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L'ESTINZIONE DELLE API MELLIFERE: UNA LEZIONE DI ECOLOGIA Data: Luned, 24 giugno @ 00:10:00 CEST Argomento: Ecologia DI REX

WEYLER greenpeace.org Sappiamo esattamente cosa uccide le api. Lestinzione delle colonie di api in tutto il mondo non un grande mistero come vorrebbero farci credere le aziende chimiche. La natura sistemica del problema lo rende un affare complesso, ma non impenetrabile. Gli scienziati sanno che le api stanno morendo a causa di una serie di fattori quali pesticidi, siccit, distruzione del loro habitat naturale, riscaldamento globale e co via. Le cause di tale scomparsa sono in relazione tra loro e strettamente connesse ma sappiamo che il responsabile luomo e che le cause principali sono i pesticidi e la distruzione del loro habitat naturale. I biologi hanno trovato tracce di 150 diversi pesticidi chimici nel polline delle api, un cocktail di pesticidi mortale secondo Eric Mussen, apicoltore della University of California. Le aziende chimiche Bayer, Syngenta, BASF, Dow, DuPont e Monsanto hanno scrollato le spalle per questa complessit sistemica, come se il mistero fosse troppo complesso per essere svelato. Non hanno messo in atto alcun cambiamento in merito alle politiche sui pesticidi. Dopo tutto, la vendita di veleni a coltivatori in tutto il mondo, vantaggiosa. Come se non bastasse, lhabitat delle api selvatiche si riduce di anno in anno a causa dellattivit agroindustriale che distrugge praterie e foreste per lasciar spazio alle monocolture che sono contaminate dai pesticidi. Per fermare il processo di estinzione delle api, dobbiamo rivedere il nostro sistema agricolo malato e distruttivo. La scomparsa delle api LApis mellifera, o ape mellifera, nativa dEuropa, Africa e Asia occidentale, sta scomparendo. Anche lape mellifera orientale, o Apis cerana, sta dando i primi segni di estinzione. Tale estinzione non un fatto irrilevante. Le api mellifere, sia selvatiche che domestiche, sono responsabili dell80% dellimpollinazione del nostro pianeta. Una sola colonia di api pu impollinare 300 milioni di fiori ogni giorno. I cereali sono principalmente impollinati dal vento ma i cibi pi salutari, quali frutta, noci e verdura sono impollinate dalle api. Settanta delle 100 specie di colture alimentari delluomo, che corrispondono al 90% del nutrimento mondiale, sono impollinate

dalle api. Tonio Borg, commissario europeo per la salute e le politiche dei consumatori, ha calcolato che le api contribuiscono allagricoltura europea per una cifra pari a 22 miliardi di euro (30 miliardi di dollari US). Nel mondo si stima che il valore dellimpollinazione connessa alla produzione di cibo per luomo, da parte delle api, superi i 265 miliardi di euro (350 miliardi di dollari US). Lestinzione delle api una sfida come il riscaldamento globale, lacidificazione degli oceani e la guerra nucleare. Luomo difficilmente sopravvivrebbe ad unestinzione totale delle api. Le api operaie (femmine) vivono per alcuni mesi. Le colonie producono continuamente nuove api operaie durante il periodo primaverile e in quello estivo. La produzione invece rallenta durante i periodi invernali. Solitamente il numero di api in un alveare o in una colonia diminuisce dal 5 al 10% durante linverno per ristabilirsi durante la primavera. Durante gli anni meno fortunati una colonia pu perdere il 1520% delle sue api. Negli, USA, primo paese in cui le api hanno iniziato a scarseggiare, le perdite invernali raggiungono il 30-50% o peggio. Nel 2006 David Hackenberg, un apicoltore con 42 anni di esperienza, ha rilevato perdite del 90% tra i suoi 3000 alveari. La National Agriculture Statistics Service (NASS, branchia statistica del Dipartimento dellAgricoltura USA, n.d.t.) dimostra la scomparsa delle api: si passati da 6 milioni di alveari nel 1947 a 2,4 milioni di alveari nel 2008, una riduzione del 60%. Il numero delle colonie di api operaie per ettaro fornisce una visione critica sulla salute delle colture. Negli Stati Uniti, tra le coltivazioni che richiedono impollinazione da api, il numero di colonie diminuito del 90% rispetto al 1962. Le api non fanno in tempo a sostituire le perdite invernali e subiscono la perdita del loro habitat naturale. LEuropa reagisce ma gli Stati Uniti esitano In Europa, Asia e Sud America il numero di perdite annuale inferiore a quello degli Stati Unti, ma la tendenza simile con una risposta pi incisiva. La Rapobank sostiene che in Europa le perdite annuali raggiungono il 30-35% e che il numero di colonie per ettaro diminuito del 25%. Negli anni 80, a Sichuan, in Cina, i pesticidi destinati alla coltivazione di pere hanno annientato le api locali e gli agricoltori locali sono ora costretti ad impollinare a mano con i piumini da spolvero. Uno studio scientifico delle Autorit Europee per la Sicurezza Alimentare mostra che tre dei pesticidi pi largamente utilizzati (clothiniadina, imidacloprid e thiametoxam), a base di nicotina, costituiscono un rischio elevato per le api. Un report scientifico di Greenpeace identifica sette principali pesticidi mortali per le api, inclusi i tre colpevoli a base di nicotina, oltre a clorpyriphos, cypermethrin,

