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RONAGO'94 - N.

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In cammino...
Puo sembrare unespressione scontata e
abusata, tuttavia e lespressione che meglio
indica a cosa siamo chiamati come Parroc-
chia.
E questo infatti, un numero del giornalino
parrocchiale che vuole indicare un cammi-
no, an:i dei cammini....
In primo luogo lampio cammino del Piano
Pastorale parrocchiale (95-97) (riportato
nelle pagine seguenti) che ci mette suggeri-
sce un percorso guidato dalla Parola di Dio
per aiutarci a riscoprire e qualificare meglio
il nostro essere cristiani e il nostro essere
chiesa-comunita.
Poi ce il cammino piu immediato, proposto
a tutte le famiglie, dell'Avvento-Aatale:
giorno per giorno, sono indicate semplici
tappe per ricuperare uno stile di vita piu so-
brio, quindi piu evangelico.
Con lAvvento poi ha ini:io anche il cammi-
no del nuovo anno liturgico che ci fa rivive-
re tutti i grandi momenti nei quali rivivremo
i misteri della vita di Gesu e della nostra
salve::a. occasioni che ci aiuteranno a far
crescere in noi la gra:ia del Battesimo.
In cammino e dunque tutta la comunita. In
cammino e linvito che viene rivolto alla tua
famiglia, a te che leggendo queste pagine sei
invitato a non restare spettatore passivo,
bensi ad affiancarti a quanti come te cerca-
no di trovare, nel cammino della vita, una
strada luminosa, aperta alla speran:a.
Buon cammino dunque insieme'
DON SERGIO
LE FESTE DI NATALE
La NOVENA di Natale: 16-23 dicembre
* ogni giorno alle ore 16,30 per i ragazzi
* ogni sera alle ore 20.00 per giovani e adulti.
DOMENICA 18 alle ore 14,30 Celebrazione
del Battesimo, con la partecipazione di tutta ia
comunit; segue la festa in Oratorio.
LE CONFESSIONI
Sabato 17, ore 15.00
Luned 19, dalle ore 15.00 a!!e ore 17.00
per anziani e ragazzi delle medie
Mercoled 21, alle ore 20.00
per adulti e. giovani
Gioved 22 nel pomeriggio per le elementari
Sabato 24, dalle ore 15.00 in poi.
SABATO 24
ORE 23.15, in piazza della Chiesa ha inizio Ia
VEGLIA natalizia, con il fal dove verranno
bruciati i foglietti tolti dal calendario di avven-
to; si passer poi in chiesa per la celebrazio-
ne della parola di Dio e dell'Eucaristia.
DOMENICA 25 : S. NATALE
ore 7.30 S. Messa
ore 10.00 S. Messa
ore 17.30 Preghiera vespertina
SABATO 31 alle ore 20.00
S. Messa di ringraziamento a chiusura
deII'anno
con i! particolare ricordo dei defunti, di coloro che si
sono sposati e hanno ricevuto i sacramenti dell'inizia-
zione cristiana durante l'anno e il canto del 'Te Deum'.
DOMENICA 1 gennaio 1995,
giornata della PACE
alle ore 15.00, momento di preghiera per la
pace a conclusione della terza tappa del cam-
mino di Avvento-Natale, e lancio dei palloncini
con messaggi di pace.
LUNED 2 gennaio: S. DEFENDENTE
con la tradizionale offerta del Focatico
Sante Messe alle ore 7.30 e alle ore 10.00.
VENERD 6 : EPIFANIA
ore 7.30 S. Messa e ore 10.00 S. Messa
ore 17.30 Preghiera vespertina
DOMENICA 8
Festa deI Battesimo di Ges e giornata
deIIa S. infanzia. Ne! pomeriggio alle ore
14.30 conclusione del cammino Av-
vento-Natale, con la preghiera missionaria, la
benedizione dei bambini e il bacio a Ges
Bambino.
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Verso iI NataIe...
PER RIFLETTERE,
PREGARE, VIVERE...
DARE UA JOL1O ALLA SPERAAZA.
Santa Maria, Jergine del mattino,
donaci la gioia di intuire,
pur fra tante foschie dellaurora,
le speran:e di un giorno nuovo,
perche additare le gemme che spuntano
sui rami vale piu che piangere
sulle foglie che cadono.
Infondici la sicure::a e la speran:a
di chi gia vede il mattino
incendiarsi ai primi raggi del sole.
(Tonino Bello)
A 1E, CESU.
Sei delle cose lattesa e il gemito,
sei di salve::a la sola speran:a,
o vero volto eterno delluomo
linvoca:ione del mondo ascolta.
Noi ti preghiamo di nascere sempre,
che tu fiorisca nel nostro deserto,
che prenda carne in questa tua Chiesa.
come la Jergine ancora ti generi.
Sei dello Spirito luce e splendore,
del nostro Padre il Figlio amato.
or fa di noi il tuo corpo vivente.
umanita finalmente riuscita.
(David Maria Turoldo)
A11ESA...
Ad ogni alba se potessimo accogliere il
nuovo giorno come lini:io di una nuova
vita,.. "Chi cammina verso Dio va da un
ini:io a un nuovo ini:io". Lo sappiamo? Dio
nasconde il nostro passato nel cuore di
Cristo e del nostro futuro se ne prende cura.
Se fosse possibile sondare il nostro cuore
umano avremmo la sorpresa di scoprirvi
passeggera o duratura lattesa di
uninvisibile presen:a. (Frere Rogerl Lettera da
Tai:e)
l cammino verso il Natale quest'anno lo
vogliamo percorrere insieme come
cammino di attesa e di speranza, unita a
cambiamento di vita: da una vita sobria,
semplice che potr nascere un'umanit
diversa, che le nostre speranze e attese
potranno compiersi. Suggeriamo in queste
pagine la proposta della Caritas Diocesana
per l'Avvento. Ogni giorno eliminiamo dalla
nostra vita un atteggiamento sbagliato ed
egoista, facendo spazio alla Parola di Dio e
alla riflessione. Alla fine, ci troveremo
sicuramente diversi: pi liberi, pi semplici,
pi contenti. E non questo forse il Natale?
DECALOCO DELLA SOBRIE1A
IA FAMICLIA
"Qualche giorno di digiuno - ci hanno ricordato
recentemente i nostri Vescovi - sono poca cosa per
dei credenti che vogliono distinguersi da una societa
segnata da un consumismo alimentare che giunge
allo spreco, e da scandalose spese voluttuarie". Ecco
la ragione del Decalogo della sobrieta che essi
propongono alle Iamiglie cristiane e che noi oIIriamo
nel cammino di Avvento aIIinche rimanga esposto in
un luogo visibile della casa, accanto al disegno che si
e svelato superando, giorno per giorno, gli aspetti
negativi dei nostri comportamenti.
1. Non lasciarsi condi:ionare dalla pubblicita di
prodotti superflui
2. Non sprecare soldi in viaggi di divertimento a
scapito dellimpegno civile, sociale e religioso
3. Basta con le spese abnormi per matrimoni e
feste religiose
4. Non perdere tempo davanti al televisore che
impedisce il dialogo in famiglia
5. Moderare lattivita lavorativa se questa toglie
spa:io alla preghiera e al raccoglimento
6. Alimenta:ione moderata
7. Non piu di sei sigarette al giorno
8. Digiuno il Mercoledi delle Ceneri e il Jenerdi
Santo
9. Astinen:a da carni tutti i venerdi dellanno
10. Astinen:a anche da cibi prelibati e costosi
Non dimentichiamo: la sobriet per la solidariet
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il cammino dell'Avvento
1. Tutta te comunit diocesana, e in particolare le nostre
Parrocchie, si mettono in cammino per vivere le tappe del
tempo-Iorte dell'Avvento - Natale.
LAvvento e tempo di venuta, percio di accoglien:a.
Dobbiamo dircelo e ripetercelo, parlandone anche in casa:
il Padre celeste, nell'amore dello Spirito Santo, invia nel
mondo il Figlio suo Gesu, per liberare il suo popolo, di
ieri e di oggi, dalla schiavitu piu terribile e piu proIonda, il
peccato, e condurla sulle vie della Iede, della speranza e
dell'amore.
Cosi Dio rompe le distanze e con una misericordia tutta
sua si Ia vicino, entra nella casa del mondo, nella casa di
tutti, per offrire ai suoi figli una nuova e sorprendente
capacita di amare, di accogliere, di vivere, di sorridere e
sperare, e anche di soIIrire.
Questo Iatto e la nostra Iorza, e la ricchezza
dell'Avvento, del Natale: e la vera 'novita' del mondo e
della storia.
E questo ci basta, di questo possiamo vivere, questo
portiamo nel mondo, questo dobbiamo gridare sui tetti con
il nostro modo di vivere, di parlare, di Iare...
E un avvenimento che si ripete oggi, nel mondo e nel
nostro cuore, e che aumenta ogni autentica carita.
2. La Iamiglia, la casa, e il luogo del quotidiano, delle
abitudini, della sincerita: in casa viene fuori quello che
davvero ciascuno di noi e, ogni giorno, con le sue qualita
e i suoi difetti.
