E’ troppo presto per poter trarre certezze sulla persistenza del segno di tale
svolta: le cautele sono da ogni parte raccomandate, anche nell’uso delle
proiezioni a più limitato termine. Permane infatti tuttora elevato il livello di
molti indicatori internazionali di tensione finanziaria. E’ indubbio, tuttavia,
che le indicazioni emergenti volgano tutte a conferma di una stabilizzazione
dell’economia globale, guidata in particolare dall’Asia. Dalle economie
emergenti, i segnali di rafforzamento si vanno pian piano trasferendo alle
economie più avanzate, Italia compresa.
Leonardo Muraro
Presidente della Provincia di Treviso
primo luogo.
90
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Nota: Fonte: elaborazioni Tolomeo Studi e
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prevedere per l’estate una risalita delle
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Ricerche su dati Oecd
2007 2008 2009
maggiori economie, Italia compresa (Graf.
1). Analoga la risalita per l’indice di fiducia
elaborato dall’Eurostat, che in agosto ha Graf. 2 - Economic Sentiment Indicator in
raggiunto i livelli pre-crisi dopo essere Italia e nell’Area Euro. Anni 2007-2009
sceso al minimo in primavera, sia nell’Area (valori mensili)
120
Euro che in Italia (Graf. 2).
110
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trimestre (Tab. 1). Analogo il trend di
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recupero previsto per l’Italia nella seconda
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dati Eurostat
metà dell’anno pure se nel complesso del 2007 2008 2009
2009 la flessione del Pil nazionale si attesta Nonostante le principali istituzioni interna-
sul 5%, ovvero di un punto percentuale al zionali e nazionali siano concordi nel ritene-
di sopra di quella mediamente prevista per re che la caduta dell’attività economica si
l’intera Zona Euro (-4%). sia arrestata, le prospettive a breve termine
rimangono incerte dato che la domanda è
Ulteriori segnali di ripresa arrivano dalle più sospinta da forze temporanee legate alle
recenti statistiche sulla produzione misure di sostegno all’economia.
industriale e sugli ordinativi dell’industria,
che appaiono in recupero in tutte le
maggiori economie, sebbene ci si collochi 1
Un aumento per valori superiori a 100 significa
ancora ben al di sotto dei livelli registrati in espansione, una diminuzione per valori sempre
corrispondenza del primo trimestre 2008. superiori a 100 significa flessione. Una decrescita
con valori al di sotto di 100 significa recessione, un
aumento per valori sempre al di sotto di 100
significa ripresa.
2
Tab. 1 - Andamento e previsioni del Pil nei
principali paesi europei. Anno 2009
(variazioni % rispetto al periodo precedente) I tempi e i modi dell’allentamento di queste
Var. misure espansive sono, però, fortemente
Var. trimestrale 2009
annuale connessi al ripristino del mercato del credito
1° 2° 3° 4° 2009 e all’andamento del mercato del lavoro. La
Germania -3,5 0,3 0,7 0,1 -5,1 consistenza della crisi si manifesta sul
Spagna -1,6 -1,1 -0,4 -0,2 -3,7
mercato del lavoro con un effetto ritardato
Francia -1,3 0,3 0,4 0,3 -2,1
Italia -2,7 -0,5 0,2 0,1 -5,0 rispetto a quanto accade per il Pil. In Italia,
Area Euro -2,5 -0,1 0,2 0,1 -4,0 come nella maggior parte dei paesi europei,
G. Bretagna -2,4 -0,7 0,2 0,5 4,3 la caduta dell’occupazione registrata nei
UE 27 -2,4 -0,2 0,2 0,1 -4,0 primi due trimestri dell’anno è risultata
Fonte: elaborazioni Tolomeo Studi e Ricerche su contenuta e nettamente inferiore a quanto
dati Commissione Europea si è verificato per il prodotto: la contrazione
degli occupati è stata, in termini
Graf. 3 – Indice mensile destagionalizzato tendenziali, inferiore al 2% contro una
degli ordini industriali in Italia. Anni 2007- caduta del Pil del 6% (Graf. 5). Fino a
2009 (valori mensili; 2005=100)
160
questo momento le imprese hanno ovviato
150
ai licenziamenti ricorrendo alla diminuzione
delle ore lavorate, allo smaltimento delle
140
ferie e soprattutto alla cassa integrazione.
130
Tuttavia il mantenimento dei posti di lavoro
120
appare almeno in parte temporaneo, dal
110 momento che il recupero della piena attività
100 produttiva necessiterà di tempi più lunghi
90 rispetto a quelli di fruizione degli
Interni Totale Esteri
80 ammortizzatori sociali, e la ripresa non
70
riguarderà allo stesso modo tutte le
aziende.
