Progettazione strutturale
Classi di importanza
Gli edifici sono classificati in 4 classi di importanza, in funzione: - delle conseguenze del collasso sulle vite umane, - dellimportanza per la pubblica incolumit - dellimportanza per la protezione civile nellimmediato postterremoto - delle conseguenze economiche del collasso
I II III IV
Il fattore di importanza della III classe I = 1. I valori raccomandati del fattore di importanza per edifici di classi I, II e IV sono rispettivamente 1.4, 1.2 e 0.8.
Principi base
Principi base
Resistenza e rigidezza bi-direzionale Resistenza e rigidezza torsionale Resistenza e rigidezza dellimpalcato Adeguata fondazione
Principi base
Esistenza di chiari e diretti percorsi di trasmissione delle forze verticali e sismiche La modellazione, lanalisi, il dimensionamento, la definizione dei dettagli, la costruzione sono soggetti a minori incertezze La previsione del comportamento della struttura pi affidabile
Principi base
Omogenea distribuzione degli elementi strutturali Consente una trasmissione diretta delle forze di inerzia generate dalla massa distribuita delledificio Evita concentrazioni di tensione o elevate richieste di duttilit locale, che possono causare un collasso strutturale prematuro
Principi base
Principi base
Principi base
Principi base
Serve per limitare gli effetti dei moti torsionali che tendono a sollecitare in modo non uniforme i differenti elementi strutturali
Principi base
Esistenza di una soletta di adeguato spessore, continua e senza forti riduzioni in pianta Serve per garantire la trasmissione delle azioni inerziali dalle masse agli elementi resistenti Consente di limitare il numero di modi da prendere in considerazione per valutare la risposta dinamica della struttura
Principi base
Elementi di fondazione ben collegati tra loro e dotati di adeguata rigidezza Serve per evitare cedimenti differenziali (verticali e orizzontali) del piede dei pilastri Assicura che lintero edificio sia soggetto ad una uniforme eccitazione sismica
1) definire un modello per ledificio 2) definire un modello per le azioni 3) definire un modello di comportamento
Edificio a Kobe
Altri problemi globali dovuti ad una distribuzione non regolare dei tompagni - una distribuzione planimetricamente irregolare dei tompagni altera il comportamento statico della struttura e pu provocare incrementi anche notevoli di sollecitazione sugli elementi pi eccentrici; particolarmente fuorviante il caso di edifici con struttura simmetrica o bilanciata (baricentro delle masse coincidente con quello delle rigidezze) ed elementi non strutturali dissimmetrici
- elemento infinitamente rigido nel suo piano e quindi vincolo mutuo tra i nodi del telaio spaziale
richiede di:
1. analizzare limpalcato estratto dalla struttura e soggetto ad un insieme di azioni equilibrate 2. eventualmente utilizzare azioni ottenute mediante schemi limite per tenere conto di elementi trascurati nello schema risolutivo (ad esempio i tompagni)
richiede di:
3. calcolarne lo stato tensionale (con schema di lastra o, se una dimensione predominante, con schema di trave) 4. confrontare le caratteristiche di sollecitazione con i valori limite; 5. valutare lammissibilit della sezione in calcestruzzo e leventuale necessit di armature aggiuntive per garantire la resistenza
