Bob Black
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delle loro conclusioni riguardo al lavoro, malgrado il rilievo che esso assume nella vita di tutti noi. Fra di loro
cavillano sui dettagli. Sindacati e imprenditori concordano sul fatto che sia necessario per noi vendere tempo
della nostra vita in cambio della sopravvivenza, bench
poi contrattino sul prezzo. I marxisti pensano che dovremmo essere diretti da burocrati; gli ultraliberali da
uomini daffari; le femministe non si pongono il problema di quale forma assuma il comando, fin tanto che
i dirigenti sono donne. Questi mercanti di ideologie mostrano chiaramente un notevole disaccordo su come dividersi i benefici del potere; ma assolutamente chiaro
che nessuno di essi ha nulla da obiettare sul potere in
quanto tale, e che tutti costoro vogliono che noi continuiamo a lavorare.
Vi starete forse chiedendo se io stia scherzando o
parlando seriamente: luno e laltro. Essere ludici non
vuol dire essere ridicoli. Il gioco non necessariamente
unattivit frivola, sebbene essere frivoli non significhi
essere futili: molte volte necessario prendere seriamente ci che appare frivolo. Mi piacerebbe che la vita
fosse un gioco, ma che la posta in gioco fosse alta. Voglio continuare a giocare per sempre.
Lalternativa al lavoro non solo lozio. Essere ludici
non essere quaaludici. Per quanto apprezzi grandemente il piacere del sonnecchiare, questo non mai cos
appagante come quando fa da pausa rispetto ad altri
piaceri e distrazioni. Non che io promuova quella valvola di sfogo regolata dal tempo chiamata tempo libero: lungi da me. Il tempo libero il non-lavoro che
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del tutto fuorviante chiamare il nostro sistema democrazia, capitalismo o meglio ancora industrialismo,
ma i termini pi appropriati sarebbero fascismo di fabbrica e oligarchia dufficio. Chiunque dica che queste
persone sono libere o mente o uno sciocco. Tu sei
quello che fai: se fai un lavoro noioso, stupido, monotono, hai buone probabilit di diventare noioso, stupido
e monotono anche tu. Il lavoro la migliore spiegazione
per lo strisciante incretinimento da cui siamo circondati,
ancor pi dei pur potenti meccanismi di istupidimento
messi in atto dalla televisione e dal sistema di istruzione.
Persone irreggimentate da tutta una vita, sospinte dalla
scuola al lavoro, ingabbiate nella famiglia allinizio della
loro vita e in una casa di cura alla fine, non possono che
essere assuefatte alla gerarchia e mentalmente schiave.
Ogni loro inclinazione allautonomia risulta talmente
atrofizzata che la paura della libert in queste persone
una delle poche fobie razionalmente fondate. Esse trasferiscono laddestramento allobbedienza a lavoro nelle
famiglie che si creeranno, riproducendo cos il sistema
in pi di una maniera, nellambito della politica, della
cultura, e in ogni altro campo di attivit. Una volta che
la vitalit delle persone sia stata loro sottratta nellambito
del lavoro, molto probabile che costoro si sottometteranno alla gerarchia e alla saggezza degli esperti in ogni
situazione. Ci sono abituati.
Siamo cos immersi nel mondo del lavoro che non
ci rendiamo completamente conto di quanto esso determini la nostra esistenza. Dobbiamo cos affidarci a
osservatori esterni daltri tempi e di altre culture, se vo18
sentanti che sono stati capaci di illuminare gli antropologi occidentali. I Kapauku della Nuova Guinea Occidentale, secondo Posposil, possiedono una concezione
della vita come equilibrio e, coerentemente a essa, lavorano solo a giorni alterni, essendo il giorno del riposo
destinato a riguadagnare le energie perdute e la salute.
I nostri antenati, ancora fino al XVIII secolo, quando
gi si erano inoltrati lungo il cammino che ha portato
alla nostra difficile situazione attuale, erano almeno
consapevoli di ci che noi abbiamo dimenticato, e cio
del lato oscuro dellindustrializzazione. La loro religiosa
osservanza del Luned Santo che rendeva di fatto
la settimana di cinque giorni, 150-200 anni prima della
sua instaurazione per legge era la disperazione dei primissimi proprietari di industria. Fu necessario molto
tempo prima che essi accettassero di sottomettersi alla
tirannia della campanella, che precedette il timbracartellino. Furono anzi necessarie una o due generazioni
perch gli adulti maschi venissero sostituiti da donne
abituate allobbedienza e da bambini che potevano essere plasmati per accomodare le necessit dellindustria.
