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Ramachandra Rasikaranjana ********** La poesia classica indiana , con grande frequenza, lirica d amore.

Non raro, tuttav ia, che le antologie poetiche consistano in sezioni dedicate a temi differenti: oltre alla passione, la saggezza mondana, la rinuncia al mondo, la devozione per Dio, e cos via. In questo modo un testo poetico offre, l una accanto all altra, dive rse visioni del mondo. Non neppure insolito leggere una singola strofa che, graz ie ai molteplici significati delle parole, e ai vari artifici lessicali e sintat tici consentiti dal sanscrito, pu essere interpretata in due modi, paralleli o ad dirittura contrastanti: l autore non rende esplicita la sua volont di proporre un d oppio senso, e, in qualche modo, delegata al lettore la scelta di apprezzare l uno o l altro dei significati. Rappresenta invece un autentica rarit un intero poema che, in ciascuna delle sue st rofe, proponga interpretazioni della vita umana non solo parallele, ma addirittu ra opposte. E il caso del Rasikaranjana (letteralmente: Delizia dei raffinati ) di R amachandra. Il poema, scritto nel 1524, si compone di 125 strofe (pi tre d esordio e due in chiusura) ciascuna delle quali evoca la rinuncia al mondo, ossia la vol ont di abbandonare i piaceri terreni per darsi alla vita contemplativa o all esclus iva devozione per Dio, e l amore, descritto con accenti appassionati e di estrema sensualit. Rarissimo , di nuovo, che sia l autore stesso, nelle strofe iniziali, a e splicitare la volont di comporre un opera simile: Ramachandra apertamente sfida il lettore (e il traduttore!) sbalordendoli non solo con l abilit di giocare con le pa role con una maestria senza confronto, ma, forse soprattutto, dimostrando in che cosa pu riuscire il linguaggio se giostrato con destrezza: lodare Dio, e nel con tempo, le gioie del sesso; elogiare una vita austera, e tessere un vero peana de l vino, del sesso, della leggerezza; proiettarsi nell attesa dell aldil, e negare che altro esista se non godersi questa esistenza in spregio a ogni regola morale o religiosa. Cosicch, gustando una singola strofe, e pi ancora quando tutte le si le tte, si rimane sconcertati: davvero cos ambigua la vita che non servono neppure p arole diverse a dar voce a esigenze opposte? Pu dunque il severo predicatore, sen za cambiare le parole del suo sermone, svestirsi del saio e trasformarsi in un a raldo sfacciato della volutt? Giocoso, ed enigmatico, elogio del libero arbitrio, il Rasikaranjana non offre d unque al suo lettore soluzioni preconfezionate: prostrarsi dinnanzi a Dio o dava nti al corpo nudo di una bella donna rimane una scelta letteraria, ed esistenzia le, demandata a chi legge. Ma la straordinaria modernit di questo poema davvero u nico potrebbe anche risolversi nel suggerire che si devono seguire ambo le strad e la rinuncia e l amore e, solo dopo averle entrambe provate, formulare la scelta. O che, addirittura, scelta non c perch tante anime, e tanti desideri, convivono in un solo corpo e ciascuno di noi non solo santo o peccatore ma entrambe le cose. Contrizione severa e spensierata voglia di vivere sarebbero soltanto, allora, a spirazioni diverse nell obiettivo, ma non nella sostanza: tutto, in realt, passione , e schierarsi non ha poi grande peso. Ci che conta non risparmiarsi. Poi, si ved r. Si presenta, qui, la prima traduzione in italiano del Rasikaranjana: l unica altra versione esistente in tedesco e risale al 1896. Infine, una curiosit: di quest opera sanscrita sopravvivono, al mondo, soltanto sei copie. Buffo destino per un testo dedicato davvero, si direbbe per eccellenza, ai lettori d ogni fede e non-fede. 1. Lui mi sostenga, cui si rende omaggio perch, senza incertezze, d inizio a ogni stupenda impresa; lui, i cui cento e cento gesti sono pi dolci di quelli di un bambino; lui, che china il capo addosso a un eburnea colonna, per colpirla, simile allo splendente tondo seno

della ninfa pi bella; lui che lento il passo va per lungo cammino, esultante, senza necessit d aiuto; lui, d elefante il volto, che contempla il viso della dea.1 2. Possa Lui, ghirlanda di ninfee ai cantori, destarmi l estro nel comporre, cos che il far poesia fluisca da s, vincolo stretto di perfetti suoni; Lui, la cui bocca scintilla, simile a una chiave capace di aprire chi occhi chiusi, e dimora di emozioni sublimi, senza pari. 3. Chi mai, nella cerchia radiosa dei sapienti veri, potrebbe esser capace, in ogni strofe singola e al contempo, di raccontare storie che, fianco a fianco, vanno bene per santi e per gaudenti? Quando RAmacandra, il poeta, sent la gente dire queste cose, ecco scrisse ben 125 strofe dedicate all amore e alla rinuncia. *** RINUNCIA 4. Cos dice il Supremo: se nell anima sorge l amore ignaro d egoismo perch privo del cupo viluppo dei peccati che ha Krishna per rifugio, Lui, amico nell accogliere e salvare tutta la devota gente che gli si china innanzi, allora s la vita trova scopo.2 AMORE 4. Cos proclama Amore: quando nell intimo nasce Passione, la mia sposa, che possiede ogni forza, ecco, l amante felice schiaccia con volutt i seni della donna, alti e ricolmi, ridendo di nascosto per averne messe nude le membra: allora invero s, viva la vita! *** 5. In questo mondo nulla m importa dell ra ra infame, in cui pure viviamo: tanto, qui la gioia mi viene da RAma, e godo che sia morto il suo nemico.3 5. Eccoli, candidi perfetti, i seni in coppia sopra quel cuore ove marcia, padrone, Amore-senza-corpo: che piacere mi d il segno dell unghia sul capezzolo scuro, che godimento trastullarlo un po 4 *** 6. Cosa mai rester senza compenso quando l abbia ascoltata Iddio, di disco armato? Lui accorda ogni nobile dono, di tutto cuore, a chi a lungo, devoto, sia suo docile servo.

6. A quale uomo risponder mai Ti esaudir, la pronta a tutto, tua schiava. ***

lei, che ha morbide le mani, no , se l ha sentito? bella, qualunque piacevole richiesta, arrendevole,

7. Dinnanzi a te, che non la temi, placida cammina la tua mucca, lenta al peso delle poppe gonfie di latte: con la punta dell unghia premile i fianchi e subito ne avrai soddisfazione, e ancora, e ancora. Certo: non sempre dopo essersi accoppiata potr restar pregna di un vitello! 7. Passeggia qui la bella che non pu aver figli, languida al fardello dei ricolmi seni. Forza! Feriscila con la punta dell unghia su ambo i fianchi. Be , certo lo sai che a far l amore lei non ti resta incinta *** 8. Chi agisce senz ira, o desiderio, o menzogna, ben riconosce il vacuo delle transitorie forme e, sordo ai sensi, privo di passioni: nello yoga immerso, lui non pi di questo mondo.5 8. Lei, che le perfette cosce pu voluttuosa, a fusti di banano, o a proboscidi d elefante, lei ti in un vincolo febbrile, nella pi lei, cui piacciono i dispetti, ma *** 9. Ecco un uomo che, il cuore infisso nella pace, lungo il fiume dalle sabbiose sponde senza sosta si d alle penitenze, risoluto e forte. Quale altra azione, per amor del bene, pu farsi a questo mondo, unendoci a Dio? 9. Senza requie, nella calura greve lungo il fiume, mi gusto ah, che piacere! questa sfacciata femmina: cos altro si pu fare, in Terra, sapendo ci che conta, se non godersi qualche donna altrui? *** 10. Chi sapendo sordo ricco pratica la disciplina di s, quanto bello, a ogni malizia dei sensi, e per davvero e fortunato: ha compreso far paragonare, sprofonda pazza lussuria per gioco.

che questo sciocco ciclo del rinascere non ha realt alcuna. 10. L uomo che, solo per piacer suo, non si nega il buon vino e si gusta tutti i piaceri dei sensi, davvero felice: ha capito che ha senso nascere di nuovo mica quello che si ostina nel bene! *** 11. Giunti alla fiumana sacra, ci fermeremo l, dove Lei sempre ci invita a tuffarci dalla riva dorata, simile a una veste sottile cos, al tempo giusto, Lei compie il rito per colui che, aspirando al Supremo, non ricorda neppure la sua casa.6 11. Solo in un luogo vogliamo andare, e fermarci dove sta una bella, capace di insidiare anche un sapiente, finch non le entra dentro poi, lesta lesta, fa quel che deve a chi, per voglia d una donna d altri, ha scordato persino dove alloggia.7 *** 12. Chi, al mondo, potr aver mai timori se, raggiunto il luogo dove stanno i devoti di Krishna, sempre stretti fra loro, compie quegli stessi gesti, contemplandone il cuore sempre intento al Supremo? 12. Arrivato laggi, dove gli amanti senza alcun freno vedi nelle notti illuni hanno il cuore che avvampa per donne non loro, pure tu fa lo stesso: di che cos hai paura? *** 13. In nome del contentarsi in tutto l uomo combatte folle febbrile guerra: perch non battagliare, invece, per darsi anima e corpo a Dio? Del resto, c forse altro modo per valicare i gorghi della vita, o altra fonte che, in quest esistenza, rechi alla beatitudine vera? 13. La donna, arresa alle sue voglie, sorride, radiosa, al colmo della contentezza: serve forse adornarsi con il gelsomino? Lo sai: non esiste altro mezzo per veleggiare nel mare della vita, o altra sorgente che, a questo mondo, sappia condurci alla felicit.8 ***

