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IL RINASCIMENTO

da met del XIV sec. (Petrarca) a inizio XVII (Campanella)

Umanesimo e Rinascimento non sono sinonimi

in questo periodo cambia la figura dell'intellettuale laicizzazione della cultura, l'universit
perde il primato del sapere e lo perde la figura dell'ecclesiastico come intellettuale

l'intellettuale diventa laico e nascono altre istituzioni accademie volute dai principi (Cosimo
de' Medici Accademia Platonica, Marsilio Ficino) e studi privati, per iniziativa della citt o del
signore

universit prima distinzione tra scienze pratiche e scienze teoriche
poi le scienze teoriche acquistano importanza (Leonardo)

Rinascimento = rinnovamento delle lettere e dello spirito
Le distinzioni epocali ci giungono da Illuminismo e Romanticismo, ma il termine "rinascita" e la
consapevolezza di un rinascimento erano gi presenti nel Rinascimento stesso frattura tra
Medio Evo e Rinascimento (v. Jacob Burckhardt)

Burdach invece sostiene la teoria della continuit, rilevando nessi tra Medio Evo e Rinascimento
(rinnovamento religioso), di cui nega la nascita

la fil. moderna nasce con Cartesio, inizio XVII sec., e con la rivoluzione scientifica - il Rin. un
periodo di passaggio e transizione, non pi M.Evo ma non ancora Et Moderna (dal pdv fil.)

J Umanesimo prima parte del Rin., XV sec., anche "umanesimo" una parola gi usata
all'epoca e poi riscoperta nell'800 - il Rin., oltre all'uomo, recupera il valore della natura

L'umanista un intellettuale laico che si dedica alle humanae litterae grammatica, retorica,
storia, estetica, filologia - recupero dei classici come modello che permette di superare il Medio
Evo, non un'imitazione nella forma ma nello spirito

il M.E. non ignorava i classici ma non li conosceva nell'edizione originale, prima del 1453
(caduta dell'Impero romano d'Oriente) molti dotti bizantini portano i testi e la conoscenza del
greco - vengono riscoperti Platone e la Poetica di Aristotele, che il M.E. non aveva, e soprattutto
l'interesse a riportare alla luce il testo originario senza aggiunte e interpretazioni (nasce la
filologia) - significato filosofico l'umanista consapevole che il testo classico su cui sta
lavorando storicamente lontano, acquisizione di una prospettiva storica, che manca nel
medievale che tratta i testi come documenti contemporanei - il passato per il M.E. non storia,
cosa che invece gli umanisti del XV sec. hanno ben presente (nasce la prospettiva anche nelle
arti figurative L.B. Alberti, Piero della Francesca, Leonardo) - scoperta della storia, i classici
sono diversi da noi e non possiamo imitarli, sono su un altro piano, viene ripresa la metafora dei
nani sulle spalle dei giganti siamo pi piccoli ma vediamo pi lontano

altro tema la retorica - Lorenzo Valla studia la retorica e la difende contro il filosofo (contro
Aristotele) - per Valla la retorica ha la capacit di operare nel concreto, la logica no (v. Vico vs.
Cartesio, che difende la retorica) - Valla ha come modelli i grandi rtori dell'Atene di Pericle
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Valla critica anche S. Tommaso, la ragione impotente e occorre la fede - come filologo,
riscopre l'alterit della storia, dimostra la falsit della "donazione di Costantino" (testo dell'VIII
sec., latino imbarbarito, quindi non del IV)

altra polemica sull'Umanesimo Eugenio Garin, Kristeller

per Garin l'Umanesimo ha una grande valenza filosofica, recupera il senso della storia, si oppone
alla scolastica medievale e ne smantella le costruzioni - per Kristeller, gli um. non sono filosofi
ma solo filologi, quindi l'Um. non rilevante per la fil., ma solo per la storia della fil.

Umanesimo = ritorno all'uomo, vedi Pico della Mirandola, che nel De hominis dignitate dice che
l'uomo un essere particolare perch non ha una natura e un compito precisi e determinati,
libero di scegliere il proprio destino, condannato a scegliere il proprio destino, un
microcosmo che raccoglie in s tutte le possibilit dell'universo concezione rivoluzionaria
rispetto al M.E. che considerava l'uomo in un cosmo fisso e stabile e non concepiva la libert
dell'uomo in questi termini
Pico fa un mix tra Cabala, Aristotele, Platone, Bibbia - muore a 31 anni

in Ficino il tema della natura comincia a diventare importante, Ficino traduce con commenti tutti
i dialoghi di Platone, non siamo pi nella mentalit del M.E. ma non sempre necessariamente in
polemica con il cristianesimo, sostiene l'idea di una rivelazione divina ante Christum, chiama
Platone "il Mos attico" ("la pia filosofia"), opposizione al M.E. non sempre opposizione al
cristianesimo, per Bruno s

per quanto riguarda il naturalismo (Cardano, Telesio, Bruno), la natura non ontologicamente
inferiore ma una realt in cui si manifesta in tutta la sua pienezza la potenza creatrice di Dio,
l'uomo un essere naturale, viene a cadere la separazione tra immanenza e trascendenza, la
natura considerata viva (magia), panpsichismo, si crede in astrologia, animismo, magia, la
matematica non entra nello studio della natura

Nicola Cusano umanista, 1440 "De docta ignorantia"

Cusano parte da Dio come essere incommensurabile e indicibile dall'uomo(neoplatonismo),
teologia negativa (Dio non si pu dire, ineffabile - v. Dionigi Aeropagita) - per NC in Dio
troviamo la coincidenza di tutti gli opposti (es. matematico la linea e la circonferenza
all'infinito coincidono) - per NC l'universo infinito, la Terra non al centro dell'universo e
quindi si muove

per Bruno il cosmo uno, Bruno crede nella reincarnazione e nella magia, prepara le basi della
rivoluzione scientifica da un pdv non scientifico


FRANCESCO BACONE (Francis Bacon, 1561-1626)

Opere:

& Nuova Atlantide, opera utopica, citt "paradiso della tecnica"
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& De Augmentis Scientiarum (1623)
& Novum Organum (aut Organon, 1620), contrapposto all'organo della logica aristotelica -
capolavoro di FB, sintesi e potenza concettuale

DAS partizione delle scienze in base alla partizione delle facolt dell'intelletto umano - le
facolt umane corrispondono alle scienze, e.g.
J memoria storia naturale e civile
J fantasia poesia
J ragione filosofia prima e scienze particolari
la filosofia una "superscienza", in questo FB profetico, come pure nel considerare la scienza
legata alla potenza - la scienza baconiana ha un'applicazione/utilit pratica, passaggio al nuovo
mondo capitalistico che ha come valore max. l'operosit - per altri aspetti Francis va in un vicolo
cieco

Novum Organum nuovo metodo della scienza per non credere nelle inutili dispute della
scolastica - insofferenza come quella di Cartesio, il "grande libro della natura" non veniva
interrogato (solo la Bibbia e Aris.) contrapposizione alla scolastica

FB propone un metodo con
pars destruens
pars construens

idola (immagini, eidola, che colpiscono i ns. sensi, oppure falsi di) - FB prende il termine
come falso dio e spettro
noi abbiamo nella mente degli idola, spettri, che annebbiano la ns. mente, fantasmi che si
frappongono - il vero Dio ha posto nella natura tracce della sua divinit, gli idola sono falsi
di e ci portano verso strade sbagliate, non ci fanno vedere le cose come sono

L idola tribus della trib
L idola specus propri a ciascun individuo
L idola fori della piazza, ovvero della socializzazione
L idola theatri grandi dottrine filosofiche

tribus comuni a tutta la storia umana, vs. specus ogni ind. una caverna con i suoi propri
spettri

tribus difendono dai difetti dei sensi ingannevoli, dai limiti dell'intelletto deformazioni -
l'intelletto

K suppone maggiore ordine del reale
K suppone parallelismi che non ci sono (e.g., tra micro e macro) - intelletto come specchio
deformante
K subisce affetti e passioni

specus siamo tutti caverne che ricevono la luce in modo diverso a motivo dei suoi limiti
personali (pregiudizi, deformazioni, circostanze oggettive)

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K fantasma dello scopritore di un nuovo campo della logica (Aris. fonda la logica ed ok -
ma incapace di abbandonarla quando si occupa di altro, es. fisica), attaccamento a questa
forma
K insistere sulla somiglianza o sulla differenza delle cose, incapacit di tenere la via media
K insistere sulla verit che si trova nell'antichit o nella modernit (questione del tempo)

fori usato secondo il suo significato comune, il linguaggio che svia l'intelletto -
possiamo essere sviati in due modi, con l'utilizzo di nomi confusi o di cose che non esistono (es.
concetto di fortuna, motore immobile) - bisogna partire da definizioni, non da bla bla

theatri tre grandi ricostruzioni filosofiche, contro cui si scaglia B:
K intellettualisti o sofisti (Aris., scolastica)
K empiristi, che traggono leggi universali da pochi esperimenti (v. alchimisti)
K filosofia e teologia mescolate, e.g. Pitagora, negativo e volgare, mentre Platone un esempio
sottile e molto pi pericoloso
questi idoli producono dispute verbali del tutto inutili

FB butta a mare tutta la fil. greca salvo l'atomismo - tutte le ricostruzioni c.s. sono pi prossime a
ci che ciascuno individualmente desidera e si aspetta - le teorie non mostrano le cose come sono
ma come desiderabile che siano - a FB piace Machiavelli che presenta l'uomo come e non
come ci piace che sia

questi idoli arrivano solo a produrre dispute verbali, parole inutili, invece FB propone un metodo
concreto per cogliere il reale (he says) in medio stat virtus, trarre i dati empirici dalla natura e
trasformarli in teoria - interpretazione della natura - un errore passare d'un balzo dai particolari
alla teoria universale

metafora delle api:
J formica empirico che ammette i dati della natura e non li organizza
J ragno trae l'immagine del mondo solo dal suo cervello e non si confronta con gli altri
J api traggono i dati empirici dalla natura e li trasformano in teoria

il metodo si basa sul fatto che per giungere all'assioma generale si deve procedere con calma,
attraverso assiomi medi

per FB gli assiomi generali si costruiscono attraverso le tre tavole:
F presenza
F grado } l'idea baconiana di scienza diversa da quella moderna (Newton,
F assenza Galileo) in quanto basata sulle qualit degli elementi

la scienza moderna quantitativa
Bacone qualitativo (= aristotelico, cicca cicca)

nella natura cerca le forme delle cose, privilegia la causa formale (aristotelica), insensata secondo
la scienza moderna, elimina le cause finali e considera la causa efficiente e la causa materiale
solo riferite alla fisica

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GALILEO GALILEI (1564-1642)

Galileo e Bacone rappresentano le due correnti metodologiche pi importanti della modernit, ma
in due sensi opposti:
P Bacone cerca la forma della natura, la qualit
P Galileo mira a verificare un'ipotesi matematica

Galileo infrange la cosmologia aristotelica attraverso delle scoperte tecniche cannocchiale,
che gli permette di vedere
R le macchie solari dimostrano che il sole non fatto del 5 elemento (etere movimento
circolare), ma degli elementi che costituiscono tutti gli altri pianeti
che il cosmo un insieme di infinite stelle la scoperta della Via Lattea infrange la teoria
delle stelle fisse
Z i satelliti la terra non l'unico pianeta ad avere satelliti

Si sforza di conciliare fede e ragione attraverso la teoria delle due verit (da Averro a tutte le
correnti eretiche). Secondo Gallileo Dio trasmette la conoscenza attraverso il libro sacro
(Bibbia) e il libro della natura. La Genesi scritta per la capacit di comprensione di quel popolo
(ebrei) che ancora allo stato infantile.

Nel libro della natura Dio parla in modo molto pi chiaro, perch scrive in caratteri matematico-
geometrici. Chi sa leggere questo libro comprende pi facilemente l'opera di Dio idea molto
forte di autonomia della scienza il discorso scientifico autofondato.

Galileo critica gli scienziati che si poggiano sui libri e non sugli esperiemnti della natura
contro l'aristotelismo. Attacco
M al principio di verit
M alla religione in s stessa

Per capire la scrittura di Dio bisogna separare le qualit primarie e secondarie (v, Cartesio, Locke,
Hobbes).

