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LA STORIA MODERNA PAOLO PRODI

La storia come disciplina


Il mestiere dello storico La storia (dal greco istora = indagine, inchiesta, curiosit) non una scienza che mira alla ricostruzione di un passato ormai tramontato. Essa al contrario ci aiuta a comprendere la societ del presente. Questa teoria risale alla stagione in cui la storia ha assunto lo statuto di disciplina scientifica (Ottocento). Nel No ecento, in ece, si ancora pi! fortemente sottolineato, in particolare a opera della scuola francese degli Annales (fondata da "arc #loch e Lucien $e% re nel &'('), il carattere della storia come scienza sociale, che ora ha la funzionedi studio della ci ilt in cui i iamo) iene posta l*attenzione erso i fenomeni della +uotidianit, prima sacrificati in fa ore della storia evenemenziale, la storia fatta cio dai grandi uomini e dalla politica in senso stretto. ,l la oro dello storico consiste +uindi in una continua tensione tra il suo interrogarsi sul presente e la ricerca di risposte che pro engono dal passato. Lo sguardo dello storico: il tempo e lo spazio Lo storico non ede soltanto le cose come sono o come si presentano, ma come sono di enute. E* per +uesto moti o che ha %isogno di ricercare +uei rapporti che permettono di fissare le coordinate spazio-temporali di un fenomeno. Non esiste un tempo unico nel +uale inserire meccanicamente le osser azioni dello storico) il tempo un prodotto artificiale e un fenomeno storico. Esiste infatti una pluralit di ritmi del di enire. ,n +uesto senso l*in enzione e la diffusione dell*orologio e del calendario costituiscono forse una delle trasformazioni pi! forti che l*umanit a%%ia affrontato nel percorso erso la modernit. , ritmi sono moltemplici a seconda dei fenomeni che studiamo) si a dal ritmo elocissimo delle cronache al ritmo p! lento delle congiunture economiche, sino alla lunga durata delle strutture (realt che il tempo stenta a logorare). ,l tempo storico anche scandito da periodizzazioni artificiali, mere astrazioni usate per rendere possi%ile e a%%re iare il discorso ( ariano a seconda della cultura in cui i e lo storico). .er ci/ che concerne la dimensione spaziale della storia, non esiste una storia generale di prima categoria e una storia locale di seconda categoria. Esistono piuttosto indagini che possono essere legate a un territorio circoscritto o che ricoprono aree pi! aste. L'oggetto dello sguardo: storia generale e storie speciali .er ogni epoca e per ogni settore occorrono conoscenze specifiche che facilitano la comprensione delle testimonianze del passato. 0in dall*1manesimo si sono andate s iluppando delle discipline parallele alla storia) archeologia, filologia, paleografia, diplomatica, archi istica, numismatica etc.

Oggi +ueste e2 scienze ausiliarie sono di entate autonome e hanno inoltre permesso allo storico di specializzarsi ulteriormente. 3i/ ha prodotto un lungo di%attito intorno al ruolo della storia generale. 3he cosa ne rimane4 5 soltanto un residuo di ci/ che non ha tro ato una propria autonoma specializzazione4 La storia generale mantiene ancora una sua funzione specifica. Essa pu/ infatti essereconsiderata sia come un punto di intersezione con le arie storie particolari di recente introduzione, sia come una linea di confine lungo la +uale le storie particolari degli uomini si confrontano con il pro%lema del potere, +uestione che ha caratterizzato ogni epoca. 3os6 si potre%%e definire la storia generale come storia politico-costituzionale, per sottolinearne il carattere pi! ampio. Gli strumenti concettuali: i tipi ideali Nel la oro +uotidiano gli storici si sentono in +ualche modo sempre am%igui, presentando caratteristiche simili a +uelle dell*umanista (la oro di ricerca pi! o meno lungo, classificazione e interpretazione) e a +uelle dello scienziato (uso di categorie contettuali astratte, impossi%ilit di replicare gli a enimenti storici in la%oratorio). 3i/ che ha dominato la formazione di intere generazioni stata la presunzione che la storia potesse costituire la chia e di interpretazione della realt e che, ice ersa, solo possedendo una chia e interpretati a si potesse comprendere la storia) +uesto ci/ che iene indicato come storicismo, che ha dominato la storia per +uasi due secoli. 7al 8omanticismo in poi, lo storicismo di stampo idealistico (mar2ista o positi ista) ha a uto l*illusione di poter tro are una spiegazione ultima della realt nello studio della storia. Ora lo studio della storia ha ritro ato una sua nuo a li%ert rinunciando alla pretesa di una spiegazione ultima o di fornire leggi esplicati e dello s iluppo storico. 9utta ia lo storico necessita comun+ue di una propria strumentazione concettuale e di un metodo scientifico per il suo mestiere. ,l metodo storico procede dai concetti storiografici ac+uisiti alla ricerca del particolare per ampliare e modificare i concetti di partenza. Il laboratorio dello storico: le fasi della ricerca :i sono +uattro fasi principali della ricerca. Fase progettuale) momento in cui lo storico formula la sua ipotesi di ricerca in %ase alla propria sensi%ilit e ai propri interessi. Ricerca di dati bibliografici o fonti classificazione effettuata in %ase alla morfologia delle fonti stesse (a anzi archeologici, giornali, archi i etc). !ritica e interpreta"ione delle fonti #euristica$ fase in cui lo storico de e operare una distinzione tra l*autenticit di una fonte e la sua eridicit o attendi%ilit. Nell*esame di autenticit pre algono la critica esterna e l*esame morfologico della fonte (lingua e stile, grafia etc). 1no strumento fondamentale in +uesta fase la filologia ( erifica del grado di fedelt, comparazione fra dati). ;nche i falsi storici possono essere importanti ai fini di una ricerca. Stesura del testo ultima fase in cui lo storico de e esporre la sua ipotesi, lo stato attuale

