ROSANNA FINAMORE, Insight o dellintellezione: un atto-evento da scoprire , in P. TRIANI, ed.,
Lantropologia di Bernard Lonergan, Roma 2012, pp.169-185.
Insight o dellintellezione: un atto-evento da scoprire Prof.ssa ROSANNA FINAMORE
1. Al di l di possibili ambivalenze Il titolo indica la pista tematica da percorrere; nella sua formulazione, intende richiamare lattenzione su un atto che non pu risultarci indifferente, essendo propriamente personale 1 ; un atto che ha tutta la rilevanza di un evento che merita di essere scoperto e analizzato, bench capiti che rimanga disatteso, inesplorato. La pista enunciata potrebbe, inizialmente, riscuotere attenzioni ambivalenti di fondo. In alcuni, il termine insight potrebbe destare curiosit e sollecitare qualche attenzione, per averlo forse incontrato in letture o conversazioni; mentre il valore esplicativo dato dal secondo termine intellezione, potrebbe probabilmente suscitare una certa perplessit fino a indurre a lasciarlo agli addetti ai lavori, cio a quanti abbiano familiarit con la filosofia. Allopposto, altri che riconoscono limportanza di una riflessione filosofica, anche ai fini di ricevere un contributo per affrontare problematiche e situazioni attuali, potrebbero spontaneamente raccogliersi attorno allintellezione, ma al contempo potrebbero non ritenere necessario laggancio con insight, parola ancora assente in dizionari di filosofia o in enciclopedie filosofiche, sebbene sia ricorrente in autori e contesti filosofici. Di fronte a tali eventualit, occorrer, dapprima, far chiarezza sui termini; cercheremo di perseguirla attraverso unesplorazione nel pensiero di B. Lonergan, con lobiettivo di una ricognizione semantica e metodologica delle sue proposte filosofiche, a partire dalla sua antropologia e dalla sua epistemologia 2 .
1.1 Qualche annotazione previa sul termine insight Negli attuali ambiti culturali, contrassegnati dalla globalizzazione, capita di imbattersi nel termine inglese insight; anche a livello di comunicazione esso viene impiegato in Occidente e in Oriente allinterno di molteplici situazioni. La sua spontanea ricorrenza pu risultare indicativa dei processi di omologazione, uniformazione culturale attuali, per lampia diffusione della lingua inglese, gi ampiamente avvenuta fin dal secolo corso; non desta meraviglia, quindi, che la voce inglese insight sia stata accolta tra i lemmi di dizionari o vocabolari della lingua italiana 3 . Etimologicamente in-sight una visione mentale, un vedere con gli occhi della mente, una luce interiore un guardare interno, un penetrare per comprendere ci che si presenta problematico, una
1 Per la pubblicazione ho integrato il titolo della conferenza assegnatomi, esso si limitava alla prime due parole; ho inteso cos evidenziare subito alcuni caratteri concreti, di ci che sar affrontato a livello filosofico e quindi teoretico. 2 Esse non possono che interpellare ogni soggetto umano in quanto conoscente; tra gli altri aspetti, vengono incontro a quanti si occupano di percorsi formativi, di itinerari educativo-didattici, perch possano divenire sempre pi consapevoli della rilevanza antropologica che ha il conoscere, prima ancora delle conoscenze. 3 Cf. F. SABATINI-V.COLETTI, Dizionario della lingua italiana, Rizzoli Larousse, Milano 2003, p.1296. La datazione del lemma viene fatta risalire al 1987; evidentemente, P. DAchille e V. Coletti, responsabili del Lemmario, lhanno potuta fissare sulla base di banche dati in loro possesso, registranti la circolazione della voce inglese in Italia. Tale dizionario riferisce il lemma alle aree della psicologia e della psicanalisi, attribuendogli il seguente valore semantico: Penetrazione psicologica, intuito, visione distinta dei moventi delle proprie azioni. Anche in ISTITUTO DELLENCICLOPEDIA ITALIANA, Vocabolario Treccani, Nuova Edizione, accolto il lemma, con le precedenti aree di riferimento, e con la seguente definizione: la capacit di vedere dentro una situazione, o dentro se stessi, quindi, in genere, percezione chiara, intuizione netta e immediata di fatti esterni o interni,Treccani. it . In entrambi i casi non si fa cenno allarea filosofica. 2
comprensione di un oggetto inizialmente enigmatico 4 , ma che viene poi colto nei suoi reconditi aspetti. Pu trattarsi di comprendere anche una situazione, un fatto esterno o un fatto interno a se stessi; in entrambi, si fa riferimento al lampo di comprensione che consente di afferrare con immediatezza e chiarezza ci che si presentava complesso, problematico. Viene spesso interpretato come forma di conoscenza istantanea, subitanea, intuitiva che non necessita quindi di modalit discorsive, argomentative. Nella societ liquida in cui ci dibattiamo 5 , la voce insight ha raggiunto una ragguardevole diffusione; essa potrebbe perfino rientrare tra le parole che hanno riscosso successo, rispondendo sia ai cambiamenti susseguitisi nellet contemporanea, sia alle sollecitazioni di carattere psicologico, volte a valorizzare il proprio intuito individuale in diversi ambiti di esperienza e di attivit, come anche a incrementare il proprio comprendere in varie aree del sapere 6 . Se da una parte si potrebbe dire che tale voce ha in vario modo confermato la sua tenuta, dallaltra va rilevato che essa non appartiene esclusivamente allarea della riflessione filosofica. Vanno pertanto individuate le varie accezioni del suo impiego 7 , va verificato ci che si intende designare in ordine alle relative fonti, ossia va vagliato il significato, considerati anche i cambiamenti che un vocabolo pu avere per evoluzione semantica e per luso che se ne fa in particolari contesti. appena il caso di ricordare che B. Lonergan (1904-1984), canadese di madre lingua inglese, impieg spontaneamente il termine insight presente in essa, come molti altri suoi contemporanei, ma va anche aggiunto che la sua attenzione speculativa lo condusse ad esplorare ci che antropologicamente vi era implicato, divenendone nel XX secolo il suo pi geniale cultore e propositore. Nella diffusione dei valori semantici di insight, certamente, non tutto riferibile al pensiero del Maestro canadese, ma negli ultimi sessantanni si sono indubbiamente affermati studi e applicazioni delle sue proposte antropologiche, comportanti ben precise opzioni conoscitive, epistemologiche, metodologiche in vari ambiti, compreso quello delleducazione.
1.2 Lintellezione: un significato antico espresso come insight da Lonergan Il termine intellezione, dal latino intellectio, oggi assai meno noto rispetto ad insight; qualora non si avesse familiarit con gli studi filosofici, si potrebbe anche ignorarlo o, al pi, ritenerlo insolito. Tuttavia,
4 Abbiamo qui reso in italiano quanto indicato da The Oxford English Dictionary, Second Edition , Clarendon Press- Oxford 1989, vol. VII, pp.1026-1027. 5 Z. BAUMAN, Liquid Modernity, Cambridge (UK) 2000; trad. it. di S. Minucci, ''Modernit liquida'', Laterza, Roma-Bari 2002 . Per questo pensatore polacco, nelle situazioni odierne tutto si modifica velocemente; nella societ liquida si principalmente consumatori e la vita stessa diviene liquida. In questopera vengono analizzati sia il malessere della societ contemporanea, in cui lindividualismo si accentua fino a divenire esasperato, sia la fine di un modo di vivere stabile e rassicurante. 6 Tra le varie aeree, numerosi studi si sono registrati nel campo della psicologia cognitiva; tra gli altri: J. METCALFE, D. WIEBE, Intuition in Insight and Noninsight Problems, Memory and Cognition,1987, 15 , 238-246; C.A. KAPLAN, H.A. SIMON, In Search of Insight, Cognitive Psychology, 1990, 22, 374-419. Inoltre, diverse ricerche psicologiche presentano linsight in relazione al problem solving, tra le altre: T. C. ORMEROD, J. N. MACGREGOR , E. P. CHRONICLE, Dynamics and Constraints in Insight Problem Solving, Journal of Experimental Psychology: Learning, Memory, & Cognition, 2002, 28, 791-799; I. K. ASH, J. WILEY, The Nature of Restructuring in Insight: An Individual-Differences Approach, Psychonomic Bulletin & Review 2006, 13, 66-73. C. G. DeYoung, J. L. Flanders, J. B. Peterson, Cognitive Abilities Involved in Insight Problem Solving: An Individual Differences Model, Creativity Research Journal, 2008, 20 , 278-290. 7 Il termine insight impiegato con accezioni particolari in psicoterapia di indirizzo psicanalitico, nella meditazione vipassana del Buddismo, nella meditazione orientale di krishnamurti, nei movimenti di consapevolezza spirituale profonda . Inoltre, come accade per molti altri termini, insight stato assunto per denominare realt disparate (un website multilingue di analisi economica e sociale, una multinazionale che produce software,una scuola di counseling professionale, un touroperator; sono solo alcuni esempi tra i tanti).