J qualit primarie qualit oggettive, uguali per tutti gli uomini: luogo, movimento,
figura, grandezza, produzione e dissolvimento dei fenomeni

J qualit secondarie qualit soggettive che dipendono dai sensi (es.: colore, temperatura)

dobbiamo cercare la legge di consecuzione dei fenomeni -
essenza del metodo:
1. formulare un'ipotesi
2. matematizzarla (dare regole matematico-geometriche)
3. esperimento (attraverso calcoli)
confronto con la natura (il movimento dei pianeti corrisponde alla matematizzazione
dell'ipotesi?)
v. Ticho Brahe


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THOMAS HOBBES (1588-1679)

& "Il Leviatano" lo Stato assoluto, il Dio mortale
riflessione sulla ragione, che per si pone in contrasto con il sistema cartesiano (res cogitans / res
extensa) - secondo H. gli animali sono dotati di unn certo grado di ragione (diverso da Cartesio),
perch sono in grado di fare delle previsioni a breve termine

L'uomo fa previsioni a lungo termine importanza del linguaggio (insieme dei segni aribitrari e
convenzionali, es. "triangolo", che designa tutta la specie delle forme geometriche a tre lati) - il
linguaggio q.cosa in cui si condensa l'esperienza

ragionamento = calcolo - quando si ragiona c' l'accordo o il disaccordo tra due cose - gli
elementi di questo calcolo sono:
J le affermazioni
J il sillogismo
J le catene di sillogismi che costituiscono la dimostrazione scientifica - il sillogismo ipotetico
(se... allora...) la forma generale della ragione

conoscenza ci permette di individuare la causa di un effetto - es. di sillogismo ipotetico
se q.cosa uomo, anche animale
se q.cosa animale, anche corpo
l'uomo corpo (effetto), la causa che l'uomo animale

limite della conoscenza umana ci sono cose di cui non posso individuare la causa, es. tutto ci
che non corpo (sostanze incorporeee)

MATERIALISMO HOBBESIANO dire che Dio incorporeo come dire che Dio non esiste
esistono solo i corpi - secondo H. il fatto di attribuire a Dio l'incorporeit dovuto al fatto che
solo cos l'uomo pu onorare Dio

il materialismo ha conseguenze su ontologia
gnoseologia

il principio di ogni conoscenza il movimento costituisce gli oggetti (importanza della
geometria) - la filosofia "prima" deve indagare le forme generali e comuni a tutti i corpi, primo
fra tutti il movimento
{ movimento
{ spazio
{ tempo } sono i principi della filosofia "prima"
{ luogo
{ corpo

la filosofia naturale ha un metodo geometrico studia le forme quotidiane del movimento

per Hobbes esistono solo i corpi, che sono
J naturali animali, piante usw.
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J artificiali creati dall'uomo le societ

Intento iniziale costruire una scienza politica con metodo geometrico

Chi sono gli uomini?
Hobbes scardina alcuni elementi tipici del pensiero politico precedente. z.B. Aristotele
"l'uomo come animale politico" - per Hobbes gli uomini stanno assieme perch ne ricavano
qualcosa -
i concetti di bene e di male non sono insiti nell'uomo, ma derivano dalla loro aggregazione,
quindi sono presenti solo nelle soceit - l'uomo guidato dall'istinto ricerca bene /
allontanamento dal male - ma ognuno ricerca il proprio bene e questa ricerca si scontra con
quella degli altri - questa guerra di tutti contro tutti si fa insostenibile perch mette a repentaglio
la vita degli uomini - dall'idea di sopravvivenza (che nasce dalla ragione naturale) emerge la
necessit di giungere ad un armistizio l'utile la vita, la tranquillit, la pace (nello Stato di
Hobbes, la Chiesa sottoposta al Leviatano ergo, condannato dal cristianesimo)

Il Leviatano il sovrano assoluto che noi uomini abbiamo deciso di eleggere e a cui si deve tutto.
Il sovrano non soggetto alle leggi perch altrtimenti non sarebbe in grado di assicurare la pace.
I poteri dello Stato non sono divisibili - il patto con cui lo Stato si costituito non revocabile.

REN DESCARTES (CARTESIO) 1596, LA HAYE -1650, STOCCOLMA (indigestione di aringhe?)

& - 1630 - Trattato sulla Luce
diviso in due parti Il Mondo
L'Uomo
Il Mondo

Ren definisce la sua teoria della materia come pura estensione - con Hobbes, Galileo, Locke,
Bayle condivide la distinzione nelle percezioni delle qualit primarie e secondarie:
J primarie il moto, la figura e la situazione dei corpi l'uno rispetto all'altro
J secondarie quelle che corrispondono ai 5 sensi: vista, udito usw. - queste sono
soggettive, mentre le qualit primarie sono oggettive, uguali per tutti
la scienza si fonda sulla distinzione della quantit rispetto alla qualit

Dio d un primo impulso alla materia, si creano dei vortici in cui si forma l'etere (materia
rarefatta), mentre le parti pi rozze e pesanti costituiscono stelle e pianeti - esistono pi vortici
ergo pi mondi

Cartesio non pubblica quest'opera perch sostiene la tesi eliocentrica, che allora non andava
ancora di moda c/o preti (v. Galileo) e sarebbe stata ritenuta sovversiva

L'Uomo

per quanto riguarda l'uomo, C. sostiene la teoria dell'uomo macchina - nella struttura corporea
hanno parte importante i nervi attraverso i quali scorrono le sensazioni, che cos giungono alla
pineale che collega il cervello all'anima (aporia)
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il cervello, ricevuta la sensazione, la trasmette all'anima che risponde con una valutazione che
viene trasmessa dall'anima nel corpo attraverso spiritelli
profondamente sovversivo rispetto alla fil. scolastica (allora usava il pensiero di tale Suarez,
spagnolo, che sostiene il tomismo)

& - 1637 - Discorso sul Metodo

bench non avesse pubblicato il Trattato sulla Luce, in realt gli intellettuali del tempo ne erano
venuti a conoscenza, per cui Mersenne lo spinge a scrivere un trattato sul metodo per spiegare
come lavora, argomento peraltro poco pericoloso - il Discorso sul Metodo esce con tre saggi, in
cui viene applicato il metodo stesso, su:
R meteore
q geometria
$ diottrica

nel DsM enuncia le quattro regole fondamentali dello scienziato e filosofo (che all'epoca non
sono distinti):
J evidenza vero solo ci che appare alla mente evidente, certo e indubitabile
J analisi divisione del problema
J gradualit e sintesi ordine pi semplice possibile
J enumerazione controllo

modello di Ren la geometria euclidea, vuole costruire un sistema di pensiero che abbia
la stessa evidenza e le stesse caratteristiche di perfezione

nel DsM Cartesio si propone comunque di darsi una morale, ancorch provvisoria (fino a che non
trover quella definitiva):
F rispettare le leggi del proprio paese = scegliere un comportamento in base a opinioni
moderate
F agire con risolutezza e portare a termine le decisioni prese
F vincere piuttosto la propria natura che la fortuna (ovvero il destino, piegarsi di fronte agli
eventi, v. stoicismo)
inoltre d un accenno della sua metafisica, ma le sue argomentazioni forti sul piano metafisico si
trovano nelle

& Meditazioni metafisiche (1641, opus brevis), che il Mersenne invia a pensatori dell'epoca,
tra cui Hobbes

Nelle MM Cartesio affronta il problema di come rifondare la scienza, vista la sua insoddisfazione
verso la cultura del tempo (scolastica), che C. considera libresca e che non esce mai dai due testi
fondamentali: Aristotele, che ha scritto di tutto e di pi, e la Bibbia - la verit non viene mai
cercata nelle cose ma in questi libri

le MM sono sei, dedicate a:
L dubbio
J uscita dal dubbio e approdo al fondamento del sapere (cogito)
[ due prove dell'esistenza di Dio
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M problema dell'errore (come possibile, se l'uomo una creatura di Dio?)
[ prova ontologica dell'esistenza di Dio (da S. Anselmo) - solo Kant la definir "ontologica"
q esistenza delle cose corporee

la MM fondamentale la prima, dove C. mette in dubbio ogni cosa, fa scomparire il mondo
davanti a s (lo smaterializza) per poi considerare come vero solo ci che apparir evidente e su
cui non pu essere gettato il minimo dubbio (vedi 1 regola d'oro) - C. inizia dal sapere dei sensi
e adotta un procedimento iperbolico un errore nella categoria la mette in dubbio in toto (es. il
bastone che nell'acqua appare spezzato) - allora forse i sensi mi ingannano sempre, non posso
fondare una conoscenza evidente sui sensi

ci sono per percezioni e certezze della vita quotidiana che nessuno si sentirebbe di mettere in
dubbio - ma chi mi dice che la vita non sia un sogno? anche le realt della vita quotidiana
possono essere sogni, ci pu essere confusione tra vita e sogno, la vita quotidiana potrebbe essere
solo un sogno ordinato, ma anche nei sogni ci sono verit inconfutabili (2+2 = 4), che non
possono essere smentite nella loro evidenza - il sapere quotidiano non certo, mentre quello
della matematica certo e innegabile
dubbio spinto al limite: un essere sognante, staccato da tutto, per anche nei sogni non pu
negare il principio di non contraddizione - potrebbe per essere un dio ingannatore, che fa
credere all'anima sognante che ci siano fatti inconfutabili mentre non vero e che fa in modo che
quando faccio il mio 2+2 = 4 non mi accorga dell'inganno - ipotesi del genio maligno (Dio non
cos dispettoso), che mi fa credere di avere qualche realt dentro di me, ma mi prende in giro

ma se il genio maligno mi inganna, ci significa che io penso, per cui "Cogito ergo sum" Ego
cogito, ego existo (verit immediata, non sillogismo), Je pense donc je suis - Cartesio giunge
cos a fondare una nuova scienza su un fondamento inconcusso

per Ren "pensiero" tutta l'attivit dell'Io - se penso sono una res cogitans - su questo insiste la
critica di Hobbes "se tu pensi, non sei una cosa pensante, puoi essere una sostanza, pensiero
come qualit del corpo, non dell'anima
linea materialista uomo-macchina
linea spiritualista uomo-anima

la res cogitans ha in s dei cogitata (pensieri) che possono avere caratteristiche definite
pensieri avventizi immagini reali di cose esterne
fittizi costituiti dall'immaginazione (l'ippogrifo)
innati Dio

una volta trovate le certezze del pensiero, C. si propone di accettare per vero solo ci che ha la
stessa evidenza Dio, l'idea di perfezione, bont onnisciente ecc., sommamente perfetto (idea
innata)

prove dell'esistenza di Dio:
1. se io, che sono imperfetto, ho l'idea della perfezione, me la deve avere data q.cuno, non posso
essermela fatta da solo
2. poco importante, analoga alla prima

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IV meditazione

Carty affronta il problema dell'errore se Dio esiste e mi ha creato, perch l'errore? io fondo il
mio sapere sulla certezza dell'esistenza di Dio (matematica), le idee innate provengono da Dio -
allora perch l'errore? lt. C., l'uomo dotato di intelletto e volont, un intelletto limitato e una
volont infinita, simile a quella divina - volont = facolt di scegliere - dell'errore non
responsabile Dio, che mi ha dato la facolt di scegliere, ma Dio vede tutto in modo chiaro e
distinto, l'uomo no (perch il suo intelletto limitato)

V meditazione

riprende la dimostrazione a priori dell'esistenza di Dio di Sant'Anselmo d'Aosta (lo stolto dice in
cuor suo "Dio non esiste"...) - S.A.. says: o lo stolto dice una cosa del tutto insensata oppure al
di fuori della comunit -
Dio = ci di cui non pensabile il maggiore, ma questo concetto deve necessariamente
esistere
= l'essere la cui essenza implica necessariamente l'esistenza


VI meditazione

i corpi esistono perch li percepisco in modo chiaro ed evidente - dei corpi conosco solo le
qualit primarie, le qualit che possono conoscere con la stessa evidenza del fatto che io penso e
che Dio esiste figura
posizione
moto
si cerca la misurazione degli oggetti e si distrugge la fisica aristotelica


GIOVAN BATTISTA VICO (Napule, 1668-1744)

per 9 anni, dai 20 ai 30, precettore di famiglie nobili nel Cilento - autodidatta e se ne vanta,
figlio di libraio - studia diritto

nel 1699 vince un concorso di prof. di retorica, la cattedra meno importante dell'universit di Na -
scrive molto bene in latino, l'italiano lascia invece a desiderare (da paura!) - pagato male, cerca di
passare alla facolt di giurisprudenza ma non ci riesce, per cui abbandona il lavoro per scrivere in
una strana lingua autonoma "scienza nuova"

Vico si sente un genio, enfatizza le difficolt della sua vita (molti figli e pochi soldi) per fare
vedere come bravo

da Cartesio alla Scienza Nuova

mentre Vico vive a Napoli, Cartesio molto conosciuto e apprezzato

per GBV, vero = fatto
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parte aderendo a Cartesio, ma presto inizia ad opporvisi - ideale logico-matematico diverso da
ideale umanistico - critica la teoria della conoscenza cartesiana

"De nostri temporis studiorum ratione" contrappone il metodo basato sulla logica e sulle scienze
esatte a un metodo che si adatti al bambino nell'imparare
Vico afferma l'importanza della retorica sulla logica, perch la retorica convince le persone molto
pi della logica, l'arte di ben argomentare molto importante - l'eloquenza dire la verit
(eloquenza = sapienza, ma Quintiliano l'aveva gi detto, caro GBV!)
contrapposizione di educazione umanistica a educazione scientifica critica a Cartesio
(gnoseologica)

GBV contrappone la geometria alla fisica solo Dio ha conoscenza vera della fisica, noi
abbiamo conoscenza vera solo della geometria e della matematica, perch una ns. creazione -
Vico critica l'utilit dell'applicazione della geometria alla fisica e sostiene che le grandi scoperte
sono state fatte empiricamente, non logicamente

