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EBREI E NOBILTA'

Dalla chiacchierata tenuta da

Angelo Scordo
per VIVANT in data 23 marzo 2000
Per nobilt sintendeva un tempo un gruppo sociale, al quale veniva riconosciuto dalla legge uno stato particolare, privilegiato, comportante tanto diritti, che doveri: uno stato giuridico che si trasmetteva in forza della nascita. Da due secoli, venuti meno i privilegi, la nobilt ha quale retaggio la memoria della tradizione storica. identit degli !brei osservanti vede estremamente radicati il senso della tradizione, la consapevolezza di costituire una realt pluralistica, amalgamata a quella propria degli stati nazionali di appartenenza, ma distinta per morale, per religione "tuttaltro che ininfluente per gli agnostici e per gli stessi atei#, per la loro mobilit cosmopolita$ tutte peculiarit che hanno fatto s% che il processo di naturale integrazione per decorso di tempo non abbia mai minacciato la sopravvivenza di questa minoranza, che ha, di contro, sempre dimostrato unica, invincibile resistenza allassimilazione. &l tempo stesso, ' assurdo considerare gli !brei come appartenenti ad una razza pura. (nfatti, al di l di una loro sostanziale avversione ai matrimoni misti, ' noto che gli &sh)enaziti discendono in massima parte dal bellicoso popolo di lingua turca dei *hazari, che verso il +,- della nostra era si era convertito alla egge .osaica "un paio di milioni dindividui#, come coevamente avvenne per un buon numero di trib/ 0ngare. 1onsideriamo, ancora, i 2alasha dell!tiopia, gli !brei 1inesi e, per rimanere a casa nostra, il caso recente di conversione in massa della popolazione di 3an 4icandro di Puglia. 4el mondo, gli !brei ufficialmente tali sono oggi 56 milioni e quelli (taliani circa ,-.---. 4el sec. 78, in 3icilia, gli !brei rappresentavano il 9- : della popolazione totale e, forse esagerando, si attribuiscono all;(talia meridionale 5<-.--- individui. (l concetto di nobilt ' vivo presso gli !brei, ma estremamente diverso da quello proprio del mondo occidentale. =a carattere esclusivo, fondato su matrice etnico>religiosa: non ' un ceto, ma una casta. a ritualit ?iudaica mostra in tutta evidenza come all;interno del @empio gli osservanti si tripartiscano in Cohen, Leviti e Izrael "sacerdoti, loro assistenti e popolo dei fedeli#. Cohen e Leviti si ' solo per diritto di sangue, d;ininterrotta discendenza: i Cohen portano in s' il retaggio cromosomico dell;antica classe sacerdotale, derivante da &ronne, mentre i Leviti sono gli eredi della quarta delle dodici @rib/ d;(sraele, proprio quella di Levi, che aveva dai tempi pi/ remoti il privilegio ereditario di scortare il @abernacolo. !; nota la passione !braica, tipica di tutti i popoli dellantico medio>oriente, per le genealogie, punto di riferimento nella Aibbia, presente anche negli !vangeli. a diaspora avrebbe provocato la dispersione delle agnazioni, per cui le ascendenze sono sostanzialmente affidate alla tradizione ed all;onomastica. Bggi ancora solo un Cohen puC impartire la benedizione, durante il culto pubblico delle festivit$ in tale occasione spetta ad un Levi di procedere alla preliminare lavanda delle mani del Cohen. 4arra 3chaerf che il senatore &lberto @D!8!3 D! AB42( ( > di famiglia Padovana insignita di titolo baronale da 4apoleone nel 5E59, poi 4obile 1avaliere dell(mpero &ustriaco col predicato Fde AonfiliF, nel 5E5G, titolo di barone rinnovato in (talia nel 5EH, e confermato nel 5H9G > fu un giorno interrogato da un !breo Polacco sul come mai lui, un !breo, avesse potuto ottenere un titolo nobiliare. @D!8!3 presentC allora al Polacco il proprio socio 1B!4, dicendo: "Veda, questo mio amico e socio gi nobile da pi di !!! anni" . (dentico aneddoto ha per protagonisti eonetto B@@B !4?