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Facolt di Lettere - Test Ammissione a.a.

2010/2011 - identificativo A

Universit di Pisa
Facolt di Lettere e Filosofia Test di ammissione alla.a. 2010 - 2011

identificazione

A
COMPOSIZIONE DEL TEST Comprensione del testo Conoscenza della grammatica italiana Conoscenze disciplinari

Facolt di Lettere - Test Ammissione a.a. 2010/2011 - identificativo A

COMPRENSIONE DEL TESTO


TESTO I

Gianfranco Contini, La letteratura dialettale, la Vita di Cola e il Convivio


Uno stesso reagente rivela quindi pi strati della coscienza letteraria italiana nel momento critico fra la met del Cinque e la met del Seicento: vernacolo come riprova della orentinit dellitaliano, come veicolo non privilegiato della realt, come strumento accademico di approssimazione al modello greco (del tutto omogeneo alle restanti ambizioni, per esempio pindariche, del Chiabrera), come latore di un tono determinato. proprio il momento critico su cui si appunta lo sguardo del Croce, le cui tesi sono riassunte nel titolo La letteratura dialettale riessa, la sua origine nel Seicento e il suo ucio storico e dovettero, giustamente, sembrare abbastanza rilevanti allautore da far gurare quel saggio (inserito in Uomini e cose della vecchia Italia) nella grande antologia che corona la sua vita e la sua opera, Filosoa. Poesia. Storia. Per la fenomenologia della letteratura dialettale, quale anche si abbozza negli aneddoti prodotti, ovvio e continuo il riferimento a tale scritto. Come spesso accade al Croce, lavvio ne socraticamente polemico: nella specie, contro la tesi di Giuseppe Ferrari, che salut nella letteratura dialettale una reazione dello spirito popolare e regionale contro la letteratura aulica e nazionale. Il Croce ha buon gioco a mostrare che essa invece collaborativa con la letteratura in lingua; che, in quanto sintende dialettale darte o riessa (distinta dalla dialettale spontanea), suppone come antecedente e punto di partenza la letteratura nazionale e ne lintegrazione per certi toni minori che solo questo strumento era in grado di fornire. E poich la sanzione denitiva alla lingua nazionale viene dal Rinascimento pieno, la letteratura dialettale riessa ricava dallesser nata nellet barocca (sia pure con precedenti soprattutto teatrali) il contributo al nuovo e allo strano e luso accademico delle esercitazioni letterarie (inclusa quella gara con loriginale che la traduzione). Di questi teoremi, acquisto fondamentale la distinzione fra letteratura riessa e spontanea e il carattere dialettico, antitetico della prima; mentre la restrizione dellorigine al Seicento risente dellesperienza dellerudizione patria, la tesi dun aettuoso cultore della letteratura napoletana, editore (purtroppo parziale) e traduttore del Pentamerone (di quel Basile, versicatore in italiano e in spagnolo, che, sar bene rammentarlo, pubblic e comment i maggiori petrarchisti, Bembo, Della Casa, Tarsia). La correzione essenziale al Croce , tenendo ben ferma la genesi antitetica, la necessaria continua retrodatazione di tale origine, che porta allinizio stesso della letteratura nazionale; nessun momento della quale scevro duna polarizzazione bilingue. Nessuna miglior conferma alla consistenza della letteratura dialettale spontanea che la concordanza nel programma tra quello che ne va considerato il capolavoro, proprio la Vita di Cola che il Villani interpolava nel suo catalogo ludicro, o piuttosto la cronaca di cui essa fa parte, e qualche testo centrale della letteratura riconosciutamente nazionale quale il Convivio. Lautore dei cosiddetti Historiae Romanae Fragmenta si preoccupa di comunicare le belle cose e novitati di cui fu testimone (cosa granne scrive) ai meno letterati, come soco vulgari mercatanti; e va avvertito che lAnonimo, profondo ammiratore di Dante (purtroppo il relativo capitolo tra le parti smarrite), attentissimo alle sfumature dialettali, come appare nel grandioso ritratto di Cola in fuga, che si traveste e tenta di alterare anche in ciociaro il suo linguaggio (Desformato, desformava la favella. Favellava campanino e diceva suso, suso a gliu traditore). Una simile concomitanza di sublimit di materia e larghezza di pubblico (termine che immediatamente evoca il nucleo della dottrina dellAuerbach) ricorreva nel primo del Convivio: lo volgare servir veramente a molti: ch la bont de lanimo, la quale questo servigio attende, in coloro che per malvagia disusanza del mondo hanno lasciata la litteratura a coloro che lhanno fatta di donna meretrice; e questi nobili sono principi, baroni, cavalieri e moltaltra nobile gente, non solamente maschi ma femmine, che sono molti e molte in questa lingua, volgari e non litterati. E qui torna, dilatato, il tema, tuttaltro che risibile, della Vita Nuova (lo primo che cominci a dire s come poeta volgare, si mosse per che volle fare intendere le sue parole a donna, a la quale era malagevole dintendere li versi latini); salvo la maggiore democraticit in fatto, forse non adeguatamente riconosciuta, della prosa del Convivio rispetto a quella stessa della Vita. A livello pi modesto, la preoccupazione che dir galileiana (pensando alla lettera al Gualdo) quella dei volgarizzatori, come Guido da Pisa (specillato dal Cian), che scrive per utilit di questi cotali, cio i molti, i quali vorrebbono sapere [...] ed abbiano avuto impedimento dal non studiare (antiprologo del Fiore dItalia).