Perfino i contadini sfruttati nellancien rgime riuscivano
a strappar via una considerevole quantit di tempo al
lavoro che prestavano per i loro proprietari terrieri. Secondo Lafargue, un quarto del calendario dei contadini
francesi era dedicato alle domeniche e alle festivit, e i
dati desunti da Chayanov relativamente ai villaggi della
Russia zarista, una societ quasi per nulla progressista,
mostrano analogamente che i contadini dedicavano al
riposo un quarto o un quinto dei loro giorni. Control21
non ha occasione di esercitare la sua capacit di comprensione Generalmente diventa stupido e ignorante
come solo un essere umano pu diventare. Qui, in
queste poche aspre parole, sta la mia critica del lavoro.
Bell, scrivendo nel 1956, nellEt doro dellimbecillit
di Eisenhower e dellautocompiacimento americano, gi
avvertiva il malessere disorganizzato e non organizzabile che si sarebbe manifestato dagli anni 70 in poi; quel
malessere che nessun orientamento politico in grado
di controllare, e che stato identificato nel rapporto Il
lavoro in America redatto dal Dipartimento per la Salute,
lIstruzione e il Benessere; quel malessere da cui non si
pu trarre alcun vantaggio e che viene dunque ignorato.
Tale problema la rivolta contro il lavoro. Esso non
compare negli scritti di alcun economista del laissez-faire
Milton Friedman, Murray Rothbard, Richard Posner
poich, per dirla come gli eroi di Star Trek, un problema che non quadra.
Se queste obiezioni, nutrite dallamore per la libert,
non riescono a persuadere gli umanisti a compiere una
svolta utilitaristica o anche paternalistica, ve ne sono
altre delle quali essi non possono non tener conto. Prendendo a prestito il titolo di un libro, dir che il lavoro
pericoloso per la salute. Il lavoro anzi un assassinio di
massa, un genocidio. Direttamente o indirettamente, il
lavoro uccider la maggior parte delle persone che legge
queste righe. Ogni anno in questo paese, tra i 14.000 e i
25.000 lavoratori vengono uccisi sul lavoro. Oltre 2 milioni rimangono invalidi. Dai 20 ai 25 milioni restano feriti ogni anno. E queste cifre si basano su di una stima
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Stati socialisti di quanto non lo sia qui. Migliaia di lavoratori russi sono stati uccisi o feriti durante la costruzione della metropolitana a Mosca. Le voci su disastri
nucleari verificatisi nellUnione Sovietica, e passati sotto
silenzio, fanno sembrare Times Beach e Three Mile Island semplici esercitazioni di allarme aereo per scuole
elementari. Daltro canto, la deregolamentazione, ora
di moda, non servir a molto, anzi probabilmente peggiorer la situazione. Dal punto di vista della salute e
della sicurezza, e non solo, il lavoro ha mostrato il suo
lato peggiore proprio nel periodo in cui leconomia si
avvicinava di pi al modello del laissez-faire.
Storici come Eugene Genovese analogamente a
quanto affermavano gli apologeti della schiavit prima
della guerra di secessione hanno sostenuto in maniera
persuasiva la tesi secondo la quale i dipendenti delle fabbriche negli stati del Nord America e dellEuropa vivevano in condizioni assai peggiori di quelle degli schiavi
nelle piantagioni del Sud.
Nessuna riorganizzazione dei rapporti tra burocrati
e uomini daffari pu cambiare qualcosa per quanto concerne la produzione. Limposizione di misure coercitive,
o anche solo lapplicazione della piuttosto vaga normativa vigente, che in teoria lOSHA potrebbe imporre,
comporterebbero probabilmente il blocco delleconomia. Sembra che i tutori dellordine apprezzino ci, poich finora non hanno nemmeno tentato di inasprire i
controlli sui trasgressori.
Quello che ho detto finora non dovrebbe suscitare
grandi opposizioni. Molti lavoratori sono stufi del lavoro.