degli studi su +uell*argomento, la spiegazione della propria ricerca e le e entuali no it apportate a li ello storiografico e conosciti o.

La storia moderna
La discussione sul moderno La definizione di storia moderna am%igua. La periodizzazione italiana di +uesto periodo risulta di ersa da +uella anglosassone o tedesca. ;ll*estero si tende a parlare di et moderna per i secoli che anno dalla fine del "edioe o (fine <: sec) sino al No ecento inoltrato) solo dopo si pu/ parlare di storia contemporanea. 0i usa +uindi fare una distinzione tra una prima et moderna (fine <: sec = 8i oluzione francese) e una tarda et moderna ( 8i oluzione $rancese = .rima guerra mondiale). ;l di l di +ueste periodizzazioni, l*etimologia di >et moderna? (da modus = modulazione, di ersit, mo imento) ci fa capire come +uesta sia l*et in cui per la prima olta nella storia dell*umanit il tempo si storicizza e la storia di enta progressi a (>la storia non si pone pi! nel tempo, ma grazie al tempo?, Koselleck). ;lcuni concetti chia e) 7efinizione data da :oltaire) l*essenza della 0toria moderna sta nel fatto che essa fondata sul progresso e riguarda direttamente l*uomo tramite fatti concreti) in enzione della stampa, scoperta dell*;merica, importanza dell*espansione turca, 8iforma protestante, eccellenza delle arti, nascita di nuo e entit politiche. Nella storia moderna si pu/ notare che il tema del progresso e dell* >inci ilimento?ciriguarda da icino e ora sta addirittura decadendo (le grandi tragedie del No ecento lo hanno testimoniato. 0i potre%%e infatti parlare di involuzione della storia dell*uomo) 3i/ che effetti amente pu/ interessare ai nostri occhi in riferimento alla storia moderna l*esame del nostro essere uomini occidentali, o ero come siamo di enuti ci/ che siamo. .eriodizzazione italiana) .er +uanto riguarda la fine, ci fermiamo all*inizio dell*Ottocento +uando il processo di modernizzazione sem%ra a ere coin olto tutti i settori della societ, con la piena maturazione dello 0tato-nazione fino all*a ento della ri oluzione industriale. Quanto a sta%ilirne l*inizio, il discorso si fa pi! complesso. .rodi incline a confermare la tesi di :oltaire circa la gestazione a enuta nei secoli <:-<:,,,. Il versante antropologico: individuo, famiglia, societ ,l primo e pi! diffuso approccio al moderno costituito dall*idea che esso corrisponde alla nascita dell*indi iduo, ista appunto come la prima grande manifestazione dei nuo i tempi, frutto del rinno amento portato dall*1manesimo. La riscoperta dei testi classici comporta una ridefinizione delle antiche concezioni circa l*ordine sociale a fa ore di una maggiore autoconsape olezza personale.

