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Sole

Sole
Sole

Il Sole ripreso in falsi colori dal Solar Dynamics Observatory della NASA nella banda dell'ultravioletto.
Classificazione Classe spettrale Nana gialla G2 V Parametri orbitali (all'epoca J2000.0) Semiasse maggiore 26-28103 a.l. 7,62 0,32 kpc 2,25 2,50108 anni 1 anno galattico 217 km/s (media) s (sistema solare) Dati fisici Diametro equat. Diametro polare Diametro medio Schiacciamento Superficie Volume Massa Densit media Del nucleo: Della fotosfera: Della cromosfera: Della corona: Acceleraz. di gravit in superficie 1,391109m []

Periodo orbitale

Velocit orbitale Sistema planetario

1,3909109m 1,39095109m 9106 6,08771018m 1,41221027m 1,98911030kg [] []

[] 1,408103 kg/m 1,5105 kg/m 2104 kg/m 5106 kg/m 1012 kg/m [1]

[] [] 274,0m/s (27,94g)

Sole

2
Velocit di fuga Periodo di rotazione All'equatore: A 30 di latitudine: A 60 di latitudine: A 75 di latitudine: Velocit di rotazione (all'equatore) Inclinaz. dell'asse sull'eclittica Inclinaz. dell'asse sul piano galattico A.R. polo nord Declinazione Temperatura superficiale T. della corona T. del nucleo Luminosit Radianza Metallicit 617,54km/s 27 d 6 h 36 min

28 d 4 h 48 min 30 d 19 h 12 min 31 d 19 h 12 min 1 993m/s

7,25

67,23

286,13 (19h4m30s ) 63,87 (6352:) 5777 [] K (media)

5106K [] ~15,7106K 3,8271026W 2,009107W/(srm) Z = 0,0177 [Fe/H] = 0 [2]

Et stimata

4,57109 anni Dati osservativi

Magnitudine app. Magnitudine ass. Diametro apparente

[] 26,8 (media) 4,83 []

[] 31' 31" (min) [] 32' 03" (medio) [] 32' 35" (max)

Il Sole (dal latino Sol) la stella madre del sistema solare,[] attorno alla quale orbitano gli otto pianeti principali (tra cui la Terra), i pianeti nani, i loro satelliti, innumerevoli altri corpi minori e la polvere diffusa per lo spazio, che forma il mezzo interplanetario. La massa del Sole, che ammonta a circa 21030kg,[] rappresenta da sola il 99,9% della massa complessiva del sistema solare.[][] Il Sole , propriamente, una stella di dimensioni medio-piccole costituita essenzialmente da idrogeno (circa il 74% della sua massa, il 92,1% del suo volume) ed elio (circa il 24-25% della massa, il 7,8% del volume),[] cui si aggiungono altri elementi pi pesanti presenti in tracce.[] classificata come una nana gialla di tipo spettrale G2 V: G2 indica che la stella ha una temperatura superficiale di 5777 K (5504 C), caratteristica che le conferisce un colore bianco estremamente intenso e cromaticamente freddo, che per spesso pu apparire giallognolo, a causa dello scattering dell'atmosfera terrestre, in ragione dell'elevazione dell'astro sull'orizzonte e della limpidezza atmosferica; la V (5 in numeri romani) indica che il Sole, come la maggior parte delle stelle, nella sequenza principale, ovvero in una lunga fase di equilibrio stabile in cui l'astro fonde, nel proprio nucleo, l'idrogeno in elio.[]

Sole Tale processo genera ogni secondo una grande quantit di energia (equivalente a 3,83 1026 J[]), emessa nello spazio sotto forma di radiazioni elettromagnetiche (radiazioni solari), flusso di particelle (vento solare) e neutrini.[] La radiazione solare, emessa fondamentalmente come luce visibile ed infrarossi, consente la vita sulla Terra fornendo l'energia necessaria ad attivare i principali meccanismi che ne stanno alla base;[] inoltre l'insolazione della superficie terrestre regola il clima e la maggior parte dei fenomeni meteorologici. Collocato all'interno del Braccio di Orione, un braccio secondario della spirale galattica, il Sole orbita attorno al centro della Via Lattea ad una distanza media di circa 26000 anni luce e completa la propria rivoluzione in 225-250 milioni di anni.[] Tra le stelle pi vicine, poste entro un raggio di 17 anni luce, il Sole la quinta pi luminosa in termini intrinseci: la sua magnitudine assoluta, infatti, pari a +4,83.[3] Se fosse possibile osservare la nostra stella da Centauri, il sistema stellare pi vicino, essa apparirebbe nella costellazione di Cassiopea con una magnitudine apparente di 0,5.[] Il simbolo del Sole consiste di una circonferenza con un punto al centro (Unicode: U+2609 = linguaggi HTML, XML e derivati: ☉ = ). ; entit nei

Osservazione
Per approfondire, vedi Osservazione del Sole.

Il Sole l'unica stella la cui forma possa essere apprezzata semplicemente alla vista,[] grazie al suo diametro angolare apparente medio di 32' 03" d'arco, che varia per a seconda del punto in cui la Terra si trova nel corso della sua orbita: raggiunge infatti il valore massimo (32' 35") quando il Raffronto tra le dimensioni apparenti del Sole viste dai pianeti del sistema solare; dalla nostro pianeta si trova al perielio, Terra, il diametro angolare apparente misura, in media, 32' 03". mentre il valore minimo (31' 31") all'afelio.[] Simili dimensioni apparenti consentono, previo l'utilizzo di particolare strumentazione ed adeguate protezioni,[] di osservare i dettagli della superficie della nostra stella allo scopo di rivelare e studiare i fenomeni che la caratterizzano. A occhio nudo possibile distinguere il disco solare al tramonto o in presenza di nebbia e nubi, quando l'intensit luminosa sensibilmente minore. Tali osservazioni permettono, seppure in rare circostanze, di osservare delle macchie solari particolarmente estese. Utilizzando poi un modesto telescopio, dotato di un adeguato filtro o utilizzato in modo da proiettare l'immagine della stella su uno schermo bianco, possibile osservare agevolmente le macchie solari e i brillamenti.[] Tuttavia, a causa dei rischi a cui soggetta la retina dell'occhio, l'osservazione del Sole senza le giuste protezioni dannosa alla vista: infatti, la forte radiazione pu provocare la morte di parte delle cellule della retina, deputate alla visione,[][][][] oppure la degenerazione di alcune strutture oculari, come il cristallino.[]

Sole

4 La combinazione delle dimensioni e della distanza dalla Terra del Sole e della Luna tale che i due astri si presentano nel cielo pressappoco col medesimo diametro apparente; tale situazione all'origine di periodiche occultazioni della stella da parte del nostro unico satellite naturale, che prendono il nome di eclissi solari; le eclissi totali, in particolare, consentono di visualizzare la corona solare e le protuberanze. Un'altra osservazione riguarda il suo moto apparente nella volta celeste. Tale moto nell'arco della giornata sfruttato nella scansione delle ore, con l'aiuto di strumenti preposti come le meridiane.[]

Analemma solare.

Inoltre, la stella sembra compiere in un anno un tragitto lungo la fascia zodiacale che varia di giorno in giorno. La traiettoria descritta dal Sole, rilevata determinando la sua posizione alla stessa ora ogni giorno durante l'anno, prende il nome di analemma ed ha una forma somigliante al numero 8, allineato secondo un asse nord-sud. La variazione della declinazione solare annua in senso nord-sud di circa 47 (per via dell'inclinazione dell'asse terrestre rispetto all'eclittica di 66 33', causa fondamentale dell'alternarsi delle stagioni); vi anche una piccola variazione in senso est-ovest causata dalla differente velocit orbitale della Terra, che, nel rispetto delle leggi di Keplero, massima al perielio e minima all'afelio.[]

Storia delle osservazioni


Per approfondire, vedi Storia dell'astronomia.

Prime conoscenze L'uomo, fin dalle sue origini, ha reso oggetto di attenzioni e spesso venerazione molti fenomeni naturali, tra cui il Sole. Le prime conoscenze astronomiche dell'uomo preistorico, che riteneva le stelle dei puntini immutabili "incastonati" nella sfera celeste, consistevano essenzialmente nella previsione dei moti del Sole, della Luna e dei pianeti sullo sfondo delle stelle fisse.[] Un esempio di questa "protoastronomia" dato dagli orientamenti dei primi monumenti megalitici, che tenevano conto della posizione del Sole nei vari periodi dell'anno: in particolare i megaliti di Nabta Playa (in Egitto) e Il complesso megalitico di Stonehenge. Stonehenge (in Inghilterra) erano stati costruiti tenendo conto della posizione dell'astro durante il solstizio d'estate. Molti altri monumenti dell'antichit sono stati costruiti tenendo in considerazione i moti apparenti del Sole: un esempio il Tempio di Kukulkan (meglio noto come El Castillo) a Chichn Itz, nel Messico, che stato progettato per proiettare ombre a forma di serpente durante gli equinozi.[]

Sole Il moto apparente del Sole sullo sfondo delle stelle fisse e dell'orizzonte fu utilizzato per redigere i primi calendari, impiegati per regolare le pratiche agricole.[] Rispetto alle stelle fisse, infatti, il Sole sembra compiere una rotazione attorno alla Terra nell'arco di un anno (sul piano dell'eclittica, lungo la fascia zodiacale); per questo la nostra stella, contrariamente a quanto oggi noto, fu considerata dagli antichi astronomi greci come uno dei pianeti che ruotavano attorno alla Terra, la quale era ritenuta al centro dell'Universo; tale concezione prende il nome di sistema geocentrico o sistema aristotelico-tolemaico.[] Sviluppo di una conoscenza scientifica moderna Una delle prime "spiegazioni scientifiche" sul Sole venne fornita dal filosofo greco Anassagora, che lo immaginava come una grande sfera di metallo infiammato pi grande del Peloponneso e riteneva impossibile che potesse esser trascinato dal carro del dio Helios. Per aver insegnato questa dottrina, considerata "eretica", venne accusato dalle autorit di empiet, imprigionato e condannato a morte (per venne in seguito rilasciato per intervento di Pericle). Eratostene di Cirene, probabilmente, fu il primo a calcolare accuratamente la distanza della Terra dal Sole, nel III secolo a.C.; secondo quanto tramandatoci da Eusebio di Cesarea,[4] egli calcol la distanza dalla nostra Il cosmo secondo la concezione eliocentrica di Copernico. stella in (stadn myradas tetrakosas ki oktkismyras), ovvero 804 milioni di stadi, equivalenti a 149 milioni di chilometri: un risultato sorprendentemente molto simile a quello attualmente accettato, da cui differisce di appena l'1%.[] Un altro scienziato che sfid le credenze del suo tempo fu Niccol Copernico, che nel XVI secolo riprese e svilupp la teoria eliocentrica (che considerava il Sole al centro dell'Universo), gi postulata nel II secolo a.C. dallo scienziato greco Aristarco di Samo. grazie anche all'opera di importanti scienziati del XVII secolo, come Galileo Galilei, Cartesio e Newton, che il sistema eliocentrico arriv, infine, a prevalere su quello geocentrico. Galileo fu inoltre il pioniere dell'osservazione solare, grazie al cannocchiale; lo scienziato pisano scopr nel 1610 le macchie solari,[] e confut una presunta dimostrazione dello Scheiner che esse fossero oggetti transitanti tra la Terra ed il Sole piuttosto che presenti sulla superficie solare [5]. Tuttavia l'osservazione diretta del Sole cost a Galileo la perdita quasi totale della vista.Wikipedia:Uso delle fonti Isaac Newton, il padre della legge di gravitazione universale, osserv la luce bianca solare attraverso un prisma, dimostrando che essa era composta da un gran numero di gradazioni di colore,[] mentre verso la fine del XVIII secolo William Herschel scopr la radiazione infrarossa, presente oltre la parte rossa dello spettro solare.[]

Sole Nell'Ottocento e nel Novecento Nel XIX secolo la spettroscopia consegu enormi progressi: Joseph von Fraunhofer, considerato il "padre" di questa disciplina, effettu le prime osservazioni delle linee di assorbimento dello spettro solare, che attualmente vengono chiamate, in suo onore, linee di Fraunhofer. Nei primi anni dell'era scientifica moderna gli scienziati si interrogavano su quale fosse la causa dell'energia solare. William Thomson, I barone Kelvin, ipotizz che il Sole fosse un corpo liquido in graduale raffreddamento, che emetteva nello spazio la sua riserva interna di calore;[] l'emissione energetica venne spiegata da Kelvin e Hermann von Helmholtz attraverso la teoria detta meccanismo di Kelvin-Helmholtz, secondo la quale l'et del Sole era di 20 milioni di anni: un valore nettamente inferiore ai 4,6 miliardi di anni suggeriti per il nostro pianeta dagli studi geologici.
Le linee di Fraunhofer dello spettro solare.