=( da &sti, fatto conte nel 5EHH, e un non !breo, suo conoscente, che, avendolo incontrato in uno scompartimento ferroviario, voleva congratularsi con lui del titolo concessogli$ questa volta lamico ' pur sempre un Cohen, ma con il cognome italianizzato in 3&1!DDB@(.. Bltre a queste due "etnie# ecclesiali, esistevano e sono altre categorie da considerare pressochI nobiliari, anche se di rango decisamente inferiore, proprio perchI profano, indipendentemente dal fatto che ad esse puC appartenere anche un Cohen od un Levita. (l riferimento ' ai $arnassim, o amministratori delle 1omunit, non di rado benefattori dei correligionari meno abbienti e mecenati operanti nellambito degli studi e dellarte. Jualcosa che sta tra la nobilt d#u%%icio ed il notabilato . 4on mancano neppure famiglie che vantano discendenza da stirpi reali, da grandi studiosi della egge, dai primi protagonisti della Diaspora. 8a detto, inoltre, che i maggiorenti !brei, sin dal medioevo, accettarono e non di rado sollecitarono onori estranei alla loro tradizione, dimostrando di gradire segni distintivi, che li ponevano teoricamente su un piano paritario con i ceti aristocratici dei diversi stati eletti a loro dimora. .algrado Aartolo da 3assoferrato avesse sancito per gli !brei l;impossibilit di accedere al Dottorato, in quanto Doctoratus tribuit nobilitatem, le eccezioni a tale regola, a partire dai primi anni del ;,--, non furono poi tanto rare. Per Privilegio Papale, addirittura, si ebbero diversi casi di concessione di doctor et miles . 1arlo !manuele ( nel 56-G apr% il Dottorato agli !brei, ma lo spirito della 1ontroriforma non si fece attendere, provocando la revoca dell;editto ducale. 4ella seconda met del secolo e per tutto il 1inquecento si verificarono concessioni di miles aureatus "1avaliere dello 3peron d;Bro#, come nel caso di .ordecai da .BD!4&, creato &iles atque Comes $alatinus da 1arlo 8. ;!breo =&KK. "1=&.# era stato definito in una lapide veneziana del ;,-- clarissimus, appellativo presupponente rango di F1avaliereF, ma non si puC escludere che, nella realt, si trattasse di titolo di cortesia. 4el 5,E5 l(mperatore .assimiliano aveva imposto alla 3erenissima di accogliere in @reviso il proprio Lfattore, 3amuel di .&D! !, !breo, autorizzandolo alluso di proprie armi gentilizie e consentendogli il seguito di due valletti. 4el 5699 il finanziere Macob A&33!8( ricevette dall;(mperatore 2erdinando ((, grato per le sovvenzioni da lui ricevute durante la guerra dei @renta &nni, qualit di nobile del 3.D.(. col predicato ;von @D!0!4A0D?;. A&33!8( ' considerato generalmente il primo !breo nobilitato, dimenticando che !rcole (( !ste, Duca di 2errara, aveva concesso, con diploma del

5H dicembre 5<,G, confermato da &lfonso (( il 5< aprile 5<6-, la nobilt al banchiere &bramo !manuele da 4BD3&, definito 'gentilomo (tra gli altri nobili della nostra %amiglia) , dotandolo altres% di un;arma gentilizia. a sua discendenza fiorisce ancora . !manuele da 4BD3& veniva denominato,. gi in un atto del 5,-H, "nobilem virum#, espressione che, a quel tempo, faceva presumere il possesso di una patente di nobilt. ( da 4BD3& erano stati a .antova, mezzo secolo prima, protagonisti di un episodio, del quale ci resta splendida memoria artistica. (l banchiere Daniele di eone da 4BD3& aveva comprato una casa, sulla cui parete esterna era effigiata una .adonna col Aambino. &d evitare noie derivanti dalla custodia della immagine sacra, chiese ed ottenne "dietro pagamento# dal 8icariato 8escovile licenza di poterla cancellare, operazione che effettuC, attirandosi addosso, perC, un pericoloso furore popolare. 4ellestate del 5,H<, il marchese 2rancesco ?onzaga, capo della ega che aveva sconfitto in quello stesso anno, a 2ornovo, il re di 2rancia 1arlo 8(((, consultatosi col fratello, 1ardinale 3igismondo, decise di placare gli animi, con la demolizione della casa del da 4BD3&, al cui posto ordinC erigersi una chiesa, custodente la .adonna della 8ittoria, tela dipinta dal .antegna. 