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Liquirizia - Glycyrrhiza glabra

Dott.ssa Simonetta Albi


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La Glycyrrhiza glabra , comunemente detta liquirizia, deve il suo nome
principalmente alla sua piacevolezza al gusto infatti la sua
denominazione deriva dallunione della parola greca glycos , cio dolce
con la parola, sempre greca,rhizos cio radice indicando quindi una
radice dolce.
Gi nota nellantichit viene nominata anche da Teofrasto che la
chiama radice di Siria od anche Scithica riferendosi allampio uso che di
essa sembra facessero gli Sciti.
Ippocrate la cita come rimedio per la tosse e le faringiti, cos come
Galeno che la indica anche come attiva nella medicazione delle ferite
oltre che come correttiva dei sapori .
Circa nel I^secolo dopo Cristo Dioscoride ne parla nella sua Materia
Medica indicandone lazione anche nei bruciori di stomaco e , sotto
forma di pomata, nella medicazione delle ferite, ma sembra che la
coltivazione di questa pianta sia stata introdotta dai monaci Benedettini
nel secolo X anche se il suo utilizzo era limitato ad alleviare la tosse .
In Asia viene invece utilizzata da circa 5000 anni sia per la cura della
tosse che per la cura del fegato e delle intossicazioni alimentari, nella
medicina cinese viene classificata tra le piante toniche del qi ed
apprezzata anche per la sua capacit di moderare lazione delle altre
piante.
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Sempre dalloriente provengono due usi tradizionali particolari che sono
il Bagno di Buddha, cerimonia durante la quale la statua di Buddha
viene immersa in acqua contenete succo di liquirizia, e linserimento di
questa pianta in ricette afrodisiache contenute nel Kama Sutra.
Attualmente lo studio di questa pianta stato approfondito e ci ha da
un lato permesso un suo pi ampio e razionale utilizzo dallaltro ha
messo in evidenza le problematiche e gli effetti collaterali derivanti dal
suo uso al di fuori di certi precisi criteri.

Botanica

Nel genere Glycyrrhiza si trovano numerose piante perenni , tra queste
quella che viene considerata pi importante perch valutata come pi
pregiata la Glycyrrhiza glabra L. .
La pianta appartiene alla ampia famiglia delle leguminose attualmente
suddivisa in cesalpinacee , fabacee e mimosacee, in questa
suddivisione la Glycyrrhiza classificata tra le fabacee , famiglia alla
quale appartengono anche piante come il fagiolo ed il pisello anche se
la sistematica di questo gruppo rimane un po controversa.
E una pianta perenne suffruticosa i cui fusti sono eretti, cilindrici,glabri
e solcati.
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Presenta numerose radici che sono sia normali che stolonificanti. Sia le
radici che gli stoloni hanno uno sviluppo orizzontale poco profondo.
La propagazione di questa pianta, in natura, prevalentemente
vegetativa (agamica) in quanto provvista di questa porzione ipogea
piuttosto ampia che usata per la sua rigenerazione .
Le foglie sono costituite da un insieme di foglioline di numero variabile
tra 9 e 17 di forma ellittica poste in opposizione a due a due e con una
piccola foglia centrale posta in posizione apicale. Le foglie sono di
colore verde.
Il fiore quello tipico delle leguminose quindi papilionaceo e deve il suo
nome alla disposizione dei petali che lo fanno assomigliare alle ali di
una farfalla, il colore blu chiaro .
I fiori sono riuniti in spighe e la fioritura avviene tra giugno e luglio.
La Liquirizia produce anche un frutto caratteristicamente appiattito
lungo circa 2cm che contiene dai 3 ai 4 semi di colore bruno e forma
ovale. Il frutto indeiscente cio, giunto a completa maturazione non si
apre spontaneamente.
E comune, come diffusione, in paesi con clima tipicamente
mediterraneo.
In Italia la pianta viene usualmente coltivata nelle regioni meridionali ed
insulari, diffusa sia in pianura che in collina variando in genere, come
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altitudine di coltivazione, da 0 a 100 m sul livello del mare, preferendo
terreni argilloso - calcarei o siliceo - argillosi .
Per essere coltivata necessita di una esposizione preferibilmente da Est
a Sud quindi piuttosto calda e soleggiata, la riproduzione avviene di
solito utilizzando pezzi di radici, bench possibile la riproduzione per
semina non diffusa anche perch dal seme le piante crescono
abbastanza lentamente.
In genere i pezzi di radice vengono piantati a coppie ad una profondit
di circa 25-30 cm , tra una coppia e laltra si lascia una distanza di circa
70-80 cm .
La raccolta delle radici pu essere fatta al terzo od al quarto anno ed
avviene in autunno o a fine inverno.
La coltivazione di questa pianta presenta il vantaggio di non richiedere
cure particolari, ma sembra che condizioni leggermente alcaline
producano piante migliori. Bench tutti siano concordi nel riferire che la
concimazione favorisca lo sviluppo della pianta alcuni sostengono che
questa pratica dia origine ad un prodotto meno ricco di principi attivi.
Correntemente sono comunque coltivate per la produzione la
Glycyrrhiza glabra var. typica Regel. & Herd nota anche come liquirizia
spagnola usualmente prodotta in Spagna, Italia, Inghilterra, Francia,
Germania e USA,la Glycyrrhiza glabra var. glandulifera nota anche
come liquirizia russa .
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In Italia Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia
e Sardegna sono le regioni dove maggiormente presente.

