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LEUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO

Grande Commercio e Potenze Europee nel XV secolo

Porto di Alessandria d'Egitto

Alice Cocco 3F Liceo Scientifico G. Brotzu Anno Scolastico 2013/2014

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INDICE
1 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 2 2.1 2.2 2.3 2.4 3 3.1 3.2 3.3 3.4 4 4.1 4.2 5 5.1 IL GRANDE COMMERCIO NEL XV SECOLO Le potenze marinare della fine del Trecento Venezia al vertice della sua potenza I portoghesi nelle Indie Limpero coloniale portoghese Anversa e i Fugger LE GRANDI POTENZE EUROPEE ALLA FINE DEL XV SECOLO Le ambizioni del Regno di Francia LItalia e la pace di Lodi Carlo VIII e Savonarola La nascita della potenza spagnola SCHEDE DI APPROFONDIMENTO, TABELLE E MAPPE Vasco da Gama Bartolomeo Diaz Lorenzo de Medici Congiura dei Pazzi MAPPE CONCETTUALI Grandi potenze marittime tra XV e XVI secolo Navi utilizzate nel XV secolo GALLERIA IMMAGINI Portoghesi e Impero Portoghese

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GLOSSARIO BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

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Le potenze marinare della fine del Trecento


Allinizio del 1300, Venezia si mise in collegamento, grazie allapertura dei valichi del Brennero e del San Gottardo nelle alpi orientali, con le regioni tedesche che producevano prodotti come il fustagno (stoffa di lino e cotone), rame, stagno e argento. Nel 1277 Genova riusc a spingersi fino alle coste del Mare del Nord, giungendo nel porto di Bruges, nelle Fiandre, dopo aver varcato lo stretto di Gibilterra; anche Venezia fece la medesima cosa nel 1314, dando inizio ai commerci con il porto fiammingo, che da quel momento raggiunse il suo massimo splendore economico e demografico: arriv a un totale di 100.000 abitanti nel 1500, grazie anche alla Hansa, che acquistava varie materie prime in Finlandia, Russia e Svezia e le rivendeva a Londra e a Bruges, Lubecca e Amburgo.

Pianta prospettica della citt di Venezia, Jacopo de' Barberi.

Fu introdotta una nuova imbarcazione dai mercanti tedeschi della Hansa, detta Kogge, pi adatta, rispetto alla galera, per la navigazione nel Mar Baltico e nel Mare del Nord. Alla fine del XIV secolo, Venezia, detta la Serenissima, riusc ad ottenere il controllo del commercio, grazie al suo affermarsi come centro economico pi importante dEuropa, che la metteva in contatto con la Germania, lItalia Settentrionale, le Fiandre, e lAfrica Settentrionale; il suo bilancio economico nel 1423 superava quello dellintera Francia ed era alla pari di quello inglese. Alice Cocco
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Tra il 1379-1380 dovette affrontare la flotta genovese, alleata con il duca dAustria e il re dUngheria, che riuscirono a penetrare nel Golfo di Venezia, conquistando Chioggia e assediando lintera laguna. Dopo un anno di assedio, Venezia riusc a riformare una flotta demergenza, che obblig i Genovesi alla pace. Da questo momento la potenza di Venezia divenne incontrollabile, e i mercati furono divisi: i genovesi commerciarono con lAfrica del Nord e la Spagna, mentre i veneziani importarono merci orientali, in particolar modo le spezie, commerciando con Egitto e Siria.
Veduta di Venezia, xilografia di Erhard Reuwich

Venezia divenne cos il principale porto per importazione ed esportazione; importante fu la ricostruzione del Fondaco dei tedeschi, albergo per i mercanti e magazzino per le loro merci distrutto da un incendio nel 1505, simbolo dello splendore e della grandezza di Venezia.

Fondaco dei Tedeschi a Venezia, uno dei centri economici pi impoortanti della citt lagunare, situato di fronte al Ponte di Rialto.