3
per associazione, potrebbe spontaneamente richiamare altre parole che ne condividono la radice risalente al latino intelligere: esse sono intelletto, intelligenza, intelligente, con cui costituisce una costellazione. Il legame, come vedremo, non giustificato solo dal punto di vista etimologico, ma da quello della riflessione filosofica. Furono i Greci ad occuparsi per primi dellintelletto; Aristotele giunse a distinguere lintelletto (nos), il conoscere intellettivo (noen), lintellezione (nosis) quale atto del conoscere umano. In seguito, il filosofo arabo Avicenna studi la dottrina metafisica aristotelica e la coniug sia con le proposte filosofiche di Plotino, sia con le prospettive religiose dellIslam e pervenne a una personale riflessione filosofica su Dio come atto puro: solo in Lui intelligentia, intelligens e intellectum si identificano. S. Tommaso, infine, eredit le proposte aristoteliche e avicenniane, le rielabor, ed espresse nuove formulazioni gnoseologiche. Risale a S. Tommaso un primo significato di intelligere, quale leggere dentro: Dicitur enim intelligere, quasi intus legere 8 . La facolt di intelligere lintelletto, con cui giungiamo a leggere dentro le cose, cio a comprenderle. Un altro significato di intelligere leggere fra, da inter legere, ossia raccogliere fra tante cose, anche nel senso di mettere insieme collegando, stabilendo relazioni, oppure scegliere fra molti elementi quello che necessario comprendere. Il percorso dallintelletto allintellezione ricoperto dallintelligere. Per quanto riguarda Lonergan, che fu un attento studioso dellAquinate, va subito detto che impieg il termine insight per esprimere latto di comprensione. Una frase di Lonergan pu essere illuminante a riguardo: To understand circularity is to grasp by intellect a necessary nexus between imagined equal radii and imagined uniform curvature. The terms to be connected are sensibly perceived; their relation, connection, unification is what insight knows in the sensitive presentation 9 . Linsight dunque lintellezione? La differenza linguistica delle due parole comporta interrogativi sulla traduzione, come per qualsiasi altra parola; in pi, certamente vanno vagliate le valenze filosofiche pertinenti a ciascuna, come anche vanno considerate le interpretazioni e le relative applicazioni intervenute a livello linguistico, che si sono sedimentate nel tempo. Cos, ad esempio, lintellectus latino stato tradotto in riferimento a vari autori, con linglese understanding e il tedesco Verstand, pur sapendo che la tradizione anglosassone ha impostazioni gnoseologiche diverse da quelle connesse alla tradizione latina 10 . Daltra parte anche lintellectus dei pensatori medioevali non corrispondeva esattamente al nos dei greci cos come lintellezione per Aristotele non pu essere ritenuta identica allintellezione per S. Tommaso o altri filosofi. Se, dunque, non vi identit semantica in senso strettamente speculativo, si pu riscontrare un equivalenza per convenzione, stabilita su basi ermeneutiche. Che B. Lonergan fosse un buon conoscitore di Aristotele e un eccellente studioso di S. Tommaso noto, ma non va dimenticato che egli era di madre lingua inglese ed era un pensatore contemporaneo. Va comunque detto che egli non ha semplicemente assunto e trasposto i tratti teoretici riguardanti lintellezione della
8 S. TOMMASO. Summa Theologiae, II-II, q.8,a.1. 9 B. LONERGAN, Verbum: Word and Idea in Aquinas, Collected Works of Bernard Lonergan 2, University of Toronto Press, Toronto 1997, p.42; ed. It: Capire la circolarit afferrare con lintelletto un nesso necessario tra i raggi uguali immaginati e la curvatura uniforme immaginata. I termini che devono essere connessi sono percepiti sensibilmente; la loro relazione, connessione, unificazione ci che lintellezione conosce nella presentazione sensitiva. ID., Conoscenza e Interiorit. Il Verbum nel pensiero di S. Tommaso , a cura di N. Spaccapelo e S. Muratore, Opere di Bernard J.F.Lonergan 2, Citt Nuova, Roma 1997, pp.66-67. Nei successivi richiami bibliografici il testo inglese verr citato come Verbum, mentre ledizione italiana verr citata come Conoscenza e Interiorit. Lonergan volle personalmente investigare sullintellezione, a partire dai contenuti teologico del Verbum, avvi cos unintensa ricerca nelle opere di S. Tommaso per rinvenire le caratterizzazioni filosofico-teologiche; in questopera vi sono numerosi tratti antropologici, ne selezioneremo alcuni nelleconomia di quanto presenteremo. 10 Ci avviene anche in senso inverso quando, per consuetudine, si traduce in italiano la parola inglese understanding con intelletto. 4
filosofia aristotelico-tomista nel pensiero contemporaneo, n tanto meno ha assunto i tratti tomisti per allinearsi con i rappresentanti neoscolastici del suo tempo e per confermare la pedissequa continuit della tradizione scolastica. La sua posizione, a riguardo, fu del tutto originale, ed quello che di seguito vedremo. Lonergan impieg talora anche il termine intellection, come avvenne in un saggio pubblicato nel 1943, The Form of Inference 11 , ma in seguito non costitu per lui un problema impiegare il pi ricorrente termine insight. Si pu convenire che per un canadese di origine anglofona, insight fosse pi immediato di intellection, a cui Lonergan era pervenuto tramite gli studi teologici che gli avevano reso familiare il lessico latino; la sua preferenza per insight si conferm anche per le ricerche teologiche, come si riscontra in Verbum: Word and Idea in Aquinas. Quello che va messo in luce che egli ben assimil il significato latino di intellectus e di intelligere, quale attivit che contraddistingue il soggetto umano, lintelligens, concorrendo a qualificarne le attivit; lintelligere, come attivit dellintelletto, non limita luomo nelle conoscenze di volta in volta acquisite. Questo rilievo ci d lo spessore antropologico della dimensione conoscitiva del comprendere (understanding) e al tempo stesso fa intravedere la sua apertura al Trascendente. L intelligens, infatti chiamato a travalicare ci che gi conosce; chiamato a comprendere tutto ci che c da comprendere fino a raggiungere Dio, a cui l intelletto tende, e quindi chiamato a stabilire con luniverso una relazione che sia intelligente, sia contemplativa. Tale concezione appartiene al pensiero cristiano e Lonergan la espresse cos in Verbum: la tendenza specifica della nostra natura di comprendere (to understand) tutto, senza scambiare gli alberi per foreste n accontentarsi di contemplare la foresta senza distinguere gli alberi. Il nostro spirito di indagine non si pu arrestare, non pu essere soddisfatto fino a che i nostri intelletti (our intellects), uniti a Dio come il corpo allanima, non conoscano lipsum intelligere e attraverso tale conoscenza, poich questa in fondo che conta, non contemplino tutto luniverso 12 . Lattenzione di Lonergan al comprendere fu straordinaria, essa fu attenzione al soggetto umano e al suo intelletto, che si cimenta in molteplici modi e in diverse direzioni 13 . Linteresse di Lonergan non si restringeva per allunderstanding, allinsight ma riguardava tutto il processo di conoscenza, per ci che antropologicamente ed epistemologicamente esso comporta, come ben risulta dal suo capolavoro Insight. A Study of Human Understanding 14 .
