* * * * * *
In Italia Nel mondo
Roma. OttimismoaRomasullaleggeelet-
torale, ma con giudizio. Telefonate e incon-
tri ristretti, procede il dialogo nella mag-
gioranza (e forse anche con il Polo). Doma-
ni vertice di maggioranza con Giuliano
Amato, ministroper leRiforme. Al di ldel-
le alchimie tecniche, questi sono gli ultimi
giorni utili per mettere a punto una riforma
elettorale che, sia pure su base maggiorita-
ria (suquesto nessuno discute), salvaguardi
e addirittura rafforzi quellanima propor-
zionalistica che - in un paese dove nessun
partito riesce a superare il 20 per cento dei
consensi - ancoraforteeradicatanel mon-
do politico. Per farlo bisogna agire, metten-
do insieme un consenso il pi vasto possi-
bile, prima che la Corte costituzionale, il 20
gennaio prossimo, si pronunci sullammis-
sibilit del quesito referendario che vuole
abolire la quota proporzionale del 25 per
cento dei seggi prevista dal Mattarellumog-
gi in vigore. Se si andasse al voto popolare,
il verdetto sarebbe scontato, e una volta
pronunciatodifficilmenteil Parlamentopo-
trebbe snaturarlo.
Ci si riuscir? E
presto per dirlo, ma
intanto ieri la pro-
posta discussa mar-
ted dal ministro
per le Riforme Giu-
liano Amato con i
capifila Ds e Ppi,
Cesare Salvi e Leo-
poldo Elia, ha ini-
ziato a raccogliere
consensi, soprattut-
to dalle formazioni
minori della mag-
gioranza. Il capo-
gruppo dei senatori
Verdi, Maurizio Pie-
roni, ne rivendica apertamente la pater-
nit: Fui io, al vertice di maggioranza del
22 dicembre scorso, ad avanzare lipotesi
di passare al secondo turno solo in quei
collegi in cui nessun candidato riuscito
a superare il 40 per cento dei consensi,
per rimuovere limpasse che inchiodava i
Ds al doppio turno di collegio, che avvan-
taggia i partiti pi grossi, e le forze minori
del centrosinistra (ma anche Forza Italia)
al doppio turno di coalizione. Questa me-
diazione, spiega Pieroni, garantisce ai
partiti pi piccoli che gli accordi sui col-
legi si fanno prima delle elezioni, e non
dopo il primo turno come preferirebbero
i Ds, mantenendo in pi una quota pro-
porzionale. Lipotesi di abbassare la soglia
delezione al primo turno (addirittura al 35
per cento) contenuta anche in un recen-
te saggio di due politologi di area sociali-
sta, Luciano Cafagna e Luciano Pellicani,
in passato tra i collaboratori di Amato. Su
questo primo canovaccio arrivano aper-
ture dallUdr come dai cossuttiani (Inte-
ressante, ma niente soglia di sbarramento
per laccesso alla quota proporzionale,
dice Marco Rizzo). Esoprattutto i segnali
positivi del Ppi, che nel precedente verti-
ce di maggioranza del 22 dicembre si era
duramente scontrato con la Quercia per il
sostegno di Walter Veltroni al referendum.
La rivincita dei cespugli
E una proposta che obbliga i Ds a non
andare da soli ma a coalizzarsi fin dal pri-
mo turno, sintetizza il popolare Lapo Pi-
stelli, che ammette: In questo modo, del
doppio turno di collegio sostenuto da Bot-
teghe Oscure resterebbe solo il nome: nel
merito ci si avvicina molto al modello di
coalizione. Ancora pi esplicito Piero-
ni: I Ds cos salvano la faccia, ma i partiti
minori assumono unruolo determinante.
