Opuscolo Vesalio 6-12-2013 r02

Azienda OspedalieroUniversitaria di Ferrara Arcispedale S.
Anna
Unit Organizzativa Formazione e Aggiornamento - Biblioteca di Scienze della Salute
Azienda Unit Sanitaria Locale di Ferrara
Soprintendenza per i beni librari e documentari
Venerd 6 dicembre 2013
ore 9.30
Aula Magna
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara
De Humani Corporis Fabrica
di Andrea Vesalio
Luomo visibile da allora a oggi
De humani corporis fabrica libri septem, frontespizio

Azienda OspedalieroUniversitaria di Ferrara Arcispedale S. Anna
2

De Humani Corporis Fabrica
di Andrea Vesalio
Luomo visibile da allora a oggi
N
ella nostra regione le aziende del servizio sanitario
possiedono importanti beni culturali fnora rimasti
sconosciuti alla cittadinanza, fnanche ai tecnici del settore.
Beni di grande valore, problematici tuttavia a livello di costi
per la salvaguardia e la conservazione. La nuova scommessa
quella di riconvertire tale costo in effettiva risorsa grazie a
nuove modalit gestionali ed attivit di valorizzazione.
La Biblioteca di Scienze della Salute un servizio aziendale
facente capo allUnit Organizzativa Formazione e
Aggiornamento dellAzienda OspedalieroUniversitaria di
Ferrara Arcispedale S. Anna. concepita per rispondere
alle esigenze di aggiornamento professionale del personale
aziendale e della cittadinanza. Si rivolge prevalentemente a
categorie professionali quali medici, infermieri, farmacisti,
biologi, personale amministrativo e tecnico, studenti e
professionisti del settore medico-sanitario. Ferrara ha visto
di recente il trasferimento dellospedale cittadino: duopo
sfruttare leco e limportanza di tale evento per presentare
alcuni dei volumi posseduti attraverso seminari, giornate di
studio, tavole rotonde o mostre.
La Biblioteca, oltre a possedere un ampio e diversifcato
patrimonio bibliografco, banche dati e periodici elettronici,
possiede un ristretto ma prezioso fondo di libri antichi.


3
Un fore allocchiello il trattato De Humani Corporis Fabrica
di Andrea Vesalio, stampato per la prima volta a Basilea nel
1543. Si tratta di una pietra miliare nella medicina, nella
tipografa e nella storia della scienza. Per la prima volta
vengono coraggiosamente smentiti i dogmi dellautorit
galenica e reimpostate le lezioni anatomiche secondo il nuovo
metodo di insegnamento messo in atto dallautore, per cui la
dissezione anatomica viene praticata dallo scienziato e non pi
dai comuni barbieri, privi di qualsiasi conoscenza in campo
medico. In campo tipografco, dopo poco pi di ottantanni
dallinvenzione della stampa a caratteri mobili, questo libro di
oltre seicento pagine, stampato in folio, dimostra chiaramente
labilit tecnica e la maestria raggiunta dal tipografo. Il
frontespizio e le xilografe della Fabrica (a piena pagina e
piccole), costituiscono la pi famosa serie di tavole anatomiche
mai pubblicate. Il trattato anatomico infne e soprattutto
un punto di rottura della storia della scienza, annoverato tra
i capolavori che segnano il passaggio dallepoca medievale,
improntata alle verit indiscutibili imposte dalla flosofa
scolastica, al Rinascimento. Proprio negli anni in cui scriveva
il suo trattato, Vesalio visit pi volte Ferrara e collabor in
campo anatomico con Gian Battista Canani. A quei tempi la
scuola di medicina dellUniversit di Ferrara era famosa in
tutta Europa per aver contribuito in maniera importante allo
sviluppo del pensiero scientifco revisionistico, iniziato da
Giovanni Manardo e proseguito poi da Niccol Leoniceno.
Donato Bragatto
Claudia Righini
Manuela Zappaterra
Biblioteca di Scienze della Salute
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara Arcispedale S. Anna