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Venezia al vertice della sua potenza Venezia si fece mediatrice tra i mercanti tedeschi e lOriente sia per quanto riguarda limportazione dei prodotti, sia per la loro esportazione. In questo modo ottenne un controllo maggiore del commercio orientale. La sua potenza era dovuta al fatto che era in grado di produrre, grazie allArsenale, cantiere navale di propriet dello Stato, varie tipologie di navi: dalle veloci galere per il combattimento, alle galere da mercato, pi solide e grosse utilizzanti il remo solo per entrare e uscire dai porti; queste, seppur concesse in uso ai mercanti, rimanevano propriet dello Stato e, raggiunto il culmine dellespansione, si recavano in Oriente, nellAtlantico (Bruges e Londra), e in Barberia, ossia in Africa Settentrionale, dove veniva acquistato loro per il pagamento delle merci orientali in denaro. Dal 1430 Venezia estese i suoi domini anche in Italia Settentrionale con il controllo di Verona, Padova, Brescia e Bergamo; per difendere la capitale dalle eventuali mire espansionistiche italiane, venne anche creata nellinterno una fascia di sicurezza. Venezia si mantenne sempre neutrale durante lespansione turca, se non nel caso in cui gli ottomani la provocassero o minacciassero direttamente la sua sicurezza.

Arsenale di Venezia, veduta dal Canaletto

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Dal 1500, papa Giulio II, promotore dellalleanza tra re di Francia, re di Spagna e imperatore di Germania contro la Repubblica di Venezia, blocc lespansione di questultima in Romagna. Nel 1509 lesercito veneto venne sconfitto nella battaglia di Agnadello, e Venezia fu costretta a interrompere la sua politica di espansione in Italia. Grazie ai suoi punti di forza, ovvero i possedimenti coloniali nellEgeo come Cipro, famosa per la produzione di canna da zucchero e Candia (Creta) e Corf, conosciute per le loro vigne, Venezia rimase per un lungo periodo la principale potenza economica dellEuropa: nei suoi territori coloniali si aveva un regime di monocultura, che non teneva conto delle necessit alimentari della popolazione, ma aveva il solo scopo di esportare le merci prodotte.
Battaglia di Agnadello

Lavorazione della canna da zucchero

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I Portoghesi nelle Indie


Mentre Venezia nel XV secolo si occupava dei commerci con lestremo Oriente, i portoghesi decisero di dedicarsi allesplorazione dellAtlantico, giungendo dapprima in Africa, dove iniziarono il commercio di schiavi neri, e poi nelle Indie. Dopo aver terminato la propria Reconquista1 nel 1233, venne avviata lesportazione di vini pregiati locali in Inghilterra e nelle Fiandre, sostenuta dalla costruzione di nuove imbarcazioni per la navigazione oceanica: le caravelle. Queste, dapprima, erano dotate di soli due alberi e due vele latine, ma dopo le varie modifiche si arriv al modello di caravella costituito da due alberi con vela quadra e uno con vela latina, per permettere una navigazione ottimale. La monarchia portoghese decise di finanziare le esplorazioni verso il Sud: nel 1420 venne occupata Madera, famosa per la produzione di canna da zucchero; successivamente si super lequatore nel 1471, e nel 1482 venne scoperta la foce del Congo. Da questo momento i portoghesi iniziarono il commercio con lAfrica Nera, dalla quale portarono in Europa polvere doro, avorio, pepe e soprattutto schiavi. Questi furono utilizzati in un primo momento solo per i lavori domestici, e non in agricoltura: fu cos che Lisbona divenne il primo centro di manodopera servile nera, con limportazione annuale di circa 3000 schiavi. Visti i profitti ottenuti dalle esplorazioni precedenti, i monarchi portoghesi decisero di finanziare anche le esplorazioni verso il sud-est e le Indie. Le spedizioni che ebbero maggior successo furono due: una capeggiata da Bartolomeu Dias che giunse nellestremit meridionale dellAfrica, denominata Capo di Buona Speranza; laltra, guidata da Vasco da Gama partito nel 1497, permise di giungere, dopo una sosta sulle coste orientali africane, sino alle Indie, nella citt di Calicut2. Da Gama, portando con s cannella, pepe e un terzo in meno dellequipaggio, ripart per il Portogallo, dove giunse nel 1499.

