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ZONE PERSONALI DI VITA


PREMESSA:
La riuscita nella vita dipende molto dalla capacit di collocarsi adeguatamente nelle quattro differenti sfere/zone di vita. Queste sono come delle linee-guida che ti permettono di metterti in sintonia e di ricavare il meglio da ogni situazione. Latteggiamento che qui si richiede quello del giocatore dal piglio vincente: in una partita, anche gli errori hanno diritto di cittadinanza, e il puro fatto di giocare garantisce un senso di realizzazione e di soddisfazione. Limportante trovare s stessi e imparare a cambiare , se si crede sia il caso. Conoscere le quattro zone solo linizio per porsi (essere) nel posto giusto. Come arrivarci? Attraverso tre fasi o stadi: 1 stadio: lavorare per cambiare il modo in cui si vede la realt. Si cambia la percezione attraverso nuove informazioni tradotte in azione. mettere in atto le opportune azioni, adeguate al caso, cogliendo le occasioni opportune. riconoscere/identificare le conseguenze derivanti dal mutamento di percezione ed azione.

2 stadio: 3 stadio:

DISTANZE PROPRIE DI OGNI ZONA

Capire le quattro zone significa saper come, dove e quando essere confidenziale e ricettivo o assertivo e aggressivo. Zona pubblica: Zona sociale: la zona aperta a tutti; vi si trova informazione e stimolazione; la zona dellattivit con cui si impegnati, cui si prende parte insieme ad altri.

Zona personale: quella zona in cui si partecipa agli altri i propri vissuti personali. E la zona dello scambio di esperienze, non della realizzazione dei compiti. Comporta vulnerabilit, tempo e scambio reciproco. Zona intima: quella in cui ci si occupa (o preoccupa) dellaltro, si ama, si comunica intimamente con laltro. Ci si preoccupa su come quel che proviamo tocca laltro. Vi si accetta laltro e s stessi per come si .

Pi sono soddisfacenti le relazioni interpersonali, e pi a tuo agio ti trovi con te stesso. Essere al posto giusto, non dipende dal nostro stato danimo, o da ci che capiamo dentro di noi. Fare del nostro meglio possibile anche quando siamo con gente che non amiamo o stimiamo. Meglio comprendiamo le quattro zone, e prima smettiamo di cercare dentro di noi le risposte che in realt stanno nella comprensione di come interagire adeguatamente nella vita.

QUATTRO DOMANDE PRELIMINARI

1. Dove sei in questo momento? 3. Che ruoli/immagini stai utilizzando?

2. Quali sono i tuoi bisogni? 4. Che segnali stai inviando e ricevendo?

Cap. I I QUATTRO CONTESTI RELAZIONALI


1. 1. SFERA
PUBBLICA

DIFFICOLT

DI CAPIRE LA ZONA PUBBLICA

Per stabilire relazioni interpersonali soddisfacenti e durature, bisogna cominciare dalla e riuscire nella zona pubblica. Questa piena di stimoli, variet, novit e partecipazione. Non un caso che quando si depressi e gi di corda, ci si apparta: si persa la prospettiva sul resto del mondo e sul proprio posto in esso. Qui, nella sfera pubblica, si parte di una folla. Conoscere dove si e saper cambiare zona un altro passo verso il posto giusto.

SUGGERIMENTI

PER LA GIUSTA COLLOCAZIONE NELLA SFERA PUBBLICA

Si nella sfera pubblica quando si fa qualcosa o si va in qualche posto e la situazione impersonale.Qui si sperimentano incontri passeggeri, casuali, con estranei. Reagire personalmente, qui, significa soffrire di confusione di zone (essere cio fuori sintonia). Noi non abbiamo controllo sugli eventi; ma su noi stessi di fronte agli eventi, s. Non si a posto quando, nella sfera pubblica, si cerca di soddisfare i propri bisogni standosene appartati e preoccupati. Nella sfera pubblica levento a costituire il centro dellattenzione. Per sentirci a posto, dobbiamo concentrarci su quel che sta avvenendo al di fuori di noi. La cosa pi appropriata : scarpe da tennis, occhiali da sole e capacit di osservazione. La regola principale: esplorare nuove idee, nuovi posti, nuova gente e nuovi fatti. Tenere un contegno cordiale e attivo. Qui si stabiliscono relazioni attraverso gli eventi.

