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La preghiera di un ebreo
Ogni ebreo prega ogni giorno tre volte a casa o in sinagoga: la sera, la mattina e il pomeriggio. Per gli ebrei la religione coinvolge tutti gli aspetti della vita. Vi sono rituali di preghiera per molte delle attivit giornaliere, dal risveglio sino al momento di coricarsi. Per gli ebrei, Dio deve essere ricordato in ogni azione della giornata. Molte delle preghiere recitate nella sinagoga sono benedizioni, note anche come Berachot. NellEbraismo la benedizione non viene recitata solo in sinagoga: i fedeli benedicono Dio in ogni momento della vita con lo scopo di ricordarsi di Lui e di ringraziarlo per ogni cosa. Un ebreo maschio prega sempre con il capo coperto e tutti gli uomini (ebrei e non) entrano in sinagoga con il capo coperto. Durante la preghiera importante la posizione del corpo (la postura). Una posizione corretta prevede i piedi uniti, le mani giunte poste allaltezza del cuore, la faccia rivolta a Gerusalemme e, in precisi momenti, un lieve inchinarsi del tronco. Ecco quindi quella particolare posizione ondeggiante tipica degli ebrei quando pregano (le tradizionali oscillazioni avanti e indietro degli ebrei mentre pregano). Questo oscillare da alcuni spiegato con un versetto del Salmo 35 che viene interpretato come un comando che bisogna pregare con tutto il corpo. Secondo altri, invece, questi movimenti risalgono al periodo in cui non tutti potevano permettersi di avere libri a disposizione per la preghiera: oscillare avanti e indietro dava la possibilit a pi persone di condividere lo stesso libro. La principale preghiera ebraica lo Shem (in ebraico significa ascolta):
Ascolta, Israele: il Signore il nostro Dio, il Signore uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte" (Deuteronomio 6, 4-9)

Lo Shema include anche il comandamento ad indossare i tefillin, i tzitzit e a mettere una mezuzah sulle porte di casa. Lo Shem in effetti non una vera e propria preghiera, quanto una serie di brani della Torah che spiegano alcuni dei pi importanti principi dellebraismo. Il primo versetto, da cui la preghiera prende il nome, una dichiarazione di fede in un unico Dio (Ascolta, o Israele - Shema Yisrael - , il Signore il nostro Dio, il Signore uno). I tre paragrafi dello Shema che seguono questa dichiarazione espongono importanti principi ebraici, tra i quali: lamore a Dio, il dovere di trasmettere la fede ai propri figli, i concetti di ricompensa e punizione. Kippah La kippah il copricapo che gli uomini ebrei indossano durante la preghiera come segno di umilt (quasi a direc sempre Qualcuno sopra di noi). Molti ebrei ortodossi indossano la kippah per tutto il giorno, non solo quando pregano. La kippah ricorda allebreo che esiste unintelligenza molto pi grande di quella umana ed segno di sottomissione a Dio. Essa va indossata sempre in sinagoga. Tefillin I tefillin o "filatteri" sono scatolette di pelle munite di lacci. Contengono piccole pergamene sulle quali uno scriba (Sofer) ha copiato alcuni testi della Torah, in particolare lo Shem (Dt 6,4-9). Durante le preghiere del mattino dei giorni feriali (non di sabato), luomo pio porta un tefillin legato alla fronte e uno al braccio sinistro. Le parole dello Shem sono cos vicine alla sua mente e al suo cuore e legate alle mani come raccomanda la Torah. Sono il segno che lebreo rivolge il cuore, i pensieri, la volont verso Dio con un atto di sottomissione dellazione (braccio), dei sentimenti (cuore)e dei pensieri (mente). Tallit (o talled)
"Parla agli israeliti e ordina loro che si facciano, di generazione in generazione, fiocchi agli angoli delle loro vesti e che mettano al fiocco di ogni angolo un cordone di porpora viola. Avrete tali fiocchi e, quando li guarderete, vi ricorderete di tutti i comandamenti del Signore per metterli in pratica". (Numeri 15, 38-39)
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Per obbedire a questo ordine, gli uomini ebrei portano un mantello con frange o uno scialle (detto tallit) durante la preghiera del mattino o in sinagoga, e alcuni lo portano sempre. E fatto di lana o di cotone e viene indossato sopra la testa. E di forma rettangolare e originariamente era un abito. Tzitzit Tzitzit sono le frange agli angoli dello scialle o di un altro tessuto, che ricordano i comandamenti. Non raro vedere, durante il culto in sinagoga, ebrei con lo scialle della preghiera, che portano le frange alle loro labbra e le baciano, mentre, recitando lo Shema, pronunciano la parola Tzitzit. Alcuni ebrei portano i tzitzit tutti i giorni legati ai pantaloni. Luso di indossare il Tzitzit praticato da molti ebrei come un ricordo della loro lealt a Dio. Mezuzah Un tempo gli ebrei usavano incidere le parole della preghiera dello Shem in ebraico sui montanti delle porte. Oggi vengono copiate su piccoli rotoli messi dentro astucci chiamati mezuzah e appesi allo stipite destro delle porte della casa. La tradizione vuole che ci si tocchino le labbra con le dita e quindi si tocchi la mezuzah ogni volta che si entra o si esce da una casa. La mezuzah ricorda allebreo la legge di Dio, che in ogni momento occorre essere al servizio di Dio, che Dio protegge la sua casa e che essa sotto il timore del Signore.

