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2 I CRONACA

DI NAPOLI
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lunedì 1 ottobre 2007


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GdN

PONTICELLI. SALVATORE SCHIANA HA FESTEGGIATO IL SUO DICIOTTESIMO COMPLEANNO IN


CELLA. CON LUI SONO STATI ARRESTATI ANCHE TRE MINORENNI
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Compie 18 anni e ruba un'auto con amici, presi in 4


Il giorno in cui ha compiuto 18 anni ha rubato la macchina con alcuni amici
minorenni, ma è stato sorpreso ed arrestato. Ha festeggiato così il suo
diciottesimo compleanno Salvatore Schiava, di San Giorgio a Cremano. Con lui sono
stati arrestati anche tre amici tutti minorenni, E. M., 15 anni di Pollena
Trocchia, F. M. e A. D. A., entrambi 16enni, il primo napoletano, il secondo di
San Giorgio a Cremano. I poliziotti del commissariato di Ponticelli la scorsa
notte poco dopo l'una durante un servizio di controllo del territorio, mentre
percorrevano l'incrocio tra viale Metamorfosi e viale delle Ville Romane hanno
udito un auto sgommare e contestualmente una Fiat Uno procedere contromano su
viale delle Ville Romane in direzione di Ponticelli. Gli agenti hanno inseguito
l'auto. Il conducente, vistosi inseguito dalla polizia, ha accostato. I quattro
ragazzi sono scesi dalla macchina ma sono stati raggiunti e bloccati. Schiava era
alla guida senza aver ancora la patente ed è stato quindi anche denunciato. I
poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato all'interno del blocco d'accensione
dell'auto una chiave falsa. Dal controllo effettuato con la sala operativa l'auto
non risultava tra quelle rubate. Dai successivi accertamenti i poliziotti hanno
scoperto che la macchina era stata da poco rubata da via San Martino in San
Giorgio a Cremano. Per Schiava si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale,
mentre i tre minorenni sono stati accompagnati al Centro di Prima Accoglienza dei
Colli Aminei. L'auto è stata restituita al legittimo proprietario, ancora
all'oscuro di quello che era successo.
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[REDCRO]

GUERRA DI CAMORRA. KILLER IN VIA LEPANTO: MASSIMILIANO CAPUANO, 36ENNE VICINO AI


FRIZZIERO DI FUORIGROTTA, INSEGUITO E COLPITO ALL'ADDOME. È GRAVE
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Faida flegrea, un altro agguato


Svolta nelle indagini sul duplice omicidio di giovedì. Carputo e Moccia furono
uccisi assieme, poi i cadaveri trasportati in due posti diversi per depistare le
indagini. Probabile un legame con la sparatoria di ieri sera.
LUIGI SANNINO
Inseguito per un centinaio di metri da due sicari in moto, che l'hanno centrato
più volte alle gambe e, con un solo proiettile, alla parte bassa dell'addome. Un
agguato di camorra che ieri sera probabilmente ha segnato un nuovo episodio della
faida flegrea scoppiata tra i Leone-Puccinelli del rione Traiano e i Grimaldi di
Soccavo, anche se gli investigatori stanno seguendo anche altre piste. A terra in
via Lepanto (nella foto il luogo dell'agguato), tra la Cumana e una farmacia, è
rimasto un 36enne di via Leopardi: Massimiliano Caputo, precedenti esclusivamente
per furto, notato qualche volta in compagnia di esponenti del gruppo Frizziero di
Fuorigrotta, componente in passato della Nuova mafia flegrea. Proprio questo
accostamento, sia pur senza indagini a carico per associazione camorristica, fa
pensare agli investigatori più esperti a un legame con la guerra in atto e il cui
ultimo fatto di sangue risale appena al 27 settembre scorso con il duplice
omicidio CarputoMoccia. Seguendo questa tesi investigativa, polizia e carabinieri
al momento propendono per un attacco del clan Grimaldi in via Lepanto (i Frizziero
di Fuorigrotta venivano considerati in buoni rapporti con la malavita di rione
Traiano), ma è presto per darlo per scontato. Nel frattempo i poliziotti del
commissariato San Paolo e della squadra mobile della questura hanno ricostruito la
dinamica dell'agguato. In due su una moto si sono avvicinati a Massimiliano
Caputo, che camminava da solo e si è accorto delle intenzioni non pacifiche della
coppia. Si è messo a correre gridando aiuto, ma nessuno è accorso e i sicari hanno
avuto il tempo di fare fuoco contro di lui una decina di volte. Quattro proiettili
sono andati a segno, l'ultimo dei quali all'addome quando la vittima si è girato
un attimo. È scattato l'allarme e sul posto è giunta un'ambulanza, che ha
trasportato il ferito all'ospedale San Paolo, dove i medici riservandosi la
prognosi lo hanno sottoposto a un intervento chirurgico per estrarre i proiettili.
È in gravi condizioni ma non in pericolo di vita nel momento in cui il giornale è
andato in stampa. Intanto proseguono con qualche risultato gli accertamenti sugli
agguati della settimana scorsa. Giuseppe Carputo e Giovanni Moccia, amici che
spesso si incontravano, anche il giorno in cui sono stati uccisi probabilmente
erano insieme. Ma per depistare le indagini e far pensare agli investigatori a due
fatti di sangue staccati, i killer giovedì scorso raccolsero il corpo senza vita
da terra del 30enne incensurato e lo trasportarono abbastanza lontano,
scaricandolo in una zona isolata di Calvizzano. Un lavoro da "professionisti"
molto rischioso e a rigor di logica da evitare assolutamente per il rischio di un
controllo in strada delle forze dell'ordine. Eppure è una delle poche spiegazioni
possibili di fronte a un dato oggettivo: sul presunto luogo del delitto, in via
Calamandrei, non c'erano bossoli né sangue fresco. Carputo, ammazzato a
Villaricca, negli anni '90 era ritenuto vicino ai Grimaldi di Soccavo.
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BACOLI. SONO TUTTI NAPOLETANI. BLOCCATI DAI CARABINIERI DOPO FUGA