14. In un incubo che sembra senza fine a lungo contempliamo la danza di questa illusoria realt: e neppure chi conosce i sacri testi capisce d aver l anima ricolma di questi ingannevoli delirii. 14. In un sogno durevole ostinato a lungo miro il viso di una donna, traditore: sono un esperto di sapienza sacra, ma non mi rendo conto di aver la testa piena di follie. *** 15. Amico, ormai vicino il momento, terribile e funesto, quando i capelli, perfino, mostrano d aver paura: nel frattempo, non mi resta che proclamare la sequela di storie in lode del Supremo. 15. Va bene, sar anche un poveraccio: ma godermi la vita non mi spiace. Bisogna che trovi un furbacchione, uno che mi sia amico, e sappia fare come il dio delle ricchezze. E in questo mentre far diffondere dovunque un intera sinfonia di suoi peana. *** 16. Venir completamente penetrati dall unico pensiero dell Essere Supremo ecco la vera gioia. Dunque la felicit si trova ponendo l anima, devota, in Lui soltanto. 16. Lei, trepida di lussuria, vorrebbe che le venissi dentro, subito, ora: ma conviene farci caso! meglio che suo marito sia lontano. Attendi dunque qui, beato, e che il tuo cuore in lei soltanto trovi dimora. *** 17. Questo mondo, che leva omaggio a te, RAma, per averti ammirato varcare l oceano, verso di te, e alcun altro, prova timore e sfinimento: serbando il tuo ricordo, intatto, a volte si sente abbandonato, e pensa: Dove mi toccher nascere di nuovo? Chi sono? Donde vengo? E perch, e come? 17. Ehi, penitente! Questa femmina bella propaga il suo veleno, che distrugge: la gente l ha vista, vorrebbe fuggirla ma la serve

(pure ne ignora il nome) e, sentendosi persa, senza requie rimugina: Quando godr il suo corpo? E ancora: Ma chi sono? Da dove vengo? Dove, quando, perch? *** 18. Bisogna agire con veneriamo il Supremo, E vergogna a chi solo ha l animo infisso in che uccise Amore. prontezza: subito, senza indugio, noi devoti! di rado e a stento Lui,

18. Mai perdere tempo: alle nostre voglie bisogna subito aggiogare donne d altri. Guai a chi sopprime la volutt, con forza, e s accontenta d una femmina soltanto e vuol vincere la sua natura. *** 19. Per colpa della tua incostanza, ora difficile davvero sradicarti la voglia di ci che invece falso, e reca con s passione e orgoglio (la tua mente palpita, sguaiata): Krishna qui, pronto a concedere la grazia frutto dei meriti d un cammino pio. Ecco, fatti servo di Lui, se aspiri al bene non c altro rifugio. 19. Frivolo amante, sar davvero complicato annientare la voglia continua che ha di te, fonte di gelosia e di smanie senza pari lei, il cui fascino accecante basta il bel nasino a rivelarlo. Benedetto sia chi, vinto, giace ai piedi della sua donna: se vuoi essere felice servi lei in altre non troverai salvezza. *** 20. O mio Dio, cumulando buone azioni si potrebbe ammirare il Tuo splendore: ma chi l ha contemplato davvero? E dunque senza scopo il mio esser nato: non t ho visto ancora. 20. Bella d amore, qualcuno mai riuscito a godersi con gli occhi il tuo bel corpo, pure dandosi da fare in ogni modo? Invano son venuto al mondo a me non riuscito di vederlo. *** 21. Benevolo davvero Krishna, se in Lui ci si concentra tutti, e il cuore tutto Gli si dona: che aspetti? Non risparmiarti, e imbriglia quest elefante la passione

che ti s avventa senza sosta addosso. Presto potrai cos conoscere il Supremo, la cui essenza profonda fatta d estasi eterna, proclamata dai cento libri della Rivelazione. 21. Schiavo d Amore, va : questa donna infeconda delira di passione, e cerca del sesso la battaglia. Sforzati, e metti fine a questa lotta tanto il tuo seme non ha mta. Potrai cogliere cos il piacere massimo, la cui natura vera quel godimento estremo di cui parlano cento e cento Scritture *** 22. Cosa non t successo, cosa non hai raggiunto tu, sapiente concentrato in Dio? Se sono Io a istruirlo chiunque afferra beatitudine vera, e cessano gli affanni. 22. Lei, che ti stava sotto durante la notturna festa, forse non ti giaceva sopra quando hai goduto al massimo? Se sono solo io il maestro, Amore, senza fatica ci s accaparra il meglio. *** 23. Sia lode alle tue parole, degne di giacere ai piedi di Krishna: per grazia e incanto oscurano il lucore della tenera Luna, hanno eleganza sublime, versi dolci e brillanti, frasi perfette ecco perch la tua lingua prova piacere a declamarle. 23. E tuo il trionfo del dio Amore, che ha fatto il nido ai piedi di lei, femmina senza confronti lei, che per biancore e radianza avvilisce, splendida, la Luna alabastrina, gustosa come nessun altra, palpitante, morbida, d accecante incarnato: lei hai fatto godere, maestra nei giochi di passione. *** 24. Perch trovar rifugio in Krishna dovrebbe far svanire il tuo amor proprio? E il contrario: chi si d a Lui, anima e cuore, non pi schiavo del tormento dei sensi. 24. Perch mai quella preda che una donna bella, non si dovrebbe averla, pure a forza? Chi ragiona cos, state sicuri, non d pi spazio

alle pene d amore. *** 25. Quale uomo, pure raggiunti, e con successo, i confini ultimi del suo profondo s pu dirsi salvo davvero, se ancora l avviluppa la tenebra dell Illusione? E questo l obiettivo, il solo, dell umano conoscere: che ogni anelito trovi dimora in Dio. (Del resto, si potrebbe mai dormir tranquilli, in una notte d inverno, spartendo il giaciglio con dei ladri?)9 25. Con superbi doni ho fatto mia costei, coacervo di superbia: nessuno pu immaginare, neanche un po , a quali insidie ho ricorso, stremato com ero dalla voglia. E questo il fine dell esistenza umana: fare all amore con una che ti piace. E quanto allegra mi trascorre adesso una notte invernale, facendo il nido sul suo seno! *** 26. Giorno dopo giorno, senza sosta, si aneli al Supremo: e ogni giorno Gli si renda quell omaggio che ha nome amore , con la mente intenta. 26. Quale donna pu definirsi ammodo se un giorno corre dietro a un maschio, e quello dopo a un altro? Amore fatto di sentimento vero quello di lei, ogni giorno persa in uno solo. *** 27. Per molto, troppo, tempo non ho fatto nulla per conquistarmi Iddio, n ho dato ascolto alle storie dei Padri. E dunque invano ho lasciato scorrere le ore: cosa c era da fare, se non questo? E da ascoltare? 27. Neppure un dito ho mosso per far mia questa femmina bella, n son stato a sentire il racconto piccante degli amori d una ninfa lasciva. Ogni buona occasione l ho perduta: che altro potevo fare, cosa ascoltare, se non questo?10 *** 28. Ci che fatto di ingannevole essenza, e ha natura di menzogna, senza sosta reca danno all uomo, baluginandogli innanzi, duplice e falso; l uomo lo guarda,

e questo lo confonde, e affligge. 28. Con sentimenti ambigui, la donnaccia seduce sempre l uomo d indole stupida, e lo mena per il naso allegramente; e il belletto con cui si agghinda gli occhi con truffaldina furbizia lo imbambola tutto. *** 29. L nella foresta dove Shiva vicino, subito e sempre ogni contraddizione cessa: se tanto facile far propria la felicit vera, chi pu restare sordo all amore di Dio, che porta alla salvezza?11 29. Quando si fa all amore, che delizia, per prima cosa bisogna premere sempre quello che le donne hanno di doppio: e se una beatitudine simile dovesse anche costare un po di sforzo, c uomo che si tira indietro?12 *** 30. Io venero Shiva, splendido nella sua pelle d elefante, che pure il Creatore fa tremare: e appena, colma di grazia salvatrice, a me si volge anche la Sua sposa, ecco, la beatitudine ho raggiunto. 30. Sfinito di smania per colpa di Amore che trionfa, venero te, sola capace di farmi illanguidire: e appena ti chini su di me, pietosa, pure se hai il broncio mi fai toccare il cielo con un dito. *** 31. Come potrebbe esistere, in questo transitorio mondo, beatitudine piena e completa, se, del tutto, non s annientasse il corpo? A questo fine, dunque, s applica il saggio: donde altro viene, difatti, la salvezza per l uomo? 31. Su questa Terra c mai felicit infinita e sublime senza il piacere che d una bella donna? Chi ha sale in zucca punta a questo scopo: raccoglie forse l uomo da altra fonte quello che si chiama paradiso? *** 32. Neppure le tormente dell HimAlaya sfiorano chi, devoto e tutto perso in Lui, trova rifugio in Krishna: ma a ogni passo s accanisce la sfortuna su chi non intento a quest unione.

32. Le brezze eccitanti di quei monti non tangono chi, quando la primavera viene, si dedica tetragono all ascesi: e, passo per passo, la scarogna sbeffeggia chi non pensa soltanto a far l amore.13 *** 33. Fra le diverse ebbrezze di sapere, d opulenza, d essere nobili, di darsi alla passione l ultima, per l uomo, ardua davvero a sgominarsi. Quindi io chiedo: quando nell intimo del cuore si compreso che l anima di questo mondo Dio, ha senso restare abbarbicati anche a una sola forma di arroganza? 33. Tra le disperate voglie dell uomo conoscenza, ricchezza, nobilt, far sesso difficile vincere quest ultima. Il mio consiglio questo: quando s capito fino in fondo che le femmine belle sono quanto tiene in vita il mondo, bene darsi solo al dio d Amore. *** 34. Sia benedetto chi sempre rende omaggio al sembiante del Dio che ha per giaciglio le spire del serpente, e ogni istante anela al viso di Lui, che ha quattro volti, e irradia lo splendore dei santi.14 34. Fortunato chi si gode, e a lungo, tutto quanto gli fa una bella donna, aggrappata al bordo dell alcova: gli piace sentirle sussurrare No! , poi ancora No! ma le luccica il bianco di un sorriso. *** 35. Chi, col cuore tronfio di arroganza, agguanta il massimo potere frutto della complicit di Amore lui, folgorato dallo sguardo di Shiva ignora di certo il retto agire, ahim: pu difatti conoscere la vera natura dell Altissimo? 35. Qui, in questa casa, col piacere pi folle, mi sono strapazzato una ragazza snella, grazie ai molti regali che le ho fatto. Del resto, va detto!, gli uomini seri, che sanno a menadito i sacri testi, non sanno invece un accidente di quel che converrebbe loro fare: sono capaci, infatti, di penetrare l intimo a una donna? *** 36. Come pu chi intriso di passioni, e arriva alla vecchiezza ahim