"De antiquissima Italorum sapientia" (libro metafisico), basato sulle etimologie del latino
coincidenza di "verum" e "factum", che in latino avrebbero avuto un significato identico o
comunque interscambiabile - la verit di una cosa la si pu conoscere solo se se ne l'autore
Dio ha comprensione piena dell'oggetto (intelligenza) mentre l'uomo si deve accontentare di
cogitare (contrapposione a Cartesio)
la mente conosce la cosa nel momento in cui la fa, conoscere conoscere attraverso le cause -
solo Dio, che ha fatto tutte le cose, le pu conoscere - l'uomo invece non pu conoscere del tutto
il mondo fisico, e nell'approccio alla conoscenza della natura deve essere umile

in una sola scienza l'uomo come Dio aritmetica e geometria, l'uomo con un'astrazione pensa
il punto e l'Uno, sono realt fittizie, astrazioni dal pdv metafisico - per Vico la mat. vera ma
convenzionale, creazione umana quindi sterile -
la storia e la morale sono all'ultimo posto come importanza

critica il "cogito ergo sum" cartesiano, che fa risalire a Plauto -
verit di coscienza, non scientifica ma psicologica, ma non ci porta da nessuna parte - la mente
non l'abbiamo fatta noi, quindi non possiamo consocerla - cognizione comune accessibile a tutti -
viene accusato di panteismo spinoziano

1720 Diritto Universale, primo abbozza della Scienza Nuova - poi perde il concorso per cui
comincia a scrivere in italiano, tanto il latino non gli serve pi per fare carriera

1724 Scienza Nuova, prima edizione

1725 Scienza Nuova, seconda edizione, pubblicata

ne scrive almeno nove versioni


Baruch Spinoza (the best) (1632-1677)
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Vita

1632 nasce ad Amsterdam da famiglia ebrea non si sa se era di origine spagnola o portoghese
(1492 da Spagna a Portogallo, poi da Portogallo a NL) segue la scuola ebraica, Talmud & C:

1656 rompe con ortodossia rabbinica, la comunit gli offre una pensione chiedendogli di non
comunicare ad altri il suo dissenso, Sp. rifiuta, tentano di accoltellarlo (che carini!), Sp. fugge e
si trasferisce allAja, dove fa il molatore di lenti

1677 muore di tisi (piccola vita di un grande uomo)
Opere

1661 Trattato sullemendazione dellintelletto, opera che potrebbe essere assimilata al
Discorso sul metodo come impostazione, ma le conclusioni sono opposte: non si pu avere un
metodo che preceda la conoscenza, la conoscenza procede con la conoscenza stessa, la
conoscenza la struttura stessa del conoscere posizione ripresa da Hegel nella FdS

1663 Principi di filosofia cartesiana, dove riprende i principi filosofici di Descartes, e ordina
il materiale secondo un metodo geometrico, degli elementi di Euclide, partendo da assiomi e
postulati, a scopo ped.
Euclide era lenciclopedia scientifica del 600 con la Bibbia, punto di riferimento filosofico
questo lunico llibro che esce con il nome di Baruch, il Trattato non lo pubblica nella
prefazione dei Principi si fa notare che le idee di Sp. sono diverse da quelle di Cartesio

1661 inizia a lavorare al suo capolavoro, lEtica, fino al 1665 la abbandona incompleta e
lavora al Trattato teologico-politico, edito anonimo nel 1670, senza editore e con un falso luogo
di pubblicazione (Amburgo), perch ci sono elementi fortemente eretici contro il calvinismo
Sp. arriva a dire che il libro sacro scritto da uomini (che hanno immaginato la loro storia) e non
da Dio

1667 riprende lEtica fino al 1675 e la d alle stampe e nel frattempo scrive a tale Oldenburg
che gli dice di non pubblicare nulla di contrario alla religione rivelata lateismo in NL non era
ammesso, e Sp. viene infatti accusato ateismo - ritira il libro e lavora al Trattato Politico, che non
termina (muore nel 1677)

le sue opere inedite ci giungono perch un gruppo di amici dopo la sua morte le fa pubblicare con
traduzione in NL le sue opere vengono distrutte e i suoi seguaci sono perseguitati Hegel
riprende in positivo Sp. (con Goethe) azione coraggiosa per lepoca, fino allora Sp. un
fantasma che vaga per lEuropa, usato da tutti a torto e a ragione -
tale Wolff, accusato di spinozismo, deve fuggire

i 5 punti della teoria spinoziana:
negazione della trascendenza di Dio rispetto al mondo
dellanima " alle idee
della ragione " alle passioni
dello Stato " alla societ civile
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del libro sacro " alla natura e alla storia
il libro sacro non dice la verit su natura e storia, ne un effetto Mos si invent le leggi per
disciplinare un popolo rozzo storicizzazione dellAntico Testamento

la prima parte dell'Etica intitolata "Dio"
tre capp. di ermeneutica dellA.T. nega che Mos sia autore del Pentateuco (Torah) ispirato da
Dio questo concetto valido anche per gli altri testi sacri (fonte di BS Averro) per Baruch
la religione utile per costruire una comunit (v. Machiavelli) e creare lordine il legislatore,
fingendosi in contatto con Dio, riesce a tenere a bada il popolo (idea inaccettabile per i preti)

cosa dice Hegel sulla sostanza nel passaggio da Cartesio a BS per H. lo scorrere del tempo
un progredire concettualmente Baruch annulla il dualismo cartesiano
Cartesio postula res cogitans e res extensa, in Baruch una sola sostanza, Dio

create dalla sostanza divina

per Cartesio la sostanza (essere in s) ci che sussiste in s (lin-s hegeliano), si appoggia su se
stessa, non ha bisogno di altro che lautosostenersi, res cogitans e res extensa non stanno da sole,
non potrebbero esistere se non ci fosse Dio che ricrea il mondo ogni istante non possiamo dire
che la sostanza divina e quella creata siano uguali, la sostanza pensante deve appoggiarsi su Dio
per H. Cartesio non rigoroso fino in fondo, c' un'aporia nel suo concetto di sostanza, il rigore
glielo da Spinoza (ebreo), per Spy se si definisce sostanza ci che in s, esiste una sola
sostanza, cio Dio per H. in Spy manca il mondo, non Dio la sostanza infinita una, che si
modifica nelle sue varie forme, le due caratteristiche di Ren (sostanza e pensiero, mente e
corpo) risiedono in Dio

concetto di sostanza per Spy (Spy vs. Hegel)

M decade l'aporia della sostanza perch c' una sola sostanza, che la totalit di Dio

M la realt identica alla sostanza divina, per cui non c' pi la trascendenza di Dio rispetto al
mondo, c' una sola natura e non pi il mondo sensibile - Dio un attributo esteso, cio
corpo Spinoza viene per questo etichettato come ateo

il concetto spinoziano di sostanza si trova nella prima parte dellEtica, che disposta secondo un
metodo geometrico si serve di dimostrazioni per arrivare a conclusioni partendo da definizioni
e assiomi (v. geometria euclidea)

Baruch aggiunge note alle sue dimostrazioni per rendere pi facile il suo discorso ( scolii)
otto definizioni nella prima parte dellEtica, che definiscono cose, mentre gli assiomi descrivono
i rapporti tra le cose:
1. definizione di causa sui
2. cosa finita
3. sostanza
4. attributo
5. modo
6. Dio
14





7. cosa libera
8. cosa eterna

non sono cose differenti tra loro, sono in realt la stessa cosa

Spinoza vuole portare il lettore alle sue conclusioni, per un cartesiano z.B. non evidente che la
sostanza e Dio sono la stessa cosa

1. causa sui (causa di s) ci la cui essenza esiste necessariamente rapporto tra essere e
pensiero essere e pensare sono omologhi, ci che esiste pu / deve essere pensato, il
pensiero pensa lessere in modo adeguato

3. sostanza ci che in s e concepito per s, la sostanza ci che sussiste per s sostanza
prima
J Spinoza sostanza in s e per s, non ha bisogno di reggersi su nessun'altra cosa
M Hegel solo in s, ci che fa diventare la sostanza per s lo Spirito
c bisogno di un processo che porti la Natura a farsi uomo e a
rispecchiarsi tutto il movimento della filosofia hegeliana una Sostanza
che diventa Spirito per Hegel la sostanza di Spinoza priva di
movimento e storia, mentre la sua sostanza si muove verso la sua
autocomprensione (come si sa, Hegel si ritiene il pi bravo di
tutti, NdR)

5. modo le affezioni di una sostanza - lesatto contrario della sostanza, ci che in altro, e
ci che sta in altro sussiste non da s ma grazie a ci che gli sta intorno luomo un
modo
il modo la pluralit del mondo, la sostanza contiene in s infiniti modi inaccettabile per
Hegel, perch non si riunisce mai in una nuova unit per Spy non c differenza ontologica
tra uomo e animale, c solo una differenza di potenza
J per Spinoza siamo tutti uguali (tutti modi)
L per Hegel c una gerarchia, la pluralit della natura non si risolve mai in un'unit

6. Dio lente assolutamente infinito (rif. a 1 e 3) e Sostanza che consta di infiniti attributi
differenza con Hegel:
per H. Dio la logica prima della creazione del mondo, Dio prima crea la natura poi lo
Spirito, che non stanno sullo stesso piano per H. lo Spirito che si comprende superiore a
chi lo ha prodotto


Hegel
Spirito
Dio
natura

Spinoza
Dio

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pensiero estensione
(v. res cogitans) (v. res extensa)

attributi di Dio che noi conosciamo con il ns. corpo
J con la mente conosciamo il pensiero
J con il corpo conosciamo l'estensione

poich Dio infinito non pu limitarsi a questi due attributi, ne contiene altri infiniti di cui non
siamo in grado di sapere / dire nulla

[ pensiero
[ estensione sono di pari dignit, entrambi creati ab origine

7. cosa libera - si riferisce a 1
contrasto con Hegel per Hegel la natura il regno della necessit (leggi fisiche) da
questa necessit sorger la specie umana e la libert

Etica = proposizioni da 1 a 15 che cosa Dio
qual la sostanza divina

14 Dio lunica sostanza esistente
Dio unico, indivisibile, onnicomprensivo
Dio lunica sostanza, perch se esistesse unaltra sostanza con un attributo limiterebbe
la sostanza divina, e Dio non sarebbe pi cos perfetto - invece res cogitans e res extensa
sono compresenti in lui




LEIBNIZ (1646-1716)

Metafisica: nasce dall'idea che l'origine delle cose sia il prodotto di tre facolt diverse:

POTENZA INTELLETTO VOLONT

ESSERE VERO BENE

Dio deve creare il mondo e ha la potenza per farlo e anche l'intelletto in cui risiedono i mondi
possibili (= le diverse combinazioni possibili degli uomini)

Nei mondi possibili vi l'idea di ciascun uomo che per Leibniz la nozione completa, cio la
serie di eventi che accadranno nella vita di un individuo. Nel mondo possibile c' la nozione di
ognuno di noi che sta scrivendo ci che accade ora esistono tanti mondi paralleli.
Tra tutti i mondi possibili Dio sceglie quello migliore (gentilissimo!). Il male nel mondo
sempre funzionale al bene perch il male di una parte sar poi il bene nel tutto.
Come si pu accettare un male che non sia conseguenza di una colpa? L. giustifica questo fatto
perch spiega che il male in funzione di un bene che verr, che per noi non possiamo
conoscere totalmente perch non conosciamo il progetto divino finale.
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Secondo L. tutti i mondi sono disposti secondo una piramide, alla cui base sono i mondi possibili
e al vertice il nostro mondo. Dio ha nella mente la nozione di ogni ind. con le cose che gli
succederanno - per L. la sostanza individuale MONADE.

"Il sistema della natura e della grazia" la filo. deve rispondere alla domanda fondamentale:
"Perch l'essere e non il nulla?" - Leibniz risponde ponendo l'ente creatore Dio esiste l'essere
perch esiste Dio creatore (potenza di Dio che crea l'esistenza)

Altra domanda: "Se esiste q.cosa perch le cose sono state fatte in un certo modo e non
altrimenti?"
Risposta Dio dotato di una volont che tende al bene crea la combinazione migliore

Dio crea il migliore dei mondi possibili mondo = combinazione delle essenze possibili, delle
storie individuali
Mondo migliore = infinit di storie che diventano realt nozione reale che L. chiama monade
= punto spirituale e immateriale, specchio vivente dell'universo
scala di perfezione dalla meno perfetta alla pi perfetta (Dio monade somma)

le monadi non sono perfezioni fisiche e ciascuna ha come caratteristiche fondamentali
J percezione
J appetizione
J appercezione

J percezione equivale al percepire sensibilmente il mondo esterno - la monade non ha
passaggi verso l'esterno (senza finestre) - la percezione corrisponde agli
eventi che erano presenti nella nozione completa presente nella mente di
Dio - la percezione la proiezione della monade di questo evento, il
mondo di questo momento - Dio che fa s che a me e agli altri sia
presente lo stesso mondo ARMONIA PRESTABILITA

J appetizione forza che fa passare nella monade la percezione ad una percezione
successiva ho percezioni che si susseguono - percepisco il
mondo intorno a me

J appercezione coscienza percezione della percezione - si ha coscienza solo della
propria storia individuale, ma non si ha coscienza della storia universale,
che confusa

z.B.: quando bastono il cane, in realt non lo faccio perch la monade uomo e la monade cane
sono sostanze spirituali - il cane per percepisce il dolore tramite la percezxione dell'uomo (?)

