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PREMESSA

una calda giornata di fine inverno. linverno 2007 che non c mai stato. L'auto sull'autostrada per L'Aquila con i tre a bordo. Reduci da unavventura che li ha portati oltre i limiti del tempo e i confini dello spazio, i tre amici, tutti e tre fisici, sono in viaggio con il loro cospicuo bagaglio di novit. "Quanta anidride carbonica emette la tua auto, Giorgio?". "Pure tu, John! Non voglio comprarne una nuova". "Allora vuoi contribuire alleffetto serra" ride Giulia. "Non ti senti colpevole di inquinare il pianeta?" "Certo che sono colpevole, ho tutte le colpe io. Ho mangiato la mela tanto tempo fa, oggi sono pieno di debiti, inquino laria, lacqua e la mente". Giorgio si finge contrito. "Linquinamento mentale. Che scoperta, ragazzi! E non ci daranno mai il Nobel per questo", John sorride beato. Alto, magro, asciutto, occhi neri e profondi. I suoi capelli brizzolati danno un tocco di saggezza al suo temperamento focoso, alla sua inarrestabile ansia di conoscere; siede nel sedile posteriore di lato per allungare le gambe. Giulia nel sedile anteriore, si gira a guardarlo con gli occhi che ridono di gioia; minuta e tenace, occhi verdi, una forte tensione interiore, accanto a Giorgio che al volante e guida con la sua solita, gioviale placidit. Laria mite e aleggia una leggiadra sensazione di rinascita. Hanno attraversato una sorta di parto, la conclusione di una gestazione che durava da almeno tre anni. "Ti ricordi, John, l'inizio della nostra ricerca?" "Eccome no, Giorgio! Eravamo al Campidoglio". ****** Era una mite giornata, la fine dellinverno 2004. John viveva negli USA e quando veniva a trovare sua madre, a Roma, coglieva l'occasione per incontrare il suo vecchio amico Giorgio e fare un giro con lui. Passeggiare per i colli di Roma era diventata una loro abitudine. " Roma la prostituta distesa sui sette colli 1, pronta a svendersi al potere, invece di distribuire il benessere a tutti", aveva detto Giorgio salendo la scalinata verso il colle capitolino. "Se vuoi la

La prostituta distesa sui sette colli una frase scritta nellApocalisse di Giovanni.

pace prepara la pace2. Dai cibo e casa, lascia vivere luomo con dignit e i conflitti svaniscono come neve al sole". Erano arrivati sulla stella3 a dodici punte e giravano lo sguardo ammirando loriginale prospettiva dei palazzi. Una volta lingresso alla piazza avveniva dal Foro Romano, raccontava Giorgio, e il colle capitolino che aveva conosciuto gli splendori di Roma antica, nel Medio Evo, era ridotto a pascolo delle capre. Con il suo progetto, Michelangelo aveva rivolto lingresso della piazza verso la basilica di S. Pietro, il nuovo centro politico del mondo. "Quanta bellezza ha saputo creare luomo! Perch si ridotto a vivere come un automa, un brutale consumatore? Non mancano le risorse!" Giorgio, fisico nucleare, attento da decenni al problema energetico, conosceva bene gli inganni di una politica centrata sul petrolio e sulle guerre che lo consumavano. "Manca la comprensione, soprattutto delle cause, Giorgio. Guarda il cambio climatico. Che hanno capito? Niente". John, geofisico, era interessato agli ingenti cambi del pianeta. Un paio di mesi prima aveva inviato a Giorgio le conclusioni dellannuale convegno sul clima.
La temperatura dovrebbe salire da un minimo di 1,8 a un massimo di 5,8 gradi entro il 2100, il livello degli oceani dovrebbe crescere tra 9 e 88 centimetri, costringendo decine di milioni di persone ad abbandonare le aree pi basse del pianeta come il delta del Fiume delle Perle, presso Shanghai, il Bangladesh, lEgitto e anche una buona fetta della pianura Padana. E poi c' il solito corollario di conseguenze nefaste: scioglimento di ghiacci e ghiacciai, spostamento delle aree agricole, sparizione di interi ecosistemi, malattie, tempeste, siccit e conseguenti catastrofi.