2. La fede di un ebreo
Secondo la tradizione ebraica la parola JHWH (il tetragramma sacro, cio le quattro consonanti con cui si scrive il nome di Dio nella lingua ebraica leggi Javh) il nome che Dio stesso si dato apparendo nel roveto ardente a Mos. Significa in ebraico io sono (o io porto allesistenza). Poich il nome proprio di Dio ed santo, non si pu pronunciare e quando lo si trova scritto, non si legge ma si sostituisce con un sinonimo (o Adonaj cio Signore o Elohim cio Dio). Rispettando il comando di Dio nella Torah gli ebrei non raffigurano mai Dio attraverso immagini (dipinti, sculture, ecc). Secondo le scritture ebraiche, luniverso deve la sua esistenza a un unico Dio, il creatore del cielo e della terra. Ma Dio, per gli ebrei, distinto dalluniverso (cio Dio e luniverso sono due cose diverse, luniverso non fa parte di Dio ma una sua opera). Gli ebrei non credono in un Dio Uno e Trino (Padre e Figlio e Spirito Santo) come i cristiani. Inoltre per gli ebrei Ges un uomo qualsiasi, non il Figlio di Dio. Gli ebrei aspettano ancora la venuta del Messia (Masiah cio unto o scelto da Dio). Dio, nelle antiche scritture ebraiche, ha promesso di inviare al popolo ebraico un uomo che avrebbe liberato Israele per sempre, esteso la sua autorit su tutta la terra e garantito per tutti benessere materiale e spirituale (per i cristiani questo Messia stato Ges di Nazaret, per gli ebrei no). Lelemosina per un ebreo, non unofferta volontaria che esprime la generosit di chi la compie, ma una questione di giustizia, un obbligo fondamentale secondo il quale tutti devono dare una parte del proprio reddito per aiutare i poveri e i bisognosi. Gli ebrei sono tenuti a dare il 10% dei loro guadagni ai poveri (possono dare, logicamente, di pi).

3. I luoghi santi dellEbraismo


Israele considerata Terra Santa per gli ebrei. Gerusalemme, la sua capitale la citt santa dellebraismo. Il Muro Occidentale o Muro del pianto o semplicemente il Muro per eccellenza o il Kotel (il Muro) il cuore dellEbraismo per ragioni religiose e storiche. E importante per gli ebrei perch: 1. E il luogo dove Abramo leg il figlio Isacco per sacrificarlo a Dio Il Muro Occidentale sorge su unaltura di Gerusalemme che anticamente era chiamata Monte Moria. Qui, secondo il racconto del libro della Genesi (Gen 22,1-19), Dio guid Abramo e gli chiese di sacrificare suo figlio Isacco. Su questa altura Abramo costru un altare, vi colloc sopra la legna e suo figlio. Quando stava per colpire Isacco col pugnale un angelo apparve e gli disse di non ucciderlo ma di sacrificare al posto del figlio un ariete. 2. E il luogo dove furono costruiti il Primo ed il Secondo Tempio di Gerusalemme Il Primo Tempio di Gerusalemme fu costruito nel 959 a.C. dal popolo sotto la guida del re Salomone e venne distrutto nel 587 a.C. dai soldati babilonesi che incendiarono e rasero al suolo la citt di Gerusalemme. Il Secondo Tempio di Gerusalemme fu costruito nel 520 a.C. nello stesso punto dove
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sorgeva il Primo Tempio e distrutto dai soldati romani nel 70 d.C. Il Muro Occidentale non altro che un muro di contenimento dellarea su cui sorgevano il Primo e poi il Secondo Tempio di Gerusalemme. Il Muro Occidentale non era una parete del Tempio, ma stava sotto la grande spianata su cui sorgeva il Tempio (appunto era una muraglia di rinforzo e di contenimento del lato occidentale dellaltura su cui sorgeva il Tempio). 3. E il luogo dove cera lArca dellAlleanza Nella spianata che si trova al di sopra del Muro Occidentale cera il Tempio, ed in particolar modo la parte pi sacra di questultimo: il Santo dei Santi. In questa sala, al tempo del Primo Tempio, era custodita lArca dellAlleanza e le Tavole della Legge (i Dieci Comandamenti). LArca dellAlleanza era una cassa di legno chiusa da un coperchio tutta rivestita doro, con sopra due serafini (due angeli) e trasportabile attraverso due lunghe aste. Essa conteneva le due tavole di pietra su cui Dio aveva inciso i Dieci Comandamenti. Nel Medioevo i cristiani cominciarono a chiamarlo Muro del pianto sia perch vedevano gli ebrei in atteggiamento di lutto davanti al Muro per la perdita del loro Tempio, sia per il modo di pregare degli ebrei rivolti verso il muro. Nelle fessure tra le pietre del Muro i fedeli inseriscono oggi biglietti con preghiere di supplica, ringraziamenti e richieste.

