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Complementi sui metodi di integrazione

- 1 -
1. Integrazione di funzioni razionali fratte
Si supponga di voler calcolare un integrale del tipo: dx
x Q
x P
(
]
(
) (
) (
(ove P(x) e Q(x) sono polinomi nellindeterminata x di grado assegnato).
Supponiamo che:
P(x) = a
n
x
n
+ a
n1
x
n1
+ + a
1
x + a
0
Q(x) = b
k
x
k
+ b
k1
x
k1
+ + b
1
x + b
0
I coefficienti a
i
e b
i
appartengano al campo reale e a
n
e b
k
siano diversi da zero in modo da non
abbassare il grado dei polinomi.
Si possono presentare tre casi:
gr(P(x)) > gr(Q(x));
gr(P(x)) = gr(Q(x));
gr(P(x)) < gr(Q(x)).
1.1. I Caso: gr(P(x)) > gr(Q(x))
Per poter calcolare l'integrale si esegue la divisione tra i polinomi P(x) e Q(x) e si sostituisce il
risultato nellintegrale stesso.
Esistono due metodi per eseguire la divisione tra polinomi:
- I metodo: si esegue lusuale divisione.
- II metodo: si utilizza il principio di identit dei polinomi.
Esempio Sia
(
]
(
+
+
dx
x
x x
1
3
2
2 3
Si noti che
gr(P(x)) = 3 (grado del polinomio al numeratore)
gr(Q(x)) = 2 (grado del polinomio a denominatore).
Si pu eseguire la divisione:
x
3
+ 3x
2
x
2
+ 1
x
3
x
x+3 quoziente
0 + 3x
2
x
3x
2
3
x 3
resto
e risulta:
1
3
3
1
3
2 2
2 3
+

+ + =
+
+
x
x
x
x
x x
e quindi :
c x x x
x
x
dx
x
xdx
x
x
dx
x
x
dx x dx
x
x x
+ + + =
=
(
]
(
+

(
]
(
+
+ =
(
]
(
+

+ + =
(
]
(
+
+
}
arctg 3 ) 1 log(
2
1
3
2
1
3
1
2
2
1
3
2
1
3
) 3 (
1
3
2
2
2 2
2
2 2
2 3
Si perviene al medesimo risultato utilizzano il principio di identit dei polinomi.
Complementi sui metodi di integrazione
- 2 -
Osservando che :
( ) ( ) 1 2 3 ) 1 ( ) 3 ( ) ( ) (
) (
) (
2 2 3
= = = =
|
|
.
|

\
|
x gr x x gr x Q gr x P gr
x Q
x P
gr
il polinomio pu essere riscritto nel modo seguente:
1 1
3
2 2
2 3
+
+
+ + =
+
+
x
d cx
b ax
x
x x
ove: ax + b il polinomio quoziente e cx + d il resto della divisione.
Eguagliando ambo i membri, si ricava:
x
3
+3x
2
= (ax + b)(x
2
+ 1) + cx + d
Da cui si pu determinare il valore di a, b, c, e d, imponendo leguaglianza tra il polinomio del I
membro e quello del II membro.
Si ricava:
x
3
+3x
2
= ax
3
+ ax + bx
2
+ b + cx + d ax
3
+ bx
2
+ (a + c)x + b + d
Da cui:

= +
= +
=
=
0
0
3
1
d b
c a
b
a

=
=
=
=
3
1
3
1
d
c
b
a
Sostituendo i valori trovati si perviene allo stesso risultato ottenuto prima:
1
3
3
1
3
2 2
2 3
+

+ + =
+
+
x
x
x
x
x x
1.2. II Caso: gr(P(x)) = gr(Q(x))
In questo caso non si segue una regola ben definita: le operazioni da eseguire dipendono dai
polinomi in gioco; comunque possibile eseguire ancora la divisione tra polinomi.
Esempio:
c x x
x
dx
dx
x
x
dx
x
x
dx
x
x
dx
x
x
+ + =
=
(
]
(

