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Amplificatori e filtri nella banda delle audiofrequenze

by http://www.oasitech.it
Capitolo 1 - Amplificazione e filtraggio
1.1 Generalit sul trattamento dei segnali in bassa frequenza
Nella seguente figura possiamo vedere lo schema generale di un dispositivo audio:
Figura 1.1.1: generico dispositivo audio
Il segnale sonoro viene convertito in segnale elettrico amplificato e previo opportuno filtraggio
applicato a un altoparlante per l'utente finale. Tale procedimento ha lo scopo di elevare il segnale
sia per aumentarne come ovvio il livello sia per distinguerlo meglio dal rumore inevitabilmente
presente nei circuiti elettronici.
Il suono caratterizzato essenzialmente da 3 elementi base: frequenza, intensit, timbro.
Frequenza: la freuenza vibrante dell'oggetto che ha emesso il suono! l'orecchio umano
sensibile nella banda di freuenze che va da "# $z fino a "# %$z ma maggiormente tra 1 %$z e "
%$z! essenzialmente all'interno della banda che viene usata nella telefonia.
Intensit: l'ammontare di energia sonora per secondo e per unit& di area trasportata dall'onda
sonora stessa e si misura in
W/ m
"
. 'ipende dall'oggetto che ha emesso il suono e decade in
maniera proporzionale al uadrato della distanza! cio detta I l'intensit& sonora :
I 1/ r
"
.
('orecchio umano pu) sentire un elevato range di intensit&! da
1#
(1")
W/ m
"
fino a
1W/ m
"
. *er
l'intensit& sonora pu) essere usata la scala logaritmica in decibel definita come:
I (dB)=1#log
1#
( I / I
#
)
ove
I
#
=1#
(1")
W/ m
"
la pi+ piccola intensit& percepita dall'orecchio
umano.
In termini di decibel l'orecchio umano uindi sensibile tra # d, e 1"# d,.
(a seguente scala da un'idea delle varie intensit& in gioco nella vita uotidiana in funzione della
freuenza:
Figura 1.1.": -cherz .*ractical electronics for inventors /"#130
Timbro: il contenuto dei sovratoni.armoniche0 contenuti nella forma d'onda sonora emessa
dall'oggetto vibrante. In generale due oggetti possono vibrare alla stessa freuenza! ma il contenuto
armonico pu) essere molto diverso da caso a caso ed proprio ci) che distingue maggiormente un
suono dall'altro1 ad esempio due strumenti sonori identici ma fatti da " fabbriche diverse.
In generale un segnale sonoro un'oscillazione a una freuenza detta fondamentale con sovrapposta
un certo numero di armoniche! il filtraggio di tale contenuto freuenziale molto importante per
esempio in applicazioni uali il mondo hi/fi o televisivo ed proprio uello di cui ci occuperemo in
uesta trattazione.
1.! "ispositi#i usati nei sistemi audio
*arlando di intensit& sonora facciamo riferimento a una pressione sonora! i sistemi elettronici
utilizzano segnali elettrici! occorrono uindi dei dispositivi atti a convertire i segnali sonori in
elettrici e viceversa! abbiamo uindi bisogno di microfoni e altoparlanti. Nella catena amplificativa
occorrono appunto anche amplificatori e filtri. I filtri possono essere di tipo attivo! cio con
presenza di dispositivi attivi! o passivi con la sola presenza di induttanze! capacit& e resistenze.
2ediamo ora microfoni e altoparlanti:
Microfoni: convertono la pressione sonora in un segnale elettrico avente le stesse caratteristiche del
segnale sonoro: freuenza! intensit& e timbro. *otrebbero essere costituiti per esempio da un
magnete detto diaframma che se stimolato dalla pressione sonora! induce una corrente in una bobina
che da il segnale elettrico.