Soprattutto in Iamiglia, in casa, possiamo veriIicare,
concretamente, se accogliamo Cristo, se gli Iacciamo
posto: se la mente, il cuore, il portaIoglio, la pancia stessa,
la nostra camera e la casa sono troppo pieni di cose, di
sogni, di cibo, di comodita, di pretese, di ambizioni, allora
davvero non c'e piu posto per Lui, per la sua Parola, il suo
Regno, la sua Iraternita, la sua pace... Se riempiamo noi
stessi di cose nostre, non ce piu posto per le cose Sue, non
ne sentiamo il bisogno, siamo "ricchi": schiavi del
superfluo e talvolta complici dellingiusti:ia.
E inutile e anche scandaloso "Iare la carita" solo quando si
vedono certe immagini alla televisione, Iatte apposta per
commuovere e provocare il gesto generoso: davvero qui
bisognerebbe applicare al contrario la raccomandazione di
Gesu, che 'non sappia la tua destra cio che Ia la tua
sinistra'. Prima di fare la carita con una mano, dobbiamo
chiederci se non abbiamo appena finito di rubare e di
prendere con laltra...
3. II cammino che vogliamo indicare e che ci sembra
importante percorrere tutti insieme, in Iamiglia, per
giungere a quella solidarieta autentica che Gesu ha portato
nel mondo, lo chiamiamo sobriet`
"Quando tanti uomini hanno fame, tante Iamiglie
soIIrono la miseria, quando restano da costruire tante
scuole, tanti ospedali e tante case, ogni spreco pubblico o
privato diventa intollerabile" (Paolo JI).
Ad esempio: si sa che, attorno al Natale, noi italiani
spendiamo
Avvento-Natale 1994
DALLA FAMIGLIA
AL MONDO
il nostro cammino,
il della
della solidarieta
circa 30.000 miliardi di lire... Eppure sappiamo anche che,
ogni giorno, nel mondo, moltissime persone muoiono per
Iame!
Sobriet dunque: pensiamo che sia giusto esprimere
una predilezione per stili di vita basati sulla sobrieta.
Sobria e la vita di chi sa trattenersi e Iermarsi nel possesso
e nel desiderio delle cose, sa riconoscere e imporsi un
limite, e, dovendo Iare delle scelte, va all'essenziale,
contento di poter avere almeno quello.
La sobrieta dunque non e mai Iine a se stessa: nasce e
cresce nell'uomo dal sentirsi creatura e quindi debitore a
Dio e ad altri di tutti i beni che ha a disposizione. Fiorisce
dalla certezza che la vera ricchezza della vita e Dio e il
suo amore; essa genera Iraternita e percio Ia capire che,
Iinche ci sono dei poveri, il mio superIluo costituisce il
loro necessario: spesso non si tratta di donarlo, ma di
restituirlo, non mettendo piu in conto di ricercarlo.
La sobrieta porta ad acquisire una. liberta interiore che
provoca la vera solidarieta, nelle tante forme possibili.
4. II cammino della 'sobrieta' verra ripreso nei tre anni
corrispondenti al Piano Pastorale della Diocesi:
quest'anno 1994/95 ci chiede innanzitutto la conversione
del cuore, aIIinche il nostro animo diventi capace di
accoglienza e di amore sincero e disinteressato, un po'
come quello di Dio.
Si sviluppera in quattro tappe a partire dalla Prima
Domenica di Avvento Iino alla Domenica successiva
all'EpiIania, scandite dalla Festa dell'Immacolata (prima
tappa), dal Santo Natale (seconda lappa), dalla Giornata
Mondiale della Pace (ter:a tappa) e dalla Domenica dei
Battesimo di Gesu (quarta tappa).
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5. La sobrieta per la solidariet: mentre riconosciamo
che ognuno di noi puo rinunciare a molte cose, senza per
questo danneggiare la qualita della propria vita, e anzi
spesso recandole beneIicio, vogliamo concretamente
contribuire a migliorare le condizioni di vita dei poveri.
E cosi il cammino di sobrieta diventa cammino di
solidarieta: per ogni tappa del percorso proponiamo gesti
concreti di dono (o di restituzione), che hanno un valore
molto piu grande di quanto possa sembrare. Oltre che
abituarci a tradurre la Iede con la vita, questi gesti
diventano poi... contagiosi, perche ci abituano a Iarli e
diventano sempre piu normali, per noi e per chi ci vede.
Ecco i gesti che proponiamo per ogni tappa;
1 tappa: una o piu volte, alla sera, prima di iniziare la
cena con cibi semplici e poco costosi, i genitori cercano,
tra le notizie del paese o del telegiornale o del giornale o
di una rivista, un Iatto nel quale le persone soIIrono Iame
o poverta o ingiustizie o violenza: se ne parla in breve, si
Ia la preghiera per loro, si cena con senso di solidarieta e
di pace, quasi chiedendo perdono al Signore di non poter
Iare altro per queste situazioni...
2 tappa: nei giorni di Natale, non chiedere oggetti o
regali che non siano davvero necessari; se ti accorgi che
sono inutili, chiedi che il costo venga versato e raccolto
per chi ha bisogno di cibo e di vestiti per sopravvivere. Se
si tratta invece di regali utili, sappi apprezzare e
ringraziare anche se... non sono Iirmati!
3 tappa: ognuno in Iamiglia, durante questi giorni, metta
insieme un contributo - corrispondente a qualche sacriIicio
anche un po' costoso - da oIIrire alla Parrocchia per i piu
colpiti dalla guerra in Rwanda: a loro andra quest'anno la
solidarieta dell'Avvento.
4 tappa: parlandone e mettendosi d'accordo tutti in casa,
iniziamo ad invitare una persona sola o bisognosa a
condividere la nostra tavola, magari il giorno dell'EpiIania
o la Domenica, e creiamo le condizioni perche diventi un
Iatto abituale, davvero Iraterno.
1 TAPPA!
IL NOSTRO SFORZO SINCERO DI
SOBRIETA...
Il primo passo da fare insieme e proprio quello di
liberarci, con la for:a che Gesu ha introdotto nel
nostro cuore, da tanti atteggiamenti che ci vengono
quasi istintivi. sono istinti di egoismo, di orgoglio, di
cattiveria, di invidia e altro ancora, esprimono
attaccamento a noi stessi, pieghe cattive della mente
e del cuore, che ci impediscono di esprimere il
meglio di noi stessi, quella bonta e generosita che
vorremmo sempre avere. Mettiamoci in cammino.
buon viaggio'
questo e mio...
Cio che possiedo e dono da condividere
"Gratuitamente avete ricevuto,
gratuitamente date'" (Matteo 10,8)
RIFLETTIAMO:
Che cosa ho saputo donare oggi?
sono grande...
Devo ancora imparare molto...
"Pur essendo figlio imparo lobbediente"
(EBREI 5,8)
RIFLETTIAMO:
Ho accettato con umilta il consiglio di chi
mi vuole bene?
non mi capiscono...
Tutti abbiamo bisogno di
comprensione "Quanto volete che gii
Siri facciano a voi, fatelo a loro"
(matteo 7,12)
RIFLETTIAMO:
Ho avuto occhi e cuore aperti verso gli altri?
lasciatemi in pace...
Grazie per le correzioni, le
sollecitazioni,
le critiche
"Chi ima il fratello e pronto a
correggerlo" (Prov. 13,24)
RIFLETTIAMO:
Ho riconosciuto neilarorrezione un gesto
di amore e di Iiducia?
che barba...
Il quotidiano da gusto alla vita
"Chi e fedele nel poco e anche fedele nel
molto"
(luca 16,10)
RIFLETTIAMO:
Ho compiuto il mio dovere quotidiano
con
precisione, Iedelta, gioia?
non ho tempo...
Qualche rinuncia e il tempo lo si trova
"Eccomi, sono la serva del Signore" (luca
1,38)
RIFLETTIAMO:
Ho messo il mio tempo a disposizione di
chi aveva bisogno?
non mi piace...
Ogni cosa ha il suo lato piacevole "Dio
ama chi dona con gioia" (2 corinti 9,7)
RIFLETTIAMO:
Quali aspetti positivi ho saputo scoprire
nelle esperienze e negli incontri, oggi?
adesso parlo io...
Gli altri mi insegnano molto!
"Ascolta, figlio, accetta il mio parere"
(siracide 6,23)
RIFLETTIAMO:
Ho dato spazio all'ascolto nel mio
dialogo con gli altri?
4
DOMENCA
27
NOVEMBRE
MARTED
29
NOVEMBRE
MERCOLED
30
NOVEMBRE
LUNED
28
NOVEMBRE
GOVED
1
DCEMBRE
VENERD
2
DCEMBRE
SABATO
3
DCEMBRE
DOMENCA
4
DCEMBRE
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ho ragione io...
Non esiste solo il mio punto di vista
"Rivestitevi, come amati di Dio, di
sentimenti di misericordia, umilta,
mansuetudine" (Colossesi 3,12)
RIFLETTIAMO:
in quali occasioni ho cercato di impormi
senza aver riguardo per le ragioni degli
altri?
lo faccio dopo...