Nel 1890 Joseph Lockyer, scopritore dell'elio nello spettro solare, sugger che la stella si fosse formata dalla progressiva aggregazione di frammenti rocciosi simili alle meteore.[] Una possibile soluzione alla discrepanza tra il dato di Kelvin-Helmholtz e quello geologico arriv nel 1904, quando Ernest Rutherford sugger che l'energia del Sole potesse essere originata da una fonte interna di calore, generata da un meccanismo di decadimento radioattivo.[] Fu tuttavia Albert Einstein a fornire lo spunto decisivo sulla questione, con la sua relazione massa-energia E=mc.[] Lo stesso Einstein riusc a dimostrare tra il 1905 ed il 1920 la ragione del particolare moto orbitale di Mercurio, attribuita inizialmente alle perturbazioni di un pianeta pi interno, chiamato dagli astronomi Vulcano. Einstein suppose che il particolare moto del pianeta non fosse dovuto ad alcuna perturbazione planetaria, bens al campo gravitazionale del Sole, la cui enorme massa genera una curvatura dello spazio-tempo.[] L'entit della curvatura dipenderebbe dalla relazione:

dove corpo,

la costante di gravitazione universale,

la massa del la

indica la deflessione dei raggi (misurata in gradi) e

velocit della luce nel vuoto. Tale curvatura sarebbe dunque responsabile della precessione del perielio del pianeta e della lieve deflessione che la luce e qualunque altra radiazione elettromagnetica, in conseguenza della teoria della relativit generale, subirebbe in prossimit del campo gravitazionale Rappresentazione grafica della deflessione da parte del Sole.[] Si calcolato che la curvatura spaziotemporale del campo gravitazionale del Sole di un'onda radio inviata dalla sonda Cassini. provocherebbe uno spostamento nella posizione di una stella pari a 1,7 secondi d'arco. Nel 1919 il fisico inglese Arthur Eddington conferm la teoria in occasione di un'eclissi. L'anno successivo il fisico inglese ipotizz che l'energia solare fosse il risultato delle reazioni di fusione nucleare, causate dalla pressione e dalla temperatura interna del Sole, che trasformerebbero l'idrogeno in elio e produrrebbero energia a causa della differenza di massa.[] La teoria venne ulteriormente sviluppata negli anni trenta dagli astrofisici Subrahmanyan Chandrasekhar e Hans Bethe; quest'ultimo studi nei dettagli le due principali reazioni nucleari che producono energia nelle

Sole stelle,[][] ovvero la catena protone-protone ed il ciclo del carbonio-azoto, calcolando il quantitativo energetico sviluppato da ciascuna reazione.[] Nel 1957 venne poi pubblicato un articolo, intitolato Synthesis of the Elements in Stars,[] in cui veniva proposto un modello consistente con i dati a disposizione, e a tutt'oggi valido, secondo il quale la maggior parte degli elementi nell'Universo furono creati dalle reazioni nucleari all'interno delle stelle, a eccezione di idrogeno, elio e litio, formatisi in massima parte durante la nucleosintesi primigenia e dunque gi presenti in notevole quantit prima che si formassero le prime stelle.[] Missioni spaziali
Per approfondire, vedi Esplorazione del Sole.

Con l'avvento, nei primi anni cinquanta, dell'era spaziale e l'inizio delle esplorazioni del sistema solare, numerose sono state le sonde appositamente progettate per studiare la nostra stella. Transito lunare (info file) Un transito della Luna davanti al Sole catturato durante il rodaggio delle camere ad ultravioletti delle sonde STEREO. I primi satelliti progettati per osservare il Sole furono i Pioneer 5, 6, 7, 8 e 9 della NASA, lanciati tra il 1959 e il 1968. Le sonde orbitarono attorno al Sole ad una distanza di poco inferiore a quella dell'orbita terrestre ed effettuarono le prime misure dettagliate del vento e del campo magnetico solare. La sonda Pioneer 9 oper per molto tempo, trasmettendo dati fino al 1987.[] Negli anni settanta la sonda Helios 1 e la stazione spaziale Skylab fornirono agli scienziati nuovi e significativi dati sull'emissione del vento solare e sulla corona. Ulteriori dati sono stati forniti dalla sonda della NASA Solar Maximum Mission, lanciata nel 1980, che aveva lo scopo di osservare le radiazioni ultraviolette, i raggi gamma ed X emanati dai flare solari durante il periodo di massima attivit.[] Gli anni novanta videro il lancio di numerose sonde, come la giapponese Yohkoh (1991), progettata per osservare i flare solari alle lunghezze d'onda dei raggi X,[] e la Solar and Heliospheric Observatory (SOHO, 1995), frutto della collaborazione tra ESA e NASA; quest'ultima in particolare ha garantito sin dal suo lancio una costante osservazione della nostra stella in gran parte delle lunghezze d'onda dello spettro elettromagnetico, permettendo anche la scoperta di un gran numero di comete radenti.[] Queste sonde hanno tuttavia effettuato osservazioni dettagliate solamente delle regioni equatoriali del Sole, visto che le loro orbite erano situate sul piano dell'eclittica. La sonda Ulysses venne invece progettata per studiare le regioni polari, operando anche misurazioni del vento solare e dell'intensit del campo magnetico.[] Lanciata nel 1990, la Ulysses fu inizialmente diretta verso Giove in modo da sfruttare l'effetto fionda gravitazionale del gigante gassoso ed allontanarsi dal piano delle orbite planetarie.[] Nel 1998 fu lanciata la sonda TRACE, finalizzata ad individuare le connessioni tra il campo magnetico della stella e le strutture di plasma associate, grazie anche all'ausilio di immagini ad alta risoluzione della fotosfera e della bassa atmosfera del Sole.[] A differenza della fotosfera, ben studiata attraverso la spettroscopia, la composizione interna del Sole poco conosciuta. La missione Genesis fu progettata per prelevare dei campioni di vento solare e avere una misura diretta della composizione della materia costituente la stella. Nel 2006 stata lanciata la missione Solar Terrestrial Relations Observatory (STEREO), che consiste di due navicelle identiche poste in orbite che permettono di ottenere una visione stereoscopica della stella.[]

Sole

Posizione all'interno della Galassia


Il Sole orbita a una distanza dal centro della Via Lattea stimata in 26000 1400 anni luce (7,62 0,32 kpc).[] La stella situata in una regione periferica della Galassia,[6] pi precisamente all'interno della Bolla Locale, una cavit nel mezzo interstellare della Cintura di Gould, collocata nel bordo pi interno del Braccio di Orione, un braccio galattico secondario posto tra il Braccio di Perseo e il Braccio del Sagittario;[] i due bracci sono separati da circa 6500 anni luce di distanza.[] La nostra stella si trova attualmente nella Nube Interstellare Locale, un addensamento del mezzo interstellare dovuto all'unione della Bolla Locale con l'adiacente Bolla Anello I.[][] Data la relativa lontananza dal centro galattico, da altre regioni ad elevata densit stellare e da forti sorgenti di radiazioni quali pulsar o oggetti simili, il Sole, e dunque il sistema solare, si trova in quella che gli scienziati definiscono

La posizione del Sole all'interno della Via Lattea (NASA).

zona galattica abitabile.[] Il sistema solare impiega 225250 milioni di anni per completare una rivoluzione attorno al centro della Galassia (anno galattico);[] perci il Sole avrebbe completato 2025 orbite dal momento della sua formazione ed 1/1250 di orbita dalla comparsa dell'essere umano sulla Terra. La velocit orbitale della nostra stella di circa 220km/s; a questa velocit il sistema solare impiega circa 1400 anni per percorrere la distanza di un anno-luce, ossia 8 giorni per percorrere una unit astronomica (UA).[] La direzione apparente verso cui si muove la nostra stella durante la propria rivoluzione attorno al centro di massa della Galassia prende il nome di apice solare e punta verso la stella Vega e la costellazione di Ercole, con un'inclinazione di circa 60 in direzione del centro galattico.[] Si ritiene che l'orbita del Sole abbia una forma ellittica quasi circolare, tenendo conto delle perturbazioni causate dalla diversa distribuzione delle masse nei bracci della spirale galattica; inoltre il Sole oscilla al di sopra e al di sotto del piano galattico mediamente 2,7 volte ogni orbita, secondo un andamento assimilabile ad un moto armonico.[] Poich la densit stellare piuttosto alta nel piano galattico e nei suoi pressi, tali oscillazioni coincidono spesso con un incremento nel tasso degli impatti meteoritici sulla Terra, responsabili talvolta di catastrofiche estinzioni di massa. Tale incremento dovuto al fatto che le altre stelle esercitano delle forze mareali sugli asteroidi della Fascia principale o della Cintura di Kuiper o sulle comete della Nube di Oort, che vengono di conseguenza dirette verso il sistema solare interno.[] Il Sole fa parte di un gruppo di oltre 100 milioni di stelle di classe spettrale G2 note all'interno della Via Lattea e supera in luminosit ben l'85% delle stelle della Galassia, gran parte delle quali sono deboli nane rosse.[] Tra le stelle luminose pi vicine, poste entro un raggio di 17 anni luce, il Sole occupa la quinta posizione in termini di luminosit intrinseca: la sua magnitudine assoluta, infatti, pari a +4,83.[3]

Sole

La costellazione di Cassiopea come apparirebbe da Centauri.

Il Sole da Centauri
Per approfondire, vedi la voce Il cielo visto da Centauri.