4. I diversi gruppi in cui gli ebrei sono divisi


Nel corso dei secoli gli ebrei lontano dalla Terra Santa e sparsi in tutto il mondo hanno sviluppato usi, tradizioni e costumi molto differenti tra loro. Per quanto riguarda la loro origine gli ebrei nel mondo sono divisi in Askenaziti (gli ebrei e i loro discendenti che provengono dallEuropa centrale e orientale) e Sefarditi (gli ebrei e i loro discendenti provenienti dallAfrica settentrionale, dal Medio Oriente e dalla Spagna). Per quanto riguarda il modo di vivere lEbraismo sono divisi in: 1. Ebrei ortodossi: Fra tutti i rami dellebraismo, quello ortodosso il pi esigente verso i suoi seguaci. Ogni aspetto della vita dellebreo ortodosso regolato dai comandamenti (ben 613). 2.Ebrei conservatori (o tradizionali) Lebraismo conservatore cerca di osservare le leggi tradizionali ebraiche, ma permette anche modifiche, nella misura in cui restano fedeli alla Legge e agli obblighi fissati nel corso dei secoli. E una via di mezzo tra lEbraismo ortodosso e quello riformato. E soprattutto unespressione americana dellebraismo. 3.Ebrei riformati (o liberali) Lebraismo riformato rappresenta il ramo pi progressista dellebraismo moderno. Questa corrente vuol fare dellebraismo una fede pi moderna.

5. Simboli dellebraismo
La menorah: Questo termine ebraico significa candelabro. La menorah originale era un candelabro a sette bracci presente allinterno del Tempio di Gerusalemme (Esodo 25,31-40). Nel 70 d.C. fu trafugato dai romani e da allora si persero le sue tracce. Per alcuni, i sette bracci della menorah rappresenterebbero i giorni della settimana, per altri luniverso intero. La stella di David: La stella a sei punte uno dei simboli pi noti della religione ebraica, anche se non sembra che abbia ricoperto nel passato un ruolo di particolare importanza. La sua pi triste diffusione avvenuta durante la persecuzione nazista, quando gli ebrei furono costretti a cucirsene una sugli abiti, in stoffa gialla, per dimostrare la loro appartenenza al popolo ebraico. La forma della stella data da due triangoli equilateri sovrapposti, uno con il vertice verso lalto, laltro con il vertice verso il basso. Secondo alcuni, sarebbero contenuti simbolicamente nei due triangoli incrociati tutte le parti del mondo. Secondo un'altra spiegazione i due triangoli rappresenterebbero lunione tra Dio (triangolo col vertice in basso) e luomo (triangolo col vertice in alto).

