ANNO XVIII - N. 2
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Jaime Carb
Liberica Deoleo in vendita Per Bertolli, Carapelli e Sasso si cerca cordata tricolore
SCAGLIARINI A PAGINA 11
ALIMENTARE
EVENTI
IL PUNTO
Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003 conv. L.46/2004 art. 1, c1 DCB Milano
na delle grandi novit del 2014 sar il cambio di stagione nelle economie emergenti. Nel senso che con ogni probabilit rallenteranno il passo della loro crescita. E in qualche caso potrebbero essere colpite da vere e proprie crisi di fiducia. Complessivamente il fenomeno pu essere negativo. Ma potrebbe offrire opportunit ad alcuni Paesi sviluppati della periferia a esempio lItalia se questi si sapranno posizionare in modo intelligente. Le ragioni alla base delle difficolt di numerosi Paesi emergenti sono almeno tre. Una viene da Washington: il tapering cio la riduzione dellintervento della Federal Reserve sui mercati finalizzato a tenere bassi i tassi dinteresse provocher lo spostamento di flussi di denaro verso gi Stati Uniti e fuori dalle economie emergenti. Lo si gi visto ai primi accenni di tapering la scorsa primavera con effetti significativi in Paesi come India e Brasile. La Banca mondiale prevede che non sar unonda travolgente, ma occorre fare attenzione perch in qualche caso queste economie hanno sbilanci finanziari seri. Una seconda ragione, meno dirompente ma di pi lunga durata, dipende dalla fine del boom dei prezzi delle materie prime che ha sostenuto tanti Paesi emergenti negli ultimi anni. La terza legata allinstabilit politica che si registra in economia dallalto potenziale teorico ma vulnerabili a cambiamenti di governo: in India, Turchia, Thailandia, in larghe parti del Sudamerica e persino in Cina, dove le tensioni militari con il Giappone sulla questione delle isole Senkaku /Diaoyu potrebbero avere effetti negativi a Pechino. Quanto sar rapido questo cambio di stagione difficile da prevedere: certo, si tratta di un fenomeno rilevantissimo. Una parte dei flussi finanziari in uscita dalle economie andr in America, unaltra cercher opportunit di crescita nuove: i Paesi coraggiosi che sapranno offrirle saranno i vincitori dellanno in corso e di quelli a venire.
e polizze obbligatorie per gli automobilisti in Italia hanno prezzi sempre elevatissimi e le disparit geografiche enormi. La legge che dovrebbe riformare il settore in discussione, ma non avr vita facile. In attesa di tariffe pi allineate al resto dEuropa ecco i consigli per spendere meno possibile e la classifica delle compagnie migliori compilata per CorrierEconomia dallIstituto Tedesco Qualit e Finanza
ALLE PAGINE 20 E 21
Il sondaggio
Tasse all80%
Quando il Fisco incentiva le aziende a scappare allestero
DI ISIDORO TROVATO
A PAGINA 18
Fonte:
59% 41%
... rinunciare a un prezzo pi basso, ma avere la garanzia della qualit dei servizi offerti
enti miliardi di asset in vendita. Si annuncia un anno di grandi svolte. Lo Stato fa la parte del leone e annuncia la volont di liberarsi di aziende e partecipazioni per oltre 14 miliardi di euro per far fronte alla crisi. Le imprese private, che gi da tempo hanno scelto di focalizzarsi sul core business, contano di realizzare circa 6 miliardi dalle cessioni. Sul piatto dellofferta le Poste e gli immobili, banche e assicurazioni. Grandi affari per gli intermediari.
ALLE PAGINE 2, 3, 4
Nordest
S. Franchino
DI MARIO GEREVINI
Cessioni e caccia al tesoro dei Ligresti Yahoo! Ciclone Mayer Il cambio di marcia di Unipol-FonSai Il repulisti dei manager
DI ROBERTA SCAGLIARINI DI GRETA SCLAUNICH
@danilotaino
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ltimo sprint per Carlo Cimbri e il top management di Unipol. Entro domani saranno comunicate le cessioni, imposte alla compagnia assicuratrice bolognese dallAntitrust e destinate alla tedesca Allianz. Cos la fusione con FondiariaSai diverr pienamente operativa e Cimbri potr focalizzarsi sul business.
A PAGINA 7
baller da sola
DI FABIO TAMBURINI
A PAGINA 6
opo il suo braccio destro De Castro, strappato solo un anno fa a Google, anche il direttore delle news Jai Singh ha lasciato Yahoo!, la societ Web dove la Ceo Marissa Mayer punta con decisione sui contenuti editoriali (con un occhio al marketing). In un anno le azioni sono risalite da 19 a 40 dollari, ma la pubblicit arranca.
A PAGINA 14
Storie italiane Dieci anni di vita, una missione mai portata a termine per far nascere lEsposizione permanente del Made in Italy
a pi recente esibizione del masochismo di cui andiamo giustamente famosi (e fieri) sulla scena internazionale la storia della Fondazione Valore Italia. Chiusa dopo dieci anni inutilmente trascorsi, senza aver svolto la missione per la quale era stata creata, e avendo speso una montagna di soldi pubblici: almeno 50 milioni di euro. Molte le firme sotto questa sbalorditiva vicenda. Quelle di almeno cinque governi e altrettanti ministri dello Sviluppo economico. A partire dal
secondo esecutivo guidato da Silvio Berlusconi, che con la finanziaria approvata a Natale del 2003 istituisce lEsposizione permanente del Design Italiano e del Made in Italy. Subito si capisce quale sar landazzo. Per far nascere lorganismo attuatore del progetto, ovvero la Fondazione Valore Italia, ci vogliono infatti ben 21 mesi. Ma la sede, almeno, sembra quella giusta per ospitare ci che dovrebbe essere anche una specie di Moma italiano: il palazzo della Civilt italiana, meglio noto come il Colosseo quadrato, citazione razionalista del monumento simbolo di Roma, uno
Palazzo Il Colosseo quadrato dei pi famosi del mondo. L erano stati appena spesi 16 milioni di euro pubblici per adattarne una parte a Museo dellaudiovisivo: limmobile di propriet dellEur spa, una societ controllata al 90% dal ministero dellEconomia e per la quota rimanente dal Comu-
ne di Roma. A quella somma si aggiunge una prima tranche di altri 15 milioni per i lavori necessari allEsposizione del Made in Italy, pi una seconda di analogo importo, di cui stata finora spesa circa met. Mentre per il funzionamento della Fondazione viene stanziata la cifra di 13 milioni. Le cose, per, secondo le modalit tipiche italiane, procedono a rilento. Un po per i problemi legati alla ristrutturazione, ma un po anche per le vicissitudini politiche. Tanto che a un certo punto, in attesa di concretizzarne la missione istituzionale, si decide di assegnare alla Fondazione
anche altri compiti, tipo lattivit di lotta alla contraffazione o la progettazione di spazi destinati a utilizzo museale. Merita di essere ricordato lo studio per lunificazione del Museo storico delle Poste con la Collezione degli strumenti di peso e misura. Merita, anche come cartina di tornasole del virus dello spreco assurdo che alberga nella nostra pubblica amministrazione: perch identico incarico, dopo che la Fondazione aveva consegnato il progetto, stato poi affidato a unaltra istituzione pubblica, per un costo supplementare di 300 mila euro. Si va avanti cos finch nel-
laprile 2012 il governo Monti stabilisce che Valore Italia un ente inutile da chiudere. Al posto del presidente Massimo Arlecchino arriva dunque un commissario. E Carlo Malinconico, il sottosegretario di Palazzo Chigi dimissionario qualche giorno dopo la sua nomina: dovrebbe restare al timone fino alle esequie, fissate per il primo gennaio 2014. Ma lex presidente fa ricorso al Tar, che gliela d vinta. Viene dunque annullato il commissariamento, ma non il funerale della Fondazione. Per non si sa a chi farlo celebrare. La legge che ha decretato la fine di Valore Italia dice infatti che
il commissario avvia le procedure di liquidazione. Ma il commissario non c. E si precipita in un limbo surreale. Mentre gi a luglio 2013 stato annunciato un accordo in base al quale Eur spa affitterebbe il Colosseo quadrato al gruppo francese di Bernard Arnault come sede di Fendi per 2,8 milioni lanno: quasi due in meno rispetto ai 4,7 stimati dallAgenzia del territorio nel 2007. Da vetrina del Made in Italy a emblema delle conquiste francesi in terra italiana. E per la modica spesa di 50 milioni: un vero capolavoro.
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COR RI E R ECONO M I A
AAA Vendesi
I MILIARD DI EURO
aa vendesi. Primarie societ, pubbliche e private, quote azionarie, immobili. Stima, 20 miliardi di euro. Pluri intermediari. Sar stata la crisi, suprema acceleratrice, o la necessit di cassa che non mai troppa ma oggi chi pu e ne ha ancora uno di redditizio, si focalizza sul core business. Le partecipazioni non vanno pi di moda, meglio vendere e concentrarsi sul business, ma dellazienda.
La ripresa
Un processo non nuovo. Nel settore pubblico la fine dello scorso secolo venne caratterizzata dalle privatizzazioni sulla spinta dellentrata in Europa e dei parametri di Maastricht: prima le banche, con le tre Bin, poi Eni, Enel, Finmeccanica, la Telecom. Quindi una lunga pausa a inizio degli anni duemila, interrotta nel 2008 dalla cessione di Alitalia, che vola privatamente dal 13 gennaio 2009. Ora inizia un altro giro. Vanno sul mercato le Poste, uno dei grandi simulacri del potere di Stato, per anni luogo di inefficienze e clientele, ragnatela di 14 mila uffici postali e 144 mila dipendenti. Lo Stato italiano ha le casse vuote - il
balletto sullImu lennesima prova - e finalmente pare deciso a fare a meno di alcune delle sue aziende, controllate o partecipate: Stm, Enav, Fincantieri, Sace, Snam. Non stanno meglio i privati. I singoli risparmiatori sono con lacqua alla gola. Il crollo del mercato immobiliare il segnale pi evidente: il bene rifugio per eccellenza degli italiani, il mattone, gravato di troppe tasse e questo ha contribuito ad accelerare una dinamica gi in atto: si sono bloccate le compravendite, anche i notai (!) faticano e licenziano. Chi ha avuto bisogno ha messo in vendita la casa al mare, la seconda casa; talvolta anche la prima. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: le aste giudiziarie di immobili figurano tra le rari voci in crescita nella vendita di spazi pubblicitari sui quotidiani. Poi ci sono le societ, industriali e finanziarie. Le banche sono state le prime a iniziare un processo di razionalizzazione della propria struttura e non hanno ancora finito. Il panorama presenta anche oggi ampie variet di offerta, si va dal mattone alle societ di gestione del risparmio, dalle societ bancarie alle assicurative. Nel mondo della finanza i primi passi sono stati mossi da
Federico Ghizzoni di Unicredit. Raccolta la pesante eredit di Alessandro Profumo, ha riposizionato la banca su un sentiero percorribile, cedendo senza svendere. Ha alienato la quota di Borsa Italiana nel frattempo confluita nel London Stock Exchange, come han fatto altre banche e il 9 per cento della Borsa di Mosca, una quota della banca polacca Pekao (di cui mantiene la maggioranza assoluta) e lassicurazione turca Yapi, il 6 per cento di Fonsai e la banca posseduta in Kazakistan.
Razionalizzazione
Con le altre maggiori banche operanti in Italia (Intesa Sanpaolo, Mps, Bnl), nel dicembre scorso Unicredit ha avviato la procedura di cessione a Fondo Strategico Italiano, F2i sgr e Orizzonte sgr del 59,3 per cento di Sia, la societ per lautomazione dei servizi bancari. Ghizzoni stato il primo, pressato dagli eventi, ma il cambiamento di passo dellin-
2,4
tero sistema stato dettato da Mario Greco, amministratore delegato del gruppo Generali dallagosto 2012. In meno di un anno e mezzo, Greco ha cambiato dallinterno quel sistema di rapporti azionari, di scambi di quote, che ha legato per anni il sistema finanziario italiano. Se, allepoca in cui venne ideata da Enrico Cuccia, la ragnatela di incroci trovava giustificazione nella debolezza dei singoli, venuta meno questa, le compartecipazioni hanno probabilmente funzionato, pi recentemente, da freno. Sicuramente da alibi. Greco ha iniziato lopera di pulizia, ha slegato i nodi, mettendo in vendita con orizzonte fine 2014, asset per complessivi 4 miliardi di euro. Ha gi ceduto il 12 per cento di Banca Generali, le riassicurazioni negli Usa, le partecipazioni in Messico, litaliana Fata, portando a casa 2,4 miliardi di euro. Resta da vendere Bsi, un istituto dinvestimento (ex Banca della Svizzera Italiana), basato a Lugano e con molti interessi in Oriente. In pi le Generali sono uscite da Rcs Mediagroup (societ che edita questo giornale), come ha fatto Unicredit e come conta di fare anche Mediobanca.
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Trasformazioni
Su un percorso di trasformazione si mosso invece Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca: meno holding e pi business (pi credito, anche con Che Banca!) lobiettivo e cos sono state poste in vendita partecipate storiche del gruppo di piazzetta Cuccia, da Gemina a Telco, a Rcs, fino alle operazioni gi concluse che annoverano tutte le poltrone che, un tempo, riempivano il salotto buono della finanza italiana: Fiat, Pininfarina, Finmeccanica, Fer-
* In rapp
orto
Maramotti
rari, Fondiaria, Ciments Francais, Commerzbank, Mediolanum, Capitalia (Unicredit), Intesa San Paolo. Unonda lunga che non si esaurisce. Il recente cambio di guida al vertice di Intesa San Paolo, prima banca per numero di sportelli in Italia, lascia intuire un prossimo cambiamento di passo dentro C de Sass. Se lipotesi di messa in vendita del cospicuo parco immobiliare della banca ri-
Mediobanca ha cambiato strategia: meno holding, pi credito. Il salotto buono non serve pi
sale ancora al tempo della gestione di Corrado Passera (si parl anche di quotazione di Fideuram e su Eurizon le ipotesi sono state molteplici), la nomina di Carlo Messina a ceo del gruppo contribuisce a fare chiarezza: In prospettiva ha dichiarato Messina la nostra visione che la banca entrer sempre meno nell equity e sempre pi si concentrer sul fare credito. Il nostro obiettivo
tro anni fa da Jp Morgan per occuparsi della divisione financial institution. Un segmento di business che, con la partenza della vigilanza unica europea e gli aumenti di capitale in arrivo (tra Mps, Bpm e Carige), pu regalare grandi soddisfazioni (utili e bonus a seguire). *** Le Fondazioni bancarie, odiosamate signore della finanza italiana, sono tirate in ballo per salvare banche, mettere al sicuro reti strategiche, rilanciare grandi infrastruttu-
re. Tanti progetti con una matrice comune: aprire le (ancora) capaci casse degli enti e delle loro partecipate. Per le fondazioni guidate da Giuseppe Guzzetti un destino comune con le casse di previdenza, anche loro chiamate in causa a finanziare progetti, infrastrutture e salvataggi. Urge una risposta comune, devono aver pensato gli organizzatori dellincontro a porte chiuse che mercoled metter attorno allo stesso tavolo lo stesso Guzzetti con il presidente della Cassa Depositi e prestiti Franco Bas-
Imagoeconomica
Imagoeconomica
CO R RI ER ECO NO M I A
La partita decisiva
14,4
S. Avaltr oni
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Vendita a privati ne Quotazio in Borsa Vendita o Borsa ne Quotazio in Borsa Vendita a privati
1 sem. 2014 1 sem. 2014 2 sem. 2014 Entro il 2014 Entro il 2014 n. d. n. d.
40% 49% 3%
2.050
ebutto in Borsa al pi tardi in dicembre, ma a un patto: che per i prossimi tre anni siano garantiti allazienda circa cinque miliardi di soldi pubblici, come compenso complessivo per la gestione e la raccolta del risparmio postale. questa la vera condizione di Massimo Sarmi, amministratore delegato di Poste Italiane, per la privatizzazione del gruppo, primo azionista industriale di Alitalia con il 19,48% e fetta maggiore delle annunciate cessioni di Stato. Una torta che, se tutto va come previsto, dovrebbe fruttare intorno ai 14 miliardi con la vendita, o il collocamento in Borsa, delle quote di otto aziende pubbliche (vedi tabella). In ordine cronologico possibile: Enav, Fincantieri, Sace, Cdp Reti e Poste, tutte attese entro il 2014; e poi, con tempi che paiono indefiniti, Eni; la newco in arrivo da Grandi Stazioni (conterrebbe le principali attivit retail della controllata di Ferrovie dello Stato); e (forse) StMicroelectronics.
Paese
Operatore
Quota Modalit Capitalizzazione ceduta ai di acquisto per al 27/11/13 dipendenti i dipendenti (mld/)
A pagamento con sconto A pagamento con sconto A pagamento con sconto Gratuite A pagamento con sconto
1) Con Kfw, lequivalente tedesco della Cassa depositi e prestiti; 2) Con Oiag, holding delle partecipazioni di Stato; 3) Nata da scorporo da Tnt, parzialmente privatizzata nel 1998; 4) Societ di gestione delle partecipazioni pubbliche Fonte: Poste Italiane S. Avaltroni
Vendita o Borsa
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600 710
Il paradosso
Ma come, il Tesoro privatizza una propria impresa le Poste per incassare denaro (circa 4,8 miliardi il possibile introito dalla quotazione del 40%, vedi tabella) e deve garantirle gli stessi soldi perch sia privatizzata? Paradossale, ma c una logica. Le Poste vendono attraverso i propri sportelli i prodotti della Cassa depositi e prestiti (controllata anchessa dal Tesoro), come libretti e buoni fruttiferi. Per remunerare questo servizio, la Cdp versa loro ogni anno un forfait: 1,6 miliardi nel 2012 (4,8 se moltiplicati per tre anni). denaro che fa la differenza fra un bilancio in utile o in perdita (1,032 miliardi il margine netto di Poste nel 2012). La convenzione Poste-Cdp scaduta il 31 dicembre e finora stata annuale. Sarmi chiede che diventi triennale (probabile) e la cifra salga (difficile). Le parti stanno decidendo in questi giorni. Lobiettivo dare maggiore stabilit ai ricavi
100% 14%
n. d.
coni in ; ersit Boc dellUniv o diversamente e im st dicat be ta su a, valuta ) tranne dove in 14; 4) Conterreb lic b b u p 2 in mano etti, bilanci 201 one al 15/1/20 0% zi n la quota 6 o debiti pitalizza ione del to per il dalla cess lte lEbitda men Snam; 3) Su ca rrovie dello Sta o ss ca la a Fe din e vo so u o a q la p m el in ti ca d nomia S (c fa p ) 1 e lue Cd iere Eco quity va da Eni a tazioni, ch one Corr elle aziende base alle i cessione 2012 tail di Grandi S aborazi d i el : at re d te d n t re su Fo Bocconi 2) Valo principali attivi niversit le e dellU
in vista della quotazione: per la quale Sarmi si ritiene tecnicamente pronto, rinnovo degli accordi permettendo. La revisione della convenzione con Cdp si aggiunge a una seconda condizione, che sia allungato a cinque anni il contratto di programma con cui viene remunerato il servizio di corrispondenza. I rappresentanti di Poste, governo e Authority delle comunicazioni sono al lavoro per ridefinire con chiarezza il quadro regolatorio postale. Il rischio da evitare che Bruxelles condanni gli aiuti di Stato. I proventi della quotazione, comunque, non andrebbero necessariamente a ridurre il debito pubblico, ma a rafforzare il sistema industriale di Poste. Lo stesso accadrebbe con altre controllate di Stato in cessione, come Grandi Stazioni. Con il debutto di Poste in Borsa, comunque, il Tesoro darebbe il via a una rivoluzione
italiana: lingresso nellazionariato dei dipendenti, ai quali sarebbero riservate, gratis, azioni per il 5% circa. il modello seguito da cinque su sei operatori postali europei quotati, in testa i tre che hanno scelto il listino lanno scorso. La portoghese Ctt, in Borsa dal 5 dicembre, ha ceduto ai dipendenti azioni a sconto per il 5% del capitale; linglese Royal Mail, debuttata l11 ottobre, il 10% (gratuite); la belga Bpost, in giugno, lo 0,46% (a sconto). Lo stesso avevano gi fatto Deutsche Post Dhl (6% a sconto) e la Post austriaca (5,4% a sconto). Lunica eccezione lolandese PostNl, nata da Tnt. Siamo contrari alla rappresentanza dei lavoratori nel consiglio damministrazione di Poste, il rischio dimpresa va assunto dai manager, dice per Massimo Cestaro, segretario generale Slc Cgil. Quello sindacale un fronte aperto anche in
Alitalia per Sarmi, il cui mandato alle Poste scade in primavera, ma potrebbe essere rinnovato per la quarta volta, in un 2014 che si apre con un successo e una gatta da pelare.
Emiri e mandato
Il successo che il Consiglio di Stato il 10 gennaio ha annullato la multa da 39,37 milioni inflitta a Poste dallAntitrust per abuso di posizione dominante. La grana lAlitalia. Sarmi non entrato nel consiglio dellex compagnia di bandiera, ma chiaro che avendovi versato 75 milioni intende indirizzarla. Il primo passo sar seguire da vicino, a partire da oggi, la trattativa con il possibile socio Etihad, da cui ci si attende unofferta prima dellestate. Il secondo passo avviare le sinergie su informatica e voli charter. Entro fine mese prevista la firma del contratto per trasferire i sistemi informatici di Alitalia nel data center delle Poste a Torino. C il progetto di costruire una grande banca dati con tutte le informazioni registrabili sul traffico aereo, dai percorsi ai consumi di benzina. Quanto ai voli, unidea di Sarmi usare anche i Mistral delle Poste per trasportare passeggeri da Catania. Una discreta diversificazione per le Poste che hanno chiuso il 2013 con un +15% di circolazione dei pacchi, ma un altro 10% di calo della corrispondenza.
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creare valore per gli azionisti. Non parlo di logiche di potere, di salotti: non mi interessano queste cose. Quello che potremo valorizzare guadagnando, lo valorizzeremo. Il passaggio dalle parole ai fatti stato immediato, con la messa in vendita della quota nelle Generali (il cuore di tutte le partecipazioni simboliche del Paese). La lista delle offerte speciali lunghissima, gli inter-
Larrivo di Carlo Messina in Intesa San Paolo ha portato alla cessione della quota del Leone
mediari si sfregano le mani e fanno affari doro. C chi vende per urgente necessit come la Fondazione Mps e chi per cambiare volto alla propria societ. Chi spinto dalle casse vuote (lo Stato) e chi dalle imbarazzanti eredit del passato (Carige). Tutti pi piccoli, nella speranza di poter ancora essere, tutti, pi competitivi. @Righist
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Vertice Massimo Sarmi, amministratore delegato di Poste Italiane. Il suo mandato scade in primavera
COR RI E R ECONO M I A
Mattone pubblico Acquistati da Cdp 22 edifici militari, 2 ospedali e 2 scuole. La cerniera Invimit
Energia si quota? Immobili Ecco chi frena le cessioni Ansaldo S, ma con un socio estero
Vendite per un miliardo questanno. Ma i comuni difendono le riserve indiane In arrivo il nuovo presidente dagli Usa
DI ALESSANDRA PUATO
i sono un ventina di persone nella squadra di Bruno Mangiatordi al Tesoro, a lavorare sulla valorizzazione degli immobili pubblici. Due o tre di loro sono in un ufficio a parte, dedicato agli indennizzi. Quelli chiesti da chi acquist palazzi da Stato e comuni allepoca delle cartolarizzazioni tremontiane e ora si trova con beni diversi dalle aspettative, magari perch mancava unautorizzazione urbanistica. A quei tempi il mattone fu svenduto, si ammette nei corridoi del Tesoro, e beffa vuole che lo Stato debba ora anche pagare le penali. Perch non sia pi cos, il lavoro pi difficile catalogare e organizzare tutto il mattone pubblico: laltra faccia delle privatizzazioni, loperazione gi partita. Tre gli strumenti. Uno, la
2 11 iardi
Nella lista
S. Franchino
Totale mil
5 41 iardi
Ospedale al Mare-Venezia Caserma Masini-Bologna Villa Tolomei-Firenze Isole San Giacomo e SantAngelo-Venezia Palazzo Giffoni-Tropea Palazzo degli esami-Roma Teatro comunale-Firenze
Fonte: Cdp
La neonata sgr Invimit investir in fondi. Nei piani il recupero delle scuole
Cassa depositi e prestiti con il suo Fiv, Fondo di valorizzazione immobiliare: ha acquistato il 26 e 27 dicembre, in sordina, 40 edifici dal Demanio. Due, la neonata societ di gestione Invimit, guidata da Elisabetta Spitz: sta partendo con la costituzione di fondi immobiliari e fra le prime operazioni pensa al recupero delle scuole. Tre, la direzione Patrimonio immobiliare pubblico al Tesoro, appunto, da novembre affidata a Mangiatordi. Ha appena concluso, dopo complicato inventario (diversi comuni sotto i 10 mila abitanti sono restii a inviare i dati), il Rapporto sul patrimonio immobiliare dello Stato e degli enti locali, che al vaglio del ministro dellEconomia Fabrizio Saccomanni e dovrebbe essere pubblicato entro marzo. Per questanno lobiettivo, in linea di massima, vendere mattoni pubblici per un miliardo di euro: valorizzandoli e
comprendendo solo gli edifici non in uso, collocabili sul mercato, che non generino problemi di urbanistica. Si vuole vendere il mattone di Stato sterile insomma. Per farlo miracolo rendere. Anche ricavandone aree per la comunit: si possono affittare spazi nelle scuole, la sera, per esempio, per le assemblee di condominio; o costruire poli di piccoli e dignitosi alloggi per anziani con servizi comuni come la lavanderia, ha in mente Spitz. Lidea costruire un nuovo mercato immobiliare, sul patrimonio pubblico.
Chi accelera
Governo Fabrizio Saccomanni, ministro dellEconomia e delle Finanze. Ha al vaglio il Rapporto sul patrimonio immobiliare pubblico, appena completato donecchia a Torino; lAntica sede vescovile di Trieste; due isole veneziane, SantAngelo e San Giacomo; il Teatro comunale di Firenze e il Palazzo degli esami a Roma. Una partita di giro, lo Stato vende con una mano e con laltra (Cdp) ricompera? Lidea piuttosto far ripartire il mercato, ristrutturando e rivendendo gli edifici a privati perch ne facciano altro, come alberghi (in linea con il piano del turismo del Fondo strategico), e centri commerciali. Si tratta ora di proseguire, ma con le carte in regola. Bisogna selezionare gli immobili giusti, accertarsi che abbiano le autorizzazioni necessarie (le caserme sono una fucina di abusi edilizi) e superare i freni. Soprattutto dei comuni. La gran parte del patrimonio immobiliare pubblico circa l80% di un portafoglio stimabile 415 miliardi di euro
degli enti locali: 530 mila edifici, per circa 240-320 miliardi, dice il Rapporto Astrid di settembre. Il guaio che lo stesso rapporto scrive: Fino a oggi per la maggior parte questi enti hanno mostrato forti resistenze a dismettere o valorizzare le loro propriet che, troppo spesso, sono la ragione essenziale della loro esistenza e rappresentano vere e proprie riserve indiane.