sostanze immateriali armonizzate da Dio

spazio con possibilit degli eventi simultanei incontro tra due oggetti (negazione dell'esistenza
del vuoto)
relazione tra corpi
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monadi base esseri viventi nel loro complesso (es. cellule)
percepiscono e appetiscono

monadi che percepiscono e hanno memoria (animali e la gran parte degli uomini), che usano in
modo strumentale

spiriti uomini percepiscono, appetiscono, hanno memoria
ragione
coscienza

libert (diverso da libero arbitrio) i motivi necessitano la scelta, o meglio, la inclinano (es.
palla su piano inclinato)

ragione verit di ragione = verit logico- matematica
verit di fatto = regolata dal principio di ragione sufficiente





DA LOCKE A BERKELEY A HUME

Locke (1632-1704)

epistemologo - giusnaturalista (vs. Hobbes)

& "Sull'intelletto umano" questione fondamentale: possibilit della conoscenza, quali sono i
limiti dell'intelletto dell'uomo - esamina le capacit della conoscenza umana
la prima teoria che critica l'innatismo (Cartesio, Herbert di Shaftesbury, che sostiene che tutti
gli uomini conoscono alcuni principi senza apprenderli, e.g. il principio di identit:
A = A, o principio di non contraddizione - non si pu allo stesso tempo essere e non essere)
Locke porta a esempio i b., gli uomini ignoranti e i popoli sprovvisti di questa nozione, non
esistono principi innati, tutta la conoscenza di forma attraverso l'esperienza, non abbiamo idee
(qualsiasi contenuto mentale) innati, la ns. mente tabula rasa su cui incide i suoi caratteri
l'esperienza, puramente passiva e riceve tutto dall'esterno, attraverso
F la sensazione esterna ci che si imprime sui sensi
F la riflessione interna operazioni interiori dell'anima

le prime idee entrano nella ns. mente che le elabora dando vita alla conoscenza e alle idee
complesse - Locke recupera la distinzione tra qualit primarie e qualit secondarie (Boyle,
Galileo)
F primarie qualit oggettive misurabili (peso, misura, ecc.)
F secondarie percezioni soggettive, modi delle qualit primarie, ci che accidentale

L. critica anche il meccanicismo come teoria astratta che non tiene conto dell'esperienza

EMPIRISMO INGLESE
18





le idee complesse sono di tre tipi:
R modi accidentali - modo tutto ci che non un ente autonomo, e.g. bellezza, che non
esiste da sola
R sostanza l'ente, l'individuo - idea messa in discussione, come faccio a sapere che ci che
percepisco reale (v. Ockam), se esistono solo le percezioni
R relazione es. causa-effetto

la conoscenza l'aspetto in cui Locke recupera tutto superando l'empirismo e ammettendo anima,
Dio, mondo - l'intelletto umano consoce in tre modi
J conoscenza sensibile, la pi importante dal pdv pratico, attraverso la conoscenza sensibile
siamo certi che il mondo esista, non possiamo metterlo in dubbio nella ns. vita pratica
J conoscenza intellettiva, la pi chiara e certa che ci sia, che si ha quando colleghiamo tra di
loro due idee in modo diretto, rapporto di concordanza o discordanza tra idee in modo diretto
(cos conosco la mia esistenza e gli assiomi matematici)
J conoscenza dimostrativa, altrettanto certa di quella intellettiva ma meno chiara e evidente,
avviene collegando tra di loro due idee per mezzo di un'altra idea, processo dimostrativo, ma
l'idea collegante di tipo intuitivo

cos Locke recupera Dio (argomento a posteriori) e recupera la posizione nominalistica di
Occam sugli universali

politica Locke un giusnaturalista (diritto naturale) - l'essenza di un uomo corrisponde alla
natura e allo stato naturale - ci sono diritti naturali (vs. diritto positivo) - i due tipi di diritto non
devono contrapporsi
Locke come padre del naturalismo (J.S. Mill)

diritti naturali che lo Stato deve garantire:
J la libert
J la propriet } estensione rispetto a Hobbes
J la vita

lo Stato e il contratto sociale esistono sulla base del consenso della comunit, mentre in Hobbes
"homo homini lupus" lo Stato esiste per difendere gli individui dai loro simili

L per Hobbes la paura a unire gli uomini
J per Locke il concetto di comunit a unire gli uomini


BERKELEY (1685-1753, diventa vescovo)

B. un empirista idealista e anti-materialista, vuole distruggere il concetto di materia.

empirismo possediamo solo le ns. percezioni interne ed esterne, non oggetti reali, tutto una
percezione e le idee nascono dalla loro unione - non si pu quindi affermare che esista un mondo
esterno, le percezioni sono nel soggetto che percepisce gli oggetti, un substrato materiale
M "esse est percipi", essere essere percepiti, nulla esiste al di fuori della mente che percepisce
il mondo materiale
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l'esistenza di un'idea consiste nel suo essere percepita - nega la sostanza materiale

ci sono due tipi di percezione sensibile
immaginativa
la base di
se tutto dipende dalla ns. percezione, come mai i fenomeni sono stabili? Dio garante della
stabilit dei fenomeni, perch li percepisce in ogni momento (per fortuna! speriamo che non si
distragga... NdR)

DAVID HUME (1711-1776)

fino a Kant e al Romanticismo c ununione profonda tra fil. e scienza (es. teoria di Kant sulla
nascita dei pianeti per condensazione della nebulosa)

David Hume opera precoce Trattato della Natura Umana, scritto prima dei 30 a. di et,
diviso in tre parti:
& sulla conoscenza
& sulle passioni
& sulla morale e politica

Era unopera troppo sistematica e di difficile lettura, per cui stato un flop editoriale. Poich
Hume era ambizioso e ci teneva a guadagnare (_), ci rimase male e prese a odiare questopera,
creatura mal riuscita, che per lopera pi completa per conoscere il suo pensiero. Senza
perdersi danimo, il nostro prese parti del testo, partendo dalla terza parte, e le ripubblic sotto
forma di saggi brevi su vari argomenti. In questa forma pi breve lopera successful e questo
incoraggia Hume a proseguire su questa strada. La rielaborazione del 1 libro la Ricerca
sullintelletto umano.
Altra opera compiuta la Ricerca sui principi della morale.

Le esposizioni di Hume sulla conoscenza sono quelle che hanno maggiormente influito su Kant,
risvegliandolo dal "sonno dogmatico" e spingendolo a un nuovo modo di filosofare.

H. scrisse inoltre i Dialoghi sulla religione Naturale, pubblicato postumo. H. molto critico
sulla possibilit di prove scientifiche dellesistenza di Dio. Poich aspirava a una cattedra a
Edimburgo, prefer non pubblicare i Dialoghi per motivi di opportunit / opportunismo.
I Dialoghi vennero pubblicati, per disposizione testamentaria di H., da Adam Smith, che ne cur
la pubblicazione con grande coscienziosit.

Teoria della conoscenza di H.
Hume un empirista empirismo = convinzione che tutta la conoscenza venga dallesperienza
e dalla percezione sensibile lesperienza alla base della conoscenza e la ns. conoscenza non
pu andare al di l dellesperienza fino a che ci si muove a livello dellesperienza comune si
pu fare un discorso condiviso, quando si vuole andare al di l dellesp. si va in un mondo
soggettivo

le percezioni di cui facciamo esperienza sono alla base della ns. conoscenza, che anche se poi si
eleva su altri piani dalla percezione sensibile che parte classi della conoscenza / percezione:
20






J impressioni quelle percezioni che noi abbiamo attualmente, in questo momento -
le impressioni sono forti e vivaci, sono quello che percepiamo

J idee sono il ricordo illanguidito delle impressioni, sono meno forti

dalle impressioni ricevute pi volte si formano le idee es. la fiamma che mi scotta
limpressione, lidea di fiamma me la formo successivamente, le idee sono le ns. immagini
mentali che ci formiamo attraverso lesperienza

queste idee le possiamo combinare tra loro, passando da idee semplici a idee pi complesse, ma
la base capire limpressione z.B., Ariosto ci parla di Ippogrifo che non esiste e sollecita
limmaginazione (perch non esiste), che per deriva da idee semplici (cavallo e ali) che
derivano da impressioni sensibili
Questo anche un criterio critico verso i fil. in una discussione occorre saper riportare le idee
a:
J impressioni da cui derivano
J esperienze cui si riferiscono

se un fil. parla di assoluto (uno a caso, NdR) e non sa spiegare da quale impressione questo
derivi, parla a vanvera

le relazioni tra impressioni chiamata da Hume anche "materia di fatto" (matter of fact) i fatti
che si vedono

relazione tra idee nel tipo di conoscenza chiamato relazione tra idee rientra anche la
conoscenza di tipo matematico e geometrico (VIP) - esempio di questo tipo di conoscenza:
geometria del triangolo l'idea di la ricavo dall'esperienza, vedo cose triangolari e mi formo
l'idea di - all'inizio questa idea derivata dall'esperienza poi, una volta che l'abbiamo in mente,
ci possiamo lavorare su indipendentemente dall'esperienza, in modo puramente mentale - dove si
tratta di lavorare solo su idee la ns. conoscenza pu essere di tipo solo mentale o, per usare un
linguaggio caro a K., "a priori" - in secondo luogo una conoscenza di tipo necessario (VIP) -
cosa significa necessario? - in senso tecnico e filosofico, necessario ci di cui non si riesce a
pensare il contrario - poich la mia idea di quella che , l'analisi che facciamo del e la
scoperta delle sue propriet, la dimostrazione di teoremi, necessaria, il ha tre lati (non
possiamo pensare a un quadrato), ha tre angoli usw. - dimostrazioni necessarie, di cui non
riesco a pensare il contrario, oppure - same - ci il cui contrario implica contraddizione

molto diversa invece l'altra conoscenza, la relazione tra impressioni, e qui ci riferiamo a una
conoscenza che riguarda l'esperienza quotidiana ma anche, z.B., alla fisica - Hume trova una
differenza sottile ma importante tra matematica e fisica

legame tra le impressioni in un certo modo non dipende da noi, dipende da come le
impressioni ci arrivano - le impressioni ci arrivano di solito in modo regolare, secondo una certa
uniformit, per niente ci garantisce che questa uniformit e regolarit dell'esperienza continui - il
nesso tra le impressioni si basa su questa uniformit e regolarit, che molto importante ma non
garantita - z.B., io posso prevedere che tra poco, uscendo, vedr ci che vedo sempre fuori dalla
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porta, per posso benissimo pensare di uscire e vedere che il pavimento della stanza a fianco
crollato - probabile di NO, perch avrei sentito un rumore, ma non abbiamo modo di
accertarcene con un ragionamento mentale, dobbiamo andare a vedere - questo ci fa capire che
non una conoscenza necessaria, ma probabile - il concetto di conoscenza probabile molto
importante per la scienza moderna - il contrario di un fatto sempre pensabile, non implica
contraddizione - posso pensare che la stanza a fianco ok, ma se penso che non lo , un
pensiero possibile, che non implica la contraddizione del che ha 4 lati

la conoscenza del legame tra i fatti una conoscenza probabile e non pu essere a priori, deve
essere controllata dall'esperienza - dopo che sono uscito e ho visto so se ho ragione - il
collegamento tra i fatti probabile e non di tipo solo mentale - questo non significa che non sia
importantissimo e fondamentale, tutta la ns. vita si basa sulla regolarit dell'esperienza - o
abbiamo una conoscenza probabile o necessaria, aut aut, quindi la conoscenza dei fatti si basa
tutta su un'abitudine, che il corso della natura sia regolare e uniforme, ma l'uniformit
dell'esperienza non pu essere garantita dall'esperienza, ecco perch le conoscenze che
riguardano i fatti sono sempre e soltanto probabili e non garantite

relazione tra idee conoscenza matematica
geometrica
conoscenza che pu svolgersi in modo puramente mentale ed necessaria

materia di fatto nesso tra le impressioni
regolarit che non garantita

l'uniformit dell'esp. non garantita dalla stessa - possiamo fare previsioni probabili ma non
necessarie - il contrario di un fatto sempre pensabile - verit sperimentale, che deve essere
controllata con i sensi

questo riguarda non solo la vita di tutti i giorni, ma anche la fisica, che si basa su connessioni
causa-effetto - queste connessioni ci consentono di scoprire delle leggi:
F Se A... allora B...
F Se c' un insieme di condizioni (A1 - A2 - A3...) si verificano certi effetti (B1 - B2 - B3...)
F Ogni qual volta A... allora B...

queste regolarit sono usate in 2 modi
1. se mi trovo dinanzi a un effetto, posso risalire alle cause
2. nell'altro senso, dalle cause posso discendere agli effetti (= previsione)
Io posso prevedere, quindi per evitare alcuni effetti posso muovermi in anticipo.
Hume vuole sottolineare, nella sua critica del concetto causa-effetto, che queste leggi hanno un
carattere sperimentale e probabile - sono importantissime ma derivano dall'esperienza

fenomeno causa-effetto: due fatti sono contigui nello spazio-tempo
uno precede l'altro
c' una connessione regolare

secondo la ns. esperienza, ogni volta che si presenta un fatto, dopo un po' si presenta l'altro
(finora) - H. sottolinea fortemente che legare causa ad effetto non ha la necessit che solitamente
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gli attribuiamo, non necessario, ma dovuto all'abitudine di solito accade cos , di solito
cos - concetto importante per la fisica moderna

discorso criticato da Kant, il quale pensava che dare solo probabilit alla fisica e non necessit, le
togliesse dignit - K. cerc di rendere necessaria la fisica di Newton non possiamo non
pensare cos , K. vuole recuperare necessit alla fisica, ma nella fisica di oggi ci si attiene al
probabilismo di Hume.