6. Gli scritti sacri dellebraismo


Lebraico Le scritture sacre dellEbraismo sono state scritte in ebraico antico (che abbastanza simile allebraico moderno che si usa in Israele oggi). Lebraico una lingua che si scrive da destra a sinistra (il contrario di quello che facciamo noi). Anche i libri ebraici, per questo motivo, si aprono al contrario di quanto facciamo
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noi. Nella lingua ebraica le consonanti vengono scritte sullo stesso rigo mentre le vocali sono i punti e i trattini scritti al di sotto del rigo delle consonanti. In epoca molto antica le scritture ebraiche erano scritte solo con le consonanti (testo consonantico); le vocali non venivano scritte ma doveva essere il lettore che sapeva quali dovevano essere pronunciate durante la lettura (ancora oggi il testo della Torah che si legge in sinagoga senza vocali). Da un certo punto della storia ebraica gli scribi iniziarono a scrivere nei testi anche le vocali. Gli scritti sacri ebraici Il testo sacro degli ebrei la Torah (significa insegnamento). Bisogna considerare che nellEbraismo il termine Torah usato in tre sensi diversi: Torah indica innanzitutto i primi 5 libri delle scritture ebraiche (detti Pentateuco); Torah indica anche linsieme delle scritture ebraiche (dette Torah scritta o Tanak); Torah indica infine linsegnamento dei rabbini (detto Torah orale) Generalmente quando si parla di Torah senza specificare altro, ci si riferisce allinsieme delle scritture ebraiche (cio al libro sacro degli ebrei). Secondo i rabbini Dio sul Monte Sinai rivelo a Mos tutta la Torah (sia la Torah scritta, sia la Torah orale). Come Dio labbia trasmessa (cio data) a Mos non si sa. La Torah La Torah scritta formata da 39 libri suddivisi in tre gruppi: 1. Torah (il Pentateuco: cio i primi 5 libri) 2. Neviim (i Profeti) 3. Ketuvim (gli Scritti) La Torah detta TaNaKh dalle iniziali dei tre gruppi di libri che la compongono (Torah+Neviim+Ketuviim):

Torah
(Pentateuco)
Genesi Esodo Levitico Numeri Deuteronomio 5 libri Profeti anteriori (Rishonim) Giosu - Giudici 1 Samuele 2 Samuele 1 Re - 2 Re 6 libri

La Torah Neviim
(Profeti)
Profeti posteriori (Haharonim) Isaia - Geremia Ezechiele- Osea Gioele Amos- Abdia - Giona Michea - Naum - Abacuc - Sofonia Aggeo - Zaccaria - Malachia 15 libri

Ketuvim
(Scritti)
Salmi Proverbi- Giobbe Cantico dei Cantici - Rut Lamentazioni - Qolet Ester- Daniele (breve) Esdra - Neemia 1 Cronache - 2 Cronache 13 libri

Totale = 39 libri Confronto con la Bibbia cattolica Confrontando il libro sacro degli ebrei con quello dei cattolici ci si accorge che la Torah corrisponde quasi allAntico Testamento della Bibbia cattolica: la differenza che nella Torah mancano 7 libri presenti invece nellAntico Testamento cattolico (Tobia, Giuditta, 1 Maccabei, 2 Maccabei, Sapienza, Siracide e Baruc), oltre ad alcune parti di altri libri. La Bibbia cattolica oltre allAntico Testamento (composto da 46 libri) comprende anche il Nuovo Testamento (27 libri). Il libro sacro degli ebrei non comprende i libri contenuti nel Nuovo Testamento perch questultimo riguarda Ges e la nascita della Chiesa e gli ebrei non danno nessuna importanza a Ges di Nazaret La Torah orale Il libro sacro degli ebrei detto Torah scritta per distinguerlo dalla tradizione che si tramandata oralmente da maestro a discepolo dal tempo di Mos chiamata Torah orale. Essa si propone di interpretare e applicare le parole scritte nella Torah. Questo perch la Torah scritta non pu trattare ogni situazione della vita. Tale tradizione stata tramandata oralmente lungo i secoli, finch stata messa per iscritto e oggi raccolta in diverse opere: Talmud, Halakh e Midrash.