Devo imparare ad aIIrontare gli ostacoli
"Non rimandare di giorno in giorno
'(siracide 5,7)
RIFLETTIAMO:
Di Ironte alle diIIicolta mi sono abbattuto
oppure ho reagito con grinta?
adesso non ho voglia...
La vita va vissuta con gusto, non subita
"Ecco la serva del Signore. si faccia di
me secondo la tua parola" (luca 138)
RIFLETTIAMO:
Ho saputo superare la mia non voglia di
impegnarmi?
con te non parlo piu'
Nella misura in cui perdono, saro
perdonato
"Ha soccorso Israele... ricordandosi
detta sua misericordia" (luca 1,54)
RIFLETTIAMO:
Ho coltivato sentimenti di vendetta
oppure ho perdonato di cuore?
8 DICEMBRE. al termine della prima tappa bruceremo
tutti i foglietti con le scritte degli atteggiamenti che
abbiamo cercato di eliminare dalla nostra vita, il ritrovo
e in pia::a della Chiesa alle ore 10,00 per la S. Messa
2 TAPPA:
LIBERANDOCI DAI CONDEIONAMENTI
CHE CI ASSEDIANO...
Gesu nasce povero e umile, ricco solo dellamore che lo
lega al Padre suo e allumanita. Oggi la societa dei
consumi ci impone una serie di bisogni che spesso ci
impediscono di vivere con semplicita e gioia. Le cose ci
affascinano e sembra che non ne possiamo fare a meno.
Lavidita di possedere crea ingiusti:ie e arriva a
distruggere le risorse della terra.
Dobbiamo imparare a difenderci per essere liberi'
tutto a me (gustare o golosare?)
In molti ancora oggi muoiono di Iame
"Dacci oggi il nostro pane quotidiano..."
(matteo 6,11)
RIFLETTIAMO:
So rinunciare alle golosita inutili, per
condividere con chi non ha neppure il pane?
che conta e la moda...
L'abbigliamento e importante, ma non e
tutto 'Non datevi pensiero... come
vestirete il vostro corpo... Guardate i
gigli del campo...` (luca 12,22)
RIFLETTIAMO:
Prestare troppe attenzioni
all'abbigliamento non e Iorse paura di
guardarmi dentro?
usa e getta...
Cerco di usare le cose per quello che
valgono "Seguirono cio che e vano,
diventarono loro stessi vani" (geremia
2,5)
RIFLETTIAMO:
So dare il giusto valore alle cose materiali
o invece ne divento schiavo?
voglio io il telecomando...
imparo a riempire di impegni utili la mia
giornata
Per ogni cosa ce il suo momento"
(qoelet 3,1)
RIFLETTIAMO:
So distribuire con equilibrio il tempo
della mia giornata tra impegni e
divertimento
vai... sei un mito'
Riconosco il bene anche nelle persone
e nelle cose di oggi
"Non vi farete idoli" (Levitico 26,1)
RIFLETTIAMO:
So avvicinarmi alla musica, ai miti che
propone, in modo tale da non diventarne
succube?
daccordo, ma... proprio non ho tempo'
II tempo donato e moltiplicato "E ormai
tempo di -svegliarvi dal sonno"
(ROMANI 13,11)
RIFLETTIAMO:
Vivo da egoista il mio tempo libero?
incredibile: sono pieno di impegni'
Faccio spazio a Dio: Lui viene a
dimorare tra noi "E il Jerbo si fece carne
e venne ad abitare in me::o a noi"
(giovanni 1,14)
RIFLETTIAMO:
Come mi sto preparando ad accogliere il
dono del Dio che viene e, in Lui, tutti i
Iratelli?
incollato davanti al video
La preghiera deve trovare spazio nella
mia giornata
"Pregate... con ogni sorta di preghiera"
(eIesini 6,18)
RIFLETTIAMO:
Ho degli spazi di preghiera nella mia giornata?
5
LUNED
5
DCEMBRE
MARTED
6
DCEMBRE
MERCOLED
7
DCEMBRE
GOVED
8
DCEMBRE
FESTA DI
MARIA
IMMACOLATA
VENERD
9
DCEMBRE
SABATO
10
DCEMBRE
DOMENCA
11
DCEMBRE
LUNED
12
DCEMBRE
MARTED
13
DCEMBRE
MERCOLED
14
DCEMBRE
GOVED
15
DCEMBRE
VENERD
16
DCEMBRE
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prima cosa... il look
II Signore ci ha ricolmati di doni
"II tuo cuore si era inorgoglito per la tua
belle::a"
(EZECHIELE 28,17)
RIFLETTIAMO:
Che cosa apprezzo di me stesso e degli
altri: la bellezza, o le qualita interiori?
lapparen:a... non inganna
Riscopro il mio cuore, centro del mio
essere "Luomo guarda lapparen:a, il
Signore guarda il cuore" (1 samuele 16,7)
RIFLETTIAMO:
Mi preoccupo solo di crescere nel Iisico
o penso alla mia crescita spirituale?
con la grana si fa tutto
Imparo a Iar buon uso del denaro
"Tenetevi lontani da ogni cupidigia"
(LucAi2,i5)
RIFLETTIAMO:
Quale importanza do al denaro, al
possedere?
primo a tutti i costi
Un po' di umilta non Ia male
"E colui che vorra essere il primo tra voi
si fara vostro servo" (matteo 20,27)
RIFLETTIAMO:
Voglio sempre emergere, anche a scapito
degli altri?
se permetti... io non sbaglio
La vita e Iatta anche di sconIitte
'Non comportatevi piu come i pagani
nella vanita della loro mente" (Efesini
4,17)
RIFLETTIAMO:
Di Ironte agli insuccessi, come reagisco?
primo... o niente
Si cresce anche lontano dalle luci della
ribalta "Fanno le loro opere per essere
ammirati dagli uomini" (matteo 23,5)
RIFLETTIAMO:
Quali sono le motivazioni del mio agire?
non mi ci metto neppure
chi e in gamba si da da Iare
"Chi semina scarsamente, scarsamente
raccogliera` (2 corinti 9,6)
RIFLETTIAMO:
So sIruttare tutte le mie capacita e le mie
risorse per il bene del mio prossimo?
Santo Natale
Ogni Iamiglia, con gioia e umilta,
ascolti e accolga tutta la ricchezza del
messaggio che il Natale puo portare in
casa
25 DICEMBRE: si conclude la seconda tappa dei
cammino, durante la JEGLIA della notte (ore 23.15), nel
falo in pia::a bruceremo i foglietti staccati dal
Calendario.
3 TAPPA;
CI RENDE CAPACI D! PORTARE NEL MONDO
L'AMORE E LA PACE DI CRISTO
Per riuscire a vivere sempre piu lamore e la pace che
Gesu ha portato nel cuore umano, e a diffonderli nel
mondo, e necessario che riusciamo insieme a vincere
alcuni comportamenti di diffiden:a, di competitivita e di
violen:a che sono sempre piu diffusi nelle famiglie e nella
societa. se vengono soddisfatti, essi ci rendono sempre
piu chiusi e diffidenti, oltre che cattivi verso gli altri.
lerba del vicino e sempre piu verde
Sono lieto di cio che ho e mi basta
"Non desiderare la roba daltri" (esodo
20,17)
RIFLETTIAMO:
Mi accontento di quello che possiedo e
sono, o Iaccio sempre conIronti con gli
altri?
bugia chiama bugia
La sincerita mi Ia sentire piu sicuro
e padrone di me stesso
"Non fabbricare men:ogne contro tuo
fratello"
(SIRACIDE 7,12)
RIFLETTIAMO:
II mio parlare e sempre sincero?
6
SABATO
17
DCEMBRE
DOMENCA
18
DCEMBRE
LUNED
19
DCEMBRE
MARTED
20
DCEMBRE
MERCOLED
21
DCEMBRE
GOVED
22
DCEMBRE
VENERD
23
DCEMBRE
SABATO
24
25
DOMENCA
LUNED
26
DCEMBRE
MARTED
27
DCEMBRE
RONAGO'94 - N. 6
mi fai uninvidia... da morire
Non credevo: apprezzare le cose che
hanno gli altri, mi mette allegria...
Le opere di gelosia,,, chi le compie non
ereditera il Regno di Dio" (Galati 5,21)
RIFLETTIAMO:
Sono capace di condividere le gioie dei
miei amici?
non ti sopporto
Lascio da parte i pregiudizi
"Ma chi sei tu che ti fai giudice del tuo
prossimo? " (giacomo 4,12)
RIFLETTIAMO:
Quali gesti di comprensione e
accoglienza ho Iatto oggi?
non ti conosco
Riconosco negli altri il volto di Dio
"Da Na:areth puo venire qualcosa di
buono?" (Giovanni! ,46)
RIFLETTIAMO:
Riconosco nell'altro un mio Iratello, un
Iiglio di Dio?
Perdono... cose?
