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Nuovi mondi Il XV secolo fu un periodo di gigantesche trasformazioni negli equilibri mondiali.

Uno degli eventi pi importanti nella storia di questo periodo fu la caduta dell'impero Bizantino. L'intraprendenza dei genovesi e dei veneziani aveva sottratto a ostantinopoli gran parte delle sue fonti di ricchezza. !u ostantinopoli ormai in rovina sia abbatt" un nemico potente# i turchi ottomani. !embrava che nulla potesse fermare l'influenza ottomana e che il destino di ostantinopoli fosse ormai segnato ma la penetrazione ottomana in occidente fu bloccata dalla nascita di un grande impero orientale. L'artefice di questa impresa fu $amerlano che guid% il sul popolo alla conquista di un enorme impero. Lo scontro decisivo tra le armate di $amerlano e quelle ottomane avvenne ad &n'ara nel ()*+, gli ottomani subirono una vera e propria disfatta e il loro dominio si disgreg% rapidamente. -a alla morte di $amerlano l'impero da lui edificato si sfasci%. .li ottomani approfittando di questa inaspettata circostanza riedificarono la loro potenza# il timore si diffuse alla corte Bizantina e l'imperatore cerc% di correre ai ripari. L'ultima speranza di salvezza stava nell'aiuto dei cristiani d'occidente ma l'unica merce che egli poteva barattare in cambio dell'aiuto militare era la sottomissione della chiesa di ostantinopoli al papa di /oma. 0uesto per% non servi a salvare ostantinopoli in quanto le potenze europee non attraversavano momenti felici cos1 sia nel ())) che nel ()23 le forze ottomane attaccarono la capitale dell'impero Bizantino la citt4 cosi cadde# gli abitanti furono massacrati e ostantinopoli fu chiamata anche Istanbul e divenne la base sulla quale gli ottomani costruirono la loro potenza marittima. !comparve cos1 l'impero Bizantino mentre si consolidava l'impero ottomano. Lo sbarramento ai traffici tra oriente e occidente frapposto dall'impero ottomano spinse gli europei a cercare nuove vie di comunicazione. !i trattava# anzitutto# di verificare la possibilit4 di circumnavigare l'&frica e di raggiungere l'oceano indiano e di li l'&sia. La nave delle grandi scoperte fu la caravella portoghese che segn% un progresso enorme rispetto alle grandi pesanti imbarcazioni precedenti. $utto questo per% va ricondotto alle condizioni politiche e necessit4 economiche delle grandi monarchie. La formazione delle grandi monarchie nazionali si era accompagnata alla costituzione di eserciti di massa di una amministrazione complessa e articolata e di una politica edilizia di prestigio, tutte esigenze vitali# che non potevano essere soddisfatte dal normale prelievo fiscale. !i imponeva cos1 la necessit4 di procurarsi in altro modo le ricchezze indispensabili al mantenimento di un' organizzazione statale e di forze armate efficienti. L'era delle grandi scoperte geografiche fu aperta dalla pi importante di tutte# quella dell'&merica# ad opera di olombo. 0uesti# manifestata l'idea di raggiungere l'oriente navigando verso occidente incontr% all'inizio una fortissima resistenza, il suo progetto fu respinto dal re del 5ortogallo che lo ritenne non sufficientemente fondato# olombo decise allora di trasferirsi in !pagna dove dopo anni di tentativi ottenne dalla regina Isabella di astiglia la tanto sospirata approvazione. La spedizione comprendeva 3 caravelle, la !anta -aria# la 5inta e la 6ina. 7opo molte difficolt4 olombo avvist% finalmente terra il (+ ottobre ()8+. os1 quando ritorn% a 5alos olombo fu accolto con grandissimo onore. $rascorsero appena pochi mesi e olombo ripart1 al comando di una colossale spedizione, furono esplorate le &ntille ma non si trovarono le enormi ricchezze di cui si cominciava a favoleggiare. Infatti i monarchi europei si aspettavano unicamente che le somme investite nelle spedizioni dessero buoni frutti. os1 proprio per questo olombo dovette faticare molto prima di ottenere il comando di una nuova spedizione. 0uesta volta olombo port% oro e perle in quantit4 ma intanto la situazione a !anto 7omingo precipitava e alla corte spagnola giungevano voci allarmanti sui disordini e violenze seminate dalla cattiva amministrazione di olombo. L'inviato della corte presa conoscenza dell'atrocit4 di cui veniva incolpato l'ammiraglio lo incarcer% e lo sped1 in catene in !pagna. 7isperato# per intervento della regina olombo riusc1 ancora una volta ottenere il comando di un piccolo convoglio#ma dopo quest'ultima spedizione olombo torn% in !pagna dove per% la regina Isabella# unica sua protettrice# era morta e la nuova situazione a corte era ostile al navigatore genovese. ristoforo olombo mor1 il +* maggio (2*9 dimenticato da tutti. &l ritorno di olombo dal suo primo viaggio# la !pagna si affrett% a ottenere dal papa &lessandro VI il riconoscimento dei propri diritti su tutte le tere d'occidente. 0uesto riconoscimento provoc% la pronta reazione del 5ortogallo che si vedeva preclusi i mari d'occidente. os1 nel ()8) !pagna e 5ortogallo firmarono pertanto il trattato di $ordesillas# che regolava le rispettive sfere di espansione. I viaggi di olombo furono seguiti da altri viaggi e da altre scoperte, Vasco da

.ama doppi% il apo di Buona !peranza e la sua avventura apr1 la strada alla colonizzazione portoghese dell'&frica# dell'India# della ina. &l fiorentino &merigo Vespucci tocc% il compito di esplorare le coste meridionali del nuovo mondo e di rilevare che olombo non aveva scoperto la via pi breve per le indie ma un nuovo# gigantesco continente. $ra le civilt4 locali della popolazione dell'&merica centrale e meridionale vi erano gli aztechi# una popolazione nomade che percorreva le pianure semidesertiche del -essico. 6ell'()+: inizi% la loro inarrestabile ascesa che port% a sottomettere una per una le comunit4 della regione e organizzare un vasto impero che si estendeva su quasi tutto il -essico. L'impero azteco era dominato da un potere centrale molto forte impersonato dal re. Le cariche civili e religiose erano riservate alla nobilt4# mentre i mercanti e gli artigiani rappresentavano un ceto intermedio di privilegiati. &lla base di questa piramide sociale vi erano i servi e gli schiavi. La civilt4 ma;a era una delle pi antiche del nuovo mondo. I ma;a erano organizzati in una miriade di citt4 stato dotate di completa autonomia. 6on si trattava per% di veri e propri centri urbani abitati da una popolazione stabile# ma piuttosto di luoghi cultuali# dove avevano sede i templi e le abitazioni del clero# la popolazione viveva nelle campagne circostanti. Il capo delle citta era il sommo sacerdote che deteneva anche i poteri politici e giudiziari. Il clero era affiancato da un potente ceto nobiliare che aveva il privilegio della propriet4 privata della terra. La massa della popolazione coltivava i campi in comune ed era sottoposta a gravose prestazioni di lavoro. .li Incas invece fondarono uno degli imperi pi vasti dell'epoca pre<colombiana. Un territorio tanto sterminato era controllato per mezzo di un esercito agguerrito# di una struttura amministrativa efficiente# di una rete stradale ben organizzata. .li incas erano soliti trasferire le comunit4 sottomesse in luoghi lontani e assegnare le loro terre a trib fedeli. L'impero era suddiviso in circoscrizioni rette da governatori= i re delle popolazioni sottomesse venivano mantenuti al loro posto con compiti di amministrazione locale. Il capo supremo della civilt4 inca era l'imperatore# in lui si sommavano poteri religiosi# politici e militari. 0ueste antiche civilt4# dopo aver conosciuto gli esploratori conobbero i conquistatori. In -essico sbarc% una spedizione di spagnoli guidata da >ernando ort?s che entr% in profondit4 nel paese e conquist% la capitale catturando l'imperatore che fu giustiziato. Il massacro sistematico dei principi aztechi# le feroci ritorsioni# il bombardamento della capitale semin% negli indigeni il terrore e con esso la convinzione che gli spagnoli non potevano essere sconfitti. ort?s fu nominato dal re di !pagna arlo V imperatore della nuova spagna. Il nuovo mondo era anche una occasione unica per far fortuna e raggiungere dal nulla gloria e potenza. Il motivo per cui migliaia di uomini riuscirono in pochi anni a sottomettere milioni di indigeni ? senza dubbio il fatto che i portoghesi e gli spagnoli potevano contare sull'armamento decisamente superiore. -a la superiorit4 militare non basta a spiegare il successo dei conquistatori# infatti a favore di questi ultimi giocarono anche alcune circostanze politiche particolarmente propizie. Le popolazioni sottomesse dagli aztechi e dai ma;a decisero infatti ben presto di sottrarsi al vecchio giogo e passarono dalla parte dei nuovi potenti padroni. I conquistatori portoghesi e spagnoli insediatisi nelle americhe trasferirono inevitabilmente forme di organizzazione politica e sociale che avevano molto in comune con il sistema feudale. Il re del 5ortogallo divise i territori brasiliani in capitanie affidate ad altrettanti responsabili cui spettava il compito di amministrare e difendere il proprio territorio. !imile alla capitania portoghese fu l@encomendia spagnola. L'encomendia presentava# esasperata# alcuni aspetti originari del feudalesimo= il comendero poteva infatti richiedere agli indigeni prestazioni di lavoro illimitate. Il paese che si impegn% di pi nella conquista e nello sfruttamento dei territorio americani fu la !pagna mentre il 5ortogallo concentr% le proprie forze soprattutto sulla colonizzazione dell'oriente. Il 5ortogallo non costitu1 un unico impero su enormi territori che non avrebbe mai potuto controllare efficacemente. ostru1 invece un'importante sistema di fortezze e di basi navali. 5ertanto nell'oceano indiano i portoghesi entrarono inevitabilmente in contrasto con gli arabi dell'Agitto# che da tempo dominavano i traffici su quei mari. 6e nacque una guerra che culmin% nel (2*8 con la vittoria dei portoghesi grazie alla soverchiante potenza di fuoco delle loro navi. Il fatto pi innovativo delle scoperte# sul piano delle realt4 umane e sociali fu per gli europei l'apparizione del selvaggio. L'atteggiamento degli europei nei confronti delle popolazioni americane fu caratterizzato fin dall'inizio da un totale rifiuto. 6on mancavano tuttavia voci discordi. La pi nobile di tutte fu quella di Bartolom? de Las asas che a contatto con le atrocit4 della dominazione spagnola# decise di farsi frate e di dedicare la propria vita alla causa degli Indios# denunciando e accusando i metodi dei conquistadores. Un 'altro problema fu quello del recupero delle popolazioni e della loro conversione al

cristianesimo. La religione cattolica era diversissima dai culti locali a carattere prevalentemente magico. I rimedi furono drastici, migliaia di indios furono battezzati a viva forza sotto la minaccia della prigione o della tortura. In questa secolare opera di evangelizzazione vanno tuttavia distinte due fasi, nella prima# caratterizzata dall'attivit4 degli ordini francescano e domenicano emerse la preoccupazione di collegare in qualche modo l'emancipazione spirituale delle masse indigene alla tutela delle loro condizioni materiali= nella seconda# contrassegnata dall'attivit4 del clero secolare# venne in luce una avidit4 e una crudelt4 che non aveva nulla da invidiare a quella degli stessi conquistatori. Economia e societ nel 500 Il secolo che inizi% all'indomani della scoperta dell'&merica port% grandi trasformazioni nella storia d'Auropa. Il dato pi significativo della storia economica e sociale di questo periodo fu un vistoso aumento della popolazione. La crescita demografica fu risentita in misura particolarmente notevole nelle citt4# interessate anche da un movimento migratorio dalle campagne. La popolazione aumentava# ma la durata della vita # malgrado lievi miglioramenti rispetto alla situazione di et4 medievale# restava a livelli bassissimi# a causa soprattutto dell@elevata mortalit4 infantile. Le cause dell'aumento della popolazione sono alquanto oscure# non lo sono per% gli effetti. Il pi evidente ? l'aumento del costo della vita. .li storici moderni lo hanno definito come una rivoluzione dei prezzi. Il nesso fra l@aumento della popolazione e l@aumento dei prezzi emerge con chiarezza da una circostanza, le pi alte impennate furono registrate dai prezzi dei generi alimentari# e soprattutto dei cereali che venivano maggiormente richiesti da una popolazione in continuo crescita. 6e deriv% un vasto processo di riconversione delle colture# una cerealizzazione dell'agricoltura che riguard% tutte le regioni europee. L'aumento dei prezzi dei generi alimentari dipendeva dal fatto che la produzione di questi generi non teneva il passo con l'aumento della popolazione. os1 con molti sforzi ci fu un aumento delle risorse ma questo non fu dovuto a un miglioramento delle rese agricole bens1 ad una estensione degli spazi coltivati# a progressi considerevoli nel settore dell'irrigazione. La cresciuta richiesta di generi alimentari determin% un aumento dei profitti derivanti dall'agricoltura e l'aumento degli investimenti agricoli da parte dei detentori di capitali. Un'altra conseguenza dell'aumento della popolazione fu la diminuzione del potere d'acquisto dei lavoratori. In verit4# i salari medi dei lavoratori aumentavano in misura considerevole ma i prezzi aumentavano pi dei salari# cos1 che il livello di vita delle classi lavoratrici fu duramente colpito. In campo industriale il B2** non registr% alcun cambiamento significativo nel settore fondamentale# quello dell'energia. La produzione industriale di questa epoca continuava a utilizzare le tradizionali fonti di energia, quell'umana# quella animale# l'acqua# il vento e il legno. L'aumento dei prezzi danneggi% i salariati e tutte le categorie a reddito fisso# ma arricch1 le categorie che operavano dinamicamente nel tessuto economico. C questa l'epoca in cui si affermano i banchieri<mercanti<industriali# che uniscono le speculazioni finanziarie alle attivit4 commerciali e industriali. !i nota cos1 una pi accentuata tendenza all'investimento di forti capitali in attivit4 produttive e alla loro circolazione internazionale. Un'altra caratteristica del periodo ? il coinvolgimento dei governi nei grandi traffici internazionali. I regni maggiormente impegnati nella conquista coloniale organizzarono non uno stretto controllo sul commercio oceanico. !iviglia e Lisbona rappresentano due citt4 che dovettero la loro fortuna a una scelta governativa. Un altro segno della pi forte dimensione internazionale degli scambi ? la diffusione delle borse. La borsa era il luogo di incontro fisso di banchieri# mercanti# agenti di cambio dove si trattavano insieme operazioni sulle merci# cambi# partecipazioni# assicurazioni marittime. La riforma protestante 5i il potere materiale della hiesa aumentava# pi si diffondeva tra i credenti la certezza che essa fosse irrimediabilmente lontana dalla chiesa delle origini# politicamente debole ma moralmente pura. 0uesto mito della purezza del cristianesimo antico divenne come una meta da raggiungere# un ideale da tradurre il realt4. I mali della hiesa# sempre sotto gli occhi della gente# erano il concubinato degli ecclesiastici# la simonia Dcio? la vendita delle cariche ecclesiasticheE# il mancato rispetto dell'obbligo della residenza dei vescovi# abati e curati nel

luogo dell'ufficio. Un problema particolarmente scottante era quello delle indulgenze. on il termine indulgenza# si indicava la remissione delle pene che venivano inflitte dalla chiesa ai fedeli in conseguenza del perdono dei loro peccati, la confessione dei peccati e l'assoluzione erano infatti nulle se non accompagnate dall'espiazione. Verso il (2** era enormemente diffusa la pratica dell'acquisto dell@indulgenza dietro versamento di somme di denaro. La pratica diffondeva tra i fedeli il ritratto di una chiesa dedita prevalentemente al commercio delle indulgenze# e che amministrava il perdono e la penitenza unicamente per rimpinguare le proprie finanze. Il monaco agostiniano -artin Lutero affisse sulla porta della chiesa del castello di Fittenberg un documento contenente 82 tesi contro le indulgenze. La chiesa < sosteneva Lutero< non pu% vincolare le decisioni divine, se 7io ha imposto un castigo solo lui pu% condonarlo. Il problema della salvezza era stato ossessivamente presente in tutta la formazione di Lutero. Agli era giunto a una visione radicalmente pessimistica dell'uomo per cui la natura umana ? irrimediabilmente contaminata dal peccato originale e nulla gli uomini potevano fare se non abbandonarsi alla giustizia ed alla misericordia divina. !econdo la visione di Lutero bisognava svalutare innanzitutto il ruolo dei sacerdoti quali intermediari necessari tra 7io e i fedeli# infatti egli parla di sacerdozio universale dei credenti, tutti i credenti possono essere sacerdoti perch" tutti hanno ricevuto il battesimo. 5er Lutero il papa stesso era un'istituzione esclusivamente umana# una potenza terrena# come le monarchie e l@impero# e l'intera cristianit4 non aveva altro capo che risto. 7i fronte al carattere dirompente delle critiche di Lutero# la reazione papale era inevitabile e si manifest% con la bolla del pontefice Leone X che condannava le idee del monaco agostiniano# ordinava che i suoi scritti fossero gettati al rogo e gli lasciava due mesi di tempo per abiurare. Lutero bruci% in pubblico la bolla papale manifestando apertamente la volont4 di una rottura definitiva. 7ecisivo per Lutero fu l@appoggio dell@elettore di !assonia# >ederico il !avio# che lo convinse ad appellarsi direttamente all@imperatore arlo V# cui spettava il compito di rendere esecutiva la condanna papale. 7ella faccenda doveva occuparsi la 7ieta imperiale convocata a Forms. In quell'occasione fu nuovamente chiesto a Lutero di sconfessare pubblicamente le proprie idee ma Lutero rifiut% di farlo. on il consenso di una parte della 7ieta# l'imperatore pronunci% una solenne condanna che fece di Lutero un fuorilegge e un nemico pubblico. La situazione di Lutero si fece estremamente pericolosa ma la sua figura era ormai diventata un simbolo e quel monaco ribelle contava gi4 molti sostenitori in vari strati della societ4 tedesca. La diffusione delle idee di Lutero fu agevolata da un ampio ricorso all'uso della stampa. 0uesta circolazione fu resa possibile dall'uso della lingua volgare che fu adoperata per trattare argomenti che fino a qualche decennio prima sarebbe stato impensabile esprimere in altra lingua se non in latino. La Bibbia# tradotta dallo stesso Lutero in tedesco# divenne un libro accessibile a chiunque sapesse leggere cos1 i chierici e i dotti persero l'antico privilegio che ne faceva gli unici lettori dei testi sacri. &l fine di facilitare l'accesso diretto alla parola divina Lutero proclam% l'esigenza che tutti anche i pi poveri imparassero a leggere e scrivere. !i avvi% cos1 una vera e propria lotta contro l'analfabetismo. .li sconvolgimenti politici e religiosi della riforma s'incrociarono con vasti sommovimenti sociali. I cavalieri colsero nella predicazione di Lutero un invito ad aggredire le grandi propriet4 ecclesiastiche e impugnarono le armi. -olto pi grave fu la rivolta dei contadini. Le nuove esigenze suscitate dall'estendersi dell'economia di mercato e dal conseguente impulso agli incrementi produttivi avevano spinto molti signori ad inasprire ed estendere il loro dominio di carattere personale sui lavoratori della terra. 6on si trattava soltanto di richieste di contributi e di servizi# ma anche di tutta una serie di limitazioni riguardanti il diritto dei contadini di vendere beni e prodotti# il diritto ereditario# la libert4 di matrimonio# la libert4 di trasferimento. La situazione sociale e delle campagne tedesche si fece incandescente e scoppiarono le prime rivolte fra lBestate e l@autunno del (2+). >urono assaliti e incendiati i monasteri# i castelli# le dimore signorili. La rivolta si estese anche ad alcune citt4 e diversamente da quanto era accaduto nelle rivolte contadine del passato il movimento cerc% di darsi un'organizzazione e un programma. Il fallimento delle trattative con i signori port% all'elaborazione dei cosiddetti (+ articoli, una sorta di manifesto che raccoglieva le principali rivendicazioni dei contadini e serv1 da riferimento per le lotte dei mesi seguenti. 5articolare significato eversivo assumeva il costante riferimento al Vangelo. La parola divina diventava criterio di base per la legittimazione delle richieste pi radicali. 6on furono certo le idee di Lutero a scatenare le rivolte contadine# queste ultime affondavano le radici in un malessere secolare. omunque il luteranesimo fu ben presto chiamato in causa dai contadini

stessi e dalle autorit4. os1 le autorit4 non tardarono ad accusare il monaco di essere il vero responsabile delle agitazioni, le sue idee sovversive avevano contagiato le popolazioni spingendole alla violenza. Ara quindi necessario reprimere sia le rivolte contadine sia il movimento luterano. Lutero intu1 prontamente il pericolo e reag1 con una serrata critica del programma e delle rivendicazioni dei rivoltosi, questi non avevano alcun diritto di appellarsi al vangelo# perch" il Vangelo escludeva qualsiasi violenza e qualsiasi ribellione. Il compito di punire l'ingiustizia spettava solo a 7io. os1 quando le autorit4 pubbliche soppressero le rappresaglie e spinsero i loro soldati contro i ribelli# Lutero incentiv% lo sterminio in quanto riteneva che se ci fossero stati innocenti in mezzo a loro 7io li avrebbe salvati. La scelta di Lutero sorprese e deluse molti tra coloro che avevano accolto con entusiasmo il suo messaggio. I gravi disordini provocati dalla rivolta dei cavalieri prima# da quella dei contadini dopo# provocarono un@ondata repressiva nei confronti dei seguaci di Lutero e ridiedero fiato ai sostenitori della chiesa cattolica in .ermania. $ra i principi di .ermania la spaccatura si aggrav% quando sei principi e () citt4 tedesche protestarono apertamente contro il tentativo di rendere efficace su tutto il suolo germanico l'editto di Forms che condannava il luteranesimo. 6el (23* i protestanti definirono le loro posizioni nella confessione augustana e strinsero una alleanza militare chiamata la lega di !malcalda .Il luteranesimo si diffuse a macchia d'olio in .ermania# quest'ultima cos1 si trov% pertanto divisa tra l'imperatore e i principi cattolici da un lato# i principi luterani dall'altro. -a il luteranesimo si estese anche oltre i territori tedeschi. Infatti# dopo la .ermania# l'altro grande polo della riforma fu la !vizzera# dove le nuove dottrine furono introdotte da Ulrich GHingli. GHingli sottoline% sempre la propria indipendenza da Lutero# pur mostrando di apprezzare altamente l@importanza dell@insegnamento. GHingli riform% ampiamente la chiesa di Gurigo. & lui tocc% il compito ingrato di fronteggiare movimenti estremisti che rischiavano di compromettere il delicato equilibrio esistente tra i riformatori e le pubbliche autorit4. La minaccia interna alla riforma zurighese venne dai cosiddetti anabattisti. .li anabattisti sostenevano la necessit4 di dar vita immediatamente a una comunit4 di santi# di fedeli puri e liberi da qualsiasi costrizione legale. 6egavano la validit4 del battesimo dei fanciulli e sostenevano che tutti i veri fedeli dovevano essere ribattezzati# essendo il battesimo non un sacramento ma il segno e la conferma della purificazione interiore# frutto dell'autorit4 morale e del libero arbitrio. GHingli cerc% quindi di convincere gli anabattisti a rinunciare alle loro idee e a rientrare nella sfera della chiesa riformata di Gurigo# ma si scontr% contro un@opposizione irriducibile. L'intervento delle autorit4 civili fu allora durissimo. GHingli suscit% apprensione nei cantoni cattolici della !vizzera# dominati da una forte aristocrazia guerriera. 6el (23( un esercito cattolico assal1 Gurigo e riport% una schiacciante vittoria dove mor1 lo stesso GHingli. La diffusione della riforma fu bloccata in tutta la !vizzera# con l'eccezione di .inevra. & .inevra si svolse l'attivit4 di .iovanni alvino. I rapporti di alvino con .inevra non furono facili# ma alla fine# egli riusc1 a fare di quel piccolo centro una specie di stato<chiesa# una comunit4 protesa a incarnare il modello calvinista di societ4. 0uesto modello di societ4 era imperniato sull'idea di predestinazione# che gi4 Lutero aveva abbozzato e che alvino elabor% e complet% con grande chiarezza. !econdo la dottrina di alvino per volont4 di 7io alcuni eletti erano predestinati da sempre alla salvezza# tutti gli altri erano dannati. La salvezza non dipendeva dunque dai meriti dell'individuo# ma dalla grazia divina. L'individuo# per%# non doveva rassegnarsi passivamente al proprio destino# ma ricercare continuamente dentro di se i segni della sua appartenenza alla schiera degli eletti. 0uesta ricerca attiva sia attuava anche nella vita di ogni giorno# nella quale l@eletto ? chiamato ad impegnarsi, il successo personale# il dovere compiuto# il lavoro ben eseguito ? quasi un rito religioso celebrato in onore di dio. 5er il calvinismo la vocazione di ognuno< e dunque anche il suo ruolo sociale e professionale< si legava cos1 in positivo alla predestinazione dando vita a una nuova etica del lavoro. .inevra cos1 divent% anche il punto di riferimento e il rifugio di tutti coloro che erano perseguitati per le loro idee religiose. !otto il profilo strettamente religioso alvino fu di una intransigenza estrema e fece ampiamente ricorso al terrore# spingendosi non di rado ad atti di inutile crudelt4. L'area di diffusione della riforma in Auropa fu molto vasta. In >rancia essa penetr% abbastanza rapidamente. Infatti da parte dei protestanti ci fu una condotta prudente ma nel (23) avvenne la svolta drammatica in quanto manifesti violentemente anti< cattolici# nei quali si negava anche la validit4 della messa# furono affissi in molte citt4 francesi e persino alle mura del castello reale. 7i fronte a questa iniziativa# che aveva tutte le apparenze della sovversione# il re >rancesco I non esit% a reagire e scaten% la repressione.

!otto il successore di >rancesco I# Anrico II# la repressione divenne ancora pi sistematica. -aggior successo in >rancia ebbe il calvinismo malgrado la pena di morte spesso applicata agli eretici# si contavano in >rancia circa 9I* pastori ugonottiDcos1 venivano chiamati i calvinisti francesiE. In .ermania la diffusione del calvinismo trov% un forte ostacolo nella presenza radicata del luteranesimo. Il calvinismo ebbe inoltre buon gioco nel soppiantare il luteranesimo in Ungheria. /egistr% buoni successi anche nei 5aesi Bassi. La corrente luterana della riforma sBimpose invece in modo prorompente nell'Auropa settentrionale, !vezia# 6orvegia# 7animarca# >inlandia e Islanda. 5i compressa fu la diffusione della riforma in Inghilterra. L'ostilit4 nei confronti della chiesa di /oma si era manifestata con ondate ricorrenti. Il fuoco fu nuovamente attizzato dalle vicende matrimoniali del re Anrico VIII. Il sovrano desiderava# infatti# annullare il suo matrimonio con aterina d@&ragona# dalla quale non aveva avuto eredi maschi. Il pontefice lemente VII non concesse l'annullamento e il rifiuto provoc% una durissima reazione del sovrano che spos% ugualmente &nna Bolena. 7a /oma part1 immediatamente la scomunica comuni carattere per Anrico VIII. .iungeva cos1 a compimento la rottura tra la chiesa romana e il regno di Inghilterra. Anrico VIII si fece proclamare# con il cosiddetto atto di supremazia# capo supremo della chiesa d@Inghilterra Dche veniva chiamata chiesa anglicanaE.In Italia la riforma ebbe una storia diversa da quella delle altre regioni europee. 6ella penisola mancava infatti# quel sentimento di profonda avversione a /oma e alla sua chiesa che altrove era stato uno dei fattori determinanti nella diffusione del luteranesimo e del calvinismo. Inoltre# a differenza dei principi tedeschi e dei sovrani europei# i signori che governavano i numerosi stati italiani erano troppo dipendenti dal papa e dall'altra potenza cattolica dell@imperatore per tentare# anche qualora lo avessero voluto# una politica di rottura in campo religioso. -a i temi della riforma ebbero ugualmente una certa circolazione nel nostro paese. 6el complesso# tuttavia# la riforma nel nostro paese non divent% mai un movimento popolare e i suoi aderenti appartenevano prevalentemente agli ambienti colti. L'impero di Carlo V e la lotta per l'egemonia L'ultimo grande tentativo di dar vita a una egemonia imperiale in Auropa fu intrapreso nel (2(8 da arlo d'&sburgo quando fu eletto imperatore con il nome di arlo V. arlo V si trov% a governare oltre che sulla !pagna con i territori annessi di 6apoli# !icilia e !ardegna anche sulle terre familiari degli &sburgo in &ustria e in Boemia# sulle >iandre e i 5aesi Bassi e sui territori appartenenti all'impero. 5er diventare imperatore# arlo aveva dovuto ingaggiare una lotta accanita con un altro candidato al trono# il re di >rancia >rancesco I. !e il re di !pagna poteva vantarsi di essere il nipote del defunto imperatore# il re di >rancia aveva dalla sua l'appoggio del papa Leone X dei -edici timoroso che il sovrano spagnolo# gi4 padrone dell'Italia meridionale# acquisisse anche la corona imperiale. Il vero protagonista di questa lotta fu il denaro, i I elettori cui spettava la nomina misero letteralmente in vendita i loro voti# che arlo acquist% a carissimo prezzo. !pagna e >rancia erano le due pi grandi potenze del continente e la loro fu una lotta per l'egemonia. $eatro ne fu l'Italia# che era sempre il paese pi ricco# pi popolato# pi colto d'Auropa. 5er arlo V aveva un'importanza strategica fondamentale il ducato di -ilano# il cui controllo avrebbe messo in comunicazione i due nuclei principali del suo dominio# !pagna e .ermania. 5er il re di >rancia era vitale impedire che esso cadesse in mani spagnole, la >rancia ne sarebbe uscita territorialmente soffocata. 7a questo scontro di interessi nacque la guerra. Una serie di insuccessi francesi culmin% nella disfatta di 5avia del (2+2# nella quale lo stesso >rancesco I cadde prigioniero. L'Imperatore pose sul ducato di -ilano# >rancesco II !forza. 7eportato in !pagna# lo sconfitto monarca francese fu costretto a firmare il trattato di -adrid con il quale in cambio della libert4 si impegnava a concedere a arlo V -ilano e la Borgogna. arlo V cos1 sembrava davvero in grado di riunire il mondo cristiano su tutto il suo dominio. $ornato in patria# >rancesco I afferm% che il trattato di -adrid gli era stato di estorto sotto costrizione e di non avere alcuna intenzione di rispettarlo. La Borgogna cos1 rest% in mani francesi. Lo scontro tra le due potenze cos1 prosegu1 con accanimento. !chiacciato dalla superiorit4 dell@avversario# >rancesco I cerc% di trarre a se tutte le potenze che# per un motivo o per l@altro# avevano di che temere dall@eccessivo rafforzamento di arlo V. 7iede quindi vita# nel (2+9# a un@alleanza antiasburgica# la Lega di ognac# cui aderirono >irenze# Venezia# il 7ucato di -ilano# il re