attraverso una melma di peccati, giungere alla dimora di Colui per cui l intero cosmo splende, e che fa Suoi i penitenti pi insigni? 36. Come far a sfiorare la spalla dell amante questo piedino vermiglio di lacca, che al loto mattutino ruba il rossore, e il cangiante creato tiene desto con il tintinnio della cavigliera di cui s adorna la bella?15 *** 37. La mente, quando vlta al male, trova piacere in questo mondo: vuoi dunque, ahim, sprecare il tempo fra cento frivolezze, vagando di esistenza in esistenza? E una vita che brami, e brami ancora, la felicit: ma felice non sei. Quindi io penso: la contentezza vera si raggiunge proprio a rinunciarci. 37. Questa creatura deliziosa le delizie di amore ti promette: ehi, ma hai intenzione di buttar via il tuo tempo, di vita in vita, senza combinare un accidente? Amico mio, un bel pezzo che corri dietro, affannato, alle gioie del mondo: la pi grande felicit io dico qui, vicina a te basta che a lei fai un bel regalino. *** 38. Amico Dio m incanta, l anima col Suo corpo che ha la radianza dell erbe delicate: qui, sulla Terra, amarlo quanto c di meglio, e amore significa dare l addio al mondo. 38. Mi ruba il cuore, a me, una pastorella con le sue membra, le rotonde cosce perfette: nulla ha senso, al mondo, se non la sua passione fatta di quell ardore che, per sempre, fa scordare ogni cosa. *** 39. Come pu chi ignaro di peccato camminare ancora per l interminabile sentiero delle creature del mondo, che trabocca d ogni ripugnante sozzura e ha per mta gli inferni, tristemente noti? Come pu esaudirsi un desiderio, pure ardente, di chi ha spregiato l adorare Iddio? Beato chi, con tutta l anima, in Krishna soltanto si concentra. 39. Chi potr aggiogare questa donna che, pure quando ad amarla sono i pi degni uomini, mantiene il cuore impuro, e calpesta, perfino, chi nel mondo soltanto trae piacere? E come pu placarsi la bramosia furiosa

se non si pensa sempre e senza tregua a questo? Dammi retta: arraffa il piacer suo soltanto chi, senza domare i sensi, in questo soltanto si concentra. *** 40. Chi si consacra interamente a Dio senza sforzo gusta la contentezza eterna quando ancora immerso nel ciclo del rinascere: n pu conoscere paura se, grazie all amore per Lui, ogni istante coglie i frutti migliori del trimundio. 40. Anche chi si dibatte in questa vita si guadagna una felicit perfetta, senza fatica, se d tutto se stesso al servizio di una bella donna. Cosa c da temere se, con godimento estremo, si sta appresso a dei femminei fianchi, fonte mai magra di fortuna? *** 41. Beatitudine certa viene agli uomini dandosi al raccoglimento e all osservanza delle otto sante pratiche: perch mai dovrebbe provenire il bene vero dall abbraccio di mille voluttuose donne?16 41. Piacere perfetto dona agli uomini fare all amore con la donna di un altro, mettendo bene a posto tutte le membra: donde la delizia, se non aggrapparsi al collo di milioni di femmine disposte a tutto? *** 42. Chi, in cuor suo, s deposto ai piedi del Signore, e nell ora estrema lo ricorda, lui, beato, non dovrebbe anche pensare alle gioie del Cielo, lussureggianti d erbe? 42. Lui, che al colmo della volutt solleva fino al petto i piedi della bella occhi-di-loto ecco un uomo felice. E, stando disteso sopra un prato, sa che questo del Paradiso il vero incanto. *** 43. Ignorandone la natura vera, c chi non tiene in giusto conto Vishnu, il Signore, e Shiva, divinit eccelsa. Io invece, in solitudine, giorno dopo giorno nutro il desiderio pi grande per gli Oggetti di infinita amorosa devozione. 43. Chi assaggia il labbro di una donna dolcissimo, sublime addirittura sa che il miele, persino, gli nemico. Cos, in segreto, giorno dopo giorno, provo una sete senza requie per quella landa vermiglia di passione. ***

44. La gente perbene, a questo mondo, si tiene alla larga dai malvagi, e sta vicino a chi nobile d animo e vive solo in Dio: quindi, deposto ogni timore, per raggiungere Lui, solo a Lui ci si volga. 44. Gli uomini di mondo varcata ogni decenza (serve?) cerchino, per andarci a letto, la femmina che vive alle spalle dei mariti altrui: cos , non titubare, va a caccia di costei, mettila sotto. *** 45. Se con passione e amore, e con tutte le forze, rendesse omaggio a Dio, chiunque giungerebbe alla verit suprema. Ecco l unica vera devozione possibile all uomo: quella che frutto di tante buone azioni compiute nelle precedenti vite.17 45. Come pu una ragazza voler bene a un amante, e con abbandono pieno farci all amore, se il fior fiore della sua bellezza lui se l preso s, ma con la forza? Passione vera l otterr l uomo che offra mazzi di fiori sbocciati al colmo, e tanti continui gesti d affetto. *** 46. Omaggio alla poesia, solo quand ornamento dei piedi di Vishnu, simili a loti, e sta vicino a loro: simile, allora, a infinite opere buone, brilla da s perch ha ogni pregio, limpida, dolcissima 46. Lei donna, che, diafana e docile, lascia ammirare il suo splendore, indicibile dono di natura, pari a ogni buona azione lei, che ha loti per gioielli ai piedi, e incede con la grazia di un cigno. *** 47. L anima di chi tutto se stesso pone nel meditare su Dio, e altri non vuole se non Lui, potrebbe quest anima ghermirla un qualunque timore, immersa com nell amore Suo e nella Sua pace? 47. Per chi preso soltanto nel pensare al dio Amore non c nient altro da volere al mondo: c da temer qualcosa, nella vita, quando si sguazza nel gusto e nei piaceri Suoi? *** 48. Chi sempre salmodia i sacri testi ha raggiunto, davvero, la felicit pi grande. Perci io credo questo canto beato il solo arciere capace di far breccia in ogni cuore.

48. Riesce a far sua una femmina, splendida senza veli, chi sa declamare un sacro testo pregare serve solo a questo: a rubare il cuore di una donna. *** 49. I devoti di Krishna, a Lui fedeli in tutto, lascino le loro case, che non valgono nulla, e di cuore, saggi come sono, raggiungano la foresta illune: chi potrebbe suggerire un altra cura per chi malato di terrene voglie? Questo io insegno: ci che fa ottenere beatitudine vera. 49. Nei giorni quando la Luna scema, chi matto di passione lasci la sua casa ed nel giusto: cosa conta mai? e, prono ai propri istinti, vada a fare all amore: c forse altro rimedio per chi smania di voglia? Ecco la mia dottrina: e porta al culmine della felicit. *** 50. Giusta condotta lasciata ogni incertezza meditare su Dio, quintessenza di tutto, sapienza vera, unica dottrina. Estasi immensa trova solo chi, con fervore, in Lui depone l anima. 50. Messa da parte ogni vergogna lei pensa solo all uomo di cui le giunta voce, e che ama: chi esita, del resto, dinnanzi a quel piacere estremo che darsi tutto alla donna di un altro? *** 51. Possono forse sfuggire queste membra al lesto passo della morte, le proteggesse pure, tutta insieme, la condotta impeccabile che fu propria dei prncipi compagni al grande eroe, e avesse pure per gioiello quella celebre storia? Del corpo ogni bellezza, ahim, solo degli infelici propria.18 51. Lei, corpo snello, col suo viso d oro, e i seni infiniti, colmi, armoniosi, lascia che stia nascosta, anche se tutti sanno delle sue gemme preziose: e la festa d amore con lei sia premio solo d uomini belli, e fortunati. ***

52. Chi volge lo sguardo ai piedi del Signore, lucenti del primaverile Sole, e anela soltanto ad adorarli, non s appaga certo alla vista dei soli bocci di loto mattutini. 52. Chi posa gli occhi sul cielo luccicante, quando splende di primavera il Sole, certo non gode a contemplare i seni della bella morbide gemme di ninfea se, all alba, gli tocca d andar via *** 53. Io, che non mi curo di quanto a questo mondo nulla conta, ho presto scelto, qui, d incamminarmi sul sentiero che conduce a Krishna, progenie d eroi: come fa a intrigarmi pure se di bellezza indicibile la sposa del dio Amore, se solo a Quello tengo la mente fissa?19 53. Senza indugio, la mia donna e io, siamo corsi verso il fuoco che avvampa nel canneto della selva in fiamme: aspiro solo a questo, adesso. Che m importa, pure s primavera, di una tenera notte?20 *** 54. La radianza che scocca dal biancore di Luna e dal fuoco sembra la leghi il Sole coi suoi raggi, stretta stretta alle nuvole: ecco, ho compreso l ora vespertina, quando si rende omaggio a Dio, il Supremo, con sequele di beati canti. 54. Questa ragazza dai ricolmi seni e dalla fragranza deliziosa ha il candore opalescente della Luna di giorno: e da uno dei suoi servi ho saputo a che ora padre e madre se ne vanno *** 55. Perch mai chi, in ogni modo, altro non fa se il bene dovrebbe restar senza quella felicit perfetta, regno assoluto che frutto del Supremo Spirito? Cos altro fare, se non donarsi a Vishnu? Ecco la conseguenza futura dell adorarlo senza smettere mai. 55. All uomo che senza sosta pensa: Ah, quanto freschi di giovinezza ha i seni questa donna!