Perdonare e oIIrire agli altri cio che
abbiamo ricevuto da Dio
"Se presenti la tua offerta allaltare e ti
ricordi che tuo fratello ha qualcosa
contro di te ...''(MATTEO 5,23)
RIFLETTIAMO:
Sono stato capace di perdonare non solo
con le parole, ma con il cuore?
non sento di aver bisogno di te...
La vita e un cammino di condivisione
"...lo vide e nebbe compassione. Gli si
fece vicino... e si prese cura di lui. " (luca
10,34)
RIFLETTIAMO:
Mi sono preoccupato dei problemi e delle
soIIerenze di chi mi sta intorno?
1 CEAAAIO: concludendo la ter:a tappa del cammino,
ci ritroveremo alle ore 15.00 per pregare insieme per la
PACE, offrendo il nostro contributo per il Ruanda,
seguira il lancio dei palloncini.
4 TAPPA
COMINCIANDO DALLA NOSTRA FAMIGLIA
La costru:ione della pace ha le radici nel quotidiano. e
dunque la famiglia il luogo per eccellen:a dove ci si
esercita e si cresce nella solidarieta. E in famiglia che si
misura lautenticita delle nostre scelte caritative.
una parola dopo laltra...
A volte, basta rompere il ghiaccio, poi...
"Nel parlare ci puo essere onore o
disonore..." (SIRACIDE 5,13)
RIFLETTIAMO:
Dialogo in Iamiglia; so ascoltare e
parlare, senza Iare il prezioso?
daccordo, papa...
Non e sempre Iacile obbedire, ma a
volte si azzecca "Figli, obbedite ai vostri
genitori nel Signore, perche questo e
giusto" (eIesini 6,1)
RIFLETTIAMO:
Tengo nella giusta considerazione i
desideri dei miei genitori?
se posso dare una mano...
Le cose piu piccole bisogna impararle
da piccoli: sono le piu grandi
Mediante la carita siete a servi:io di uni
degli altri" (CALATI 5,13)
RIFLETTIAMO:
Qual e il mio contributo all'andamento
della vita Iamiliare?
scusate, si puo? avanti, simmagini'
Di solito, molti colori rendono piu
bello... il quadro
"Amate dunque il forestiero, poiche
anche voi foste forestieri nel Paese
dEgitto" (deuteronomio 10,19)
RIFLETTIAMO:
La mia Iamiglia e accogliente verso chi
ha bisogno ?
dalla famiglia al mondo...
La venuta di Gesu nel mondo richiama
tutti i popoli a quella Ielicita, a
quell'unione e a quella pace che, a
dispetto delle apparenze, essi continuano
a cercare Iin dalla notte dei tempi...
"Udite le parole del re essi partirono. Ed
ecco la stella, che avevano visto nel suo
sorgere, li precedeva.." (MATTEO 2,9)
RIFLETTIAMO:
Siamo Ielici di poter seguire l'impulso
missionario che Cristo ci ha portato nel
cuore?
7
MERCOLED
28
DCEMBRE
GOVED
29
DCEMBRE
VENERD
30
DCEMBRE
SABATO
31
DCEMBRE
ULTIMO GIORNO
DELL'ANNO
DOMENCA
1
GENNAO
GIORNATA
MONDIALE
DELLA PACE
LUNED
2
GENNAO
MARTED
3
GENNAO
MERCOLED
4
GENNAO
GOVED
5
GENNAO
VENERD
6
GENNAO
FESTA
DELL'EPIFANIA
RONAGO'94 - N. 6
per favore, no. i bagagli... ingombrano'
Se il Signore ci chiama... lasciamo la
casa senza rimpianti
"Chi ama il padre e la madre piu di me
non e degno di me..." (Matteo 1037)
RIFLETTIAMO:
Nella nostra casa sappiamo coltivare ogni
giorno nei Iigli la liberta e la gioia di
seguire Cristo che chiama alla sua
sequela?
battesimo. festa di casa, festa di chiesa
Tutta l'avventura cristiana di ciascuno e
partita il giorno del Battesimo...
"Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi
sono compiaciuto" (Luca 3,21)
RIFLETTIAMO:
A pensarci bene, la vera ricchezza della
vita e iniziata e cresciuta con la grazia del
Battesimo.
8 GENNAIO: si conclude qui il cammino di tutte
le nostre famiglie, aprendo la nostra vita e il
nostro cuore al mondo attraverso uno stile pi
sobrio nel condurre la nostra esistenza. Alle ore
14,30, celebrando la Giornata della S. lnfanzia
concludiamo insieme questa esperienza, con
l'augurio che quanto abbiamo scoperto e
vissuto possa invece continuare in tutte le
nostre giornate.
PROSSIMI
APPUNTAMENTI...
OGNI LUNEDI di Avvento,
alle ore 20.45, in oratorio
CATECHISMO PER GLI
ADULTI
Incontro del GRUPPO
FAMIGLIA,
domenica 11 dicembre alle ore
20,45,
in Oratorio; tema di riIlessione
'Conoscersi per amarsi'
(scheda del Settimanale della Diocesi N. 43)
incontro del GRUPPO SOCIO-
POLITICO: giovedi 15 dicembre
in Oratorio.
8 GENNAO
Incanto dei doni
dell'ALBERO:
alle ore 15,30 presso
i! Centro Parrocchiale
incanto dei doni dell'albero
a favore della scuola materna.
Vi aspettiamo tutti: con un piccolo
dono puoi aiutare una grande
iniziativa a servizio dei piccoli e
delle loro famiglie. Non mancare!
Sono in vendita i biglietti della
LOTTERIA
SOTTOSCRIZIONE
A PREMI
a favore della Scuola Materna.
Confidiamo nella vostra collaborazio-
ne per arrivare alla vendita di tutti i
biglietti.
Le estrazioni domenica 8 gennaio
in Oratorio.
LA PRO LOCO
per Natale invita tutti,
dopo Ia S. Messa di
mezzanotte a un momento di
amicizia sul piazzale della
chiesa.
Verranno offerti VIN BRULE e
PANETTONE, con un sincero e
cordiale augurio di buone feste!
8
SABATO
7
GENNAO
DOMENCA
8
GENNAO
BATTESIMO
DI GES
RONAGO'94 - N. 6
daI ConsigIio PastoraIe
PROGRAMMA PARROCCHIALE
per il triennio 95-97,
a partire dal Piano Pastorale Diocesano
"Jangelo, Martirio e Carit".
La Parrocchia dei Santi Vittore e DeIendente, attraverso ii Consiglio Pastorale Parrocchiale, ha
elaborato un progetto pastorale per gli anni 95-97 a partire dal Piano Pastorale Diocesano.
Tenendo conto dei cammino precedentemente svolto, e emerso, nel lavoro di veriIica del Consiglio
Pastorale parrocchiale, quanto sia importante lavorare su alcuni punti essenziali, che possono essere
cosi sintetizzati:
INCONTRARSI, QUALIFICARSI, per incidere concretamente nella comunit con scelte
coerenti di testimonianza cristiana.
INCONTRARSI e stato l'obiettivo dell'anno '93-'94. Ora si vuole evidenziare, per il prossimo
triennio, l'importanza di passare dall`incontrarsi al QUALIFICARSI, senza tuttavia venir meno
nello sIorzo di consolidare il precedente obiettivo e senza attendere oltre nel tradurre in pratica
quanto l`incontrarsi e il qualiIicarsi portano a maturazione.
Questo cammino trova spunto nel piano pastorale diocesano che, chiamandoci a riscoprire e a
rivivere l'iniziazione cristiana vuole invitare le comunita e ogni singolo cristiano a qualiIicarsi nel
suo essere discepolo di Cristo.
Punto di partenza e di costante riIerimento-conIronto-veriIica e la Parola di Dio e in particolare il
brano degli Atti degli Apostoli (236-42) dove emerge chiaramente il percorso de! discepolo che
vuole aderire Iino in Iondo a Gesu.
"Sappia con certe::a tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesu che
voi avete crocifisso'" Alludire tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli
altri apostoli. "CHE COSA DOBBIAMO FARE, fratelli?" E Pietro disse. "Cambiate vita e ciascuno
di voi si faccia batte::are nel nome di Gesu Cristo, per la remissione dei vostri peccati, dopo rice-
verete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti e la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli
che sono lontani, quanti ne chiamera il Signore dio nostro".... Allora coloro che accolsero la sua
parola furono batte::ati e quel giorno si unirono a loro circa tremila persone. Erano assidui
nellascoltare linsegnamento degli apostoli e nellunione fraterna, nello spe::are il pane e nelle
preghiere". (Atti 2, 36-42)
Tema guida per la nostra comunit sara allora la domanda che da questo brano emerge:
~CHE COSA DOBBIAMO FARE?.
E la domanda che i discepoli rivolgono alla Chiesa madre che oggi di nuovo li pone di Ironte al
cuore del mistero cristiano: Gesu, crociIisso e risorto, Salvatore e Signore. Dalla risposta a questa
domanda emerge un cammino triennale (vedi scheda pubblicata su Ronago 94 num. 5 e qui in
seguito specificata) che vuole aiutare la parrocchia a vivere e concretizzare il Piano Pastorale
Diocesano. Ecco le linee portanti, gli obiettivi e gli impegni concreti scelti insieme con il Consiglio
Pastorale parrocchiale.