7. Ledificio di culto degli ebrei: La sinagoga


Listituzione della sinagoga risale al VI secolo a.C., quando gli ebrei, lontani dalla loro patria perch deportati in esilio a Babilonia, non potendo svolgere il loro culto nel Primo Tempio di Gerusalemme (che era anche stato distrutto dai babilonesi), iniziano a riunirsi nelle sinagoghe. Con la distruzione definitiva del Secondo Tempio di Gerusalemme avvenuta nel 70 d.C. ad opera dei Romani, la sinagoga diventa il luogo di culto per eccellenza degli ebrei. La sinagoga nella vita di un ebreo molto pi di un semplice luogo di culto. Essa rappresenta il cuore della comunit ebraica e principalmente svolge tre funzioni: 1. luogo di culto e preghiera. 2. luogo di studio della Torah e dellebraismo in apposite aule (i bambini imparano l'ebraico studiando la Torah); 3. casa dincontro, in cui la comunit ebraica pu ritrovarsi. Inoltre pu fungere anche da biblioteca, centro di assistenza per iniziative sociali, eventi caritativi, ecc. Le sinagoghe variano per forma e dimensione, ma la struttura di base pressoch sempre la stessa. Nelle sinagoghe non ci sono immagini umane o della divinit (dipinti o statue) in osservanza al comandamento che vieta le immagini, considerate possibile oggetto di idolatria. Nelle sinagoghe ortodosse o tradizionali gli uomini e le donne pregano stando in ambienti separati (cos avviene nella Grande sinagoga di Roma), mentre nella maggior parte delle sinagoghe riformate uomini e donne stanno insieme. In sinagoga tutti gli uomini (le donne no) entrano con il capo coperto dalla kippah o da un altro cappellino. Molte preghiere dellufficio sono cantate, ed esiste una ricchissima eredit musicale di diverse tradizioni ebraiche. Nelle sinagoghe ortodosse non si usano strumenti musicali, ma solo la voce umana; nelle sinagoghe riformate c lorgano. La funzione in sinagoga pu svolgersi solo se sono presenti almeno dieci persone (il Mynian - uomini per gli ebrei ortodossi, anche donne per gli ebrei non ortodossi). Ogni sinagoga viene costruita in direzione della citt santa di Gerusalemme (larmadio a muro contenente i rotoli della Torah sempre sulla parete rivolta verso Gerusalemme). Questo armadio sacro chiamato arca o arn contiene i rotoli della Torah. Essi sono nascosti spesso da una tenda e si possono vedere solo quando vengono usati durante una celebrazione. Quando le porte dell'Arca sono aperte, i fedeli stanno in piedi per mostrare il proprio rispetto alla Torah. Oggi in ogni sinagoga, sopra larca che contiene i rotoli della Torah, di solito c una lampada che rimane sempre accesa chiamata Ner Tamid o lampada perpetua. Essa ricorda la lampada detta menorah che ardeva giorno e notte nel Tempio di Gerusalemme. Vicino a questa lampada vi spesso unimmagine delle Tavole dei Dieci Comandamenti. Spesso al centro della sinagoga vi una piattaforma rialzata detta bimah dalla quale si leggono la Torah e le preghiere, e si pu anche predicare un sermone. Il Rotolo della Torah Ogni sinagoga possiede rotoli di pergamena sui quali la Torah scritta a mano. E' un lavoro estremamente delicato che richiede molta abilit ed eseguito come un atto di devozione da uno scriba specializzato chiamato Sofer. Ci vuole quasi un anno per scrivere a mano tutta la Torah. Ogni Rotolo della Torah (chiamato Sefer Torah) arrotolato attorno a due asticciole e legato con un nastro o fascia che serve a fermare entrambe le parti del rotolo per evitare che si aprano. Da una parte si svolge la parte di testo da leggere, dallaltra si avvolge il testo gi letto. Il Rotolo della Torah (Sefer Torah) viene aperto durante la recitazione del brano settimanale in sinagoga. A esso si deve un gran rispetto: devessere sempre posto sul tavolo, con il lato destro rivolto verso lalto e, tra una chiamata (cio una lettura) e laltra non devessere lasciato aperto. Durante la lettura della Torah, per evitare di danneggiare la pergamena o di cancellare linchiostro, si segue il testo usando lo Jad (cio mano, manina), una bacchetta in metallo, avorio o argento che termina con una piccola mano dallindice puntato. Determinati testi della Torah sono previsti per ogni sabato, in modo che in un anno se ne fa una lettura completa. Ogni adulto maschio ha il privilegio e la responsabilit di un turno di lettura, che esige preparazione ed esercizio, perch i rotoli della Torah sono scritti senza le vocali (testo consonantico).

8. Il ministro del culto: il rabbino


Nellebraismo un rabbino non un sacerdote (sono due funzioni diverse). Il rabbino (rabbi significa "maestro") la guida spirituale della comunit. Egli studia la Torah e la insegna agli adulti e ai bambini. E
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responsabile delle celebrazioni nella sinagoga ed amministra matrimoni e funerali. Tiene la predica in sinagoga durante le celebrazioni festive e dirime anche le questioni della legge religiosa. Il rabbino lavora al servizio della comunit, visitando i poveri e i malati. Nelle comunit ebraiche ortodosse solo gli uomini possono essere ordinati rabbino; nelle comunit ebraiche riformate anche le donne possono diventare rabbino. Per diventare rabbino, uno studente deve completare un corso di studi sulla Legge ebraica, considerata come la materia pi importante. Alla conclusione del corso, il candidato riceve lordinazione. I rabbini nellEbraismo non solo si possono sposare, ma in quanto nellEbraismo il celibato non ben visto, preferibile che un rabbino sia sposato.