3empre a titolo di espiazione per il sacrilegio, altro sacro dipinto dovette realizzarsi "non conosciamo il nome dellesecutore# e conservarsi presso la non lontana chiesa di 3ant&ndrea: la .adonna degli !brei. (l tutto, naturalmente, a spese del da 4BD3&. (l primo (taliano di fede e sangue !braici, che ricevette un vero e proprio feudo ed un titolo su di esso, sembra essere stato proprio un .antovano, (ppolito "Moseph# da 2&4B, che ebbe concessa dai ?onzaga la signoria di 8illimpenta, sulla cui terra il 3acro Domano (mpero gli confer% titolo di marchese, pare, verso il 5<9E. e concessioni di titoli di nobilt ad (sraeliti si intensificano in !uropa in et barocca, raggiungendo carattere pressochI di costante presso la cattolicissima 1orte di 8ienna. a 2rancia di ancien r*gime non sfigura. .olti i convertiti, originari di &vignone e del 1ontado 8enassino, discendenti dai +ui%s du $ape, nobilitati nel 3ettecento, come i de .B4@!07. nel L6-- 4el secolo precedente era scoppiato proprio nel 1ontado uno scandalo, che coinvolse il Aaliaggio di .alta, i cui 1ommissari avevano, per denaro, certificato la nobilt generosa e la cattolicit antica di parecchie decine di figli di !brei militanti. Di race chevaleresque con memorie risalenti al 55E<, sono senza dubbio i N8(3, duchi di .irepoiO, di 8entadour, di Damville, di 1ousan, alleati alla maggiore nobilt storica di 2rancia, ancora oggi fiorenti ed un ramo dei quali, stabilitosi in 3avoia, ebbe la contea di 8illars. (n un loro castello si custodiva e forse ancora puC ammirarsi una gustosa tela, raffigurante la 8ergine .aria "notoriamente della @rib/ di evi#, accanto ad un N8(3 in abiti cinquecenteschi, facente atto di scoprirsi. 3i leggeva, in due autentici fumetti, che partivano dalle loro bocche: 'Couvrez,vous, mon cousin-), con la risposta '&a cousine, c#est pour ma commodit*-). 4ell(slam, ove non esistevano discriminazioni di sorta, 3olimano il .agnifico, nel 5<66, aveva creato Duca di 4aOos e delle 1icladi Moseph 4&3( o 4&33( Portoghese, imparentato con i conversi D! 04& e .!4D!3, che, assieme a loro, aveva a lungo soggiornato in (talia, sino a quando il timore del 3ant0ffizio li aveva costretto a cercare scampo, nel 5<<+, a (stanbul. (n quegli stessi anni il 3ultano aveva fatto Duca di .itilene laltro marrano usitano 3alomon &A!4&!3, che, da cristiano, sera chiamato Plvaro .!4D!3 D& 1B3@& ed aveva vestito l;&bito di 3antiago. ;orientamento della 1hiesa e dei sovrani del tempo era quello di considerare gli !brei, in quanto connazionali del Dedentore, nel pieno diritto di essere, per cos% dire, FreintegratiF nella loro nobilt originaria, una volta che avessero abbandonato la religione mosaica per la croce. !; impossibile tenere esatto conto delle concessioni nobiliari ad !brei convertiti al 1ristianesimo, specie in 3pagna e Portogallo. (l culto della hiberidad per la limpieza de sangre e la nobleza dorigine gotica dovette fare i conti con un enorme zoccolo demografico di conversos, divenuti esponenti della pi/ cospicua e potente nobilt. (l Libro Verde de /rag0n , compilato nel 5<-+, espone lorigine !braica dei ricoprenti le alte cariche laiche ed ecclesiastiche di quel regno. 4el 569G 2ilippo (8 ne ordinC il rogo, da cui scampC un solo esemplare, quello regio, e da esso, nel sec. 7(7, si trasse l;edizione a stampa. 4el 5<E5 si pubblicC il 1iz2n de la nobleza espa3ola , attribuito al celebre 1ardinale 2rancisco .endoza Q Aobadilla, che gi sera battuto a favore dellallontanamento dagli ordini cavalleresco>militari di quanti non fossero di sangue limpio. 4el 1iz2n, un alone di dubbio e di virtuale impurezza viene fatto cadere sulla pi/ alta aristocrazia: soltanto a ,E le famiglie considerate Lnon contaminate. Muan P&1=!1B, marchese di 8illena e ?ran .aestro di 3antiago "suo fratello Don Pedro ?iron era ?ran .aestro di 1alatrava# era ritenuto di sangue !braico sia dal lato paterno, che materno. ?odevano della stessa fama gli & 8&D!R, duchi di @oledo e, sin dal 5,,H, si mormorava che, addirittura, gli =!4D(J0!R, di regio sangue, difettassero di limpieza. Juando si ventilC, agli inizi del 5,H9, l;editto di cacciata definitiva per +udios e &oriscos, le comunit !braiche offrirono liperbolica somma di G--.--- ducati, pur di ottenere licenza di rimanere negli stati dei De 1attolici. a coppia reale era dibattuta tra la cacciata e la concessione di grazia, quando ad un tratto entrC nella sala del consiglio @oms de @BDJ0!.