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dati Istat
2007 2008 2009 prevedono che l’impatto della crisi sul
Graf. 4 - Indice mensile destagionalizzato mercato del lavoro si evidenzierà con forza
della produzione industriale in Italia. a partire dal secondo semestre, portando a
Anni 2007-2009 (valori mensili, 2005=100) fine 2009 ad una riduzione annua degli
120 occupati quantificata in circa 577mila unità
sul territorio nazionale.
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3
Graf. 5 – Variazioni trimestrali del Pil e
punto di forza al momento della ripresa del
degli occupati in Italia. Anni 2007-2009
(variazione tendenziale) commercio estero (Tab. 4).
3,0
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Fonte: elaborazioni Tolomeo Studi e Ricerche su livello regionale che provinciale.
dati Istat 2007 2008 2009
Graf. 6 - Italia, Veneto e Treviso. Previsioni
sulle variazioni trimestrali del Pil. Anni
2009-2010 (variazione tendenziale)
IL CONTESTO REGIONALE E PROVINCIALE
3,0
Treviso Italia Veneto
2,0
2
Le proiezioni per il 2009 operate ad ottobre 1,0
prospettano scenari lievemente migliori di 0,0
quelli pronosticati nei mesi scorsi, sia per il -1,0
Veneto che per la provincia di Treviso. Nel -2,0
2009 la perdita annua di valore aggiunto -3,0
dovrebbe infatti mantenersi per il Veneto al -4,0
di sotto del 5%, e collocarsi attorno al -5,0
-5,2% per la provincia di Treviso (Tab. 2). -6,0
-7,0
L’inversione di segno è prospettata già con
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il primo trimestre 2010 (Graf. 6) e la
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Elaborazioni Tolomeo Studi e Ricerche su dati
ripresa a Treviso dovrebbe essere Commissione Europea.
2009 Proiezioni GRETA 2010
lievemente più sostenuta che nel complesso
della regione, anche in ragione della forte Tab. 2 - Veneto. Stime provinciali del valore
propensione all’export che caratterizza aggiunto. Anni 2008-2011
questa provincia, assieme alla sua marcata (variazione tendenziale)
vocazione manifatturiera. Treviso ha Province Variazione su anno precedente
2008 2009 2010 2011
registrato nel primo semestre 2009 una
/2007 /2008 /2009 /2010
contrazione del commercio estero Belluno -0,6 -5,4 1,1 1,7
percentualmente più contenuta rispetto a Padova -0,3 -4,7 0,8 1,5
quella regionale (-17% contro il -20% del Rovigo -1,8 -4,4 1,2 1,7
Veneto3). E tuttavia la recessione ha pesato Treviso -0,9 -5,2 1,0 1,7
di più su questo territorio – in termini di Venezia -0,5 -3,7 1,1 1,7
Verona -0,6 -4,5 0,8 1,5
caduta del valore aggiunto – proprio per il
Vicenza -0,4 -5,8 0,9 1,7
forte peso che la produzione per l’estero Veneto -0,6 -4,8 0,9 1,6
assume sull’economia provinciale. Allo
stesso modo, però, la marcata vocazione
all’export, assieme alla relativa tenuta delle
esportazioni, dovrebbero costituire un
2
Proiezioni operate nel mese di ottobre da Greta su
modello GREM. Per informazioni e approfondimenti
sugli indicatori utilizzati si veda il sito www.greta.it.
3
Valori provvisori, fonte Istat – Coeweb.
4
Tab. 3 - Veneto e Treviso. Stime del valore
aggiunto per settore economico. Anni 2008-
2011 (variazione tendenziale)
Settori Variazione su anno precedente
2008 / 2009 2010 2011
2007 /2008 /2009 /2010
Veneto
Agricoltura 3,3 -1,1 0,1 0,5
Industria -2,3 -12,9 0,5 1,6
Costruzioni -1,6 -5,7 -0,8 0,8
Servizi 0,2 -1,3 1,3 1,8
Treviso
Agricoltura 4,6 -0,4 0,6 0,9
Industria -2,5 -12,8 0,5 1,6
Costruzioni -1,7 -5,6 -0,8 0,8
Servizi -0,1 -1,1 1,4 1,8
5
Il ricorso agli ammortizzatori sociali in provincia di Treviso.
Aggiornamento del quadro a settembre 2009
3.000
autorizzato tra gennaio e settembre
2008, mentre in regione il ricorso al 2009
è poco più che doppio rispetto a quello
registrato nei primi 9 mesi del 2008.