Maurizio Tamagnini, amministratore delegato del Fondo strategico italiano, piace paragonare la turbina delle centrali combinate a una grande pentola che brucia gas a 1.200 gradi. Se sbagli a costruirla, salta tutto. Serve perizia. Per questo lFsi controllato da Cassa depositi e prestiti ha investito in Ansaldo Energia (17 milioni di utile netto e 3,6 miliardi di ricavi nel 2012): perch una delle poche aziende al mondo che hanno la tecnologia per le turbine a gas; ha ordini per il 93% dallestero; commissiona a fornitori per il 67% italiani; quinta per ordini di impianti a gas dopo i tedeschi della Siemens (28% nel 2010-2011), gli americani di General Electric (24%), i francesi di Alstom
1
al valore attuale di cessione sarebbero circa 230 milioni. Loperazione per condizionata allingresso in azionariato di un socio industriale estero, con una quota di minoranza qualificata (intorno al 30%). Al Fondo strategico potrebbe restare un 30-40%. Il socio devessere un partner industriale che fornisca i soldi per lespansione internazionale e per costruire la turbina di nuova generazione. Fino a prima di Natale il partner straniero sembrava certo, Doosan. Ora si parla daltri soci. Secondo fonti informate, ci sono state manifestazioni dinteresse. Laltra novit che questa settimana dovrebbe essere nominato il presidente di Ansaldo Energia. Fonti informate parlano di una figura di stan-
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Caserme e ospedali
La Legge di stabilit 2014, votata in dicembre, ha previsto infatti dismissioni di edifici pubblici per 1,5 miliardi in tre anni (500 milioni allanno). Ed di 490 milioni linvestimento di Cdp (attraverso il fondo Fiv Plus) nei 40 edifici citati. Ecco gli inediti dettagli: 33 immobili sono dello Stato e sette degli enti territoriali; 22 di questi sono strutture militari, due ospedali, due scuole non pi utilizzate; il 75% della superficie al Nord (Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Torino, Venezia) pi Roma. Quasi tutti (33 su 40) gli immobili acquisiti sono sottoposti a vincoli storici o artistici; e quasi tutti sono vuoti e vanno restaurati. Nella lista ci sono lOspedale al mare a Venezia e gli Ospedali Riuniti di Bergamo; le tre caserme di Bologna Masini, Sani e Mazzoni, per cui si cercavano da tempo acquirenti; la scuola Bon Brenzoni a Verona e lIstituto tecnico di via Bar-
Architetto Elisabetta Spitz, amministratore delegato di Invimit: la societ di gestione pubblica che deve investire nei fondi immobiliari
Unaltra difficolt in uscita: trovare lacquirente. Perci la divisione di Mangiatordi starebbe lavorando per rendere accessibili a tutti le informazioni sugli immobili in vendita, con una banca dati informatica. Poi si mette in asta. Ma c anche laltra strada, quella finanziaria dellalleanza pubblico-privata. Dove lattore di Stato lInvimit. Nata nel giugno 2013, autorizzata in ottobre dalla Banca dItalia, da due mesi la societ di gestione nella nuova sede romana, zona Trevi, con una decina di persone (dovrebbero raddoppiare a fine anno). Dovrebbe essere operativa a fine mese. Ha 1,4 miliardi di euro in dotazione (dallInail, vanno remunerati), da investire in 48 mesi in due modi: con un fondo di fondi, in via di costituzione, che investa in altri fondi immobiliari privati; e direttamente, a fianco dei privati, in alcuni fondi immobiliari dedicati, nel quali siano conferiti gli edifici pubblici. Dai comuni, per esempio. Se mollano il freno.
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s.F.
(6%), alla pari con i giapponesi di Mitsubishi (6%). Si ritiene che potrebbe dunque andare in Borsa, come da indiscrezioni della scorsa settimana: ma sul lungo periodo e con un socio straniero come partner, a fianco di Fsi: non necessariamente i coreani di Doosan. Sulla scia della notizia, Finmeccanica ha toccato venerd scorso il massimo di Borsa in 12 mesi: +31% a 6,365 euro. Il gruppo guidato da Alessandro Pansa ora socio di Ansaldo Energia al 15%, avendo chiuso la cessione a Fsi la vigilia di Natale (ne ha venduto l85% per 657 milioni, con impegno del Fondo a salire al 100% per 777 miliardi). Ecco i dettagli del piano-Borsa. Per Ansaldo Energia pu essere prospettata la quotazione nei prossimi 18-24 mesi, per una quota intorno al 30%:
ding elevato che arriva da una multinazionale americana. Sieder in un board che dal 23 dicembre rinnovato: a fianco del confermato Giuseppe Zampini, amministratore delegato, siedono Guido Rivolta e Barnaba Ravanne, entrambi direttori investimenti di Fsi, e Luigi Calabria, direttore finanziario di Finmeccanica. La quotazione in linea con la strategia del Fondo strategico: sviluppare e portare in Borsa 20 aziende modello di tecnologia e leader di nicchia, perch possano crescere allestero. La rinegoziazione del debito di 650 milioni, avvenuta in dicembre, serve la causa. Scadeva a giugno 2016, stato esteso a fine 2018 con le stesse banche: Bnp Paribas, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Hong Kong Shanghai Bank.
A. PU.
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Diario sindacale
emarro@corriere.it
uscire dalla Confindustria. La Fiat un caso particolare. Ma il fatto che Fim e Uilm sono convinte di avere la maggioranza assoluta nella categoria, il che consentirebbe loro di stipulare contratti nazionali che dovrebbero essere accettati anche dalla Fiom. Per evitare la marginalizzazione, Landini o chi per lui dovrebbe quindi rientrare sul sentiero unitario. Esattamente ci che vuole la Cgil, stanca dellanomalia Fiom. Per verificare la reale forza della Fiom bisogner per aspettare il 2015. Per rendere operante laccordo sulla rappresentanza mancano infatti le convenzioni con Inps e Cnel su conteggio e certificazione degli iscritti e dei voti alle Rsu. La Fiom far di tutto per boicottare le nuove regole.
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a domanda che ora tutti si fanno nel sindacato : Susanna Camusso riuscir a reggere le contestazioni della Fiom orchestrate da Maurizio Landini? La scena che si vista venerd scorso davanti alla sede della Cgil a Roma lannuncio di quanto potrebbe accadere nelle prossime settimane e nei prossimi mesi se lo strappo tra la confederazione e i metalmeccanici non verr ricucito. Mentre il direttivo della Cgil si riuniva per discutere e approvare laccordo applicativo sulla rappresentanza firmato il 10 gennaio
con Confindustria, Cisl e Uil, fuori alcune decine di lavoratori, provenienti da Pomigliano, inscenavano una protesta con tanto di slogan e striscioni contro lintesa sottoscritta da Camusso. La Fiom, che come ha detto lo stesso Landini non si sente vincolata dal regolamento sulla rappresentanza, capacissima di dar vita a contestazioni ripetute, pi o meno spontanee, verso i leader. In passato lo stesso Landini ne stato vittima ad opera della sinistra interna. E Camusso nella Fiom non mai stata amata, al punto che fu
costretta ad uscire dalla segreteria dei metalmeccanici nel 1997 perch in rotta con lallora leader, Claudio Sabattini, irriducibile di sinistra e teorizzatore dellindipendenza della stessa Fiom dalla Cgil. Uno scenario del tutto diverso da quello costruito dal duo Epifani-Camusso. Prima con la modifica statutaria, passata al congresso del 2010, che assegna alla Cgil pieni poteri sulle materie confederali e poi con la firma degli accordi sulla rappresentanza imposti alla
Fiom proprio in virt di questa regola. Landini contesta tutto ci e parla di carenza di democrazia nella Cgil. Ma allo stesso tempo smentisce categoricamente ogni ipotesi di scissione. Quindi contester dallintero, appunto. La battaglia ha ormai come orizzonte il congresso del prossimo 6-8 maggio a Rimini. Lo scenario di un congresso unitario, con la Fiom che dopo quattro anni di opposizione, rientrava nella maggioranza, saltato. Siamo ormai
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Finanza
Gruppi Da partner dei Ligresti a battitori liberi. Il big assicurativo ha ridotto la presenza estera. Il Belpaese il primo mercato extra Francia
era un tempo in cui Antoine Bernheim aveva raccolto il testimone di Andr Meyer, il grande banchiere della banca daffari Lazard che in Italia giocava di sponda con Enrico Cuccia, di Mediobanca. E, in scia, aveva consolidato posizioni di potere il finanziere bretone Vincent Bollor, tra gli azionisti di maggior peso in Mediobanca e poi vicepresidente delle Generali, capofila della cordata francese, pronta a farsi garante dellautonomia e dellindipendenza di Mediobanca. In questa cornice il gruppo assicurativo Groupama aveva affiancato Bollor come socio dellistituto con una quota inferiore di poco al 5%, ritenendo che fosse la carta migliore per crescere in fret-
europee. E lestero era soprattutto lItalia. Per i Ligresti lalleanza con Groupama aveva un doppio significato: il superamento della crisi drammatica del gruppo e lo sganciamento da Mediobanca. Ma loperazione fall il 5 marzo 2011, quando la Consob di Giuseppe Vegas stabil lobbligo per Groupama della doppia opa (offerta pubblica di acquisto) su Premafin e Fonsai. Pochi giorni dopo Groupama annunci la ritirata e, trascorsi pochi mesi, ci fu un vero colpo di scena: il crollo della societ assicurativa francese, travolta dalle difficolt in Grecia (dovera cresciuta molto) e dalla caduta delle borse internazionali (in cui aveva investito molto). Il conto lo pag Azma, che venne accompagnato alla porta e sostituito con il direttore
generale Thierry Martel. La medicina fu quella classica: vendita delle partecipazioni non strategiche (in Spagna, Inghilterra, Polonia) e di attivit francesi, cessione di parte delle propriet immobiliari, aumento di capitale da 500 milioni di euro.
Tenuta di Stato
La fortuna di Groupama stata che il sistema Paese ha fatto blocco, come conferma un episodio emblematico: lintervento demergenza da 300 milioni di euro della Caisse des dpots a fine 2011, decisivo per rafforzare il gruppo, finito nel mirino delle societ di rating che avevano declassato e posto sotto osservazione il titolo per la bocciatura definitiva a junk bond, cio al livello di spazzatura.
Fino a quando, nel novembre 2012, Thierry Martel ha annunciato che il programma delle dismissioni era terminato e che il perimetro del gruppo si era stabilizzato. Dichiarazioni a cui sono seguite quelle di Christophe Buso, amministratore delegato di Groupama assicurazioni, in Italia. Le cessioni sono finite, ha detto nel febbraio 2013, entrando nel merito anche della posizione in Mediobanca: Nel breve termine non abbiamo intenzione di uscire, perch una partecipazione importante e abbiamo fiducia nel management. Il mantenimento della quota peraltro coerente con limportanza che il business italiano ha raggiunto nel nostro gruppo. I numeri lo rendono evidente: 1,6 miliardi di premi
raccolti, pari al 60% del totale ottenuto da Groupama fuori dalla Francia. Ma chiaro che i rapporti sono cambiati.
Il lungo addio
E infatti, nellottobre scorso, arrivato lannuncio delluscita dal patto di sindacato Mediobanca. Lingresso fu deciso in un momento in cui il gruppo ricercava possibilit di crescita per linee esterne in Italia, stata la spiegazione ufficiale. Oggi non si rende pi necessario poich Groupama beneficia di una ormai solida presenza sul mercato italiano, dove conduce una strategia basata sulla crescita interna. Il che significa che non sono in arrivo acquisizioni. Anche se negli affari, come nella vita, mai dire mai. Top manager Thierry Martel, a capo di Groupama
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Gli analisti
Discontinuit
finita cos anche perch tutto cambiato. A partire da Bernheim che prima, nellaprile 2010, stato messo da parte al compimento degli 85 anni di et. E, qualche tempo dopo, morto. Non ha portato fortuna a Groupama neppure il tentativo di conquistare un ruolo strategico affiancando Salvatore Ligresti nellazionariato di Fonsai. Il grande accordo venne annunciato nellautunno 2010 e aveva come cardine lentrata di Groupama in Premafin, la holding dei Ligresti. Poi lintesa prevedeva lacquisto di una partecipazione importante in Fonsai. Una doppia operazione che, in particolare, venne seguita da uno dei consiglieri pi ascoltati da Salvatore Ligresti: Massimo Pini, craxiano, combattivo esponente del comitato di presidenza dellIri, molto vicino a Tarak Ben Ammar, limprenditore tunisino in stretti rapporti con Bollor. Anche Groupama era molto diversa da quella attuale. Il numero uno era Jean Azma, che difese fino in fondo Bernheim definendolo un grande presidente delle Generali proprio poche settimane prima della sua sostituzione con Cesare Geronzi. Azma, buon amico di Bollor, aveva obiettivi ambiziosi: cambiare pelle al gruppo, quotarlo in Borsa e trasformarlo da societ che affondava le radici nella mutualit locale francese a multinazionale delle assicurazioni, che aveva come priorit la crescita allestero e lentrata nella classifica delle prime dieci compagnie
Allianz Michael Diekmann meglio della media del listino per tre ordini di motivi: il sostegno allaumento dei profitti offerto dalla crescita economica, il livello delle valutazioni non troppo elevato e il risanamento degli squilibri di bilancio realizzato in questi anni, che in grado di migliorare il rendimento per gli azionisti, recita lo studio curato dallanalista Richard Burden. A differenza dello scorso anno, tuttavia, secondo il Credit Suisse, gli investitori dovranno essere pi selettivi nella scelta dei titoli. In pole position per un ulteriore rialzo ci sono Allianz, Aviva, Axa e Ing. Mentre Generali, Helvetia e Mapfre sono giudicati scommesse pi deboli, con un giudizio underweight.
MARCO SABELLA
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Soci da remunerare
UnipolSai fa capo per il 63% alla holding Ugf, controllata dalle coop riunite in Finsoe. La cassaforte della cooperazione presieduta da pochi giorni da Adriano Turrini, di Coop Adriatica, ha bisogno di portare a casa un dividendo per compensare lo sforzo fatto per Fonsai. Finsoe ha contribuito con un aumento di capitale di 300 milioni allacquisizione del gruppo dei Ligresti ma registrava nel bilancio 2012 un indebitamento di 890 milioni e aveva in carico il 50,7% di Ugf a una cifra superiore ai valori di borsa: 2,2 miliardi contro una capitalizzazione dellintera societ di meno di 2 miliardi. Tale valutazione, spiegava il bilancio, stata determinata tenendo conto della redditivit prospettica. Il progetto di Cimbri prevede che UnipolSai si concentri solo sul business assicurativo. In questo quadro va letta la vendita della partecipazioni ereditate da FonSai (Pirelli, Mediobanca, Generali), la mancata adesione allaumento di capitale Alitalia e luscita dai patti di sindacato (Rcs, Sorin). Delleredit scomode ricevute dei Ligresti restano ancora da sistemare gli immobili e la partecipazione in Atahotel, fonte di perdite e grattacapi come laltra partecipazione storica di Bologna, Unipol banca. Listituto di credito controllato per il 67,74% da Ugf e per il restante 32,26% dalla UnipolSai dovr essere ricapitalizzato per lennesima volta a breve cos come Atahotel. Ma Cimbri tranquillizza: Abbiamo la capacit di produrre reddito su tutte le altre componenti questo consentir di assorbire anche una cifra pi importante di quella che la banca ha fino a ora evidenziato senza sconvolgere i programmi del gruppo. @rscaglia1
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ultimo tassello del puzzle andr a posto domani, con la definizione del portafoglio premi da cedere ad Allianz per rispettare i paletti Antitrust. Dopo di che il nuovo gruppo assicurativo nato dalla fusione tra Unipol e FonSai e quotato in borsa dal 6 gennaio avr il diritto di esistere, senza la minaccia di pagare multe. Anzi con la prospettiva di incassare subito diverse centinaia di milioni dalle cessioni.
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Nuove sfide
Per il suo ceo, Carlo Cimbri, finiscono due anni di battaglie burocratiche e legali e iniziano le sfide operative: chiuso il cantiere tecnico-giuridico si tratta di chiudere il cantiere industriale. La gestione integrata delle tre compagnie stata avviata la scorsa estate non appena Unipol aveva acquisito la maggioranza di Fonsai, ma solo ora che UnipolSai stata iscritta nel registro delle imprese e non ha pi ombre davanti pu far emergere quel valore reddituale e industriale che aveva indicato nel progetto di integrazione. E che dovrebbe consentire di premiare con il dividendo le coop azioniste di maggioranza. Cimbri ha ribadito nei giorni scorsi che la validit industriale del matrimonio era stata individuato ben prima della proposta ufficiale di salvataggio arrivata da Mediobanca, ora deve dimostrarlo. La seconda compagnia italiana per dimensioni nasce come una holding operativa con sette divisioni per ciascuna delle compagnie che ha assorbito (Unipol, Fondiaria, Sai, Milano, Sasa e Nuova Maa) ma deve ancora unificare il loro portafoglio prodotti, riorganizzare le rete delle 4.500 agenzie, sistemare dirigenti in so-
Seconda compagnia italiana Carlo Cimbri, amministratore delegato di Unipol assicurazioni dal 2009, ha guidato il gruppo cooperativo bolognese alla conquista di FondiariaSai, lex polo delle polizze della famiglia Ligresti
Il numero
vrapposizione e stabilire le funzioni delle sedi di Milano e Torino rispetto al quartier generale di Bologna.
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Obiettivi di utile
Il piano strategico al 2015 prevede di raggiungere un utile di 814 milioni con premi per 15,6 miliardi, invariati rispetto al 2012, e sinergie per 349 milioni lanno a regime, con costi di integrazione cumulati per 302 milioni. Un primo aiuto allalleggerimento dei costi (150 milioni) arrivato poco prima di Natale con la formalizzazione dellaccordo con i
MILIONI DI EURO Lobiettivo di utile 2015 fissato dal piano industriale di Carlo Cimbri per UnipolSai, a fronte di premi per 15,6 miliardi di euro
sindacati per il prepensionamento dei 900 dipendenti grazie al ricorso al fondo di solidariet assicurativo. Lintesa, la prima del genere a livello nazionale, prevede anche la rinuncia ai licenziamenti collettivi e la creazione di poli specialistici di gruppo localizzati nelle citt per limitare i trasferimenti dei lavoratori. Per un gruppo con 11.500 dipendenti controllato da azionisti cooperativi non secondario poter vantare una gestione sostenibile sul piano sociale oltrech finanziario. Anche perch sul fronte dei conti Cimbri continua a rassicurare tutti. Landamento del gruppo in linea se non oltre le previsioni del piano ha detto nei giorni scorsi. E ha sottolineato, in occasione del bilancio dei 9 mesi, che come management il nostro intendimento in base alle previsioni che abbiamo adesso di confermare la remunerazione del capitale unadeguata remunerazione non un attivit secondaria
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uindici anni fa Roberto Mazzotta si confrontava con lipotesi di una superpopolare italiana. Gi nel 2002 la Novara si fusa nella Verona. Adesso, forse complice la crisi, siamo arrivati al dunque. Lo conferma Gianni Zonin, 76 anni mercoled scorso, presidente della Banca Popolare di Vicenza. Presidente Zonin, sta per iniziare una nuova partita di risiko tra le banche italiane, con le popolari protagoniste? Non credo a queste cose. Guardo in faccia la realt e vedo che siamo sempre pi europei e sempre meno italiani. Ci viene chiesto di guardare a mercati allargati, le imprese che funzionano sono quelle che riescono ad esportare. Lo stesso vale per le banche. Siamo sottoposti a regole nuove. C lEuropa, la Banca Centrale Europea che vigila direttamente su 15 istituti italiani. Andiamo verso lUnione Bancaria Europea. Le banche devono avere dimensioni che, a costi accettabili, consentano controlli e operativit che, in un piccolo istituto, rischiano di gravare troppo sul lato dei costi. Ma il processo di concentrazione del settore inevitabile Lo so. Io sono un imprenditore agricolo. Pochi anni fa i coltivatori diretti in Italia erano 1,2 milioni. Oggi sono 600 mila. Ci sono poderi troppo piccoli, aziende agricole troppo piccole,
banche troppo piccole. Il futuro quello. Sono convinto che in 3-5 anni il numero delle banche in Italia si dimezzer. La met delle banche? Non sta esagerando? Avremo 3-4 banche a livello europeo, alcune di dimensione domestica e poi piccole e piccolissime banche locali. Questo futuro mi pare ineludibile. una direzione comune a molti settori. Siamo davanti a un cambiamento storico. Banche grandi e banche piccole. Chi nel mezzo star peggio? No. Star peggio chi non avr la giusta dimensione. Il caso industriale della Fiat esemplare. Loro sono la prima industria italiana e hanno sentito la necessit, per sopravvivere in un mercato globale, di darsi una dimensione mondiale. Bravissimi, ad averlo capito e ad averlo realizzato. E la Popolare di Vicenza sar aggregata o aggregante? La Popolare di Vicenza ha scelto la strada di non essere pi una piccola banca, bens di avere una dimensione media. Fino a 6-7 anni fa abbiamo corso molto, fatto molto shopping. Poi, con fortuna e lungimiran-
za, ci siamo fermati. Giusto in tempo. Diciotto anni fa, quando venni eletto presidente, la banca aveva 116 sportelli, per il 90 per cento in provincia di Vicenza. Oggi siamo a poco meno di 700 sportelli e abbiamo raggiunto una dimensione che ci permette autonomia di scelte e continuit di azioni, tanto che credo sia arrivato il momento di crescere ancora di dimensioni. il mercato che ce lo chiede. Quindi siete pronti per fare acquisti? Una cosa mi sento di garantire, lidentit della Banca Popolare di Vicenza non sar scalfita. S, ma gli acquisti? C una evoluzione dovuta alla crisi, che stata lacceleratore delle dinamiche in corso.
Per alcune banche oggi pi difficile mantenersi stand alone. Noi, diversamente, pensiamo sia giunto il momento di valutare alcune aggregazioni. Quali? Stiamo guardando due piccole cose. Una quindicina di sportelli della Carife di Ferrara a Roma e un piccolo istituto in Campania. Ma siamo pronti anche a passi pi importanti. Sono convinto che una maggiore crescita dimensionale sia utile per il nostro istituto. Nel 2013 abbiamo consolidato la banca e rafforzato le fondamenta con due aumenti di capitale da totali 606 milioni di euro. La Popolare di Vicenza una banca solida e abbiamo aperto il 2014 con lemissione di un bond a tre anni che, in due ore, ha ricevuto
Vicenza Gianni Zonin, 76 anni, dal 1996 guida la Banca Popolare di Vicenza, primo istituto per dimensioni tra le banche cooperative non quotate. Oggi il settore alla vigilia di unulteriore azione di concentrazione che inizier proprio dalle popolari
Dietro lo sportello
richieste per 800 milioni, contro i 500 offerti. Sono segnali importanti, che arrivano da soci e investitori. Sul vostro territorio la Popolare di Marostica - ieri in assemblea - e Veneto Banca sembrano avere il fiato corto. Guardate in quelle direzioni? A me piacerebbe realizzare una crescita prudente, senza strafare, non una sola opportunit. Ma ascoltiamo i suggerimenti e i consigli dellorgano di Vigilanza, con il quale ci muoviamo in pieno accordo. Quanto a Marostica e a Veneto Banca, le risposte del mercato e dei soci testimoniano grande stima nei nostri confronti. Il resto una partita estremamente complessa. In Italia ci sono istituti commissariati, altri potrebbero esserlo. Tutti noi che ci occupiamo di banche guardiamo con sempre maggiore impegno a incrementare i ratios patrimoniali che ci vengono dati come obiettivi. un momento
non facile, non possiamo sbagliare. Ci muoviamo con grande prudenza. un momento di cambiamento che sembra coinvolgere anche le centenarie certezze delle banche popolari. Sta finendo una storia? Sono convinto che, se la banca va bene e paga i dividendi, non conta se sia popolare o no. Per tutti deve valere lidea di rafforzare il patrimonio, perch non siamo pi in Italia, siamo in Europa. Sono per contrario allidea della rottamazione delle popolari, anche se statuti sociali che hanno qualche decina danni vanno aggiornati allevoluzione delleconomia, dei mercati, delle dimensioni. La Banca dItalia sembra mettere pressione affinch si giunga a una svolta nel credito cooperativo Le banche popolari sono delle cooperative. Aver guardato alla Borsa, essersi quotate, pu aver creato, soprattutto agli investitori istituzionali, dei problemi. Credo che lideale oggi sia trovare un giusto rapporto tra il mantenimento dello status cooperativo e un premio agli investitori istituzionali che sono vicino al mondo cooperativo. Ritengo si possa arrivare a un nuovo equilibrio. @Righist
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Laltro credito Sono il tessuto connettivo dellimprenditoria. Ma la crisi ha messo in evidenza i limiti di governance e del management
ice Carlo Salvatori, banchiere di grande esperienza: La parola popolare esige che il segno dei suoi interventi sia improntato al poco a molti piuttosto che al molto a pochi. Nella categoria popolare i virtuosi restano la maggioranza. Ma c chi ha bisogno di rimettersi in carreggiata, risolvere conflitti di interesse e non scambiare la governance per una fragranza. Prendiamo tre banche la cui trama si intreccia in una sorta di romanzo popolare del Nordest: Veneto Banca, Popolare Cividale e Popolare Marostica. Lo standing di Veneto Banca decisamente superiore, anche in termini di virtuosit. Ma c un comune denominatore: popolari non quotate, ultimo bilancio in rosso, il fiato sul collo di Bankitalia, lo stesso manager/ leader alla guida da lunghissimo tempo, un presente burrascoso, un futuro indecifrabile.
ti, rientra nel novero dei grandi istituti soggetti alla vigilanza europea e per questo sottoposti da Bankitalia a regole di bilancio pi stringenti. Il governatore Visco ha suggerito alla regina delle aggregazioni di valutare ipotesi di integrazione con altri istituti di credito. Segno che i risultati dellispezione sono stati alquanto severi. Gi era chiaro dal bilancio 2012 (-40 milioni, prima volta in rosso) e dalla semestrale 2013 (-38 milioni). Il gruppo ha preso le contromisure con un piano a largo raggio di rafforzamento patrimoniale e cessioni. sta-
Montebelluna
La Veneto Banca di Montebelluna (Tv), 6 mila dipenden-
ta fatta pulizia sui crediti ha detto lamministratore delegato e leader da oltre 15 anni, Vincenzo Consoli, 64 anni, in scadenza a primavera -. Non abbiamo operazioni in finanza e in derivati e non facciamo operazioni di finanza strutturata. La banca sana. Ma a un bivio. La Vigilanza ha contestato anche operazioni in conflitto di interesse e finanziamenti per acquisto di azioni proprie, di cui ancora non si conoscono i dettagli. La galassia Veneto Banca fatta anche di partecipazioni da holding finanziaria pi che da banca popolare. Qualche esempio, anche tra i meno noti: la quota in Palladio Finanziaria, la maggioranza del gruppo Spic di Castelfranco Veneto che opera sui mercati internazionali realizzando impalcature per ponti e viadotti, la presenza in Modena Capitale del finanziere Gianpiero Samor (appena dimessosi), i 60 milioni sborsati in un aumento di capitale riservato per il 49% (poi dato in pegno alle colleghe Unicredit e Imi) della joint venture con la famiglia Toti Sviluppo Centro Ostiense che si propone di riqualifi-
care a Roma gli ex mercati generali. Intanto restano da chiarire le improvvise dimissioni dal cda il 21 novembre di Matteo Sinigaglia, limprenditore a capo del gruppo di moda Fashion Box (marchio Replay) che era entrato solo in aprile. Un caso a pochi giorni dalla consegna, 6 novembre, del rapporto ispettivo? Nei prossimi due-tre mesi si delineer meglio il quadro sul futuro di Veneto Banca.
