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Università degli Studi di Napoli "Federico II"- Prof.

Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali

I festival

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Il comparto dei festival

► Il comparto dei festival comprende tutte quelle manifestazioni


che, distribuite entro un arco temporale delimitato e realizzate
all’interno di uno specifico contesto geografico, hanno ad oggetto la
realizzazione di un insieme di spettacoli dal vivo, individuati sulla
base di un progetto artistico e culturale in grado di catalizzare
l’attenzione e stimolare il coinvolgimento del pubblico.

► Si tratta di una definizione piuttosto ampia, che riprende –


peraltro – i criteri elaborati dal legislatore italiano per identificare
un fenomeno che può svilupparsi in maniera del tutto eterogenea,
con forme e caratteristiche anche molto diverse tra loro,
coinvolgendo spesso discipline artistiche di varia natura.

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Festival vs Rassegne

► Serie di manifestazioni culturali dedicate a un tema specifico.

► Rispetto ad una rassegna, un festival prevede la “contaminazione”


artistica come carattere distintivo.

►Sia festival che rassegne:


 comprendono una pluralità di spettacoli ospitati, prodotti o
coprodotti nell’ambito di un coerente progetto culturale,
 vengono effettuati in un arco di tempo limitato ed in un
medesimo luogo (MIBAC - Dipartimento per lo Spettacolo)

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Le principali tipologie (1)

► I festival “vetrina”, basati su produzioni nazionali già


presentate al pubblico, che vengono riproposti in un arco
temporale circoscritto, in località generalmente di piccole-
medie dimensioni; nell’esperienza italiana, le forme artistiche
prevalenti sono quelle del teatro per ragazzi o del teatro di
strada.

► Le rassegne culturali, che si caratterizzano invece per una


maggiore durata (tipicamente, i mesi estivi) e per il contributo
offerto sotto il profilo della realizzazione artistica, in quanto
gli spettacoli sono per lo più prodotti o co-prodotti.

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Le principali tipologie (2)


► I festival “integrati”, caratterizzati da una tendenziale maggiore
eterogeneità dell’offerta culturale, in quanto uno degli elementi
qualificanti è la contaminazione tra forme artistiche diverse, pur se
all’interno di un sistema unitario e strutturato, basato su una precisa
proposta tematica; altro elemento di distinzione è la presenza di
numerose occasioni di incontro (anche in contemporanea),
collaterali rispetto alle rappresentazioni principali, quali esposizioni,
dibattiti, seminari.

► I festival “evento”, manifestazioni di respiro internazionale,


sviluppate nelle grandi città nei periodi a cavallo dei mesi estivi
(maggio-giugno, settembre-ottobre), che coinvolgono spesso
protagonisti di richiamo dello scenario artistico nazionale ed
internazionale.
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Un’indagine Fitzcarraldo sui festival del Piemonte (1)

► Nel 2002 è stata condotta un’indagine su un campione di


dieci festival aderenti al circuito regionale di “Piemonte dal
Vivo”, circuito di festival e rassegne promosso dalla Regione
Piemonte a cui aderiscono le principali iniziative artistiche del
territorio.

► Il campione comprende diversi settori artistici quali: danza,


teatro di prosa, teatro di ricerca, musica classica, jazz, musica
leggera, cinema, etc.

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Un’indagine Fitzcarraldo sui festival del Piemonte (2)


► I dati sul titolo di studio e sui consumi culturali indicano la
presenza di un pubblico “situato socialmente”, di una nicchia
caratterizzata da un livello di istruzione esclusivamente medio-alto
(il cui peso sulla popolazione regionale è solo del 28%) e da forti
consumi culturali (comprendenti visite ai musei, partecipazione a
spettacoli, lettura di libri).

Titolo di studio (valori %)


Santarcangelo dei Ravenna Mittelfest di Cividale
Teatri Festival del Friuli
Diploma 37,3 42,0 40,3
Laurea 49,0 39,9 42,5
Tot. diploma+laurea 86,3 81,9 82,8

Fonte: elaborazione Fondazione Fitzcarraldo


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Un’indagine Fitzcarraldo sui festival del Piemonte (3)

I visitatori per categorie professionali

Titolo di studio (valori %)


Santarcangelo dei Ravenna Mittelfest di Cividale
Teatri Festival del Friuli
50,0 27,4 22,8
Dirigenti e ceti superiori
Impiegati e professioni
26,6 35,3 22,9
intermedie
Totale 2 categorie 76,6 62,7 45,7

Fonte: elaborazione Fondazione Fitzcarraldo

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Gli elementi di peculiarità del settore culturale

► Uno degli elementi che caratterizza la realizzazione di un


festival è il forte radicamento territoriale, evidenziato dallo
stretto legame che generalmente esiste tra la progettazione
artistica della manifestazione e le scelte di valorizzazione del
territorio.

► Il festival rappresenta dunque un elemento qualificante


dell’offerta culturale del luogo nel quale viene realizzato,
contribuendo ad aumentare la visibilità di un’area geografica e,
conseguentemente, la sua capacità di attrazione nei confronti
di soggetti non residenti.

