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Salvami Regina

Numero 49
Giugno 2007
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Nuovi araldi
sacerdoti
Signore Ges Cristo,
Via, Verit e Vita,
volto umano di Dio
e volto divino delluomo,
ravviva nei nostri cuori
lamore per il Padre che nei cieli
e la gioia di essere cristiani. ()
Dacci sempre il fuoco
del tuo Santo Spirito,
affinch illumini le nostre menti
e risvegli in noi
il desiderio di contemplarti,
lamore per i fratelli,
soprattutto quelli afflitti,
e lardore di annunciarti
allinizio di questo secolo.
Discepoli e missionari tuoi,
desideriamo remare in mare aperto,
affinch i nostri popoli
abbiano in Te vita in abbondanza,
e costruiscano con solidariet
la fraternit e la pace.
Signore Ges, vieni e inviaci!
Maria, Madre della Chiesa,
prega per noi. Amen.
(Preghiera del Papa Benedetto XVI per la V Conferenza
Generale dellEpiscopato Latino-americano e dei Carabi)
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Sacro Cuore di
Ges Cattedrale
di Assuncion
(Paraguay)
Anno IX, numero 49, Giugno 2007
Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Redazione e Amministrazione:
Via San Marco, 2A
30034 Mira (VE)
CCP 13805353
Aut. Trib. Padova 1646 del 4/5/99
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione
in Abbonamento Postale - D. L.
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Con la collaborazione
dellAssociazione
Privata Internazionale di Fedeli
di Diritto Pontificio
ARALDI DEL VANGELO
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Juliane
Vasconcelos A. Campos, Luis Alberto
Blanco Corts, Mariana Morazzani
Arriz, Severiano Antonio
de Oliveira
In Italia:
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a Mira (VE): 041 560 08 91
Montaggio:
Equipe di arti grafiche
degli Araldi del Vangelo
Stampa e rilegatura:
Istituto Veneto di Arti Grafiche
Gli articoli di questa rivista potranno essere
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.
Salvami
Regina
Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione
S
ommari
O
La voce del Papa
Lincontro del popolo brasi-
liano col successore di Pietro
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
La grandezza della
vocazione sacerdotale (Editoriale) . . . . . . . . . 5
Scrivono i lettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
Il tesoro dellorazione
Preghiera alla Madonna
del Perpetuo Soccorso
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
Ges e Maria:
un Cuore soltanto
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
La Parola dei Pastori
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38
accaduto nella Chiesa e
nel mondo
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41
Storia per bambini
Il conte cattivo e
i due amici
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46
I santi di ogni giorno
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
Lesempio degli scoiattoli
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50
Intervista con
Mons. Emilio Pignoli
Un vescovo missionario
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
Araldi nel mondo
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
Nuovi araldi sacerdoti
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
Commento al Vangelo
Senza onore non
c vera gloria
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
4 Salvami Regina Giugno 2007
SCRIVONO I LETTORI
CHE LARDORE PROFETICO
DELLEVANGELIZZAZIONE VI
ANIMI SEMPRE DI PI
Abbiamo ricevuto con regolare
frequenza la Rivista Araldi del Van-
gelo, per larricchimento della nostra
Sala di Lettura e Stampa, e, data la
cordialit manifestata verso la Chiesa
Particolare di Caic, che Dio ha vo-
luto affidare alla guida pastorale di
un figlio cappuccino di San France-
sco dAssisi, non possiamo fare a me-
no di manifestare la nostra sensibilit
e gratitudine, confermandoci con sin-
ceri sentimenti di comunione, com-
plimentandoci per il lavoro della Di-
rezione e dei restanti responsabili per
la redazione della rivista, sul cui lavo-
ro invochiamo la grazia, la misericor-
dia e laiuto di Dio.
Don Manoel de Cruz UFMCap
Vescovo Diocesano di Caic, (Brasile)
FAR CONOSCERE LA MADONNA
Ricevo da um po di tempo la Ri-
vista Araldi del Vangelo. La vostra
opera di diffusione della rivista un
modo per far conoscere a tutti il be-
lissimo e miracoloso volto della Ma-
donna che, con il suo angelico sguar-
do, ci infonde pace e ci invita alla pre-
ghiera.
Carmelo Piser
Filandari (VV)
PROMUOVENDO LA RIVISTA
IN AFRICA DEL SUD.
Le mie congratulazioni per ledi-
zione in inglese degli Araldi del Van-
gelo. Merita molti elogi. Unamica
di mia figlia, non sapendo perch,
aveva scelto SantElena come San-
ta protettrice per la sua cresima. Ma
leggendo nella Rivista larticolo sul-
la Croce, ne rimasta entusiasma-
ta! Sto promuovendo la Rivista nel-
la mia libreria Catholic Center Book
Store, a Pretoria. Che Dio benedica
gli Araldi!
Maria Ferreira
Pretoria, Africa del Sud
MI RIVOLGO ALLA MADONNA
Nella rivista Salvami Regina
Araldi del Vangelo ho ritrovato tan-
ta serenit. Quando ho dei pensie-
ri tristi mi rivolgo alla immagine del-
la Madonna, che tempo f mi avete
mandato, la tengo nellambiente do-
ve lavoro diverse ore della giornata e
il mio sguardo sempre rivolta a Lei.
Ho ricevuto il libretto Rosario, la
preghiera della pace e ogni sera re-
cito il Santo Rosario.
Giovanna Bancoraglio
Ragusa Centro (RG)
DALLINDIA: IL MIO CUORE SI
RIEMPIE DAMORE DI DIO
Sono molto felice di ricevere la
Rivista Araldi. Ogni numero mi por-
ta meravigliose lezioni, e apprezzo
non solo i testi, ma anche le illustra-
zioni. Il mio cuore si riempie damore
per Dio, e mi sento rinfrancata nel-
la mia fede. Mi piaciuto molto lar-
ticolo su Santa Teresa Benedetta del-
la Croce. incantevole e affascinan-
te. E il commento di don Joo Cl sul
Sermone della Montagna ancora
meglio. Il nostro mondo ha proprio
bisogno di un intervento divino che
aiuti lumanit a capire meglio, ama-
re e praticare gli insegnamenti di Ge-
s sulle beatitudini.
Phelomena Fernandes
Panjim, Goa (India)
IL SANTO ROSARIO IN
CD MI AIUTER
Ho ricevuto il Santo Rosario in
CD. Questo CD una vera benedi-
zione del cielo, arrivata al momento
giusto. Sono solita recitare il Santo
Rosario la sera quando vado a dormi-
re, ma ultimamente mi capita di ad-
dormentarmi mentre lo recito, que-
sto CD mi aiuter.
Letizia Capobianco
Per email
UN DONO DEL CIELO
Sono incantato di poter ricevere la
Rivista cos puntualmente e la divul-
go pi che posso. Il mio desiderio sa-
rebbe che aumentasse sempre pi il
numero di persone che ne traggono
beneficio. Vi ringrazio di cuore per
tutte le iniziative che prendete trami-
te la Rivista, per diffondere il Vange-
lo, la devozione alla Vergine, la dot-
trina della Chiesa. Abbiate sempre la
forza di continuare su questa linea,
che un apostolato molto vantaggio-
so e edificante per tutti noi che sia-
mo cristiani e amanti della Santissi-
ma Vergine di Fatima.
Quando la Rivista mi arriva tra
le mani, la ricevo come un dono del
Cielo.
Jos Maria Pinto
Mornachuelos, Spagna.
VIA CRUCIS NEGLI ULTIMI
MOMENTI DI VITA
Le scrivo queste poche righe per
informarla della perdita della mia ca-
ra mamma, che il Signor ha chiamo-
to a s il luned Santo. Era unaffezio-
nata benefattrice della vostra Asso-
ciazione, e la ringrazio per il libretto
della Via Crucis inviatole a febbraio.
Era sul comodino dellospedale in cui
mamma si spenta... e lultimo ve-
nerd, sebbene a fatica, ha pregato
con quel libretto, e so che negli ultimi
momenti di vita, le erano accanto la
Vergine Maria e il Suo Divin Figlio.
Mamma ha lasciato dentro noi una
ricca eredit spirituale, basata sul-
lamore per il prossimo e per Dio.
Casoria Pinuccia
Cicciano (NA)
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Numero 49
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P o s t e I t a l i a n e s . p . a . - S p e d i z i o n e i n A b b o n a m
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uovi araldi
sacerdoti
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Giugno 2007 Salvami Regina 5
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ditoriale
l vero e unico sacerdote della Nuova Legge Nostro Signore Ges Cristo,
come insegna lApostolo: Uno solo, infatti, Dio e uno solo il mediatore
fra Dio e gli uomini, luomo Cristo Ges (1Tm 2,5) e poich con ununica
oblazione egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati(Eb 10, 14).
Infatti, le oblazioni e gli olocausti dellAntica Legge non erano altro che la
prefigurazione del sacrificio perfetto della Croce, dalla quale il Figlio di Dio
ha versato il suo Sangue per redimere il genere umano. Nellantico rito, il
Sommo Sacerdote entrava una volta allanno nel Santuario col sangue, da of-
frire per s e per il popolo. Nella Nuova Alleanza, noi abbiamo un sommo
sacerdote cos grande che si assiso alla destra del trono della maest nei cie-
li (Eb 8, 1). Non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue en-
tr una volta per sempre nel santuario, procurandoci cos una redenzione eterna
(Eb 9, 12).
Per questo, solamente Cristo il vero sacerdote; gli altri sono suoi ministri,
afferma San Tommaso.
Di conseguenza, il sacerdozio della Nuova Legge ha una dignit molto pi
alta di quello dellAntico Testamento, poich, in virt del sacramento dellOr-
dine, il ministro sacro agisce in persona Christi Capitis, facendo le veci dello
stesso Sacerdote, che Cristo.
Un cos alto privilegio ha ispirato ai padri e ai dottori della Chiesa, nel cor-
so dei secoli, bellissime pagine sulleccellenza della dignit sacerdotale e la
necessit di raggiungere la santit, come per esempio si legge nellImitazione
di Cristo: Con lordinazione sacerdotale non hai diminuito i tuoi obblighi, anzi
ti sei legato con un laccio pi stretto al giogo della disciplina e ti sei obbligato ad
una maggiore perfezione di santit (Lv 4, c.5).
Inoltre, non solo Cristo attraverso i sacerdoti distribuisce la sua grazia nei
sacramenti, ma compie anche, per mezzo di loro, la promessa fatta agli Apo-
stoli, prima di salire al Cielo: Ecco, io sar con voi tutti i giorni, fino alla fine
del mondo (Mt. 28, 20).
Dunque Ges, che trova le sue delizie tra i figli delluomo (Pr 8, 31), vo-
lendo entrare in contatto con questi, per santificarli e renderli degni del con-
vivio con Lui nel Cielo, Si serve di un ponte umano i pontefici che sono i
sacerdoti, veri mediatori tra gli uomini e Dio.
Gli Araldi, nelle loro attivit di evangelizzazione, esercitavano gi il sacerdozio
comune a tutti i battezzati, in quanto la Chiesa un regno di sacerdoti per Dio
(Ap 1, 6). Con lordinazione presbiterale di vari dei suoi membri, e la costituzione
di un ramo sacerdotale la cui finalit non solo il servizio spirituale ad intra, gli
Araldi sono esultanti in quanto compiono ancora pi pienamente la loro vocazio-
ne evangelizzatrice, mettendosi a servizio dei vescovi nelle proprie diocesi.
LA GRANDEZZA DELLA
VOCAZIONE SACERDOTALE
Ordinazione pre-
sbiterale degli
Araldi del Vange-
lo nella Basilica di
Santa Maria Mag-
giore, presieduta
dal Card. Bernard
Law, il 28 aprile
scorso.
(Foto: Gustavo Kralj)
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Lincontro del popolo brasiliano
con il Successore di Pietro
6 Salvami Regina Giugno 2007
VIAGGIO APOSTOLICO IN BRASILE
Lautenticit e laffetto di Benedetto XVI durante il suo viaggio in Brasile
hanno conquistato il cuore di un popolo che lo ha ricevuto con manifestazioni
dentusiasmo e profonda devozione.
n brillante poeta fran-
cese, Edmond Ro-
stand scriveva: di
notte che bello cre-
dere nella luce. In-
fatti, una persona che vivesse in mez-
zo alle tenebre senza mai aver avuto
contatto con la luce dellastro re, ma,
per un semplice racconto fatto da un
altro, credesse che esso dovrebbe na-
scere, darebbe una bella dimostrazio-
ne di grandezza e forza danimo. Cos
sarebbe lo spirito del popolo brasilia-
no. Perch il Brasile sempre ha deside-
rato di vedere da vicino colui che il
suo pi alto anello di congiunzione con
Dio, qui sulla terra. La figura del par-
roco, del vescovo, ed ancor pi del car-
dinale, un qualcosa che certamente
incanta lanima dei cattolici brasiliani.
Ma quando dinanzi a loro si presenta il
capo della Cristianit, quel Successore
di Pietro sulle cui spalle riposa il dono
dellinfallibilit, vederlo arrivare e sta-
Cerimonia di benvenuto Aeroporto di
Guarulhos Gi allarrivo, Benedetto
XVI ha sentito i sentimenti di affetto e
amore di tutto il popolo brasiliano verso il
Successore dellApostolo Pietro.
Giugno 2007 Salvami Regina 7
Con i giovani
nello Stadio di
Pacaembu i
40.000 giovani
presenti allo stadio
hanno reagito con
gioia e vivacit
al richiamo alla
santit fatto dal
Papa. Attenti e
devoti, hanno
sentito leco delle
parole di Benedetto
XVI nel fondo dei
loro cuori
re quasi alla portata delle loro mani,
vedere la luce nella quale si creduto
in mezzo alle notti buie delle privazio-
ni e dei drammi attraverso i quali passa
questo paese.
A sua volta, Benedetto XVI, sbar-
cando per la prima volta nel continen-
te americano, ha trovato un Brasile
profondamente cristiano ed entusiasta
del Sommo Pontefice. questo questo
mutuo svelarsi dei sentimenti pi pro-
fondi dellanima che si andato rive-
lando nel corso della sua permanenza
in terra brasiliana.
Gi subito al suo arrivo a San Pao-
lo, quando ha salutato il Brasile nella
persona del Presidente della Repubbli-
ca, Benedetto XVI ha mostrato a tut-
ti questo lato paterno e affettuoso, ma-
nifestando, nello stesso tempo, la gran-
dezza dellessere il dolce Cristo sulla
terra:
Nelle parole di benvenuto a me rivol-
te, sento echeggiare, Signor Presidente, i
sentimenti daffetto e damore di tutto il
popolo brasiliano verso il Successore del-
lApostolo Pietro.() Rivolgo il mio sa-
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Benedetto XVI a
Pacaembu
8 Salvami Regina Giugno 2007
ti ambienti, che vi spinge ad una vita
dissoluta, paradossalmente vuota, fa-
cendovi smarrire il dono prezioso del-
la vostra libert e della vostra vera fe-
licit. ()
Contate per questo sullaiuto di Ge-
s Cristo che, con la sua grazia, rende-
r questo possibile (cfr Mt 19, 26). La
vita di fede e di preghiera vi condurr
per le vie dellintimit con Dio e della
comprensione della grandezza dei pia-
ni che Lui ha per ogni persona. ()
Carissimi giovani, Cristo vi chiama
a essere santi. Lui stesso vi invita e vuo-
le camminare con voi, per animare con
il suo Spirito i passi del Brasile in que-
sto inizio del terzo millennio dellera
cristiana. Chiedo alla Senhora Apare-
cida che vi guidi con il suo aiuto ma-
terno e vi accompagni lungo la vita.
Canonizzazione di Fra Galvo
Un brasiliano autentico, nella pie-
nezza del termine, soltanto pu essere
un santo.
Nella Messa celebrata il giorno 11
nel Campo di Marte, con un gesto
senza dubbio pi eloquente di qual-
siasi altro discorso, il Papa ha cano-
nizzato un figlio di queste terre, San-
tAntonio Galvo, per servire a tutti
di esempio di come la santit non
un qualcosa di in attingibile quando
si ricorre alla materna protezione di
Maria:
Carissimi amici e amiche, che bel-
lesempio da seguire ci ha lasciato Fra
Galvo! Come suonano attuali per noi,
che viviamo in unepoca cos piena di
edonismo, le parole scritte nella formu-
la della sua consacrazione: Toglimi
piuttosto la vita, prima che io offenda
il tuo benedetto Figliuolo, mio Signo-
re!. Sono parole forti, di unanima ap-
passionata, parole che dovrebbero far
parte della normale vita di ogni cristia-
no, sia esso consacrato o meno, e risve-
gliano desideri di fedelt a Dio sia den-
tro che fuori del matrimonio. Il mon-
do ha bisogno di vite limpide, di ani-
Canonizzazione di Fra Galvo Pi di
un milione di persone hanno partecipato
con emozionata devozione alla cerimonia
presieduta dal Papa, nella quale stato
proclamato il primo santo brasiliano.
luto affettuoso a tutti i brasiliani senza di-
stinzione, uomini e donne, famiglie, an-
ziani, infermi, giovani e bambini. A tut-
ti dico di cuore: Molte grazie per la vostra
generosa ospitalit! Il Brasile occupa un
posto molto speciale nel cuore del Papa
non solo perch nato cristiano e possie-
de oggi il numero pi elevato di cattolici,
ma principalmente perch una Nazio-
ne ricca di potenzialit con una presenza
ecclesiale che motivo di gioia e speran-
za per tutta la Chiesa.