Riconoscimento

Il colore delle radici e degli stoloni bruno-grigio ,nelle radici non
presente midollo , presente invece negli stoloni anche se molto sottile
(diametro di 1-3 mm).
Radici e stoloni si presentano fibrosi alla frattura e presentano una
colorazione interna giallastra.
La droga polverizzata si presenta di colore giallastro piuttosto chiaro,
nella radice decorticata , nella radice non decorticata il colore giallo
brunastro od anche marrone purpureo; contiene amido in granuli
semplici, ovali o fusiformi.
I tests di identificazione oltre che macroscopici sono microscopici e
microchimici, lanalisi cromatografia su strato sottile permette la
determinazione della presenza di glicirrizina.
Il titolo non deve essere inferiore al 4% di acido glicirrizico calcolato
con riferimento alla droga essiccata., i materiali di estrazione solubili in
acqua non devono essere meno del 20%, le ceneri totali non devono
superare il 7%.
La TM si prepara dalla parte sotterranea essiccata (titolo 65) [4].
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Principali costituenti chimici

Saponine triterpeniche (2-15%) che sono costituite principalmente da
glicirrizina (acido glicirrizico) e 24-idrossiglicirrizina.
La glicirrizina presente
come sali di potassio e
calcio.
La scissione per idrolisi dellacido
glicirrizico, come avviene ad opera
della flora batterica intestinale , d
lacido digluronico e lacido
glicirretinico (come aglicone) , altre saponine triterpeniche presenti sono
la glabranina A e B, lacido licorico etc .
Questa scissione ad opera dei batteri intestinali appare particolarmente
importante poich lassorbimento della glicirrizina somministrata per via
orale in effetti scarsa mentre sono assorbiti i suoi metaboliti derivanti,
appunto, dalla azione dei batteri intestinali [28].
Le proporzioni , in particolare dei componenti minori , variano anche in
base alla origine geografica.
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Il contenuto di glicirrizina varia , comunque, nei vari stadi di crescita
della pianta, queste variazioni sono meno sensibili nelle zone dove la
temperatura presenta minori cambiamenti, bisogna infatti ricordare che
la glicirrizina da considerarsi, per la pianta , un materiale di riserva per
cui risulta notevolmente influenzato dai fattori ecologici tra i quali, in
particolare, la temperatura ambientale.
La glicirrizina responsabile del sapore dolce, maggiore di quello del
saccarosio, ma perde con lidrolisi questa sua caratteristica.

Triterpeni e steroli cio b-amirina, onocerina, sitosterolo, stigmasterolo

Flavonoidi rappresentati da
liquiritina, quiritigenina (che
laglicone della liquiritina) e
numerosi altri, infatti i flavonoidi
ed isoflavonoidi presenti sono oltre trenta.
E da questi composti che dipende la colorazione gialla.