Se intorno al sistema di Centauri, il sistema stellare pi vicino al sistema solare (distante circa 4,3 anni luce), orbitassero dei pianeti di tipo roccioso, nei quali si fossero sviluppate forme di vita intelligenti in grado di osservare il cielo e comprenderne i meccanismi, esse lo vedrebbero non molto diverso da come lo vediamo noi. Le differenze resterebbero circoscritte ad alcuni particolari: ad esempio, la stella Sirio si verrebbe a trovare nella costellazione di Orione, ad alcuni gradi da Betelgeuse, anzich nel Cane Maggiore; la costellazione del Centauro sarebbe privata della sua stella pi luminosa, mentre Cassiopea si troverebbe ad avere una luminosa stella di magnitudine 0,5 in pi: si tratta del Sole. La collocazione della nostra stella facilmente calcolabile, poich essa si troverebbe agli antipodi della posizione di Centauri vista dalla Terra: avrebbe dunque un'ascensione retta di 02h39m35s ed una declinazione di +605000,[] che la porterebbe a trovarsi alla sinistra di Segin ( Cassiopeiae); la costellazione assumerebbe a questo punto non pi la ben nota forma a "\/\/", bens una forma simile a questa: "/\/\/".[]

Sole

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Ciclo vitale
Per approfondire, vedi Evoluzione stellare e Origine ed evoluzione del sistema solare.

Il ciclo vitale del Sole sul diagramma H-R: 1. Protostella; 2. Stella T Tauri; 3. Sequenza principale (G V); 4. Gigante rossa; 5. Nana bianca.

Il Sole una stella di popolazione I (o terza generazione) la cui formazione sarebbe stata indotta dall'esplosione, circa 5 miliardi di anni fa, di una o pi supernovae nelle vicinanze di un'estesa nube molecolare del Braccio di Orione.[][] accertato che, circa 4,57 miliardi di anni fa,[7] il rapido collasso della nube, innescato dalle supernovae, port alla formazione di una generazione di giovanissime stelle T Tauri, tra le quali anche il Sole, che, subito dopo la sua formazione, assunse un'orbita quasi circolare attorno al centro della Via Lattea, ad una distanza media di circa 26000 a.l. Le inclusioni ricche di calcio e alluminio, residuate dalla formazione stellare, formarono poi un disco protoplanetario attorno alla stella nascente.[] Tale ipotesi stata formulata alla luce dell'alta abbondanza di elementi pesanti, quali oro e uranio, nel nostro sistema planetario. Gli astronomi ritengono che questi elementi siano stati sintetizzati o tramite una serie di processi nucleari endoergonici durante l'esplosione della supernova (fenomeno che prende il nome di nucleosintesi delle supernovae), o grazie alle trasmutazioni, per mezzo di successivi assorbimenti neutronici, da parte di una stella massiccia di popolazione II (o di seconda generazione).[]

Il Sole attualmente nella sequenza principale del diagramma Hertzsprung-Russell, ovvero in una lunga fase di stabilit durante la quale l'astro genera energia attraverso la fusione, nel suo nucleo, dell'idrogeno in elio; la fusione nucleare inoltre fa s che la stella sia in uno stato di equilibrio, sia idrostatico, ossia non si espande (a causa della pressione di radiazione delle reazioni termonucleari) n si contrae (per via della forza di gravit, cui sarebbe naturalmente soggetta), sia termico.[] Una stella di classe G2 come il Sole impiega, considerando la massa, circa 10 miliardi (1010) di anni per esaurire completamente l'idrogeno nel suo nucleo.[][][] Il Sole si trova a circa met della propria sequenza principale. Al termine di questo periodo di stabilit, tra circa 5 miliardi di anni, il Sole entrer in una fase di forte instabilit che prende il nome di gigante rossa: nel momento in cui l'idrogeno del nucleo sar totalmente convertito in elio, gli strati immediatamente superiori subiranno un collasso dovuto alla scomparsa della pressione di radiazione delle reazioni termonucleari. Il collasso determiner un incremento termico fino al raggiungimento di temperature tali da innescare la fusione dell'idrogeno negli strati superiori, che provocheranno l'espansione della stella fino ad oltre l'orbita di Mercurio;[] l'espansione causer un raffreddamento del gas (fino a 3500 K), motivo per il quale la stella avr una colorazione fotosferica tipicamente gialla intensa .[]

Sole

11 Quando anche l'idrogeno dello strato superiore al nucleo sar totalmente convertito in elio (entro poche decine di milioni di anni[]) si avr un nuovo collasso, che determiner un aumento della temperatura del nucleo di elio fino a valori di 108 K;[] a questa temperatura si innescher repentinamente la fusione dell'elio (flash dell'elio[]) in carbonio e ossigeno.[][] La stella subir una riduzione delle proprie dimensioni, passando dal ramo delle giganti al ramo orizzontale del diagramma H-R.[] A causa delle elevatissime temperature del nucleo, la fusione dell'elio si esaurir in breve tempo (qualche decina di milioni di anni) e i prodotti di fusione, non impiegabili in nuovi cicli termonucleari a causa della Raffronto tra le dimensioni del Sole nella sequenza principale e nella piccola massa della stella, si accumuleranno inerti nel fase di gigante rossa. nucleo;[] frattanto, venuta a mancare nuovamente la pressione di radiazione che spingeva verso l'esterno, avverr un successivo collasso che determiner l'innesco della fusione dell'elio nel guscio che avvolge il nucleo e dell'idrogeno nello strato ad esso immediatamente superiore. Queste nuove reazioni produrranno una quantit di energia talmente elevata da provocare una nuova espansione dell'astro,[] che raggiunger cos dimensioni prossime ad 1UA (circa 100 volte quelle attuali),[] tanto che la sua atmosfera arriver ad inglobare molto probabilmente Venere.[] Incerto invece il destino della Terra: alcuni astronomi ritengono che anche il nostro pianeta verr inglobato dalla stella morente;[] altri invece ipotizzano che il pianeta si salver, poich la perdita di massa da parte della nostra stella farebbe allargare la sua orbita, che slitterebbe di conseguenza sino a quasi 1,7 UA.[] Il nostro pianeta sar per inabitabile: gli oceani saranno evaporati a causa del forte calore e gran parte dell'atmosfera verr dispersa nello spazio dall'intensa energia termica, che incrementer l'energia cinetica delle molecole del gas atmosferico consentendo loro di vincere l'attrazione gravitazionale del nostro pianeta.[] Tutto ci avverr entro i prossimi 3,5 miliardi di anni e, cio, ancor prima che il Sole entri nella fase di gigante rossa.[] Entro 7,8 miliardi di anni, esaurito ogni processo termonucleare, il Sole rilascer i suoi strati pi esterni, che verranno spazzati via sotto forma di "supervento" creando una nebulosa planetaria;[] le parti pi interne collasseranno e daranno origine ad una nana bianca (circa delle dimensioni della Terra), che lentamente si raffredder sino a diventare, nel corso di centinaia di miliardi di anni,[8] una nana nera.[][] Questo scenario evolutivo tipico di stelle con una massa simile a quella del Sole, ossia che hanno una massa non sufficientemente elevata da esplodere come supernove.[][]

Sole

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Caratteristiche morfologiche e rotazione


Per approfondire, vedi Rotazione solare.

Il Sole una sfera di plasma quasi perfetta, le cui dimensioni sono un po' pi grandi di quelle di una stella di media grandezza, ma decisamente pi piccole di quelle di una ben pi imponente gigante blu o gigante rossa. Possiede un'ellitticit stimata in circa 9 milionesimi:[] infatti, il suo diametro polare differisce da quello equatoriale di appena 10km.[] Tale differenza sussiste perch la rotazione del corpo sul proprio asse origina all'equatore una forza, che tenderebbe a fargli assumere una forma ellissoidale: la forza centrifuga. Tuttavia, poich la rotazione della stella molto lenta,[] la forza centrifuga 18 milioni di volte pi debole della gravit superficiale; da ci ne consegue che la stella non possieda un rigonfiamento equatoriale molto pronunciato, caratteristica propria invece di alcune stelle, come Achernar, le quali possiedono elevate La rotazione del Sole. NASA velocit di rotazione.[][] Inoltre, gli effetti mareali esercitati dai pianeti sulla stella non ne influenzano significativamente la forma. Poich si trova allo stato di plasma e non possiede, al contrario di un pianeta roccioso, una superficie solida, la stella soggetta ad una rotazione differenziale, ovvero ruota in maniera diversa a seconda della latitudine: infatti la stella ruota pi velocemente all'equatore che non ai poli ed il periodo di rotazione varia tra i 25 giorni dell'equatore e i 35 dei poli.[] Tuttavia, poich il punto di vista osservativo dalla Terra cambia man mano che il nostro pianeta compie il proprio moto di rivoluzione, il periodo di rotazione apparente all'equatore di 28 giorni.[] Inoltre, la densit dei gas che costituiscono la stella diminuisce esponenzialmente all'aumentare della distanza dal centro.[][]

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Struttura
Per approfondire, vedi Struttura stellare.

Il Sole possiede una struttura interna ben definita, la quale non , tuttavia, direttamente osservabile a causa dell'opacit alla radiazione elettromagnetica degli strati interni della stella. Un valido strumento per determinare la struttura solare fornito dall'eliosismologia,[] una disciplina che, esattamente come la sismologia, studia la diversa propagazione delle onde sismiche per rivelare l'interno della Terra, analizza la differente propagazione delle onde di pressione (infrasuoni) che attraversano l'interno del Sole.[] L'analisi eliosismologica spesso associata a simulazioni computerizzate, che consentono agli astrofisici di determinare con buona approssimazione la struttura interna della nostra stella.[][] Il raggio del Sole la distanza tra il suo centro e il limite della fotosfera, strato al di sopra del quale i gas sono abbastanza freddi o rarefatti da consentire l'irraggiamento di un significativo quantitativo di energia luminosa; perci lo strato meglio visibile ad occhio nudo.[][] La struttura interna del Sole, come quella delle altre stelle, appare costituita di involucri concentrici;[] ogni strato possiede caratteristiche e condizioni fisiche ben precise, che lo differenziano dal successivo.[] Gli strati sono, dal centro verso l'esterno:[][] Il nucleo; La zona radiativa; La tachocline; La zona convettiva; La fotosfera, la superficie del Sole; L'atmosfera, suddivisa in: Cromosfera; Zona di transizione; Corona.

Spaccato della struttura del Sole: 1. Nucleo 2. Zona radiativa 3. Zona convettiva 4. Fotosfera 5. Cromosfera 6. Corona 7. Macchia solare 8. Granulazione fotosferica 9. Protuberanza ad arco.

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Nucleo

La fusione dell'idrogeno.

Per approfondire, vedi Nucleo solare.

Il nucleo solare rappresenta in volume il 10% della stella, in massa oltre il 40%.[][] qui che avvengono le reazioni di fusione nucleare, fonte principe dell'energia solare.[] Gli astrofisici ritengono che il nucleo solare abbia dimensioni prossime a 0,2 raggi solari, con una densit superiore a 150000kg/m (150 volte quella dell'acqua), una temperatura di circa 13600000 K (per raffronto, la temperatura superficiale della stella 2350 volte inferiore 5777 K ) ed una pressione di quasi 500 miliardi di atmosfere;[][] la combinazione di simili valori a favorire la fusione nucleare dell'idrogeno in elio. Il nucleo l'unica regione della nostra stella in cui, attualmente,[9] avvenga la fusione nucleare. Tali reazioni liberano energia sotto forma di radiazione che, una volta emessa dal nucleo, viene assorbita e riemessa dalla materia degli strati superiori, contribuendo a mantenere alta la temperatura; nell'attraversare gli strati della stella la radiazione elettromagnetica perde energia assumendo lunghezze d'onda sempre maggiori, passando dalla banda alla banda X e ultravioletta, per poi diffondersi nello spazio come luce visibile.[] Un altro prodotto delle reazioni nucleari sono i neutrini, particelle che raramente interagiscono con la materia e che dunque attraversano liberamente lo spazio.[]

Zona radiativa
Per approfondire, vedi Zona radiativa.