Il capofila referendario di Forza Italia,
Peppino Calderisi, dice la stessa cosa ma
rovesciando il senso: Il potere di ricatto
dei cespugli ne uscirebbe enormemente
rafforzato. Non credo proprio che i Demo-
cratici di sinistra possano accettare una
soluzione di questo genere solo per evita-
re unreferendumche una consistente par-
te di loro ha sostenuto. Ma il dalemiano
Antonio Soda, senza sbilanciarsi troppo
(Nono conosco a fondo la proposta, ma mi
pare buono il tentativo di mediare tra le
due ipotesi di doppio turno), smentisce
che esista una penalizzazione dei partiti
maggiori: Che la soglia di elezione al pri-
mo turno sia al 50 o al 40 per cento, non
cambia molto visto che nessun partito ita-
liano, da solo, ingrado di superarla, e si
spinge a ipotizzare la possibilit di rag-
giungere in breve un accordo di maggio-
ranza esteso anche al Polo, perch queste
regole bisogna scriverle insieme. Mentre
An, schierata sul referendum, tace, da
Forza Italia (dove una tendenza filopro-
porzionalista esiste, ed sembrata a volte
prendere corpo anche nelle parole del suo
leader) arriva lentusiastico plauso di
Gianni Baget Bozzo al tentativo di Amato.
E gli autorevoli editoriali antireferendari
del Giornale (ieri una bordata micidiale di
Antonio Socci) sono la spia del clima dif-
fuso in quellarea, e di cento ripensamen-
ti in corso.
GIULIANO AMATO
Londra. Si fa presto a dire che la Gran
Bretagna sta alla finestra a guardare con
scetticismo (o forse con invidia) il decollo
della moneta unica europea. Il problema
che gli inglesi hanno combattuto per secoli
e vinto due guerre mondiali sostanzial-
mente per impedire che la Germania con-
quistasse con le armi ci che ora sta per ot-
tenere con la moneta: il dominio dellEuro-
pa. Gli anglosassoni ammirano, ma senza fi-
darsi, i cugini della foresta tedeschi, che
conil loroidealismocontrastanoil piratesco
pragmatismo dei cugini del mare, gli in-
glesi. In pi, nel Settecento le colonie ame-
ricane furono perse per la forza di un solo
principio, no taxation without representa-
tion; gli inglesi se ne ricordano e ora ten-
dono ad applicare lo stesso punto di vista
nei confronti di una Banca europea consi-
derata fuori dal controllo popolare. Questa
almenolafilosofiapoliticacorrentenei di-
scorsi dei pub. Maanchei politici ei funzio-
nari del Foreign Office, in Inghilterra, fre-
quentano i pub.
Questo secolo ha visto Londra impigliata
in un doppio garbu-
glio europeo, ben
sintetizzato da Win-
ston Churchill quan-
do affermava che la
Gran Bretagna
con lEuropa, ma
non ne parte.
Unambivalenza la
cui necessit stata
recentementerimes-
sa in discussione da
storici revisionisti
come Niall Fergu-
son e Alan Clarke,
specialmente ora
che il nuovo asse
franco-tedesco definitivamente consolida-
to. Il problemagli inglesi si sentonoscon-
fitti se entrano in Euroland, e sconfitti se
stanno fuori. Geopoliticamente Londra ri-
mane perennemente incerta se la Manica
siapilargaonodellAtlanticoepreferisce
raccordare la sua politica estera su quella
americana. Economicamente, poi, leviden-
za dice che pi del 50%dei commerci ingle-
si viaggia lontano dal Vecchio continente.
Mentre solo il 10%dei prodotti dei partner
europei esce dalle frontiere di Euroland.
ConradBlack, il proprietariocanadesedi
Daily eSunday Telegraph, i giornali conser-
vatori per eccellenza, credechelaGranBre-
tagnapotrebbedi conseguenzaeconmiglior
profittounirsi al Naftanordamericano. Lau-
straliano-americano Rupert Murdoch con
i suoi Sun, Times, Sunday Times e la tv
BskyB conduce invece una dura battaglia
contro liperregolata Europa, che ritiene bi-
sognosa di cure thatcheriane. Ventanni di
diffidenzaantieuropeahannoavutoi loroef-
fetti sullelettorato, ma la propaganda at-
tecchitasuunterrenogifertile. Primopae-
se a uscire dal secondo dopoguerra con il
boomdei suoi anni 50, lInghilterra si sente
quindici anni avanti nel processodi deregu-
lation e riforme del welfare, in pi si trova
in un differente ciclo economico rispetto al
continente: nel RegnoUnitostainiziandoun
periodo recessivo.