d@Inghilterra Anrico VIII e il pontefice lemente VIIDprima uno dei maggiori sostenitori di arloE. La decisione del pontefice ebbe gravissime conseguenze. 6el (2+I una massa di mercenari al servizio dell@imperatore scese in Italia. 5oi# esasperati per il mancato pagamento# questi posero di loro iniziativa l@assedio a /oma e la occuparono. 5er circa otto mesi il pontefice# asserragliato nell@imprendibile fortezza di astel !ant@&ngelo# assistette al saccheggio della citt4# all@uccisione dei cittadini al linciaggio e all@umiliazione dei cardinali. 6ella circostanza del sacco di /oma si vide anche quanto fragili e occasionali fossero state le motivazioni che avevano spinto i vari stati italiani ad aderire alla lega di ognac, di fronte alla disperata situazione del papa# Venezia occup% alcuni territori pontifici e .enova pass% apertamente dalla parte di arlo V# i fiorentini cacciarono i -edici e proclamarono una libera repubblica. $utti rincorrevano i loro interessi particolari# abbandonandosi ai pi rapidi e spregiudicati voltafaccia. Intanto l'imperatore che temporeggiava# ufficialmente aveva condannato gli eccessi della soldatesca# ma in concreto non faceva nulla per indurre i mercenari a togliere l'assedio. & prendere tempo lo spingevano anche alcuni suoi consiglieri# che ritenevano opportuno sfruttare la drammatica circostanza dell'occupazione di /oma per imporre finalmente quell'ampia riforma della cristianit4 che il pontefice tardava a intraprendere e per ridurre il papa alle sole funzioni spirituali. -a il prolungarsi dell'assedio fin1# paradossalmente# per giocare a vantaggio del pontefice. La situazione# infatti# divenne pesante anche per gli stessi assedianti. Intanto cresceva ovunque# tranne che nelle regioni luterane# la protesta per la sorte del pontefice e si riteneva imminente un'azione militare francese per liberarlo. arlo V e il papa intensificarono le trattative conclusesi con il trattato di Barcellona del (2+8 con il quale arlo V si impegn% a far restituire al papa tutte le terre che gli erano state sottratte e a ripristinare in >irenze il governo dei -edici e in cambio ottenne il riconoscimento dei suoi possessi d'Italia e l'incoronazione dalle mani del papa. 6ella pace di ambrai dello stesso anno i due sovrani divisero le loro rispettive sfere di influenza, l@imperatore rinunciava# non senza un profondo rancore# alle sue pretese sulla Borgogna# mentre il re di >rancia gli riconosceva il possesso di -ilano. L'egemonia di arlo V sembrava inattaccabile# tanto era apparsa chiara la sua superiorit4 politica e militare. -a arlo doveva ancora affrontare non poche insidie, la volont4 di riscossa del re di >rancia# l'agitazione provocata in .ermania dalla diffusione del luteranesimo e un ultima# ma non meno pericolosa l'aggressione dei turchi ottomani. .li ottomani dopo la promettente espansione del ()23 che li aveva portati alla conquista di ostantinopoli avevano dovuto ritirarsi in &sia minore a causa dell'affermarsi della potenza persiana. &ll'inizio del XVI secolo essi per% ripresero la loro penetrazione verso occidente cos1 sotto il regno di !olimano I il magnifico raggiunsero addirittura il cuore dell'Auropa. La pressione sull'Auropa divenne anche un elemento di rilievo nel grande gioco politico continentale. &vvenne quello che# non era mai avvenuto, un re cattolico si alle% con gli infedeli contro un altro re cattolico. Lo fece >rancesco I di >rancia stringendo un accordo militare con !olimano# sultano dei turchi ottomani# contro arlo V# re di !pagna e imperatore cattolico. 0uando mor1 >rancesco !forza duca di -ilano# per evitare che il controllo di quella regione strategicamente vitale per l'impero gli sfuggisse di mano# arlo V la occup% militarmente. La sola iniziativa non faceva altro che dare corso ad una delle clausole del trattato di ambrai# ma i francesi risposero riprendendo la guerra. L'intervento del pontefice 5aolo III < al quale stava a cuore la pace all'interno del mondo cattolico# al fine di organizzare un efficace difesa contro i turchi e avviare un'ampia riforma della chiesa < port% alla tregua di 6izza del (23:# con la quale si riconosceva il dominio imperiale sul 7ucato di -ilano e quello francese sulla !avoia. $uttavia# >rancesco I riapr1 la guerra cogliendo al balzo una nuova sconfitta subita dalla flotta imperiale nelle acque di &lgeri# ad opera dei turchi. -a quella del re di >rancia fu una mossa avventata# che gli valse una nuova serie di sconfitte. Il re di >rancia riusc1# per%# a strappare ai suoi nemici una pace estremamente favorevole# che fu firmata a rep; nella (2)), in questo accordo furono confermate tutte le condizioni della tregua di 6izza. Il successore 7i >rancesco I# Anrico II# riprese la guerra contro l'impero spostando l'asse delle conflitto dall'Italia alla .ermania# dove infuriava sempre la lotta tra luterani e cattolici. Intanto in Italia la situazione si fece grave per gli spagnoli, la orsica si ribell% a .enova# !iena cacci% la guarnigione spagnola# ma la ribellione fu domata dal duca di >irenze. La !pagna rielabor% la sua strategia organizzando il cosiddetto stato dei presidi# formato da un insieme di fortezze lungo la costa toscana. La diffusione del mito imperiale tra i contemporanei di arlo V si spiega con l'esigenza di ordine in quanto la realt4 del tempo

appariva incerta e priva di stabili punti di riferimento, la crisi della chiesa# il tramonto del mondo feudale# l@appannamento dei vecchi valori. 7al punto di vista strettamente politico l'impero era# pur tuttavia# un anacronismo. 5er quanto imponente# la compagine che arlo V si trov% a governare era un agglomerato informe di popoli diversi per tradizione# cultura# lingua e soprattutto dispersi geograficamente. Il primo a rendersi conto di tutto questo fu lo stesso arlo V. Agli decise anzitutto di risolvere diplomaticamente il conflitto con i principi protestanti tedeschi che si trascinava da tempo senza vincitori n" vinti. La pace di &ugusta del (222 tra l'imperatore e la lega di !malcalda Dlega dei principi protestantiE sanc1 ufficialmente la divisione di fatto della .ermania tra cattolici e luterani. osa del tutto nuova nella storia d@Auropa fu che i sudditi furono obbligati a seguire la confessione religiosa del loro sovrano. on la pace di &ugusta arlo V rinunci% a imporre in .ermania l'egemonia dell'impero in campo religioso e acconsent1 a una pi ragionevole politica di equilibri e di compromessi. Un passo ulteriore e ben pi clamoroso l@imperatore lo comp1 l'anno dopo# quando abdic% dividendo l'impero in due tronconi, al fratello >erdinando I lasci% la corona imperiale# le terre ereditarie degli &sburgo# le corone di Boemia e di Ungheria= al figlio >ilippo II lasci% il regno di !pagna con -ilano e i tre viceregni di 6apoli# !icilia# !ardegna# i 5aesi Bassi# le colonie americane. La guerra tra >rancia e impero ebbe uno strascico nello scontro tra il monarca francese e Anrico II e il re di !pagna >ilippo II. Le due potenze# in lotta da diversi decenni# erano ormai logore# le loro finanze dissestate# il morale degli eserciti prostrato. !i giunse a un'ennesima pace# che fu conclusa a ateau< ambresis nel (228 e che regol% gli equilibri politici europei per circa mezzo secolo. L'accordo fu anche suggellato da due matrimoni dinastici, quello di >ilippo II con la figlia di Anrico II# Alisabetta# e quello di Amanuele >iliberto con la sorella di Anrico II# -argherita. La riforma cattolica e la controriforma .li sconvolgimenti religiosi verificatisi in .ermania e la diffusione della riforma protestante in altre regioni europee obbligarono la hiesa romana a intervenire con tutta una serie di provvedimenti di carattere politico# istituzionale# teologico. & questa reazione contro il dilagare del protestantesimo si da' comunemente il nome di controriforma. Il termine controriforma a una connotazione negativa# che sottolinea i gli aspetti repressivi del fenomeno# il suo caratterizzarsi come recupero violento e coercitivo# a favore del cattolicesimo# di una parte degli spazi che il protestantesimo aveva occupato.. La parola controriforma riduceva il fenomeno a una reazione contro qualcosa Dla riformaE. .li storici di orientamento cattolico non tardano a reagire contro questa impostazione e sottolinearono che all'interno della chiesa romana si erano manifestati movimenti riformatori gi4 prima dell@attivit4 di -artin Lutero. Ara quindi pi giusto parlare di una riforma cattolica precedente e parallela alla riforma protestante. Il pontefice 5aolo III non fu insensibile alle istanze riformatrici del cattolicesimo. 5er questo nel (239 insedi% una commissione incaricata di analizzare i motivi della crisi e di proporre i provvedimenti necessari a sanarla. La commissione procedette a un accurato inventario dei mali del cattolicesimo e avanz% una serie di proposte di carattere disciplinare e morale. 7a molto tempo si reclamava la convocazione di un concilio ecumenico che affrontasse globalmente i problemi del rinnovamento e portasse rimedio ai mali che affliggevano il mondo ecclesiastico. os1 visti i successi del luteranesimo e del calvinismo si fece necessaria la convocazione di un concilio che tentasse di ripristinare l'unit4 dell'Auropa cattolica. Il concilio fu convocato a $rento nel maggio del (2)+ da 5aolo III. I lavori cominciarono effettivamente solo nel (2)2 dopo la pace di rep; e si conclusero nel (293 dopo un'interruzione decennale Ddal (22+ al (29+E dovuta all'ostilit4 del pontefice 5aolo IV. 5rima che il concilio avesse inizio erano gi4 tramontate le speranze di farne un'occasione di riconciliazione. I protestanti decisero infatti di non prendervi parte, non accettarono il ruolo preminente che il papa pretendeva di avere e la partecipazione degli soli ecclesiastici# che contraddiceva il principio luterano del sacerdozio universale dei credenti. L'incontro divenne allora una assemblea interna al mondo cattolico. !ul piano della dottrina# il concilio oper% una netta chiusura nei confronti delle protestantesimo. /ibad1 la validit4 di tutti e sette i sacramenti. ontro la tesi luterane del sacerdozio universale dei credenti riafferm% la netta separazione tra clero e laicato e la superiorit4 del primo sul secondo. ontro le tesi luterane del libero esame del testo sacro# la chiesa si propose con forza come unica interprete delle !acre !critture e dichiar% autentica la

versione latina ufficiale della Bibbia. !otto il profilo della disciplina fu ribadito l'obbligo del celibato ecclesiastico e tutti i sacerdoti con funzioni pastorali furono costretti a risiede nella circoscrizione loro affidata= ai vescovi fu imposto di effettuare visite regolari nelle parrocchie delle loro diocesi . 0uesta ampia riformulazione e sistemazione della dottrina si accompagn% una parallela azione repressiva# che esprime pi direttamente l'anima dura e battagliera della controriforma. Il papa 5aolo III# che convoc% il concilio di $rento# fu lo stesso che diede nuovo vigore al tribunale dell'inquisizione per la lotta contro l'eresia. In seguito anche 5aolo IV# artefice dell'interruzione decennale del concilio# riorganizz% anche la censura della stampa e fisso i criteri per la compilazione dell'indice dei libri proibiti. Lo spirito repressivo dell'et4 della controriforma ? legato anche al ricordo di alcuni grandi personalit4 che a esso si opposero. Il frate domenicano .iordano Bruno entr% in aperto contrasto con le autorit4 e ecclesiastiche a causa delle sue idee favorevoli alla ripresa del dialogo con i protestanti. 5er queste sue idee fu trascinato a /oma e sub1 la tortura e un lunghissimo processo ma non ritratto mai le sue idee. >u infine nel (9** giustiziato al rogo nella piazza romana di campo de fiori. Un altro frate domenicano# $ommaso ampanella# rielabor% nella sua opera pi famosa# La citt4 delle sole# la grande utopia di una societ4 ordinata su basi comunistico<ascetiche e inquadrata politicamente in una monarchia universale che avrebbe rinnovato la chiesa e assicurato la pace sociale. $orturato e processato dall@inquisizione# riusc1 a salvarsi fingendosi pazzo. I rapporti tra chiesa ? stato furono oggetto di riflessione di molti intellettuali. aso eclatante fu quando nel (9*9 esplose un gravissimo contrasto tra la repubblica di Venezia e il papato in conseguenza dell'arresto# autorizzato dal governo veneziano# di due preti colpevoli di reati comuni. La santa sede# ritenendo pi che mai valido il principio confermato dallo concilio di $rento# secondo il quale la chiesa godeva di autonomia giuridica rispetto allo stato Dche non poteva quindi punire gli ecclesiasticiE# reag1 con estremo vigore, il pontefice 5aolo V eman% contro Venezia L@Interdetto in base al quale nessuna cerimonia religiosa sarebbe stata pi celebrata nel territorio della repubblica. !u un piano strettamente politico la vicenda si concluse con un compromesso, i due preti# imprigionati# furono consegnati al papa# ma la repubblica confermo la di validit4 dei propri diritti. !i apr1 in tutta Auropa un vasto dibattito sui rapporti tra chiesa e stato. Le spinte repressive che esprimono solo un'anima della chiesa cattolica cinquecentesca# la volont4 di attuare una riforma del cattolicesimo# attraverso nuove forme organizzative# di attuare una nuova moralizzazione del clero era emersa gi4 alcuni anni prima del concilio con la fondazione di tutta una serie di ordini religiosi e di istituzioni caritatevoli e assistenziali. La pi importante di queste nuove istituzioni fu la ompagnia di .es# fondata nel (2)* da Ignazio di Lo;ola. L'ordine dei gesuiti prevedeva una formazione lunga e meticolosa. La struttura interna era rigorosamente gerarchica e i componenti venivano reclutati attraverso una selezione durissima. La ompagnia di .es si industri% per realizzare il massimo della penetrazione possibile nella realt4 politica# sociale# culturale europea# evitando atteggiamenti di eccessiva rigidit4 nei confronti degli eretici. !oprattutto in due campi tale azione fu svolta con successo, la collaborazione con i governi e la promozione delle istituzioni educative. Un altro fatto eclatante che tra il (22* e il (92* coinvolse sia gli inquisitori cattolici# sia i ministri protestanti# sia le autorit4 civili di tutti i tipi fu quello della caccia alle streghe in cui furono messe a morte decine di migliaia di persone. 0uesta ondata di violenza scatur1 senza dubbio dalla crisi religiosa protestante che fece esplodere la psicosi della strega, dovunque si imposero i protestanti ogni forma di resistenza fu aggredita con colpi di &ccuse di stregoneria= lo stesso fecero i cattolici dovunque persero terreno o riuscirono a recuperarlo. Va osservato inoltre che la resistenza alla persecuzione fu particolarmente accentuata in zone marginali geograficamente e culturalmente# non integrate nella societ4 feudale e nell'organizzazione ecclesiastica. !chiacciata l'eresia# l@evangelizzazione di queste aree marginali rimase problematica, le difficolt4 di penetrazione in questi ambienti furono allora spiegate razionalmente assimilando il patrimonio delle credenze popolari alla stregoneria# e questa all'eresia. Jgni persona diversa era in potenza un affiliato del diavolo. La stregoneria fu dunque modellata dalla chiesa cattolica e poi usata# da tutte le autorit4 religiose e civili# come strumento per schiacciare i diversi tipi di opposizione. L'et di Filippo II e di Elisabetta

>ilippo II regn% in !pagna per oltre )* anni. La cautela e la riflessione che >ilippo II dedicava a ogni decisione gli meritarono l'epiteto di re prudente# ma questa prudenza diventava troppo spesso lentezza eccessiva. >ilippo II godeva di poteri assoluti sui beni e sulle persone dei sudditi# era anche una specie di capo della chiesa. 7a buon cattolico# egli ovviamente riconosceva l@autorit4 del papa# ma esercitava poteri talmente vasti sul clero da farne quasi un settore della burocrazia statale. 6ella penisola iberica come nelle &meriche# in !icilia come in !ardegna# l'inquisizione spagnola dipendeva inoltre direttamente dalla corona anzich" dal papa. L'attivit4 governativa della corte era affiancata da una serie di consigli che prefiguravano gi4 l'articolazione in ministeri tipica di uno stato moderno. Le decisioni ultime sue questioni importanti aspettavano sempre al sovrano# ma i vari settori della politica e dell@amministrazione erano affidati ai singoli organismi. & questi consigli corrisponder4 una gigantesca piramide di funzionari# impiegati# dipendenti di vario genere. Il reclutamento di queste migliaia di funzionari avveniva normalmente attraverso la vendita delle cariche. 6ell'area del mediterraneo era rimasta da tempo una partita aperta, quella tra cristiani e musulmani# che si riassumeva nello scontro tra l'impero ottomano e il regno di !pagna. Vi era comunque un conflitto pi continuo e capillare ovvero quello della pirateria. La pirateria era un fenomeno praticato sia dai musulmani sia dai il cristiani. La tensione tra il re di !pagna e il sultano turco aument% tuttavia in conseguenza di un'operazione militare in grande stile, l'occupazione da parte di !elim II dell'isola di ipro# dominio veneziano situato in una zona strategicamente vitale. >u allora che i l mondo cattolico si scosse e riusc1 a trovare una comunione di intenti. 7ecisiva fu la mediazione di papa 5io V che port% alla costituzione di una Lega !anta contro i turchi comprendente# oltre al pontefice# la !pagna e Venezia= la >rancia# sempre diffidente nei confronti della !pagna rest% prudentemente a guardare. La lega santa arm% un grande flotta che si scontr% nelle acque di Lepanto# avendo la meglio# con quella turca. 5er il mondo cristiano Lepanto segn% la fine di un incubo# in quanto la presenza dei turchi nel mediterraneo risult% come offuscata. Assi preferirono spostare il loro interesse su un altro fronte# quello persiano# che li tenne occupati a lungo. !ul continente# >ilippo II registr% un importante successo con l'unificazione# sotto la sua corona# dell'intera penisola iberica. !i tratt% di un'improvvisa circostanza favorevole in quanto il giovane re del 5ortogallo# !ebastiano# si lanci% in un'impresa temeraria attaccando il potente sultano musulmano del -arocco. La sua spedizione# mal preparata# si concluse in una disastrosa sconfitta# dove egli stesso perse la vita. Il pi accreditato candidato al trono portoghese era proprio >ilippo II# zio del defunto re# i cui diritti erano sostenuti dal clero e da grande parte della nobilt4. 6elle (2:* >ilippo II sal1 sul trono del 5ortogallo e nello stesso anno firm% un armistizio con i turchi. La !pagna si trovava quindi nella condizione ideale per poter potenziare la propria sfera di influenza lungo le coste dell'atlantico# e per ben collegare meglio il cuore dell'impero al possedimenti dei 5aesi Bassi. 6ei paesi bassi# invece# gli abitanti# tradizionalmente gelosi della loro autonomia sopportavano male la presenza spagnola. -olti erano gli attriti tra la corona e i 5aesi Bassi, motivi fiscali# motivi politici Di nobili erano gelosi dei loro privileggi non tolleravano le ingerenze del governatore spagnolo in questioni che ritenevano di loro esclusiva competenza.E# motivi religiosi. >ilippo II si mosse fin dall'inizio con molta durezza= fece pubblicare le risoluzioni del concilio di $rento# ne pretese la rigida applicazione e diede ordine di perseguitare col massimo rigore i protestanti. Agli non mostrava di comprendere a fondo le caratteristiche particolari di quella parte delle suo impero. & differenza di suo padre arlo V# il quale# aveva sempre ostentato grande equilibrio nei confronti dei 5aesi Bassi# rispettando i poteri locali# >ilippo II considerava quella ragione come una provincia periferica da sottomettere senza troppe complicazioni. 5er riformare la chiesa locale >ilippo II ottenne dalle papa l'istituzione di () nuovi episcopati di nomina regia. on questo provvedimento >ilippo avrebbe accresciuto enormemente il potere della corona nel paese# non solo ponendo sotto il proprio diretto controllo l'organizzazione episcopale# ma anche immettendo negli stati provinciali e generali uomini di propria fiducia. Il provvedimento fin1 per privare la corona di appoggi preziosi in seno alla stessa classe dirigente nei paesi bassi. La rigidit4 della politica di >ilippo in campo religioso e il malessere sociale fecero precipitare la situazione# cos1 nella (299 ci fu una rivolta degli strati popolari delle citt4 dove il calvinismo era penetrato maggiormente. I rivoltosi si diedero a saccheggiare chiese e conventi# a massacrare preti e monache. Il re invio allora nella regione il migliore dei propri generali# il duca d'&lba. .iunto nei 5aesi Bassi alla testa di un potente esercito il duca esegu1 con la massima severit4 le istruzioni delle suo sovrano,

punire i rivoltosi# consolidare la autorit4 della corona# eliminare gli eretici# ripristinare la regolarit4 delle prelievo fiscale. -a la rivolta assunse sempre pi i connotati di una vera e propria guerra e si colori di tinte nazionali, l'oppressione spagnola era riuscita a offuscare le antiche divisioni e le rivalit4 tra le varie province e a far nascere il sentimento di un loro legame comune contro lo straniero. 7alla parte dei ribelli# oltre ai nobili che non approvavano i metodi spagnoli# si schier% anche il pi prestigioso e ricco nobile dei 5aesi Bassi, .uglielmo d'Jrange. on .uglielmo d'Jrange i ribelli ebbero un capo di grande prestigio e abilit4 che tenne in mano le fila della rivolta. 6ella (2I+ .uglielmo fu nominato dai ribelli governatore delle province del 6ord# ormai sottratte al dominio spagnolo. Le province del sud# in prevalenza cattoliche# restavano invece sotto il controllo spagnolo. La sostituzione delle duca d'&lba con altri governatori non mut% l'andamento del conflitto# che prosegu1 in un crescendo di violenza. In tutti i paesi bassi ci fu un'ondata di indignazione cos1 grande da accelerare quella unione tra province della nord e province meridionali in funzione anti<spagnola DUnione di .andE che fu il capolavoro politico di .uglielmo d'Jrange. !oltanto l'abilit4 del nuovo governatore spagnolo# &lessandro >arnese# riusc1 a far recuperare alla !pagna le province meridionali. Abbe inoltre buon gioco nel far appello ai sentimenti religiosi dei cattolici# agevolato in questo dall'intolleranza reciproca tra le province protestanti e quelle cattoliche, l'Unione di .and si sfascio anche perch" le province calviniste del nord non volevano concedere libert4 di culto ai cattolici# mentre le province cattoliche del sud non volevano concederla ai calvinisti. !i giunse cos1 alla spaccatura nelle (2I8# i cattolici diedero vita all'Unione di &rras# che si contrappose all'Unione di Utrecht dei protestanti. 7a quest'ultima nacque la K/epubblica delle sette province uniteL# indipendente dalla !pagna. La rivolta dei paesi bassi fece emergere con chiarezza un dato di fondo, le spaccatura religiose introdotte dalla riforma e le reazioni restauratrici della controriforma erano diventate il catalizzatore della lotta politica tra gli stati o all'interno di essi. 0uale che fosse il motivo originario di uno scontro finiva quasi subito per assumere un preciso carattere religioso. 0uesto dato di fondo emerse drammaticamente anche nelle vicende della monarchia inglese. La precoce morte delle giovanissimo Adoardo VI riapr1 i conflitti religiosi in Inghilterra. !al1 alla trono -aria $udor# detta -aria la cattolica nata dal matrimonio tra Anrico VIII e aterina d'&ragona# la sposa spagnola che il sovrano aveva ripudiato a favore di &nna Bolena. L'imperatore arlo V vide subito la possibilit4 di far entrare l@Inghilterra nel sistema imperiale ispano<asburgico e organizz% il matrimonio tra il proprio figlio >ilippo Dil futuro >ilippo IIE e la nuova regina. 7i fronte a questa brillante mossa dinastica il re di >rancia# Anrico II# non rest% a guardare e fece sposare il proprio figlio quindicenne Dil futuro >rancesco IIE con -aria !tuart# principessa ereditaria di !cozia. -aria la cattolica procedette subito a una sistematica restaurazione della cattolicesimo# avvalendosi dei tribunali e del rogo. La regina per% mor1 dopo pochi anni di regno. La nuova sovrana# Alisabetta era figlia di Anrico VIII e di &nna Bolena. & rigor di termini# i cattolici avrebbero potuto contestare la validit4 di questa successione# poich" la regina era figlia di genitori scomunicati ed ? era nata da un matrimonio che il papa aveva dichiarato sacrilego. $utti attendevano la prossima mossa delle cattolicissimo re di !pagna# ma >ilippo II si guard% bene dal contestare la validit4 della successione al trono inglese= infatti -aria !tuart# futura regina di !cozia e moglie di >rancesco II era anche la pi diretta erede al trono inglese dopo Alisabetta. !e quest'ultima fosse stata spodestata# -aria !tuart avrebbe quindi unito le due corone e suo marito avrebbero di fatto governato su entrambe le sponde della manica. >ilippo II era talmente convinto di dover scongiurare questa eventualit4# che chiese persino Alisabetta in moglie. La regina che tergivers% e riusc1 a eludere la richiesta senza urtare la suscettibilit4 del sovrano. !apendo di non poter avere figli# Alisabetta evit% di associarsi al trono un'inutile marito= si circond% invece di ottimi consiglieri# devoti e competenti. !otto il suo lunghissimo regno l'Inghilterra si trasform% in una potenza di prima grandezza# gett% le premesse del suo gigantesco impero coloniale# attravers% un periodo di floridit4 economica e di rigoglio culturale. Alisabetta cerc% di evitare il riaccendersi dei contrasti religiosi. 6on era una protestante fervente ma# un p% per la sua origine familiare# un p% per la rivalit4 che la opponeva al trono cattolico di !cozia# un p% per svincolare il suo paese dalle oppressive attenzioni della monarchia spagnola e del papato# Alisabetta orientato il paese verso il protestantesimo. 5aragonata alla !pagna o alla >rancia# l'Inghilterra era ancora una potenza di secondo ordine, la corona non aveva quelle strutture fiscali e quell'ampia possibilit4 di riscuotere i tributi che era tipica delle grandi monarchie

moderne. 7i conseguenza# il suo esercito e la sua flotta non erano in grado di sostenere confronti gravosi. Alisabetta affront% la situazione rivelandosi una ottima amministratrice# la regina intraprese infatti una politica di modernizzazione dell'apparato produttivo del paese. !otto Alisabetta l@Inghilterra divenne dunque un paese molto diverso da quello di un secolo prima. !otto Alisabetta le risorse dell@Inghilterra furono alimentate anche in modo spregiudicato, navi corsare inglesi battevano l'oceano assalendo i convogli spagnoli carichi di merci e di metalli preziosi. Alisabetta si impegn% anche in campo coloniale infatti rifiut% di riconoscere il trattato di $ordesillas con il quale il papa aveva spartito tra !pagna e 5ortogallo le terre ancora da scoprire e quelle da poco scoperte. -entre l'Inghilterra sia rafforzata economicamente si infittivano le manovre cattoliche per abbattere Alisabetta. La santa sede e la corona spagnola inviarono missionari gesuiti in Inghilterra nell'impresa di recuperare una popolazione ormai conquistata dal protestantesimo. L'odio degli inglesi contro /oma e la !pagna cresceva di giorno in giorno, si scaten% cos1 la persecuzione a centinaia di cattolici# in grande parte missionari# che furono portati e mandati al rogo.. Intanto il popolo inglese e vasti settori della corte chiedevano a gran voce la morte di -aria !tuart Dche rifugiatasi in Inghilterra era stata imprigionataE che continuava a tessere congiure. La scoperta di un'ennesima congiura# segn% il destino di -aria# che fu processata e condannata a morte. & questo punto la guerra tra Inghilterra e !pagna divenne inevitabile. >ilippo II decise dunque di afferrare un attacco diretto all@Inghilterra. La spedizione fu preparata in grande stile e poteva contare su una flotta di dimensioni enormi Ml@invincibile armata <. 6el luglio del (2:: la flotta spagnola entr% nella manica e fu una delle pi grandi battaglie navali della storia. La tattica spagnola era tradizionale, robusti e pesanti galeoni# difficili per% da manovrare# si ritrovarono a competere con le navi degli inglesi pi agili# armate con cannoni di lunga gittata che cercavano di affondare le imbarcazioni nemiche a distanza. 7i fronte a questo modo nuovo di combattere gli spagnoli si trovarono impreparati e subirono gravi perdite. In >rancia le divisioni religiose# unite alla malessere sociale e a una grave crisi politica# condussero# nella seconda met4 della 2**# a una vera e propria guerra civile. &lla morte di Anrico II sal1 al trono >rancesco II# un ragazzo di quindici anni che la ragione di stato aveva fatto sposare con -aria !tuart. >rancesco II mor1 dopo un anno di regno# e gli successe arlo IX# un bambino di dieci anni. La degenza pass% ora nelle mani della madre aterina dei -edici. La situazione che la reggente si trov% ad affrontare era molto difficile, ai problemi economici e finanziari determinati da circa mezzo secolo di guerre# si aggiungeva il dissidio religioso. -algrado i provvedimenti repressivi adottati a suo tempo da Anrico II# gli ugonotti Dcalvinisti francesiE avevano continuato a fare proseliti. Le spaccature religiose avevano inoltre un loro riflesso presso la nobilt4 di corte, alla fazione cattolica# guidata dalla famiglia dei .uisa# si contrapponeva una fazione protestante# che faceva capo ai olign;. La reggente che cercava di non cadere nelle mani di nessuna delle due fazioni decise di avviare una politica di pacificazione religiosa# garantendo una relativa libert4 di culto ai calvinisti. -a il suo progetto falli rapidamente di fronte all'inasprimento dell@odio politico e religioso. .li ugonotti Dappoggiati dall'Inghilterra e dai protestanti dei paesi bassiE erano molto inferiori di numero ma meglio organizzati. I .uisa# sventato un tentativo di colpo di stato da parte degli ugonotti# presero le armi e ne uccisero un gran numero. La congiura fallita e questo episodio diedero inizio a una lunga serie di guerre civili che port% la >rancia su l'orlo del baratro. Il +) agosto del (2I+# la notte di !an Bartolomeo# il popolo di 5arigi# accanitamente anti<protestante scaten% una feroce caccia all'uomo# migliaia di ugonotti convenuti per una cerimonia# tra cui molti nobili# furono trucidati. La morte di arlo IX e l'ascesa al trono di suo fratello Anrico III non mutarono la situazione# anzi la aggravarono. La fazione cattolica sotto la direzione di Anrico di .uisa si costitu1 in una lega santa. I .uisa strinsero rapporti strettissimi con la monarchia spagnola# che prevedevano addirittura l'eventualit4 di un intervento militare spagnolo in territorio francese. 6ella (2:: il disastro della invincibile armata nelle acque della manica provoc% tuttavia il clamoroso volta faccia di Anrico III che fece assassinare Anrico di .uisa e si alle% con Anrico di Borbone. Il pugnale di un frate domenicano vendic% questo affronto recato alla causa cattolica e fer1 a morte il re. 5rima di morire# Anrico III disegno come successore Anrico di Borbone Dcapo della fazione dei protestantiE# con la condizione che egli si convertisse al cattolicesimo. Agli sal1 al trono con nome di Anrico IV. & questo punto >ilippo II# allarmato per il fatto che la corona di >rancia sembrava caduta nelle mani dei protestanti# decise l'intervento militare# mentre il pontefice !isto V dichiarava nulla la successione al trono francese. Un esercito spagnolo