Erano giunti nella discesa retrostante la piazza del Campidoglio e osservavano le rovine dei Fori Imperiali. "L c il tempio di Venere, la Genitrice di Roma. Lo aveva voluto Giulio Cesare che apparteneva alla gens giulia, discendente da Iulio, figlio di Enea, a suo volta, figlio di Venere", narrava Giorgio. "Venere la madre creatrice e anche lamante che distoglie Marte dai furori della guerra". "Venere e Marte sono molto legati a Roma", notava John. "Si, anche Romolo e Remo erano figli di Marte e della vestale Rea Silvia. Gli di sono sempre presenti in unimpresa epica e sempre nascosti dalla congiura", riferiva Giorgio.
Giorgio in polemica con il motto dellantico impero romano, Si vis pacem, para bellum (se vuoi la pace prepara la guerra). 3 La stella a dodici punte sulla pavimentazione della piazza del Campidoglio ed stata anche questa progettata da Michelangelo.
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"Pensi allassassinio di Giulio Cesare?" "Penso a tutto ci che nasconde la verit. La lupa, che allev Romolo e Remo, pare fosse una prostituta. La congiura sta anche nei nomi e nellignoranza delle cause". " proprio cos, Giorgio. Pensa al nuovo credo, leffetto serra". La lingua di John batteva sul punto dolente. "Dici che una bufala?" "Dico di guardare i fatti. Si stanno sciogliendo le calotte polari di Marte e quelle di Plutone. Segni di riscaldamento ci sono su Giove e i suoi satelliti. E poi la temperatura nellalta atmosfera non salita come quella al suolo " "Ma allora il calore viene dallalto o dal basso?" "Dal basso, Giorgio. Dai fondali oceanici sgorga magma incandescente, dai vulcani pure. Hanno registrato gigantesche tempeste sotterranee nel mantello4 e persino nel core5. Allinterno della Terra tutto si sommuove, in superficie il numero dei sismi aumenta, le correnti daria si trasformano". "Il sole ha forti tempeste magnetiche" aggiungeva laltro. "E anche quelle possono incidere sul nostro clima; almeno c la magnetosfera che ci protegge". "A proposito. Hai mai notato la sua forma, John?" Giorgio si era ricordato di unimmagine (fig. 1), nel suo libro di liceo, che lo aveva sempre colpito. "Sembra una mela. Ti ricorda niente?" Ah si, come no! La mela aveva imperversato sull'immaginario collettivo, da quella del peccato originale a quella di Biancaneve, alla Big Apple di New York. Figura 1 - La magnetosfera terrestre, vista sotto La pi famosa era una data prospettiva, ha la forma di mela, una sequella mangiata da rie di veli elettromagnetici simili a spicchi di mela. Adamo ed Eva.

Il mantello uno degli involucri concentrici in cui suddivisa la Terra. Compreso tra crosta e nucleo, il mantello ha uno spessore di circa 2900 km, l80% in volume dellintero pianeta. 5 Il core o nucleo separato dal mantello da una discontinuit, ha un raggio di circa 3500 km ed suddiviso in due gusci concentrici: (1) esterno, liquido e (2) interno solido.
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La magnetosfera aveva la forma di una mela? Si, ma non poteva coincidere con quella di biblica memoria. Come avrebbero potuto mangiarla Adamo ed Eva? "La magnetosfera tra la terra e il cielo, ci allontana dalle stelle. Per questo i desideri sono insoddisfatti6, John". "Ma stata la rivoluzione copernicana che ci ha allontanato dalle stelle. La Bibbia stata scritta molto prima". "Si, cos si dice, ma chi ha scritto la Bibbia sapeva della mela" Giorgio aveva un sorriso enigmatico. "A volte sospetto un inganno mostruoso. Luomo lunico osservatore delluniverso e qui diventato schiavo di un idolo!" "Il denaro?" "Si, proprio. pura virtualit, mera convenzione dettata dalla fiducia dei popoli nei propri governi". "La fiducia si sta incrinando molto, Giorgio". "Si, ma lidolo sta ancora l, venerato da tutti. E poi la mela troppo citata per essere solo un frutto". "Dovremmo fare una ricerca trasversale". " urgente, John. Il prezzo del petrolio cresce e la fusione fredda, la moderna alchimia, rimane un tab". "Giordano Bruno che usava lalchimia finito sul rogo". "E invece Galilei, che ha fondato il metodo scientifico, solo agli arresti domiciliari. Perch tanto accanimento contro lalchimia? Oggi ci sono pure le evidenze sperimentali!" Giorgio, fisico nucleare, si era dedicato con passione alla fusione fredda, fenomeno misterioso e ai limiti delleresia scientifica. John anche era interessato alle sue importanti conseguenze sociali. La fusione fredda significava energia gratis e libera, una nuova ed imprevista risorsa nucleare. Guardavano le vestigia ormai dissolte dellimpero romano. La storia correva come un film in moviola nelle loro menti, dal tramonto dell'antico impero al sorgere di quello nuovo, il papato, che aveva incoronato re e imperatori, benedetto eserciti, perseguitato alchimisti, controllato e represso la sessualit umana. In quelle pietre ricche di memoria cera il peso di una storia che, pur cambiando regimi politici, era sempre stata a vantaggio di pochi e a danno di molti. "Vedi l", Giorgio indicava una piccola tettoia costruita di recente sopra alcuni ruderi, "l c' il Lapis Niger che risale pare al VI secolo a.C. una pietra quadrata di marmo nero, circondata da marmo bianco. Sotto quella pietra hanno scoperto un complesso arcaico. La leggenda narra che l, in quella pietra nera, sta scritto il progetto della civilt che sarebbe diventata Roma,
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Giorgio ricorda la radice latina del verbo desiderare: sidera significa stelle, de sidera significa essere lontano dalle stelle.