I
Timidezza:

PI FREQUENTI ERRORI NELLA SFERA PUBBLICA

Deriva dallusare le regole e le indicazioni (le direttive) della sfera personale o intima in contesto pubblico: si reagisce agli estranei come se fossero amici personali. Ricrdati: chi ti passa accanto non ha tempo di pensare a te. Quando si alle prese con il lavoro (e gli affari), bisogna mettersi nella condizione di farsi notare dagli altri: ascoltare i bisogni e i desideri degli altri e soddisfarli. E importante notare che qui si comunica con quello che si veste, come si gesticola e si interagisce.

Lavoro:

Famiglia:

Per conservare la famiglia come ununit, bisogna portarla fuori, nella sfera pubblica: questa, per contrapposizione, le d il senso di identit. Si diventa paurosi quando non si sa come rapportarsi con gli altri nella sfera pubblica. Le relazioni interpersonali si inceppano quando due, una volta incontratisi, smettono di frequentare la zona pubblica.

Paura: Relazioni:

Zona pubblica l dove si ricavano quelle nuove esperienze che ci portano ad essere pi uniti e stretti insieme.

SUGGERIMENTI PRATICI

1. Nella sfera pubblica, non preoccuparti se gli altri ti osservano; e tu cerca di osservare gli altri. 2. Non aspettare di sentirti a tuo agio per buttarti: bttati e basta. 3. I cambiamenti avvengono quando si diventa consapevoli dei vecchi comportamenti e sentimenti. 4. Pi capisci le quattro zone e pi ti rendi conto quanto paurosi sono gli altri: sono paurosi perch si sentono persi. Cos puoi smettere di trattarli come se avessero su di te un potere che non hanno. 5. Se vuoi farti amici, compagni, conoscenti, comincia con la sfera pubblica: non per cercarli, ma per partecipare agli eventi. Se sai partecipare, hai probabilit di essere invitato in sfere pi personali e intime.

1.2. SFERA

SOCIALE

Qui la cosa pi importante ci che tu fai. Qui si autorizzati a tentare, a provare, a sbagliare e ritentare. Non c bisogno di scusarsi o di fare confronti con gli altri. Lattivit (lavoro, sport, cinema, pranzi, vacanze, feste, ecc.) il motivo dominante. Qui si passa pi tempo con gli altri con cui si condivide unattivit, ma senza esporsi al rischio della vulnerabilit emotiva. Ricrdati: il lavoro da collocarsi nella sfera sociale, non in quella personale (quante persone soffrono perch la sfera sociale li prende tutti, a scapito di quella personale!). Limportante puntare sullobiettivo e perseverare, senza prendersela personalmente di fronte a critiche e/od ostacoli.

REGOLE (DIRETTIVE)
Competizione:

PER STAR BENE NELLA SFERA SOCIALE

La sfera sociale il luogo della sfida, non contro gli altri, ma con te stesso. Se fai il meglio possibile, e lasci perdere quello che gli altri stanno facendo, sei sulla buona strada per la riuscita. Non impegnarti sul piano della competizione con gli altri, ma su quello delle tue possibilit/capacit. Vedi di produrti al meglio di te stesso. Questa la norma per la sfera sociale. Cerca di non combatterla, ma di capirla, cio di prenderne atto. Non cercare di essere capito (e amato): qui si tratta di riuscire vincenti facendo del proprio meglio. Nella sfera sociale ci sono gerarchie che non il caso di combattere: importante sapersi destreggiare fra le stesse. Non piangerti addosso o cercare consolatori: i soli consolatori che troverai sono quelli che non hanno potere, ma desidererebbero averlo. Non esiste un modo ideale per fare le cose. Se qualcuno sbaglia, non farne pesare la stupidit o goffaggine. Se sbagli, non portarti addosso il tuo errore per sempre. Non perdere tempo a vincere in discussioni che non portano a veri successi. Nessuno ti stima quando porti buone ragioni, ma non sei efficace e non riesci a spuntarla nel perseguimento dei tuoi obiettivi. Tu ti rapporti agli altri attraverso ci che fai. Dacci sotto, dunque!