Il progetto di Tony Blair e Gordon Brown
di entrare nelleuro quando i due cicli an-
dranno allunisono. Comunque vada, la pri-
ma questione per loro sar il referendum
sulladesione alla moneta unica. Lopposi-
zione dei media della coppia Murdoch-
Black render la vittoria del s pi difficile
per Blair che non trionfare alle prossime
elezioni. Anche contando sulle arti delleu-
rofiloPeter Mandelson, cheverrrecupera-
to alla bisogna dopo lo scivolone che lo ha
costretto ad abbandonare il governo.
Al referendumin ordine sparso
Il referendumsar un voto trasversale e
creerpidi unastranaalleanzanel mondo
politico. I liberal-democrat sonosempresta-
ti europeisti. WilliamHague, segretario dei
tory, hachiestodi aspettare10 anni primadi
discutere lingresso, ma per il suo rivale in-
terno, Michael Portillo, ladatagiustasem-
plicementemai, poichleuroporterine-
vitabilmenteallanascitadi unEuropafede-
rale. LaCityequalchetorydi rilievo(Clarke,
Heseltine, Howe) accentuano per le loro
posizioni pro-euroegisi parladi unnuovo
Partito conservatore, spostato su posizioni
europeiste. Infine, qualchevecchiolaburista
crede che la Banca europea potr esercita-
re un effettivo e utile controllo sulle politi-
che sociali.
Gli inglesi sonopirati opportunisti, ehan-
no locchio dei marinai per il mutare del
vento. Il metodo di Blair quello di creare
le condizioni politiche per i cambiamenti, e
poi darelideadi limitarsi ainterpretareci
chelamaggioranzadellanazionevuole. Ora
cerca di far crescere la consapevolezza che
il nuovo sia meglio del vecchio. Intanto
aspetta di vedere quale dei due funzioner
meglio. Molti inglesi lapensanounpo come
Giorgio VI nel giugno del 1940, allo scoppio
della guerra: Mi sento molto meglio, ora
che siamo tornati sul nostro terreno.
ROMANOPRODI NONSCAMBIERA
LULIVOPERLEUROPA. Lex premier
ha detto che non accetterebbe mai la
candidaturaallapresidenzadellaCom-
missione europea se gli venisse propo-
stacomecontentino per lasuarinun-
cia al progetto ulivista che, peraltro,
non ritiene incompabile con lincarico
in Europa.
* * *
Vuitton entra nel capitale Gucci. Il
gruppofrancesehaacquistatounaquo-
ta superiore al 5%delle azioni del mar-
chio italiano.
* * *
Aumenti Telecom, lAntitrust valuter
lalegittimitdel rincarosulletariffeda
telefono fisso a cellulare. La richiesta
di verifica stata avanzata dal presi-
dente della commissione Trasporti e
Telecomunicazioni del Senato, Claudio
Petruccioli.
* * *
Riprendono gli sbarchi di clandestini
sulle coste pugliesi. Ventinove kosovari
sono stati rintracciati vicino a Lecce.
Larcivescovo di Palermo, Salvatore De
Giorgi, ha rivolto un appello per il ri-
spettodel doveredi accoglienzanei con-
fronti degli immigrati.
La Corte costituzionale ha sancito il
diritto degli extracomunitari invalidi a
essere iscritti nelle liste dei disoccupati.
* * *
E ovvio che Ocalan rischi il processo
se resta inItalia, dichiara il suo legale,
il parlamentare Verde, Luigi Saraceni,
riferendosi alle recenti dichiarazioni di
MassimoDAlema. Ma, aggiunge: Mi au-
guro che il premier abbia voluto dire
checonsiderataleeventualitsoloinca-
so di condanna del leader curdo.
* * *
Una banda di extracomunitari uccide
un immigrato in un agguato allinterno
di un bar a Brescia.
A Lissone, nel milanese, un ubriaco
ha assassinato il titolare di un bar che
gli aveva chiesto di uscire dal locale. E
morto ledicolante aggredito luned nel
suo chiosco di Milano.