Cumarine, tra cui la erniarina

Fitosteroli

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Sostanze amare

Colina e betaina

Altri componenti: amido ,resine etc.

Farmacologia

Lazione antinfiammatoria ascritta alla attivit della glicirrizina.
In genere si ammette che tale propriet derivi dal potenziamento della
azione dei corticoidi, anche se alcune delle azioni del cortisolo
sembrerebbero essere in effetti antagonizzate o neutralizzate dalla
glicirrizina [8-9 23] come la stimolazione della sintesi del colesterolo
epatico, comunque questo effetto di diminuzione della colesterolemia
da altri autori come Novikov e al [22] indicato come derivante dalla
stimolazione della conversione del colesterolo in acidi biliari e non da
una azione sulla sintesi del colesterolo.
L acido glicirretinico inibisce sia la -4-5 reduttasi epatica che la 11- -
idrossisteroido deidrogenasi epatica in modo dose dipendente dando
come risultato una diminuzione della conversione del cortisolo in
cortisone, diidrocortisolo e tetraidrocortisolo e, di conseguenza ,
prolungando la emivita del cortisolo [10-16-17-19]. Lazione interessa
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anche la 5 reduttasi la cui attivit significativamente soppressa dalla
somministrazione della glicirrizina [27].
Poich questi enzimi svolgono nel fegato una importante azione sul
metabolismo del cortisolo e dellaldosterone si ha di conseguenza un
rallentamento del catabolismo e un allungamento della emivita
plasmatica del cortisolo e dellaldosterone [4].
Leffetto di pseudoiperaldosteronismo inizialmente determinato dalla
diminuita attivit della 11 -deidrossisteroidodeidrogenasi pu in un
secondo tempo essere potenziato da una azione diretta sui recettori dei
mineralcorticoidi [65] dovuta al legarsi del cortisolo ai recettori dei
mineralcorticoidi stessi [66] .
Questo potenziamento della azione degli ormoni da alcuni autori
considerato operante attraverso i recettori dei glucocorticoidi e non
attraverso i recettori dei mineralcorticoidi [11] .
Da non dimenticare lazione soppressiva sullasse renina
angiotensina-aldosterone [67-68-69] - lasse renina angiotensina regola
in massima parte la secrezione dellaldosterone tramite langiotensina II
Oltre che studi in vitro e su animali anche studi su umani hanno
mostrato questa azione sulla conversione del cortisolo come lo studio di
Soma e al [15] effettuato su volontari sani mediante la somministrazione
per sette giorni consecutivi per via orale di 225mg/die di glicirrizina .
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Analoghi risultati ha ottenuto lo studio di Kageyama e al [26] effettuato
su 18 volontari sani, studio che ha mostrato la significativa attivit
funzionale della inibizione della 11- - idrossisteroido deidrogenasi
epatica determinata dalla glicirrizina .
Lo studio sperimentale effettuato su volontari umani sani di Krahenbuhl
e al [21] effettuato usando lacido 18 glicirretinico, uno dei maggiori
metaboliti della glicirrizina, somministrato per via orale, ha mostrato
come incrementando le dosi di acido 18 glicirretinico si abbia una
diminuzione della concentrazione di cortisone ed un incremento del
rapporto cortisone/cortisolo nel plasma.
Questa azione inibitrice sulla 11- - idrossisteroido deidrogenasi
visibile anche in portatori di una sindrome da apparente eccesso di
mineralcorticoidi [24], va inoltre sottolineato che la sensibilit alleffetto
inibitorio della 11- - idrossisteroido deidrogenasi maggiore nei
soggetti con ipertensione essenziale che nei normotesi [25].
La glicirrizina ha poi evidenziato un effetto inibitorio sul rilascio della
istamina da parte delle mastzellen [75-76].
Lacido glicerritinico ha mostrato una effetto immunomodulatore
grazie anche alla azione che svolge sulla via classica del complemento,
ma non sulla via alternativa, questa azione sembra dipendere dalla
conformazione della molecola infatti la variante non mostra attivit
[52].
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La glicirrizina ha mostrato azione inibente sulla cascata del
complemento probabilmente agendo su C5 o su un passaggio
successivo della cascata stessa ,analisi ulteriori hanno portato ad
ipotizzare una sua azione sul MAC (complesso di attacco alla
membrana) [53].
La glicirrizina potrebbe agire stabilizzando i lisosomi attraverso
linibizione delle Fosfolipasi A nelle membrane lisosomali verrebbe
perci impedito il rilascio di enzimi proteolitici e di fosfatasi acide dai
lisosomi verso i tessuti danneggiati [55-56], questa attivit ,quando
svolta a livello epatico, tende ad inibire il rilascio di transaminasi nei
soggetti con epatite cronica.[54].
Laglicone della glicirrizina, lacido glicerritinico, ha mostrato una attivit