9. Riti per le tappe della vita


La circoncisione Ogni bambino ebreo maschio viene circonciso (cio gli viene tagliato il prepuzio del pene) lottavo giorno dopo la nascita. Il rito risale ai tempi di Abramo, al quale, come segno della sua alleanza con Dio, fu ordinato di circoncidere se stesso e i suoi figli, Ismaele e Isacco. Dato che Isacco aveva 8 giorni di vita al momento della sua circoncisione si usa farlo lottavo giorno di vita. La circoncisione un segno indelebile sul corpo dellebreo che gli ricorda che da quel momento anche lui fa parte dellAlleanza che Dio ha stipulato con il popolo dIsraele. Per le bambine non previsto nessun rito, per, in particolare nelle comunit riformate, prevista una benedizione in sinagoga. Il Bar Mitzvah e il Bat Mitzvah Nellebraismo i ragazzi raggiungono la maturit religiosa a 13 anni, mentre le ragazze a 12 anni. E a partire da questa et che gli ebrei sono obbligati a seguire i comandamenti, sono ritenuti persone moralmente responsabili delle proprie azioni e diventano membri della comunit. Il raggiungimento della maturit religiosa viene chiamato Bar Mitzvah (significa figlio del comandamento) per i maschi e Bat Mitzvah (significa figlia del comandamento) per le femmine. Con il compimento del 13 anno di et il ragazzo pu essere conteggiato nel numero minimo di uomini presente in sinagoga per la celebrazione del culto (il Minyan). Nelle comunit ebraiche non ortodosse anche le ragazze dal 12 anno di et possono far parte del Minyan. Il giorno del Bar Mitzvah il ragazzo legge per la prima volta la Torah in sinagoga davanti allassemblea dei fedeli e indossa per la prima volta i tefillin. Il matrimonio ebraico Il matrimonio celebrato dinanzi al rabbino. Si pu svolgere in una sinagoga, ma in molti paesi si tiene all'aperto. La cerimonia nuziale prevede che i due sposi stiano in piedi sotto un baldacchino supportato da 4 pali chiamato huppah o chuppah spesso ornato di fiori. Il baldacchino sta a simboleggiare la casa degli sposi: aperta da tutti i lati, indicando che essi non sono separati dalla comunit. Di solito la huppah sistemata allesterno, ma pu trovarsi anche in casa o nella sinagoga. Dopo che sono state recitate alcune benedizioni sopra un bicchiere di vino, lo sposo dona lanello alla sposa e, infilandolo sul suo dito, recita la seguente formula: Ecco, con questo anello io ti consacro a me secondo la Legge di Mos e dIsraele. Il rabbino quindi legge il contratto matrimoniale (ketubah). Questo documento, scritto in aramaico, mette in chiaro gli obblighi del marito nei confronti della moglie sia durante il matrimonio, sia in caso di divorzio. Il rito nuziale termina con lo sposo che con il piede rompe un bicchiere per ricordarsi che, dopo la distruzione di Gerusalemme e del suo Tempio, nessuna celebrazione priva di una vena di tristezza. La morte, la sepoltura e il lutto Le ultime parole pronunciate dagli ebrei religiosi in punto di morte oppure dette a nome loro se sono troppo deboli sono le parole dello Shem imparate da bambini. Il defunto non si porta in sinagoga. Al momento del decesso il cadavere deve essere disteso a terra coperto, in modo da ricordarne il volto in vita e non in morte. Esso, dopo essere stato lavato, viene avvolto in un semplice lenzuolo funebre a cui si aggiunge, per gli uomini, lo scialle della preghiera con le frange tagliate, in segno di lutto e di perdita. In Israele non sono usate le casse da morto; il corpo viene sepolto nella nuda terra avvolto dallo scialle della preghiera (negli altri Paesi si usa la cassa di legno). Le leggi ebraiche proibiscono la cremazione, che pur accettata da talune comunit riformate. Sulle tombe non c lusanza di portare fiori, ma si pone in segno di ricordo una piccola pietra.
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10. Le feste ebraiche


