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Set up di un basso elettrico Un anonimo megabassaro

Acquistando un nuovo strumento, quasi sicuramente esso non regolato per la propria mano, anzi, normalmente non regolato in maniera corretta per nessuna mano. Sulla rete o sui vari forum, ci sono varie guide al set up, aggiungo questa, molto basilare, basata sulle mie disavventure. Una cosa bisogna dirla, una regolazione influenza tutte le altre, quindi tutte le operazioni vanno fatte consequenzialmente. Altra cosa, se decidete di fare un accurato set up al vostro strumento, fatelo con un set di corde nuove, dello stesso tipo di quelle che adopererete in seguito, e se non volete mettere spesso mano a queste pagine, evitate di saltare di gauge in gauge, tipo prima una muta 0.030 in nickel , la successiva 0.050 in acciaio, dopo 4 mesi una 0.040 placcata oro ... Nota bene: tutte le misurazioni di cui parlo, andrebbero prese, se possibile, con il basso imbracciato come se si suonasse...

I II III IV V VI VII

Il truss rod ......................................................................................................... 2 Le sellette del ponte .............................................................................................5 Il capotasto ......................................................................................................6 I magneti ..............................................................................................................7 Le ottave ..................................................................................................................8 La rettifica della tastiera ......................................................................................9 La zeppatura del manico .................................................................................10

I Il truss rod Per prima cosa, controllate ed eventualmente regolate l'azione, senza essere fiscali, ... diciamo tra i 2,5 e i 3 mm di altezza, misurati al 17o tasto, parte inferiore della corda-sommit del tasto. Prendete un capotato mobile e piazzatelo al primo tasto. premere l'ultimo tasto e con uno spessimetro misurare la distanza 8o tasto-parte inferiore della corda. Questa distanza, dovrebbe essere compresa tra 0,15 mm e 0,50 mm massimo ... Un certo rilascio (cio questa curvatura) necessario Se facciamo vibrare una corda, vediamo che nelle prime posizioni la corda ha un'escursione, nella vibrazione, maggiore che nelle posizioni successive e che la corda vibra descrivendo una figura ellittica, con massima ampiezza a met della sua parte vibrante. Questa necessit fisica maggiore con corde con minore trazione (attenzione, trazione, non diametro), quindi, non indifferente, ai fini della determinazione dell'entit del rilascio il gauge (cio, lo spessore) delle corde adottate, in quanto, di regola, anche se non assoluta, corde pi grosse hanno pi trazione, quindi, hanno un'escursione minore (pensate ad un elastico e ad uno spago, per fare un esempio terra terra). Il primo sintomo di un manico troppo dritto il fatto che le corde non vibrino correttamente ai primi tasti (si dice, normalmente, che frustano, ma potrebbero semplicemente suonare come leggermente stoppate). Un rilascio a zero (manico perfettamente dritto) possibile o con set up alla Anthony Jackson (capotasto altissimo, corde quasi parallele) o con tocchi leggerissimi, ma, anche in questo ultimo caso, un minimo rilascio ci vuole ... (io, che ho un tocco molto leggero, ho 0,10/0,15 mm di curvatura ...). Sintomo di un rilascio troppo alto, a parte la maggiore fatica nel premere i tasti a met tastiera, il fatto che, a frustare, sia la seconda ottava (gli ultimi tasti sono chiaramente pi sollevati). Oltre alle leggi geometriche, bisogna considerare l'effetto del rilascio sul suono. Basta provare a girare il trussrod mentre si suona la corda La al 7o tasto, senza attaccare l'amplificatore. Si sentir che da un suono fino e molto definito, si passer a un suono pi grosso, al limite, se si esagera, impastato. Inoltre, un rilascio molto alto, ha effetti sul sustain, la nota si smorza subito, come in un contrabbasso. In pi, la corda pu diminuire la sua trazione (in questo caso, normalmente si dice che floppa). Questi effetti sono principalmente dovuti al fatto che, curvando il manico, si abbassa il diapason dello strumento. In pratica, si riduce la distanza capotasto-ponte. Chiaramente, poi, decidere un certo rilascio, ha effetti sulla suonabilt dello strumento, visto i suoi effetti sull'azione, vedi oltre. 2