* * *
Assassinata un indiana a Palermo. La
donna, incintadi ottomesi, statasgoz-
zata nella sua abitazione nel centro sto-
rico della citt.
* * *
Omicidio Geraci, riconosciuto il killer.
Il figlio del sindacalista assassinato a
Caccamo in ottobre sicuro che Filip-
po Lo Coco, trovato morto un mese fa,
sia luomo che aveva intravisto mentre
sparava al padre.
Strage di Vittoria, uno dei fermati
sarebbe pronto a collaborare.
* * *
Norme penali specifiche per i minori.
LaCortecostituzionalechiedecheven-
ga differenziata la legislazione che di-
sciplina lesecuzione delle sentenze.
* * *
La corruzione ancora molto forte.
Lo dichiara il procuratore aggiunto di
Milano, GerardoDAmbrosio, che, per,
denuncia la difficolt nel perseguire i
reati poich nessuno pi disposto a
collaborare.
INIZIA AL SENATO IL PROCESSO
DI IMPEACHMENT A CLINTON. Due
i capi daccusa: spergiuro e intralcio al-
la giustizia. Lo ha annunciato il capo-
gruppo repubblicano, Trent Lott, dopo
una riunione con il democratico Tom
Daschle e il presidente della Corte Su-
prema, WilliamRehnquist.
Il repubblicano Dennis Hastert il
nuovo speaker della Camera.
* * *
Euro in calo sul dollaro. La moneta
europea stata scambiata a 1,1743.
In rialzo le Borse internazionali.
Francoforte guadagna il 3,41%, Parigi
il 2,24%, Londrail 3,2%. Aperturaposi-
tiva per Wall Street.
* * *
Turchia, YalimErez ha rinunciato al-
lincarico di formare il nuovo governo.
CatturataaIstanbul lex guardiadel
corpo di Ocalan.
* * *
Iraq, Mosca chiede un riesame della
no-fly zone. LOnu respinge la richiesta
di Baghdad di sostituire gli operatori
umanitari americani e britannici.
Per lopposizione irachena Baghdad
starebbe preparando attacchi terroristi-
ci contro Kuwait e Arabia Saudita.
* * *
Appello allUe del ministro israeliano
Ariel Sharonperchintervengaafavore
della pace inMedio Oriente.
Gli israeliani uccidono a Hebron un
palestinese. Il ministro dellAnp alla
Cooperazione Shaat ribadisce che loSta-
to della Palestina nascer il 4 maggio.
* * *
Israele, ufficiale la candidatura a
premier dellexcapodi Statomaggiore,
Amnon Lipkin-Shahak.
Raid aereo israeliano nella valle li-
banese della Bekaa, a est di Beirut.
* * *
Ue, Jacques Santer respinge le accuse
di irregolaritdi bilancioechiedelafi-
ducia del Parlamento europeo.
Il budget americano 99 si chiuder
conunsurplus di 76 miliardi di dollari.
* * *
Fidel Castro denunciato in Francia
per traffico di droga.
* * *
Belgrado si oppone alle indagini del
Tribunale dellAia sui crimini di guer-
ra nel Kosovo.
* * *
Sierra Leone, si combatte a Freetown,
a fuoco alcuni palazzi del potere. Per il
governo la situazione sotto control-
lo. La Nigeria pronta a inviare truppe
asostegnodei militari chedifendonola
capitale dallassedio dei ribelli del
Fronte unito rivoluzionario.
* * *
Angola, attacco dellUnita al mercato
di Melanje. Decine i morti e i feriti.
* * *
Cinquecento civili uccisi dai ribelli
congolesi nellex Zaire.
* * *
Wojtyla consacra nove vescovi. Ladio-
cesi di Rumbek (Sudan), la nunziatura
del Pakistan e il Rwanda affidate a tre
italiani.
* * *
Parte il campionato di basket ameri-
cano. Lassociazione proprietari e i sin-
dacati giocatori Nba hanno raggiunto
un accordo.
* * *
Il principe Edward si sposer in esta-
te. Lo annuncia BuckinghamPalace.
* * *
E morto Michel Petrucciani, pianista
jazz francese.