2 - Comprensione del testo

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QUESITI RELATIVI AL TESTO I


1. Qual lo scopo pratico che, secondo lautore, i testi della letteratura dialettale spontanea citati nel brano hanno in comune con il Convivio e la Vita Nuova? A. Comunicare anche con tutti coloro che capiscono solo il volgare B. Trasmettere cronache cittadine ai concittadini posteri C. Sviluppare il lone letterario delle cronache e dei cataloghi seguendo come modello La vita di Cola scritta dal Villani D. Reagire contro la letteratura dialettale riessa E. Tradurre classici volgarizzandoli e comporre testi adatti anche alla lettura delle donne

2.

Quale tra queste espressioni si sostituisce meglio per signicato al verbo salut presente nella seconda riga del secondo capoverso? A. B. C. D. E. neg reput nire lasci intendere reput salva vide

3.

Considerando la struttura logica del testo, quale tra queste linformazione base sulla quale si fondano le aermazioni dellautore che contraddicono in parte le tesi degli studiosi precedenti? A. B. C. D. E. La letteratura italiana n dalle origini caratterizzata da bilinguismo La letteratura dialettale non nasce in nessun caso come antitesi alla lingua nazionale Non si pu distinguere la letteratura dialettale spontanea da quella riessa Si pu datare la nascita della letteratura dialettale spontanea nellet barocca La letteratura dialettale riessa nasce nel Seicento

4.

Qual il titolo del saggio pi importante, a parere dellautore, sulla storia e le caratteristiche della letteratura dialettale? A. B. C. D. E. Pentamerone Uomini e cose della vecchia Italia Historiae Romanae Fragmenta La letteratura dialettale riessa, la sua origine nel Seicento e il suo ucio storico Filosoa. Poesia. Storia.

5.

Che scopo hanno le citazioni riportate dallautore nella seconda met del testo (a partire da Nessuna miglior conferma...)? A. Sono esempi che illustrano la sua tesi e riprendono parte della tesi gi espressa in precedenza da Croce B. Servono a raorzare la tesi secondo cui il capolavoro di Villani il modello di tutta la letteratura dialettale C. Servono a illustrare lo scopo comune di alcune opere della letteratura dialettale spontanea e di alcune altre di quella nazionale D. Sono esempi illustrativi di opere che possono essere inserite nel lone dei volgarizzamenti E. Servono a raorzare la tesi secondo cui la letteratura dialettale spontanea non antitetica a quella riessa