protettiva a livello epatico anche contro la tossicit indotta dal
tetracloruro di carbonio in particolare per lazione inibente lespressione
e la attivazione del citocromo P450 2 E1 [29], sempre a livello epatico
un pretrattamento di 3 giorni con glicirrizina ed acido 18 .glicerritinico
ha mostrato azione protettiva sui danni indotti da alcaloidi pirrolizidinici
nel ratto [39].
Alcuni isoflavonoidi coma la glabridina hanno mostrato azione
protettiva nei confronti dello stress ossidativo [30-32],e quindi una
azione antiossidante che si esplica anche sulla ossidazione delle LDL
[31] .
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Sempre a queste sostanze, in particolare alla glabridina (che
rappresenta l11% degli isoflavoni dellestratto alcolico [31]) ed al
glabrene, da ascriversi lazione estrogeno simile che si esplica anche
sul tessuto vascolare [33]. La glabridina, in particolare, agirebbe come
un fitoestrogeno capace di legarsi ai recettori per gli estrogeni [36] e di
stimolare lattivit della creatinchinasi nellutero del ratto, aorta e
ventricolo sinistro, la capacit di legarsi ai recettori per gli estrogeni
(umani) influenzata dalla posizione del gruppo ossidrile per cui la
glabridina si dimostrata 3 o 4 volte pi efficace della 2-O-
metilglabridina e della 4-O- metilglabridina [34], In particolare la
glabridina ed il glabrene sono
similari al 17 estradiolo nello
stimolare la specifica attivit della
creatinchinasi [35].
La liquirizia deglicerrizzata mantiene
una elevata capacit di legarsi ai recettori dellestradiolo per cui si
portati a concludere che lattivit estrogenica presente nella liquirizia sia
mediata da altri componenti [37].
A fronte di questo la liquirizia presenta anche una azione
antiestrogenica che appare dovuta alla glicirrizina, per cui leffetto finale
appare di tipo modulante anche se lazione estrogenica degli isoflavoni
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dovrebbe, in fondo, essere pi significativa della azione antagonista
della glicirrizina.
La radice di Glycyrrhiza mostra anche una azione antiulcera, questa
azione si esplica anche sulla formazione di ulcere gastriche indotte
dalla aspirina nel ratto [40], questa azione si mantiene anche usando
liquirizia deglicerrizata [41-44]. In vitro stata dimostrata anche una
azione contro lHelycobacter pylori, lo studio di Krausse e al ha
mostrato in vitro questa attivit in particolare per quanto concerne
lacido glicerritinico [42], Fukai e al [43] pongono laccento sulla azione
antiulcera dei flavonoidi in particolare sulla loro azione contro
lHelycobacter Pylori .
Lazione antiulcera tra laltro mediata dallaumento di secrezione e di
formazione della mucina [45] , il prolungamento della vita delle cellule
epiteliali e una azione antipepsina [47].
Anche la inibizione degli enzimi 15-OH-prostaglandino deidrogenasi e
-13 prostaglandino - reduttasi sembra entrare nel meccanismo di azione
citoprotettiva esplicata a livello gastrico [64].
Questa attivit antiulcera non si evidenzia solo nelle ulcere gastriche,
ma anche nelle ulcere duodenali , anche in questo caso la liquirizia
deglicerrizata mantiene la sua attivit [46].
Lefficacia della liquirizia nel trattamento dellulcera dipende quindi da
diversi principi attivi che agiscono in sinergia.
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Dallacido glicirrizinico deriva per sintesi il carbenoxolone farmaco
sviluppato negli anni 60, che sembra avere attivit paragonabile a
quella della cimetidina nellulcera duodenale [48-50] ed avere anche
attivit nellulcera gastrica [49] pur mostrando una serie di effetti
collaterali come ritenzione di acqua e sodio, diminuita tolleranza al
glucosio, abbassamento del contenuto di potassio nel sangue, pu
quindi causare o esacerbare ipertensione, edema, scompenso cardiaco
e debolezza muscolare, effetti che hanno reso tale farmaco non pi
utilizzato.
Lacido glicirrizico ed anche altre saponine ha poi una azione antivirale
[58-60-61-63] azione che appare anche dei flavonoidi [59].
Lacido glicirrizico agisce anche sui virus latenti riducendo la sintesi
delle proteine virali ed inducendo lapoptosi delle cellule infette [57],
questa sostanza ed i suoi derivati hanno mostrato di agire come
antivirali tramite linduzione dellinterferon e di alcune altre citochine
[62].
Allacido glicirrizico anche attribuita l attivit emolliente e sedativa
della tosse [4-51] nonch la capacit di accelerare la secrezione del
muco tracheale [64].
Ai flavonoidi (liquiritigenina e isoliquiritigenina in particolare ) da
attribuire lazione antispastica sulla muscolatura liscia [51] , nellileo
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isolato di coniglio, infatti, stata dimostrata una azione spasmolitica ad
una diluizione di 1:2500 -1:5000 [4].