Lespulsione dei musulmani dal territorio portoghese Citt nellestremit meridionale della penisola indiana: si badi, pertanto, a non confonderla con lattuale Calcutta, che si trova nella parte nord-occidentale del Paese.
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Vasco da Gama Vasco da Gama fu un grande navigatore di nobile famiglia: nacque, a Sines in Portogallo nel 1469 e, gi in giovane et, partecip a varie spedizioni lungo la costa occidentale dell'Africa. Poich in Europa la richiesta di spezie, canfora, pepe, zenzero, noce moscata e cannella, era sempre pi forte, ma a causa del controllo Marittimo dei Turchi Ottomani, le merci erano costrette a essere trasportate via terra, divenendo cos pi costose, il re Manuel I, affid a Vasco da Gama la spedizione finanziata da una banca fiorentina, con il compito di stabilire la prima rotta navale per l'India circumnavigando l'Africa. Vasco da Gama part l'8 luglio 1497, raggiungendo il 25 dicembre, dopo aver oltrepassato il Capo di Buona Speranza, (gi doppiato per la prima volta da Bartolomeo Diaz nel 1488), la baia da lui chiamata Natal. Risalendo la costa africana a Mombasa, nell'odierno Kenia, si dovette difendere con i cannoni dall'ostilit dei nativi, ma a Malindi imbarc un nocchiero molto esperto che guid la spedizione fino a Calicut, il pi importante centro commerciale dell'India meridionale, che venne raggiunto il 18 maggio 1498. Il viaggio di ritorno dur undici mesi dal 5 ottobre al 9 settembre 1499: Vasco Da Gama e il suo equipaggio approdarono a Lisbona accolti come un trionfatori per il vantaggio conseguito sui rivali spagnoli. Nel 1502 gli fu affidata una nuova flotta diretta sempre in India; durante questa spedizione Vasco da Gama stabil colonie e stazioni commerciali, costrinse il Maraja alla pace forzata e fece ritorno in patria con le stive cariche di beni che gli assicurarono ricchezza e prestigio al resto dei suoi anni. La crudelt utilizzata nella conquista suscit cattiva impressione anche sui suoi concittadini che lo tennero lontano dai posti di potere fino al 1454 quando fu nominato Vicer delle Indie da Re Giovanni III, pochi mesi prima della sua morte avvenuta in India a Cochin.

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Bartolomeo Diaz Bartolomeo Diaz nacque introno al 1450 in Portogallo, da una ricca famiglia di esploratori e marinai. Inizialmente si dedic agli studi di matematica e astronomia presso l'universit di Lisbona, divenendo poi cavaliere e poi comandante di nave. Nel 1486 il re portoghese Giovanni II incaric Diaz di calcolare la vera estensione del continente africano e di cercare una nuova via per le Indie. La "Rotta delle spezie" prese inizio nell'Agosto del 1487: Bartolomeo Diaz salp da Lisbona navigando in direzione sud lungo la costa occidentale del continente africano. Arriv dopo circa cinque mesi lungo le coste dell'attuale stato del Sud Africa. Successivamente, nel febbraio del 1488 oltrepass la punta massima dell'Africa fino a giungere alla baia di Algoa. Ripart per Lisbona e battezz la punta estrema dell'Africa Capo delle Tempeste, dove fece costruire una croce in ricordo della sua impresa. Il re Giovanni II ribattezz la zona con il nome di Capo di Buona Speranza ritenendo che la scoperta di Diaz fosse una nuova speranza per raggiungere le Indie. Nel dicembre del 1488, dopo sedici mesi di viaggio, Bartolomeo Diaz fece ritorno in Portogallo. Nove anni dopo fu incaricato di accompagnare Vasco da Gama fino al punto dove lui arriv per poi tornare indietro. L'ultimo viaggio lo fece nel 1500 accompagnando Pedro Alvarez Cabral nel Nuovo Mondo dove quest'ultimo scopr il Brasile. Egli mor il 25 maggio del 1500, in una tempesta che colp la sua nave vicino al Capo di Buona Speranza.

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Limpero coloniale p ortoghese