unendosi alle forze cattoliche della lega santa pose guarnigioni in molte citt4 francesi. La reazione popolare all'invasione straniera# il timore che la corona di >rancia cadesse nelle mani degli spagnoli e l'abilit4 di Anrico IV# riuscirono tuttavia a incrinare la compattezza dello schieramento cattolico e a ristabilire la situazione. La svolta avvenne quando il re pronunci% solennemente il rifiuto del calvinismo e si proclam% cattolico. Le ultime resistenze si sgonfiarono e lo stesso papa lemente VIII fin1 per assolvere il re di >rancia riconoscendo i suoi diritti al trono. 6el (28: >rancia e !pagna firmarono la pace di Vervins# con la quale le truppe spagnole si ritirarono dal paese. La pacificazione interna fu finalmente raggiunta lo stesso anno# con l'editto di 6antes, gli ugonotti si videro riconosciuti gli stessi diritti politici dei cattolici e piena libert4 di praticare il loro culto# ottennero anche l'accesso alle cariche pubbliche e la parte partecipazione agli organi preposti all'applicazione dell@editto. Il culto protestante fu invece vietato a 5arigi e nel territorio circostante. La situazione nell'Auropa orientale vedeva la potenza polacca primeggiare. Il regno di 5olonia era in realt4 un regno polacco<lituano# costituito appunto dalla 5olonia e dal .ran 7ucato di Lituania= le due compagini avevano in comune il re e praticavano una politica estera unitaria= godevano per% di una reciproca autonomia amministrativa# finanziaria# militare e giuridica. & oriente della 5olonia si estendeva il regno di /ussia, una compagine dalle dimensioni immense ma nella quale il processo di formazione dello stato era ancora molto arretrato. Il fondatore della potenza russa fu Ivan IV detto il $erribile che govern% con quel titolo di zar. Ivan intraprese una vasta opera di riforma# che riguard% la giurisprudenza# l@esercito# l'amministrazione locale# e port% al rafforzamento dell'autorit4 centrale e a un ridimensionamento del potere dei boiari. Lo zar divise il territorio del regno in due parti, i territori situati intorno a -osca e nelle regioni centrali del regno erano posti alle dirette dipendenze del sovrano= i territori rimanenti rimasero invece sotto l'amministrazione della 7uma# il consiglio dei boiari. &lla morte di Ivan IV segu1 un convulso periodo di torbidi# che gettarono il paese nello scompiglio. I polacchi ne approfittarono per intensificare la loro iniziativa militare. La crisi del 00 e la guerra dei trent!anni Il XVI secolo# cronologicamente chiuso dalla morte di due grandi sovrani# >ilippo II e Alisabetta d@Inghilterra# era stato un periodo di espansione economica e di incremento demografico. 6ei primi decenni del XVII secolo invece ebbe inizio un complicato processo di crisi# che per certi aspetti colp1 indistintamente tutti i paesi europei# per altri penalizz% particolarmente l@area mediterranea# in primo luogo !pagna e Italia, la cosiddetta crisi del 9**. Un aspetto importante della crisi del 9** fu la stagnazione# in taluni casi# il decremento demografico. C probabile che la crisi sia stata innescata da un processo di polarizzazione della ricchezza accentuatosi progressivamente nel corso delle 2**. 7urante il 2**# l'aumento della popolazione aveva reso molto facile# per i grandi proprietari# accrescere il proprio livello economico mediante l'aumento delle rendite e del prelievo signorile. -a il diffuso impoverimento dei lavoratori provoc% il crollo della domanda sul mercato. 0uesta contrazione del mercato ridusse gli stimoli all'investimento produttivo= la ricchezza accumulatasi nelle mani dei grandi proprietari prendeva altre vive e alimentava soprattutto spese di lusso e di prestigio. 7all'impoverimento della popolazione discese direttamente il regresso demografico. Il peggioramento delle condizioni di vita #la diminuzione del reddito pro capite spingevano ampie frange della popolazione a ritardare l'et4 di matrimonio# con conseguente diminuzione del numero medio di figli per coppia. 0ueste tendenze di fondo della crisi della 9** furono aggravate da altre circostanze, il clima# in quanto intorno al (28* ebbe inizio una fase di raffreddamento del clima europeo che port% gravi conseguenze alla cerealicoltura# le carestie e come sempre in questi casi# al diffondersi delle carestie si intreccio il riesplodere delle grandi epidemie. La crisi della produzione agricola ebbe effetti rilevanti anche sul piano delle strutture economiche e sociali. Jlanda e Inghilterra# con qualche analogo tentativo in >rancia# e in Italia reagirono alla recessione potenziando gli investimenti di tipo capitalistico. 0uesto comportamento port% alla trasformazione di una parte della nobilt4 fondiaria in ceto di imprenditori terrieri# a cui si aggiunsero elementi di estrazione borghese<mercantile. &nche in !pagna e in Italia il sensibile calo delle rendite signorili fu recuperato# ma certo non attraverso un aumento della produttivit4. In questi paesi si verific% un forte processo di rifeudalizzazione# vale a dire il ripristino dei tradizionali diritti signorili ai danni dei contadini# soprattutto in termini di aggravamento dei canoni di affitto# di riduzione delle

libert4 personali# di moltiplicazione delle prestazioni di manodopera gratuite. &lla fine del 2** l'afflusso di oro e di argento americani si ridusse bruscamente# a causa dell'esaurimento di molte miniere e dello sterminio della manodopera indigena. 0uesto determin% intorno al (9+* una crisi delle attivit4 commerciali europee infatti# la quantit4 di moneta argentea divenne talmente scarsa da impedire il regolare svolgimento delle operazioni di scambio. Il risultato immediato fu il crollo dei prezzi di mercato. L'area mediterranea and% incontro a un processo di lenta ma inesorabile decadenza. 7iversamente# Jlanda e Inghilterra riconvertirono con successo il proprio potenziale economico. In questi paesi l'attivit4 commerciale venne anzitutto riorganizzata come distribuzione su larga scala di beni il pi possibile a basso costo. In pi# Jlanda e Inghilterra potenziarono enormemente le proprie flotte mercantili raggiungendo il quasi monopolio del trasporto marittimo. >urono soprattutto gli olandesi a distinguersi in campo commerciale# essi infatti approfittarono brillantemente della fragilit4 del sistema coloniale spagnolo e portoghese per consolidare un imponente rete mondiale di traffici. Videro la luce cos1 la ompagnia delle indie orientali e la compagnia delle indie occidentali. 6ei primi decenni delle 9**# la !pagna entr% in un periodo di inarrestabile decadenza. 7opo la morte di >ilippo II# >ilippo III eredit% un regno che era afflitto da una crisi economica e sociale senza precedenti. &ll'esterno# >ilippo III avvio una serie di prudenti iniziative di pace con l'Inghilterra e con le 5rovince Unite. &ll'interno il re non riusciva invece a contenere l'offensiva della nobilt4 che mirava a salvaguardare in altro modo il proprio tradizionale livello di ricchezza e di prestigio. La !pagna non riusc1 a fronteggiare la crisi# l'unica risposta concreta fu la ripresa della politica estera aggressiva# sotto >ilippo IV# a opera delle primo ministro Jlivares. !ul piano interno# Jlivares propose una drastica riduzione delle tradizionali autonomie delle province iberiche e italiane al fine di potenziare l@autorit4 politica e le risorse economiche della corona, una scelta che diede nuova energia alla forza militare spagnola# ma che ebbe al tempo stesso come conseguenza le esplosioni di poderose spinte indipendentistiche e rivoluzionarie. In >rancia chiusasi con l'editto 6antes la sanguinosa serie di guerre di religione# Anrico IV si dedico alla riorganizzazione della macchina statale. !i prodig% anche nel tentativo di rianimare la vita economica nazionale, i contadini godettero di sgravi fiscali consistenti. 6el (9(* Anrico IV fu ucciso da un fanatico cattolico. .li succedette il figlio# il piccolo Luigi XIII# al posto del quale esercito il potere la madre# l'italiana -aria dei -edici. $utto questo riaccese la turbolenza degli ugonotti e l'irrequietezza della grande nobilt4. Lo stesso equilibrio internazionale fu sconvolto dall'inversione di rotta della reggente# che da fervente cattolica si orient% decisamente in senso filo<spagnolo. 6el (9(I Luigi XIII si riappropi% del pieno esercizio del potere e al suo fianco ci fu il cardinale di /ichelieu. /ichelieu intraprese una vera e propria offensiva# volta al rafforzamento del potere monarchico. &ttacc% le piazzeforti ugonotte# la cui autonomia appariva sempre pi incontrollabile# e nel giro di pochi anni le sottomissione tutte. L'anno dopo con l'editto di grazia sanc1 la libert4 di culto dei protestanti e# insieme con essa# il disfacimento del loro apparato politico<militare. 5arallelamente fu condotta una azione decisa contro quegli esponenti della grande nobilt4 che tramavano per ristabilire i loro antichi privilegi. on la politica interna dei due grandi ministri Jlivares e /ichelieu prese avvio# in !pagna e in >rancia# bench" con esiti diversi# una fase decisiva in quel processo di rafforzamento dello stato. Lo stato moderno si costitu1 in questo periodo essendo una organizzazione politica accentrata e assoluta. .li storici concordano nell'individuare nei conflitti fra le monarchie e nelle conseguenti necessit4 militari l'impulso iniziale che mise in moto la trasformazione delle istituzioni politiche. L'esigenza di disporre di un esercito permanente rese necessario un flusso costante di entrate# che solo un'estesa fiscalit4 poteva assicurare e che solo un'amministrazione ben organizzata poteva controllare. ontemporaneamente gli stati si dotarono di apparati coercitivi# e dunque di istituzioni giudiziarie# indispensabili# per garantire uniformit4 di applicazione del prelievo fiscale. Asercito permanente# fisco# burocrazia e apparati coercitivi definiscono i contorni di una nuova struttura statale. Una struttura accentrata intorno alla figura del sovrano. La formazione dello stato moderno coincide dunque con lo sviluppo delle monarchie assolute ed ? costantemente accompagnata dalla lotta per il ridimensionamento politico della nobilt4 tradizionale. !e le monarchie riuscirono nell'intento di ridurre le autonomie politiche# non misero tuttavia in discussione il sistema dei privilegi fiscali di cui godevano i ceti nobiliari e che costituiva il fondamento della gerarchia sociale. >avorirono invece# in funzione del consolidamento del proprio potere e come alternativa alla nobilt4# la creazione# attraverso la vendita delle cariche#

di un nuovo ceto burocratico. Il processo di rafforzamento dello stato fu accompagnato da un'importante riflessione teorica volta a definire i caratteri della sovranit4 e della ragione di stato. &l francese Bodin# autore dei !ei libri della repubblica# ? dovuta la pi chiara e completa trattazione della sovranit4# intesa come quel potere assoluto e perpetuo che ? proprio dello stato e che si manifesta nel fare e disfare le leggi. on la tregua di (+ anni stipulata con la !pagna la /epubblica delle province unite# oltre che vedersi di fatto riconosciuta dalla !pagna stessa come stato autonomo# raggiunsero gradualmente la condizione di maggiore potenza commerciale europea. iascuna delle sette province unite era amministrata autonomamente da un'assemblea elettiva# e aveva a suo capo un governatore civile e un governatore militare= gli stati generali federali erano diretti da un gran governatore civile e da un governatore militare generale provenienti di solito dalla provincia pi potente ovvero l'Jlanda. La repubblica delle province unite si afferm% come il paese europeo dove era maggiormente praticata la tolleranza religiosa e la libera circolazione delle idee. L'intensit4 delle relazioni commerciali olandesi determin% un costante rapporto con le pi disparate realt4 culturali europee. os1# a prescindere dai problemi politici e religiosi interni# la mentalit4 degli olandesi dovette per forza di cose adattarsi alla convivenza con i diversi. La .ermania era da sempre un area politica estremamente frazionata, circa mille comunit4 politicamente semi<autonome. La pace di &ugusta aveva aggiunto a questa frammentazione politica una frammentazione religiosa= infatti# il riconoscimento del diritto dei principi tedeschi di imporre il proprio credo nei rispettivi stati non attenu% le gravi tensioni che laceravano il paese. !ebbene i due imperatori >erdinando I e -assimiliano II si astenessero dal promuovere una controffensiva cattolica# di fatto i principi cattolici# sostennero campagne di riconquista delle regioni luterane. 0uesta situazione certamente non favor1 la vita economica. Boemia e Ungheria passavano sotto l'autorit4 degli &sburgo. La Boemia fu incorporata nell'impero# mentre in Ungheria solo poche aree ristrette rimasero immuni da l'occupazione turca. on l@imperatore /odolfo II si riaccese il conflitto religioso. I calvinisti ungheresi si ribellarono all'oppressione cattolica e ottennero la libert4 di culto. 6el (9*: Luigi principe del 5alatinato promosse una associazione protestante# l'unione evangelica# appoggiata dalla >rancia di Anrico IV= come risposta# il duca di Baviera costituiti l'anno dopo la lega cattolica# sostenuta dalla !pagna. /odolfo II adott% una politica di conciliazione ma la situazione precipit% con l'avvento al potere dell'imperatore -attia e l'assunzione della corona di Boemia e di Ungheria da parte di >erdinando di !tiria# suo cugino e successore designato. >erdinando credeva profondamente nella stretta integrazione tra impero e cattolicesimo. Agli avvio@ una pesante restaurazione del cattolicesimo in tutta la Boemia Dche con la lettera di maest4 di /odolfo II aveva ottenuto la libert4 di cultoE. La protesta contro l'ondata di tedeschizzazione e di cattolicizzazione# lanciata da >erdinando di !tiria e appoggiata dall'imperatore# fu vastissima# e assunse forme violente, il +3 maggio del (9(: la folla invase il palazzo reale di 5raga e gettarono dalla finestra due rappresentanti imperiali. &lla cos1 detta defenestrazione di 5raga seguirono avvenimenti ancora pi gravi, la nobilt4 boema dichiar% decaduto dal trono di Boemia >erdinando e proclam% re il calvinista >ederico V. La questione boema divenne cos1 la posta di un gioco ben pi importante <il predominio cattolico o protestante< rispetto al quale nessuna potenza europea poteva dirsi del tutto indifferente. >u cos1 che un contrasto locale divenne l'avvio di una nuova guerra# destinata a insaguinare l@Auropa per trent'anni# dal (9(: al (9):. In nome dell'antica solidariet4 asburgica e della comune confessione cattolica# >erdinando II Dovvero >erdinando di !tria succeduto a -attiaE fu soccorso da un poderoso esercito spagnolo che sconfisse i rivoltosi boemi nella battaglia della -ontagna Bianca. Il fronte dei ribelli si disgreg% rapidamente, >ederico V# debole e inesperto si diede alla fuga# abbandonando i suoi sostenitori a un triste destino. La vittoria della montagna bianca fu esaltata in tutto il mondo cattolico come un avvenimento epocale e paragonata addirittura alla vittoria di Lepanto# ottenuta sui turchi 2* anni prima. 7opo la battaglia della -ontagna Bianca si scaten%# in Boemia# una azione capillare di sradicamento delle eresie. 6el quadro delle operazioni militari di sostegno a >erdinando II gli spagnoli occuparono la Valtellina# nel cantone svizzero. L'episodio segnava una svolta importante nella politica estera spagnola, con la morte del pacifico >ilippo III e l'ascesa al trono di >ilippo IV la !pagna inaugur% infatti una vasta controffensiva cattolica di dimensioni europee. La questione prioritaria era quella olandese# che si trascinava da decenni dissanguando le finanze spagnole. La Valtellina aveva una rilevanza strategica fondamentale perch" rappresentava il corridoio di collegamento tra la

Lombardia spagnola e l@&ustria e consentiva alla !pagna di stringere gli olandesi in una morsa. 0uando gli spagnoli occuparono la Valtellina# >rancia# duca di !avoia e repubblica veneta decisero di intervenire militarmente. La guerra si concluse nel (9+9 con il trattato di -onzon# che sanc1 il protettorato spagnolo sulla regione. Il successo di >erdinando II# combinato all@aggressivit4 della politica estera spagnola# spinse all'azione# nel (9+2# il sovrano di 7animarca ristiano IV# il quale temeva che i il suo regno venisse assorbito da un impero troppo forte. La sua impresa fu ben finanziata da inglesi# francesi e olandesi# ma fall1 rapidamente. os1 ristiano IV fu costretto a firmare nel (9+8 la pace di Lubecca# che lo impegnava a tenere la 7animarca al di fuori delle vicende tedesche. 6el (9+8 l@imperatore >erdinando II con il cosiddetto editto di restituzione stabil1 che tutti beni confiscati alla chiesa cattolica dopo l'anno (22+ dovessero essere restituiti. La decisione ledeva gli interessi di molti principi tedeschi che si vedevano improvvisamente privati di parti molto consistenti dei loro patrimoni. Il provvedimento fin1 per scontentare tutti, non solo# come era prevedibile# i principi protestanti# ma anche quelli cattolici e lo stesso governo pontificio. L'imperatore non nascondeva# inoltre# la sua intenzione di introdurre una trasformazione rivoluzionaria nell'ordinamento dell@impero# rendendo ereditaria la corona imperiale . La politica di potenza di >erdinando II allarm% anche il re d !vezia .ustavo &dolfo che decise di fare ricorso alle armi. La !vezia era uno stato protestante che doveva essere difeso dalle insidie dell@imperatore asburgico e dalle sue mire di restaurazione cattolica. .ustavo &dolfo si assicur% la disponibilit4 della >rancia# che si impegn% a finanziare la sua campagna militare# e degli elettori protestanti di !assonia e di Brandeburgo. 0uindi port% i suoi soldati in .ermania e nel (93( sconfisse le truppe della lega cattolica. L'avanzata svedese e nel territorio tedesco fu inarrestabile. La travolgente apparizione dei soldati svedesi nel teatro di guerra germanico ebbe l'effetto di uno shoc', non si era mai vista una macchina militare tanto moderna e micidiale. Le innovazioni dell'esercito svedese consistevano in una artiglieria pi leggera e resistente con cannoni pi manegevoli. La seconda innovazione riguardava la cavalleria# che venne addestrata per effettuare cariche in massa. La terza innovazione riguardava l'importanza attribuita ai fucilieri# dotati di un moschetto leggero e addestrati al tiro di precisione e a ricaricare le armi rapidamente. Il non comune addestramento da esso raggiunto aveva una spiegazione pi profonda, l@esercito svedese era costituito da truppe regolari a lunga ferma. -a la situazione della guerra si capovolse quando in una battaglia perse la vita lo stesso re di !vezia che disorient% il suo esercito e i suoi alleati. !ul trono svedese saliva cos1 una bambina# la regina ristina. >erdinando II fu salvato dalla fortuna, la morte del suo rivale gli regal% tempo prezioso per riprendere fiato e riorganizzare la lotta contro gli svedesi. &ncora una volta la solidariet4 asburgica tra !pagna e impero fu la carta vincente cos1 le truppe svedesi furono duramente sconfitte da quelle spagnole e l@imperatore era salvo. L'anno dopo la pace di 5raga sanc1 la fine delle ostilit4 all'interno dell'impero, gli elettori protestanti si riconciliano con l@imperatore ottenendo in cambio che l'applicazione dell@editto di restituzione fosse rinviata. /estava per% aperta la guerra con la !vezia. 5er le altre potenze europee restava quindi intatta la minaccia dell@ambizioso progetto di >erdinando II, la trasformazione dell'impero in una compagine unitaria# forte e accentrata. 5er scongiurare questa eventualit4# il cardinale /ichelieu# decise di intervenire direttamente in guerra. In questa fase della guerra dei trent'anni le ragioni dell'egemonia in Auropa prevalsero decisamente su quelle della lotta religiosa. Le operazioni militari della >rancia si diressero principalmente contro la !pagna# che fin1 per trovarsi impegnata su ben tre fronti, in .ermania# a sostegno delle truppe imperiali# nei paesi bassi# dove era sempre aperta la guerra contro le province unite= contro la >rancia. La !pagna non era in grado di reggere questo sforzo immane e la crisi economica inaspr1 le tensioni politiche e attiv% le forze centrifughe, cos1 la atalogna e il 5ortogallo proclamarono l'indipendenza dalla monarchia spagnola che si trov% cos1 a dover fronteggiare anche una gravissima rivolta interna. 6el (9)3 la fanteria spagnola sub1 una pesante sconfitta a /ocroi da parte delle truppe francesi. & /ocroi l'Auropa prese anche atto del declino inarrestabile del regno di !pagna# un colosso ormai logoro e spento# prossimo a uscire di scena. I successi francesi furono tanto travolgenti da allarmare persino le province unite# tradizionali nemiche della !pagna, apparve preferibile# agli olandesi# l'esistenza di uno stato<cuscinetto Drappresentato dai paesi bassi spagnoliE posto tra loro e la potentissima >rancia# piuttosto che l'immediata vicinanza con quest'ultima. La pace separata tra spagnoli e olandesi fu firmata a -unster e con essa la !pagna riconobbe ufficialmente l'indipendenza delle province unite. Le

vicende della guerra si evolvevano negativamente anche per l'imperatore, i francesi erano penetrati in Baviera e puntavano su Vienna# gli svedesi si erano impadroniti della Boemia e assediavano 5raga. 6el (9): il successore di >erdinando II# >erdinando III# decise opportunamente di porre fine al conflitto e firm% la pace di Vestfalia. $ra !pagna e >rancia# invece# la guerra continu%. La pace segn% il definitivo crollo del progetto politico e religioso asburgico e la fine delle guerre di religione. !otto il profilo religioso l'imperatore dovette rinunciare al sogno di una .ermania tutta cattolica , la pace di Vestfalia riconobbe accanto alle confessioni cattolica e luterana Dgi4 riconosciute dalla pace di &ugustaE l'esistenza di una terza confessione# la calvinista. 0ueste decisioni consentivano la convivenza delle confessioni# ma non significavano che la libert4 religiosa fosse riconosciuta pubblicamente. La religione pubblica dei singoli stati rimaneva infatti quella stabilita dal principe. L@imperatore rinunci% infine a rivendicare le propriet4 confiscate dai protestanti ai cattolici. !otto il profilo politico# la .ermania si ritrov% trov% ancora smembrata in una miriade di staterelli# a ognuno dei quali fu concessa una autonomia quasi assoluta. .li &sburgo si trovarono di fatto in condizioni di poter esercitare la propria autorit4 esclusivamente sui domini ereditari di &ustria# Boemia e Ungheria. La trionfatrice della guerra dei trent'anni fu la >rancia che# con il definitivo indebolimento dell'impero raggiungeva una contrastata egemonia continentale. La guerra dei trent'anni fu un avvenimento di eccezionale importanza perch" con essa si concluse la lunga e drammatica fase delle guerre di religione. &ll'indomani della pace di Vestfalia molte regioni europee sembravano essere state attraversate da un cataclisma, le finanze degli stati belligeranti erano esauste per il lungo e massiccio sforzo militare# ci fu una massiccia diffusione di epidemie e infezioni. La rivolu"ione inglese e le rivolte del 00 -orta senza eredi Alisabetta I# la dinastia $udor si estinse e sul trono di Inghilterra sal1 .iacomo I !tuart# figlio di -aria !tuart e re di !cozia. Le due corone di !cozia e di Inghilterra si trovarono cos1 unite in una sola persona. .iacomo I propose un programma di forte accentramento monarchico# basato sulla riaffermazione delle autorit4 della chiesa anglicana# sul prelievo di risorse economiche attraverso la tassazione. !ul piano della politica estera# .iacomo I fu incapace di giostrarsi tra le due grandi potenze continentali# >rancia e !pagna# e fin1 per scontentare entrambe. In assenza della grande nobilt4 il fronte del dissenso nei confronti della monarchia si concentr% proprio nel parlamento# che divenne contemporaneamente sede principale dell@opposizione religiosa. .iacomo I si trov% ripetutamente in contrasto con l'assemblea# soprattutto in occasione di richieste di nuove imposizioni fiscali# e diverse volte si rifiut% di convocarla o ne arrest% gli esponenti pi attivi. Il successore di .iacomo I# arlo I !tuart# sciolse il parlamento per due anni consecutivi. ostretto a riconvocarlo per farsi approvare il finanziamento di una spedizione di soccorso agli ugonotti# il re dovette accettare una petizione di diritti che condannava il fiscalismo monarchico# l'oppressivit4 della chiesa anglicana# l'uso invalso di trattenere i cittadini senza autorizzazione da parte di alcun tribunale. La petizione sort1 tuttavia un effetto opposto a quello desiderato, arlo I !tuart sciolse di nuovo il parlamento e cominci% a reprimere sistematicamente l'opposizione politica e religiosa. 7al punto di vista religioso# il forte rilancio della chiesa di stato comport% un diretto attacco# condotto dall'arcivescovo di anterbur; contro le comunit4 puritane che non riconoscevano l'autorit4 dei vescovi anglicani. L'arcivescovo avvi% un@operazione di normalizzazione della vita religiosa in !cozia dove si era stabilita la chiesa nazionale presbiteriana# di stampo calvinista ortodosso. 7i fronte al ripristino della gerarchia anglicana# al recupero delle propriet4 confiscate a suo tempo agli ordini religiosi cattolici# il clero presbiteriano rispose con un patto giurato di difesa a oltranza del calvinismo ortodosso dalle ingerenze inglesi. Ara la guerra, gli scozzesi sconfissero l'esercito regio e invasero il territorio inglese occupando alcune citt4. Asaurite le risorse finanziarie# arlo I fu costretto# per poter continuare la guerra# a convocare il parlamento che approvasse nuove imposizioni fiscali. 6ell'assemblea prese per% corpo una vasta opposizione# che solidarizz% con i ribelli e reclam% l@abolizione dei pi vessatori provvedimenti della corona. Il re sciolse subito questo che fu detto il corto parlamento. Il re cos1 convoc%# pensando forse di poterlo facilmente manipolare# quello che ? passato alla storia come il lungo parlamento. L'assemblea manifest% immediatamente una notevole combattivit4# rifiut% di collaborare con il

sovrano e richiese la condanna a morte dei suoi principali collaboratori. arlo I# privo di un esercito efficiente e dell'appoggio di un solido apparato burocratico# circondato da una corte in disfacimento# fu costretto a piegarsi. Il successo del parlamento fu colmato da una raffica di provvedimenti che abolivano i tribunali speciali# vietavano nel modo pi assoluto l'imposizione di nuovi tributi senza l'assenso parlamentare e l'arresto di sudditi senza processo# decretavano la fine delle persecuzione religiose. Intanto scoppi% in Irlanda una violenta insurrezione di contadini e proprietari cattolici# che massacrarono migliaia di coloni protestanti inglesi e scozzesi, il re fu sospettato di avere fomentato la rivolta per modificare il quadro politico e ottenere il reclutamento di un esercito di cui si sarebbe poi servito per schiacciare il parlamento. Il parlamento vedeva dunque messe in discussione non solo le vittorie ottenute nei mesi precedenti# ma la sua stessa sopravvivenza. >u allora presentata la cosiddetta grande rimostranza che chiedeva il controllo del reclutamento degli eserciti e delle nomine ministeriali. L'atmosfera si surriscald%, arlo I tent% il colpo di stato irrompendo nel parlamento con una schiera di armati. L'insuccesso fu completo, i capi dell'opposizione riuscirono a sfuggire e la cittadinanza londinese si scaten% in furiose manifestazioni di massa. arlo I dovette abbandonare la capitale. Ara l'inizio della guerra civile. .li schieramenti in campo si delinearono con una certa precisione. 7alla parte del re si schierarono i cosiddetti cavalieri, si trattava per lo pi di esponenti dell@aristocrazia# dell'altissima borghesia# contraria alle evoluzioni in senso radicale del programma politico parlamentare espresso nella grande rimostranza# all'abolizione della gerarchia anglicana. I sostenitori del parlamento# le teste rotonde Dcos1 erano chiamati i puritaniE raccoglievano invece il consenso della borghesia medio<alta# dei commercianti# degli artigiani# tutti interessati a un regime di maggiore libert4 dal gioco fiscale regio e di maggiore partecipazione politica. La guerra si trascinava con alterne vicende fino a quando la svolta decisiva si ebbe# morti i due leader# con l'entrata sulla scena politica e militare del puritano romHell. romHell si distinse in un primo momento come capo militare della fazione parlamentare. arlo I fu sconfitto e consegnatosi agli scozzesi fu da loro trasferito in Inghilterra nelle mani del parlamento. La sconfitta del re ebbe come immediata conseguenza la disgregazione del fronte dei vincitori. Lo schieramento puritano# infatti# si spezz%# sia dal punto di vista politico che da quello religioso. La maggioranza parlamentare era di orientamento presbiteriano# sosteneva cio? lo smantellamento della gerarchia episcopale anglicana e l'introduzione di un'unica confessione di stato calvinista. L'esercito# appoggiato da romHell# si ispirava invece alla dottrina dell'altra anima del puritanesimo# gli indipendenti# che sostenevano l'introduzione di una generalizzata libert4 di culto e di organizzazione per tutti i gruppi e per tutte le sette religiose protestanti. La difficile situazione dei rapporti tra esercito e parlamento era complicata dall'ambigua condotta di arlo I che tramava con ambedue gli schieramenti e contemporaneamente cercava sempre l'appoggio degli scozzesi. &lla fine il re fugg1 nuovamente in !cozia e gli scozzesi invasero l'Inghilterra. La situazione divenne gravissima. romHell# che fino a quel momento aveva cercato di raggiungere con il parlamento un compromesso che salvaguardasse l'istituto monarchico# fu accusato di tradimento. /otto ogni indugio# romHell affront% e vinse gli scozzesi e i rivoltosi# occup% Londra ed espulse dal parlamento il gruppo presbiteriano. 6el (9)8 il re fu processato e condannato a morte. Venne poi abolita la camera dei Lords e proclamato il ommonHealth# la repubblica inglese. os1 romHell# ottenuto il totale controllo della situazione# volse a ristabilire l'ordine in Irlanda# dove represse nel sangue la rivolta dei realisti cattolici. 6el (92* pacific% definitivamente la !cozia. In politica estera punt% soprattutto sull'espansione della potenza commerciale e coloniale inglese. 6el (92(# in evidente funzione anti<olandese# promulg% l@atto di navigazione# in base al quale i collegamenti commerciali con l@Inghilterra venivano riservati alle navi inglesi o dei paesi da cui provenivano le merci. La reazione olandese fu rapidamente stroncata in una breve guerra. In politica interna romHell non ebbe altrettanto successo. Agli intraprese numerose riforme ma non riusc1 a dar vita a un solido sistema di governo a causa dei contrasti con il parlamento. &nche i parlamenti eletti successivamente manifestarono un atteggiamento ostile nei confronti del governo di romHell# che assunse sempre pi i connotati di una dittatura militare# fino al progetto di trasformare il suo protettorato in una vera e propria monarchia ereditaria. 0uanto l'ordinamento di romHell fosse stabile fu dimostrato dal fatto che il figlio# succeduto alla suo morte# dovette lasciare il potere dopo pochi mesi a causa del dilagare di torbidi che annunciavano la fine della repubblica. !egu1 una fase di intrigati conflitti fin quando il generale .eorge -on'# con