guida di una societ democratica, giusta, pratica, capace di unire le pi svariate culture". "Anche Roma fondata su una pietra", aveva notato John. "Pietro tu sei pietra e su questa pietra fonder la mia chiesa". Giorgio aveva riportato la frase dei Vangeli. C'era stato un momento di silenzio e poi era sorta la domanda che rimuginava da tempo nella mente di John. "Che cosa la pietra filosofale, secondo te?" Dopo un attimo di riflessione, Giorgio se ne era uscito con una risposta da fantascienza. " la pietra che contiene il filo della saggezza; potrebbe essere il corpo umano". Il corpo di John era stato percorso da un brivido con il cocente sapore della verit. La sua mente era in dubbio invece. La pietra filosofale era sempre stata descritta come un oggetto che trasforma il piombo in oro. " uno stato del soggetto" aveva insistito Giorgio. "Il nostro sistema nervoso potrebbe essere un'elastica e intelligente pietra filosofale, se non fosse afflitto dal virus". "Quale virus?" "Il dualismo." La mente di John era corsa alla fisica quantica7. "Lo credevo un fatto sperimentale". "Si anche, ma non ti stupisce che sia alla base di tutto? Il dualismo ha infettato i nostri modi di pensare. E se poi noti bene, tra i due opposti c sempre di mezzo o un mistero insondabile o un intermediario fraudolento". Sembrava un teorema e John aveva cercato di applicarlo. "Tra il desiderio e la sua soddisfazione c di mezzo il denaro " "Tra il popolo e i suoi presunti rappresentanti, la propaganda dei media, tra luomo e il suo corpo, la medicina, tra luomo e Dio, le religioni" aveva proseguito Giorgio. "Tra terra e cielo la magnetosfera, la mela" aveva concluso John, sorridendo, come per dire allamico vedi che ho imparato la lezione?. "E il mercato globale che divide consumatori e produttori, dove lo metti?" Giorgio amava i prodotti genuini. "Ma allora per ricomporre lunit non basta la terza via, quella di mezzo tra gli opposti, serve una quarta". John aveva una strana certezza interiore. Giorgio aveva annuito. " lalchimia, John, eresia per le scienze e le religioni". Sar stato forse perch erano sulla terrazza dell'antica capitale del mondo il loro orizzonte immaginario si era allargato
7 La fisica quantica si fonda su esperimenti che dimostrano il dualismo di ogni particella: ha due aspetti contraddittori: un'onda estesa e anche un corpuscolo localizzato.

allintero pianeta. Erano apparsi oceani in tempesta, correnti daria e dacqua sconvolte, cicloni violenti, ghiacci in discioglimento, eserciti impietosi, miseria, fatica, dolore, troppo dolore. "A volte penso che c' profonda saggezza nell'attuale febbre del pianeta", aveva replicato John. Giorgio si era girato a guardarlo negli occhi. "Si, lo penso anchio. una reazione sana della natura. E sai che ti dico? Forse l'unico modo per liberarsi dal virus". "Che sia lalchimia, Giorgio?" Erano poi tornati nella piazza disegnata da Michelangelo. Era stato l'inizio ufficiale dell'indagine che li avrebbe poi portati ad incontrare Giulia e a superare con lei molte frontiere. ****** L'auto procede sull'autostrada Roma - L'Aquila con i tre a bordo. I due uomini vantano un'amicizia fraterna, ininterrotta sin dai tempi del liceo. Con Giulia avevano compiuto gli studi universitari, ma poi si erano persi di vista. Negli ultimi due anni i contatti erano ripresi a ritmo sempre pi intenso e, negli ultimi due giorni, erano culminati in una vera e propria epopea, la rivoluzione della rivoluzione copernicana. Non solo. "Ti ricordi del Lapis Niger, John?" Giorgio dallo specchietto retrovisore lo vede sorridere. "Ho visto il complesso sottostante su Internet. Lo descrivono come un luogo funesto, forse la tomba di Romolo, e invece lo sai che cosa mi sembrato? Uno stargate!". "Allora un tunnel che lega Roma a un mondo parallelo!" "Infatti si dice che Romolo non mor, ma fu assunto sullOlimpo da Giove. E non nemmeno vero che uccise Remo". Nei due giorni passati buchi neri, wormhole o stargate, erano stati il perno di una nuova e antica cosmogonia che travolgeva la storia conosciuta e persino il tempo. Con gli stargate, le origini delluomo e delle grandi civilt del pianeta avevano acquistato un altro significato. In prima mattina erano stati allAccademia dei Lincei, dove avevano assistito alle prime due relazioni di un Convegno sulla biologia. "Hai suscitato scalpore, con il tuo intervento allAccademia, Giulia" commenta sorridendo John. "Per la relatrice ha confermato i miei sospetti. Le cellule umane sono speciali, molto diverse da quelle dei primati". "Si, Giulia, ma ha ragione John. Lalternativa, Dio, non piace allAccademia dei Lincei che ha lunghe tradizioni laiche", Giorgio si gira per guardare Giulia e cogliere le sue reazioni.