11 The Form of Inference, in Collection, Collected Works of Bernard Lonergan 4, University of Toronto Press, Toronto 1988, p. 16. Il saggio fu inizialmente pubblicato nel 1943. Da giovanissimo studente aveva pubblicato il suo primo contributo The Form of Mathematical Inference (1928); circa ventanni dopo perfezioner questo argomento trattando dell insight into phantasm. Per ricostruire il profilo intellettuale del Maestro Canadese, cf. F.E.CROWE, Bernard J.F.Lonergan. progresso e tappe del suo pensiero, Citt Nuova, Roma1992; R.M. LIDDY, Transforming Light. Intellectual Conversion in the Early Lonergan, Bernard J. Lonergan Institute, Seton Hall University 2008. 12 B. LONERGAN, Conoscenza e Interiorit. p. 91. Lintelletto intanto pu comprendere, in quanto ha per proprio oggetto lintelligibile; il riferimento a S. Tommaso relativo al De Veritate, q.14, a.1. Inoltre, gli intelligibili non vanno colti solo per se stessi, siano essi considerati singolarmente o nel loro insieme; per loro tramite lintelletto sollecitato a cercare e conoscere la fonte dellintelligere, lIpsum intelligere, come vedremo. Cf. Summa Theologiae, I, q.12, a. 8 ad 4m. 13 Nella storia della filosofia, pensatori inglesi come J. Locke e D. Hume hanno investigato sullunderstanding, componendo specifici saggi. La tradizione anglosassone ha unimpostazione gnoseologica diversa da quella espressa con lintellectus latino. Lonergan studi in Inghilterra e, sebbene non potesse condividere le posizioni empiriste, non gli sfugg certo limportanza della dimensione esperienziale e di quella intellettiva per lattivit conoscitiva, che richiede un pieno coinvolgimento del soggetto, fino al suo assenso finale, che egli peraltro scopr leggendo le opere dellillustre pensatore inglese J.H. Newman. 14 B. LONERGAN, Insight: A Study of Human Understanding, Collected Works of Bernard Lonergan 3, University of Toronto Press, Toronto1992; ed. it. a cura di S. Muratore e N. Spaccapelo, Insight. Uno studio del comprendere umano, Opere di Bernard J.F. Lonergan 3, Citt Nuova, Roma 2007. 5
L insight, ossia latto del nostro intelletto, esprimibile in italiano come intellezione, ricevette da Lonergan unattenzione speculativa profonda, a partire da tutto ci che prepara e favorisce l understanding, il comprendere 15 . LEdizione italiana delle opere di Lonergan ha scelto di tradurre insight con intellezione, tranne che per il titolo dellopera del 1957, in cui rimasta la voce originaria. Con intellezione viene indubbiamente valorizzata la matrice latina della riflessione filosofico-teologica che ruota intorno alla triade intellectus, intelligere, intelligens 16 e ai relativi rilievi antropologici-teologici riguardanti il Verbum in S. Tommaso; da questo punto di vista intellezione semanticamente, filosoficamente, teologicamente ben pi ricco di insight. Rimane comunque il fatto che Lonergan abbia voluto esprimersi preferibilmente con il lemma insight e non con intellection, va dunque riconosciuta e accolta la mens dellAutore a riguardo. Nel presente contributo, citando lEdizione italiana impiegheremo dunque intellezione, ma per alcune citazioni ricorreremo al testo inglese per fa risaltare lincisivit di insight . Aver colto linterazione tra intellectus, intelligere, intellectio, ha condotto Lonergan a delineare uno stretto rapporto tra epistemologia ed antropologia: avanzare sulla linea dellattivit con cui comprendiamo non solo incrementa il nostro conoscere oggettuale, ma ci fa progredire sulla via dellappropriazione di noi stessi e, allinverso, quanto pi approfondiamo la nostra dimensione soggettiva con lauto-appropriazione, tanto pi sar oggettiva la nostra conoscenza. Nuove intenzioni esplorative del soggetto conoscente maturarono quindi con lopera Insight. Uno studio del comprendere umano. Occorre tener presente, tuttavia, la linea genetica del pensiero lonerganiano e rispetteremo pertanto lordine storico delle due opere fin qui citate.
2. Il prisma del comprendere in Conoscenza e Interiorit
Nella riflessione di Lonegan la ricerca sul comprendere non racchiusa in un unico quadro definitorio, essa assomiglia piuttosto a un prisma dalle molteplici facce. Linteresse per le dinamiche intellettive si svilupp vivacemente a livello filosofico e teologico con lo studio del pensiero di S. Tommaso. Fin dal 1943 B. Lonergan aveva avviato unarticolata e molto vigile ricerca per individuare lautentica posizione dellAquinate, al di l del groviglio di interpretazioni intellettualistiche che si erano affastellate sui suoi testi. Oggetto della ricerca fu il verbum, la parola interiore, ossia ci che viene immediatamente significato dalla parola esteriore 17 : le parole interiori, correlate a parole esteriori, sono oggetti di pensiero, senza per questo essere meramente soggettive, in quanto contraddistinte da riscontri oggettivi per la capacit che abbiamo di riferirci a ci che reale 18 . Non rientra nelleconomia del nostro contributo presentare larticolata ricerca effettuata da Lonergan sul concetto tomista di parola interiore 19 , ma ci preme richiamare due preziosi punti della sua nozione generale, che egli aveva fissato scandagliando nei testi di Tommaso 20 : latto di intelligere, di cui parla
15 Cf . Insight. Uno studio del comprendere umano, Prefazione dei Curatori, p.XXI. 16 implicito il riferimento a intelligentia. Va aggiunto che Lonergan impiegava questo termine con il significato di understanding, comprendere e quindi esso veniva a corrispondere a intelligere. Cf. Index of Latin and GreecK Words and Phrases, in Verbum, p.310; p.320. Peraltro intellectus designava sia la facolt di comprendere, sia labito di comprendere. 17 Conoscenza e Interiorit, p. 40. 18 Conoscenza e Interiorit, p.41. 19 Essa partiva dallanalizzare il verbum, parola interiore, per approdare al Verbum divinum e analizzare quindi la teoria trinitaria di S. Tommaso. 20 Conoscenza e Interiorit, pp.46-47. Ci riferiamo al sesto e al settimo punto. 6
Tommaso 21 , consiste nel comprendere, understanding; inoltre, la parola interiore della mente umana raggiungibile solo al termine di un processo di ricerca a carico dellintelletto che opera per comprendere; pertanto, finch non comprendiamo, nessuna parola interiore pu emergere, essa simultanea allatto di comprendere, ma ne anche distinta, essendone un suo prodotto. Laccanimento di Lonergan sullintelligere era ben motivato e mirato: la metafisica generale sfuggiva tali questioni, non poteva offrire alcuna risposta a riguardo; di qui lesigenza di percorrere la via della psicologia razionale introspettiva 22 .