l'approvazione del parlamento# marci% su Londra e mise sul trono l@erede di arlo I# arlo II !tuart. La restaurazione degli !tuart ebbe come immediato effetto il ripristino della chiesa anglicana# la ripresa delle persecuzioni# la ricostituzione della camera dei Lords e dei privilegi nobiliari. 6on si verific%# tuttavia# un completo ritorno ai tempi di .iacomo I e arlo I. 5rese forza la centralit4 del parlamento come stabile punto di riferimento di confronto per l'esercizio del potere monarchico. 7@allora e sempre pi nettamente in seguito# parlamento e monarchia saranno considerati come due poteri distinti. Una distinzione e una separazione che ha accompagnato e il progressivo indebolimento e la definitiva scomparsa di ogni ipotesi politica fondata sulla monarchia di diritto divino. 6el (9)+ il cardinale /ichelieu mor1. L'anno seguente scomparve il re Luigi XIII. La politica estera della >rancia# impegnata nella guerra dei trent'anni non sub1# per%# mutamenti di rilievo# grazie all'azione del cardinale -azzarino# capo del consiglio del re. L'importanza di questa carica fu accentuata dal fatto che al trono francese era salito un bambino di appena cinque anni# Luigi XIV# invece del quale la reggenza fu tenuta dalla madre &nna d'&ustria. on la pace di Vestfalia# -azzarino sanc1 il successo della potenza francese sulle ambizioni egemoniche della casa imperiale d@&ustria. Il conflitto continu% tuttavia con la !pagna cos1 l'impegno finanziario dello stato francese a sostegno della guerra non diminu1 e l'emergenza bellica consent1 il proseguimento di una gestione forte del governo centrale. 7i qui l'esplosione di un periodo di agitazione e di torbidi noto come fronda che si distinse in due fasi# quella parlamentare e quella dei principi. Il centro propulsore della prima fase della fronda fu il parlamento di 5arigi. 6el (9): -azzarino sottopose al parlamento di 5arigi la proposta di potenziare il gettito fiscale affidandone l'esazione esclusivamente agli intendenti. Il parlamento parigino replic% proponendo la soppressione degli intendenti e reclamando a s" il diritto di gestire l'imposizione delle tasse. L'arresto di uno dei principali esponenti dell'assemblea fece degenerare il contrasto in aperta rivolta, i parlamentari riuscirono a mobilitare il popolo di 5arigi che ad occupare di fatto la citt4 per alcuni giorni. &i primi del (9)8 -azzarino e la corte dovette lasciare 5arigi# malgrado le richieste parlamentari fossero state accettate. 6el corso dello stesso anno la fronda parlamentare and% tuttavia progressivamente disgregandosi. &gli occhi dei rivoltosi il nemico da battere era -azzarino# non il re, una volta accettate le rivendicazioni parlamentari e constatata l'impossibilit4 di sprezzare l'accordo tra il primo ministro e la corona# non restava altro che rientrare nei ranghi. 6el (92* prese avvio la fronda dei principi Dcio? dell@aristocraziaE capeggiata dal principe di onde e comandante delle truppe regge mobilitate contro la fronda parlamentare. La sua azione non si concretizz% mai in un vero progetto politico ma era senza dubbio forte la gelosia nei confronti dello strapotere di -azzarino che aveva impedito alla aristocrazia di trarre vantaggio dalla situazione creatasi a corte con la morte di Luigi XIII ma altrettanto forte era in lui il desiderio di reagire al successo conseguito dal movimento parlamentare nei confronti della corona. La nobilt4 risentiva inoltre pesantemente della pressione fiscale dal momento che l@impoverimento dei contadini ostacolava la riscossione dei diritti feudali. &ncora una volta il paese fu attraversato da un@ondata di disordini e ancora una volta lo scontento del popolo di 5arigi fu strumentalizzato e indirizzato contro il governo centrale. -azzarino fu nuovamente costretto a fuggire dalla citt4 e a rifugiarsi a olonia dove diresse le operazioni delle truppe fedeli alla monarchia. Il principe di onde fu sconfitto e il fronte aristocratico si di sciolse rapidamente. Il cardinale rientr% trionfalmente a 5arigi. La fine delle turbolenze frondiste consentir4 a -azzarino di riprendere con energia la guerra contro la !pagna. $ra le scelte diplomatiche del cardinale la pi felice fu la coraggiosa alleanza con la repubblica inglese di romHell che gli permise di sconfiggere le truppe e le flotte iberiche. on la pace dei 5irenei si decret% il tramonto della potenza spagnola e il rafforzamento della >rancia. & essa fece seguito il matrimonio tra l'erede al trono di !pagna# -aria $eresa e Luigi XIV. 6el regno di !pagna# colpito pi di ogni altro paese europeo dalla crisi economica delle 9**# >ilippo IV e soprattutto il suo primo ministro Jlivares puntarono decisamente alla realizzazione di un progetto di accentramento assolutistico# destinato a fornire alla monarchia spagnola i mezzi per un rilancio in grande stile sulla scena europea. La cosiddetta unione delle armi# cio? la ripartizione fiscale e il reclutamento militare proporzionali tra le varie province tra i vari domini della corona# fu causa di profonde tensioni nel regno. Il regno di !pagna era costituito da un federazione di regni autonomi ciascuno dei quali era dotato di larghissima autonomia . >ilippo IV era padrone assoluto della astiglia e di tutte le dipendenze fuori di !pagna= ed era da queste regioni che provenivano il gettito fiscale che riforniva il tesoro reale

e il grosso del reclutamento militare. Il resto della penisola iberica non offriva alcun significativo contributo. Acco perch" alle richieste di Jlivares si ribellarono la atalogna e il 5ortogallo. In atalogna la rivolta esplose nelle campagne e diffusasi a Barcellona l'agitazione venne presa in mano dalla nobilt4 e dalla borghesia# che assunse la fisionomia di moto indipendentista. In 5ortogallo il fronte anti<spagnolo si indirizzo immediatamente al recupero dell'integrit4 del territorio nazionale e dei domini coloniali. >u proclamato re il duca di Braganza e la reazione spagnola fu respinta anche grazie all'aiuto di >rancia e Inghilterra. 6el (99: il trattato di Lisbona sanc1 l'indipendenza del 5ortogallo. L'allontanamento di Jlivares aggrav% il disordine amministrativo del regno di !pagna# mentre le sorti della guerra dei trent'anni evolvevano decisamente a favore della >rancia. La guerra sempre pi difficile e le ribellioni che esplodevano qua e la nella penisola iberica spinsero >ilippo IV a spostare la pressione fiscale soprattutto sui possedimenti italiani. La decaden"a dell'Italia 7urante la crisi del 9** l'Italia perse quella posizione di primato nell'economia europea che aveva avuto nel medioevo. Aconomie maggiormente dinamiche come l'inglese# l'olandese e anche la francese# riuscirono non solo a superare la crisi# ma ad uscirne rafforzate. Aconomie meno dinamiche e meno capaci di trasformarsi# come l@italiana e la spagnola# ne uscirono invece in una posizione marginale e indebolite. &nche in Italia la tendenza depressiva ebbe probabilmente origine da quella polarizzazione della ricchezza, aumento degli affitti e della rendita fondiaria da un lato# contrazione dei redditi popolari dall'altro in conseguenza della crescita demografica. 6ell'Auropa delle 2** e del 9** la formazione del capitale dipendeva soprattutto da una attivit4 di intermediazione su lunga distanza# che consisteva nell'acquisto di merci a basso prezzo e nella loro vendita ad alto prezzo. Asclusa dai traffici oceanici# l'Italia fu sopraffatta dalla concorrenza straniera anche nel mediterraneo. on il declino del commercio entrarono in crisi le attivit4 portuali e le flotte commerciali. I motivi dell'incapacit4 italiana di fronteggiare la concorrenza straniera erano diversi. I prodotti italiani erano di migliore qualit4# ma avevano due difetti, costavano molto ed erano fuori moda. &nche la debolezza politica e militare dell'Italia fu un aspetto importante di questa crisi economica. -entre gli altri stati nazionali europei# che avevano raggiunto da tempo l'unit4 politica ed erano governanti da governi centralizzati# si trovavano in condizione di condurre una politica di potenza e di sostenere anche militarmente la loro penetrazione nei mercati continentali ed eNtraeuropei# gli stati italiani# deboli militarmente e politicamente erano costretti a subire l'iniziativa altrui. Il declino delle attivit4 commerciali e industriali spost% quote importanti di capitali da questi settori all@agricoltura. La propriet4 terriera assunse di conseguenza un peso molto consistente# sottraendo investimenti al commercio e all'industria. & livello sociale# il prestigio rinnovato e potenziato della propriet4 terriera si tradusse in un maggiore immobilismo. Ara molto meno facile# adesso# per individui intraprendenti di origine modesta# tentare una rapida e brillante ascesa sociale nel mondo dinamico degli affari. In parallelo si moltiplicarono i titoli nobiliari# segno evidente di un processo di rifeudalizzazione, concedendo quei titoli in cambio di somme di denaro# i governi conferivano infatti qualifiche feudali a le terre cedute. In questo processo di rifeudalizzazione si verific% una spaccatura fra nord e sud. La situazione pi grave era tuttavia la situazione dei sudditi delle regioni meridionali della penisola. Il declino delle attivit4 commerciali provoc% anche una minore circolazione dei prodotti agricoli all'interno dell'Italia, la produzione veniva ormai assorbita in massima parte dall'auto consumo su base regionale. !i verific% pertanto una frammentazione dei mercati. Il crollo delle esportazioni agricole fu un fattore importante nell'impoverimento delle regioni meridionali. In Italia# come nel resto dell'Auropa occidentale# la caduta dei prezzi dei cereali provoc% una trasformazione delle colture. Il quadro dell'agricoltura italiana nelle 9** presenta dunque caratteristiche molto meno gravi di quelle emerse nel settore industriale e commerciale. 7i fronte al vistoso declino della cerealicoltura si assiste ad una maggiore diversificazione produttiva che introduce per la prima volta in molte regioni nuove colture. 7opo la pace di ateau< ambresis delle (228 il quadro politico della penisola registr% un pi forte predominio della !pagna# che oltre a 6apoli controllava ormai la !icilia# la !ardegna# il ducato di -ilano. -a l'influenza spagnola si estendeva anche su .enova e su compagini di rilievo come il .ran 7ucato di toscana. 0uegli stessi stati che godevano di maggiore autonomia# come lo stato della chiesa# la repubblica di

Venezia e il 7ucato di !avoia# erano fortemente condizionati dalla !pagna. L'Italia poi fu toccata solo marginalmente dalle operazioni militari della guerra dei trent'anni# ma quel terribile conflitto ebbe comunque conseguenze negative nella penisola e in nel particolare nelle regioni direttamente sottoposte al dominio spagnolo. 6el momento in cui aveva mobilitato tutte le sue stremate energie nella guerra# la !pagna vedeva l'Italia come una terra da spremere per arruolare truppe# ammassare viveri# procurarsi denaro. In tutti i territori spagnoli# ma principalmente nelle regno di 6apoli# la pressione fiscale raggiunsero livelli soffocanti. 0uesta oppressione determin% un clima di aspra tensione sociale# caratterizzato dal dilagare delle brigantaggio e da un ribellismo diffuso. L'episodio pi rilevante fu la rivolta napoletana del luglio (9)I# esplosa in conseguenza dell'imposizione di una nuova gabella. La furia popolare# animata da un giovane pescivendolo di nome -asaniello dilag% rapidamente nelle campagne# guadagno vasti consensi della borghesia e assunse rapidamente anche un carattere anti< spagnolo. La morte di -asaniello non spense la rivolta# che si diede anzi prospettive pi vaste, l'armaiolo .ennaro &nnese cerc% di dar vita a una repubblica prendendo a esempio l'esperienza delle province unite# e chiese aiuto alla >rancia. L'atteggiamento del cardinale -azzarino fu molto cauto# ma l'appello fu raccolto dal nobile francese Anrico di .uisa# che fu nominato capo della repubblica. Il fronte dei rivoltosi# peraltro mal guidato non riusc1 tuttavia a trovare un@ispirazione unitaria e fu facile preda dei nemici cos1 nella (9): la repubblica fu abbattuta e la situazione torn% alla normalit4. Nuova scien"a e nuova politica La scienza e le concezioni politiche moderne trovano origine nelle profonde trasformazioni che coinvolsero tutti i campi del sapere, la crisi di molte verit4 tradizionali determin% infatti quel complesso fenomeno che va sotto il nome di rivoluzione scientifica. La rivoluzione scientifica vide il suo momento pi significativo nello sviluppo di una nuova cosmologia. on le scoperte e le teorie prima di opernico# poi di Oeplero# .alilei# artesio e 6eHton# al cosmo chiuso e geocentrico della concezione aristotelico<scolastica venne sostituendosi l'universo eliocentrico e# pi tardi# infinito# della scienza moderna. 6ella teoria aristotelica il cosmo costituiva un mondo chiuso# ben ordinato# nel quale la terra# immobile vi occupava il centro. Bisognava distruggere questa concezione perch? potesse affermarsi la spiegazione eliocentrica proposta dall@astronomo polacco opernico. La teoria eliocentrica# che poneva il sole al centro dell'universo e i pianeti# compresa la terra# in moto intorno ad esso# capovolgeva l'ordine gerarchico del cosmo, il rovesciamento della cosmologia e della visione del mondo tradizionale implicava anche la messa in discussione delle concezioni scientifiche# religiose# politiche e culturali fino allora dominanti. &nche all'uomo veniva assegnato un posto radicalmente diverso, egli perdeva il ruolo di fine ultimo della natura creata# ma ne diventava ministro ed interprete in virt delle sue potenzialit4 di conoscenze e di dominio. 0uesta immagine ? emblematica dell'emergere di una nuova concezione del progresso# inteso come accumulo delle conoscenze nel tempo# come prodotto di una continua elaborazione mai definitivamente conclusa. .razie soprattutto alla diffusione di edizioni e traduzioni di testi scientifici e tecnici del mondo classico stimolarono la ricerca di un rigore e di una precisione maggiori nelle diverse discipline. &nzi# l'esigenza di precisione divenne uno dei caratteri peculiari della nuova scienza che aspirava a liberarsi dai dati inaffidabili della approssimazione. $ra coloro che# con osservazioni# teorie e scoperte# si resero artefici e protagonisti della rivoluzione scientifica# vanno ricordati Oeplero che# pur sullo sfondo di un cosmo finito ancora dominato da forze spirituali# enunci% le tre leggi sul moto dei pianeti e dimostr% che le loro orbite # fino allora considerate circolari# sono invece ellittiche. -a il contributo decisivo alla costruzione della nuova scienza fisica e della nuova cosmologia venne dal .alilei. Alaborando alcune informazioni intorno a uno strumento che si stava fabbricando in Jlanda# egli costru1 il primo telescopio# il cannocchiale e lo punt% verso il cielo. L'uso del cannocchiale consent1 a .alilei quella verifica sperimentale della tesi copernicana che segn% la definitiva distruzione delle cosmo aristotelico. .alilei concluse che tutti i pianeti# privi di luce propria# dovevano derivarla dal sole# girando intorno a esso. La conferma del sistema copernicano cost% a .alilei la persecuzione da parte del !ant'Uffizio e la prigionia. .alilei# poi# mise appunto i momenti essenziali del metodo sperimentale. La portata rivoluzionaria della scienza seicentesca sta proprio nell'importanza assunta dall@esperimento come metodo di

prova e dell@osservazione sistematica come momento privilegiato di conoscenza dei fenomeni naturali. L'inglese >rancesco Bacone introdusse un nuovo metodo di indagine della natura in contrapposizione alla vecchia logica aristotelica. Alementi costanti del pensiero di Bacone sono il richiamo all'esperienza# la polemica contro i pregiudizi. !coperte scientifiche e vera interpretazione della natura dovevano infine essere# per Bacone# il prodotto di una collaborazione tra tutti gli uomini# scienziati# tecnici# artigiani. & questa ricerca di una disciplina universale in grado di cogliere le radici comuni delle varie scienze# il filosofo e scienziato francese artesio offr1 il contributo pi significativo individuando nella matematica il fondamento metodologico dell'indagine della natura. 6uovi orizzonti di ricerca e pi ampie possibilit4 di applicazione nel campo delle scienze matematiche furono aperti dalla scoperta delle calcolo infinitesimale o integrale a cui giunsero separatamente Leibniz e 6eHton. 5arallelamente alla formulazione di nuove teorie scientifiche# nella prima met4 delle 9** si registr% un rapidissimo sviluppo degli strumenti tecnici e se ne defin1 il campo di applicazione. Il contatto tra scienza e tecnica si rivel% in questo periodo tra i pi fecondi # e si pu% anzi dire che la rivoluzione scientifica determin% la superiorit4 tecnica dell'Auropa# largamente manifesta nelle invenzioni e nel ruolo assunto proprio dagli strumenti scientifici. Il 9** si apr1 con il rogo del filosofo italiano .iordano Bruno# .alilei fu processato e costretto all@abiura= intimorito da tale clima di reazione da parte della chiesa# artesio rinunci% alla pubblicazione di una sua opera. 6egli anni in cui in tutta Auropa divampava la guerra dei trent'anni# la chiesa era impegnata a difendere su tutti i fronti il suo ruolo di guida dell'umanit4.# l'autorit4 della bibbia contro le nuove scienze che rifiutavano di riconoscere le sacre scritture come fonte di verit4 nell'indagine della natura. .alilei su questi temi disse che ai testi sacri compete un@autorit4 indiscussa in campo teologico e religioso# ma l'indagine relativa alla natura va condotta in termini scientifici. Il tradizionale dibattito sulla superiorit4 della teologia nei confronti della filosofia agli inizi delle 9** cominciava a trovare un nuovo statuto nella definizione dei limiti precisi dei due campi di indagine e# all'interno dell'ambito religioso# si spostava sulla questione della tolleranza. 6ei paesi riformati la lettura diretta delle sacre scritture# senza la mediazione delle gerarchie ecclesiastiche# stimol% la diffusione dell@alfabetizzazione. 0uesto fenomeno fu tanto pi evidente nelle citt4 dove gli scambi esigevano che si sapesse non solo leggere# ma anche scrivere e fare di conto. .li effetti della spaccatura tra cultura protestante e cultura cattolica furono maggiormente visibili nelle universit4, i riformati crearono generalmente delle universit4 pi moderne di quelle gestite dai cattolici. I nuovi orientamenti educativi puntarono alla formazione personale e all'acquisizione di una scienza che permettesse di conoscere la natura e di condursi nella vita e nella societ4. 6on a caso nelle opere pedagogiche di questi anni# si espresse l'ideale di una cultura non pedante# non mnemonica# non libresca. Il nuovo indirizzo culturale si manifest% nell'ideale di un sapere enciclopedico in grado di abbracciare tutte le scienze. Le accademie costituirono un circuito indispensabile per lo scambio intellettuale internazionale e una sede privilegiata per la realizzazione di quella tanto auspicata fratellanza universale che solo le scienze ormai sembravano poter assicurare. L'et4 moderna ? caratterizzata dall'emergere e dal consolidarsi dell'istituzione<stato come forma suprema della vita associata. !e originariamente il potere dello stato venne imponendosi come potere assoluto nel corso delle 9** si manifest% anche il tentativo di porre dei limiti all@assolutismo monarchico in nome di un diritto di natura preesistente alla costituzione della societ4 e quindi inalienabile. >u il giusnaturalismo che# facendo risalire l'istituzione della societ4 civile a un patto stipulato tra uomini liberi per diritto di natura# si scardin% definitivamente le tradizionali teorie del potere per diritto divino. Il patto o contratto sociale segna il passaggio dallo stato di natura allo stato sociale e politico. !ulla condizione dell'uomo nello stato di natura# sulla natura stessa del patto e sulle caratteristiche del potere politico# il pensiero dei giusnaturalisti diverge da quello del filosofo inglese $homas Pobbes. 6elle opere di carattere politico Pobbes concep1 lo stato assoluto come unica garanzia di pace e antitodo dalla paura della morte dalla miseria. Agli trasse conseguenze assai diverse dai giusnaturalisti in quanto per lui lo stato di natura non ? una condizione di pace e di serenit4# ma una realt4 violenta di odio e di aggressione derivante dal diritto di tutti contro tutti. !olo con la stipulazione del patto gli uomini escono da questo stato di guerra delegando ogni loro potere al sovrano. La teoria dello stato esposta dal filosofo inglese Loc'e ? invece fondata sulla critica dell'assolutismo e sull@inviolabilit4 dei diritti innati dell'uomo. 5er Loc'e# come per i giusnaturalisti# il potere politico ha la funzione di garantire e assicurare la fruizione dei diritti

personali# fra cui Loc'e inserisce anche quello della che propriet4 privata. on la teoria della limitazione e della distinzione dei poteri# col diritto di resistenza e di ribellione# nonch" con attenzione al tema della tolleranza# Loc'e pose le basi del futuro liberalismo. L'Europa nell'et di Luigi #IV Luigi XIV# a soli 2 anni# era succeduto al padre Luigi XIII# ma il governo del paese fu tenuto dal -azzarino consigliere della regina<madre e reggente &nna d'&ustria. 5er oltre 2) anni Luigi XIV avrebbe regnato sulla >rancia dominando l'intera scena europea. 6on fu un periodo di pace# perch" per 3* anni la >rancia fu in guerra# spesso contro quasi tutto il resto d'Auropa. 6on fu un periodo di benessere per il popolo francese# vessato da una dura imposizione fiscale e colpito da ricorrenti carestie. -a fu un periodo di gloria legata all'audacia delle gesta militari e al rafforzamento della monarchia. &nche se l'aggressiva politica estera francese fu a pi riprese contenuta Luigi XIV riusc1 a consolidare l@egemonia continentale della >rancia. 6el (99( termin% dunque l'epoca dei grandi ministri che avevano guidato la politica francese per quasi un quarantennio. Luigi XIV accentr% nelle sue mani il governo dello stato. Le decisioni di maggiore rilievo venivano prese in un consiglio ristretto o supremo# formato dal re e da tre ministri DAsteri# .uerre e >inanzeE. La carica pi importante fu quella del controllore generale delle finanze# che estendeva la sua giurisdizione a tutti gli aspetti della politica interna. olbert ricopr1 questo ruolo e fu il principale collaboratore del re. L@accentramento amministrativo si espresse nell'impiego degli intendenti# che videro potenziati i loro poteri e le loro competenze# si trattava di un personale limitato nel numero ma estremamente efficiente e di provata fedelt4 al sovrano. I poteri dei parlamenti vennero invece circoscritti limitando le loro facolt4 di proporre osservazioni all'iniziativa legislativa del re. La vita a corte era regolata da rigide prescrizioni# l@etichetta. L@etichetta fu la rappresentazione simbolica della nuova gerarchia del potere. Il sovrano non era pi un primus inter pares D primo fra pariE# ma l@artefice principale di un sistema di distinzione gerarchica. L'esercizio di un dominio assoluto fu accompagnato dalla ricerca di tutto ci% che poteva accrescere il prestigio della >rancia e del suo re. !e infatti Luigi XIV aveva scelto il !ole come proprio emblema Dsar4 infatti chiamato il /e !oleE# il suo regno doveva trarre sempre pi splendore dalle iniziative del sovrano. In questa prospettiva va inserito il patrocinio delle arti e delle scienze in quanto scrittori# letterati e uomini di teatro furono protetti e stipendiati. 0uesta politica culturale non poteva tollerare voci dissenzienti, cos1 vennero introdotti o accentuati i controlli sulle tipografie e sugli stampatori# esercitata attentamente la censura# perseguitati gli autori e inviati al macero gli scritti di opposizione. L'esigenza di uniformit4 e di controllo invest1 anche quei settori della vita religiosa e dell'organizzazione ecclesiastica che presentavano aspetti di difformit4. >u dunque per ragioni essenzialmente politiche che vennero perseguitati sia i giansenisti che gli ugonotti. Il giansenismo# principale movimento di dissidenza cattolica# nato dalla tesi del teologo olandese .iansenio# ebbe largamente seguito nei 5aesi Bassi# in >rancia# Italia# .ermania. ondannato a pi riprese da /oma# nel (I3 con la bolla Unigenius# il giansenismo sosteneva che solo in virt della grazia divina la volont4 umana diventava veramente libera di operare il bene# ma che 7io non la concedeva indistintamente a tutti gli uomini ma solo ad alcuni eletti. 6ella polemica antigesuitica si distinse lo scienziato 5ascal con le 5rovinciali# lettere scritte nel periodo in cui era membro della pi importante comunit4 giansenista# quella che si riuniva intorno al convento femminile di 5ort</o;al. Luigi XIV intervenne pi volte contro le monache di 5ort /o;al# disperdendo definitivamente la comunit4. L'intervento dello stato in materia ecclesiastica non era una novit4 in >rancia, poggiava anzi sulla lunga tradizione delle cosiddette libert4 gallicane Dossia dei galliE espressioni che designava l'autonomia da /oma del re di >rancia soprattutto nella nomina dei vescovi e dei titolari dei benefici ecclesiastici. Il gallicanesimo fu ribadito da Luigi XIV che fece approvare dal clero francese una dichiarazione nella quale si affermava anche la superiorit4 del concilio sul papa e insieme si negava l@infallibilit4 del pontefice# se privo del consenso generale della chiesa. Luigi XIV decise di portare il paese all'unit4 in materia di fede. 0uest'atteggiamento rispondeva a un insieme di motivi diversi, la convinzione del re la >rancia non avesse pi bisogno dell'alleanza internazionale dei principi protestanti si un1 al desiderio di apparire# gli occhi del mondo cattolico# come il campione della cristianit4. 6el (9:2 si volle far credere che

l'eresia della religione cosiddetta riformata fosse ormai interamente scomparsa per giustificare la promulgazione dell'editto di >ontainebleau# che revocava quello di 6antes. I pastori protestanti furono espulsi dalla >rancia# ma ai fedeli si viet% di abbandonare il paese. 6onostante il divieto# gli ugonotti lasciarono il paese per rifugiasi in .ermania# !vizzera# Inghilterra# l@esodo fu duramente ostacolato dalle truppe francesi. .li ugonotti portarono all@estero l@abilit4 e specializzazione tecnica# soprattutto in campo tessile. La revoca dell@editto di 6antes# fu per la >rancia una perdita netta soprattutto in termini di capitali e di risorse umane. 6ei primi decenni del regno di Luigi XIV lo stato intervenne anche in molti settori dell'economia# estendendo il suo controllo soprattutto alle attivit4 manifatturiere e mercantili. 0uesto intervento fu la pi completa realizzazione del mercantilismo nato dalla consapevolezza dell'importanza ormai raggiunta dal commercio internazionale nel determinare la ricchezza delle nazioni. !i patrocin% alla fondazione di compagnie commerciali privilegiate e l'espansione coloniale nelle &ntille# in &frica e in India= si istitu1 e si protesse manifatture sovvenzionate dallo stato per la fabbricazione di beni di lusso destinati in gran parte all'esportazione. Colbert fu l@ispiratore e l@artefice principale di questo principale intervento che da lui prese ontemporaneo al tentativo di sviluppo delle forze produttive fu il rafforzamento dell@esercito. Il potenziamento dell'esercito fu posto al servizio di una politica di espansione volta essenzialmente a sottrarre citt4 e territori alla !pagna e all'Impero. 6el (992 sal1 sul trono di !pagna un bambino malaticcio# arlo II# figlio di secondo letto di >ilippo IV. L'unica sopravvissuta dei figli di primo letto era -aria $eresa# moglie di Luigi XIV# il quale al momento del matrimonio aveva rinunciato a ogni pretesa ereditaria per conto della moglie nei confronti della !pagna in cambio di una dote favolosa. -a la dote non era mai stata interamente versata e ora il re di >rancia si sentiva svincolato dai patti a suo tempo sottoscritti. Luigi XIV diede inizio cos1 ad operazioni militari volte a occupare parte dei paesi bassi spagnoli. La guerra port% alla conquista di una serie di citt4 e con la pace di &quisgrana del (99: furono sancite le conquiste effettuate ma si impose alla >rancia la restituzione della >ranca ontea. 5i impegnativa fu la guerra contro le province unite. La >rancia ebbe l'alleanza dell@Inghilterra e gli olandesi furono messi in grave difficolt4, per ostacolare l'avanzata francese furono aperte le dighe e allegate ampie zone. -a un risveglio patriottico antifrancese# accompagnato da una sommossa popolare cambiarono la situazione interna nelle province unite. .li Jrange tornarono al potere con .uglielmo III. !otto la guida di .uglielmo le province unite si fecero pi audaci e riuscirono a coalizzare un'alleanza antifrancese che comprendeva oltre all@elettore di Brandeburgo e dei principi tedeschi Inghilterra e !pagna. La guerra prosegu1 nei paesi bassi spagnoli# con scontri ed assedi infine nel (9I: la pace di 6imega accontentava le due maggiori contendenti a spese della !pagna, le province unite mantenevano intatto il loro territorio la >rancia invece annetteva la >ranca ontea e alcune piazzaforti nei paesi bassi spagnoli. La politica aggressiva di Luigi XIV prosegu1 negli anni successivi con una serie di ulteriori piccole annessioni. 5ochi anni dopo# tuttavia# con l'ascesa di .uglielmo d'Jrange al trono di Inghilterra la situazione internazionale risulter4 profondamente modificata e la politica estera francese trover4 nuovi e pi agguerriti avversari. Intanto in Inghilterra era avvenuta la restaurazione degli !tuart che fu accompagnata dal tentativo di placare i contrasti politici e religiosi nel paese. arlo II emise a tal fine un editto di indennit4 e perdono Din sostanza una amnistia che cancellava i delitti contro la monarchiaE. 5er oltre un decennio i poteri del re e del parlamento rimasero in sostanziale equilibrio# ma nei primi anni I* cominciarono ad emergere motivi di contrasto. arlo II appariva troppo succube Luigi XIV che era divenuto il suo modello politico e dal quale riceveva cospicui finanziamenti. Il parlamento cerc% di porre fine a questa dipendenza dalla >rancia che sembrava favorire un ritorno dell@assolutismo# costringendo il re ad abbandonare l'alleanza francese. ontemporaneamente aveva preso corpo il problema della successione, arlo II non aveva figli legittimi e suo fratello .iacomo# erede designato# si era convertito al cattolicesimo. Vennero cos1 votati dal parlamento alcuni provvedimenti volti a ostacolare una ripresa dell@assolutismo e del cattolicesimo. Il $est &ct del (9I3 stabil1 l'esclusione di tutti i non anglicani dalle cariche pubbliche. 7i difficile soluzione che si rivel% alla fine degli anni I* il problema della successione. 5artigiani ad ogni costo della monarchia e avversari della successione cattolica diedero origine a due opposti schieramenti politici# rispettivamente dei tories e dei Hhigs. I tories erano legati alla chiesa anglicana# i Hhigs erano invece gli interpreti degli interessi commerciali e fautori della libert4 religiosa. 6el (9:( i tories# dopo una lunga e durissima battaglia politica# ebbero la meglio sui Hhigs che avevano

proposto l'esclusione di .iacomo !tuart dalla successione. &lla morte di arlo II# .iacomo II pot" salire al trono senza difficolt4 ma la mancanza di tatto del nuovo sovrano distrusse rapidamente il limitato consenso di cui godeva. .iacomo II minacciava l'ipotesi di una restaurazione papista# nomin% dei cattolici alle cariche governative e intimor1 il paese con un esercito permanente. Infine# la nascita di un@erede maschio gli alien% anche quanti tolleravano il suo cattolicesimo in previsione del passaggio della corona a una delle figlie di primo letto# -aria o &nna# protestanti e sposate con protestanti. 6el (9:: i Hhigs# con l'appoggio dei tories# si rivolsero a .uglielmo d'Jrange# marito di -aria !tuart perch" intervenisse in difesa del protestantesimo inglese. Lo sbarco di .uglielmo in Inghilterra e la fuga di .iacomo II consentirono al parlamento di offrire la corona inglese congiuntamente a .uglielmo e a -aria. La seconda rivoluzione inglese# la gloriosa rivoluzione della tradizione Hhig# vide l'istallarsi di una monarchia costituzionale di nomina parlamentare# che trova nel Bill of /ights il suo testo fondamentale. Il parlamento diede# negli anni successivi# altri contributi alla formazione del sistema politico inglese. >u stabilita l'esclusione dalla successione dei discendenti di .iacomo II# a favore della casa di Pannover e introdusse esplicitamente la norma che il sovrano doveva essere in comunione con la chiesa di Inghilterra. 6e va dimenticato il $olleration &ct che aveva concesso la libert4 religiosa ai dissidenti# pur mantenendo il principio del giuramento alla chiesa anglicana# previsto dal $est &ct# per l'assunzione alle cariche pubbliche. 6el (9:9 si era costituita ad &ugusta# in .ermania# una lega formata da !pagna# Impero# !vezia e Jlanda# per arginare le continue minacce francesi. -a Luigi XIV riprese l'espansione verso i paesi bassi# dove le truppe francesi compirono terribili devastazioni. La guerra della lega di &ugusta Do della grande alleanza dopo l@adesione dell'InghilterraE si protasse con andamento oscillante per nove anni fino alla pace di /iQsHiQ' che stabil1 la restituzione di gran parte dei territori occupati dalla >rancia. -a un conflitto di ben pi vasta portata era destinato ad aprirsi in relazione al problema della successione spagnola. arlo II d'&sburgo<!pagna# era in pessime condizioni di salute e non aveva eredi. os1 Jlanda# Inghilterra e >rancia# prevedendone la morte imminente# trovarono un accordo sulla spartizione del grande impero spagnolo tra i possibili eredi# figli o nipoti delle due sorellastre del re di !pagna D-aria $eresa sposa di Luigi XIV e -argherita $eresa sposa dell'imperatore Leopoldo IE. 6el (I**# alla morte di arlo II# Luigi XIV scopr1 con sorpresa che il nipote >ilippo 7'&ngi% era stato nominato erede universale con la clausola che in caso di accettazione le due monarchie# di >rancia e di !pagna# rimanessero separate. 7opo qualche esitazione Luigi ritenne che >ilippo dovesse accettare la corona spagnola alle condizioni previste dal testamento, cos1 il nuovo re# col nome di >ilippo V# si insedi% sul trono di !pagna. -a nessuna potenza in Auropa era disposta a dare credito alle buone intenzioni del re di >rancia# che aveva del resto cominciato a occupare con proprie truppe i presidi spagnoli nei paesi bassi e in Lombardia. Il maggior avversario era l'imperatore Leopoldo I che aspirava per il figlio cadetto all@intera eredit4 spagnola. L'esercito degli &sburgo d'&ustria prese l'iniziativa in Italia. 6el (I*+# il fronte anti francese schierava l'Impero# l'Inghilterra# le province unite ai quali si affiancarono in seguito 5russia# 5ortogallo# !vezia e il duca di !avoia. La guerra di successione spagnola combattuta in Italia# nei paesi bassi# in .ermania e in !pagna# registr% alcune battaglie decisive ma nessuna veramente risolutiva. 6el (I*) i franco<bavaresi# che puntavano su Vienna# vennero duramente battuti dagli austriaci. Luigi XIV# in un momento di grave difficolt4# inizi% le trattative di pace. -a le eccessive richieste degli avversari lo indussero a riprendere le ostilit4. 6el (I(( la guerra sub1 una svolta. L'arciduca arlo# dopo la morte del padre DLeopoldo IE ereditava il dominio asburgico e diveniva imperatore con il nome di arlo VI. & questo punto una sua ascesa al trono di !pagna < obbiettivo della coalizione anti francese< avrebbe creato un impero di dimensioni pari# se non superiori a quello di arlo V, una soluzione che nessuna potenza poteva auspicare. ontemporaneamente# in Inghilterra# i tories# vincitori delle elezioni# erano favorevoli a porre termine a una guerra patrocinata dai Hhigs e divenuta ormai estremamente costosa. >u allora pi agevole giungere alla pace# che fu firmata da >rancia e !pagna a Utrecht# nel (I(3# con l'Inghilterra# Jlanda e la !avoia# e a /astatt# nel (I()# con l'imperatore arlo VI. L'Inghilterra ottenne alcuni privilegi commerciali dalla !pagna e il riconoscimento delle conquiste di .ibilterra. Luigi XIV vide semplicemente riconosciuta l'attribuzione della corona spagnola a >ilippo# ma con la conferma della separazione tra le due dinastie= accettarono inoltre la successione protestante sul trono inglese. I maggiori vantaggi territoriali spettarono all'&ustria a spese della !pagna, i paesi bassi spagnoli divennero austriaci# ma fu