Altoparlanti: convertono il segnale elettrico in pressione sonora per l'utente finale. *ossono essere
costituiti per esempio da una bobina avvolta su un magnete che fa muovere un certo cono di
apertura che genera appunto la pressione sonora! nella seguente figura ne vediamo un esempio:
Figura 1.".1: altoparlante /-cherz .*ractical electronics for inventors /"#130
In generale l'impedenza di un altoparlante dipende da caratteristiche dello stesso sia elettriche che
elettromeccaniche e varia con la freuenza manifestando uindi un comportamento non sempre
puramente resistivo se non per una banda relativamente stretta di freuenze come si pu) notare
dalla seguente figura! in genere il costruttore fornisce un impedenza nominale che in figura vediamo
essere all'incirca
3
:
Figura 1.".": Impedenza di un altoparlante in funzione della freuenza.,iondo -acchi 4iproduzione
sonora $i Fi0
1.$ Adattamento di impedenza
Nel mondo del trattamento dei segnali molto importante il cosiddetto adattamento di impedenza.
5on tale termine si fa riferimento alla migliore interconnessione tra i vari dispositivi presenti nella
catena amplificativa! per esempio tra microfono ed eventuale preamplificatore o tra stadio di uscita
di bassa freuenza e altoparlante.tipico esempio: radioricevitore0. Nel caso ad esempio di uno stadio
di uscita e un altoparlante sarebbe desiderabile che lo stadio amplificatore di uscita avesse una bassa
impedenza rispetto all'impedenza dell'altoparlante. -chematizzando il tutto con il seguente circuito!
si ha:
Figura 1.3.1: accoppiamento stadio di uscita/altoparlante
'etta 2o la tgensione di uscita! 4o impedenza di uscita! 4( resistenza dell'altoparlante! si ha:
P
o
=(
o
/( !
o
+!
"
))
"
!
#
.1.3.10 *otenza dissipata su 4o
Vo
RO
50
RL
10k
P
"
=(
o
/( !
o
+!
"
))
"
!
"
.1.3."0 *otenza dissipata su 4"
vorremmo che la potenza dissipata su 4o sia la pi+ piccola possibile! allora si pu) introdurre la
cosiddetta perdita! misurata in decibel che il rapporto tra la potenza utile e uella totale:
"oss
dB
="#log( !
"
/( !
o
+!
"
))
.1.3.30
affinch sia piccola vediamo appunto che deve essere:
!
"
!
o
2alori tipici di
!
#
sono dell'ordine di
#.#6
mentre per l'altoparlante in genere
!
"
=3
1.% Amplificatori di bassa frequenza
Il cuore della catena amplificativa appunto l'amplificatore stesso.
5ome schema generale possiamo riferirci alla seguente figura:
Figura 1.7.1: potenze in gioco nell'amplificazione
('amplificatore amplifica il segnale con potenza *i ottenendo una potenza *u88*i! in pratica
converte la potenza di alimentazione in potenza utile sul carico essendo:
P
i
+P
alim
=P
u
+Pdiss
. 2i
anche una certa perdita per effetto 9oule *diss indesiderata. :eneralmente per caratterizzarne la
bont& si fa riferimento a:
4endimento di conversione
=P
u
/ P
alim
.1.7.10
idealmente

; 1
Figura di merito:
F=P
diss
/ P
u
.1.7."0
idealmente F ; #
Tali amplificatori devono tener conto di molti aspetti per rispettare la ualit& del segnale audio. In
generale ogni amplificatore! se lineare avr& una risposta in freuenza del tipo:
A( f )=( A( f ))e
( $ ( f ))
.1.7.30
cio caratterizzata da un certo modulo e da una certa fase con ovvia notazione dei simboli. *erch
l'amplificatore funzioni correttamente tali funzioni matematiche devono avere un opportuno
andamento. In generale il modulo dovr& essere costante sulla banda del segnale! ove per banda si
intende l'intervallo di freuenze dove il segnale varia maggiormente mentre la fase dovr& essere
lineare! se ueste due condizioni non sono rispettate! abbiamo:
distorsioni di ampiezza: se il modulo della risposta in freuenza non lineare si introducono le
cosiddette distorsioni in ampiezza! in tal caso le componenti freuenziali del segnale non vengono
amplificate tutte della stessa uantit&! ci) da luogo a distorsioni.