Conflitto:

Gerarchia:

Errori:

Vittorie:

Relazioni:

SUGGERIMENTI

PRATICI

1. Il modo con cui ti rapporti agli altri non stabilisce il tuo valore personale: semplicemente conseguenza di quello che hai imparato. Con altre informazioni, puoi comportarti in modo diverso. 2. Non conta tanto come sei stato, ma come vuoi essere. Lsciati guidare dai tuoi obbiettivi, dunque. 3. Se vuoi che i tuoi interlocutori diventino ragionevoli, vedi di non reagire in modo troppo forte alla loro irrazionalit. 4. Non basare le tue scelte a partire da ci che gli altri fanno, ma dalla zona (sfera) in cui sei e dai traguardi che ti sei prefisso. 5. Poich la relazione interpersonale una costante della vita, allnati a riconoscere le tue forze e debolezze (e quelle dei tuoi amici o avversari). 6. Noia e insoddisfazione sono segnali che i tuoi bisogni sono disattesi nella relazione interpersonale. Invece di colpevolizzare gli altri, in tal caso, vedi di intraprendere qualcosa di diverso e di nuovo. 7. La timidezza nella sfera sociale solo questione di mancata conoscenza e/o padronanza di abilit. E pi facile imparare nuove abilit che vincere la timidezza. 8. Lansiet unazione sospesa (trattenuta). Usa la tua ansia come segnale per identificare la sfera in cui ti trovi e lazione che deve essere intrapresa.

1.3. SFERA PERSONALE


Qui il momento di abbassare la guardia, di togliere le barriere, di scoprirsi. Qui si richiede cuore. Qui si stabiliscono e si consolidano le amicizie; qui si scopre quel che si , senza bisogno di dimostrare quanto si bravi. Nella sfera personale, ci che si fa passa in secondordine, a vantaggio dellesperienza di fare qualcosa con qualcun altro. Vantaggi: Sentirsi in relazione, stretti e liberi con unaltra persona. Si nel posto giusto, nella sfera personale, quando e dove noi e un altro ci comunichiamo buona parte di noi stessi in modo caloroso.

Qui si vulnerabili. La vulnerabilit il segnale che per essere insieme non abbiamo da far qualcosa o essere qualcuno. Ci vuole auto-stima per permettere ad un altro di entrare nel nostro mondo, di conoscere le nostre debolezze e di occuparsi di noi. La famiglia il luogo naturale per la sfera personale: quando c un problema, questo non un problema di uno, ma di tutti (ad esempio, lanoressia o tossicodipendenza di un figlio segnale di uninsoddisfazione, di un disturbo della comunicazione nellintero sistema famigliare). Per riuscire nella sfera personale, bisogna saper rivelare le proprie ansie, paure, gioie. Bisogna lasciar cadere le barriere. Si pu sbagliare ad aprirsi, quando laltro non scende al personale; ma si sbaglia di pi, se non ci si apre! Qui nessuno controlla quello che viene detto, nessuno si atteggia a giudice e nessuno deve avere lultima parola. Essere personali comporta voler ascoltare quel che gli altri hanno da dirci, senza difendere le nostre posizioni. Rapporti: Bisogna dedicarvi tempo ed energia, senza accontentarsi dei rimasugli.

Coinvolgimento: fondamentale.che tu e laltro vi sentiate attivamente coinvolti nella relazione e che non ci si produca in biasimi o confronti o dominazioni. Uguaglianza e parit, in questo caso, sono la regola. Tempo: Ci vuol tempo per sintonizzarci col ritmo altrui. Bisogna saper dire di no a possibili intrusioni esterne. Caratteristica fondamentale: una forte volont.

Prima regola della sfera personale: aprirsi ed esporsi al rischio. Qui si parla da persona a persona su quel che si pensa, si sente e si fa. Qui ci si confronta direttamente.Qui ci si sostiene reciprocamente. Qui si dnno consigli, e se ne ricevono, pure. Qui ci si espone nelle proprie fragilit e debolezze.

