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Simposio, 201 d-204 c, 206 a-e 1 [201 d] Dir invece il discorso su Amore che ho ascoltato una volta da una

donna di Mantinea, di nome Diotima, la quale era dotta su questa e molte altre questioni. acendo !are dei sacri!ici a"li Ateniesi #rima della #este, ritard l$e#idemia di dieci anni% e !u #ro#rio lei che mi istru& nelle cose d$amore ... Mi #rover dunque a ri#ortarvi cos& da me solo, #er quanto mi riuscir', il discorso che mi tenne lei, #artendo dai #unti sui quali "i' siamo d$accordo io e A"atone. (aturalmente, o A"atone, ) *ene discutere come tu hai s#ie"ato, in #rimo luo"o [ e] chi ) Amore nella sua essen+a e natura, e in se"uito le sue o#ere. ,ra mi #ar #i- !acile #arlarne nell$ordine che tenne allora la straniera, interro"andomi. .erch/ anch$io le dicevo quasi le stesse cose che ora A"atone sosteneva con me, che cio) Amore ) un "ran dio e ama le cose *elle. 0ei allora mi #rovava, con "li stessi ar"omenti che ho tenuto ora contro di lui, che Amore, secondo il mio stesso discorso, non era *ello n/ *uono. 1 io2 34he dici mai, o Diotima5 Amore ) !orse *rutto e cattivo56. 1 lei2 3(on *estemmiare%6 ris#ose 3o credi !orse che ci che non sia *ello de**a essere *rutto56. [202 a] 37icuramente86. 31 cos& ci che non ) sa#iente, i"norante5 Ma non t$accor"i che c$) qualcosa di me++o !ra sa#ien+a e i"noran+a56. 34he cosa56. 39iudicare con "iuste++a, anche sen+a essere in "rado di darne ra"ione. (on sai che ci a##unto non ) scien+a : #erch/ dove non si sa dar ra"ione come #otre**e esservi scien+a5 (/ i"noran+a : "iacch/ ci che co"lie il vero come #otre**e essere i"noran+a5 ,r*ene qualcosa di simile ) la "iusta o#inione, qualcosa di me++o !ra l$intendere e l$i"noran+a6. 3; verissimo6 le dissi. 3(on conse"uirne, dunque, che una cosa non *ella sia necessariamente *rutta, n/ una cosa non *uona, cattiva. 4os& anche Amore, #oich/ tu stesso [ b] concordi che non ) *uono n/ *ello, non credere #i- in alcun modo che de**a essere cattivo e *rutto, ma qualcosa di me++o !ra questi due estremi6. 31 #er, ris#osi io, tutti #ensano d$accordo che sia un "rande dio6. 3<uali tutti5 <uelli che non sanno o anche quelli che sanno56. 3=utti, tutti, dico6. 1 lei ridendo2 31 come #ossono mai [c] sostenere concordi, o 7ocrate, che Amore sia un "rande dio, coloro che a!!ermano che e"li non ) ne##ure dio56. 31 chi sono questi56 esclamai. 3>no, ris#ose, sei #ro#rio tu, un$altra, io6. 1 io2 34ome sare**e a dire56. 3; !acile, ris#ose lei, #erch/ ris#ondimi2 non ritieni tutti "li d)i !elici e *elli5 ,seresti dire che qualche dio non ) *ello e !elice56. 3.er 9iove, no di certo6 ris#osi. 31 del resto non chiami !elici coloro che #ossiedono *ont' e [ d] *elle++a56. 37icuro86. 3Ma Amore, l$hai ammesso, #ro#rio #erch/ ) #rivo di *ont' e *elle++a, desidera questi *eni che non ha6. 39i', l$ho ammesso6. 31 come #otre**e essere dio quello a cui mancano *elle++a e *ont'56. 3=emo che non #otre**e in alcun modo6. 3?edi dunque che anche tu #ensi che Amore non sia un dio56. 2 3Ma cosa sare**e allora, esclamai, questo Amore5 un mortale56. 3(iente a!!atto6. 3Ma allora cos$altro )56. 