NellOceano Indiano i portoghesi dovettero affrontare la resistenza dei mercanti arabi, che videro arrivare una nuova presenza europea in territori che sino ad allora erano stati sotto il monopolio arabo. I portoghesi, che sul piano commerciale si ritrovavano inferiori ai mercanti arabi, ben presto capirono che per affrontarli e distruggere il loro commercio, era necessario avere una superiorit dal punto di vista navale. Da questo momento le navi commerciali vennero sostituite da navi da guerra attrezzate di artiglieria. I portoghesi sconfissero al largo di Diu nel 1509 la flotta egiziana, e proseguirono sino alloceano Indiano, dove conquistarono le citt di Goa, Malacca3 e le isole Molucche4, produttrici di spezie. Il commercio fu gestito, inizialmente, interamente dallo Stato che arm tutte le navi per il monopolio dei commerci con lOriente. Vennero istituite tre flotte: una nellOceano Indiano, per il controllo della concorrenza musulmana, e le altre due per i viaggi lungo la costa orientale africana, che facevano da collegamento tra Lisbona e le Indie: poco prima che una flotta tornasse, laltra partiva sulla medesima rotta di quella che laveva preceduta. Poich le spese erano molto elevate nonostante i profitti che si ottennero, la Corona decise di accettare il contributo di alcuni imprenditori tedeschi, ma anche di grandi compagnie fiorentine e genovesi. Fu cos che a partire dal 1504 il traffico con lOriente venne spartito con queste grandi compagnie finanziarie, e si decise di vendere le spezie non pi a Lisbona ma ad Anversa, un altro porto fiammingo.

Citt situate rispettivamente nella parte occidentale della penisola indiana e nel lestremit meridionale della penisola indocinese. 4 Isole situate a sud delle Filippine.

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GALLERIA DI IMMAGINI: PORTOGHESI E IMPERO PORTOGHESE

Impero coloniale portoghese

XV secolo, Portagollo, tappe della circumnavigazione dellAfrica.

Porto di Lisbona dal quale partivano le navi portoghesi per giungere alle coste africane, orientali e all'Oceano Indiano.

Citt sotto il controllo portoghese

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XV secolo, suddivisone della penisola iberica.

Galera e Caravella, utilizzate

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Anversa e i Fugger
Tra gli imprenditori tedeschi operanti ad Anversa, un ruolo di primo piano assunto dai Fugger, banchieri di Augusta che si erano arricchiti con il prestito di denaro a famiglie prestigiose come gli Asburgo5. Essendo questi debitori in rovina, i Fugger ottennero il diritto di gestire le miniere dargento tirolesi, unica fonte di metalli preziosi in Europa: largento e il rame destinati in precedenza a Venezia, ora raggiungevano il porto di Anversa, il cui traffico venne controllato in poco tempo dai Fugger. Ci fu un duro colpo per Venezia, che si ritrov a ritirare le galere indirizzate in Africa Settentrionale per lassenza di argento tedesco che non permetteva lacquisto di oro dellAfrica Nera. Grazie ai commercianti arabi, che continuarono a fornire i principali prodotti orientali al Mediterraneo, Venezia Jakob Fugger detto "Il Ricco", ritratto di pot comunque confermare il suo potere Albrecht Durer commerciale. Anversa divenne principale centro di scambio tra argento e prodotti orientali, e furono importati anche legname, pece e canapa per la costruzione delle navi portoghesi: mentre in precedenza detenevano il monopolio di queste merci le citt dellHansa, successivamente ottennero maggior potere i marinai olandesi, che poterono attraversare lo stretto di Sund6. Dal 1535-1540 la presenza pi significativa ad Anversa non fu quella dei portoghesi bens quella degli spagnoli, che acquistavano proprio nella citt i manufatti europei per la conquista dellAmerica. Da quel momento la citt vide un grande splendore sia demografico che economico.

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Duchi dAustria e imperatori del Sacro Romano Impero dal 1273. Stretto che separa la Danimarca dalla Norvegia e immette nel Mar Baltico.

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Mappa concettuale: Grandi potenze marittime tra XV e XVI secolo

Mappa concettuale: navi utilizzate nel XV secolo

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Le ambizioni del Regno di Francia Verso la fine del Quattrocento, la citt di Anversa faceva parte dei possedimenti borgognoni, i cui duchi, durante la Guerra dei Centanni, avevano mantenuto un atteggiamento ambiguo, schierandosi pi volte con gli Inglesi. Approfittando della debolezza dei Francesi, riuscirono a sottrarre vari e ricchi territori, sia al re di Francia che allimperatore della Germania: i loro possedimenti comprendevano le Fiandre, il Lussemburgo, le contee di Olanda e Zelanda, e il ducato di Brabante. In questi territori vi erano numerose citt e porti fiorenti come Bruges, Anversa e Amsterdam, ma mancava la compattezza territoriale; infatti, Carlo il Temerario, cerc di conquistare la Lorena, che separava la Borgogna dai territori del Nord, scontrandosi con il Re di Francia nella battaglia di Nancy del 1477, dove perse la vita. Fu cos che i sovrani francesi spostarono la loro attenzione nellItalia, divenuta regione pi ricca dellOccidente cristiano.