chi pu negare l unica vera gioia reame del dio Amore? Che gusto c a non premerle i fianchi? Beatitudine dunque il solo frutto del godere di lei, ancora e ancora e ancora. *** 56. Amico mio, so bene che se si vuol mostrare indifferenza per il mondo dei sensi, e si presi dal dubbio, vincere Amore d vera angoscia: ardua battaglia sgominarlo, sempre. 56. Ti capisco, compare: per chi, smesso di fare sesso, non ce la fa a venire ancora, Amore fonte di gran rabbia: uno ostenta sussiego ma dentro il dubbio lo tormenta: Forse non valgo un accidente . *** 57. Se nulla si riesce a fare, che sia buono, la colpa di quest ra infame: ha senso, ora, aspettarsi il frutto d azioni pure sublimi? Ma per chi nel suo cuore onora sempre, e mai non scorda, Vishnu-occhi-di-loto, ogni pena trova rimerito.21 57. Se alla lunga non si buoni a combinar nulla pure, eccole a tiro, belle cosce di donna perch aspettarsi i doni del dio Amore? Nel cuore di chi l ha sempre in mente vive, al contrario, la bella dagli occhi di ninfea: ed ecco, ogni strazio compensato. *** 58. Omaggio allo Spirito Assoluto sublime per natura, dimora d ogni meraviglia, ineffabile! Se il suo custode Vishnu Sole e Luna i suoi occhi cosa mai desiderare d altro? 58. Evviva questa splendida creatura, parto d Amore, stupenda nelle scintillanti vesti! E appena il suo uomo se la dorme, perch non dovrei goderla io? *** 59. Oscuro Iddio, cui inneggiano tutti i sacri testi, raffrena la mia mente, se s avventa su sentieri ingannevoli; proteggimi piet. Fa presto, sto languendo,

conducimi in quel santo luogo che desidero tanto. 59. Mia bella, se appena un po ti faccio pena imbriglia il mio pensiero, che s aggira in sentieri senza senso, dentro una tenebra di cui confine il fitto delle piante: e amami. Portami, lesta, nell ambta dimora che sta fra le tue cosce sto morendo di voglia. *** 60. Quando un uomo, che si dice esperto di regole e precetti, arriva a scacciare un ospite insigne, pensandolo veleno, di certo prossimo alla morte. Diventa lui stesso una femmina merita forse di avere figli?22 60. L uomo capace di tenere testa alla sorte maligna sa quando un giorno infausto: e non fa sesso. Sia benedetto, perch conosce i tempi giusti per l amore: certo non avr figlie femmine! *** 61. Chi, in cuor suo, gioisce all ascolto della storia di Vishnu, quando danz, Re dei serpenti, costui sciolto dai ceppi del rinascere: gli toccata in sorte la beatitudine unica la Liberazione. 61. Gli uomini che godono ascoltando il racconto di come una donna sa ballare sul membro eretto del compagno, loro, cittadini del mondo, hanno incontrato una fortuna pi bella ancora della Liberazione e s abbandonano a ogni posa d amore. *** 62. Non forse salvo dal nascere ancora chi sempre serba in cuore il ricordo di Vishnu? Ho pensato: Dura due o tre giorni soltanto, qui, la vita e non vale nulla . Ecco, ho raggiunto il distacco dal mondo. 62. Ha le sue cose, accidenti!, la bella dagli occhi di loto: mi tocca astenermi da tutto. Niente sesso: per due o tre giorni, purtroppo, senza scopo mi appare la vita. *** 63. Perch la Tua grazia vuoi Tu negarmi

se in Te solo la mente io fisso, e per sempre, oh Krishna che conosci ogni luogo, Tu, che deponi il tuo piede in grembo alla dea, Tu, di tutti i sacri testi dimora, Tu, che una volta soltanto, alla fine, ti concedi alla vista ai devoti ansiosi di scorgerti, Tu, bello come un nuvolo pregno di pioggia quando inizia il monsone, Tu principe d ogni splendore? 63. Bella, mostra un po di piet: io penso a te sola. A te, regina dei campi, che t addentri nel folto dei loti e cammini nel bosco pi fitto, te, vista a stento dai pochi felici languenti di voglia di porre in te gli occhi, tu, il cui seno si gonfia quando arriva il tuo mestruo, tu delizia d ogni gaudente. *** 64. Forse che, o Vishnu dagli occhi di loto, chi ti serba nell animo non prova anche amore? Ho forse qualcosa all infuori di Te? Basta un tuo cenno, e si ottiene il pi alto compenso. 64. O bella dagli occhi di loto, perch mai non dovresti aver voglia anche dopo aver fatto all amore? Ho te sola: che altro? Basta appena sfiorarti, e mi rendi contento. *** 65. Quando, infine, avr qui, sotto gli occhi, lo Spirito Santo, degno d omaggio, cacciatore d ogni incertezza? Lui, ovunque nel mondo, la gente ascolta ed onora; Lui, la cui grande bellezza il poema pi grande declama, e mi dimora in cuore; quanto ha vita tutto sorregge, e, come auriga, a un eroe spieg quale fosse il fine supremo dell uomo.23 65. Quando infine mi cadr sotto gli occhi questa sfacciata, capricciosa puttana, eccitante oltre ogni dire? A questo mondo ogni maschio ne innalza le lodi, e pende dalle sue labbra di lei, dimora d ogni gioco d amore, parlano i racconti sul sesso, e ha tonde le cosce, morbide aperte all amore; lei, unica condottiera vera, spiega all uomo qual sia il fine ultimo del vivere al mondo. Lei soltanto ho nel cuore.

*** 66. Il tuo occhio contempla Colui che annient Amore, e l anima tua, finalmente appagata, vive in unione con Dio: che motivo hai di rimanere ancora incerto della tua futura salvezza?24 66. Il tuo sguardo scocca oblique occhiate, e il cuor tuo gi combatte le guerre d amore: dubiti ancora che, fra un momento soltanto, dalla veste le cadr la cintura? *** 67. Nell anima mia scintilla la sublime luce del viso bello di Krishna, splendida, senza pari, perfetta: se sempre, solo e sempre, a lei soltanto mi volgo, con pensieri immacolati, non dovrei trarne beatitudine vera? 67. Nel mio cuore balena, candido, il volto della pastorella: oh, sbaraglia ogni confronto, lei, maestra di una nuova dottrina Non dovrebbe donare felicit completa a me solo, che le sto appresso senza curarmi delle messaggere? *** 68. Amico, come mettere in fuga l ambiguit, vano parto dell egoismo e del senso dell io? Lo sanno tutti: solo stringendo al mio cuore i piedi di loto del dio Vishnu. 68. Come posso annientare, o mio amico, questa tortura lei, che oramai non mi sorride pi? Lo so, non c altro modo: tenere strette a s quelle ninfee carnose che sono i suoi piedini.25 *** 69. Costui ha trovato il modo di chiudere per bene la sua porta di casa e ora gode le opache gioie della famiglia: ma se fosse un devoto, stretto soltanto a Dio, ecco, potrebbe liberarsi in vita.26 69. Gli pare d aver scovato il tralcio rampicante capace di condurlo in Paradiso ed tanto contento, poverino.

Ma se s invaghisse della donna d un altro, allora s vivrebbe bene, e a lungo. *** 70. Mi garbava passare le giornate cos, senza uno scopo. Amico, adesso, all improvviso, eccomi sul cammino dei seguaci di Krishna sia lodato e mi piace il distacco dai seni rotondi delle donne. 70. Tiravo a campare, amico, un giorno dopo l altro, e senza sugo. Ora mi attizza quando, nel mese, la bianca Luna scema un posticino nascosto, dove sciogliere in fretta la cinta a un amante. *** 71. Pensaci a mente lucida: quando si parla del Supremo senza scopo discutere come si fa nel mondo, con argomenti e idee, voglio dire fa , piuttosto, che il tuo cuore, tutto, s immerga in Vishnu, il radioso, studiare sul quale non serve. 71. Svegliati, donna: serve a poco mostrarsi scontrosa se il bisticcio con l uomo di un altra. Concentra il tuo pensiero su di lui, ora ch primavera e stargli lontana ti snerva E versa qualche lacrimuccia, coi begli occhi che hai! *** 72. Amico, la mala sorte m ha vergato in fronte una strana sentenza: senza tregua mi tallona ogni sventura perch il mio padrone il desiderio. 72. Il benigno destino, amico, ha sentenziato che lei fosse mia, questo schianto di donna: e, appena annotta, con sempre nuove delizie le rendo onore, ora che c , cavalcando ogni voglia. *** 73. In questo laghetto di loti sta una coppia di bocci, davvero bellissima: e di loro si cura coi raggi, amorevole, il re dei pianeti, appena fa giorno. Dunque, mentre tu li ammiri, e non stacchi lo sguardo da questa scena perfetta e perfetto sembiante della Sacre Scritture abbia inizio l omaggio al dio Krishna: trascorri il tuo tempo a conoscere Lui,

il sublime mandriano! 73. Ehi, ma chi questo fiore di donna? Ha una specie di coppia di bocci, proprio l sopra il cuore, l uno all altro serrati, e il suo uomo, appena ne ha voglia, li coccola con la punta dell unghia. Li hai guardati, te li sei mangiati con gli occhi, ne serbi l abbagliante ricordo. E questo che conta? No proprio. Piuttosto, non perdere tempo, e impara ci che piace alle donne. *** 74. Sia benedetta, e benedetta ancora, la lingua che non parla mai invano, e si esprime dolcissima: sono suoi, sempre, i frutti che nascono dall adorare il Signore. 74. Viva questa bella ragazza, maestra nei giochi d amore, adorna di perle: quando parla stilla miele. Starci insieme in un luogo sicuro, adorarla: ecco ci che regala sempre nuovi piaceri. *** 75. O Krishna, amato da belle mandriane, chi sa esserti servo raggiunge esultanza perfetta: se a questo perituro corpo si rinuncia, vale forse la pena di perdersi in trastulli insensati? Perci io ti imploro, o Supremo: Te stesso donami, Krishna, fa che possa adorarlo se non mi abita in cuore, non avr, io, n Salvezza n Cielo. 75. Grazie ai buoni servizi di un ancella, la pastorella ora gusta con te i piaceri infiniti d amore. Ti ha gi avuto, tua moglie: perch la testarda si picca di scherzare ancora con te? Ti prego, scova subito un altro che l ami, e del cibo: altrimenti in cuor mio non godr questa specie di Paradiso, questa mta sublime. *** 76. Ecco la citt del Signore, che l anima incanta a guardarla: vorrei fosse l casa mia, poich sa regalarmi beatitudine vera.27 76. Lei, ragazza selvatica ti porta via il cuore, a guardarla adesso lei mia.