+
(
]
(

=
(
]
(

+
=
(
]
(

=
(
]
(

1 2 log
4
1
2
1
1 2 2
1
1 2
1 2
2
1
1 2
1 1 2
2
1
1 2
2
2
1
1 2
1.3. III Caso: gr(P(x))< gr(Q(x))
Va ricordato che il Teorema Fondamentale dellAlgebra afferma che un polinomio di grado n
ammette esattamente n radici nel campo complesso; tale propriet verr sfruttata per decomporre il
polinomio Q(x) in fattori primi irriducibili.
Le radici di Q(x) possono essere o reali o complesse coniugate (a due a due), con molteplicit
maggiore o uguale a uno.
Supponiamo che il polinomio Q(x) ammetta la seguente decomposizione:
Complementi sui metodi di integrazione
- 3 -
( ) ( ) ( ) ( ) ( )
j
k
r
j j
r
m
k
m m
q x p x q x p x x x x k x Q + + + + o o o =
2
1 1
2
2 1
... ... ) (
1
2 1
dove o
1
, ..., o
k
sono radici reali e i polinomi x
2
+p
h
x + q
h
corrispondono alle coppie di radici
complesse coniugate.
Gli ordini di molteplicit sono:
m
1
, m
2
,, m
k
per le radici reali,
2r
1
, 2r
2
,, 2r
j
per le radici complesse coniugate
e devono soddisfare alla seguente relazione:
m
1
+ m
2
++ m
k
+ 2r
1
+2r
2
++ 2r
j
= n (grado di Q(x)).
Per semplicit considereremo in modo differente i casi relativi a radici reali distinte, a radici
complesse coniugate e i casi con radici reali o complesse coniugate con molteplicit maggiore di
uno.
1.3.1. Radici reali distinte
Si cercano le radici di Q(x). Il denominatore della frazione si pu decomporre nel seguente modo:
( )( ) ( )
k
x x x m x Q o o o = ... ) (
2 1
Le radici: o
1
, ..., o
k
sono per ipotesi reali e distinte di molteplicit uno.
Si cerca di scrivere la funzione integranda nel seguente modo:
(

o
+ +
o
=
o o
=
k
k
k
x
A
x
A
m x x
x P
m x Q
x P
...
1
) )...( (
) ( 1
) (
) (
1
1
1
ove A
1
, A
2
,, A
k
sono costanti reali da determinare in base ai polinomi assegnati.
Per determinare il valore delle costanti A
1
, A
2
,, A
k
ci si avvale di due metodi distinti e fra di loro
equivalenti:
I Metodo: Passaggio al limite.
Moltiplicando di volta in volta ambo i membri per x o
h
(h = 1, 2, , k), si ottiene:
( ) ( ) ( ) ( ) ( )
(

o
o
+ +
o
o
+
o
o
+
o
o
=
o o
o
k
h k
h
h h h h
k
h
x
x A
x
x A
x
x A
x
x A
m x x m
x P x
... ...
1
) )...( (
) (
2
2
1
1
1
Ripetendo questa operazione per tutte le radici si ottengono k limiti da calcolare separatamente:
( )
h
h
x
A
x Q
x P x
h
=
o
o
) (
) (
lim
Tale relazione deve valere per ogni scelta di h = 1, 2, , k. Si osservi che di volta in volta al
denominatore manca il termine x o
h
.
Dal calcolo dei limiti cos ottenuti, si ricava il valore delle costanti
A
1
, A
2
,, A
k
.
Esempio 1 Calcolare il seguente integrale:
(
]
(
+
+
dx
x x
x
6 5
3
2
Complementi sui metodi di integrazione
- 4 -
Si cercano le radici del polinomio a denominatore
Q(x) = x
2
5x + 6 = 0 x
1
= 3 e x
2
= 2 x
2
5x + 6 =(x 2)(x 3)
Quindi si identifica la funzione integranda con la seguente:
2 3
6 5
3
2

+

=
+
+
x
B
x
A
x x
x
Moltiplicando ambo i membri per (x 3) si ottiene:
( )
2
) 3 (
3
) 3 (
6 5
3 ) 3 (
2