B

SCAMPIA. IN GALERA GIANFRANCO MANERA RESIDENTE IN PROVINCIA DI CASERTA


S

Fanno shopping con soldi falsi, Aggredisce e picchia i carabinieri, due uomini e
una donna in cella ammanettato spacciatore 32enne
Sequestrate 10 banconote da 100 euro. In carcere sono finiti Carmine Scuotto e
Salvatore Sergio, entrambi 24enni e già noti alle forze dell'ordine, e Maria
Fiorillo, 20enne.
Hanno cercato di fare acquisti usando banconote false, ma non hanno fatto i conti
con la prontezza dei carabinieri che li hanno arrestati. In carcere sono finiti
tre napoletani, Carmine Scuotto e Salvatore Sergio, entrambi 24enni e già noti
alle forze dell'ordine, e Maria Fiorillo, 20 anni, L'operazione è stata portata a
termine con successo sabato nel primo pomeriggio a Bacoli. A destare i primi
sospetti delle forze dell'ordine è stata la ragazza, Maria Fiorillo. Entrava e
usciva con atteggiamento nervoso da diversi esercizi commerciali. In mano aveva
una banconota da 100 euro falsa che voleva spendere. Dopo essere entrata in
numerosi negozi alla fine ha deciso di usare i soldi falsi nel negozio "Birba". Ma
ormai era troppo tardi. I carabinieri la stavano seguendo da un po' di tempo e
quando la ragazza ha cercato di usare la banconota falsa i militari sono subito
intervenuti per arrestarla. Nel corso degli accertamenti i carabinieri hanno
scoperto che la donna non agiva da sola, ma in compagnia di due complici che
l'attendevano fuori dal negozio. Così quando per la giovane sono scattate le
manette, i due che avevano assistito alla scena si sono dati alla fuga a bordo di
una Lancia Ypsilon. Credevano di poterla fare franca, invece dopo un breve
inseguimento sono stati raggiunti e bloccati dai militari. Sottoposti a
perquisizione i carabinieri hanno trovato nell'auto nascoste sotto il sedile
posteriore 8 banco-
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Addosso aveva 5 grammi di eroina e di cobret. Sorpreso in via Ghisleri mentre


acquistava la droga. Raggiunto dai militari si è scagliato contro di loro per
sfuggire alla cattura. Ora è rinchiuso a Poggioreale.
Spaccio, resistenza e lesione a pubblico ufficiale: con queste accuse i
carabinieri del nucleo radiomobile hanno tratto in arresto Gianfranco Manera, 32
anni, residente a Sant'Angelo d'Alife, in provincia di Caserta. L'uomo è stato
bloccato a Scampia dove si era recato per acquistare la droga che poi avrebbe
spacciato nella provincia casertana. Il blitz è scattato l'altro ieri in via
Ghisleri. I carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli erano impegnati in un
servizio straordinario di controllo nella zona finalizzato alla lotta allo spaccio
di sostanze stupefacenti quando hanno intimato l'alt ad un'auto che procedeva a
velocità sostenuta. Il conducente, invece di fermarsi, alla vista dei militari si
è dato alla fuga con l'intenzione di sfuggire al controllo. Ma i carabinieri si
sono messi subito al suo inseguimento, raggiungendolo dopo una breve corsa. Una
volta bloccato, l'uomo però non si è dato per vinto. Pur di sfuggire alla cattura
si è scagliato contro i carabinieri, prendendoli a calci e pugni. Con non poche
difficoltà e grazie anche all'intervento di altre pattuglie il malvivente è stato
immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale sul posto. I militari gli
hanno trovato addosso 5 grammi di eroina e cobret già divisa in dosi pronte per
essere spacciate. Come accertato dai carabinieri, l'uomo residente nella provincia
di Caserta era venuto a Scampia per acquistare la droga che poi avrebbe smerciato
nella provincia casertano.
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note false da 100 euro. Le 9 banconote false e l'autovettura sono state