Marostica
Provincia di Vicenza, 14 mila abitanti, a 33 chilometri a
ovest di Montebelluna. La Popolare ha 61 sportelli, 400 dipendenti e 7.500 soci. Prima di Natale hanno licenziato il direttore generale, Gianfranco Gasparotto, che era l da 47 anni (ultimi stipendi da quasi un milione). Un tuttuno con listituto che si poteva tranquillamente chiamare Banca Popolare Gasparotto. Licenziato a 68 anni. Lui, poi, passato dalla sede a caricare in macchina le sue cose: dodici scatoloni di materiale tra agende, penne, omaggistica, compresi, si dice, un migliaio di babbi Natale, pupazzetti destinati ai clienti. Nella foga deve avere esagerato, secondo la banca, che lha denunciato per furto e appropriazione indebita. Accuse fantasiose replica lex direttore che siede nel cda -, il mio comportamento stato trasparente e corretto. Un divorzio cruento, nato da unispezione di Bankitalia che aveva massacrato la gestione e chiesto lazzeramento dei vertici per via assembleare. Il ricorso al Tar della banca non ha prodotto effetto. Poi sono volati gli stracci. E oggi il presidente Giovanni Cecchetto, che prima dellarrivo di Bankitalia
evidentemente non si era mai accorto di nulla, e lex dg Gasparotto sono lun contro laltro armati. Un caos a rischio commissariamento. Nelle irregolarit della Marostica ci finita anche la Reconta, il gigante della revisione che certifica il bilancio: Bankitalia ha multato il partner Stefano Cattaneo per omesse comunicazioni allOrgano di vigilanza. Caso raro tra i revisori.
Cividale
Provincia di Udine, 12 mila abitanti, 220 chilometri dauto a est di Marostica. Qui il nume-
ro uno indiscusso lunico presidente in Italia la cui anzianit di carica non si misura in anni ma in generazioni. Lorenzo Pelizzo, 75 anni, da 43 presidente della Popolare. Lunica voce fuori dal coro bulgaro quella del notaio Pierluigi Comelli, che da anni denuncia in assemblea lanomalia Pelizzo. Uninchiesta della Procura di Udine per infedelt patrimoniale ed estorsione ai danni di un imprenditore non ha scalfito Pelizzo. Uninchiesta non una condanna. Brucia molto di pi, forse, il responso di Bankitalia dopo la visita dello scorso anno. Il consiglio () nel cui ambito svolge un ruolo preminente il presidente dott. Lorenzo Pelizzo - scrive la Vigilanza - ha assecondato fino al 2010 le politiche di indiscriminato sviluppo dimensionale perseguite ( ) dallex direttore generale rag. Luciano Di Bernardo, trascurando ( ) interventi () idonei ad assicurare la prudente gestione del credito e ladeguato presidio dei rischi di liquidit, operativi e reputazionali. Cio labc del fare banca. Ma il presidente eterno continua a raccogliere gli applausi dei soci, ieri i nonni, oggi i nipoti: mi vogliono, mi amano, mi votano. Nessuno potr dimetterlo o licenziarlo. Andr sbullonato.
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Industria
Il mercato automobilistico
Tedeschi alla conquista degli Usa
Dopo Detroit Il settore premium vale il 10% del mercato. A vincere sono i brand europei che rinnovano la gamma e investono negli stabilimenti Usa
e Case costruttrici di auto tedesche tra gli anni 80 e linizio del 2000 avevano affrontato diverse difficolt sul mercato americano, a causa della dominante presenza dei costruttori giapponesi. Oggi la situazione totalmente ribaltata: Bmw, Mercedes, Audi, Porsche dispongono di una serie di veicoli in grado di contrastare sia le macchine americane che quelle asiatiche. Che cosa ha alimentato la continua richiesta di vetture europee nellalto di gamma? Oltre al dinamismo della guida, alleleganza, alle finiture degli interni, ha influito anche lesigenza di economizzare carburante, qualit riconosciuta ai motori del Vecchio Continente. Il mercato delle vetture Premium ha conosciuto negli Usa una crescita dell8% e, nel 2014, rappresenter il 10-11% del mercato totale, ossia circa 1,6 milioni di unit. Nel 2013 i brand tedeschi sono cresciuti del 5%, dal 2009 sono aumentati del 75%.
Posizionamento
Martin Winterkorn, presidente del gruppo Volkswagen, ha annunciato a Detroit di voler investire 7 miliardi di euro, nei prossimi 5 anni, per immatricolare, nel 2018, un milione di veicoli negli Stati Uniti. Il marchio Volkswagen sta cercando di posizionarsi tra i prodotti di alta gamma, anche se non ha ancora trovato negli Stati Uniti un equilibrio e questanno ha chiuso con circa 407 mila pezzi, un calo che sfiora il 7%. Ma con Audi che il gruppo di Wolfsburg consolida le sue ambizioni: 158 mila auto vendute, il suo record oltre Atlantico. Mercedes, con 312.534 pezzi (+14%), nel 2013 leader in questo mercato, ma la domanda cos elevata che Bmw (prima al mondo nel segmento) ha necessit di aumentare la capacit produttiva di 300 mila pezzi nel suo sito di Spartanburg, nel Sud Carolina, dove si lavora gi su tre turni, sei giorni su sette. Qui vengono costruiti i Suv X3, X5, X6 e in aprile sar lanciato il veicolo elettrico i3, poich la mobilit
Il segmento Premium salito dell8% e nel 2014 rappresenter il 10-11% delle vendite complessive, circa 1,6 milioni di unit. I brand tedeschi nel 2013 si sono incrementati del 5% e dal 2009 la loro performance stata del 75%. Previsti forti investimenti. Le reazioni delle Case americane
Gare
Martin Winterkorn alla guida del gruppo Volkswagen (Audi), Dieter Zetsche numero uno di Daimler (Mercedes) e Norbert Reithofer ai vertici di Bmw
di un piccolo suv e la A3, una ibrida plug-in. LAmerica anche il miglior mercato di Porsche che ha consegnato oltre 42.300 vetture, un pi 20,8%.
Risposte
I costruttori statunitensi si sono attivati per entrare in questa competizione. General Motors riporta in auge il suo marchio mitico, Cadillac, che,
nel 2013, su un mercato cresciuto del 7,5%, ha registrato un +22%, con 182 mila esemplari venduti. Ford si affida al ritorno della Mustang, il suo leggendario modello che arriver anche in Europa per la prima volta, per battersi in questo ristretto vertice qualitativo. A Detroit non erano presenti n Maserati n Ferrari e
neppure Lamborghini, ma il brand del Tridente entrato ormai nel cuore degli americani, nel 2013 ha venduto circa 5 mila pezzi, un pi 72% rispetto al 2012, un successo senza precedenti. Con la Ghibli si realizzato un nuovo posizionamento della Maserati negli Usa, unauto di lusso abbordabile, ma con la stessa classe e lidentico impatto emotivo che
da 100 anni contraddistingue il marchio. Una storia che aiuter Sergio Marchionne nellimporre il ritorno dellAlfa Romeo dove ci sar anche poco di Ferrari, ha detto il manager a Detroit. UnItalia vincente, un patrimonio di capacit costruttiva e di progettazione che pochi Paesi possono vantare.
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a zero emissioni giocher un ruolo importante nellulteriore valorizzazione del marchio. Il modello ha gi raccolto 11 mila contratti nel mondo, dalla sua commercializzazione, a novembre. Ian Robertson, il capo delle vendite di Bmw, ha annunciato un programma importante di lanci di nuove vetture, tra cui la X4, un Suv competitivo, e il monovolume compatto Active Tourer. Il gruppo di Monaco dispone anche della carta Mini: 66 mila veicoli sono stati consegnati negli Usa nel 2013 (su 305 mila venduti globalmente) che, sommati alle vendite di Bmw (309.280),
portano il costruttore di Monaco al primo posto di questa particolare classifica. Come Audi e Mercedes anche Bmw sostiene lespansione dei propulsori a gasolio. Malgrado gli americani ancora non siano propensi a questo carburante, le statistiche per dimostrano che sempre pi i clienti di oltre Atlantico ne apprezzano leconomia e la maggior autonomia. Bmw ha applicato una strategia di conquista cambiando la percezione negativa che penalizzava limmagine di questo tipo di alimentazione, offrendo la 535 con motore diesel ma dotata di potenza elevata che, di riflesso, ha portato al 25% le vendite di X5 a gasolio. Mercedes ha puntato tutto sul successo della CLA, che stata comperata per il 75% da clienti che non avevano mai posseduto unauto con la stella di Stoccarda. A Detroit stata presentata la nuova berlina Classe C, una vettura media, prodotta totalmente nella fabbrica di Tuscaloosa, in Alabama. Si profila cos, per Mercedes, la necessit di costruire un secondo impianto in America. Audi ha svelato il concept
Le tre corazzate
Le vendite mondiali nel 2013 nel comparto dellalto di gamma, in milioni
+6,4
Imago Economica
Audi
1,557
Mercedes* Bmw**
1,562
1,963
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Imprese
Alimentare I tre brand hanno il 50% del mercato di casa. Ricavi in calo per il gruppo iberico
Dinastie
La holding italiana
Anche la Carapelli Firenze spa, la holding sotto cui sono stati riuniti i tre marchi nazionali, andata incontro a un ridimensionamento: dal 2010 il fatturato sceso da 607 a 446,9 milioni, le perdite cumulate sono arrivare a 129 milioni, lo stabilimento di Voghera stato chiuso e i dipendenti degli stabilimenti di Tavernelle (Fi) e Inveruno (Mi) saranno ridotti di 45 unit. Deoleo continua a sostenere che non ci saranno delocalizzazioni n cessioni di marchi e spiega che i nuovi tagli di personale sanciscono la conclusione di un percorso di riorganizzazione della presenza industriale volto a dotare il gruppo di un assetto organizzativo pi efficiente in linea con le esigenze competitive di un mercato reso difficile dal pesante calo dei consumi. Inoltre ribadisce che Carapelli e Bertolli beneficeranno di un network commerciale internazionale consolidato grazie allapertura di filiali in India, Cina, Malesia e Colombia.
ordata tricolore cercasi per rilevare Carapelli, Bertolli e Sasso. I tre marchi sono virtualmente sul mercato dal momento che sul mercato la societ che li controlla, Deoleo. Il gruppo spagnolo dellolio ha affidato a Jp Morgan lincarico di ristrutturare debito e azionariato perch le banche cui fa capo il 30% del capitale (tra cui Bankia) sono costrette a vendere. E in Spagna oltre la soglia del 30% scatta lobbligo di Opa. Il probabile cambio di propriet del primo trasformatore al mondo di olio di oliva avrebbe ripercussioni anche in Italia dove i tre brand Carapelli, Bertolli e Sasso occupano il 50% del mercato, ma sarebbe solo lultimo capitolo atto di una storia travagliata.
Le acquisizioni
I tre marchi nazionali entrarono nel gruppo spagnolo uno dopo laltro a met degli anni 2000 dopo esser passati per fondi di investimento e multinazionali. Sos Corporacin Alimentaria, come si chiamava ai tempi Deoleo, era ancora controllato dai fratelli Salazar, e con lacquisizione dei marchi italiani divenne il numero uno del mondo con oltre un miliardo e mezzo di ricavi. Ma da allora la situazione precipitata: il gruppo finito sullorlo della bancarotta, i Salazar sono usciti, le banche hanno convertito in equity i crediti. La loro quota, stando alle valutazioni degli analisti, vale meno di 300 milioni, cio meno di quanto fu pagata la sola Bertolli 6 anni fa. La dbcle del gruppo spagnolo dovuta, in parte, alla cattiva gestione e, in parte, alla profonda trasformazione del mercato dellolio doliva stritolato tra la competizione delle marche private e il rincaro della materia prima. Il fatturato Deoleo dal 2009 al 2012 costantemente calato, passando da 1,3 miliardi a 829 milioni, le perdite si sono cumulate fino 472,5 milioni (245 milioni solo nel 2012) e i dipendenti, a forza di ristrutturazioni, si sono dimezzati a poco meno di un migliaio. Nei primi 9 mesi del 2013 i ricavi sono calati ancora (587 milioni) con regressi nellordine del 10% in Italia.
Programmi Jaime Carb, amministratore delegato di Deoleo. Ora il gruppo spagnolo punta sullintroduzione di nuovi condimenti funzionali meno costosi e pi nutrienti dellolio al traino e alla fama mondiale del made in Italy. E la politica di prezzo da hard discount con cui sono proposti al pubblico sembra confermare questa ipotesi. Nel 2010 la University of California ha dimostrato che sia Bertolli sia Carapelli sono classificabili solo come oli vergine di olive, non extravergine. Numerosi sono stati i riscontri sottolinea Eurispes circa la duplice abitudine di manomettere la filiera olearia, con etichette false sia nella dicitura made in Italy che nella dicitura extravergine.
I dubbi
Ma gli osservatori e i sindacati sono scettici. Dopo il passaggio al gruppo iberico, Bertolli e Carapelli sono diventati rispettivamente il primo e il quarto marchio del mondo. Ma sono ancora oli italiani? In una recente ricerca sul made in Italy Eurispes sottolinea che la preoccupazione sorta in seguito alle acquisizioni che Deoleo potesse svuotare i marchi italiani utilizzandoli per commercializzare sottobanco gli oli spagnoli (di qualit inferiore) grazie
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Il piano
Il nuovo piano strategico di Deoleo punta a trasformare il core business dallolio al largo consumo investendo sullintroduzione di nuovi condimenti funzionali meno costosi e pi nutrienti dellolio doliva. Il marchio ombrello dei nuovi prodotti non sar per Carapelli ma lo spagnolo Carbonell. Un altro punto chiave del piano la politica del comprare locale nei mercati chiave assorbendo gli intermediari: 5 anni fa il gruppo comperava il 60% della materia prima dai produttori e il resto da intermediari, oggi compra il 98% dai produttori. Abbiamo la libert di comperare olio in ogni parte del mondo ha detto il ceo Jaime Carb e domani saremo anche liberi di confezionarla in ogni parte del mondo. Questanno abbiamo comprato olio australiano, lo abbiamo confezionato in Europa e lo abbiamo venduto in America . Stando alle voci il primo interessato a rilevare Deoleo sarebbe il gruppo americano Cargill. Se cos fosse, il primo marchio italiano parlerebbe americano. @rscaglia1
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Un triennio difficile
Dati in milioni (Controlla Carapelli) 2010 2011 2012 2010 2011 2012
607 588,4
501
l suo progetto salver molte vite. Vada avanti, mi raccomando. Il fiore allocchiello di Bruno Giglio sono le parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della nomina a cavaliere del lavoro, quattro anni fa. Era al corrente di tutto ricorda limprenditore piacentino . E sapeva anche che grazie ai prodotti della mia azienda si possono risparmiare tanti quattrini pubblici. La Biomedica Santa Lucia stata costituita una decina di anni fa, a coronamento del percorso imprenditoriale di Bruno e del fratello Sergio. Lidea nata dallincontro con ingegneri che avevano deciso di lasciare lOspedale San Raffaele. Due di loro sono diventati amministratori delegati (Pierpaolo Liguori e Giorgio Pavesi). Un terzo ha avuto un ruolo determinante: Fulvio Rudello. Il progetto che si rivelato vincente ha due passaggi chiave: lo spacchettamento delle confezioni di farmaci in prodotti monodose e un software che ne segue la gestione fino alle terapie destinate ai singoli pazienti ricoverati negli ospedali. Cos viene garantita la somministrazione delle dosi eliminando ogni errore. Il successo stato clamoroso, come confermano i ritmi di crescita dellazienda che, dal 2007, ha assunto in media 60 dipendenti allanno, raggiungendo quota 500 occupati, di cui il 90 per cento laureato o diplomato e let media di soli 29 anni, nonostante che i due fratelli contribuiscano ad alzarla visto che Bruno ha 65 anni e Sergio sette di meno. Il traguardo raggiunto sono i 130 milioni di ricavi, ma la previsione di sviluppo ambiziosa: 200 milioni nei prossimi due anni, arrivando a 700 dipendenti. E questo grazie allapporto delle attivit in due Paesi esteri: lInghilterra e il Brasile. Proprio un mese fa, in proposito, stato firmato il primo contratto con lospedale inglese di Leicester. La storia famigliare raccontata nel libro intitolato Niente per caso. C un sogno per tutti, firmato dallo stesso Bruno Giglio e dal giornalista Paolo Gentilotti. una storia speciale ha scritto nella prefazione Elio Borgonovi, professore di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche alla Bocconi , di un imprenditore arrivato l dove non avrebbe mai immaginato di arrivare. Il sogno di Bruno Giglio cominciato al Porticone di Campremoldo, nel Piacentino, prima abitazione di famiglia, in cui il freddo e il gelo erano nemici arcigni, risoluti, invadenti, soprattutto fra quelle mura senza riscaldamento, con la stufa a legna e lacqua corrente in Svolte Bruno Giglio e la fondo al cortile. Poi le prime copertina del volume scritto iniziative imprenditoriali con Paolo Gentilotti del padre benzinaio, la distribuzione di bombole del gas metano, soltanto due anni di scuola media superiore, la passione per il calcio giocato (ma anche laver capito che non sarebbe mai diventato un campione), la vendita delle taniche di kerosene per alimentare le stufe. Fino a quando, a partire dallinizio degli anni Settanta, sono arrivati i primi successi importanti: dalla distribuzione del gasolio di riscaldamento alle attivit nella gestione e manutenzione degli impianti di riscaldamento. Ma anche la passione di Bruno per la finanza, con lacquisto di una partecipazione nella Cassa di risparmio di Parma e Piacenza, del 2 per cento di Unipol, di quote nelle societ di servizi Amga di Genova, Iren, Enia, Servizi Italia, It Way. Bruno buon amico del finanziere Jody Vender. Sergio Giglio, appassionato di vela, ha stretti rapporti di amicizia con un altro piacentino doc, lex presidente dello Ior, la banca vaticana, Ettore Gotti Tedeschi. Insieme i due fratelli hanno poi deciso di liquidare le partecipazioni nella finanza, vendere le attivit di famiglia alla multinazionale francese Veolia e investire una trentina di milioni nella Biomedica Santa Lucia perch, come ama dire Bruno, ognuno ha il proprio destino, ma anche le capacit per fare in modo che sia il migliore possibile.
FABIO TAMBURINI
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Fil di Ferr
per trasformare questo celebre marchio di scarpe su misura in una linea couture da uomo, spiega che nei suoi intenti questo negozio come una casa. Serve tempo per visitarlo, per ordinare un vestito o un paio di scarpe. Tempo per scegliere, tempo per provare: indispensabile almeno unora, e bisogna trovare tutto il comfort e la piacevolezza possibili. Alcuni mobili restaurati sono propriet dalla famiglia Berluti, il cui marchio compir lanno prossimo 120 anni. Altri sono pezzi di mo-
dernariato che lo studio Oitoemponto ha calibrato nel suo design dinterni. Alcuni particolari sono straordinari, come il soffitto uguale al pavimento e gli oggetti rari nelle vetrine interne, tipo un mappamondo e una macchina fotografica, le cui dimensioni sono sempre inferiori al prodotto esposto. Perch anche questa, pur se sottile, quasi subliminale, una tecnica di vendita. Ad Alessandro Sartori, che ha lavorato con soddisfazione 14 anni per Ze-
gna, non piace nemmeno la parola lusso, usata cos spesso a sproposito, ma di questo si tratta. Lusso puro, da dandy contemporaneo, in cui ogni dettaglio racconta una storia. A cominciare dalla Patina delle scarpe, cos celebrata che d il nome perfino al bar al primo piano del negozio. La Patina consiste nel colore che viene dato alle scarpe racconta Sartori e che si pu scegliere in un campionario ricchissimo. Viene data sulla pelle naturale e pu essere cambiata fino a cinque volte. Natural-
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Ritratti italiani
Le ricerche
2.000 1.800 1.600 1.400 1.200
Dati in milioni (scala a sinistra) 2013 2012
Servizi
La campagna natalizia
Elite
Consumi & Ripresa Boom dei regali digitali Ma le tasse frenano la spesa
Acquisti di software a +38% , in calo cibo e vestiti Budget tagliato del 54% per chi ha meno possibilit
DI MARCO SABELLA
7,4 2,1
Variazione percentuale, dati 2013
1,4 -5,5
2,6 -3,2 -6
8 dic. 15 dic. 22 dic. 29 dic.
s.F.
n Natale sottotono, ma non troppo sacrificato sul piano dei consumi. E soprattutto caratterizzato da comportamenti di spesa polarizzati: vendite online in forte crescita ma in netto calo nei negozi fisici. Numeri da boom economico per i prodotti digitali, ma beni tradizionali in caduta libera. Aumento della spesa per i consumatori pi benestanti accompagnato da un dimezzamento degli acquisti per i cosiddetti bassospendenti, quelli a budget limitato. Ecco il bilancio della stagione delle vendite natalizie tracciato dalle rilevazioni di CartaSi, la societ leader in Italia nella gestione e nellemissione di carte di credito che in collaborazione con CorrierEconomia realizza mensilmente il barometro Cashless della spesa degli italiani realizzata attraverso banda magnetica.
A livello settoriale, invece, si osservano dati di crescita impressionanti per i beni digitali (software e app, + 38%) e delle comunicazioni (+21,2%), a fronte di una contrazione generalizzata di tutti i beni tangibili, dagli alimentari (in periodo natalizio!) con un meno 8,4, allabbigliamento (-14,6%), allinformatica e servizi professionali (che include
lhardware, in grande crisi) con un -14,6%. Ma al di l dei puri dati quantitativi sullandamento degli acquisti emergono comportamenti di spesa che hanno rilevanza sociale. Infatti se da un lato il numero complessivo delle operazioni di acquisto aumentato del 6,3% a novembre e del 3,6% a dicembre, limporto della spesa media per
acquisto sceso del 4,4% e del 5,6%. Questi dati ci fanno capire che in corso un riposizionamento verso il basso del paniere della spesa degli italiani con un tendenziale impoverimento che fa preferire ai consumatori (o li costrins. F.
+0,6%
+1,0%
ANNO MOBILE novembre 2013/2012 Il barometro Cashless di novembre
-3,0%
+1,6% +0,8%
NOVEMBRE 2013/2012 ANNO MOBILE dicembre 2013/2012 Il barometro Cashless di dicembre DICEMBRE 2013/2012
-1,2%
Fonte: Osservatorio acquisti CartaSi 2013
ge) allacquisto di beni il cui prezzo unitario pi contenuto, commenta Pallavicino. Il dato pi politico che emerge dallanalisi riguarda invece landamento divergente delle tendenze di spesa a seconda delle classi di reddito. I cosiddetti altospendenti, il primo terzo dei consumatori con le disponibilit di spesa pi elevate, non solo non hanno diminuito gli acquisti, ma li hanno aumentati (1,1%). Molto pi dura la vita per i mediospendenti, il secondo terzo, quello intermedio, che ha invece diminuito la spesa nella misura del 14% rispetto allanalogo periodo dellanno precedente. Ma la vera dbacle dei consumi si registra nellultimo terzo della popolazione dei consumatori con carta di credito. Coloro che realizzano il totale di spesa in proporzione pi ridotto, i bassospendenti, hanno tagliato del 54% il budget natalizio.
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ampliamento della distribuzione diretta del marchio Aboca sui mercati internazionali e lavvio di progetti di business in partnership con i colossi mondiali della farmaceutica mondiale. Sono questi i due cantieri aperti di Aboca, lazienda toscana nata nel 1978 da unintuizione del suo attuale presidente Valentino Mercati, oggi tra i protagonisti del mercato degli integratori alimentari e dispositivi medici a base di complessi molecolari vegetali. Controllata al 100% dalla famiglia Mercati, Aboca coltiva direttamente tra le colline della Valtiberina oltre mille ettari certificati biologici per la
Lettura
I dati di novembre e quelli di dicembre del barometro Cashless sono solo apparentemente contraddittori, con un aumento dellindice dello 0,6% nel primo dei due mesi e un arretramento del 2,2% a dicembre. Tuttavia, considerando che dicembre ha avuto un sabato in meno rispetto allo scorso anno, e che di sabato si
Ambiente La classifica delle aree con la maggiore attenzione per la crescita eco-sostenibile
a green economy conquista il Centro dItalia. Nella classifica delle Regioni pi indirizzate verso una crescita ecofriendly, Umbria e Marche scalano posizioni rispetto allo scorso anno, arrivando a piazzarsi al secondo e al terzo posto, scalzando Toscana ed EmiliaRomagna, come indica losservatorio Ige 2013 (Indice di green economy) di Fondazione Impresa. Lo studio, alla quarta edizione (stilato su dati Istat, Terna, Sinab, Enea, ecc.), fotografa lo stato darte della green economy nel Belpaese e tiene conto di 21 indicatori: energia pulita, risparmio energetico, riciclo rifiuti, bioagricoltura, eco-edilizia, diffusione di licenze Ecolabel, per specificare qualche parametro. Persino piste ciclabili, turismo ecologico, prodotti bio, edilizia, rifiuti e carbon intensity (emissioni per unit di Pil).
no mosse commenta Nicolai . C chi ha fatto di pi e chi di meno. Per esempio, possiamo dire che la Toscana, scesa di due posizioni, non si comportata male, ma che Umbria e Marche si sono lanciate in uno sprint. La cosa positiva che oggi tutto il settore della green economy mostra un alto tasso di dinamismo, in grado di spingere la ripresa del Paese.
Emergenza rifiuti
La maglia nera va al Lazio, Regione in controtendenza rispetto al fermento degli altri. Non fa progressi: 7 indicatori di green economy su 21 sono cattivi. Una nota dolente? La scarsa raccolta differenziata. Solo un rifiuto su 5 fini-
Su & gi
La Regione regina il Trentino-Alto Adige che rimane imbattuta e mantiene il predominio, con un distacco di parecchi punti sulle altre aree del Paese. vero che Umbria e Marche hanno fatto passi avanti precisa Daniele Nicolai, ricercatore di Fondazione Impresa ma il Trentino non si fermato: ha continuato a migliorare in modo costante. Infatti, lanno scorso presentava 8 parametri su 21 nelle prime tre posizioni, adesso ne ha addirittura 11. A colpire lavanzata del Centro. Umbria e Marche non sono le uniche a distinguersi: anche lAbruzzo migliora e sale dalla 13esima allottava posizione. Lunica eccezione a sorpresa costituita dal Lazio che staziona a fondo classifica, in terzultima posizione. Il successo di Umbria e Marche dovuto allo sviluppo dellagricoltura biologica, dei prodotti bio e dei servizi collegati alle qualit ambientali sottolinea Nicolai . Qui, le imprese hanno saputo indirizzarsi verso comportamenti pi green e hanno puntato sulla qualit e sul biologico. Inoltre, sono aumentati gli alloggi agroturistici. Buoni pure i piazzamenti nel settore delle fonti rinnovabili: la produzione di energia pulita supera il 35% (55,5% Umbria, 47% Abruzzo e 38,4% Marche) con una discreta componente di potenza solare-fotovoltaica installata. In realt, quasi tutte le Regioni si so-
Balzo in avanti anche dellAbruzzo e del Veneto, mentre la Lombardia ha perso due posizioni
Le Regioni pi green
La classica della Green Economy nel
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Trentino Alto Adige Umbria Marche Toscana Emilia Romagna Veneto Piemonte Abruzzo Friuli Venezia Giulia Valle dAosta
sce nel differenziato precisa il ricercatore e questo fattore pone il Lazio allo stesso livello di molti Comuni del Sud in cui il riciclo arrivato in ritardo. La spazzatura finisce per lo pi in discarica. ovvio che in un periodo di crisi pi difficile fare investimenti di qualsiasi genere, ma se si considera che i materiali recuperati rappresentano un valore e che lincenerimento della spazzatura produce energia elettrica, significa privarsi di beni che potrebbero da una parte far girare leconomia (riciclo, ndr) e dallaltra abbassare la bolletta della luce (energia da inceneritore, ndr). Tra le Regioni che potrebbero migliorare e invece vanno gi c la Lombardia, scesa dall11esimo al 13esimo gradino, un po per colpa della scarsa percentuale di energia da fonti rinnovabili ferma al 33,4%. Qui, lenergia pulita costituita per il 70% dallidroelettrico e per circa il 10% dal fotovoltaico - afferma Nicolai -, manca totalmente leolico. La Lombardia dovrebbe migliorare il mix di fonti, anche perch con il cambiamento climatico in futuro potremmo avere meno risorse idriche disponibili.