distorsioni di fase: se la fase non lineare con la freuenza si introducono appunto distorsioni di
fase! uesto effetto dovuto al fatto che il segnale utile ha un certo contenuto freuenziale! ogni
componente freuenziale viene sfasata in maniera diversa! ci) si traduce in un diverso tempo di
ritardo da componente a componente nel passaggio dall'amplificatore dando luogo a un evidente
distorsione. Tale fenomeno abbastanza complesso da analizzare matematicamente tuttavia si pu)
dire che per segnali a banda stretta non crea una vera e propria distorsione mentre invece nei circuiti
audio pu) dar luogo a fastidiosi effetti di distorsione.
<n tipico amplificatore pu) far uso di amplificatori operazionali .=.>.0 o di altri dispositivi
integrati dedicati specificatamente a tali applicazione! nella seguente trattazione faremo riferimento
ad ambedue le soluzioni! la differenza risiede nel fatto che il
A?71
pu) introdurre maggiori
distorsioni rispetto a uelli dedicati per il fatto che uest'ultimi essendo progettati appositamente
hanno un prodotto guadagno banda molto maggiore dei primi e distorcono molto meno.
2i sono poi altre importanti distorsioni:
%istorsione armonica: in tal caso nel segnale di uscita compaiono armoniche! cio componenti
freuenziali multiple della freuenza del segnale di ingresso che non erano presenti appunto in tale
segnale. Nei sistemi audio particolarmente fastidiosa per l'ascoltatore la distorsione di 3@
armonica.
%istorsione da intermodulazione: una distorsione di non linearit&. Nel segnale di uscita
compaiono freuenze che sono somma o differenza delle freuenze del segnale di ingresso.
1.%.1 Amplificatore di bassa frequenza con A.&.
<n tipico amplificatore con =.>. nella banda audio potrebbe essere il seguente
Figura 1.7.1.1: amplificatore passa/banda
amplifica i segnali nella banda di maggior sensibilit& dell'orecchio umano tra 1#hz e 3Ahz. (a
funzione di trasferimento del tipo:
A( s)=&
s
[(ss
"
)( ss
'
)]
().*.).)+
amplifica con guadagno pari a /4"B41 in centro banda e ha due poli appunto a f(C1#hz e f$C3Ahz!
si ha:
f
"
=
1
( " !
1
,
1
)

f
'
=
1
(" !
"
,
"
)
().*..).-+
3
2
6
7
415
U?
UA741
C2
560p
R1
1k
R2
100k
U?(V-)
U?(V+)
Vu
Vi C?
16uF
Nella seguente figura possiamo vedere la risposta in freuenza di tale circuito realizzata col
simulatore *roteus:
Figura 1.7.1.": 4isposta in freuenza dell'amplificatore passa/banda
1.%.! Amplificatori audio con integrati dedicati
=mplificatori con =.>. tipo il u=?71 lavorano bene per applicazioni non molto critiche! uando
occorrono prestazioni pi+ elevate! tipico il caso hi/fi! dobbiamo usare =.>. dedicati progettati
proprio intenzionalmente per tali applicazioni che forniscano anche un amplificazione abbastanza
elevata. -i parla anche di amplificatori di potenza. Dssi devono avere:
Prodotto .uada.no/banda elevato: cio alto il prodotto tra la banda dell'amplificatore e il
guadagno dello stesso
Dlevato 0le1/!ate: devono cio essere capaci di inseguire fedelmente le variazioni del
segnale di ingresso cosa che pi+ difficile nel
A?71
Dlevata impedenza di in.resso
,asso rumore di in.resso
,asso 2olta..io
,assa distorsione
Nella figura seguente possiamo vedere ad esempio lo stadio di uscita di un radioricevitore a
modulazione di ampiezza:
Figura 1.7.".1 =mplificatore di bassa freuenza con (E33F!
