Indice
Preambolo
1
1
1
2 Schermata principale
2.1 I men`
u File, Window e Help . . . . . . . .
2.2 Le sezioni . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2.3 I pulsati per il caricamento e lesportazione
2.4 I pulsanti per le modifiche ai file . . . . . .
2.5 I men`
u per caricare le configurazioni . . .
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3 Print Settings
3.1 Salvataggio e caricamento impostazioni
3.2 Layers and perimeter . . . . . . . . . .
3.3 Infill . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
3.4 Speed . . . . . . . . . . . . . . . . . .
3.5 Skirt and brim . . . . . . . . . . . . .
3.6 Support material . . . . . . . . . . . .
3.7 Note . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
3.8 Output options . . . . . . . . . . . . .
3.9 Multiple Extruders . . . . . . . . . . .
3.10 Advanced . . . . . . . . . . . . . . . .
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4 Filament Settings
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4.1 Salvataggio e caricamento impostazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
4.2 Filament . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
4.3 Cooling . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
5 Print Settings
5.1 General . . . .
5.2 Retraction . . .
5.3 Custom G-Code
5.4 Extruder . . . .
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6 Link utili
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INDICE
Preambolo
Premessa
Questo documento si presenta come una guida allutilizzo del Software Slic3r, software di slicing
per le stampanti 3d RepRap e derivate.
Il software `e stato ideato e realizzato da Alessandro Ranellucci, a cui vanno i nostri pi`
u sinceri
ringraziamenti; altro ringraziamento `e per RichRap la cui guida `e stata utilizzata come spunto e
come base.
Questo documento `e stato realizzato da Lorenzo Cantini di Kents Strapper e da Ivan Bortolin;
qualora doveste riscontrare errori nella guida vi chiediamo cortesemente di segnalarcelo alla mail
kentstrapper@gmail.com o ivan.bortolin@gmail.com
Gli autori non sono responsabili di eventuali errori o inesattezze e di danni a cose o persone
causati dallutilizzo della presente.
Introduzione
Slic3r `e il software con cui Alessamdro Ranellucci ha dato il suo contributo allo sviluppo della
` un progetto avviato come esperimento, ma che in pochi mesi ha avuto un inaspettato
stampa 3D. E
successo, fino a diventare il punto di riferimento per lintero settore a livello internazionale.
Intorno al progetto si `e creata spontaneamente una community di centinaia di persone attive e
migliaia di utenti; `e stato attivato un forum dedicato nel sito ufficiale del progetto RepRap, ed `e
nato un canale chat con 80 utenti in media. Slic3r `e segnalato nel blog ufficiale RepRap, ed `e usato
da tutti i principali membri della community, dalla nota universit`a di Bath alle aziende produttrici
di stampanti e kit. Slic3r detiene ad oggi il record per la stampa a pi`
u alta risoluzione(10 micron).
Cosa fa Slic3r esattamente? Il lavoro di Slic3r `e quello di trasformare un modello 3D (quindi un
file che rappresenta loggetto da stampare) in una serie di istruzioni che guidano la stampante e le
consentono, attraverso i suoi motori e il suo estrusore, di depositare un layer (uno strato) dopo
laltro. Nel software sono presenti numerosi algoritmi matematici che lavorano sulla geometria del
modello e scelgono i percorsi ottimali per estrudere il materiale che andr`a a comporre i singoli strati:
perimetri, riempimento alveolare per risparmiare materiale a parit`a di resistenza strutturale, ponti,
pareti oblique, impalcature provvisorie per sostenere le parti aggettanti (sporgenti). Inoltre
decide la quantit`a di materiale da estrudere, controlla le temperature, le ventole e i tempi di
raffreddamento 1
Slic3r `e il cuore software della stampa 3D ed `e Made in Italy.
1
http://makerblog.it/post/18788200901/cose-slic3r
ii
PREAMBOLO
Nella versione che andremo ad anallizzare, la 0.9.0, sono state aggiunte tantissime novit`a quali
una migliore gestione dei multi estrusori, la possibilit`a dimportare file in formato OBJ e e AMF
e di esportare in SVG.
Capitolo 1
Installazione e primo avvio
1.1
Installazione
1.2
Quando avviamo per la prima volta il programma, abbiamo la possibilit`a di seguire un piccolo
wizard per inserire le impostazioni di base per un buon G-Code.
Ovviamente questi settaggi sono presenti anche nelle varie sezioni che vedremo nei capitoli
successivi.
Ora vediamo passo a passo cosa ci richiede questa prima taratura.
Per versioni di ubuntu antecedenti alla 12.04 potrebbero esserci problemi di dipendenze; consigliamo di
consultare questa guida
Questa `e la schermata di benvenuto al Wizard a cui segue quella per impostare il tipo di Firmware
che abbiamo caricato sulla nostra scheda elettronica
Dal men`
u a tendina selezioniamo semplicemente quello appropriato e poi facciamo Next
La temperatura di estrusione per il nostro HotEnd. Generalmente 230 per lABS e 190 per il
PLA.