8ecenti indagini antropologiche hanno e idenziato infatti la comparsa dell*homo aequalis (rapporto egualitario e mo%ile tra gli esseri umani, superamento del concetto di casta relati o alla tripartizione della societ medie ale in oratores, milites e laboratores).@ ;l concetto di indi iduo infatti strettamente legato il concetto di rivoluzione, non soltanto nel suo significato politico ma in un senso culturale pi! ampio) l*idea di un mondo modifica%ile grazie all*inter ento dell*uomo. Questo mutamento antropologico si ripercuote immediatamente sulle strutture sociali dell*Europa. 1n altro approccio antropologico importante +uello che riguarda la famiglia moderna mononucleare, che, pur rimanendo il perno degli interessi economici, patrimoniali e produtti i, iene comun+ue separata dalla sfera pu%%lica ( iene meno, ad esempio, il principio di patria potestas di fronte al crescente potere dello 0tato). .er +uanto riguarda la sfera pri ata, un cardine molto importante rappresentato dal matrimonio. 0i s iluppa sia nei paesi cattolici sia in +uelli riformati un rigoroso controllo sulla ita sessuale dei singoli. La donna con+uista a poco a poco un suo ruolo come soggetto giuridico nella sfera pri ata e patrimoniale (doti) , ma non nel senso di una sua parificazione all*uomo. @ Non engono meno i pri ilegi aristocratici, almeno fino all*,lluminismoA8i oluzione francese. 5 a enuto piuttosto un processo di >osmosi? (cfr. sociologo Nor%ert Elias) e una continua ricerca di legittimazione di una classe, a +uell*epoca, sull*orlo del tramonto. Il versante religioso: confessionalizzazione de-magnificazione, Riforma,

0i isto come l*idea di un cosmo immo%ile e go ernato da un 7io supremo a%%ia perso alore con l*a ento della cosiddetta autoconsapevolezza individuale. ,l primo a notificare +uesto processo in tempi recenti (inizio del No ecento) stato "a2 Be%er, che ha coniato il termine di de-magnificazione (da non confondersi con la secolarizzazione, intesa come il rifiuto di ogni concezione trascendente di 7io come creatore e autore delle leggi di natura e della ragione. La de-magnificazione non esclude la presenza di 7io). L*interpretazione di Be%er accoglie i fenomeni religiosi considerati in rapporto con l*aspetto antropologico) il moderno nasce con un forte richiamo religioso in tutti i mo imenti di riforma che hanno caratterizzato il tardo "edioe o e la prima et moderna, sia nella grande espansione degli ordini mendicanti, sia in +uel %isogno di un ritorno a una de ozione pi! aderente ai principi contenuti nella #i%%ia. 8iforma) dopo la 8iforma tutto cam%iato, sia nei paesi cattolici sia in +uelli riformati. 0i trattato di risposte di erse a un unico pro%lema, +uello della modernit, in un processo che ede nella sfera pri ata l*affermarsi di un nuo o rapporto tra la coscienza e il sacro. .ri ato della sua inserzione tradizionale nel cosmo, l* indi iduo moderno pone in primo piano il pro%lema della >sal ezza? indi iduale eAo il pro%lema teologico della >grazia?. Lutero propose di sta%ilire un rapporto diretto tra la coscienza del singolo e la parola di 7io, superando la mediazione dei sacramenti della 3hiesa e del magistero stesso ( . idea del sacerdozio universale). 3al ino enfatizza il ruolo dell*uomo nella societ. La 3hiesa cattolica risponde nel concilio di 9rento proponendo una soluzione intermedia che unisce la necessit delle %uone opere all*a%%andono nella capacit redentrice di 3risto e riaffermando la sua funzione mediatrice tra 7io e l*uomo. ,n +uesta occasione inoltre, il 3oncilio di

