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Carpaneto & C. S.p.

A Divisione saldatura

SALDATURA A PROIEZIONE La saldatura a proiezione degli Acciai a basso tenore di Carbonio (acciai dolci e semiduri), pu dare le stesse soddisfazioni che si riscontrano nella saldatura a punti. In effetti, questo materiale presenta tutte le caratteristiche atte ad essere preformato, stampato, punzonato e quindi su questo materiale sono facilmente ottenibili le proiezioni che durante la saldatura convoglieranno lintensit di corrente per arrivare alla fusione e quindi allottenimento dei noccioli di saldatura. Riprendendo le regole basi descritte nel capitolo Saldatura a proiezione ( pag. 62), in questo contesto, possiamo solo ricordare i principali requisiti per lottenimento di saldature affidabili sia come tenuta meccanica sia come aspetto superficiale. I. II. III. IV. Precisione e costanza delle dimensioni delle bugne effettuate sul particolare da saldare. Precisione nel posizionamento geometrico di queste proiezioni. Perfetta adattabilit delle attrezzature di contenimento e assoluta planarit degli elettrodi e portaelettrodi. Ultimo, ma non meno importante, un cilindro di saldatura , del tipo a debole inerzia che riesca, quindi, a compensare laffossamento repentino della bugna.

La precisione sulle dimensioni delle bugne , senza dubbio, il requisito che maggiormente influisce sui risultati ed, a questo proposito, ci permettiamo riportare, qui di seguito, alcune tabelle e note che richiamano i requisiti principali per la realizzazione delle proiezioni. Nella saldatura a proiezione vengono normalmente usate bugne di forma sferica. Le dimensioni da adottare sono state standardizzate in relazione allo spessore della lamiera e, per quanto possibile, ricordiamo, che dette bugne vanno effettuate sulla lamiera pi spessa, ma con le dimensioni proporzionate alla lamiera pi sottile. Nella preparazione della bugna si possono seguire 2 profili (vedi fig.7) e precisamente

Fig.7 Fig.7A Punzone troncoconico Le dimensioni del punzone e della matrice sono illustrate nelle fig. 8 e 9

Fig.9 Fig.8
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Fig. 7B Punzone rotondo Le dimensioni del punzone e della matrice sono indicate nelle fig.10 e 11

Fig.10

Fig.11 La scelta dei due profili dipende unicamente dalle preferenze dellutilizzatore; a livello saldatura entrambe le soluzioni danno risultati identici. Al fine di permettere agli operatori di orientarsi sulle prime regolazioni da dare alla macchina durante il settaggio della stessa, vengono riportate nelle pagine 15 16 - 17 alcune Tabelle che, ancora una volta ci permettiamo ripetere, devono servire unicamente come orientamento per le prime regolazioni.

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MANUALE SALDATURA A RESISTENZA TABELLE DI REGOLAZIONE

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SALDATURA A PROIEZIONE DEGLI ACCIAI A BASSO TENORE DI CARBONIO

DIMENSION I BUGNA SPESSORE LAMIERA mm 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1 1.2 1.5 2 2.5 3 3.5 4 D mm 2.9 3.1 3.2 3.4 3.5 3.6 3.7 3.8 4.6 6.1 6.9 7.6 8.5 H mm 0.55 0.6 0.65 0.7 0.8 0.9 0.95 1.1 1.22 1.40 1.47 1.58 1.67 DISTANZA BUGNA A mm 16 17 17 18 18 18 19 19 23 32 38 41 46 SORMONTATURA MINIMA s mm 9 9 9 10.5 10.5 10.5 12.7 12.7 12.7 19 20.6 22.4 25 DIAMETRO DEL PUNTO"D" mm 4.1 4.3 4.5 4.8 4.9 5.1 5.2 5.1 6.5 8.5 9.7 10.7 12

VALORI INDICATIVI PER 1 BUGNA


TEMPO DI SALDATURA Cy 2 2 2 3 4 4 6 8 12 16 19 20 25 FORZA AGLI ELETTRODI Kg 68 78 88 109 130 150 181 249 363 563 681 845 920 CORRENTE DI SALDATURA A 4400 4950 5500 6600 7300 8000 8800 10300 11850 14100 14850 15300 16100 RESISTENZA ALLA TRAZIONE Kg 168 200 227 318 400 481 590 816 1100 1740 2177 2495 2800