Situata all'esterno del nucleo, la zona radiativa si estende da circa 0,2 sino a 0,7 raggi solari; essa assorbe l'energia prodotta dal nucleo e la trasmette per irraggiamento (donde il nome) agli strati superiori.[] Pressione e temperatura sono ancora abbastanza elevate da permettere il trasferimento dell'energia allo strato successivo.[][] In questa fascia avviene il trasferimento dell'energia prodotta nel nucleo verso lo strato superiore, la zona convettiva; la zona radiativa appare priva di moti convettivi: infatti, mentre la materia diventa pi fredda a quote crescenti, il gradiente di temperatura resta minore di quello del tasso di caduta adiabatica, il che agevola il trasferimento di energia per irraggiamento.[]

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15 L'energia viene trasferita verso gli strati pi esterni in maniera molto lenta: infatti, gli ioni di idrogeno ed elio emettono fotoni, che viaggiano attraverso una breve distanza prima di essere riassorbiti e riemessi da altri ioni.[][] Una recente analisi dei dati raccolti dalla missione SOHO suggerisce che la velocit di rotazione della zona radiativa sia leggermente inferiore a quella del nucleo.[]

Rielaborazione computerizzata dei dati eliosismologici che mette in evidenza la disposizione e la struttura della zona radiativa, della tachocline e della zona convettiva.

Zona di transizione (Tachocline)


Per approfondire, vedi Tachocline.

La zona di transizione tra la porzione radiativa e quella convettiva prende il nome di tachocline e si estende, secondo recenti studi eliosismologici, a partire da 0,70 raggi solari.[] Gli astrofisici ritengono che tali dimensioni svolgano un ruolo determinante nella genesi del campo magnetico solare, in quanto interverrebbero nella dinamo solare (meccanismo grazie al quale si origina il campo magnetico della nostra stella) rinforzando i deboli campi poloidali per crearne uno pi intenso di forma toroidale.[][]

Zona convettiva
Per approfondire, vedi Zona convettiva.

La zona convettiva ha uno spessore di circa 200000km e si trova nella porzione esterna del Sole, a partire da circa il 70% del raggio solare.[] L'area caratterizzata da temperature e densit inferiori a quelle degli strati sottostanti; di conseguenza, energia e calore non possono essere trasferiti per irraggiamento, ma attraverso moti convettivi. La materia pi calda e meno densa viene portata in superficie, dove cede parte della propria energia termica; una volta raffreddata, la materia risprofonda alla base della zona convettiva, dove riceve nuovamente il calore proveniente dalla zona radiativa.[] A differenza dello strato sottostante, dunque, nella zona convettiva la materia in costante movimento.[][] Questo costante e turbolento movimento sembra essere una delle cause fondamentali della dinamo solare.[] Le colonne termiche della zona convettiva lasciano segni sulla fotosfera solare che prendono il nome di granuli o supergranuli solari.[]

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Fotosfera
Per approfondire, vedi Fotosfera.

La fotosfera lo strato superficiale del Sole, al di sotto del quale la stella diviene opaca alla luce visibile;[] si tratta dunque del primo strato visibile, dal quale l'energia proveniente dall'interno libera di propagarsi nello spazio. sede di fenomeni come le macchie solari e i flare.[][] caratterizzata da una densit di 1023 particelle al metro cubo (equivalente all'1% della densit dell'atmosfera terrestre al livello del mare),[] mentre il suo spessore varia da alcune decine fino a qualche centinaia di chilometri. Il cambiamento di opacit rispetto agli strati inferiori (la sua opacit infatti lievemente inferiore a quella dell'atmosfera terrestre[]) dovuto alla diminuzione del numero di ioni idruro (H ), che assorbono con facilit la luce visibile; la luce da noi percepita invece prodotta dalla ricombinazione tra gli elettroni liberi e gli atomi di idrogeno per generare ioni H.[][]
La temperatura effettiva del Sole (area gialla) raffrontata con quella di un corpo nero delle stesse dimensioni che emetta la medesima quantit di energia radiante (area grigia).

Poich gli strati pi alti della fotosfera sono pi freddi di quelli pi profondi, l'immagine del Sole appare pi luminosa al centro, e si fa via via pi tenue man mano che si procede verso il bordo del perimetro del disco visibile; questo fenomeno chiamato oscuramento al bordo, ed causato da un fenomeno di prospettiva.[][] Lo spettro fotosferico presenta caratteristiche relativamente simili a quelle dello spettro continuo di un corpo nero riscaldato alla temperatura di 5777 K,[] e appare intervallato dalle linee di assorbimento della tenue atmosfera stellare. All'osservazione diretta la fotosfera presenta un aspetto granuloso, dovuto alla presenza della granulazione e della supergranulazione.[] Durante i primi studi dello spettro ottico della fotosfera, furono trovate alcune linee di assorbimento che non corrispondevano con nessun elemento noto sulla Terra. Nel 1868, Norman Lockyer ipotizz che queste linee fossero causate da un nuovo elemento, che chiam elio, come l'omonimo dio greco del Sole; venticinque anni dopo, l'elio venne isolato sulla Terra.[]

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Atmosfera

L'atmosfera del Sole risulta visibile durante un'eclissi totale.

Per approfondire, vedi Atmosfera stellare.

Gli strati al di sopra della fotosfera costituiscono l'atmosfera solare[][][] e risultano visibili a tutte le lunghezze d'onda dello spettro elettromagnetico, dalle onde radio ai raggi gamma passando per la luce visibile.[] Gli strati sono, in ordine: la cromosfera, la zona di transizione, la corona e l'eliosfera;[] quest'ultima, che pu essere considerata la tenue prosecuzione della corona, si estende sin'oltre la Fascia di Kuiper, fino all'eliopausa, dove forma una forte onda d'urto di confine (bow shock) con il mezzo interstellare.[] La cromosfera, la zona di transizione e la corona sono molto pi caldi della superficie solare; la ragione di questo riscaldamento resta tuttora sconosciuta.[] Qui si trova anche lo strato pi freddo del Sole: si tratta di una fascia chiamata regione di minima temperatura (temperature minimum in inglese), posta circa 500km sopra la fotosfera: quest'area, che ha una temperatura di 4000K, sufficientemente fredda da consentire l'esistenza di alcune molecole, come il monossido di carbonio e l'acqua, le cui linee di assorbimento sono ben visibili nello spettro solare.[][] Cromosfera
Per approfondire, vedi Cromosfera.

Al di sopra della fotosfera si trova una sottile fascia spessa circa 2000km, chiamata cromosfera (dal greco , - chroma, chromatos -, che significa colore) a causa dei suoi brillamenti colorati visibili subito prima e subito dopo le eclissi totali di Sole.[] un sottile involucro costituito da gas rarefatto che appare di colore rossastro; in realt, lo strato trasparente. La colorazione rossastra dovuta agli atomi di idrogeno, che alle pi basse pressioni della cromosfera emettono radiazioni di tale colore.[][]

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18 La cromosfera interessata da diversi fenomeni emissivi di origine magnetica, come le spicule e le protuberanze solari. La temperatura nella cromosfera aumenta gradualmente man mano che ci si allontana dalla stella, raggiungendo i 100000K negli strati pi esterni.[]

Diagramma della bassa atmosfera solare.

Zona di transizione
Per approfondire, vedi Zona di transizione.

Al di sopra della cromosfera si trova la zona di transizione, in cui la temperatura sale rapidamente dai circa 100000K degli strati pi esterni della cromosfera, fino al milione di kelvin della corona;[][] tale incremento causa una transizione di fase dell'elio, che qui diventa completamente ionizzato per le elevate temperature. La zona di transizione non possiede un limite di altitudine definito: forma infatti una sorta di alone attorno alle formazioni della cromosfera come le spicole ed i filamenti ed in moto costante e caotico. La zona di transizione non visibile facilmente dalla Terra, ma ben rilevabile dallo spazio attraverso strumenti sensibili alle lunghezze d'onda dell'ultravioletto distante.[]

Un'espulsione di massa coronale ripresa dalla sonda SOHO.

Sole Corona
Per approfondire, vedi Corona solare.

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La corona la parte esterna dell'atmosfera solare, non ha limiti definiti e si estende nello spazio per decine di milioni di chilometri in modo molto tenue.[] costituita da plasma a elevatissima temperatura (oltre un milione di kelvin). Essendo il plasma molto rarefatto, la temperatura non da intendersi nel significato convenzionale; si parla in questo caso di temperatura cinetica.[][] Gli strati interni della corona hanno una densit di 1014 1016 particelle al metro cubo (l'atmosfera terrestre al livello del mare ha una densit di 2 1025 particelle al metro cubo) ed sede di numerosi fenomeni di tipo magnetico, come le espulsioni di massa (CME) e gli anelli coronali.[] Gli astrofisici non sono ancora riusciti a comprendere perch la corona abbia una temperatura cos elevata; essi ritengono che parte del calore sia originato dalla riconnessione delle linee del campo magnetico solare (l'argomento trattato pi ampiamente nel paragrafo Problema del riscaldamento coronale).[]

Vento solare
Per approfondire, vedi Vento solare.

Anche il Sole, come altre stelle, emette un flusso di particelle dall'atmosfera superiore: il vento solare. Il vento solare formato da plasma e la sua composizione chimica identica a quella della corona: 73% idrogeno e 25% elio, con il restante 2% formato da elementi in tracce.[] Nei pressi della Terra, la velocit del vento solare varia tra 200 e 900km/s (in media 450km/s). Ogni secondo la stella perde, tramite il vento solare, una quantit di materia pari a 1,37109kg;[] si tratta tuttavia di una perdita insignificante, poich in un anno corrisponde a 2,181014 volte la massa complessiva del Sole.[] Il vento solare trasporta con s, a causa del peculiare comportamento del plasma magnetizzato, il campo magnetico del Sole nello spazio interplanetario, fino ad una distanza di circa 160 unit astronomiche. Il vento solare si muove in direzione radiale rispetto al Sole; a causa della sua rotazione le linee di campo si curvano a forma di spirale. Alcuni studi ipotizzano che il vento solare svolga un'importante funzione protettiva nei confronti dei pianeti, ossia "schermerebbe" i raggi cosmici grazie alla sua natura ionizzata.[]
Disegno che rappresenta le strutture dell'eliosfera.

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Eliosfera
Per approfondire, vedi Eliosfera.

Il vento solare crea una "bolla" nel mezzo interstellare, che prende il nome di eliosfera. L'eliosfera si estende da una distanza di circa 20 raggi solari (0,1UA) dalla superficie del Sole fino alle regioni pi estreme del sistema solare. Il suo limite pi interno definito come la regione in cui il flusso del vento solare diventa "superalfvnico", ossia supera la velocit dell'onda di Alfvn; le forze dinamiche e di turbolenza all'esterno di questo limite non possono per influenzare la forma della corona solare, poich entro questo limite il flusso viaggia a velocit inferiori o uguali a quelle dell'onda di Alfvn. Il vento solare viaggia in maniera continua attraverso l'eliosfera, fino a che non si scontra con l'eliopausa, ad oltre 50UA dal Sole. Nel dicembre del 2004, la sonda spaziale Voyager 1 attravers l'eliopausa; entrambe le sonde Voyager, nell'avvicinarsi al confine col l'eliopausa, hanno registrato un livello sempre pi alto di particelle energetiche.[]

Campo magnetico
Per approfondire, vedi Campo magnetico solare e Corrente eliosferica diffusa.

