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Da LAvvenire del Lavoratore, N. 14, 8 aprile 1909, V. Di Benito Mussolini I GIORNALISTI CLERICALI, SPIE!

Il numero di luned del giornale quotidiano dei preti dedicato in gran parte al nostro Avvenire. Si permetter a me redattore dellorgano sanguigno, del foglio empio e cannibalisticamente antireligioso , a me che ho pescato la massima di Cicerone e lanciata la sfida volterriana* e pubblicata la corrispondenza in cui si parla di pecorelle, di agnellini e di stalla vuota, a me che ho chiamato morbus sacer il nazionalismo da istrioni dei deputati dellUnione Latina, di rispondere qualche cosa ai signori dellorgano clericale e alla loro lunga soffiata da spie che dimostra comessi avrebbero seguito la migliore carriera entrando nelle questure del vicino nonch bello italo regno. Non cercate nel numero di luned del foglio clericale confutazione alcuna a quanto il nostro giornale venuto e viene esponendo in materia religiosa. Si fanno delle citazioni e si passa oltre, le righe in grassetto servono ad attirare lattenzione delle superiori autorit e sono una denuncia . Nella prima parte dell'articolo, lAutore si abbandona a delle lamentazioni tipo Geremia ! Qual meraviglia egli scrive che gli operai di Merano venuti via dalle nostre valli, ascoltino e applaudano il conferenziere socialista, quando nega lesistenza di un premio futuro; qual meraviglia se poi dalle stesse nostre valli ci tocca leggere delle corrispondenze.... come quella di Valfloriana! . A questo sfogo io mi sento commosso e se non avessi esaurito le mie riserve di liquido lacrimale forse di pianto si bagnerebbe la povera cartella sulla quale scrivo. Ma constatiamo intanto per bocca degli avversari che gli operai applaudono e ascoltano il conferenziere socialista. Le deduzioni logiche da farsi le lasciamo per brevit al lettore. La seconda parte dellarticolo dedicata alla mia commemorazione della Comune di Parigi. Si dice che dal mio discorso e dai miei articoli emana un puzzo di petrolio e di sangue che fa inorridire. Potrei rispondere che da tutta la storia dei preti si sprigiona un puzzo di carne umana arrostita, che non fa solo inorridire, ma uccide. Larticolista clericale ricorda gli 80 ostaggi fucilati dai comunardi, ma dimentica le decine di migliaia di comunardi fucilati, mitragliati, sepolti vivi dalle belve feroci che rappresentavano e volevano ristabilire lordine. E degli 80 ostaggi, 6 soli furono i preti fucilati. Se Versaglia avesse risparmiato Blanqui, la Comune avrebbe lasciato la vita allarcivescovo di Parigi. Thiers rispose colla fucilazione di Blanqui e quando al termine delle lunghe pratiche per lo scambio dei due ostaggi, si port allarcivescovo una risposta negativa, larcivescovo parlando di Thiers esclam testualmente : Cet homme n'a pas de coeur! . Ma non forse ingenuit correggere i giornalisti clericali, i professionisti cio del mendacio? Da ultimo lanonimo ricorda la mia definizione del nazionalismo (quello dellU. L.) che ho chiamato morbus sacer. Ma non si tratta di una malattia schifosa da epilettici, nel qual caso avrei detto delirium tremens. Si tratta invece di una malattia morale, e affetti da morbus sacer chiamava il buon Epicuro tutti coloro che rinunciavano alle pi nobili gioie della vita, nellattesa del premio ultramondano. Che cosa ha voluto lo scribivendolo clericale col suo lungo sproloquio? Due cose probabilmente: Che il Comune tolga alla C. del L. il sussidio annuo di cinquecento corone e che le Autorit competenti provvedano ad allontanarmi, come si fatto altrove. Ecco che cosa rispondo al pio desiderio: se il Comune toglie alla Camera del Lavoro il sussidio, non per questo la C. del L. cadr. Se ci vien tolto il gas, ritorneremo alle umili candele o al petrolio. Ma non credano, e qui avete perfettamente ragione, i borghesi di comperare con 500 corone il nostro silenzio nel campo civile sociale. Neppur tutto il patrimonio del Comune di Trento ci far transigere un solo istante. Saremo degli ingrati, ma guai a coloro che nella guerra sociale fanno la parte di romantiche pecorelle : proveranno i denti aguzzi dei lupi. Quanto poi alla possibilit di un mio sfratto, dichiaro altamente che me ne infischio! Avrei finito, se non mi premesse di rilevare ancora una cosa, ed linganno nel quale il redattore clericale cade chiamandoci alleati dell' A.A. Oh! no, no! Noi in alleanza cogli smidollati sforbiciatori del giornale di via Dordi? Mai pi. Appunto perch non abbiamo peli sulla lingua.... italiana, non risparmieremo una sola pedata tutte le volte che ci verranno a tiro.... i sedicenti

divulgatori delle sgrammaticature nellidioma patrio. La nostra posizione chiara : i nostri doveri precisi. Noi non abbiamo debolezze colpevoli, transazioni paurose, compromessi innominabili. Noi sappiamo di combattere una battaglia difficile che richiede la tensione massima delle nostre energie e non ammette esitazioni e rifugge da vilt. Noi non chiediamo misericordia dai nostri avversari, perch ci riserviamo di ripagarli colla stessa moneta. in questo modo che laere delle competizioni sociali si purifica da quanto miasmo pestifero di affarismo materiale, in questo modo che crescono i forti caratteri e le volont aspre e le anime inflessibili e pure. Noi siamo gli anarchici e i desperados, ma anche per i patrizi di Roma pagana desperados eran gli umili che alla parola di Ges vibra- van di speranza e di fede. E pure il mite apostolo di Galilea diceva ai desperados : Voi siete il sale della terra . * II Trentino, N. 76, 5 aprile 1909, XLIV : SCENE, FIGURE, IDEALIT DEL PARTITO ROSSO. (+) Qual meraviglia se si stampano anche siffatte sfide volterriane : " Il neo-deputato del collegio di Porto San Giorgio stato ufficialmente scomunicato dot Vaticano. Non stentiamo (+) " (47).

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