Hume sottolinea inoltre che possiamo fare previsioni solo dopo esperienze ripetute - es. celebre
Adamo, nel pieno possesso delle sue facolt mentali, vede su un tavolo una palla A che va
verso la palla B - la prima volta che lo vede, Adamo non pu prevedere che cosa accadr
P si ferma ?
P la spinge ?
P torna indietro ?
solo dopo molte prove, in base all'angolo di impatto etc., Adamo pu fare una previsione e alla
fine impara a giocare a biliardo
previsione altamente probabile ma non garantita, il contrario di un fatto sempre pensabile

questi due tipi di conoscenza sono, secondo H., gli unici due tipi di conoscenza valida - tutto ci
che ci porta fuori dall'esperienza (ragionamenti sull'esistenza di Dio) non n possibile con un
ragionamento mentale (matematica / geometria), n possibile con prove di tipo sperimentale,
perch fuori dall'esperienza - frase famosa con cui H. conclude la sua ricerca sull'intelletto
umano:
Entriamo in una biblioteca e prendiamo un libro di teologia scolastica medievale e ci chiediamo
se contiene ragionamenti di tipo matematico o numeri o figure? NO
contiene dei collegamenti tra fatti basati sull'esperienza? collegamenti con una certa base
(inferenze), non garantita al 100% ma con una certa base probabile? NO - Allora, possiamo
buttarlo via, perch non contiene altro che sofisticherie e inganni condanna della metafisica e
di tutto ci che va oltre l'esperienza, critica radicale

Come Hume vede la morale?
ha un piglio critico notevole
J il ns. ragionamento influenza il ns. comportamento in misura molto limitata - la ragione non
riesce a controllare le passioni, ne schiava - noi facciamo le cose perch ci va di farle, non
perch ragionando ne siamo convinti, il ragionamento ci serve per giustificare il ns.
comportamento
J abisso tra la ragione e la scienza e il ns. comportamento che in larga misura istintivo e
passionale (v. Petrarca: "Io vedo il meglio e al peggior m'appiglio")
J la morale e il ns. comportamento pi sentito che giudicato, il sentimento che guida quello
che Hume chiama della simpatia e antipatia, alcuni comportamenti sono approvati e ci sono
"simpatici", altri sono disapprovati
J noi facciamo d'istinto ci che ci fa accettare dalle persone e rifiutiamo ci che ci fa rifiutare,
basandoci sulla pratica e sull'esperienza della vita



1724 nasce a Koenigsberg da famiglia pietista di origine scozzese
Emanuele Kant (1724-1804)
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viene educato nel Collegium Fridericianum (pietista)
1740 esce dal collegio, studia filosofia, matematica e teologia alluniversit di Koenigsberg
precettore privato
1755 libero docente alluniv. di K.
1766 sottobibliotecario reale
1770 prof. ordinario di logica e metafisica a K. (Dissertazione)
1781 pubblica la Critica della ragion pura
1783 Prolegomeni
1787 Critica della R.P. 2a edizione
1794 contrasto con governo prussiano su libert di stampa (dopo pubblicazione di La religione
nei limiti della semplice ragione)
1798 ripristino della libert di stampa rivendica la libert di pensiero in Conflitto delle facolt
1804 muore e ciao
Tre periodi

bis 1760 interesse per le scienze naturali (formazione del cosmo, terremoti, movimento e
quiete, De igne et similia)
1760-1781 interesse filosofico empirismo inglese, fino alla Critica della r.p.
dal 1781 filosofia trascendentale


OPERE E PENSIERO

Primo periodo:

1755 Storia universale della natura e teoria del cielo
ipotesi Kant-Laplace sull'origine del sistema solare - visione strettamente scientifico-
meccanicistica
stelle fisse e corpi celesti originati da nebulosa primitiva - non c' bisogno di un
intervento extra di Dio, bastano le sue leggi (visione avanzata rispetto a Newton)
si delinea qui gi la separazione tra indagine scientifica
preoccupazione religiosa
Secondo periodo

1763 L'unico argomento possibile per una dimostrazione dell'esistenza di Dio
rifiuta le prove a posteriori - la provvidenza ha trasmesso alla conoscenza comune
cognizioni sommamente necessarie per la felicit - ergo, il buon senso ha argomenti
sufficienti per persuadere dell'esistenza di Dio - se proprio ci teniamo, c' anche una
dimostrazione vera e propria: "Ci la cui sopressione distrugge ogni possibilit,
assolutamente necessario"

influsso dell'empirismo - Hume lo risveglia dal "sonno dogmatico"
messa in dubbio della metafisica, vista ora come un "abisso senza fondo"

1766 Sogni di un visionario chiariti con i sogni della metafisica
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critica le visioni personali di chi si occupa di problemi metafisici, dove ognuno si crea il
suo mondo e la sua visione personale - necessit di prove evidenti e di un accordo tra i
filosofi
possibile stabilire la verit di un'ipotesi solo attraverso l'esperienza (Hume) - la
relazione nella quale poniamo i fenomeni ha il suo fondamento nella struttura del
soggetto conoscente, non nei dati conoscitivi
(risente dell'influenza di JJR per l'importanza del sentimento)

1770 Dissertazione De mundi sensibilis atque intelligibilis forma et principiis, presentata per
la nomina a prof. ordinario di logica e metafisica
la ragione umana oppressa da problemi che non pu respingere e a cui non sa rispondere
quando vuole dimostrare l'esistenza di Dio
l'infinit dell'universo
l'immortalit dell'anima
la ragione umana precipita in oscurit e contraddizioni, causate dai suoi errori, che non
riesce a scoprire perch i principi che usa non si fondano sull'esperienza - necessit per la
ragione di conoscere s stessa e i suoi limiti (donde "Critica della R.P.")

conoscenza di due tipi:
J sensibile dovuta alla ricettivit del soggetto, passiva
suo oggetto il fenomeno (la cosa come appare - apparenza)
spazio forma funzione che ordina la
tempo
materia sensazione

J intellettuale facolt del soggetto, attiva
suo oggetto il noumeno (la cosa come - esperienza)

dallapparenza si giunge allesperienza attraverso la riflessione, che si avvale dellintelletto,
confrontando molteplici apparenze
la forma la legge indipendente dalla sensibilit che ordina la materia sensibile

tempo
spazio sono Anschauungen, intuizioni pure, che costituiscono la forma
legge che costituisce il fondamento del nesso universale
non sono realt oggettive ma condizioni
soggettive e necessarie alla mente umana } funzioni
per coordinare i dati sensibili

Terzo periodo la validit della conoscenza fondata sui suoi stessi limiti
che la garantiscono
1781 Criticismo filosofia del limite
si interroga sul fondamento dellesperienza umana e ne chiarisce
### J possibilit condizioni che ne permettono lesistenza
sul fondamento della J validit titoli di legittimit o meno
conoscenza e rifiuta il J limiti confini della validit
dogmatismo
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aspetto centrale e qualificante
figlio dell'Illuminismo, K, ritiene che i confini della ragione possano essere tracciati solo dalla
ragione stessa che assume dall'interno di s stessa la guida e i criteri del procedimento - i limiti
della ragione tendono a coincidere con i limiti dell'uomo volerli superare in nome di presunte
capacit superiori alla ragione significa avventurarsi in sogni arbitrari e fantastici (v. Sogni di un
visionario chiariti con i sogni della metafisica, 1765, dove critica Swedenborg)

Critica della ragion pura si interroga sui fondamenti del sapere
Critica della ragion pratica della morale
Critica del giudizio dellestetica

prosecuzione dellindirizzo critico seguito dallempirismo inglese a partire da Locke, segnando i
limiti della ragione
kantismo diverso da empirismo ne rifiuta gli esiti scettici
approfondisce lanalisi, che non si limita alla descrizione dei
meccanismi conoscitivi ma ne vuole fissare le condizioni
possibilitanti e i limiti di validit
CRITICA DELLA RAGION PURA

indaga scienza sapere fondato e in progress
metafisica sapere asceintifico

Hume mette in dubbio entrambe
Kant sente la necessit di un esame globale di entrambe
respinge lo scetticismo scientifico di H.
condivide il suo scetticismo metafisico, ma indaga pi a fondo

Domande fondamentali:
A. Come possibile la matematica come scienza? giustificare una situazione di fatto
B. " " " fisica " " ?
C. " " " metafisica in quanto disposizione naturale? scoprire se esistono condi-
D. " " " " come scienza? zioni che la legittimino non
esiste un'unica metafisica
bench ogni ns. conoscenza cominci con l'esperienza, non ne consegue che essa derivi
interamente dall'esperienza - ci che riceviamo dalle impressioni pu essere elaborato dalla ns.
facolt cono-scitiva stimolata dalle impressioni sensibili, attraverso i giudizi sintetici a priori
(principi scientifici)

giudizi analitici non dico nulla di nuovo sulla realt dell'oggetto - il predicato NON aggiunge
(z.B.: Un uomo alto alto)

giudizi sintetici il predicato aggiunge q.cosa al soggetto (z.B.: La rosa rosa - J)

bisogna trovare una conoscenza che prenda da entrambi la parte positiva giudizi sintetici a
priori
sintetici il predicato aggiunge un'informazione al contenuto del soggetto
a priori universali e necessari
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relazioni tra idee giudizi analitici a priori giudizio necessario che per non aumenta la ns.
conoscenza (non estensivo)
materia di fatto giudizi sintetici a posteriori giudizio estensivo che per si basa sulla ns.
esperienza, quindi in modo solo probabile (v. Hume)

scienza = esperienza + g.s.p.
i g.s.p. sono il fondamento della scienza, da essi possibile trarre le leggi scientifiche - senza di
essi, lo scienziato "humeiano" brancolerebbe nel buio, dovendo ogni volta ripartire da zero

donde i g.s.p. (che non derivano dall'esperienza)?
J sono funzioni del nostro conoscere

conoscenza = materia + forma

molteplicit delle impressioni modalit fisse attraverso cui la mente ordina i dati
sensibili (elemento a priori, pre-giudizio)

forme a priori universali tutti le hanno e le utilizzano nello stesso modo

spazio
tempo
12 categorie
rivoluzione copernicana Kant sposta il punto di vista dall'oggetto della conoscenza al ns.
modo di conoscere (come Copernico spost il pdv dal corpo celeste
all'osservatore)

fenomeno la realt come ci appare attraverso le forme a priori
cosa in s la realt considerata indipendentemente da noi (sconosciuta)

Conoscenza sensi ricevono i dati attraberso spazio / tempo
intelletto elabora i dati attraverso le 12 categorie
ragione cerca una spiegazione metafisica della realt anima
mondo
Dio

STRUTTURA DELLA C.R.P. Dottrina degli elementi gli elementi della conoscenza
Dottrina del metodo uso possibile dei detti

DOTTRINA DEGLI ELEMENTI

Estetica trascendentale Logica trascendentale
studia la Sensibilit e le sue forme a priori
(spazio / tempo) Analitica Dialettica

27





fondamento della matematica Intelletto (12 cat) Ragione anima, mondo, D.
geometria fisica metafisica

trascendentale = che si occupa dello studio filosofico delle funzioni a priori della ns.
conoscenza (in quanto trascendono le categorie in senso aristotelico)

1. Forme pure estetica
intuizioni pure spazio e tempo
risposta alla domanda (A) es. la geometria possibile perch la forma dello spazio
uguale in tutti noi

2. Intelletto logica trascendentale
parte positiva analitica forme pure = categorie, concetti puri
parte negativa dialettica conoscere illusorio

parte pi importante dell'analitica causa / effetto, tutti riconduciamo un effetto ad una
causa, fisica casualistica
Tra sensazione e intelletto ci sono degli schemi
le 12 categorie sono ricondotte ad una forma organizzata dell'esperienza IO PENSO, unit del
pensiero attivo, che si articola nelle 12 categorie

Estetica trascendentale

la sensibilit recettiva, poich non genera i propri contenuti ma li riceve dall'esterno per
intuizione (Anschauung)
attiva, poich organizza il materiale delle sensazioni tramite spazio e
tempo

spazio forma sel senso esterno, a fondamento di tutte le rappresentazioni esterne) e del disporsi
delle cose una accanto all'altra
tempo forma del senso interno, a fondamento dei nostri stati interni e del loro disporsi uno dopo
l'altro

poich i dati del senso esterno ci giungono attraverso il ns. senso interno, il tempo si configura
come la maniera universale di tutta la ns percezione - non tutto nello spazio (es. sentimenti), ma
tutto nel tempo

non possono derivare dall'esperienza (Locke), poich un'esperienza li presuppone
non sono entit a s stanti (Newton), poich non sono concepibili senza un contenuto
non sono concetti (Leibniz), poich hanno natura intuitiva e non discorsiva (non ne astraiamo il
concetto dalla constatazione dei vari spazi o tempi, ma viceversa)

matematica deriva dall'a priori tempo
geometria deriva dall'a priori spazio
valgono entrambe indipendentemente dall'esperienza, sono dunque scienze a priori