soprattutto l'assetto della penisola Italiana ad essere profondamente modificato con la fine del dominio spagnolo durato oltre un secolo e mezzo. .li &sburgo ottennero infatti la Lombardia e -antova# il regno di 6apoli# !ardegna e lo stato dei presidi. I !avoia videro premiata la loro politica opportunistica con l'acquisto della !icilia. inserire cartina pag. +:) In .ermania l'ascesa della 5russia nel corso del 9<I** fu dovuta all'energia e alle capacit4 di >ederico .uglielmo il grande elettore. Agli inizi% con la formazione di un esercito permanente e per rafforzare l'esercito fu necessario# secondo un processo comune a tutte le forme di assolutismo# garantirsi entrate regolari. >ederico .uglielmo accett% i finanziamenti della >ranca disposta ad assoldare principi protestanti# sfrutt% i possessi demaniali# ma soprattutto sconfisse i privilegi delle citt4 e della nobilt4 organizzando un efficiente sistema fiscale. In politica estera il grande elettore si inser1 nel conflitto fra !vezia# 7animarca e 5olonia per la supremazia sul Baltico Dprima guerra del nordE ottenendo la fine della dipendenza feudale della 5russia dalla 5olonia. 5resto tale sovranit4 consentir4 a >ederico figlio del grande elettore di ottenere il titolo di re di 5russia. Il rafforzamento della 5russia non modific% sostanzialmente le direttrici dell'espansionismo svedese. 7a sempre aperto ai commerci# il Baltico era# stabilmente inserito negli scambi con l@europa occidentale. La !vezia instaurata la sua egemonia sul Baltico -a i re svedesi nutrivano ulteriori obiettivi di sviluppo territoriale e di controllo soprattutto in direzione della debole 5olonia. 6egli ultimi decenni del 9** arlo XI era riuscito a trasformare la !vezia in uno stato assoluto di tipo francese# diminuendo il potere della nobilt4 e requisendo gran parte delle terre. La ricostituzione di un forte demanio statale mirava a fornire all'esercito una base costante di finanziamenti. os1 il figlio arlo XII pote disporre di un potente esercito per fronteggiare l@attacco congiunto di 7animarca# 5olonia e /ussia Dseconda guerra del nordE. -a i rapporti di forza stavano ormai cambiando e# alla fine della guerra# la !vezia dovette cedere alla nascente potenza russa l'egemonia sul grande mare interno. 7alla fine del 9**# con il regno di 5ietro I il .rande# ebbe inizio un periodo decisivo per il rafforzamento dell'impero russo sia sul piano interno che su quello internazionale. Jbiettivo primario dello zar fu la trasformazione della /ussia in un organismo militare e statale in grado di confrontarsi con i paesi pi progrediti. La necessit4 del rinnovamento# derivava oltre che dalla passione tecnologica dello zar da precise esigenze militari che# secondo un processo consueto# resero necessarie riforme amministrative e fiscali. >u migliorato l'armamento e ampliate le basi di reclutamento con il contributo di tutti i ceti. !chiavi e vagabondi furono i primi ad essere arruolati# ma# non essendo sufficienti# ogni comunit4 fu tenuta a fornire soldati. L'esercito non ebbe pi una organizzazione territoriale ma nazionale. 5ietro dot% la /ussia anche di una marina da guerra# indispensabile per operare nel Baltico che rimase l'obbiettivo principale della sua politica di espansione, la /ussia era infatti priva di sbocchi su mari agevolmente navigabili. Il coordinamento esecutivo e amministrativo fu affidato a un senato di nove membri. Il principio della nobilt4 di servizio fu potenziato al massimo e le carriere statali vennero aperte a tutti# mentre ogni avanzamento fu basato sulla preparazione e sui meriti. 6ei confronti della chiesa lo zar intervenne abolendo il patriarcato e affidando a un sinodo# con un procuratore nominato dal sovrano# la guida della vita spirituale e controllo delle propriet4 ecclesiastiche. 7opo tanti risultati positivi 5ietro fall1 nell'organizzare la sua successione# pur avendo emanato uno statuto che attribuiva allo zar la facolt4 di nominare come suo successore chiunque egli desideri, una forma di designazione testamentaria radicalmente diversa dai principi ereditari delle monarchie occidentali. 7iversit4 che rende ragione dei numerosi complotti militari e aristocratici che determinarono l'ascesa degli zar. L'Europa e il mondo !i pu% dire che# in termini quantitativi# gi4 alla fine delle I** l'Auropa era certamente il continente pi potente e pi ricco. Le origini della supremazia europea stanno in una diversit4 legata alle strutture economiche# diritti di propriet4 e allo sviluppo delle tecnologie. In Auropa mercanti e artigiani non furono ostacolati nelle loro attivit4. A solo l'Auropa vide il sorgere dei liberi comuni# sovrani nei commerci e nelle manifatture# diversi e ostili rispetto al mondo feudale e all'economia chiusa che li circondava. &nche altrove# come in &sia non mancavano dinamici centri mercantili# ma non raggiunsero mai quell'autonomia e capacit4 di iniziativa che

consentiva alle citt4 europee di dar vita ad una nuova civilt4 e alle strutture del capitalismo commerciale. In Auropa# inoltre# la tutela dei diritti di propriet4 garantivano l@accumulo e la possibilit4 di godimento delle ricchezze# costituendo cos1 un incentivo al risparmio e agli investimenti. 0uesti aspetti non avevano le stesse possibilit4 di sviluppo nei grandi imperi asiatici dove la propriet4 non era mai piena# il possesso dei beni era sottoposto al mutevole gradimento del sovrano# dove la ricchezza accumulata era una sollecitazione alla confisca e al prelievo arbitrario. La diversit4 dell'Auropa rispetto al resto del mondo era molto evidente anche nel campo dello sviluppo tecnologico. Lo sfruttamento dell'energia dell'acqua e del vento con le ruote idrauliche e i mulini= negli armamenti e nell'arte della navigazione. La decadenza dell'impero ottomano# che generalmente si ritiene abbia avuto inizio a partire dal (299# data della morte di !olimano I il magnifico# fu un processo lento e complesso. i fu una crisi profonda innanzitutto in ambiti istituzionali con il progressivo allontanamento dei sultani dall'esercizio diretto del potere. .i4 !olimano I# verso la fine del suo regno# aveva affidato i compiti decisivi del governo alla gran visir# a una sorta di primo ministro o un gran cancelliere. Il .ran visir non possedevano il prestigio morale e il carisma che i diversi gruppi dell'impero riconoscevano invece al sultano. >u quindi sempre pi difficile per il governo di Istanbul affermare la propria volont4.. L'Auropa fu invece all'origine di una acuta crisi del sistema militare ottomano. Il 9** eilI** furono infatti secoli di dure sconfitte e proprio sul campo di battaglia i turchi dovettero riconoscere la superiorit4 raggiunta dall'occidente. L'esercito ottomano era ancora molto numeroso# ma molto lento. &nche le armi turche non potevano reggere il paragone con quelle europee. 6el XVII secolo furono tentate alcune riforme per risanare parzialmente il bilancio dello stato e di riorganizzare l'amministrazione. Vi fu anche una ripresa dell'espansionismo ottomano culminato nella conquista di reta# strappata a Venezia. 0uesta nuova proiezione offensiva si infranse nel (9:3 sotto le mura di Vienna# dove l'esercito ottomano si era spinto con l'ambizioso disegno di umiliare l'impero d'&ustria# la potenza rivale nel dominio dei Balcani. 5ersa l'Ungheria# l'impero ottomano si trov% coinvolto in un lungo conflitto su pi fronti. &i tradizionali nemici < Venezia# &ustria 5olonia < si aggiunsero da allora la nascente potenza russa. 7alla fine delle 9** e per tutto il I**# l'impero ottomano fu ripetutamente in guerra con questi paesi e ci furono una serie di paci con cessioni e riannessioni di territori. &lla fine delle I** l@impero ottomano avrebbe visto ridotti i suoi domini nei Balcani. La /ussia aveva conquistato il aucaso# le coste settentrionali del mar nero e la rimea. Indebolita territorialmente# la $urchia fu costretta inoltre a riconoscere alla /ussia e all@&ustria la tutela dei sudditi cristiani dell'impero. $rovava cos1 una prima sanzione formale quella che sarebbe stata in seguito chiamata la questione d'oriente, l'insieme dei problemi relativi al destino dei territori e delle popolazioni balcaniche. $ra il XV e il XVII secolo India# ina# e .iappone# subirono importanti trasformazioni politiche. 6uove dinastie si sostituirono alle precedenti# ponendo fine a situazioni di disordine sociale e istituzionale. In India e in ina# inoltre# i nuovi detentori del potere furono stranieri# invasori giunti fino nel cuore di quelle antiche civilt4 attraverso frontiere deboli. 0ueste popolazioni nomadi# finirono per% con l'essere assorbite all'interno delle civilt4 stanziali. Infatti# dopo le grandi invasioni del 2** e 9** le frontiere dei due stati si chiusero# e questa volta saldamente. 6ella (2+9 un esercito composto da trib afghane guidate da Babur# invase il subcontinente indiano dando vita a quello che# per i tre secoli successivi# sarebbe stato l'impero moghul. Il territorio indiano era stato suddiviso in province e distretti e un'amministrazione capillare assicurava la riscossione delle imposte. $ale sistema venne mantenuto dagli imperatori moghul che spesso si adoperarono concretamente per apportare miglioramenti nell'economia delle singole province. Il vero punto di forza dell'impero era tuttavia esercito. La struttura sociale dello stato moghul era di tipo feudale# con una aristocrazia opulenta# che derivava i suoi poteri dal sultano# ma non poteva trasmetterli ereditariamente# ed una base contadina molto povera= mancava invece una borghesia imprenditoriale. L'arrivo dei nuovi dominatori musulmani aveva riproposto il grave problema della convivenza tra la cultura islamica e quelle indiana. Li separavano tutte le pi importanti regole di vita# dalle tradizioni matrimoniali a quelle alimentari. I musulmani < tutti uguali al cospetto del loro 7io < inorridivano di fronte al sistema ind delle caste che determinavano# una volta per sempre# l'intero destino sociale ed economico degli individui che ne facevano parte. I difficili rapporti tra le due culture furono parzialmente sanati durante regno di &'bar. oinvolgendo direttamente l'aristocrazia ind nell'amministrazione e nella vita politica della stato. 0uesto difficile processo di pacificazione

interna venne per% bruscamente interrotto dalla politica intollerante dell'ultimo grande imperatore moghul, &urangzeb. 0uesti# revoc% tutte le leggi fino allora emanate in favore degli ind. La reazione fu immediata, popolazioni dell'India e sette guerriere si ribellarono. I successori di &urangzeb non riuscirono ad opporsi al crescente potere del sultano ind che uno dopo l'altro si dichiararono autonomi contribuendo alla disgregazione dell'impero. I nuovi stati regionali ind# sorti in seguito alla decadenza dello stato musulmano# non seppero per% darsi una dimensione unitaria e le loro continue ostilit4 avrebbero consentito agli inglesi di conquistare l'India. 6el corso della sua millenaria storia la ina conobbe diverse dominazione straniere. 7al 8*I al (39: sul trono si succedettero ininterrottamente imperatori barbari. I conquistatori# tuttavia# una volta affermata la supremazia politica sulla ina venivano di fatto conquistati al punto di perdere completamente i tratti della cultura di provenienza. 7opo il lungo periodo di dominazione straniera si riafferm% nel XIV secolo la dinastia nazionale -ing che govern% indisturbata fino all'ultima l'invasione di nomadi# provenienti questa volta dalla manciuria. I mancesi crearono un potente regno guidato dalla dinastia 0ing. Il regno della dinastia 0ing sar4 destinato a durare fino al (8(+ ma il consolidamento del potere fu un processo lungo e difficile, al sud la vecchia classe dirigente organizz% una lotta di resistenza che riusc1 a ritardare l'affermazione dei 0ing sull'intera ina. 0uando# poi# la natura del dominio dei 0ing# esso fu# in un primo tempo# improntato a un'aspra politica di repressione e di violenta imposizione delle egemonia mancese= ben presto# per%# si avvi% un processo di integrazione nella cultura e nella civilt4 cinese. La dinastia che 0ing assicur% all'impero cinese un lungo periodo di prosperit4# rispecchiato dal grande sviluppo demografico. Il secolo XVIII fu dunque per la ina un periodo di relativo benessere per il buon andamento del commercio# soprattutto con l'estero. .li imperatori 0ing promossero gli scambi# adottando# provvedimenti di agevolazione dei traffici commerciali. Il ceto mercantile non ebbe tuttavia in ina uno sviluppo paragonabile a quello verificatosi in Auropa. Un ostacolo rilevante all'ascesa e al riconoscimento sociale era sottoposto non tanto dalla tradizionale collocazione dei mercanti nell'ordine pi basso della societ4# quanto dal predominio esercitato dal ceto dei letterati< burocrati che temeva di veder diminuito il proprio potere e prestigio e assorbiva# con il sistema degli esami# le migliori energie intellettuali. Il .iappone del XVI secolo si compone di un'infinit4 di piccoli domini a capo di ciascuno dei quali era un signore che aveva lentamente trasformato il proprio possedimento in una sorta di principato al cui interno godeva di un potere quasi assoluto. &l contrario# il legame di ubbidienza e fedelt4 nei confronti del mi'ado DimperatoreE e dello shogun Dcomandante in capo, di fatto colui che esercitava il governoE si era andato via via allentando. $ale situazione cambi% radicalmente verso la met4 del 2**# grazie anche all'introduzione# da parte dei portoghesi# delle armi da fuoco. L'introduzione delle armi da fuoco contribu1 notevolmente a modificare l'assetto politico del paese. !oltanto i feudi pi vasti e ricchi riuscirono a sopravvivere alle feroce lotta per la supremazia che ben presto sconvolsero il .iappone. !i innesc% cos1 un processo di accentramento del potere che condusse in breve all'unificazione del paese. 5rotagonisti di questa trasformazione furono i tre unificatori. L'ultimo dei tre# $o'ugaHa# a differenza dei due precedenti# ottenne dall@ imperatore il titolo dice shogun. !copo principale dei $o'ugaHa fu quello di assicurare una pace quanto pi possibile duratura e un sicuro ordine sociale. 5er assicurare la pace# per%# era necessario non solo reprimere e controllare l'eversione interna ma anche difendersi da ogni possibile attacco o minaccia proveniente dal mondo esterno. 5er questo motivo il .iappone visse dal (938 al (:2) in un isolamento quasi totale. La politica di pacificazione dei $o'ugaHa rese necessario il ridimensionamento del ruolo e del prestigio della casta guerriera dei samurai, ci% fu ottenuto soprattutto troncando ogni rapporto tra costoro e le campagne# dove come soldati<agricoltori avevano goduto in passato di un notevole potere indipendente. -olti di loro divennero burocrati o alti funzionari# mai i pi# vistisi privare della loro fonte tradizionale di guadagno# finirono con l'impoverirsi. $utte queste misure ebbero l'effetto di infrangere la vecchia struttura feudale e di inaugurare un nuovo tipo di organizzazione economica basato su un'estesa azienda agricola a conduzione familiare# sul lavoro salariato e sulla formazione di un vivace mercato interno. >ino al XIX secolo il solo vero dominio coloniale che gli europei riuscirono a costituire in &sia fu quello spagnolo sulle filippine= per il resto la presenza dell'Auropa in oriente fu soprattutto di carattere commerciale# con piccole basi di appoggio# depositi per le

merci. 6ell@oceano indiano il XVII e il XVIII secolo videro avvicendarsi l@egemonia commerciale prima dei portoghesi# poi degli olandesi infine degli inglesi che# lungo contrastati dalla >rancia# rimasero infine i dominatori dei traffici orientali. Verso la met4 delle 9** la compagnia olandese delle indie orientali costituiva la pi significativa presenza europea in &sia. 5er quasi mezzo secolo# gli olandesi furono padroni del traffico delle spezie. In Indonesia gli agenti della compagnia olandese agivano come rappresentanti dello stato olandese, potevano stipulare contratti# prendere possesso dei territori con diritto di sovranit4# costruire fortezze# armare un esercito e dichiarare guerra. >uori dall'arcipelago# in quelle zone che# come l@India# non erano sotto il diretto controllo della compagnia# il buon andamento degli affari dipendeva esclusivamente dalla capacit4 degli agenti di mantenere relazioni amichevoli con le autorit4 locali, gli olandesi infatti erano pi interessati ai profitti che alle conquiste territoriali. &nche l'inglese compagnia delle indie orientali adott% a lungo la politica accorta degli olandesi# evitando di entrare in conflitto con le autorit4 dei paesi nei quali operava. 6el corso del XVIII secolo la compagnia delle indie orientali inglese and% via via consolidando la sua posizione# fino a diventare pi potente della compagnia olandese delle indie orientali. & contrastare il predominio inglese in India restava ora soltanto la >rancia. La penetrazione francese nel sub continente indiano fu fieramente contrastata dai concorrenti europei. La politica francese in India rimase per molto tempo di carattere esclusivamente commerciale. !olo verso la met4 delle I** il governatore di 5ondicher; tent% di costituire un vero e proprio impero coloniale# mettendosi immediatamente in contrasto con l@Inghilterra. Lo scontro tra le due potenze dur% per pi di vent'anni e fin dall'inizio delle ostilit4 fu chiaro che il dominio sul mare sarebbe stata la carta vincente del conflitto. Il sogno del governatore francese fall1 tuttavia non sotto il peso delle vittorie inglesi# bens1 a causa dell'incomprensione dimostrata in patria verso i suoi piani. 7opo una breve tregua# le ostilit4 ripresero durante la guerra dei sette anni# ancora una volta a causa di avvenimenti sostanzialmente estranei alle rivalit4 delle due potenze in India. 7opo una serie di scontri# che videro la potenza navale britannica sovrastare le forze francesi# gli inglesi posero l@assedio a 5ondicher; e la conquistarono. La >rancia sconfitta dovette abbandonare. /imasta sola a dominare il commercio con l@India la compagnia delle indie orientali inglese trasform% quello che fino ad allora era stato un dominio commerciale in un vero e proprio possedimento coloniale. Veniva per% a verificarsi una situazione anomala, ad avere il dominio sui territori cos1 vasti e popolosi erano funzionari di una societ4 commerciale privata# che misero in atto un sistema di governo basato su diffusi fenomeni di sfruttamento e di corruzione. !olo dopo la met4 del secolo XIX la corona britannica avrebbe assunto il controllo diretto dell@India. 5rimi a giungere in &merica# gli spagnoli furono anche i primi a consolidare il loro impero coloniale. 0uesto impero aveva i suoi pilastri in una amministrazione centralizzata e controllata dalla madrepatria. L'&merica spagnola era divisa in vicereami. &ccanto all'autorit4 suprema dei vicere furono istituite le audiencias# organismi collegiali con compiti giudiziari e amministrativi. Le cariche pi elevate erano di nomina regia e non ereditarie. 5i graduale e pi tarda fu l'organizzazione amministrativa del Brasile portoghese. Il modello fu quello spagnolo# anche in conseguenza dell'unione delle monarchie# di !pagna e 5ortogallo. Una maggiore autonomia fu concessa ai coloni brasiliani e meno rigido fu il monopolio commerciale della madrepatria. L'aspetto forse pi significativo della colonizzazione del Brasile ? che i portoghesi misero in atto su quelle terre il sistema produttivo fondato sulle piantagioni di canna da zucchero e sul lavoro degli schiavi neri. Una vicenda unica e irripetuta nella conquista dell'&merica fu la costituzione dei cosiddetti stati missionari. >in dall'inizio della penetrazione spagnola# fu evidente la violenta contrapposizione tra la volont4 politica di sfruttamento degli indigeni operata dai colonizzatori e i tentativi di protezione offerti da alcuni ordini religiosi. I pi attivi e i pi risoluti nel realizzare questo disegno furono i gesuiti. 6ella regione del 5aragua; furono istituite (3 comunit4 o riduzioni nelle quali vivevano oltre (**.*** indios. Le riduzioni erano organizzate sul principio dell'uguaglianza sociale e della comunit4 dei beni# nel tentativo di costituire una vera e propria repubblica cristiana. 5resto questi villaggi ben organizzati divennero obiettivo dei cacciatori di schiavi. Jbiettivo e condizione di sopravvivenza delle riduzioni era tenerle lontane dalla civilt4 e controllarne le relazioni umane e commerciali. 0uesto filtro e questa mediazione suscitarono presto l'ostilit4 dei coloni europei delle zone costiere# che vedevano ostacolati i propri metodi di impiego della manodopera e le proprie regole di mercato. Lo stato cristiano<sociale dei gesuiti non sarebbero potuto sopravvivere senza il consenso della autorit4 civile. -a quando nel (I2* la

!pagna cedette al 5ortogallo i territori del 5aragua; dove erano situate le riduzioni# gli indios# sostenuti dai gesuiti# posero una resistenza armata. 0uesto fatto forn1 al primo ministro portoghese il pretesto per la chiusura delle riduzioni. Lo sfruttamento monopolistico delle ricchezze del nuovo mondo prevedeva che le colonie spagnole in &merica potessero avere relazioni commerciali solo con la madrepatria. 0uesto sistema chiuso fu costantemente attaccato e aggirato dalla pirateria e dal contrabbando# praticati soprattutto da inglesi# olandesi e francesi. I pirati assalivano e depredavano le navi che trasportavano i metalli preziosi= i contrabbandieri si presentavano di fronte ai porti dell'&merica e# con la complicit4 dell'autorit4 locali# scaricavano e vendevano beni che erano fortemente richiesti nelle colonie e che la !pagna non era in grado di fornire. &gli inizi del I** l'espansionismo commerciale e territoriale francese era destinato a scontrarsi con l@Inghilterra non solo in &merica ma nell'atlantico e in India. -olti erano i paesi europei che partecipavano al sistema di commercio triangolare che caratterizzava l'atlantico Dimbarcare neri in &frica venderli in &merica e riportare in Auropa navi cariche di beni richiestiE. &nche le colonie inglesi del nord &merica entrarono stabilmente in questo circuito. 0uesta nuova presenza allargava l'area controllata dagli inglese e rafforzava un predominio che aveva le sue origini non solo in maggiore dinamismo finanziario e commerciale# ma anche in una potenza navale superiore a quella di ogni altro avversario. $ale predominio ? evidente per gran parte del I**. In uno dei settori pi importanti# quello del commercio degli schiavi# l@Inghilterra ottenne con la pace di Utrecht del (I(3# oltre che acquisizioni territoriali# il monopolio della tratta verso le colonie spagnole. on il travolgente successo sui francesi nella guerra dei sette anni# l'egemonia inglese si defin1 e si consolid%. $uerre e egemonia nell'Europa del %00 >ra il (I** e il (I93 emerse e si accentu% un conflitto su scala mondiale tra Inghilterra e >rancia. Un conflitto per il predominio commerciale si trasform% progressivamente in lotta per i possessi territoriali in &merica settentrionale e in India = un confronto che protrattasi anche negli anni della rivoluzione francese e dell'impero napoleonico# ? chiamato dagli storici americani la seconda guerra dei cent'anni. I contrasti e le guerre che caratterizzarono l'Auropa dopo il (I()# pur vedendo le due potenze schierate sempre in campi opposti# furono scatenate anche da motivazioni e occasioni di altra natura. L'Inghilterra# infatti# persegu1 una politica europea mirante sostanzialmente a difendere la situazione consolidatasi dopo la guerra di successione spagnola e tutel% quindi il principio dell'equilibrio fra le potenze# evitando pesanti impegni bellici sul teatro europeo. La >rancia invece cerc% soprattutto di mantenere e consolidare il ruolo di principale potenza continentale e si inser1# quindi# in tutte le occasioni di conflitto. 6el (I+*# pochi anni dopo la conclusione della guerra di successione spagnola# si registrarono i primi mutamenti di sovranit4 territoriale. Assi fecero seguito alle trattative diplomatiche rese indispensabili per arginare il dinamismo politico e militare della !pagna che# insoddisfatta degli assetti europei# aveva avviato un nuovo conflitto. 6ella (I(I< (: la !pagna aveva invaso la !ardegna austriaca e la !icilia sabauda. -a l'intervento della flotta inglese si rilever4 decisivo. L'accordo fra le potenze D>rancia# Inghilterra# province unite e &ustriaE# raggiunto a Londra nel (I(: e sottoscritto dalla !pagna nel (I+*# riconferm% sostanzialmente i termini della pace di Utrecht. In Italia i !avoia dovettero cedere la !icilia all'&ustria# avendo in cambio la !ardegna su cui spostarono il titolo regio. Una nuova contesa internazionale ebbe inizio nel (I33# legata al problema della successione in 5olonia. 6ato nell'Auropa centro<orientale# questo conflitto port% profonde modifiche soprattutto nella penisola Italiana, l'apparente contraddizione va ricondotta al ruolo svolto dall'&ustria in questo contesto. 5er comprendere a fondo la politica austriaca di questi anni# va ricordato che fin dalla (I(3 l@imperatore arlo VI con la prammatica sanzione aveva modificato le regole tradizionali di successione della casa d'&ustria ammettendovi anche le figlie femmine. !i trattava di evitare quanto era accaduto agli &sburgo di !pagna. 7a allora l'obiettivo principale di arlo VI divenne quello di ottenere il riconoscimento della prammatica sanzione da parte delle maggiori potenze# il che spiega una certa propensione austriaca alla trattativa e la disponibilit4 a cedere parte dei propri domini. 6el (I33 concrete rivalit4 furono dunque riattivate nell'Auropa continentale dalla questione polacca. !econdo il particolare sistema vigente in 5olonia i re venivano eletti dall'assemblea dei nobili. Le elezioni a grande maggioranza di !tanislao Leszcz;ns'i# candidato dalla >rancia e suocero di Luigi XV#

determin% intervento russo che impose l'elettore di !assonia# >ederico &ugusto# sostenuto anche dall@&ustria. La guerra che ne segu1 tra >rancia# !pagna e !avoia# da una parte# e &ustria# dall'altra# si svolse prevalentemente in Italia. 6el (I32 tuttavia i francesi raggiunsero un accordo con gli austriaci e la pace# stipulata a Vienna nel (I3:# determin% nuovi importanti modifiche In >rancia e in Italia. & !tanislao# come compenso per la rinuncia alla 5olonia fu assegnato il 7ucato di Lorena. Il duca >rancesco !tefano di Lorena fu compensato con il .ran 7ucato di toscana. arlo di Borbone# duca di 5arma figlio di >ilippo V di !pagna ottenne il regno di 6apoli e la !icilia. 7ue nuove dinastie si istallarono cos1 in Italia# i Borbone a 6apoli e i Lorena in toscana. inserire cartinapag3)8 6el (I)*# dopo poco la morte di arlo VI d@&sburgo e l'ascesa al trono della figlia -aria $eresa# il giovane re di 5russia >ederico II invase e occup% la !lesia. La successione austriaca# che sembrava ormai garantita e tutelata# fu occasione di un'altra guerra. Il fattore nuovo fu l'espansionismo prussiano# ma presto si aggiunsero le pretese alla successione dell'elettore di Baviera# imparentato con gli asburgo# sostenuto dalla >rancia. 6el blocco anti austriaco entrarono anche !pagna e 5russia# mentre alleate dell'&ustria furono Inghilterra #Jlanda e in seguito i !avoia. La guerra che si combatte non vide vittorie o sconfitte decisive. on la pace stipulata ad &quisgrana# l@&ustria ottenne riconoscimento definitivo della prammatica sanzione# ma dovette cedere la !lesia alla 5russia e il 7ucato di 5arma a >ilippo# fratello del re di 6apoli arlo di Borbone. L@&ustria non si era rassegnata alla perdita della !lesia e allo smacco subito, riteneva quindi suo obiettivo primario costituire un fronte che abbattesse la nuova potenza prussiana. on la promessa della cessione dei paesi bassi# la &ustria riusc1 ad allearsi con la >rancia. >rancia e &ustria# secolari nemiche e ora alleate# potevano contare anche sull'alleanza con la /ussia# mentre la 5russia s1 era legata all'Inghilterra. 5er >rancia e Inghilterra il conflitto ebbe dimensioni mondiali e si concluse con gravi mutilazioni dei possessi francesi d'oltremare e col riconoscimento della supremazia inglese. !ul continente europeo fu la 5russia# sentendosi accerchiata# a dare inizio a quella che sarebbe stata chiamata la guerra dei sette anni. La guerra ebbe a lungo un andamento incerto# quando >ederico II sub1 una vera e propria disfatta ad opera dei russi. 0uando la situazione appariva ormai compromessa alla morte della zarina Alisabetta# fiera avversaria di >ederico# e l'ascesa al trono di 5ietro III# suo fervente ammiratore# salvarono la 5russia. 6el (I9+ una pace separata fu stipulata con la /ussia. 5ochi mesi dopo venne firmata anche la pace fra &ustria e 5russia. 6ulla era cambiato, la !lesia rimase infatti alla /ussia. 6ell'Auropa centrale la /ussia non solo trasse vantaggio dalle iniziative militari di >ederico II e dalle debolezze interne ed internazionali dell'&ustria# ma pot? ulteriormente avvantaggiarsi a spese della 5olonia. 6el (II+ >ederico II concluse con /ussia e &ustria un accordo che priv% la 5olonia di un terzo del suo territorio. &lla fine degli anni :* tentativo di trasformare il paese in una monarchia costituzionale e la redazione di una costituzione suscitarono forti opposizioni interne e fornirono il pretesto per una seconda spartizione fra /ussia e 5russia. Una sollevazione popolare a sfondo democratico cerc% nel (I8) di rovesciare il predominio russo. -a gli insorti furono sconfitti. !i giunse cos1 nel (I82 alla terza spartizione fra /ussia# 5russia e &ustria e alla scomparsa della 5olonia come stato autonomo. !olo dopo la prima guerra mondiale la nazione polacca avrebbe potuto ricostituirsi in organizzazione statale indipendente. La societ di ancien regime on ancien regime si indica il sistema politico esistente in >rancia prima della rivoluzione del (I:8. L'espressione ancien regime ? divenuta sinonimo di societ4 tradizionale# preindustriale# anteriore cio? a tutti i fenomeni di modernizzazione economica e politica determinati dalla rivoluzione industriale e dalla rivoluzione francese. onsiderata tendenzialmente immobile con andamenti ciclici di progresso e regresso# la societ4 di ancien regime sub1 in realt4 nel corso delle I** alcune profonde trasformazioni. &vvio di una crescita demografica le cui ragioni sono incerte. In molte regioni si ridusse la mortalit4# in altre questa riduzione fu accompagnata dall'incremento della natalit4. L'abbassamento dell'et4 matrimoniale nel I** fu uno dei segni che il comportamento demografico stava cambiando. Lo sviluppo demografico fu pi intenso nelle citt4 che nelle campagne soprattutto nelle capitali e nelle citt4 portuali. Vi sono altri aspetti che rendono particolarmente significativa la differenza fra la societ4 di ancien regime e la realt4 contemporanea# ad esempio quelli relativi alla composizione della famiglia e alla