2.1 Il comprendere tra intelletto e ragione
La ricerca sul Verbum pot ben decollare e svilupparsi in tutta la sua originalit sulla base della personale intenzione del Nostro che dichiar la sua ben delineata tesi: dobbiamo incominciare con il cogliere la natura dellatto di capire e di qui arriveremo ad affermare la natura delle parole interiori, la loro relazione al linguaggio e il loro ruolo nella nostra conoscenza della realt 23 . Latto di comprendere quindi loggetto primario da ricercare, ma ricercarlo comporta il saper afferrare la sua natura, quale chiave di apertura, per poter riuscire ad afferrare ed affermare la natura dei verba. Investigare la natura dellatto di comprendere porta a individuare le sue differenze, ossia a delinearne i tipi di operazioni che esso comporta; il primo tipo quello diretto, che propriamente linsight , in cui la mente scatta 24 e afferra lidea che faticava a trovare , come avvenne ad Archimede, che esplose nel gioioso grido delleureka; mentre il secondo tipo, indiretto, quello del comprendere che avviene allinterno di riflessioni ed pertanto riflessivo in quanto, facendo uso della ragione, giunger ad esprimere il giudizio. Il ragionamento, quale processo discorsivo della ragione, in S. Tommaso era direttamente relazionato allatto di comprendere, alla sua esperienza psicologica, che parte dallintelletto, si dispiega a livello razionale e si raccorda nuovamente con lintelletto, consentendoci di comprendere in modo diverso dallintellezione iniziale, raggiungendo anche nuovi oggetti di intellezione 25 . Il comprendere chiamato a progredire e questo avviene in sintonia con lo sviluppo umano: Questo progresso del comprendere la ragione, dal momento che questa per lintelletto ci che il movimento per la quiete 26 . Il paragone risulta particolarmente efficace nel contesto in cui collocato: Lonergan vuol denunciare il limite dei sillogismi manualistici e sventare lidentificazione tra ragionamento e
21 De Veritate ,q.4,a.2 ad 5m; De Potentia, q.8, a 1; q.9, a 5, Summa Theologiae, I, q.27,a.1 c. 22 Conoscenza e interiorit, p.49. Lesigenza non era per di tipo solo antropologico, la finalit era infatti squisitamente teologica: senza di questa non possibile conoscere limmagine creata della S. Trinit, come la concepiva S. Tommaso, cos come non possibile che un cieco conosca i colori. Idem. 23 Conoscenza e interiorit, p. 50. 24 Idem. Qui viene semplicemente richiamato il nome di Archimede , senza alcun riferimento allepisodio di cui fu protagonista: rispondere al quesito del re di Siracusa, Gerone, sullautenticit delloro della sua corona; lepisodio viene riportato nel Capitolo Primo di Insight.Uno studio del comprendere umano. interessante rilevare che gi diversi anni prima della composizione dellopera scritta nella prima met degli anni 50, Lonergan avesse ben avviato e delineato la sua riflessione sullintellezione, e avesse gi impiegato lesempio di Archimede. 25 Summa Theologiae,II-II, q.8, a.1 ad2m. Le parole dellAquinate sono chiare, ma sulla ratio terminatur ad intellectum potevano moltiplicarsi le interpretazioni. Merita confrontarsi con esso: Dicendum quod discursus rationis semper incipit ab intellectu et terminatur ad intellectum; ratiocinamur enim procedendo ex quibusdam intellectis, et tunc rationis discursus perficitur quando ad hoc pervenimus ut intelligamus id quod prius era ignotum. Il passo risulta particolarmente prezioso non solo per stabilire la relazione tra intelletto e ragione, ma per cogliere la portata dellintelligere e limportanza della consapevolezza delle differenti intellezioni nel processo conoscitivo. Lonergan ha premura di chiarire questo passo: il ritorno allintelletto, dopo che si attivata la ratio un ritorno critico e al tempo stesso un andare oltre i primi principi, che appartengono ad ogni ragionamento. Ci conferma che per S. Tommaso il ragionamento non viene proposto applicando testi di logica, ma facendo leva sullesperienza psicologica del conoscente. Cf. Conoscenza e Interiorit, p.93, nota28. 26 Conoscenza e Interiorit, p.92. 7
comprensione. Se il sillogismo impiegato solo a livello deduttivistico esso persegue una mera comprensione che si limita allambito ristretto delle premesse sillogistiche e alla necessaria conclusione finale; in questo senso non contribuisce allo sviluppo dellapprendimento e del pensiero, perch non prende in considerazione i dinamismi del procedimento razionale, che tendono a una diversa comprensione, quella di mettere in moto il pensiero, finch esso non raggiunga ununit sintetica di tutto ci che c da comprendere. Il comprendere, pertanto, non qualcosa che prefissato da leggi logiche, esso attivit del soggetto, strettamente inerente alla sua mente, e cos pure il ragionamento, che non pu prescindere dallesperienza psicologica che ogni soggetto ha del proprio comprendere. La dinamica conoscitiva tale che ragionamento e comprensione si rincorrano costantemente, e quello che Lonergan fa emergere la loro interazione: Il ragionamento non ha nella comprensione soltanto il suo punto di arrivo, ma anche il suo punto di partenza; se, infatti, non abbiamo gi capito qualcosa, non potremmo mai cominciare a ragionare 27 . Quanto stato detto fin qui consente di guardare al comprendere non come a un evento isolato, n allintellezione come a una sorta di monade leibniziana; vanno riconosciute le dinamiche processuali intercorrenti tra intelletto e ragione in ordine al comprendere, va quindi approfondita lanalisi sullintellezione.
2.2 Lintellezione in Aristotele.
Lonergan prese in seria considerazione i pensatori greci e in particolare Aristotele. Se Socrate aveva introdotto lingegnosa sollecitazione della domanda con la ben nota formula del che cos? per aiutare la gente a pensare, fu Aristotele che scorse i limiti di quella formula e negli Analitici Posteriori classific le domande secondo quattro tipi 28 aventi ciascuna uno specifico ruolo. Lonergan, a sua volta, acutamente rilev i limiti delle domande degli Analitici e al tempo stesso riconobbe la loro significativit, in ordine a ci che caratterizza lintellezione allinterno del processo conoscitivo, con lesempio delleclissi. Aristotele aveva affermato: se un uomo si trovasse sulla luna durante uneclissi, non si porrebbe la prima domanda se c uneclissi e neppure la seconda domanda che cos leclissi , perch le risposte sarebbero ovvie, ma vedrebbe la terra interporsi tra lui e il sole e afferrerebbe cos la causa e luniversale. Afferrare la causa avere non una visione oculare, ma unintellezione nei dati sensibili; afferrare luniversale produrre una parola interiore, un verbum, che esprime quellintellezione 29 . Il vedere e ci che viene visto appartengono allesperienza sensoriale che la circostanza ineliminabile per capire ci che sta determinando levento; eppure capire leclissi qualcosa di diverso dal semplice vedere. Questo ha a che fare con i sensibili che sono particolari (la luna, la terra, il suo movimento); capire leclisse implica infatti un atto intellettivo che coglie lintelligibile a partire dal sensibile, coglie cio la causa e con essa afferra l universale, riuscendo cos ad oltrepassare la visione degli occhi, per conquistarsi una visione intellettiva, in-sight, unintellezione, che verr espressa con un verbum, una parola interiore, verbum interius 30 .
27 Conoscenza e Interiorit, p.94. 28 I quattro tipi vengono schematicamente esemplificati cos: a) c X?; b) cos X?; c) X Y?, d) perch x y?. Conoscenza e interiorit, p. 50. 29 Conoscenza e Interiorit, pp.51-52. 30 In S. Tommaso il verbum interius viene anche denominato verbum cordis e verbum mentis, ma ci che, a livello antropologico, rilevante della parola interiore, con qualsiasi accezione venga chiamata, il suo non rimanere chiusa nellinteriorit, il rapporto che stabilisce con le parole esteriori, siano esse parlate, scritte, immaginate o significate. Conoscenza e Interiorit, p. 39. Le parole esteriori intanto hanno o possono avere un significato in quanto significano o possono significare le parole interiori e ci perch la parola interore causa efficiente di quella esteriore. Tuttavia, per S. Tommaso, ci non comportava una pedissequa corrispondenza, in quanto le parole 8
Lespressione quindi duplice: lintellezione viene espressa dalla parola interiore e la parola interiore viene espressa da quella esteriore; la parola interiore viene ad essere media tra lintellezione e la parola esteriore. Senza la parola interiore non saremmo in grado di parlare in modo appropriato, n di esprimere quello che abbiamo capito, cos come senza unintellezione le parole sarebbero totalmente vuote perch prive del verbum, e si ridurrebbero a meri suoni o si estinguerebbero. I dati sensibili facilitano il comprendere; di ci era convinto Aristotele, che si opponeva alla posizione idealistica platonica: per lo Stagirita, anche lo schiavo che non aveva studiato era in grado di risolvere un problema geometrico, grazie alla figura geometrica ben tracciata, che gli consentiva di avere unintellezione. Lonergan, da parte sua comment: Latto di capire balza fuori non appena i dati sensibili sono convenientemente disposti 31 . Va anche aggiunto, per, che i dati sensibili da soli non ci condurrebbero a comprendere se noi non riuscissimo ad afferrare innanzi tutto la causa, luniversale, e poi ad esprimerla coerentemente. Sono questi i punti fondamentali nellanalisi del comprendere condotta da Aristotele negli Analitici Posteriori, ma ad essa va unita quella presente nella Metafisica; qui che avviene una diversa lettura delle domande iniziali: il che cos? acquista il significato di perch?. La domanda che cos un uomo? si pu trasformare nella seguente: Perch ci che vedo e comprendo essere un corpo vivente, parlante ha quella particolare forma che lo rende un uomo?. Ancora, ci si pu chiedere: Che cos una casa? e trasformare la domanda in: Perch un insieme di mattoni, di pietre sono stati messi insieme con quelle modalit e hanno formato una casa? Aristotele mostra, cos, la necessit di pervenire alla causa formale 32 . Lonergan non pot che rilevare i limiti di Aristotele 33 , cos come ne mise in luce i meriti 34 .