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LItalia e la pace di Lodi


Firenze insieme a Venezia era lo Stato pi florido in Italia, ed era governata dalla famiglia Medici7 dal 1434, che possedeva delle filiali a Bruges, Londra e Roma. Il potere dei Medici si rafforz quando il papa concesse loro il monopolio del commercio di allume, materiale essenziale per la lavorazione della lana, acquistabile, in precedenza, solo in Asia orientale, dominio degli ottomani. Cosimo il Vecchio, che guidava la famiglia medicea, non si proclam mai signore di Firenze, che risultava essere, formalmente, una repubblica, ma che era controllata, in realt, da collaboratori fidati della famiglia: anche le elezioni venivano normalmente truccate cosi che i Medici potessero occupare sempre le cariche maggiori. In Italia erano nati gli Stati regionali8, che per lungo tempo si scontrarono per ottenere il controllo dellintera penisola; poich nessuno di questi riusc a imporsi sugli altri, venne stipulata la Pace di Lodi tra gli stati maggiori, ovvero Stato della Chiesa, Firenze, Milano, Venezia e il Regno di Napoli. Ci venne sostenuto da Lorenzo de Medici, nominato il Magnifico, che, guidando Firenze dal 1469 al 1492, volle garantire lequilibrio ottenuto dalla Pace di Lodi, in modo che nessuno stato potesse acquisire un maggior potere rispetto agli altri.

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Potente dinastia di mercanti e banchieri. Territori in cui i centri minori erano sottomessi alle grandi citt .

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LORENZO DE MEDICI

Lorenzo de Medici, detto il Magnifico, nacque a Firenze nel 1449 da Piero di Cosimo e da Lucrezia Tornabuoni, donna colta e autrice di poesia religiosa. Fu proclamato nel 1469, dai partigiani della sua famiglia, signore di Firenze, col fratello Giuliano (1453-1478). Represse la rivolta di 1472. Nel 1474 concluse una lega per 25 anni con la Repubblica di Venezia, con il ducato di Milano e con il ducato di Ferrara. Nel 1478 scoppiata la congiura preparata dalla famiglia Pazzi, Giuliano venne ucciso a pugnalate mentre Lorenzo riusc a salvarsi. Poco dopo la folla massacr i congiurati e Lorenzo fece appiccare ai merli di Palazzo Vecchio i capi della congiura e cio tre membri della famiglia Pazzi e larcivescovo di Pisa, Francesco Salviati. Il papa e Ferdinando di Napoli levarono un esercito ma Lorenzo, coraggiosamente, si rec a Napoli e riusc a concludere la pace. Succeduto a Sisto IV il papa Innocenzo VIII, amico dei Medici, Lorenzo visse in pace il resto della sua vita e fu larbitro politico dellItalia. Fu amico e protettore di Pico della Mirandola, di Michelangelo, del Poliziano; promosse lAccademia platonica, fond lUniversit di Pisa, invi Giovanni Lascaris a Costantinopoli a raccogliere manoscritti; accrebbe la Laurenziana, lasci poesie e scritti pregevoli e originali, in parte imitando il Petrarca. Da Clarice Orsini, sua moglie, ebbe tre figli: Piero, suo successore, Giovanni che fu papa col nome di Leone X e Giuliano che fu duca di Nemours.

LA CONGIURA DEI PAZZI A Piero de Medici (il Gottoso), figlio di Cosimo, successero nel 1469, i due figli Giuliano e Lorenzo che diventarono i Signori di Firenze. Francesco de Pazzi, appartenente alla famiglia di banchieri fiorentini che per pi di una volta era andata contro le decisioni dei Medici, il 26 aprile 1478 tent di convincere i suoi parenti a spodestare i fratelli de Medici, per impossessarsi del potere della citt tramite un rovesciamento del governo. La congiura ebbe l'appoggio del papa Sisto IV, che mirava ad abbattere la signoria Medicea, interessato a impadronirsi dei territori fiorentini che gli avevano sempre resistito; a questo fine sostenne i gruppi antimedicei fiorentini capeggiati dalla famiglia de Pazzi. Alice Cocco