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DIMENSION I BUGNA SPESSORE LAMIERA mm 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1 1.2 1.5 2 2.5 3 3.5 4 D mm 2.9 3.1 3.2 3.4 3.5 3.6 3.7 3.8 4.6 6.1 6.9 7.6 8.5 H mm 0.55 0.6 0.65 0.7 0.8 0.9 0.95 1.1 1.22 1.40 1.47 1.58 1.67 DISTANZA BUGNA A mm 16 17 17 18 18 18 19 19 23 32 38 41 46 SORMONTATURA MINIMA s mm 9 9 9 10.5 10.5 10.5 12.7 12.7 12.7 19 20.6 22.4 25 DIAMETRO DEL PUNTO "D" mm 4.1 4.3 4.5 4.8 4.9 5.1 5.2 5.1 6.5 8.5 9.7 10.7 12

VALORI INDICATIVI PER 2 3 BUGNE


(I valori di forza e corrente vanno moltiplicati per il n: di bugne) RESISTENZA ALLA FORZA AGLI CORRENTE DI TEMPO DI TRAZIONE ELETTRODI Kg SALDATURA SALDATURA Kg A Cy 4 4 6 6 7 8 14 17 24 32 38 40 43 68 68 68 68 90 95 120 165 240 376 454 499 585 3850 4150 4450 5100 5400 6000 6500 7650 8850 10600 11300 11850 12450 147 170 193 237 250 397 499 715 975 1560 1905 2200 2550 94

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SALDATURA A PROIEZIONE DEGLI ACCIAI A BASSO TENORE DI CARBONIO

DIMENSIONI BUGNA SPESSORE LAMIERA mm 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1 1.2 1.5 2 2.5 3 3.5 4 D mm 2.9 3.1 3.2 3.4 3.5 3.6 3.7 3.8 4.6 6.1 6.9 7.6 8.5 H mm 0.55 0.6 0.65 0.7 0.8 0.9 0.95 1.1 1.22 1.40 1.47 1.58 1.67 DISTANZA BUGNA A mm 16 17 17 18 18 18 19 19 23 32 38 41 46 SORMONTATURA MINIMA s mm 9 9 9 10.5 10.5 10.5 12.7 12.7 12.7 19 20.6 22.4 25 DIAMETRO DEL PUNTO "D" mm 4.1 4.3 4.5 4.8 4.9 5.1 5.2 5.1 6.5 8.5 9.7 10.7 12

VALORI INDICATIVI PER PIU' DI 3 BUGNE


(I valori di forza e corrente vanno moltiplicati per il n. di bugne) RESISTENZA ALLA CORRENTE DI FORZA AGLI TEMPO DI TRAZIONE SALDATURA ELETTRODI SALDATURA Kg A Kg Cy 5 5 7 9 10 12 16 22 29 40 50 55 6o 36 40 45 56 65 73 100 150 213 336 408 454 520 2900 3100 3300 3800 4100 4300 4600 5400 6400 8030 9200 9900 10950 132 143 154 193 260 327 397 556 794 1315 1633 1930 2220 95

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Nella precedenti pagine dedicate alla Saldatura a proiezione (pag. 65), si accennato, anche, alla possibilit di operare con proiezioni anulari o circolari. Ricordiamo che dette bugne vengono normalmente utilizzate per ottenere delle saldature a tenuta stagna, su lamiere di spessore non superiore a 0,8 mm e, qui di seguito, sulla fig.12 sono riportate le dimensioni del punzone e della matrice, adatte per ottenere delle proiezioni anulari su lamiere di spessore da 0,3 a 0,6 mm.