presenza di un numero molto basso di elementi resistenti verticali (singole pareti o nuclei irrigidenti):
per riportare lazione sismica a tali elementi nascono sollecitazioni e deformazioni rilevanti
Casi tipici
Variazione della rigidezza degli elementi resistenti verticali (telai e soprattutto pareti) tra un piano e laltro:
nel trasferire azioni rilevanti da un punto allaltro limpalcato pu essere molto sollecitato e quindi deformarsi molto
Processo progettuale
Pianta architettonica Impostazione della carpenteria Dimensionamento degli elementi strutturali Verifica di massima Calcolo
Obiettivi generali
Ospedale Benevento
Valutare la possibilit di dividere il fabbricato in blocchi staticamente separati da giunti Prestare molta attenzione alla scala
La soluzione con travi a ginocchio introduce elementi molto rigidi con conseguente: concentrazione delle sollecitazioni e riduzione della duttilit globale possibilit di introdurre una forte asimmetria nella distribuzione di rigidezze
Elementi resistenti
alle azioni orizzontali
In realt si hanno travi sia emergenti che a spessore e pilastri rettangolari
trave emergente pilastro Elemento con buona rigidezza a tutti i piani
La resistenza allazione sismica affidata ai pilastri allungati nella direzione del sisma ed accoppiati a travi emergenti
Sisma
Elementi resistenti
alle azioni orizzontali
In realt si hanno travi sia emergenti che a spessore e pilastri rettangolari
trave a spessore pilastro Elemento con buona rigidezza a tutti i piani Elemento con rigidezza solo al primo piano
Un pilastro rigido accoppiato ad una trave a spessore fornisce un contributo basso a tutti i piani, tranne che al primo
Sisma
Elementi resistenti
alle azioni orizzontali
In realt si hanno travi sia emergenti che a spessore e pilastri rettangolari
Sisma
Elementi resistenti
alle azioni orizzontali
In realt si hanno travi sia emergenti che a spessore e pilastri rettangolari
Sisma
Carpenteria:
Bene per sisma in questa direzione Debolissimo per sisma in questa direzione
Carpenteria:
Carpenteria:
Si potranno poi aggiungere altre travi, a spessore, che sono per irrilevanti ai fini sismici
Esempio
Esempio
Sezione
Esempio
torrino scale terrazza praticabile Sismicit media = zona 2 5 impalcati Terreno costituito da sabbie e ghiaie mediamente addensate
3.20 19.60 3.20 3.20 3.20 3.20
3.60
piano interrato
Sezione
Piano tipo
Piano tipo
4.30 3.60
16.00
2.70
3.30 2.70
1.45
1.7
3.60 4.00
1.2
5.70
4.80
22.80
4.00
8.90
Piano tipo
4.30 3.60
16.00
2.70
3.30 2.70
1.45
1.7
3.60 4.00
1.2
5.70
4.80
22.80
4.00
8.90
Piano tipo
4.30 3.60
2.30
16.00
5.70
4.80
22.80
4.00
8.90
8 allungati in direzione x
CM
Carpenteria finale
Dimensionamento solaio
Il solaio deve trasmettere i carichi verticali Lmax alle travi, senza eccessive deformazioni s 25 Lo spessore del solaio definisce laltezza delle travi a spessore
Aumentare lo spessore del solaio in presenza di travi a spessore molto lunghe e caricate
Limpalcato (solaio pi travi) deve trasmettere lazione sismica agli elementi resistenti (telai)
sufficiente una buona soletta di 4-5 cm con rete 8 / 25x25
Esempio
La luce massima delle campate di solaio inferiore a 5.00 m Non ci sono travi a spessore molto caricate s = 20 cm s = 22 cm