=
+
+
x
x B
x
x A
x x
x x

2
) 3 (
2
3

+ =

+
x
x B
A
x
x
Eseguendo il passaggio al limite, si ricava:
|
.
|

\
|

+ =

+

2
) 3 (
lim
2
3
lim
3 3
x
x B
A
x
x
x x
ossia: A = 6.
Moltiplicando ora per (x 2) ambo i membri si ricava:
( )
2
) 2 (
3
) 2 (
6 5
3 ) 2 (
2

=
+
+
x
x B
x
x A
x x
x x
B
x
x A
x
x
+

+
3
) 2 (
3
3
Eseguendo il passaggio al limite, si ottiene:
|
.
|

\
|
+

+

B
x
x A
x
x
x x
3
) 2 (
lim
3
3
lim
2 2
ossia: B = 5.
Si pu ora procedere al calcolo dellintegrale:
(
]
(

(
]
(

=
(
]
(
|
.
|

\
|

=
(
]
(
+
+
dx
x
dx
x
dx
x
B
x
A
dx
x x
x
2
5
3
6
2 3
6 5
3
2
Si ottengono cos due integrali che ammettono come primitive delle funzioni di tipo logaritmico.
II Metodo: Mediante il principio di identit dei polinomi.
Questo metodo permette di calcolare tutte le costanti A
1
, A
2
,, A
k
in blocco, senza ricorrere al
calcolo di k limiti separatamente, ma mediante la risoluzione di un sistema lineare di k equazioni in
k incognite.
Supponiamo che la funzione integranda si possa scrivere nel seguente modo:
(

o
+ +
o
+
o
=
k
k
x
A
x
A
x
A
m x Q
x P
...
1
) (
) (
2
2
1
1
Si esegue la somma dei termini a secondo membro e si ricava:
( ) ( ) | | ( ) ( ) | |
( ) ( )
k
k k
x x m
x x A x x A
x Q
x P
o o
+ o o + o o
=
...
.... ... ...
) (
) (
1
1 2 2 1
possibile eliminare i denominatori in quanto uguali. Si ottiene:
( ) ( ) | | ( )( ) ( ) | | ( )( ) ( ) | |
1 2 1 3 1 2 2 1
... ... ... ... ) (

o o o + + o o o + o o =
k k k k
x x x A x x x A x x A x P
Complementi sui metodi di integrazione
- 5 -
Per il principio di identit dei polinomi, si ottiene un sistema di k equazioni nelle k incognite A
1
,
A
2
,, A
k
.
Esempio 2: Metodo alternativo per calcolare il valore dellintegrale presentato nellesempio 1.
Si cercano le radici di Q(x): (gi calcolate nellesempio 1)
x
1
= 3 e x
2
= 2 x
2
5x + 6 =(x 2)(x 3)
Quindi si cerca di soddisfare alla relazione:
2 3
6 5
3
2

+

=
+
+
x
B
x
A
x x
x
Svolgendo la somma al secondo membro, e eliminando i denominatori si ottiene:
x + 3 = A(x 2) + B(x 3)
da cui, applicando il principio di identit dei polinomi, si costruisce il seguente sistema lineare di
due equazioni nelle due incognite A e B:

=
= +
3 3 2
1
B A
B A

= +
=
3 3 2 2
1
B B
B A

=
=
5
1
B
B A

=
=
5
6
B
A
Come era da aspettarsi, si ottengono gli stessi valori per le costanti A e B.
Una volta calcolati A e B, si pu procedere al calcolo dellintegrale come nellesempio 1.
1.3.2. Radici complesse coniugate
Come nel caso precedente si decompone il denominatore Q(x) in fattori primi irriducibili, andando a
cercare le radici del polinomio.
Il denominatore della frazione si pu decomporre nel seguente modo:
( ) ( )
j j
q x p x q x p x m x Q + + + + =
2
1 1
2
... ) (
Il polinomio Q(x) ammette, in tal caso, j radici complesse e j radici complesse coniugate del tipo:

| o =
| + o =
1 1 1
1 1 1
i x
i x
; ;

| o =
| + o =
j j j
j j j
i x
i x
La funzione integranda diventa si pu scrivere nella forma:
( ) ( )
(
(