consistenza numerica dei domestici e del clero. 6ell'et4 preindustriale la famiglia era l'unit4 produttiva<base e per questa epoca molti storici e sociologi hanno sostenuto l'esistenza di una tipologia dominante# costituita dalla famiglia estesa o allargata# in cui convivono almeno tre generazioni. 5osteriore alla rivoluzione industriale e all'incremento dell'urbanizzazione sarebbe invece la famiglia nucleare o coniugale# formata dai soli genitori e figli. 5resenti in ogni tipo di struttura familiare# in diretto rapporto con i livelli di ricchezza# erano domestici e servi# mentre nelle famiglie artigiane convivevano spesso apprendisti e garzoni. 6ei paesi cattolici una aliquota importante della popolazione era rappresentata dal clero. La societ4 di ancien regime era una societ4 fondamentalmente agricola. 6on solo l'agricoltura era la principale attivit4 economica# ma la maggioranza della popolazione era formata da contadini. .li strati superiori della societ4 erano costituiti da proprietari terrieri e la terra era la principale fonte di ricchezza e di possibile ascesa sociale. 6ell'Auropa del I** la propriet4 terriera era per molti versi ancora di tipo feudale, sottoposta cio? a una serie di vincoli che limitavano l'uso e i redditi. 6el XVIII secolo il regime feudale aveva perso o attenuato molti dei suoi caratteri originari# ma rappresentava comunque un insieme di diritti e di privilegi che pesavano duramente sulla vita dei contadini e sulle possibilit4 di sviluppo delle attivit4 agricole. &i prelievi feudali# si sommavano anche le tasse pagate allo stato in >rancia come in tutti i paesi cattolici# doveva essere versata la decima alla chiesa. 6on vi era servaggio in Inghilterra# dove il regime feudale era praticamente scomparso gi4 nel XVII secolo. In declino il feudalesimo in !pagna ma egualmente dure rimanevano le condizioni di vita dei contadini. In Italia meridionale e in !icilia# i prelievi in denaro e in natura delle prestazioni personali erano cos1 ampi da far ritenere che il regime feudale fosse particolarmente vessatorio. In pieno vigore nel Lazio# la feudalit4 era generalmente scomparsa nel resto dell'Italia centrale e in quella settentrionale. La societ4 preindustriale era una realt4 per molti aspetti statica# dominata dalle permanenze. -a al suo interno vedeva emergere# in alcuni paesi i fattori di mutamento destinati a rovesciare l'assetto tradizionale. L'Inghilterra fu il paese in cui le strutture agrarie e cambiarono pi profondamente. Le trasformazioni avvennero in seguito alle recensioni dei campi aperti e delle terre comuni e all'introduzione di nuove tecniche e colture. Il sistema dei campi aperti caratterizzava nel 9** le campagne inglesi, era costituito da appezzamenti non recintati# contigui# ma in propriet4 individuale. Le consuetudini prevedevano che su questi campi# dopo il raccolto# tutti gli abitanti del villaggio potessero spigolare o inviare gli animali al pascolo. 7i propriet4 collettiva erano invece le terre comuni destinate al pascolo e alla raccolta di legno. Le recensioni miravano a una pi chiara definizione della propriet4 e una coltivazione pi razionale# libera dagli obblighi consuetudinari della comunit4 e dai vincoli dell'auto consumo# pronte invece a recepire le esigenze del mercato agricolo. Le campagne del I** erano anche sede di un'importante attivit4 di produzione industriale eseguita a domicilio dai contadini nelle pause del lavoro e durante la stagione morta. 0uesta industria rurale domestica era dedita prevalentemente alle principali operazioni tessili. Le campagne offrivano una manodopera a basso costo# utilizzabile in modo elastico# ampliandone o riducendone le dimensioni in rapporto tra la domanda del mercato. L'industria domestica rurale consent1 di rispondere con una certa efficienza allo sviluppo della domanda interna e internazionale e offr1 ai contadini poveri l'occasione di sfuggire all'ingrata condizione di un precario lavoro agricolo. 6ell'Auropa preindustriale si afferm% inoltre il sistema della manifattura. La manifattura ? l'organizzazione del lavoro in cui un imprenditore concentra in un unico laboratorio o officina pi operai che svolgono# per lo pi manualmente tutte le fasi del processo produttivo. !A per la societ4 industriale il concetto impiegato usualmente ? quello di classe# per la societ4 di ancine regime va adottato quello di ceto. Una societ4 per ceti $ale ci appare l'ancien regime, una realt4 caratterizzata dal prevalere# nelle stratificazioni sociali# dell'appartenenza per nascita# da una sostanziale staticit4 e da una strutturale diseguaglianza giuridica. hi nasceva nobile rimaneva $ale tutta la vita= il contadino aveva pochissime probabilit4 di uscire dal suo status. L'appartenenza a un ceto comportava il godimento di certi diritti e l'esclusione da altri. La societ4 per ceti trovava sanzione ufficiale nell'ordinamento politico di molti stati che mantenevano rappresentanze assemblee per ceti. C possibile misurare l'entit4 del successo della monarchia assoluta in rapporto alla resistenza dei ceti. $ale successo era stato pieno in >rancia Ddove gli stati generali# organismo rappresentativo dei ceti# non si riunivano piE# in !pagna# in 5russia. -a anche le organizzazioni politiche repubblicane avevano strutture di governo fondate sulla diversit4 dei ceti e non sulla uguaglianza dei diritti politici. 6ella societ4

preindustriale una percentuale elevata della popolazione era costituita da poveri. La condizione del povero era largamente accettata dalla tradizione cristiana e la povert4 era considerata non solo un valore in s"# una virt# ma anche la testimonianza di una elezione divina. >ra il (2+* e il (23* si determin%# per%# una profonda trasformazione dell'atteggiamento nei confronti dei poveri. 0uesta trasformazione ebbe fra le sue cause innanzitutto l'incremento demografico. ambiando le dimensioni quantitative del fenomeno# cambi% anche l'immagine del povero# sempre pi spesso indicato come possibile elemento di disordine sociale. L'assistenza aveva un costo elevato e la presenza dei poveri nel tessuto urbano rappresentava un pericolo# un rischio. i fu poi sempre di pi uno sviluppo dell'etica del lavoro che tendeva sempre meno ad accettare chi viveva di elemosina. 6on si trattava di negare la povert4# ma di controllarla e di disciplinarla. !i deline% la necessit4 di distinguere fra poveri veri e falsi# buoni e cattivi# inabili e abili al lavoro. !i punirono gli accattoni e i vagabondi e apparve essenziale imporre l'obbligo del lavoro. Le prime riforme a questo problema consistettero nella realizzazione di strutture centrali per l'assistenza# nella repressione della mendicit4 e nel tentativo di impiegare i poveri nei lavori pubblici. 0ueste iniziative non si rivelarono sufficienti e la necessit4 di un controllo della mendicit4 port% ad una ulteriore svolta nella politica assistenziale, poveri# vagabondi# mendicanti cominciarono ad essere internati e reclusi in ospizi o ospedali appositamente costituiti. Illuminismo e riforme La vita culturale del XVIII secolo fu dominata da un grandioso movimento intellettuale che in omaggio al ruolo rischiaratore assegnato alla ragione# ? stato chiamato il Illuminismo. La >rancia fu il maggiore centro di diffusione di questo movimento. 6ell'Illuminismo convergono posizioni e orientamenti# interessi e riflessioni molto diversi e talora antitetici ma ? possibile individuare alcune caratteristiche comuni e unificanti. >ra queste innanzitutto il modo di considerare la ragione# di cui non solo vengono esaltati i poteri# ma ? anche proposto un impiego libero e spregiudicato. La ragione ? in grado di vagliare criticamente la realt4# la critica illuminista investe soprattutto le istituzioni politiche e religiose. Bersaglio centrale degli illuministi furono la chiesa e le confessioni religiose in genere# considerate fonti di ignoranza# matrici di superstizione e pregiudizi, in questo senso l@Illuminismo fu un movimento profondamente laico. Una delle opere pi importanti delle pensiero illuminista fu quella di -ontesquieu ovvero lo Kspirito delle leggiL# libro composito in cui confluiscono considerazioni politiche# morali e giuridiche. In questa opera dopo aver descritto i caratteri dei tre sistemi politici fondamentali < repubblica# monarchia e dispotismo < -ontesquieu sottolinea l'importanza dei corpi intermedi Dinnanzitutto i parlamentiE come antitodo alla degenerazione delle monarchie in dispotismo. 7all'esame del sistema politico inglese trasse la convinzione dell'importanza della separazione dei poteri# legislativo# esecutivo e giudiziario. L'esperienza del viaggio# tipica degli intellettuali# degli artisti# sollecit% quella sistematica curiosit4 e comparazione dei caratteri dei costumi dei popoli# delle condizioni naturali e climatiche# delle forme dell@ attivit4 economica. La realizzazione culturale pi significativa dell'Illuminismo francese fu un'opera collettiva# l'enciclopedia o dizionario ragionato delle scienze# delle arti e dei mestieri# i cui curatori furono 7iderot# d'&lembert e d'Polbach. Un altro importante pensatore e autore illuminista fu /ousseau. I primi suoi scritti che suscitarono l'attenzione del pubblico furono Kil discorso sulle scienze le artiL e il Kdiscorso sull'origine i fondamenti dell'ineuguaglianza fra gli uominiL# nei quali /ousseau criticata radicalmente la societ4 e le istituzioni# e guarda alla storia come progressiva decadenza e corruzione# rispetta a uno stato originario in cui gli uomini erano innocenti e uguali. >ondamento dell'ineuguaglianza era stata l'introduzione della propriet4 privata. 0ueste posizioni# che rovesciavano la visione tipicamente illuminista della societ4 in termini di progresso e incivilimento# determinarono la rottura di /ousseau con il mondo degli enciclopedisti. $uttavia egli non si fece sostenitore di un ritorno a un mitico stato di natura# ma elabor% una proposta di rifondazione della societ4 e dell'uomo nel suo progetto politico esposto nella Kcontratto socialeL. 5er ricreare le condizioni dell'uguaglianza /ousseau ipotizz% un patto sociale in cui i singoli si uniscono in un corpo organico rinunciando ai loro interessi particolari in funzione del bene comune. La volont4 generale ? l'espressione di questa nuova comunit4 sociale. 0uesto modello sociale ha la possibilit4 di realizzarsi solo in un regime di democrazia diretta in cui la sovranit4 ? inalienabile

e nessuno pu% essere delegato ad esercitarla nel nome del popolo. Un altro aspetto della straordinaria ricchezza delle pensiero illuminista ? testimoniato dalla nascita di una nuova scienza# l'economia politica. $ra i maggiori esponenti in questa nuova scienza si possono ricordare &dam !mith in cui nella sua opera# Kricerche sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioniL# postul% l'esistenza di un ordine naturale nel quale# se ciascuno ? lasciato agire liberamente secondo il proprio interesse particolare# necessariamente contribuisce al benessere collettivo e alla felicit4 generale. Un agire che va al di la delle originarie intenzioni individuali e che appare guidato da quella che !mith chiama una mano invisibile. &l centro del modello economico di !mith sta il concetto di lavoro produttivo# misura del valore di scambio delle merci e unica fonte della ricchezza sociale. L'espansione del sistema ? dunque legata all'incremento della produttivit4# a sua volta garantita dalla crescente divisione del lavoro# dal reinvestimento continuo dei profitti e dalla innovazione tecnologia. -olto importanti furono i viaggi e le scoperte che questi intellettuali fecero in tutto il mondo cos1 i libri di viaggi e le descrizioni dei costumi e delle abitudini delle popolazioni selvagge favorirono l'embrionale costituzione di quell'insieme di osservazioni che sfoceranno# nel secolo successivo# nella antropologia culturale e nell@etnologia. $utti i paesi europei parteciparono# in maggiore o minor misura# al movimento illuminista. Un tratto accomuna intellettuali# riformatori e pubblico colto, la convinzione di essere tutti partecipi di una grande opera di rinnovamento che non conosceva confini nazionali. 0uesto cosmopolitismo e questa circolazione delle idee furono gli elementi portanti della cultura dell@elites. Le origini dell'Illuminismo nel mondo tedesco furono legate alla lotta contro il dogmatismo e l'autoritarismo della chiesa luterana. Il punto pi alto dell'Illuminismo tedesco fu raggiunto dall'opera di Oant che# nella Kcritica della ragion puraL# attu% la cosiddetta rivoluzione copernicana nel campo della conoscenza. 5articolarmente ricco fu l'apporto dell'Italia al movimento illuminista soprattutto per l'attenzione rivolta ai problemi dell'economia e degli ordinamenti giuridici. I maggiori esponenti dell'Illuminismo italiano furono, -uratori# Vico= grande centro dell'Illuminismo italiano fu -ilano dove intorno alla rivista Kil caff?L# impegnata nella lotta per le riforme# si raccolsero esare Beccaria e i fratelli &lessandro e 5ietro Verri. Importante opera di esare Beccaria fu Kdei delitti e delle peneL un@analisi del sistema giudiziario e gli argomenti contro la pena di morte e la tortura# a favore della pubblicit4 del processo e della prevenzione del delitto. -olto importante# si ? detto# fu la circolazione internazionale delle idee e delle opere come uno degli elementi caratterizzanti anche di questo periodo, e grande importanza ebbero le estese trame dei contatti epistolari e l'aumentato numero dei periodici e dei giornali. -a uno dei maggiori centri propulsivi delle nuove idee dei programmi riformatori fu la massoneria. !etta segreta nata in Inghilterra la massoneria accolse al suo interno nobili# borghesi e intellettuali accumunati dalla battaglia per la tolleranza# dalla lotta al fanatismo e all@oscurantismo religioso# in nome della filantropia# della fratellanza universale e della certezza sull'efficacia dei lumi. &ll'interno del movimento illuminista ? possibile individuare gli elementi di un disegno riformatore che mirava alla modernizzazione dello stato e al raggiungimento della felicit4 pubblica. La traduzione pratica di questi elementi di riforma rappresent% il tratto pi significativo della politica interna di molti paesi europei nella seconda met4 del secolo XVIII. Il problema nodale dei regimi assoluti# quello dell'amministrazione finanziaria e fiscale# appariva in >rancia sostanzialmente risolto in virt della centralizzazione regia. Le altre monarchie assolute avvertirono# quindi# l'esigenza di introdurre maggiore efficienza e razionalit4 nell'amministrazione e di allargare i poteri dello stato. Un'esigenza che le portava inevitabilmente a scontrarsi con quel sistema di privilegi# fiscali e giuridici# di cui godevano la nobilt4 e il clero, un insieme di diritti una struttura di potere che costituivano il fondamento del consenso alla monarchia da parte dei ceti dirigenti tradizionali# ma anche un limite essenziale allo sviluppo della societ4 civile e dell'economia. .ran parte della storia politica e istituzionale delle I** ruota attorno alla asse rafforzamento dello stato<riduzioni e ridefinizione dei privilegi. In questo quadro va valutata la felice congiunzione creatasi tra iniziativa dei sovrani e programmi riformatori degli illuministi, una breve stagione# collocata tra gli anni cinquanta e ottanta# comunemente definita assolutismo illuminato. Il primo e pi deciso intervento riformatore invest1# nei paesi cattolici# i poteri della chiesa e degli ordini religiosi. >u avviata una politica ecclesiastica caratterizzata dalla volont4 di estendere la giurisdizione il controllo dello stato sulla vita e l'organizzazione delle chiese nazionali DgiurisdizionalismoE e addirittura quella sorta di struttura giuridica parallela rappresentata dai diritti e di privilegi ecclesiastici. $ra gli argomenti che alimentavano la

polemica contro la chiesa# ve ne erano alcuni che potremmo chiamare di pubblica utilit4, i conventi e la vita monastica apparivano espressioni di parassitismo= le cospicue propriet4 terriere della chiesa# difese dai vincoli di manomorta Dche ne impediscono la venditaE# erano ormai un ingiustificato ostacolo a quella circolazione dei beni e delle ricchezze che era ritenuta un potente stimolo al benessere dei popoli. Il risultato pi appariscente e significativo fu l'espulsione della compagnia di .es da molti paesi europei. 6ell'altro grande settore di intervento dell@assolutismo illuminato# quello amministrativo# le riforme mirarono a rendere pi razionale la macchina statale sia ai vertici che alla base. L'obiettivo era quello di definire le competenze dei singoli organismi# di concentrare le decisioni. !i Venne cos1 formando quella struttura organizzata in dipartimenti o ministeri con cui ancora oggi identifichiamo l'amministrazione pubblica. Le finanze rimanevano al centro della preoccupazione dei governi. Una parte cospicua delle entrate veniva destinata alle spese militari e proprio dall'esigenza di risanare le finanze dissestate dalle guerre venivano le maggiori sollecitazioni alla riorganizzazione del sistema fiscale. In molti stati# ma soprattutto in &ustria e nei suoi domini# fu avviata l'imponente impresa della redazione di un catasto dei beni terrieri e immobiliari destinata a migliorare e a differenziare l'imposizione fiscale. Infine un limite invalicabile al riformismo settecentesco fu quello posto dalla struttura del privilegio# nobiliare innanzi tutto# contro il quale le monarchie illuminate non potevano spingersi senza mettere in discussione le loro stesse basi di legittimazione. Le monarchie che con maggior continuit4 si impegnarono nella realizzazione di un programma di riforme furono l@&ustria e la 5russia. 7urante il lungo regno di -aria la $eresa furono realizzate le principali riforme nell'impero asburgico. L'imperatrice prese una complessa serie di provvedimenti tesi a ridurre i particolarismi locali e a separare competenze e attribuzioni ancora confuse. La redazione del catasto consent1 di tassare anche le terre dei nobili. Un regolamento fiss% i criteri per l'istruzione primaria obbligatoria sollecit% le parrocchie e le autorit4 signorili a istituire le scuole locali. -aria $eresa avvi% poi una serie di interventi nei confronti delle prerogative del clero, la censura pass% nelle mani dello stato= divenne progressivamente abolita l'inquisizione. >u proprio il giurisdizionalismo che diede la maggiore notoriet4 a .iuseppe II quando successe alla madre -aria $eresa. La politica ecclesiastica di .iuseppe II intese unificare nelle mani dello stato i poteri sul clero nazionale# sottraendoli al pontefice e ai suoi rappresentanti. 6el (I:( in nome di una visione attiva e produttiva della tolleranza furono abolite le discriminazioni nei confronti di protestanti e greco<ortodossi e# con la concessione dei diritti civili# emancipati gli ebrei. In molti altri campi .iuseppe II ha accentuato con decisione la prudente politica innovatrice della madre. 6ella legislazione criminale introdusse il cosiddetto codice penale giuseppino# il primo veramente moderno# con questo furono ridotti i casi puniti con la pena di morte e soppressa la tortura. .iuseppe introdusse il matrimonio civile# la libert4 di stampa e vennero abolite le servit personali. Il breve regno di .iuseppe II fin1 sotto il segno delle ribellioni autonomistiche. Il suo successore# il fratello Leopoldo II fu costretto a pacificare dell'impero ritirando i provvedimenti pi radicali e ponendo fine al progetto pi ampio e pi conseguente dell@assolutismo illuminato. &gli occhi dei contemporanei# >ederico II re di 5russia# rappresent% la pi compiuta personificazione del sovrano illuminato. Il dualismo fra principi illuminati e politica di potenza caratterizz% non solo la personalit4 di >ederico II# ma la vicenda storica della 5russia# al tempo stesso potenza militare e stato della filosofia e della scienza. >ra i primi e pi significativi interventi riformatori di >ederico furono la semplificazione del sistema giudiziario con l'apprestamento di un codice di procedura e di un codice civile e la formazione di una magistratura di carriera e l'istituzione# per la prima volta in Auropa# dell'istruzione elementare obbligatoria. 5ilastri dello stato prussiano rimanevano l@esercito e la burocrazia= il corpo degli ufficiali e i livelli superiori dell'amministrazione erano interamente reclutati nella nobilt4 e >ederico II riusc1 a realizzare un'impresa nella quale erano falliti tutti gli altri sovrani del tempo, quella di trasformare la nobilt4# un ceto guerriero in declino in tutta Auropa# in una aristocrazia militare disciplinata dallo stato e profondamente legata al suo principe. &nche aterina II di /ussia fu una sovrana illuminata ma nel suo caso i propositi e gli intenti superarono di gran lunga le effettive realizzazioni nel campo delle riforme. aterina convoc% una commissione composta da rappresentanti della nobilt4# delle citt4 e dei contadini liberi# per la redazione di un nuovo codice. La requisizione dei beni della chiesa greco<ortodosso l'abolizione dei monopoli e dei vincoli alle attivit4 commerciali e manifatturiere# ora consentita anche ai contadini# furono tuttavia significativi provvedimenti a favore dello sviluppo

economico. L'arretratezza e le resistenze della /ussia tradizionale fecero s1 che gli interventi riformatori di aterina si muovessero verso la definizione e l'organizzazione di una societ4 per ceti= mentre la societ4 per ceti era messa in crisi nel resto d'Auropa# indebolita in seguito al rafforzarsi delle prerogative dello stato# in /ussia venne definendosi allora ordinatamente per la prima volta. In Italia alla vivacit4 e diffusione del pensiero illuminista corrispose un@iniziativa riformatrice limitata solo ad alcuni stati e regioni# come la Lombardia e la toscana# domini diretti dell@&ustria e il regno di 6apoli. 6el regno di 6apoli uno slancio giurisdizionalista e anti< curiale accompagn% il regno di arlo di Borbone che oltre alla redazione di un catasto non molto altro fu realizzato. $ale esiguit4 dei risultati ? tanto pi sorprendente se messa in rapporto con l'ampiezza del dibattito e della ricchezza di proposte del ceto intellettuale. &l centro dell'interesse degli illuministi meridionali fu sempre pi presente l'analisi delle condizioni sociali ed economiche. 6el 7ucato di -ilano# dominio dell'impero asburgico# vennero realizzate# in ossequio ai principi di uniformit4 e centralizzazione# le stesse riforme nel campo dell'istruzione# della codificazione# della politica ecclesiastica e fiscale# che erano state avviate negli strati ereditari della casa d'&ustria. !alvo che per il catasto# la cui preparazione fu solo avviata# tutti gli interventi pi tipici dell'assolutismo illuminato furono sperimentati nel .ran 7ucato di toscana durante i venticinque anni del governo del gran duca 5ietro Leopoldo Dfratello di .iuseppe IIE futuro imperatore d'&ustria. Il riformismo toscano fu contraddistinto da una marcata propensione per le soluzioni pratiche e tecniche e da una certa insofferenza per gli eccessi di teorizzazione. 6ella politica ecclesiastica# oltre all'applicazione dei principi giurisdizionalisti# furono soppressi numerosi conventi. La toscana fu il primo paese ad accogliere# nel codice penale i principi del Beccaria, non solo la tortura# ma anche la pena di morte venne abolita= sul piano procedurale fu riconosciuto all'imputato il diritto alla difesa e resa obbligatoria la motivazione della pubblicazione delle sentenze. &lle origini della rivolu"ione industriale on una serie di profondi mutamenti nelle forme di produzione prese avvio in Inghilterra# tra la fine delle XVIII e gli inizi del XIX secolo# la rivoluzione industriale. 0uesto fu un rapido cambiamento irreversibile e radicale. >u una fase di sviluppo economico senza precedenti che ha modificato profondamente un assetto economico<sociale stabile. Il passaggio da una economia agricolo<artigianale a una economia industriale# fondata sulla fabbrica. Le ragioni per cui la rivoluzione industriale si verific% inizialmente in Inghilterra e i fattori che concorsero a determinarla furono, essenzialmente lo sviluppo raggiunto dal commercio# nelle caratteristiche della sua agricoltura# nell'incremento della popolazione# nelle forme particolari della sua organizzazione politica. 6ei primi 2* anni delle XVIII secolo il commercio inglese rafforz% le sue posizioni su scala mondiale. La riduzione dei rischi legati al commercio oltremare e l'aumento dei profitti# insieme alla politica del governo consentiranno l'ingresso nel settore di uomini nuovi e il dispiegarsi della libera iniziativa. Londra svilupp% una rete sempre pi estesa di servizi di credito e assicurativi# assumendo il ruolo di capitale finanziaria di tutta l'Auropa. Il controllo del mercato internazionale forn1 alle manifatture britanniche la possibilit4 di un rapido e poco costoso approvvigionamento di cotone grezzo# materia prima essenziale alla nascita della moderna industria tessile. 6el corso del I** l'assetto proprietario e delle strutture produttive dell'agricoltura inglese subirono cambiamenti tanto profondi da generare quella che pu% essere definita una vera e propria rivoluzione agricola. Il possesso delle terre si concentr% nelle mani di pochi grandi e medi proprietari con la costituzione di ampie unit4 di produzione. Le tradizionali figure di piccoli proprietari e dei contadini autonomi andarono diminuendo di numero e furono sostituite progressivamente da un nuovo ceto di braccianti. 0uesta trasformazione degli assetti proprietari# dovuta al fenomeno delle recinzioni e della privatizzazione delle terre comuni# fu accompagnata dalla introduzione di nuove tecniche agricole e dall'adozione di nuovi sistemi di rotazione. La drastica riduzione dell'autoconsumo# legata al diffondersi del lavoro salariato nelle campagne# e la crescita dei redditi agricoli promossero la formazione di un vivace mercato interno grazie anche al miglioramento delle vie di comunicazione. !trettamente intrecciata alle trasformazioni del mondo rurale fu la rivoluzione demografica. 0uesta fu dovuta soprattutto al notevole aumento della natalit4 la cui causa principale fu il progressivo abbassamento dell'et4 del matrimonio e un aumento dei matrimoni stessi. La rivoluzione demografica rese disponibile all'industria nascente una

manodopera numerosa e quindi a basso costo. Un altro fattore importante fu la peculiarit4 del sistema politico e del clima culturale inglese che consistono essenzialmente nella stabilit4 politica# nel rafforzamento del ruolo del parlamento# nella vivacit4 della societ4 civile. Le innovazioni tecnologiche e la progressiva introduzione del sistema di fabbrica furono gli elementi di rottura che segnarono il vero e proprio avvio alla rivoluzione industriale. &l rapido succedersi di nuove invenzioni ? stato a lungo attribuito un ruolo determinante nella trasformazione economica. Va fatta per% una distinzione tra invenzione e innovazione. Il termine invenzione designa la scoperta di una determinata tecnica# quello di innovazione indica invece la sua applicazione. os1 non ? l'invenzione in quanto tale che provoca il cambiamento# ma ? la sua applicazione diffusa e costante. In questo campo la rivoluzione industriale segna il passaggio da una situazione nel quale il progresso scientifico era caratterizzato da scoperte sporadiche a una fase segnata da un flusso continuo e concatenato di innovazioni. I settori principalmente interessati dai cambiamenti tecnologici furono quelli delle macchine utensili# della estrazione e lavorazione delle materie prime# in particolare del carbone e dei minerali ferrosi. Il passaggio successivo sulla via della modernizzazione tecnologica fu quello dell'utilizzazione del vapore come forza motrice. >ino allora le ruote idrauliche fornivano l@energia necessaria a muovere le nuove macchine. -a la limitata disponibilit4 di energia idrica vincolava la dislocazione delle fabbriche alla presenza dei corsi d'acqua. Una volta messa a punto la tecnica dello sfruttamento del vapore e costituite le prime macchine a vapore DRames FattE divenne sempre pi conveniente utilizzare una forza motrice costante alimentata da un combustibile, il carbone. L'attivit4 industriale che per prima si avvalse dei mutamenti nelle tecniche fu quella cotoniera. &lla vigilia della rivoluzione industriale# l'Inghilterra eccelleva nei manufatti di lana# mentre il cotone veniva utilizzato prevalentemente per la lavorazione di tessuti misti. !i trattava di una produzione effettuata quasi interamente a domicilio# di mediocre qualit4. La maggiore disponibilit4 di materia prima che fece seguito all'espansione commerciale inglese e ai rapporti con le colonie fu certo una premessa necessaria ma in realt4 numerosi altri fattori concorsero a favorire questo processo, in primo luogo fu proprio la mancanza# nel settore cotoniero# di tradizioni consolidate e l'esistenza di metodi rudimentali di fabbricazione che permisero di assorbire con minori resistenze le nuove tecnologie. In secondo luogo# la lavorazione industriale del cotone si basava su impianti e tecnologie fortemente innovative# ma di costo limitato. 0uello che serviva all'industria nascente era invece un'ampia disponibilit4 di manodopera alla quale non era richiesta una particolare specializzazione. L'espansione demografica# la possibilit4 di impiegare donne e bambini fornirono all'industria la necessaria quantit4 di forza lavoro a basso costo. L'industria siderurgica inglese attravers% un processo rapido di espansione che coincide con la fase di accelerazione della rivoluzione industriale. 0uesta coincidenza rappresent% il risultato delle interconnessioni che si stabilirono tre ferro e gli altri settori industriali. La progressiva meccanizzazione infatti dipendeva da investimenti in nuove attrezzature e macchine costruite prevalentemente in ferro. L'avvento del sistema di fabbrica sconvolse i metodi produzione e le forme di organizzazione del lavoro. In Inghilterra la maggior parte dell'attivit4 lavorativa si svolgeva nelle botteghe artigiane. on l'introduzione delle macchine a vapore questo sistema Venne progressivamente smantellato ed il lavoratore divenne un operaio, abbandon% cio? tutte le altre attivit4 che nell'impresa familiare continuava a svolgere ed ebbe nella fabbrica il suo unico impiego. Inoltre cominci% ad eseguire solo operazioni parziali affidategli sulla base di una crescente divisione del lavoro. Il sistema di fabbrica trasform% anche l'organizzazione territoriale del lavoro e ridisegn% l'immagine topografica e architettonica delle citt4. Infatti l'attivit4 lavorativa si concentr% progressivamente nei centri urbani. & questo insieme di trasformazioni si associa usualmente la nascita del proletariato industriale. L'avvento del sistema di fabbrica impose condizioni di lavoro molto gravose# che prevedevano orari oscillanti fra le (+ e le (9 ore giornaliere. La semplificazione del processo produttivo rese possibile il largo impiego# soprattutto nell'industria tessile# di donne e bambini che furono sottoposti a livelli disumani di sfruttamento. La condizione operaia era caratterizzata dalla estrema precariet4 del posto di lavoro ed era inoltre aggravata da tutti i problemi connessi al processo di inurbamento. .li operai erano costretti ad abitare in situazioni di soprafollamento# in case fatiscenti e in pessime condizioni igieniche. La formazione dei grandi agglomerati di popolazione urbana e le nuove modalit4 di aggregazione sociale rappresentate dalla fabbrica attraverso l'intensificarsi dei contatti# diffusero la