Cristo vi chiama ad essere santi
Vero successore di colui che fu la-
sciato come pietra per la fondazione
della sua Chiesa, Benedetto XVI nel
suo incontro con i giovani nello Sta-
dio del Pacaembu, il giorno 10, ha sti-
molato in loro il desiderio di santit
e li ha allertati sui pericoli che si na-
scondono dietro alle facilit illusorie
del mondo consumista.
Cercate di resistere con fortezza
alle insidie del male esistente in mol-
Giugno 2007 Salvami Regina 9
me chiare, di intelligenze semplici, che
rifiutino di essere considerate creatu-
re oggetto di piacere. necessario dire
no a quei mezzi di comunicazione so-
ciale che mettono in ridicolo la santit
del matrimonio e la verginit prima del
matrimonio.
proprio ora che ci data nel-
la Madonna la miglior difesa contro i
mali che affliggono la vita moderna; la
devozione mariana la sicura garanzia
di protezione materna e di tutela nel-
lora della tentazione.
Duc in altum
Nellincontro con i vescovi del
Brasile, nella Cattedrale di San Pao-
lo, il Santo Padre, ricordando loro la
parola di Ges agli Apostoli: Duc in
altum (Lc 5, 4), ha lanciato la sfida
di un nuovo impulso evangelizzato-
re, raccomandando che anchessi lan-
ciassero in alto mare le reti.
Tra i problemi che affliggono
la vostra sollecitudine pastorale c,
senza dubbio, la questione dei cat-
tolici che abbandonano la vita eccle-
siale. () necessario, pertanto, av-
viare lattivit apostolica come una
vera missione nellambito del greg-
ge costituito dalla Chiesa Cattolica
in Brasile, promovendo unevangeliz-
zazione metodica e capillare in vista
di unadesione personale e comuni-
taria a Cristo. Si tratta infatti di non
risparmiare sforzi per andare alla ri-
cerca dei cattolici che si sono allon-
tanati e di coloro che conoscono po-
co o niente Ges Cristo, attraverso
una pastorale dellaccoglienza che li
aiuti a sentire la Chiesa come un luo-
go privilegiato dellincontro con Dio
e mediante un itinerario catechistico
permanente.
Una missione evangelizzatrice che
interpelli tutte le forze vive di que-
sto gregge immenso. Il mio pensie-
ro pertanto va ai sacerdoti, ai religio-
si, alle religiose ed ai laici che si pro-
digano, molte volte con difficolt im-
mense, per la diffusione della verit
evangelica. Molti di loro collaborano
o partecipano attivamente nelle As-
sociazioni, nei Movimenti e nelle al-
tre nuove realt ecclesiali che, in co-
munione con i loro Pastori ed in con-
formit con gli orientamenti diocesa-
ni, portano la loro ricchezza spiritua-
le, educativa e missionaria nel cuo-
re della Chiesa, come preziosa espe-
rienza e proposta di vita cristiana.
Senso paterno e tenerezza
con i suoi figli
Forse i momenti in cui lattitudine
paterna di Benedetto XVI trapela-
ta di pi sono stati i piccoli episodi di
tutti i giorni. Sei volte egli uscito al
balcone del Monastero di San Bene-
detto per benedire i suoi figli che an-
siosamente aspettavano lopportuni-
t di vedere, per alcuni istanti, il dol-
ce Cristo in terra. Neanche il freddo,
n la pioggia, o le lunghe attese sono
state capaci di scoraggiare le migliaia
Canonizzazione di Fra Galvo toccato
agli Araldi del Vangelo a dare un aiuto
nellappoggio liturgico, avendo essi lonore
di accompagnare il Santissimo Sacramento
durante la comunione
10 Salvami Regina Giugno 2007
di fedeli che nel Largo di San Bene-
detto vigilavano le entrate ed uscite
del Santo Padre.
Nel visitare la Fazenda Esperana,
il Papa ha manifestato vera tenerezza
verso quei figli nei quali la debolezza
umana si era maggiormente manifesta-
ta: i dipendenti da droghe. La sua pre-
mura lo ha portato a concedere un aiu-
to di centomila dollari per favorire lo
sviluppo di questopera di carit
Rosario davanti alla Patrona
Il giorno 12, al pomeriggio, nella
Basilica di Aparecida, il Papa ha fat-
to vibrare le fibre pi sensibili del suo
cuore profondamente mariano, of-
frendo alla Madonna Aparecida, Pa-
trona del Brasile, la simbolica offerta
della Rosa dOro.
Le sue parole incoraggianti, dopo
la recitazione del rosario, hanno con-
quistato definitivamente il cuore di
tutti
Il Papa venuto ad Aparecida con
viva gioia per dirvi innanzi tutto: Ri-
manete alla scuola di Maria. Ispirate-
vi ai suoi insegnamenti, cercate di ac-
cogliere e di conservare nel cuore le lu-
ci che Lei, per mandato divino, vi in-
via dallalto.Com bello stare qui riu-
niti nel nome di Cristo, nella fede, nel-
la fraternit, nella gioia, nella pace e
nella preghiera con Maria, la Madre
di Ges (At 1,14). ()
Sono felice di essere qui con voi, in
mezzo a voi! Il Papa vi ama! Il Papa vi
saluta affettuosamente! Prega per voi!
E implora dal Signore le pi preziose
benedizioni sui Movimenti, sulle Asso-
ciazioni e sulle nuove realt ecclesia-
li, espressione viva della perenne gio-
vinezza della Chiesa! Siate veramente
benedetti! Da qui rivolgo il mio saluto
veramente affettuoso a voi, Famiglie,
qui radunate in rappresentanza di tutte
le carissime Famiglie cristiane presenti
nel mondo intero. Mi rallegro in modo
specialissimo con voi e vi do il mio ab-
braccio di pace.
Inaugurazione della Conferenza
Generale del CELAM
Infine, nellinaugurare la V Confe-
renza Generale del CELAM, il San-
to Padre ha svelato il vasto panora-
ma della realt latino-americana, con
i suoi problemi e speranze, e nel con-
tempo ha indicato lucidamente la so-
luzione:
La fede in Dio ha animato la vita
e la cultura di questi Paesi durante pi
di cinque secoli. Dallincontro di quel-
la fede con le etnie originarie nata la
ricca cultura cristiana di questo Con-
tinente espressa nellarte, nella musi-
ca, nella letteratura e, soprattutto, nel-
le tradizioni religiose e nel modo di es-
sere delle sue genti, unite da una stessa
storia ed uno stesso credo, cos da dare
origine ad una grande sintonia pur nel-
la diversit di culture e di lingue.
Basilica di Aparecida Insieme coi sacerdoti,
religiosi, religiose, seminaristi e gente di vocazione,
il Papa ha recitato ai piedi della Vergine Aparecida
il Santo Rosario.
Giugno 2007 Salvami Regina 11
Attualmente, quella stessa fede deve
affrontare serie sfide, perch stanno in
gioco lo sviluppo armonico della socie-
t e lidentit cattolica dei suoi popo-
li. A questo riguardo, la V Conferenza
Generale si accinge a riflettere su que-
sta situazione per aiutare i fedeli cri-
stiani a vivere la loro fede con gioia e
coerenza, a prendere coscienza di esse-
re discepoli e missionari di Cristo, in-
viati da Lui al mondo per annunciare
e dare testimonianza della nostra fede
ed amore . ()
Bisogna educare il popolo alla let-
tura e alla meditazione della Parola di
Dio: che essa divenga il suo alimento
affinch, per propria esperienza, i fe-
deli vedano che le parole di Ges so-
no spirito e vita (cfr Gv 6, 63). Altri-
menti, come annuncerebbero un mes-
saggio il cui contenuto e spirito non co-
noscono a fondo? Dobbiamo basare il
nostro impegno missionario e tutta la
nostra vita sulla roccia della Parola di
Dio. Per questo, incoraggio i Pastori a
sforzarsi di farla conoscere.
Forte dimostrazione
di fede e amore
Nelle parole di saluto, il Papa ha
esternato ancora una volta i suoi sen-
timenti daffetto paterno per il popo-
lo brasiliano:
Nella mia memoria rimarran-
no per sempre incise le manifestazio-
ni dentusiasmo e di profonda piet di
questo popolo della Terra della Santa
Croce che () ha saputo dare una ca-
lorosa dimostrazione di fede in Cristo e
damore verso il Successore di Pietro.
() Abbiate la certezza che porto tutti
nel mio cuore, dal quale sgorga la Be-
nedizione che vi dono.
* * *
Si chiuso lo sportellone dellae-
reo, ma non quello delleternit. Il
rapporto diretto di tutti i brasilia-
ni con Benedetto XVI durante il suo
Aparecida Al mattino il Papa ha celebrato la Messa di
Apertura della V Conferenza Generale dellEpiscopato
dellAmerica Latina e dei Caribe (CELAM), davanti ad una
moltitudine di pi di 150.000 persone (foto a sinistra). Al
pomeriggio il Papa ha presieduto la sessione di apertura,
nellAuditorio del Santuario (foto in alto).
Messa a
Aparecida
benedetto soggiorno in queste terre
ci apre le porte per un convivio eter-
no e felice intorno alla visione beati-
fica.
Senza onore
non c vera gloria
Don Joo Scognamiglio Cl Dias
Presidente Generale
12 Salvami Regina Giugno 2007
COMMENTO AL VANGELO SOLENNIT DELLA NASCITA DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Il popolo dIsraele desiderava fortemente la gloria del mondo, per
questo respinse Giovanni Battista, che era venuto a restaurare il
vero onore, al fine di preparare la venuta del Messia.
57
Per Elisabetta intanto si comp il tempo
del parto e diede alla luce un glio.
58
I vi-
cini e i parenti udirono che il Signore ave-
va esaltato in lei la sua misericordia, e si ral-
legravano con lei.
59
Allottavo giorno ven-
nero per circoncidere il bambino e volevano
chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria.
60
Mas Ma sua madre intervenne: No, si chia-
mer Giovanni.
61
Le dissero: Non c nessu-
no della tua parentela che si chiami con que-
sto nome.
62
Allora domandavano con cen-
ni a suo padre come voleva che si chiamas-
se.
63
Egli chiese una tavoletta, e scrisse: Gio-
vanni il suo nome. Tutti furono meraviglia-
ti.
64
In quel medesimo istante gli si apr la
bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava bene-
dicendo Dio.
65
Tutti i loro vicini furono pre-
si da timore, e per tutta la regione montuosa
della Giudea si discorreva di tutte queste co-
se.
66
Coloro che le udivano, le serbavano in
cuor loro: Che sar mai questo bambino? si
dicevano. Davvero la mano del Signore sta-
va con lui.
80
] Il fanciullo cresceva e si forticava nello spiri-
to. Visse in regioni deserte no al giorno della sua
manifestazione a Israele. (Lc 1, 57-66. 80)
I ONORE E GLORIA:
CONCETTI CORRELATI
Nous avons assez de gloire, Mon-
seigneur, mais venez nous rendre
lhonneur (
1
).
Questa frase con cui Talleyrand
salut e incoraggi il Conte dAr-
tois, che attendeva indeciso, a Nancy,
il momento opportuno per diriger-
si a Parigi per la restaurazione della
dinastia dei Borboni, passati i fulgo-
ri napoleonici, fu coronata dalla fa-
ma. Con questa si chiudeva la lette-
ra scritta da Talleyrand al fratello del
nuovo re di Francia, inviata da Vi-
a VANGELO A
Giugno 2007 Salvami Regina 13
ca, che conferisse loro la suprema-
zia su tutte le genti. Essi volevano la
grandezza per soddisfare i propri in-
teressi, inclusi quelli finanziari.
Cristo venuto a portare
il supremo onore
Daltra parte, il Signore, fin dal-
leternit, aveva riservato loro una
gloria molto pi grande, inimmagina-
bile persino dagli Angeli: pi che un
Messia, aveva a loro riservato il Cri-
sto, Dio e Uomo vero. Egli Si sareb-
be fatto Uomo affinch gli uomini di-
ventassero figli di Dio, quindi fossero
partecipi della natura dellassoluto ed
eterno Signore. In altre parole, oltre
alla gloria estrinseca, di cui gi gode-
vano in sovrabbondanza, avrebbero ri-
cevuto un incommensurabile onore.
discendenti di Abramo. Si trattava, in
ogni modo, specialmente di una glo-
ria estrinseca, nel senso seguente: la
fama raggiunta dal popolo in seguito
alle azioni dellOnnipotente era mol-
to superiore rispetto allo scarso valo-
re dei suoi beneficiati.
Ora, dopo aver corrisposto per co-
s tanti secoli, in modo non solo in-
sufficiente, ma addirittura manche-
vole rispetto ad una cos grande pro-
digalit divina, la mentalit del popo-
lo in generale era deformata. Giusta-
mente, questo distorto punto di vista,
allo stesso tempo morale e psicolo-
gico, costituiva una delle ragioni per
le quali essi aspettavano un Messia
di stampo marcatamente politico, un
nuovo Davide o chiss, un altro Mo-
s, adatto alle necessit di quellepo-
trolles. I suoi termini e le circostanze
storiche che la contornavano, ci fan-
no ricordare la situazione psicologica
e morale nella quale si trovava il po-
polo giudeo, quando comparve il Pre-
cursore, sulle rive del Giordano.
Il popolo giudeo era
pervaso di gloria
I miracolosi interventi di Dio fin
dalla nascita del popolo eletto aveva-
no reso questultimo celebre nel cor-
so dei secoli, distinguendolo da tut-
ti gli altri. Le discussioni col Farao-
ne dEgitto e le conseguenti dieci pia-
ghe, lattraversamento del Mar Ros-
so, la manna nel deserto, le Tavo-
le della Legge, la conquista di Geri-
co, i Giudici, i Re, ecc. queste realt
grandiose avevano pervaso di gloria i
Giovanni Battista venuto a restituire lonore al popolo eletto, affinch potesse ricevere degnamente il Messia.
Predicazione di San Giovanni Battista, di Domenico Ghirlandaio Basilica di Santa Maria Novella, Firenze
S
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A
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c
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14 Salvami Regina Giugno 2007
Sappiamo bene
che affinch les-
sere umano rag-
giunga vero ono-
re, indispensa-
bile che attinga
la pienezza del-
la realizzazione di
tutte le sue quali-
t, soprattutto del-
le virt morali. So-
no condizioni es-
senziali per noi, in
vista di questa rea-
lizzazione: la dot-
trina, lesempio e
la grazia. Le Scrit-
ture, per quanto
riguarda la dottri-
na, non hanno tra-
lasciato di trattare
nemmeno una vir-
gola, il popolo giu-
deo conosceva be-
ne i principi teo-
logico-morali che
dovevano regola-
re la condotta di
ognuno. La grazia
non manca mai a
nessuno. Quan-
to allesempio, ol-
tre alla storia degli eroi antichi, era lo-
ro offerto, in quel momento, il pi alto
modello. Le moltitudini non avrebbero
tardato molto a udire dalle labbra del
Dio incarnato: Siate voi dunque perfet-
ti com perfetto il Padre vostro celeste
(Mt 5, 48). Ma chi avrebbe guardato
al Padre per imitarLo nella sua perfe-
zione? Questo problema sarebbe stato
sollevato da Filippo e Ges cos avreb-
be risposto: Chi ha visto me ha visto il
Padre. Come puoi dire: Mostraci il Pa-
dre? Non credi che io sono nel Padre e il
Padre in me? (Gv 14, 9-10).
Non difficile intendere quanto il
vero onore deve considerare luomo
nella sua integrit, poich lessenza
di questa qualit consiste nella parte-
cipazione dellassoluto. Essa non sar
mai autentica in qualcuno che relati-
vista, poich sono termini che si esclu-
dono. Vediamo dalla narrazione bi-
blica che Dio avrebbe dato allumani-
t linsuperabile onore di appartenere
alla sua Famiglia. Im-
possibile una nobilita-
zione pi alta, sostan-
ziosa e bella. Oltre a
questa meraviglia gli
avrebbe inoltre offer-
to un modello prima
irraggiungibile, ma
che Egli avrebbe reso
interamente accessibi-
le ai nostri sensi: il Fi-
glio dellUomo.
Oh, come sono in-
sufficienti le pagine
di unintera biblioteca
per contenere le me-
raviglie della gloria
che Dio ha preparato
al suo popolo e a tutta
lumanit
II IL RUOLO
DEL PRECURSORE:
RESTITUIRE
LONORE
Tuttavia, era neces-
sario che ci fosse un
radicale cambiamen-
to di mentalit da par-
te di coloro che sareb-
bero andati a ricevere
doni di tale qualit e in
tanto grande quantit. Soprattutto, era
conditio sine qua non avere unanima
compenetrata donore. Questa stata
precisamente la missione del Precurso-
re, quella di rendere onorato il popolo,
per ricevere bene il Redentore.
Con dolore, invece, lEvangeli-
sta, proprio allinizio della sua narra-
zione, fa riferimento alla cattiva ac-
coglienza riservata al Salvatore, con
queste pungenti parole: Venne fra la
sua gente, ma i suoi non Lhanno ac-
colto (Gv 1, 11). E perch? Per rifiu-
tare, in fondo alla loro anima, que-
stinvito ad una cos alta perfezione,
quella dello stesso Padre. Qui si ca-
pisce meglio il profilo di questo quasi
anacoreta del deserto, Giovanni Bat-
tista, il Precursore.