Analitica trascendentale - le conoscenze a priori dell'intelletto
28






sensibilit e intelletto sono indispensabili alla conoscenza e l'una all'altra (i pensieri senza
contenuto sono vuoti, le intuizioni senza concetti sono cieche)

mentre le intuizioni sono passive, i concetti - propri dell'intelletto - sono funzioni attive, che
ordinano e unificano le varie rappresentazioni sotto rappresentazioni comuni i concetti
concetti empirici ricavati dall'esperienza
concetti puri contenuti a priori nell'intelletto CATEGORIE
le categorie sono i predicati primi e sono le supreme funzioni unficatrici dell'intelletto

a differenze delle cat. aristoteliche, che hanno valore ontologico e sono random, le cat. kantiane
hanno solo un valore epistemologico (rappresentano i modi di funzionamento dell'intelletto) e
sono sistematiche

categorie modalit di giudizio (modo in cui si attribuisce un predicato a un soggetto):

Quantit unit pluralit totalit
Qualit realt negazione limitazione
Relazione sussistenza casualit/dipendenza comunanza
Modo possibilit/impossibilit

esistenza/inesistenza necessit/contingenza

giustificazione della validit delle categorie centro mentale unificatore = io penso

tutti i pensieri presuppongono l'io penso
l'io penso pensa tramite le categorie
tutti gli oggetti pensati presuppongono le categorie - amen

la natura fenomenica obbedisce necessariamente alle forme a priori del nostro intelletto

ogni realt, per potere entrare nel campo della ns esperienza e divenire "oggetto per noi", deve
sottostare all'io penso e alle categorie

IO PURO fichtiano crea e organizza i dati
differenza
IO PURO kantiano organizza i dati

Schemi trascendentali

in concreto l'intelletto condiziona le intuizioni e gli oggetti sensibili ( fenomeni) attraverso il
tempo elemento che il mediatore che consente all'intelletto di applicare i propri a priori alle
intuizioni della sensibilit (passaggio dalla percezione soggettiva dei fenomeni alla costituzione
della struttura oggettiva della natura)

l'intelletto determina il tempo attraverso degli schemi che corrispondono alle categorie

schema = rappresentazione intuitiva di un concetto universale
29





gli schemi calano nel tempo le categorie, ogni oggetto e ogni qualit, quantit, modo e relazione
esistono in concreto solo nel tempo

Principi dell'intelletto puro le regole di fondo tramite le quali le categorie sono applicate
agli oggetti

quantit assiomi dell'intuizione tutti i fenomeni costituiscono delle quantit estensive
(ogni oggetto percepito come successione di parti)
qualit anticipazioni della percezione ogni fenomeno ha un certo grado di intensit -
propriet di avere un grado conosciuta a priori

relazione analogie dell'esperienza permanenza della sostanza
causalit
azione reciproca

modalit postulati del pensiero empirico uso empirico dell'intelletto
J ci che in accordo con le condizioni formali dell'esperienza possibile
J ci che connesso con le condizioni materiali delle sensazioni reale
J ci la cui connessione con il reale determinata in base alle condizioni
universali dell'esperienza esiste necessariamente

i pilastri della fisica poggiano sui giudizi sintetici a priori l'esperienza, essendo condizionata
dai gsp, non pu mai smentire i principi che ne derivano - quindi le leggi di natura risultano
giustificate e Hume se la mette in tasca

il conoscere non pu estendersi al di l dell'esperienza e dell'esperibile, le categorie funzionano
solo in rapporto al materiale che organizzano - di per s, sono vuote

noumeno la cosa in s, presupposto del fenomeno (che solo oggetto di conoscenza)
J non pu diventare oggetto di conoscenza possibile
J in senso positivo, l'oggetto di una conoscenza non sensibile (che a
noi preclusa)
J in senso negativo, un oggetto ignoto che non pu mai entrare in rapporto
conoscitivo con noi
J concetto-limite che pone un argine alle ns. pretese conoscitive

Dialettica trascendentale

analisi e smascheramento dei ragionamenti fallaci della metafisica parto della ragione, che
inevitabilmente portato a voler pensare anche senza dati tendenza umana all'incondizionato e
alla totalit, alla ricerca di una spiegazione globale

tre idee trascendentali
anima totalit assoluta dei fenomeni interni
mondo esterni
Dio totalit di tutte le totalit, unificazione totale

30





errore della metafisica trasformare queste tre esigenze mentali in altrettante realt

anima psicologia razionale - una sostantificazione dell'Io penso, la conosciamo come
elemento del presente - un'attivit che "cosalizza" l'anima
mondo cosmologia razionale - antinomie delle quali l'anima non pu rispondere
Dio teologia razionale - Kant non accetta le prove a priori

M errore della psicologia razionale applicare la categoria di sostanza all'Io penso,
trasformandolo in realt permanente (= anima) - l'Io penso non un oggetto empirico, ma
un'unit formale - ergo, errore della psic.raz. = pretesa di dare una fisionomia e delle qualit
all'Io penso (io noumenico, quindi inconoscibile)

M errore della cosmologia raz. la totalit dell'esperienza non mai un'esperienza, in quanto
non possiamo sperimentare tutti i fenomeni - quindi l'idea di mondo cade al di fuori di ogni
esperienza possibile, il mondo come totalit noumeno

antinomie (conflitti della ragione) coppie di affermazioni in contraddizione e indecidibili
[ il mondo ha un inizio nel tempo ed limitato il mondo non ha un inizio ed illimitato
[ tutto nel mondo composto di sostanze nulla nel mondo semplice, tutto composto
semplici
[ vi sono nel mondo cause con libert non vi libert, tutto natura
[ nelle cause cosmiche c' un essere necessario nulla necessario, tutto contingente
il tutto solo dialettica, tenuta dal nostro in bassissima considerazione

M errore della teologia razionale voler dimostrare l'esistenza di Dio, la cui nozione scaturisce
dalla semplice ragione come supremo modello di ogni perfezione

prove fallaci dell'esistenza di Dio:

L prova ontologica v. S.Anselmo - non possibile saltare dal piano della possibilit logica a
quello della realt ontologica (cento talleri pensati non comprano nulla)

L prova cosmologica se q.cosa esiste, deve esistere anche un essere necessario (v. San
Tommaso) - uso illegittimo del principio di causa, che non pu connettere i fenomeni con il
trans-fenomenico
inoltre, ricade nella prova ontologica (dai concetti vuole derivare l'esistenza)

L prova fisico-teologica fa leva sull'ordine e sulla bellezza del mondo per postulare una
mente ordinatrice (la pi antica, la pi chiara e la pi adatta alla comune ragione) - anche qui,
torniamo alla prova ontologica - l'ordine perfetto del mondo, che potrebbe derivare dalla
natura stessa, deve essere dimostrato in quanto relativo a noi e quindi fenomenico

Kant non nega Dio, ma ne mette in discussione la dimostrabilit razionale e metafisica - la
ragione umana non pu dimostrare n l'esistenza n la non-esistenza di Dio


CRITICA DELLA RAGION PRATICA (1788)
31






Struttura: Dottrina degli elementi Analitica regola della verit
Dialettica soluzione dell'antinomia

Dottrina del metodo come le leggi morali possono accedere all'animo umano

La ragione pratica dirige l'azione. La CRPr si occupa dell'etica, ovvero della ragione empirica
pratica, in quanto la ragione pura pratica non ha bisogno di essere criticata - invece nella sua
parte empirica la RPr pu darsi delle massime (forme di azione) dedotte dall'esperienza ma non
legittime dal pdv morale ergo, critica alla ragione pratica che pretende di restare sempre e solo
legata all'esperienza - la morale di K. segnata dalla finitudine dell'uomo e mette in guardia
contro il fanatsimo, ovvero la pretesa di identificarsi con un essere infinito - la resistenza che la
legge morale incontra nella natura sensibile dell'uomo la obbliga ad assumere la forma del
dovere.

La morale deve essere dedotta a priori e non ha nulla a che fare con la pratica come esperienza -
valida per tutti e per sempre, assoluta (unbedingt), e il filosofo ha solo il compito di
constatarla, non di dedurla o inventarla - deve svincolarsi dalle inclinazioni sensibili e guidare la
condotta in modo stabile. Da qui
J libert dell'agire capacit di autodeterminarsi al di l delle pulsioni e delle passioni
J validit universale della legge
dalla tensione tra ragione e sensibilit scaturisce l'agire morale come dovere

Per K. la ragione pratica la ragione che si volge all'azione (ragion pratica = volont razionale).
La morale un dovere assoluto indipendente dall'esperienza morale dell'obbligo e del dovere
la ragione deve contraddire le passioni - il dovere dato come un fatto (la voce della ragione
dentro di noi) fatto = dovere

massime prescrizioni puramente soggettive
imperativi prescrizioni oggettive
F imperativi ipotetici se.... devi...
F imperativo categorico formale
AGISCI IN MODO CHE LA TUA AZIONE POSSA VALERE COME AZIONE UNIVERSALE

la morale di K. formale (dice solo la forma della volont) non si possono indicare dei
contenuti perch altrimenti non ci sarebbe l'autonomia, principio base della moralit
autonomia e libert
Volont buona volont che non mossa dalle passioni, ma coincide con la passione universale
e razionale - la volont buona si esplica nell'imperativo categorico - sentire la pura ragione come
dovere permette di recuperare ci che non si era potuto spiegare nella Ragion pratica
i postulati

J libert perch ci sia azione morale di deve essere libert - solo cos un'azione pu essere
morale - ci deve essere una scelta e una responsabilit soggettiva "Se
devi, puoi" se c' un dovere morale, c' una scelta

J immortalit dell'anima solo cos potremo raggiungere la santit
32






J Dio volont santa e onnipotente che fa corrispondere la falicit al merito

per K. infatti l'uomo ha diritto alla felicit ma virt e felicit sono antinomiche (in questa realt),
quindi necessario postulare la possibilit di conciliarle in una realt diversa

rivoluzione copernicana morale l'uomo e la sua ragione sono posti a fondamento dell'etica per
salvaguardarne la libert - uomo come unico legislatore del suo comportamento

in K, c' il primato della Ragion pratica nella consapevolezza del dovere posso recuperare ci
che non era spiegato nella Ragion pura - nella Ragion ratica si parla di centro libero e
responsabile di attivit (cfr. Fichte)

CRITICA DEL GIUDIZIO (1790)

E' un ponte tra Ragion pura metodo scientifico, causa / effetto
Ragion pratica insiste sulla libert
Dopo intelletto e volont, K. si occupa del sentimento (influenza di Rousseau)

nella Critica del G. si cerca di superare il contrasto tra
Critica della R. Pura Critica della R. Pratica

tema del conoscere che avviene usando la tema della libert, qui il soggetto si intuisce
categoria di causa-effetto - si ha un come centro libero delle sue azioni
determinismo scientifico
NECESSIT LIBERT
facolt del conoscere intelletto volont razionale

SENTIMENTO

alla base del giudizio sul bello e sull'armonia della natura
terza facolt, d dei giudizi sul bello giudizi estetici
1

sulle finalit della natura g. teleologici

I giudizi di sentimento non sono conoscitivi - Kant distingue
J giudizi determinanti intervengono le categorie, in particolare quella di causa-effetto (1
critica) - dall'universale al particolare
J giudizi riflettenti g. del sentimento, che vede una bellezza nelle cose senza fare
intervenire le categorie - dal particolare all'universale

z.B. atteggiamenti diversi di fronte a uno spettacolo della natura conoscitivo (com' fatto?)
sentimentale (che bello!)

giudizio facolt della ns. mente di dare giudizi riflettenti il sentimento - i g.
sentimentali hanno una loro universalit - K. cerca delle strutture uguali in tutti i

1
prima critica (R. pura) estetica = discorso sulla sensazione
terza crica (giudizio) estetica = senso del bello
33





soggetti nei tre campi strutture
trascendentali
& intelletto R.pura - categorie
\ morale R. pratica - volont buona, universale, non egoistica
J sentimentale Giudizio - bello = ci che piace a tutti - vi un'universalit
anche nei giudizi - diverso da piacevole = ci che
piace a uno - il bello universale senza concetto,
un'universale sentimentale
I giudizi riflettenti possono essere
J estetici bellezza
J teleologici scopi
risponde a un bisogno propriamente umano la natura bella per l'uomo
la natura utile all'uomo

estetici considerazione sentimentale - trascendentale (= sentimento che lavora in tutti
nello stesso modo) di una finalit soggettiva, della rispondenza di ci che vedo con il
soggetto, e di come sono costituito - "le belle forme sono in natura, la bellezza
nell'uomo" (Immanuel dixit) indispensabile la mediazione della mente
autonomia del giudizio estetico g. estetico a priori
l'esperienza estetica fondata sul sentimento, non sulla conoscenza
teleologici considerazione sentimentale - trascendentale di una finalit oggettiva, di
un'armonia che nella cosa che vedo, non in me come soggetto
z.B.
scarafaggio per K. questo animale ha una sua armonia interna - ogni parte corrisponde alle
esigenze di vita di queto organismo
comprensione della natura organica - K. supera il modello meccanicistico tipico
del '700

GIUDIZI ESTETICI

distinzione tra bello equilibrio tra immaginazione e intelletto
sublime lo smisurato di grandezza (matematico, es. cielo infinito)
potenza (dinamico, es. mare in tempesta)
contrasto tra immaginazione e intelletto

nel sentimento del sublime l'uomo dapprima si sente smarrito, poi si rende conto che il sublime
c' perch lui igd percepirlo - l'uomo si risolleva perch si sente grande
ambivalenza dispiacere dell'immaginazione, smarrimento (piccolezza fisica)
piacere della ragione, elevazione (grandezza spirituale)

bello artistico proviene dal genio, che il tramite tra arte e natura, le cui caratteristiche sono
{ originalit, creativit
{ paradigmaticit
{ impossibilit di sottoporre a indagine scientifica l'atto creativo