Bertoldo di Giovanni, Medaglia di Lorenzo de' Medici, 1478

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Lorenzo de Medici per, era stato avvertito dal Duca di Milano di una congiura contro di lui gi dal 1474: in quegli anni era stato stipulato un trattato segreto contro Lorenzo tra il nipote del Papa Girolamo Riario, il re di Napoli, Federico da Montefeltro e la famiglia de Pazzi; i Medici quindi sapevano della minaccia ed per questo motivo che la congiura avvenne durante una messa presso la Cattedrale di Firenze. Gian Battista da Montesecco, capitano mercenario al servizio dei Riario, fu ingaggiato per compiere l'attentato: una volta compiuto il fatto, Jacopo de Pazzi avrebbe Bertoldo di Giovanni, Medaglia di incitato la citt a insorgere in nome della libert, Giuliano de' Medici, 1478 mentre Lorenzo Giustini avrebbe guidato le truppe di Imola organizzate dal Papato insieme a un reparto di Citt di Castello, per invadere il territorio fiorentino. Il sicario Gian Battista da Montesecco era riluttante a compiere quell'uccisione senza l'approvazione del Papa Sisto IV. In un primo momento Sisto IV si pronunci contrario all'uccisione di Medici, ma successivamente approv che Lorenzo fosse spodestato con ogni mezzo possibile. Il Montesecco si rifiut di compiere un omicidio in un luogo sacro, cos al suo posto furono ingaggiati due preti che si assunsero la responsabilit di uccidere Lorenzo mentre per l'assassinio di Giuliano furono incaricati Francesco Pazzi e Bernardo Bandini Baroncelli. Il 26 aprile era il giorno prestabilito, cos quando Giuliano si rec verso la Cattedrale, Francesco Pazzi lo abbracci con gesto amichevole assicurandosi che non indossasse la maglia metallica. Quando giunse il momento, il Baroncelli trapass con un pugnale il fianco di Giuliano facendolo barcollare di fronte a Francesco Pazzi che inflisse al suo corpo ben diciannove colpi di spada. Mentre Giuliano rimase ucciso, Lorenzo riusc a parare i colpi e si chiuse nella Sagrestia. Nel frattempo laltro congiurato Francesco Salviati, arcivescovo di Pisa, insieme a un gruppo di suoi sostenitori si era recato verso Palazzo Pubblico con tutta l'intenzione di attuare un vero e proprio colpo di stato, ma il Gonfaloniere avendo valutato la situazione decise di suonare le campane in modo che il popolo potesse difendere il governo e che gli assalitori non scappassero. La citt era terrorizzata al solo pensiero che entrambi i fratelli Medici avessero perso la vita, ma poche ore dopo il Magnifico si affacci al balcone della sua dimora. Cos il popolo in parte rassicurato si diede alla caccia degli attentatori. In tutto a Firenze furono uccise ottanta persone; il popolo aveva dimostrato in quell'occasione un grande affetto e fiducia nella Signoria dei Medici: il tentativo dei Pazzi di abbattere il potere dei Medici non aveva fatto altro che accrescere l'autorit del Magnifico, che da quel momento divenne l'ago della bilancia" nella politica italiana in virt delle sue doti diplomatiche e politiche. Alice Cocco 18

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Carlo VIII e Savonarola

La pace non dur a lungo poich i sovrani Francesi decisero di spostare la loro attenzione in Italia. Nel 1494 Carlo VIII di Valois, primo re che giunse in Italia, port con s unarmata imponente: 3500 lance9, 18000 fanti e 140 cannoni, un numero mai posseduto in un solo esercito. Gli stati italiani non fecero resistenza alla sua discesa, che si concluse con larrivo a Roma e la successiva conquista del Regno di Napoli. Solo grazie a una coalizione tra gli stati maggiori e il regno di Spagna, si riusc a cacciare Carlo VIII nel 1495.

Molti italiani videro la vicenda come un castigo di Dio ai peccatori e in questa situazione Firenze insorse e rovesci la signoria di Piero de Medici; Girolamo Savonarola si fece guida spirituale della nuova Repubblica e cerc di trasformare la citt nel Regno di Cristo, dove la Legge Divina totalmente rispettata, sarebbe divenuta cos un modello per le altre citt. Roma continuava a rimanere il centro spirituale della cristianit, guidata da Alessandro VI, papa corrotto e immorale, di cui Savonarola denunci il comportamento scorretto; il papa rispose con la scomunica e i fiorentini, pensando che la condanna potesse estendersi allintera citt, condannarono come eretico Savonarola, che mor al rogo nel 1498.