Egli sorge come figura unica nel-
la Storia, coronata da un prestigio so-
Lonore di poter appartenere alla famiglia del Figlio di Dio sarebbe
allargata a tutta lumanit
Bambino Ges e San Giovanni Battista Liebfrauenmnster, Ingolstadt
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Per ottenere il
vero onore,
indispensabile
che egli attinga
la pienezza della
realizzazione di
tutte le sue qualit,
soprattutto delle
virt morali
Giugno 2007 Salvami Regina 15
vrumano che si erge misteriosamente
e solennemente nellincontro dei due
Testamenti (
2
), poich stata questa
lopinione su di lui enunciata dallo
stesso Redentore: In verit vi dico:
tra i nati di donna non sorto uno pi
grande di Giovanni il Battista. ()
La Legge e tutti i Profeti infatti han-
no profetato fino a Giovanni. E se lo
volete accettare, egli quellElia che
deve venire (Mt 11, 11-14). In que-
sto stesso senso esprime la propria
opinione San Tommaso dAquino, il
quale afferma che San Giovanni Bat-
tista rappresenta la chiusura dellAn-
tica Legge e lapertura della Nuova,
vale a dire, lera del Vangelo (
3
).
Profezie sul Precursore
La stessa Liturgia di oggi avvol-
ta nel mistero quando narra il proce-
dimento utilizzato per la scelta del suo
nome, come pi avanti vedremo. Lat-
mosfera che lo circondava si manife-
st nei primi annunci della sua futura
apparizione. Intorno al 450 a.C., que-
ste erano state le parole profetiche di
Malachia: Ecco, io mander un mio
messaggero a preparare la via davanti a
me (Ml 3,1). Gi molto prima (intor-
no al 539 a.C., quando Ciro, re di Per-
sia, aveva sconfitto il re della Babilo-
nia, Nabonide, emanando in seguito
un editto che rendeva liberi i giudei),
il Deutero-Isaia aveva annunciato la
missione del Precursore: Una voce
grida: Nel deserto preparate la via al Si-
gnore, appianate nella steppa la strada
per il nostro Dio. Ogni valle sia colmata,
ogni monte e colle siano abbassati; il ter-
reno accidentato si trasformi in piano e
quello scosceso in pianura (Is 40, 3-4).
grandioso e bello lannuncio pi
diretto della sua concezione e missio-
ne. Zaccaria, sacerdote nel Tempio di
Gerusalemme, compiva il suo turno
nonostante fosse in et avanzata, sen-
za aver avuto discendenti e, oltretut-
to, senza possibilit di poterli genera-
re. Era giunto per lui il momento di of-
frire lincenso al Signore, mentre il po-
polo lo aspettava allesterno. Lo stes-
so Arcangelo Gabriele che sei mesi pi
tardi sarebbe stato davanti alla Santis-
sima Vergine per annunciare lIncarna-
zione del Verbo, gli apparve riempien-
dolo di timore, ma tranquillizzandolo
in seguito con queste promesse: Non
temere, Zaccaria, la tua preghiera stata
esaudita e tua moglie Elisabetta ti dar
un figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai
gioia ed esultanza e molti si rallegreranno
della sua nascita, poich egli sar gran-
de davanti al Signore; non berr vino n
bevande inebrianti, sar pieno di Spirito
Santo fin dal seno di sua madre e ricon-
durr molti figli dIsraele al Signore loro
Dio. Gli camminer innanzi con lo spiri-
to e la forza di Elia, per ricondurre i cuori
dei padri verso i figli e i ribelli alla saggez-
za dei giusti e preparare al Signore un po-
polo ben disposto. (Lc 1, 13-17).
Uomo con lo spirito e
il potere di Elia
Cos, Giovanni sarebbe appar-
so come il figlio dellorazione proferi-
ta da un sacerdote nel Tempio di Ge-
rusalemme, pervaso da unenorme
gioia per il fatto di sapere che avreb-
be avuto nella sua discendenza un uo-
mo di grandezza alla presenza dellAl-
tissimo; a questo futuro uomo sareb-
bero stati concessi lo spirito e il potere
di Elia. Comunque, non avrebbe fatto
uso di questi doni come fece il suo pre-
decessore contro i sacerdoti di Baal,
o al cospetto dei capitani e soldati di
Acab. Per questo avrebbe frustrato le
esaltate aspettative del popolo giudeo
riguardo ad un Messia prodigioso, av-
volto da ogni specie di gloria politica e
sociale. Egli avrebbe predicato il cam-
bio di mentalit (metanoia) sulla linea
di una profonda e autentica armonia,
sia nellambito familiare, sia includen-
do dai ribelli ai giusti, e in questo mo-
do avrebbe cercato di creare le condi-
zioni necessarie per la venuta del Mes-
sia. Per questo, si rendeva necessaria
la sua stessa purificazione, compresa
quella della macchia del peccato ori-
ginale. Questa stata una delle prin-
cipali ragioni per cui la Vergine Ma-
ria ha intrapreso il faticoso viaggio con
lintenzione di aiutare sua cugina. En-
trando nella casa di Elisabetta, essa fu
piena di Spirito Santo (Lc 1, 41) e ha
fatto la bella confessione: Ecco, appe-
na la voce del tuo saluto giunta ai miei
orecchi, il bambino ha esultato di gioia
nel mio grembo (Lc 1, 44).
La sua nascita stata parimenti ec-
cezionale, perch a quellet era impos-
sibile ad Elisabetta concepire, al punto
che Zaccaria aveva manifestato una fe-
de insufficiente, nelludire le chiare pa-
role dellArcangelo Gabriele: Come
posso conoscere questo? Io sono vecchio
e mia moglie avanzata negli anni (Lc
1, 18). Questa reazione conferma bene
la grandezza del miracolo che sei me-
si dopo fu confermato dallo stesso Ar-
cangelo: Vedi: anche Elisabetta, tua pa-
rente, nella sua vecchiaia, ha concepito
un figlio e questo il sesto mese per lei,
che tutti dicevano sterile: nulla impos-
sibile a Dio (Lc 1, 36-37). Se le circo-
stanze umane che attorniarono la sua
venuta a questo mondo furono singo-
lari, con maggiore intensit lo furono
quelle soprannaturali, al punto che un
santo timore penetr lintimo di colo-
ro che vennero a conoscenza dei fatti.
La memoria di tutti fu segnata in mo-
do indelebile, portandoli a chiedersi in-
numerevoli volte: Che sar mai questo
bambino? (Lc 1, 66). Lo stesso padre,
assunto dallo Spirito Santo, avrebbe ri-
sposto nel suo cantico: E tu, bambi-
Tra i nati
di donna
non sorto
uno pi grande
di Giovanni il
Battista. ()
Egli quellElia
che deve venire
(Mt 11, 11-14)
16 Salvami Regina Giugno 2007
no, sarai chiamato profeta dellAltissimo
perch andrai innanzi al Signore a pre-
parargli le strade, per dare al suo popolo
la conoscenza della salvezza nella remis-
sione dei suoi peccati (Lc 1, 76-77).
Educato dallo Spirito Santo
La sua crescita ed educazione av-
vennero in unatmosfera di contem-
plazione, penitenza e continua ora-
zione. Dio fu suo maestro, lascesi la
sua compagnia, e la sua via la santit,
di qui il rafforzamento del suo spirito
(cfr. Lc 1, 80). Si deduce dal suo mo-
do di essere e di agire quanto egli fu
pieno dello Spirito Santo fin dal se-
no di sua madre (Lc 1, 25) e quanto
fosse grande la sua docilit nel segui-
re i suoi insegnamenti.
Pi che un profeta
Quando arriv il momento di rea-
lizzare la sua missione pubblica, si pre-
sent vestito con abiti completamen-
te fuori dal comune rispetto ai costu-
mi dellepoca: un vestito di peli di cam-
mello e una cintura di pelle attorno ai
fianchi, e la sua alimentazione non an-
dava al di l di locuste e miele selvati-
co (Mt3, 4). Assunse il ruolo di profe-
ta senza dichiararlo apertamente, ma,
anche qui, le sue caratteristiche lo col-
locano al di sopra di tutti quelli che lo
hanno preceduto, egli fu pi che un
profeta (Mt 11, 9). Per questo San Ro-
berto Bellarmino, in uno dei suoi ser-
moni commenta quanto fu glorioso per
San Giovanni il fatto di aver indicato
un Messia dalle apparenze cos umili e,
nonostante questo, aver avuto lauda-
cia di chiamarlo Agnello di Dio (Gv 1,
29), Figlio di Dio (Gv 1, 34); e oltre a
ci, proprio per la sua immediata pros-
simit col Salvatore, ha ricevuto la pi
grande chiaroveggenza su di Lui. Nes-
sun profeta precedente aveva avuto co-
s alto discernimento. Tutti annuncia-
vano un futuro, mentre Giovanni indi-
cava il Salvatore alla sua presenza. Con
la sua condotta, giunse ad imporre ri-
spetto persino ad Erode (cfr. Mc 4, 20),
paura nei farisei (cfr. Mt 14, 5), ed ot-
tenne altissimi elogi dalle divine labbra
di Ges (cfr. Mt 11, 11), essendo stato
definito da Lui come il pi grande uo-
mo mai apparso sino a quel momento.
La sua fama si sparse in maniera tale
che gente da ogni parte della Giudea e
gli abitanti di Gerusalemme andarono
in cerca di Giovanni (cfr. Mc 1, 5) per
ricevere il battesimo, e tra loro lo stesso
Ges Cristo (cfr. Mc 1, 9-11; Mt 3, 16-
17; Lc 3, 21-22; Gv 1, 31-34). Le molti-
tudini, pubblicani e soldati, gli chiede-
vano: Maestro, che dobbiamo fare?
(Lc3, 10-14).
La sua anima non speriment
mai la superbia
Se prestiamo maggiore attenzione a
questa grandezza di San Giovanni, ve-
dremo quanto essa non aveva una con-
notazione umana n socio-politica, co-
me era nel desiderio del popolo elet-
to, in quelle circostanze storiche. Egli
era un grande uomo, il pi grande, ma
nel campo soprannaturale e per azione
della grazia. Era proprio per opera di
questa che defluivano in lui la sempli-
cit, umilt e altruismo. La sua anima
non ha mai sperimentato la superbia,
la vanagloria o lambizione, vizi tanto
universali e compagni di tutte le classi,
et e funzioni. Sono passioni che spun-
tano con luso della ragione o, forse,
perfino la precedono; queste promuo-
vono la quasi irrefrenabile ansia di es-
sere conosciuto, elogiato e amato. Fre-
quentemente macchiano lInnocenza
primeva e appannano il candore dei
bambini. La superbia () cerca lec-
cellenza in forma disordinata, men-
tre la vanagloria brama la manifesta-
zione delleccellenza (
4
).. La superbia
presenta una certa generalit, perch
da lei possono sorgere tutti i peccati
(), luomo disprezza la Legge divina
che proibisce di peccare, come si leg-
ge in Geremia: Da molto hai rotto il
tuo giogo, hai rotto i tuoi lacci, dicen-
do: non servir nessuno (
5
).
Vanagloria: gloria senza onore
Cos, per il fatto che noi amiamo
in maniera indebita, ci crediamo in
diritto di essere glorificati dagli al-
tri, desideriamo avidamente gli elogi
e gli applausi e ci sentiamo oltraggia-
ti dal successo degli altri: la tristezza
dei beni altrui, cos tanto frequente
in innumerevoli anime.
La superbia e la sua figlia primoge-
nita, la vanagloria, non conoscono limi-
ti n barriere, penetrano fino alle sacre
soglie della vita religiosa. ci che ci
trasmette la grande Santa Teresa:
Ci liberi Dio da quelle persone che
vogliono servir-Lo, ma che si preoccu-
pano delle onoranze. Vedete che un
cattivo affare. E, come gi dissi, con lo
stesso atto di desiderare gli onori, la
persona li perde, specialmente in que-
stioni di precedenze, poich non esiste
al mondo veleno pi mortale per la per-
fezione. Direte che sono sciocchezze di
cui non ci si deve far caso; non vi ingan-
nate, perch questo cresce rapidamen-
te e non c materia pi pericolosa di
queste questioni di onori e la preoccu-
pazione per gli insulti ricevuti (
6
).
Paragrafi prima, diceva la stessa
Santa di Avila:
Dio ci liberi, con la sua Passio-
ne, dal dire o pensare, dal soffermar-
ci in considerazioni tali come: se so-
no pi anziana, se sono pi vecchia,
se ho lavorato di pi, se trattano lal-
tra meglio di me. Pensieri come que-
sti, se capitano, devono subito essere
abbandonati, poich se le persone vi
Giovanni
vedr il lento
smorzarsi della
sua opera,
perch
un altro Uomo
gli subentrato,
molto pi
luminoso di lui
Giugno 2007 Salvami Regina 17
si soffermano, o li mettono in pratica,
una pestilenza da cui nascono gran-
di mali (
7
).
Purtroppo, i peggiori effetti di
questa passione si propagano nelle
sacre file delle anime che si dedica-
no al pieno servizio di Dio, da qui il
famoso detto: Tolle inanem gloriam
de clero, et facile omnia vitia reseca-
Giovanni ha rifiutato la gloria
ed cresciuto in onore
Allestremo opposto di questi squili-
bri, Giovanni vedr la lenta estinzione
della sua opera, quella del suo stesso
nome e persino quella dei suoi discepo-
li, perch un altro Uomo gli subentra-
to, molto pi luminoso di lui. Tuttavia,
davanti a questo quadro, in nulla si sen-
In quel tempo Ges dalla Galilea and al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni per voleva
impedirglielo, dicendo: Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me? (Mt 3, 13-14)
Battesimo di Ges Olio di Benedito Calixto Matrice di Atibaia (Brasile)
bis. Elimina la vanagloria dal cle-
ro, e strapperai facilmente tutti i vizi
(
8
). A volte la superbia si manifesta in
forma collettiva, con enormi pregiu-
dizi per la carit e offrendo loccasio-
ne per scandali. In questi casi, si cer-
ca la gloria di Dio come pretesto per
ottenere la glorificazione propria. Di
qui nasce anche linvidia collettiva.
P
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18 Salvami Regina Giugno 2007
Il deserto:
immagine forte
per simbolizzare
il vuoto delle
anime senza onore,
linconsistenza
della sabbia
propria dei vizi,
il proliferare
delle passioni.
E se Giovanni ritornasse al giorno doggi, egli apparirebbe come una voce che chiama nel deserto?
Deserto di Saskatchewan (Canada)
tir umiliato; egli diventato lesempio
per tante anime sante che nelloscu-
rit dei chiostri, o nel silenzio interiore
in mezzo allagitazione del mondo, sa-
cerdoti, religiose, o addirittura in casa,
sconosciute, dimenticate, e alle volte
disprezzate ripetono con il Precurso-
re: Illum oportet crescere, me autem
minui necessario che Egli cresca e
che io diminuisca (Gv 3, 30).
Sono unanimi tutti i commentato-
ri nellattribuire al Precursore uno spe-
ciale impegno nellaver voluto estirpa-
re dai suoi discepoli linvidia di grup-
po, per il fatto che si sono paragonati a
Ges con gli Apostoli. Questa stata la
ragione per la quale ha inviato unam-
basciata (cfr. Mt 11) allAgnello di Dio,
perch desiderava guarire la meschini-
t di cuore dei suoi seguaci e, probabil-
mente, consacrarli al Divino Maestro.
Il suo nome Giovanni
Da secoli, tra i giudei, la scel-
ta del nome era un atto inseparabi-
le dalla cerimonia della circoncisio-
ne, che si realizzava alla presenza
di, per lo meno, dieci testimoni. Su-
bito dopo le orazioni previste dal ri-
to, simponeva il nome, il quale pi
comunemente coincideva con quel-
lo del proprio padre, o si riferiva a
qualche caratteristica spirituale o fi-
sica del nascituro, o a qualcosa che
avesse segnato la vita dei suoi geni-
tori o avi (
9
).
La cerimonia terminava con una
piccola agape.
La scelta del nome, generalmente,
era una prerogativa paterna, sebbe-
ne ci possano essere state alcune ecce-
zioni nel corso della Storia, come con-
statiamo nel brano del Vangelo di og-
gi: Ma sua madre intervenne: No, si
chiamer Giovanni. Noi non ci sba-
glieremmo di molto, immaginando
gli sforzi di Zaccaria, durante il perio-
do della sua mutezza, per trasmettere
ad Elisabetta i dettagli dellapparizio-
ne di Gabriele. Lei, come madre, avr
dovuto, a sua volta, tentare in tutte le
maniere possibili di sapere i dettagli di
quel grandioso avvenimento.
La reazione dei circostanti magari
stata originata dal desiderio di conso-
lare Zaccaria, ormai anziano, che ve-
deva nel suo unigenito la perpetuazio-
ne del suo stesso nome. La decisione
toccata al genitore che, requisendo
una tavoletta, ha scritto: Il suo nome
J
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Giugno 2007 Salvami Regina 19
Giovanni. Atto
che ha segnato non
solo la definizione del
Precursore, ma la fine
del castigo imposto
da Gabriele: E subi-
to si apr la sua bocca
e si sciolse la lingua.
Quando Zaccaria ha
pronunciato il suo canti-
co, tutti hanno creduto di aver
capito il motivo del nome Giovan-
ni, ossia, colui che annuncia, ma,
in realt, soltanto post factum si ar-
rivati a capire a fondo la sua missione
di Precursore e il perch delle sue ca-
ratteristiche personali. Egli ha potuto
creare un clima contrario allinfluenza
dei farisei, scribi e sacerdoti dellepo-
ca, incoraggiando la penitenza, il cam-
biamento di mentalit e la conversio-
ne. Non ha dovuto realizzare un so-
lo miracolo e niente sulla linea del-
lo spettacolare, perch era necessario
fissare la prospettiva di un Messia che
Si sarebbe presentato come mansueto
e umile: Imparate da me, che sono mi-
te e umile di cuore (Mt 11, 29).