9rento plasma una nuo a figura ecclesiastica, o ero il esco o isto come pastore delle anime. Nella sfera pu%%lica dei comportamenti colletti i emergono due tendenze di erse) a) Nei paesi riformati si tende a lasciare al potere politico il go erno della disciplina ecclesiastica. ,n alcuni parsi nascono chiese separate che pur mantenendo l*impianto dottrinale cattolico riconoscono come capo il so rano. %) Nei paesi cattolici si cerca di contrapporre al frazionamento degli 0tati moderni il centralismo della curia romana e il potere indiretto del papa anche negli affari temporali. 3onfessionalizzazione) l*appartenenza alla 3hiesa non determinata soltanto dalla condi isione di un credo comune, ma da professioni di fede giurate (>cuius regio, eius religio?). Il versante politico: lo stato moderno Stato %oderno unico soggetto politico colletti o dotato di piena so ranit. 0econdo una definizione del No ecento, esso si compone di tre elementi tra loro integrati) un territorio, una popolazione e il monopolio del potere legittimo. ;nche prima sono esistite forme di statualit, nelle +uali per/ +uesti elementi risulta ano solo parzialmente fusi in un unico organismoC nel "edioe o a%%iamo infatti la coesistenza nello stesso territorio di un pluralismo di poteri politici e giuridici in concorrenza fra di loro. L*analisi della parola stessa, Stato, ci mostra la differenza, l*a anzata del nuo o) dapprima iene usata secondo il significato latino (status = condizione) per parlare della situazione concreta di una comunit in un determinato luogo o momentoC poi passa a identificare i detentori del potere e infine sta ad indicarne la forma politica. Nel 0ettecento possiamo parlare di un sistema di stati europei composto da molti stati so rani) +uesti soggetti in perenne lotta per il mantenimento dell*e+uili%rio appaiono ora %en definiti rispetto al passato (alleanze, tregue, nascita di una diplomazia sta%ile tramite la creazione di am%asciate). ,n +uesto contesto la guerra appare come lo strumento fondamentale per la costruzione dello 0tato) la presenza di corpi armati permanenti a tutela dell*ordine pu%%lico permette allo 0tato il monopolio della iolenza anche in tempo di pace nei confronti dei sudditi (nascita di manicomi, prigioni, rico eri forzati etc). "olti storici hanno indi iduato anche un altro importante fattore dal punto di ista istituzionale, e cio la nascita dell*apparato %urocratico e fiscale. Lo 0tato inter iene nella sfera pri ata dei sudditi anche con l*imposizione di sistemi culturali e religiosi e modelli di comportamento. 0oltanto con la 8i oluzione francese e con l*et romantica Stato e Nazione si fondono, e la Patria di enta nella coscienza colletti a la nuo a religione dei tempi moderni. ,n rapporto alla isione complessa e lenta della formazione dello 0tato moderno possiamo distinguere di erse fasi) &) $ase dello 0tato confessionale, riassumi%ile nell*espressione cuius regio, eius religio ( . pace di ;ugusta, &DDD)) il suddito de e seguire la religione del principe e dello 0tato di appartenenza. ,noltre lo 0tato incorpora in +ualche modo la 3hiesa nel suo sistema amministrati o. ,n +uesta fase +uindi le confessioni religiose ser ono a originare una prima identit colletti a statale moderna. () $ase dell*assolutismo illuminato (<:,,, sec), in cui le strutture statali e il controllo

ideologico si sono a%%astanza rafforzati per permettere l*affermarsi della ricerca dei fini proprio dello 0tato e per s iluppare la demolizione dei poteri autonomi sopra issuti all*interno dello 0tato stesso. ,l so rano perde l*alone di sacralit che lo a e a caratterizzato nei secoli precedenti per ricoprire il ruolo di primo ser itore dello 0tato, rimanendo assoluto ma mutando la giustificazione ideologica del proprio potere. E) $ase dello 0tato-nazione, il +uale, rafforzato organicamente riesce a centralizzare tutte le funzioni della societ ci ile con l*idea di nazione e patria (>pro patria mori, l*amore per la patria sino a morire per essa). ; poco a poco la democrazia si afferma come unica ideologia capace di sostenere +uesto tipo di costruzione politicocostituzionale. ,l cittadino un so rano tramite l*esercizio del oto. Il versante culturale e scientifico: universit, stampa, istituzioni educative ;nche in +uesto am%ito do%%iamo far riferimento al "edioe o. 1n primo passo si pu/ indi duare nella nascita delle uni ersit (<,,-<,,, sec) in +uanto organismi di altissimo li ello di scienza. L*uni ersit era nata come un*associazione giurata di studenti e docenti per difendere la propria autonomia dagli altri centri di potere, ma anche per l*affermazione dela figura del dottore, inteso come un interprete del mutamento della societ in pi! campi del sapere (medicina, teologia, filosofia, diritto etc). L*apertura erso modernit data dalla fuoriuscita di tutte le scienze dall*or%ita della teologia e della filosofia. .arallelamente a ci/, l*in enzione della stampa, inoltre, permette la diffusione di molte conoscenze e inno azioni che cam%iano il olto dell*Europa. Nel 3in+uecento e nel 0eicento il progresso dell*alfa%etizzazione e dell*istruzione di iene gi palpa%ile in Occidente, se%%ene occorreranno secoli prima che si arri i alla diffusione +uasi uni ersale della lettura e della scrittura.. ;ll*interno della cultura scritta tro ano un posto di rilie o l*introduzione di concetti +uali +uello di rappresentazione e di misura) la possi%ilit di raffigurare e di misurare la realt in modo +uantitati o, numero e matematico costituisce il nuo o legame tra la scienza e la tecnologia ( . anche l*in enzione dell*orologio e la sua diffusione a partire dal secolo <,,,). 7a +uesto punto di ista l*1manesimo e il 8inascimento appaiono non tanto come s iluppi intellettuali +uanto come le ideologie in cui si esprime +uesta nuo a isione del mondo) l*uomo di enta il centro di un uni erso che appare regolato da leggi che coincidono con +uelle della ragione. ,n +uesto contesto anche la concezione di 7io cam%ia, nella fattispecie il modo di rapportarsi a lui. "utano infatti gli attri%uti della di init) 7io non isto come colui che inter iene continuamente nel destino dell*uomo, ma come il creatore di un mondo da lui dotato di leggi proprie, un mondo nel +uale si manifesta la sua onnipotenza e che tocca all*uomo scoprire. 0oltanto con l*,lluminismo si giunger ad una concezione di razionalit intrinseca del mondo che ormai pu/ fare a meno di 7io.