34ome nel caso di #rima, qualcosa di me++o !ra mortale e immortale6. 34he ) dunque, o Diotima56. 3>n demone "rande, o 7ocrate. 1 di!atti o"ni essere [ e] demonico sta in me++o !ra il dio e il mortale6. 31 qual ) la sua !un+ione56 domandai. 3Di inter#retare e di trasmettere a"li d)i qualunque cosa de"li uomini, e a"li uomini qualunque cosa de"li d)i% e di quelli cio) reca le #re"hiere e i sacri!ici, di questi invece i voleri e i #remi #er i sacri!ici. @n me++o !ra i due, colma l$intervallo sicch/ il tutto risulti seco stesso unito. Attraverso di lui #assa tutta la mantica, e l$arte sacerdotale concernente i sacri!ici, le [20A a] ini+ia+ioni e "li incantesimi e o"ni s#ecie di divina+ione e di ma"ia. 9li d)i non si mischiano con l$uomo, ma #er me++o di Amore ) loro #ossi*ile o"ni comunione e colloquio con "li uomini, in ve"lia o in sonno. 1 chi ) dotto di queste arti, ) un uomo demonico, ma chi ) conoscitore di altre tecniche o mestieri non ) che un "enerico. ,ra, questi demoni sono molti e vari2 uno di questi ) anche Amore6. 31 suo #adre e sua madre, domandai, chi sono56. 3; cosa un #o$ lun"a da raccontare, ris#ose, ma a te la dir. [b] <uando nacque A!rodite "li d)i tennero un *anchetto, e !ra "li altri anche .oro B1s#edienteC !i"lio di Metidea B7a"aciaC. ,ra, quando e**ero !inito, arriv .enia B.overt'C, siccome era stata "ran !esta, #er mendicare qualcosa% e si teneva vicino alla #orta. .oro intanto, u*riaco di nettare Bil vino non esisteva ancoraC, inoltratosi nel "iardino di 9iove, schiantato dal *ere si addorment. Allora .enia, meditando se, contro le sue miserie, le riuscisse d$avere un !i"lio da .oro, "li si sdrai accanto e rimase incinta di [ c] Amore. .ro#rio cos&

Amore divenne com#a"no e se"uace di A!rodite, #erch/ !u conce#ito il "iorno della sua nascita, ed ecco #erch/ di natura ) amante del *ello, in quanto anche A!rodite ) *ella. Dunque, come !i"lio di .oro e di .enia, ad Amore ) ca#itato questo destino2 innan+itutto ) sem#re #overo, ed ) molto lontano dall$essere [d] delicato e *ello, come #ensano in molti, ma an+i ) duro, squallido, scal+o, #ere"rino, uso a dormire nudo e !rusto #er terra, sulle so"lie delle case e #er le strade, le notti all$addiaccio% #erch/ con!orme alla natura della madre, ha sem#re la miseria in casa. Ma da #arte del #adre ) insidiatore dei *elli e dei no*ili, cora""ioso, audace e risoluto, cacciatore tremendo, sem#re a esco"itar machiavelli d$o"ni ti#o e curiosissimo di intendere, ricco di tra##ole, intento tutta la vita a !iloso!are, e terri*ile ciurmatore, stre"one e so!ista. 1 sort& una natura n/ immortale n/ mortale, ma a [ e] volte, se "li va dritta, !iorisce e vive nello stesso "iorno, a volte invece muore e #oi risuscita, "ra+ie alla natura del #adre% ci che acquista sem#re "li scorre via dalle mani, cos& che Amore non ) mai n/ #overo n/ ricco. Anche !ra [204 a] sa#ien+a e i"noran+a si trova a me++a strada, e #er questa ra"ione nessuno de"li d)i ) !iloso!o, o desidera diventare sa#iente Bch/ lo ) "i'C, n/ chi ) "i' sa#iente s$a##lica alla !iloso!ia. D$altra #arte, ne##ure "li i"noranti si danno a !iloso!are n/ as#irano a diventare sa""i, ch/ #ro#rio #er questo l$i"noran+a ) terri*ile, che chi non ) n/ no*ile n/ sa""io crede d$aver tutto a su!!icien+a% e naturalmente chi non avverte d$essere in di!etto non as#ira a ci di cui non crede d$aver *iso"no6. 