9
RONAGO'94 - N. 6
PRIMO ANNO: (94-95)
~Che cosa dobbiamo fare?
La Parola di Dio ci dice.
~Cambiate vita e fatevi battezzare.
Facciamo memoria della consacra:ione della
basilica di S. Abbondio (1095 - 900 anni fa) e dei
190 anni di costitu:ione della nostra comunita
parrocchiale (1805)
Il vangelo del BATTESIMO si pone al centro della
vita della Parrocchia che e chiamata a riscoprire la
ricchezza e la Iorza di novita che dal Battesimo viene
generata nel discepolo.
a) Cambiare vita e lo sIorzo costante di veriIica e
conversione da Iarsi alla luce della Parola di Dio
(evangelizzazione) per aderire a Gesu Risorto e Iar si
che la nostra vita annunci, sempre piu e meglio, la
novita della Pasqua.
b) Fatevi battezzare e il nostro essere "immersi"
nel mistero di Cristo Risorto che gia si e realizzato
nel Battesimo, ma che continuamente deve
realizzarsi nella liturgia (sacramenti) e compiersi
nella carita, immergendoci nel servizio gioioso e
gratuito verso i Iratelli.
Tutta la comunita dunque compie questo cammino
attraverso l'impegno di catechesi-liturgia-carita teso
a Iar riscoprire il senso del nostro essere battezzati.
Questo cammino dovr portare la comunit-
parrocchia a raggiungere i seguenti obiettivi:
a) - una adeguata catechesi pre-battesimale presso
le famiglie che chiedono il Battesimo e una
riscoperta, da parte di tutti, dei sacramenti del
Battesimo e della Riconciliazione/Confessione
b) - il consolidamento della Caritas parrocchiale.
Per il PRIMO OBIETTIVO, perche sia raggiunto e
necessario:
1. una catechesi degli adulti, assiduamente
partecipata (Seguiremo le schede diocesane:
"Credere").
Questo il calendario e i temi che verranno trattati
ogni lunedi sera:
Prima parte.
28 novembre Io, credo in....: l'atto di Iede.
5 dicembre Dio il padre onnipotente
12 dicembre Dio il Creatore del ciclo e della terra
19 dicembre Gesu Cristo: nato da Maria Vergine
Seconda parte.
6 marzo Gesu Cristo: nostro Signore e nostro Dio.
13 marzo Gesu Cristo: redentore crociIisso per
tutti gli uomini
20 marzo Gesu Cristo: Agnello di Dio
27 marzo Gesu Cristo: il Signore risorto
Ter:a parte.
8 maggio Gesu nella gloria del Padre e lo Spirito
presente nella Chiesa
15 maggio Lo Spirito Santo: anima della
comunione della Chiesa
22 maggio Lo Spirito Santo: dono alla Chiesa per
la remissione dei peccati
29 maggio Lo Spirito Santo: arteIice della nuova
creazione.
2. Alla Catechesi degli adulti si aggiunge, su propo-
sta dell'AZIONE CATTOLICA, l'invito ad appro-
fondire insieme il Piano pastorale del Vescovo (II
Jangelo del Battesimo). Sono previsti dunque incon-
tri mensili di approIondimento del Piano Pastorale
Diocesano aperti a tutta la Parrocchia e in particolare
a quanti sono impegnati nei diversi ambiti di servi-
zio. Gli incontri si terranno alla DOMENICA, alle
ore 16.30, secondo il seguente calendario:
NOVEMBRE domenica 13 Dal rito al mistero
DICEMBRE domenica 11 La novita dei Iigli di Dio
GENNAIO domenica 15 Incorporati nella Chiesa:
comunione e missione.
FEBBRAIO domenica 12 Sacramento di unita e ac-
coglienza
MARZO domenica 12 Dal Battesimo alla penitenza
APRILE Eserci:i spirituali parrocchiali
MAGGIO domenica 14 Dire oggi il vangelo del Bat-
tesimo
Per raggiungere sempre il primo obiettivo necessita
poi:
3. un lavoro comune tra gruppo liturgico e grup-
po famiglia in vista di una catechesi pre-battesimale;
occorre inIatti delineare un cammino di preparazione
al battesimo dove siano coinvolte le coppie del grup-
po Iamiglia che, insieme al parroco, si incontrano
con la Iamiglia del battezzando; come pure e impor-
tante rivedere la celebrazione del rito dei Battesimo
per valorizzarne meglio la sua dimensione comunita-
ria e la sua ricchezza simbolica.
4. un cammino penitenziale quaresimale, basato
sulla riscoperta del sacramento della conIes-
sione-riconciliazione, verso la veglia pasquale dove
rinnovare comunitariamente il Battesimo. In questo
periodo si terranno anche gli esercizi spirituali par-
rocchiali (5-6-7 aprile dalle ore 20.00 alle ore 22.30)
Sotto l'aspetto 'esteriore' potranno aiutare a richiama-
re questi obiettivi la realizzazione del nuovo conIes-
sionale e il recupero del Ionte battesimale.
10
RONAGO'94 - N. 6
Il programma parrocchiale 95-97
Per il SECONDO OBIETTIVO, perche sia
raggiunto e necessario:
1. far lavorare insieme le diverse realt di im-
pegno caritativo (terza eta, GAM, volontariato
giovani...) in particolare nell'opera di Iormazio-
ne e di programmazione di ogni attivita.
2. formare all'accoglienza e realizzarla con-
cretamente: sia verso le Iamiglie con diIIicolta,
sia verso i giovani e i ragazzi (doposcuola e tem-
po libero). A questo Iine:
- e necessario oIIrire momenti di crescita e Ior-
mazione alle persone, in particolare ai giovani,
che si impegnano nelle diverse realta di volonta-
riato.
- e necessario continuare e potenziare l'attivita di
Oratorio con particolare attenzione alla Iascia
degli adolescenti, oIIrendo loro accoglienza at-
traverso spazi e occasioni diverse di incontro e
di crescita.
- e necessario trovare altre persone che si rendo-
no disponibili a seguire situazioni particolari di
bisogno e inoltre a collaborare per l'attivazione e
il buon Iunzionamento del 'locale di prima acco-
glienza' messo a disposizione dalla Parrocchia e
che entrera in Iunzione durante l'anno in corso.
(Anche il gruppo Iamiglia e chiamato a sensibi-
lizzarsi su questo particolare aspetto).
SECONDO ANNO: (95-96)
Che cosa dobbiamo fare?
La Parola di Dio ci dice:
''Ricevete il dono dello Spirito Santo
e siate miei testimoni"
Facciamo memoria dellini:io della costru:ione
della Cattedrale di Como (1396- seicento anni
fa)
Il vangelo della CRESIMA si pone al centro del-
la vita della Parrocchia che e chiamata a riscopri-
re il dono dello Spirito Santo che apre al coraggio
della testimonianza e all'impegno della missione.
a) Ricevete il dono dello Spirito Santo e la ri-
scoperta di questo dono che opera in noi attraver-
so la Parola di Dio e i Sacramenti, plasmandoci
cosi a immagine e somiglianza del Figlio Gesu,
l'unico Salvatore. E la gioiosa consapevolezza di
lasciarsi guidare dalla Sua luce attraverso un cam-
mino di catechesi che ci aiuti a Iormare una co-
scienza capace di discernimento evangelico.
b) Siate miei testimoni e la conseguenza della
"invasione" dello Spirito. La riscoperta di Gesu,
unico salvatore deve portare il cristiano a vivere
in costante atteggiamento missionario, attraverso
una coraggiosa testimonianza nei diversi ambiti di
vita e una costruttiva collaborazione con le altre
comunita cristiane all'interno della ZONA pasto-
rale e nell'apertura alla Chiesa universale.
Tutta la comunita dunque compie questo cammi-
no attraverso l'impegno di catechesi-liturgia-carita
teso a Iar riscoprire il dono dello Spirito e lo slan-
cio missionario che esso provoca in chi lo acco-
glie.
Questo cammino dovr portare la comu-
nit-parrocchia a raggiungere i seguenti obiet-
tivi:
a) - una maggiore sensibilit missionaria
espressa nell'attenzione ai 'lontani', a partire
dalla Parrocchia (con un'attenzione maggiore
al mondo del lavoro e della scuola) fino ad una
rinnovata sensibilit missionaria universale.
(Sono previste, come strumento e mezzo utile a
ci, le Missioni Parrocchiali - Maggio 199)
b) - una maggiore attenzione al cammino di
preparazione alla Cresima e al dopo cresima,
mettendone maggiormente in luce la dimensio-
ne vocazionale di questo cammino e indivi-
duando le modalit per realizzare la professio-
ne di fede per i diciottenni.
11
RONAGO'94 - N. 6
Il programma parrocchiale 95-97
TERZO ANNO: (96-97)
"Che cosa dobbiamo fare?"
La Parola di Dio ci dice.