Le feste ebraiche ricordano gli eventi biblici, ma sono anche legate al succedersi delle stagioni e ad antiche tradizioni agricole e pastorali. Le feste ebraiche sono: lo Shabbat 5 feste maggiori di origine biblica: 1. Le tre feste del pellegrinaggio: Pesach, Shavuot, Sukkot 2. Le due feste penitenziali: Rosh Hashanah e Yom Kippur 3 feste minori: Hanukah, Purim e Tisha BAv 1 nuova festivit Yom Ha-Shoah Lo shabbat Il comandamento del riposo (Shabbat significa riposo) nel settimo giorno della settimana trova origine nella storia della creazione del mondo. Secondo il libro della Genesi, Dio complet lopera della creazione in 6 giorni e il settimo si ripos. La Torah comanda agli ebrei di non compiere alcun lavoro durante il giorno di shabbat, senza per spiegare che cosa essa intende per lavoro. I rabbini hanno stabilito 39 tipi di attivit dalle quali gli ebrei devono astenersi. Oggi le principali attivit proibite di sabato sono: viaggiare, fare shopping, cucinare e scrivere. Gli ebrei ortodossi per rispettare il riposo del sabato devono svolgere mestieri che consentano loro di essere a casa prima del tramonto ogni venerd per tutto lanno. Inoltre gli ebrei ortodossi vivono a breve distanza dalla sinagoga, poich di sabato non possono guidare lauto, n usare i mezzi pubblici. Chi prepara il cibo deve cuocere ogni cosa durante il venerd, perch sia consumato nel giorno di sabato. Non si possono accendere fuochi, non si pu fare se non un numero limitato di passi. Gli ebrei ortodossi non usano neppure lelettricit durante il giorno di shabbat. Per gli elettrodomestici di base e lelettricit, molte famiglie di ebrei ortodossi hanno installato timer automatici. Ovviamente, queste proibizioni possono, anzi devono, essere violate, se c pericolo di vita. Ad un estraneo tutte queste restrizioni possono sembrare un peso, ma dagli ebrei religiosi sono considerate un mezzo che li libera dalle preoccupazioni della routine quotidiana. Il fatto di non lavorare, non rispondere al telefono o alle email, rende ogni ebreo libero di concentrarsi sulla propria vita interiore. Il sabato un giorno dedito alla contemplazione, allospitalit degli amici, allo svago con i propri figli. Il sabato un giorno dedicato totalmente a Dio attraverso la preghiera, lo studio della Torah e la meditazione. Quindi non si pu fare alcun lavoro che distragga dal contatto con Dio. Lo shabbat comincia il venerd sera con il tramonto del sole e termina al tramonto del sabato sera. Infatti per gli ebrei ogni giorno inizia al tramonto del sole perch nel primo racconto della creazione Dio crea i giorni a partire dalla sera . Per loccasione, la famiglia indossa i vestiti pi belli e la tavola viene apparecchiata in modo solenne. Alla madre spetta il compito di accendere le due candele che accolgono lo shabbat e, in alcune famiglie, si accendono tante candele quanti sono i bambini presenti. La liturgia prevista in sinagoga il venerd sera particolarmente bella e include speciali preghiere destinate allaccoglienza del sabato. Dopo la celebrazione in sinagoga, ritornando a casa, i genitori benedicono i propri figli e invitano calorosamente gli ospiti. Lo shabbat si conclude il sabato sera, quando nel cielo compaiono le prime tre stelle. Pesach (la Pasqua ebraica) Pesach la festa pi osservata nellEbraismo in cui si commemora la liberazione di Israele dalla schiavit dellEgitto. In ebraico Pesach significa passaggioe si riferisce al passaggio dellangelo sterminatore, fatto dopo il quale il faraone si decise a lasciar partire gli ebrei dallEgitto e al passaggio del Mar Rosso, verso il Sinai e la Terra Promessa. Durante Pesach, gli ebrei non si limitano a leggere la storia della liberazione dalla schiavit dellEgitto, ma la rivivono, ricreando lesperienza dellesodo nelle proprie case. Il rito pi famoso della festa di Pesach il grande pasto che si svolge nella prima sera della festa, chiamato Seder, durante il quale viene rappresentata la storia dellEsodo. Durante il pasto si consumano cibi, ciascuno dei quali un simbolo degli stenti patiti
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durante la schiavit in Egitto dal popolo ebraico. Il pasto inoltre accompagnato dal racconto dellEsodo (lHaggadah), ricco di simboli e di elementi teatrali. Al centro del tavolo si pone un piatto con alcuni cibi simbolici: tre pani non lievitati, che rappresentano il pane che mangiavano gli ebrei schiavi in Egitto, ma anche il pane che non ha potuto lievitare in tempo, perch bisognava stare pronti a partire dallEgitto; una zampa dagnello o un osso, per ricordare i sacrifici che si facevano nel Tempio a Gerusalemme; erbe amare, in ricordo dellamarezza della schiavit; un recipiente per laceto, segno dellasprezza della schiavit; un uovo sodo, cibo di lutto per la caduta del Tempio; una specie di marmellata di miele e noci, per ricordare la calce con la quale gli ebrei facevano i mattoni in Egitto. La festa di Pesach dura 7 giorni in Israele, e otto altrove. Viene celebrata dal 15 al 22 di Nisan. Durante il primo e lultimo giorno della festivit non permesso lavorare (nei giorni intermedi lecito ogni lavoro).