&D& "di origine !braica, al pari dell;altro ?rande (nquisitore Diego de D!R&#, che, gettando sul tavolo dietro al quale sedevano i Deali il crocefisso, esclamC: "4iuda Iscariota vendette il 5alvatore per trenta denari. Le Loro /ltezze lo vogliono vendere per 6!!.!!! ducati. 7cco, prendete e vendetelo-" . 3i vuole che (sabella di 1astiglia abbia, allora, rimproverato al marito, 2erdinando d;&ragona, una eccessiva moderazione nei confronti degli !brei, imputandola al fatto che il consorte era figlio di una =!4D(J0!R a 3anta (nquisizione, dopo lunghe e minuziose indagini, rilasciava certificati di limpieza di sangre per quarti$ un catalogo ancora esistente presso l;&rchivio di @oledo ne riporta circa <.---.. 3i sedimentC, in tal modo, secolare contrasto tra 8ecchi e 4uovi 1ristiani, questi ultimi meglio noti col dispregiativo epiteto di marrani, che non sembra derivare da un;espressione !braica, significante Fper la vistaF, cioI Fper l;apparenzaF, ma piuttosto significhi FporcoF, o FmaledettoF. a pi/ antica comunit !braica d!uropa ' quella di Doma, risalente al (( secolo avanti 1risto. 4ell0rbe gli !brei > che, dopo le deportazioni di @ito ed &driano, sembra raggiungessero il numero di ,-.--- > godettero sempre, nella sostanza, di un trattamento privilegiato. editto di 1aracalla del 959 aveva loro concesso la cittadinanza Domana. !merse in antico una singolare aristocrazia laica, composta essenzialmente da quattro famiglie, ritenute discendenti da altrettanti principes, deportati a Doma da @ito "&4&S, D! PB.(3, D! DB33(, D! 2&41(0 (#, che dettero origine a derivazioni dai molti nomi.

3i narra che il banchiere Aaruch, stabilitosi a Doma nel secolo 7(, si convertisse e prendesse in sposa una nobilissima 2rangipani. 3uo figlio, eone, ebbe a sua volta un figlio, di nome Pietro. Da questo Pietro, di eone, e perciC P(!D !B4(, nacque un altro Pietro, che divenne 1ardinale e, alla morte di Bnorio ((, nel 55G-, riusc% a farsi eleggere Papa, col nome di &nacleto ((. Proprio i suoi congiunti 2rangipani suscitarono uno scisma ed &nacleto (( venne considerato &ntipapa sino alla sua morte, avvenuta nel 55GE. ( P(!D !B4( si estinsero in et rinascimentale. ( AD&41& si illustrarono nella medicina e, convertitisi, furono ascritti nel LG-- al Patriziato, dando nome alla piazza di Doma detta di Aranca, poi denominata della Degola. Patrizi Domani furono anche i 2( (PP&4(, gli &31&D! ( "i primi tenuti al fonte dal 1ardinal Pamphili, per cui il loro cognome ne ' lanagramma, ed i secondi da un membro della omonima nobile casa 3enese# ed i @DB41&D! (, e due ultime famiglie decaddero dalla nobilt, per essere ricaduti nel ?iudaismo. (l regno di 4apoli vantava tradizionale tolleranza nei confronti degli !brei, specie al tempo di re 2errante d;&ragona, creduto figlio illegittimo di &lfonso il .agnanimo e di una !brea. a prima persecuzione aveva segu%to l;editto di 1arlo (( lo Roppo del 59EE, che bandiva gli !brei, al pari degli usurai ombardi e 1aorsini, dalle provincie dell;&ngiC, del .aine, della Provenza e del Piemonte. .oltissimi !brei, perC, rimasero nel regno citra $harum, ove le discriminazioni dettero come risultato una sempre pi/ numerosa classe di ;neofiti;: 8erso il 59H, non c;erano meno di 5.G-- famiglie di dichiarata fede !braica. a loro pi/ alta concentrazione si aveva in @rani "memorabile il detto attribuito a 2ederico ((: "8ugite 1ranenses qui sunt de sanguine +udaico" #, la cui comunit dava tradizionalmente studiosi di livello e leali funzionari. 1on leditto del 5T maggio 59H,, 1arlo (( stabil% che i ;neofiti; dovessero assumere i cognomi cristiani dei loro padrini, appartenenti alla pi/ alta nobilt. e immunit loro concesse erano cospicue. 1iC portC ad una conversione di massa "stimata in circa E.--- battezzati, anche se taluni renitenti al fonte preferirono riparare in .antova# ed i neofiti, pur non formalmente classificati relapsi,.furono sempre considerati con sospetto 3crive &ttilio .ilano, con evidente esagerazione: '9on pochi 7brei convertiti, con il nuovo casato assunto ed i privilegi ad essi connessi , entrarono a %ar parte della pi elevata nobilt del :egno) . .eritano un cenno, perC, alcuni grandi nomi del regno di 4apoli dorigine !braica ispano>portoghese: 8&&R, 8&!R, 8&&R de &4DD&D&, conti di .ola di Aari, duchi di 1asamassima$ 3&41=!R, poi 3&41=!R de 04&, Patrizi 4apolitani al 3eggio di .ontagna nel 5<+-, marchesi di ?rottola e di ?agliati, duchi di 1asal di Principe e di 3antaprino$ 2D!