Il non disturbate il manovratore con cui
Massimo DAlema ha provato a mettere ordi-
ne nelle polemiche italiane in merito alla
candidatura di Romano Prodi alla presiden-
za della Commissione europea servito,
quantomeno, a ricordare che la questione, a
livello internazionale, di competenza del
presidente del Consiglio. Sar il tavolo dei
premier europei, infatti, a decidere chi sar
il successore di Jacques Santer. Essenziale
dunque scrutare le posizioni delle diploma-
zie dei vari partner per capire quali siano le
reali euro-chance di Prodi. E lo scenario at-
tuale richiede prudenza. I problemi maggio-
ri, si ampiamente detto, vengono da Bonn,
risolutaper unacandidaturatedesca, quanto
menocomebasenegoziale: Oskar Lafontaine
o, in subordine, Rudolf Scharping. Parigi ta-
ce, nonostante Roma abbia maturato nellul-
timo anno proprio nei suoi confronti il mag-
gior numero di crediti (dalla battaglia, persa,
per laBce, allanominadel presidentedel Co-
mitato economico finanziario che va a Jean
Lemierre). Dopo Jacques Delors e Santer si
esclude un candidato francofono, e mentre
lEliseo ha fornito qualche segnale favorevo-
le a Prodi (molto benigni gli auguri di Natale
fatti al nostro ex premier da Jacques Chirac),
il Quai dOrsay impegnato soprattutto a ve-
rificaresesianotramontatelacandidaturadi
FelipeGonzlez edi altri spagnoli: il segreta-
rio generale della Nato Javier Solana o Car-
los Westendorp. Molto dipender anche dal-
lappoggio interno di Jos Mara Aznar. Chi,
in ambiente riservato, aveva detto di apprez-
zare una scelta italiana era Tony Blair: ma il
candidato in questione era Giuliano Amato.
I leader socialisti europei nongradiscono, in
sostanza, la scelta di un democristiano. E il
problema di Prodi proprio lambigua posi-
zione politica. E quindi nelle mani di DAle-
maladifficileoperadi convincimentodei col-
leghi, e loccasione pi adatta sar il vertice
eurosocialistachesi terraMilanodal primo
al 5 marzoprossimo. Di fronteaunaimpasse,
il titolaredi PalazzoChigi potrvalutarescel-
te di ripiego, dal Signor Pesc alla presidenza
Bei. Qualoranonvi sialaquadraturasperata,
potrebberoriaffiorarecandidaturedi media-
zione, e piprecisamente scandinave (lo sve-
deseCarl Bildt). Defilataeattendista, intutto
ci, viene segnalata la posizione di Lamberto
Dini, forse anche per le voci che lo vorrebbe-
ro, a novembre, in corsa per il segretariato
della Nato: un italiano pensabile solo se la
Commissione europea finir a qualcun altro.
AbdullahOcalanora rischia il processoin
Italia se non decider in fretta di andarsene
conlesuegambe. Lultimorevirement di DA-
lema segnala unulteriore riduzione di cabo-
taggio delle prospettive del governo italiano
sul caso di Apo. Naufragati i grandi sogni di
corti internazionali, tramontati i pipedestri
tentativi di spedire il leader del Pkk in Esto-
nia o Lituania, ora si prova con qualche vaga
minaccia a convincerlo a togliere il disturbo.
Cos la posizione di Apo diventa sempre pi
forte e semidefinitiva: in attesa che la giusti-
zia ordinaria faccia il suo corso, il marziano
resta allInfernetto.