2.500
secondo trimestre l’effetto di Fonte: Elaborazioni Veneto Lavoro su dati Sill-
contenimento delle Cig in deroga sul CO (al 1° ottobre 2009)
6
Bollettino mensile sull’occupazione in provincia di Treviso. Ottobre 2009, n°4
7
LE CRISI AZIENDALI
Ordinaria
1.600.000
Straordinaria
1.400.000
1.200.000
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
0
Fonte: archivi Inps
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Tab. 7 - Treviso, Veneto e Italia. Ore di Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria
autorizzate
Settembre Agosto Settembre Variazione Variazione
2008 2009 2009 sett09 / sett08 sett09 / ago09
ORDINARIA
Treviso 116.837 526.370 1.591.818 +1.262,4 +202,4
Veneto 722.791 3.393.768 5.869.357 +712,0 +72,9
Italia 9.352.491 26.362.768 69.123.066 +639,1 +162,2
STRAORDINARIA
Treviso 138.793 1.647.184 896.456 +545,9 -45,6
Veneto 539.200 4.913.634 3.390.049 +528,7 -31,0
Italia 10.184.327 27.359.629 35.798.734 +251,5 +30,8
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2008 2009
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Variazione %
Gennaio - Gennaio - Gennaio-settembre
settembre 2008 settembre 2009 2009/2008
Dichiarazioni di disponibilità al lavoro 12.352 20.609 +66,8
Ingressi in mobilità ex l. 236/93 1.684 3.976 +136,1
Ingressi in mobilità ex l. 223/91 866 1.315 +51,8
Fonte: Cpi Provincia di Treviso
9
Gli indicatori occupazionali. Dati e previsioni
Gli ultimi dati occupazionali rilasciati compresi tra il 65,7% e il 65,2% (Graf. 14).
dall’Istat - relativi al secondo trimestre Come per il Veneto nel suo complesso,
2009 – indicano per il Veneto anche in provincia di Treviso si dovrà
un’occupazione attestata sui livelli del aspettare il 2011 per veder risalire la curva
trimestre precedente (2,1 milioni di dell’occupazione. Il numero di disoccupati
occupati). In raffronto allo stesso periodo nel territorio della Marca potrebbe
del 2008 tuttavia si registra una flessione attestarsi, nel 2009, tra le 24 e le 26mila
pari a 32mila unità (). Il calo occupazionale unità, coinvolgendo quindi 10mila persone
intervenuto rispetto al secondo trimestre in più rispetto al 2008: scenari compatibili
2008 si pone esclusivamente a carico del con un tasso di disoccupazione provinciale
lavoro autonomo, a fronte di situato tra il 5,9% e il 6,3% a fine 2009, in
un’occupazione dipendente che permane luogo del 3,4% indicato dall’Istat per il
pressoché invariata. La crescita del numero 2008.
di disoccupati rilevati dall’Istat in regione è
minima rispetto al trimestre precedente e
anche il tasso di disoccupazione cresce solo
di 0,1 punti percentuali. Se si attua un
confronto con il secondo trimestre 2008, si
registrano invece 28mila disoccupati in più,
con un tasso di disoccupazione che a livello
regionale passa dal 3,5% al 4,8%.
4
Idem
Tab. 10 - Italia e Veneto. Indicatori occupazionali (in migliaia e %) al 2° trimestre 2009
2° trim. 1° trim. 2° trim. Δ (v.a.) Δ (v.a.)
2008 2009 2009 2trim09/2trim08 2trim09/1trim09
ITALIA
Occupati 23.581 22.966 23.203 -378 +236
Disoccupati 1.704 1.982 1.841 +137 -141
Tasso di occupazione 59,2 57,4 57,9 -1,2 +0,5
Tasso di disoccupazione 6,7 7,9 7,4 +0,6 -0,6
VENETO
Occupati 2.157 2.125 2.125 -32 0
Disoccupati 79 104 107 +28 +3
Tasso di occupazione 66,3 65,1 65,2 -1,1 +0,1
Tasso di disoccupazione 3,5 4,7 4,8 +1,3 +0,1
Fonte: Elaborazioni Tolomeo Studi e Ricerche su dati Istat
2.131 66,4
2.119 65,8
2.104 65,4 65,3
2.087 66,4 64,4
65
2.108
2.090 64,9 64,6
63,9 10,0
2.068
60 40 7,1
6,3 6,2
370 29
26 26 6,6
5,9 5,7 5,0
27
24 24 3,4
55 20
360 3,9 T. occupazione hp. base (asse sx)
16 Occupati hp.base (asse sx)
14 T. occupazione hp. minima
Occupati hp. minima
Disoccupati hp. base T. disoccupazione hp. base
Disoccupati hp. minima T. disoccupazione hp. minima
350 0
Fonte: Elaborazioni
2007 Tolomeo Studi
2008 2009 e Ricerche
2010 su dati Istat50– Rcfl. Proiezioni GRETA (modello GREM)
2011
0,0
2007 2008 2009 2010 2011
11