"Erano assidui nell'unione fraterna
e nello spezzare il pane"
Facciamo memoria dell'uccisione dei primi martiri di
Coma (297 -17 secoli fa) e dei 1 anni della morte di P.
Ciuseppe Ambrosoli (27/3/1987)
Il vangelo della CARIT si pone al centro del-
la vita della Parrocchia che e chiamata a risco-
prire nell'Eucaristia la sorgente e il culmine della
vita cristiana.
a) Erano assidui nell`unione Iraterna l'unita-
comunione Iraterna e il criterio per veriIicare la
Iedelta a Gesu, Signore e Capo del Corpo che e
la Chiesa; essa si Ionda e scaturisce dalla comu-
nione eucaristica
b) Erano assidui nello spezzare il pane e il
Pane eucaristico che ci Ia un solo corpo e che ci
impegna a spezzare la nostra vita a servizio dei
Iratelli (Iate questo in memoria di me...), realiz-
zando cosi quel vangelo della carita che ogni co-
munita cristiana e chiamata a vivere e a testimo-
niare.
Tutta la comunita dunque compie questo cammi-
no attraverso l'impegno di catechesi-litur-
gia-carita teso a riportare al centro della vita per-
sonale e parrocchiale l'Eucaristia, dono del Si-
gnore Gesu "per la vita del mondo", e preparan-
dosi cosi al CONGRESSO EUCARISTICO
DIOCESANO.
Questo cammino dovr portare la comu-
nit-parrocchia a raggiungere i seguenti obietti-
vi:
a) - una catechesi e una liturgia attente a rivalu-
tare la domenica come giorno del Signore e del-
la Comunit;
b) - un impegno della Caritas nel promuovere
il volontariato e nel prestare attenzione ad an-
ziani e malati.
Il presente Piano di lavoro parrocchiale e
stato elaborato dal Parroco unitamente e
con approva:ione del Consiglio Pastorale
parrocchiale, nelle riunioni del 15 settem-
bre e del 17 novembre 1994.
II nuovo
ConfessionaIe
Mi auguro che prima di Natale arrivi, nella nostra
Chiesa, il nuovo Confessionale che sostituir
l'attuale, ormai quasi inservibile. Non si tratta solo
di un cambiamento di 'mobili', come a volte avvie-
ne in tutte le case.... un'occasione per ripensare
e per riscoprire il valore della confessione: incon-
tro con Dio, Padre buono e misericordioso, che in
Ges ci accoglie e, infondendo in noi il Suo Spiri-
to, ci fa nuovi. "Cambiate vita" quanto la Parola
di Dio ci dice durante quest'anno. E la Confessio-
ne desiderio, volont, impegno a cambiare vita,
grazie al Suo Amore, alla Sua Presenza, alla Sua
Forza. Dedicheremo tutta la Quaresima per una ri-
scoperta e una rinnovata comprensione dei Sacra-
mento della Penitenza. Ora, pensando al nuovo
Confessionale, il desiderio che non rimanga l,
come un oggetto da museo, inutilizzato... Nella
sua struttura si presenter confortevole, spazioso,
accogliente, e questo per abituarci a fare della
Confessione (Riconciliazione) non il Sacramento
sprint, tutto di corsa e in fretta, bens il sacramento
dell'incontro, del confronto-dialogo con Dio, con la
Sua Parola ( su di essa che occorre imparare a
fare i! nostro esame di coscienza prima di confes-
sarci...) e di verifica con il ministro della Chiesa.
Sacramento dunque da celebrare con la dovuta
calma e il dovuto raccoglimento. Per questo do-
vremmo anche abituarci a non relegare la Confes-
sione il giorno prima delle grandi feste, all'ultima
ora, in mezzo a tante altre cose da fare, bens a
celebrarla periodicamente durante l'anno: questo
ci aiuterebbe, non solo ad evitare lunghe code e
attese, ma soprattutto a vincere la fretta e il 'fare
tanto per fare'... trasformando cos questo gesto in
momento gioioso, che dona serenit, pace e sti-
molo nel continuare il cammino. Ricordo poi che io
sono presente per la possibilit della Confessione,
ogni sabato dalle ore 15.30 in poi (salvo rare ec-
cezioni dovute a incontri, ritiri..., sempre comun-
que segnate su! foglietto settimanale) e poi ogni
giorno mezz'ora prima della S. Messa (sia al mat-
tino che alla sera) normalmente sono in chiesa, di-
sponibile per questo sacramento. Da cristiani con-
sapevoli e maturi dunque abituiamoci a vivere me-
glio questo rito legandolo, non solo a feste partico-
lari o alla sola Pasqua, ma al cammino di conver-
sione (cambiamento di vita) che quotidianamente,
alla luce della Parola di Dio, ognuno di noi chia-
mato a compiere.
DON SERGIO.
12
RONAGO'94 - N. 6
La pagina deI G.A.M.
SCRIVE SUOR AMELIA....
Gamiti carissimi,
e possibile che sia gia passato un anno dall'ultima
mia lettera a voi, dopo che ho tentato piu volte di
scrivervi? Ma il Signore sa quanto e quante volte vi
presento a Lui perche vi dia aiuto, coraggio, luce e
Iorza perche possiate portare avanti cio che vuole da
voi, Lui che e presente in ciascuno e vuole il bene e
la Ielicita di ognuno di voi e di ogni sua creatura.
Come state? Come va la vita a Ronago? Come vanno
i vostri vari impegni? E il vostro Iervore missionario
e sempre tanto vivo?
Per me quest'anno e un anno missionario tutto parti-
colare, inIatti Iin dall'inizio, in vista della traslazione
della salma di Padre Giuseppe, mi sono proposta di
cercare di rivivere la sua esperienza, accompagnan-
dolo anche nella sua ultima dolorosa Via Crucis. E
vero, Iinora non e che vivo tutto, pero c'e il grande
desiderio che Lui senz'altro colmera, non vi pare?
Voi continuate ad aiutarmi nella e con la preghiera,
per Iavore...
Un altro motivo poi e che il nostro Fondatore e stato
Iinalmente dichiarato Venerabile: un richiamo a vive-
re sempre meglio e totalmente il grande carisma Mis-
sionario. Vi e piaciuto il tema della Giornata Missio-
naria Mondiale:" Rinnova e condividi la Fede"; a me
si perche e solo dopo aver Iatto questa meravigliosa
esperienza di vita, cioe credendo ed accogliendo il
Dio-Amore, che si sente il desiderio, il bisogno che
la Iacciano pure tutti gli altri. E questione di giusti-
zia, dico io... cioe perche io si e gli altri no? La sal-
vezza che e venuto a regalarci nostro Signore per me
consiste in questa esperienza continua di Lui, un gu-
sto di Vita Nuova che possiamo gia gustare al pre-
sente, un gusto che e doveroso condividere con gli
altri. Auguro tutto questo a ciascuno di voi.
Di me, che dirvi? Sono ancora qui a Nairobi; sto
bene e proseguo nonostante questo lavoro un po' ari-
do. Pero sappiate che sono contenta perche mi sento
Missionaria pure qui. Ho modo di seguire piu da vi-
cino le varie Missioni e pregare per le diIIerenti e va-
rie diIIicolta dei nostri Missionari e della nostra gen-
te. Non ci resta che continuare a sostenerci vicende-
volmente con la preghiera... anzi, io ve ne chiedo una
particolare per il mio Iuturo, inIatti Ira qualche mese
credo che mi daranno una nuova destinazione: ecco,
che Iaccia volentieri la Sua Volonta.
Vi auguro tante belle cose e con tanto aIIetto vi salu-
to. Sempre unitissima nella preghiera, vostra
SUOR AMELIA
tL HANCO
VNtTA
Per regalare e regalarti qualcosa di utile
aiutando chi ha bisogno de! tuo aiuto.
Puntuale, come ogni anno,
sar aperto iI 10 - 11 dicembre,
in Parrocchia, II Banco Vendita
a favore dei missionari nostri
amici:
P, Tocalli e suor Caterina a Kalongo,
suor Amelia in Kenya P, Philip Zema
e Ambrogio In Cameroun.
Durante l'estate abili cucitrici e ricamatri-
ci, esperte massaie, hanno lavorato per
poter mettere in vendita: biancheria per
la casa, maglioncini, centri, grembiuli e
anche conserve di frutta e verdura ge-
nuine. Ci saranno come sempre, i Fiori
della Casa di Gino; oggetti d'artigianato
de! Messico, del Kenya, dell'Uganda.
nfine ci sar una mini-Iotteria con molti
premi.
Tutto il ricavato verr destinato
al nostri missionari
Orario di apertura
del BANCO VENDITA:
10 dicembre: daIIe 15 aIIe 21
11 dicembre:
daIIe 8 aIIe 12 e daIIe 15 aIIe 19
Vi aspettiamo tutti!!!
13
RONAGO'94 - N. 6
La pagina deI G.A.M.
GIi auguri da KaIongo
Kalongo, 4 novembre 1994
Carissimo don Sergio,
ti spero bene con i tuoi cari e tutti i parrocchiani di Ronago.