Fig.12

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Il capitolo della saldatura a proiezione degli Acciai deve prendere nella dovuta considerazione, tre grandi applicazione di questa tecnologia v La saldatura di dadi e viti v La saldatura di tubi in croce v La saldatura di fili e barre Saldatura di dadi e viti L'utilizzo, sempre pi intensivo, di dadi e viti saldate da parte dell'industria automobilistica e degli elettrodomestici, ha posto in grossa evidenza lapplicazione di questa tecnologia Oggi in commercio si trovano facilmente dadi e viti adatte per essere saldate a proiezione. La sola difficolt che si pu incontrare nellutilizzo di questi prodotti, che il desiderio di riduzione dei costi di fabbricazione, porta sovente il fabbricante di dadi e viti a immettere sul mercato qualche prodotto di scarsa qualit, creando cos difficolt nell'ottenimento di produzioni costanti e affidabili. Le figure 13,14,15,16 illustrano differenti tipi di dadi e viti di normale Fornitura.

Fig.13 Dado a 3 bugne

Fig.14 Vite con 3 bugne sopra testa

Fig.15 Vite con proiezione anulare

Fig.16 Vite con proiezione naturale

Per l'ottenimento di buoni risultati in questo campo occorre tenere presente alcune importanti precauzioni da prendere durante la lavorazione: Intensit di corrente relativamente importanti Tempi di saldatura molto brevi per non riscaldare troppo il filetto interno del dado e, di conseguenza, modificarne il profilo. Usare elettrodi di centratura dottima qualit , costruiti con tecniche e materiali specifici, al fine di evitare proiezioni di materiale fuso sulle parti operanti del particolare finito.

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Nella fig.17. si voluto illustrare un elettrodo particolarmente adatto per la saldatura di dadi e viti. Come si pu osservare lelettrodo, in questa configurazione dotato di un cono di innesto alla candela porta elettrodo, ma lo stesso pu essere dotato di una piastra di fissaggio in modo da poterlo montare sulle piastre scanalate di una saldatrice a proiezione. La superficie di contatto costruita in lega di rame e tungsteno (30% Cu-70% W) che, pur mantenendo una discreta conducibilit , possiede una durezza atta a sopportare gli innumerevoli e forti impatti delle 3 proiezioni. La molla di scarico permette al perno isolato di rientrare durante lapplicazione della forza agli elettrodi, onde non trovarsi a contatto con lelettrodo superiore. Leventuale possibilit dimmissione aria nel condotto specifico, facilita le operazioni di pulizia ed espulsione delle scorie di saldatura, sovente causa principale di deterioramento e quindi di cattive saldature. Una vite di bloccaggio esagonale consente lasportazione del perno di centraggio quando si vuole operare per saldare viti a proiezione, mentre il condotto isolato rimane a difesa di eventuali contatti elettrici sul delicato filetto esterno della vite.

Fig.17

Come detto in precedenza, la saldatura di viti e dati richiede delle intensit di corrente discretamente elevate con tempi di saldatura molto brevi. Qui di seguito riportiamo una tabella di regolazione relativa alla saldatura di dadi e viti.

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Una ultima considerazione da farsi relativa allo spessore della lamiera su cui verranno saldati i dadi o le viti. Sulle regolazioni da effettuarsi, questo spessore ha, in sostanza, poca influenza, in quanto nella saldatura a proiezione, lunico parametro che pu influenzare le varie regolazioni la forma e la dimensione delle bugne. Dato che i dadi e le viti da saldare sono forniti, dai costruttori, con dimensioni normalizzate, in pratica le regolazioni, varieranno molto poco in funzione dello spessore della lamiera, ma potranno variare in funzione dello stato superficiale della lamiera stessa. Pur non essendo una pura applicazione della saldatura a proiezione, riteniamo che lesame della saldatura di fili o di tubi in croce, sia di pertinenza di questo capitolo sfruttando, essa, il principio di utilizzazione di proiezioni naturali. . Saldatura di tondi e fili in croce La saldatura di fili e barre in croce (fig.18) riunisce le migliori condizioni per lapplicazione della tecnologia della saldatura a proiezione. In effetti , due pezzi cilindrici posizionati in croce, hanno fra di loro un solo punto di aderenza molto ridotto, per cui la resistenza di contatto notevolmente elevata e, di conseguenza, le calorie che si formano, sempre nel punto di contiguit, possono essere raggiunte o con basse potenze od in tempi molto brevi. Stessa considerazione si pu fare per quanto concerne la forza applicata che, anche in questo caso, viene ad essere concentrata su un piccolo punto e di conseguenza i suoi effetti, senza dubbio, saranno superiori a quelli della forza applicata su una superficie piana. Ne consegue che una puntatrice che abbia disponibili una corrente di saldatura di 15 kA ed una forza di 600 daN, pu saldare 2 spessori di lamiera da 2,5 mm.( totale 5mm ), oppure 2 tondi di 12 mm (totale 24 mm.). Fig.18 La tabella sottostante(Fig. 19) riporta alcuni dati relativi alla saldatura di tondi in croce.