deltamethrin e fipronil. I tre neonecotinoidi agiscono sul sistema nervoso dellinsetto. Si accumulano nelle singole api e in intere colonie, anche nel miele che usano per sfamare le larve appena nate. Le api che non muoiono immediatamente, subiscono effetti sistemici subletali, difetti dello sviluppo, debolezza e perdita dellorientamento. La scomparsa lascia scampo a poche api e quelle che sopravvivono sono deboli e devono lavorare di pi per produrre miele in un habitat consumato. E questo lincubo che sta portando alla scomparsa delle colonie dapi. L imidacloprid e il clothianidin sono prodotti e commercializzati dalla Bayer: la thiamethoxam invece prodotta dalla Syngenta. Nel 2009 questi tre veleni hanno raggiunto un giro daffari di 2 miliardi di euro sul mercato mondiale. Quasi il 100% del mercato mondiale di pesticidi, piante e semi geneticamente modificati (OGM) controllato da Syngenta, Bayer, Dow, Monsanto e DuPont. Nel 2012, un tribunale tedesco ha condannato Syngenta per falsa testimonianza per aver nascosto il report prodotto dalla multinazionale stessa che spiegava come il granturco geneticamente modificato avesse causato la morte del bestiame. Negli Stati Uniti lazienda ha sborsato 105 milioni di dollari per una causa collettiva per aver inquinato lacqua potabile di oltre 50 milioni di cittadini con il suo pesticida Atrazine. Oggi queste inquinanti aziende finanziano campagne da milioni e milioni di euro per negare le loro responsabilit in relazione alla scomparsa delle colonie dapi. Lo scorso Maggio, la Commissione Europea ha proibito lutilizzo dei neonicotinoidi per due anni e un divieto pi lungo su altri pesticidi. Gli scienziati utilizzeranno questo tempo per favorire il recupero delle api sul lungo termine. Nel frattempo gli Stati Uniti tergiversano e sostengono le aziende che producono e commercializzano i veleni mortali. Mentre lEuropa a maggio entrava in azione, lEPA (Agenzia americana per la protezione dellambiente) stava approvando luso dei pesticidi nicotinoidi, nonostante il report del ministero americano dellagricoltura rivelasse i rischi legati alla scomparsa delle colonie dapi. Sempre nello stesso mese, il presidente Obama ha firmato i famigerato Monsanto Protection Act, scritto dai lobbisti della Monstanto, grazie al quale le compagnie biotecnologiche ottengono limmunit nelle corti federali degli Stati Uniti per i danni causati alle persone e allambiente dai loro interessi commerciali. Le soluzioni esistono Il buonsenso potrebbe risanare e proteggere il mondo delle api. Le soluzioni sono state fornite da gruppi di apicoltori esperti, contadini, dalla Commissione Europea e da un report scritto da Greenpeace, Bees in Decline, e sono le seguenti: Proibire i sette pesticidi pi pericolosi; Proteggere la salute degli impollinatori preservando lambiente in cui vivono;