per il torrino scala s = 18 cm
4.60 m
Carichi unitari
Una volta definito lo spessore, si possono calcolare i carichi unitari (kN/m2)
gk
Solaio del piano tipo Solaio di copertura Solaio torrino scala Sbalzo piano tipo Sbalzo copertura Scala, ultimo piano Scala, altri piani 5.00 4.20 3.40 4.20 3.90 5.00 5.00
qk
2.00 2.00 1.00 4.00 1.00 4.00 4.00
SLU solo c.v 10.00 8.88 6.26 11.88 6.96 13.00 13.00
* escluso tramezzi
Esempio
Lunica trave a spessore che porta carichi verticali ha luce modesta Le altre travi sono solo di collegamento sezione: 60x22
Esempio
Le travi di spina portano circa 5 m di solaio qd 55 kN/m in assenza di sisma qd 33 kN/m in presenza di sisma
Esempio
Le travi di spina portano circa 5 m di solaio qd 55 kN/m in assenza di sisma qd 33 kN/m in presenza di sisma Le travi perimetrali portano un carico analogo
q L2 55 4.302 M= = 100 kNm 10 10 Si pu pensare, in presenza di sisma: Dimensionamento della sezione: M = 250 kNm
qk
Dimensionamento pilastri
M
600 kNm 400
15 cm2
Sezione 3060
200
0
0 1000 2000 3000 4000 kN
0 -1000 -200
N 0.5 f cd Ac
-400
-600
Dimensionamento pilastri
M
600 kNm 400
15 cm2
Sezione 4060
200
0
0 1000 2000 3000
Un aumento della larghezza della sezione produce un aumento dello sforzo normale resistente
N
-400
-600
Sezione 30x60
15 cm2
Sezione 3080
200
0
0 1000 2000 3000
altezza della sezione (a parit di area) produce un buon incremento di capacit flessionale
N
-400
-600
Sezione 40x60
Dimensionamento pilastri
Consigli: 1. Dimensionare la sezione del primo ordine in modo che la tensione media N/Ac non superi:
in presenza di sisma
0.4 fcd
se si prevedono momenti flettenti non troppo elevati (zona 2, suolo B C E, q non troppo basso) se si prevedono momenti flettenti pi elevati
0.3-0.4 fcd
Dimensionamento pilastri
Consigli: 2. Usare per i diversi pilastri del primo ordine un numero basso di tipi di sezione (max 2 o 3) ed evitare eccessive differenze di momento dinerzia Quindi cercare di mantenere pi o meno - la stessa altezza delle sezioni e variare la base
Dimensionamento pilastri
Consigli: 3. Ridurre gradualmente la sezione andando verso lalto Limitare le variazioni di sezione, che sono sempre possibile causa di errori costruttivi Evitare forti riduzioni di tutti i pilastri ad uno stesso piano Mantenere una dimensione adeguata, non troppo piccola, anche ai piani superiori
Esempio
Pilastro interno, porta 8 m di trave 21 m2 di solaio Carico al piano: 140 kN Sforzo normale al piede, incluso peso proprio: 770 kN
Esempio
Pilastro laterale con sbalzo pilastro dangolo con sbalzi Pi o meno lo stesso Sforzo normale al piede, incluso peso proprio: 770 kN
Esempio
Pilastro interno in corrispondenza della scala Di pi, a causa del torrino Sforzo normale al piede, incluso peso proprio: 900 kN
Esempio
Pilastro laterale privo di sbalzo o dangolo con uno sbalzo Carico al piano minore Sforzo normale al piede, incluso peso proprio: 580 kN
Esempio
Pilastro dangolo privo di sbalzo Carico al piano ancora minore Sforzo normale al piede, incluso peso proprio: 360 kN
Sezione scelta
30 x 70 30 x 70 30 x 70
La sezione 30 x 70 non crea problemi architettonici e permette una pi uniforme distribuzione delle azioni sismiche.