Il versante economico: la rivoluzione industriale 1ni ersalmente si continua a parlare di ri oluzione industriale per designare +uel complesso di inno azioni tecnlogiche e organizzati e che ha trasformato l*economia del mondo moderno a partire dalla seconda met del 0ettecento, dapprima in ,nghilterra e poi nel resto del mondo con +ualche secolo di ritardo (sino al No ecento). ;lcuni elementi chia e) .assaggio da una ita economica di sussistenza %asata essenzialmente sull*agricoltura e sul commercio a %re e distanza a un*economia dinamica e interregionale. La ri oluzione industriale rappresenta il punto di partenza ma anche di arri o di un*e oluzione erso il moderno che caratterizza in modo unico la societ europea rispetto a tutte le altre che l*a e ano preceduta. .erchF4 9ra il "edioe o e la prima et moderna in Europa si spezza per la prima olta il legame fra la ricchezza immo%iliare (il possesso della terra) e il potere politico che a e a caratterizzato tutte le ci ilt precedenti. La ricchezza mo%iliare, legata ora al commercio, si rende indipendente dal potere politico. Nascita del li%erismo moderno come ro esciamento dei alori traduzionali, ora legato alla nuo a concezione dell*indi iduo ( . ;dam 0mith, >mano in isi%ile?) 0 iluppo della popolazione) da <,, a <,: secolo s iluppo e crescita delle citt comunali (fatta eccezione per degli inter alli di tempo caratterizzati dall*a ento di flagelli come peste e carestie), ora centri importanti per il commercio e per le atti it politiche. Organizzazione del la oro tramite le associazioni di arti e mestieri (corporazioni). ;l loro interno si s iluppano correnti dinamiche che permettono lo s iluppo di nuo e forme di societ di capitali. Il versante spaziale: l'espansione del modello europeo L*espansione europea nel mondo una caratteristica fondamentale dei secoli della prima et moderna. 0ul ersante antropologico e religioso nasce il primo grande confronto tra ci ilt di erse) dallo scontro con il mondo musulmano alla scoperta di popoli e2traeuropei e la conseguente affermazione della superiorit europea cristiana. 7al punto di ista scientifico e culturale la ri oluzione copernicana riconfigura la definizione e il ruolo del sistema solare, mentre lo s iluppo della cartografia permette di a ere rappresentazioni del mondo sempre pi! perfette, e la tecnlogia dei trasporti (ponti e strade, %ussole, cara elle etc) permette un miglioramento delle ie di comunicazione. ,nsomma, la storia dell*et moderna sostanzialmente una storia d*Europa (con il suo enorme potenziale economico, scientifico e tecnlogico) e della con+uista del mondo da parte del ecchio continente. ,n un contesto simile importante soffermarsi sul concetto dell*acculturazione, cio dell*insieme dei fenomeni che a engono +uando due culture, due societ di tipo di erso e delle +uali di solito una appare dominante e l*altra dominata, si incontrano) dialogo, confronto, pro a di forza, nascita di una nuo a cultura deri ante dalla fusione di +uelle precedenti. Questo insieme glo%ale comprende anche altri fenomeni pi! specifici, come la colonizzazione diretta e la cristianizzazione dei territori. La grande ondata missionaria del 3in+uecento da parte della 3hiesa cattolica riflette gli a enimenti dell*epoca)dopo a er perso gran parte dell*Europa, il cattolicesimo mira a con+uistarne altri altro e.

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