PAOLA CARUSO
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Divergenze
Un Natale fiacco, pi che un Natale di crisi, in cui mancato lo scatto dellaumento delle vendite nellultima settimana del mese, calate di circa il 7%, soprattutto perch a causa dellincertezza sulle scadenze fiscali di gennaio molti consumatori hanno preferito astenersi dagli acquisti o rinviarli, aggiunge. Lelemento distintivo pi interessante del periodo, secondo gli analisti di CartaSi, consiste nellandamento molto divergente della spesa a livello di settore e di canale di vendita. Gli acquisti online, infatti, hanno proseguito la loro corsa tradizionale, registrando un aumento del 23,7%. Il canale fisico dei negozi e dei centri commerciali sceso invece del -5,4%.
2013 ...
11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
1,004 0,280 0,209 0,176 0,156 0,134 0,132 0,127 0,126 0,074
1 3 6 2 4 10 8 13 9 5
Sardegna Basilicata Lombardia Calabria Liguria Molise Puglia Lazio Campania Sicilia
S. Franchino
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Bilanci A ventanni dalla nascita il sito profondamente cambiato. E dopo oltre trenta acquisizioni ora punta sul mercato del mobile
llinizio era solo un portale per muovere i primi passi sul web. Ventanni dopo, Yahoo! si prepara alla svolta mobile e alla creazione di contenuti editoriali. In mezzo, due decenni in cui al colosso di Sunnyvale accaduto di tutto: dal successo degli anni Novanta alla crisi, con il titolo precipitato a 10 dollari e il susseguirsi di sei ceo in cinque anni (e pure lOpa di Microsoft, che nel 2008 voleva comprarsi la societ con 44,6 miliardi di dollari). Da un anno e mezzo, da quando al timone della societ c Marissa Mayer, Yahoo! sembra stia risalendo la china, provando a riposizionarsi per ritornare ai fasti del passato. Un riposizionamento che tocca tutti i settori dellazienda: si va dallo shopping delle startup (finora la Mayer ne ha acquisite 31) al lancio del nuovo logo, passando per la rimessa a nuovo del servizio di posta elettronica, il restyling del sito di condivisione di fotografie Flickr, il miglioramento del motore di ricerca. E che sembra funzionare: anche se i risultati economici si fanno ancora attendere, gli investitori sembrano di nuovo fiduciosi sul valore dellazienda.
gli smartphone rispetto alle esigenze degli utenti, rendendone cos lutilizzo pi semplice e personalizzato.
Che cos!
Portale on line nato il 2 gennaio 1994
Meglio mobile
Fondatori
20 lingue disponibili Motore di ricerca: Yahoo! Search Micro blogging: Tumblr Mail: Yahoo Mail Foto: Flickr Notizie: Yahoo! News
r se
viz
Jerry Yang
David Filo
Accelerazione
In un solo anno il valore delle azioni passato dai 19 dollari del gennaio 2013 ai 40 attuali. Le entrate, invece, non hanno registrato percentuali di crescita notevoli: nel 2012 hanno raggiunto i 4,46 miliardi dollari, nel 2013 si stima tocchino i 4,6 miliardi. Pure gli introiti pubblicitari scarseggiano (anche se il traffico continua ad aumentare): per questo la Mayer ha appena licenziato il suo braccio destro Henrique De Castro, un anno dopo averlo strappato a Google. Lobiettivo principale, ora, la svolta mobile: la Mayer lo aveva preannunciato allindomani della sua nomina e i dati degli ultimi mesi confermano le sue previsioni. A inizio 2013 gli utenti mensili in arrivo da mobile erano 200 milioni, qualche mese dopo superavano i 300 milioni. Ora dovrebbero aver raggiunto i 400 milioni: il traffico mobile ancora al di sotto della met di quello totale, ma a Yahoo! ci si attende superi la soglia del 50% entro la fine del 2014. Merito di nuovi servizi interamente dedicati al mobile (come lapp Meteo) ma anche dellampliamento delle funzionalit offerte da strumenti tradizionali per adattarsi meglio a smartphone e tablet (come la Yahoo! Mail). Sunnyvale ha inaugurato lanno appena iniziato con lacquisto di Aviate, startup dedicata al mobile: la societ, fondata pochi mesi fa, si occupa di organizzare i servizi deMarissa Mayer
miliardi
4,5
$!
2012
entrate
miliardi
4,6
2013
$! $!
Pparra
Ma ad esaminare la lista delle startup comprate dalla Mayer quelle che si occupano di mobile sono tante. Come sono molte quelle che si occupano della creazione e della condivisione di contenuti editoriali. Che laltro grande asse sul quale si sta muovendo Yahoo! per recuperare utenti: tra i colpacci della Mayer c lassunzione (con un contratto che le garantisce 6 milioni di dollari allanno) della presentatrice tv Katie Couric. Arrivata nel novembre scorso, sar il volto di Yahoo! News. Proprio lei, sempre dal palco del Ces, ha spiegato lobiettivo del suo lavoro: Sempre pi spesso ci limitiamo a linkare un fatto o una notizia invece di riportarlo. Introducendo cos Yahoo! News Digest, lapp per migliorare la lettura delle notizie su mobile. Lapplicazione, alla quale lavora un team specializzato, propone ogni giorno una serie di notizie importanti per gli
LA STORIA
Ka
ouri tie C
$!
dollari
Valore Azioni
19
2013
40
dollari
2014
Per dare forza al settore notizie stata reclutata Katie Couric, presentatrice tv
utenti, scegliendo di volta in volta il modo pi appropriato per presentarle (pu trattarsi di un articolo ma anche di un video o di un tweet). Lo staff aggiorna i contenuti due volte al giorno, la prima alle 8 e la seconda alle 18, con un occhio di riguardo alla Rete. Quello che adoro di Yahoo! News Digest come le foto, gli articoli, i contenuti in arrivo dai social vengono raccolti per essere organizzati in una sola, piacevole esperienza, ha spiegato la Mayer. Sottolineando che tramite lapp vogliamo sfruttare il potere della Rete per presentare nel modo migliore i temi che ci piacciono. Lispirazione? arrivata da quelle testate con una chiara anima editoriale, ma abbiamo voluto aggiungere leleganza di un nuovo prodotto. Con un occhio di riguardo al marketing: a inizio anno la supervisione del settore stata affidata a Kathy Savitt, gi capo dellarea marketing. Una decisione che non piaciuta al direttore delle news Jai Singh, che infatti allindomani dellannuncio ha dato le dimissioni.
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azione azienda
Ottobr 2005
h Ya
oo
hip Inizio partners se con la cine Alibaba (oggi Yahoo! ha circa il 20% delle azioni)
Parte il ball etto degli ammin istr tori delegati a: in cinque an ni ce ne saran no sei
2007
li 16 lug 2 201
io Magg 3 201
Negli Usa l insieme Lancio dei siti Yah oo! nuovo logo batte linsi eme di quelli Go ogle
Lugli o 2013
Agosto 2013
iamo alla fine di Internet libero e aperto come stato finora oppure allinizio di una nuova fase di investimenti che lo render ancor pi potente e utile per i consumatori? La sentenza della settimana scorsa di una Corte dappello degli Stati Uniti che ha cancellato le regole sulla Neutralit di Internet hanno scatenato vivaci reazioni e le sue conseguenze sono seguite con attenzione anche dallItalia, perch costituiscono un importante precedente su come regolare il traffico a banda larga (broadband) sul web. Per Neutralit di Internet
si intende il principio che tutto su Internet contenuti, applicazioni, servizi devessere trattato allo stesso modo, senza che i fornitori delle connessioni (Isp, Internet service provider) possano discriminare fra chi offre quei contenuti, applicazioni e servizi e neppure fra chi li usa. Per garantire la Net neutrality il presidente Barack Obama aveva promesso nuove regole, che sono state varate nel dicembre 2010 dallautorit federale delle comunicazioni. Ma quelle regole erano state subito criticate persino dallinventore dellespressione Net neutrality, il professore di Leg-
ge alla Columbia university Tim Wu, secondo cui la Fcc aveva scritto regole che di fatto creano pi incertezza della mancanza di regole. Cos uno dei principali Isp americani, il gruppo telecom Verizon, ha fatto ricorso e, con la sentenza della settimana scorsa, ha vinto. Ora Internet entra in un campo assolutamente inesplorato, ha commentato Wu. Verizon e gli altri Isp potranno sperimentare nuovi modi di far pagare laccesso alle loro autostrade informatiche fatte di cavi, antenne e fibre ottiche. Per esempio far pagare di pi alle
aziende che occupano pi spazio sulle autostrade e, se non pagano, rallentare la distribuzione dei loro contenuti; il che per i consumatori pu tradursi in una peggior esperienza online oppure nel dover pagare loro stessi nuove commissioni. Il problema riguarda soprattutto la fruizione dei video online. Negli Usa nelle ore di punta la banda larga occupata per quasi un terzo da Netflix, che distribuisce film ai suoi abbonati e per quasi un quinto da YouTube, gratuito per gli utenti ma redditizio per la pubblicit che ospita. La broadband indispensabile anche per lo
shopping online come quello su Amazon.com e i servizi di videoconferenze come Skype e innumerevoli altre applicazioni come lo scambio di foto via Facebook. Per soddisfare questa crescente domanda di broadband gli Isp devono fare massicci investimenti nella loro rete tecnologica e vogliono quindi essere liberi di coprire i costi con tariffe adeguate. Questo significa che Internet aperto non esiste pi, ha scritto Tim Karr, direttore della campagna Save The Internet, invitando a firmare una petizione online su www.freepress.net. Mentre secondo il
venture capitalist Fred Wilson di Union square sar pi difficile per le nuove startup emergere, perch se non pagano di pi saranno marginalizzate dagli Isp. Ma Marc Andreessen, linventore del primo browser (Mosaic) e fondatore di Netscape, d un giudizio meno netto. In un universo ideale vorrei sia la Net neutrality sia investimenti nella Rete ha twittato Andreessen . Non ovvio come far quadrare il cerchio. E ha spiegato a Gigaom.com: Se gli Isp come Verizon spendono 20 miliardi di dollari lanno sulla loro rete, hanno bisogno di un certo rendimento sul loro investimento per continuare a farlo; ed meglio che il governo stia lontano dal definire come possano realizzare profitti.
M.T.C.
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Il caso
Fenomeni Il media digitale fondato da Jonah Peretti ha ingaggiato Mark Schoofs, premio Pulitzer 2013, per stupire i navigatori con scoop investigativi
u un sito diventato famoso per i suoi listicle articoli/liste tipo I 33 animali delusi da te (2,5 milioni di clic) salvare il giornalismo serio e nello stesso tempo continuare a divertire i 130 milioni di suoi lettori, macinando profitti? S, risponde il quarantenne italoamericano Jonah Peretti, fondatore e ceo di BuzzFeed, che lo scorso ottobre ha assunto il vincitore del Premio Pulitzer Mark Schoofs con lincarico di costruire una squadra di giornalisti investigativi in aggiunta a una redazione gi ricca di 130 reporter, alcuni sguinzagliati in giro per il mondo, dal Cairo a Mosca, da Istanbul a Nairobi.
Times e il Newyorker sono diventati suoi partner e studiano il suo modello di business, basato sulla capacit di creare contenuti che la gente vuole condividere online sui social network.
Lidentikit
Parole chiave
LOL
Forte risata
laugh out loud
omg
wtf
Listicle
condivise, ma la scelta dei contenuti indipendente, sta alla sensibilit e allintuito degli autori decidere che cosa proporre e come, sottolinea Lamb.
Tecnica
Il 75% del nostro pubblico ci legge su Facebook, Twitter e gli altri social network; il 50% lo fa da un apparecchio mobile e il 60% ha dai 18 ai 34 anni, ha spiegato a CorrierEconomia Scott Lamb, vicepresidente di BuzzFeed per lespansione internazionale, parlando da un caff di San Paolo, dove la settimana scorsa stava reclutando i primi membri del nuovo team brasiliano. Cerchiamo persone che davvero capiscano come funziona il web e quanto importanti siano i social network , ha continuato Lamb, precisando che molti dei 130 reporter di BuzzFeed et media 25 anni hanno una formazione da giornalista, ma con un taglio speciale. Per esempio il capo della redazione di Londra, aperta lo scorso marzo, era il direttore di una rivista online di musica rock. E il direttore di tutti i contenuti Ben Smith, 37 anni, che
Pubblicit
Lo stesso approccio usato per la pubblicit. Niente banner o annunci che infastidiscono il pubblico e che vengono rapidamente chiusi. Buzzfeed crea contenuti da condividere anche per le aziende e fra i suoi clienti ha grandi marchi come General Electric, Volkswagen e Pepsi Cola. Per questultima ha per esempio creato la ca m p ag n a T h e L i s t i Clock, che ogni secondo della giornata offre una lista tipo I 7 strani e deliziosi cibi mai sentiti o 37 segni di speranza dopo luragano Sandy. E funziona. Peretti lo scorso ottobre ha dichiarato che BuzzFeed ha raggiunto il profitto, un risultato rimarchevole per un media digitale. Dallo scorso ottobre il sito pu essere letto anche in spagnolo, francese e portoghese e un domani, chiss dice Lamb anche in italiano. @mcometto
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2006
Lanno in cui stato fondato a New York nel Flatiron district, il cuore della Silicon Alley
130
200
Gli editori che utilizzano BuzzFeed Partner Network, tra cui il New York Times e il Daily Mail
Espansione internazionale Scott Lamb, vicepresidente di BuzzFeed, sta reclutando giornalisti in tutto il mondo
milioni % Finanziamenti I visitatori ricevuti provenienti da investitori, da social fra cui network il venture come capitalist Facebook Kenneth Lerer e Twitter (cofondatore di The Mark Schoofs Hufngton capo della squadra Post)
46,3
75
330
I dipendenti, di cui 130 giornalisti
Pp
di giornalisti investigativi
Esperimento
BuzzFeed un esperimento unico nel mondo dei media. il solo produttore di contenuti che sta aprendo redazioni e assumendo giornalisti negli Stati Uniti e allestero, mentre gli editori tradizionali stanno chiudendo le loro sedi e tagliando i dipendenti. E per questo nomi storici come il New York
per BuzzFeed due anni fa ha lasciato Politico, il sito di notizie insider dalla Casa Bianca e dintorni: era stato uno dei primissimi giornalisti americani a scrivere un proprio blog.
Choc salutari
Che cosa c di meglio di una grande inchiesta scioccante? Attira lattenzione della gente e pu diventare virale grazie alle segnalazioni degli amici, cos Lamb
Fondatore Jonah Peretti, laureato al Mit Media lab, ha fondato BuzzFeed e ideato un modello di pubblicit adatto ai social network
spiega la scelta di formare il team di giornalismo investigativo, che sta lavorando al primo scoop. Ma su BuzzFeed partito nel 2006 come raccolta di liste di cani e gatti carini o buffi ci sono fin dora notizie serie e storie originali, presentate per con unangolatura speciale e con luso di molte foto e video. Tipo: 13 foto mostrano com la vita di lesbiche e gay russi lontani da Mosca oppure Perch ho compra-
to una casa a Detroit per 500 dollari. Un altro pezzo della filosofia di BuzzFeed latteggiamento positivo: la gente lo preferisce, secondo gli studi sui media contagiosi che Peretti ha fatto dopo la laurea al MIT Media Lab, e che gli sono serviti a elaborare lalgoritmo su cui si basa la piattaforma tecnologica del suo sito. Lalgoritmo ci aiuta a capire come le storie vengono
16
COR RI E R ECONO M I A
Le tendenze anticrisi
er i dispositivi mobili,la velocit di trasmissione e la larghezza di banda non bastano mai. Cos Vodafone ha deciso di investire 1,8 miliardi di euro (nei prossimi due anni) per reti con tecnologia Lte (Long term evolution). Smart 4G un nuovo terminale studiato per operare con banda ultralarga. un mo-
dello And r o i d 4.2.2, dotato di un ampio schermo da 4,5 pollici e di una fotocamera da 8 Megapixel. Potenza e velocit arrivano dal processore Qualcomm Snapdragon 400, abbinato a una memoria da 8 Gb. A bordo dello smartphone gi installato il sensore Nfc per eseguire, con la semplice strisciata sul lettore, i pagamenti elettronici e
utilizzare i sistemi di riconoscimento personale. Oltre allacquisto diretto, Vodafone prevede piani tariffari agevolati, a partire da 12,90 euro al mese. Il difetto che la banda 4G, fuori dai grandi centri urbani, ha ancora una copertura disomogenea. Pro: offerta con diversi piani tariffari Contro: copertura 4G discontinua
U. TOR. MARCA: Vodafone PRODOTTO: Smart 4G PREZZO: 199 euro
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e la serie tv The Walking Dead ha rinnovato il genere narrativo zombie, lomonimo videogioco stata la rinascita delle avventure grafiche, aggiornate da interattive a seriali. Nel 2013 sono state cinque le puntate della prima stagione videoludica di The Walking Dead (tra i migliori titoli dellanno) e cinque
saranno anche questanno. Il primo episodio, Tutto quello che resta, disponibile su pc, console, tablet e smartphone. I capitoli, autoconclusivi ma legati da uno stretto filo conduttore, possono essere acquistati da soli (a 4,99 euro) o a pacchetto (a 22,99 euro). Bench sullo sfon-
do si muovano instancabili e orde di non morti, il punto di forza del videogioco la caratterizzazione psicologica dei personaggi e il senso di colpa instillato poco alla volta nel giocatore, unico responsabile delle proprie azioni e degli effetti che queste avranno nel corso del gioco. Pro: prima avventura seriale Contro: meglio la prima serie
M. T. MARCA: Tell Tale Games PRODOTTO: The Walking Dead: Season Two PREZZO: 22,99 euro
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i che un orologio un personal trainer per il giusto allenamento, capace di monitorare distanza, velocit, andatura e persino il movimento della braccia se si sta nuotando o il numero delle pedalate se si preferisce il ciclismo. MultiSport il nuovo sistema da polso satellitare (Gps) di
Sharing economy Sono 250 le piattaforme di condivisione in Italia. In Sardegna stipendi integrati con i crediti virtuali
Lapp
Le piattaforme storiche
Bakeca.it
2005 12 milioni + 20% 2,5 milioni
Kijiji.it
2005 30 milioni +35% 5 milioni
Le piattaforme pi recenti Le piattaforme collaborative online
250
i chiama sharing economy, economia della condivisione. Applicata al web, si traduce anche nel baratto online: una pratica per risparmiare, che viene in aiuto ai consumatori per contenere il budget familiare dopo le spese natalizie, sommandosi ai saldi e agli outlet. In sostanza la tecnica del riutilizzo, che si appoggia su siti online specializzati: dedicati, cio, al baratto e alla compravendita di oggetti usati. Questo modello economico, che ha dimostrato di attrarre capitali da 50 a 400 milioni di dollari (cio da circa 36 a 293 milioni di euro)linvestimento del venture capital nel settore nel mondo tra il 2009 al 2011, fonte Botsman 2013 sta prendendo piede anche in Italia. Nel Paese sono gi presenti 250 piattaforme collaborative (dati al 2013). Di queste i siti di bartering il baratto, in inglese sono ormai il 33% (cio 82), dice lo studio Modacult 2013 dellUniversit Cattolica di Milano. La prospettiva di aumentare i volumi questanno. Ecco chi offre cosa.
Il baratto su Internet
sul sito di crowdfunding Indiegogo. Lobiettivo raccogliere 30 mila euro in due mesi per varcare i confini nazionali. Pare abbia un discreto successo anche Sardex, un circuito commerciale attivo in Sardegna che permette ad aziende e privati di scambiare beni e servizi senza sborsare denaro. Come? Pagando la spesa con crediti Sardex. A oggi, dice il consorzio, sono 1.400 le imprese aderenti e alcune di esse piccole aziende come rivenditori di materiali edili (Rme di Pirroni e C.), o fornitori di servizi postali privati (Laposte) stanno iniziando a retribuire i lavoratori (con quote fino al 20%, dice Sardex) con i crediti da spendere sulla piattaforma, in alternativa a misure di riduzione del personale.
82
Reooso
2011 30 mila 30 mila 65 mila
LocLoc
2013 15 mila 6 mila 350
Pparra
Le categorie
Allinizio del 2005 a monopolizzare il mercato erano Bakeca e Kijiji, i siti di annunci gratuiti del gruppo Ebay. Oggi, pur rimanendo quelle due realt significative, sono anche nate diverse startup specializzate nel riuso degli oggetti. Ed stata proprio la presenza delle due piattaforme storiche ad agevolarne la diffusione: Lo scambio il modello pi diffuso
della sharing economy commenta Marta Mainieri, autrice di Collaboriamo, libro sul tema . una forma di economia che esisteva gi, con siti storici come Bakeca e Subito.it. Tra i big player del settore, il mercato sta crescendo: Abbiamo lanciato la formula del baratto fin dalla nascita del sito dice Roberto Tucci, developing manager di Kijiji , ma non ha generato numeri significativi fino a un anno fa. Quando avvenuta una decisa inversione di tendenza, perch gli utenti rispondevano agli annunci, proponen-
do lo scambio di merci al posto del pagamento. Cos molti venditori si sono adattati al nuovo trend. E lo sharing online decollato. Ma quali sono le categorie merceologiche pi gettonate? Su Kijiji, per esempio, il primato va allelettronica (43% degli scambi totali), seguita da tempo libero (11%) e abbigliamento (3%). Anche Bakeca.it ha vissuto un recente sviluppo del baratto: circa un milione di utenti optano per lo scambio, per un totale di 200 mila transazioni al mese. C il baratto sincrono, quello
classico: si offre un oggetto in cambio di un altro. Ma molti siti propongono anche il baratto asincrono, dove in cambio di un bene vengono garantiti crediti virtuali. Ne esempio concreto Reoose, sito in cui sufficiente caricare immagini e descrizioni per liberarsi di oggetti usati. Il nostro portale attribuisce ai beni un valore in crediti, da utilizzare una volta venduto qualcosa per acquistare qualcosaltro, dice la cofondatrice Irina Torgovitzkaja. Reoose ha gi generato 65 mila scambi dal 2011 e ora ha avviato una raccolta di fondi
Lanalisi
esegantini@corriere.it
avoratori senza lavoro e, sempre pi, nellera digitale, lavoro senza lavoratori. Un antico paradosso, oggi pi drammatico, affligge non solo lItalia ma tutta lEuropa: da un lato giovani in cerca di occupazione, dallaltra aziende in cerca di competenze che non trovano. Dopo cinque anni di crisi economica, questo divario tra domanda e offerta rappresenta uno dei problemi pi spinosi dellUe. Centinaia di migliaia di persone stanno scoprendo che i loro profili non sono richiesti dal mercato: e tanto
meno dalle imprese innovative. Nel Vecchio Continente, dice lOcse, molti si aspettano che i futuri posti di lavoro vengano creati da aziende ad alto tasso di innovazione e conoscenza, quelle che gli anglosassoni chiamano knowledge-intensive. Ma se i sistemi dellistruzione e della formazione non saranno resi pi aderenti alle necessit, capaci di preparare le competenze che servono, le aziende innovative, leconomia e la societ ne soffriranno. Di questa non corrispondenza gli imprenditori si sono sem-
pre lamentati. Sullonda della crisi, conferma per lOrganizzazione Internazionale del Lavoro (Oil), la situazione peggiorata. Molti, nei settori pi colpiti dalla recessione, sono stati lasciati per strada, mentre pochi, troppo pochi posseggono i requisiti richiesti dal mercato del lavoro: soprattutto le lauree scientifiche e tecnologiche. Secondo stime Eurostat, in Europa, 2 milioni di posti di lavoro non trovano un candidato, dai servizi turistici alla programmazione informatica. Uno studio di Eurofound, societ di ricerche dellUe,
Da qui uno sforzo, soprattutto in alcuni Paesi, in particolare nel Nord Europa, per rilanciare la formazione e adeguare la scuola e luniversit alle nuove esigenze. Campagne di comunicazione, ad esempio, sono in corso per attrarre gli studenti verso le facolt scientifiche, da matematica a ingegneria. In Italia, come abbiamo gi scritto, il dibattito politico al momento tutto concentrato sulle regole. Un tema capitale ma non lunico. Manca, ad esempio, un lavoro a quattro mani, e fortemente collaborativo, tra i ministeri del Lavoro e dellIstruzione: come accade in Germania, in Svezia e nei Paesi che pi hanno capito lurgenza e la necessit di un coraggioso e profondo intervento a medio-lungo termine. @SegantiniE
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CO R RI ER ECO NO M I A
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I prodotti, le campagne
Pit Spot
a cura di ALDO GRASSO pitspot@fastwebnet.it in collaborazione con MASSIMO SCAGLIONI
arlare al telefonino in auto senza vivavoce una cattiva abitudine. Si diventa un pericolo per s e per gli altri, si rischiano la multa e la perdita di punti sulla patente. Eppure basta un semplice dispositivo digitale per risolvere il problema. Minikit Neo Glam di Parrot un vivavoce Bluetooth per due cellulari che, grazie alla
clip, si fissa sullaletta parasole. Utilizza il riconoscimento vocale per accettare le chiamate in arrivo e tiene in memoria fino a duemila contatti della rubrica. Dunque, come una brava segretaria, avvisa il guidatore delle chiamate in arrivo. Lautonomia di funzionamento arriva a sei mesi, mentre il raggio dazione di dieci metri ne consente luso anche su
caravan e camion. Non solo. Scaricando unapp valida sia per smartphone Apple sia Android, il Minikit permette di conoscere la posizione esatta dellauto nei parcheggi, avvisando anche del tempo residuo di sosta. Per ricaricarlo, per, serve ladattatore Usb per auto. Pro: comandi vocali Contro: serve un adattatore per la ricarica
U. TOR. MARCA: Parrot PRODOTTO: Minikit Neo Glam PREZZO: 79 euro
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Convergenza Dal Lumia 1020 che ha il record dei pixel alliPhone 5S per la condivisione sul Cloud
a metamorfosi multimediale non si ancora compiuta. I telefonini sono diventati smartphone, multimediali e multiuso, ora la convergenza audio-Internet-video minaccia il mercato delle fotocamere compatte e oscura le videocamere, destinate a un pubblico consumer. Il mercato dei fototelefonini, o telefoni fotografici, in crescita senza fare troppo rumore (a parte eccezioni, come Nokia). Lidea di nascondere le fotocamere nel cuore degli smartphone funziona.