Ora voglio, che mite, aggiogarla, ancora e poi ancora, e godere come pi non si pu. *** 77. Per colpa del fuoco sembra annientata la bellezza del bosco: come ridargli il rigoglio di sempre, il tripudio di fiori? Che si levino canti in onore di Krishna, o gli si rechino offerte! 77. Sembra scintilli la luce che dona la giovinezza, la vaga fanciulla: come fare a destarne le voglie? Chiss, basta forse sferzarla, e farle dispetti che le attizzino un fuoco: dopo, pure un nemico potr renderle omaggio! *** 78. Chi, fatta sua la ricchezza, com giusto ne fa subito parte anche gli altri, lui, credo, davvero felice, ed bene onorarlo: n perde il sentiero della vera giustizia. 78. Sia beato e felice, io dico, chi gode da matti ogni volta che gioca all amore: la via retta non smarrisce di certo! *** 79. Voi conquistare davvero l energia dello yoga in questa selva densa di foglie, dimora di piccoli uccelli graziosi il cui fragile corpo palpita, ora caldo, ora freddo? Ascolta le mie parole, ardue a capirsi anche per l asceta pi insigne: medita su Krishna, in cuor tuo vera grandezza quella soltanto di chi gli devoto.28 79. Quando riuscir a domarti all amore, mia bella fresca di giovent, dalle membra ora gelide, ora ardenti, e che hai il viso cinto di ricci? Ti supplico, ascolta la mia preghiera, che un uomo, se solo, fatica a veder realizzata pensa, in cuor tuo, che gi primavera, tripudio di fiori. *** 80. Ecco, all improvviso, l Eterno: la Sua luce accecante, quel che dice ti acceca, ma dona beatitudine e gloria a chi gli devoto lo segue, lo ama,

ogni pena gli sda. 80. Sull asceta lei volge il suo occhio, implacabile, che senza bisogno di bistro da solo scintilla, e d indescrivibile brivido: lo avvolge, lo fa innamorare e gli placa i bollori. *** 81. Amico, che senza incertezze ed eterna passione hai riposto in Me l anima, in Krishna: non ti nasconder nulla progenie comune la nostra. Hai dato l addio ai desideri, e al richiamo dei sensi: a Me solo volgi lo sguardo, le parole ed il cuore: la tua essenza vera, immota, trover nel Signore dimora. 81. Ragazza dagli occhi di loto, il tuo cuore non sa distaccarsi, cocciuto, da un amore ormai vecchio: ma io non ho colpa dei tuoi bronci d allora. Colpisci me col tuo sguardo rovente saettante baleno e sapr dimostrarti, con l anima mia e coi discorsi, se so farti impazzire. *** 82. Beato l uomo che ha vinto l ebbrezza dei sensi e, felice, sta sulla sponda di una sacra fiumana: giunge certo a conoscere il Vero che poi beatitudine vera perch passa ogni notte in ascesi.29 82. Fortunato chi, riuscendo a frenare lo sperma, se la spassa per un sacco di tempo con un sacco di mogli. E gode, la notte, nel caldo, gustando un piacere infinito. *** 83. Perch il Dio beato si nega, n ci dona la grazia pur ricevendo l omaggio di ben sette canti? Adorarti ci salva: non mostrare tanta avarizia! 83. Lei ti chiede sette monete. Tu sei ricco, signore: perch esiti ancora, perch non gliele dai? I suoi gesti adoranti ci fanno star bene: smettila d essere tirchio! *** 84. Non scordare, oggi, il braccio del demone, che venne squassato da Krishna: eppure era simile

al fusto potente d un albero, lasciava vedere le ascelle quando, fiero, s alzava e, lunghissimo, con la mano toccava i ginocchi.30 84. Pensa alla bella dagli occhi di cerva, degni della ninfa pi bella, che mostra l ascella graziosa quando solleva il braccio e ha le unghie affilate come il primo dei dardi d Amore. *** 85. In Krishna sta l anima mia, Lui che soltanto per gioco volle un d farsi uomo: ammalia il mio cuore come le lande del cielo lucente di candide nubi, fresche gonfie di pioggia quando la tenebra fitta, Lui simile, per l accecante radianza del collo, al dio che arse Amore, Lui, della dea stupenda sovrano.31 85. Io porto un diadema da re, ma il mio cuore dimora fra i ricci di questa puttana, che fa il broncio per scherzo m ha irretito la mente con la splendida veste color indaco intenso che fa intravvedere i giovani seni ricolmi, regno d ogni bellezza, fulgida al di l di ogni dire: il suo collo Amore in persona ha cinto d implacabile luce. *** 86. Amico, che ti credi la dea del sapere, perch mediti ancora sugli eccelsi trattati? In mezzo, l, al dire e al negare reciproco, combatti, piuttosto, una guerra feroce, e scaglia ogni arma.32 86. Nel fulgore dei giovani anni tu sei bella, pi bella della ninfa pi bella, sei un dardo d Amore: tra un s e un no metti infine dapparte ogni sciocco pudore. *** 87. Amico, a fare l asceta che ho trovato la gioia pi grande: perci, senza alcuna incertezza, oggi l anima mia non desidera altro. Questo ho raggiunto: eppure, vano, ancora, trascorre il mio tempo, e la fine vicina meglio volgersi a Vishnu, che tiene per mano la sposa. 87. Io faccio l anacoreta, n, certo, conosco i piaceri di un amore novello. Sono giovane ancora, e, impavido,

il mio cuore non cerca nient altro: ma quando sar mia questa donna, e una volta per tutte, tutto quanto ho patito non sar senza frutto: penso alle notti d inverno allora che meglio, quando il gelo divelle i fiori di loto.33 *** 88. Perch anche il Supremo Assoluto non dovrebbe provare riverente timore se l anima sua pone ai piedi dei Fratelli che abitano nella foresta, nella stessa dimora, loro, amabili? 34 88. Il dio Amore, perfino, ha paura e perch non dovrebbe? quando posa il suo cuore in quei seni gemelli, adorni di giovent, schiacciati l uno all altro, incantevoli. *** 89. Pure nel buio pi fitto, noi siamo felici: la nostra mente ormai sciolta dagli oggetti dei sensi. Beato chi, a questo mondo, abbandona ogni cosa e non pensa che a RAma e al suo splendido nome. 89. Il nostro pensiero sta fisso nei piaceri dei sensi e a farci del tutto contenti ci basta aspettare un convegno d amore. Viva chi, a questo mondo, trascura ogni cosa e pensa soltanto ai bei piedi e alle morbide cosce di donna! *** 90. Sia lode alle gesta dei Celesti, ma omaggio, pure, ai demoni umiliati da Krishna: i migliori fra gli uomini si rallegrano serbando memoria e ascoltando l intero racconto. 90. Viva il seno della bella dagli occhi di cerva: ruba il cuore per quello che e perch ancora nessuno vi ha posto la mano. A pensarci e a sentirne parlare gli uomini dico, i migliori son gi tutti un brivido. *** 91. Come pu trovar pace l uomo rimasto codardo pur davanti al dolore provato in tante, infelici esistenze? Che fare, se uno un mediocre? 91. Ha patito gli strazi inflitti da Amore, armato di dardi cangianti: eppure, ha esitato.

Potrebbe, quest uomo, godere qualcosa? Che pu fare Cupdo, se non sa toccar donna? *** 92. I gaudenti, storditi, s avvinghiano ai flutti del vivere, le mani aggrappate a quell inferno che ha nome donna : e si pensano ricchi, questi gran fortunati! 92. Omaggio a chi, a buon diritto, pu dirsi davvero un signore: la gente che sa godersi la vita; e in mezzo alle onde di quest esistenza si d solo ai piaceri dell amore quando un uomo e una donna, per gioco, si tirano l un l altro i capelli. *** 93. Vi sono due scienze sublimi, cui rendere onore poich grazie a loro non c sofferenza qui al mondo e neppure nell altro. Dunque, amico, non lasciare mai quei sovrani che hanno nome Rivelazione e Memoria e donagli l anima.35 93. Si conoscono solo due cose e a loro sia omaggio che fugano ogni dolore, qui in Terra e nel Cielo: il ricordo e la gioia di udire chi ti infisso nel cuore. Sono loro i padroni: non scordarteli, amico. *** 94. Qui al mondo non c niente di meglio che ascoltare l incantevole storia dell India: chi accantona l orgoglio, e la serba nell anima, dovrebbe, un giorno, diventare beato.36 94. Nulla d pi piacere, nel che il racconto delle gesta d d una splendida ninfa: chi, senza farsi stancare, ne potrebbe, perfino, ficcarcisi *** 95. Veneriamo nell anima nostra il Supremo, la cui luce, libera, splende; Lui, che rifulge d ogni virt, la cui signoria manifesta e dovunque si svela; Lui, la cui immagine , come giusto, mondo, amore, roventi, fa tesoro in cuor suo, in mezzo

onorata dai devoti pi nobili

e lieti.

95. Una cosa soltanto onoriamo: quei signori gemelli che la donna ha sul cuore, quando nessuna veste li cela e il loro fascino, soave sfrenato, risplende tondi, li stringiamo fra le mani, di piacere ormai ebbri. *** 96. Krishna gherm la pastorella, le pose il braccio sulle spalle e l am. Ho sentito la storia, e ho compreso: Arduo davvero che possa sfuggire al Signore creatura del mondo. 96. Per voglia di fare del sesso lui ha raggiunto la bella mandriana: per un braccio l afferra ecco, sua. Questo ho udito, e ora penso: Scappare difficile, per chiunque abbia vita, dalla presa di Amore. *** 97. Che gente mai quella che, provate le pene del vivere al mondo, ancora desidera nascere uomo? Io so questo: si vive felici solo quando si liberi dal fardello del corpo. 97. Chi, fatta vera esperienza del mondo, dovrebbe negarsi le gioie dei sensi? Io lo so bene: leggeri si vive la vita solo se si conosce l amore. *** 98. Mai mi scosto dalla vera sapienza dei sacri testi, pure se dettano spesso tassativi dinieghi: loro conducono, s, alla beatitudine autentica, quella che mai si consuma, ed fatta di un bene totale. 98. Spesso ho fatto all amore con lei, che con la voce soltanto! si ostinava a negarsi: No, no Ora lei a darmi infiniti, sempre nuovi piaceri, e felicit vera, e gioia e bellezza che non passano mai. *** 99. Ahim, ho fatta mia questa donna sempre presa in mille faccende banali: il suo corpo, la casa la donna, creatura d inganno.