Temperatura del HeatedBed. Ovviamente se non avete il piatto scaldato la lasciate impostata a
0 . Per il PLA non `e necessario scaladare la superficie di stampa anche se `e conisigliato averla a
60 . Mentre per lABS, tranne che non si usi lAward 2 `e necessario avere almeno 110 .
Capitolo 2
Schermata principale
Questa `e la schermata che compare quando si avvia Slic3r 0.9.0.
2.1
I men`
u File, Window e Help
Nel men`
u file troviamo le seguenti voci:
5
Il men`
u Window permette di selezionare le aree di lavoro che nei prossimi capitoli analizzaremo.
Nel men`
u Help troviamo:
2.2. LE SEZIONI
2.2
Le sezioni
2.3
2.4
I bottoni (5) che si trovano sopra la tabella si attivano non appena viene caricato un file con
lapposito bottone Add descritto precedentemente:
More: Aggiunge una copia dello stesso file al progetto.
nellarea di stampa.
2.5
I men`
u per caricare le configurazioni
Capitolo 3
Print Settings
3.1
Come accennavamo nella pagina precedente, ora `e possibile caricare delle configurazioni precedentemente salvate. Questo accorgimento `e molto utile perch`e permette di create una serie di
combinazioni che velocizzano il settaggio del software ed evitano errori dovute a dimenticanze.
Inoltre ora tali impostazioni possono essere o salvate di default oppure agevolemente caricate,
mentre prima loperazione era pi`
u lunga.
Per permettere ci`o nelle tre sezioni sono stati inseriti due bottoni ed un men`
u a tendina
10
3.2
Layer height: Altezza dello strato, in pratica lo spostamento dellasse Z tra uno strato
` un parametro importante e deve essere compatibile con il diametro
ed il successivo. E
del foro dellugello della Hot End. Per un ugello di 0.5 mm solitamente si imposta
il valore di 0.3 mm. Si consiglia di evitare valori superiori a 0.4 mm,anzi di utilizzare
valori pi`
u inferiori per avere una qualit`a migliore; con alcune accortezze si arriva fino a
0.1mm.
` possibile definirla in mm o in %; si consiglia di riportare il
Altezza del primo layer. E
valore impostato per Layer height o aumentato al massimo del 25%.
Vertical shells
Solid layers: Imposta il numero dei layer pieni che vengono realizzati sulle superfici
superiori piatte. Un buon valore `e 3; si sconsigliano valori maggiore a 6.
3.3
Infill
3.3. INFILL
11
Fill density: Imposta la quantit`a di riempimento che verr`a usata nella stampa delloggetto, per colmare lo spazio interno. Es: 0.4 significa riempimento al 40%. In base
alloggetto che si vuole stampare si consiglia di variare il valore solitamente tra 0.25 e
0.5.
Rectilinear
Line
Conventric
Honeycomb (a nido dape)
Hilbertcurve (slow)
Archimedeanchord (slow)
Octagramspiral (slow)
12
3.4. SPEED
13
Top/bottom fill pattern: come la voce precedente ma solo per il primo e lultimo layer.
Le geometrie disponibili solo:
Rectilinear
Line
Conventric
Hilbertcurve (slow)
Archimedeanchord (slow)
Octagramspiral (slow)
Advanced
Infilli every: Permette di variare laltezza di stampa del riempimento rispetto a quella del
perimetro. Es: Layer Height 0.2, Infill every Layer 2, la RepRap stamper`a il perimetro
con altezza 0.2 mentre il riempimento ad altezza 0.4. Serve a risparmiare tempi di
stampa e di materiale senza compromettere la qualit`a del perimetro.
Fill angle: imposta langolo tra lasse Y e X, con cui sar`a fatto il riempimento delloggetto.
http://it.wikipedia.org/wiki/Multithreading
3.4
Speed
14
Perimeters: velocit`a con cui viene stampato il perimetro delloggetto. Conviene tenerlo
ad un valore basso per avere un alta qualit`a.
Small perimeters: velocit`a con cui vengono stampati i perimetri di piccole dimensioni.
Conviene tenerlo ad una velocit`a molto bassa cos` si evitano deformazioni causate dal
passaggio in breve tempo dellHotEnd su uno stesso punto.
External perimeters: velocit`a con cui viene realizzato il perimetro pi`
u esterno. Conviene
lasciarlo alla velocit`a imposta per Perimeters o inferiore.
Infill: velocit`a con cui viene fatto il riempimento.
Solid infill: velocit`a con cui vengono realizzati i riepimpimenti solidi, come ad esempio
quelli prima dellultimo layer.
Top solid infill: velocit`a con cui viene realizzato il riempimento solido dellultimo
layer.
Bridges: velocit`a con cui vengono realizzati i Bridges cio`e le estrusioni nel vuoto con
o senza supporto.
Speed for non-print moves
Travel: veloci`a di spostamento del carrello da un punto allaltro quando non c`e un
estrusione in corso.