Termine collettivo che indicava cavalieri corazzati e tutte le scorte personali.

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La nascita della potenza spagnola


Dopo la guerra di Nancy del 1477, vi fu il matrimonio combinato tra Maria di Borgogna, figlia di Carlo il Temerario, e limperatore Massimiliano dAsburgo, che crearono una fitta rete di parentele che si estendevano in tutta Europa. Gli Asburgo, che fino a quel momento si erano interessati solo alla regione danubiana, si trovarono in competizione con il regno di Francia, tra i cui rivali vi erano i sovrani di Spagna. Il regno di Spagna si era formato nel 1469 con il matrimonio tra Isabella, regina di Castiglia e Ferdinando, re di Aragona. I due stati, che avevano operato nella Reconquista, continuarono a essere amministrati separatamente, come entit distinte, sino alla morte di Isabella nel 1504, data in cui nacque cos unaltra potenza in grado di competere con la Francia per il controllo dellEuropa. La Spagna si presentava come garante della fede cattolica e introdusse, nel 1480, lInquisizione, che andava a colpire sia gli eretici, sia coloro che, dopo la conversione cattolica, mostravano segni di rimpianto per la loro fede originale. I sovrani, inoltre, cercarono di concludere la Reconquista, che prevedeva la liberazione di Granada, lultimo territorio rimasto sotto il controllo musulmano in terra spagnola. Dopo una serie di espugnazioni e il saccheggio delle campagne circostanti lo Stato, la citt si arrese e il 1 gennaio del 1492 vi fu la definitiva cacciata dei musulmani dalla penisola iberica con lunificazione del regno spagnolo.
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Seppur la guerra fosse stata molto costosa, il regno spagnolo pot godere di numerose risorse: in un primo tempo leconomia del regno si occup soprattutto della lavorazione della lana merino grazie ad un importante allevamento di pecore, che si spostavano, per via della transumanza, dai Monti del Nord alle pianure meridionali. Poich il numero di pecore era elevatissimo (circa tre milioni), la Mesta10, predispose appositi percorsi, detti tratturi, e terre per il pascolo degli animali. Lesportazione della lana garant enormi profitti e in un primo momento tutte le terre convertite alla coltura arativa vennero disposte per lallevamento delle pecore: solo dopo il 1550, poich andarono a diminuire i profitti dellesportazione della lana, i sovrani mutarono il loro orientamento, concentrandosi soprattutto sullimportazione di metalli provenienti dallAmerica.

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Potente compagnia che dal 1273 riuniva i pi grandi allevatori di pecore del Regno di Castiglia.

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Glossario
HANSA: Confederazione di citt tedesche che si affacciavano sul Baltico; grazie alla loro unione ottenevano maggior forza sia politicamente, sia finanziariamente, nei territori stranieri sotto la loro influenza.

KOGGE: imbarcazione usata dai mercanti tedeschi della Hansa per la navigazione nel Mar Baltico e nel Mare del Nord. Possedeva uno scafo rotondo, era priva di remi e la vela era quadrata, capace di sfruttare, pienamente il vento in poppa, quello che soffia alle spalle della nave. La Kogge era una nave tozza e robusta rispetto alla galera, e permetteva quindi di navigare durante la stagione invernale e di resistere alle tempeste oceaniche.

ALISEI: venti che soffiano in modo regolare da nord-est a sud-ovest nellemisfero boreale, e da sud-est a nord-ovest nellemisfero australe, in particolar modo nella zona fra i tropici e lequatore.

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GALEA O GALERA: imbarcazione usata dai Veneziani e dai Genovesi per la navigazione nel Mediterraneo. Era bassa, affusolata, dotata di remi sulla poppa, di timoni e di vari ponti; la vela era latina (triangolare), tipicamente mediterranea, e garantiva uneccellente manovrabilit alla nave.

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BIBLIOGRAFIA:

Chiaroscuro, F.M. Feltri - M.M. Bertazzoni - F. Neri, SEI. Enciclopedia Moderna Italiana, E. Baldi A. Cerchiari, Casa Editrice Sonzogno.

SITOGRAFIA:

www.wikipedia.org www.treccani.it

Alice Cocco

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