PIOGGIADI CRITICHESULLACDUper la
caduta di stile in tema di immigrati
La campagna di raccolta firme contro la
riforma del diritto di cittadinanza avanzata
dal governo, annunciata luned dalla Cdu,
stata accolta negativamente dai commenta-
tori dei principali giornali, compresalacon-
servatrice Frankfurter Allgemeine, e viene
vista pi che altro come un evidente segno
della profonda crisi di visione politica e di
ideali in cui versano i cristiano-democrati-
ci orfani di Helmut Kohl. Stupisce anzitutto
il ricorso a unsimile clamoroso strumento
del tutto insolito in una Germania che ha
ancora brutti ricordi della democrazia di-
retta e che non trova precedenti nella sto-
ria di un partito da sempre contrario (ad
esempio) allistituzione del referendumfe-
derale, di cui peraltro si discute in Parla-
mento proprio in questi giorni. Liniziativa
si presta facilmente, inoltre, ad accuse di
populismo e di strumentalizzazione dema-
gogicadi unargomentodelicatocomelana-
turalizzazione degli immigrati turchi della
terza generazione (che sono di fatto i prin-
cipali fruitori della riforma), che presenta
anche importanti risvolti internazionali.
Non per niente i liberali e alcuni esponen-
ti di spicco della Cdu si sono dissociati. An-
cheper i toni chehausatoinquesti tregior-
ni, il gloriosopartitochegifudi Adenauer
e di Kohl, si ritrova cos associato a imba-
razzanti compagni di strada, i gruppi di
estrema destra come la Dvu e i Republika-
ner, che chiaramente sostengono con entu-
siasmo questa petizione popolare. Ma ci
che sorprende maggiormente il mondo po-
litico e la maggioranza dei commentatori
il motivo vero che ha spinto il segretario
della Cdu Wolfgang Schuble a una simile
caduta di stile, come lha definita la Ber-
liner Zeitung. Il timore, cio, di farsi sfuggi-
re dalle mani la guida dellopposizione nel
paese a scapito dei cristiano-sociali bavare-
si. Lultraconservatore premier della Bavie-
ra Edmund Stoiber aveva infatti annuncia-
to la raccolta firme gi due mesi fa, pochi
giorni dopo linsediamento dellesecutivo
guidato da Gerhard Schroeder. Avendo tro-
vato unresponso molto positivo nei sondag-
gi, liniziativa della Csu, inizialmente snob-
bata dai cristiano-democratici, rischiava di
diventare il principale terreno di scontro
con il governo rosso-verde, con la Cdu sem-
plice spettatore. Ora tuttavia, limpressione
che Schuble abbia ceduto o addirittura
rincorra Stoiber, ancora pi forte.
CONLARIFORMAQUATTRO MILIONI di
persone avranno il doppio passaporto
La rivoluzionaria riforma proposta dalla
coalizione rosso-verde, che verr presenta-
ta ufficialmente la settimana prossima per
essere varata entro questestate, estende le
maglie della legge in materia di naturaliz-
zazione e di doppia cittadinanza. Il governo
intenderebbe infatti ridurre da 15 a 8 anni
il tempo necessario per la naturalizzazione,
e fatto pi importante non sar pi ri-
chiesta la previa rinuncia del passaporto
del paese dorigine. Questultimo, in parti-
colare, stato finora il principale ostacolo
allacquisto del passaporto tedesco per mi-
lioni di immigrati che vivono da generazio-
ni in Germania ma che per svariati motivi
non vogliono rinunciare alla propria citta-
dinanza originaria, impedendo cos la tra-
smissione della nazionalit tedesca ai pro-
pri figli e nipoti nati e cresciuti nella patria
di Goethe (i cosiddetti immigrati della terza
generazione). Se passasse la riforma, si cal-
cola, quattro milioni di stranieri, dei 7,3 mi-
lioni attualmente stabilmente residenti e
cherappresentanoil 9%di unapopolazione
di 82 milioni, diventerebbero subito cittadi-
ni tedeschi a pieno titolo (compreso natu-
ralmente il diritto di voto).
GERMANIASCETTICASULLEURO, ma ot-
timista sul rispetto dei vincoli europei
Nasce leuro, gli Undici sorridono, ma il
cancelliere tedesco Gerhard Schroeder
smorzagli entusiasmi, affermandochenon
il caso di ballare per strada. Scetticismo
o diffidenza a parte, i tedeschi ci tengono a
dimostrare di essere a posto coni vincoli di
bilancio imposti dallUnione monetaria eu-
ropea e giurano che tutto in ordine per
centrare gli obiettivi prefissati. Il ministero
delle Finanze, che proprio ieri ha conse-
gnato il piano di stabilit alla Commissione
europea, hadichiaratodi prevedereunadi-
scesadel deficit all1%circadel prodottoin-
terno lordo nel 2002 (contro l1,5%previsto
nel 99), mentre il debito caler sotto il 60%.