GIUDIZI TELEOLOGICI

34





nella natura vedo un piano, una finalit che deriva da un'Intelligenza - non una dimostrazione
dell'esistenza di Dio, non si pu dimostrare che la natura ha una finalit - per possiamo dire che,
per come noi siamo fatti, siamo portati a vedere "come se" ci fosse questa finalit, questa
organizzazione, e a vedere la natura come una scala ordinata che va dalla natura inorganica a
quella organica, al cui culmine c' l'uomo - in ogni grado noi abbiamo delle leggi necessarie -
nell'uomo si conciliano necessit e libert concilia le due posizioni precedenti (R.pura-R.
pratica)

Kant, con la Critica della Ragion pura, il culmine dell'Illuminismo, ma apre ai temi classici del
Romanticismo e dell'Idealismo

Critiche a Immanuel sul concetto di "cosa in s":
fil. idealistica l'assoluto viene a conoscersi nel soggetto
Schelling mediatore tra idealismo e romanticismo
35










Logica

Essere
andare sempre pi dentro fino al completo autoriconoscersi dell'Idea
essenza

concetto soggettivo
oggettivo
idea

la Logica lo sviluppo dell'Idea in s e per s - esporre la mente di Dio prima della creazione, le
strutture che sono la base di ogni realt

qualit
Essere quantit
misura

essenza dialettica bipolare interno / esterno
essenza / apparenza
essere / manifestarsi

essenza come riflessione
parvenza (Schein) categoria significativa
apparenza (Erscheinung) - fenomeno
realt

occorre capire in questo sviluppo che per l'essenza necessrio apparire, manifestarsi - l'essenza
che non si manifesta rimane chiusa in s stessa e non pu essere conosciuta

all'inizio l'esterno appare semplice parvenza (Schein), l'apparenza pi positiva, l'essenza deve
apparire

realt = piena compenetrazione tra interno ed esterno - l'essenza realt in quanto concretizzata e
la realt contiene l'essenza - l'essenza il concetto che riconosce s stesso come razionalit
presente in ogni realt - la realt il concetto







Hegel (1770-1831)
36







Filosofia della Natura

Hegel deve molto a Schellling anche se la sua distinzione diversa
meccanica spazio, tempo, materia, movimento, meccanica razionale (Newton)
fisica dentro un singolo corpo, le sue propriet interne (coesione, peso,
generazione), chimismo (per Sch, la chimica una parte a s, per H. una
parte della fisica)
fisica organica organismi veri
uomo v. filosofia dello spirito

organismo geologico la stessa distribuzione delle terre emerse un organismo
vegetale
animale



Filosofia dello spirito presupposto dello spirito natura
essenza dello spirito libert

soggettivo individuo
oggettivo Fil. del diritto (opera specifica) } momenti dello Sp. finito
assoluto arte
religione } totale rivelazione dello Sp. a s stesso
filosofia

soggettivo antropologia ponte tra natura e individuo, uomo come parte della natura,
anima che emerge dalla specie animale individualit
condizioni naturali
coscienza fenomenologia cammino di c.s.
spirito psicologia volere libero top della spiritualit soggettiva
volont di libert

oggettivo spirito delle istituzioni oggettive con cui l'uomo si confronta - gli uomini hanno
oggettivato la loro razionalit nelle istituzioni diritto
realizza la volont di libert morale
eticit
L nel diritto / insieme di leggi, c' un eccesso di esteriorit propriet
L nella morale un eccesso d interiorit (morale kantiana) volont soggettiva / azione
per Schelling, due forze espansiva
limitante

quando le forze sono in equilibrio = inorganico (meccanica, fisica)
quando l'equilibrio si rompe e poi si ricompone = chimica
quando l'equilibrio manca e c' una lotta = vita
37





L nell'eticit (VIP) l'individuo si concilia con il suo mondo oggettivo e con le sue
istituzioni realizza il bene, che diventa esistente

separazione tra soggettivit e bene da realizzare la volont non buona ab origine, deve
diventarlo soluzione = eticit

differenza tra morale e eticit:
morale lt. Kant agisce dentro di noi come dovere
critica di Hegel all'imperativo categorico che un dovere astratto - noi sappiamo
quali sono i ns. doveri concreti perch viviamo in ambienti concreti, collegarsi
dell'ind. con la collettivit in modo sempre pi ampio famiglia, societ civile,
stato - ognuno di questi ci presenta doveri concreti in situazioni dell'ind. con la
collettivit
solo nello stato si realizza in pieno la sostanza dello Spirito
as for lo stato, c' un diritto interno (potere del monarca)
diritto esterno (rapporto tra gli stati storia e suo sviluppo)

la storia e il suo sviluppo fanno parte dello spirito oggettivo - anche nella storia c'
uno sviluppo logico e l'astuzia della ragione - gli ind. credono di realizzare le loro
ambizioni, in realt sono strumenti dello sviluppo complessivo dello spirito
e il fine di giungere a un'armonia nuova in cui ognuno al suo posto collabora alla
totalit

Stato = fine immanente dell'individuo
lo Stato tale per volont divina rifiuto del contratto sociale
ricava la propria sovranit da s stesso, al di sopra della morale le sue azioni
sono giustificate in quanto finalizzate alla sua esistenza - giudicato solo
dalla storia (Machiavelli) (NdR: non sono assolutamente d'accordo e non posso
fare a meno di precisarlo)

assoluto arte intuizione
religione rappresentazione spirito che si conosce
filosofia concetto

arte simbolica
classica punto pi alto, in quanto di max. equilibrio
romantica

la dialettica nell'arte tra lo spirito e la sua forma sensibile (forma e contenuto)

arte simbolica l'idea eccede la sua forma sensibile e non bene espressa, arte primitiva
arte classica equilibrio tra forma e contenuto (arte greca)
arte romantica squilibrio, lo spirito non bene espresso da nessuna forma sensibile,
dramma di voler esprimere l'infinito, "streben" che non si lascia mai
esprimere del tutto - lo spirito qui consapevole dell'insufficienza dell'arte
a esprimere lo spirito stesso

38





questo non riuscire mai a esprimere ci fa capire che l'arte q.cosa di inadeguato a esprimere
l'idea, che non pu essere espressa in forma sensibile, ergo passaggio a forme pi interiori
(religione, filosofia)

H. parla di una morte dell'arte, non perch priva di valore ma proprio perch inadeguata a
esprimere


39






ARTURO SCHOPENHAUER 1788-1861

si oppone in modo deciso a Hegel, ma gli opposti si toccano

il discorso di Sch. rimane inquadrato nel modello generale post-kantiano classico, anche se con
alcune differenze

Sch. ha avvertito molto linfluenza della filosofia indiana, uno dei primi che hanno portato la
conoscenza di questa grossa tradizione filosofica in Occidente ha avuto unesperienza
personale di un contrasto tra il ns. pensiero razionale e la ns. istintualit e desideri che agiscono
dentro di noi, conflitto che Sch. ha vissuto in modo particolarmente intenso

& la sua opera principale del 1819 Il mondo come volont e rappresentazione

dal 1820 al 32 il giovane Sch. collega di Hegel a Berlino, da qui viene la sua detestazione per
H., in quanto ritiene la sua fil. solo unenorme sofisticheria programma le sue lezioni in
contemporanea con quelle di H., ma come risultato le lezioni sono disertate e questo aumenta il
suo pessimismo, solo dopo la met dell800 la sua fil. comincia a essere nota uno dei fil. pi
conosciuti, anche a motivo degli insuccessi delle rivoluzioni del 48 che portano al pessimismo

Il mondo come volont e rappresentazione la stessa posizione di Kant, nel Mondo c.v.e r.
abbiamo dei fenomeni che ci arrivano e che noi organizziamo, per non conosciamo la cosa in s
semplificazione rispetto a K., non abbiamo 12 categorie ma semplicemente
spazio
tempo questo basta per organizzare il mondo fenomenico
causalit

Sch. per non si accontenta del mondo fenomenico ( velo di Maya), noi possiamo giungere
allessenza della realt, che Sch. chiama volont, assolutamente cieca e irrazionale, che spinge
tutte le cose a esistere, a vivere e a soffrire

la volont quello che impedisce di giungere alla calma del Nirvana e continua a chiuderci nella
ruota delle azioni e dei desideri - non agisce solo a livello cosciente, agisce gi nella natura
organica e inorganica, poi dentro luomo (v. Dal Pra, p. 111) nelluomo la volont illude, noi
crediamo di essere liberi, in realt siamo guidati dalla volont, per cui dobbiamo vivere, quando
pensiamo che la volont un bene siamo invece spinti dalla volont a vivere e propagare la
specie - alla volont manca una finalit, un perenne tendere senza una meta Leopardi
siamo spinti dal desiderio e ogni desiderio appagato ci porta a generare un desiderio nuovo, senza
una meta

secondo Schopy la liberazione dalla volont pu avvenire in tre fasi:

1. arte (che ha molta pi rilevanza rispetto a Hegel), che tende a essere soprattutto
contemplazione e ci porta fuori dal continuo essere immersi nella lotta per unaffermazione
illusoria, in quanto di fa vedere laffannarsi degli uomini larte pi alta la musica, che
meglio fa percepire i ritmi puri dellesistenza
40





la liberazione offerta dallarte solo parziale e temporanea

2. compassione simpatia sollevarsi dallegoismo e vedere laltro e capire come in tutti
agiscono le forze cieche della volont

3. non-volont, combattere questa presenza in modo deciso a ogni livello con lascesi morte,
ma non suicidio che sempre un atto di volont il nulla la soluzione (risente del
Romanticismo)

contraddizione impossibilit di sottrarci alla ns. essenza, v. Siddharta by Hesse, ultime pagine


AUGUSTE COMTE (1798-1857)

Corso di filosofia positiva pap del positivismo che si afferma in tutta Europa nella seconda
met dell800 AC ne un precursore

Legge dei tre stadi in ogni forma di cultura si attraversano tre stadi:
J teologico causa dei fenomeni sono gli di o Dio
J metafisico pi razionale, si vuole giungere allessenza e alle cause interne
J positivo le cause interne della realt non ci interessano pi, vogliamo solo
studiare i fatti e le leggi che li governano, non il perch ma il come,
la regolarit dei fenomeni
Bruno Galileo

sono i collegamenti regolari tra cause ed effetti che ci consentono di spiegare e di prevedere, per
un intento operativo

valorizzazione della scienza, la fil. diventa ci che coordina la scienza
classificazione delle scienze
la fondazione della sociologia, scienza nuova, che rende importante la fil. di AC



Carlo nasce a Trier, in Renania, allora provincia prussiana (1834 Zollverein tra le varie parti
della Prussia), nella borghesia che voleva avere voce in capitolo nel governo la famiglia di KM
della medio borghesia ebrea, ma il padre avvocato si era convertito al luteranesimo per motivi
di opportunit (illuminismo moderato laico)

termina il ginnasio nel 1835 (17 a.), va a studiare a Bonn (1935-36), poi a Berlino (scuola pi
severa), dapprima contrario a Hegel poi aderisce al suo pensiero siamo nel momento della
contrapposizione tra dx e sin hegeliana, Carlo partecipa alla formazione di una sinistra hegeliana
a Berlino tra i suoi amici, Bruno Bauer, che poi avr una cattedra alluniversit di Bonn, dove
anche M. pensa di poter insegnare conclude gli studi nel 41 con una tesi sulla differenza tra
Democrito e Epicuro (non si laurea a Berlino bens a Jena, al di fuori della Prussia KM
hegeliano con accentuazione di sin.) tra Democrito e Epicuro, viene preferito Epicuro per il suo
principio della libert dellautocoscienza individuale (vedi i limiti di Ep., soprattutto quello di
KARL MARX (1818-1883)
41





considerare uno spirito solo individuale) Marx colloca Epicuro nello sviluppo della fil. greca,
dove linizio Socrate (luomo inizia a pensare con la sua testa, la donna non si sa), il culmine
Epy qui Carlo si stacca da Hegel, che critica Epy vero che Epy ha un pdv limitato, quello
dellind., per era lunico possibile nel suo tempo (crisi della polis) laccentuazione a sinistra
della tesi vista nel rapporto con la religione (Marx su una posizione critica, di immanentismo
razionale) e nella critica anche politica alle istituzioni, in cui per Marx in questo momento
ancora un giovane intellettuale ha perplessit, teme che la critica politica significhi uno
scadimento della fil., un decadere della fil. come speculazione puramente intellettuale da un
pdv politico. KM su posizioni tra liberali e democratiche