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Si manifestano forti e crescenti tassi di assenteismo, dimissioni, furti e sabotaggi compiuti dai dipendenti, scioperi selvaggi e generali frodi sul lavoro. Ci pu
significare che vi sia un movimento verso un rigetto cosciente, e non solo viscerale, del lavoro. Eppure, il sentimento prevalente e universalmente diffuso sia tra i
padroni e i loro agenti, che tra i lavoratori stessi, che
il lavoro stesso sia inevitabile e necessario.
Non sono daccordo. possibile fin dora abolire il
lavoro e sostituirlo, nella misura in cui sia finalizzato a
scopi utili, con una molteplicit di diverse attivit libere.
Al fine di abolire il lavoro necessario procedere lungo
due direzioni, una quantitativa e laltra qualitativa. Per
quanto riguarda il lato quantitativo, dobbiamo ridurre
enormemente la quantit complessiva di lavoro che si
svolge. A tuttoggi la maggior parte del lavoro inutile,
o peggio che inutile, e noi semplicemente dobbiamo liberarcene. Daltra parte e penso che qui stia il nodo
cruciale di tutta la questione e il nuovo punto di partenza per il movimento rivoluzionario dobbiamo
prendere il lavoro utile rimasto e trasformarlo in una
piacevole variet di passatempi simili al gioco e allartigianato, indistinguibili cio da altri gradevoli passatempi, salvo che per essi si d il caso che generino un
utile prodotto finale. Di sicuro ci non li renderebbe
per questo meno allettanti. Tutte le barriere artificiali
dei rapporti di potere e di propriet verrebbero allora
meno. La creazione potrebbe diventare ricreazione, e
noi tutti potremmo cessare ogni diffidenza gli uni verso
gli altri.
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cio il settore dei servizi, stia crescendo, mentre il settore secondario (lindustria) sia stagnante, e il settore
primario (lagricoltura) sia sul punto di scomparire.
Poich il lavoro non necessario se non per coloro ai
quali esso assicura il potere, i lavoratori vengono trasferiti da occupazioni relativamente utili ad altre relativamente inutili, in quanto questa misura garantisce
lordine pubblico. Qualsiasi cosa meglio del non far
nulla. Questo il motivo per cui non puoi semplicemente andare a casa, anche se hai finito presto il tuo lavoro. Vogliono il tuo tempo, in misura sufficiente da farti
loro, anche se della maggior parte di quel tempo non
sanno che farsene. Altrimenti perch la settimana lavorativa media sarebbe diminuita appena di qualche minuto negli ultimi cinquantanni?
E ora passiamo ad applicare il nostro coltello da macellaio anche al lavoro produttivo stesso. Non pi produzioni belliche, energia nucleare, cibo spazzatura,
deodoranti per ligiene intima femminile e, soprattutto,
nessuna pi industria automobilistica di cui parlare. Una
Stanley Steamer o una Model-T doccasione possono
andare bene, ma lautoerotismo da cui dipendono lazzaretti come Detroit e Los Angeles fuori questione.
Senza neanche muovere un dito, abbiamo gi virtualmente risolto la crisi energetica, la crisi ambientale e
svariati altri problemi sociali senza soluzione.
Infine, dobbiamo abolire ci che rappresenta di gran
lunga loccupazione pi diffusa, quella con lorario pi
lungo, il compenso pi basso, e con alcuni dei compiti
pi noiosi che sia dato vedere. Mi riferisco alle casalinghe,
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quelle che svolgono i lavori domestici e crescono i bambini. Con labolizione del lavoro salariato e con il raggiungimento della piena disoccupazione, mineremo la
divisione sessuale del lavoro. La famiglia nucleare cos
come la conosciamo costituisce un inevitabile adattamento alla divisione del lavoro imposta dal moderno
lavoro salariato. Che ci piaccia o meno, per come le cose
sono andate da uno o due secoli a questa parte, risulta
razionale, dal punto di vista economico, che luomo si
guadagni il pane; che la donna faccia un lavoro di merda
per offrirgli un rifugio in un mondo senza cuore; e che
i bambini vengano fatti marciare verso quei campi di
concentramento per giovani chiamati scuole, in
primo luogo per allontanarli dalle braccia della mamma,
tenendoli comunque sotto controllo, e secondariamente
per far loro acquisire la consuetudine allobbedienza e
alla puntualit cos necessaria ai lavoratori. Se vuoi liberarti dal patriarcato, devi sbarazzarti della famiglia nucleare, il cui lavoro sommerso non pagato, come
afferma Ivan Illich, rende possibile il sistema-lavoro che
ne rende necessaria lesistenza. Parte integrale di questa
strategia pacifica labolizione dellinfanzia e la chiusura
delle scuole. In questo paese ci sono pi studenti a
tempo pieno che lavoratori a tempo pieno. Abbiamo
bisogno dei bambini come insegnanti, e non come studenti. Essi possono dare un grosso contributo alla rivoluzione ludica perch meglio degli adulti sanno come
si gioca. Adulti e bambini non sono identici, ma potrebbero diventare uguali attraverso linterdipendenza. Solo
il gioco pu colmare il gap generazionale.