In conclusione, come regolare il rilascio? Come abbiamo visto, entro certi limiti fisici, dipende molto dalla tecnica usata, ma anche dal suono cercato. Come regola generale, si dovrebbe, per prima cosa, cercare di non far frustare le corde, suonando in prima posizione, pizzicando o plettrando a fine tastiera (queste sono le condizioni massime di escursione nella vibrazione). Doverosa precisazione, prima di cominciare, e ad ogni movimento del trussrod, accordate perfettamente lo strumento. Se avete misurato pi di quanto indicato, e non avvertite nessun rumore strano (ricordo, siamo in prima posizione, quella che gli americani chiamano l'area dei soldi), potete diminuire il rilascio. Stessa cosa se i problemi li avete, con azione standard, in un'area estesa della seconda ottava (segno certo che il manico troppo curvo). Considerate che suonando live, o comunque in gruppo, difficile non pestare di pi che nella cameretta, anche se, amplificati, molte magagne non si sentono (anche se si sentono in registrazione, e comunque, a mio avviso sporcano comunque il suono) ... Se il manico ha invece poco o niente rilascio, dovrete aumentare tale misura. Diciamo, come regola generale, che in questa fase, al limite, se le corde frustano, lo devono fare in maniera uniforme, su tutta la tastiera, non solo in alcune aree. Se ci sono dei problemi su tutta la tastiera, la soluzione nella regolazione delle sellette del ponte. Raggiunto un valore compreso tra quelli indicati, potrete scegliere in base al vostro gusto e alla vostra mano. Un plettratore di un gruppo punk, che suona al manico, vuole un suono pi grosso, e del sustain se ne impippa, non dovrebbe avere, anche con lo stesso basso e le stesse corde, lo stesso rilascio di un fusionaro slappatore folle ...o di un metallaro appassionato di tapping selvaggi ... ognuno il suo ..., ma si potrebbe scegliere, indipendentemente dal genere suonato, ad orecchio, un suono pi acustico e rotondo, aumentando il rilascio un pelo ... Considerate comunque, che alti valori di rilascio, superiori alla famigerata carta di credito (0,8/1 mm), a mio avviso, a lungo andare, piegano irrimediabilmente il manico. In ogni caso, quando non si sentono rumori e vibrazioni strane, ci siete, rimisurate il rilascio e ricordatevene, ad ogni cambio di corde, o di stagione, potreste dover rimettere mano al truss rod. Qui la teoria: in pratica, alla paletta, o al manico, c' un dado a brugola (o una barra con il buco, dove entra un cacciavite, cosa che vorrei vedere pi spesso), con una brugola della giusta misura (e mi raccomando, della giusta misura, chiedete sempre le chiavi in dotazione allo strumento, quando lo comprate) o con un cacciavite, potete stringere o allentare il trussrod. Di solito, e sottolineo di solito, se la regolazione alla paletta, girare verso il Mi stringe il trussrod, girare verso il Sol lo allenta. Se la regolazione al manico girare verso 3

il Sol stringe il trussrod, girare verso il Mi lo allenta. Date un quarto di giro, riaccordate, aspettate un p, poi rimisurate, con calma. Molti consigliano di regolare il trussrod con le corde in trazione, e in teoria cosa buona e giusta, ma, a scanso di pianti e di stridor di denti, io le allento tutte, quando devo tirare ... Per prima cosa, il trussrod pi facile da girare, specialmente se spingete con l'altra mano il manico (casi pi ostici, spingo con una mano il manico, un'altra persona mi tiene il corpo, e io giro il trussrod, oppure stringo tra le gambe il basso, spingo con una mano e giro con l'altra ...). Molte volte, quando si dice, Ho girato il trussrod al massimo, non vero, che, in effetti, diventato troppo duro, con le corde in trazione, e non tutti hanno chiavi a brugola lunghe a T ... Seconda cosa, si riducono al minimo i rischi di far scappare la chiave dal dado e quelli di rompere il trussrod ... Se, invece, dovete allentare, se ci riuscite senza rovinare le corde, va bene tenere le corde tirate ... Nota bene: Se il basso nuovo, quando cominciate a girare, sentirete un trac, tranquilli, era solo un p di colla ...