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Tassonomia dei servizi nel settore culturale

Teatri e fondazioni Musei ed aree


Biblioteche Archivi Festival
liriche archeologiche

conservazione, conservazione,
conservazione,
catalogazione, archiviazione, ricerca
servizi di base rappresentazione catalogazione, rappresentazione
consultazione, in loco e per
esposizione
prestito corrispondenza

prevendita, visite guidate, prenotazione,


servizi ricerca, edizione di fonti,
prenotazione, servizi assistenza didattica, informazione,
complementari riproduzione, … attività didattica, …
informativi, ... fototeca, ... incontri, seminari, …

guardaroba,
ristorazione, ristorazione, ristorazione, ristorazione,
caffetteria,
servizi accessori bookshop, servizi caffetteria, mostre, iniziative di ricerca bookshop, servizi
ristorazione, punti di
educativi, … .. scientifica, .. educativi, …
vendita, ecc.

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Gli elementi in comune

► Appare in primo luogo chiaro come ciascuna delle


istituzioni considerate eroghi un servizio di tipo complesso,
che deriva dalla sommatoria di ulteriori tipologie di servizi
(complementari ed accessori) che completano l’offerta,
integrando i servizi di base.
► Questa circostanza pone in evidenza come sia comunque
necessaria la presenza di una struttura organizzativa preposta
allo svolgimento dei compiti di direzione ed amministrazione
delle risorse mobilitate per lo svolgimento delle differenti
attività. Questa struttura deve avere carattere di permanenza
nel tempo, in modo da valorizzare le competenze e le
professionalità che via via si formano al suo interno.

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Il rapporto con gli stake-holder


► Indipendentemente dall’attività svolta, gli operatori del settore culturale
attivano infatti una fitta trama relazionale con una pluralità di stake-
holder, cioè soggetti “portatori di interessi” diversi, in grado di esprimere,
con intensità variabile, un potere di condizionamento sulla vita di tali
istituti
soggetti opinion
istituzionali leader
proprietari
operatori
finanziatori
turistici

IMPRESA
fornitori clienti
CULTURALE

mecenati e media
donatori dipendenti
comunità comunità
scientifica locale

stake-holder primari stake-holder secondari

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Pausa
(3 minuti)
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DOMANDA:
DOMANDA
Perché in Italia, Paese che custodisce la maggior parte del patrimonio
artistico e culturale esistente, si assiste al crescente sviluppo di
manifestazioni temporanee dal contenuto artistico e culturale, le
quali riprendono, nella loro forma espressiva, il concetto e la prassi
della festa e delle celebrazioni?

Quanti sono? in Italia la Siae (2008) stima circa 1.500 festival (ed
altre manifestazioni temporanee) annui; una recente indagine ne
conta 1.200 di cui 33 di risonanza nazionale per durata e tipologia
(Guerzoni, 2009).

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Una possibile risposta. Dal lato della domanda:

► La società contemporanea: caratterizzata da una visione di


“spettacolarità diffusa” che in maniera pervasiva circonda e
condiziona il vissuto privato, i comportamenti sociali, le modalità di
consumo e di utilizzo del tempo, l’informazione e le dinamiche di
rappresentazione del potere ( fenomeno cd. festivalisation ).

► Dal lato della domanda, si è fatta strada l’idea che un’azione di


consumo culturale assume un valore esponenzialmente maggiore se
resa memorabile e straordinaria; le esperienze individuali all’interno
di un festival assumono tanto più valore, quanto maggiore risulta il
coinvolgimento a livello personale degli utenti che vivono
un’emozione e un’esperienza, senza prezzo.

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Una possibile risposta. Dal lato dell’offerta:

► Nati nei primi decenni del secolo scorso come strumento per
promuovere produzioni musicali, teatrali e cinematografiche, oggi
la loro ideazione è sempre più guidata dalla necessità di incentivare
lo sviluppo territoriale.

► Istituzioni locali e policy maker hanno compreso che i festival


rappresentano uno strumento capace di attrarre più pubblico,
maggiori finanziamenti privati rispetto alle imprese culturali stabili,
maggiore visibilità e ritorni in termini economici ed occupazionali
nel breve periodo.

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Festival: Strumento di marketing territoriale

innalzamento attrattività del territorio in cui viene realizzato:


crescita della visibilità e della capacità d’attrazione di un’area
nei confronti dei non residenti;
 destagionalizzazione: in alcuni casi può contribuire ad attrarre
turisti in quei periodi in cui la loro presenza è meno significativa;
 nuovi bacini di utenza: capacità di avvicinare al consumo
culturale anche persone che normalmente non usufruiscono di
questo genere di consumi.

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I Festival Intelligenti

► Nel corso degli ultimi dieci anni, seppur in ritardo rispetto al resto
d’Europa, anche in Italia si assiste alla proliferazione di festival
nuovi, conosciuti come Festival Intelligenti o Festival di Cultura,
per distinguerli da quelli “di spettacolo”.

► Caratteristica di questo genere di festival è un parziale abbandono


della componente spettacolare, per una sovrapposizione di linguaggi
diversi rispetto a quello tradizionale dei festival: accademici,
scientifici, scolastici, divulgativi...