-cherz .*ractical electronics for inventors0
In tale schema si fa uso di un =.>. (E33F della TeGas Instruments! tale dispositivo un
amplificatore di potenza a basso 2olta..io! il potenziometro serve a regolare la voce cio
l'ampiezza del segnale elettrico che verr& amplificato e convertito in pressione sonora
sull'altoparlante. Il guadagno di tale integrato dotato di 3 piedini pu) essere variato interponendo tra
i piedini 1 e 3 una certa impedenza il cui valore fornito dal costruttore.
Hualora il carico abbia bassa impedenza in tali dispositivi occorre fare attenzione al fatto che la
corrente di uscita non sia molto elevata altrimenti potrebbero bruciarsi i Transistor finali di potenza
dello stesso. In genere si fa uso di dissipatori di calore.
<n tale circuito va bene per applicazioni di medio livello1 il segnale immediatamente dopo essere
passato attraverso lo stadio di uscita va direttamente sull'altoparlante! ma in applicazioni con
prestazioni pi+ evolute uale il settore hi/fi necessario ricorrere a stadi di uscita un po pi+
sofisticati. *er far uesto sono necessari i cosiddetti filtri di crossover che possono essere realizzati
in maniera attiva o passiva e che l'argomento del prossimo paragrafo.
1.' (iltri atti#i e passi#i nelle audiofrequenze
*er filtro in ambito elettronico si intende un dispositivo in grado di far passare componenti
freuenziali all'interno di una certa banda e bloccare o attenuare uelli presenti all'esterno di tale
banda.
Nella seguente figura riportata la risposta in freuenza generica di un filtro! nella fattispecie passa/
banda:
Figura 1.6.1: risposta in freuenza di un filtro .Eillman 1II70
la risposta in freuenza reale si discosta da uella ideale per un andamento non verticale della
stessa1 il compito del progettista di filtri chiaramente sar& uello di ottenere una risposta che si
avvicini uanto pi+ a uella reale! si possono distinguere le seguenti grandezze caratteristiche della
risposta in freuenza:
Banda passante: la zona sull'asse delle freuenze in cui l'ampiezza della risposta rimane
costante
4olloff: anche se non indicato nella precedente figura! rappresenta la ripidit& di variazione
della risposta da banda passante a banda bloccata o viceversa
Banda bloccata: la zona di freuenze in cui i segnali sono attenuati
Frequenze di ta.lio: la freuenza o le freuenze alle uali il modulo della risposta in
freuenza decade di 3d,! ovvero la potenza dimezza rispetto a uella massima per il segnale
che passa attraverso il filtro
Nella figura seguente possiamo vedere le varie risposte in freuenza reali che possono essere
ottenute per mezzo dei filtri:
Figura 1.6.": risposta in freuenza di filtri reali.Fond. di elettronica J 4ashid "##"0
Passa banda: a banda larga o a banda stretta! amplificano freuenze all'interno di una certa
banda e attenuano le altre
Passa/basso: fanno passare solo freuenze fino a una certa freuenza di taglio
Passa/alto: fanno passare freuenze al di sopra di una certa freuenza di taglio
3limina banda: fanno passare freuenze al di fuori di una certa banda
Passa tutto: fanno passare tutte le freuenze ma introducendo un certo ritardo di fase
2ediamo ora le differenze tra filtri attivi e passivi: in generale i filtri attivi hanno notevoli vantaggi
rispetto a uelli passivi! tuttavia sono ambedue molto usati in applicazioni pratiche.