consapevolezza di un destino comune. 0uesti furono i presupposti per l'insorgere di forme nuove di analisi e di azione politica. os1 il luddismo# una delle prime manifestazioni di opposizione sociale # era organizzato in segrete disciplinate bande di guerriglia# e prese il nome dal leggendario tessitore 6ed Ludd che avrebbe distrutto un telaio. I luddisti contrastavano il diffondersi della prima meccanizzazione adottando come principale forma di lotta la distruzione delle macchine# nel cui impiego veniva individuata la causa fondamentale della disoccupazione e dei bassi salari. Le agitazioni luddiste lasciarono poi il posto a nuove forme di organizzazione come le societ4 di mutuo soccorso o le leghe di categoria che# accanto ad obiettivi di carattere strettamente sindacale# cominciarono ad avanzare richieste di riconoscimento dei diritti politici. Le trasformazioni economiche e sociali sollecitarono la riflessione teorica sui temi della partecipazione politica e della riforma sociale. !econdo il principale esponente di questo orientamento utilitarista# Rerem; Bentam# l'utilit4 ? alla base dell'azione morale# che pu% essere giudicata e calcolata in funzione del piacere o del dolore che arreca all'individuo. Il medesimo criterio deve poter guidare l'attivit4 legislativa il cui scopo ? dunque l@utile comune ovvero la massima felicit4 del maggior numero possibile di persone. os1 l'efficacia dell'azione politica pu% essere misurata in relazione ai miglioramenti che concretamente ? in grado di produrre. La nascita degli 'tati (niti La guerra di indipendenza fra il (II2 e il (I:3# oppose alla madre patria (3 colonie inglesi del nord &merica. La rivoluzione americana fu il primo esempio di lotta di liberazione condotta vittoriosamente da un paese eNtraeuropeo contro una potenza del vecchio continente. >ormatesi in tempi diversi# abitate da popolazioni tutt@altro che omogenee per religione e per etnia# le colonie del nord &merica differivano profondamente fra loro anche per ci% che riguardava l@economia e l@organizzazione sociale. 6el complesso# l@economia delle colonie era strettamente integrata con quella della madrepatria# che# in base agli atti di navigazione si riservava il monopolio sui commerci da e per le provincie d@oltremare. La quasi totalit4 della produzione coloniale era destinata ai mercati britannici= mentre l@industria locale era ostacolata per evitare che entrasse in concorrenza con quella della madrepatria. & questa stretta dipendenza economica faceva riscontro una notevole autonomia sul piano politico. 7all@inizio del I** tutte le colonie furono poste sotto il controllo di un governatore di nomina regia# affiancato da consigli anch@essi nominati dall@alto. & questi consigli si affiancavano per% assemblee legislative elette dai cittadini. 6el corso del tempo# le assemblee legislative assunsero poteri sempre maggiori nella conduzione degli affari delle colonie# realizzando cos1 esperienze di governo rappresentativo. >orme molto ampie di autogoverno si realizzavano anche a livello delle comunit4 locali# che godevano ovunque di larghissime autonomie, il che era dovuto in parte alle condizioni geografiche Dle difficolt4 di comunicazione rendevano problematico l@esercizio di un forte potere centraleE# in parte ai valori politico<religiosi cui si ispiravano i coloni# molti dei quali erano emigrati in &merica per sfuggire a persecuzioni o per sperimentare nel nuovo mondo nuovi modelli di convivenza civile e religiosa. Il pluralismo# la tolleranza# la difesa delle autonomie locai erano valori condivisi dall@intera societ4 coloniale# anche se limitati all@universo bianco e cristiano. >ino agli anni 9* del secolo XVIII# il problema dell@indipendenza rimase sostanzialmente estraneo agli orizzonti politici e alle aspirazioni degli abitanti del nord &merica. I coloni di origine inglese non cessavano di sentirsi innanzitutto sudditi della corona britannica# di far costante riferimento alle idee e agli schieramenti politici della madrepatria. $roppo forti erano i vincoli con la madrepatria e troppo deboli i legami reciproci tra le (3 colonie perch" una identit4 americana potesse svilupparsi spontaneamente. Il sostegno militare della madrepatria era inoltre considerato indispensabile per proteggere la sicurezza delle colonie contro le insidie delle due potenze cattolicheD>rancia e !pagnaE. La guerra dei I anni# che vide i coloni impegnati in un lungo e duro scontro con i francesi e le trib indiane Mloro alleate< parve segnare il momento di massima unione fra la .ran Bretagna e le sue colonie. In realt4# fu proprio la guerra a porre le premesse per un contrasto che si sarebbe presto rilevato insanabile. &ll@indomani della pace di 5arigi del (I93# l@Inghilterra si trov% padrona di un vasto impero nord<americano che si estendeva dal anada alla >lorida. 5er consolidare e difendere questo impero# dovette per% aumentare considerevolmente la sua presenza militare sul continente, un impegno che gravava moltissimo sulle finanze inglesi. 7i

qui il tentativo del governo britannico di esercitare un pi stretto controllo sulle colonie e di addossare sulle loro spalle una parte crescente delle spese necessarie alla loro sicurezza. 6el 9) fu emanata una nuova legge sul commercio degli zuccheri Dsugar actE che colpiva con un forte dazio le importazioni di zucchero dai araibi francesi. Un anno dopo il 5arlamento approvava un@altra legge che imponeva alle colonie una tassa di bollo sugli atti ufficiali e sulle pubblicazioni. 0ueste misure provocarono un brusco deterioramento nei rapporti fra la corona e i sudditi delle colonie. 7i fronte alla protesta delle colonie il 5arlamento inglese revoc% lo !tamp act ma al tempo stesso intensific% i provvedimenti ce imponevano alle colonie dazi di entrata su numerose merci. I coloni reagirono intensificando le azioni di protesta. In alcune zone fu attuato il boicottaggio delle merci provenienti dalla madrepatria. 7ella protesta si fecero interpreti le assemblee legislative e i numerosi periodici politici delle colonie. Intellettuali e giornalisti di orientamento lberal<radicale come >ran'lin# 7ic'inson# &dams# Refferson# pubblicarono opuscoli polemici in cui si faceva appello alla stessa tradizione del parlamentarismo britannico, in particolare al principio secondo cui nessuna tassa potava essere imposta senza l@approvazione di un@assemblea in cui i diritti dei tassati trovassero adeguata rappresentanza. 6emmeno il ritiro dei dazi di entrata valse a far rientrare la mobilitazione. 6on ci si limitava pi a rifiutare i tributi imposti# ma si affermava che le assemblee legislative# in quanto unica rappresentanza legittima delle colonie# andavano messe sullo stesso piano del 5arlamento inglese. & dare nuovo slancio alle correnti radicali fu un provvedimento che assegnava alla ompagnia delle indie il monopolio della vendita del te nel continente americano# danneggiando gravemente i commercianti locali. 6el porto di Boston un gruppo di Kfigli della libert4L travestiti da indiani assalirono alcune navi della compagnia delle indie# gettando a mare il carico di te. Il governo inglese rispose con dure misure di ritorsione# in tutte le colonie i giudici americani furono sostituiti da funzionari britannici. 7a questo momento in poi# la ribellione divenne aperta e generalizzata. 6el settembre I)# in un primo congresso continentale tenutosi a >iladelfia# i rappresentanti di tutte le colonie si accordarono per portare avanti le azioni di boicottaggio e per difendere con ogni mezzo le proprie autonomie. Il governo inglese rispose avanzando alcune proposte conciliative# ma intensificando al tempo stesso la repressione militare in -assachusetts. !i ebbero cos1 i primi scontri armati. In maggio un secondo congresso continentale# sempre a >iladelfia# decideva la formazione di un esercito comune e ne affidava il comando a .eorge Fashington. Lo scontro fra l@Inghilterra e le colonie del nord &merica si presentava in partenza come una lotta impari. La stessa opinione pubblica delle colonie# pressoch? compatta quando si era trattato di sostenere la protesta contro le tasse e i dazi# si divise nel momento in cui si pass% allo scontro armato. -olti coloni# soprattutto fra gli appartenenti ai ceti pi agiati# assunsero un atteggiamento lealista e combatterono al fianco degli inglesi. La tesi indipendentista era invece sostenuta soprattutto dagli intellettuali e dai ceti inferiori. L@atteggiamento intransigente di .iorgio III che dichiar% ribelli tutti i coloni americani# fece fallire ogni ipotesi di soluzione pacifica e diede maggior forza alla tesi indipendentista. Il ) luglio (II9 il congresso continentale approv% una dichiarazione di indipendenza che pu% essere considerato il vero atto di nascita degli !tati Uniti d@&merica. Un documento storico che# oltre a enumerare i motivi del contrasto# si richiamava nella premessa ai principi<cardine del pensiero illuministaDi diritti naturali e inalienabili dell@uomoE. 7al punto di vista militare le prime fasi del conflitto non furono favorevoli agli americani. La posizione degli insorti era precaria e grave era anche la situazione finanziaria. & favore degli indipendentisti agivano per% alcuni importanti fattori esterni. Il primo fu la solidariet4 della opinione pubblica europea, a partire dal II giunsero a dar manforte agli insorti numerosi volontari provenienti da diversi paesi europei. -a l@aiuto decisivo venne dall@intervento delle potenze europee rivali dell@Inghilterra, >rancia# !pagna# Jlanda fornirono ingenti prestiti agli insorti. &lla fine del I:# la >rancia riconobbe l@indipendenza delle colonie e# nel gennaio del I:# firm% con esse un patto di alleanza militare. L@intervento della >rancia non capovolse immediatamente le sorti# ma cre% grosse difficolt4 all@Inghilterra. .li inglesi riportarono ancora alcune importanti vittorie ma non riuscirono a sfruttare questi successi per la mancanza di adeguati rifornimenti. 6ell@estate dell@:(# gli americani passarono al contrattacco e posero l@assedio a Sor'toHn dove si era concentrato il grosso delle truppe britanniche. on la resa di Sor'toHn la guerra poteva dirsi virtualmente conclusasi. Le ostilit4 si prolungarono ancora per un anno. 6ell@autunno dell@:+# furono avviate le trattative di pace# che si conclusero con il trattato di Versailles del settembre

:3. ol trattato l@Inghilterra riconosceva l@indipendenza delle tredici colonie. 5er tutta la durata della guerra # solo l@esercito e il congresso erano stati espressione comune di tutte e (3 le colonie. 5er il resto si erano governati da soli e si erano dati propri ordinamenti e proprie carte costituzionali. & guerra conclusa# i problemi derivanti dall@assenza di un forte potere centrale si fecero sentire in termini sempre pi acuti. Il congresso continentale non aveva autorit4 sufficiente per imporsi ai singoli stati. !i giunse cos1 alla convocazione di una convenzione costituzionale che aveva lo scopo limitato di emandare gli articoli di confederazione. In realt4 i 22 delegati della convenzione andarono ben oltre il compito affidatogli e crearono un@architettura costituzionale completamente nuova. Ispirandosi al principio della divisione e del reciproco equilibrio dei poteri. La costituzione dava vita a nuovi organi federali# in grado di esercitare la propria autorit4 su tutti i cittadini della confederazione# che si trasformava cos1 in unione# acquistando la fisionomia di un vero e proprio stato. Il potere legislativo era esercitato da due camere# le cui modalit4 di elezione erano regolate dai singoli stati. La camera dei rappresentanti# che aveva competenza per le questioni finanziarie# era eletta in base al numero degli abitanti. Il !enato# cui aspettava il controllo sulla politica estera# era invece composto da due rappresentanti per ogni stato. Il potere giudiziario veniva posto sotto il controllo di una corte suprema federale. -a la maggiore novit4 della costituzione stava nella creazione di un forte potere esecutivo# accentrato nella figura del presidente della repubblica eletto ogni ) anni con voto indirettoDcio? da un@assemblea di grandi elettori designati dagli statiE. La convenzione oper% in assoluto segreto ma l@approvazione a larghissima maggioranza del testo costituzionale non chiuse la discussione sulla forma di governo della nuova repubblica. 6onostante fosse stata redatta a nome dell@intero popolo delle eN colonie e vincolasse tutti i cittadini alla sua osservanza# la costituzione# per divenire operante# doveva essere approvata dalle assemblee dei singoli stati. In appoggio alla ratifica si schierarono molti fra i maggiori protagonisti della rivoluzione. -a il pi importante contributo teorico in difesa della costituzione venne da alcuni intellettualiDPamilton# -adison# Ra;E che esposero le loro tesi in una serie di articoli# poi raccolti in un volume intitolato il >ederalista. Le tesi federaliste finirono colo prevalere quasi dappertutto# fra l@:I e l@::# la costituzione fu approvata da (( stati su (3 Dgli altri due stati l@avrebbero approvata negli anni successiviE. Le istanze degli antifederalisti ottennero una parziale soddisfazione con l@approvazione da parte del congresso di dieci articoli aggiuntivi# o emendamenti# alla costituzione, emendamenti che avevano la funzione di ribadire e di tutelare i diritti individuali dei cittadini e le prerogative dei singoli stati contro qualsiasi invadenza del potere federale. Il governo federale fu organizzato in dipartimenti# ossia in ministeri. L@assestamento delle istituzioni e il definirsi delle divisioni politiche coincisero con l@inizio dell@espansione territoriale che# nell@arco di un secolo# port% gli !tati Uniti ad occupare l@intero territorio compreso fra i due oceani. Il congresso fisso i criteri e le norme per disciplinare l@espansione. on la cos1 detta Jrdinanza del 6ord<ovest# le regioni da colonizzare ottenevano dapprima lo status di territori e venivano poste sotto la tutela del congresso# che vi avrebbe inviato governatori e giudici. -a nel contempo erano incoraggiate a darsi propri organi di governo fino a che# una volta raggiunti i 9*.*** abitanti# potessero trasformarsi in stati dell@unione. La rivolu"ione francese La rivoluzione scoppiata nel (I:8 affondava le sue radici nella lunga crisi attraversata dalla >rancia nel XVIII secolo. 7alla morte di Luigi XIV# l'assolutismo si era indebolito senza riuscire a riformarsi. ostanti erano i conflitti e gli attriti fra il sovrano e i parlamenti# senza che nessuna delle due riuscisse a prevalere. >ra i tanti problemi di governo# uno sembrava riassumerli tutti, l'incapacit4 di risolvere la crisi finanziaria. L'indebitamento statale aveva raggiunto da tempo dimensioni tali da esigere la tassazione dei ceti privilegiati che ne erano esenti. lero e nobilt4 non accettavano di scendere al rango del terzo stato= la monarchia e il re Luigi XVI non avevano del resto ne il prestigio per trovare un consenso a queste riforme nella forza di imporle. & pi riprese vari ministri si erano misurati con progetti di riforma finanziaria e fiscale# ma ogni volta la resistenza dei parlamenti e dei ceti privilegiati aveva prevalso. 6ell'estate del (I:I# su questi temi si rinnov% il conflitto tra corona e parlamento di 5arigi e cominci% a prendere corpo la richiesta di demandare la questione fiscale agli stati generali Dl'assemblea degli ordiniE. I mesi successivi videro una accelerazione degli eventi che

ha fatto parlare di pre<rivoluzione, si tratta piuttosto di una progressiva mobilitazione politica della societ4 e dei corpi sociali di fronte alla quale il governo si dimostr% privo di iniziativa autonoma e di capacit4 di mediazione. Il tentativo della monarchia di ridurre le prerogative dei parlamenti suscit% un'opposizione non pi arginabile# segnata anche da qualche episodio di violenza. 6ell'agosto (I:: il re si rassegn% alla convocazione degli stati generali. L'obiettivo di restaurare l'antica rappresentanza dei ceti fu egemonizzato dall'opposizione parlamentare e registr% una provvisoria coincidenza di interessi fra nobilt4 e terzo stato. -omento decisivo in vista degli stati generali fu l'accentuata consapevolezza politica raggiunta dalle elites del terzo stato# che non accettavano gli antichi criteri di rappresentanza e le procedure di voto dell'assemblea degli stati. Ara infatti previsto che la stragrande maggioranza della nazione esprimesse lo stesso numero di deputati del clero e della nobilt4 e che si votasse per ordini e non per testa# con l'attribuzione# cio?# di un unico voto collegiale a ciascuno degli ordini# che escludeva la libera espressione della volont4 individuale di ogni singolo deputato. Il re concesse in dicembre il raddoppio dei membri del terzo stato# ma lasci% irrisolto il problema nodale del sistema di votazione. 5ortatore delle richieste di raddoppio e di una diversa procedura di voto fu il partito nazionale o patriota# raggruppamento eterogeneo di intellettuali e pubblicisti del terzo sostato. lero e nobilt4 si pronunciavano per il mantenimento della societ4 di ordini# il terzo stato sosteneva l'uguaglianza giuridica# l'abolizione dei privilegi e della venalit4 degli uffici insieme all'adozione del criterio del merito e del talento come forma di promozione sociale. >ra le cause immediate della rivoluzione# accanto alla debolezza del potere centrale# decisiva fu la mobilitazione politica del terzo stato. 6ello stesso periodo cominciarono ad essere evidenti gli effetti della crisi economica determinata dal pessimo raccolto agricolo. Un'improvvisa impennata dei prezzi del frumento# l'incremento del prezzo del pane ridusse la capacit4 di acquisto complessiva delle classi popolari e determin% quindi in virt della minore domanda# una crisi produttiva e una diminuzione del numero degli occupati. Il (I:8 si apr1 dunque con una situazione di forte tensione negli strati popolari# in particolare urbani# che diede luogo a molti tumulti per il rincaro vita. & marzo si tennero le elezioni. In ogni circoscrizione# i rappresentanti del lero e della nobilt4 furono eletti direttamente. 5er il terzo stato era previsto invece un sistema diverso, gli elettori# che dovevano aver compiuto +2 anni ed essere contribuenti# designavano i loro delegati che confluivano in un@assemblea. 0ui venivano eletti i deputati. 6onostante l'ampiezza dell'elettorato contadino e artigiano# i deputati del terzo stato furono tutti di estrazione borghese. !u +8( rappresentanti del lero i curati erano la stragrande maggioranza e in molti aderivano ai programmi del terzo stato. &nche nell'alto lero non mancavano i fautori del mutamento# i pi intransigenti difensori della societ4 d'ordini erano invece i nobili. &l momento della seduta inaugurale degli stati generali# a Versailles# la maggioranza numerica dei deputati era dunque favorevole a un profondo rinnovamento delle strutture politiche ed amministrative. -a questa maggioranza non era in grado di far valere il proprio peso finch" non venisse riconosciuto il voto per testa. &ncora una volta l@iniziativa spett% al terzo stato che si autoproclam%# adottando la denominazione inglese# assemblea dei comuni, un atto politico e simbolico insieme# che significava rivendicare a s"# e a quanti avessero aderito all'iniziativa# la rappresentanza dell'intera nazione. -a la nobilt4 si oppose a grande maggioranza# mentre il clero si divise, la situazione rimase irrisolta per oltre un mese fino a quando alcuni esponenti del basso lero non cominciarono a unirsi al terzo sostato. Il (I giugno i comuni si nominarono assemblea nazionale e il +*# trovata chiusa per ordine del re la loro sede# riuniti nella sala della pallacorda giurarono di non sciogliersi prima di aver dato alla >rancia una costituzione. & essi si aggiunse la maggioranza del lero e# dopo qualche giorno# il re# dopo un tentativo senza esito di ottenere che l'assemblea si sciogliesse# ordin% alla nobilt4 e alla minoranza del clero di unirsi al terzo stato. & questo punto l'antico sistema rappresentativo della societ4 per ceti# gli stati generali# che cessava di esistere e di li a poco nasceva l'assemblea nazionale costituente. -entre la monarchia si preparava ad arginare e a reprimere questa rivoluzione istituzionale# 5arigi era in subbuglio. Il licenziamento del direttore generale delle finanze ed elemento moderato del governo# apparve come l'inizio di un tentativo di rovesciare con le armi i successi del terzo stato. & 5arigi# come risposta a queste preoccupazioni# cominci% a formarsi una milizia borghese con lo scopo di contrapporsi alla repressione regia. 6elle stesse ore strati consistenti di popolo minuto si venivano armando. In () luglio# alla ricerca di armi# un corteo popolare giunse sotto le mura del castello della Bastiglia. La guarnigione dovette arrendersi al minacciato assalto della folla. 5rima di una

lunga serie di giornate rivoluzionarie# il () luglio sar4 considerato in seguito la data iniziale della rivoluzione. In effetti la presa della Bastiglia impresse una svolta alla vicenda rivoluzionaria. Il (I luglio Luigi XVI riconosceva la costituzione di una nuova municipalit4 del comune di 5arigi. In meno di un mese# una serie di atti rivoluzionari trovarono una sanzione istituzionale. La nascita di nuovi poteri testimoniavano il progressivo sgretolamento dell'ancien regime. 6ella seconda met4 di luglio la sollecitazione delle campagne introdusse un ulteriore elemento di accelerazione di questo processo. Un mondo rurale gi4 in tensione per la difficile situazione economica# travolto emotivamente da un panico collettivo legato al timore dei briganti# di congiure aristocratiche e al diffondersi di confuse notizie da 5arigi# esplose in una violenta rivolta anti feudale. >urono assaliti e devastati i castelli# incendiati gli archivi signorili. !ospinta da questi avvenimenti l@assemblea# decise l'abolizione del regime feudale. 6ei giorni seguenti questa decisione fu tradotta in decreti che sopprimevano tutti i privilegi giuridici e fiscali. 5er i diritti feudali fu stabilito che quelli gravanti sulle persone erano interamente aboliti mentre i diritti sulle terre considerati una forma di propriet4 dovevano essere riscattati. !empre nel mese di agosto fu discussa e approvata dall'assemblea la dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. Aspressione delle idee illuministe# la dichiarazione rivendicava i principi fondamentali della libert4 e dell'uguaglianza. I risultati dell'agosto non divennero subito acquisizioni definitive, il re infatti si rifiut% di sanzionare i decreti. La difficolt4 di trovare un compromesso con la monarchia rimaneva cos1 uno degli elementi principali di instabilit4. & 5arigi cresceva intanto il livello della partecipazione politica ma aumentava anche la tensione popolare per la scarsit4 dei generi alimentari e per il timore di una reazione aristocratica. Il 2 ottobre un corteo composto prevalentemente da donne si diresse alla volta di Versailles per reclamare pane e per riportare il re a 5arigi. 6ella notte il re cedette sui decreti anti feudali nella mattina successiva acconsent1 sotto la pressione della folla a trasferirsi a 5arigi. L'ultima spallata alla struttura dell@ancine regime fu# nel novembre# la requisizione dei beni ecclesiastici. 5ropriet4 terriere e edifici urbani e rurali divennero beni nazionali e servirono come garanzia per l'immissione di nuovi titoli di stato. La vendita all'asta dei beni nazionali avrebbe sanato il deficit pubblico. essarono inoltre le discriminazioni nei confronti dei protestanti ai quali# nel dicembre (I:8# furono riconosciuti i diritti civili. 6el (I:8 crebbe in tutta la >rancia la mobilitazione intorno agli ideali rivoluzionari. !i celebr% a 5arigi# il () luglio (I8*# nell'anniversario della presa della Bastiglia# la grandiosa festa della federazione. Il re giur% fedelt4 alla nazione tra il tripudio generale. La festa della federazione testimoni% l'ampiezza dell'adesione e del consenso alla rivoluzione. -a gli aspetti celebrativi mascheravano un'unanimit4 fittizia e provvisoria. In realt4 le differenze di orientamento politico erano profonde e pienamente visibili e manifesti# se solo si prendono in esame i due principali canali di mobilitazione di propaganda, i club e la stampa. >ra i club la societ4 dell@:8 era di tendenze moderate. 5osizioni radicali aveva invece la societ4 degli amici dei diritti dell'uomo e del cittadino detta anche dei cordiglieri. -a il club pi importante si riveler4 quello dei giacobini. Jrganizzati secondo una rigida disciplina i giacobini miravano# con una intensa attivit4# a esercitare un controllo serrato sulle attivit4 delle istituzioni. >ra i membri di maggiore spicco dei giacobini erano /obespierre e Brissot . La variet4 e diversit4 di posizioni non pregiudic% in questa fase il consenso largamente maggioritario ai risultati del (I:8. -a la traduzione di questi risultati in norme istituzionali pose le premesse di divisioni profonde. 0uella che potremmo definire la rivoluzione politica del terzo stato si veniva organizzando come un regime politico di notabili borghesi e di proprietari terrieri, ? in questo senso che possiamo parlare di rivoluzione borghese. 0uando# nel dicembre (I:8 si tratt% di decidere i criteri in base quali attribuire i diritti politici# i cittadini furono distinti in attivi e passivi in base al censo. !oltanto quanti pagassero almeno un'imposta annua erano considerati attivi e entravano a far parte del corpo elettorale. -a non tutti i cittadini attivi erano eleggibili, il sistema prevedeva che in primo grado venissero nominati# fra quanti pagavano un'imposta pari a dieci giornate di lavoro# gli elettori di secondo grado# che a loro volta eleggevano i deputati. ondizione di eleggibilit4 era possedere una qualsiasi propriet4 fondiaria e pagare almeno un marco d'argento di imposte. 0uesto sistema elettorale censitario riservava ai notabili la rappresentanza della nazione# ma rischiava di non essere compatibile con la mobilitazione di larghi strati popolari# soprattutto urbani# in parte relegati nella categoria dei cittadini passivi# privati dei diritti politici. 7urissima fu la denuncia di queste discriminazioni da parte di /obespierre# uno dei maggiori interpreti delle istanze di egualitarismo politico# di -arat e di

7esmoulins. 7ue altri problemi nodali misero in gioco le basi del consenso, l'atteggiamento del re e la politica ecclesiastica. Luigi XVI continuava a subire passivamente la rivoluzione. Ara inoltre sempre pi legato al partito della regina -aria &ntonietta# decisa controrivoluzionaria# e alla consistente emigrazione nobiliare che dalle frontiere del /eno premeva e si organizzava in previsione di un ritorno all'ancien regime. 6ello stesso arco di tempo# fra il 8* e il 8(# l'assemblea costituente prosegu1 nella grande opera di edificazione delle nuove strutture politico<amministrative. La >rancia fu suddivisa in :3 dipartimenti# geograficamente omogenei. Il comune era l'unit4 amministrativa base. $utti gli amministratori erano eletti dai cittadini attivi. >u instaurato un compiuto decentramento che rovesciava il sistema accentrato. L'assemblea# ispirata da principi liberisti e anti corporativi# non solo soppresse tutte le corporazioni di mestiere# ma viet% altres1 le coalizioni operaie e gli scioperi, ostacol% cos1 le forme di organizzazione e di resistenza dei lavoratori e favori il libero mercato della manodopera. Il regime politico che si veniva definendo con le norme elettorali e nella redazione della costituzione era un regime liberale# fondato sulla separazione dei poteri. I giudici divennero elettivi. >u previsto un parlamento composto da una sola camera# l'assemblea legislativa. I ministri# di nomina regia# erano responsabili solo di fronte al sovrano e non potevano essere membri dell'assemblea. Il re aveva facolt4 di opporre un veto sospensivo alle leggi votate dall@assemblea, solo dopo la conferma in due assemblee successive# tali leggi sarebbero divenute esecutive. -a l'equilibrata realizzazione di una monarchia costituzionale# come era nei voti delle correnti politiche moderate# fu spezzato via dalla fuga del re da 5arigi. Il gesto del re mostrava una sua chiara adesione ai programmi degli emigrati e della contro rivoluzione. /iconosciuto e fermato il re fu ricondotto a 5arigi. La fuga del re minava gli elementi portanti del consenso e dell'identit4 collettiva del popolo francese. La nazione# veniva privata di un suo punto di riferimento unitario. In questo contesto potevano svilupparsi ipotesi di un regime politico alternativo. Il re fu dapprima sospeso dalla assemblea costituente# poi discolpato. -entre si rafforzavano le correnti repubblicane# i moderati# confluiti nel club dei foglianti# dopo una scissione dei giacobini# cercarono di pilotare la crisi tra gli scogli di una opposizione sempre pi forte. La divaricazione fra rivoluzione liberale e rivoluzione democratica era divenuta ormai insanabile. In una situazione di incertezza istituzionale# il 3* settembre (I8( si sciolse l'assemblea nazionale costituente e il (T ottobre si riun1 il nuovo parlamento# l'assemblea legislativa. La norma che aveva escluso tutti membri della disciolta costituente accentu% l'importanza dell'attivit4 politica esterna all'assemblea# quella che si svolgeva nei club. I foglianti avevano oltre +2* deputati su I)2 che# sommati ai 32* costituzionali davano una larga maggioranza moderata e tendenzialmente monarchica. & differenza di quanto ritenevano o auspicavano i foglianti# la rivoluzione era tutt'altro che finita. 6essuna forza era in grado di esercitare una egemonia politica e tutti i contrasti rimanevano aperti. La corte e gli immigrati continuavano a organizzare la controrivoluzione# rafforzati in questo disegno dall'atteggiamento di &ustria e 5russia che# con la dichiarazioni di 5illnitz in !assonia# si erano schierati a favore di una soluzione moderata minacciando in caso contrario un intervento delle potenze europee. Il malessere sociale# la svalutazione dell@assegnato# la scarsit4 di generi alimentari mantenevano elevato il livello di mobilitazione dei ceti popolari. L'eventualit4 della guerra si faceva sempre pi vicina, non era tuttavia soltanto una minaccia esterna# ma si presentava con uno sbocco inevitabile ai conflitti interni. Il +* aprile (I8+ fu infine dichiarata guerra all@&ustria. L'assemblea legislativa si pronunci% quasi all'unanimit4. -a giunsero anche le prime sconfitte. L'esercito francese era disorganizzato. &pparve subito necessario combattere gli elementi di debolezza interna e rafforzare le difese del paese. L'assemblea decise di creare un campo volontari federati alle porte di 5arigi per difendere la citt4. -a il re oppose il suo veto a questo decreto. & questo punto l'iniziativa fu ripresa dal popolo parigino# dai sanculotti. Un grande corteo invase l@assemblea sfilando minacciosamente a lungo davanti al re. & luglio# mentre l'assemblea dichiarava la patria in pericolo# cominciarono a giungere dalla provincia i federati. !anculotti e federati chiedevano apertamente la sospensione del re. In una situazione tesissima giunse la notizia di un manifesto del duca di BrunsHic'# comandante delle truppe nemiche che minacciava# nel caso fosse stato recato oltraggio alla famiglia reale# una vendetta esemplare. Il programma accrebbe la determinazione delle forze popolari e )I sezioni parigine su ): chiesero la deposizione del re. !anculotti e patrioti federati giunsero davanti al palazzo dell@assemblea abbandonato dalla guardia nazionale. L'assemblea legislativa# presso la quale si era rifugiato il re# decret% la sospensione del sovrano dalle

