale vettore, se esiste, determinato a meno di gradiente di uno scalare (*); condizione necessaria perch un campo abbia potenziale vettore che sia solenoidale (*); un campo solenoidale ha potenziale vettore localmente (*). Metodo di calcolo effettivo di un potenziale vettore locale avente una componente nulla (*). Applicazione del potenziale vettore alla magnetostatica. Calcolo integrale su superfici. Area di una superficie regolare parametrizzata e suo calcolo nel caso parametrico generale e in casi particolari notevoli: superfici di rotazione, superfici grafico di una funzione di due variabili. Integrali di superficie di una funzione continua, esempi di calcoli di baricentri e momenti d'inerzia di superfici materiali. Orientabilit ed orientazione di una superficie, esempio di superficie non orientabile (il nastro di Moebius); flusso di un campo vettoriale attraverso una superficie orientabile, orientata, regolare a pezzi; esempi. I teoremi di Gauss, Stokes, Green e le loro applicazioni. Teorema (di Gauss) della divergenza (*). Osservazioni e conseguenze: significato dell'operatore divergenza come densit volumica di flusso uscente da un punto (*); relazione tra linee di flusso e flusso per un campo solenoidale; teorema di Gauss dell'elettrostatica per un sistema discreto di cariche (*); equazione di continuit (*); deduzione delle prima legge di Maxwell dal teorema di Gauss dell'elettrostatica per una distribuzione continua di cariche (*). Orientazione indotta sul bordo di una superficie dall'orientazione di una superficie. Teorema (di Stokes) del rotore. Significato dell'operatore rotore. Deduzione dell'equazione di Maxwell per il rotore del campo elettrico dalla legge di Neumann sul flusso di un campo magnetico variabile (*). Dimostrazione, a partire dal teorema di Stokes, della conservativit di un campo irrotazionale in un dominio sempicemente connesso. (*) Il caso piano del teorema di Stokes: formula di Gauss-Green nel piano (*); suo utilizzo per il calcolo di aree (*); calcolo dell'area di una regione contornata da una curva espressa in forma polare (*). Riferimento bibliografico: Libro di testo, cap. 6, 1.2-1.6; 2, 3, 4. Eserciziario, cap. 6. Approfondimenti e altre letture consigliate: le applicazioni fisiche e gli altri contenuti descritti nell'Eserciziario, cap.6, 6.4.D, E, F sono in parte degli approfondimenti.
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5. Serie trigonometriche e serie di Fourier


Richiami sulle serie numeriche. Generalit sulle serie di funzioni. Convergenza totale di una serie di funzioni: definizione, relazioni con la continuit e la derivabilit della somma della serie. Cenni alle serie di potenze: raggio di convergenza, infinita derivabilit termine a termine delle serie di potenze nell'intervallo di convergenza. Necessit di un diverso algoritmo di approssimazione per funzioni non regolari. Serie trigonometriche. Polinomi trigonometrici e serie trigonometriche; criteri di convergenza per serie trigonometriche: convergenza totale, criterio di Dirichlet, esempi. Funzioni periodiche; periodizzazione di una funzione definita su un intervallo. Serie di Fourier. Richiami su spazi vettoriali con prodotto interno, relazioni di ortogonalit e proiezioni. Teorema di Pitagora (*) e teorema delle proiezioni (*) in questo contesto. Sistema trigonometrico: relazioni di ortonormalit (*); coefficienti di Fourier di una funzione integrabile. Somma parziale di Fourier e sua caratterizzazione geometrica (proiezione sullo spazio dei polinomi trigonometrici di grado fino a n) (*). Disuguaglianza di Bessel e Teorema di Riemann-Lebesgue (*). Serie di Fourier: convergenza in media quadratica e uguaglianza di Parseval. Funzioni regolari a tratti e teorema sulla convergenza puntuale delle serie di Fourier per funzioni regolari a tratti. Teorema sulla derivabilit termine a termine (*). Teorema sulla velocit di convergenza a zero dei coefficienti di Fourier. Serie di Fourier adattate a un intervallo qualunque; coefficienti di Fourier di funzioni pari o dispari; riscrittura di polinomi in sinx, cosx come polinomi trigonometrici. Esempi di serie numeriche calcolate come serie di Fourier in un punto. Interpretazioni e applicazioni fisiche delle serie di Fourier. Interpretazione fisica dello sviluppo di Fourier di un segnale periodico: armoniche, frequenze, ampiezze..., idea di analisi e sintesi armonica di un segnale periodico. Applicazioni alle equazioni differenziali della fisica matematica: metodo di separazione delle variabili nel caso dell'equazione della corda vibrante con estremi fissati (*). Modi normali di vibrazione, frequenza fondamentale e armoniche, nodi. Riferimento bibliografico: Libro di testo, cap. 7, 1, 3.1, 3.2, 3.3, 3.4, 3.5, 3.6, 3.7, 3.8. Eserciziario, cap.7, 7.3. Scaricare il complemento: equazione della corda vibrante Approfondimenti e altre letture consigliate: altre applicazioni degli sviluppi di Fourier alle equazioni differenziali della fisica matematica: il problema di Dirichlet per il Laplaciano sul cerchio, il problema di Cauchy-Dirichlet per l'equazione del calore su una sbarra: Libro di testo, cap.7, seconda e terza sezione del 3.8. (*) Le letture consigliate, indicate talvolta come approfondimento, vanno considerate totalmente opzionali: non costituiscono programma d'esame, ma sono suggerimenti per lo studente curioso. Torna su Programma sintetico ufficiale pubblicato sul sito della Facolt
Funzioni reali di due o pi variabili reali: limiti, continuit, curve e superfici di livello, gradiente, differenziabilit e approssimazione lineare, derivate successive, formula di Taylor; ottimizzazione libera; ottimizzazione vincolata, metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Equazioni differenziali lineari: equazioni del primo e del secondo ordine, principio di sovrapposizione, struttura dell'integrale generale, esistenza ed unicit per il problema ai valori iniziali, tecniche di risoluzione. Serie di Fourier: convergenza puntuale, spettro di ampiezza. Integrali doppi e tripli: propriet ed applicazioni, formule di riduzione, cambiamento di variabili (coordinate polari, cilindriche, sferiche). Curve nello spazio: regolarit, retta tangente e piano normale. Integrali di linea: lunghezza di una curva, lavoro di un campo vettoriale, campi vettoriali conservativi, funzione potenziale. Un argomento in alternativa tra a) Superfici in R3: area, integrali di superficie, flusso di un campo vettoriale attraverso una superficie; teoremi della divergenza e del rotore nel piano e nello spazio. b) Sistemi differenziali lineari: struttura dell'integrale generale, esistenza ed unicit per il problema ai valori iniziali.

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