Il moto turbolento del plasma e delle particelle cariche della zona convettiva generano un potente campo magnetico, caratterizzato da poli appaiati (nord e sud) disposti lungo tutta la superficie solare. Il campo inverte il proprio verso ogni undici anni, in corrispondenza del massimo del ciclo solare.[] Il campo magnetico solare all'origine di diversi fenomeni che prendono complessivamente il nome di "attivit solare"; tra essi si annoverano le macchie fotosferiche, i flare (o brillamenti) e le variazioni nell'intensit del vento solare, che diffonde materia attraverso il sistema solare.[][] La rotazione differenziale della stella causa una forte deformazione delle linee del campo magnetico, che [] appaiono aggrovigliate su s stesse; su di esse si dispone il plasma delle eruzioni solari, che vanno a formare vasti anelli di materia incandescente, noti come anelli coronali.[] Le deformazioni delle linee di campo danno luogo alla dinamo e al ciclo undecennale dell'attivit solare, durante il quale l'intensit del campo magnetico subisce delle variazioni.[] La densit del flusso magnetico solare di 104 tesla in prossimit della stella.[] L'interazione tra il campo magnetico solare ed il plasma del mezzo interplanetario crea una corrente eliosferica diffusa, ossia un piano che separa regioni in cui il campo magnetico converge in direzioni diverse.[]
Rappresentazione artistica della corrente eliosferica diffusa.

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Ciclo solare
Per approfondire, vedi Ciclo undecennale dell'attivit solare.

Il ciclo solare (detto anche ciclo dell'attivit magnetica solare) il tempo, mediamente pari a undici anni, che intercorre tra due periodi di minimo dell'attivit solare; la lunghezza del periodo non strettamente regolare, ma pu variare tra i dieci e i dodici anni. anche la principale causa delle periodiche variazioni di tutti i fenomeni solari che influiscono sul tempo meteorologico spaziale.[] Alimentato da un processo di tipo idromagnetico, all'origine del campo magnetico solare stesso, il ciclo solare: modella l'atmosfera ed il vento solare; modula l'irradianza solare; modula il flusso delle radiazioni a lunghezza d'onda corta, dagli ultravioletti ai raggi X; modula la frequenza dei fenomeni eruttivi, come i flare e le espulsioni di massa; modula indirettamente il flusso dei raggi cosmici ad alta energia che penetrano nel sistema solare.
Il ciclo solare 23 (1996-2006 con massimo nel 2001) visto ai raggi X dalla sonda Il ciclo solare si divide in due fasi: una fase SOHO. di massimo, in cui l'attivit della stella si presenta pi frenetica, e una fase di minimo, in cui l'attivit meno intensa. L'attivit solare durante il minimo coincide spesso con temperature pi basse rispetto alla media sulla Terra, mentre le fasi di massimo pi ravvicinate tendono ad essere correlate a temperature pi alte rispetto alla media.

Poich i campi magnetici possono influire sui venti stellari, arrivando ad agire come dei "freni" che rallentano progressivamente la rotazione della stella man mano che essa compie il proprio percorso evolutivo, le stelle non pi giovani, come il Sole per l'appunto, compiono la propria rotazione in tempi pi lunghi e presentano un'attivit magnetica meno intensa. I loro livelli di attivit tendono a variare in maniera ciclica e possono cessare completamente per brevi periodi di tempo. Un esempio fu il minimo di Maunder, durante il quale il Sole and incontro ad un settantennio, nel corso del XVII secolo, di attivit minima;[] in questo periodo, noto anche come "Piccola era glaciale", l'Europa sub un brusco calo delle temperature.[] I primi minimi solari di considerevole durata furono scoperti attraverso l'analisi dendrocronologica degli anelli annuali dei tronchi di alcuni alberi, il cui spessore dipende dalle condizioni ambientali in cui vivono i vegetali; le linee pi sottili sembravano coincidere con i periodi in cui le temperature globali erano state al di sotto della media.[]

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Macchie solari
Per approfondire, vedi Macchia solare.

Un gruppo di macchie solari; si noti la granulazione fotosferica.

Osservando il Sole con filtri adatti, possibile scorgere lungo la sua superficie le caratteristiche macchie fotosferiche, aree ben definite che appaiono pi scure rispetto al resto della fotosfera a causa della loro temperatura pi "bassa" (dell'ordine dei 4500 K).[] Si tratta di regioni di intensa attivit magnetica, nelle quali la convezione (visibile nel resto della superficie sotto forma di granulazione) risulta inibita dal forte campo magnetico, che riduce il trasporto di energia dalle regioni interne pi calde alla superficie. Le macchie solari pi grandi possono estendersi anche per migliaia di chilometri.[][]

Il numero di macchie solari visibili sulla superficie del Sole non costante, varia durante il ciclo solare. Normalmente, durante il minimo solare le macchie sono assenti o molto esigue; quelle che appaiono si trovano di solito alle alte latitudini (lontane dall'equatore). Man mano che il ciclo prosegue, avanzando verso il massimo, le macchie si fanno sempre pi frequenti e tendono a spostarsi verso le zone equatoriali della stella, in osservanza della legge di Sprer. Le macchie di solito si trovano in coppie di polarit magnetica opposta;[] la polarit magnetica delle macchie si inverte durante ogni ciclo solare, cosicch se in un ciclo una assume le caratteristiche di un polo nord magnetico, al ciclo successivo essa diventa un sud magnetico.[]

La variazione nel numero delle macchie solari dal XVII secolo al 2007.

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Eventualit di fenomeni ciclici a lungo termine


Una recente teoria afferma che possono esistere delle instabilit magnetiche all'interno del Sole che causano delle fluttuazioni con periodi di 41000 o 100000 anni; tali fluttuazioni potrebbero fornire una spiegazione sia delle ere glaciali che dei cicli di Milankovi. Tuttavia, come molte teorie in astrofisica, anche questa non pu essere verificata direttamente.[10][]

Composizione chimica
Il Sole, come ogni altro corpo celeste nell'Universo, costituito da elementi chimici. Molti scienziati hanno analizzato questi elementi per conoscerne l'abbondanza, le loro relazioni con gli elementi costitutivi dei pianeti e la loro distribuzione all'interno della stella. La stella ha "ereditato" la sua composizione chimica dal mezzo interstellare da cui ha preso origine: l'idrogeno e l'elio, che ne costituiscono la grande parte, si sono costituiti grazie alla nucleosintesi del Big Bang, gli elementi pi pesanti sono stati sintetizzati dalla nucleosintesi delle stelle pi evolute, che, al termine della propria evoluzione, li hanno diffusi nello spazio circostante.[] La composizione del nucleo fortemente alterata dai processi di fusione nucleare, che hanno aumentato la percentuale in massa dell'elio a discapito Grafico che mette in luce la percentuale degli elementi nella fotosfera solare. dell'idrogeno: infatti l'idrogeno costituisce il 34% della massa del nucleo,[] mentre l'elio costituisce il restante 64%.[][][] La percentuale di elementi pesanti, detti convenzionalmente metalli, rimasta invece pressoch invariata. Gli elementi pi pesanti, presenti in tracce soprattutto negli strati pi superficiali, sono: litio, berillio e boro;[] neon, la cui quantit effettiva sarebbe maggiore di quella precedentemente stimata tramite le osservazioni eliosismologiche;[] gli elementi del gruppo 8 della tavola periodica, cui appartengono ferro,[] cobalto e manganese.[] Numerosi astrofisici hanno preso anche in considerazione l'esistenza di relazioni di frazionamento della massa tra le composizioni isotopiche dei gas nobili, quali neon e xeno, presenti nell'atmosfera solare e in quelle planetarie.[] Poich le parti interne della stella sono radiative e non convettive, la fotosfera, costituita essenzialmente da idrogeno (circa il 74% della sua massa, il 92% del suo volume), elio (circa il 24-25% della massa, il 7% del volume) ed elementi in tracce, ha mantenuto e mantiene una composizione chimica essenzialmente immutata dalla formazione della stella,[] tanto che molti tendono a considerarla come esempio della composizione chimica primordiale del sistema solare.[] Fino al 1983 era diffusa la convinzione che la stella avesse la stessa composizione della sua atmosfera; in quell'anno si scopr che proprio il frazionamento degli elementi nel Sole era all'origine della distribuzione degli stessi al suo interno.[] Tale frazionamento determinato da vari fattori, quali la gravit, che fa s che gli elementi pi pesanti (come l'elio, in assenza di altri elementi pi pesanti) si dispongano nel centro di massa dell'astro, mentre gli elementi meno pesanti (quindi l'idrogeno) si diffondano attraverso gli strati esterni del Sole;[] la diffusione dell'elio all'interno del Sole tende a velocizzarsi nel corso del tempo.[]

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Produzione di energia: le reazioni nucleari


Per approfondire, vedi Catena protone-protone e Nucleosintesi stellare.

Ogni secondo nel nucleo della nostra stella 600000000 di tonnellate di idrogeno (equivalenti a 3,4 1038 protoni) vengono convertite in 595740000 tonnellate di elio. Dopo questa trasformazione, 4260000 tonnellate di idrogeno (pari allo 0,75%) sembrano esser state perse; in realt questa massa mancante si trasformata direttamente in energia, ossia in radiazione elettromagnetica, secondo l'equazione massa-energia di Albert Einstein: E=mc.[] L'idrogeno fuso secondo una serie di reazioni che prende il nome di catena protone-protone:[] 4 1H 2 2H + 2 e+ + 2 e (4,0 MeV + 1,0 MeV) 2 1H + 2 2H 2 3He + 2 (5,5 MeV) 2 3He 4He + 2 1H (12,9 MeV) Le precedenti reazioni possono essere quindi riassunte nella formula: 4 1H 4He + 2 e+ + 2 e + 2 (26,7 MeV) dove e+ un positrone, un fotone nella frequenza dei raggi gamma, e un neutrino elettronico, H ed He sono rispettivamente gli isotopi dell'idrogeno e dell'elio. L'energia rilasciata da queste reazioni espressa in milioni di elettronvolt, ed solo una minima parte dell'energia complessivamente liberata. La concomitanza di un gran numero di queste reazioni, che avvengono continuamente e senza sosta sino all'esaurimento dell'idrogeno, genera l'energia necessaria per sostenere il collasso gravitazionale cui la stella sarebbe naturalmente sottoposta.[] L'energia cos generata, in 1 secondo pari a 3,83 Schema della catena protone-protone, il principale metodo di 1026 joule (383 yottajoule, YJ), equivalente a 9,15 produzione di energia all'interno del Sole. 1010 megatoni di tritolo: una quantit di energia impensabile da riprodurre sulla Terra.[] Per capire l'enormit di questa energia, che espressa in wattora (Wh) equivale a 112500000000terawattora (TWh),[] il solo dato che pu fungere da termine di paragone la produzione mondiale di energia elettrica, che nel 2005 stata di 17907 TWh.[] In altri termini, per eguagliare l'energia prodotta dal Sole in 1 secondo, tutti gli impianti di produzione di energia elettrica del nostro pianeta dovrebbero funzionare a pieno regime per i prossimi 6282459 anni; oppure, considerato che una lavatrice consuma circa 1kWh per ciascun lavaggio,[] ogni secondo il Sole potrebbe fornire energia per 112,5 miliardi di miliardi di lavaggi. I fotoni, emessi ad alta energia (dunque nelle frequenze dei raggi ed X), vengono assorbiti in appena alcuni millimetri di plasma solare e quindi riemessi in direzioni casuali, con energia minore; per questo motivo la radiazione necessita di un tempo lunghissimo per raggiungere la superficie della stella, tanto che si calcola che un fotone, per raggiungere la fotosfera, impieghi tra 10000 e 170000 anni.[] I fotoni, una volta raggiunta la fotosfera dopo questo "lungo viaggio", vengono emessi principalmente sotto forma di luce visibile, anche se non mancano emissioni in tutte le lunghezze d'onda dello spettro elettromagnetico.[]