11. Anno secondo il calendario religioso ebraico


Gli ebrei calcolano gli anni a partire da una data simbolica che rappresenta la creazione di Adamo e del mondo (lanno 3760 a.C.). Contando gli anni da questa avvenimento oggi per gli ebrei siamo nel 5770 anno mundi (a.m.), cio dalla creazione del mondo (3760+2010=5770). Inoltre spesso gli eventi storici nei testi ebraici non usano la dicitura avanti Cristo/dopo Cristo(a.C/d.C.) ma avanti Era volgare/Era volgare (a.e.v./e.v.) in quanto la nascita di Cristo per gli Ebrei non un avvenimento importante.

12. Regole alimentari ebraiche


Quello ebraico probabilmente il popolo pi vincolato alle prescrizioni religiose: deve infatti osservare un elevatissimo numero di precetti (ben 613 secondo la tradizione), molti dei quali riguardano proprio il cibo, la sua preparazione, la sua assunzione e la scelta degli ingredienti. Lalimentazione legata a norme precise. Si possono cos consumare solo i cibi che sono preparati nel pieno rispetto di queste regole e che vengono definiti kosher, cio adatti(che possono essere consumati). Nei libri del Levitico (11,2-7) e del Deuteronomio (14,3-9) sono enunciati i criteri per riconoscere quali animali consentito mangiare e quali no: I mammiferi permessi devono essere ruminanti e avere lo zoccolo diviso in due. Dunque sono commestibili i bovini (bue, mucca, bufalo, ecc), gli ovini e i caprini (pecora, capra, ecc), infine i cervidi (cervo, daino, capriolo, ecc). Viceversa non si possono consumare il maiale e il cinghiale, che hanno si lunghia bipartita, ma non sono ruminanti; il cavallo e lasino, che non hanno lunghia bipartita. Non si possono mangiare animali feroci o che sono carnivori. Per quanto riguarda i volatili, ci si deve astenere dai predatori. Per i pesci il Levitino (11,9-12) dice che si possono mangiare solo quelli che hanno pinne e squame, questo esclude i crostacei o molluschi. Per le uova, sono permesse quelle provenienti da volatili kosher e proibite quelle con forma sferica o ellittica. Per intenderci luovo di gallina kosher perch, avendo unestremit tondeggiante e laltra appuntita, non simmetrico. Assolutamente proibiti gli animali privi di organi di locomozione, come serpenti e lumache. Gli animali leciti, per essere kosher, devono essere preparati secondo modalit indicate dalla Torah. Per mangiare la carne animale, bisogna privarla del suo sangue, rendendola non vivente perch Dio lunico a poter disporre degli esseri viventi: colui che crea e che pu sopprimere la vita. La macellazione di un animale deve seguire un rituale preciso, detto shechitah, attraverso cui si uccide lanimale velocemente e senza dolore. Lanimale pu essere consumato solo dopo la completa eliminazione del sangue, che avviene anche attraverso la cottura. La Torah ordina di non cuocere un cucciolo nel latte di sua madre, il che significa che la carne e il latte non possono essere mangiati contemporaneamente. Larmonia voluta da Dio allatto della creazione determina anche la proibizione di mescolare tra loro gli alimenti: per questo carne e latticini non vanno mai consumati insieme. Linterdizione coinvolge anche tutti i derivati del latte (burro, panna, formaggi). Questo comporta due servizi di piatti, due batterie di pentole e due lavandini. Questo perch cibi a base di carne e a base di latte non possono neppure essere cucinati insieme o consumati nello stesso piatto.
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