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I Festival Intelligenti

► Peculiarità di questi festival: la capacità di attirare un gran


numero di spettatori i quali partecipano attivamente all’evento
seguendo modalità informali, interessandosi a tematiche che,
affrontate nei contesti tradizionalmente loro deputati (scuole,
università, accademie..) vengono considerate difficili,
incomprensibili o noiose;

► È proprio la popolazione residente che ha decretato il maggiore


successo di questo tipo di manifestazioni, non solo attraverso la
partecipazione sotto forma di spettatori, ma soprattutto per il
coinvolgimento diretto - derivante dal sentire l’evento come proprio
e dall’orgoglio che ne deriva - negli aspetti realizzativi e
organizzativi (volontari).

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Festival Intelligenti: alcuni esempi


Spettatori Spett. Var.
Nome Città n°abitanti Nascita Durata
Prima Ed. Ultima Ed. %
+
373
Festivaletteratura Mantova 48.000 1997 5 gg. 15.000 71.000 %
+
Modena, Carpi e 333
Festival Filosofia Sassuolo 73.500 2001 3 gg. 30.000 130.000 %
+
108
Festival della Scienza Genova 610.000 2003 13 gg. 130.000 270.000 %
+
183
Festival della Mente Sarzana 20.000 2004 3 gg. 12.000 34.000 %
+
Festival dell'Economia Trento 105.000 2006 5 gg. 50.000 70.000 40%

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Seconda Università Degli Studi di Napoli - Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali - 2009

Festival Intelligenti: alcuni esempi

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Seconda Università Degli Studi di Napoli - Prof. Ludovico Solima - Economia e gestione degli enti culturali - 2009

Campania 2009: arricchite il vostro bagaglio

► Da quest’anno, le oltre 70 manifestazioni legate alle località


campane di maggior rilievo turistico saranno gestite attraverso nuovi
criteri ispirati ad una logica di sistema. Il circuito “Campania
Festival 2009”, voluto dall’Assessore al Turismo e ai Beni Culturali,
è lo strumento per affidare alle istituzioni un ruolo centrale nella
promozione dei territori e dei festival, vere e proprie risorse
turistiche della Campania.

(Dal blog di Claudio Velardi, Ass. Turismo e Beni Culturali


Regione Campania)

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Campania Festival 2009


►La Regione interverrà a supporto dei tanti privati che fino ad oggi
hanno dimostrato competenza e spirito di iniziativa e fungerà da
punto di raccordo per la moltitudine di eventi finora scollegati fra
loro, organizzando campagne di comunicazione unificate e una
programmazione mirata che eviti sovrapposizioni e sia in grado di
dare maggiore visibilità agli appuntamenti ancora poco conosciuti,
anche mediante forme di finanziamento ed incentivazione dedicate.
Gli organismi pubblici di riferimento (EPT, Comuni e Province)
avranno il compito di creare un vero e proprio itinerario di luoghi
d’arte, musica, cinema, danza e teatro ove sarà possibile, attraverso i
festival, assaporare la tradizione enogastronomica locale e ammirare
le bellezze naturali e monumentali della nostra regione.
(Dal blog di Claudio Velardi, Ass. Turismo e Beni Culturali
Regione Campania)
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Campania Festival

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Il perché di questa comparazione

La loro nascita può essere collocata ai due estremi di un ideale


continuum:
► il NFF è nato dieci anni fa per volontà di alcuni privati
cittadini appassionati di cinema i quali, dopo aver dato avvio alla
manifestazione, negli anni hanno incontrato il favore del pubblico
e hanno guadagnato il supporto logistico e finanziario delle
autorità locali;
► Il NTFI, è il risultato dell’emanazione di un bando pubblico
nazionale risalente al 2006, attraverso il quale l’allora Ministro ha
formalmente comunicato la propria volontà di assegnare una
considerevole quantità di risorse finanziarie al fine di avviare,
anche in Italia, un festival nazionale di teatro, sul modello di
quello di Avignone o dei Festival di Edimburgo.

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Festival Campania: NTFI

 25 giorni di spettacolo
 33 luoghi di rappresentazione
 18 paesi coinvolti
12 lingue parlate
 2500 artisti
 250 rappresentazioni
 40 spettacoli
 28 testi originali
 20 nuove creazioni

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Festival Campania: NTFI

► Concepita dall’autorità politica centrale, risulta interessante


l’approccio collaborativo nei confronti delle altre realtà artistiche e
culturali, anche permanenti, del territorio;

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Festival Campania: il NFF

► Il NFF, è ampiamente legittimato dal pubblico


e dai cittadini, ma necessita di un maggior
supporto logistico e finanziari; in tal senso, la
collaborazione con il NTFI può rivelarsi fruttuosa
per entrambi

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Conclusioni…
►Attendiamo di vedere se, per le edizioni 2009, i due festival sopra
menzionati troveranno nella Regione un punto di raccordo capace di
suggerire e fornire gli spunti utili a realizzare quanto dichiarato.

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