Fig.1 Controllo visivo del rilascio.

II Le sellette del ponte Quanto dovrebbe essere l'azione? Qui, andiamo veramente sul soggettivo ... Regolato il trussrod, suonate tutte le posizioni, lentamente (perch se avete un tocco schifoso, non colpa del basso, eh) e possibilmente con tocco uniforme ...Rumori strani? Crampo alla destra e vesciche sulla sinistra? Dovete regolare le sellette ... La maggior parte dei bassisti, ma anche dei liutai, a come regola l'azione, risponder ad occhio o ad orecchio, dato che io non ho n l'uno n l'altro, ho preso un decimetro da astuccio delle elementari, l'ho tagliato dove cominciano i numeri e via ... tanto non importante il valore assoluto, non necessario il calibro, ma, a mio avviso, importante il valore relativo, dell'azione ... Abbassate la selletta del Sol, fino a quando non fruster su tutti i tasti (se si ammutolisce prima su una sezione della tastiera, ricominciate da capo, il truss rod non ben regolato ...), poi rialzatela, un giro di chiavetta alla volta ...( ribadisco, con la giusta chiavetta), quando non sentite nessun rumore, e le note risuonano tutte bene (dead spot a parte ...), misurate la distanza sommit 17o tasto-fondo corda, ipotizziamo che abbiate uno strumento con una tastatura orribile, dovrete stare sui 2/3 mm..Se di pi, avete qualche tasto sollevato o, comunque la tastiera mal rettificata, oppure avete un tocco che violento dir poco . Pi di 3 mm, comunque, farebbe pensare a qualche problema ... mettetelo in conto e proseguite ... Le altre corde devono, a causa del loro maggior diametro, ad altezze un minimo superiori, di uno o due decimi di mm. rispetto all'adiacente, anche 3 o 4 decimi tra il Mi e il Si, in un 5 corde, ci evita il problema del Si floppo, o della seconda ottava dello stesso Si inutilizzabile. Anche qui, questione di gusti e di tecniche, per gli amatori delle azioni basse, comunque, il sintomo che si esagerato quando l'armonico al secondo tasto non suona pi, o che gli slide vengono stoppati, e, per gli amanti delle azioni alte, quando il basso non si intona pi bene, sulle posizioni alte (oltre al sangue sulle corde...). Di nuovo, il suono cambia, abbassando l'azione, si smorza l'attacco e il suono pare pi morbido, alzandola, si ha un suono pi deciso e definito. A mio avviso, per, si pu ovviare, entro certi limiti, in uno strumento elettrico, a queste differenze, con una diversa regolazione dei magneti.
Fig.2 Controllo dell'azione

III Il capotasto Questa regolazione importantissima, e molto trascurata. Non cosa facile, pertanto consiglio di farlo fare ad un liutaio, tanto il costo ridotto, e addirittura potreste preventivare di far subito cambiare il capotasto di squallida plasticaccia con uno in osso, modifica economica, che per, a mio avviso, migliora il feel e il suono, anche di uno strumento elettrico. Naturalmente, possessori di bassi con tasto zero o regolabile possono saltare a pi pari. Altra cosa importante, essa va fatta dopo la regolazione della curvatura del manico, perch da essa influenzata. Regolare accuratamente l'altezza del capotasto e poi tirare il trussrod di mezzo giro porta a sicuro disastro. La cosa concettualmente semplice, premendo il primo tasto, quanta distanza c' tra la sommit del secondo tasto e la corda ? la stessa distanza ci dovrebbe essere, con la corda a vuoto, tra la sommit del primo tasto e la corda ...se no, suonando i primi tasti, fate una fatica inutile ... Alle corte, premete il terzo tasto e misurate con lo spessimetro la distanza sommit primo tasto-corda, la misura giusta un filo, 0,05 mm ..., in pratica, anche se non vedete spazio, premendo il terzo tasto, e picchiettando la corda sul primo tasto, dovrete sentire un leggero tic. Se decidete di farlo da voi, e non avete un basso con il capotasto regolabile, prendete due limette, una, lenticolare e l'altra, piatta (per il Sol e il Do) piccole, e cominciate a limare verso la paletta, cos non graffiate la tastiera, meglio ancora, mettete un nastro di carta sui due lati. Controllate la situazione dopo pochi colpi, se vi sbagliate,e le corde frustano a vuoto, fate una mistura bicarbonato e super attak e colmate il buco. Fate un solco per volta, e, in conseguenza del discorso fatto sopra, tenete le altre corde in tensione, se volete raggiungere il minimo. Un buon lavoro prevede, alla fine, una limata della sommit del capotasto, in modo che la corda stia mezza dentro il solco, mezza fuori, ci migliora la vibrazione. Attenti per se avete un basso dove le corde, dopo il capotasto, prendono curve troppo accentuate, tipo Ibanez Musician, per esempio, qui, poi, potrebbe scapparvi la corda dal solco ... Ripeto, un controllo obbligatorio, la modifica, forse meglio lasciarla fare a chi sa fare ...