3 - Comprensione del testo

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TESTO II

Francesco Guicciardini, Dopo aver tentato inutilmente di conquistare Padova, limperatore si ritira (Storia dItalia, VIII, 11)
Perd Cesare per questa esperienza interamente la speranza della vittoria; e per, deliberato di partirsene, condotta che ebbe lartiglieria in luogo sicuro, si ritir con tutto lesercito alla terra di Limini che verso Trevigi, il settimo decimo d dapoi che si era accampato a Padova, e poi continuamente si condusse in pi alloggiamenti a Vicenza; ove ricevuto il giuramento della fedelt dal popolo vicentino, e dissoluto quasi tutto lesercito, and a Verona: disprezzato, perch non erano successi ma molto pi perch erano, e nello esercito e per tutta Italia, biasimati maravigliosamente i consigli suoi, e non meno le esecuzioni delle cose deliberate. Perch non era dubbio che e il non avere acquistato Trevigi e lavere perduto Padova era proceduto per colpa sua; similmente, che la tardit del suo venire innanzi avea fatta dicile lespugnazione di Padova, perch da questo era nato che i viniziani avevano avuto tempo a provedersi di soldati, a empiere Padova di vettovaglie e a fare quelle riparazioni e forticazioni maravigliose. N egli negava questa essere stata la cagione che si fusse difesa quella citt, ma rimovendo la colpa dalla variet e da disordini suoi e trasferendola in altri si lamentava del pontece e del re di Francia che, con lavere luno di loro concesso landare a Roma agli oratori viniziani laltro avere tardato a mandare il soccorso delle sue genti, avevano dato cagione di credere a ciascuno che si fussino alienati da lui, onde avere preso animo i villani delle montagne di Vicenza a ribellarsi; e che avendo consumato nel domargli molti d aveva poi trovato per la medesima cagione le medesime dicolt nella pianura, e che per aprirsi e assicurarsi le vettovaglie e liberarsi da molte molestie era stato necessitato a pigliare tutte le terre del paese: n solamente avergli nociuto in questo la tarda venuta de Franzesi, ma che se fussino venuti al tempo conveniente non sarebbe seguitata la ribellione di Padova; e che questo e lavere il re di Francia e il re dAragona licenziate larmate di mare aveva poi data facolt a viniziani, liberati dogni altro timore, di potere meglio provedere e forticare Padova: querelandosi, oltre a questo, che al re dAragona erano grate le sue dicolt per indurlo pi facilmente a consentire che a lui restasse lamministrazione del regno di Castiglia. Le quali querele non miglioravano le sue condizioni, n gli accrescevano lautorit perduta per non avere saputo usare s rare occasioni; anzi, che tale opinione fusse comunemente conceputa di lui era gratissimo al re di Francia, n molesto al pontece perch, sospettoso e didente di ciascuno e considerando quanto sempre fusse bisognoso di danari e importuno a dimandarne, non vedeva volentieri crescere in Italia il nome suo. A Verona ricevette similmente il giuramento della fedelt; e in quella citt glimbasciadori orentini, tra quali fu Piero Guicciardini mio padre, convennono con lui in nome della loro republica, indotta a questo, oltre allaltre ragioni, da conforti del re di Francia, di pagargli in brevi tempi quarantamila ducati; per la quale promessa ottennono da lui privilegi in forma amplissima della confermazione cos della libert di Firenze come del dominio e della giurisdizione delle terre e stati tenevano, con la quietazione di tutto quello gli dovessino per il tempo passato.

4 - Comprensione del testo

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QUESITI RELATIVI AL TESTO II


6. Qual latteggiamento personale dellautore nei confronti dellintera vicenda? A. B. C. D. E. Ha un atteggiamento comprensivo nei confronti dellimperatore e lo difende Come i contemporanei dellimperatore, lo disprezza per aver fallito compiaciuto perch alla ne anche la sua citt otterr dei vantaggi daccordo con limperatore Ha un atteggiamento neutro e distaccato

7.

Quali sono le azioni del re di Francia che secondo limperatore concorrono al suo fallimento? A. B. C. D. E. Laver posticipato linvio delle truppe e laver licenziato le armate di mare Laver sostenuto la repubblica di Firenze Laver permesso agli ambasciatori veneziani di andare a Roma Lessersi alleato con il re dAragona e laver licenziato le armate di mare Lessersi alleato con il pontece e laver posticipato linvio delle truppe

8.