Usi

Il trattamento della tosse e del catarro bronchiale o comunque delle vie
aeree superiori uno degli usi tradizionalmente pi noti della liquirizia
[70] che viene secondo consuetudine usata anche come emolliente.
Lazione antitussiva stata sperimentalmente studiata sui maialini di
Guinea sui quali produceva un effetto antitussivo persistente [71] a
questa si aggiunge poi lazione antimicrobica .
Bisogna inoltre ricordare che tutte le sostanze dolci al gusto sono in
genere in grado di avere influenza sullo stimolo della tosse in quanto la
piacevole sensazione gustativa stimola la produzione di saliva che porta
ad un aumento della deglutizione riflessa il che tende ad impedire
lattacco di tosse, a fronte di questo la liquirizia mostra per anche un
effetto a livello centrale paragonabile a quello della codeina [5].

La liquirizia entra poi nella preparazione di numerose tisane dove si
sfrutta come correttore del gusto, nelle tisane o comunque nei preparati
pi propriamente lassativi si sfrutta invece la sua azione spasmolitica in
particolare in associazione a droghe antrachinoniche come la senna, la
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frangula etc. delle quali appare limitare gli effetti collaterali, un altro
utilizzo nella prevenzione e/o limitazione del gonfiore epigastrico , del
meteorismo e dellaerofagia.

Rimanendo in ambito di apparato gastrointestinale luso pi importante
nel trattamento delle gastriti ed in particolare dellulcera gastro-
duodenale.
In questo ambito anche la liquirizia deglicirrizinata sembra mantenere la
attivit pur evitando gli effetti collaterali, anche se da un lato ci sono
studi come quello di Rees [41] effettuato somministrando liquirizia
deglicirrinizzata e aspirina che mostrano il mantenimento delleffetto
protettivo sulla mucosa gastrica e quello analogo di Dehpour e al [40] ci
sono anche studi come quello di Bradhan KD e al [72] effettuato su 96
soggetti che non ha evidenziato differenze con il placebo per quanto
concerne, per, la guarigione delle ulcere e non quindi leffetto
protettivo contro gli attacchi portati alla mucosa gastrica . In conclusione
comunque appare che lestratto deglicirrizzinato mostri una azione
paragonabile a quello della cimetidina o dei comuni antiacidi [73-74] ,
mantenendo quindi leffetto della liquirizia, ma perdendo la maggior
parte degli effetti collaterali.