IV I magneti Altra operazione abbastanza trascurata, ma avete mai sentito un cantante che canta troppo vicino o troppo lontano dal microfono ? ...ecco, la stessa cosa ... A mio avviso, non c' niente che cambi il suono di un basso come una buona regolazione dei magneti, il suono pu diventare da gonfio e rimbombante ad arioso e definito, con un giro di cacciavite. Abbassate i magneti, prendete la chiavetta per regolare le sellette e mettetela parallela al Sol, sopra al magnete, cominciate ad abbassarla, quando incominciate a sentire tirare, quella la distanza minima pick up/corda. Dovreste stare sui 2/2,5 mm., parte inferiore della corda-polo (o coperchio, per chi non ha i poli a vista), misurati premendo l'ultimo tasto.A questo punto, a meno che non abbiate magneti calibrati, la distanza corda/magnete dovrebbe aumentare in proporzione al maggior diametro della corda (e quindi della maggiore attrazione), quindi se il Sol sta a 2 mm., il Mi o il Si dovrebbero stare minimo a 3/3,5 mm., se poi suonate con il plettro e con un tocco deciso, tenetevi bassi ..., lo stesso chi adopera corde grosse e in acciaio ... vero che la corda pi grossa ha meno escursione, ma la massa ha, in questo caso, un'importanza non trascurabile. Per controllo, a volume medio, ed equalizzazione flat, con tocco uniforme, suonate la nota La, stessa ottava, successivamente su tutte e quattro le corde (pluricordati, si arrangino ...), poi provate le corde a vuoto, poi la stessa nota su coppie di corde ... La distanza errata magneti/corde pu provocare: se troppo ridotta, suono impastato e distorto, o anche solo sporco, difficolt nel bilanciamento tra le varie corde, sustain scarso, amplificazione dei rumori di esecuzione, abbassate i magneti anche quando la seconda ottava del basso pare ululare, viceversa, se i magneti sono troppo lontani, si hanno, di solito, suono scarso e peggior rapporto S/N ... In una certa area, invece, questione di gusti, volete pi attacco, o suono massiccio? Alzate, volete un suono morbido e pochi rumori d'esecuzione o il massimo bilanciamento tra le corde? Abbassate ...

V Le ottave Ultima cosa, la regolazione della selletta in senso orizzontale. Molti propongono di eguagliare l'armonico prodotto sul 12o tasto con la nota prodotta premendo il 12o tasto stesso ... si pu fare cos, ma io preferisco che la nota a vuoto e la nota prodotta al 12o tasto siano uguali, ma distanti un'ottava. Comunque, la regola generale, accorciando il diapason (avvvicinando la selletta al manico), l'ottava crescente, cio, le note sulla tastiera sono pi alte, in frequenza, del dovuto, allungandolo (allontanandola dal manico), l'ottava calante, se non si pu essere precisi, meglio un p crescenti che calanti . Ricontrollate l'altezza delle sellette, dopo.

A questo punto, il basso dovrebbe stare a posto, e, cosa pi importante, come piace a voi ... ma mettiamo che che l'azione sia ancora troppo alta ... o il suono non ancora buono per voi ... a parte cambiare basso, soluzione logica, ma non spesso seguita, per motivi affettivi e di legame al marchio, cosa si pu fare ? Qui propongo le operazioni immediatamente successive alle regolazioni illustrate sopra, la rettifica della tastiera e la zeppatura del manico ... attenti, qui si piange ...