dopo la laurea spera di andare a insegnare a Bonn, ma il governo prussiano ha una svolta in senso
conservatore, contro lhegelismo di sin., per cui non pu si unisce a un gruppo di giovani che
fanno un giornale, la Gazzetta Renana (1842-43) KM n prima redattore, poi direttore lotta
per la libert di stampa e si interessa ai problemi concreti, la rivoluzione industriale (articoli su
problemi di furti di legna caduta, o dei produttori di Moselwein) Carletto comincia cos a
perdere il suo distacco intellettuale e a occuparsi di problemi pratici esperienza importante, a
contatto con la realt e brutalit prussiana (altro che libert di stampa! NdR) comincia a perdere
fiducia in Hegel (non mai troppo tardi NdR) e a vedere i problemi di una idealizzazione dello
Stato e i privilegi di alcuni che dominano gli altri nel passaggio 42-43 (il giornale viene
chiuso nel marzo 1843) KM partecipa a un gruppo di lavoro dove si studiano le prime dottrine
socialiste, a cui in un primo tempo contrario

nel 1843 il governo prussiano fa chiudere la Gazzetta Renana e gli Annali Tedeschi, altro organo
della sin. hegeliana, di tale Ruge, amico di Carlo i due, Marx e Ruge, escono dalla
confederazione germanica e vanno in Francia per cercare maggiore libert e un collegamento tra
il pensiero francese e lhegelismo di sinistra lidea di fare gli Annali Franco-Tedeschi, che si
realizza a fine 43 - prima di lasciare la Germania, Marx si sposa con Jenny von Westfalen e fa i
conti con Hegel (manoscritto inedito fino al 1927: Critica della filosofia hegeliana del diritto,
critica di Hegel in generale e della sua fil. sullo Stato dal pdv politico, KM si contrappone
allidea hegeliana di un governo dallalto per Hegel lo stato ha una sua autonomia rispetto alla
societ civile) Marx contrappone al potere dallalto unidea di potere popolare, dal pdv politico
ora sostiene unidea simile a quella di JJR, limportante una democrazia di base, che non ci sia
una separazione tra governati e governo, i cittadini decidono insieme, democrazia di tipo
assembleare con delega a esecutivo controllato dalla base, la sovranit del popolo bue dal pdv
fil. Marx riprende Feuerbach, in particolare le sue Tesi provvisorie, dove F. aveva espresso la sua
idea di inversione di soggetto e predicato in Hegel il soggetto lidea, i singoli sono solo la
realizzazione dellidea per F. occorre considerare gli ind. in carne ed ossa, che danno origine
alle istituzione di cui sono gli elementi fondamentali vede la positivit del molteplice, delle
cose reali, gli uomini concreti che tra laltro pensano, ma hanno anche necessit materiali
critica dellassolutizzazione dellempirico, H. assolutizza ci che esiste (Stato prussiano) e lo
vuole spacciare per realizzazione dellIdea, determinazione dellIdea

a fine 43 KM va a Parigi, ivi fino al 45, poi viene espulso da Parigi e
45- 48 a Bruxelles
1848 rivoluzione, torna in Renania, fallisce la rivoluzione
1849 condannato a morte, va in esilio a Londra, vita dapprima durissima, grande
miseria, poi grazie allaiuto di Engels la situazione migliora
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azione politica
studio delleconomia, scrive Il Capitale
1864 fondazione dellInternazionale

1843 Annali Franco-Tedeschi esce solo un numero, poi Marx si stacca da Ruge, che
resta democratico, e si avvicina sempre pi allidea socialista il problema non
solo il suffragio universale e luguaglianza politica, ma anche di uneguaglianza
sociale e economica anno importante anche per la conoscenza con Engels (1800-
1895), figlio di un industriale, che in GB ha visto i problemi degli operai, dagli
inizi del primo movimento operaio a Londra (cartismo)

1844 Manoscritto economico-filosofici, scritto a Parigi, inedito fino al 1932 qui KM
raggiunge il suo nuovo pdv, prima grande sintesi, testo ricco e ingenuo allo stesso
tempo qui potenzialmente c gi tutto non sono le idee che sviluppano il
mondo ma soprattutto la produzione dei beni materiali (materialismo storico)
critica agli economisti che anchessi assolutizzano il contingente, destoricizzano le
condizioni economiche del momento per M. importante vedere come si
arrivati alla situazione attuale attraverso un processo storico che ha delle
contraddizioni e quindi reclama di andare oltre problema delle condizioni di
sfruttamento della gran parte della popolazione

alienazione per Feuerbach, religiosa
per KM, economica, del lavoro

il primo che ragiona in modo ampio e filosofico sui problemi e sulla condizione degli operai
loperaio alienato
M rispetto al suo prodotto (ci che produce suo nemico, perch lo domina)

M rispetto alla sua attivit, in cui non si realizza ma si nega, fuori di s

M rispetto al genere umano dovrebbe realizzare un mondo umano con gli altri uomini ma
non realizza la sua essenza umana, bada solo alla sua esistenza si dovrebbe vivere per
realizzare la propria umanit invece si lavora per sopravvivere

M dagli altri uomini ciascuno bada solo a sopravvovere e a arrivare a sera, senza che ci sia
solidariet

occorre recuperare lumanit cambiando la struttura della produzione

i filosofi hanno finora interpretato in diversi modi il mondo, ma quello che conta cambiarlo
non bisogna migliorare i salari ma cambiare radicalmente la struttura della societ e abolire il
sistema del salario, la propriet privata dei mezzi di produzione, che vanno gestiti dagli uomini
socialmente collegati ci che va gestito in comune la produzione, tenendo presente i bisogni
della societ

Marx critica anche Feuerbach, il cui limite di contrapporre allidealismo il materialismo, ma
non vede come gli uomini innanzitutto siano attivi nella produzione della loro vita, il loro
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materialismo statico, occorre vedere come gli uomini agiscono e si collegano insieme, formano
la storia per soddisfare i loro bisogni, in modi che possono essere alienanti e lo sono, ma possono
essere cambiati occorre avere un materialismo non statico ma storico ( recupero della
dialettica hegeliana)

se vediamo come soggetti gli uomini nelle loro relazioni, la dialettica riprende significato, gli
uomini costituiscono la loro storia attraverso lotte e contrasti che possono essere superati

1845-48 Bruxelles Marx / Engels
1846 Ideologia Tedesca (inedito fino al 1932)

materialismo storico critica a Hegel
alienazione

Prefazione a Per la critica delleconomia politica sintesi della concezione del materialismo
storico KM si occupato della fil. del diritto di Hegel i rapporti giuridici hanno le loro
radici nella societ civile per Hegel sono la storia e la storia delle idee che determinano la storia
dei rapporti giuridici lIdea va verso il punto pi alto che la libert del soggetto nella storia
cristiana germanica
Marx la storia non funziona cos , il motore della storia sono le strutture materiali, non lidea
ma la societ civile
concetto fondamentale rapporto tra produzione e forze produttive nella produzione sociale
della loro esistenza gli uomini entrano in rapporti necessari e indipendenti dalla loro volont gli
uomini non sono in grado di liberarsi dal meccanismo produttivo e non scelgono la societ in cui
si trovano a vivere, che determinata da fattori economici

rapporti di produzione
M coordinate entro le quali avviene la produzione nelle sue diverse forme storiche, intelaiatura
della societ in cui esistono simultaneamente una molteplicit di rapporti gli stadi di
sviluppo della storia dellumanit non sono determinati dallidea, ma dai rapporti sociali che
determinano luomo e la donna (contrasto con F.b.)

M potrebbero sembrare identici ai rapporti giuridici, in realt il rapporto di produzione
qualcosa di pi ampio e profondo, quello che viene prima del rapporto di propriet

Capitale, cap. 24 gli uomini sono costretti a vendere la loro forza-lavoro
forze produttive macchine, tecnologie, specializzazione della forza-lavoro, apparato tecnico e
scientifico

impadronendosi di nuove forze produttive, gli uomini cambiano le forme di produzione e tutti i
loro rapporti sociali
allinterno di una societ si sviluppano le forze nuove che, quando sono pronte, distruggono
linvolucro della vecchia societ con la violenza (levatrice della storia, che aiuta a nascere la
nuova societ che matura per essere partorita)
la cultura di un popolo determinata dalla sua vita materiale lo Stato non il luogo
dellUniversale ma uno strumento nelle mani della classe dominante soprattutto coercitivo,
che tende alla produzione del consenso
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i rapporti di produzione incatenano le forze produttive
strutture arte, filosofia, religione la storia della societ storia di lotta di classe








Friedrich Nietzsche 1844-1900

Nietzsche non si pone la solita domanda "Cosa bene, cosa male" ma: "Perch vogliamo
scoprire il valore della verit?" - piano morale

Metodo genealogico: prendere una fonte filosofica e cercarne l'origine - le verit sono menzogne
cristallizzate - il metodo gen. non ha solo un intento conoscitivo, ma anche uno terapeutico -
secondo N. l'uomo conosce in quanto agisce.

N. si rif a Schopy (anche se poi se ne discosta in quanto troppo pessimista) - vuole accentuare i
tratti della volont bisogna accettare la vita anche nei suoi aspetti tragici: "La nascita della
tragedia"

2 principi apollineo il sogno - si identifica negli di olimpici
dionisiaco il divenire - culto di Dioniso e dell'orgia

sono i due modi che hanno usato i greci per stare nella realt, due facce della stessa medaglia
(sogno e ebbrezza) - in Grecia per compare Socrate ideale di uomo dedito soltanto al
conoscere (elimina il desiderio)

N. crea la linea Socrate Platone cristianesimo

nella "Genealogia della morale" N. identifica l'invidia e il risentimento come elementi fondanti la
morale - demistifica i sentimenti morali: strumenti di dominio critica al cristianesimo - il
prete ad essere una figura autoritaria e repressiva - le nature forti non hanno bisogno di dominare
i propri istinti

Critica allo storicismo (Hegel) ideale di una concaternazione necessaria degli eventi
(finalismo e determinismo) -
L il finalismo ci illude di essere i frutti maturi della storia l'uomo diventa incapace di agire
L determinismo tutto gi stato fatto possiamo solo ripeterci

lo storicismo crea delle personalit accidiose e infelici, la storia deve essere pensata come azione

6 storia monumentale l'uomo attivo e ha aspirazioni grandi personaggi come modelli da
seguire - pericolo degenera in ideologia e fa emergere dei canoni

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6 storia antiquaria uomo che preserva e venera le sue radici (in cui si riconosce) ci d un
senso di appartenenza, ma pu diventare un semplice feticismo del vecchio degenerazione
sterile

6 storia critica critica del passato per fare piazza pulita ma ci si scopre figli del passato e
ci si accorge di non potersene liberare
rivalutazione dell'istante creatore in cui si ricomincia tutto da capo sentire non storico, la
memoria storica si confonde con la sua dimenticanza - istante come momento di creativit




Esito della volont fredda e calcolante occidentale nichilismo
L passivo accettazione dello stato di insensatezza conformismo ancora pi forte
J attivo (che N. cerca di perseguire) approfondimento che deve portare alla liberazione
della volont di potenza (Also sprach Zarathustra)
J dottrina del superuomo
J volont di potenza
J dottrina dell'eterno ritorno

Superuomo ha ritrovato le sue volont istintuali - mondo come atto della volont dell'uomo

eterno ritorno correlato della volont di potenza la quale vuole l'eterno ritorno - un dire di s
alla vita (genio maligno)

elemento teorico che porta a compimento la critica dello storicismo - l'eterno
ritorno non una dottrina ciclica - una teoria del caso: evento singolare in cui
l'istante contiene passato e futuro - l'istante non si compie mai

movimento della differenza ci sono solo fenomeni che compaiono e che
scompaiono





In H. la riflessione sul pensiero e la mediazione tra pensiero e realt non tiene conto del
linguaggio

epoch sospensione dellatteggiamento naturale del giudizio per arrivare alle essenze per H.
la filosofia una scienza rigorosa, per cui ha cercato di formulare un linguaggio ad hoc

In vari ambiti della realt si possono reperire forme prime percezione
ricordo essenze
fantasia generali
pensiero

Husserl (1859-1938)
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percezione primo rapporto con la realt - altre essenze che riguardano le singole scienze
tentativo non ben riuscito, modi a priori, con cui il singolo scienziato accede al suo tipo di sapere

distinzione tra ontologie formali e regionali (?)

epoch necessit di assumere un atteggiamento fenomenologico per capire come si d la realt
intenzionalit la conoscenza sempre conoscenza di qualche cosa, e.g. nella percezione c
sempre un percipiente e un percepito, un ricordante e un ricordato usw., ci sono sempre oggetti

noesi livello del percipiente, soggettivo
noema livello del percepito, oggettivo

base della percezione la coscienza del tempo e.g., il suono noi percepiamo la melodia
come sequenza di suoni che si sviluppa nel tempo, i suoni cadono via via nella ns. coscienza /
memoria struttura ritenzionale noi riteniamo le percezioni precedenti che discendono nella
coscienza (v. Gestalt adombramenti)

questo fluire intrascendibile, non possiamo staccarcene, almeno nello stato di veglia una
forma universale lIo che avanza, la coscienza del tempo, assolutamente indistricabile dalle
percezioni - ci che scivola nelloblio non perso, ma la struttura del ricordo diversa, i ricordi
sono unit compiute, ne ricordiamo tutti i fermi oggettivi allo stesso tempo

dicotomia noesi / noema

la percezione ha la stessa struttura della coscienza del tempo e su di essa si fonda, per percepire
un oggetto nella sua interessa devo farlo in fasi successive

nella percezione H. chiama gli adombramenti riempimenti, perch il percepito si completa via
via - protensione, essere ricettivi, aspettarsi, aspettativa di q.cosa
figura raffigurazione

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