Portico dentrata della
missione del Messia
Pur senza miracoli, il Battista
stato eletto per presentarsi sulle so-
glie che hanno dato ingresso al Mes-
sia nella sua missione pubblica: Ecco
lAgnello di Dio (Gv 1, 29). Il suo pro-
fondo ascetismo e la sua stessa predi-
cazione lo rendevano ben distinto ri-
spetto ai precedenti leader rivoluzio-
nari di stampo accentuatamente poli-
tico. Giovanni attir a s molta gente,
da tutte le parti, e perfino dalla stes-
sa Gerusalemme che, preoccupata per
questo fermento collettivo, gli invi
unambasciata per accertare con sicu-
rezza chi egli fosse. I Vangeli comune-
mente presentano le autorit dellepo-
ca come malevole, invidiose e incredu-
le. Tra loro cerano, oltre a sadducei,
leviti e sacerdoti, i famosi farisei. Tutti
loro rifiutavano fortemente non solo il
battesimo ma anche la stessa dottrina
di Giovanni (cfr. Lc 7, 33).
lero conferirci il vero onore per ren-
dere autentica la nostra gloria.
III CONCLUSIONE: IL
DESERTO DELLA NOSTRA EPOCA
Questa predicazione di Giovan-
ni valida ancor oggi e rimarr in-
dispensabile fino alla consumazio-
ne dei secoli, dato lorgoglio che
abbiamo ereditato dalla nostra
uscita dal Paradiso. Vizio che
ci segue ad ogni passo fino al-
lora della nostra morte.
Se Giovanni oggi ritornas-
se, egli apparirebbe come una
voce che chiama nel deserto?
Basta lanciare uno sguardo at-
tento sullaridit della nostra attuale
umanit che, dopo aver perso la no-
zione di peccato, non solleva pi lo
sguardo a Dio e dedica instancabil-
mente ogni suo sforzo a riseccare nel-
la fonte il balsamo di grazia che ci vie-
ne dal Cielo.
Non ci resta che supplicare che,
com accaduto duemila anni fa, le
preghiere della Vergine di Nazaret
facciano piovere nuovamente il Giu-
sto su questo terribile deserto in cui
attualmente esistiamo e operiamo.
1
) Andr Castelot, Talleyrand ou le cy-
nisme, Librairie Acadmique Perrin,
Paris, 1980, pag. 472.
2
) Tertull., Ad Marc. 33: PL 2, 471.
3
) Cfr. Summa Teologica III, q. 38, a.
1, ad 2.
4
) San Tommaso dAquino, Summa
Teologica, II-II, q. 162, a. 8, ad 2.
5
) Idem, II-II, q. 162, a. 2.
6
) Camino de Perfeccin, c. 12, 6-7.
7
) Idem, c. 12, 3-4.
8
) San Tommaso dAquino, Super Evan-
gelium S. Matthaei lectura, c. 23, l. 1.
9
) Cfr. San Tommaso dAquino, Sum-
ma Teologica III, q. 37 a. 2
Il deserto, immagine delle
anime senza onore
A questambasciata inviata dal Si-
nedrio e costituita da farisei (cfr. Gv
1, 19-28), egli dichiar che era la vo-
ce che chiamava nel deserto; immagi-
ne forte per simbolizzare il vuoto del-
le anime senza onore, linconsisten-
za della sabbia propria dei vizi, il pro-
liferare delle passioni. Quei terreni
sterili sarebbero dovuti diventare so-
lidi e fertili per ricevere il Messia.
I mali che avevano intiepidito tutti,
si trovavano condensati in una fonte
che fu denunciata dallo stesso Precur-
sore: Razza di vipere! Chi vi ha sugge-
rito di sottrarvi allira imminente? ()e
non crediate di poter dire fra voi: Abbia-
mo Abramo per padre! (Mt 3, 7. 9).
E pi tardi il Salvatore dir loro:
E come potete credere, voi che pren-
dete gloria gli uni dagli altri, e non cer-
cate la gloria che viene da Dio solo?
(Gv 5, 44).
Di qui si vede il perfetto intreccio
tra le missioni del Precursore e quel-
le dellEmanuele, colui che annun-
cia e il Dio tra noi. Entrambi vol-
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San Giovanni Battista Scultura
coloniale. Chiesa della Santissima
Trinit, Asuncion (Paraguay)
Nuovi araldi sacerdoti
Don Jos Luis de Zayas
T
20 Salvami Regina Giugno 2007
Dalla formula praesto sum, usata quotidianamente
dagli araldi, al momento di rispondere ad sum nella
celebrazione liturgica di ordinazione sacerdotale, la loro
vita un costante atto di obbedienza alla voce di Dio.
ra gli araldi del Vangelo,
quando un superiore inter-
pella qualcuno, si ode in-
variabilmente la ferma ri-
sposta: praesto sum! Infat-
ti laraldo deve essere sempre dispo-
nibile a tutto, pronto ad obbedire a
qualsiasi ordine, a svolgere qualsiasi
missione gli venga affidata, per il ser-
vizio della Chiesa e la salvezza delle
anime. Per chi consacra la propria vi-
ta a Dio, la voce del superiore indica
la volont divina.
cos che laraldo si esercita ad udi-
re la voce di Dio, la quale in tante cir-
costanze della vita si manifesta anche
in forma meno sensibile, ma non per
questo meno chiara. Laraldo, nellen-
trare nellistituto religioso, molte vol-
te in giovane et, lo fa perch ha udito
distintamente lirresistibile voce della
grazia che lo chiama a questa singola-
re vocazione. Senza saperlo ancora, co-
me Samuele al sacerdote Eli, risponde
praesto sum! Cos continuer a fare nel
corso della sua vita da consacrato.
il Signore che chiama
affettuosamente gli ordinandi
Per esercitare il sacro ministero
sacerdotale, sempre Dio che sce-
glie i suoi, chiamandoli affettuosa-
mente per nome. Non c sacerdo-
te che non abbia udito chiaramente
questo appello dal Signore. Nellatto
liturgico di ordinazione la voce del
ministro di Dio, del superiore, che di
nuovo si fa udire chiaramente, chia-
mando il candidato, al che egli deve
rispondere: Ad sum!
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Giugno 2007 Salvami Regina 21


Come tutti i giorni, laraldo, eser-
citato allobbedienza, sempre atten-
to alla voce di Dio, deve pronuncia-
re questo supremo e sublime praesto
sum, facendo il voto di obbedienza e
castit al suo superiore generale, nel-
le mani del vescovo ordinante.
Pu darsi, in questo momento cul-
minante della celebrazione, che i
neosacerdoti e diaconi si siano ricor-
dati del primo praesto sum che hanno
pronunciato nella loro vita, col cuore
traboccante di gioia, per aver trovato
quel tesoro prezioso che tanto cerca-
vano e ora hanno realizzato: la voca-
zione sacerdotale.
La cerimonia di ordinazione
stato cos che il giorno 28 apri-
le, a Roma, nella Basilica Papale di
Santa Maria Maggiore, nella cele-
brazione presieduta dallEm.mo.
Cardinal Bernard Francis Law, Ar-
ciprete della suddetta Basilica, so-
no stati ordinati altri sette presbite-
ri Pedro Rafael Morazzani Arriz,
Santiago Morazzani Arriz, Marcos
Faes de Arajo, Steven Schmieder,
Jos Francisco Hernndez Medina,
Fernando Ponzalo Elizondo, Javier
Ponzalo Elizondo e quattro dia-
Illustri invitati Si distingue,
tra loro, lonorevole presenza
dellExmo. Prof. Carriquiry,
Sottosegretario del Pontificio
Consiglio per i Laici,
accompagnato dalla sua signora,
signora Lidice;; degli Ambasciatori
presso la Santa Sede del Regno
Unito, Exmo. Sig. Francis Martin-
Xavier Campbell; della Spagna,
Exmo. Sig. Francisco Vsquez
Vsquez; del Paraguay, Exmo. Sig.
Gernimo Narvez Torres; e del
commendatore Massimo Sansolini,
Sediario Pontificio. Numerosi
partecipanti della Campagna
Salvami Regina, sono giunti da
tutta Italia, per partecipare alla
Celebrazione Liturgica.
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Don Joo Scognamiglio Cl Dias
saluta il Papa Benedetto XVI
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22 Salvami Regina Giugno 2007
coni Franois Bandet, Joshua Se-
queira, Walmir Bortolotto e Eduar-
do Caballero.
Il Fondatore degli Araldi del Van-
gelo, Don Joo Scognamiglio Cl
Dias, ha presentato i candidati al
Cardinale, che li ha accettati in nome
della Chiesa. In seguito il Celebrante
ha chiesto loro se volevano assume-
re gli obblighi propri della loro nuo-
va condizione. In seguito, prostratisi
sul pavimento, tutti hanno invocato
su di loro lintercessione della Beata
Vergine Maria, degli angeli e dei san-
ti, pregando la Litania di Tutti i San-
ti, affinch questi nuovi ministri siano
graditi a Dio, santi e immacolati di-
nanzi a Lui.
Latto di ordinazione si realizza
con limposizione delle mani e con
lorazione di consacrazione, fatta
dal Cardinale, su ognuno. lo Spi-
rito Santo che si posa sopra gli or-
dinandi.
el corso dellUdienza Ge-
nerale del giorno 23 apri-
le, in Piazza San Pietro,
il Papa Benedetto XVI ha ricevu-
to paternamente i saluti del Fonda-
tore degli Araldi del Vangelo, Don
Joo Scognamiglio Cl Dias. Aven-
do saputo che alcuni membri di
questAssociazione stavano per es-
sere ordinati sacerdoti, il Santo Pa-
dre, oltre a salutarli, ha promesso
loro le sue orazioni.
Don Joo ha rinnovato la sua
promessa di fedelt al Santo Pa-
dre, come pure la disponibilit de-
gli Araldi al servizio della Chiesa,
e anticipatamente lo ha ringrazia-
to per il suo viaggio in Brasile.
Giubilo in tutta la Chiesa
Come primo concelebrante, insie-
me con il Padre Generale Joo Sco-
gnamiglio Cl Dias, stato presen-
te Mons. Lucio Renna, OCarm, Ve-
scovo diocesano di San Severo, eme-
rito di Avezzano, che ha eretto cano-
nicamente la societ di Vita Apostoli-
ca Virgo Flos Carmeli e ha ordinato i
primi sacerdoti e diaconi degli Araldi
del Vangelo. Hanno concelebrato an-
che Mons. Kerell Kasteel, Segretario
del Pontificio Consiglio Cor Unum;
Don Fernando Guimares CSSR, Ca-
po Ufficio della Congregazione per il
Clero; Mons. Piero Amenta, Ufficiale
della Congregazione per il Culto Divi-
no; Don Giovanni DErcole FDP, Ca-
po Ufficio della Segreteria di Stato;
Mons. Angelo di Pasquale, Protonota-
rio Apostolico e Cerimoniario Pontifi-
cio Emerito. Insieme a loro, i canonici
del Capitolo Liberiano Mons. Granito
Tavanti, Camerlengo; Mons. Michal
Jagosz, Prefetto del Museo Liberiano;
Mons. Tommaso Passacantilli; Mons.
Paul B. McInerny, segretario persona-
le del Cardinale Bernard Law; Mons.
Gino Di Ciocco, canonico onorario;
Mons. Michel Berger e Mons. Alber-
to Vallini, coadiutori del Capitolo. Ed
anche Mons. Jean Marie Gervais, Uf-
ficiale della Penitenziaria Apostolica;
e Padre Romolo Mariani FDP.
Il cerimoniale stato a carico di
Mons. Adriano Paccanelli, Maestro
delle Celebrazioni Liturgiche della
Basilica, coadiuvato da Don Sandro
de Oliveira e con lappoggio del Col-
legium Liberianum.
Il momento culminante della cele-
brazione stato il messaggio di felici-
tazioni del Santo Padre, inviato dal-
lEm.mo Cardinale Tarcisio Bertone.
Nelle pagine seguenti il lettore potr
apprezzare i momenti pi importanti
della cerimonia, come anche il testo
del telegramma del Papa.
Benedetto XVI invia una
speciale benedizione apostolica
I
Giugno 2007 Salvami Regina 23
Em.mo Signor Cardinale Bernard Francio Law
Arciprete della Basilica Santa Maria Maggiore
Citt del Vaticano
n occasione dellordinazione di sette presbiteri e quattro diaconi appartenenti alla Societ di Vita Aposto-
lica Clericale Virgo Flos Carmeli, degli Araldi del Vangelo, in codesta Basilica di Santa Maria Maggiore, il
Santo Padre si unisce alla comune gioia, invocando sugli ordinandi unabbondante effusione dello Spirito
Divino per un fecondo ministero al servizio della Chiesa. E mentre assicura per ciascuno il suo ricordo nella pre-
ghiera, perch corrispondano fedelmente alla chiamata alla perfezione evangelica, invocando la costante prote-
zione del Cuore Immacolato della Vergine Maria, invia a Vostra Eminenza, ai neo-diaconi e ai neo-presbiteri, ai
familiari e amici, al Presidente Generale e a tutti i membri della famiglia spirituale degli Araldi del Vangelo una
speciale benedizione apostolica.
Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Sua Santit.
TESTO DEL TELEGRAMMA INVIATO DALLA SEGRETERIA DI STATO
Il Celebrante invoca lo
Spirito Santo sopra i
diaconi: Inviate sopra
di loro, o Signore,
noi vi preghiamo, lo
Spirito Santo che li
fortifichi con i sette
doni della vostra
grazia, in modo che
esercitino con fedelt
il loro ministero.
Imposizione delle
mani sopra il neo-
diacono Eduardo
Caballero, della
Spagna. il
momento pi solenne
della cerimonia, nel
quale, per le mani
del Celebrante,
lordinando riceve
il Sacramento
dellOrdine.
Il neo-presbitero
Santiago Morazzani
Arriz, del Venezuela,
formula i voti, nelle
mani del Celebrante,
il quale conclude
dicendo: Dio, che
ti ha ispirato questo
buon proposito, ti
conduca sempre di
pi alla perfezione.
Il diacono Joshua
Sequeira, dellIndia,
formula i voti:
Prometti rispetto
ed obbedienza al
Vescovo diocesano
e al tuo legittimo
Superiore?
Prometto.
24 Salvami Regina Giugno 2007
A sinistra il Celebrante impone le mani sopra il neo-presbitero Pedro Morazzani Arriz, del Venezuela. Al centro,
il Celebrante unge le mani del neo-presbitero Steven Schmieder, degli USA. A destra, il neo-presbitero Jos Francisco
Hernndez Medina, della Spagna, riceve il calice e la patena: Metti in pratica quello che celebrerai, conformando
la tua vita al mistero della croce del Signore.
Terminato il rito di
ordinazione, tutti i
sacerdoti concelebranti
salutano con giubilo i
neo-ordinati. A sinistra
Don Romolo Mariani
saluta il diacono Walmir
Bortolotto, del Brasile.
A destra, don Joo Cl
saluta il neo-presbitero
Santiago Morazzani
Arriz, del Venezuela.
Alla fine della
celebrazione, il
Cardinale Law si
inginocchiato
davanti ad
ognuno dei nuovi
sacerdoti per
ricevere la prima
loro benedizione,
emozionando col
suo bellissimo e
devoto gesto tutti
i presenti.
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Prima Messa
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26 Salvami Regina Giugno 2007
ARALDI NEL MONDO ARALDI NEL MONDO
an Benedetto in Piscinula, la chiesa affi-
data agli Araldi dal Vicariato di Roma,
stata scelta dai neo-sacerdoti per cele-
brare la prima Messa. In questo luogo,
circa 1500 anni fa, visse San Benedet-
to, durante la sua permanenza a Roma, come giova-
ne studente. Proprio l, lo choc della societ pagana
(secolarizzata diremmo oggi) ha fatto spuntare nel-
la sua innocente anima la vocazione religiosa.
La prima Messa di Don Pedro Rafael
Morazzani Arriz, Presidente della
Confraternita San Benedetto, ha avuto come
con celebrante Don Joo Scognamiglio Cl
Dias, Fondatore degli Araldi del Vangelo.
Nella foto 1, canto del salmo. Nella foto 2,
vista generale dei partecipanti, con in primo
piano i genitori del neo-sacerdote. Nella foto
3, il diacono Joshua Sequeira, di Bombay,
India, esercita il ministero dellannuncio della
Parola, cantando il Vangelo.
1. Don Fernando Ponzalo Elizondo e Don Javier Ponzalo Elizondo concelebrano
la prima Messa. 2. Don Steven Schmieder durante la dossologia. 3. Don Marcos
Faes, Presidente della Confraternita Immacolata Concezione, amministra la prima
comunione a una bambina canadese.
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Prima Messa
ARALDI NEL MONDO
Giugno 2007 Salvami Regina 27
ARALDI NEL MONDO
In questo luogo fu lanciata la semente dellEu-
ropa Cristiana, che i monaci di San Benedetto han-
no coltivato con sollecitudine attraverso lesempio
dei loro numerosi santi, nel corso dei secoli.
Altamente evocativo stato, per i neo-sacer-
doti Araldi, poter iniziare in questa chiesa il loro
ministero evangelizzatore, lanciandosi allannun-
cio del Regno di Dio, sotto il sostegno e la prote-
zione di San Benedetto, Patrono dEuropa.
4. I fedeli baciano le mani del neo-sacerdote, Don Marcos Faes.
5. Don Jos Francisco Hernndez Medina, Procuratore Generale
degli Araldi del Vangelo, amministra la comunione ai suoi genitori.
6. Don Jos Francisco celebra la prima Messa, assistito da Mons.
Angelo di Pasquale, Cerimoniere Pontificio Emerito e Assistente
Spirituale degli Araldi del Vangelo.
Nella sua omelia, Don Pedro Morazzani si
dimostrato pieno di gratitudine e riconoscimento
verso Don Joo Scognamiglio Cl, per la formazione
ricevuta come Araldo del Vangelo (foto 4 e 6). Nella
foto 5, momento della consacrazione del vino.