Pparra
Il confronto
Nokia Lumia 1020
Pro: sensore record da 41 megapixel Contro: pesante Prezzo: 649 euro
Le ottiche non sono paragonabili a quelle del Nokia, ma foto e immagini sono di buona qualit e sufficienti per un impiego non professionale. In pi sistema operativo e velocit del microprocessore aiutano a gestire i file multimediali in modo sicuro e immediato. Il punto di forza per la penna integrata che non serve soltanto a prendere appunti o disegnare, ma, con le app giuste, a modificare le foto scattate, abbellirle e pubblicarle online sui social network o sul proprio sito. In questo caso la penna garantisce una precisione che le dita non consentono.
hiamatela pure pubblicit politica. Dopo la Svizzera che stanzia i soldi per costruire un pezzo dalta velocit in Italia, un altro colpo allorgoglio del Belpaese. Una nuova lezione, che proviene dalla multinazionale del fast food accusata, negli anni, dogni nefandezza. Non usa giri di parole la nuova, interessante campagna di McDonalds, in onda in queste settimane dinizio anno sulle principali reti televisive nazionali. Parte il jingle, che nientemeno che una versione del Barbiere di Siviglia (siamo il Paese dellOpera, anche se talvolta pi delloperetta): di fronte a un McDonalds, di prima mattina, vediamo inquadrata una ragazza dello staff, che porta uno strano cartello, il numero 1. Inizia una sequela di immagini di altri dipendenti, dai lavoratori dei negozi agli impiegati su su fino ai manager. Ciascuno porta un numerino, mentre si susseguono il giorno e la notte. Alla fine arriviamo al numero 24.000. Che sono i posti di lavoro che McDonalds, la multinazionale americana ha offerto in Italia. Sulle immagini e sulla musica sinserisce una voce fuori campo suadente e
La raffica di Apple
Il pi tascabile di tutti i telefonini provati liPhone 5S, il nuovo nato in casa Apple. Non ha un sensore particolarmente potente (8 megapixel), ma, grazie al microprocessore e al sistema di lenti di qualit superiore, offre immagini fotografiche eccelse. E soprattutto uno scatto a raffica inaspettato per uno smartphone. Uno dei vantaggi del telefono Apple la gestione delle foto grazie ad iCloud, la nuvola dedicata. gratuita sino a mille immagini (al di l delle loro dimensioni) e consente di scattare tranquillamente foto in tutto il mondo e poi duplicarle in tempo reale su qualsiasi dispositivo Apple connesso a Internet. Il difetto lo zoom digitale, secondo noi non allaltezza del prodotto. E facile rovinare belle foto se si esagera nellingrandimento. Infine, litaliano Active di Ngm una sorpresa. uno smartphone da 5,7 pollici con un sontuoso display Iridia antigraffio. Il microprocessore con quattro core (il pi evoluto della categoria), velocissimo, aiutato da una memoria interna da 16 gigabyte. La fotocamera, da 13 mega pixel, si trasforma in videocamera ad alta risoluzione. Il prezzo elevato, ma la qualit ripagata anche da scatti luminosi e video ad alta risoluzione. mgasperetti@corriere.it
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La definizione
Secondo una ricerca della Northwestern University di Chicago, gi oggi pi del 50% degli acquirenti di telefoni multimediali sceglie un modello in base alle sue capacit fotografiche. Ai consumatori piace avere sempre in tasca un dispositivo dalla qualit paragonabile a una fotocamera compatta, per immortalare i momenti della vita quotidiana. Lesempio eclatante il fototelefonino appena lanciato da Nokia, il Lumia 1020: un mostro fotografico con un sensore da 41 megapixel, record mondiale assoluto. Basti pensare che una fotocamera reflex di medio livello attrezzata con un sensore di 16-24 megapixel (la met del fototelefonino in questione) e uno smartphone di buona qualit ha una fotocamera da 8-13 megapixel. Ottimo anche lo zoom del Lumia 1020 con ingrandimenti sino a sei volte.
Apple iPhone 5S
Pro: qualit ottiche e memoria Contro: costo elevato Prezzo: 949 euro
Una menzione a parte meritano le ottiche firmate da Carl Zeiss (un must nel mondo fotografico) e composte da sei lenti sovrapposte con stabilizzazione ottica dellimmagine. Buona la registrazione video. Il sistema operativo il Windows Phone 8, forse lunico punto discutibile del dispositivo. Molti gli accessori, come la cover fotografica che offre una maggiore autono-
La penna integrata
Se invece si vuole scegliere un telefono dallocchio magico capace di assolvere anche compiti di personal assistant e di tablet, c il Samsung Galaxy Note 3 con videocamera da 13 megapixel e sistema operativo Android.
convinta, che spiega la morale della favola: Mentre le riforme non partono, e leconomia ferma, gli italiani lavorano per fare andare avanti lItalia. Noi di McDonalds saremo anche nati in America. Ma oggi pi che mai ci sentiamo italiani, perch con loro che lavoriamo. Lillustrazione dellimpegno dellazienda in Italia prosegue poi nel dettaglio: Insieme ai nostri fornitori e franchising, abbiamo gi creato 24 mila posti di lavoro. Il film si conclude col gruppo dei dipendenti che regge un grosso cartello verde, con il claim della campagna: McDonalds crede negli italiani. questo il messaggio centrale che si vuole veicolare con forza. Niente pi sogni, niente pi immagini stereotipate di famigliole felici, ma la solida realt di un impegno nelleconomia del Paese. In questi anni di crisi il discorso pubblicitario si sta molto trasformando: difficile ignorare le condizioni del contesto, la situazione reale del Paese. E chi, da straniero, investe in Italia, rivendica e vuole comunicare il proprio radicamento. Una comunicazione in sintonia con il clima complessivo che si respira.
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Metropolis
cristinapellecchia.cor@gmail.com
liforniano Aamir Patel, lo strato idrorepellente assicurato anche dopo 80 cicli di lavatrice. La raccomandazione per di non stirare n candeggiare il capo e di farlo asciugare allaria. Patel garantisce che lapplicazione di questa nanotecnologia idrofobica non cancerogena, n in generale pericolosa per la salute. Al momento si tratta di un progetto pubblicato su Kikstarter, dove ha gi superato i finanziamenti necessari alla messa in produzione.
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na maglietta che non si bagna, non simpregna, quasi non si sporca (ma si pu lavare in lavatrice): Silic, un ritrovato di silice e nanotecnologie che respinge i liquidi e li fa scivolare via. Le molecole dei liquidi (per la gran parte) non arrivano fino alle fibre dellindumento, perch queste sono protette da un invisibile strato di aria, derivato dalle particelle di silice microscopicamente intrecciate al tessuto. Secondo linventore, lo studente ca-
una colla che ripara cuori infranti, letteralmente: a Boston un team di medici e ingegneri ha realizzato un adesivo chirurgico che aggiusta i tessuti car-
diaci e dei vasi sanguigni. un gel vischioso composto da un polimero atossico a base di glicerolo e acido sebacico, che si attiva con la luce ultravioletta trasformandosi in un potente adesivo. Tanto forte e altrettanto flessibile, ritengono gli scienziati, da riuscire a tenere insieme, fino alla loro completa guarigione, tessuti bagnati e in movimento, quali sono le strutture del nostro sistema circolatorio, con il sangue costantemente pompato allinterno. Ispirato dalle secrezioni delle lumache, il nuovo adesivo biodegradabile e biocompatibile e sarebbe impiegabile particolarmente nella chirurgia su neonati e bambini. Al momento stato testato con successo sui suini, ma i suoi inventori, il bioingegnere Jeffrey Karp e il cardiochirurgo Pedro del Nido, rispettivamente del Brigham and Womens Hospital e del Boston Childrens Hospital, hanno annunciato a breve la sperimentazione umana.
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DEL 20 GENNAIO 2014 ANNO XVIII - N. 2 Direttore responsabile FERRUCCIO DE BORTOLI Condirettore LUCIANO FONTANA Vicedirettori ANTONIO MACALUSO, DANIELE MANCA, GIANGIACOMO SCHIAVI, BARBARA STEFANELLI 2014 RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Sede legale: via A. Rizzoli, 8 - Milano Registrazione Tribunale di Milano n. 490 del 16 settembre 2003
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COR RI E R ECONO M I A
Ciak, il cinema prova a ripartire Torna a sorridere mercato cinematografico grazie a Checco Zalone. Nel 2013 sono aumentati sia gli incassi sia gli spettatori. Secondo i dati Cinetel sono stati venduti 97,3 milioni di biglietti (+6,5% sul 2012) per un giro daffari di 618,3 milioni (+1,4%). In aumento la quota italiana: dal 26,5% al 31%.
1,2
miliardi di investimenti in medicina il valore dei capitali impiegati per testare i farmaci. A trainare il comparto che sfiora quasi i 6mila addetti anche la crescita (+3%) della sperimentazione clinica. In aumento, secondo i dati del XII Rapporto nazionale dellAifa, il numero degli studi (697 contro i 676 del 2011). In testa (42,9% del totale) quelli sulle prime fasi di sviluppo dei farmaci. La maggior parte degli esperimenti (34,9%) svolta nel campo oncologico.
20,0 8,5
n ingegneria si chiama prova di carico. Serve a capire qual la soglia di sopportabilit di un ripiano prima di spezzarsi. Quale sia il peso massimo sopportabile. Esiste una prova di carico fiscale anche per le piccole e medie imprese italiane? Ci ha provato Assolombarda con unindagine realizzata da Prometeia e dallOsservatorio della Bocconi. Obiettivo: capire quale carichi fiscali sono in grado di sostenere le aziende italiane prima di decidere di delocalizzare. Dallo studio emerge che limposizione tributaria sulle imprese ha conosciuto unimpennata nel 2012 raggiungendo un valore medio del 52%. Ma se si va pi nel dettaglio ci si accorge che la realt molto pi articolata. La ricerca di Assolombarda infatti ha selezionato come campione quasi sei mila piccole e medie imprese dellarea milanese scegliendo per un parterre di aziende che possano rappresentare uno spaccato valido per tutto il territorio nazionale. Emerge la fotografia di un mondo imprenditoriale spaccato a met: circa il 50 per cento delle aziende paga tasse che si aggirano, in media, attorno all80 per cento del reddito imponibile. Laltra met delle imprese chiamata a fronteggiare un carico fiscale molto pi basso che sta intorno al 30 per cento medio. Un paradosso che ha dellincredibile. Industriali Fabrizio Castoldi presidente della Bcs, macchine agricole
la parte creativa rimangono in Italia. Daltra parte, per chi resta non ci sono alternative: lasciarsi schiacciare dalla pressione fiscale che impedisce di investire in innovazione, ricerca e sviluppo, le uniche armi che ci rendono ancora competitivi sui mercati internazionali. Con queste premesse come facciamo a competere con i paesi asiatici che continuano a crescere vertiginosamente? Basti pensare che in Cina
hanno deciso di dimezzare il carico fiscale, dal 28 al 14 per cento alle imprese che lasciano almeno il 30 per cento degli utili in azienda. Impossibile competere con queste realt se non operiamo una rivoluzione fiscale.
La riforma
Difficile per pensare che in una fase come quella attuale possa esserci un governo che decida di ope-
rare drastici tagli fiscali. Ma non impossibile azzarda limprenditore lombardo . Facciamo una tassa unica, fissiamo una soglia del 50 per cento di tasse sul reddito imponibile valida per tutti: per chi produce in Italia, ma anche per chi ci commercializza e basta. Lo Stato vedrebbe invariato il suo gettito fiscale ma ci sarebbe pi equit e si darebbe una spinta determinate alloccupazione. Non si avrebbe al-
cun vantaggio a delocalizzare, per limitare i danni di Ires e Irap, e le nostre aziende potrebbero potenziare gli investimenti in ricerca e sviluppo. Senza misure radicali di questo tipo continueremo ad assistere alla fuga delle aziende italiane, al disimpegno produttivo degli stranieri e alla chiusura di chi si sar ostinato a rimanere qui facendosi strangolare dal fisco.
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La storia/Moda
La storia/Alimentare
l made in Italy viaggia (anche) in una scatoletta gialla. lambasciata del burro Latteria Soresina, fiore allocchiello della cooperativa lattiero-casearia nata nella campagna cremonese oltre un secolo fa. Liconica lattina gialla per solo la punta di un iceberg che trova la sua maggiore espressione economica nella produzione di formaggi stagionati oltre che di prodotti freschi, dal latte allo yogurt. Lavoriamo ogni anno circa 430 mila tonnellate di latte conferite dai 223 soci sparsi nella zona tra Cremona e Milano, pari al 4% della produzione nazionale spiega il presidente Tiziano Fusar Poli , producendo cos 440 mila forme di Grana Padano e 60 mila di Parmigiano Reggiano, oltre a 4,5 milioni di chili di provolone, 70 milioni di litri di latte confezionato
Lombardia Tiziano Fusar Poli, presidente del gruppo Latteria Soresina e 3,7 milioni di chili di burro. A interpretare il ruolo da protagonista quindi il Grana Padano, in forma o grattugiato, che da solo rappresenta il 28% dellintero giro daffari. Abbiamo chiuso il 2013 con un fatturato di 326 milioni di euro continua Fusar Poli e prevediamo un ulteriore incremento del 7% per il 2014. A oggi circa il 18% di questo dato garantito dalle esportazioni, ma Latteria Soresina determinata ad aumentare il commercio con lestero fin dai prossimi mesi. I mercati di riferi-
mento sono Stati Uniti e Germania, con una quota di circa 9 milioni di euro ciascuno commenta il presidente della cooperativa , ma molto interessanti sono anche i paesi emergenti, come Brasile, Turchia, Russia, Corea del Sud e il Nord Africa, oltre poi allAustralia dove vendiamo soprattutto provolone. Per quanto riguarda invece la Cina, da poco Latteria Soresina ha aperto una linea per lesportazione di latte a lunga conservazione. unopportunit osserva
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Il fatturato in milioni di euro di Latteria Soresina. Il 18% viene dallexport. La maggior parte del fatturato deriva dal Grana Padano.Tra i principali mercati stranieri ci sono Usa e Germania
Fusar Poli che nasce dalla continua richiesta cinese di prodotti alimentari europei e da poco anche di quelli di largo consumo come il latte. Oltre che sullinternazionalizzazione, Latteria Soresina ha basato le recenti strategie anche sulla diversificazione. Con questo intento nata loperazione della primavera 2013 quando la cooperativa ha acquistato la Centrale Produttori Latte Lombardia (unoperazione da 14 milioni di euro), allargando cos sia la propria capacit distributiva, sia la gamma di prodotti che si completata con i latticini freschi. Credo che Latteria Soresina conclude il presidente debba il suo successo alla filosofia che la contraddistingue e che si basa sullinclusione di chi vi lavora, sulla continua formazione del personale, e su un rispetto delle regole a tutto tondo. Una sinergia tra uomini, regole e territorio. questa la formula (neanche tanto segreta) che fa di un formaggio licona del made in Italy.
ALICE CAPIAGHI
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vera autenticit nel made in Italy quando le maestranze e la produzione sono italiane. Non ha dubbi Alessia Fabi, amministratore delegato della Fabi spa, calzaturificio fondato nel 65 dal padre Enrico e dallo zio Elisio. Essere in un luogo e fare sinergie con il territorio racconta Alessia ci che d vita al distretto. Le nostre creazioni esprimono il valore dellautenticit nelletichetta made in Italy: scarpe disegnate e prodotte nella nostra fabbrica, dove creativit e professionalit rappresentano la cultura che si esprime nelle nostre calzature. Come famiglia abbiamo deciso di lavorare dove siamo nati, nel distretto calzaturiero marchigiano. Qui, a pochi passi, c tutto il sapere che favorisce risorse specializzate e nuove leve. Come avviene la loro formazione? un tema condiviso con le istituzioni del territorio, ma determinante la formazione in fabbrica. Noi facciamo costantemente training alle nostre risorse umane e, per le lavorazioni dove labilit artigiana fondamentale, abbiamo costruito linee di produzione parallele, cos i giovani possono im-
La doppia soglia
invece tutto vero afferma Fabrizio Castoldi, presidente di Bcs, azienda che produce macchinari agricole . il frutto di tasse come Irap e Imu che incidono profondamente sulle casse delle imprese e finiscono per lievitare fino a percentuali stratosferiche. Tra laltro si tratta di imposte collegate alla forza lavoro e agli immobili e quindi del tutto sganciate dalla produzione. Ci significa che se unazienda delocalizza avr pochissima forza lavoro e non avr capannoni e immobili da pagare. Questi fattori riducono drasticamente limpatto fiscale. Cos si spiega che in Italia ci sono tante imprese schiacciate dallErario e altrettante su regimi decisamente pi bassi. A tante aziende, italiane o straniere, basta non produrre in Italia per alleggerire il loro debito con il fisco. Il punto che cos continua lemorragia di posti di lavoro e la disoccupazione avanza fino ai livelli record di oggi. Insomma, la tentazione chiara: delocalizzare per alleggerire la pressione fiscale quando questa supera la soglia del 50 per cento. E come la mettiamo con il fascino del made in Italy? Sono gi in tanti ad aggirare lostacolo spiega Castoldi basta dire che il cervello e
La storia/Informatica
viluppare business, in un comparto cos competitivo come quello informatico, una sfida articolata per le aziende. Anche perch un compito che richiede limpiego di strategie imprenditoriali non comuni. Ma se loperazione compiuta mettendo in campo investimenti mirati e significative competenze professionali, si possono ottenere buoni risultati economici. Come accade a Openwork, produttore di sistemi informatici con sede a Bari. Un impegno che ha permesso allimpresa pugliese di registrare 1,5 milioni di euro di fatturato nel 2013, l80% attraverso medie e grandi aziende. Ma quali sono le ragioni principali che consentono alla societ informatica di prevedere, in tempi relativamente rapidi, un notevole incremento dei ricavi? La nostra forza
imprenditoriale dipende soprattutto da due fattori racconta Salvatore Latronico, presidente di Openwork e della rete Crikhet . Il primo consiste nelloffrire ai clienti la possibilit di utilizzare, in maniera semplice le tecnologie pi sofisticate. Il secondo vendere prodotti e servizi che possano essere acquistati anche da chi non pu permettersi di mettere in campo elevate risorse finanziarie. Per ottenere questi risultati, per,
In rete Salvatore Latronico, presidente di Openwork e di Crikhet necessario un piano imprenditoriale che non trascuri alcun dettaglio. Chi punta a essere competitivo sul mercato informatico deve concentrarsi su tre obiettivi spiega Latronico : linnovazione di prodotto, linnovazione del modello di business e linternazionalizzazione dellimpresa. Per il primo investiamo ogni anno un terzo del fatturato in ricerca e sviluppo, con particolare attenzione verso il rafforzamento delle piattaforme in Rete. Inoltre, guardiamo con grande interesse allapertura di nuovi mercati come
1,5
Il fatturato in milioni di euro di Openwork. La societ fa parte di un network di quattro aziende, tutte attive nel settore dellinformatica. Tra i comparti su cui punta la minirete ci sono i servizi sanitari
Svizzera e Turchia, paesi pilota per testare quanto siamo pronti a confrontarci anche con altre aree geografiche come il Nord Europa. Intanto nel quartier generale della societ barese si studiano nuove iniziative destinate a incrementare le performance economiche. La nascita della rete Crikhet, un poker dimpres e c h e c o m p re n d e l a s te s s a Openwork, Insoft, Link Mt e Sincon, una di queste. Questa rete di aziende ha creato una piattaforma tecnologica per coordinare i processi di gestione dei profili di cura oncologici e migliorare lefficienza dellassistenza domiciliare dei pazienti che necessitano di ventilazione meccanica . Obiettivo dellapproccio tecnologico della rete Crikhet migliorare i percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali attraverso lo sviluppo di innovative soluzioni IT per il governo dei processi relativi al profilo integrato di cura. E cos linnovazione tecnologica si mette al servizio dei malati oncologici o con insufficienza respiratoria.
MICHELE AVITABILE
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CO R RI ER ECO NO M I A
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Proteste
a compiuto un anno in questi giorni la norma che ha aperto un percorso a tutte le professioni non ordinistiche. quindi tempo di bilanci per la legge n. 4 del 14 gennaio 2013 dal titolo Disposizioni in materia di professioni non organizzate. E i numeri dicono che durante gli ultimi dodici mesi sono stati otto i casi in cui sono stati definiti i requisiti di conoscenza, abilit e competenza delle varie tipologie di professionisti come chinesiologi, naturopati, osteopati e tributaristi.
no. Oltre al riconoscimento formale, con le norme Uni assicuriamo agli utenti e ai diretti interessati uno standard di qualit permanente, che pu anche portare su base volontaria alla certificazione del professionista. La nostra attivit nellambito della legge 4/2013 non fa altro che rendere visibile una realt fortemente consolidata in Italia e allestero, ossia quello di un mercato che si va sempre pi specializ-
zando, per rispondere alla domanda degli utenti e il riconoscimento pu rivelarsi molto efficace per il successo del professionisti, tanto pi in un momento di crisi economica. Gli utenti e di conseguenza i consumatori sono finalmente tutelati e non solo per la riconoscibilit del professionista competente: per arrivare alla norma, infatti, le associazioni che rappresentano i non regolamentati devono ga-
rantire la preparazione degli associati e il loro costante aggiornamento. Non ci fermiamo qui, perch molte associazioni ci hanno contattato e ben presto verranno pubblicate altre norme.
In lista dattesa
Infatti tra i progetti di norma attualmente allo studio ci sono quello sulle figure professionali operanti nel campo delle arti terapeutiche, del counseling relazionale, dei clinical monitor, dei traduttori e interpreti, dei fisici professionisti, degli esperti in controllo di gestione, dei bibliotecari, degli archivisti, dei cuochi professionisti . Lobiettivo, anche per queste discipline, quello di riunire attorno a un tavolo i rappresentanti delle categorie interessate alle specifiche attivit (i professionisti, i clienti, i fornitori, eventuali autorit pubbliche) per tracciare
Un nuovo ceto
I numeri testimoniano un forte interesse da parte dei professionisti attraverso le associazioni che le rappresentano commenta Piero Torretta presidente Uni e il nostro lavoro facilitato dalla collaborazione di Cna Professioni e del Colap che rappresentano quel vasto universo stimato dal Cnel in circa tre milioni di lavoratori autonomi, che da tempo attendevano il riconoscimento da parte dello Stato italia-
un regolamento che sia garanzia di qualit e professionalit. Un sistema di certificazione che non ricalchi lo schema delle professioni ordinistiche ma che offra agli utenti e consumatori una garanzia di competenze. Proprio questo il nodo che finora ha accesso le polemiche con le professioni ordinistiche. Lopposizione al riconoscimento di categorie che non svolgono il consueto percorso universitario culminato in un esame di Stato aveva creato uno stallo. Anche perch alcune di queste figure finiscono per sovrapporsi riducendo le potenzialit di business. Adesso per il processo di riconoscimento appare irreversibile e qualche milione di professionisti senza ordine attende una certificazione che metta al riparo da abusivi e truffatori che assediano diversi settori con evidenti rischi per gli utenti
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ra mille turbolenze e tante polemiche si conclusa a Napoli lottava Conferenza nazionale dellavvocatura. Mille professionisti da tutta Italia e rappresentanze degli ordini territoriali e delle associazioni forensi ha dato la misura del disagio della categoria. La giurisdizione in uno stato di perenne emergenza e la professione di avvocato in una crisi profonda afferma Nicola Marino, presidente dellOrganismo unitario dellavvocatura . In Italia abbiamo, appunto, una Giustizia Umiliata e i diritti ridotti a privilegi, come recita il titolo stesso dellassise e di una delle tavole rotonde che si terranno nel corso dei lavori. Da anni, ormai, assistiamo a un costante deterioramento delle garanzie costituzionali e dello stesso stato di diritto. Clima reso ancor pi elettrico dalla notizia del no della Corte costituzionale ai referendum contro la chiusura di circa 1.000 uffici giudiziari: una scelta francamente incomprensibile e gravissima sul piano politico: uno scontro frontale con la volont popolare espressa dai consigli regionali.
I. TRO.
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Offshore
lanciare richiami e raccomandazioni ai governi con guida non liberale. Barnier potrebbe usare le riforme in corso dei mercati finanziari perfino per guadagnare consensi e sostegni da influenti lobby. Un adeguamento dellattuale codice di comportamento appare cos urgente. Nel frattempo i commissari orientati a partecipare alle
Malta
Commissione Ue Jos Manuel Barroso elezioni europee dovrebbero autosospendersi immediatamente. LEuroparlamento ha contestato a Malta la decisione di mettere in vendita la cittadinanza maltese e, come conseguenza automatica, quella dellUe. Una larga maggioranza (560 voti favorevoli, 22 contrari e 44 astensioni) ha esortato il governo di La Valletta a rivedere questo provvedimento, orientato ad attirare ricchi extracomunitari soprattutto arabi, cinesi e latino-americani
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Europigrizia
Tra i circa mille giornalisti accreditati presso le istituzioni Ue ha provocato proteste e irritazioni la decisione della Commissione europea di escluderli dallaccesso alla rassegna stampa, che ogni giorno la-
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COR RI E R ECONO M I A
Rc Auto & confronti Ecco le polizze migliori Ma i prezzi restano i peggiori dEuropa
Bollino blu a Italiana assicurazioni, Zurich e Reale Mutua Migliora (di poco) il tasso di soddisfazione della clientela
DI ROBERTO E. BAGNOLI
talia batte Germania 4 a 1. Purtroppo sulle tariffe rc auto non c storia, non ci batte proprio nessuno. A Napoli un guidatore esperto paga quattro volte di pi di un automobilista tedesco, 1.300 euro contro i 341 di Berlino. Per i motociclisti, poi, le differenze sono addirittura abissali. Nel capoluogo campano assicurare una moto di 150 cc costa anche trenta volte di pi, 639 euro contro i 23 di Berlino o i 20 di Amburgo o Monaco di Baviera. Anche se negli ultimi mesi hanno cominciato a scendere, nel nostro paese i prezzi dellassicurazione obbligatoria restano altissimi. E lo scenario che emerge dal secondo rapporto sullRc auto in Italia, elaborato in esclusiva per CorrierEconomia dallIstituto Tedesco Qualit e Finanza, specializzato nellanalisi e comparazione di prodotti assicurativi e finanziari.
to del decreto Destinazione Italia, varato il 23 dicembre scorso, che sta cominciando il suo cammino parlamentare (vedi altro articolo), che si preannuncia tuttaltro che facile, vista la forte opposizione di quasi tutte le categorie interessate. Lindagine offre un aiuto nella scelta di una polizza obbligatoria che incide in misura pesante sul bilancio degli italiani sottolinea Christian Bieker, direttore dellIstituto Tedesco Qualit e Finanza da un lato confronta le tariffe delle principali compagnie per cinque profili tipo, in modo da individuare quella pi vantaggiosa. Dallaltro, indaga la soddisfazione dei clienti nei confronti del servizio fornito,
E poi c la soddisfazione dei clienti, valutata cinque parametri: offerta di prodotti, assistenza e relazione con i clienti, comunicazione, rapporto qualit-prezzo, efficienza nella liquidazione dei danni. Allianz, Axa e Unipol sono le prime tre fra le compagnie tradizionali, Direct Line, Genialloyd e Genertel fra quelle che operano per telefono o su Internet.