2.3 Lintellezione in S. Tommaso
Le conquiste teoretiche di Aristotele, assunte e rielaborate, avevano consentito a Tommaso di riflettere sulla capacit penetrativa dellintelletto nelle cose. Aristotele aveva negato il primato dellintelletto nel conoscere le cose, esse dovevano infatti essere conosciute prima dai sensi, ma rilevante era il ruolo intellettivo di comprendere, di pervenire alla realt oggettiva. Aristotele pot affermarlo solo in modo generico; sar S. Tommaso ad approfondirlo con cura. Fermarsi al modo generico sottolinea con forza critica Lonergan costituisce per una questione di importanza capitale connessa con lanima ed quello che avviene attualmente quando, negando lanima, vi realmente la negazione delloggettivit dellintelligibile, really the denial of the objctivity of the intelligibile, e con essa vi la negazione del
esteriori variano, come avviene a livello linguistico, e solo le parole interiori, presenti nellintelletto, sono corrispondenti alla realt. Conoscenza e Interiorit,, p.41. 31 Conoscenza e Interiorit, p. 52. 32 Cf.Metaphyisica, A 77,988a 18ss; A 10 , 993a 11ss; Z,17,1041 a 9ss. Lonergan si premur di distinguere, come gi fecero gli scolastici, la causa formale delluomo, che lanima, dalla causa formale di ci che solo materiale, che la causa essendi, e aggiunse subito un rilievo antropologico-metafisico, correttivo di impostazioni erronee che scambiano la causa formale delluomo, la sua anima, per tutto luomo, quando invece essa solo una sua parte. 33 Da discepolo dellAquinate e da critico di Aristotele, Lonergan sgombra il campo da ogni possibile ambiguit. Sia la domanda che cos un uomo?, sia quella perch questo corpo un uomo? tendono a ricercare lillud quo aliquid est; occorre tuttavia differenziare: in relazione alla materia, la risposta alle suddette domande per la forma, ma in relazione al suppositum, che quanto viene dichiarato come ci che ha lessenza di uomo, la risposta per la quidditas, cio per quellessenza costituita dalla forma pi la materia 33 . Quidditas parola medievale (astratta) che esprime il quod quid est (concreto), questo intendeva corrispondere al to ti estin , cos come il quod quid erat esse intendeva corrispondere al to ti n einai . 34 il filosofo greco distinse tra forma ed essenza, bench equivalenti; ma soprattutto riusc a combattere i platonici, che rifiutavano lintellezione nel fantasma, cos come rifiutavano la derivazione delle essenze dallintellezione, in quanto le riferivano a un mondo noetico superiore. 9
comprendere, la negazione che si possa conoscere qualcosa oggettivamente 35 . Grazie alloggettivit dellintelligibile, vi loggettivit del comprendere e quindi dellintellezione, ma non va dimenticato che alloggettivit dellintelligibile perveniamo attraverso la nostra soggettivit. Tener ferma loggettivit dellintelligibile non tanto importante per cogliere in modo appropriato il termine intellezione, quanto il termine insight, che proprio per quanto stiamo dicendo non pu essere scambiato per intuizione. Dal punto di vista strettamente filosofico lintuizione pu essere sensoriale o intellettuale, ma linsight di Lonergan non nessuna delle due proprio per il valore dellintelligibile e della sua oggettivit, che viene colta a partire dalla realt, incontrandola dapprima nelle sue qualit sensibili. Lintelletto allora alle dipendenze dei sensi? Lonergan conferma tale dipendenza iniziale quale elaborazione preparatoria del suo oggetto, infatti lintelletto umano essenzialmente intelletto-in- processo o ragione 36 ; diversamente da quello angelico e da quello divino, ha infatti lampi dintellezione occasionali, occasional flashes of insight 37 ; per la suddetta dipendenza, non possiamo fare a meno di ragionare, di procedere gradualmente, attraverso tappe che vennero ben scandite da S. Tommaso 38 . Per Lonergan lintelletto umano pu essere solo un intelletto-in-processo, un processo che inizia dai sensi, sviluppa lintellezione nel fantasma 39 , e si avvia alla definizione; egli pertanto prende le distanze da Duns Scoto 40 , che riduceva latto di comprendere al rilevamento del nesso esistente tra vari concetti, accrescendo limportanza della concettualizzazione, che veniva quindi a prevalere sulla comprensione 41 . Per Lonergan, al contrario, non si pu fare a meno dellintellezione nel fantasma, ossia nellimmagine, nemmeno per i concetti astratti, come ben sapeva Euclide che risolse il problema della costruzione del triangolo equilatero su una data base AB, non appellandosi a concetti astratti, ma alla costruzione della figura geometrica, tracciando due cerchi centrati in A e in B che si intersecano. La necessit della loro intersecazione colta dallintellezione nel fantasma; il fantasma ineliminabile per lintelletto, l oggetto grazie al quale comprender qualcosa, e ci che compreso sempre compreso nel fantasma 42 . Concludendo I riferimenti allopera che ha tematizzato la parola interiore, non possiamo fare a meno di ricordare che la ricerca eseguita da Lonergan termina con capitolo intitolato Imago Dei 43 : nella nostra mente, secondo gli atti che le sono propri, presente limmagine della Trinit. Tale immagine non esclude i
35 Cf. Conoscenza e Interiorit, p.58 e Verbum, p. 34. Su questo punto vale la pena tradurre letteralmente recuperando il testo inglese che si esprime in termini espliciti di the denial of the objctivity of the intelligibile, rispetto allattuale versione italiana che riporta la negazione dellintelligibile. proprio loggettivit dellintelligibile, e non il semplice intelligibile, uno dei punti di forza della teoria della conoscenza di S. Tommaso che Lonergan condivise e assunse nella propria teoria conoscitiva. Loggettivit dellintelligibile una nozione chiave, come ben indica la nota editoriale, a cura di F. E. Crowe e R. Doran in Verbum, p. 256. 36 Conoscenza e Interiorit, p.69. 37 Verbum, p.45. 38 Le tappe si susseguono cos: a)lintelletto riceve dai fantasmi; -b) inizialmente assembla tutti i dati che riceve dai sensi e da cui emerger un ricordo; - c) da molti ricordi costituisce unesperienza; - d) da molte esperienze afferma un principio universale, da cui perviene a varie conclusioni e acquista dunque conoscenza. 39 Lintelletto fin dallinizio coinvolto in un atto ben preciso: The act of intellect with respect to phantasm is an insight. Verbum, p.67. 40 Cf. Conoscenza e Interiorit, pp. 63-64, nota 122. 41 Cos come vi sono I platonici e gli aristotelici, vi sono i concettualisti e gli intellettualisti e in particolare vi sono gli interpreti concettualisti e quelli intellettualisti dello Stagirita e dellAquinate. 42 Qui riteniamo necessario seguire direttamente il testo inglese. Ci che viene compreso non tanto il fantasma quanto ci che viene compreso in esso. Insight in (o into) phantasm espressione tipica di Lonergan. In a word, one cannot understand without understanding something; and the something understood, the something whose intelligibility is actuated, is in the phantasm. Verbum, p.42. 43 Da S. Agostino, De Trinitate, XII,6,4; XV,6,10 S. Tommaso aveva attinto tale espressione, che ripresent ed elabor nella Summa Theologiae 43 . Al di l delle varie differenze, su cui non possiamo soffermarci, va almeno detto che qui approda tutta la ricerca sul Verbum. 10
nostri atti, ma li richiede. Lonergan conferma, ancora una volta, la validit della ricerca di psicologia introspettiva, mostra la sua criticit verso il concettualismo e lessenzialismo, riesce a ben ancorare la sua riflessione filosofica sullintelletto a quella teologica, relativa allIpsum intelligere, e a confermare la rilevanza della via analogiae 44 .