Perci, sprecandomi in sciocchi continui piaceri, non ho fatto tesoro dei doveri insegnati da Vishnu, dei serpenti Signore. 99. Evviva! Infine alla bella ho afferrato la cinta: lei capace di portare mala sa assediare la mente con volutt sempre nuove in tante case, e fra tante membra di uomo. Sperso, cos, in godimenti infiniti, appagato, che m importa del bene e del male? *** 100. Chi conosce davvero la legge dei giusti dice: Nei tre mondi quanto esiste di meglio amare il Signore . La rinuncia sorge da questo liberarsi vuol dir rinunciare. 100. Chi conosce la vera virt sa che, in tutti e tre i mondi, la cosa migliore amare l uomo di un altra: da qui sorge il piacere dei sensi liberarsi, beate, della cintura, impazzire di voglia. *** 101. Faticoso trovare qualcuno la cui mente si volga, estatica, soltanto al Supremo, che goda della sola virt, che sappia lasciare le gioie terrene delizia dei sensi, apparenza, null altro e il cui unico fine sia Krishna, amante di RAdhA, simile alla sposa d Amore. 101. Ecco appare una donna di indicibile incanto, la cui mente si fissa sui piaceri d amore con l uomo di un altra, n si cura, per i convegni segreti, di marito e di madre: va matta per ogni piacevole cosa vezzi di perle, fitte, graziose, lucenti, l una all altra serrate nei fili lei, terra promessa di gioie terrene, fantastica nelle lotte d amore. *** 102. L essenza di Dio, insegnata nei sacri testi, cuore segreto delle sante Scritture, non mi appare, sebbene sia forte l anelito, per colpa del mio grande egoismo. Magnifico! L illusione tallona, implacabile, me che adesso vorrei solo una cosa: sfiorare l unico bene davvero senza confini. 102. Mentre, colmo di voglia, mi affretto al convegno segreto,

non mi ancora chiaro che tipo sia lei, di cui tanto si parla. Seppure, difatti, la inebri la primavera, dai mille colori, e sia tanto eccitata, stenta a farmi trovare le gioie d amore. *** 103. Non dovrebbero recarmi vantaggio queste parole, gradevoli per suono e ornamenti, unione perfetta di sensi, delizia dei raffinati?37 103. Lei, seducente per incarnato e ornamenti, lei perfetta per fare all amore e appagare le voglie, splendida come nessun altra, beatitudine per chi se ne intende: proprio lei non dovrebbe esaudirci l amore? *** 104. Amico, se sei a tasche vuote inutile mettersi a fare il capofamiglia: chi pu garantirti una vita fatta sempre di sola allegrezza? La mia idea questa, compare: rallegrati l anima in Krishna, piuttosto, beniamino delle belle mandriane, e spregia gli strazi causati da Amore. 104. Se, in giovent, non ti mancano i soldi, a che pro accollarsi famiglia? Passa piuttosto la vita godendoti un ancella graziosa! Amico, io la penso cos: deliziati l anima destinata a patire le pene d amore con le pastorelle, pi che puoi. *** 105. Chi ignora l Altissimo potenza suprema potr forse non naufragare tra i flutti del nascere ancora? 105. Se una donna non conosce, in amore, se stessa e il compagno, potr giungere al fondo della volutt, a questo mondo? *** 106. Mi d contentezza e languore il piccolo lago gremito di penitenti: chi vi s immerge, nei mesi del caldo, potr forse precipitare nel sentiero che conduce negli inferi? E se, in questo periodo,

si fissa lo sguardo, immobile, l dove s incontrano acque lucide e scure, certo questo sar valutato come un merito grande.38 106. Lei tutta un fremito, un brivido sfreccia nelle membra di lui: chi, nel pieno della canicola, si getta nell acqua, pu forse incontrare la strada che porta all inferno? In questo mese, stregato si pone lo sguardo di lei sull amante, quasi fosse l incontro di candidi flutti e onde cupe se questo non agire bene, cos altro? *** 107. Splendente di lucida Luna, sta arrivando la primavera, che addita luoghi di svago nel fitto dei fiori ma, in fondo, a che serve la bellezza dei bocci e la fuga del gelo? 107. Quando mai arriver primavera, dai bianchi chiari di Luna, messaggera di alcove d amore e che adorna, come un vezzo di perle, i seni di donna, incantevoli come boccioli? *** 108. Dentro al gorgo del nascere ancora anche il pi risoluto costretto a lasciare il fardello di Amore, che, lascivo, trascina a forza anche i saggi nelle torbide melme dell illusione. Del peccato Lui sorgente primeva: perch allora non darsi al distacco? E chi pu far altro se non serbare nel cuore, con vera passione, Dio, il Supremo, che ha nome Vishnu?39 108. Questa donna dolcissima lei che, esistenza dopo esistenza, precipita a forza anche i saggi nella cieca spelonca delle follie d amore pu forse lasciarla chi capace di vera passione? Come pu non volerla chi solo in lei ha trovato la fonte del Paradiso? Come non dare l anima propria a quel dio che ha nome Amore? *** 109. Mentre stiamo varcando l oceano dell esistenza

Vishnu ci appare dinnanzi, dagli occhi di loto: il nostro vascello. Amico, io, afflitto dagli abbagli di Amore, non posso lasciarlo andar via. 109. Stavo guadando i flutti del vivere quand ecco mi appare proprio qui, sotto gli occhi una bella dagli occhi di loto. Amico, soffro tanto per colpa di Amore, che mi spoglia del senno: non posso lasciarla scappare. *** 110. Chi ha come scopo la ricchezza soltanto non fa mai nulla che valga la pena di ricordare, e, spesso, finisce all inferno: n mai cessa la sua cupidigia, intessuta com al suo modo di essere. 110. Lei si succhia le labbra: costui, che mira soltanto al piacere, va a trovarla per dissetarsi. E proprio vero: non pu mai avere fine la sua avidit lei fatta di sola libidine. *** 111. Troverai presto beatitudine eterna adorando, amico, i piedi di loto del Dio che, per volont del Creatore, trasse dall acque del mare le melodie sacre, e le salv.40 111. Lei, la bella sdegnosa, col suo occhio di loto ti ha tratto dai flutti del mare, ti ha messo in salvo: amico, venerando soltanto i suoi piedi, morbidi come ninfee, scoverai presto quella sola delizia che non ha paragoni. *** 112. M incanta l anima il sembiante di Krishna, progenie di stirpi bucoliche: ovunque si mostra, splendente, all istante ti dona la gioia. 112. M abbaglia il cuore il corpo di lei, pure se nata da povera gente: mi fa all amore con gli occhi, mi rende felice. *** 113. Krishna, nuvolo scuro, nell anima ha preso dimora: null altro conta, se non giungere a Lui. Per questo si dice: E bene portarlo nel cuore,

tenerselo stretto . 113. Mi vive nel cuore quest uomo, a cui piace peccare: non voglio nient altro, se non farlo mio. Va bene cos portarselo dentro, nell intimo, cingerlo forte. *** 114. L universo soltanto illusione, si sa, e il mondo visibile vano, foriero di soli svantaggi: di continuo ti porta nel cuore follia, esitazione, coltre del Vero. 114. Non vero! So tutto! E inutile che seguiti a dire: Non farlo, non farlo! Brava, nasconditi il petto anzi, meglio: nasconditi il cuore. *** 115. Io adoro soltanto l Altissimo, che con gaudio instancabile annienta quanto esiste di vile e di stupido: tra i molti legami col mondo difatti slaccia per primo quel nodo che il pensare soltanto a se stessi. Quando medito sull oceano del vivere, tanto arduo da attraversare, non vedo altro mezzo che Lui perch puro diventi il mio s. 115. Io venero Amore, Lui solo, che sempre manda in malora e farlo, che piacere infinito! chi si scioglie in rimorsi e paure: non a caso, nelle mille pose del sesso prima cosa al corsetto si sciolgono i nodi Mentre sguazzo in un mare di smanie dominarle difficile assai! io penso: Per far mia questa bella non c altro soccorso che Lui . *** 116. Chi, in una sacra citt, non riesce a trovare il sembiante di Dio la Sua prediletta era RAdhA, bella come la dea i pensieri, nell intimo, gli si attaccano al nulla. Ma tu, con il cuore che si strugge d amore per Lui, hai certo alle spalle un fardello di azioni lodevoli: solo Lui la tua mente venera, e sei indifferente, perfino, alla felicit che pu darti il Creatore, che senza secondo.41

116. Perch mai questo fiore di donna, che ora ti giace sul cuore, non dovrebbe, nel sesso, prendere la parte dell uomo, lei, eletta come la dea al suo Signore, migliore fra tutte le spose? Qualunque cosa tu faccia va bene, perch ad altro non fissi la mente che a fare all amore con lei, e lei sola la tua mente idolatra: che t importa della felicit di Dio, che dicono senza confronti? *** 117. Tutto quanto possiedo, lo dono o lo lascio: ora posso andar via! Se mi abbarbicassi ai miei beni, sarei senza pudore, attaccato a qualcosa d ingiusto. 117. Ho dato a un ancella davvero carina tutto quello che ho: e quest altra sta l, poveretta. Anche a lei devo dare qualcosa a non darle neppur qualche moneta sarei senza ritegno: lei non ha nulla. *** 118. Perch concentrarsi su altro, e indagare nozioni e ignoranze? L illusione ti ammalia del tutto: e cerchi il tuo s studiando saperi in cui il Vero balugina appena sai, le dottrine di quelli che portano un saio, o vanno ai riti in un tempio, o fanno esercizi di logica.42 118. Come pu la tua mente concentrarsi su altro quando, ormai privo di senno, non sai neppure distinguere fra il bene ed il male? In realt, sei soltanto irretito dai cangianti inganni dall occhio, obliquo e lucente, della bella dai seni di giara, che sbircia dal serico velo. *** 119. C una sacra montagna, rinomata nel mondo perch a sollevarla fu Krishna, che ha il colore d uno sciame di api: fulgida, essa mi brilla nel cuore, rigogliosa d alberi, ricca d ambrosia e di gemme, con la terra che trema. Ma sto per raggiungerla: sono esperto nel salmodiare e nel rendere omaggio all Altissimo. 43