4

L
obbiettivo del seminario far rivivere il passato nel presente,
attraverso una ponderata divulgazione del testo storico quale
materiale di rifessione per tutti coloro che vogliano conoscere la storia
della Medicina e intendano ripercorrerne le tappe e gli sviluppi in asse
diacronico.
Levento si articoler su quattro interventi tematici che dovranno
ripercorrere la storia del libro e levoluzione dellanatomia e della
medicina partendo proprio dal libro del Vesalio, attualizzandolo
attraverso i modelli anatomici in cera del Museo Anatomico Giovanni
Tumiati ed arrivando fno alla moderna diagnostica per immagini.
Un percorso che ci porter attraverso i secoli a confrontare lo sviluppo
delle conoscenze mediche e anatomiche.
Durante il seminario verr presentata la versione digitalizzata del
trattato. Tramite la tecnologia digitale, il testo completo del volume
disponibile per tutti coloro che, per motivi di studio o per passione,
desiderano poterlo consultare liberamente nella sua interezza, avendolo
costantemente a disposizione. Lottima risoluzione permette inoltre di
osservarne appieno ogni particolare senza perdere le caratteristiche
originali.
Un sentito ringraziamento a tutti gli enti e le persone che a vario
titolo hanno contribuito alla realizzazione del progetto, teso a fornire
un modello di ospedale moderno nella struttura, ma sensibile alla
nostra tradizione ed alla nostra cultura.
Si ringraziano in particolare: Eleonora Belletti, Laura Cavazza,
Patrizia Tomba, Anna Vigan, Riccardo Vlahov.


5
I relatori
Dott.ssa Zita Zanardi (Soprintendenza per i Beni Librari e
Documentari dellIstituto per i beni artistici, culturali e naturali
della Regione Emilia-Romagna): Il De Humani Corporis Fabrica di
Andrea Vesalio: breve storia editoriale del libro. Laspetto editoriale
del libro e la struttura tipografca.
Prof. Marco Bresadola (Dipartimento di Studi Umanistici, Universit
degli Studi di Ferrara): La rappresentazione del corpo umano: dalle
illustrazioni di Vesalio ai modelli anatomici. Lanatomia vesaliana
come momento di nascita del pensiero anatomico moderno e come
momento di rottura nella rappresentazione del corpo umano.
Prof. Silvano Capitani (Sezione di Anatomia Umana e Istologia,
Dipartimento di Morfologia, Chirurgia e Medicina Sperimentale,
Museo Anatomico G. Tumiati, Universit degli Studi di Ferrara):
I modelli tridimensionali nello studio dellanatomia del 700:
riproduzioni in cera fra scienza e arte. Dalle illustrazioni a due
dimensioni di Andrea Vesalio ai modelli tridimensionali in cera
conservati nel Museo Anatomico G. Tumiati di Ferrara.
Prof. Melchiore Giganti (Unit Operativa Complessa di Radiologia
Universitaria, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara
"Arcispedale S. Anna"): Il corpo intatto e lanima svelata. Lanatomia
umana in vivo nella radiologia a cavallo del millennio.

6

Theodor de Bry,
Ritratto del tipografo
Johann Herbst
Oporinus, incisione
(da: Jean-Jacques
Boissard, Bibliotheca
chalcographica,
Heidelbergae, impensis
Clementis Ammonij
Bibliopolae, 1669)
Avvertenze del
tipografo al lettore,
c. *4v


7
De humani corporis fabrica libri septem, c. Mm8v:
la marca tipografca di Oporinus, disegnata appositamente per questa edizione

8

De humani corporis fabrica libri septem, c. *5r:
lettera di Vesalio al tipografo Oporinus con le istruzioni per la stampa


9
De humani corporis fabrica libri
septem, c. *2r: epistola dedicatoria
allimperatore Carlo V e
particolare delliniziale xilografca
(la dissezione di un maiale)

10

De humani corporis fabrica libri septem, p. 237:
tavolo per la dissezione con la legenda degli strumenti


11
De humani corporis fabrica libri septem, p. 170: tavola I dei muscoli

12

De humani corporis fabrica libri septem, p. 184: tavola V dei muscoli


13
De humani corporis fabrica libri septem, p. 365:
dodicesima e tredicesima fgura del V libro

14

De humani corporis fabrica librorum Epitome, Basileae (Basileae, ex offcina Ioannis Oporini, anno
1543 mense iunio) c. Iv (Bologna, Biblioteca degli Istituti ortopedici Rizzoli): lEpitome un
compendio della Fabrica, realizzato per gli studenti, composto di appena sei capitoli e con solo
nove illustrazioni (compreso il frontespizio), stampato su carta povera, ma di formato molto
grande per rendere pi chiari i dettagli. Alcune immagini sono prese dalla Fabrica, altre sono
intagliate ex novo, e il testo risulta molto semplifcato per adattarsi ad un pubblico di studenti.


15
De humani corporis fabrica librorum Epitome, c. Kv
(Bologna, Biblioteca degli Istituti ortopedici Rizzoli)

16

De humani corporis fabrica librorum Epitome, c. Lr
(Bologna, Biblioteca degli Istituti ortopedici Rizzoli)


17
Alban Thorer, Von des menschen crpers
Anatomey ein kurtzer aber vast ntzer
auzug (Gedruckt z Basel bey Johann
Herpst genant Oporino vnnd vollendet
am nenten tag des Augstmonat ...
im M D Xliij Jar.) (Monaco di Baviera,
Bayerische Staatsbibliothek): la
versione tedesca della Fabrica.