+ +
+
+ +
+ +
+
=
j j
j j
q x p x
B x A
q x p x
B x A
m x Q
x P
2
1 1
2
1 1
...
1
) (
) (
ove le A
h
e B
h
sono costanti reali da determinare utilizzando il principio di identit dei polinomi.
Si osservi che a numeratore appaiono polinomi di I grado e non pi delle costanti come nel caso
precedente.
Esempio 3: Calcolare il valore del seguente integrale:
(
]
(
+
+ +
dx
x x
x x
) 1 (
3 2
2
2
Le radici del polinomio a denominatore sono:
x
1
= 0; x
2,3
= i;
Complementi sui metodi di integrazione
- 6 -
Cerchiamo di scrivere il rapporto nella forma:
1 ) 1 (
3 2
2 2
2
+
+
+ =
+
+ +
x
C Bx
x
A
x x
x x
Utilizzando il principio di identit dei polinomi, si ottiene:
x
2
+ 3x + 2 = A(x
2
+ 1) + x(Bx + C)
da cui:
x
2
+ 3x + 2 = Ax
2
+ A + Bx
2
+ Cx = (A + B) x
2
+ Cx + A

=
=
= +
2
3
1
A
C
B A

=
=
=
3
1
2
C
B
A
e quindi la funzione integranda si scrive:
1 1
3 2
1
3 2
) 1 (
3 2
2 2 2 2
2
+

+
+ =
+
+
+ =
+
+ +
x
x
x
x
x
x
x
x x
x x
Tornando allintegrale di partenza si ottiene:
(
]
(
+

(
]
(
+
+
(
]
(
=
(
]
(
+
+ +
1 1
3 2
) 1 (
3 2
2 2 2
2
x
xdx
x
dx
dx
x
dx
x x
x x
Si ottengono cos tre integrali facilmente calcolabili.
1.3.3. Radici dotate di molteplicit
Si decompone ancora in fattori primi il polinomio Q(x) al denominatore. Si cercano le radici del
polinomio:
( ) ( ) ( ) ( ) ( )
j
k
r
j j
r
m
k
m m
q x p x q x p x x x x m x Q + + + + o o o =
2
1 1
2
2 1
... ... ) (
1
2 1
dove
2r
1
, 2r
2
,, 2r
j
, m
1
, m
2
,, m
k
rappresentano gli ordini di molteplicit delle radici trovate (reali o complesse coniugate).
La funzione integranda si pu riscrivere nel seguente modo:
( )
( ) ( )
( )
( ) ( )
( ) ( )

)

+
(
(

+ +
+
+ +
+ +
+
+
+ +
+
+ +
+
(
(

o
+ +
o
+
o
+
+

(
(

o
+ +
o
+
o
=
... ... ...
...
...
1
) (
) (
1
1 1
2
2
1
1
1 1
2
1 1
2
1 1
2
12 12
1 1
2
11 11
2
2
2
2
22
2
21
1
1
2
1
12
1
11
r
r r
m
m
m
m
q x p x
C x B
q x p x
C x B
q x p x
C x B
x
A
x
A
x
A
x
A
x
A
x
A
m x Q
x P
dove le varie costanti reali A
h
, B
t
, C
s
vanno determinate mediante il principio di identit dei
polinomi.
Complementi sui metodi di integrazione
- 7 -
Esempio 4: Calcolare
( )
(
]
(

2
1 x x
dx
Le radici del polinomio al denominatore sono 3: x =0 ; e x =1 con molteplicit 2
Cerchiamo una forma equivalente della funzione integranda:
( ) ( )
( ) ( )
( )
2
2
2 2
1
1 1
1
1
1
1

+ +
=

+ =
x x
Cx x Bx x A
x
C
x
B
x
A
x x
Le potenze del denominatore (x1) si ripetono fino a raggiungere l'ordine di molteplicit. Quindi:
1 = (A + B) x
2
+ (2AB + C) x + A