LA SUPERCLASSIFICA
Le 10 compagnie cheoffrono le tariffe pi convenienti per i 5 proli indicati nelle 10 citt pi grandi dItalia
Compagnia
Italiana Assicurazioni Zurich Reale Mutua Sara Assicurazioni Allianz Genertel Fondiaria-Sai Assicurazioni Generali Milano Assicurazioni Axa Assicurazioni
1 Neopatentato
Uomo Diciottenne Classe Universale di Assegnazione: 14 Fiat Panda 1.2 Dynamic Eco Benzina (2009) Compagnia Allianz Genertel Sara Assicurazioni Reale Mutua Assicurazioni Generali Alleanza Toro Cattolica Vittoria Assicurazioni Direct Line Insurance Italiana Assicurazioni
Punteggio
10,0 9,3 9,0 8,5 7,1 7,1 6,4 6,2 6,1 6,0
Valutazione
Migliori Tariffe Top Tariffe Top Tariffe Molto Conveniente Conveniente Conveniente Conveniente Conveniente Conveniente Conveniente
Paragoni
Le polizze italiane rimangono molto pi care rispetto a quelle della Germania spiega Bieker, e presentano una forte discriminazione geografica. Questo non si verifica generalmente in Germania, dove il fenomeno molto pi lieve. Rispetto alla prima edizione dellindagine, leggermente migliorata la soddisfazione degli assicurati italiani. Il miglioramento pi significativo stato registrato per quanto riguarda lofferta spiega Bieker , segno che le compagnie si stiano adattando meglio alle esigenze dei clienti. In Germania, dove da anni conduciamo la stessa indagine, la soddisfazione dei clienti molto simile per le compagnie tradizionali e per quelle on line. In Italia, invece, vi sono differenze notevoli: per le seconde, infatti, pi elevata. Con 32 milioni di veicoli assicurati, il settore auto rappresenta quasi la met dellintera raccolta dei rami danni. Lanalisi dellIstituto tedesco qualit e finanza comprende venticinque compagnie: tutte quelle con una quota di mercato di almeno l1%, che rappresentano il 92% del totale. Secondo lAnia, nel 2013 il prezzo medio ha segnato una riduzione di circa il 5%, un dato coerente con il calo del 6,6% dei premi incassati dalle compagnie nei primi nove mesi dellanno, rispetto allo stesso periodo del 2012. Malgrado questo, per, le tariffe italiane non temono confronti in Europa. www.iomiassicuro.it
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Utile
Uno studio da considerare con attenzione perch contiene molte indicazioni utili per la scelta di un prodotto che riguarda circa 32 milioni di assicurati. Per trovare quello pi conveniente per il proprio profilo o per individuare la compagnia che funziona meglio. Il divario fra lItalia e gli altri paesi viene confermato del resto dallanalisi, che stata presentata nei giorni scorsi, realizzata per conto dellAnia, lassociazione delle compagnie assicurative, da Bcg. Fra il 2008 e il 2012, le polizze italiane costavano in media 491 euro, 213 in pi rispetto a quelle di Gran Bretagna, Francia, Germania e Spagna. Con alcune aree (il Sud, e Napoli in particolare) dove i prezzi dellRc auto rappresentano una vera e propria emergenza. La graduale riduzione delle tariffe, intervenendo sui fattori di costo che ne stanno alla base, rappresenta una delle aree dinterven-
Elaborazione Istituto Tedesco su dati del preventivatore IVASS, Dicembre 2013. I voti corrispondono ai punteggi assegnati alle singole compagnie, aggregati in ogni prolo per tutte le 10 citt e, inne, tradotti in voti scolastici da 6 (premio RCA sufcientemente conveniente) a 10 (premio RCA pi conveniente)
Guida estesa
Uomo Cinquantacinquenne, Classe Universale di Assegnazione: 1 Fiat Punto Evo 1.2 Active benzina (2009)
guida estesa a minori di 26 anni
Ania Aldo Minucci, presidente dellassociazione delle compagnie differenziando tra le imprese che operano con le reti agenziali e quelle online. Il confronto sulle tariffe stato realizzato attraverso il preventivatore unico dellIvass (lIstituto di vigilanza sul settore assicurativo), che comprende tutte le compagnie e le formule pi diffuse, cio il bonus malus e il massimale minimo di legge. Sono stati considerati cinque profili tipo, alcuni di quelli utilizzati dallo stesso Ivass per la sua indagine periodica sui prezzi. Italiana assicurazioni la pi economica a livello complessivo, seguita da Zurich e dalla casamadre Reale Mutua.
Compagnia Italiana Assicurazioni Sara Assicurazioni Zurich Reale Mutua Hdi Assicurazioni Genertel Cattolica Axa Assicurazioni Aviva Italia Ina Assitalia
Punteggio 10,0 9,9 9,8 9,4 7,7 7,6 6,5 6,4 6,4 6,0
Compagnia Zurich Italiana Assicurazioni Hdi Assicurazioni Reale Mutua Fondiaria-Sai Unipol Assicurazioni Milano Assicurazioni Groupama Assicurazioni Alleanza Toro Sara Assicurazioni
Il punto Il sottosegretario: norme efficaci, la Ue ci sostiene. Ma tutte le categorie, dai carrozzieri alle stesse compagnie, le stanno boicottando
n pacchetto di misure in grado di ridurre le tariffe. E che, data leccezionalit della situazione, dovrebbero essere al riparo dai possibili rilievi comunitari. Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo economico, difende in modo netto le norme sullRc auto contenute nel decreto legge Destinazione Italia, varato a dicembre dal governo. Dovr essere convertito entro il 24 febbraio, ma il cammino si preannuncia irto di ostacoli. A parole, tutti riconoscono che non si pu andare avanti cos: ma appena si toccano interessi di parte cominciano le levate di scudi. Praticamente tutte le categorie interessate annunciano battaglia. E se i
carrozzieri nei giorni scorsi hanno manifestato davanti a Montecitorio, se gli avvocati hanno gi protestato, se i periti sono preoccupati, neppure le compagnie sono entusiaste del decreto. Il governo ha fatto una verifica a livello comunitario spiega Vicari . La natura del provvedimento, e la gravit della situazione dellRc auto in Italia, per giunta in una situazione di grave crisi economica, dovrebbero essere tali da superare possibili rilievi. Secondo il sottosegretario, il decreto agisce in modo efficace sui fattori che sono alla base del caro polizze. Interviene sui costi dei sinistri sostiene Vicari . E la diffusione della scatola nera che rileva
il comportamento degli automobilisti pu innescare comportamenti virtuosi. Altre norme razionalizzano la filiera delle riparazioni: come il risarcimento in forma specifica, cio la riparazione presso car-
rozzerie convenzionate con le compagnie, o la possibilit di proporre allassicurato, alla stipula del contratto, il divieto di cessione a terzi del diritto al risarcimento. Lopposizione a questa norma da parte dei carrozzieri non trova alcuna giustificazione, dice Vicari. C poi il capitolo delle frodi, che in Italia incidono in misura rilevante sul costo. Saranno ammessi solo i testimoni indicati nella denuncia di sinistro sostiene Vicari . In questo modo si pone uno stop alle testimonianze di comodo. E il diritto al risarcimento decadr in caso di richiesta presentata oltre novanta giorni dal fatto, contro gli attuali due anni, in modo da evitare le denunce tardive. Il decreto non
comprende invece le tabelle uniche su tutto il territorio nazionale per il risarcimento delle lesioni gravi, che le compagnie invocano da anni. Sono ferme al ministero della Salute spiega Vicari perch le categorie interessate stanno facendo unopposizione fortissima. Nel mirino degli assicuratori vi sono soprattutto gli sconti minimi imposti alle imprese, che possono arrivare a una riduzione complessiva di almeno il 20% per gli assicurati che optano per determinate formule contrattuali. In particolare uno sconto (non precisato) per chi accetta lispezione preventiva del veicolo, il 7% per chi installa la scatola nera. E, ancora, il 5% (il 10% nelle aree caratterizzate da una maggiore incidenza di sinistri e frodi) per quelli che accettano il risarcimento in forma specifica. Vanno bene le norme anti-frode sostiene Alessandro Santoliquido, presidente della Commissione auto del-
lAnia e direttore generale di Sara assicurazioni . Ma la scatola nera non pu essere considerata la panacea di tutti i problemi: del resto in Italia gi molto diffusa, con circa due milioni di dispositivi installati. Pu avere un senso in alcune nicchie, come citt ad alto rischio di frode e in cui le tariffe sono elevate. Dove costano poco, invece, il risparmio nei sinistri che si pu ottenere non compensa il loro costo medio, 75 euro. Altre norme, invece, sarebbero totalmente sbagliate. La gestione centralizzata dei dati presso un organismo ministeriale una follia sottolinea Santoliquido . Molti dei dispositivi attuali non servirebbero a niente. Quanto allispezione preventiva del veicolo con previsione di uno sconto, comporta costi elevati e non sarebbe attuabile per le compagnie online.
R.E.B.
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Le mosse da fare
La forbice
Forti differenze tra le tariffe minime e massime per i 5 proli tipo
C
2
Guida esperta
Uomo Sessantenne Classe Universale di Assegnazione: 5 Volkswagen Golf 1.9 TDI Comfortline (2008)
Veicolo guidato solo da conducenti con almeno 25 anni
Punteggio 10,0 8,7 8,6 7,9 7,8 6,4 6,3 6,2 6,0 6,0
Compagnia Fondiaria - Sai Allianz Milano Assicurazioni Sara Assicurazioni Direct Line Insurance GenialLoyd Axa Assicurazioni Italiana Assicurazioni Aviva Italia Reale Mutua
Punteggio 10,0 9,3 9,3 9,2 9,0 7,2 7,1 7,1 6,4 6,0
onfronto e tanta attenzione: nellRc auto queste sono le regole fondamentali da applicare per risparmiare e trovare il prodotto giusto. Per ogni profilo, infatti, estremamente ampia la forbice fra la compagnia pi economica e quella pi costosa. La conferma viene dai dati elaborati dallIstituto tedesco qualit e finanza per il secondo rapporto sulla Rc auto in Italia, realizzato in esclusiva per CorrierEconomia. Per un neopatentato, a Napoli il premio oscilla dai 2.018 euro di Allianz ai 6.399 di Alleanza Toro, a Roma si va ancora dai 2.018 di Allianz ai 4.000 euro tondi di Carige assicurazioni, a Milano dai 1.812 di Genertel ai 3.795 di Axa. E anche per gli altri quattro profili considerati, nel rapporto estremamente ampio il divario fra una compagnia e laltra. Ecco cinque regole per trovare la polizza pi conveniente, ma anche la pi adatta alla propria situazione personale e famigliare.
NAPOLI Neopatentato
Minimo 2.017,68
Allianz Alleanza Toro
ROMA
2.017,68
Allianz
MILANO
Genertel
Massimo
6.398,62 958
3.999,93 531
3.247,05 913
1.879,87 461
1.181,69 321
Guida estesa
Minimo Massimo
3.289
895,09 507,17
Guida esperta
1.299,57
3.390,65 659
1.395,45 177
Motociclo
Groupama GenialLoyd
Zurich GenialLoyd
2.046,44
1.035
609
ampia. La copertura pu comprendere solo un guidatore identificato nel contratto, quelli considerati esperti (che superano una determinata soglia di et, o anzianit di patente) oppure tutti. La prima la pi economica: in caso dincidente provocato da una persona diversa da quella identificata nella polizza, per, la compagnia pu applicare una rivalsa, cio chiede al proprio assicurato di restituire in tutto o in parte il risarcimento pagato al terzo. Un automobilista prudente pu far montare la scatola nera, il dispositivo che rileva il comportamento alla guida. Con circa due milioni di apparecchiature gi installate, il 4% del totale, lItalia ha un primato mondiale in questo settore spiega Santoliquido . Possono essere convenienti soprattutto per chi abita in zone con elevata incidenza di frodi e quindi con tariffe pi elevate.
Bonus malus
Nel bonus malus (la formula tariffaria pi diffusa), provocare un incidente pu costare molto caro: in questo caso, infatti, si arretra di due classi verso quelle pi costose. Se i danni sono modesti, pu essere conveniente rimborsare il sinistro alla propria compagnia. La richiesta va trasmessa alla Consap (Concessionaria assicurativi pubblici): sul sito www.consap.it tutte le informazioni necessarie. In questo modo, in pratica, nel gioco delloca del bonus malus si ritorner alla casella originaria, come se non fosse accaduto nulla.
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Confronti in rete
I premi sono in forte ribasso e sono molto differenziati fra le varie imprese, sostiene Alessandro Santoliquido, presidente della Commissione auto di Ania e direttore generale di Sara assicurazioni. Per la comparazione si pu utilizzare il preventivatore unico dellIvass (www.ivass.it), ndr), che per riguarda solo la garanzia obbligatoria di rc auto, oppure i comparatori on line, che comprendono soprattutto le compagnie dirette. Una volta individuate le offerte migliori, si pu andare sui siti delle singole compagnie oppure rivolgersi a unagenzia. I preventivi sono validi per sessanta giorni.
scatola nera e risarcimento in forma specifica, si allargher ulteriormente la gi ampia forbice delle tariffe, quindi la comparazione diventer ancora pi importante.
Canali diversi
Le polizze di Rc auto si possono sottoscrivere da agenti, banche o le compagnie dirette, che operano per telefono o su Internet. Queste ultime offrono tariffe fortemente personalizzate, cio molto diverse a seconda del guidatore, del tipo di veicolo e del chilometraggio.
1
Motociclo 150 cc
Uomo Quarantenne, Classe Universale di Assegnazione: 4 Motociclo Honda SH 150
Possono essere pi convenienti per un guidatore medio, ma molto penalizzanti per quelli considerati ad alto rischio, come i giovani e gli assicurati del Sud (Napoli in particolare). Nelle compagnie tradizionali, invece, la forbice meno ampia. Non a caso, del resto, proprio unimpresa di questo tipo, Allianz, risulta la pi economica nel profilo di rischio pi elevato, quello di un neopatentato a Napoli.
Ampia offerta
Nella Rc auto lofferta molto
Punteggio 10,0 9,0 8,1 7,1 7,1 7,0 6,8 6,3 6,0 6,0
Compagnia Zurich Italiana Assicurazioni Reale Mutua Assicurazioni Generali Genertel Axa Assicurazioni Groupama Assicurazioni Carige Assicurazioni Aviva Italia Milano Assicurazioni
Punteggio 10,0 10,0 9,3 8,1 8,0 7,4 7,3 6,7 6,4 6,0
Neopatentato
Prolo
Italia
1.812 2.018 2.018 507 1.300 739
Italia
177 659 290
Germania
Amburgo Monaco Berlino 20 20 23
Guida esperta
Milano Napoli Roma Amburgo Monaco Berlino
Elaborazione Istituto Tedesco Qualit e Finanza su dati Check24 per i premi in Germania e su dati Preventivatore unico IVASS per i premi in Italia. Premi annuali arrotondati; offerta pi conveniente per ogni combinazione profilo-citt; formula tariffaria: solo RC Auto obbligatoria
Sentiment
classifica per i vari giudizi in ordine alfabetico. La customer satisfaction stata valutata attraverso un sondaggio on line condotto a fine dicembre 2013 dallistituto di ricerca ServiceValue e basato su 1.197 pareri espressi da clienti ed ex clienti della Rc auto negli ultimi dodici mesi, attraverso cinque categorie di valutazione: offerta di prodotti, assistenza e relazione con i clienti, comunicazione, rapporto qualit-prezzo, efficienza nella liquidazione dei danni. Ogni dimensione stata suddivisa in ulteriori sottocategorie, raggiungendo diciotto criteri di valutazione. Le persone coinvolte nel sondaggio hanno espresso la propria valutazione sulla qualit del servizio, scegliendo fra le seguenti affermazioni: assolutamente vero, piuttosto vero, piuttosto falso, assolutamente falso. Nelle tabelle il giudizio molto corretta indica le imprese che hanno ottenuto un punteggio sopra la media; ottimo, invece, stato assegnato a quelle con punteggio sopra la media di quelle giudicate molto corrette. Nelle compagnie on line la soddisfazione dei clienti risulta maggiore spiega Christian Bieker, direttore dellIstituto Tedesco Qualit e Finanza . Ma questo frutto anche dellincontro fra le loro aspettative e lesperienza effettivamente vissuta. Solitamente non si aspettano unelevata personalizzazione, trattandosi di prodotti e servizi pi standardizzati di quelli che potrebbero essere offerti in unagenzia, e questo li porta a percepire e valutare meglio lapproccio avuto con la propria compagnia.
R.E.B.
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igliora la soddisfazione dei clienti nei confronti delle compagnie, e le dirette vengono preferite. Sono le indicazioni che emergono dal secondo rapporto sullRc auto in Italia, realizzato in esclusiva per CorrierEconomia dallIstituto Tedesco Qualit e Finanza. Lindagine ha riguardato le prime dieci che operano attraverso le tradizionali reti agenziali, e le prime cinque dirette, che utilizzano telefono e Internet. Allianz, Axa e Unipol sono risultate le migliori fra le prime, Direct Line, Genialloyd e Genertel sono in testa fra le seconde. La
Fonte: elaborazione Istituto tedesco Qualit e Finanza su dati ServiceValue. Ordine alfabetico delle aziende allinterno delle differenti categorie di valutazione
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COR RI E R ECONO M I A
Investimenti
La classifica
Le performance dei primi della classe
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Gare Le strategie dei campioni in carica e le avvertenze per scegliere il prodotto giusto
La dozzina doro
Miglior fondo
Eurizon Azioni PmiItalia
orse battere i mercati nel 2013, un anno di grazia per i listini azionari e di transizione per i titoli obbligazionari, stato pi facile di altre volte. O forse no. Certo unanalisi delle performance dei fondi comuni venduti in Italia limitata alle dodici categorie pi rappresentative per un totale di 2.869 portafogli mostra risultati notevoli per i primi classificati. Rendimenti a due cifre che superano addirittura il 40-50% e sfiorano il 60%, come nel caso (unico) del portafoglio Invesco specializzato sulle piccole aziende nipponiche, decollate sullonda della politica economica sempre pi accomodante portata avanti dal primo ministre Abe e dalla Bank of Japan.
2.869
Il numero di fondi analizzati in 12 diverse categorie per arrivare a definire i top performer del 2013, anno di buoni risultati e di raccolta record
Specchietto
E altrettanto vero per che lo specchietto retrovisore, losservazione delle performance passate, uno degli elementi utili per avere unidea delloperato dei gestori. Le analisi professionali quelle di Morningstar, Lipper o altri soggetti che dedicano il loro lavoro di ricerca ai fondi comuni emettendo rating (voto di affidabilit) utilizzano la stabilit nel tempo delle buone performance,
il rischio corso per raggiungerle, il peso dei costi e le capacit di economie di scala per dare un giudizio. I risultati dei campioni del 2013, quindi, possono offrire un colpo docchio sulle tendenze dellanno appena passato che, in parte, potrebbero proseguire nel 2014. Se vero che saranno altri 12 mesi allinsegna delle azioni gi nellanno passato ottenere risultati eclatanti con i bond alle prese con i tassi in rialzo stato molto difficile chi ha la giusta propensione al rischio e qualche anno davanti pu davvero pensare di fare un viaggio tra le azioni con un fondo comune. La scelta, per deve essere razionale. Se il patrimonio cospicuo possibile pensare di investirne una parte anche su alcune nicchie, come quelle che hanno fatto faville in questa classifica. Se invece la taglia non forte, meglio scegliere un prodotti meno rischiosi e pi basici. In grado di non fare troppi danni se poi le cose vanno male.
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Categoria AZIONARI ITALIA AZIONARI AREA EURO AZIONARI GIAPPONE AZIONARI EUROPA AZIONARI PAESI EMERGENTI
Perf.% a 1 anno
47,98% 34,76% 59,44% 42,16% 7,66% 50,42% 15,28% 17,11% 9,47% 5,69% 4,33% 7,76% I fondi con le migliori performance annue di categoria al 3/1/2014
Henderson Horizon Fund Euroland Fund Invesco Nippon Small Mid Cap Equity BlackRock Strat. funds Europ. Opp. Extension Fidelity Fast Emerging Markets Fund Legg Mason Gf Capital AZIONARI USA Manag.Opp.Fund OBBLIGAZIONARI Rothschild & Cie Gest.R CONVERTIBILI EURO Conviction Conver.Europe OBBL. CORPORATE Nordea-1 Euro Bank Debt Fund BOND EURO Ubam Global OBBLIGAZIONARI High Yield Solution HIGH YIELD USA Eurizon Mm Coll.fund Emmc OBBLIGAZIONARI Guosen Rmb Fixed Income IN RENMINBI Amundi Funds OBBLIGAZIONARI Bond Europe EUROPA OBBLIGAZIONARI GOVERNATIVI EURO Azimut Az Fund 1 Patriot A
Azioni Giappone/Invesco
Elenco
Scorrendo la lista della magnifica dozzina si leggono molti nomi internazionali come Henderson, BlackRock, Fidelity, Rotschild, Nordea, Ubam, Amundi visto che ormai il nostro mercato domestico del risparmio gestito composto per due terzi da prodotti di diritto estero. Ma un fondo tricolore, Eurizon (gruppo Intesa) e per di pi specializzato sulle piccole e medie imprese quotate in Piazza Affari, titolare del terzo miglio risultato assoluto (vedi intervista) con un +48% in dodici mesi. Considerando che la nostra Borsa nel 2013 salita in media del 16% dopo un anno con fortissimi picchi di volatilit, i fondisti che hanno per tempo investito in questo prodotto probabilmente sono contenti. A Tokyo e a Milano, quindi, il risultato record stato raggiunto con prodotti specializzati in titoli particolari, mediamente pi rischiosi dei grandi nomi che fanno massa nei rispettivi indici. Come si fa allora a scegliere il prodotto giusto? Individuare in anticipo, con un metodo certo, quello che far il 50% nellanno del risveglio borsistico dopo la crisi finanziaria impossibile. E per chi si avvicina ora al mondo dei fondi, la prima avvertenza da non dimenticare mai che i risultati passati non possono essere garantiti per il futuro, Nemmeno per i fondi obbligazionari, che pure investono in titoli come i Btp o le obbligazioni corporate che, se comperati separatamente, promettono al sottoscrittore delle cedole e il
Tecnologie verdi e servizi per la salute: i nuovi outsider delle pmi nipponiche
segmenti minori del mercato giapponese come Jasdaq e Tse Mothers, che nel 2013 hanno guadagnato molto pi dei listini principali, Topix e Nikkei 225. Molte di queste aziende sono prevalentemente domestiche, ma operano su un ampio spettro di prodotti e servizi, che consente loro di crescere pi rapidamente. Le small mid cap del Sol Levante sono destinate a sovraperformare anche nel essuna Borsa, tra quelle dei Paesi svi- 2014? luppati, ha fatto meglio di Tokyo nel Tre fattori guidano le performance di 2013, pi 57%. Non stupisce, perci, che il questo segmento: primo, la deregolamenfondo pi remunerativo dellanno appena tazione, che il primo ministro Shinzo Abe concluso, capace di realizzare una perfor- continuer a promuovere, a beneficio delle mance del 59%, sia un prodotto specializ- piccole e medie imprese. Secondo, lo svilupzato nella societ a piccola e media capita- po di nuovi business: sono convinto che nellizzazione del Sol Levante, lInvesco Nippon le aree della connessione a banca larga per small-mid cap equity fund. la telefonia mobile, delle Ma dopo uno scatto cos tratecnologie eco-friendly e dei volgente, lecito chiedersi servizi per la terza et emerquanto ossigeno sia rimasto geranno molte storie di nel listino giapponese per grande successo tra le small proseguire il rally, senza e mid cap. Il terzo fattore la strappi violenti. Risponde il liquidit, che rester abbongestore del fondo, Osamu dante. Tokuno. Nonostante la politica Nel 2013 il deprezzamonetaria ultra-espansiva mento dello yen ha fornito della Bank of Japan, il taruneccezionale spinta proget inflattivo del 2% sempulsiva agli esportatori bra difficile da raggiungere. giapponesi. Difficile imma- Record Sol Levante I mercati continueranno ad ginare che la divisa nippo- Osamu Tokuno avere fiducia nellasse Abenica possa ancora perdere (Invesco) Kuroda? valore alla stessa velocit. Nel secondo trimestre la Sar un freno per la corsa di Tokyo? banca centrale introdurr nuove misure di Una valuta pi debole solo uno dei allentamento monetario, per assicurarsi che fattori che alimentano lespansione degli linflazione si muova gradualmente verso utili. Lo yen non distante da un valore di l1-2%. Credo inoltre che gli investitori conequilibrio, ma ci sono moltissime aziende tinueranno a essere indulgenti, in attesa che possono continuare a crescere anche delle riforme promesse dal premier Abe. senza laiuto di una divisa pi debole. Il noPIEREMILIO GADDA stro focus sulle small-mid cap quotate in RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Toro di Wall Street continuer a correre E lo far sulle ali delle compagnie aeree
Quali i settori preferiti nel portafoglio che cerca di cavalcare pochi temi forti? Il fondo attualmente focalizzato su quattro aree: edilizia, finanza, tecnologia e su quella delle compagnie aeree. Abbiamo una significativa esposizione in quella delledilizia dove siamo ancora nelle prime fasi di quello che crediamo sar un lungo ciclo alimentato dalla crescita della domanda, guidata dallaumento demografico e el 2014 Wall Street continuer a dalla contemporanea scarsit nelloffersalire. I mercati oggi sono guidati ta. da tre elementi macro, tutti di segno posiPotete indicare alcuni titoli che avete tivo: crescita economica, elevata liquidit e in portafoglio? valutazioni interessanti, dice Samantha Consideriamo molto strategici diversi McLemore, co-manager del Legg Mason titoli nel campo delle compagnie aeree. Il Capital Management Opportunity Fund settore ha tratto enorme beneficio dal che nel 2013 ha realizzato una perfor- consolidamento gi avvenuto. Tre delle mance del 50%, nettamennostre prime partecipazioni te pi elevata del mercato. Il in termini di peso sono Delportafoglio di questo prota Air Lines, United Airlines dotto, concentrato su soli e American Air Lines. Que57 titoli, promette di indivistindustria sta registrando duare pochi temi molto forti profitti record e siamo nelle a Wall Street. E in questo prime fasi di un turnaround. momento, a giudizio del Inoltre le compagnie aeree gestore, quello che in assosono scambiate con un luto merita pi attenzione enorme sconto rispetto ai quello delle compagnie aetitoli delle societ di crocieree a stelle e strisce. ra e di spedizione come FePu spiegare meglio i tre dEx e UPS. elementi generali che trai- Listino americano Altri nomi su cui siete Samantha McLemore, particolarmente impegnanano i listini? Leconomia sta crescendo, gestore Legg Mason ti? la liquidit non solo eleTra gli altri titoli di rilievata ma in aumento e le valutazioni, sep- vo in portafoglio figurano Genworth Fipur non cos attraenti come un anno fa, re- nancial, MGIC Investment, Bank of Ameristano interessanti e ben al di sotto dei li- ca., Newcastle Investment, e Hartford Fivelli registrati durante le fasi di picco. Ecco nancial Services Group, nel settore finanperch crediamo che il momento positivo, ziario, Pulte Homes nellimmobiliare e iniziata in un clima di grande pessimismo Netflix.com attiva nei servizi Internet. nel marzo del 2009, sia destinato a proseFRANCESCA MONTI guire nel 2014. RIPRODUZIONE RISERVATA
l piccolo David fa tre gol al gigante Golia. In termini di performance azionaria accaduto nella competizione tra le blue chip e le piccole capitalizzazioni di Piazza Affari. Perlomeno tra quelle selezionate allinterno del fondo Eurizon Azioni PMi Italia, di Eurizon Capital (gruppo Intesa Sanpaolo), una gestione guidata da Francesco De Astis. Il fondo in un anno ha realizzato una performance del 47,9%, quasi tripla rispetto al +17% dellindice Ftse Mib delle grandi capitalizzazioni italiane. Perch risultati cos diver-
si tra le piccole e le grandi societ quotate in Piazza Affari? Le ragioni sono numerose. La principale legata al fatto che lindice delle Pmi italiane, il Midex, non zavorrato da grandi gruppi dellenergia e delle telecomunicazioni le cui performance hanno rallentato nel 2013 la corsa dellindice Ftse Mib delle blue chip. solo questo il motivo? Effettivamente la presenza di settori deboli, come lenergia e le telecomunicazioni non spiega tutto. Tanto pi che allinterno di medesimi comparti
si osserva una performance molto divergente tra le grandi e le piccole capitalizzazioni. Nelle utilities le small e le mid cap hanno registrato un rialzo del 73%, contro il +16% delle grandi. Nellinformation technology il rialzo del 70% contro il 13% e valori simili si riscontrano anche nel comparto dei beni di consumo e dei materiali di base. Dunque ci sono anche altre ragioni... Un motivo ulteriore dipende dal gap valutativo che fino allo scorso anno esisteva tra le piccole, trattate a sconto, e le
blue chip, che avevano valori meno sacrificati. Adesso che questo differenziale si chiuso che cosa ci si pu aspettare nel 2014? Noi riteniamo che anche nellanno appena iniziato lazionario Italia continuer a dare buone soddisfazioni agli investitori, soprattutto se si consolider la ripresa economica in uno scenario di tassi bassi e di stabilit finanziaria. Ma le small e le mid cap potranno continuare a battere le imprese maggiori, come accaduto nel 2013? Adesso che il differenziale
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Reddito fisso
Viaggi organizzati
Investimenti
Ricette I migliori prodotti che possono spaziare su tutto il mercato del credito hanno reso il 6-8%
ono stati tra i portafogli che meglio si sono difesi lo scorso anno in un contesto di tassi in tensione. Ed per questo che i fondi obbligazionari flessibili vale a dire quelle gestioni libere di spaziare in ogni tipologia di strumenti del reddito fisso sono indicati da diversi osservatori come un interessante categoria anche per il 2014. Lanno appena iniziato, infatti, potrebbe essere quello in cui il rialzo dei tassi diventa una tendenza e non pi un inizio di cambiamento. Ognuno ha la sua ricetta e la sua convinzione, ma alcuni principi generali accomunano le strategie attuali dei gestori. Per esempio lidea che nei prossimi mesi sar ben pi complicato inseguire rendimenti con i bond e che, di pari passo, i portafogli dovranno mantenere un equilibrio non sempre facile da trovare tra rischio e copertura valutaria.