Fig.19

Su questa tabella, come si noter , non sono stati indicati i tempi di passaggio della corrente di saldatura in quanto gli stessi saranno da scegliersi in funzione della percentuale di penetrazione dei due tondi fra di loro.

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In effetti la penetrazione, e con tale termine intendiamo il rapporto fra le dimensioni della parte A Fig. 20 prima e dopo la saldatura, ci d la misura della tenuta del giunto. Non bisogna tuttavia dimenticare che maggiore linfossamento dei due particolari fra di loro, minore sar la sezione restante del tondo. Si dovr, allora, scegliere fra il valore finale della resistenza alla trazione della barra, nel senso 22, e la resistenza allo strappo del punto di saldatura secondo il senso 11. Fig.20 Abbiamo quindi riportato, nella pagina successiva, una nuova tabella, sulla quale sono stati indicati valori di saldatura proporzionati ad una percentuale di infossamento

TABELLA INDICATIVA DELLE REGOLAZIONI PER LA SALDATURA DI TONDI IN ACCIAIO DOLCE


(Saldatura in croce) Diametro del filo mm. 3 4.5 6.5 8 9.5 11 12.5 3 4.5 6.5 8 9.5 11 12.5 3 4.5 6.5 8 9.5 11 12.5 Tempo di saldatura periodi 7 9 12 15 18 20 25 7 9 12 15 18 20 25 7 9 12 15 18 20 25 Intensit di saldatura Forza applicata sugli Stirati a Stirati a elettrodi freddo caldo daN A. A. INFOSSAMENTO pari al 15% 60 1800 1850 160 3300 3500 260 4500 4900 375 6200 6600 500 7400 7700 635 9300 10000 770 10300 11000 INFOSSAMENTO pari al 30% 120 2650 2770 270 5000 5100 390 6700 7100 660 9300 9600 930 11200 11800 1320 13800 14000 1540 15800 16500 INFOSSAMENTO pari al 50% 160 3400 3500 340 6000 6300 560 8600 9000 910 11000 12000 1360 14400 14900 2020 17400 18000 2400 21000 22000 Resistenza Stirati a freddo Kg. 430 900 1680 2300 3050 4350 5350 510 1090 1900 2770 3790 5130 6170 560 1130 2000 2950 3990 5400 6620 Stirati a caldo Kg. 340 680 1270 2090 2800 4000 5220 390 780 1360 2270 3080 4350 5620 410 820 1400 2400 3270 4630 5900

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Sempre in via indicativa qui di seguito sono riportati i coefficienti di correzione da applicare per il trattamento di Acciai Inossidabili e Monel Materiale Pressione sugli elettrodi Intensit di saldatura Tempo di saldatura Inox 18-8 Monel x 2,5 x 0,6 x1 x2 x1 x1