3. Da Verbum a Insight.
Come compiere il passaggio dalla ricerca sul Verbum a quella di Insight? C nella prima opera qualche nucleo speculativo che possa agevolare questo passaggio e offrirci ulteriormente elementi caratterizzanti lantropologia di Lonergan? Non intendo riferirmi tanto a contenuti comuni, quanto individuare, inizialmente, la potenzialit dellopera Verbum rispetto ad Insight, una potenzialit che Lonergan avvert cos profondamente che non pot limitarsi a essa. Daltra parte che cosa c in Insight che possa ritenersi abbia portato a compimento Verbum? Tra le varie possibilit, riteniamo che l autoconoscenza dellanima, self-knowledge of soul 45 , allinterno del Capitolo secondo di Verbum, possa aiutarci. Gli uomini, diversamente dagli angeli e da Dio, non possono conoscersi attraverso una comprensione diretta e immediata della propria essenza; lanima umana una potenza intelligibile, ma perch possa essere compresa deve passare all'atto. Quando comprendiamo qualcosa, e ci avviene in ogni conoscenza scientifica abituale, non solo riusciamo a comprendere quel particolare oggetto scientifico, ma giungiamo anche a comprendere il nostro intelletto. Con meravigliosa coerenza Lonergan affermava: "Noi possiamo conoscere che cosa il comprendere comprendendo qualcosa e riflettendo sulla natura del nostro comprendere. () E, in verit, non possiamo avere alcuna conoscenza dei nostri intelletti se non riflettendo sui nostri stessi atti di capire" 46 . Aristotele aveva indagato sulla natura dell'intelletto che comprende e S. Tommaso eredit da lui il metodo di introspezione empirica, presentato da Lonergan nella sua unit antropologica e non meno nella sua dinamicit: il programma di Aristotele e di S. Tommaso non consiste nel considerare la visione oculare e nel concepire poi un'analoga visione spirituale da attribuirsi a una facolt spirituale chiamata intelletto (intellect). Al contrario, c' un processo di introspezione che scopre l'atto di intellezione (act of insight) nel fantasma (into phantasm) e la definizione come espressione dell'intellezione (expression of the insight), che quasi afferra l'intelletto nel suo movimento in avanti verso la definizione e all'indietro verso il senso, per la realizzazione concreta della definizione" 47 . La posizione di Lonergan ormai ben chiara: occorre focalizzare linsight nellintero processo che laccompagna. S. Tommaso, commentando Aristotele, arricch il testo di elementi metafisici e di altri tratti di psicologia introspettiva: tra essi, la distinzione tra l'esperienza consapevole dei nostri atti interni e il raggiungimento di una comprensione scientifica della loro natura, che si raggiunge con lo studio o impiegando discorsivamente la ragione. Anche nell'Etica Aristotele aveva indicato lauto-conoscenza come la capacit che abbiamo di percepire le nostre sensazioni (vedere, udire, ecc.), i nostri movimenti, il nostro
44 Il versante filosofico si coniuga con quello teologico.Rimane che ipsum intelligere analogo a capire; che Dio un infinito e sostanziale atto di capire; che, come il Padre Dio, il Figlio Dio, lo Spirito Santo Dio, ugualmente ciascuno lunico medesimo infinito e sostanziale atto di capire, tuttavia solo il Padre capisce come colui che esprime il Verbo 44 . Da teologo attento e profondo Lonergan mette poi in guardia sui limiti dellanalogia psicologica, essa d veramente unintelligenza pi profonda di ci che Dio, tuttavia non penetra fino al centro vero, lessenza di Dio, nella quale soltanto si pu contemplare la dottrina trinitaria nella sua piena intelligibilit; cogliere in senso proprio quid sit Deus la visione beatifica 44 . Conoscenza e Interiorit,p. 246. 45 Un libro che pu guidare a leggere Lonergan, focalizzando lauto-conoscenza il seguente: J. FLANAGAN, Quest for Self-Knowledge. An essay in Lonergans Philosophy, University of Toronto Press, Toronto 1997. 46 Conoscenza e Interiorit, p. 115. Per il riferimento a S. Tommaso: II De anima, lect. 11, 724. 47 Idem. 11
comprendere 48 ; quel che l Aquinate riusci a sviluppare fu unantropologia che integra la dimensione fisica con quella spirituale e Lonergan la richiam con una felice sintesi: "quando questa conoscenza in atto allora noi conosciamo noi stessi in quanto attuati dei nostri atti; infatti, non l'occhio che vede o l'intelletto che comprende, ma l'uomo vede grazie ai suoi occhi e comprende grazie al suo intelletto" 49 . L'uomo in grado di fare questa esperienza, ogni uomo lo . Quell ogni non ha un valore universale predeterminato a cui occorre sottostare in modo assoluto, quasi ci fosse un'unica anima per tutti gli uomini; S. Tommaso sempre sostenne il valore dell hic homo intelligit contro gli Averroisti. Il metodo introspettivo che Lonergan ha impiegato in Verbum ha assunto nella sua totalit la proposta dellAquinate: anima humana intelligit se ipsam per suum intelligere quod est actus proprius eius, perfecte demostrans virtutem eius et naturam 50 . Qui si trova la chiave per comprendere la psicologia di S. Tommaso: lAquinate riusc a trovare ed esprimere personalmente la chiave della psicologia di Aristotele, integrandola con la proposta di S. Agostino, e pertanto riusc a identificare lintelletto agente con la luce intellettuale, lumen animae nostrae: "La natura dell'intelletto agente e, in particolare, il paragone aristotelico dell'intelletto agente con la luce portano ad identificare l'intelletto agente con la causa immanente di quello che possiamo chiamare il lampo della comprensione, la luce della ragione" 51 . Leco dellinteriorit agostiniana viene , cos, assicurata nella psicologia introspettiva.
4.0 Nuovi sviluppi. Il soggetto che si appropria di s
Quando passiamo allopera del 1957 Insight. Uno studio del comprendere umano, nella sua Prefazione originale troviamo alcuni punti in cui possiamo cogliere in partenza la continuit con Verbum e al tempo stesso la carica innovativa di Insight. sul piano antropologico. A) Lonergan con la sua opera rivolge un appello allauto-conoscenza, nei termini di conquista di auto- consapevolezza e di auto-possesso: il problema relativo all auto-conoscenza cessa di essere semplicemente l'interesse individuale inculcato dal conosci te stesso impresso sullantico tempo greco. Esso acquista le dimensioni di una crisi sociale. Pu essere letto come il problema storico del ventesimo secolo. Se in tale bilancio devono prevalere l'intelligenza e la ragionevolezza umane, la responsabilit e la libert umane, allora esse devono essere convocate dall'ambito debole confuso dei fattori latenti e devono prorompere fuori nel pieno potere dell'auto- consapevolezza e dell'auto-possesso 52 . B) L'appello non procrastinabile, egli parla di "urgenza", "l'urgenza dell'appropriazione personale dell'autocoscienza razionale 53 . Il problema non solo di carattere individuale, ma sociale; propriamente il problema storico dell'et contemporanea; bench sia difficile da risolvere, va intrapresa una via in collaborazione, una via in cui "i collaboratori si muovono verso una personale appropriazione della loro autocoscienza razionale 54 . Lappropriazione non pu essere intesa come ideale semplicemente sentito o talora in parte constatato, esso va infatti intenzionalmente perseguito e conosciuto. Perch un uomo raggiunga lauto-appropriazione, non gli sufficiente essere empiricamente, intelligentemente e razionalmente conscio, egli deve conoscere che lo 55 .
48 ARISTOTELE, Etica, IX,9 (1170a 29-34. 49 Conoscenza e Interiorit, p.116. 50 Summa Theologiae , I, q.88,a.2 ad 3m; citato in Conoscenza e Interiorit, p.117. 51 Conoscenza e Interiorit, p.117. 52 Insigt. Uno studio del comprendere umano, p.XXXIV. 53 Idem. 54 Insigt. Uno studio del comprendere umano,, p. XXXV. 55 B. LONERGAN, Comprendere e Essere. Le Lezioni di Halifax su Insight, ed. it. a cura di N. Spaccapelo e S. Muratore, Citt Nuova, Roma 1993, p.272. 12
C) Il traguardo dell'autocoscienza razionale ben elevato , ma questo non significa che non possa essere raggiunto, proprio perch l autocoscienza ha i caratteri stessi del soggetto umano e pu essere investigata tanto a livello scientifico, quanto a livello metafisico, al di l di romanticismi, psicologismi, determinismi, estetismi. L auto-coscienza razionale un picco sopra le nubi. Intelligente e ragionevole, responsabile e libera, scientifica e metafisica, essa si pone al di sopra della spontaneit romantica e delle profondit psicologiche, del determinismo storico e dell'ingegneria sociale, del soggetto esistenziale turbato e dei simboli indecifrabili dell'artista e del modernista" 56 . D) La possibilit che ha l'uomo di pervenire alla scoperta della propria interiorit non rassicura sulla sua effettiva riuscita. Egli pu sempre accontentarsi del suo momentaneo stato, pu arrendersi allheideggeriano essere gettato nel mondo, senza trovare altre risposta alla sua vita. "Se allora egli riconosce se stesso come di fatto, non pu conoscere pi che l'essere stato gettato nel mondo per essere afflitto con domande a cui non risponde e con aspirazioni che non soddisfa. Infatti il paradosso dell'uomo che ci che egli per natura molto meno di quanto possa divenire; ed la tragedia dell'uomo che la verit, che lo ritrae come attualmente , possa discendere come una cortina di ferro a frustrare ci che avrebbe voluto e potuto essere" 57 . Il paradosso sempre operante; realisticamente vanno analizzati gli atti allinterno dei processi umani.