convertibile primario perch i titoli che possono trasformarsi in azioni in genere producono forti rendimenti corretti per il rischio in periodi di tassi crescenti. La vita media del portafoglio di Oyster Funds Banque Syz-Global Convertibles di circa 4 anni con unesposizione negli Usa e, in seconda battuta, in Europa, dove i gestori prevedono un aumento di fusioni e acquisizioni e di piani di riacquisto di azioni proprie. Yuri Basile, responsabile del comparto obbligazionario di Aletti Gestielle, invece, tiene a precisare che nel 2014, a differenza dei due anni precedenti, la difficolt sar comunicare ai risparmiatori che la redditivit di tutte le asset class diminuita e bisogna mettere in conto un rischio che negli ultimi anni stato considerato nullo, ovvero la possibilit di risalita dei tassi. I paesi sviluppati sono
Perf.% a 1 anno
8,43% 6,84% 6,60% 6,56% 6,46% 5,92% 5,59% 5,35% 5,14% 4,98%
Nome fondo
CompAM Fund Sicav-M Bond Risk Consultinvest-A Reddito Anima Traguardo 2017 Cedola 4 III Anima Traguardo 2018 Eurizon Invest Ins Unit High Yield 2020 2 Kairos Internat. Sicav-D Bond Plus Acc Pimco G.I.S.-E Euro Income Bond Fund Invesco Global Total Return Bond Dnca Invest-I European Bond Opport. Dexia Bonds-I Total Return Cap Eur
Perf.% a 1 anno
4,97% 4,83% 4,83% 4,82% 4,70% 4,54% 4,51% 4,45% 4,41% 4,38%
350
300
Numeri
Il rendimento medio di categoria degli ultimi 12 mesi si attestato al 2,81% ma i migliori sono riusciti a garantire performance molto pi brillanti come nel caso di Oyster Funds Banque Syz-Global Convertibles (+8,43%), Aletti Gestielle Sgr-B Gestielle Cedola Fissa II (+6,84%), Aletti Gestielle Sgr-B Gestielle Cedola Fissa (+6,60%). Ecco allora i progetti e le idee di investimento di alcuni gestori che hanno ottenuto risultati sopra la media con i loro fondi in grado di muoversi un po su tutti i mercati del credito. Abbiamo mantenuto unalta esposizione in diversi emittenti dei settori health care e dei beni di consumo discrezionali. Allinterno del settore sanitario, le migliori plusvalenze le abbiamo ottenute tramite i titoli Vertex e Theravance mentre nei beni voluttuari Faurecia e Priceline.com, hanno espresso ottime performance, racconta Gianluca Castrilli, analista di Banque Syz &co. Castrilli poi parla delle sfide questanno: Nel 2014, prevediamo una continua crescita nel mercato
2,8%
Il rendimento della categoria obbligazionaria flessibile nel 2013. Ma i primi classificati hanno offerto ai fondisti il doppio
250
205,77
200
economie in transizione dove sui mercati bisogna considerare politiche monetarie meno accomodanti negli Usa e il processo di ricostruzione dellarea euro, mentre i paesi emergenti sono economie in tensione in cui la fase di rallentamento affiancata anche da un restringimento delle condizioni finanziarie. Per questo preferiamo coprirci dal rischio tasso e puntiamo ad avvantaggiarci del maggior rendimento nel comparto del credito con unampia diversificazione: preferiamo larea dei paesi sviluppati anche in termini valutari, dice Basile. Un po pi articolata la strategia suggerita infine da Maurizio Vitolo, responsabile del team di gestione di Consultinvest Sgr. La normalizzazione della politica monetaria render difficile landamento dei mercati obbligazionari. Quindi occorrer mantenere in
gen 2013
mar
apr
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portafoglio titoli non troppo lunghi e proseguire nello sfruttare i movimenti negativi dei titoli tedeschi in presenza di un miglioramento dei fondamentali economici.
Scelte
La nazione maggiormen-
te rappresentata lItalia, seguita da Spagna, Francia e Regno Unito. Dal punto di vista settoriale la preferenza stata accordata ai governativi investment grade, con una particolare esposizione verso il debito dei paesi periferici dellarea dellEuro. Per quanto ri-
guarda la componente corporate, riteniamo ancora interessanti i titoli del settore bancario e delle utilities. Abbiamo, infine, una posizione short (ribassista) sui titoli di stato tedeschi conclude Vitolo.
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l profilo delleconomia globale nel 2014 sar complessivamente positivo, perch a un tasso di crescita economica pi elevato rispetto allanno precedente in tutte le principali aree del mondo andr ad associarsi un livello dei tassi di interesse che rimane molto basso. Patrick Rivire, amministratore delegato di La Franaise am, la societ di asset management partecipata dal gruppo bancario Credit Mutuel Nord Europe, valuta le opportunit di investimento in unottica globale a dispetto del forte radicamento territoriale nella Francia del Nord della capogruppo. Non a caso la societ, sbarcata in Italia da un paio danni, vanta joint-venture e uffici di rappresentanza su tutte le principali piazze finanziare europee, in Asia e negli Stati Uniti. Ci aspettiamo che le borse possano continuare la loro corsa anche nel prossimo anno ma per un investitore europeo, a causa del tendenziale rafforzamento dellEuro, conviene diversificare al massimo la composizione di portafoglio azionario, sottolinea Rivire. Convinto che a medio termine i listini del Vecchio Continente perderanno grinta e che non saranno in ogni caso capaci di generare un rendimento total return (capital gain e dividendo) superiore al 7-8%. A paragone con le performance europ e e Wa l l Street, sebbene i titoli a stelle e strisce siano scambiati su valori medi piuttosto elevati, potr offrire sodd i s f a z i o n i Gestore migliori agli Patrick Rivire investitori, nellordine di un rialzo del 10-11%. E questo perch lindustria americana gode di un vantaggio competitivo strutturale e di lungo periodo dovuto al basso costo dellenergia ricavata con lestrazione del gas dalle rocce, spiega. Anche le borse dei paesi emergenti, dopo un biennio dominato dal segno meno, potrebbero mettere a segno performance positive e a doppia cifra. In confronto ai valori azionari i bond rappresentano unalternativa poco entusiasmante, perch i tassi di interesse sono troppo bassi, esposti al rischio di un aumento e quindi potenzialmente in grado di generare ritorni negativi, sottolinea il manager. In ogni caso un portafoglio di bond ben diversificato in tutte le sue componenti corporate, governativi, high yield e emergenti potrebbe generare un rendimento positivo compreso fra il 3 e il 3,5%. Una classe di attivi da cui ci aspettiamo una buona performance nel 2014 sono gli immobili, in particolare quelli utilizzati a scopo commerciale e per uffici, conclude Rivire. A favorire il rendimento delle locazioni sar la ripresa economica e il fatto che in molti paesi, tra cui la Francia, i rendimenti hanno continuato anche in questi anni a rimanere piuttosto elevati, con soglie superiori al 5%.
MARCO SABELLA
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Lanalisi
di PAOLO CIOCCA*
Sempre meno risparmi accumulati e portafogli in perdita: i duri conti della crisi che ha congelato la nostra ricchezza
l valore delle attivit finanziarie delle famiglie italiane pari a 3,4 volte il reddito disponibile, contro le 3 volte della Francia e le 2,8 della Germania. Il rapporto tra la ricchezza e il reddito non consente, per, un adeguato confronto: un reddito basso fa emergere una ricchezza elevata, fornendo uninformazione distorta. Interessa, invece, il valore della ricchezza a disposizione di ciascuno. A giugno 2013, ogni italiano dete-
neva in media poco pi di 60mila euro di attivit finanziarie, un valore uguale sia a quello di un francese sia a quello di un tedesco. Gli italiani hanno, per , s p e r i m e n t a t o u n peggioramento della situazione patrimoniale, che non ha, invece, interessato le altre due economie europee. Nella prima parte degli anni Duemila, la ricchezza finanziaria pro-capite cresceva in Italia pi di quanto accadesse altrove. Negli ultimi
sette anni, il vantaggio si annullato: ciascun italiano ha visto il valore del proprio portafoglio ridursi di quasi 4 mila euro, mentre un francese ha beneficiato di un aumento di pi di 8 mila, un tedesco di oltre 10 mila. Sommando quanto accaduto ai valori nominali con la dinamica dei prezzi, emerge come, tra il 2007 e il 2013, ogni italiano abbia visto il valore reale della propria ricchezza finanziaria ridursi ad un ritmo medio annuo pros-
simo al 3%, con una perdita complessiva che si avvicina al 20%. Nello stesso periodo, i francesi hanno beneficiato di una crescita del 5%, i tedeschi del 9%. Per capire cosa sia accaduto alla ricchezza delle famiglie nel nostro Paese, occorre, prima di tutto, comprendere come cambiata la capacit di accumulare nuovo risparmio, per poi passare ad esaminare i rendimenti. Negli ultimi quattordici anni, le famiglie italiane
hanno investito in attivit finanziarie 1.200 miliardi di nuove risorse, risultato di una capacit di accumulo che si , per, ridotta fino quasi ad annullarsi. Tra il 2000 e il 2006, venivano in media destinati ogni anno allacquisto di attivit finanziarie oltre 124 miliardi di euro; tra il 2007 e il 2011, si scesi a 60; nei primi sei mesi del 2013 i nuovi investimenti sono stati pari a solo 5 miliardi. Le famiglie italiane hanno sofferto, per, an-
che leffetto di un rendimento negativo. Dal 2000, il valore delle attivit finanziarie cresciuto complessivamente di soli 900 miliardi, a fronte dei 1.200 di nuovi investimenti. Siamo quindi di fronte a una perdita di oltre 300 miliardi. Ciascun italiano , dunque, provato da una minore disponibilit ma anche dalla perdita registrata dal portafoglio. Il minore risparmio il risultato della flessione del reddito, conseguenza del calo degli
occupati e della maggiore pressione fiscale. Ma, anche la deludente performance ottenuta appare pi il frutto del peggioramento della congiuntura che leffetto di una non corretta allocazione del risparmio. Oggi, un valore della ricchezza finanziaria pro-capite pari a circa 60mila euro accomuna italiani, francesi e tedeschi. Ma il passato ci dice che nel 2006, il valore italiano era pi alto del 23% di quello francese e del 27% di quello tedesco. Famiglie meno ricche, specchio di un paese pi povero: una tendenza che interessa tutti noi. *Servizio Studi Bnl Gruppo Bnp Paribas
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COR RI E R ECONO M I A
Investimenti
I quattro fattori "guida" del mercato nei primi sei mesi del 2014...
Liquidit elevata Valutazioni di Borsa ancora interessanti rispetto alle aspettative di crescita
Perf.% 1 anno 32,38% 3,11% 20,78% 31,04% 55,34% 27,89% 29,77% 9,90% 35,74% 3,13% -0,97% 25,77%
1,95 3,32
31.742 31.182 26.514 14.468 8.517 6.002 4.067 2.958 2.632 1.773 1.641 1.450
Assicurazioni Generali 17,03 Atlantia Fiat Mediobanca Salvatore Ferragamo Banco Popolare 17,52 6,81 6,97 24,15 1,68 14,09 11,86 0,51 8,06
Photocredit: Imagoeconomica
Studi Economia meno congelata, riforme, liquidit e basse valutazioni sono i quattro temi positivi del listino di casa
ipresa economica, riforme istituzionali, liquidit elevata e basse valutazioni. Questi gli ingredienti della ricetta che dovrebbero portare Piazza Affari ad essere uno dei bocconi pi succulenti tra le piazze finanziarie europee anche nellanno in corso. E tra le societ pi adatte per realizzare il piatto ci sono campioni del made in Italy, come Salvatore Ferragamo, ma anche le banche e le grandi utilities, come Enel e Atlantia. Il 2013 si chiuso con un rialzo a doppia cifra e il 2014 iniziato con un nuovo record: il superamento della soglia psicologica dei 20 mila punti da parte dellindice Ftse Mib, un livello abbandonato con linizio del credit crunch.
tutto la liquidit che continua ad affluire sul mercato grazie alla raccolta netta positiva dei fondi e al progressivo spostamento del risparmio verso le azioni. Il rialzo si cavalca con i titoli finanziari, da sempre protagonisti di peso sul listino, e con le societ industriali a forte vocazione internazionale. Restiamo positivi sul mercato spiega Mauro Vicini, direttore di Websim.it poich crediamo che il nostro listino abbia tutte le caratteristiche per proseguire nel recupero del gap accumulato negli anni della crisi rispetto alle principali Borse mondiali. Il driver il calo della percezione del rischio Pa-
ese da parte degli investitori anche in considerazione del clima politico favorevole che si venuto a creare intorno alle riforme istituzionali. Per il 2014 Websim ha cos stilato una lista di titoli, riportati nella tabella, che dovrebbero massimizzare i benefici legati ai grandi temi guida. Si tratta continua Vicini di un elenco a cui appartengono banche, polizze, utility e industrie. In questultimo caso abbiamo privilegiato quelle con una forte vocazione alla crescita internazionale e poco esposte al mercato domestico dove la ripresa tarder a produrre i propri effetti sui consumi interni. Unica
eccezione le societ che operano in settori regolati, come Atlantia. Anche Marco Paolucci, amministratore delegato di Luxgest am, vede rosa sul 2014: La liquidit che sinora ha aiutato il listino italiano pi sana rispetto a quella che ha spinto le Borse Usa. I flussi verso il risparmio gestito sono eccezionali grazie agli interventi della Bce che limitano le emissioni di bond bancari e quindi orientano la raccolta verso i fondi e a cascata sul mercato azionario. Denaro buono che giustifica la prosecuzione del rialzo anche grazie al perdurare di una sottovalutazione del mercato italiano.
Premio
Il premio al rischio del Paese continua Paolucci in costante calo, ma non siamo ancora arrivati su livelli accettabili. Il percorso di riforme avviato dal Parlamento dovrebbe favorire un ulteriore discesa. Se quindi la ripresa economica dovesse essere pi lenta delle attese il vento a favore non caler. Tra le opportunit individuate da Websim c Fiat. Il gruppo guidato da Sergio Marchionne ha reagito positivamente alla notizia dellaccordo per lacquisto del 100% di Chrysler anche se non tutti sono rimasti convinti. Nomura ha infatti confermato la raccomandazione ridurre ( il peso in portafoglio ndr) con un target price a 4 euro. Gli analisti della societ di consulenza asiatica, malgrado la conclusione positiva della questione Chrysler, hanno confermato le proprie attese sui risultati di bilancio che giustificano una raccomandazione ancora poco interessante. Paolucci suggerisce invece Atlantia: La ripresa economica spinger al rialzo il traffico e le opportunit legate, per esempio, allintegrazione con gli aeroporti di Roma, che permette di giocarsi la carta del turismo in Ita-
Clima
A giustificare una rinnovata fiducia per il listino milanese ci sono soprattutto le valutazioni, che non incorporano ancora pienamente gli utili attesi nellanno in corso e la cui visibilit in crescita grazie al progressivo miglioramento del clima. Ma la benzina sul fuoco sar soprat-
Leader in Piazza Affari Da sinistra: Carlo Messina (Intesa Sanpaolo), Fulvio Conti (Enel), Mario Greco (Assicurazioni Generali) e Michele Norsa (Salvatore Ferragamo)
lia. Tra le grandi banche invece interessante Unicredito e, per chi vuole rischiare qualcosa, pensiamo alle banche popolari. Il principale catalizzatore rappresentato dalle riforme del sistema di governo. In questo caso vediamo favorite Ubi e il Banco Popolare. Una situazione pi particolare invece quella di Telecom Italia: Si tratta di una societ conclude Paolucci che dopo anni di ingessatura sta cercando di rilanciarsi con nuove iniziative per fare emergere il valore inespresso. Il mercato per ora resta prudente. Gli analisti di Jefferies hanno avviato pochi giorni fa la copertura sul titolo con un giudizio hold (mantenere ndr) e un con target di 0,74 euro. Nomura ha invece alzato il giudizio a neutral da reduce. Agli analisti di Websim piace invece Enel: Crediamo che lo scenario del settore dellenergia sia ancora difficile per i produttori europei e potrebbe continuare a esercitare pressione sui margini di Enel. Nonostante questi venti contrari, riteniamo che sia calato il rischio di revisione al ribasso dei profitti ora che le nuove misure di regolamentazione in Spagna sono state pienamente scontate. Enel, ai prezzi correnti, presenta un rapporto rischio/rendimento favorevole agli acquisti. La nostra raccomandazione interessante con prezzo obiettivo di 3,6 euro.
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Con il 90% di probabilit le 20 previsioni dautore considerate da Advise Only dicono che a ne anno:
Euro Dollaro
+5 %
EuroStoxx
+30%
etti le sfere di cristallo dei guru internazionali nella macchina della statistica: le previsioni verranno aggregate e corrette dalla scienza del calcolo delle probabilit. Il risultato? Nel 2014 tutto destinato a salire. Non con assoluta certezza la statistica diffida delle sicurezze ma con una probabilit molto elevata, pari al 90%. La Borsa americana, lindice delle Borse europee, il dollaro, il rendimento dei bond tedeschi decennali e quello dei T bond americani, secondo una ventina di grandi investitori internazionali e di banche daffari, nei prossimi 12 mesi saliranno. Una buona notizia (sempre che le previsioni si rivelino statisticamente corrette) per gli investitori azionari. La cre-
scita dei rendimenti non invece una condizione altrettanto felice per chi sceglie le obbligazioni. Gestire un portafoglio pieno di bond (e guadagnare) mentre i tassi salgono non infatti mai unimpresa semplice. Il gioco, molto serio, stato realizzato da Adviseonly.com, il social network della finanza personale. Raffaele Zenti, responsabile delle strategie e statistico di formazione (oggi insegna tecniche quantitative di gestione del portafoglio allUniversit di Torino), ha raccolto le consuete previsioni di inizio anno che circolano sui mercati finanziari e che vengono elaborate in modo pi o meno esaustivo da tutti i protagonisti grandi e piccoli. I cinque indicatori selezionati
sono i pi emblematici e sono quelli con cui tutti gli investitori devono fare i conti. Nel campione sono finiti quindi i vaticini dei nomi pi rappresentativi a livello globale come, solo per farne alcuni, JP Morgan, Goldman Sachs, Nomura, Morgan Stanley, Ubs, Barclays, Deutsche Bank, Citi. Per ogni mercato considerato spiega Zenti sono stati messi in fila i possibili valori futuri indicati che sono stati poi associati a una griglia di probabilit di accadimento. Per essere precisi la distribuzione delle probabilit stata stimata con una funzione che gli addetti ai lavori chiamano Kernel. La sintesi estrema del lavoro leggibile nella tabella qui sopra. Lo scenario pi probabile (per
+11%
1,16
+13%
+30%
1.873
13.127
tutti gli asset si considera appunto un 90%) per il principale indice di Wall Street un fine danno compreso tra i 1.873 e i 2.056 punti. Se dunque lindice S&P dovesse davvero spingersi fino alla soglia pi elevata delle previsioni, il rialzo rispetto alle quotazioni odierne sarebbe nellordine dell11%. Lo stesso vale per il listino che rappresenta il complesso del-
la poco armonizzata Europa: se quel che il qualificato panel considerato per lo studio ha previsto per fine anno si realizza nellaccezione pi ottimista il rialzo potrebbe arrivare al 13%. Decisamente pi sbilanciato il giudizio per quanto riguarda la crescita dei rendimenti per il bond Usa decennale e per il bund tedesco. In ambedue i casi la cam-
pana delle probabilit si spinge a dire che il salto in alto potrebbe arrivare al 30%. Il bund quindi potrebbe arrivare fino al 2,48%, mentre il titolo lungo degli Stati Uniti addirittura fino al 3,85%. Parliamo quindi di livelli non certamente elevati in termini assoluti, anche se la risalita sarebbe notevole rispetto ai minimi che hanno caratterizzato il destino dei titoli governativi considerati un po da tutti il porto sicuro della crisi. Pi controverso il giudizio sul cambio dollaro-euro. Il braccio di ferro valutario tra le due monete dOccidente secondo i venti guru dovrebbe risolversi per fine anno con una minima rimonta del dollaro (+5%). Ma in questo caso le opinioni infilate nella macchina della statistica sono molto pi discordanti rispetto a quelle che riguardano gli altri quattro asset. Sar che nellimponderabile mondo della finanza, le valute sono sempre in cima alla classifica della non prevedibilit.
G. MAR.
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Il mercato immobiliare
Il caso
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Investimenti
Formazione
Tasso Rata io Btp** d e m ta a R ttuale* ad a re p S * le 3,22 inizia Tasso medio 27,96 5 0 ,6 medio 3,26 550 2,23 03,99 5 3 2010 e ,92 ,8 2 532 1,73 I trimestr 4,13 2,56 e tr s 498,81 III trime 2 ,7 8 5,01 3 5 1,62 499,28 6 2011 e ,68 ,1 2 4 6 5 1,63 I trimestr 4,81 3,19 e tr s e 6,01 2 5 III trim 7 4,85 576,3 8,62 2,19 0 6 3 5 2012 e ,4 3 624,0 3,82 I trimestr 4 ,3 3,51 4 e str 10,20 6 III trime 5 ,1 3,29 609 3,85 590,29 5 2013 e ,06 ,2 4 9 3,51 58 3,47 599,68 I trimestr 8 8 ,6 ,6 3 9 3,11 59 tre 3,65 596,02 II trimes 8 2 ,8 ,0 3 6 59 stre 3,58 III trime 3,81 e
str IV trime
Dati al 15 gennaio
Ai minimi
Euribor 1 mese Euribor 3 mesi
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3,9%
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al reddito alla crescita. Dopo il road show condotto da JPMorgan Am, in collaborazione con CorrierEconomia, nelle principali citt italiane nel corso del 2013 sul tema delle scelte di investimento che hanno per obiettivo la ricerca del rendimento, lattenzione si sposta nel 2014 sulla missione Crescita. Crescita dei rendimenti, crescita del capitale, delleconomia come condizione di sviluppo e di rafforzamento della ricchezza patrimoniale e reddituale degli investitori e delle famiglie. Un tema propiziato da un 2014 che ha le caratteristiche per diventare lanno della svolta, finalmente anche per leconomia italiana ed europea, dopo la dolorosa esperienza del double dip, la doppia recessione, che ha colpito il Vecchio Continente nella grande crisi iniziata nellautunno del 2008 e che viene considerata dagli esperti il pi grave evento delleconomia mondiale dal crac del 1929 .
Paradossi Viaggio tra i rischi del mattone che frenano la discesa. I valori attuali e le (poche) iniziative delle banche
Jp Morgan am Lorenzo Alfieri Di questo e di altro si discuter nel prossimo giro di incontri che prender il via a partire da mercoled 29 gennaio prossimo a Brescia e che proseguir in altre cinque citt italiane. Le tappe successive saranno infatti l11 febbraio a Bologna, il 25 febbraio a Firenze, l11 marzo a Roma e il 25 marzo a Verona. Nel primo di questi appuntamenti che fanno perno sulle visioni del 2014 sulla crescita economica e dei patrimoni degli investitori, interverranno Marco Bonometti, presidente Associazione industriale bresciana, Giuliano Noci, associate dean Mip del Politecnico di Milano e Maria Paola Toschi, market strategist di JPMorgan Am. Lincontro si terr a partire dalle 17 e 30 nella Chiesa di San Cristo in via Piamarta 9, nel centro di Brescia. Riteniamo che sia estremamente importante poter incontrare i risparmiatori direttamente sul territorio in alcune delle principali citt italiane per condividere con loro le nostre aspettative e le nostre previsioni sui mercati in un contesto molto complesso e volatile, spiega Lorenzo Alfieri, country manager di JPMorgan Am. Crediamo inoltre che il confronto con importanti imprenditori ed esperti sia molto utile tanto a noi quanto ai professionisti del settore e agli investitori finali per capire ancor meglio le dinamiche sottostanti allevoluzione delleconomia e dei mercati finanziari.