Questi valori sono dati a titolo puramente indicativo poich, nella saldatura di fili in croce, i parametri di saldatura possono essere modificati con ampie variazioni scelte ed impostate dallutilizzatore. La forma degli elettrodi, da utilizzarsi nella saldatura dei fili in croce, dovr essere modificata in ragione della conformazione del giunto che si sta trattando. In effetti, gli elettrodi con una punta a forma troncoconica, creerebbero tre grosse difficolt sia al momento della messa in pressione del giunto sia durante il passaggio della corrente di saldatura: I. Durante la messa in pressione del giunto, la punta dellelettrodo potrebbe scivolare sulla superficie arrotondata della barra. II. Al momento di passaggio della corrente, dato che la stessa viene concentrata su una superficie ridotta, non si potr contenere il materiale in fusione e la penetrazione della punta potrebbe essere cos importante da tranciare il tondo. III. In ogni caso, a penetrazione dei due particolari, sar troppo evidente e si avr una anomala deformazione delle barre con una notevole incurvatura delle stesse. Per evitare quanto sopra descritto, si consiglia quindi lutilizzazione di elettrodi con una conformazione simile a quella illustrata sulla fig. 21. La lunghezza della superficie di contatto, non determinante, deve solo essere stimata in funzione di evitare leffetto di incurvatura descritto pi in alto. Agli elettrodi, di cui alla figura a lato, stata data una forma di contenimento a culla: Questo profilo deve rispettare sempre il diametro del tondo che si deve saldare. La necessit di saldare tondi di diametro diverso, consiglier la modifica del profilo di contenimento, e in questo caso ci si avvaler di un profilo a V. Una particolare applicazione della saldatura a proiezione di fili o tondi, quella che si utilizza per la formazioni di reti, griglie, graticci ecc. In questo caso, la necessit di velocizzare il processo produttivo render indispensabile la saldatura contemporanea di molti incroci Ovviamente i parametri di saldatura da dovranno essere proporzionali oltre che al ed alle caratteristiche intrinseche del filo utilizzato, anche al numero di incrodi ed dislocazione sullarea di saldatura. adottare diametro o tondo alla loro

Fig.21

Gli elettrodi di saldatura saranno conformati con superficie piana o con un profilo a coltello,

Fig.22

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vedi Fig. 22.e la loro messa in pressione dovr essere particolarmente curata al fine di ottenere sia un contatto sia una forza di pressione perfettamente bilanciati su tutti i punti di congiunzione. Il perfetto allineamento dei coltelli sar decisivo per una perfetta ed identica fusione di tutti gli incroci.

Saldatura di tubi in croce Allo studio sulla saldatura di tubi in croce, occorrerebbe dedicare numerose pagine. Riteniamo comunque interessante esaminare sia pur brevemente, alcuni aspetti del problema. Dobbiamo supporre che sia impossibile far entrare un elettrodo allinterno del tubo e di conseguenza dobbiamo procedere come nel caso della saldatura a proiezione. Per ottenere buoni risultati si pu quindi procedere in modo da localizzare il riscaldamento del tubo su un solo punto di contatto ed in seguito, mantenere lo stesso, onde evitare la sua deformazione sotto linfluenza della forza applicata agli elettrodi. Per localizzare il riscaldamento del punto di contatto, sar necessario utilizzare delle intensit secondarie elevate con dei tempi di saldatura brevi e, per mantenere il tubo in posizione, si dovranno utilizzare degli elettrodi di forma particolare cio con sede a V o con sede a culla fig.23. Come detto precedentemente, la saldatura deve essere eseguita osservando alcune precauzioni: Si possono saldare tubi in croce con un orientamento da 90 a 30 Lo spessore dei tubi deve essere uguale anche se il loro diametro differente.

Fig.23

La fig. 24 illustra i risultati ottenuti dopo la saldatura senza imbutitura dei particolari e con regolazioni atte ad ottenere un punto di diametro quasi uguale al diametro del tubo e con una penetrazione dei due pezzi del 15%.

Fig. 24

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Qui di seguito, proponiamo una tabella di regolazione (fig.25), sempre da utilizzarsi come prima impostazione macchina, scusandoci per il fatto che su questa tabella, un poco datata, vengono indicati i tempi di saldatura in secondi. Per lottenimento dei tempi in cicli o periodi, sufficiente moltiplicare i dati espressi in secondi per 50. Es.: 0,25 x 50 = 12,5 cicli e quindi la scelta sar: 12 o 13 cicli.

Fig.25 E indubbio che, la semplice saldatura di due tubi in croce, ha per risultato un giunto che resister molto alla trazione, ma sar sempre soggetto a rischi di poca tenuta meccanica se il giunto viene sottoposto ad una torsione. In tutti quei casi in cui si voglia ottenere una resistenza alla torsione massima, e nel contempo avere un piano di saldatura dello stesso diametro dei tubi che costituiscono la giunzione, si proceder ad una imbutitura dei due tubi nel senso longitudinale (fig.26).