Qui si dice ad un altro quel che normalmente si tiene per s stessi.

1.4. SFERA INTIMA


E la zona dove nasce lamore e dove si stabilisce la pi profonda comunicazione e relazione umana. E la pi difficile delle relazioni umane da conservare: facile arrivarci, ma difficile starci. Qui non c barriera tra i due: massima la vulnerabilit (esposizione). Il centro dellattenzione, qui, costituito dai sentimenti che i due si scambiano. Lamore il pi potente riconoscimento dellesistenza di un altro. Non c da fare alcunch per dare e ricevere amore: c solo da trovare la propria via (o modalit) nella sfera intima. Quando ci si trova dentro, allora si parla la lingua dellamore. Si comincia con limparare a parlare dei propri segreti pensieri e desideri. Lintimit richiede azione e intensit. Richiede il meglio delle altre zone (cio esplorazione, attivit, vulnerabilit), e richiede di liberarsi dallatteggiamento giudicante e di lasciarsi andare allamore.Molti hanno paura di aprirsi e di esporsi. I like you (= mi piaci) diverso da I love you (=ti amo, ti voglio bene). Lintimit riguarda il noi, non gi l io o l altro: due adulti che stanno sullo stesso piano, che dnno e ricevono amore. Sessualit: Lintimit non solo questione di sesso.Lintimit comporta il mettere il proprio s pi aperto e caloroso nella relazione con unaltra persona. Essere intimi anche a livello sessuale significa scoprire i sentimenti. Intimit e sesso sono carichi di sentimenti.

Intensit/Ebbrezza: Lintimit piena di slancio, passione, azione, e preoccupazione. Non si creda che occorra meno intensit di quando si stava andando verso lintimit.

SUGGERIMENTI PRATICI
1. Sta bene in guardia da chi soffre la sindrome da seduzione-soddisfazione-separazione : questi vuole lintimit con te, ma la vuole per se stesso (sindrome di Dongiovanni per il quale limportante larrivarci). 2. Lintimit deve essere sostenuta da quel che si fa con laltro nelle altre tre sfere. Lintimit non ti distoglie dalla vita esteriore. 3. Una volta raggiunta lintimit, comincia la parte creativa della relazione. 4. Mentre nella sfera sociale c lintensit/ebbrezza della novit, nella sfera intima c lebbrezza della profondit. 5. Non occorre aspettare una situazione/occasione propizia allintimit, per diventare intimi. Lintimit questione di livello di scambio/comunicazione che si ha con un altro.

REALIZZAZIONI

DI CIASCUNA ZONA O SFERA DI VITA

Disinvoltura/sicurezza: La si acquista quando si arriva a destreggiarsi bene nella sfera pubblica. Auto-stima: la conseguenza di una soddisfazione dei bisogni della sfera sociale.

Auto-valorizzazione: Sar tanto pi grande quanto pi saranno soddisfatti i bisogni della sfera personale. Amor di s: Sar tanto pi grande quanto pi si soddisferanno i bisogni della sfera intima.

Cap. II I BISOGNI
2. 1. BISOGNI
LEGATI ALLA SFERA PUBBLICA

- Sentirsi sicuri: di esplorare e di andare dove si vuole; di viaggiare e di stare con gli estranei. - Godere delle novit: idee, sentimenti, situazioni. - Esplorare nuove vie: viaggiare, comunicare, conoscere nuove situazioni. - Sentirsi liberi internamente ed esternamente: dalla paura e dal controllo di un altro. - Essere informati di ci che avviene nel mondo, di quel che c di nuovo ed eccitante intorno a noi, di come usare gli spazi e i mezzi a disposizione di tutti. - Avere accesso ai pi diversi luoghi, alle pi svariate informazioni. - Godere il diritto di cittadinanza per un Paese, una citt, un quartiere particolare. - Possedere le abilit conoscitive e pratiche per ottenere informazioni, stabilire relazioni, sapere come comportarsi. - Essere ammirati/corteggiati dagli altri e saper fare altrettanto con loro. - Avere lintelligenza e il fiuto per capire quali zone, eventi e persone il caso di praticare o di evitare.

2. 2.