sequestrate. Gli arrestati, Carmine Scuotto e Salvatore Sergio, sono stati
tradotti nel carcere di Poggioreale, mentre Maria Fiorillo è stata associata a
P
Pozzuoli.

[
[RC]

Compiute le formalità di rito per Gianfranco Manera è scattato l'arresto e


l'immediata traduzione nel carcere di Poggioreale. La droga, invece, è stata
sequestrata. Proseguono invece le indagini per risalire agli eventuali altri
complici del pusher.
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CHIAIA, IN CARCERE EXTRACOMUNITARI


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CONTROLLI DEI CARABINIERI A SCAMPIA


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ORDINE DI CARCERAZIONE
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Rubano al "Gs", 2 arresti Su auto rubata, 2 in cella Furto, in manette 25enne


Hanno rubato in un supermercato "Gs" generi alimentari per un valore di 150 euro
ma sono stati notati ed arrestati. In manette sono finiti due extracomunitari,
Chamawi Karim, algerino, 20enne, e Abhss Brahim, tunisino, 24enne, entrambi senza
fissa dimora. La scorsa sera i carabinieri della stazione di Chiaia sono dovuti
intervenire in via Lo Monaco all'interno del supermercato "Gs" a seguito di una
segnalazione da parte della centrale operativa. Giunti sul posto sono stati
contattati dal titolare il quale riferiva che poco prima due extracomunitari
avevano tentato di rubare generi alimentari e profumi nascondendoli sotto i
vestiti per un valore di 150 euro. Quando poi si sono accorti di essere stati
visti hanno tentato di darsi alla fuga con il bottino ma sono stati prontamente
bloccati da alcuni dipendenti del supermercato. Accertato il fatto, i carabinieri
hanno provveduto all'arresto dei due nordafricani, che compiute le formalità di
rito sono stati tradotti a Poggioreale. Sono stati sorpresi a bordo di un'auto
rubata ed arrestati. I carabinieri del nucleo radiomobile hanno tratto in arresto
per ricettazione Stefano Merolla, 47 anni, residente a Napoli, e Roberta Cecconi,
18 anni, residente a Qualiano, entrambi già noti alle forze dell'ordine. Sabato i
carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli stavano eseguendo un posto di blocco
in via Monte Rosa a Scampia quando hanno intimato l'alt ad un'auto con a bordo due
persone. I due alla vista dei militari hanno subito dato evidenti segno di
nervosismo, insospettendo i carabinieri. Effettuati gli accertamenti con la sala
operativa, hanno così scoperto che la macchina su cui stavano viaggiando, una Fiat
Cinquecento, era stata rubata il 21 settembre, furto regolarmente denunciato dalla
vittima presso il commissariato di polizia dell'Arenella. A quel punto per i due è
scattato il fermo in quanto indiziati di delitto per ricettazione. Il Merolla è
stato associato alla casa circondariale di Poggioreale, la Cecconi a quello di
Pozzuoli. I carabinieri del nucleo operativo di Napoli hanno tratto in arresto su
ordine di carcerazione Antonio Troise, 25 anni, napoletano raggiunto da un ordine
di carcerazione emesso dalla Procura di Napoli lo scorso 11 settembre. Il 25enne
deve scontare la pena di un anno e 2 mesi di reclusione per il reato di furto
aggravato. L'altro ieri mattina i carabinieri si sono recati nei pressi della sua
abitazione e gli hanno notificato il provvedimento restrittivo. Alla vista dei
militari il 25enne non ha opposto alcun tipo di resistenza ma si è lasciato
ammanettare e condurre nel carcere di Poggioreale, dove dovrà scontare la pena a
cui è stato condannato. Antonio Troise è ritenuto responsabile di furto aggravato,
reato commesso qualche mese fa. Il 25enne per questo reato è stato condannato alla
pena di un anno e e 2 mesi di reclusione. La Procura ha così emesso un
provvedimento di carcerazione, che i carabinieri hanno eseguito l'altro ieri
mattina.

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