(@&3 P(4@B, poi P(4@B Q .!4DBR&, principi d;(schitella$ P& .&, duchi di 3ant;!lia$ 8&D?&3, duchi di 1agnano "famiglia del tutto diversa dalla limpia 8&D?&3 .&1=01&#. a comunit 3iciliana fu in assoluto la pi/ importante dell(talia meridionale, sia sotto il profili numerico, che culturale e sociale. 3i consideri che, al momento dellapplicazione dell!ditto dei De 1attolici, vivevano in 3icilia circa G--.--- !brei. 2ederico (( aveva concesso loro il monopolio della seta, li sveva sottratti alla giurisdizione ecclesiastica, assicurando protezione dai soprusi delle autorit locali, ma, singolarmente, aveva anche imposto il ripristino del segno, la stella gialla cucita sugli abiiti. @ra le antiche, nobili famiglie di origine (sraelita, spiccano i 1&3@DB40B8B di 1hiaramonte, i D&8(D di 3cicli e, con particolare risalto, i 3& & di @rapani. 4ella prossima isola di .alta, la maggior parte della nobilt locale era !brea di nome e sangue. a cosiddetta 'dominazione 7braica della 5ardegna) sembra risalire alle deportazioni nellisola, disposte da @ito e di &driano, dopo la caduta di ?erusalemme e la distruzione del @empio. 1' che dice ammontassero a +.--- e chi a 5,.--- gli !brei confinati nellisola,. ove aveva stanza perfaltro, una egione, composta da soli (sraeliti e destinata a combattere il brigantaggio. Juattro le famiglie dorigine !brea, di antica nobilt: AB42( di 1agliari ed &lghero, infeudati di 0ssana$ 1&D1&33B4& di &lghero, noti dal sec. 78, cavalieri ereditari nel 5<9<$ 1B.PD&@ di 1agliari, dello stamento militare dal 5<+G, cavalieri ereditari e nobili dal 5<EH, conti e poi marchesi di @erralba dal 56G-$ 3&4@& P&0 di &lghero$ 4(4 di 1agliari, cavalieri ereditari e nobili dal 5<6,$ baroni di enis nel 56HH$ conti di 1astillo nel 56HH$ ?randi di 3pagna. !manuele 2iliberto di 3avoia emanC nel 5<+9 un generoso editto, volto ad attirare gli !brei nei suoi territori. 0no dei suoi scopi principali era il potenziamento del porto di 4izza, di cui intendeva fare un polo del commercio con l;Briente. intervento di 2ilippo (( lo costrinse a ridurre la sua portata , pur garantendo agli !brei immunit dall;(nquisizione e riconoscendo loro diritti e, tra i privilegi, quello di tenere Lcasana, consentendo in tal modo lo svolgimento di unattivit feneratizia che favor% non poco la rinascita dei suoi stati e, in particolare, del Piemonte, che era stato teatro delle lunghe guerre tra gli &sburgo ed i 8alois. (l ?hetto di @orino: istituito nel 56+H dalla Duchessa Deggente .aria ?iovanna Aattista di 4emours nella (sola del Aeato &medeo, vicino all;antico Bspedale della 1arit, tra le attuali via Aogino, via 3. 2rancesco da Paola, via .aria 8ittoria e via Principe &medeo, nei pressi di Piazza 1arlina, ove quattro famiglie !braiche avevano ottenuto privilegio di prendere abitazione, sfuggendo, cos%, alla degradazione del ?hetto: @BDDB3, !8(, ?=(D(? (& e .& 8&4B. (l ?randuca 2erdinando ((( de .edici, con la sua costituzione del 5<HG, detta Livornina , concesse ai marrani, che avessero voluto stabilirsi a Pisa ed a ivorno, privilegi, diritti ed immunit. 2u ivorno e non Pisa, che avrebbe dovuto costituire il maggior polo di sviluppo, a saperne profittare, divenendo cos% uno dei maggiori centri strategici del commercio degli !brei 3pagnoli nel bacino del .editerraneo. .olti 3efarditi di ivorno vantavano nobili origini (beriche. 2onti !braiche riportano che, avendo un colonnello spagnolo, in un pubblico caff', espresso aperto disprezzo per gli !brei, venne affrontato dal dottor ?iacobbe 2B43!1&, che non solo gli dimostrC di essere un suo parente prossimo, ma anche di poter vantare maggiore e pi/ anfica nobilt. !leonora de 2B43!1& P(.!4@! era con ogni probabilit di sangue !braico: il padre, portatosi dal Portogallo a 4apoli con numerosi figli, aveva provato la sua nobilt generosa nel 5+++, ricevendone riconoscimento con D. Dispaccio 55 gennaio 5++E. a famiglia M&D1&, ascritta anche al 4obile 1onsiglio di 1onegliano, originaria di 2irenze, ove ancora oggi fiorisce col nome di M&D1& D!? ( 0A!D@(, ' dorigine !braica. 