4.1 Il realismo dei processi umani
Lintellezione, come atto personale, non pu prescindere da domande che il soggetto si pone domande per intelligenza, domande per comprendere grazie al desiderio di conoscere che lo contraddistingue. Questo desiderio distaccato e disinteressato nel senso che non persegue scopi individualistici o narcisistici ed un operatore dello sviluppo intellettuale in quanto diretto verso conoscenze ulteriori, orientato verso lignoto noto 58 . un desiderio intellettuale che va oltre i dati sensibili, ed denominato da Lonergan eros della mente; non qualcosa che sopraggiunge in alcuni momenti e di cui si po fare a meno per conoscere, poich Senza di esso non sorgerebbe alcuna domanda, alcuna ricerca, alcuna meraviglia 59 . Il dinamismo del desiderio di conoscere conduce il soggetto allintellezione. Vi sono cinque elementi che la caratterizzano: - a) essa si presenta liberatrice dalla tensione accumulata nella ricerca, a partire dalle domande;- b) sopraggiunge in modo improvviso;- c) non connessa a circostanze esterne ma alle condizioni interne, personali del soggetto;- d) essa si pone tra ci che concreto e ci che astratto;- e) entra a far parte abitualmente della mente del soggetto 60 . A questo punto c chi potrebbe quasi considerare Lonergan un idealista ad oltranza per la sua ampia e approfondita attenzione per le intellezioni, ma egli fu un realista e per di pi un realista critico, il suo realismo lo porta immediatamente a riconoscere che non vi sono soltanto i processi dinamici delle intellezioni, ma ve ne sono anche altri opposti che sono quelli del fraintendimento e della fuga dal comprendere 61 , risultanti da uno sviluppo incompleto del soggetto che non impiega intelligentemente e ragionevolmente intelligenza e ragione.
56 Insight. Uno studio del comprendere umano, p. XXXII. 57 Insight . Uno studio del comprendere umano, p. XXXII. 58 Insight . Uno studio del comprendere umano, p. 673. 59 Insight . Uno studio del comprendere umano, p. 124. Si devono alleros della mente il rigore della ricerca scientifica e la sua imparzialit. 60 Insight . Uno studio del comprendere umano, p.38. 61 Insight . Uno studio del comprendere umano, p. 6. 13
Lopera Insight non solo un libro scritto; nellintenzione dellAutore una campagna contro la fuga del comprendere 62 , contro la fuga dallintellezione. Proprio come lintellezione pu essere desiderata, cos anche pu essere non voluta. Oltre allamore per la luce, pu esserci un amore per le tenebre 63 . Tale fuga non ha risultati solo nellimmediato, in quanto pu arrivare a bloccare le intellezioni, il comportamento degenera in forme non intelligenti fino a provocare il declino delle condizioni in cui versa la persona. Il declino non solo un individuale ripiegamento della persona su se stessa o unapatia che riguarda l individuo, esso pu esprimersi anche in forma antisociale; da profondo conoscitore del soggetto umano Lonergan denuncia i rischi provenienti da situazioni di declino: Lattivit umana si adagia in una routine decadente e liniziativa diviene il privilegio della violenza 64 . Come ogni altro tumore, anche il tumore della fuga del comprendere va rimosso 65 ed auspicabile che questo avvenga senza che siano danneggiati o addirittura distrutti i vitali organi dellintelligenza. La fuga dal comprendere pu espandersi fino a irretire unintera comunit, come pu anche intaccare una civilt, facendola divenire il dominio dellintelligibile. Come uscirne? Lonergan non ha dubbi a riguardo: occorre ripartire dal comprendere, sollecitando le domande su che cosa esso sia e questo comporta anche interrogativi sulle dinamiche del flusso di coscienza che possano promuovere e sostenere le intellezioni; daltra parte occorre prestare attenzione a tutto ci che interferisce, che pu generare fraintendimento. Non a caso lopera Insight stata scritta non come un trattato sul comprendere umano, ma per assistere il lettore nelleffettuare unappropriazione personale della concreta dinamica struttura immanente e ricorrentemente operativa nelle sue proprie attivit cognitive 66 . Latto di comprendere stato teorizzato da vari filosofi, ma in Lonergan esso si afferma come un atto sempre personale; infatti il conoscente che suscita il suo grande interesse e non tanto il conosciuto, quale insieme di conoscenze codificate. il soggetto che chiamato a perseguire la struttura conoscitiva dinamica () la struttura appropriata personalmente del proprio sperimentare, della propria ricerca intelligente e delle proprie intellezioni, della propria riflessione critica e del proprio giudicare e decidere 67 . I benefici dellintellezione si avvertiranno non solo a livello conoscitivo, ma anche a livello applicativo- pratico e per ogni altro tipo di attivit intelligente. Con attenzione critica Lonergan spiega che cosa voglia dire essere pratici: non si tratta di seguire norme o criteri pratici, esterni e dati da altri, ma si tratta personalmente di fare la cosa intelligente 68 .
4.2 Il traguardo dellintellezione nellintellezione
Lauto-appropriazione non pu essere raggiunta in breve, essa richiede tempo e fatica personale, non solo mira allo sviluppo del soggetto, ma allo sviluppo del soggetto allinterno del soggetto stesso. Anche in relazione allopera Insight, Lonergan esplicita il suo traguardo, quasi immedesimandosi nella fatica che il
62 Insight . Uno studio del comprendere umano, , p.9. 63 Insight . Uno studio del comprendere umano,,p. 263. una vera e propria deformazione che non momentanea. Non solo non si vuole unintellezione in un dato momento, ma si escludono anche le domande ulteriori che potrebbero sorgere da essa o da altre intellezioni. A lungo andare la fuga dallintellezione comporta una fuga dai contesti umani sociali, un rifugiarsi nella fantasia fino allisolamento, per lincapacit di misurarsi con le intellezioni degli altri e di sottoporre le proprie intellezioni alla valutazione di soggetti differenti. 64 Insight . Uno studio del comprendere umano, p.9. 65 Idem. 66 Insight . Uno studio del comprendere umano, p.14. Nel presentare questa sua opera in un ciclo di lezioni tenute ad Halifax nel 1958, Lonergan disse tra le prime cose: Insight pu essere descritto come un insieme di esercizi per mezzo dei quali si spera possibile raggiungere lauto-appropriazione. Comprendere e essere, p.22. 67 Insight . Uno studio del comprendere umano,p.16. 68 Insight . Uno studio del comprendere umano, p.8. 14
lettore dovr compiere: il nostro traguardo lintellezione nellintellezione e quel traguardo raggiunto in quanto lintellezione che cercata sorge da una serie differenziata di intellezioni illustrative. Le intellezioni illustrative, per, devono essere elementari 69 . Lelementarit di partenza va a tutto vantaggio della consapevolezza che accompagna le varie operazioni del processo conoscitivo, che immanente negli atti conoscitivi 70 e tale consapevolezza espressa da Lonergan in termini di coscienza, articolata nei tre livelli di: coscienza empirica (quella delle nostre esperienze legate ai sensi), coscienza intelligente (connessa alla nostra capacit di comprendere), coscienza razionale (si sviluppa con la riflessione che conduce al giudizio). In particolare, il secondo livello di coscienza comprensivo di vari momenti: vi sono le domande per comprendere, c' lo sforzo espresso con vari tentativi, vi l'intellezione per se stessa, la soddisfazione della comprensione raggiunta, la formulazione di ci che stato compreso. Va subito aggiunto che intanto vi l'operativit dell'intelligenza in quanto vi intelligibilit delle cose da conoscere: "Intelligenza e intelligibilit sono il diritto e il rovescio del secondo livello del conoscere: l'intelligenza cerca strutture intelligibili nelle presentazioni e rappresentazioni; afferra tali strutture nei suoi momenti di interazione; utilizza tale afferrare nelle sue formulazioni e in operazioni ulteriori ugualmente guidate da intellezioni" 71 . L'intellezione, al centro del processo conoscitivo, non destinata a essere singola, ma ad accumularsi con tutte le altre intellezioni di cui il soggetto capace e laccumulazione di intellezioni avverr sempre allinterno del processo: Il bambino vorrebbe capire tutto subito. Non sospetta che c' una strategia nell'accumulazione delle intellezioni, che la risposta a molte domande dipende dalle risposte ad altre domande ancora, che abbastanza spesso l'attenzione a queste altre domande sorge solo dall'intellezione secondo cui, per affrontare domande interessanti, si deve iniziare da quelle assolutamente non interessanti" 72 . In tutti i soggetti umani vi uno spirito di ricerca che si attiva fin dalle domande dell'infanzia; nel corso della vita si formano spontaneamente accumulazioni di intellezioni, che sono tra loro connesse; le accumulazioni non sono infatti semplici immagazzinamenti, ma costituiscono reti di intellezioni che interagiscono fra loro e che al tempo stesso si aprono alla dinamicit del processo.