I #antaggi stanno nella:
Flessibilit nell4impostazione del .uada.no: in tali filtri rispetto a uelli passivi si pu) fare
in modo che i segnali non vengano attenuati durante il loro trattamento
Assenza di effetto caricante: hanno elevata impedenza di ingresso e bassa resistenza di
uscita per cui il segnale non risulta attenuato nel passaggio da un amplificatore
,osto e dimensioni: basso costo per la vasta presenza di =.>. in commercio e dimensioni
per l'assenza di induttori a differenza di uelli passivi
3ffetti parassiti: bassa presenza di elementi parassiti
3ffetto filtrante: maggior numero di configurazioni filtranti rispetto a uelli passivi
*resentano anche alcuni s#antaggi:
Banda usabile: sono inusabili a freuenze un po pi+ alte rispetto alle freuenze audio! i filtri
passivi invece possono arrivare fino a 6## E$z
%eri2a: sono sensibili rispetto alle variazioni dei componenti attivi! i uali essendo a
semiconduttore presentano scostamenti rispetto ai valori nominali anche per piccole
variazioni di temperatura. I filtri passivi ne sono meno suscettibili
Alimentazione: devono essere dotati di alimentazione
%istorsioni: lavorano bene fino a una certa dinamica dei segnali di ingresso oltre la uale
distorcono in maniera inaccettabile
!umore: i componenti attivi introducono del rumore intrinseco che pu) anche essere
amplificato da uno stadio al successivo
1.5.1 (iltri atti#i
Nella sua forma generale la funzione di trasferimento di un generico filtro attivo pu) essere scritta
nella seguente forma:
Figura 1.6.1.1: funzione di trasferimento di un generico filtro.Fond. 'i elettronica J 4ashid0
in cui i valori delle costanti %! A1! A" e A# possono essere:
A"! A1! A# C KB/1 oppure #
%: guadagno in continua! varia da caso a caso.
In generale abbiamo per i 6 casi di filtraggio:
Figura 1.6.1.": funzione di trasferimento di un generico filtro.Fond. 'i elettronica J 4ashid0
In generale si preferisce usare filtri del secondo ordine massimo a causa della complessit& degli
stessi all'aumentare dell'ordine del denominatore della funzione di trasferimento e anche perch la
transizione banda passante/banda bloccata pi+ ripida di uella dei filtri del 1@ ordine.
2ediamo ora alcune configurazioni circuitali del primo e del secondo ordine.
Filtri passa basso
Figura 1.6.1.3: passa basso! primo ordine.Fond. 'i elettronica J 4ashid0! non invertente
ha una funzione di trasferimento:
' (s)=
&
(s+
#
)
.1.6.1.10 ove

#
=1/ !, &=1+!
F
/ !
1
Filtro passa basso del II5 ordine
<n filtro passa basso del "@ ordine pu) essere ottenuto dal primo semplicemente aggiungendo una
rete 45 uguale alla precedente nel seguente modo! a ottenere la cosiddetta cella di 0allen6&e7:
Figura 1.6.1.7: passa basso! secondo ordine.Fond. 'i elettronica J 4ashid0! non invertente
Filtri passa alto
I filtri passa banda sono duali rispetto a uelli passa basso e possono essere ottenuti semplicemente
scambiando i condensatori con le resistenze rispetto a uelli passa basso.
Filtri passa banda e pro.etto
<na classe di filtri particolarmente importante uella dei passa banda,si possono ottenere in
diversi modi! ad esempio ponendo un cascata filtri passa basso e passa banda del 1@ e "@ ordine.
*er un filtro passa banda con elementi del primo ordine si pu) avere la seguente configurazione
circuitale:
Figura 1.6.1.6: passa banda! .Fond. 'i elettronica J 4ashid0! non invertente
*er le freuenze di taglio si ha:
f
'
=1/( " !
1
4 !
F
4 ) f
"
=1/(" !
1
!