Nella storica chiesa di San Benedetto in Piscinula, a Roma, il Prefetto della Congregazione per il Clero si
ritrovato con gli Araldi, ricordando il tempo della sua permanenza nellArcidiocesi di San Paolo. A sinistra, S.E.
Card. Hummes col Rettore di San Benedetto, Mons. Angelo Di Pasquale e Don Joo Scognamiglio Cl Dias; a
destra, mentre presiede lEucaristia, concelebrata da alcuni sacerdoti Araldi presenti a Roma, nelloccasione.
L
Cardinale Claudio Hummes:
una visita storica
28 Salvami Regina Giugno 2007
SAN BENEDETTO IN PISCINULA
accogliente chiesa di San Be-
nedetto in Piscinula, luogo
dove San Benedetto vissu-
to per alcuni anni in giovent, ha rice-
vuto, il 22 aprile, una visita che rimar-
r registrata negli annali di questo mil-
lenario tempio: il Cardinale Claudio
Hummes, Prefetto della Congregazio-
ne per il Clero, si l rincontrato con gli
Araldi intorno alla mensa eucaristica.
Le parole iniziali della sua ome-
lia lasciavano trapelare lemozione di
questa circostanza, nella quale molti
Araldi hanno potuto rivedere il loro
cos caro e paterno pastore, dei tempi
in cui fu Arcivescovo di San Paolo:
Devo ammettere che mi sento
molto felice per linvito di venire qui
a celebrare. In questo modo io incon-
tro nuovamente gli Araldi del Vange-
lo provenienti dalla nostra amata Ar-
cidiocesi di San Paolo, dove sono stato
arcivescovo, in pratica, per tutto il pe-
riodo dalla nascita formale degli Aral-
di del Vangelo. Ho seguito fin dallini-
zio tutta questa vostra bella storia. An-
che per questo mi sento tanto felice,
perch appartengo un po ad essa.
C un capitolo molto speciale,
qui a Roma, con la cessione di que-
sta chiesa storica, antichissima, che
ci parla di tutte le tradizioni e della
Storia della Chiesa, con la sua stessa
struttura antica, bella, emozionante.
Noi possiamo stare qui in questam-
biente che stato costruito quasi mille
anni fa. Ci significa, veramente, qual-
cosa di molto speciale che ci fa rivivere
questa tradizione della Chiesa. In veri-
t, la tradizione non nientaltro che la
forma in cui la Chiesa ha vissuto il Van-
gelo attraverso questi due millenni: con
amore, con fede e comunione. Una tra-
dizione molto dinamica, perch accom-
pagna la storia. Dio si fatto Storia e
continua a farSi fino alla fine dei tempi.
Noi siamo stati inseriti in questa
Storia della Salvezza, nella speranza
esca-
tologi-
ca del-
la fine dei
tempi, quan-
do la Storia
terminer, anche noi potremo far par-
te della vita eterna, vicino al Padre.
Io volevo proprio dire questo di
cuore agli Araldi del Vangelo, affin-
ch sentano questesperienza molto
forte di avere un luogo nel centro del-
la Cristianit, qui a Roma. Voglio an-
che salutare, chiaro, coloro che sa-
ranno ordinati il prossimo sabato, ed
augurare loro un ministero santo, frut-
tuoso, corrispondente a quello che ci
aspettiamo dagli Araldi del Vangelo.
Voi siete Araldi, volete portare il Van-
gelo al mondo. Gi siete in 60 paesi,
mi ha raccontato don Joo. Continua-
te cos, a crescere, a rafforzarvi e ad
essere discepoli fedeli di Ges Cristo,
come Araldi del Vangelo.
A
L
Appoggio allinfanzia
Centro Sociale San Giuseppe
Giugno 2007 Salvami Regina 29
FONDO DI AIUTO MISERICORDIA
llasilo infantile Casa Felice, di Mairi-
por (San Paolo), il giorno 27 aprile
stato particolarmente movimentato per i
bambini: c stata una distribuzione di giocattoli ed
una presentazione musicale degli Araldi del Vange-
lo. Hanno onorato latto con la loro presenza , il Sin-
daco dott. Antonio Aiacyda, e la Segretaria dellEdu-
cazione, dott.sa Leila Aparecida Ravazio, che hanno
ringraziato vivamente la donazione fatta dagli Aral-
di, di 10 televisori, 10 apparecchi radio e 10 lettori di
DVD, per gli asili mantenuti dalla Prefettura.
assistenza allinfanzia sfavorita
una delle priorit della sollecitu-
dine pastorale di Mons. Roberto
Guimares, Vescovo Diocesano di Campos
(Rio de Janeiro - Brasile). Di fronte alle
difficolt finanziarie del Centro Sociale San
Giuseppe, di Buon Ges dItabapoana (Rio
de Janeiro), Mons. Roberto ha deciso di ri-
correre al Fondo Misericordia: QuestIsti-
tuzione afferma lo zelante pastore sta
passando attualmente serie difficolt di ge-
stione nellassistenza di 300 bambini e ado-
lescenti, al punto che lattivit a rischio, a
causa della mancanza di mezzi.
Sinistra: distribuzione di giocattoli allasilo Casa
Felice. In alto: il Sindaco, dott. Aiacyda e la
Segretaria dellEducazione, dott.sa Leila, ricevono
le donazioni.
Don Antonio Guerra
30 Salvami Regina Giugno 2007
INTERVISTA CON MONS. EMILIO PIGNOLI,
VESCOVO DI CAMPO LIMPO (SAN PAOLO BRASILE)
Un Vescovo
Missionario
Mons. Emilio Pignoli un protagonista della storia degli Araldi del Vangelo:
stato lui ad erigere, nella sua diocesi, questa Associazione di Fedeli. Missionario
ardente e buon pastore, racconta, in una piacevole conversazione, alcuni episodi
della sua vita, rendendoci un po partecipi della sua estesa esperienza pastorale.
Araldi del Vangelo: Mons.
Emilio, com nata la sua
vocazione sacerdotale?
Fin da piccolo, mi sempre piaciuto
molto andare in chiesa. Ancor prima di
fare la Prima Comunione a Cappella
de Picenardi, in provincia di Cremona,
dove sono nato avevo gi manifestato
alla catechista la mia volont di essere
prete. Lei allora afferm che per esse-
re prete era necessario avere vocazio-
ne, avere un richiamo da parte di Dio.
Io guardai verso di lei e chiesi:
Ma come sapr se Dio che mi
chiama?
Lei rispose:
Guarda, il desiderio del cuo-
re, Dio parla nel cuore. Quando fa-
rai la Prima Comunione, di a Ges:
A me piacerebbe essere prete, dam-
mi la vocazione!
Il giorno della Comunione, feci
esattamente ci che lei mi aveva rac-
comandato: mi trattenni l a suppli-
care, inginocchiato e con le mani che
coprivano il viso, ripetendo quellin-
vocazione. Gli altri gi erano torna-
ti ai banchi e io finii per rimanere l
quasi da solo, inginocchiato.
In effetti, mai ho abbandonato
lideale del sacerdozio, di modo che
arrivato il momento nel 1945 -, no-
nostante le varie difficolt che deva-
stavano lItalia, entrai nel seminario.
AV: Lei pensava gi allora
di diventare missionario?
Il Papa Pio XII, allepoca, aveva
lanciato un grande appello alla Chie-
sa Europea a favore dellAmerica La-
tina, parlando della situazione degli
immigranti che arrivavano l, portan-
do con s la loro fede, che per nessu-
no seguiva, poich molte parrocchie
si trovavano senza sacerdote, ecc. Nei
seminari si commentava questo.
Nel 1948, quando mi trovavo in se-
minario gi da tre anni, Don Riccardo
Lombardi venne a predicare a Cremo-
na, realizzando il corso Per un mon-
do migliore che ebbe la sua impor-
tanza allepoca. Egli fu ospite nel se-
minario e il rettore gli chiese di cele-
brare una Messa e di dire alcune paro-
le ai seminaristi. Egli parl dellAme-
rica Latina, della situazione del Bra-
sile, dellArgentina, del Venezuela
Soprattutto, indic il Brasile come un
paese immenso e bisognoso di missio-
nari, dove quasi non cerano sacerdo-
ti e in cui alcuni vescovi volevano co-
minciare a costruire un seminario nel-
la loro diocesi, ma non ce la facevano.
Noi, seminaristi, pensavamo: Sia-
mo molti qui, perch non ci offriamo
per andare l? Visto che vogliamo con-
sacrarci a Dio e alla Chiesa, andiamo
laddove c bisogno! Allora, tutto pre-
so dal problema, conversai col diretto-
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Giugno 2007 Salvami Regina 31
re spirituale. Egli consigli: Piano, pia-
no Termina la filosofia, termina tutto
per bene. E mi segu nei miei studi.
Un giorno arriv il rettore nella
nostra classe e lesse una lettera del-
la Commissione Pro America Latina,
di Roma, la quale diceva che il Santo
Padre dava la sua benedizione a quei
seminaristi che fossero stati dispo-
sti ad aiutare in America Latina co-
me missionari. Giorni dopo, il Vesco-
vo di Cremona manifest il deside-
rio che la Diocesi aiutasse e ascoltas-
se questo appello del Papa.
Tutto questo mincoraggi.
Andai allora a trascorre-
re alcuni giorni nel Colle-
gio Pio Brasiliano, a Roma,
per imparare un po di por-
toghese. Trovai l un semi-
narista di Ribeiro Preto,
che mincoraggi a scrivere
a Mons. Mousinho, vescovo
di questa citt paulista. Ho
scritto, ed egli mi ha accol-
to immediatamente, consi-
gliandomi di iscrivermi ad
un corso di teologia a San
Paolo, in modo che cos, ol-
tre al fatto che mi sarebbe
stato utile, mi sarei avvan-
taggiato col portoghese, im-
parandolo meglio.
Mia madre stata triste
a tal punto che mi ha det-
to: Ma, figlio mio, termina
la tua formazione. Io vor-
rei assistere alla tua prima
Messa Io ho risposto che
se Dio avesse voluto io sa-
rei tornato. Ma il suo cuo-
re gi lo presentiva, quan-
do mi ha baciato al momen-
to della partenza, lei ha det-
to: Va, figlio mio, Dio ti
benedicama, tua madre
non la rivedrai pi.
E realmente stato cos.
AV: Quando, Mons. Emilio,
giunto in Brasile?
Il 20 ottobre 1953. Sono arrivato a
Ribeiro Preto e subito ho avuto pau-
ra per il caldo perch, venendo dal-
lItalia quando cominciava linverno,
nessuno mi aveva detto che qui era ini-
ziata la stagione del caldo. Lunico abi-
to talare con il quale ero venuto era di
lana, calze di lana, maglietta di lana.
Mio buon Ges! ho pensato.
Un giorno un prete del posto mi
ha chiesto:
Come va, si sta acclimatando?
- A dirle il vero, qui fa molto
caldo. Mio Dio! Non c una regione
un po pi fredda?
adottato, in una maniera tale che,
al momento di essere ordinato, una
commissione andata dal vescovo
a chiedere che mi ordinasse a Cra-
vinhos. Mi hanno dato tutto: vesti-
ti, paramenti, un viaggio in regalo in
Italia, dopo la prima Messa.
Ma qual stato il motivo della mia
andata in Brasile? Lavorare per le
vocazioni, formare sacerdoti. Grazie
a Dio, in questi anni sono riuscito ad
ordinare 112 preti, fra poco ne ordi-
ner altri 8, e nel prossimo anno an-
cora 13.
AV: Cosa le piace di pi
nel popolo brasiliano?
Lindole qui buona, e
quello di cui abbiamo biso-
gno di fatto evangelizza-
re profondamente le per-
sone, affinch conoscano
proprio la dottrina del Si-
gnore e il cammino del-
la Chiesa. Molti si trovano
ancora nellignoranza re-
ligiosa, e facilmente sono
traviati dalle sette. Se ab-
biamo buoni preti che ca-
piscano il popolo, sappia-
no ascoltare, visitino le fa-
miglie, diano attenzione ai
malati, allora il Brasile sa-
r salvo.
AV: La Provvidenza ha
voluto, per la nostra gioia,
che ad un determinato
punto Lei, Mons. Emilio,
conoscesse gli Araldi
Realmente, vediamo che
la mano di Dio ci che
guida la nostra disposizione
danimo quando preghia-
mo ogni giorno, invocando
lo Spirito Santo, affinch ci
orienti sempre a fare unicamente la
Santissima volont del Padre.
Don Sandro e Don Beto sono sta-
ti i primi che mi hanno parlato degli
Araldi. Ho manifestato il desiderio di
conoscerli quindi mi hanno invitato a
trascorrere una giornata nella Casa-
Un altro prete, che insegnava nel
seminario, avendo udito le mie paro-
le, minvit ad andare nella sua par-
rocchia, a Cravinhos, una citt mol-
to pi fresca. Il vescovo diede lauto-
rizzazione e mi trasferii l. Qui non
cera nessun seminarista, ed io fui
Ma qual stato il motivo della mia andata in Brasile?
Lavorare per le vocazioni, formare sacerdoti.
32 Salvami Regina Giugno 2007
Madre. L ho visto tante cose buone,
tutto di grande dignit e molto giu-
sto. Ho avuto un dialogo, nel quale mi
hanno presentato gli Statuti dellAsso-
ciazione. Lho letto l al momento ed
ho annotato alcune cose che pensavo
dovessero cambiare. Mi hanno man-
dato in seguito una nuova versione,
che io ho inviato a Mons.
Geraldo Macella, che al-
lepoca si trovava a Roma.
Egli mi ha prontamente ri-
sposto, sostenendo che gli
Araldi del Vangelo merita-
vano di essere appoggiati.
Allora ho messo al-
la prova gli Araldi per un
quinquennio, pensando:
Vedremo, dai frutti si co-
noscer lalbero. E lalbe-
ro ha dato frutti in abbon-
danza, cos in fretta che la
cosa mi ha sorpreso. Io ave-
vo firmato il decreto appro-
vandola come Associazio-
ne di Fedeli, poi vari vesco-
vi hanno aderito, e quando
tutto ci stato presentato
alla Santa Sede, ecco, su-
bito diventata Associazione
di Diritto Pontificio. sta-
to molto rapido. Ma, senza
dubbio, stato un cammino
molto bello.
AV: Mons. Emilio,
potrebbe inviare un
messaggio ai lettori?
Carissimi lettori, dob-
biamo render grazie a Dio
per queste opere che Egli
ha suscitato a partire dal Concilio Va-
ticano II, i movimenti laici e le confra-
ternite nuove, che sono via via sorte in
tutta la Chiesa. Dobbiamo conferma-
re la nostra fede nel potere dello Spi-
rito Santo, perch molto poco quanto
si realizza solo in base ai progetti del-
le nostre curie, o ai nostri piani. Dio
stesso che conduce la storia della sal-
vezza, ed anche le nostre storie.
Tra le pi belle storie c giusta-
mente quella degli Araldi del Vange-
lo, che io ho potuto conoscere da vi-
cino, qui a San Paolo ed anche a Ro-
ma, nellimportante lavoro di restau-
ro della chiesa di San Benedetto in Pi-
scinula, nel Trastevere romano. im-
portante pensare a tutto limpulso che
essi danno attraverso le visite domici-
liari, le preghiere nelle case e la cele-
ancora come un grano di senape,
come ogni cosa che comincia, ma so
che poi crescer.
Voglio fare i miei complimenti a tut-
ti quelli che aderiscono agli Araldi del
Vangelo. Sono nel giusto cammino e
realmente dobbiamo stare attenti, per-
ch lo Spirito Santo, attraverso di lo-
ro, attraverso i loro sacer-
doti e le nuove vocazioni,
ci d tutto quellappoggio
necessario affinch noi ve-
diamo che la nostra Chiesa
sta rifiorendo. la realiz-
zazione del grande sogno
del Papa Beato Giovanni
XXIII, il quale desiderava
una nuova Pentecoste nel-
la Chiesa. Questa Penteco-
ste si sta realizzando, una
primavera nella Chiesa.
In Europa penso ora
ai lettori italiani la diffe-
renza tra linverno e la pri-
mavera una cosa fanta-
stica, come dalla morte al-
la vita. Qui in Brasile non
cos evidente la differen-
za delle stagioni, ma quel-
lo che interessa lidea,
ossia, la Chiesa ha bisogno
di ritrovare il fondamento
della sua fede.
Allora, io desidero che
tutti accolgano con molto
amore e altrettanta gioia
lesempio, la testimonian-
za di vita e lapostolato de-
gli Araldi del Vangelo e
delle giovani della Socie-
t Apostolica Regina Vir-
ginum, che sono le ragazze del ramo
femminile degli Araldi. Tra loro si tro-
vano dei veri e propri angeli di Dio,
che non sembrano neanche possibili
in una societ giovane tanto diseguale.
Sono ragazze che vivono in un regime
di disciplina, in una profonda orazione
e nel servizio, come quello che fanno ai
bambini l nel Collegio Internazionale.
Tutto questo un frutto benedet-
to, che si sta realizzando con la gra-
zia di Dio.
brazione delle solennit. Il loro coro e
orchestra internazionale commuovo-
no il popolo, soprattutto nelle perife-
rie; noi non saremmo mai riusciti a fa-
re tutto questo se non avessimo avuto
questo appoggio degli Araldi.
Ho anche il grande piacere di di-
re che il Collegio Internazionale de-
gli Araldi si trova nel territorio del-
la mia Diocesi, e l verr eretto anche
un Santuario della Madonna di Fati-
ma, nel luogo dellattuale cappellina.