R. CE.
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o spread di tre anni fa e lEuribor di oggi: questa la combinazione di fattori che consente il massimo risparmio a chi abbia avviato un mutuo dopo la crisi. Ipotizzando un finanziamento da 100mila euro per venti anni, chi si trova nella fortunata condizione che abbiamo indicato spende 100 euro al mese in meno rispetto a chi il mutuo lo avvia oggi. E se si risalisse pi indietro nel tempo, al 2005-2006, quando gli spread si aggiravano attorno ai 120 punti, il risparmio mensile supererebbe i 150 euro. Tutta colpa della maggiorazione applicata dalle banche ai parametri di indicizzazione (lo spread, appunto) che ha registrato unescalation a met 2012 per poi assestarsi; solo nellultimo trimestre 2013, confrontando i dati sui tassi medi rilevati dalla Banca dItalia e landamento dellEuribor a tre mesi, si rileva una discesa pressoch impercettibile di sette centesimi di punto. Nellultimo periodo di rilevazione lo spread medio si attestato a 358 centesimi; per la lettura dei numeri va segnalato che listituto centrale rileva i tassi effettivi e quindi comprensivi delle spese legate allerogazione e non quelli nominali. Eppure c un altro spread che sta scendendo decisamente: quello tra i nostri Btp e i Bund tedeschi. Dovrebbe a prima vista significare che il denaro costa meno, che leconomia meno a rischio e che le banche nostrane potrebbero migliorare le condizioni di concessione del credito. Ma in realt non lo fanno e probabilmente continueranno a non farlo.
campo finanziario di quanto si creda: quello che conta il tasso dei titoli italiani, perch quello che incide sullandamento della spesa pubblica. Negli ultimi mesi lo spread sui titoli tedeschi sceso anche perch si sono alzati i rendimenti dei Bund; il tasso dei titoli italiani ha virato verso il basso solo nellultimo trimestre, ma rimane ancora troppo elevato per pensare a una diminuzione dei tassi dei mutui, per la semplice ragione che i titoli di Stato non hanno problematiche di gestione e sono molto meno rischiosi: non c ragione per cui una banca dovrebbe erogare prestiti allo stesso tasso che otterrebbe dai Btp. A rendere alti i tassi c anche la crescente rischiosit dellimmobiliare, le banche che hanno erogato cinque anni fa mutui pari all80% del valore degli immobili oggi, an-
che se riuscissero a vendere allasta ai valori di mercato non riprenderebbero la somma concessa a suo tempo. Oltretutto le aste vanno sempre pi spesso deserte, perch fatte sulla base di perizie vecchie di qualche anno e che riflettono una situazione di mercato superata. Nel frattempo salgono le sofferenze, anche se riguardano pi le imprese che le famiglie e, in proporzione, pi il credito al consumo che i mutui, e le banche stanno cercando di limitare i danni accordan-
dosi con i debitori in difficolt: quasi un miliardo di mutui sono stati congelati da maggio 2013 alla prima settimana di gennaio 2014 grazie alla moratoria Abi che consente di ritardare il pagamento delle rate intere o della sola quota capitale per 18 mesi.
Le ultime proposte
Loperazione pi innovativa condotta negli ultimi mesi Valore Italia di Unicredit, che garantisce sul variabile e sui tassi misti con primo periodo a tasso fisso uno spread di 250 centesimi: Le caratteristiche del cliente cui si rivolge liniziativa non sono facilissime da rispettare: residenza in Italia da almeno 12 anni, un contratto di lavoro in corso dopo aver lavorato, anche saltuariamente, per almeno 10 anni, una richiesta di finanziamento non superiore al 60% del valore della casa e infine che lindebita-
mento non sia superiore al triplo del reddito annuo. Di fronte a un cliente di questo tipo le filiali devono concedere in automatico il mutuo. Va per detto che i 250 punti si applicano al prodotto base; se si aggiungono moduli come la possibilit di saltare fino a tre rate o quella di allungare il periodo di ammortamento sale anche lo spread. Laltro big dellintermediazione bancaria, Intesa, punta invece ad attirare clienti snobbati negli ultimi anni dal sistema: si tratta dei giovani fino a 35 anni anche privi di contratto di lavoro a tempo indeterminato, purch abbiano requisiti di merito di credito e i costruttori edili di cantieri che abbiano ragionevoli prospettive di riuscire a chiudere le vendite. Oltre a questo Intesa estende a tutta la clientela la possibilit di sospendere senza spese di istruttoria il pagamento delle rate fino a 12 mensilit, purch nei tre anni precedenti la richiesta di sospensiva non vi siano state inadempienze nei pagamenti.
La mappa
Nominali
Va
ile riab
2,50% 2,50% 2,60% 2,60% 2,60% 2,60% 2,70% 2,73% 2,75% 2,75% 2,80% 2,85% 2,90% 3,00% 3,15% 4,30%
Fisso
Banco popolare** Bnl** Webank* CheBanca! Deutsche Bank Sella IWBank* Ubi Cariparma Bpm Barclays* Hello Bank Bnl* Intesa**
I fattori in gioco
Innanzitutto va detto che lo spread dei Btp un significativo indicatore di credibilit internazionale, ma molto meno importante in
Unicredit Banco popolare Webank* Cariparma Deutsche Bank Bpm Ing DIrect* CheBanca! Hello Bank Bnl* Bnl Sella IWBank* Ubi Intesa Barclays* Carige
2,08% 2,48% 2,50% 2,79% 2,85% 2,90% 2,90% 2,90% 3,10% 3,10% 3,15% 5,15% 2,98%
*per operativit on line; ** La banca propone un tasso nito, lo spread calcolato sulla base dellEurirs 20 anni quotato il 14 gennaio
Nella tabellina delle condizioni infine segnaliamo gli spread nominali (calcolati cio senza tenere conto delle spese), dichiarati dalla banche sul portale mutuionline.it, sia per gli indicizzati che per quelli a tasso fisso. A proposito di questi ultimi va segnalato che non tutte le banche variano i tassi giorno per giorno aggiungendo lo spread allEurirs (il tasso che parametra i fissi). C anche chi preferisce fare la raccolta una volta al mese e prefissare il tasso. Cos si spiega il valore molto basso del Banco Popolare, che ha in corso uniniziativa promozionale per i nuovi clienti con tasso nominale al 4,75%; va per detto che le condizioni risultano ancora concorrenziali ma un po meno appetibili se si considerano i costi legati allerogazione, che pesano per circa 40 centesimi di punto.
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s.F.
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COR RI E R ECONO M I A
Scadenze
Le tasse locali
I guai del federalismo
Scadenze Alla cassa entro il 24. Il codice tributo 3912, anno 2013
box (accatastato C/6). Come va calcolata la mini-Imu? La mini-Imu va calcolata anche per le pertinenze, ma considerando solo quelle relative per labitazione principale: una per tipo. Per la seconda cantina lImu, calcolata con laliquota ordinaria, andava versata entro il 16 dicembre.
Uso gratuito
Ho un appartamento dato in co-
ltima settimana di passione per la mini-Imu. Entro venerd 24, i proprietari di abitazioni principali non di lusso devono passare alla cassa e versare il conguaglio Imu. La scadenza interessa i residenti in un Comune che ha deliberato per il 2013 unaliquota sullabitazione principale superiore a quella standard dello 0,40%. La somma da versare pari al 40% della differenza tra lImu dovuta con laliquota comunale e quella calcolata con il prelievo standard. Ricordiamo i passaggi chiave del calcolo per abitazioni principali e relative pertinenze (una per tipo): 1) si prende la rendita catastale base e la si moltiplica per 1,05 in modo da ottenere la rendita rivalutata del 5%; 2) si moltiplica la rendita rivalutata per 160 e si ottiene la base imponibile dellImu; 3) si applica laliquota decisa dal Comune e dallimposta cos ottenuta si sottraggono le detrazioni: 200 di base pi 50 per ogni figlio; 4) si ottiene cos lImu dovuta per il 2013, eventualmente da ragguagliare ai mesi di possesso; 5) si ripetono gli stessi passaggi
vo capito che valeva ancora lesenzione. Ora questa mini-Imu rappresenta un conguaglio sul saldo? No, la mini-Imu rappresenta un conguaglio sullintero anno, non solo sul saldo. Infatti si calcola il 40% della differenza tra limposta dovuta per lanno 2013 in base allaliquota deliberata dal Comune (tenendo conto delle detrazioni) e lImu calcolata con laliquota standard dello 0,40% (sempre con le detrazioni).
Detrazioni
Nel calcolo della mini-Imu van-
Prelievo base
Milano Giuliano Pisapia: laliquota salita al 6 per mille applicando laliquota dello 0,40%; 6) si calcola la differenza tra lImu chiesta dal Comune e limposta determinata con aliquota standard (0,40%); 6) si versa il 40% della differenza con il modello F24 indicando il codice 3912, anno 2013. Si pu pagare anche con bollettino postale. Ecco le risposte ad alcuni quesititipo.
Il Comune ha deliberato unali-
quota per labitazione principale del 4 per mille e una detrazione di 200 euro. Devo pagare la mini-Imu? No, visto che il Comune non ha deliberato alcun aumento.
In caso di vendita
Ho venduto la mia abitazione
Conguaglio annuale
A giugno non ho pagato lacconto
Imu perch labitazione principale era esente. A dicembre non ho versato nemmeno il saldo perch ave-
principale il 12 novembre. Laliquota comunale del 6 per mille. Devo pagare la mini-Imu? Si. Il calcolo del conguaglio per labitazione principale e pertinenze va effettuato in base ai mesi di possesso nel 2013, considerando che per fare un mese intero bastano 15 giorni. In questo caso, i mesi da considerare nel calcolo sono 10. Il nuovo proprietario pagher per due mesi.
no considerate le detrazioni base e quelle per i figli ? La risposta affermativa. Nel calcolo dellImu dovuta in base alle aliquote decise dal Comune va inserita la detrazione base di 200 euro o eventualmente quella pi alta stabilita dallo stesso ente locale e quella di 50 euro per ogni figlio di et fino a 26 anni (che non pu venire modificata). Nel calcolo dellImu determinata con le regole standard va inserita la detrazione base di 200 euro (senza le eventuali variazioni) e la detrazione di 50 euro per ogni figlio di et fino a 26 anni.
re inferiore. Attenzione, per. Il limite minimo relativo allimposta complessivamente dovuta per tutti gli immobili tenuti a pagare la miniImu situati nel Comune dove ubicata labitazione principale. opportuno verificare le soglie fissate dal Comune. Se non esistono si applica automaticamente il minimo di 12 euro previsto dalla legge statale.
modato gratuito a mio figlio, che vi risiede e vi dimora abitualmente. Il Comune, soltanto per il secondo semestre del 2013, ha assimilato ad abitazione principale limmobile dato in uso a parenti in linea retta entro il primo grado. Limmobile sconta la mini-Imu e chi la deve pagare? Per lappartamento dovr essere pagata la mini-Imu da parte del proprietario, ossia il padre. Essendo, per legge, lassimilazione possibile solo per il saldo 2013 e non per lacconto, la mini-Imu dovuta per sei mesi se il Comune ha aumentato le aliquote rispetto al 2012.
Terreni agricoli
Possiedo un terreno agricolo che
Aliquota invariata
Il mio Comune ha confermato
Versamento minimo
La mini-Imu ammonta a 11 euro.
per il 2013 laliquota del 2012: lo 0,5% per labitazione principale. dovuta la mini-Imu di gennaio? Si. La differenza Imu dovuta se il Comune ha deliberato, o comunque confermato per il 2013, unaliquota superiore allo 0,4%.
Devo versarla? Il pagamento dovuto se limporto superiore a 12 euro, salvo che il Comune non abbia stabilito un valo-
Pertinenze
Possiedo, oltre allabitazione
conduco direttamente. Non ho versato n lacconto n il saldo 2013. Il Comune ha deliberato unaliquota 2013 dello 0,90%. Devo pagare la mini-Imu? Si, il conguaglio dovuto anche per i terreni agricoli posseduti e condotti dallimprenditore agricolo o dal coltivatore diretto. Il pagamento va effettuato se laliquota superiore allo 0,76%. Il codice tributo da utilizzare e 3914. *Associazione italiana dottori commercialisti
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AZIENDE INFORMANO
Veratour Veratour: ottimi risultati nel 2013 in un mercato ancora in contrazione
Il Presidente di Veratour S.p.A. tito un ulteriore incremento del Carlo Pompili ha recentemente volume daffari di circa il 6/7%. illustrato le stime positive del Laumento delle quote medie di bilancio di esercizio 2013, chiuso vendita stato possibile anche al 31 dicembre scorso. Il 2013 si grazie a una politica di anticipresenta come il migliore eser- po delle prenotazioni - accolta cizio della storia Veratour sia favorevolmente dai clienti Veraper i volumi realizzati sia per il tour - tanto che le vendite con risultato economico raggiunto, la formula early booking hannonostante il perdurare di uno no rappresentato nel 2013 circa scenario macro economico ne- il 70% del fatturato complessivo gativo e di un mercato in forte della Societ, con drastica riducontrazione. Sul fronte ricavi la zione delle offerte last minute. previsione di chiudere leser- La stima dellEBT (risultato pricizio 2013 con un volume della ma delle imposte) pari a circa produzione di circa 187,6 milioni 8 milioni con un incremento di Euro, in crescita del 3% rispet- dell85% rispetto allanno 2012, to allo stesso periodo del 2012. dato che genera una previsione In questo contesto macro di utile per il Risultato Finale economico il management Ve- netto, alla chiusura delleserciratour stato in grado di pia- zio 2013. nicare strategie commerciali, Chiudiamo lanno 2013 con di vendita e prodotto ancora incrementi importanti per tutti i vincenti, valorizzando i plus del- principali indicatori economico/ la Societ, del format e riconfer- nanziari del nostro Bilancio mando la scelta di collaborare ha commentato Carlo Pompili, con un unico canale distributi- Presidente Veratour - nonostanvo: le agenzie di viaggio. te la situazione di mercato e le Il dato dei ricavi acquisisce ancor situazioni congiunturali sociopi valore se collocato nel conte- politiche di alcune destinazioni. sto di un mercato in forte sofferenza, dove peraltro ha risentito dellassenza, per circa 4 mesi - da ne agosto al 20 dicembre 2013 -, di uno dei prodotti principali, lEgitto, che avrebbe rappresentato circa Da sinistra: Daniele, Carlo e Stefano Pompili il 18% del fatturato di Veratour Veratour e garan-
Eurospin Grande Concorso Eurospin: una cliente vince la casa dei sogni
Immaginate di sentire squillare a eventuali rate per lacquisto di il cellulare a una settimana dal un immobile ha contribuito alla Natale e sentirvi dire: Buongior- scelta di una abitazione quale no, Lei ha vinto una casa del va- premio pi ambto. lore di 200.000 euro: deve solo Vogliamo che per il fortunato scegliere dove e quale. Potrete vincitore sia un contributo imcapire come si sentita la signo- portante per migliorare il suo ra Elena Fiorito, torinese, che ha stile di vita - hanno commentato vinto lambito premio in palio ad Eurospin -. Questa anche al Grande la nostra Concorso mission Eurospin quotidiana: Vinci la consentire casa dei ai clienti di tuoi sogni, riempire svoltosi il carreldal 26 setlo senza tembre al dover ri31 ottobre nunciare a 2013, per nulla, confesteggiare cedendosi il 20 anse possibiniversario Elena Fiorito, vincitrice del Concorso, le, persino della nota con Ivan Odorizzi, Presidente Eurospin in tempi di catena alicrisi, semmentare. Per il discount numero pre qualcosa in pi. uno in Italia - con oltre 970 punti La signora Fiorito stata estratta vendita - lobiettivo del concor- a sorte il 16 dicembre scorso tra so era quello di offrire un in- gli altri 800.000 iscritti al Condimenticabile regalo di Natale, corso: oltre a lei, altri sette vinciper ringraziare i clienti di questi tori si sono aggiudicati altrettanventi anni di spesa intelligente te crociere Eurospin Viaggi, tra insieme. le venti non ancora vinte nella Ad Eurospin spiegano perch fase di vincita immediata, insiela scelta sia andata sul premio me a un corredo di oltre 35.000 casa: cosa nota come per premi minori. Insegnante di gli Italiani sia proprio la casa lo- Educazione sica, Elena Fiorito biettivo prioritario, rispetto agli ha appena trascorso un paio altri appartenenti alla Comunit di giorni nella sede di Eurospin europea, ben aldil della sua va- per la consegna delle chiavi lenza economica. La consapevo- simboliche della casa da parte lezza poi delle attuali difcolt ad di Ivan Odorizzi, Presidente del accedere ai mutui o a far fronte Gruppo Eurospin.
Le celebrazioni per il centesimo anniversario di Philips Research hanno preso lavvio con un evento speciale dedicato agli azionisti, a Eindhoven. Fin dallo sviluppo della prima lampadina a incandescenza, lazienda si focalizzata nel fornire innovazioni di valore per lumanit, come tecnologie che renderanno le cure mediche pi sostenibili e accessibili, soluzioni di illuminazione a LED ad alta efcienza energetica, e molti altri prodotti e servizi di rilevanza locale per il consumatore nale. Philips Research ha avuto un ruolo determinante nella messa a punto di prodotti rivoluzionari, nei primi decenni del secolo scorso: il tubo a raggi X Rotalix, fondamentale nella lotta contro la tubercolosi; la prima radio Philips, che ha messo in contatto continenti diversi; il pioneristico rasoio elettrico con testine rotanti Philipshave nel 1939, cui si aggiungono la prima audio cassetta a nastro nel 1963 e il primo compact disc (CD) nel 1982. Oggi Philips concentrata sulla creazione di esperienze personalizzate, soprattutto grazie al supporto del digitale.
CO R RI ER ECO NO M I A
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Investimenti
Beni rifugio
Il bilancio, gli appuntamenti
Lappuntamento Espositori in crescita del 27 per cento sul 2013. Il via venerd
Il calendario
20 luned ** Dorotheum Vienna. Gioielli 21 marted ** Christies Londra. Interni ** Dorotheum Vienna. Antiquariato ** Piasa Parigi. Design e arte contemporanea 22 mercoled ** Bonhams Londra. Arte impressionista inglese e vittoriana, arte europea del XIX secolo ** Christies Londra. The Ski Auction ** Christies Londra. La collezione di Michael Inchbald (mobili, sculture, antichit, dipinti antichi, armi, porcellane, argenti, libri) ** Dorotheum Vienna. Arte e antiquariato ** Sothebys Londra. Vini 23 gioved ** Artcurial Parigi. Vini (anche il 24) ** Bonhams New York. Mobili americani ed europei, argenti, arti decorative e orologi ** Christies New York. Argenti americani ** Christies Parigi. La collezione di Elsa Schiaparelli ** Dorotheum Vienna. Gioielli ** Sothebys Hong Kong. Arte
ontaminazione. Qualit. Crescita. Sono i tre principali ingredienti della 38 edizione di Arte Fiera a Bologna, in arrivo nella citt felsinea da venerd 24 a luned 27 gennaio. Laumento degli espositori (172, il 27% in pi del 2013) foriero di buoni auspici per il mercato italiano. Il crossing tra le epoche la nuova tendenza in auge ovunque. Da tempo costituisce limpronta di molte fiere darte di tutto il mondo. Come ha insegnato il londinese Frieze, la kermesse autunnale super contemporanea ora affiancata dal Frieze Master, aperta alle epoche precedenti. Le intersezioni sono una costante a livello internazionale. I confini del gusto sempre meno netti. Con precedenza assoluta alla qualit delle opere. Finalmente, a questa nuova corrente, si apre anche lItalia.
Disneyano Questo acrilico su bandiera statunitense, No question asked...none answered, di Ronnie Cutrone - artista a stelle e strisce spesTop Emilio Vedova Ciclo 61so presente 63 n11, Galleria Lo Scudo, in Italia e 450 mila euro. Sotto, Alessan- mancato dro Verdi Navigare lincertezza, lestate scorGalleria Blu, 12 mila euro sa negli States - viene esposto ad Artefiera di Bologna dalla Galleria Lorenzelli di Milano. Cantante Questopera di FernanLa stima di 45 mila do Botero, curata dalla Galleria Tega, stimata 450 mila euro euro ranno circa 2.000 opere di 1.100 autori. La novit arriva da una decina di gallerie specializzate nella pittura della seconda met dellOttocento. Un ulteriore sprint consiste nellaccordo pluriennale con Mia Fair, la fiera milanese dedicata alla fotografia e ai video ideata e diretta da Fabio Castelli, che porta a Bologna il meglio delle gallerie di questo settore. Insomma lesposizione fieristica bolognese promette bene e andarci sembra irrinunciabile. Tra gli stand darte moderna segnaliamo quello della galleria Tega dove un piccolo Lucio Fontana tre tagli su rosso (27,2 x 19 cm) quota 480 mila euro. Mentre una Donna sul balcone del 1931 di Massimo Campigli vale 350 mila. Per la cronaca appena uscito, a cura della galleria Tega ed edito da Silvana Editoriale, il catalogo generale di questo grande artista italiano del Novecento. Sui contemporanei Tega
L
esporr una Cantante del 2013 di Fernando Botero, stimata 450 mila euro.
Stand
Contaminazioni italiane
A Bologna ci saranno 110 stand darte moderna e contemporanea, 20 di fotografia, 10 che hanno puntato al Focus sullEst Europa, 15 al Solo Show e 7 alle nuove proposte di giovani artisti. Complessivamente vi sa-
Lucio Fontana Il Concetto spaziale Attese della Galleria Tega stimato 480 mila euro
contemporanea ** Sothebys Londra. Arti decorative di provenienza principesca e aristocratica ** Tajan Parigi. Arte moderna 24 venerd ** Bonhams New York. Arti decorative, dipinti marittimi ** Christies New York. Arti decorative, arte popolare e mobili americani ** Dorotheum Vienna. Gioielli ** Sothebys New York. Il barocco in Italia (Selling Exhibition, fino al 7 febbraio) ** Sothebys New York. Americana (anche il 25) 25 sabato ** Iori Piacenza. Una raccolta di Artisti piacentini e nazionali, Arte Moderna, Contemporanea e Orientale ** Meeting Art Vercelli. Arte moderna e contemporanea ** Sothebys New York. Visual Grace: arte popolare Americana dalla collezione di Ralph O. Esmerian 26 domenica ** Bonhams Los Angeles. Memorabilia ** Bonhams San Francisco. Design Meeting ** Meeting Art Vercelli. Arte moderna e contemporanea
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rafa Art Fair torna a Bruxelles per la 59 edizione dal 25 gennaio al 2 febbraio. Centotrenta gli espositori provenienti da Europa, Canada, Stati Uniti, Monaco, Russia e Svizzera. Le opere offerte spaziano dallantichit, ai dipinti moderni e contemporanei, dallarte tribale, a quella orientale, fino al-
Un altro stand da non perdere quello della Galleria dello Scudo dove campeggiano un Emilio Ved ova C i c l o 1961-1963, n11 offerto a 450 mila, oltre a opere di Afro, Dorazio, Consagra e Tancredi. Mentre tra i contemporanei un grande e informale Marco Gastini vale 40 mila euro. Alcune carte di Giovanni Frangi 15 mila e un suo olio 35 mila. Nello stand della milanese Galleria Blu un curioso e bellissimo quaderno dipinto di 56 pagine, realizzato da Alessandro Verdi, viene offerto a 12 mila euro. Divertenti e ultra Pop gli acrilici su tele o bandiere dellamericano Ronnie Cutrone, scomparso lo scorso luglio, offerti dalla Galleria Lorenzelli a prezzi compresi tra 20 e 200 mila euro. Impossibile ovviamente compiere un giro completo, seppur virtuale, tra tutti gli stand di Arte Fiera. Tra venerd e luned prossimo la citt si animer con eventi collaterali e la notte bianca. Sul sito www.artefiera.bolognafiere.it sono rintracciabili tutte le informazioni necessarie alla visita di questa interessante mostra-mercato, ed anche il calendario degli eventi in fiera (come le conversation) e fuorifiera. Nei prossimi giorni insomma, almeno per larte, Bononia docet, come dicevano gli antichi. Bologna insegna.
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orologeria artigianale lespressione pi pura del sogno tecnologico. Un sogno, quello di misurare con assoluta precisione lo scorrere del tempo, che ha qualche millennio di vita e che inevitabilmente destinato alla delusione, visto che il perfetto solo unutopia. Un ottimo esempio di orologeria artigianale De Bethune, marca nata dalla passione di David Zanetta e del tecnico Denis Flageollet. Il loro approccio di grande semplicit: cercare di far sempre di meglio, di sperimentare, ma producendo tutto da s o comunque con un controllo diretto su ogni componente dellorologio. Una volta soddisfatte queste condizioni si stabilisce il prezzo: nessun compromesso per timore di esagerare. Il Db25Lt monta, allinterno di una cassa realizzata in platino, un movimento
Via e Vai
strian Airlines a partire da 89 euro a/r, oppure treno notturno Milano Vienna a partire da 29 euro per tratta (www.obb-italia.com).
per Cartagena. Con 11 pernottamenti con prima colazione e 12 fra pranzi e cene, quote a partire da 3.983 euro.
A SUON DI VALZER
A Vienna si tengono ogni anno 450 balli. Il culmine nel periodo di Carnevale, col principale evento che il Ballo dei Caffettieri (circa 6 mila partecipanti) il 21 febbraio nelle sale della Hofburg, il Palazzo Imperiale. Acquisto biglietti (125 a persona pi posto tavolo a partire da 24 euro) su kaffeesiederball.at. In alternativa, con poche formalit e tutti i sabato pomeriggio, c il Walzer Jour Fixe, lezioni (in inglese) di valzer viennese presso la scuola di ballo Tanzschule Elmayer, in pieno centro citt: 45 euro a coppia senza necessit di prenotazione (http://elmayer.at/). Voli da Milano con Au-
meccanico a carica manuale, ovviamente di manifattura. Per capire quanto ci sia spinti avanti, basti pensare che persino il bilanciere interamente realizzato in casa. Anzi, a dir la verit De Bethune sperimenta da molti anni tipi diversi di bilanciere adattandoli al tipo dorologio e alle caratteristiche del movimento. Se si tiene presente che la produzione totale si conta in centinaia di esemplari diviene chiaro quanto ciascun bilanciere possa da solo aver prezzi stellari. Ma anche i due bariletti autoregolanti (quella che viene amministrata la lenergia ceduta, che deve essere il pi possibile costante per tutta lautonomia) sono inconsueti (e brevettati), e inconsueta la frequenza di funzionamento (36 mila alternanze/ora), scelta per rendere pi preciso lorologio e dare maggiore logica matematica al tourbillon. Appare quasi miracolosa, infine, la magica sfera che indica le fasi lunari, apparentemente sospesa. A dimostrazione che la passione tecnica pu fornire grandi spettacoli. Un orologio per intenditori veri e ricchi, un orologio bello da sognare.
AUGUSTO VERONI MARCA: De Bethune; MODELLO: Db25Lt. Cassa in platino (44 mm. di diametro). Movimento meccanico a carica manuale, ad alta frequenza (36.000 alternanze/ora), con 4 giorni di autonomia (doppio bariletto autoregolante, brevettato), indicazione sferica delle fasi di luna, dispositivo tourbillon (posto sul fondello, con gabbia in silicio/titanio, ruota di scappamento in silicio e ponte del bilanciere in silicio/oro bianco). Quadrante in oro rosa guilloch, cinturino in pelle di alligatore; Prezzo: 205.000 euro.
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CARNEVALE DI BARRANQUILLA
Nel continente sudamericano, quello di Barranquilla, in Colombia, uno dei pi tipici e importanti carnevali, oltre che protetto dallUnesco. Per assistervi earthviaggi.it ha predisposto un viaggio di gruppo di 13 giorni con partenza da alcuni aeroporti italiani il 24 febbraio alla volta di Bogot via Madrid. Dalla capitale colombiana volo per Santa Marta e quindi via terra a Barranquilla nei giorni del carnevale con posti riservati per assistere alle sfilate. Litinerario prosegue via terra
Big Apple New York sempre una delle mete preferite dei viaggiatori italiani, in ogni stagione. Anche a Carnevale
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COR RI E R ECONO M I A
JPM Global Conservative Balanced Fund JPM Global Balanced Fund JPM Global Capital Appreciation Fund JPM Global Income Fund