proprie funzioni e decise nuove elezioni a suffragio universale. La sospensione del re rendeva necessaria un'altra costituzione. Ara questo uno dei compiti della nuova assemblea# la convenzione nazionale. 7i fatto# il potere esecutivo fu esercitato in >rancia da organismi straordinari e provvisori. -entre le truppe prussiane premevano alle frontiere settentrionali# non meno pericolosi apparivano i nemici interni. Il comune di 5arigi cominci% ad arruolare un@armata di volontari. In questa atmosfera eccezionale si diffuse la voce# alimentata dai giornali pi radicali# di un complotto controrivoluzionario che avrebbe avuto inizio nelle carceri. I !anculotti diedero l'assalto alle prigioni e massacrarono indiscriminatamente da ((** a ()** prigionieri. L'entusiasmo e la passione rivoluzionaria# furono i fattori che consentiranno alle truppe francesi# innervate dai volontari# di battere i prussiani a Valm;. 6ello stesso giorno di Valm; si sciolse l'assemblea legislativa e si riun1 la convenzione nazionale. La convenzione dichiar% l'abolizione della monarchia. L'assemblea fu egemonizzata agli inizi dai girondini ai quali si contrapponevano i i deputati della montagna# i montagnardi D/obespierre# 7anton# -aratE# che sedevano in alto a sinistra Ddalla posizione rispetto al presidente dell'assemblea che ebbe origine i termini sinistra e destraE. La lotta tra i girondini e montagnardi contrassegn% la convenzione dal 8+ al 83. Il contrasto non traeva origine da una diversa appartenenza di ceto# le differenze tra i due schieramenti# erano di natura politica ed ideologica# ed ? possibile misurarle sulle due maggiori questioni del momento, il processo a Luigi XVI e il ruolo da attribuire a 5arigi e al movimento dei sanculotti. 7urante il processo al re i girondini tennero un atteggiamento meno intransigente. La colpevolezza fu decretata quasi all'unanimit4# mentre l'appello al popolo venne respinto. Luigi XVI fu condannato a morte. L'esecuzione di Luigi XVI accentu% l'ostilit4 delle potenze europee. La convenzione approv% una politica volta ad accordare fratellanza e aiuto a tutti i popoli che vorranno rivendicare la propria libert4. La guerra diveniva cos1 sempre pi guerra rivoluzionaria e di propaganda. 7opo la conquista del Belgio e l'apertura ai traffici minacci% gli interessi inglesi e olandesi e riaprirono antiche rivalit4 commerciali. La convenzione dichiar% guerra all'Inghilterra e all'Jlanda# il mese successivo alla !pagna. ontemporaneamente avveniva la rottura con gli !tati italiani. L@ Inghilterra cominci% ad organizzare un vasto intreccio di alleanze anti francesi noto come I coalizione. Una leva di 3**.*** soldati# non fu sufficiente ad arginare la ripresa dello offensiva nemica nella primavera del 83 . Il generale 7umouriez fu sconfitto in Belgio# sospettato e messo sotto inchiesta pass% al nemico. L'episodio costitu1 un duro colpo per la credibilit4 dei girondini. 6ello stesso mese di marzo (I83 crisi una grande rivolta contadina esplose nella Vandea. L'insurrezione nacque dall'opposizione e estraneit4 di una parte del mondo rurale alla rivoluzione. La rivolta vandeana# appoggiata dai nobili e dai preti refrattari# sconfisse sistematicamente le spedizioni inviate a reprimerla# rimanendo per anni il fattore pi competitivo e tenace della controrivoluzione. La situazione di gravissima emergenza sospinse la 5ianura Dmovimento politico di centroE a trovare un accordo con i montagnardi. La nuova maggioranza della convenzione adott% una serie di provvedimenti eccezionali, furono creati un tribunale rivoluzionario contro i sospetti e comitati di vigilanza rivoluzionaria. 5er rafforzare il potere esecutivo vennero inviati# nei dipartimenti presso le armate# rappresentanti in missione con poteri amplissimi. !oprattutto venne istituito il comitato di salute pubblica il vero organo di governo. $utte queste misure apparvero ai girondini come un cedimento inaccettabile ai !anculotti e come l'inizio di una dittatura. Il contrasto con i montagnardi divenne sempre pi insanabile. Il + giugno la convenzione decret% l'arresto di +8 deputati e due ministri girondini sotto la minaccia degli uomini della guardia nazionale. Il nuovo successo dei !anculotti apr1 la strada all'egemonia dei giacobini Dche# dopo la sconfitta dei girondini# si identificavano interamente con i montagnardiE e del loro leader /obespierre. La sua austerit4 e intransigenza# lo avvicinavano all'universo mentale simbolico dei sanculotti. Astranei e ostili a questa ideologia e a questa mentalit4# i ruppero con il movimento popolare e con il dinamismo rivoluzionario dei !anculotti# alienandosi cos1 quella che era la maggiore forza di mobilitazione e di aggregazione. &ll'inizio dell'estate del 83# il governo della >rancia puntava sull'alleanza di due minoranze# quella costituita dai militanti rivoluzionari e quella composta da personale politico giacobino. L'ideologia politica dei giacobini discendeva dalle teorie democratiche degli illuministi alle quali attingeva nelle linee di fondo anche il movimento popolare. 6ella prassi politica# i giacobini e /obespierre giustificarono il loro potere ponendosi# al di l4 e al di sopra dei meccanismi della rappresentanza# come interpreti del popolo e come espressione della volont4 generale# inaugurando un modello di democrazia totalitaria. .li strumenti

dell'egemonia giacobina furono il governo rivoluzionario e il KterroreL# ossia la sistematica eliminazione fisica degli avversari politici o sospetti tali. La costituzione democratica del 83 votata il +) giugno non entr% mai in vigore# rimanendo solo come un punto di riferimento programmatico. >urono invece progressivamente sospese le pi elementari garanzie dei cittadini e fu instaurata una dittatura in nome del popolo e della libert4. !otto la pressione dei !anculotti la convenzione mise il terrore all'ordine del giorno# decidendo l'avvio immediato di una politica repressiva. 5otenziato il tribunale rivoluzionario le prigioni si riempirono# i tribunali e la ghigliottina lavoravano senza tregua. & 5arigi# in ottobre# furono processati e decapitati l'eN regina -aria &ntonietta e i capi girondini. & partire dal marzo (I8)# il comitato cominci% ad eliminare i fattori di stabilit4 ed opposizione interni alle forze rivoluzionarie. In una dura lotta per la sopravvivenza intrapresa dal gruppo dirigente roberspierista furono dapprima arrestati# processati e giustiziati gli hebertisti. La stessa sorte tocc% poco dopo ai cosiddetti indulgenti# capeggiati da 7esmoulins e 7anton# da tempo favorevoli a una politica meno intransigente all'interno e all'estero. L'eliminazione delle fazioni di sinistra e di destra ridusse la base politica e popolare del consenso proprio mentre con la spietata legge del ++ pratile veniva intensificata la repressione e inaugurato il cosiddetto Kgrande terroreL. La vittoria riportata dalle armate francesi sul fronte belga sembra togliere l'ultima giustificazione alla politica del terrore. La convenzione era impaurita# il comitato diviso. resceva l'ostilit4 all'autocrazia di /obespierre. In questa atmosfera matur% una congiura che vide unite l@ala moderata e quelle estremista. /obespierre e altri dirigenti vennero messi sotto accusa dalla convenzione e arrestati. 7ichiarati fuori legge# /obespierre e degli altri dirigenti furono giustiziati senza processo. Il maggiore problema che i termidoriani Dcos1 venne chiamato il gruppo dirigente uscito dal colpo di statoE dovettero affrontare fu quello derivante dalla necessit4 data di conciliare lo smantellamento delle strutture della dittatura giacobina e l'apertura alle esigenze della societ4 civile con la sopravvivenza del ceto politico rivoluzionario. 7ecine di migliaia di sospetti furono liberati# la convenzione reintegro i girondini superstiti. I club giacobini vennero chiusi. ontro il movimento popolare e le sue organizzazioni si scaten% la giovent dorata monarchica e alto borghese che fu protagonista di sanguinose cacce al giacobino e al sanculotto. 6el mezzogiorno e nel sud<est infuri% il terrore bianco Dcosiddetto dal colore della bandiera borbonicaE con vendette# massacri e repressioni nei confronti dei giacobini e dei preti costituzionali. Il processo di stabilizzazione interna venne consolidato con una serie di trattati di pace# con la 5russia# l'Jlanda e la !pagna. -a la guerra rimaneva aperta con la &ustria e l@Inghilterra. ontemporaneamente la convenzione si dedic% all'elaborazione di un nuovo testo costituzionale. La costituzione dell'anno III riprese in molti punti quella del 8( e soprattutto accentu% il carattere censitario del sistema elettorale# e riducendo gli elettori di secondo grado che eleggevano le due camere# il consiglio degli anziani e il consiglio dei cinquecento. Il sistema bicamerale fu introdotto per attribuire agli anziani un potere di controllo sui cinquecento. Il potere esecutivo fu affidato a uno direttorio di cinque membri che nominava i ministri. &nche alla costituzione del 82 fu premessa una dichiarazione dei diritti. I membri della convenzione affermarono il disegno costituzionale che la >rancia doveva essere governata dai migliori# dai pi istruiti# dai pi interessati al mantenimento delle leggi #ossia da quanti possedevano una propriet4. 0uella del 82 fu dunque una costituzione consapevolmente anti democratica e attentissima di evitare i rischi di una dittatura. ome in risposta alla minaccia monarchica la convenzione decret% che i due terzi dei futuri deputati dovessero provenire dai propri ranghi. ontro questi decreti fu organizzata a 5arigi# con appoggio di larghi settori della stampa# un'insurrezione realistica. $ruppe governative comandante fra gli altri da 6apoleone Bonaparte repressero a cannonate la sommossa. La debolezza del regime costrinse il 7irettorio a dare l@avvio ad una politica volta a cercare consensi nella sinistra giacobina o tra la destra filo<monarchica. 6uove difficolt4 interne si presentavano all'indomani delle elezioni tenute nella primavera del 8I per il rinnovo di un terzo dei consigli. Il successo della destra aveva consentito ai monarchici di occupare con 5ichegru la presidenza del consiglio dei cinquecento e con Barthelem; uno dei posti nel direttorio. La maggioranza del direttorio attu% quindi un colpo di stato, furono cassate le elezioni# deportati in .uaina Dla ghigliottina seccaE Barthelem; e 5ichegru. .li avvenimenti francesi furono costantemente seguiti dall'opinione pubblica e dai governi di tutta Auropa. La rivoluzione non costitu1 solo uno spartiacque del pensiero politico# ma determin% anche un nuovo dinamismo nei rapporti politici in tutta Auropa. 7a un lato# i governi si impegnarono a spegnere e reprimere i focolai di protesta nel timore che

l'esempio francese dilagasse= dall'altro# i nuclei di opposizione presero coscienza di s" e dei propri obiettivi. L'influenza della rivoluzione fu particolarmente forte nei paesi limitrofi# dove pot" agire come elemento di squilibrio nei rapporti interni# sommandosi a esigenze autonomistiche o a conflitti gi4 in corso. $ali furono i casi del Belgio e dell'Jlanda. In Belgio dei due partiti che avversavano gli austriaci# quello minoritario e democratico sollecit% e ottenne il sostegno della >rancia in seguito l'annessione. &nche nelle province unite i patrioti ostili al conservatorismo degli austriaci erano in minoranza e solo con l'appoggio diretto della >rancia riuscirono a imporre la costituzione della repubblica batava. In Italia il centro pi attivo di organizzazione rivoluzionaria si costitu1 in Liguria sotto la diretta influenza dell'occupazione francese alla guida di >ilippo Buonarroti. 6egli altri stati italiani# a $orino# a Bologna# a 6apoli e in !icilia# i club giacobini Dtutti sostenitori della rivoluzioneE furono duramente combattuti dall'autorit4 di governo. L'espansione rivoluzionaria in Auropa fu sempre pi affidata alle baionette dell@esercito perch" senza l'appoggio militare francese nessun nuovo regime sarebbe stata in grado di reggersi. Il direttorio continuano nella politica di espansione francesi in Auropa. La sicurezza della >rancia sembrava poter essere garantita dalla costituzione di repubbliche sorelle. Il progetto girondino di una liberazione dei popoli si intrecciava strettamente con gli obiettivi espliciti di sfruttamento economico# fiscale e commerciale dei territori annessi o alleati. La realizzazione di questo disegno era legata alla sconfitta dell'&ustria che doveva essere investita da una linea di attacco sul territorio tedesco# mentre altre truppe avrebbero tenuto impegnati gli austriaci in Italia. Il comando dell'armata in Italia fu affidato al generale 6apoleone Bonaparte. La campagna d'Italia mise immediatamente in luce le sue straordinarie qualit4 di comandante militare. Bonaparte riusc1 nel disegno strategico di mantenere unite le sue forze costantemente inferiori di numero. Il (2 maggio Bonaparte# dopo aver agirato le truppe austriache e averle sconfitte a Lodi# entrava trionfalmente a -ilano. Vani furono i tentativi austriaci di riprendere il controllo della Lombardia. Varcate le alpi e giunti a (** chilometri da Vienna i francesi costrinsero l'&ustria a firmare i preliminari di pace di Leoben. >rattanto il trattato di $olentino con papa 5io VI aveva assicurato alla >rancia anche il dominio definitivo sull'Amilia e la /omagna. Bonaparte condusse direttamente le trattative con l@&ustria. on il trattato di ampoformio ottenne il riconoscimento dell'egemonia francese in Lombardia e in Amilia e dell@annessione del Belgio. L@&ustria venne compensata con il Veneto# l'Istria e la 7almazia. $utto ci% non contraddiceva tuttavia il pi complesso progetto politico di creare in Italia una serie di repubbliche sorelle. >u cos1 creata in Amilia e /omagna la repubblica ispadana= si formarono la repubblica ligure e# sui territori occupati dalla Lombardia# la repubblica isalpina# con la quale si fuse la ispadana. & questa prima fase ne segu1 una seconda in cui i francesi intervennero a /oma Ddove# nella repressione di un tentativo giacobino# era stato ucciso un generale franceseE e proclamarono la repubblica romana# che comprendeva il Lazio# Umbria e -arche. 5io VI fu deposto e trasferito in toscana. 5ortato in seguito in >rancia# e dichiarato prigioniero di stato# mor1 nel (I88. &lla fine del 8: la riapertura delle ostilit4 contro la >rancia da parte delle potenze della II coalizione indusse il regno di 6apoli ad attaccare la repubblica romana. 7opo qualche iniziale successo# le truppe borboniche furono respinte e 6apoli fu occupata. 0ualche giorno dopo fu proclamata la repubblica partenopea. 5assate alla storia come repubbliche giacobine Dnome imposto dagli avversariE. Le costituzione repubblicane furono tutte modellate sulla costituzione francese del 82, alcune furono direttamente imposte dai francesi# come quella isalpina e quella romana= altre furono preparate da commissioni italiani, quella napoletana fu# per il suo contenuto democratico quella che pi si allontan% dal modello francese. 7ue costituzioni# la ligure e la ispadana# non rispettarono il principio della separazione fra chiesa e stato# presente nel testo del 82# ma dichiararono il cattolicesimo religione di stato. Il controllo dei francesi si tradusse anche nella nomina diretta dei membri degli organi legislativi e di governo. I ceti popolari rimasero sempre o estranei o avversi al dominio francese. &d esempio# furono assalite le truppe francesi a Verona= a 6apoli i popolani si opposero violentemente all'ingresso dei francesi in citt4. 6ell'Italia meridionale# i contadini non vider% realizzarsi alcun vantaggio immediato alle loro durissime condizioni per opera del nuovo regime repubblicano. >u agevole quindi per il cardinale >abrizio /uffo# emissario dei borboni# sollevare i contadini e guidare l@armata della santa fede contro la repubblica giacobina. La conquista di 6apoli ad opera dei sanfedisti consent1 il ritorno dei borbone che effettuarono una durissima repressione. 6ella primavera del 8: fu concesso a Bonaparte# dopo la rinuncia a un progetto di invasione

dell'Inghilterra# di organizzare una spedizione militare contro l@Agitto. 7a li avrebbero potuto essere colpiti gli interessi commerciali inglesi in oriente. L'Agitto era una provincia dell'impero ottomano# dominata dalla setta militare dei mamelucchi. on una durissima marcia i francesi giunsero in prossimit4 del airo# e qui# nella battaglia delle piramidi# sconfissero i mamelucchi. La vittoria diede nuova fama a Bonaparte. -a pochi giorni dopo l'ammiraglio inglese 6elson sorprendeva la flotta francese e la distruggeva ad &bu'ir. L'unico risultato certo della spedizione in Agitto fu la ricomposizione di una alleanza generale contro la >rancia# animata come sempre dall'Inghilterra e con l'attiva partecipazione della /ussia e dell'impero turco. In Italia e in .ermania i francesi cominciarono a ripiegare sotto l'attacco degli austro<russi. Il generale russo !uvorov conquistava la Lombardia ed entrava a -ilano. Le nuove difficolt4 militari riaprirono a 5arigi un'ennesima crisi politica. I giacobini ripresero lo slancio# rafforzati dal ricordo dei successi della loro politica. & giugno i consigli# ossia il parlamento# attaccarono duramente il direttorio# nel quale era stato da poco nominato !ie;es. Le fratture politiche rimanevano profonde e un nuovo colpo di stato era nell'aria. !ie;es non faceva del resto mistero di voler procedere ad una revisione costituzionale che rafforzasse lBesecutivo# ma non disponeva di una sicura maggioranza parlamentare. Bonaparte rientr% a 5arigi e divenne e l@elemento indispensabile al colpo di stato che !ie;es veniva preparando. on il pretesto di un complotto# i consigli vennero trasferiti a !aint< loud nei pressi della capitale# sotto protezione militare. 6apoleone non riusc1 a ottenere pacificamente dal consiglio dei cinquecento# nel quale si era presentato con la propria scorta# la riforma costituzionale. &llora fu deciso l'intervento delle truppe che sgomberarono la sala. !uccessivamente i deputati consenzienti votarono la creazione di una commissione esecutiva con pieni poteri composta dai tre consoli della repubblica francese# !ie;es# 7ucos e Bonaparte. La rivoluzione francese fu un fenomeno evidentemente politico. 7istrusse un@organizzazione del potere# la monarchia assoluta# e le basi giuridiche della societ4 per ceti. -ise in atto una serie di nuovi rapporti fra societ4 civile e stato# fondati su un enorme estensione della base politica e della partecipazione. A insieme pose due problemi di fondo per tutto lo sviluppo politico successivo, attraverso quali forme e quali forze garantire una rappresentanza della societ4 civile. L'allargamento della partecipazione# il trasferimento della sovranit4 al popolo# l@identificazione del popolo con la nazione mutarono radicalmente i modi e i contenuti della politica e conferirono alla rivoluzione francese il ruolo periodizzante di inizio dell@et4 contemporanea. Napoleone e l'Europa Il successo di 6apoleone nella conquista del potere poggiava su un elemento di fondo, il ruolo dell'esercito nella vicenda rivoluzionaria. L'ascesa al potere di Bonaparte venne sancita dalla nuova costituzione dell'anno VIII. 6ella redazione prevalsero per% le direttive delle volont4 di Bonaparte. Il potere esecutivo fu infatti rafforzato ben oltre gli originari propositi di !ie;es e fu interamente attribuito al primo console# 6apoleone Bonaparte. Il primo console deteneva anche l'iniziativa legislativa. I residui poteri legislativi erano affidati a tre assemblee, il tribunato che discuteva le leggi senza poterle votare= il corpo legislativo che le votava senza poterle discutere# il !enato che ne controllava# prima della promulgazione# la costituzionalit4. !i venne di fatto instaurando un governo dittatoriale che ruotava intorno alla figura di Bonaparte# propostosi come nuovo despota illuminato# restauratore e dell'ordine e della libert4# l'unico in grado di concludere la rivoluzione. 6apoleone mir% soprattutto a garantirsi un ampio consenso di base nel paese. on questo obiettivo# il ricorso al plebiscito fu uno dei fattori costitutivi del regime napoleonico. Il plebiscito era inteso infatti come ricerca di una delega diretta da parte del popolo# senza le mediazioni della rappresentanza. Il consolidamento del potere napoleonico era legato al raggiungimento della pace. La pace passava inevitabilmente per una ripresa della guerra. 6ella primavera dell'(:** 6apoleone varcava le alpi e# dopo aver conquistato -ilano# riusc1 a prevalere sugli austriaci. -a l'&ustria# soltanto dopo ulteriori sconfitte# si adatt% a firmare la pace di Luneville che riconosceva la ricostituzione della repubblica isalpina. 7opo che la /ussia si era ritirata dalla coalizione anti francese a causa di contrasti commerciali con gli inglesi# il conflitto rimaneva ancora aperto con la sola Inghilterra. Le dimissioni del pi strenuo avversario della >rancia# il primo ministro Filliam 5itt il giovane# consentir4 un avvio delle trattative che si conclusero nel marzo (:*+ con la pace di &miens. La >rancia restituiva l'Agitto all'impero ottomano# mentre l'Inghilterra riconosceva le

conquiste francesi in Auropa. 6apoleone riteneva che l'equilibrio del suo potere potesse essere assicurato solo dalla ricomposizione della fattura con la chiesa di /oma. 0uesto obiettivo fu raggiunto con il oncordato del luglio (:*(# con il quale il nuovo pontefice 5io VII riconosceva la repubblica francese. L'atmosfera politica favorevole seguita al concordato# consent1 a Bonaparte di proporre un plebiscito sulla trasformazione della sua carica in consolato a vita. La consultazione popolare registr% un numero di consensi elevato. ontemporaneamente al plebiscito fu la promulgazione di un senatoconsulto che modific% la costituzione Dcostituzione dell'anno XE ed estendeva i poteri del primo console# al quale era attribuita anche la facolt4 di designare il proprio successore. Il sistema elettorale venne modificato sostituendo alle liste di notabili i collegi elettorali i cui componenti erano nominati a vita fra i 9** cittadini pi tassati di ogni dipartimento. 6el marzo (:*) la promulgazione del codice civile costitu1 il suggello dell'opera riformatrice di 6apoleone. Jbiettivo del codice fu quello di salvaguardare e di dare certezza giuridica alle pi importanti conquiste dell@:8# quelle relative all'abolizione dei diritti feudali# alle libert4 civili# la difesa della propriet4. La pace di Luneville non aveva interrotto l'espansione francese in Italia. >u infatti incorporato il 5iemonte e il ducato di 5arma# ma il controllo della >rancia si estendeva anche a .enova e alla toscana. La repubblica isalpina# dopo la convocazione di una consulta si era trasformata in repubblica italiana. &lla presidenza della repubblica fu eletto Bonaparte. 0uesto dinamismo internazionale riaccese l'ostilit4 dell'Inghilterra che decise di non restituire -alta# come era previsto dalla pace di &miens. Il rafforzamento dei poteri del primo console era stato accompagnato da una accentuazione dei controlli sulla stampa e in genere su tutti gli aspetti della vita culturale. Bonaparte volle cancellare ogni ipotesi di restaurazione borbonica facendosi nominare imperatore dei francesi. Il senatoconsulto Dcostituzione dell'anno XIIE che istituiva la dignit4 imperiale ereditaria fu sottoposto a plebiscito e approvato. Jccorreranno cinque anni per fare accettare a tutta l'Auropa il nuovo impero. inque anni di guerre# di annessioni# di formazione di nuovi regni. La geografia politica del continente ne risult% profondamente sconvolta. 6el maggio (:*2 la repubblica italiana si trasform% in regno d'Italia, 6apoleone ne cinse la corona a -ilano. La nuova coalizione anti francese DIII coalizione fra Inghilterra# &ustria# /ussia e !veziaE obblig% la grande armata di 6apoleone a muovere verso est in quanto quest'ultima era stata concentrata sulle coste della manica con l'obiettivo di invadere l'Inghilterra. on una manovra a largo raggio accerchi% gli austriaci e li costrinse a capitolare. onquistata Vienna le truppe austriache e 5russia riunite furono sbaragliate ad &usterlitz. La pace con l@&ustria firmata a 5resburgo concedeva alla >rancia il Veneto# l'Istria e la 7almazia# che venivano incorporate nel regno d'Italia. 7opo &usterlitz il dominio napoleonico si estese ulteriormente in Italia, 6apoleone dichiar% decaduti i borbone di 6apoli e impose sul trono il fratello .iuseppe. 5ochi giorni dopo la capitolazione di Ulm# la flotta francese e l'alleata spagnola erano state distrutte nella battaglia di $rafalgar dall'ammiraglio inglese 6elson. $rafalgar determin% la definitiva rinuncia al progetto di invasione dell@Inghilterra e precluse ai francesi ogni reale possibilit4 di contrastare la potenza inglese sui mari. 6el (:*9 fallirono le ipotesi di pace sia con la /ussia che con l'Inghilterra# dove# nonostante la morte di 5itt# il nuovo governo non mut% sostanzialmente politica. In .ermania 6apoleone cre% nel < con gli stati vassalli della >rancia < la confederazione del /eno di cui divenne protettore e annuncio di non riconoscere pi il sacro /omano impero= poco dopo# l'imperatore >rancesco II depose la millenaria corona. L'atteggiamento di 6apoleone# che sembrava poter disporre a piacimento della .ermania# indusse la 5russia a dichiarare guerra alla >rancia DIV coalizioneE ma il suo esercito fu annientato in una settimana. 7a Berlino appena occupata 6apoleone proclam% il divieto per i paesi del continente a mantenere relazioni commerciali con l'Inghilterra. Il blocco continentale mirava a ottenere quella distruzione della potenza inglese che sembrava impossibile raggiungere sul piano militare. La guerra continu% con la /ussia e con la 5russia. La vittoria di 6apoleone dopo un durissimo scontro a lungo indeciso non fu tuttavia risolutiva. !oltanto un ulteriore sconfitta russa consent1 di giungere alla pace che fu firmata a $ilsit. La 5russia fu duramente penalizzata con la perdita dei possessi polacchi e dei territori ad ovest dell'Alba che formarono il regno di Vestfalia per .irolamo# il pi giovane dei fratelli di 6apoleone. L'anno precedente la repubblica batava era stata trasformata in regno di Jlanda per l'altro fratello Luigi. !alvo alcune minori perdite territoriali la /ussia non sub1 conseguenze dalla pace# ricevette anzi con un trattato segreto di alleanza# carta bianca per l'espansione verso l'impero ottomano e la >inlandia. -a il risultato

pi significativo di $ilsit# quello a cui 6apoleone mirava# fu l'inserimento dello zar &lessandro I nella politica internazionale francese e nel blocco continentale. $ilsit segn% l'apice della potenza napoleonica. 6ei due anni successivi altre conquiste si sarebbero aggiunte ad ampliare il grande impero# accompagnate dalle primi gravi difficolt4 militari# soprattutto in !pagna. La conquista della !pagna rappresent% la fase pi difficile dell'espansione napoleonica. Il paese si sollev% contro i francesi a partire da -adrid dando vita ad una durissima resistenza armata. La capitolazione dei francesi in &ndalusia# fu la prima sconfitta dell@esercito napoleonico. &ccanto agli insorti oper% con successo un corpo di spedizione inglese. 6el (:*8 6apoleone fu nuovamente impegnato nella guerra contro l'&ustria# che con l@Inghilterra# form% la V coalizione. 6on sostenuti adeguatamente dall'intervento inglese# gli austriaci# battuti nei pressi di Vienna firmarono in ottobre la pace di !chonbrunn.. Il regno d'Italia ottenne il $rentino ceduto dalla Baviera. &ltri pi importanti mutamenti territoriali erano avvenuti nel frattempo in Italia. 5arma e la toscana erano state annesse all'impero. 6el (:*8 furono incorporate anche Lazio e l'Umbria. !comparve lo stato pontificio e 5io VII# che aveva scomunicato 6apoleone# venne arrestato. $ra il (:(* e il (:(+ il grande impero raggiunse la sua massima estensione. Un dominio che 6apoleone volle legittimare sposando la figlia dell'imperatore d'&ustria# la granduchessa -aria Luisa# annullando il legame con .iuseppina. $utti gli stati su cui si estendeva l'egemonia napoleonica dovettero accettare il blocco continentale e adattare la propria economia alle esigenze della >rancia. I divieti furono agirati da un diffuso contrabbando= in pi in qualche caso i regni napoleonici cercarono di sottrarsi al blocco. Luigi# re d'Jlanda# riapr1 i porti al commercio# ma fu destituito da 6apoleone# che annesse l'Jlanda a tutta la costa tedesca. .li effetti generalmente depressivi del blocco continentale scontentarono tutti gli stati e accrebbero l@ostilit4 contro la >rancia# che non era in grado# nonostante gli ingenti sforzi# di controllare l'intero continente. In !pagna non riusciva a venire a capo della guerriglia# n" ad arginare la riconquista inglese. &nche la !icilia# dove si erano rifugiati i borbone di 6apoli# occupata dagli inglesi# sfuggiva al dominio francese. 6el (:(+ la costituzione che le cortes di !pagna si diedero e quella adottata in !icilia furono due episodi di alternativa liberale moderata al predominio del dispotismo napoleonico sul resto d'Auropa. Ispirati entrambi al modello inglese abolivano la feudalit4 #introducevano la separazione dei poteri# istitutivano una monarchia costituzionale e un sistema elettorale censitario. .li anni relativamente pacifici dal (:*8 al (:(+ non sfociarono nella ricerca da parte di 6apoleone di una pace definitiva e nel consolidamento dell'impero. L'inesausta ostilit4 inglese# il conflitto con il papa# la ribellione spagnola e l'opposizione delle forze nazionali avevano creato ostacoli ormai insormontabili. La /ussia si era sganciata dall'alleanza con la >rancia# rivendicando una politica economica autonoma e la libert4 di commercio. !enza la /ussia il blocco continentale# gi4 in difficolt4# era destinato a fallire definitivamente. 6el (:(( 6apoleone cominci% a preparare la guerra contro la /ussia senza pre sentire le difficolt4 e i rischi dell'impresa. 6apoleone aveva perso ormai ogni capacit4 di valutazione realistica. L'imponente esercito che inizi% le operazioni contro la /ussia non era pi la grande armata compatta del (:*2# ma un insieme eterogeneo di forze di cui solo poco pi della met4 erano francesi. I russi non si lasciarono agganciare e indietreggiarono facendo terra bruciata alle loro spalle. L'esercito napoleonico# abituato a vivere sullo sfruttamento dei paesi occupati# ebbe subito difficolt4 di approvvigionamento. !olo a (** chilometri da -osca i russi accettarono battaglia e furono sconfitti= ma non fu uno scontro decisivo# come non lo fu pochi giorni dopo la conquista di -osca. Il rifiuto dello zar a trattare e il pericolo di rimanere tagliato fuori dalla resto d'Auropa# costrinsero 6apoleone a ordinare la ritirata. Il freddo# il fango# la neve e gli attacchi della cavalleria cosacca trasformarono la ritirata in una rotta. 6el (:(3 tutta l'Auropa era in armi contro la >rancia. I tedeschi preparavano la loro guerra di liberazione. !i costitu1 la VI coalizione fra Inghilterra# /ussia e 5russia# cui si aggiunse anche l'&ustria. La guerra culmin% a Lipsia nella battaglia delle nazioni in cui forze soverchianti sconfissero i francesi. & essa fece seguito l'avanzata degli alleati nel cuore della >rancia, 5arigi fu occupata e 6apoleone abdic% e i vincitori gli assegnarono il possesso dell'isola d@Alba. !ul trono di >rancia torn% un borbone# Luigi XVIII che concesse una costituzione con un sistema elettorale a suffragio molto ristretto. Il congresso di Vienna avvio contemporaneamente la ridefinizione dei confini d'Auropa. -a l'avventura napoleonica non era finita. Il malcontento degli strati popolari nei confronti dei borbone e il malessere di tanti soldati ufficiali# esclusi dall'esercito# convinsero 6apoleone che un suo ritorno in >rancia avrebbe avuto buone probabilit4 di successo. 6apoleone tornato in

>rancia riform% la costituzione imperiale. 6apoleone per% non riusc1 a dividere e affrontare separatamente le forze della VII coalizione che puntavano sulla >rancia. & Faterloo Din BelgioE# il (: giugno# la resistenza degli inglesi consent1 ai prussiani di intervenire e sconfiggere duramente i francesi. >u l'ultima battaglia di 6apoleone. onsegnatosi un mese dopo agli inglesi# sar4 deportato sull'isola di !ant'Alena Ddove mor1 il 2 maggio (:(+E.

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