Voglio fare i miei complimenti a tutti quelli che aderiscono
agli Araldi del Vangelo. Sono nel giusto cammino
O
Preghiera alla
Madonna
del Perpetuo
Soccorso
Giugno 2007 Salvami Regina 33
Madre del Perpetuo
Soccorso, grazie a
questo vostro nome,
il mio cuore trabocca
di fiducia in Voi. Ec-
comi ai vostri piedi, vengo ad espor-
Vi tutte le necessit della mia vita e
morte; vengo a chiamare su tutte
queste miserie il vostro materno soc-
corso; degnateVi di ascoltarmi l dal
Cielo, ed esauditemi, o Madre mia!
In tutte le mie difficolt e pene,
venite in mio soccorso, o caritatevo-
le Madre!
Nel momento pericoloso della
tentazione,
Se ho la disgrazia di cadere nel
peccato, sollevatemi,
Se un qualche laccio funesto mi
incatena al servizio del demonio,
che io possa romperlo,
Se vivo nella debolezza, che Ge-
s Cristo non mi
Se sar negligente nel ricorrere
a Voi, che subito Vi invochi,
Per ricevere degnamente i sa-
cramenti,
In tutti gli esercizi di un cristia-
no fervente, e soprattutto nella
preghiera e meditazione,
Che io conservi o recuperi la ca-
stit,
Che io acquisti lumilt,
Che io riesca ad amare Dio con
tutto il mio cuore,
Che io, per lamore verso Dio,
mi conformi in tutto con la sua san-
ta volont,
Che io compia fedelmente i do-
veri del mio stato,
Quando linfermit affligger il
mio corpo e abbatter la mia ani-
ma,
Quando langustia e la tristezza
simpadroniranno di me,
Se Dio mi sottoporr al tormen-
to delle pene interiori,
Se la Provvidenza mi far prova-
re la povert o i rovesci della for-
tuna,
Se incontrer nella mia famiglia
motivo di dolore,
Quando sar umiliato, contra-
riato, maltrattato,
Che ottenga la protezione e il
conforto di quelli che mi sono ca-
ri,
Che raggiunga la liberazione
delle anime del Purgatorio,
Che cooperi nella salvezza dei
peccatori,
Che ottenga la grazia della per-
severanza finale,
Quando mi capiter lultima in-
fermit,
Nel mio ultimo sospiro,
Quando apparir davanti a vo-
stro Figlio che deve essere il mio
Giudice,
Quando sar in Purgatorio,
In ogni tempo e luogo,
Che Vi serva, ami e invochi sem-
pre,
Che Vi faccia amare e servire da
molti cristiani,
Lodata, amata, invocata, be-
nedetta eternamente Voi siate, o
Madonna del Perpetuo Soccor-
so, mia speranza, mio amore, mia
Madre, mia felicit e vita mia.
Cos sia.
IL TESORO DELLA PREGHIERA
Icona originale della Madonna
del Perpetuo Soccorso Chiesa di SantAlfonso
de Liguori (Roma)
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Ges e Maria:
un Cuore solo
Carmela Werner Ferreira
34 Salvami Regina Giugno 2007
Dio sempre trae dal male un bene molto pi grande. Per correggere gli
errori del giansenismo, sorta la devozione al Sacro Cuore di Ges
e Maria.Nei suoi infiniti tesori di misericordia lumanit trover
rimedio ai mali della nostra epoca.
orreva lanno 1635. In
una localit del Belgio
occidentale il popolo af-
follava il recinto sacro
per ascoltare una predi-
ca. Dallalto del pulpito loratore diri-
geva alla numerosa assemblea paro-
le come queste: Fratelli miei, non ab-
biamo forze per resistere al peccato, a
meno che non siamo predestinati. Se
saremo dominati dalla grazia, faremo
il benema se saremo dominati dalla
concupiscenza, che possibilit avremo
se non fare il male?
E cos proseguiva: Sappiate che
non stato per tutti gli uomini che
Cristo morto, ma soltanto per quel-
li che Egli ha voluto salvare, coloro ai
quali ha dato forze per non pratica-
re male alcuno. Considerate il croce-
fisso: unespressione errata del Si-
gnore, perch Egli in realt non ha
le braccia aperte per tutta lumanit.
Abbiate timore per i vostri peccati!
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Sacre
Cuore di Ges-
Collezione privata
Statua del Cuore
Immacoto di
Maria appartenente
agli Araldi del Vangelo
Giugno 2007 Salvami Regina 35
Essi possono allontanarvi irrimedia-
bilmente dalla presenza di Dio!
Dopo il sermone, i fedeli se ne an-
darono un po impauriti. Costava lo-
ro credere in un Dio indifferente ad
una parte delle sue creature, che gi
erano previamente condannate, men-
tre invece per le altre era un terribi-
le Giudice. Ma se il prete diceva cos,
cos doveva essere
A poco a poco, la devozione euca-
ristica and diminuendo, cos come la
frequenza alle confessioni, perch
pensavano a nulla sarebbe loro ser-
vito il sacramento senza un perfetto e
quasi irraggiungibile pentimento.
Entro questa prospettiva rigida e
severa, anche lamore verso la Madre
di Dio and perdendo dintensit e le
orazioni in suo onore andarono estin-
guendosi sulle labbra dei fedeli.
Falsa concezione della giustizia
divina: il giansenismo
Lecclesiastico che predicava in
questo modo era seguace del triste-
mente famoso Cornelio Giansenio,
vescovo della citt belga di Ypres. La
sua dottrina, condannata dalla Santa
Sede dopo la sua morte, fu confutata
da molti santi. Intanto, i suoi insegna-
menti gettarono profonde radici nel-
la societ di quellepoca, soprattutto
in Francia, Belgio e Olanda.
Il giansenismo, insieme ad altri er-
rori sorti nello stesso periodo, fu un
duro colpo nelle corde pi delicate
dellamore a Dio. Sommandosi ai fat-
tori di degenerazione che fermenta-
vano nel secolo XVII, riusc a strap-
pare da un immenso numero di ani-
me cristiane il filo prezioso che le
manteneva legate a Dio nelle tribola-
zioni della vita: la fiducia nel perdo-
no e nella misericordia del Salvatore
e la devozione alla Madonna.
La misericordiosa risposta
della Provvidenza
Nei suoi disegni insondabili e sa-
pienziali, la Divina Provvidenza non
fa mai a meno di trarre dai grandi
mali beni ancora maggiori. La Storia
ci dimostra che la risposta data dal
Cielo agli attacchi infernali solidifica,
rende esplicita e fa progredire lope-
ra di Dio. Di qui la famosa espressio-
ne di San Paolo: Oportet haereses
esse necessario avere eresie, af-
finch si possano riconoscere i fede-
li (1 Cor 11, 19).
Contro gli errori diffusi nel sec.
XVII, la replica divina fiss per sem-
pre la fisionomia sacra della Santa
Chiesa con lespressione pi tenera
ed eloquente della bont del Signore
e di sua Madre Santissima: il mondo
ricevette la rivelazione della devozio-
ne ai Sacri Cuori di Ges e di Maria.
Il Cuore di Ges e Maria
Come i primi raggi dellaurora
vengono ad annunciare larrivo del-
lastro-re, la grande rivelazione fatta
da Ges a Santa Margherita Maria fu
preparata, fin dai primordi di quel se-
colo, dalla comparsa della devozione
a questo Cuore divino. Una pleiade
di anime ferventi diffuse questa pra-
tica meravigliosa, e tra queste si di-
stinse San Giovanni Eudes.
Questuomo veramente evangeliz-
zatore, che consacr la sua vita intera
alle missioni e alla formazione dei sa-
cerdoti in Francia, ebbe una devozio-
ne fecondissima ai Sacri Cuori di Ge-
s e Maria.
Spinto da un non comune soffio
della grazia, espresse con umilt e sa-
pienza lardita devozione che unisce
in uno solo i Santissimi Cuori del Re-
dentore e di sua Madre:
Non sapete che Maria non , non
ha e non pu nulla senza Ges, per
Ges e in Ges, e che Ges tutto,
pu tutto e fa tutto in Lei? Non sape-
te che Ges che ha fatto il Cuore di
Maria tale quale esso , e ha voluto
farne una fonte di luce, di consolazio-
ne e di ogni sorta di grazie per coloro
che ricorrono a Lei nei loro bisogni?
Non sapete che Ges non soltanto ri-
siede e abita continuamente nel Cuo-
re di Maria, ma Egli stesso il Cuo-
re di Maria, il Cuore del suo Cuore
e lanima della sua anima, e che, per-
tanto, venire al Cuore di Maria ve-
nire a Ges, onorare il Cuore di Ma-
ria onorare Ges, invocare il Cuore
di Maria invocare Ges?( ).
Infatti, stata Maria Santissima
che ha portato sulla terra il Figlio di
Dio, che doveva redimere lumani-
t peccatrice, stabilendo con tutte le
anime cristiane una relazione me-
ravigliosa e trasformatrice. In que-
sto sublime nascere della Storia del-
la Redenzione, Ges ha voluto ave-
re ben vicino a S un Cuore come il
suo, esente da qualsiasi inclinazione
dissonante dalla sua divinit. sta-
to il Cuore di Maria che ha conserva-
to tutti i misteri e tutte le meraviglie
della vita di suo Figlio, impiegando
interamente la sua capacit natura-
le e soprannaturale con un esercizio
continuo damore a Ges lunico
oggetto di tutti i suoi affetti. Niente,
in Ges, passava inosservato a Ma-
ria. Fossero le sue manifestazioni in-
teriori o esteriori, fosse la sua umani-
t o divinit. Per mezzo di questamo-
re, lo stesso Ges rimase sempre a vi-
vere e a regnare nel Cuore di sua Ma-
dre: Se uno mi ama, osserver la mia
parola e il Padre mio lo amer e noi
verremo a lui e prenderemo dimora
presso di lui (Gv 14, 23).
LImmacolato Cuore di Maria non
invocato da San Giovanni Eudes
come se avesse movimenti propri, ma
come se si fosse dissolto interamen-
te nel Cuore Ges, incapace di riflet-
tere in s qualunque cosa che non sia
Dio stesso. La sua filiale audacia ha
fatto sorgere un termine inedito: il
Sacro Cuore di Ges e Maria.
Nuova fonte di grazie
Quando si aprono a questa devo-
zione, le anime ricevono grazie tor-
renziali. Essa destinata a muove-
re pi la volont che lintelligenza,
pi lamore che la ragione. Si sa, per
lesperienza tante volte secolare del-
la Santa Chiesa esimia formatrice
delle anime -, che non concorre per
la santificazione di nessuno colui che
esplicita una dottrina e non condu-
36 Salvami Regina Giugno 2007
ce con il proprio esempio alle vie so-
prannaturali. Ci sar mai chi faccia
questo meglio di Colei che serbava
tutte queste cose nel suo cuore (Lc
2, 51)?
Tocca a San Giovanni Eudes, inol-
tre, la gloria di essere stato il primo a
celebrare liturgicamente e pubblica-
mente i Santissimi Cuori. Al Cuore di
Maria compose e celebr una Mes-
sa nel 1648, e al Cuore di Ges unal-
tra nel 1672 entrambe con le dovute
approvazioni dellautorit ecclesiasti-
ca e la presenza di migliaia di fede-
li. Questo gesto contribu a prepara-
re il mondo a ricevere la rivelazione
di questa sublime devozione, come
la pi eccellente fra tutte, in quanto
manifestazione dellamore salvifico
di Ges.
Dal silenzio della
clausura al mondo
Fu nel 1673 che Ges rivel i te-
sori della misericordia del suo Cuore
agli uomini.
Per testimoniare davanti al mon-
do questa rivelazione, Dio non scel-
se unautorit rinomata, un oratore
famoso o un saggio. Il Divino Mae-
stro ha voluto mostrare, ancora una
volta, che nella fragilit che si rive-
la totalmente la sua forza, preferen-
do unumile religiosa, purificata nel
crogiolo della privazione fin dalla sua
tenera infanzia: Santa Margherita
Maria Alacoque, della Congregazio-
ne della Visitazione. Questa giovane
borgognona, proveniente da una fa-
miglia molto devota, fu, per cos di-
re, istruita nelle vie spirituali diret-
tamente da Nostro Signore: Chi di-
ce scuola dice anche libri. A Mar-
gherita Maria, Ges forniva un altro
manuale: il suo proprio Cuore che
libro della Vita ( ).
Favorita da esperienze mistiche nel
corso di tutta la sua vita, ebbe unani-
ma modellata secondo i modelli divi-
ni. Ges le aveva rivelato molte vol-
te che, per compiere la sua missione,
avrebbe dovuto essere flessibile e non
collocare nessun ostacolo. Io ho reso
Me stesso tuo maestro e tuo direttore
per disporti al compimento di questo
grande progetto e per affidarti questo
grande tesoro che il mio Cuore, che
ti mostro qui allo scoperto( ).
A ventisei anni di et e quattro di
vita religiosa avvenne la grande rive-
lazione del Cuore di Ges, molla pro-
pulsiva di tutte le grazie insigni che il
mondo ha ricevuto per vincere la de-
bolezza, leresia e lasciarsi infiamma-
re dallamore divino.
Era il giorno 16 giugno del 1675,
nellottava domenica dalla solennit
del Corpus Christi. Santa Margherita
Maria pregava genuflessa davanti al-
la grata aperta del coro con gli occhi
fissi al tabernacolo, quando il Reden-
tore le apparve sullaltare e, scopren-
do il suo Santissimo Cuore, le disse:
Ecco qui il Cuore che tanto ha amato
gli uomini, che per loro non ha rispar-
miato nulla fino ad esaurirsi e a con-
sumarsi per provare loro il suo amore;
e, in riconoscimento, non ha ricevuto
nientaltro che ingratitudine con le lo-
ro irriverenze e sacrilegi, e con lindif-
ferenza e il disprezzo che essi hanno
per Me nel Sacramento dellAmore.
per questo che Io ti chiedo che il pri-
mo Venerd dopo lottava del Santis-
simo Sacramento sia dedicata ad una
festa specificatamente volta ad onora-
re il mio Cuore in riparazione alle of-
fese che egli riceve ( ).
Ges batte alla porta
del nostro cuore
Che pungente recriminazione
uscita dalle labbra di Ges! Tanto
profluvio di affetto per le sue creatu-
re, altrettanto rifiuto da parte loro!
Ognuno di noi certamente ha gi
sentito il duro colpo dellingratitu-
dine, dellindifferenza o delloblio,
quando con giusta intenzione ci sia-
mo sacrificati e lanciati con tutti i no-
stri mezzi a beneficiare quelli che sti-
miamo. Questo misconoscimento che
ci costa accettare, e che motivo di
tante discordie nellumanit peccatri-
ce, assume unaltra prospettiva, quan-
do ha per oggetto lo stesso Dio.
Non si tratta di un cuore con per-
sonalit umana, ma quello di Colui
che ha detto: Io sono la Via, la Ve-
rit e la Vita (Gv 14, 6). Egli non ha
offerto ai suoi figli la promessa di be-
ni passeggeri, ma la vita eterna e il
perdono di tutti i crimini, per mezzo
del versamento del suo sangue sulla
Croce. Di pi ancora: ha fatto dei po-
veri figli di Eva loggetto del suo af-
fetto e della sua tenerezza, ha deside-
rato stabilire con loro il suo regno sa-
pienziale, ha voluto riunirli come la
gallina riunisce i pulcini sotto le sue
ali e ha dichiarato che le sue gioie
consistevano nello stare con i figli de-
gli uomini.
Che cosa ha ricevuto in cambio?
La morte pi ignominiosa e carica di
odio che mai c stata sulla terra e la
separazione dalla grande maggioran-
za degli uomini lungo la Storia. Que-
sto il Cuore attorniato da spine che
viene a bussare alla porta delle nostre
anime in cerca di riparazione e amo-
re. Dovremo negarGli quello che me-
rita come Dio e chiede come amico?
Uninfinit di tesori
alla portata di tutti
Essendo tutto il suo Corpo divi-
no degno dadorazione, perch Egli
ha scelto il cuore come segno sensi-
bile della sua manifestazione di mise-
ricordia? Precisamente per essere il
simbolo della sua volont santissima,
della sua mentalit, e il fuoco dirra-
diazione della sua santit. lorgano
fisico in cui pulsa il Verbo incarnato,
lArca preziosissima che racchiude la
pienezza della Legge: lamore.
Celebrando il Sacro Cuore, noi
rendiamo omaggio alla sua persona-
lit divina, insondabilmente perfetta,
che abbraccia le qualit di tutti gli an-
geli e uomini dallinizio della creazio-
ne fino alla fine dei tempi.
uninvocazione completa e uni-
versale, destinata a rigenerare luma-
nit come diceva San Pio X -, mon-
dandola dalle sue infedelt e facen-
dola godere della pienezza dei suoi
doni, conforme alla promessa fat-
Giugno 2007 Salvami Regina 37
ta alla veggente di Paray-le-Monial:
Come ti ho promesso, tu possederai
i tesori del mio Cuore e Io ti promet-
to di disporre di loro secondo la tua
volont. Non essere meschina, per-
ch questi tesori sono infiniti( ).
Il Cuore di Ges e Maria,
vetta di tutta la creazione
Comparando tutto lordine stabili-
to da Dio nella creazione ad unimpo-
nente montagna, vediamo che ogni es-
sere occupa, armonicamente, il luogo
che gli corrisponde, da un grandioso
Serafino fino ad un piccolo colibr. Al-
la sua vetta sta il Sacro Cuore di Ges
e Maria, in quanto prototipo, esempio
e regola viva di tutte le perfezioni di
ognuna delle parti delluniverso.