Quale esercito doveva appoggiare limperatore durante la vicenda raccontata? A. B. C. D. E. Quello del re di Francia Sia quello del re di Castiglia che quello dei veneziani Quello del re di Aragona Quello della repubblica di Firenze Nessuno

9.

Tra le citt qui elencate, in quale si ritira limperatore con tutto lesercito al seguito dopo aver abbandonato lassedio? A. B. C. D. E. Treviso Vicenza Firenze Venezia Padova

10.

Quale/i citt o territorio risulta/no pi avvantaggiata/i in relazione alla misura della propria partecipazione alla vicenda raccontata? A. B. C. D. E. Verona Padova Venezia Treviso Il regno di Castiglia

5 - Comprensione del testo

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TESTO III

Paola Rossi, I ritratti di Francesco Mazzola (il Parmigianino)


Anche i ritratti del Parmigianino, n dagli inizi della sua attivit, rivelano un loro spiccato accento originale. Non facile vericare, in tale campo della sua produzione, quali siano stati, di volta in volta, i suggerimenti e gli stimoli recepiti nelle varie fasi del suo svolgimento artistico, e soprattutto in quello iniziale venendo ovviamente a mancare le connessioni con il Correggio, la cui attivit in tale campo, allo stato attuale della nostra conoscenza critica, risulta estremamente esigua. Di fronte a ritratti giovanili che gi si distinguono in forza della loro alta qualit, tali il Collezionista di Londra e il Galeazzo Sanvitale di Napoli, non mi pare neppure possa acquistare peso il riferimento - cui accenna, sia pure in senso lato, il Freedberg - a una diusa tipologia ritrattistica legata a modelli veneziani del decennio 1510-1520, mentre, semmai, si potrebbe pensare a qualche suggestione nordica (ad esempio - come suggeriva il Quintavalle per il ritratto napoletano - dreriana), connessa con lampia diusione di stampe nel centro emiliano ma priva peraltro di un particolare signicato. Certo nel periodo romano la conoscenza dellopera di Raaello dovette essere importante anche per quel che riguarda la ritrattistica; i modelli raaelleschi, in cui si equilibrano impeccabilmente idealizzazione e palpito di vita, rappresentativit di rango e calda umanit, serena bellezza e aorare pacato del sentimento, non potevano non costituire un esempio stimolante per il Parmigianino, pronto per a distillarne gli esiti pi ricercati alternandone, quasi in un giuoco di sfumature sottili e impercettibili, il signicato espressivo con una diversa sensibilit di gusto e di intenzione artistica. probabile poi che nel momento romano, come ipotizza il Freedberg, il Parmigianino abbia tenuto presente anche lesempio della ritrattistica di Sebastiano del Piombo, rintracciabile in un ritratto come quello del Cybo, ma con lo stesso peso, direi occasionale, delle possibili suggestioni nordiche sul ritratto del Sanvitale. La ritrattistica del Mazzola si presenta spesso come la parte pi problematica della sua arte sia per la collocazione cronologica, sia per alcune dicolt attributive sulla cui soluzione la critica non si trova concorde. Probabilmente lo stesso insopprimibile legame che ogni ritratto presuppone con un modello e con determinate circostanze interne di committenza attenua quella cristallina e irreversibile coerenza che caratterizza nelle altre opere il dipanarsi del linguaggio parmigianinesco. Ne rivela qualche traccia di una discontinuit che non emerge invece nella rimanente produzione pittorica dellartista costantemente sottesa - non bisogna dimenticarlo - dallinesauribile travaglio graco in cui si decanta quello sperimentalismo che, come ha recentemente sottolineato il Fagiolo DellArco in relazione anche al legame dellartista con lalchimia, uno degli aspetti della sua arte e - aggiungo - pur sempre un riesso dellinquietudine e della sensibilit del Manierismo. In tal senso, se troppo azzardata e restrittiva appare la proposta del Fagiolo DellArco di sostituire la nozione di sperimentalismo a quella di manierismo, categoria che non soddisfa nel caso complicato del Parmigianino, bisogna pur riconoscere che, come osserva lo stesso studioso, larte del Mazzola tutta volta alla ricerca dialettica della perfezione. Tanto pi, infatti, lartista vi attinge, quanto pi stravolge quei canoni di sereno equilibrio, di proporzione, di armonia che ne avevano costituito lessenza rinascimentale codicandoli in una nuova langue che altro non se non quella del Manierismo. Lartista ne caratterizz inconfondibilmente laspetto decorativo (Freedberg) che una delle componenti del Manierismo stesso: il fascino e la grandezza della sua arte, che in in questo senso si pu ben dire faccia di lui un Raaello manierista, sono riposti in quella specie di impeccabile compromesso tra eleganza formale e pacata introversione sfumata nelle note pi sottili del sentimento bilicate in una sorta di capzioso equilibrio che costituisce il raggiungimento pi alto della poetica del Parmigianino. Se questo, in quanto tale, fu irripetibile, la connotazione che la sua arte assunse nellambito del Manierismo frutticher, soprattutto attraverso la conoscenza e la diusione della sua graca (stampe e disegni), con forza stimolante e propulsiva sia in Italia (facendo presa anche in unarea artistica particolare come il Veneto) che in Europa.