4el ;,-- un membro della illustre famiglia Domana de 3K4&?B?& prese dimora a Pisa, fondando la famosa stirpe di banchieri ed uomini di cultura dei D& P(3&. & 8enezia i (PPB.&4B erano stati ascritti al Patriziato sin dal 5G65, cio' dal tempo della guerra di 1hioggia contro ?enova$ discendevano da un (PP.&44 "uomo dalle labbra spesse#, proveniente da 4egroponte. ( 2B43!1&, mercanti 3pagnoli, furono mmessi al Patriziato 8eneto nella infornata del .aggior 1onsiglio del 566,, con grande scandalo. 3i estinsero il G febbario 5+,G con Ruan &ntonio, cui successero tre cugine, le quali, a detta dei contemporanei, confermavano lorigine !braica. ( D!1&4&@( R011B4(, originari da Padova, erano approdati anchessi al Patriziato nella medesima Linfornata. (l titolo di 1onte di 3anguinetto passC dai (B4 1&8&RR& di Padova, ascritti al Patriziato nel 56<9><<, ai D& & @BDD!, di origine !braica. ( &A(&, aggregati sempre nel 566,, erano

ritenuti, forse per invidia della loro immensa sostanza, !brei. 4el 5+5H gli &sburgo concessero a @rieste il privilegio di porto franco, per trasformare la citt nel carre%our commerciale tra il .editerraneo e l!uropa centrale. 4umerosissimi i titoli conferiti dagli &sburgo ad operatori finanziari e commerciali @riestini di sangue !braico. 1ome gi accennato, i battesimi, convinti, forzati o di convenienza, moltiplicantisi in termini esponenziali dalla 1ontroriforma al 3ettecento, dettero luogo a pochi casi, talora forieri di perplessit dordine genealogico. &nconetano .osI 2( 0(3, battezzato nel 56+5, divenne Paolo 3ebastiano .!D(1(, per avere avuto a padrino un membro della storica famiglia 2iorentina. ( ?=(3( (!D( di Aosco .arengo si estinsero in 2ederico, conte di Diosecco e prefetto della cavalleria di 1arlo !manuele ( nel 565H. (l pi/ illustre loro rappresentante, il Papa 3an Pio 8, aveva fatto da padrino all;!breo !lia 1&D1B33&, suo amico dal tempo in cui egli era un semplice Domenicano. o nobilitC, lo creC cavaliere, gli concesse il proprio cognome e l;uso della propria arma. Dal converso discese il 1ardinale ?ian Aattista "raggiunse la porpora nel 5<<+#, i cui nipoti furono compresi nella Aolla ;rbem :omam, in qualit di patrizi Domani coscritti e tali rimasero, sino a quando si estinsero nell;ultima met del 78(((T secolo$ Moseph 3&D2&@( fu tenuto al fonte da Papa ?iulio (((, divenendo cos% &ndrea D! .B4@!, con diritto all;uso dellarma del Pontefice. 4on lasciC eredi, in quanto abbracciC la vita eclesiastica. &ltri casi similari, con Papi a padrini, dettero nuovi apparenti germogli ai A0B41B.P&?4(, agli & A&4(, senza contare quelli, assai pi/ numerosi, in cui i garanti al fonte furono dei 1ardinali, come nel caso degli (.P!D(& ( "l!breo 2errarese .ichele, convertitosi, ebbe per padrino il 1ardinale ?iuseppe Denato (mperiali, egato di 2errara, che gli concesse il proprio cognome e luso dell;arma$ un ramo godette della nobilt 8icentina#, o degli ecclesiastici di rango inferiore, come i 3B (&4( di 1arpi e tanti altri. (l capostipite dei .BD!4&, .BD!4(, .BDB4( era l!breo .odenese de 8(@&, che al battesimo, avvenuto nei primi anni del 3eicento, fece seguire nozze con la figlia del .archese Dangoni, assumendone larma, con la brisura degli smalti. (l figlio prese in moglie una 1ontessa @rotti. 4el 5+9+ vennero ascritti al Patriziato di 2errara e godettero di titolo 1omitale. !breo 2errarese Daniele A0DD(B, tenuto al fonte nel 56<E dal .archese !rcole @DB@@(, ne assunse larma e prese nome di @DB@@(4(. 3posC lultima dei nobili 1ontri, assumendo quindi arma piena e cognome dei @DB@@(. Divenuti Patrizi di 2errara, sestinsero nel sec. 7(7 nei 1onti .agnoni, che li sostituirono. (n tempi a noi pi/ vicini, numerosi esponenti di famiglie !braiche chiesero ed ottennero titoli nobiliari ai re d(talia, alla 3anta 3ede ed alla repubblica di 3an .arino. @ra le famiglie nobilitate dal regno d(talia, tre di esse U =!D@R, .!K!D e 3&1!DDB@(, fatte rispettivamente 1onti di 2rassineto, .archesi di .ontagliari e 1onti di 1arrobio > preferirono abbandonare i loro cognomi originari, optando per la loro sostituzione con i predicati. Divennero, cos%, di 2D&33(4!