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"Non capisco perch essere laici significa credere allevoluzione biologica che ormai smentita. bipolarismo ideologico. Voi per chi votate, Dio o la scimmia?". "Per la libert!" Giorgio fa una carezza sulla guancia di Giulia e la guarda con tenera ammirazione. "Ehi John, come avremmo fatto se non cera Giulia con la sua Arte della Memoria?". John si appoggia allo schienale mentre guarda le verdi colline abruzzesi che ondeggiano il panorama. Nel girare lo sguardo, l'occhio gli cade sul cruscotto: "Giorgio sei senza olio! Vedi la spia accesa?" "Ma com possibile? L'ho messo da poco! " "Giorgio, tu dimentichi tutto, figurati se ti sei ricordato l'olio!" cos dicendo, Giulia gli poggia affettuosamente una mano sulla sua gamba. "Dai mettiamolo, non vorrai bruciare il motore" lo esorta John. "Si certo... intanto tra poco c' il distributore" Giorgio sulla corsia di sorpasso, mette la freccia per spostarsi su quella di destra e guarda lo specchietto retrovisore. "Ma che fa?" "Che succede? " i due amici si voltano indietro. "La macchina nera dietro ha tagliato la strada all'altra per superarla. Il rispetto per il prossimo in questo mondo... " Giorgio rallenta ed entra nel distributore. " sotto il minimo ed tutto sporco" la sentenza. "Le conviene cambiare tutto l'olio, dotto', se si mette l sopra sul montacarichi, in dieci minuti, lo facciamo". "Be', ora di pranzo. Facciamo uno spuntino qui? Tanto stasera da Gaspare mangiamo bene, propone Giorgio. Poco dopo i tre escono dal bar e la macchina nera parte a gran velocit. " la stessa di prima! proprio un pirata!" John e Giulia vanno verso la macchina, mentre Giorgio va a pagare. Tornando, trova Giulia pallida in volto e John agitatissimo che grida al benzinaio "ha visto niente?". "Che successo? " chiede Giorgio allarmato. " scomparso il mio computer, rubato... " dice Giulia con un filo di voce, mentre accorre il benzinaio preoccupato, ma evidentemente ignaro dell'accaduto. "Sono andato a prendere un'altra lattina di olio" si giustifica. Arrivano gli altri e dicono di non aver visto niente di anomalo. E poi se volevano, potevano perlustrare tutto. "Qui non mai mancato niente, dotto', ve lo assicuro". L'aria era onesta. Giorgio si gira verso i suoi amici. " stata l'auto nera. Via, salite in macchina, proviamo ad inseguirla!" Montano in macchina e Giorgio parte a tutto gas, ma superata la curva, dell'auto nera non c traccia. Giorgio continua a spingere a forte velocit, ma invano.

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"Ci stavano seguendo..." Giorgio rallenta non appena superata l'uscita per Carsoli. "Potrebbero essere usciti Che facciamo?" "Proseguiamo con il nostro programma. Andiamo all'Aquila", dice Giulia, pallida, ma ferma. "Sei sicura? " "Si, cos l sporgiamo denuncia". "Il tuo lavoro, i tuoi libri! " John affranto quasi pi di lei. "No, i miei libri li avevo salvati su CD" mormora lei, ma si capisce che non ha voglia di parlare. Giorgio poco dopo accenna. "Giulia, non avr a che fare con il tuo incontro di ieri con quel giornalista? Sembravi contrariata" "Si, non mi era piaciuto, aveva laria dellinvestigatore... Non capisco per che se ne fa uno come lui del mio computer". "Giulia, non ti rendi conto, tu sei molto pericolosa per il sistema!" "Ma che dici, Giorgio? Giulia non farebbe male ad una mosca!" "Allora non hai capito il gioco! Il sistema nasconde la verit, altrimenti crolla. Lei sta svelando un inganno di proporzioni enormi. Anzi mi chiedo, Giulia, come mai non ti hanno fatto fuori prima" Giorgio le prende la mano e riesce a strapparle un sorriso.

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