119. C un labbro famoso nel mondo pare miele, magia di dolcissimi suoni, rigoglio di frasi, lucido come corallo, le cui tenere carni splendono come fulgido nettare: mi scintilla, radioso, nel cuore, sar mio so ben io come infliggergli ferite d amore coi denti.44 *** 120. E servo del peccato chi, immergendosi in mille piaceri, si trascina ogni giorno nella ronda delle esistenze, che piena di affanni, e non reca che male. Chi invece depone il suo cuore nell unica vera sapienza, non soffre mai pi per questo coacervo di contraddizioni e, unendosi a Dio, ottiene soltanto fortuna, e conosce beatitudine grande, eterna e incrollabile. 120. Un d dopo l altro costui marcia di notte, febbrile, pensando alla bella, che, vera terra di terreni piaceri, arreca le smanie d amore e seduce col petto fragrante. Ora lui il suo diletto, e lei sopra il cuore gli giace stropicciando quei seni stupendi, e facendo all amore, ottiene il vero compenso e gusta beatitudine grande, senza fine, n soste. *** 121.Quando arriva la primavera, mentre si celebra la festa di Krishna, Re fanciullo, non ha senso affrettarsi a rendere omaggio al dio Amore: volgi a Krishna l anima tua, sii devoto, abbandona ogni cosa. Prima, rendi saldo il tuo spirito: poi declamaci i Veda. 121. Ora che giunta la primavera, dopo le nozze col principe la bella si dar a nuove battaglie d amore, in nome di Amore sovrano. E tu, non cercare altra donna, e, colmo di ebbrezza in questi tepidi mesi, prima mostrati uomo poi, raccontaci un po . ***

122. I saggi percorrono, impavidi, la strada che porta al Signore: solo cos si realizzano i desideri. Che venga dunque onorato, qui a questo mondo e nell altro, chi ha visto, con gli occhi, il Supremo. Un solo gesto di devozione i sapienti lo sanno causa di gioia divina. 122. Chi ci sa fare cammina su infiniti sentieri, imperterrito: non altrimenti si ottiene ci che si vuole davvero. Lo confermano i grandi: sia in Terra sia in Cielo fonte di volutt sublimi la pastorella graziosa dagli occhi di loto: a lei omaggio! *** 123. Sia lode a chi, lasciato ogni avere, segue solo le orme di Dio. Costui con il cuore estasiato dai soavi precetti della santa Rivelazione mi , per fortuna, vicino. Ora, con la mente infissa nel Tutto, grazie alle parole perfette della santa dottrina, a tutti ben note, non considero pi consistente l apparire dei sensi. 123. Che impari le delizie dei peccati d amore, la bella, patendo il marchio dei denti. Oggi mi fa perdere il senno: la sua voce io sento, balbetta No, no . Ma, dopo essersi data superba, incantevole , non stacca il pensiero da me; e ora non conta nient altro che destare i suoi cinque sensi. *** 124. Io penso allo strale di Shiva, dai tre occhi, che danno nefasto rec a quei due amanti che stavano l a trastullarsi: Amore, sposo di Volutt, non pot, allora, che mostrar le sue ceneri. Noi, privi ormai d ogni affanno del cuore per essere giunti a vederLo, sapremo cos svalicare la pi ardua barriera, placati, con la mente oramai paga: sono infatti lontani le futili gioie dei sensi, e gli insulsi femminei piaceri.45

124. Sia lode all ardore che sorge dal chiaro di Luna, e infligge dolore agli uccellini che giocavano l. Li ha visti Cupdo, di Passione compagno, e, senza indugio, ha mostrato la sua potenza, che non ha paragoni. Noi, che soltanto a guardarLo ci scioglie le pene d amore, passeremo, sereni, ogni ostacolo, con il cuore gioioso per i giochi di sesso con le donne che hanno lo sposo lontano.46 *** 125. Abbandona la tenebra fitta fomite d immonde ingordigie: sappilo, luogo di azioni indecenti. La condotta dei nobili di spirito, intendo non lasciarla all oblio, e per la tua vita sia questa la norma: oddo, non lasciarla! Fratello, se dovessi smarrirti avrai perso, nel mondo, la strada del retto sapere: e rammenta l amore infinito che a Lui solo devi, l assassino di Amore.47 125. Lascia perdere questa donnaccia: gi altri, l sopra, ci hanno sfogato le voglie. Pensa piuttosto a quel nido che sono i seni burrosi dell altra, prendila, forza, non farti scappare un incanto cos! Se, fratello, lei ti imbroglia la mente, qui al mondo vivrai senza conoscere l autentico bene, la passione sincera essere un unica cosa. Dunque ricorda: non uso d Amore calcare due strade al contempo. *** 126. Oh, Dio! Rammentare il Suo nome a questo mondo basta e si acquista beatitudine eterna, che ha sostanza di nettare: persino a chi sta per morire, Lui, l Immortale, d il dono di non morir mai. 126. Mia bella . Il suo ricordo, soltanto, mi fa impazzire di gioia lei come ambrosia. Anche in punto di morte, lei che immortale,

al morente ridona la vita. *** 127. Chi, avendo ammirato gli di, ha acquisito l unica luce che immacolata, non pu non darsi all Eterno: ma per colpa dei legami col mondo, non L ha fatto, nell intimo, suo sar meglio che ami l Altissimo scegliendo un modo diverso. 127. Ogni mese, dopo il suo mestruo, lei ha voglia di un uomo diverso prima, diciamo, le sue smanie dormivano. E lei il pi prezioso tesoro, evitando le unioni legittime. *** 128. Di lui, simile a un toro, colorato di bianchezza di perla, stretto al seguito del dio Elefante, Lui onoro nel cuore, Lui, cui la dea onnipotente riposa sul fianco sinistro.48 128. Io onoro in cuor mio solo Lui, che, con le membra, ha posseduto la bella dalle carni fragranti, bianca come una perla, color zafferano: l incantevole donna che per nido ha soltanto il Suo corpo. *** 129. RAmacandra, il poeta, ha composto quest opera, che ha nome Rasikaranjana, capace di dar senso compiuto, nel medesimo tempo, alla rinuncia e all amore. 130. Famoso per il senso, ingannevole, dei suoi versi preziosi, amici dell ambrosia immortale, del dio Elefante e della Dea, RAmacandra spicca per le sue strofe dalle cangianti apparenze, delizia chi ha senno sul serio, simili all oceano di latte sul monte; ma chi, nel vagarvi, non vi si sperderebbe, pur raffrenando entusiasmo, e pur possedendo l acume dei grandi grammatici, se non fosse stato composto con l aiuto di tanto grande esordio?49 NOTE 1 Strofe 1: ninfa pi bella: RambhA, tradizionalmente considerata la pi affascinante del paradiso del dio Indra e talora identificata con la dea della bellezza, Lak shmI, sposa del dio Vishnu. Lui, d elefante il volto: si tratta di Ganesha, figlio del dio Shiva e della sua sposa ParvatI, divinit invocata all inizio di ogni opera letteraria e d ogni impresa in quanto considerato benaugurale. Dea: AmbA, madre , spos

a di Shiva e nota anche con i nomi di ParvatI, figlia della montagna , GaurI, splend ente , DurgA, inaccessibile, CandI, furiosa , e cos via. Le varie dee, raffigurate dal mito come spose di un dio, rappresentano nella sostanza l aspetto dinamico e cinet ico del divino, e la sua energia creatrice. 2 Strofe 4 Rinuncia: Krishna: come si accennato nell introduzione, gran parte delle strofe sono dedicate a questa divinit. E all introduzione si rimanda per un breve resoconto circa la mitologia sua e dell amata RAdhA. 3 Strofe 5 Rinuncia: RAma: letteralmente, fratello di Lakshmana , eroe protagonista del celebre poema RAmAyana (ove si narra della sua vittoria sul demone RAvana, dalle dieci teste - il suo nemico - ucciso dopo aver varcato l oceano e raggiunta Sr I LankA, dove il perfido regnava) considerato una delle pi venerabili incarnazion i del dio Vishnu. Vedi anche strofe 17 Rinuncia. 4 Strofe 5 Amore: Amore-senza-corpo: epiteto (ananga) del dio Amore, KAma, che v enne ridotto in cenere da Shiva per averne disturbato le pratiche ascetiche. La sua sposa, Rati ( Volutt, Passione ) ottenne il suo ritorno alla vita. Lo stesso, fam osissimo, episodio (per il quale si rimanda a Come il Gange d'autunno e' la mia bella - Canto d'amore, a cura di D. Rossella, Stampa Alternativa-Nuovi Equilibri , Roma 2000) rammentato anche nella strofe 18 Rinuncia, e nella strofe 35 - Rinu ncia. 5 Strofe 8 Rinuncia: nello yoga immerso: il termine yoga significa soggiogamento co n riferimento alla disciplina del corpo e della mente ma anche unione spirituale , ossia concentrazione profonda, e, infine, comunione con Dio, ossia totale assorb imento in Lui. Lo yoga classico una delle sei filosofie, o, meglio, punti di vist a (darshana) del pensiero filosofico-religioso hindu tradizionale. 6 Strofe 11 Rinuncia: Fiumana sacra: la NarmadA, che, come molti altri fiumi del l India, considerata divina ed perci oggetto di venerazione, pellegrinaggi e abluzi oni. 7 Strofe 11 Amore: Sapiente: Shuka, famosissimo saggio e asceta noto per la sua capacit di resistere alle tentazioni, di norma incarnate dalle lusinghe di una be lla donna. 8 Strofe 13 Amore: con il gelsomino: non ha bisogno di adornarsene, poich il suo s orriso a farle da ornamento. Secondo un immagine canonica, i denti delle belle don ne sono paragonati a questi fiori. 9 Strofe 25 Rinuncia: l Illusione, o mAyA, , in questo contesto, quella di trovare verit e salvezza in altre pratiche religiose, o ricerche filosofiche, che non ric onoscano come unica, vera mta la comunione con Dio, e come unica verit Lui. Ogni a ltra via paragonata al coricarsi con dei ladri cosa rischiosa, sciocca e inutile . 10 Strofe 27 Amore: Ninfa lasciva: RAmbhA, vedi nota alla strofe 1. 11 Strofe 28 Rinuncia: nella foresta dove Shiva vicino: in sanscrito, shivasannid hau vane. Si confrontino tali parole con il testo di questa stessa strofe nella sua accezione amorosa. 12 Strofe 28 Amore: amore, che delizia: in sanscrito, ancora shivasannidhau vane, che qui per va interpretato come segue: nel vana delizioso (shiva, qui aggettivo) che unito con ni e con dhu . Il termine costituito da ni + dhu + vana (nidhuvana) sig nifica appunto far l amore . quello che le donne hanno di doppio: com ovvio, seni, natic he, cosce. 13 Strofe 32 Amore: quei monti: si allude alla catena del MAlaya, dalla quale, tr adizione vuole, spirano venti profumati che suscitano la passione: ma certo non toccano chi cos sciocco da darsi tutto alle meditazioni 14 Strofe 34 Rinuncia: Dio che ha per giaciglio: Vishnu, che s immagina dormiente d ul mitico serpente Shesha durante l intervallo fra le cicliche creazioni del mondo . Il Dio che ha quattro volti invece il creatore nella divina triade (trimUrti) hindu, il dio BrahmA. 15 Strofe 36 - Amore: la spalla dell amante: fa parte dei giochi, e delle posizioni , d amore che la donna sfiori con il piede, la cui palma colorata di lacca rossa, la spalla dell uomo. 16 Strofe 41 Rinuncia: otto sante pratiche: letteralmente, gli otto membri che, nel lo yoga classico, rappresentano le successive fasi che conducono alla Liberazion e e consistono in pratiche di disciplina morale e fisica sempre pi intense e prof