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A livello epatico la liquirizia indicata nelle epatopatie croniche che
presentino una infiammazione attiva soprattutto quando ci sia
lindicazione allutilizzo dei corticosteroidi [51], in particolare ha mostrato
efficacia nella prevenzione della carcinogenesi epatica in soggetti
portatori di epatite cronica C [91].

Come antiallergico la liquirizia viene usata sfruttando il suo effetto
immunomodulatore e di inibizione del rilascio di istamina nonch la sua
azione di potenziamento delleffetto dei corticosteroidi, per questa
azione pu essere usata anche nei soggetti gi in trattamento con i
cortisonici al fine di ridurne il dosaggio [51].
A questa azione di potenziamento dei corticosteroidi da ascriversi
anche luso come antinfiammatorio.

Sempre questa azione sfruttata nellutilizzo topico in caso di eruzioni
cutanee come dermatiti ed eczema[77,78] e nella psoriasi[79].
Sempre per uso topico pu essere utilizzata nel cavo orale in caso di
aftosi, questa attivit nelle ulcere aftosiche conservata anche dalla
liquirizia deglicerrinizata [80].

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Il tentativo di uso nel morbo di Addison, affezione determinata da
ipofunzione delle ghiandole surrenali , ha dato risultati contraddittori [81-
82].

Abbastanza recente il tentativo di usare la glicirrizina nella terapia
dellAIDS o comunque nelle patologie correlate all HIV. In questa ottica
sono stati effettuati studi in vitro [84], in vivo su esseri umani [85-87-88]
e su animali [86]. Lazione sembrerebbe essere collegata al blocco della
espressione di antigeni specifici dellHIV, inoltre la licopiranocumarina ,
composto fenolico isolato dalla liquirizia, inibisce lattivit citoplasmatica
dellHIV in vitro [89]. Bench i risultai finora ottenuti sembrano essere
confortanti necessaria ancora lesecuzione di test sperimentali
approfonditi sulluomo per poter evidenziare leffettiva validit di questo
uso.

Lazione antimicrobica ed antivirale si esplica anche su numerosi altri
microrganismi (in vitro stata dimostrata lazione su Bacillus subtilis,
Mycobacterrium tubercolosis, Aspergyllus, Staphilococcus aureus,
Mycobacterium smegmatis , Candida albicans) , da qui la proposta di
prendere in considerazione la liquirizia come prodotto di aiuto nel
trattamento della SARS avendo la glicirrizina mostrato una azione sulla
replicazione del Coronavirus nelle cellule Vero (derivanti da epitelio
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renale di scimmia) migliore della Ribavrina , dell'Acido Micofenolico,
della 6-Azauridina e della Pirazofurina [90] .

Lattivit antiossidante, in particolare lattivit contro lossidazione delle
LDL, alla base della proposta di utilizzo della liquirizia per ridurre
laterosclerosi patologia nella quale lossidazione delle LDL un evento
chiave. A questo proposito stato eseguito uno studio clinico
controllato [94] nel quale pazienti moderatamente ipercolesterolemici
assumevano per os 100mg/die di estratto di radice di liquirizia mentre il
gruppo di controllo assumeva placebo, entrambi per 30 giorni. Lo studio
ha mostrato un aumento del 55% della resistenza delle LDL alla
ossidazione, del 19% della attivit antiossidante plasmatica, con una
riduzione del 5% del livello di colesterolo totale nel plasma e del 9% del
colesterolo LDL.

Tossicit ed effetti collaterali

La propriet che alla base della azione antinfiammatoria della liquirizia
anche quella che determina la tossicit della liquirizia stessa o almeno
determina i pi importanti effetti collaterali derivanti dal suo utilizzo con
una forma di pseudo-iperaldosteronismo che si manifesta con
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ipertensione, ritenzione idrosalina ed alterazione dellequilibrio
idrolettrico da ipopotassemia.
Un altro possibile reazione avversa la rabdomiolisi di cui sono stati
descritti 7 casi anche in Italia [92].
I casi di rabdomiolisi sono stati segnalati in seguito ad una esagerata
assunzione od anche ad una assunzione di basse dosi per lunghi
periodi .
I sintomi che si sono presentati sono stati la tetraparesi flaccida con
dolori muscolari, presenti in un terzo dei casi; in taluni casi si avuta
anche mioglobinuria accompagnata da edemi e danni renali.
In compenso la tossicit della liquirizia piuttosto bassa e non risultano
casi di intossicazione acuta[5].