=
=
= +
1
0 2
0
A
B A C
B A

=
=
=
1
1
1
C
B
A
quindi lintegrale si pu riscrivere nel seguente modo
( )
( )
(
]
(

+
(
]
(

(
]
(
=
(
]
(

2 2
1
1
1
x
dx
x
dx
x
dx
x x
dx
Esempio 5: Calcolare
(
]
(
+ +
+
dx
x x x
x
3 5
2
4 4
2
gr(Q(x)) > gr(P(x))
Per decomporre tale frazione bisogna determinare le radici del polinomio al denominatore
0 4 4
3 5
= + + x x x x(4x
4
+ 4x
2
+ 1) = 0 x(2x
2
+ 1)
2
= 0
Le radici sono : x = 0 ; e
2
2 i
x = con ordine di molteplicit 2 si hanno 4 radici complesse e 1
radice reale. Per il teorema di decomposizione dei polinomi la funzione integranda si pu scrivere
nel modo seguente:
( )
2
2
2 3 5
2
1 2
1 2 4 4
2
+
+
+
+
+
+ =
+ +
+
x
E Dx
x
C Bx
x
A
x x x
x

x
2
+ 2 = A(2x
2
+ 1)
2
+ (Bx + C)x(2x
2
+ 1) + (Dx + E)x

x
2
+ 2 = (4A + 2B)x
4
+ 2Cx
3
+ (4A +B +D)x
2
+ (C + E)x + A
da cui si ricava il sistema lineare nelle incognite A, B, C, D, E:

=
= +
= + +
=
= +
2
0
1 4
0 2
0 2 4
A
E C
D B A
C
B A

=
=
=
=
=
0
3
0
4
2
E
D
C
B
A
Quindi la frazione si pu scrivere come somma di frazioni, nel modo seguente:
Complementi sui metodi di integrazione
- 8 -
( )
2
2
2 3 5
2
1 2
3
1 2
4 2
4 4
2
+

+
=
+ +
+
x
x
x
x
x
x x x
x
Esercizio. Calcolare
(
]
(
+ ) 1 ( ) 1 (
2 2 2 2
x x x
dx
1.4. Teorema di decomposizione dei polinomi
N.B. La tecnica di decomposizione dei polinomi non finalizzata
allintegrazione, ma pu essere usata ogni volta che si ha a che fare con il quoziente di due
polinomi che rispettino le ipotesi esposte.
Siano P(x) e Q(x) polinomi reali con coefficienti reali e tali che
gr(P(x))< gr(Q(x)).
Se il polinomio Q(x) si pu fattorizzare nel seguente modo:
( ) ( ) ( ) ( ) ( )
j
k
r
j j
r
m
k
m m
q x p x q x p x x x x m x Q + + + + o o o =
2
1 1
2
2 1
... ... ) (
1
2 1
risulta che :
2r
1
, 2r
2
,, 2r
j
, m
1
, m
2
,, m
k
sono gli ordini di molteplicit delle radici del polinomio Q(x).
m
1
+ m
2
++ m
k
+2(r
1
+ r
2
++ r
j
) = gr(Q(x)).
o
1
,o
2
,...,o
i
sono le radici reali dellequazione Q(x)=0
x
2
+ p
1
x + q
1
, , x
2
+ p
j
x + q
j
sono polinomi di secondo grado irriducibili nel campo reale,
ossia ammettono radici complesse coniugate.
Il rapporto
) (
) (
x Q
x P
si pu esprimere come somma di frazioni parziali nel seguente modo:
( )
( ) ( )
( ) ( )

(
(

+ +
+
+ +
+ +
+
+
+ +
+
+
+

(
(

o
+ +
o
+
o
=


coniugate complesse radici di coppia ogni per
2
2
2
2 2
2
1 1
reale radice ogni per
2
2 1
...
...
1
) (
) (
k
k k
h
h
r
k k
kr kr
k k
k k
k k
k k
m
h
hm
h
h
h
h
q x p x
C x B
q x p x
C x B
q x p x
C x B
x
A
x
A
x
A
m x Q
x P
ove le costanti reali A, B, C si determinano mediante il principio di identit dei polinomi.

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