Ti scrivo per dirti che il ritorno fra noi di fratel Agostino coinciso con un certo migliora-
mento delle strade nella nostra zona. Questo ha permesso anzitutto di trasportare qui la
ruspa -regalo degli amici di P. Giuseppe di Como- che da mesi era bloccata a Kampala.
Poi abbiamo provato a mandare il camion gi tre volte verso Lira, per comperare il cibo
per i malati. questo il momento importante di fare le provviste per tutto l'anno, coinciden-
do col tempo dei raccolti. Si viaggia col cuore in ... gola, pregando Dio di non incappare
nei ladroni o in qualche mina!
li tempo delle piogge va finendo; quest'anno i raccolti sono stati buoni. Molta gente per
-non avendo assolutamente liquidit tra le mani- tentata di correre ogni sabato al merca-
to per vendere parte dei prodotti del raccolto. Col pericolo che in pochi mesi il granaio si
trover disgraziatamente 'vuoto'. Davvero siamo grati a Dio che ci ha ispirato il coraggio di
deciderci per la traslazione della salma del caro P. Giuseppe lo scorso 10 aprile: senn sa-
remmo ancora qui a studiare la situazione delle strade. Averlo con noi stata un'esperien-
za forte e consolante durante questi mesi passati, dopo che l'incidente dell'ambulanza ci
aveva come paralizzati.
La gioia dell'Avvento e del Natale si sta avvicinando: vi pensiamo con tanto affetto e grati -
tudine assieme a tutti gli ammalati, grandi e piccini. Possa Ges Salvatore portare a voi
tutti amici di Ronago tutte le grazie di cui sentite il bisogno nella vostra vita e nelle vostre
famiglie. l sorriso di P. Giuseppe sia per noi e per voi tutti fonte di incoraggiamento e sere-
nit.
Grazie per tutto il vostro affetto, preghiere e aiuto per mandare avanti questa grande opera
dell'amore di P. Giuseppe, che ora continua anche grazie alla vostra generosit.
BUON NATALE A VO! TUTT E FELCE ANNO NUOVO 1995.
Con affetto e gratitudine, vostro
P. EGIDIO.
UN NATALE DI LUCE... A KALONGO!
Il regalo di Natale pi bello Ges, luce del mondo, in mezzo a noi. quanto nella
fede ci prepariamo a vivere e a celebrare in unione con tutti i nostri missionari. Ma
quest'anno, alla grande Luce di Ges, si unir anche la piccola, ma pur importante
e utile luce prodotta dal generatore che, grazie al contributo di tanti, abbiamo la gio-
ia di regalare alla missione di Kalongo. Far infatti pervenire a P. Egidio, per Nata-
le, i venti milioni che la nostra comunit ha raccolto nell'iniziativa "Anche noi gene-
ratori di luce". Un segno bello di generosit e attenzione alle missioni. Un grazie a
quanti hanno contribuito con le loro offerte e in particolare al gruppo Raccolta Carta
che con il suo contributo ha permesso di concludere questa iniziativa!
DON SERGIO
14
RONAGO'94 - N. 6
Cronaca
DOMENICA 9 OTTOBRE:
LO SFOLGORIO DELL'AUTUNNO.
Non vorrei Iare la cronaca dello svolgimento della Festa degli Anziani, anche perche il pro-
gramma spirituale e ricreativo della giornata era gia stato presentato sul numero scorso del gior-
nalino ed e stato realizzato con successo.
Vorrei solo Iermare le impressioni che questa giornata mi ha suscitato, specialmente durante la
S. Messa e soprattutto al momento dell'Unzione degli InIermi. Erano tanti, i nostri anziani, se-
duti nei banchi a loro riservati per l'occasione. Tanti e solidali, pronti ad accogliersi a vicenda
con un sorriso o una parola, per condividere insieme un Sacramento Iorse non esattamente "pro-
grammato" per quel giorno, ma accolto con tanta Iede e con intima gioia. Mi sembravano come
gli alberi che si vestono di colori tenui eppure sIolgoranti. Che donano alla terra, ai loro Iratelli
le proprie Ioglie, certi che nessuna di esse andra perduta perche servira a generare nuova vita, a
Iar germogliare antichi valori nella primavera umana. E allora l'accostamento mi e venuto spon-
taneo: si, sembrava proprio una Messa di Prima Comunione. Non c'erano gli abiti bianchi e
nemmeno il "contorno" mondano di IotograIi e cineasti. Si coglieva pero benissimo l`essenziale
e cioe lo stato d'animo dei "candidati" che, proprio per quella perenne, magica intesa che lega i
piccoli agli anziani, penso sia stata molto simile. I bimbi accolgono Gesu con l'innocenza e il
candore della loro eta, cosi come i nostri amici anziani hanno consapevolmente accolto, con Ii-
ducia e speranza cristiana, l'Unzione che e sostegno del corpo e dell'anima, Cosi come le mani
dei piccoli si tendono per la prima volta verso l'Ostia consacrata, le mani degli anziani si sono
aperte per ricevere l'Olio Santo. Mani spesso rugose e stanche che, subito dopo, spontaneamen-
te si sono giunte. Ma e l'espressione del viso che colpisce, mentre li guardo tornare al loro po-
sto: un'espressione di pace e di serenita, che viene dalla certezza di questa nuova Presenza che li
aiuta a continuare il loro cammino e la loro testimonianza. Ancora una volta ci sono stati di
esempio: numerosi, partecipi, semplici, discreti. Una proposta e uno stimolo anche per i Iamilia-
ri che hanno condiviso con loro questo momento e per i giovani e i ragazzi presenti, che sono
stati il vero, vivo e bellissimo "contorno" di questa celebrazione.
Raccogliendo poi Ira gli anziani qualche loro impressione, il parere e stato unanime: hanno vis-
suto pienamente questo nuovo incontro personale e comunitario con Dio, hanno detto che e sta-
to bello e commovente, che si dovrebbe senz'altro ripetere anche negli anni a venire. Forse, il
calore proIondo che emanava da questa celebrazione lo esprimono, molto meglio di me, le paro-
le del canto 'Tu sei vivo Iuoco che, sommesso ma estremamente "sentito" ha accompagnato,
con le voci dei nostri ragazzi e giovani, il rito dell'Unzione:
"Nella nostra sera, nel nostro tramonto, nei momenti di solitudine e di tristezza, sei Tu il Iuoco
che trionIa, la nube che ristora, l'orizzonte che si allarga, la voce amica che ci parla, io sposo
che ritorna. Sei tu la nostra pace".
Una certezza che ci dovrebbe accompagnare tutti, sempre. Cosi come la preghiera degli anziani
che Don Sergio (a cui diciamo un grosso grazie per questa giornata) ha distribuito e che tutti ci
accomuna nelle diverse stagioni della vita. E soprattutto ci accomuna a coloro che non hanno
potuto essere presenti, ma che abbiamo sentito tanto vicini.
ANNA B.
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Caritas
A... COME AVVENTO...
A... COME ACCOGLIENZA!
Da qualche giorno sono finalmente iniziati i la-
vori per realizzare, sotto !a casa parrocchiale,
un locale di accoglienza per persone in diffi-
colt; un progetto di cui se ne parla da tempo
e di cui il Consiglio pastorale si fatto promo-
tore.
lavori sono perci incominciati e prosegui-
ranno per tutto l'Avvento: un tempo di attesa e
di speranza per prepararsi ad accogliere
Ges che viene.
Anche la nostra parrocchia sembra allora pre-
pararsi ad accoglierlo, riconosciuto in chi,
come Lui stesso ci ha indicato, vive oggi una
situazione di necessit.
Credo che bastano queste poche parole per
spiegarci una scelta di questo genere e il pen-
siero che la nostra comunit possa essere
una vera famiglia, disposta ad accogliere e
sostenere chi al suo interno vive un momento
di difficolt. Un invito e insieme un primo pas-
so concreto, affinch anche le nostre famiglie
condividano, nella misura in cui possono, un
impegno di solidariet.
Terminati i lavori, avremo a disposizione un
locale che potr offrire un'accoglienza a breve
o medio termine a persone, che per svariati
motivi, si trovano momentaneamente senza
abitazione. Una soluzione temporanea quindi,
ai loro problemi, ma sicuramente un aiuto che
permetter loro di trovare amicizia, solidarie-
t, comprensione e la certezza, unita alla spe-
ranza, che forse le 'cose' possano cambiare.
per questo allora fondamentale 'dare voce'
all'iniziativa, cos che ci si occupi al meglio di
queste situazioni, perch se offrire un locale
importante, molto di pi lo sar la nostra pre-
senza accanto a queste persone che dovran-
no essere inserite, a pieno titolo, nella vita
della nostra comunit.
Per poter fare questo, contiamo di appoggiar-
ci alla Caritas diocesana, che attraverso alcu-
ne
sue espressioni di servizio e di volontariato,
ci supporter, inviandoci persone che neces-
sitano di un tetto, ma anche condividendo con
noi decisioni e progetti per affrontare al me-
glio quest'avventura. Se vi capita allora di
passare nei dintorni della Chiesa, mi racco-
mando, date un'occhiata... chiss che non vi
venga la voglia di darci una mano!