Vedendo nellUomo-Dio e nella
sua Madre Immacolata il complesso
di tutte le qualit create, non diffi-
cile identificarle e amarle negli esse-
ri che ci circondano. Cos, troviamo
qualcosa della sua infinit in unim-
petuosa cateratta che fa versare ab-
bondante acqua da quando il mon-
do esiste, senza mai stancarsi. Su-
scita anche il nostro incanto, la gene-
rosit divina specchiata in un pellica-
no che non esita ad aprire il suo pet-
to per alimentare con la sua carne i
figlioletti ai quali non ha nientaltro
da dare. In un piano pi elevato, ve-
dremo gli infaticabili missionari spar-
pagliati negli angoli pi reconditi del-
la terra, che manifestano il desiderio
che Dio ha di salvarci; le modeste re-
ligiose che si dedicano alla carit e sa-
crificano tutta la loro esistenza per il
bene del prossimo, i Pontefici Roma-
ni che ci insegnano la verit
Tutti, senza eccezione alcuna, han-
no una vocazione specifica, la cui es-
senza e pienezza risiede in questo
Cuore ineffabile che mai si nega a
concedere, a coloro che glielo chie-
dono, linestimabile dono della san-
tit. Nessuno pi prezioso, nessu-
no concepito con maggiore gioia
dal Signore attraverso la Mediazione
di sua Madre. Se i beati l hanno rice-
vuta, perch non la dovremmo otte-
nere anche noi? per questo che la
Chiesa ripete ogni giorno, allunisono
col passato e col futuro, una preghie-
ra che traduce questo desiderio: Ge-
s, mansueto e umile di cuore, rendi
il nostro cuore simile al tuo.
1
)Don Jean-Michel Amouriaux, don
Paul Milcent, Saint Jean Eudes par
ses crits, Mdiaspaul, Parigi, 2001,
pag.140.
2
) Don Grard Dufour, Alla scuola del
Cuore di Ges con Margherita Ma-
ria, Loyola, San Paolo, 2000, pag.19.
3
) Idem, p. 20.
4
) P. Victor Alet SJ, Francia e il Sacre
Cuore, Dumoulin Imprimeurs-Edi-
teurs, Paris, 1892, pp. 227-228.
5
) P. Grard Dufour, op. cit., p. 68
Apparizione del Sacro Cuore di Ges
a santa Margherita Maria Alacoque
Basilica di Lisieux (Francia)
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La vocazione un
dono per la Chiesa di Dio
Cardinale Bernard Francis Law
Arciprete della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore
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LA PAROLA DEI PASTORI
In occasione dellordinazione presbiterale e diaconale
di alcuni membri degli Araldi del Vangelo, il Cardinale
Bernard Law ha spiegato il vero senso della vocazione e
ci che compete alle persone chiamate dal Signore.
arissimi fratelli
La lettura che abbia-
mo appena ascoltato,
estrapolata dal libro del
profeta Geremia, ci aiu-
ta a comprendere il mistero della vo-
cazione. Egli scrive:
Mi fu rivolta la parola del Si-
gnore: Prima di formarti nel grem-
bo materno, ti conoscevo, prima
che tu uscissi alla luce, ti avevo con-
sacrato; ti ho stabilito profeta del-
le nazioni. Risposi: Ahim, Signo-
re Dio, ecco io non so parlare, per-
ch sono giovane. Ma il Signore mi
disse: Non dire: Sono giovane, ma
va da coloro a cui ti mander e an-
nunzia ci che io ti ordiner. Non
temerli, perch io sono con te per
proteggerti. Oracolo del Signore.
Il Signore stese la mano, mi tocc
la bocca e il Signore mi disse: Ec-
co, ti metto le mie parole sulla boc-
ca (Gr1, 4-9).
Rendiamo grazie a Dio per
questa nuova espressione
di vita consacrata
Dio che , che era e sempre sa-
r, nel suo piano amoroso e provvi-
denziale ha voluto questo momento
fin dalleternit. Con Sua grazia, sia-
mo in questa Basilica in cui si vene-
ra Maria, la Madre di Dio incarna-
to. Ci troviamo qui per pregare con
e per quelli chiamati da Dio a servi-
re la Chiesa come diaconi presbiteri.
Essi la serviranno come membri del-
la Societ Clericale di Vita Apostoli-
ca Virgo Flos Carmeli, che ha le sue
radici negli Araldi del Vangelo. Ren-
diamo grazie a Dio per questa nuova
espressione di vita consacrata e per
Don Joo Scognamiglio Cl, il quale
ha risposto con generosit al richia-
mo di Dio.
In questepoca in cui in tante parti
del mondo si lamenta la crisi vocazio-
nale, una grande benedizione testi-
moniare la fenomenale crescita degli
Araldi e dellIstituto Clericale in cos
poco tempo.
Ringraziamo Dio per tutti quel-
li che hanno aiutato e dato assisten-
za a questi candidati nel percorso di
formazione e maturazione per lordi-
nazione diaconale e presbiterale; per
lesempio, lappoggio amoroso e le
orazioni dei genitori, nonni, fratelli e
sorelle, sacerdoti e persone consacra-
te che hanno sostenuto questi uomini
ad ascoltare la chiamata di Dio.
La vostra vocazione esige
una dedizione totale
Carissimi, ricordatevi che la vo-
cazione ricevuta un dono miste-
rioso e gratuito di Dio. Questo do-
no, tuttavia, non per noi, ma per
la sua Chiesa. un dono per il suo
popolo, il quale deve vedere in noi
il Cristo che permane in mezzo al
suo popolo e che, attraverso gli uo-
mini chiamati al servizio negli Ordi-
ni Sacri, continua ad amarlo e san-
tificarlo.
Essi diventeranno ministri di Cristo,
maestri, Sacerdoti e Pastori, perch
aiuteranno ad edificare il Corpo Misti-
co di Cristo, che la Chiesa, popolo di
Dio e tempio santo dello Spirito.
Uniti al sacerdozio dal vescovo, i
presbiteri e i diaconi saranno consa-
crati alla predicazione del
Vangelo, alla santificazione
e guida del popolo di Dio,
alla celebrazione del culto
divino, specialmente il Sa-
crificio del Signore.
Questi incarichi esigono
una dedizione totale, affin-
ch il popolo di Dio li rico-
nosca come veri discepoli
di Cristo, il quale non ve-
nuto per essere servito ma
per servire.
Carissimi figli candidati
al diaconato, il Signore vi ha
dato lesempio in modo che
facciate come Lui ha fatto.
Come ministri di Ges, che
Si mostrato come un ser-
vo in mezzo ai suoi discepo-
li, rimanete sempre pronti e
disponibili a compiere la vo-
lont di Dio, e servite con
gioia e generosit il Signore
e i fratelli. Ricordatevi che
nessuno pu servire due pa-
droni e, mettendo la vostra
vita a servizio del Signore,
rigettate gli idoli dellimpu-
dicizia e dellavarizia i quali schiaviz-
zano gli uomini.
Le parole di San Pietro
Ascoltiamo ancora le parole di
San Pietro, tratte dalla seconda lettu-
ra di oggi:
Siate dunque moderati e sobri,
per dedicarvi alla preghiera. Soprat-
tutto conservate tra voi una grande
carit, perch essa copre una molti-
tudine di peccati. Praticate lospitali-
t gli uni verso gli altri, senza mormo-
rare. Ciascuno viva secondo la grazia
ricevuta, mettendola al servizio de-
gli altri, come buoni amministratori
di una multiforme grazia di Dio. Chi
parla, lo faccia come se fosse Dio a
farlo; chi esercita un ufficio, lo com-
pia con lenergia ricevuta da Dio, per-
ch in tutto Lui venga glorificato per
mezzo di Ges Cristo, al quale appar-
tiene la gloria e la potenza nei secoli
dei secoli. Amen! (1Pt 4, 7-11).
tale dedizione in questo stato di vi-
ta, voi vi consacrate al Signore a un
titolo nuovo e sublime; e unendovi a
Lui con un cuore non-diviso, avrete
pi libert per dedicarvi al servizio di
Dio e agli uomini, come devono es-
sere i ministri di Cristo, dispensatori
dei misteri di Dio.
Non manchi mai in voi la speran-
za del Vangelo, di cui sarete non solo
spettatori, ma araldi e testi-
moni. Conservate in una co-
scienza pura il mistero della
fede, manifestate con le vo-
stre opere la parola di Dio
che predicate, affinch il
popolo cristiano, animato
dallo Spirito Santo, diventi
unoblazione pura, gradita
a Dio. Quando vi presente-
rete allincontro col Signore
lultimo giorno, ognuno di
voi possa udirLo dire: Mol-
to bene, servo buono e fede-
le; prendi parte alla gioia del
tuo padrone (Mt 25, 21).
Una parola ai candidati
al presbiterato
Quanto a voi, direttis-
simi figli pronti a riceve-
re lordine del presbitera-
to, che da anni siete Araldi
del Vangelo, ricordate nuo-
vamente le parole di Dio al
profeta Geremia: Ecco che
colloco le mie parole nel-
le tue labbra. Con lordi-
nazione sacerdotale, parte-
ciperete alla missione di Cristo, uni-
co Maestro. A tutti dispensate quella
parola di Dio che voi stessi avete rice-
vuto con gioia. Leggete e meditate as-
siduamente la parola del Signore per
credere in quello che avete letto, inse-
gnare quello che avete appreso nella
fede, vivere quello che avete insegna-
to. Il vostro stesso essere, come quel-
lo di Maria, deve riflettere la santit
di Dio. Possiate voi avere la grazia di
cantare con Maria, Madre di Cristo,
il Sommo Sacerdote, e nostra Madre:
La mia anima glorifica il Signore.
Una riflessione per i
candidati al diaconato
Visto che liberamente vi approssi-
mate al diaconato, seguendo lesem-
pio dei diaconi scelti dagli Apostoli
per il ministero della carit, siate de-
gni della stima da parte del popolo di
Dio, pieni dello Spirito Santo e di sa-
pienza. Avete scelto il celibato consa-
crato per diventare segno e annuncio
della carit pastorale, fonte di fecon-
dit spirituale nel mondo.
Animati dal desiderio di un since-
ro amore a Cristo e vivendo con to-
Carissimi, ricordatevi che la vocazione che avete
ricevuto un dono misterioso e gratuito di Dio
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Nel Vangelo di oggi, Simon Pietro
parla per la Chiesa di allora e di tutti
i tempi: Signore, da chi andremo? Tu
hai parole di vita eterna (Gv 6, 68).
Questa Basilica, attraverso la bellezza
dei marmi e delle pietre, proclama la
fede della Chiesa di cui Ges il Ver-
bo di Dio incarnato, carne e sangue di
Maria, la quale per questo ricono-
sciuta come Madre della Chiesa.
Linvito battesimale alla santit
pi urgente per i sacerdoti
Figli miei, linvito battesimale alla
santit pi urgente nella vita di co-
loro che sono ordinati sacerdoti, per-
ch con lordinazione noi esercitiamo
il nostro ministero in persona Chri-
sti. Le vostre mani ergeranno il pa-
ne e il calice, le vostre labbra pronun-
ceranno le parole della consacrazio-
ne, ma sar solo col potere di Ges
Cristo, lEterno e Sommo Sacerdo-
te, che il pane e il vino si transustan-
zieranno nel Corpo, Sangue, Anima
e Divinit di Cristo. Questo il mio
Corpo Questo il mio sangue: ec-
co la parola che Dio pone sulla vostra
bocca, per mezzo dellordinazione sa-
cerdotale.
Il nostro Santo Padre Benedet-
to XVI, nellEsortazione Apostolica
Sacramentum caritatis, ci insegna a
questo proposito:
La dottrina della Chiesa fa del-
lordinazione sacerdotale la condizio-
ne imprescindibile per la celebrazione
valida dellEucaristia. Infatti, nel ser-
vizio ecclesiale del ministro ordinato
Cristo stesso che presente alla sua
Chiesa, in quanto Capo del suo corpo,
Pastore del suo gregge, Sommo Sacer-
dote del sacrificio redentore . Certa-
mente il ministro ordinato agisce an-
che in nome di tutta la Chiesa allorch
presenta a Dio la preghiera della Chie-
sa e soprattutto quando offre il sacrifi-
cio eucaristico . necessario, pertan-
to, che i sacerdoti abbiano coscienza
che tutto il loro ministero non deve mai
mettere in primo piano loro stessi o le
loro opinioni, ma Ges Cristo (n. 23).
Il Vangelo di oggi conclude la nar-
razione di San Giovanni sullinsegna-
mento di Ges e la fede della Chiesa
nellEucaristia. Molti a quel tempo si
allontanarono e molti oggi si allonta-
nano da Ges a causa del suo insegna-
mento che il pane e il vino diventano
il suo Corpo e il suo Sangue. Con San
Pietro, tuttavia, noi proclamiamo que-
sto Mistero della Fede! LEucaristia
la fonte e lapice della vita della Chiesa,
e, pertanto, la fonte e lapice della vi-
ta sacerdotale e del ministero sacerdo-
tale. Tutto quanto voi fate, tutto quan-
to voi avete come sacerdoti, acquista il
suo significato e la sua forza dal Miste-
ro salvifico della morte e resurrezione
di Cristo, presenti nellEucaristia.
Riconoscete, dunque, quello che
fate, imitate quello che celebrate, af-
finch, partecipando al mistero del-
la morte e resurrezione del Signore,
portiate nelle vostre membra la mor-
te di Cristo e camminiate con Lui nel-
la nuova vita.
Possa Maria, la Madre di Dio, la
Madre della Chiesa, la Regina del
Clero, la Madonna dellEucaristia,
intercedere per voi, e possiate cos
conformarvi sempre pi alla Parola
che proclamate, quella Parola che Si
incarnata e abita in mezzo a noi.
Linvito battesimale alla santit pi urgente nella vita di coloro che sono ordinati sacerdoti
Il libro del Papa ha gi venduto
pi di un milione di copie
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Giugno 2007 Salvami Regina 41
Pi di tre milioni di persone
incontrano il Papa
Citt del Vaticano (VIS) Durante
il secondo anno del pontificato di Be-
nedetto XVI, 3.368.220 fedeli e pelle-
grini hanno partecipato a Roma alle
udienze generali e speciali, allAnge-
lus domenicale e alle celebrazioni li-
turgiche presiedute dal Santo Padre.
Secondo dati forniti dalla Prefet-
tura della Casa Pontificia, tra il 10 e
il 19 aprile 2007, pi di un milione di
persone hanno assistito alle udien-
ze generali del mercoled essendo
maggio il mese di maggiore affluenza
e quasi un milione e mezzo hanno
partecipato allAngelus le domeniche
in Piazza San Pietro.
ottobre di questanno. La cerimonia
sar presieduta dal Presidente della
Congregazione per le Cause dei San-
ti, Cardinal Saraiva Martins.
Albertina nacque l11 aprile 1919
nella frazione di San Luigi, nella citt
catarinense di Imaru. Aveva 12 anni
det e si era distinta come una ragaz-
zina discreta, devota e dal tratto affa-
bile quando, il 15 giugno 1931, fu as-
salita da un degenerato che era sicuro
di poter abusare della sua fragilit.
Non teneva conto, per, della for-
za di chi vive in funzione della fede.
Sullesempio di Santa Maria Goretti,
il cui martirio aveva emozionato alcu-
ni anni prima il mondo intero, la giovi-
netta brasiliana non cedette. Infuriato
per la disperata resistenza, laggresso-
re le inferse un violento colpo di col-
tello alla gola, subito seguito da altri.
Albertina cadde a terra tutta insangui-
nata ma vergine di corpo e di anima.
Il luogo dove si realizzer la ceri-
monia di beatificazione, sar deciso
tra breve dal postulatore della causa,
Fr Paolo Lombardi.
oma (Radio Vaticana)
Meno di due settimane
dopo essere arrivato nelle
librerie italiane, il libro Ges di Na-
zaret, di Benedetto XVI, ha vendu-
to pi di un milione di copie: 510mi-
la nelle librerie italiane dal 16 apri-
le, 480mila in Germania e 100mila in
Polonia.
Ledizione greca contiene una let-
tera di Bartolomeo I, Patriarca Ecu-
menico di Costantinopoli, che espri-
me il suo grande e ardente interes-
se per il libro di Benedetto XVI co-
me stimolo per il dialogo teologi-
co, avendo come finalit il definiti-
vo superamentodella divisione tra la
Chiesa Cattolica e quella Ortodossa.
Nella prefazione a questo volume
(il secondo gi in preparazione, come
ha anticipato ai giornalisti il Cardinale
Segretario di Stato, Tarcisio Bertone) il
Papa dice che il libro non , in assolu-
to, unopera magisteriale, ma unicamen-
te lespressione della mia ricerca perso-
nale del volto del Signore. Per questo,
assicura Benedetto XVI, lobiettivo
tentare di presentare il Ges dei Vangeli
come il vero Ges, come il Ges storico
nel vero senso dellespressione.
Giovane brasiliana martire della
castit sar beatificata in ottobre
gi stata definita in Vaticano la
data della beatificazione di Alber-
tina Berkenbrock, leroica giovane
brasiliana martire della castit: 20
Le nuove reclute della Guardia Svizzera hanno fatto il loro solenne
giuramento il giorno 6 maggio scorso, nella Sala Paolo VI
N
Guardia Svizzera:
eroismo della santit
42 Salvami Regina Giugno 2007
Televisioni del mondo
intero trasmettono
cerimonie del Vaticano
Nientemeno che 70 televisioni di 40
paesi dei cinque continenti, i giorni 6 e
8 aprile, hanno trasmesso la cerimonia
della Via Crucis, il Venerd Santo e la
Messa della domenica di Pasqua, pre-
siedute da Sua Santit Benedetto XVI.