6 - Comprensione del testo

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QUESITI RELATIVI AL TESTO III


11. Secondo le argomentazioni dellautrice qual o quali sono le circostanze artistiche o i/il pittore/i che ha/hanno avuto linuenza pi importante sulla produzione del Parmigianino? A. B. C. D. E. 12. Correggio Lampia diusione di stampe nel centro emiliano Alcune suggestioni nordiche e, successivamente, il ritratto del Cybo Raaello I ritratti veneziani del decennio 1510-1520

Come pu essere denita la ricerca artistica della perfezione condotta dal Parmigianino? A. B. C. D. E. alchemica dialettica impeccabile problematica dreriana

13.

Qual la principale dicolt incontrata dagli storici dellarte nel valutare i ritratti del Parmigianino? A. B. C. D. E. Il problema delle suggestioni occasionali, come ad esempio quella nordica e quella del ritratto del Cybo La mancanza di originalit Lindividualit dei ritratti, che talvolta rende meno riconoscibile lo stile del Parmigianino La qualit dei ritratti giovanili La natura sperimentale dei ritratti

14.

Quali sono i nomi dei critici che hanno commentato le produzioni del Parmigianino? A. B. C. D. E. Freedberg, Drer e Quintavalle Fagiolo dellArco, Quintavalle e Freedberg Mazzola, Freedberg, Quintavalle e Fagiolo DellArco Sanvitale, Freedberg e Sebastiano del Piombo Quintavalle, Fagiolo DellArco, Freedberg e Sebastiano del Piombo

15.

Qual lo scopo comunicativo dellautrice? A. Fornire una collocazione artistica ai ritratti del Parmigianino illustrandone le problematiche B. Descrivere le evoluzioni delle opere del Parmigianino ripercorrendo la sua storia artistica a partire dai ritratti giovanili C. Riportare e analizzare le osservazioni critiche e artistiche dei maggiori esperti di Storia dellArte sui ritratti del Parmigianino D. Individuare i soggetti delle singole opere del Parmigianino E. Dimostrare lappartenenza del Parmigianino al Rinascimento attraverso la gura e le caratteristiche artistiche di Raaello

7 - Comprensione del testo

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8 - Comprensione del testo

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CONOSCENZA DELLA GRAMMATICA ITALIANA


16. Nella serie riportata di seguito, una parola non rispetta lortograa italiana standard. Di quale parola si tratta? A. B. C. D. E. 17. metereologo aeroporto consigliere aeroplano crociera

Secondo la terminologia tradizionale della grammatica italiana, quale di queste classi di parole non forma una parte del discorso? A. B. C. D. E. avverbio aggettivo congiunzione interiezione predicato

18.