F
)
in generale si ha una funzione del seguente tipo:
'
BP
( s)=
( &
PB
(
,
/8) s)
( s
"
+(
,
/8) s+
,
"
)
.1.6.1."0
ove:


c
=

(
"

'
)
la freuenza centrale del filtro

8= f
c
/ B
il fattore di ualit& del filtro! essendo

B= f
'
f
"
se HLC 1# il filtro considerato a banda larga
se H81# il filtro considerato a banda stretta
nelle applicazioni a volte siamo di fronte a esigenze contrastanti:
se H elevato il filtro selettivo! elimina esempio risposte spurie nei radioricevitori.freuenze
immagini! fischi ecc0! se pi+ basso invece in uscita il segnale pi+ fedele a uello originario ma la
risposta pu) conglobare appunto anche rumore! interferenze! ecc. (a progettazione di tale filtro
uindi cruciale ad esempio nei radioricevitori.
Filtri elimina/banda
sono derivabili direttamente da uegli altri! esempio dal passa banda:
'
B3
( s)=&'
BP
(s)
.1.6.1.30
oppure da passa basso e passa alto:
'
B3
( s)='
PA
( s)+'
PB
(s)
.1.6.1.70
uando H elevato si parla di filtri 9otc:, molto usati esempio per distorsimetri.
Nella figura seguente possiamo vederne uno realizzato con il simulatore *roteus facente uso della
seconda formula:
Figura 1.6.1.F: Filtro elimina banda centrato in 1%$z e banda di reiezione di 7##$z
I filtri attivi trovano applicazione nei circuiti hi/fi esempio tra premplificatori e stadi di potenza e
possono servire per controllo di tono! di loudness! eualizzazione! filtraggio crossover ecc..
1.'.! (iltri passi#i
I filtri passivi hanno diversi svantaggi rispetto agli attivi ma possono essere usati sfruttando alcuni
dei loro vantaggi. Dssi trovano ad esempio applicazione in circuiti di riproduzione hi/fi non molto
sofisticati. Nella seguente figura sono usati come filtri di crossover interposti tra amplificatore
audio e altoparlanti:
Figura 1.6.".1: Filtri di crossover passivi .corso di elettronica/analogica J *anella0
*oich un diffusore unico non riproduce con la adeguata ualit& tutte le bande di freuenza
conviene usare 3 diffusori! detti Moofer! midrange! tMeeter i cui segnali sono filtrati appunto da
uesti filtri di crossover1 essi sono costituiti in massima parte da induttanze e capacit&1 l'impedenza
di tali filtri va in parallelo all'impedenza del singolo altoparlante.diffusore0 per cui nel progetto
occorre tenerne conto. *urtroppo tali diffusori possono avere non solo componente resistiva utile
ma anche componente induttiva soprattutto! abbiamo visto che c' una bobina mobile sul cono! che
va in parallelo a uella dei filtri1 uesto fenomeno difficile da stimare in fase di progetto perchN
dipende sia dalle condizioni di funzionamento che da altri fattori: fabbricazione! materiali! ecc.. *er
i 3 diffusori si ha che:
Ooofer: funziona da "# $z fino a "## $z
Eidrange: funziona da 6## a 3%$z
TMeeter: funziona oltre 3 %$z
)*")C+
Cap. 1 Amplificazione e filtraggio
1.1 Generalit sul trattamento dei segnali in bassa frequenza..................................!
1.! "ispositi#i usati nei sistemi audio...........................................................................$
1.$ Adattamento di impedenza......................................................................................%
1.% Amplificatori di bassa frequenza.............................................................................%
1.%.1 Amplificatore di bassa frequenza con A.&.....................................................,
1.%.! Amplificatori audio con integrati dedicati......................................................-
1.' (iltri atti#i e passi#i nelle audiofrequenze.................................................................
1.'.1 (iltri atti#i..........................................................................................................1/
1.'.! (iltri passi#i........................................................................................................1$
0)01)&G2A()A
314 (ondamenti di elettronica 5 6. 2ashid
3!4 +lettronica lineare e digitale #ol. ) e )) 5 6irri
3$4 6icroelettronica 5 6illman
3%4 7illole di elettronica analogica 5 Grilloni
3'4 7ractical electronics for in#entors 5 8cherz
3,4 Corso di elettronica analogica - 7anella
3-4 2iproduzione sonora hifi 5 0iondo 8acchi

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