Le relazioni diplomatiche ed economiche tra Macedonia e Cina stanno seguendo un percorso notevolmente privilegiato, concordano i due capi di Stato Mai la collaborazione sul fronte diplomatico ed economico tra Macedonia e Cina aveva raggiunto livelli cos profondi e grazie al costante miglioramento delle relazioni bilaterali, il futuro non potr che essere a tinte rosee sebbene occorrano ancora molti sforzi per incrementare i risultati, in particolare nei progetti infrastrutturali e agrari. Questo il leitmotiv dellatteso incontro tra il presidente cinese Xi Jinping e il suo omologo macedone Gjiorge Ivanov, scandito a pi riprese dalle dichiarazioni congiunte dei due capi di Stato. Durante il vertice bilaterale, svoltosi marted presso il palazzo dellAssemblea popolare di Pechino in occasione della quattordicesima Expo internazionale cinese e del ventesimo anniversario dalla nascita della cooperazione, i due presidenti hanno sfoggiato infatti una forte intesa, passando in rassegna tutti i punti chiave dellagenda comune che spaziano dagli ingenti investimenti cinesi destinati alle infrastrutture macedoni ai progetti culturali, scientifici e medici congiunti. I legami politici e finanziari tra i nostri Paesi si sono intensificati straordinariamente negli ultimi 20 anni - ha commentato il presidente cinese - e i risultati degli sforzi reciproci raggiunti in diversi settori sono sotto gli occhi di tutti. S, perch a detta di Jinping, a quanto riferisce il quotidiano macedone Vecer, la cooperazione si proiettata su pi fronti e in questi anni conoscer unulteriore diversificazione; sul piatto, dunque, non vi sono soltanto i ricchissimi piani infrastrutturali ed edili in Macedonia affidati alle aziende cinesi, ma una serie di progetti condivisi in campo educativo, culturale, sociale, artistico, medico e scientifico. Gli incontri tra le nostre rappresentanze governative sono diventati sempre pi frequenti, cos come congressi, forum e seminari, attesta il presidente Ivanov, rilevando come i rapporti economici con Pechino abbiano permesso una riduzione del disavanzo commerciale. pur vero che a dominare su tutte le altre questioni affrontate dai due presidenti sono stati proprio i progetti infrastrutturali che Pechino finanzier e svilupper in Macedonia, alimentati da una parte dei 10 miliardi di dollari che il
governo cinese ha stanziato per i piani dinvestimento in Europa centrale e orientale. A breve verr firmato dallesecutivo macedone e dalla dirigenza della societ edile cinese Sinohydro Corporation laccordo per la costruzione delle due autostrade Skopje-Stip e Kicevo-Ohrid, dal valore di ben 400 milioni di euro e stanno procedendo nel migliore dei modi, come ha ricordato Ivanov, i negoziati con la societ China State Engineering Construction, interessata a diverse sezioni autostradali relative ai progetti di costruzione del corridoio 8 e 10 sul territorio macedone. Del resto, Ivanov ha snocciolato le diverse condizioni vantaggiose offerte dalle autorit macedoni per gli investimenti esteri: incentivi che includono ununica tassa agevolata in 10 anni per le aziende che si insediano in una zona di sviluppo speciale, sussidi per gli impianti in linea con le norme ambientali europee e i salari tra i pi bassi in Europa.
pi avanzate della regione e si concentra su misure di identificazione, sterilizzazione e vaccinazione dei cani randagi. Peraltro le autorit del Paese collaborano da anni con lUnione europea, nonostante lassenza di una legislazione comunitaria in materia, riguardo ai programmi di controllo e alle procedure di vaccinazione. Come facilmente prevedibile, decine di ong e associazioni locali a difesa degli animali si sono scagliati contro la proposta di legge, annunciando una serie di proteste che andranno in scena a Sarajevo e in altre citt. vero che il randagismo diventato un enorme problema di sicurezza per i cittadini bosniaci e che le procedure veterinarie necessitano di ingenti finanziamenti, ma vi sono molti metodi innovativi e pi economici da implementare per affrontare la situazione senza ricorrere a una procedura barbara, recita il comunicato congiunto diffuso dalle ong bosniache.