LA CARITAS PARROCCHIALE
Dal Piano Pastorale diocesano
"Vangelo, Martirio, Carit".
"La Grazia del Battesimo, ingresso nel-
la vita cristiana, abiliti le nostre comu-
nit a sviluppare in modo speciale il
dono dell'accoglienza. Si affronti in par-
ticolare il problema dell'accoglienza e
dell'inserimento degli stranieri, che
sono ormai una presenza notevole in
quasi tutte le nostre parrocchie; non
solo provvedendo a qualche aspetto di
assistenza materiate (sostentamento,
lavoro, alloggio) ma anche e soprattutto
annunciando il Vangelo, testimoniando
la novit di vita generata i noi dal Batte-
simo... Non manchi mai tra gli obiettivi
la scelta di un segno visibile e impe-
gnativo di carit..."
Mons. Alessandro Maggiolini, Vescovo di Como
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Gruppo famigIia
I CONIUGI SPIEGAZIONE VISSUTA DELL`INCARNAZIONE
Chiss se anche tante nostre coppie si identi-
ficano nella vignetta o se possiamo invece dir-
ci reciprocamente: "Ti amo pi di ieri ma
meno di domani". Spero possiamo rispondere
tutti nel secondo modo, indice di un cammino
matrimoniale fruttuoso e ogni giorno vivo e di-
namico. Certo che il matrimonio , tra tutti i
Sacramenti, quello in cui pi difficile cogliere
l'eccezionalit: non ci sono segni particolari
che distinguono nel mondo le coppie di spo-
sati in Chiesa, eppure quello che testimonia
giorno per giorno il grande mistero trinitario:
tre persone, tre individualit che contempora-
neamente sono una cosa sola; segno
dell'amore di Dio che sceglie, sposa, si unisce
all'umanit.
Com' possibile rendere visibile tutto ci? Vi-
vere tenendo sempre presente l'altro, in conti-
nua tensione all'unit piena dei due, come
uniti sono il Padre e i! Figlio tanto da generare
nell'amore lo Spirito. Pi si costruisce l'unit di
coppia pi i due sono segno dell'unione di Dio
con l'umanit. un cammino di santit da vi-
vere nel normale quotidiano. Questo il me-
raviglioso della vita di coppia: ogni attimo,
ogni piccolo gesto momento di preghiera,
via che santifica il singolo coniuge e la coppia.
Acquista dunque significato anche il prepara-
re la tavola, il rifare il letto, l'andare al
lavoro....... se tutto fatto consapevoli che la
Grazia del Matrimonio ricevuta dalla coppia
d senso a ogni cosa, protendendo i due
all'unit pi piena momento per momento.
come se la coppia fosse "liturgia", lode a Dio
in ogni attimo: nella piccola Chiesa domestica
sempre si celebra qualcosa. Noi, di Cristo co-
nosciamo pi i tre anni pubblici che i trenta
vissuti nel nascondimento a Nazareth, i quali
hanno preparato i successivi e sono un grido
del valore della quotidianit, anche di quella
della famiglia.
La Grazia ci permette anche di vivere il nega-
tivo, arrivando ad assumere su di noi quello
dell'altro che mai nella coppia dev'essere fon-
te di giustificazione: "ecco, fai cos anche tu!"
Come Cristo passa attraverso la morte per
giungere alla risurrezione, cos il nostro matri-
monio pu, attraverso i momenti della Croce,
forte della Grazia del Sacramento, giungere
ogni giorno alla Risurrezione. Ed proprio
l'amore che sperimenta la risurrezione che
portato alla festa: impariamo a gioire, godere
anche delle piccole cose e sappiamo testimo-
niare al mondo la GOA dell'amore che ab-
biamo vissuto e viviamo giorno per giorno.
Sono, queste, solo alcune, molto sintetiche,
idee scaturite al Convegno di domenica 6 no-
vembre 1994 presso l'auditorium del collegio
Gallio di Como, organizzato dalla Commissio-
ne Famiglia Diocesana per coppie e gruppi fa-
miliari, dal titolo:"Se tu conoscessi il dono di
Dio". Per una pi ampia e precisa relazione,
rimando alle pagine del Settimanale della Dio-
cesi. Certo che per camminare nel nostro ma-
trimonio forse una mano possiamo darcela,
perch non vada perso o quanto meno non ri-
manga al palo, ma possa crescere quel gran-
de dono ricevuto tanti o pochi anni fa. La pro-
posta, aperta a tutte le coppie, quella del
gruppo che mensilmente vuole incontrarsi in
parrocchia per approfondire i mille aspetti del
nostro essere sposi, E non poi un grandissi-
mo sforzo quello richiesto, tenuto conto anche
degli innumerevoli benefici che ne possono
derivare.
Buon cammino a tutti.
FELICE
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La stagione, appena iniziata, della cosiddetta seconda Repubblica, Iondata su un sistema elettorale
di tipo maggioritario, sta evidenziando, al di la di ogni possibile giudizio politico (positivo o negati-
vo) sull'operato del Governo, alcune particolari caratteristiche.
L'aspetto piu visibile e l'incapacita di rappresentare la societa italiana nel suo complesso, la sua pre-
disposizione a "Irantumare" la comunita in componenti sempre piu piccole, con la conseguenza di
rendere spesso incomponibili le diverse categorie del mondo economico e sociale. Quasi si Iosse
inaugurato un periodo di incomunicabilita tra i soggetti che concorrono al Iunzionamento di una so-
cieta e una sorta di ostilita per la politica intesa come mediazione, ragionevolezza, buonsenso. Ogni
giorno dobbiamo registrare una sequela di dichiarazioni velenose, di accuse reciproche, di insinua-
zioni maliziose, che non Ianno certo bene alla tolleranza e al rispetto delle diverse opinioni. Sembra
di assistere ad un processo di "atomizzazione" della societa, che mette spesso le categorie una con-
tro l'altra: politici contro magistrati, magistrati contro avvocati, lavoratori autonomi contro lavorato-
ri dipendenti e cosi via.
Sono ormai trionIanti la malaIede ed il sospetto e Iorse e inevitabile essere arrivati a questo degrado
nei rapporti, che e prima di tutto morale e civile, dopo la tragedia di tangentopoli che ha travolto il
Paese.
Forse sta proprio nella natura stessa del sistema maggioritario "costringere" i vincitori a rappresen-
tare solo una parte dell'elettorato, prendendo decisioni che accontentano prioritariamente il blocco
sociale che li ha sostenuti, ma e certo che, scomparsa la prima Repubblica, ne e nata una che privi-
legia la comunicazione immediata (spesso inIarcita di insulti) rispetto alla discussione pacata, deter-
minando una visione pericolosamente schematica ed elementare della democrazia. La politica, mai
come oggi, ha il dovere invece di ricucire i Iili della societa per Iarla ripartire tutta insieme, ritro-
vando le ragioni che stanno alla base di una civile e paciIica convivenza. Mi sembra cioe che sia
giunto il momento di occuparsi meno degli interessi di parte e piu dei valori comuni, mettendo capi-
tali e strutture a servizio dell'uomo, perche il rigore economico ed il risanamento Iinanziario senza
un progetto di vera solidarieta possono essere validi per una sola breve stagione. La politica, se cor-
rettamente intesa, non puo essere pura contrattazione economica, ma qualcosa di piu alto e di piu
nobile, altrimenti l'ombra di un'altra tangentopoli ci accompagnera anche nella tanto agognata se-
conda Repubblica.
MAURIZIO
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0kAT0kI0 ChIAMA ALL'0kAT0kI0...
ELEMENTARI e MEDIE... siete attesi in Oratorio OGNI DOMENICA
dalle ore 14.30 alle ore 18.00
CLASSI SUPERIORI e GIOVANI... ogni GIOVED sera e ogni SABATO sera
dalle ore 20.45 alle ore 23.00
vi aspettiamo per condividere insieme serate di amicizia e incontro!
Giovani, genitori, ecc... che non sanno come occupare la domenica
pomeriggio, sono invitati a venire in Oratorio per stare insieme ai ra-
gazzi e con loro giocare, lavorare e crescere... Vi aspettiamo!
Invito alla lettura:
pag. 1 - !n cammino...
- Le feste di Natale
pag. 2 Per riflettere, pregare, vivere...
pag. 3 l cammino dell'Avvento:
dalla famiglia al mondo
pag. 8 Appuntamenti e iniziative
pag. 9 PROGRAMMA PARROCCHALE
per il triennio '95-'97
pag. 12 l nuovo confessionale
pag. 13 La pagina de! G.A.M.:
- Scrive suor Amelia
- l Banco Vendita
- Gli auguri da Kalongo
pag. 15 Cronaca: Domenica 9 ottobre:
lo sfolgorio dell'autunno.
pag. 17 Caritas: A...come Avvento...
A... come Accoglienza!
pag. 18 Gruppo famiglia: coniugi,
spiegazione vissuta della
ncarnazione.
pag. 19 Spazi aperti
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