Sole Al contrario dei fotoni, i neutrini liberati dalle reazioni interagiscono molto debolmente con la materia e quindi raggiungono la superficie quasi immediatamente.[] Per molti anni le misurazioni del numero dei neutrini prodotti nel nucleo solare diedero risultati pi bassi, pari a 1/3 di quanto teorizzato. Tale discrepanza, nota come problema dei neutrini solari, stata recentemente compresa grazie alla scoperta degli effetti di un fenomeno noto come "oscillazione del neutrino": il Sole, infatti, emette il numero di neutrini ipotizzati, ma i rivelatori non riuscirono ad identificarne i 2/3 poich le particelle avevano cambiato sapore (il numero quantico delle particelle elementari correlato alle loro interazioni deboli).[] di fondamentale importanza ricordare come il processo di fusione nucleare all'interno del Sole, come tutti i processi fisici che implicano una trasformazione, avvenga nell'assoluto rispetto della legge di conservazione dell'energia (primo principio della termodinamica): nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.[] I meccanismi di fusione nucleare che alimentano il Sole non sono totalmente compatibili con le iniziali formulazioni del principio di conservazione di massa ed energia, invece lo divengono grazie all'equazione di Einstein. Egli infatti comprese e dimostr che il principio di conservazione coinvolge sia la materia che l'energia, considerate non pi come due realt distinte ma unitarie, dato che l'una pu trasformarsi nell'altra secondo una precisa relazione matematica; la somma di massa ed energia espressa in unit di massa resta costante nell'universo.[]

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Energia solare
L'energia solare la fonte primaria di energia sulla Terra. La quantit di energia luminosa che giunge per ogni unit di tempo su ogni unit di superficie esposta direttamente alla radiazione solare prende il nome di costante solare ed il suo valore approssimativamente di 1370 W/m.[][] Moltiplicando questo valore per la superficie dell'emisfero terrestre esposto al Sole si ottiene una potenza maggiore di 50 milioni di gigawatt (GW).[11] Tuttavia, poich la luce solare subisce un'attenuazione nell'attraversare l'atmosfera terrestre, alla superficie del nostro pianeta il valore della densit di potenza scende a circa 1000 W/m, raggiunto in condizioni di tempo sereno quando il Sole allo zenit (ovvero i suoi raggi sono perpendicolari alla superficie).[][] Tenendo poi in conto il fatto che la Terra uno sferoide in rotazione, l'insolazione media varia a seconda dei punti sulla superficie e, alle latitudini europee, di circa 200W/m. La radiazione solare alla base della vita sul nostro pianeta: rende possibile la presenza di acqua allo stato liquido, indispensabile alla vita, e permette la fotosintesi da parte dei vegetali, che producono l'ossigeno necessario a gran parte dei viventi. La fotosintesi si serve dell'energia di tale radiazione, che viene immagazzinata in legami chimici, per sintetizzare composti organici (essenzialmente glucidi) a partire da sostanze inorganiche (CO2 e H2O).[] Anche l'uomo si Le reazioni della fase luce dipendente della fotosintesi clorofilliana. serve dell'energia del Sole, che viene raccolta da strutture, quali i pannelli solari, adibite a diversi scopi, come il riscaldamento dell'acqua o la produzione di energia elettrica (pannelli fotovoltaici).[] Inoltre, l'energia immagazzinata nel petrolio e in tutti gli altri combustibili fossili deriva da quella della nostra stella, che stata convertita in energia chimica grazie alla fotosintesi delle piante vissute milioni di anni fa.[] La radiazione ultravioletta (UV) solare ha un'importante funzione antisettica e viene impiegata per la disinfezione di alcuni oggetti e delle acque grazie al metodo SODIS.[]. responsabile dell'abbronzatura e delle scottature dovute ad un'eccessiva esposizione al Sole, ma ha anche un ruolo fondamentale in medicina: infatti induce la sintesi, da parte della pelle, delle vitamine del gruppo D, indispensabili per il benessere osseo. La quantit di ultravioletti che

Sole raggiunge la superficie terrestre notevolmente inferiore a quella registrata alla sommit dell'atmosfera, poich le molecole di ozono, che vanno a costituire una fascia (detta ozonosfera) nella parte inferiore della stratosfera, schermano e riflettono nello spazio buona parte della radiazione. La quantit di UV varia anche a seconda della latitudine ed massima all'equatore e alle regioni tropicali, dove maggiore l'insolazione. Tale variazione responsabile di diversi adattamenti biologici, come ad esempio il colore della pelle delle diverse popolazioni umane diffuse nelle differenti regioni del globo.[]

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Fonte di energia alternativa


Per approfondire, vedi Energia solare.

La quantit di energia solare che arriva sul suolo terrestre enorme (circa diecimila volte l'energia usata dall'umanit a parit di tempo),[] ma poco concentrata, pertanto necessario raccogliere energia da aree molto vaste per ricavarne quantit significative; inoltre piuttosto difficile da convertire in energia facilmente sfruttabile, come quella elettrica, con efficienze accettabili. Per il suo sfruttamento ai fini della produzione elettrica occorrono prodotti in genere di costo elevato (come pannelli fotovoltaici), che rendono l'energia solare pi costosa di altre fonti energetiche. Lo sviluppo di tecnologie che possano rendere economico l'uso del fotovoltaico un settore della ricerca molto attivo, per il momento non ha conseguito risultati di grosso rilievo.[] Viceversa, l'energia solare pu essere convenientemente utilizzata per generare calore (solare termico).[] Tre sono le tecnologie principali per acquisire l'energia del Sole:[] Il pannello solare termico utilizza i raggi solari per scaldare un liquido con speciali caratteristiche, contenuto nel suo interno, che cede calore, tramite uno scambiatore di calore, all'acqua contenuta in un serbatoio di accumulo. Le temperature in genere sono inferiori ai 100C.[] Il pannello solare a concentrazione sfrutta una serie di specchi parabolici a struttura lineare per concentrare i raggi solari su un tubo ricevitore in cui scorre un fluido termovettore (un fluido in grado di trasportare il calore ricevuto dal Sole ai sistemi di accumulo e scambio) o una serie di specchi piani che concentrano i raggi all'estremit di una torre in cui posta una caldaia riempita di sali che per il calore fondono. In entrambi i casi "l'apparato ricevente" si riscalda a temperature relativamente elevate (400C ~ 600C) utili a fini sia puramente termici che termoelettrici.[] Il pannello fotovoltaico sfrutta le propriet di particolari elementi semiconduttori di produrre energia elettrica quando sollecitati dalla radiazione luminosa (effetto fotoelettrico).[]
L'insolazione media annua alla sommit dell'atmosfera (sopra) e alla superficie.

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Questioni teoriche aperte


Sebbene sia la stella pi vicina alla Terra e sia oggetto di innumerevoli studi da parte degli scienziati, molte questioni riguardo al Sole rimangono insolute, come, ad esempio, il perch l'atmosfera solare abbia una temperatura di oltre un milione di kelvin mentre la temperatura alla fotosfera non arrivi ai 6000K. Attualmente gli astrofisici sono interessati a scoprire i meccanismi che regolano il ciclo delle macchie solari, le cause dei flare e delle protuberanze solari, l'interazione magnetica tra la cromosfera e la corona e le cause del vento solare.[]

Problema dei neutrini solari

Schema sul numero di neutrini prodotti dal Sole: la colonna sinistra rappresenta i risultati teorici; la destra i risultati sperimentali.

Per approfondire, vedi Problema dei neutrini solari.

Per molti anni il numero di neutrini solari rilevati sulla Terra stato inferiore (da un terzo alla met) al numero predetto dal Modello Solare Standard; questo risultato anomalo fu chiamato problema dei neutrini solari. Le teorie proposte per risolvere il problema suggerivano una riconsiderazione della temperatura interna del Sole, che sarebbe stata dunque pi bassa di quanto precedentemente accettato per spiegare un cos basso afflusso di neutrini, oppure affermavano che i neutrini potessero oscillare, vale a dire che potessero mutare negli irrilevabili neutrini tau o nei neutrini muonici mentre coprivano la distanza Sole - Terra.[] Negli anni ottanta furono costruiti alcuni rivelatori di neutrini, fra i quali il Sudbury Neutrino Observatory e il Super-Kamiokande, allo scopo di misurare il flusso dei neutrini solari con la maggiore accuratezza possibile. I risultati permisero di scoprire che i neutrini hanno una massa a riposo estremamente piccola ed effettivamente possono oscillare.[] Inoltre, nel 2001 il Sudbury Neutrino Observatory fu in grado di individuare tutti e tre i tipi di neutrino direttamente, trovando che l'emissione totale di neutrini del Sole conferma il Modello Solare Standard. Tale proporzione si accorda con quella teorizzata dall'effetto Mikheyev-Smirnov-Wolfenstein (conosciuto anche come "effetto materia"), che descrive l'oscillazione dei neutrini nella materia. Il problema, pertanto, risulta ora risolto.

Sole

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Problema del riscaldamento coronale


Per approfondire, vedi la voce Problema del riscaldamento coronale.

noto che la fotosfera solare ha una temperatura di circa 6 000 K. Al di sopra di essa si estende l'atmosfera stellare, la quale raggiunge, in corrispondenza della corona, una temperatura di 1 000 000 K; l'alta temperatura della corona induce a ritenere che la fonte di tale calore sia qualcosa di diverso dalla conduzione termica della fotosfera. Si pensa che l'energia necessaria per riscaldare la corona sia fornita dal movimento turbolento del plasma della zona convettiva. Sono stati proposti due meccanismi per spiegare il riscaldamento coronale: il primo quello dell'onda di calore, secondo cui dalla zona convettiva vengono prodotte delle onde sonore, gravitazionali e magnetodinamiche, che si propagano verso l'esterno e si disperdono nella corona, cedendo la propria Anelli coronali ripresi dalla sonda TRACE con un filtro a energia al plasma coronale sotto forma di energia termica. 171 . L'altra teoria prende in considerazione il calore magnetico: l'energia magnetica viene continuamente prodotta dai moti della zona convettiva e viene rilasciata attraverso le riconnessioni magnetiche sotto forma di vasti brillamenti o eventi simili di intensit minore.[] Al giorno d'oggi non chiaro se le onde siano un meccanismo di riscaldamento efficiente; si scoperto che tutte le onde si dissipano o si rifrangono prima di raggiungere la corona, ad eccezione di quelle di Alfvn,[] le quali, tuttavia, non si disperdono con facilit nella corona. L'obiettivo delle ricerche attuali verte sulla causa e sul meccanismo di riscaldamento. Una possibile soluzione per spiegare il riscaldamento coronale considera i continui brillamenti che interessano la fotosfera su piccola scala,[] ma questo resta ancora un campo di ricerca aperto.

Problema del Sole giovane debole


Per approfondire, vedi Paradosso del Sole giovane debole.