Precauzioni e controindicazioni

Non dovrebbe essere assunta se gi in corso un trattamento con
cortisonici a meno che non la si utilizzi per diminuire il dosaggio di
questi ultimi [51] e comunque lassunzione deve tenere conto delle
possibili interazioni con altri farmaci.
21
Bench negli animali non abbia mostrato effetti teratogeni non ci sono
studi sulla sicurezza duso in gravidanza per cui detto uso da
sconsigliarsi, lo stesso dicasi per luso durante lallattamento.
In caso di soggetti ipertesi luso controindicato, questa
controindicazione ancora pi valida in presenza di feocromocitoma o
di iperaldosteronismo.
Nei pazienti nefropatici lutilizzo possibile solo in caso di effettiva
necessit, sotto controllo medico e monitorando la potassemia .
Lo stretto controllo medico necessario anche nei diabetici e nei
pazienti che assumono diuretici, digitalici, cortisonici, lassativi ed
antiaritmici.
Luso controindicato inoltre nelle epatopatie colestatiche e nella cirrosi
epatica.
Luso sconsigliato in et pediatrica.
Durante la terapia pu essere consigliabile seguire una dieta ricca in
potassio e povera di sale [4].

Interazioni

Cortisonici : se da un alto pu ridurne la gastrolesivit dallaltro ne
potenzia leffetto sistemico per sommazione di effetti.

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Digitalici: pu aumentare la tossicit dei digitalici per deplezione di
potassio.

Lassativi: pu aumentare la perdita di potassio che determinata
dalluso cronico dei lassativi.

Diuretici: pu aumentare la deplezione di potassio indotta dai diuretici
ed aumentare la ritenzione di sodio con conseguente ipertensione ed
ipokalemia.

Ipotensivanti: pu avere un effetto antagonista in quanto aumenta la
pressione arteriosa e la ritenzione idrica.

Antiaritmici : aumento della tossicit con rischio di torsione della punta.

Insulina: pu portare ad un incremento della ipopotassemia.

Contraccettivi orali: le donne che assumono contraccettivi orali
dovrebbero consultare il proprio medico nel caso in cui volessero
assumere anche liquirizia per i maggiori rischi di effetti collaterali
determinata dallaumento della sensibilit alla glicirrizina [83].

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Warfarin, salicilati, ibuprofene : pu potenziare lattivit di questi farmaci
mediante la riduzione del loro legame con lalbumina sierica.

Succo di pompelmo: pu aumentare la ritenzione di sodio e lescrezione
di potassio indotta da questo succo se assunto per lunghi periodi in
persone predisposte [66].

Preparazioni e dosi

Droga :5-15 grammi die corrispondenti a 0,2-0,6 grammi di glicirrizina
Estratto secco standardizzato : 250-500mg die da assumersi prima dei
pasti principali.
Succus Liquiritiae (titolo in glicirrizina 20%) : 0,5 -1,00 gr al d per i
catarri delle vie aeree superiori, 1,5-3,0 gr al d per le ulcere gastriche
e/o duodenali (Commission E)
Estrado fluido :15-30 gocce al d
Tintura madre :25-30 gocce una o due volte al d. La tintura madre si
prepara dalla parte sotterranea essiccata (titolo 65%).
La droga pu essere utilizzata come correttivo del sapore per un
dosaggio massimo giornaliero di 100mg/die di glicirrizina.
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La radice di liquirizia deve contenere non meno del 4,0% di acido
glicirrizico calcolato con riferimento alla droga essiccata e non meno del
20% di sostanze estraibili con acqua.
Lassunzione non deve superare le 4-6 settimane

Note di galenica

Nelle preparazioni galeniche incompatibile con estratti di China, sali
degli alcaloidi e composti del calcio.[93].
Sono sconsigliate le preparazioni per decozione per il passaggio del
principio acre nel liquido.
















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