Individua la frase che contiene un pronome dimostrativo: A. B. C. D. E. Qualcuno ha gi preso quella sedia? Questi amici suoi mi sembrano un po strani Hanno chiamato proprio loro! Paolo e Michele passeranno di sicuro domattina Quello il libro che ti serve per lesame

19.

Nella serie riportata di seguito, una parola non rispetta lortograa italiana standard. Di quale parola si tratta? A. B. C. D. E. sfasci canter ci ohib p

20.

Individua la frase che contiene un pronome personale: A. B. C. D. E. Stavolta, hanno parlato tutti a lungo Qualcuno ha gi preso quella sedia? Sono venuti in tanti, ma sul fondo qualche sedia rimasta vuota LArno sfocia poco lontano da qui A volte gli credo, a volte no

21.

Individua la frase che contiene un avverbio: A. B. C. D. E. So da quale porta usciranno Hanno imparato molte cose! Attenzione! Sulla pista c un cavo dacciaio A quel punto, tutti hanno capito che lui ci credeva davvero Lui sa che gli ultimi conti sono corretti

22.

Individua la frase che contiene un complemento di specicazione: A. B. C. D. E. Il mio libro dice una cosa diversa Labbiamo riparata usando lo di rame Ho fatto la spesa e ho preso anche del pane Questa roba tutta tua La bici di Paolo legata con due lucchetti

9 - Conoscenza della grammatica italiana

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23.

Individua la frase che contiene un pronome indenito: A. B. C. D. E. Di sicuro, no alle otto non si visto nessuno Parleremo comunque anche con lui Abbiamo gi visto i primi campioni Qualche studente entrato pi tardi In queste faccende loro hanno sempre ragione

24.

Individua la frase che contiene una congiunzione: A. B. C. D. E. Su questo ho qualche dubbio Guardate un po laggi! Quello che ho visto ieri era perno peggiore Stavolta hanno fatto un buon lavoro So che lei ha ragione

25.

Individua la frase che contiene un complemento di termine: A. B. C. D. E. Se vedi che mi fermo, dimmi che ore sono Luciana gi stata a Roma Penso proprio che sia cos Stavolta si sono dati da fare molto per lui Non so proprio dove siano andate ieri

26.

Individua la frase che contiene una subordinata oggettiva: A. B. C. D. E. Abbiamo visto un grosso incidente Andare al cinema ogni settimana non male Il forno che hai visto ieri gi stato venduto davvero sicuro di nire in tempo Ha fatto un giro sul cammello, ma non ha speso molto

27.

Individua la frase che contiene una subordinata nale: A. B. C. D. E. Sono partiti prima perch hanno visto il traco In ogni caso, ho fatto tutto per te Per sistemare i chiodi, devi prendere un martello Pensano di tornare presto Pensa anche a noi!

28.

Individua la frase che contiene una subordinata relativa: A. B. C. D. E. Non so se ci rivedremo tanto presto Che bello, da questa parte! Dove siete andati a guardare? A volte andiamo a ballare, ma a volte stiamo a casa I parenti che hai gi incontrato hanno tutti una casa a Pisa

29.

Individua la frase che contiene una subordinata implicita: A. B. C. D. E. Ne parleremo dopo, e ne avremo per un po Penso che saremo a casa per cena Ci penso spesso, e questo non va bene Di queste cose non so nulla So che lo fa solo per guadagnare qualche soldo

30.

Individua la frase che contiene un complemento oggetto: A. B. C. D. E. Vinceremo lo stesso Non so se tutti ragionano in questo modo pesante come un blocco di marmo Domani e dopodomani saremo in vacanza Ho gi scritto un intero capitolo

10 - Conoscenza della grammatica italiana

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CONOSCENZE DISCIPLINARI
31. In quale anno i Longobardi entrarono nellItalia settentrionale? A. B. C. D. E. 32. 774 d. C. 960 d. C. 476 d. C. 312 a. C. 568 d. C.