4.3 La centralit dellinsight e loriginalit del metodo adottato.
Nella seconda Prefazione di Insight. Uno studio del comprendere umano, Lonergan sottolinea la centralit dellintellezione nel processo del conoscere al tempo stesso essa travalica il particolare oggetto che si sta conoscendo per guadagnare un traguardo conoscitivo ben superiore: la sua funzione nell'attivit cognitiva cos centrale che afferrarla nelle sue condizioni, nel suo funzionamento e nei suoi risultati conferire una fondamentale per quanto sorprendente unit all'intero campo dell'umana ricerca e dell'umana opinione" 73 . Qualsiasi ruolo si svolga e a qualsiasi condizione si appartenga (matematici, scienziati, linguisti, storici, filosofi, artisti o persone di senso comune) l'intellezione non pu non essere cercata, non pu non presentarsi in ogni peculiare ambito come l'atto dell'intelligenza organizzatrice che accade nella coscienza e appartiene all'esperienza di ogni soggetto umano 74 .
69 Insight . Uno studio del comprendere umano, p.25 70 Insight . Uno studio del comprendere umano, p.424. Appartiene al Capitolo undicesimo, intitolato Auto- affermazione del conoscente. 71 Insight. Uno studio del comprendere umano, p. 425. Nel terzo livello conoscitivo il diritto e il rovescio sono ragionevolezza e fondatezza. 72 Insight . Uno studio del comprendere umano, p.244. 73 Insight . Uno studio del comprendere umano, p.3. Lopera Insight suddivisa in due Parti, Intellezione in quanto attivit (Parte prima) e Intellezione in quanto conoscenza (Parte seconda). 74 Insight . Uno studio del comprendere umano, p. 4. 15
Proprio allinterno di un capitolo sul senso comune, Lonergan, affrontando varie questioni relative ad esso, puntualizza il metodo che aveva adottato nella sua ricerca sul comprendere, in ordine a quel particolare evento che l'intellezione e che appartiene a ogni soggetto umano. Egli sente l'esigenza di chiarire loriginalit del suo metodo: "il nostro metodo non stato il metodo della scienza empirica, che ricava i suoi dati dal campo delle presentazioni sensibili. Comunque, abbiamo avuto occasione di parlare di un metodo empirico generalizzato che sta ai dati di coscienza come il metodo empirico sta ai dati di senso" 75 . Il metodo proposto da Lonergan non ristretto solo a particolari ambiti o a particolari saperi, si appella direttamente ai dinamismi della coscienza umana, ai livelli della sua differenziazione e pone quindi la base per ogni altro metodo particolare, a partire dallesperienza umana. Non a caso il Nostro ha rivolto l'attenzione a varie forme di esperienza (biologica, artistica, drammatica, intellettuale), cos come si servito del pensiero matematico e di quello scientifico, per offrire lesemplificazione di casi particolari in cui viene attuata la forma intellettuale di esperienza. Il metodo non pu chiudersi sul soggetto singolo, esso auspica il confronto, le relazioni con altri soggetti. "Il metodo generalizzato deve essere in grado di trattare, almeno globalmente non soltanto i dati entro una singola coscienza, ma anche le relazioni fra differenti soggetti coscienti, tra soggetti coscienti e il loro contesto o ambiente, e tra la coscienza e la sua base neurale" 76 ; di qui l'accoglienza della dialettica con il dispiegarsi di principi che possono essere tra loro collegati come possono risultare anche opposti, con il risultato aggiuntivo di promuovere un atteggiamento critico. Infine, non si tratta di occuparsi esclusivamente della mente umana nelle sue funzioni e attivit, coltivando un punto di osservazione esterno, quale pu essere quello scientifico; infatti, lintellezione atto dellintelletto con cui il soggetto organizza il proprio conoscere e coglie le varie relazioni nel processo conoscitivo pu portare ad unintellezione nellintellezione 77 , pu far maturare una conoscenza nella conoscenza. Se cogliendo le relazioni si perviene al significato, con lintellezione nellintellezione si raggiunge il significato di significato 78 e ci rivela i carattere unificante e sintetico dellintellezione 79 .
5. Rilievi conclusivi Lintellezione stata un punto cruciale dellantropologia di Lonergan, che si appella al soggetto umano per proporgli un programma che riguarda il suo presente, ma non meno riguarda l avvenire storico dellumanit. Lonergan non solo argoment sul comprendere umano, sullintellezione, ma sul conoscente, sul suo processo conoscitivo, sulle dinamiche che lo costituiscono come conoscente e che lo portano, se compiutamente attivate, alla sua auto-affermazione. Questa una legge immanente 80 , a partire dal giudizio di fatto che ogni conoscente pu formulare sulla realt di stesso; lalternativa il negarla, il non conoscere nulla. Dire legge immanente non significa pensare a una norma che spinga tacitamente, obbligatoriamente allinsight, il soggetto rimane sempre profondamente libero, costante infatti il richiamo alla coscienza, alla consapevolezza del soggetto nei propri atti conoscitivi, alla coscienza che si
75 Insight . Uno studio del comprendere umano, pp.328-329. 76 Insight. Uno studio del comprendere umano, p. 329. 77 Insight . Uno studio del comprendere umano Ibidem, p.4 78 Insight . Uno studio del comprendere umano, p.8. 79 Essa stessa sintetica e a priori, per non a guisa delle sintesi a priori di Kant. La priori dellintellezione motivato dal fatto che il soggetto passa attraverso le esperienze sensibili, ma non si ferma ad esse, perch ha gi capacit intellettive che impiegher a partire dallunificazione dei dati che in grado di spiegare e organizzare. Ecco, dunque, che emerger, a livello filosofico, la possibilit di unificare e organizzare tutto ci che viene conosciuto in ogni campo con una riflessione filosofica che far spazio una metafisica del tutto particolare perch avr il carattere della verificabilit. 80 Insight . Uno studio del comprendere umano, p.432. 16
differenzia a vari livelli, affermandosi come coscienza empirica, intelligente e razionale. La conquista del comprendere affascinante, ma comporta anche la relazione alla realt, al mondo, ai fatti e quindi laccoglienza delle ulteriori domande per riflessione. Con il realismo che lo contraddistingue, Lonergan afferma: Inevitabilmente, la conquista del comprendere interrotto dal controllo del giudizio. Lintelligenza pu essere un purosangue trionfante nella corsa, ma c il fantino sulla sua groppa e senza il fantino il migliore dei cavalli una povera scommessa 81 . Se lintellezione non pu prescindere dalla libert del soggetto, e quindi dal suo intelletto e dalla sua volont, il problema che contestualmente affiora quello etico e quindi quello assiologico, ma qui ci fermiamo, perch andremmo oltre la tematica affidataci. Accenniamo soltanto che nel Capitolo diciottesimo, intitolato La possibilit dell'etica", dopo aver tematizzato la nozione del bene e la nozione di libert, il Maestro canadese affronta il problema della liberazione 82 . Riteniamo tale problema particolarmente significativo per cogliere un tratto dell'antropologia di Lonergan che guarda al soggetto umano nella sua condizione storica e nel suo sviluppo 83 ; esso ci sembra anche paradigmatico del problema educativo nella sua complessit, a partire dal valore che ha latto di comprendere. Scoprire linsight, lintellezione nellaccezione lonerganiana potr offrire la possibilit di progettare e realizzare nuovi percorsi per leducazione, a partire da nuove consapevolezze degli educatori e degli insegnanti 84 , comportanti scelte metodologiche riguardanti le loro attivit e quelle dei loro allievi.
81 Insight. Uno studio del comprendere umano, p.434. 82 Insight. Uno studio del comprendere umano, pp. 787 ss. 83 Certamente nel problema della liberazione sono coinvolti non soltanto i soggetti in et evolutiva, ma tutti i soggetti umani in ogni et della loro vita. 84 Sono consapevolezze che riguardano anche il dibattito epistemologico e il dibattito sulla coscienza. A questo proposito potranno venire incontro al lettore i seguenti studi: A. BEARDS, Insight and Analysis. Essay in Applying Lonergans Thought, The Continuum International Publishing Group, New York- London 2010; R. FINAMORE, Ritratti e prospettive speculative per una razionalit aperta, dialogica e creativa, in C.Taddei Ferretti (Ed.), Scienza cognitiva. Un approccio interdisciplinare, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2011, pp.203-244.