I modelli teorici sull'evoluzione del Sole suggeriscono che nel periodo compreso fra 3,8 e 2,5 miliardi di anni fa, ossia durante l'eone Archeano, il Sole avesse soltanto il 75% della luminosit attuale. Una stella cos debole non sarebbe stata in grado di mantenere l'acqua allo stato liquido sulla superficie terrestre, rendendo dunque impossibile lo sviluppo della vita. Tuttavia, le prove geologiche dimostrano che la Terra ha mantenuto una temperatura media relativamente costante lungo tutta la sua esistenza, anzi che la giovane Terra fosse persino pi calda di quella attuale. Fra gli scienziati c' consenso sul fatto che l'atmosfera della Terra nel suo lontano passato fosse pi ricca di gas serra, come il diossido di carbonio, il metano e/o l'ammoniaca rispetto ad oggi; questi gas trattenevano pi calore tanto da compensare la minor quantit di energia solare arrivata sulla Terra.[]

Sole

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Sistema planetario
Per approfondire, vedi Sistema solare.

Il Sole una tra le numerose stelle a possedere un proprio sistema planetario,[] il sistema solare, costituito da tutti i corpi che sono mantenuti in orbita attorno alla stella dalla sua attrazione gravitazionale. Questi si suddividono in: pianeti, pianeti nani e corpi minori.[] I pianeti del sistema solare sono otto; in ordine di distanza crescente dalla stella: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno (conosciuti fin dall'antichit), Urano (scoperto nel 1781) e Nettuno (scoperto nel 1846).[] I Raffigurazione artistica del sistema solare. Le dimensioni dei pianeti e le distanze non sono in scala. pianeti si distinguono in terrestri o rocciosi e gassosi o gioviani, a seconda delle loro caratteristiche chimico-fisiche; i primi, solidi, densi e poco massicci, si trovano nella parte pi interna e calda del sistema solare; i secondi, gassosi, poco densi ed estremamente massicci, sono propri delle zone pi esterne e fredde del sistema.[] Dal 1930 al 2006 si contavano nove pianeti: il nono era Plutone, scoperto appunto nel 1930. Nel 2006 l'Unione Astronomica Internazionale ha deciso di declassare Plutone al rango di pianeta nano,[] promuovendo in questa categoria anche l'asteroide Cerere e l'oggetto trans-nettuniano Eris. Recentemente stata introdotta una nuova categoria di oggetti, i plutoidi, della quale fanno parte i pianeti nani trans-nettuniani; al settembre 2008[][][] fanno parte di questa categoria quattro oggetti: oltre ai gi citati Plutone ed Eris, Haumea e Makemake;[][][] si ritiene per che il numero di pianeti nani sia destinato a crescere nei prossimi anni.[][] Tutti i pianeti nani sin'ora scoperti si trovano, per definizione, all'interno di cinture asteroidali.[] Al novero dei corpi minori appartiene un vastissimo numero di oggetti; tra essi si ricordano gli asteroidi, disposti in cinture asteroidali: tra Marte e Giove si estende la fascia principale, composta da milioni di oggetti rocciosi caratterizzati da orbite pi o meno variabili; oltre Nettuno si stende una seconda cintura asteroidale, la fascia di Kuiper, la cui densit effettiva sconosciuta. Ancora pi esternamente, tra 20000 e 100000 UA di distanza dalla stella, si trova la nube di Oort, ritenuta il luogo d'origine delle comete. Tutti questi oggetti costituiscono una minima parte del sistema: infatti il 99,86% della massa del sistema solare costituito dal Sole.[] All'interno del sistema solare lo spazio tra un corpo celeste e un altro non vuoto: pulviscolo, gas e particelle elementari costituiscono il mezzo interplanetario.[]

Il moto del baricentro del sistema solare in relazione al Sole.

I pianeti, e in particolare il pi massiccio di tutti, Giove,[12] esercitano delle influenze gravitazionali sul centro di massa del sistema solare tali da far s che esso non coincida con

Sole il centro del Sole, ma piuttosto, a seconda dell'entit delle interazioni (che variano nel tempo), che pi spesso ricada all'esterno della stella. Il fatto che il baricentro del sistema e il centro della stella non coincidano responsabile del moto di rivoluzione che il centro di massa della stella, ovvero il suo nucleo, compie attorno al baricentro, moto che a distanza di poche centinaia di anni varia assumendo una direzione ora prograda ora retrograda.[13]

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Il Sole nella cultura


Etimologia e altri nomi
Il termine "Sole" deriva dal latino sol, solis, che deriverebbe, insieme con il termine sanscrito sanscrito (sryas, in origine *svaryas, la cui radice svar- significa risplendere), dalla radice indoeuropea: shwl. Dalla medesima radice deriva l'aggettivo greco (sirios; originariamente , swirios), splendente; tale aggettivo, soprattutto nella sua forma personificata (ho Sirios, che significa Colui che risplende), era uno degli epiteti del Sole, soprattutto in ambito poetico-letterario. da notare anche come dal medesimo aggettivo derivi il nome della stella pi luminosa del cielo notturno, Sirio ( Canis Majoris).[14][] Il prefisso elio-, che indica diversi aspetti riguardanti il Sole (come elio-grafia, elio-sismologia e via dicendo), deriva dal greco (Helios), che era il nome con cui gli Antichi Greci designavano correntemente l'astro e la divinit preposta. Il termine , principalmente nella variante dorica (lios, che sta per un antico *ayelios), deriverebbe da una radice indoeuropea *us- allungata in *aus-, che significa ardere, rilucere.[] In estremo Oriente il significato "Sole" dato dal simbolo (cinese pinyin r), nonostante sia anche chiamato (ti yng). In vietnamita queste parole Han sono note come nht e thi dng rispettivamente, mentre la parola vietnamita originale mt tri significa letteralmente "volto dei cieli". La Luna e il Sole sono associati ad Yin e Yang, rispettivamente Yang il Sole e Yin la Luna, come opposti dinamici.[]

Nella mitologia e nella religione


Per approfondire, vedi Sole (divinit).

In molte culture antiche, a partire dalla preistoria, il Sole era concepito come una divinit o un fenomeno soprannaturale; il culto ad esso tributato era centrale in molte civilt, come quella inca, in Sud America, e azteca, nel Messico.[] Nella religione egizia il Sole era la divinit pi Horus, identificato in seguito con Ra. importante; il faraone stesso, considerato una divinit in terra, era ritenuto il figlio del Sole. Le pi antiche divinit solari erano Wadjet, Sekhmet, Hathor, Nut, Bastet, Bat e Menhit. Hathor (identificata poi con Iside) gener e si prese cura di Horus (identificato in seguito con Ra).[] I moti del Sole nel cielo rappresentavano, secondo la concezione del tempo, una lotta ingaggiata dall'anima del faraone ed Osiride.[] L'assimilazione al culto solare di alcune divinit locali (Hnum-Ra, Min-Ra, Amon-Ra) raggiunse il culmine al tempo della quinta dinastia. Durante la diciottesima dinastia, il faraone Akhenaton tent di trasformare la tradizionale religione politeista egizia in una pseudo-monoteista, nota come Atonismo. Tutte le divinit, compreso Amon, furono sostituite da Aton, la divinit solare che regnava sulla regione di Akhenaton. Diversamente dalle altre divinit, Aton non possedeva forme multiple: la sua unica effigie era il disco solare. Tale culto non sopravvisse a lungo dopo la morte del faraone che lo introdusse e ben presto il tradizionale politeismo fu riaffermato dalla stessa casta sacerdotale, che tempo prima aveva abbracciato il culto atonistico.[]
Il Sole alato, un antico simbolo (risalente al III millennio a.C.) di

Sole Nella mitologia greca la divinit solare principale fu Elio, figlio dei Titani Iperione e Teia. Il dio viene normalmente rappresentato alla guida del carro del sole, una quadriga tirata da cavalli che emettono fuoco dalle narici. Il carro sorgeva ogni mattina dall'Oceano e trainava il Sole nel cielo, da est a ovest, dove si trovavano i due palazzi del dio. In epoca pi recente, Elio fu assimilato ad Apollo.[][] Il culto del Sole in quanto tale trov terreno fertile anche a Roma; il primo tentativo di introdurre il culto solare fu ad opera dell'imperatore Eliogabalo, sacerdote del dio solare siriano El-Gabal.[] El il nome della principale divinit semitica, mentre Gabal, che legato al concetto di "montagna" (si confronti con l'ebraico gevul e l'arabo jebel), la sua manifestazione ad Emesa, suo principale luogo di culto.[15] La divinit fu in seguito importata nel pantheon romano e assimilato al dio solare romano noto come Sol Indiges in et repubblicana e poi Sol Invictus nel II e III secolo.[16] Un altro importante culto solare, a carattere misterico, fu il mitraismo, da Mitra, sua divinit principale, che fu importato nell'Urbe dalle legioni stanziate in Medio Oriente, principalmente in Siria. Tuttavia l'affermazione del culto solare, il Sol Invictus, si ebbe con Aureliano, il quale si proclam suo supremo sacerdote. Le celebrazioni del rito della nascita del Sole (il Natale del Sole infante, pi tardi Dies Natalis Solis Invicti, Natale del Sole invitto), avvenivano il 25 dicembre, con particolare solennit in Siria ed Egitto, province in cui tale culto era radicato da secoli. Il rito prevedeva che celebranti, ritiratisi in appositi santuari, ne uscissero a mezzanotte, annunciando che la Vergine aveva partorito il Sole, raffigurato nelle sembianze di un infante.[] Il culto del Sol Invictus perdur sino all'avvento del Cristianesimo e alla sua ufficializzazione come religione di stato con l'editto di Tessalonica di Teodosio I, il 27 febbraio 380.

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Eliogabalo gran sacerdote del Sole, Simeon Solomon, 1866. Eliogabalo era, per diritto ereditario, gran sacerdote del dio solare di Emesa, El-Gabal; gi all'et di quattordici anni esercitava il proprio sacerdozio.

Il 7 marzo 321, l'imperatore Costantino I decret che il settimo giorno della settimana, il Dies Solis, diventasse il giorno del riposo; il decreto non era stato emanato a favore di alcuna religione, ma era un atto di regolamentazione delle attivit settimanali che entr a far parte del corpo legislativo romano.[17]
(LA) Imperator Constantinus. Omnes iudices urbanaeque plebes et artium officia cunctarum venerabili Die Solis quiescant. Ruri tamen positi agrorum culturae libere licenterque inserviant, quoniam frequenter evenit, ut non alio aptius die frumenta sulcis aut vineae scrobibus commendentur, ne occasione momenti pereat commoditas caelesti provisione concessa.