Modifiers
First layer speed: veloci`a con cui viene realizzato il primo layer. Per un ottimale
adesione della plastica al letto di stampa, conviene mantenere velocit`a molto basse.
3.5
Questo parametro realizza una linea attorno al perimetro delloggetto stampato e permette di
avere un buon flusso prima della vera e propria stampa evitando problemi di aderenza del primo
15
strato. Ci`o permette di capire anche se lestrusore `e regolato ad un altezza idonea rispetto al
piatto. Inoltre `e stato aggiunto il Brim che realizza un aumento del perimetro del primo layer in
modo da aumentare la superficie di adesione ed evitare deformazioni. Ha la stessa funzione del
Raft in Skeinforge.
I parametri sono:
Skirt
Loops: Numero di linee che si vogliono realizzare prima della stampa effettiva delloggetto. Per oggetti di piccole dimensione sono consigliate minimo 2 righe.
Distance from object :distanza a cui si vuole realizzare la linea.
kirt height: altezza di stampa dello Skirt.
Brim
16
3.6
Support material
Con
3.7. NOTE
17
Overhang threshold: identifica langolo del sottosquadro sul quale porre il supporto.
Pattern: definisce la geometria del supporto che pu`o essere:
Pattern spacing: identifica lo spazio in mm tra un layer del supporto e laltro in senso
orizzontale.
Pattern angle: identifica langolo con cui verr`
a realizzato il layer di supporto.
3.7
Note
18
3.8
Output options
Qui si pu`o decidere come stampare gli oggetti multipli ed eventualmente indicare degli script con
cui processare il G-Code.
Sequential printing
Verbose G-Code: commenta le linee del G-Code, ovvero accanto alla linea apparir`a la
spiegazione del comando che si esegue.
Output filename format: in questo box si pu`o moficare lestensione e il nome che il file
avr`a una volta processato da Slic3r.
Post-processing scripts: il G-Code generato sar`a processato con lo script inserito in
questo box 1
3.9
Multiple Extruders
3.10. ADVANCED
3.10
Advanced
Extrusion width.
19
20
Threads: imposta il livello di parallelizzazione nella generazione del G-Code. Aumentando il valore dovrebbe scendere il tempo di processamento a discapito dellutilizzo di
memoria. Se non si hanno computer particolarmente potenti si consiglia di lasciare il
valore di Default 2 .
wikipedia
Capitolo 4
Filament Settings
In questa sezione troviamo tutte le impostazione relative alla dimensione del filamento, delliniettore e la gestione delle temperature e del raffreddamento.
4.1
Come per Printing Setting anche queste impostazioni possono essere personalizzate e salvate.
4.2
Filament
Filament
22
4.3
Cooling
Enable fan if layer print time is below: abilita la ventola se il tempo di stampa `e inferiore
a quello impostato.
Slow down if layer print time is below: disabilita la ventola se il tempo di stampa `e
inferiore a quello impostato.
Min print speed: stabilisce la velocit`a minima di stampa rispetto alla quale la ventola
rimane spenta.
Capitolo 5
Print Settings
In questa sezione c`e la gestione dellarea di stampa, degli estrusori multipli e la personalizzazione
del G-Code.
5.1
General
23
24
5.2
Retraction
` la retrazione in mm che effettua lestrusore ad ogni spostamento di passaggio tra un punto in cui
E
stampa ad un altro punto di stampa, per evitare di lasciare un filamento di plastica fusa oppure
un goccia. Bisogna fare alcune prove prima di trovare il settaggio migliore.
25
Lift Z: identifica il sollevamento dellasse z quando vengono eseguiti gli spostamenti veloci in
modo da non toccare le parti gi`a stampate con lhotend.
Speed: imposta la velocit`a con cui il filo sar`a ritratto. Con Marlin si pu`
o impostare una
ritrazione di 30 mm/s con Sprinter meglio 16 mm/s.
Extra length on restart: indica i mm estrusi in eccedenza quando riprende la stampa dopo
uno spostamento a cui `e stato applicata la retrazione. Conviene lasciare limpostazione a 0.
Minimum travel after retraction: questo valore serve ad evitare la ritrazione se il punto in
cui ci si accinge a stampare `e prossimo.
5.3
Custom G-Code
In questa sezione si pu`o inserire manualmente del codice G-Code prima o dopo il corpo del file.
Start G-Code: in questo box si possono inserire delle righe di codice che saranno eseguite
allinizio del file.
End G-Code: in questo box si possono inserire delle righe di codice che saranno eseguite alla
fine del file.
Layer change G-Code: da definire
5.4
Extruder
26
Size
Capitolo 6
Link utili
Di seguito trovate alcuni link utili per approcciarsi alla stampa 3D:
RepRap: http://www.reprap.org
Slic3r: http://slic3r.org
RichRap: http://richrap.blogspot.it
Printrun: http://reprap.org/wiki/Printrun
Kents Strapper: http://kentstrapper.blogspot.it
Ivan Bortolin: http://www.ivanbortolin.it
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