@B e di .B4@&? (&D( e 1&DDBA(B di 1&DDBA(B. & partire dal 5H5+, la Divista del 1ollegio &raldica, che prendeva le mosse dalla consulta araldica del 8aticano, scatenC unoffensiva verso la nobilt semitica d#Italia , pubblicando elenchi e fulminando gli stessi sovrani europei: '(vi possono essere ebrei titolati per abuso di $rincipe, ma in essi esiste una vera incapacit di ricevere la consacrazione di un carattere nobiliare nostro. 7# presso a poco anche cos< dei Conti e Duchi degli =ingari, ma almeno costoro con Conti e Duchi in un senso ben diverso dal nostro e almanco sono di razza ariana () , 'La nobilt si %orma da s* e non per privilegio principesco, che tutto al pi serve di pubblico riconoscimento della nobilt gi esistente in se stessa> neghiamo a qualunque diploma principesco alcun valore, all#in %uori di quello del con%erimento di un titolo e di uno stemma() . (l tono ed il contenuto degli articoli erano improntati allo spirito del noto e raro 3emi>?otha, almanacco stampato negli anni 5H59 e 5H5G a .onaco a cura di un gruppo di appartenenti allalta nobilt tedesca, che si fregiava di un simbolo raffigurante il dio Bdino, innalzante una significativa svastica, e che elencava la nobilt europea di sangue !braico, per lo pi/ presunto in base ad inattendibili congetture. 2ece di peggio nel 5HGH listituto fiorentino del ?uelfi 1amaiani, pubblicando il solito elenco dei cognomi !braici (taliani "quello, per intenderci, fornito dalle stesse 1omunit e gi stampato dallo 3amuel nel 5H9<, che il Preziosi riprodusse nella 8ita (taliana ed in calce ai famigerati Protocolli dei 3avi &nziani di 3ion#. ?uelfi 1amaVani evidenziC, con un amabile grassetto, i cognomi di molte famiglie della nobilt italiana. Passiamo adesso allaraldica. !rra chi attribuisca agli !brei, in base alla affermazione del cronista cinquecentesco ?!D& (&= (A4 M&11=(& da (mola "ma di origine Portoghese#, il primato nelluso di armi araldiche. Diferimento puntuale viene fatto ai Aiblici F4umeriF. che fanno esplicita menzione degli stendardi delle @rib/ d;(sraele. Juesti vennero, in epoca assai pi/ tarda, descritti e trovarono splendide, quanto fantastiche, illustrazioni in vari codici miniati, tra i quali quello della celebre Aibbia di Aorso d;!ste. 3i trattava, quanto meno, di qualcosa di assai simile ai FtotemF tribali, che nulla hanno a che vedere con le armi gentilizie. 1ecil Doth afferma che: ' ... l?ebraismo italiano mostr2 una sua particolare tendenza ad assimilarsi all?ambiente in mezzo al quale viveva o, per meglio dire, dimostr2 una eccezionale capacit nell?adattare i costumi del paese, combinandoli con il suo antico retaggio spirituale. 9iente, per2, pi caratteristico dell?uso, invalso presso gli 7brei Italiani dalla %ine del medioevo dello stemma di %amiglia. Il che, peraltro, pot attuarsi in Italia assai pi %acilmente che non altrove, poich* lo stemma %amiliare non rappresentava in Italia un grado di nobilt @eccezion %atta per le zone sotto dominio spagnoloA e non era, pertanto, appannaggio esclusivo delle %amiglie aristocratiche, ma era in uso presso tutti i settori della popolazione , il ?popolo grasso? ed il ?popolo minuto?, l?alta e la media borghesia, oltre che, naturalmente, presso l?antica nobilt rurale). Doth afferma , ancora, che i banchieri (sraeliti erano in tutto e per tutto assimilabili al ;popolo grasso; e, quindi, anch;essi aspiranti alluso di un;insegna gentilizia (l diritto a portare un;arma araldica non venne, quindi, negato neppure ai FdeicidiF. Per fare un esempio a noi vicino, nel 5<E-, in piena controriforma, alcuni !brei parteciparono al 1onsegnamento d;arme generale, ordinato da !manuele 2iliberto lanno precedente: 1B B4&, @BDDB3 e 4(RR& di 1hieri . ;uso dell;impronta sigillare alle armi, formidabile mezzo d;identificazione della provenienza di un atto in tempi di preponderante analfabetismo, non solo contribu% all;affermarsi dell;araldica non nobiliare, ma sembra abbia trovato diffusione presso gli imprestatori !brei. !; questa una delle ragioni, forse la principale, dell;iniziale ricorso agli stemmi, cos% come, d;altro canto, ciC avvenne per un gran numero di operatori commerciali e finanziari