Const. A. Helpidio. * <A. CCCXXI PP. V. Non. Mart. Crispo II et Constantino II Conss.>

(IT) L'imperatore Costantino. Nel venerabile giorno del Sole, si riposino i magistrati e gli abitanti delle citt, e si lascino chiusi tutti i negozi. Nelle campagne, per, la gente sia libera legalmente di continuare il proprio lavoro, perch spesso capita che non si possa rimandare la mietitura del grano o la semina delle vigne; sia cos, per timore che negando il momento giusto per tali lavori, vada perduto il momento opportuno, stabilito dal cielo. <Emanato il VII giorno di Marzo, Crispo e Costantino, consoli per la seconda volta>

(Codice Giustiniano 3.12.2)

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32 Alcuni cristiani approfittarono del decreto imperiale per trasferire il significato dello Shabbat ebraico al Dies Solis, che, sin dall'epoca di Giustino (II secolo), inizi ad assumere tra le comunit cristiane il nome di Dies Dominica (Giorno del Signore), memoriale settimanale della Risurrezione di Ges avvenuta, secondo il racconto evangelico, il primo giorno dopo il sabato (Mt 28,1; Mc 16,1; Lc 24,1; Gv 20,1);[18] il 3 novembre 383, per volere di Teodosio, il Dies Solis viene infine ufficialmente rinominato Dies Dominica.[19] Dopo aver abbracciato la fede cristiana, nel 330 l'imperatore fece coincidere con un decreto il Dies Natalis Solis Invicti con la data di nascita di Ges, considerato dai cristiani il "Sole di giustizia" profetizzato da Malachia (Mal, 4:2),[][][20] ufficializzando per la prima Mosaico di Ges come il Christo Sole; Mausoleo volta il festeggiamento cristiano. Cos scriveva un secolo prima M nella necropoli del III secolo sotto la Basilica Cipriano, vescovo di Cartagine: Come ha magnificamente agito la di San Pietro in Vaticano. Provvidenza nel far s che, nel giorno in cui nato il Sole, sia nato il Cristo!.[] Nel 337 papa Giulio I ufficializz la data liturgica del Natale da parte della Chiesa cristiana (oggi divisa in cattolica, ortodossa e copta), come riferito da Giovanni Crisostomo nel 390: In questo giorno, 25 dicembre, anche la nativit di Cristo fu definitivamente fissata in Roma.[]

Nella letteratura e nella musica


Nella cultura, il Sole usato principalmente come un riferimento mitologico e mistico-religioso, pi che in ambito letterario: a differenza delle stelle infatti, che sono citate come meraviglie notturne dai poeti e dai letterati, il Sole in letteratura utilizzato soprattutto come riferimento per l'alternarsi del d e della notte. Non mancano tuttavia dei forti riferimenti specificatamente dedicati a questa stella in letteratura, in pittura e persino nella musica. Uno dei testi pi celebri ed anche pi antichi della letteratura italiana che fa riferimento al Sole in Cantico di Frate Sole, noto anche come Cantico delle creature scritto da San Francesco d'Assisi, completato, secondo la leggenda, due anni prima della sua morte, avvenuta nel 1226. Il Cantico una lode a Dio, una preghiera permeata da una visione positiva della natura, poich nel creato riflessa l'immagine del Creatore. Con la nascita della scienza storiografica, fra Settecento e Ottocento e con gli ideali romantici delle "radici popolari della poesia", l'opera venne presa in considerazione dalla tradizione critica e filologica.[][]

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33 Anche Dante Alighieri, da buon conoscitore dell'astronomia, non manca di citare il Sole nelle sue opere, utilizzandolo come riferimento astronomico: nel Primo Canto del Paradiso, ad esempio, descrive la luce del Sole, spiegando che dal momento che illumina l'emisfero in cui si trova il Purgatorio, la citt di Gerusalemme, che si trova dalla parte opposta della Terra, in quel momento immersa nell'oscurit della notte. Dante si sofferma cos ad osservare lo splendore del nostro astro, imitando la sua guida, Beatrice.[][] Anche nelle favole si fa saltuariamente ricorso alla figura del Sole, ove per appare come un Domenico di Michelino, La Divina Commedia di Dante (1465). Dettaglio dal personaggio a tutti gli effetti; fra gli esempi pi monumento equestre a Niccol da Tolentino. noti vi sono, oltre a quelle di Fedro,[] le favole scritte da Jean de La Fontaine, uno scrittore francese vissuto nel Seicento, come Il Sole e le Rane o Il Sole e il Vento.[] Il Sole ha influenzato in modo diretto persino alcuni brani di musica sinfonica: durante il Romanticismo e le fasi successive infatti, i compositori riprendono frequentemente dei temi "naturali" con l'intento di tradurli in partiture per vari strumenti musicali. Uno degli esempi meglio noti il tramonto orchestrato da Ludwig Van Beethoven nelle battute finali della sua Sesta Sinfonia, un brano ricco di innumerevoli riferimenti naturalistici.[] Altro esempio molto noto dato dalla Sinfonia delle Alpi di Richard Strauss, in cui sono presenti esplicitamente (sia nell'orchestrazione che proprio come titolo delle varie sezioni del poema sinfonico) dei richiami al sorgere e al tramontare del Sole.[] Altri autori hanno descritto in musica le varie fasi della giornata, con un richiamo alla levata del Sole, fra i quali Anton Bruckner (nella quarta sinfonia)[] e Modest Musorgskij (nel brano intitolato Una notte sul Monte Calvo, ripreso anche da Walt Disney per il finale del suo celebre Fantasia).[21] Fra i vari riferimenti presenti nella musica del Novecento, un importante riferimento italiano dato dal titolo della celebre Canzone del sole, firmata da Lucio Battisti e Mogol e registrata per la prima volta nel 1971 su un 45 giri; questo brano spesso eseguito anche da coloro che imparano a suonare la chitarra, come esercitazione.[][]

Il tramonto del Sole al termine di un Sol marziano visto dal rover Spirit della NASA sul bordo del cratere Gusev.

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Uso del termine Sol


Per approfondire, vedi Sol (astronomia).

Il termine Sol la forma latina di Sole, da cui deriva la parola italiana; il nome Sol viene comunque compreso anche dai cittadini dei paesi anglosassoni, dove per predomina la forma Sun. Il termine Sol usato di frequente in inglese nella fantascienza (come Star Trek), come nome comune per designare la stella presso la quale si svolgono gli avvenimenti narrati. Per estensione, la locuzione Sistema Solare spesso usata per definire il sistema planetario della narrazione.[] Il termine Sol anche usato dagli astronomi anglofoni per indicare la durata di un giorno solare su Marte.[] Un giorno solare terrestre di circa 24 ore, mentre un giorno marziano, o sol, di 24 ore, 39 minuti e 35,244 secondi.[] Sol inoltre la parola usata per "Sole" in portoghese, in spagnolo, islandese, danese, norvegese, svedese, catalano e galiziano. La valuta peruviana chiamata nuevo sol (Nuovo Sole); in persiano il termine Sol usato per indicare l'anno solare.[]

Note
[3] Le quattro stelle che precedono il Sole in luminosit sono: Sirio ( Canis Majoris), di magnitudine assoluta (mass) +1,47; Altair ( Aquilae), mass +2,22; Procione ( Canis Minoris), mass +2,66; Centauri A, mass +4,38. [4] Preparatio Evangelica - XV (http:/ / www. tertullian. org/ fathers/ eusebius_pe_15_book15. htm), 53 [5] Galileo sospese il giudizio tra le due possibilit. Cfr. Lettera del 4 maggio 1612 in: Galileo Galileo, Opere Vol. I, Ricciardi, Milano-Napoli, 1953, p.911 [7] L'et attuale del nostro astro stata determinata tramite modelli elaborati al computer sull'evoluzione stellare e la nucleocosmocronologia. [9] La precisazione "attualmente" d'obbligo, poich solamente durante la fase di sequenza principale la fusione nucleare avviene esclusivamente nel nucleo; quando la stella uscir da questa fase di stabilit, trasformandosi in gigante rossa, la fusione avverr anche negli strati attigui al nucleo, ormai inerte e costituito da elio, che fornir il quantitativo di energia termica necessario perch le reazioni vadano avanti. Da: [11] Un GW la potenza a pieno regime di una grande centrale elettrica a petrolio o nucleare. Da [14] Radice indoeuropea *shwl su Wiktionary (http:/ / en. wiktionary. org/ wiki/ Appendix:Proto-Indo-European/ shwl) [17] Corpus iuris civilis, lib. 3, tit. 12, 3; tradotto da Philip Schaff, History of the Christian Church, Vol. 3 (1902), p. 380. [19] Codice Teodosiano, XI. 7.13 [21] .

Bibliografia
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Voci correlate
Generali
Afelio Aurora polare Costante solare Eclissi solare Eliosismologia Energia solare Giorno Alba Notte Lista delle stelle pi vicine Modello Solare Standard Paradosso del Sole giovane debole Perielio Problema dei neutrini solari Radiazione solare

Posizione
Universo Superammasso della Vergine Gruppo Locale Via Lattea Braccio di Orione Bolla Locale Nube Interstellare Locale Sistema solare

Mitologia
Atonismo Carro solare di Trundholm Disco di Nebra El-Gabal Mitraismo Mitologia del Sole Sole (divinit) Sol Invictus

Unit di misura
Luminosit solare Massa solare Raggio solare

Sole

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Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni di o su Sole Wikizionario contiene il lemma di dizionario Sole Commons (http://commons.wikimedia.org/wiki/Pagina_principale?uselang=it) contiene immagini o altri file sul Sole (http://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Sun?uselang=it)

Collegamenti esterni
Il Sole (pdf) dal sito del CODAS (http://www.codas.it/home2/index.php?option=com_docman& task=cat_view&gid=42&Itemid=37) (EN) Immagini dalla sonda SOHO (http://sohowww.nascom.nasa.gov/data/realtime-images.html) (EN) Mappa magnetica del Sole (http://soi.stanford.edu/data/farside/index.html) dall'universit di Stanford (http://www.stanford.edu) (EN) Eclissi (immagini NASA) (http://sunearth.gsfc.nasa.gov/eclipse/eclipse.html) (EN) Sito della missione SOHO (http://sohowww.nascom.nasa.gov/) (EN) Profilo del Sole (http://solarsystem.nasa.gov/planets/profile.cfm?Object=Sun) dal sito NASA's Solar System Exploration (http://solarsystem.nasa.gov) (EN) Suoni del Sole (http://soi.stanford.edu/results/sounds.html) (EN) Total solar irradiance (http://science.nasa.gov/headlines/y2009/images/deepsolarminimum/irradiance. jpg) (EN) La posizione del Sole (http://www.astro.uu.nl/~strous/AA/en/antwoorden/zonpositie.html) (EN) Video del Sole (http://www.lmsal.com/YPOP/FilmFestival/index.html) (EN) Istituto di fisica solare (http://www.solarphysics.kva.se/) (EN) NASA Podcast (http://www.vicasting.com/Contents.aspx?pid=797) (EN) Osservatorio Solare Nazionale Americano (http://www.nso.edu) (EN) Illustrazioni che confrontano il sole con altre stelle e altri oggetti del sistema solare (http://www. co-intelligence.org/newsletter/comparisons.html) (EN) Solar activity graph over the last 400 years (http://solar-flux.narod.ru/English.htm) Sole (http://thes.bncf.firenze.sbn.it/termine.php?id=2536) in Tesauro del Nuovo Soggettario (http://thes. bncf.firenze.sbn.it/). BNCF, marzo 2013
Il Sole Struttura: Nucleo Zona radiativa Tachocline Zona convettiva Fotosfera Atmosfera (Cromosfera Zona di transizione Corona) Vento Campo magnetico (IMF Corrente eliosferica diffusa) Eliosfera Termination Shock Eliopausa Eliosheath Bow Shock Macchie Facule Granuli Supergranulazione Spicule Anelli coronali Flare Protuberanze Espulsioni di massa coronali Onde di Moreton Buchi coronali Ciclo solare (Massimo Minimo) Sistema solare Attivit Dinamo Radiazione Rotazione Eclissi Esplorazione Osservazione Eliosismologia Paradosso del Sole giovane debole Problema dei neutrini solari Modello Solare Standard

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