onde. Nella corrispettiva strofe dedicata all amore le otto membra sono invece, natu ralmente, le braccia e le gambe dei due amanti. 17 Strofe 45 Rinuncia: Dio: Vishnu, qui ricordato come sposo di LakshmI (vedi stro fe 1). 18 Strofe 51- Rinuncia: grande eroe: BhIshma, che nella famosa epopea indiana, il MahAbhArata ( celebre storia ) impartisce fondamentali lezioni circa la legge sacra (dharma) nel libri XII e XIII. 19 Strofe 53 Rinuncia: progenie d eroi: letteralmente, discendente di Yadu , fondatore della nobile stirpe, gli YAdava, cui Krishna (nella sua epifania mortale) appar tiene. 20 Strofe 53 Amore: in fiamme: l intera immagine descrive, evocativamente, gli aman ti che di buon grado si sono fatti avvolgere dalle fiamme della passione: pure s e con l amore c il rischio di bruciarsi, meglio ardere che accontentarsi di una tene ra, ma pacata, notte. 21 Strofe 57 Rinuncia: ra infame: l ra Kali, ovvero il quarto dei periodi cosmici (yu ga), nel quale ora ci troviamo, e che contrassegnata dal disordine, dall ingiustiz ia e dall empiet. Naturalmente, il senso della strofe che, stanti tali condizioni, neppure l agir bene salva, ma solo l amore per Dio. 22 Strofe 60 Rinuncia: una femmina: letteralmente, una figlia femmina , ossia, per i l gravissimo peccato di aver messo alla porta un degno ospite, una creatura senz a valore alcuno, qual per l appunto, secondo l ortodossia hindu, una figlia femmina. Non merita d avere figli maschi, canonico diritto-dovere degli uomini ammodo. 23 Strofe 65 Rinuncia: a un eroe: si tratta di Arjuna, che, come narra la celeber rima BhagavadgItA (inserita nel VI libro del MahAbhArata, il poema pi grande ), rice vette dal supremo spirito, ovvero dall unico Dio, Krishna, per l occasione suo cocch iere, l insegnamento riguardante il fine supremo dell uomo come raggiungere la Liberaz ione amando e onorando il Signore e compiendo disinteressatamente il proprio dov ere per devozione a Lui. 24 Strofe 66 Rinuncia: colui che annient Amore: vedi nota alla Strofe 5 Amore. 25 Strofe 68 Amore: tenere strette a s: motivo corrente della poesia d amore indiana quello dell uomo che s inginocchia ai piedi della bella irosa, e li abbraccia per f ar pace. Si tratta di uno dei sei canonici modi di rappacificazione a questo propo sito enumerati dai trattati di retorica. 26 Strofe 69 Rinuncia: liberarsi in vita: obiettivo di tutte le filosofie e relig ioni dell India quello di liberarsi dal ciclo delle rinascite. Secondo alcune corr enti, possibile raggiungere questo traguardo gi nella presente esistenza, ossia s enza aspettare la morte in questo caso, abbandonandosi completamente a Dio e tra scurando perfino i doveri di capofamiglia. 27 Strofe 76 Rinuncia: la citt del Signore: letteralmente, AyodhyA, la citt di RAma , eroe a propria volta incarnazione di Vishnu. Vedi anche la nota alla strofe 5 Ri nuncia. 28 Si vedano le note alle strofe 8 e 41 Rinuncia. 29 Strofe 82 Rinuncia: sacra fiumana: vedi nota alla strofe 11 Rinuncia. 30 Strofe 84 Rinuncia: del demone: BAna, figlio di Bali, essere divino che venne sconfitto dal Dio a dispetto della sua immensa forza. 31 Strofe 85 Rinuncia: che arse Amore: Shiva, vedi la nota alla strofe 5 Amore. de a stupenda: LakshmI, vedi nota alla strofe 1. 32 Strofe 86 Rinuncia: e scaglia ogni arma: di nuovo, dinnanzi allo sterile accap igliarsi teorico fra diverse dottrine, si suggerisce il bene supremo: l amore semp lice ma davvero salvifico per Dio. 33 Strofe 87 Amore: che meglio: perch durante le lunghe notti invernali c pi tempo p r fare all amore. Ecco a che cosa serviva l austera ascesi di questo giovane anacore ta! 34 Strofe 88 Rinuncia: Fratelli: Krishna e BalarAma. Come spesso accade in questa raccolta, si immagina, nel quadro della devozione a Krishna, che persino l impers onale Spirito Supremo s inchini alla maest di un dio personale. 35 Strofe 93 Rinuncia: Rivelazione e Memoria: rispettivamente la shruti (letteral mente audizione, ascolto , ossia i sacri testi del Veda, ritenuti frutto di rivelaz ione divina; e la smriti, ossia la memoria di questi ultimi, i testi della sacra t radizione che ne perpetuano ( ricordano ) gli insegnamenti.

36 Strofe 94 Rinuncia: India: BhArata, nome classico, peraltro anche odierno, di quel Paese. Esso deriva da Bharata, progenitore degli eroi del MahAbhArata (si v edano le note alle strofe 51 e 65 Rinuncia) oggi ancora considerato, per tradizi one, la narrazione per eccellenza della storia dell India. 37 Strofe 103 Rinuncia: ornamenti: s intende, ornamenti, o figure, retorici. Nella corrispettiva strofe, dedicata all amore, il vocabolo ha invece l accezione pi comune . 38 Strofe 106 Rinuncia: acque lucide e scure: vengono tradizionalmente considerat i sacri le localit, e gli specchi d acqua, ove si incontrano due fiumi a propria vo lta considerati sacri, ed religiosamente meritorio recarvisi. Nella fattispecie si allude all incontro fra Gange e Jamnu (GangA e YamunA, in sanscrito) presso l odi erna Allahabad: le acque della prima sono pi scure, giallognole, le seconde crist alline. 39 Strofe 108 Rinuncia: Vishnu: qui ricordato con l epiteto di anAdi, colui che non ha inizio . Questo verso pu essere anche tradotto: E chi potrebbe serbarsi nell anima quell essere che ha nome Amore, ed senza inizio? . 40 Strofe 111 Rinuncia: Dio: Vishnu che, secondo un celeberrimo mito, ebbe parte attiva nel frullamento di un oceano di latte (che, grazie a ci, si trasform in bur ro) in cui erano precipitati numerosi, preziosissimi beni contesi da demoni e di: tra gli altri, i sacri testi dei Veda (vedi la nota alla strofe 93 Rinuncia) co mposti di quattro raccolte di inni, una delle quali ha nome SAmaveda, o Veda dell e melodie intonate durante i riti solenni. 41 Strofe 116 Rinuncia: che senza secondo: in sanscrito, brahmAdvaitasukhe, compo sto che pu essere interpretato sia come sopra, sia anche, forse pi sottilmente o c ontestualmente, come la felicit che possono darti il brahman (ossia l impersonale As soluto) e l advaita (ovvero la corrente di pensiero detta del non-dualismo , secondo la quale tutto il mondo e gli di non sono che mera apparenza, laddove l unica Realt consiste nell unione fra l impersonale brahman e il principio individuale). Ci enfati zzerebbe, polemicamente, il contrasto fra il credo teista della strofe (e di mol tissime altre) e questa diversa interpretazione della Verit. 42 Strofe 118 Rinuncia: logica: in sanscrito, nyAya, un altro dei sei classici pun ti di vista (darshana) che per l appunto si occupa della corretta argomentazione, o logica, nella ricerca del Vero. La strofe , ovviamente, ironica: prende in giro chi, pur cercando la Verit, invece di dedicarsi all amore per Dio come unica autent ica via di salvezza ne cerca altre, ovviamente vane per chi si sostiene l unica va lidit della religione della devozione: la vita monastica, il ritualismo templare, l argomentazione filosofica. 43 Strofe 119 Rinuncia: montagna: secondo il mito, si tratta della collina che Kr ishna sollev con un dito per proteggere i mandriani di Gokula, il villaggio in cu i crebbe, da una pioggia torrenziale provocata dal dio Indra. 44 Strofe 119 Amore: magia di dolcissimi suoni: letteralmente, che d gioia con le c onsonanti labiali (p, b), pronunciando le quali le labbra della bella si sporgono graziosamente in avanti, come per baciare o ricevere un bacio. 45 Strofe 124 Rinuncia: rec danno: per questo celeberrimo mito, si veda la nota al la strofe 5 Amore. 46 Strofe 124- Amore: uccellini: i cakravAka, (Anas Casarca) Secondo un celebre mito, le coppie di questi volatili tanto spesso nominati in poesia sono costrett e, per una maledizione, a trascorrere separati la notte, lamentandosi pietosamen te. 47 Vedi la nota alla strofe 5 Amore. 48 Si veda la nota alla strofe 1. 49 Strofe 130: dio Elefante Dea: vedi nota alla strofe 1. aiuto: s intende che senza l invocazione e la protezione del dio Ganesha - vedi di nuovo strofe 1, nota non s arebbe stato possibile comporre un opera tanto insigne.

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