Tipo di pilastro Pilastri molto caricati (2) Pilastri caricati (18) Pilastri perimetrali (5) Pilastri dangolo (2)
Sezione 2 ordine 40 x 70 30 x 70 30 x 70 30 x 70
Verifica di massima
Masse
In un edificio in cemento armato il peso delle masse di piano corrisponde in genere ad una incidenza media di 811 kN/m2 Una valutazione di prima approssimazione del peso delle masse a ciascun piano pu essere ottenuta moltiplicando la superficie totale dellimpalcato per 10 kN/m2 (9 kN/m2 in copertura, per la minore incidenza dei tompagni)
Esempio - masse
La superficie degli impalcati nelledificio in esame Torrino scala: 5 impalcato: Piano tipo: Per il piano terra: S = 48.0 m2 S = 331.9 m2 S = 323.5 m2 S = 263.2 m2
Nota: il torrino scala pu essere accorpato al 5 impalcato, ottenendo 5 impalcato e torrino: S = 379.9 m2
Esempio - masse
Superficie m2 5 impalcato pi torrino 4 impalcato 3 impalcato 2 impalcato 1 impalcato 379.9 323.5 323.5 323.5 263.2 Incidenza kN/m2 9.0 10.0 10.0 10.0 10.0 Peso kN 3419 3235 3235 3235 2632
Spettro di progetto
ottenuto dividendo lo spettro di risposa elastica per il fattore di struttura q q = q0 KD KR Nellesempio: q0 = 4.5 x 1.3 = 5.85 KD KR telaio con pi piani e pi campate
Regolarit in altezza
I sistemi resistenti verticali si estendono per tutta laltezza delledificio Massa e rigidezza non variano bruscamente da un piano allaltro Il rapporto tra resistenza effettiva e resistenza di calcolo non varia molto da un piano allaltro
Regolarit in altezza
Andando dal basso verso lalto: - la massa rimane costante o si riduce al massimo del 20% - la rigidezza rimane costante o si riduce al massimo del 20% - il rapporto tra resistenza effettiva e resistenza di calcolo varia di 15% Regole applicative = prescrizioni (obbligatorie?)
Regolarit in altezza
Si noti inoltre che: - il controllo delle masse pu essere effettuato a priori, allinizio del calcolo - il controllo sulla rigidezza e sulla resistenza pu essere effettuato solo a posteriori, dopo aver effettuato il calcolo e la disposizione delle armature Ritengo che ledificio in esame possa considerarsi sostanzialmente regolare in altezza: KR = 1.0
Spettro di progetto
Ipotizzo (per ora) di realizzare la struttura ad alta duttilit KD = 1.0 q = 5.85
4.0
Sd ag
3.0
suolo B zona 2
spettro di progetto
2.0
ag = 0.25 g
1.0
q = 5.85
0.0 0.0
0.5
1.0
1.5
2.0
2.5
3.0
Ordinata spettrale
Dipende dal periodo Si pu assumere con
T1 = C1 H3 4
C1 = 0.075 per strutture intelaiate in c.a. H = altezza delledificio dal piano di fondazione (m)
Nellesempio:
H = 16.40 m
(escluso torrino)
Sd ag
3.0
suolo B zona 2
spettro di progetto
2.0
ag = 0.25 g
1.0
0.438
0.0 0.0
q = 5.85
0.5
0.61
1.0
1.5
2.0
2.5
3.0
Forza al piano
Fk =
m z
i=1 i
mk zk
i
Vb
al primo ordine
Mtesta = 0.4 V h
Mtrave Mp,2
Mtrave
Per lequilibrio:
Mtrave =
Mp,1 + Mp,2 2
Piano 5 4 3 2 1
Piano 5 4 3 2 1
M = V h /2
Mt = Mp5/2 Mt = (Mp5+Mp4)/2
+15%
+15%
x2
Verifica travi
Momento per carichi verticali (con sisma)
q L2 33 4.302 = 60 kNm M= 10 10
Momento per azione sismica M = 190 kNm Momento massimo, totale M = 60 + 190 = 250 kNm La sezione 30 x 60 va bene
Verifica pilastri
Utilizzando il dominio M-N
M
600 kNm 400
M = 325 kNm
Sezione 30 x 70
N = 360 kN N = 900 kN
N
15 cm2
200
0
0 1000 2000 3000 4000 kN
0 -1000
-200
-400
-600
La sezione 30 x 70 va bene
FINE
Per questa presentazione: coordinamento realizzazione ultimo aggiornamento A. Ghersi M. Bosco, A. Ghersi 30/03/2004
FINE
Tratto dalla presentazione EdifCA1 (aggiunte 2-9, 20-47, 65 e 108) Immagini tratte dal libro: A. Ghersi, P. Lenza Edifici antisismici in c.a. (in preparazione)
Per questa presentazione: coordinamento realizzazione ultimo aggiornamento A. Ghersi M. Bosco, A. Ghersi 30/03/2004