Al papa lecito deporre limperatore; egli pu sciogliere i sudditi dallobbligo di fedelt verso gli iniqui. Quale papa fece mettere per scritto queste frasi per la prima volta? A. B. C. D. E. Silvestro I quando battezz Costantino Clemente VII quando era assediato in Castel SantAngelo nel 1527 Gregorio VII nei cosiddetti Dictatus papae (1075) Bonifacio VIII quando condann Filippo il Bello nel 1302 Leone III allatto di incoronare Carlo Magno

33.

Limpero accadico aveva il proprio centro: A. B. C. D. E. a nord del Mar Caspio in India in Mesopotamia nellattuale Francia in Africa

34.

Chi era Francesco Crispi ? A. B. C. D. E. Il generale che guid le truppe nella sfortunata battaglia di Adua Un esponente politico radicale famoso per le sue denunce della corruzione della classe politica Un capo di governo nellItalia liberale famoso per il piglio autoritario e decisionista Un patriota garibaldino autore di un famoso libro sulla spedizione dei mille Uno dei fondatori del Partito Socialista Italiano nel 1892

35.

Che cosera il catarismo? A. B. C. D. E. Un movimento progressista inglese La losoa alla base dellutilitarismo illuminista Un movimento ereticale medievale Il sistema losoco della Scolastica Un tipo di composizione poetica provenzale

36.

Qual la pi settentrionale tra queste citt europee? A. B. C. D. E. Berlino Mosca Edimburgo Madrid Varsavia

37.

Quale tipo di conoscenza pu essere denito a posteriori? A. B. C. D. E. Quella empirica Quella successiva Quella retroattiva Quella ultima Quella retrodatata

11 - Conoscenze disciplinari

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38.

Con quale di questi stati lItalia non ha un conne terrestre? A. B. C. D. E. Croazia Austria Francia Svizzera Slovenia

39.

Quale tipo di conoscenza viene studiato dallepistemologia? A. B. C. D. E. morale induttiva scientica psicologica retorica

40.

Quante sono le province italiane? A. B. C. D. E. 90 80, cio 4 per regione Pi di 100 Meno di 50 75

41.

Quale tra queste scoperte non attribuibile a Galileo? A. B. C. D. E. Le fasi di Venere Il principio dinerzia I principali satelliti di Giove La gravitazione universale Lisocronismo del pendolo

42.

In quale continente si trova la Nuova Guinea? A. B. C. D. E. Africa Oceania America meridionale Asia America centrale

43.

Quale tra questi scrittori il pi recente? A. B. C. D. E. Giovanni Boccaccio Niccol Machiavelli Francesco Petrarca Angelo Poliziano Dante Alighieri

44.

L Orlando furioso : A. B. C. D. E. un testo in terzine lo pseudonimo di Bernardo Tasso un dramma pastorale un poema cavalleresco unopera di Matteo Maria Boiardo

45.

Quale di queste correnti letterarie pi antica? A. B. C. D. E. Il Romanticismo Il petrarchismo Il manierismo Lo Stilnovismo La Scuola siciliana

12 - Conoscenze disciplinari

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46.

Luigi Einaudi stato: A. B. C. D. E. Il segretario del PCI no al 1964 Il fondatore del Partito popolare Un importante editore Il successore di Giolitti Il secondo presidente della Repubblica italiana

47.

Nellattuale ordinamento della Repubblica italiana, chi ha il potere di sciogliere le Camere? A. B. C. D. E. Il Consiglio superiore della magistratura Il Capo del Governo Il presidente del Senato Il presidente della Camera dei Deputati Il presidente della Repubblica

48.

Quale di questi poeti e scrittori italiani non ha ricevuto il premio Nobel? A. B. C. D. E. Giosu Carducci Salvatore Quasimodo Pier Paolo Pasolini Eugenio Montale Luigi Pirandello

49.

Chi lautore delle Ceneri di Gramsci? A. B. C. D. E. Antonio Gramsci Eugenio Montale Carlo Emilio Gadda Italo Calvino Pier Paolo Pasolini

50.

Sempre caro mi fu questermo colle linizio di una poesia di: A. B. C. D. E. Petrarca Pascoli Carducci Leopardi Manzoni

13 - Conoscenze disciplinari

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14 - Conoscenze disciplinari

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