Fig.26 In questo caso la saldatura realizzata, in pratica, su quattro proiezioni quindi la resistenza alla torsione massima. I tubi non vengono appiattiti, anche se hanno diminuito la loro altezza della met, mentre invece la sezione a U che hanno formato si raddoppiata e di conseguenza la loro resistenza notevolmente aumentata. Le figure 27, 28, 29 vogliono illustrare alcuni particolari tipi di giunzioni che si possono ottenere nellassemblaggio di particolari forme di tubi. Fig. 27 Saldatura di due tubi fianco a fianco. Buoni risultati con punti senza sbavature.

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Fig.28 Saldatura di tubi paralleli Quando si vogliono assemblare due tubi orientati parallelamente, la lunghezza di contatto della generatrice troppo importante per ottenere un riscaldamento di saldatura localizzato. E quindi indispensabile interporre fra i tubi, dei piccoli cilindri o delle pastiglie di diametro non eccedente tre volte lo spessore del tubo. La saldatura sar quindi effettuata utilizzando elettrodi assai lunghi; fra i due tubi rimarr sempre un leggero spazio. E scontato che questa saldatura pu difficilmente applicarsi ad un lavoro di serie in ragione del complicato modo operazionale. Fig.29 Saldatura di fili su tubo I fili o tondini si saldano molto bene su un tubo purch non siano disposti parallelamente ad una generatrice. Tuttavia anche in questo caso la saldatura pu essere possibile se il tondino di piccolo diametro e se si pu ammettere. una deformazione sui punti che devono essere saldati. Dovendo saldare una lamiera su un tubo si pu procedere con due metodologie.

Fig.30

Fig.31

1. Se la lamiera da saldare ha uno spessore inferiore allo spessore del tubo, pu essere possibile realizzare questi punti utilizzando una saldatura a punti con un elettrodo a culla a contatto con il tubo ed un elettrodo standard a contatto con la lamiera. 2. Quando invece lo spessore della lamiera superiore allo spessore del tubo occorre procedere, come illustrato alle fig. 30 31, utilizzando delle proiezioni che devono essere saldate, tutte, contemporaneamente. Le fig. 32, 33. 34 illustrano alcune possibilit di saldatura a T di tubi tondi o quadri su se stessi o su lamiera. Fig. 32 Saldatura a T con tubo rastremato.

Fig. 33 Tubo triangolare su lamiera spessa con bugne a parete sottile.

Fig. 34 Saldatura tubo quadro su lamiera con bugne.


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SALDATURA A RULLI La saldatura a rulli degli acciai a basso tenore di carbonio non altro che un derivato della saldatura a punti come gi, in precedenza, segnalato nella prima parte di questo piccolo trattato. Per quanto concerne le regolazione dei vari parametri, come pure le precauzioni da seguire per ottenere buoni risultati nellutilizzo di questa tecnologia, non possiamo far altro che rimandare il lettore al capitolo SALDATURA A RULLI, Pag. 70 della prima parte. Come ulteriore approfondimento stata qui riportata una tabella sulla quale sono indicate le regolazioni per ottenere cordoni di saldatura a tenuta stagna su lamiere di acciaio dolce.

Fig.34 b La figura a lato (Fig.34C) illustra la forma dei rulli consigliata per questo tipo di saldatura .

Fig. 34c Qualora il cordone di saldatura non fosse consono ai requisiti desiderati, i parametri di saldatura espressi nella tabella della fig. 34C, possono essere variati. Ad esempio: * Nel caso si volesse una maggior tenuta stagna, consigliabile ravvicinare i punti di saldatura ed, in questo caso, si pu aumentare il ritmo della modulazione (pi lungo il tempo caldo o pi corto il tempo freddo) ** Se invece, si vuole ridurre le deformazioni sul cordone di saldatura a scapito della tenuta stagna, sufficiente prolungare il tempo freddo (mantenendo inalterata la velocit di saldatura), distanziando cos i punti fra di loro.

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