34hi sono allora, o Diotima6 re#licai 3quelli che s$a##licano alla !iloso!ia, se escludi i sa#ienti e "li i"noranti56. 3Ma lo vedre**e anche un [ b] *am*ino, ris#ose, che sono quelli a me++a strada !ra i due, e che Amore ) uno di questi. .oich/ a##unto la sa#ien+a lo ) delle cose #i- *elle ed Amore ) amore del *ello, ne conse"ue necessariamente che Amore ) !iloso!o, e in quanto tale sta in me++o !ra il sa#iente e l$i"norante. Anche di questo la causa ) nella sua nascita2 ) di #adre sa#iente e in"e"noso, ma la madre ) incolta e s#rovveduta. 1 questa ) #ro#rio, o 7ocrate, la natura di quel demone. [ c] <uanto alla tua ra##resenta+ione di Amore, non c$) da meravi"liarsi% #erch/ tu credevi, #er quanto #osso dedurre dalle tue #arole, che Amore !osse l$amato, non l$amante% e #er questo, #enso, Amore ti a##ariva *ellissimo. 1 in realt' ci che is#ira amore ) *ello, delicato, #er!etto e *eato% ma l$amante ha un$altra natura, come t$ho s#ie"ato6. [...] A [206 a] [...] : Diassumendo quindi, l$amore ) desiderio di #ossedere il *ene #er sem#re. : ?erissimo, dissi io. 4 [b] : .oich/ dunque l$amore ) sem#re questo, ri#rese lei, in quale modo e in quali a+ioni lo +elo e la tensione di coloro che lo #erse"uono #ossono essere chiamati amore5 <uale sar' mai questa a+ione5 0o sai5 : 4erto non sarei sem#re ammirato della tua sa#ien+a, o Diotima, n/ verrei a scuola da te #er im#arare #ro#rio queste cose, se le sa#essi. : =e lo dir io, allora2 ) la #rocrea+ione nel *ello, secondo il cor#o e secondo l$anima. : >n indovino ci vuole, #er ca#irti. @o non intendo. : (o, ma [ c] te lo dir io con #i- chiare++a, ri#rese. =utti "li uomini, o 7ocrate, sono #re"ni nel cor#o e nell$anima, e quando "iun"ono ad una certa et', la nostra natura !a sentire il desiderio di #rocreare. (on si #u #artorire nel *rutto, ma nel *ello, s&. 0$unione dell$uomo e della donna ) #rocrea+ione% questo ) il !atto divino, e nel vivente destinato a morire questo ) immortale2 la "ravidan+a e la ri#rodu+ione. [ d] Ma ) im#ossi*ile che queste avven"ano in ci che ) disarmonico. 1 il *rutto ) disarmonico a tutto ci che ) divino% il *ello invece "li si accorda% cos& che Eelle++a !a da 7orte BMoiraC e da 0evatrice B@litiaC nella #rocrea+ione. .er questo quando la creatura "ravida si accosta al *ello diventa "aia e tutta lieta si es#ande, #artorisce e #rocrea, ma quando si accosta al *rutto, cu#a e dolente si contrae, si attorci"lia in se stessa e si ritorce sen+a #rocreare, ma trattiene dentro il suo !eto so!!rendo. Di qui s$in"enera l$im#etuosa [e] #assione #er il *ello nell$essere "ravido e "i' tur"ido, #erch/ il *ello li*era dalle atroci do"lie chi lo #ossiede. 1, a *en vedere, o 7ocrate, l$amore non ) amore del *ello, come #ensi tu8 : Ma di che cosa, allora5 : Di #rocreare e #artorire nel *ello. : 1 sia, dissi. [...] B.latone, Opere, vol. @, 0ater+a, Eari, 1F6G, #a"". 6F6-G00, G01-G02C

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