Ripristinare lagricoltura biologica. Lagricoltura biologica la nuova tendenza verso il futuro che porter ad una stabilizzazione della produzione di alimenti per luomo e alla protezione delle api e del loro habitat. Il Bhutan il primo paese al mondo ad avere una politica agricola biologica al 100%. Il Messico ha proibito il granturco geneticamente modificato per proteggere le specie native. Lo scorso gennaio otto paesi europei hanno proibito le colture OGM e lUngheria ha bruciato pi di mille acri di granturco contaminato da variet OGM. In India, negli ultimi due anni, lo scienziato Vandan Shiva con un gruppo di piccoli agricoltori ha iniziato una resistenza biologica contro lagricoltura intensiva. Lagricoltura ecologica, o biologica, non sicuramente una novit. E la tecnica agricola pi utilizzata nella storia. Le colture bioligiche resistono ai danni provocati dagli insetti evitando le grandi monocolture e preservando la biodiversit. Le colture biologiche ristabiliscono i nutrimenti del terreno con la concimazione, evitano lerosione del terreno dovuta al vento e al sole ed evitano limpiego di pesticidi e fertilizzanti chimici. Ripopolando e rinforzando le colonie dapi lagricoltura biologica favorisce limpollinazione che a sua volta favorisce il rendimento agricolo. Lagricoltura biologica sfrutta i servizi naturali dellecosistema, la filtrazione dellacqua, limpollinazione, la produzione di ossigeno ed il controllo dei parassiti. I coltivatori biologici hanno richiesto un miglior sistema di ricerca e sostegno da parte delle industrie, dei governi, dei coltivatori e del pubblico, per poter sviluppare tecniche di coltura biologica, migliorare la produzione e mantenere sano lecosistema. La rivoluzione agricola promuoverebbe diete equilibrate nel mondo e supporterebbe le colture ad uso umano evitando lutilizzo di terreni per i pascoli e i biocombustibili. Ecosistemi La questione delle api un avvertimento da parte dellecosistema che ancora non riusciamo a comprendere completamente. Lagricoltura biologica parte di una pi grande svolta di consapevolezza umana. Gli oppositori delle grandi aziende si aggrappano alla presunta libert di consumo, guadagno, ignorando labbondanza della nostra terra in favore dei profitti. Ma laccumulo di denaro non ci aiuter contro lestinzione, non riporter i terreni perduti, n curer le colonie di api del mondo. Lumanit subir severe punizioni se non rimedia ai propri errori. Lequilibrio dei sistemi che regolano la terra delicato e potrebbero raggiungere il punto di non ritorno e collassare. Le api ad esempio lavorano per un tornaconto modesto e marginale rispetto allenergia che mettono per raccogliere il nutrimento per le colonie. Nei periodi invernali, quando le morti aumentano dal 10 al 50% , le rimanenti api sono indebolite dalle tossine e lhabitat si restringe in quel modo, il ritorno in termini di energia quasi a livello zero. Muoiono pi api, raggiungono in

poche let adulta e intere colonie sono distrutte. Questa crisi una lezione fondamentale di ecologia. Rachel Carson ha predetto questi problemi sistemici 50 anni fa. Gli ecologisti ed ambientalisti ne parlano da allora. La scomparsa delle colonie dapi, il riscaldamento globale, la distruzione delle foreste e lestinzione sono le emergenze ambientali pi urgenti. Salvare le api sembra uno dei nodi principali per ristabilire lequilibrio ecologico del pianeta. Rex Weyler Fonte: www.greenpeace.org Link: http://www.greenpeace.org/international/en/news/Blogs/makingwaves/honeybee-collapse-a-lesson-in-ecology/blog/45357/ 10.06.2013 > Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CRISTINA REYMONDET FOCHIRA

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