Unruolo speciale, inoltre, viene assegna-
to alla lotta contro la disoccupazione. I nu-
meri non si fermano qui. Secondo il re-
sponsabiledelleFinanze, Oskar Lafontaine,
non c ragione di abbassare la previsione
di una crescita del 2%delleconomia tede-
sca questanno. Non c bisogno di correg-
gere ogni mese previsioni gi riviste - ha
spiegato lesponente della Spd - Il dato
gi stato definito tenendo conto di una pro-
spettivapideboleper leesportazioni. Do-
po le oscillanti stime dei sei principali isti-
tuti di ricerca(compresetral1,4%eil 2,8%),
a dare ragione al governo di Bonn ci pensa
il centro di ricerca Deutschen Wirtschaft,
che per il 99 prevede un incremento non
superiore al 2%. C ottimismo anche sul fu-
turo. Inuno studio sullandamento delleco-
nomia nel medio termine, il ministero pre-
vede per i prossimi quattro anni una cre-
scita media del 2,5%.
TONY BLAIR
IL FOGLIO
ANNO IV NUMERO 5 DIRETTORE GIULIANO FERRARA GIOVED 7 GENNAIO 1999 - L.1500
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: LARGO CORSIA DEI SERVI 3 - 20122 - MILANO
quotidiano
TEL 02/771295.1 - SPED. ABB. POST. - 45%- ART. 2 COMMA 20/b LEGGE 662/96 - FIL. MILANO
Questo numero stato chiuso in redazione alle 19,45
FARNESINA
Euro
La moneta unica riduce i costi di transa-
zione nellambito dEurolandia, ma implica
pi lavoro per i bancari. I paesi della mo-
neta unica hanno deciso, infatti, che il si-
stemaTarget di transazioni interbancarie
avr solo due giorni di chiusura lanno: Na-
taleeCapodanno. Target (Trans-european
automated real time gross settlement ex-
press transfer) il sistemadi pagamentoeu-
ropeo tra banche che permette trasferi-
menti transfrontalieri lostessogiornointut-
ta Eurolandia. Nelle altre festivit naziona-
li o religiose previste nei paesi della mone-
ta unica, le Banche centrali dovranno tene-
reunnucleodi personaleinfunzioneanche
quando tutti gli altri saranno in vacanza in
quanto, ha precisato un portavoce della
Banca centrale europea: Target funziona
solo se tutti vi partecipano attivamente. Ci
si aspetta che le banche commerciali e i
mercati finanziari di Eurolandia decide-
ranno di seguire la nuova prassi delle Ban-
che centrali nazionali e chiuderanno, quin-
di, solo il primo gennaio e il 25 dicembre di
ogni anno. La Bce ha pure annunciato une-
spansionedel proprioorganico: nel 1999 150
nuove posizioni verranno aggiunte alle 570
esistenti nella sua sede di Francoforte.
Granparte dei nuovi posti saranno per per-
sonale amministrativo e per traduttori, non
per specialisti di economia e finanza.
Le chance italiane alla
prova degli umori europei
Piccolo cabotaggio del governo per
Ocalan: il marziano resta a Roma
Prodi in pole position
Rivoltacivile controlademagogia
Cdusugli immigrati
Gli auguri economici di Bonn
Taccuino tedesco
OGGI NEL FOGLIO QUOTIDIANO
QUIRINALE,
PREPARARSI ADALEMA?
IL GOVERNO GIRA A VUOTO: il
premier ha pi che altro laria del
candidato, curalimmagineetrascu-
ra la sostanza (editoriale pagina tre)
EUROSCETTICI senza pi ascolto,
maancoraconidee. Liberisti, nazio-
nalisti eprimatisti dellapolitica, chi
critica la moneta unica (pagina tre)
NELFELTRINO, rubrica quoti-
dianadi VittorioFeltri, ormai
in Italia scioperano tutti
tranne (pagina quattro)