VI La rettifica della tastiera Abbiamo regolato trussrod e sellette, controllato il capotasto, ma ancora facciamo una fatica enorme ... vero, dovremmo fare pi pratica, ma quell'amico, c'ha il basso che si suona benissimo, com' che col nostro bisogna faticare cos, oppure bisogna convivere con rumori e vibrazioni varie? Controllando la tastiera, ci possiamo accorgere che alcuni tasti sono sollevati, perch mal messi, in questo caso, si pu provare a scaldare il tasto con un saldatore a bassa potenza, e con un martelletto fasciato, poggiando il manico su qualcosa di morbido, farli rientrare nelle sedi (grazie malium), ma mettiamo invece che i tasti stiano tutti al posto loro, ma qualcuno stia pi alto degli altri ... In questo caso, per bassi economici, si pu provare a rettificare da s la tastiera. Qui entriamo in un campo fuori dalle normali operazioni di set up che un normale strumentista normalmente effettua. Pertanto, non mi assumo nessuna responsabilit per danni a cose e persone, posso solo dire che io, su bassi di valore infimo, ho fatto cos. Se il basso ha un minimo di valore, pecuniario o affettivo, andate da un liutaio. Ci vale anche per il lavoro di martello proposto qui sopra ... Per prima cosa, misurare l'altezza dei tasti, se sotto 0,7 mm., desistete. Togliere le corde e allentare competamente il trussrod, il manico, dopo un p dovrebbe apparire competamente dritto. Se non cos, prendere un pezzo di legno rigido o un pezzo di metallo, ben dritti, e serrare sulla tastiera con tre sergenti (interponendo qualcosa di morbido al manico). Aspettate un paio di giorni, anche di pi, se necessario. A questo punto, coprire la tastiera con del nastro di carta, sopra attaccate un pezzo di carta vetrata 40 o 80 (la parte abrasiva sopra), trovare un pezzo di legno morbido, almeno 20, 30 cm. e passarlo sulla carta vetrata. Si otterr un blocchetto con il radius della tastiera. Colorare la sommit dei tasti con un pennarello, mettere della 400 sul blocchetto prima ottenuto e dare pochi colpi, senza spingere, sui tasti, controllando spesso la situazione, controllando i segni del pennarello, non scendete sotto gli 0,8 mm.. Dopo, mettete un pezzo di 400 intorno al dito indice e rifate, con infinit pazienza, il profilo ai tasti, devono essere tondeggianti e non squadrati ... Prendete un p di Duraglit o di Argentil e lucidate i tasti. Togliete il nastro e rifate tutto il set up da capo ...

VII La zeppatura del manico Allora, siamo al punto II, abbiamo regolato il trussrod, la selletta del Sol ad alzo zero, ma la corda non tocca sulla tastiera, in nessun punto ... E' sbagliato l'angolo di incidenza manico/corpo ... Se lo strumento neck-trough-body o ha il manico incollato, non c' niente da fare, liutaio o caminetto, invece, per un bolt-on, non detta l'ultima parola. Smontate il manico e ritagliate un pezzo di carta vetrata misure: 65 mm. di lunghezza e 45 mm. di larghezza. La grana della carta vetrata dipende dallo spessore che si vuole raggiungere, 0,3 mm di zeppa, alzano la selletta di 1 mm. Poggiate il pezzo di carta vetrata nell'alloggiamento del manico, ma non in fondo, un p scostato (ci per prevenire il possibile rialzo, dopo un p di tempo, della parte finale del manico), riavvitate il manico e via. Diffidate di chi, a qualsiasi problema di assetto del basso, propone la zeppa, se il manico piegato, per esempio, la zeppa come un pannicello caldo. Caso pi raro, che il manico sia pi alto del ponte, cio che le corde sbattano sulla tastiera anche quando le sellette sono quasi del tutto sollevate, anche qui, pu risolvere la zeppa, avendo cura di posizionarla non in fondo, ma all'inizio dell'alloggiamento del manico (si parla, in questo caso, di zeppa negativa).

...un grazie a skywilly per le foto, a malium, per la dritta, che mi ero scordato, a tutto il forum Megabass, per avermi fatto riordinare le idee e chiarito alcuni concetti ...

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