18

Johanne Ketham, Fasciculo de medicina, Venezia, Cesare Arrivabene, 1522 (Bologna, Biblioteca
degli Istituti ortopedici Rizzoli): illustrazione di una lezione di anatomia alla maniera
pre-vesaliana. Questa immagine mostra la netta separazione tra la pratica dissettoria, affdata
ai chirurghi, e la conoscenza anatomica, appannaggio dei medici, tipica dellanatomia
precedente allopera di Vesalio.


19
De humani corporis fabrica libri septem, c. *6v: ritratto di Vesalio mentre mostra tendini e
muscoli dellavambraccio e della mano. Questa immagine illustra la concezione vesaliana
dellanatomia, secondo la quale la conoscenza del corpo umano deriva dalla dissezione
eseguita in prima persona dallanatomista. I risultati dellosservazione vengono poi
comunicati attraverso la parola, come testimoniano il foglio e gli strumenti di scrittura
raffgurati sul tavolino.

20

Realdo Colombo, De re anatomica libri XV, Venezia, tipografa di Nicola Bevilacqua, 1559
(Bologna, Biblioteca degli Istituti ortopedici Rizzoli): frontespizio dellopera dellanatomista
italiano Realdo Colombo, continuatore dellopera di Vesalio. Oltre a mostrare lanatomista che,
sul modello vesaliano, pratica personalmente la dissezione, questa immagine rappresenta alcune
fgure intente a disegnare il corpo del cadavere dissezionato, sottolineando cos il legame tra
anatomia e arte che caratterizza la storia dellanatomia moderna.


21
Rembrandt van Rijn, La lezione di anatomia del dottor
Nicolas Tulp, 1632 (LAia, Mauritshuis): in questo
celebre dipinto di Rembrandt, che rappresenta una
lezione anatomica nellOlanda del XVII secolo,
la dissezione viene praticata dallanatomista,
secondo il modello vesaliano. Questo quadro
mostra laffermazione dellopera di Vesalio non solo
in ambito accademico ma, pi in generale, nella
cultura europea dellet moderna.

22

Feto a termine di gravidanza, con amnios e placenta, cera anatomica
(Ferrara, Archivio del Museo Anatomico G. Tumiati)


23
Sviluppo dellembrione, cera anatomica

24

Sviluppo del cuore, cera anatomica


25
Utero e visceri addominali di donna gravida, cera anatomica

26

Addome di donna dopo rimozione dei visceri, cera anatomica


27
Dopo la scoperta dei raggi x, che consentono di vedere linvisibile, cio dentro un corpo
vivente, lanatomia compie una svolta epocale. Si completa, con un punto di vista del tutto
nuovo, mostrando non solo la sovrapposizione dei piani interni, ma anche le immagini
delle sezioni sui piani dello spazio. Elaborazione di Melchiore Giganti della tavola III (p.
178) del De humani corporis fabrica.

28

Lo sguardo delluomo colto in
questa fotografa di cera anatomica.
Pare di poterne leggere il pensiero,
come nellimmagine a fanco, che
rappresenta le aree di attivit
cerebrale, esplorate con la risonanza
magnetica. Foto (sopra, su gentile
concessione dellautore Alberto
Di Giorgio Martini) della cera
anatomica di Clemente Susini
conservata al Museo delle cere
anatomiche L. Cattaneo di
Bologna.


29
Apuleio parla della bocca
come porta dellanima. Con
luce drammatica il fotografo la
rappresenta, in un ritratto di cera
anatomica. Anche il radiologo
esplora lo stesso distretto
anatomico, in questo caso di una
Persona, indagando sulle possibili
origini delle sue sofferenze.
Foto (sopra, su gentile concessione
dellautore Mauro Squizz Daviddi)
della cera anatomica di Clemente
Susini conservata al Museo delle
cere anatomiche L. Cattaneo di
Bologna.

30

Lanatomia dei vasi studiata
nel cadavere e rappresentata
dallartista ceroplasta, a confronto
con una moderna immagine
diagnostica del circolo vascolare
intracranico. Foto (sopra, su
gentile concessione dellautore
Mauro Squizz Daviddi) della cera
anatomica di Clemente Susini
conservata al Museo delle cere
anatomiche L. Cattaneo di
Bologna.


31

Unaltra immagine della Persona,
nel confronto tra la rappresentazione artistica
e quella, altrettanto affascinante e misteriosa
della immagine radiologica. Foto (a sn, su
gentile concessione dellautore Alberto Di
Giorgio Martini) della cera anatomica di
Clemente Susini conservata al Museo delle
cere anatomiche L. Cattaneo di Bologna.

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