BISOGNI LEGATI ALLA SFERA SOCIALE

- Essere attivi: fare qualcosa (come lavorare, giocare, socializzare ecc.) insieme con gli altri. - Avere successo. A tal fine importante che gli altri riconoscano che si sta facendo bene, e che noi stessi lo riconosciamo. - Possedere le competenze adeguate: conoscere come si fanno le cose e riconoscere le competenze altrui, senza voler essere migliori degli altri. - Ottenere risultati dalle proprie azioni. - Sentirsi partecipi con gli altri nel fare le cose. - Essere rispettati per quel che si fa e per come lo si fa. - Sentirsi parte di un gruppo pi grande. - Ricavare gusto/eccitazione/divertimento: saper gioire e rilassarsi, abbattendo le difese. - Godere di una buona salute: essere immuni da dipendenza da alcool, fumo, droga. - Avere una soddisfacente vita sessuale. - Praticare sport e movimento per tenere alto il vigore cinestetico e corporeo.

2. 3.

BISOGNI LEGATI ALLA SFERA PERSONALE

- Sentirsi vicini agli altri. - Saper condividere/partecipare i propri pensieri e sentimenti. - Sentirsi crescere, e sentirsi stimolati ed energizzati nel capire come si opera e come gli altri operano. - Conoscersi in quel che si prova e perch, in quel che si desidera o si teme, in quel che ci si prefigge e su come raggiungerlo, su come funziona il nostro cervello e come controllarlo. - Provare emozioni e sentimenti, conoscendone la differenza: le prime sono reazioni corporee, ingorghi neuropsichici su cui non sempre si pu avere il controllo; i secondi ci danno la consapevolezza di base sulle nostre sensazioni, sullenergia corporea, sul piacere sessuale. Le une e le altre ci permettono di piangere, di arrabbiarci o di essere felici. - Provare piacere e soddisfazione: sentirsi vivi e felici. - Essere oggetto di attenzione: di sostegno, interesse, preoccupazione, comprensione, cura, affetto. - Essere capaci di attenzione per gli altri. - Avere amici di cui fidarsi e che si fidano di noi. Amici dello stesso sesso e di sesso diverso. - Accordare e ottenere rispetto, a prescindere dallo status o rango sociale. - Sentirsi uguali agli altri in dignit ed importanza.

2. 4.

BISOGNI LEGATI ALLA SFERA INTIMA

- Bisogno damare: uniti ad una persona con cui scambiare un feeling di contatto, legame e rapporto affettuoso. - Capirsi: capire s stessi ed essere capiti dallaltro con cui si relaziona in maniera profonda. - Poter dire e sentirsi dire la verit, in modo amabile e costruttivo, anche se talvolta pu far male. - Esprimersi altruisticamente, senza guardare cio al tornaconto personale. - Stringere legami con un altro adulto, lasciando cadere le difese. - Arrivare ad una comprensione spirituale del mondo e del proprio posto in esso. - Avere un legame sessuale affettuoso e completamente libero, che si esprima nellamore in senso pieno.

CAP. III CHE SEGNALI STAI INVIANDO E RICEVENDO?


3. 1. PREMESSA
I segnali corretti sono gli elementi di connessione fondamentali nelluomo. Essi armonizzano le zone con i bisogni e limmagine, e aiutano a creare la perfetta sincronia.

3. 2. SEGNALI
1. Ritiro; 3. Accusa; 5. Doppi messaggi;

SBAGLIATI:

2. Difesa; 4. Egocentrismo; 6. Interpretazioni del carattere; 8. Impaccio nel comunicare col corpo; 10. Messaggi sessuali egoistici;

7. Occhi che sfuggono al contatto; 9. Dipendenza;

3. 3. I

DODICI PRINCIPALI GRUPPI DI SEGNALI

1. Segnali Pubblici; 3. Segnali Personali; 5. Segnali Informativi; 7. Segnali Psicologici; 9. Segnali Motivazionali e di Successo; 11. Segnali di Rispetto e di Riconoscimento;

2. Segnali Sociali; 4. Segnali Intimi; 6. Segnali Emotivi; 8. Segnali Fisici; 10. Segnali di Bisogno e Desiderio; 12. Segnali Sessuali.

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