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che gli individui facciano le cose che amano fare, sufficiente estirpare le irrazionalit e le deformazioni che
minano queste attivit nel momento in cui vengono ridotte a lavoro. A me, per esempio, piacerebbe impegnarmi un po (non troppo) nellinsegnamento, ma non
voglio avere a che fare con studenti costretti a stare l,
e non voglio leccare i piedi a qualche patetico pedante
per ottenere un incarico di ruolo.
In secondo luogo, vi sono cose che le persone amano
fare di tanto in tanto, ma non troppo a lungo, e di certo
non per tutto il tempo. Pu essere gradevole fare il mestiere di baby-sitter per qualche ora, in modo da godere
della compagnia dei bambini, ma non cos gradevole
come lo per i loro genitori. I genitori, nondimeno, apprezzano moltissimo la libert temporanea che tu con il
tuo lavoro hai donato loro, ma diventano ansiosi se rimangono lontani dalla loro prole troppo a lungo. Sono
queste differenze tra gli individui che rendono possibile
una vita di libero gioco. Lo stesso principio pu essere
applicato a molti altri campi di attivit, e soprattutto a
quelli primari. Allo stesso modo molte persone si divertono a cucinare quando lo possono fare davvero a loro
piacimento, ma non quando devono fare rifornimento
a corpi umani per lavoro.
In terzo luogo ma le altre considerazioni sono di
pari importanza alcune cose che sono sgradevoli se
fatte da soli, o in un ambiente spiacevole, oppure agli
ordini di un padrone, diventano piacevoli, almeno per
qualche tempo, se tali circostanze vengono modificate.
Probabilmente questo vero, in qualche misura, per
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tutti i lavori. Le persone possono mettere a frutto la propria ingegnosit, altrimenti sprecata, trasformando in
gioco le fatiche meno allettanti, nel miglior modo possibile. Attivit che interessano alcune persone non sempre interessano tutti; ma tutti, almeno potenzialmente,
posseggono una certa variet di interessi e un certo interesse per la variet. Come dice il proverbio, il gioco
bello quando dura poco. Fourier fu maestro nellescogitare modi in cui le inclinazioni pi aberranti e perverse
potessero trasformarsi in attivit utili in una societ postcivilizzata, quella che egli denomin Armonia. Egli pensava che limperatore Nerone avrebbe potuto venire su
bene, se da bambino avesse potuto soddisfare la sua propensione verso gli spargimenti di sangue lavorando in
un macello. I bambini pi piccoli, che notoriamente
amano sguazzare nel sudiciume, potrebbero essere organizzati in Piccole Frotte che pulirebbero i gabinetti
e svuoterebbero i contenitori della spazzatura, con lassegnazione di medaglie ai migliori. Non voglio proporre
in concreto proprio questi specifici esempi, ma il principio che soggiace a essi penso renda perfettamente
lidea di una delle dimensioni che ogni radicale trasformazione rivoluzionaria dovrebbe avere. Tenete presente
che non dobbiamo prendere il lavoro cos come si presenta oggi e abbinarlo alle persone adatte, alcune delle
quali potrebbero anche essere perverse. Se la tecnologia
pu avere un ruolo in tutto ci, non sar quello di automatizzare il lavoro cancellandolo completamente, ma
sar piuttosto quello di aprire nuovi orizzonti alla
ri/creazione. In un certo senso, potremmo voler tornare
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volta, pu diventare meno urgente e disperato, pi giocoso. Se giochiamo bene le nostre carte, possiamo ottenere dalla vita molto di pi di quanto vi mettiamo, ma
solo se giochiamo per sempre.
Nessuno dovrebbe mai lavorare. Lavoratori del
mondo rilassatevi!
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BIOGRAFIA
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