1ristiani. &ltro campo di applicazione dell;uso araldico, furono gli oggetti di culto, sui quali, accanto a simboli propri del blasone > quali corone, scudi, aquile bicipiti, leoni > sottolineanti la maest del divino, cominciarono ad apparire le insegne gentilizie dei donatori. ;0niversit di Padova vide convenire da ogni parte d!uropa studenti !brei.. Di G-- di essi, laureatisi in medicina in epoca barocca, ci rimangono le armi gentilizie, affrescate nell&teneo. Dei numerosi marrani Portoghesi, stabilitisi in 8enezia, vediamo ancora gli stemmi, scolpiti sulle pietre tombali del cimitero di 3an 4icolC del ido, ove l;uso della lingua !braica ' eccezionale. &ncora, larte della stampa, della quale gli !brei simpadronirono immediatamente dopo il suo nascere, mostra nei marchi tipografici numerosi esempi di armi (sraelitiche. 8i fu un settore specifico, che dette un particolare contributo all;araldica ebraica: il costume di abbellire i contratti matrimoniali, le Betubbot , con decorazioni tradizionali varie, tra le quali divenne ricorrente quello costituito dalle armi degli sposi, delineate a china o miniate. 2aceva parte della tradizione anche lo scambio di doni, costituiti da libri di preghiere, tra fidanzati. a legatura, in argento sbalzato e cesellato, riportava assai spesso sui piatti le armi delle due famiglie. Per quanto riguarda i contenuti araldici delle armi ebraiche, deve dirsi che in esse sono assai rare pezze e raffigurazioni geometriche "fascia, banda, palo, eccetera#. &ltissima ', invece, lincidenza di armi agalmoniche, cio' Lparlanti o allusive. PuC creare motivo di sensibile difficolt il fatto che i riferimenti siano al nome in ebraico, in hiddish o nelle lingue dei paesi nei quali il titolare aveva dimora. @ipiche delle armi dei rappresentanti delle caste ecclesiali sono le due mani, nellatto della benedizione sacerdotale, per i Cohen, e la mano, reggente una caraffa, o mesciarello, versante acqua sulle mani del sacerdote, per i Levi. !sse identificano le funzioni rituali loro spettanti per diritto. 3ono presenti, talora, la menorah "candelabro a sette braccia#, la stella di David , il lulav "mazzo composto da rametti di palma, mirto e salice#, in uso nelle processioni allinterno della sinagoga in occasione della festivit delle suBBot "capanne#, per lo pi/ tenuto dalla branca anteriore di un leone#, il citato Leone di 4iuda , che differisce dal normale leone rampante per essere col pelo irto e lo sguardo infocato, cos% da essere definito minaccioso. !, ancora, evidente una propensione U nei casi in cui linterno dello scudo sia colorato, per gli smalti deboli , quali il cielo e variazioni cromatiche che sono prive di diritto di cittadinanza nellaraldica occidentale: verde pallido, grigio, verdino, rosato, giallo tenue. 3ingolare e significativo ' quanto riporta &ntonio .anno, nel suo dattiloscritto, ancora per poco inedito, del Patriziato 3ubalpino, a proposito dei 8(@@& di 1asale, fatti Aaroni nel 5E6H. allora 1ommissario del De presso la 1onsulta &raldica si era rivolto alla famiglia per venire a conoscenza dellarma eventualmente usata e ricevette in risposta una laconica comunicazione, allestremo limite dellurbano, dal figlio del primo Aarone 8(@@&, in cui si leggeva che 8ittorio !manuele (( aveva concesso a suo padre un titolo non sollecitato, titolo che 0mberto ( aveva voluto confermare allo scrivente. (n forza di questa recente nobilt, non riteneva di rispondere alla richiesta. &l di l del rispetto verso il galateo, lo scontroso rifiuto parrebbe dettato dallorgoglio del 8(@@&, che, certo, non scordava il rango Cohen della propria famiglia e, forse, faceva uso antico della insegna tribale con le due mani appalmate, benedicenti.

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