Un interesse ancora maggiore ha
suscitato la benedizione Urbi et Orbi,
impartita dal Papa nella domenica di
Pasqua: stata trasmessa da 108 tele-
visioni di 67 paesi.
La Messa di Pasqua e la benedi-
zione Urbi et Orbi sono state tra-
smesse persino in Indonesia, la pi
importante nazione musulmana del
mondo.
Cinese battezzata a 114 anni
Taip (Agenzia Fides) Quando
Mons. Luke Liu, Vescovo emerito
della diocesi di Hsien-Tang, Vescovo
emerito della diocesi di Hsing Chu,
ha versato acqua benedetta sul ca-
po della sig.ra Xu Song Re Ai, di 114
anni, un caloroso e lungo applauso
dei fedeli ha accolto la neo-battez-
zata cattolica pi anziana dellisola
di Taiwan. Come informa il bollet-
tino settimanale dellarcidiocesi di
Taiwan, Christian Life Weekly, il sa-
cramento del Battesimo stato dato
alla sig.ra Xu Song nella parrocchia
dellImmacolata Concezione, la do-
menica di Pasqua. stato un even-
to che ha fatto notizia in tutti i me-
dia di Taiwan, cattolici e non catto-
lici. La diocesi ha preparato il rito
del Battesimo specialmente per lei,
la domenica di Pasqua. Pi di 200
fedeli hanno partecipato alla solen-
ne celebrazione del Battesimo della
Sig.ra Xu Song ReAi, presieduta da
Mons. Luke Liu, che ha affermato:
molto probabile che lei sia la cat-
tolica pi anziana del mondo.
el ricevere in udienza il
corpo della Guardia Sviz-
zera, in occasione del giu-
ramento delle nuove reclute, il Papa
Benedetto XVI ha evocato il passa-
to di generoso eroismo, fino al sacri-
ficio della vita, del piccolo esercito
del Vaticano, impegnato nella dife-
sa della persona del Santo Padre. Nel
1527, in occasione del sacco di Roma
da parte delle truppe di Carlo V, 147
guardie svizzere morirono per salva-
re la vita del Papa Clemente VI.
Oggi il Papa li convoca ad un eroi-
smo ancora maggiore: quello del-
la santit. Il Signore vi chiama al-
la santit, ad essere in pratica suoi di-
scepoli, pronti sempre ad ascoltare la
sua voce, a compiere la sua volont e
a realizzarla nel quotidiano adempi-
mento dei vostri doveri. Ci contribui-
r a fare di voi dei buoni cristiani e
al tempo stesso dei soldati esempla-
ri, animati da quello spirito evange-
lico, che rende ogni battezzato lievi-
to atto a fermentare la massa e lu-
ce che illumina e riscalda lambiente
dove vive e lavora.
Per concludere, il Papa ha aggiunto
una norma doro al reggimento milita-
re della Guardia Svizzera: Partecipate
con devozione alla Santa Messa e colti-
vate una filiale devozione verso Maria!
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Giugno 2007 Salvami Regina 43
Aumenta il numero di
Cattolici negli USA
Los Angeles (Radio Vaticana)
Una ricerca realizzata recentemen-
te, su sollecitazione dei vescovi del-
lo stato nordamericano della Cali-
fornia, mostra che la popolazione
cattolica sta crescendo con un ritmo
tre volte superiore rispetto a quel-
la non cattolica, grazie allinfluen-
za degli immigranti, principalmen-
te gli ispanici.
Lobiettivo della ricerca pasto-
rale, ossia, quello di cercare di dare
maggiore assistenza agli ispanici. Al-
lo stesso tempo, per, i suoi risultati
sono serviti a chiarire aspetti come le
conseguenze del contributo cattolico
nella vita economica, sociale, politica
e religiosa in tutto il paese.
Attualmente, il 30% dei califor-
niani sono cattolici. La popolazio-
ne non-cattolica cresce, ogni anno,
del 4%, mentre i cattolici crescono in
una media annuale del 13%.
In tutto il territorio degli USA, la
situazione simile, anche se non arri-
va alle spettacolari cifre della Califor-
nia. Se lattuale tendenza sar confer-
mata, si prevede per il 2025, circa 83
milioni di cattolici negli USA.
Pubblicati i lineamenta della
prossima Assemblea Generale
Ordinaria del Sinodo
Citt del Vaticano (VIS) Mons.
Nikola Eterovic, segretario generale
del sinodo dei Vescovi, ha presenta-
to il 27 aprile, nella Sala Stampa del-
la Santa Sede i lineamenta della
XII Assemblea Generale Ordinaria,
che si realizzer in Vaticano dal 5 al
26 ottobre 2008, dal tema: La Parola
di Dio nella vita e nella missione del-
la Chiesa.
Il testo contiene un questionario
generale relativo alle questioni trat-
tate, la cui finalit stimolare una ri-
flessione pi profonda a tutti i livelli
della comunit ecclesiale. Le risposte
devono essere inviate alla Segreteria
Generale del Sinodo prima della fine
di novembre di questanno.
Per combattere la violenza,
lezioni di buone maniere
Sii gentile. Sii buono con gli al-
tri. Non recare danno alle propriet.
Presta attenzione a quello che dicono
le persone. Sii onesto. Non fare del
male al tuo compagno! Per favore
Molte grazie
Questi ed altri valori basici sa-
ranno argomenti di lezione nelle
scuole secondarie dInghilterra a par-
tire da settembre, come parte di un
tentativo delle autorit di combat-
tere la crescente ondata di violenza
e mancanza di rispetto da parte dei
giovani, informa il giornale britanni-
co The Independent. Questo gior-
nale chiarisce che le lezioni di buone
maniere e di intelligenza emoziona-
le faranno parte del curriculum sco-
lastico tradizionale e che un progetto
messo in pratica a titolo sperimenta-
le avrebbe gi ottenuto un migliora-
mento notevole nel comportamen-
to dei bambini delle scuole elementa-
ri, oltre che nella frequenza e nei ri-
sultati scolastici.
Museo di cera a Fatima
ritrae vita di Ges
Un nuovo museo di cera, che ritrae
la vita di Ges Cristo, stato inaugu-
rato a Fatima, distretto dOurm.
La nascita in una grotta a
Betlemme, le Nozze di Cana, lespul-
sione dei mercanti dal tempio, lUlti-
ma Cena, il giudizio e la Passione di
Cristo o la Risurrezione e Ascensio-
ne sono alcune degli impianti sceni-
ci che il nuovo spazio presenta ai vi-
sitatori.
Alcuni scenari includono cascate,
altre riproducono il deserto, fiumi e
mare in una dimensione che, in alcu-
ni casi, raggiunge i 160 metri quadrati
per ogni scenario.
Il Rettore del Santuario di Fati-
ma, Mons. Luciano Guerra infor-
ma lagenzia Ecclesia ha manifesta-
to il suo apprezzamento per il nuovo
museo che, ha detto, ha scelto un te-
ma che sinquadra bene a Fatima e che
contribuir ad arricchire il luogo.
Orazione e medicina nei
monasteri cistercensi
Nei giorni 11 e 12 maggio, nel Mo-
nastero di San Cristoforo di Lafes,
in Portogallo, scienziati e studio-
si hanno ricordato le ricette medici-
nali dei monaci cistercensi nel III In-
contro Culturale di San Cristoforo di
Lafes.
Secondo Fatima Eusebio, docente
dellUniversit Cattolica e membro
della Commissione Scientifica, i mo-
nasteri sono stati i padri dei progres-
si della scienza moderna. Gli orato-
ri, discutendo sul tema Monastero e
salute: recinto, farmacia e inferme-
ria hanno fatto riferimento allap-
parizione delle prime farmacopee del
Portogallo e sono giunti alla conclu-
sione che alla base di queste opere
stavano i monaci. Nel corso dei se-
coli, i monasteri hanno svolto un ruo-
lo, non solo importante in termini di
salute per gli stessi monaci ma anche
per la popolazione intorno, che ricor-
reva al Monastero per acquistare de-
terminati prodotti, secondo le pato-
logie che avevano.
I monasteri non mettevano a di-
sposizione soltanto i rimedi spiritua-
li ma anche i medicamenti per curare
le malattie. Alcuni conferenzieri han-
no fatto riferimento anche alle pre-
ghiere che si dovevano recitare in
funzione delle differenti patologie.
Il maggior pellegrinaggio a
Fatima degli ultimi tempi
Secondo le statistiche rivelate dal
Santuario di Fatima, circa mezzo mi-
lione di fedeli provenienti da 33 pae-
si si sono diretti a Cova da Iria per lo-
dare e ringraziare la Madonna nel 90
anniversario dalle apparizioni di Fati-
ma, realizzando cos il maggior pelle-
grinaggio degli ultimi tempi. La Mes-
sa Solenne presieduta dal Cardinale
Angelo Sodano, stata concelebrata
dal Cardinale Jos Policarpo, 30 ve-
scovi e 360 sacerdoti. Il recinto si
riempito completamente e nei tunnel
daccesso per i pedoni si sono con-
centrate migliaia di persone, che so-
44 Salvami Regina Giugno 2007
no state impedite di entrare nellarea
dove si svolgevano le cerimonie.
Sono cattolico Vivo
la Mia Fede
Questo lattraente titolo del li-
bro lanciato dalla CNBB (Conferen-
za Nazionale dei Vescovi del Brasi-
le) in occasione della sua 45 Assem-
blea Generale, ad Itaici. Con le sue
151 pagine, il suo obiettivo porre al-
la portata dei fedeli i fondamenti del-
la Dottrina Cattolica, in forma acces-
sibile e gradevole. Oltre a spiegare il
significato dei sette sacramenti, il li-
bro affronta anche altri importanti te-
mi della nostra fede: il culto alla San-
tissima Vergine e ai santi, lesistenza
del purgatorio, ecc. Lopera frutto
del lavoro di tre anni della Commis-
sione Episcopale per la Dottrina del-
la Fede, della CNBB.
Nel presentare la pubblicazione,
in unintervista collettiva, Mons. Wal-
mor de Oliveira, Arcivescovo di Be-
lo Horizonte, ha affermato che ogni
cattolico pu, per mezzo di questo li-
bro, partendo da una prospettiva di
preghiera, di studio e meditazione, ve-
rificare se la sua conoscenza riguardo
la fede che professa realmente nel suo
cuore, nella sua mente, che vogliamo
che diventi per tutti i cattolici un qual-
cosa che lo accompagni.
di ampie aree della costruzione alle
norme di sicurezza e il cambiamento
di vari settori per razionalizzare me-
glio il lavoro. La Biblioteca conserva
attualmente quasi 75.000 manoscrit-
ti e 1.600.000 libri stampati, dei quali
circa 8.300 sono incunaboli. LArchi-
vio Segreto Vaticano, che fu separa-
to dalla Biblioteca allinizio del sec.
XVII, contiene allincirca 150.000
volumi. Tra i manoscritti pi impor-
tanti c il Codex Vaticanus, il pi
antico manoscritto della Bibbia che
si conosce.
Tumulo di Erode
Unimportante scoperta archeolo-
gica stata annunciata dallUniver-
sit Ebraica di Gerusalemme: il tu-
mulo del re Erode, che governava la
Giudea allepoca della nascita di No-
stro Signore Ges Cristo.
La sua figura rimasta legata per
sempre alla strage degli Innocenti,
menzionata dallEvangelista Matteo:
Erode, accortosi che i Magi si erano
presi gioco di lui, sinfuri e mand ad
uccidere tutti i bambini di Betlemme e
del suo territorio dai due anni in gi
(Mt 2, 16).
La sepoltura si trova a 12 km da
Gerusalemme, in un luogo chiama-
to Herodium, ed stata scoperta dal
Prof. Ehud Netzer.
Biblioteca Apostolica Vaticana
chiusa per restauro
Citt del Vaticano, 8 maggio 2007
(VIS) La Biblioteca Apostolica
Vaticana rimarr chiusa al pubblico
per tre anni a partire dal 14 luglio,
per il restauro di una delle ali del-
ledificio rinascimentale nella quale
istallata.
Questala ha bisogno di riforme
strutturali, come il rinforzo del pa-
vimento, che presenta segni di ce-
dimento, come pure ladeguamento
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APOSTOLATO MARIA REGINA DEI CUORI
Lopera consiste nel portare di casa in
casa unicona con limmagine del Cuore
Immacolato di Maria, cos come apparve
a Fatima, che sar accolta, ogni mese in un
giorno stabilito da ciascuna famiglia parte-
cipante. Per loccasione si legger un bra-
no del Vangelo, seguito da alcuni minuti
di riflessione. Si reciter il santo Rosario
e finalmente si rinnover la consacrazione
della famiglia a Ges per mezzo di Maria.
Circostanza propizia per invitare parenti,
amici e vicini.
Ogni gruppo di 30 famiglie che desidera-
no ospitare licona una volta al mese, richie-
de lesistenza di un Coordinatore(trice),
che riceve dal parroco un mandato in que-
sto senso durante la cerimonia di conse-
gna ufficiale dellicona in chiesa. Chiun-
que pu essere Coordinatore(trice), me-
glio una coppia di coniugi.
Misteri Gaudiosi
(Luned e Sabato)
Traccia 1
PREGHIERE INIZIALI
Nel primo mistero contempliamo
lAnnuncio dellAngelo a Maria
Nel secondo mistero contempliamo
la Visita di Maria a Santa Eli-
sabetta
Nel terzo mistero contempliamo
la Nascita di Ges nella capan-
na di Betlemme
Nel quarto mistero contempliamo
la Presentazione di Ges bam-
bino al tempio
Nel quinto mistero contempliamo
il Ritrovamento di Ges tra i
Dottori nel tempio
SALVE REGINA
PER LE INTENZIONI DEL SANTO PADRE
LITANIE LAURETANE
Misteri Luminosi
(Gioved)
Traccia 2
PREGHIERE INIZIALI
Nel primo mistero contempliamo
il Battesimo di Ges nel fiume
Giordano.
Nel secondo mistero contempliamo
il Primo miracolo di Ges, alle
nozze di Cana.
Nel terzo mistero contempliamo
lAnnuncio del Regno di Dio e
linvito alla conversione
Nel quarto mistero contempliamo
la Trasfigurazione di Ges sul
Monte Tabor
Nel quinto mistero contempliamo
lIstituzione dellEucaristia nel-
lUltima Cena.
SALVE REGINA
PER LE INTENZIONI DEL SANTO PADRE
LITANIE LAURETANE
Il Santo Rosario :
Contempliamo con Maria il volto di Cristo CD1
Misteri Dolorosi
(Marted e Venerd)
Traccia 3
PREGHIERE INIZIALI
Nel primo mistero contempliamo
lAgonia di Ges nellorto degli
ulivi
Nel secondo mistero contempliamo
la Flagellazione di Ges
Nel terzo mistero contempliamo
la Coronazione di spine di Ges
Nel quarto mistero contempliamo
Ges con la Croce sulle spalle
sulla via del Calvario
Nel quinto mistero contempliamo
la Crocifissione e la morte di
Ges in croce
SALVE REGINA
PER LE INTENZIONI DEL SANTO PADRE
LITANIE LAURETANE
Misteri Gloriosi
(Mercoled e Domenica)
Traccia 4
PREGHIERE INIZIALI
Nel primo mistero contempliamo
la Risurrezione di Ges
Nel secondo mistero contempliamo
lAscensione di Ges al cielo
Nel terzo mistero contempliamo
la Discesa dello Spirito Santo
su Maria e sugli Apostoli nel
cenacolo
Nel quarto Mistero contempliamo
lAssunzione di Maria al Cielo
in corpo ed anima
Nel quinto mistero contempliamo
lIncoronazione di Maria Regi-
na dei Cieli e della Terra
SALVE REGINA
PER LE INTENZIONI DEL SANTO PADRE
LITANIE LAURETANE
Il Santo Rosario :
Contempliamo con Maria il volto di Cristo CD2
Associazione Madonna di Fatima -
Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione
Via San Marco, 2A - 30034 Mira (VE)
Tel: 041 5600891 - Fax: 041 5608828
email: salvamiregina@salvamiregina.it - www.salvamiregina.it
in ommaggio
IL SANTO
ROSARIO
La preghiera
della pace
Il Rosario non si contrappone alla me-
ditazione della Parola di Dio e alla preghie-
ra liturgica; rappresenta anzi un naturale e
ideale complemento, in particolare come
preparazione e come ringraziamento alla ce-
lebrazione eucaristica. Il Cristo incontrato nel
Vangelo e nel Sacramento, lo contempliamo
con Maria nei vari momenti della sua vita grazie
ai misteri gioiosi, luminosi, dolorosi e gloriosi. Alla
scuola della Madre, impariamo cos a conformarci al suo divin
Figlio e ad annunciarlo con la nostra stessa vita. Se lEucaristia
per il cristiano il centro della giornata, il Rosario contribuisce
in modo privilegiato a dilatare la comunione con Cristo, ed
educa a vivere tenendo fisso su di Lui lo sguardo del cuore, per
irradiare su tutti e su tutto il suo amore misericordioso.
(Benedetto XVI, Angelus, 16/10/2005)
L
Il CD che aiuta a
pregare il Rosario
Giugno 2007 Salvami Regina 45
a Madonna di Fatima ha chie-
sto insistentemente, nelle sei
apparizioni, che si pregasse il
rosario per ottenere la pace.
La richiesta della Santissima Ver-
gine fa venire in mente una storia
dellAntico Testamento, del Secondo
Libro dei Re (2 Re 5, 1-14) che nar-
ra lepisodio occorso a Naman, ge-
nerale dellesercito del re della Siria,
uomo valente, oltre che lebbroso.
La guarigione di Naman
Quando venne a sapere che il pro-
feta Eliseo lo avrebbe potuto guari-
re, si diresse in Israele. Davanti alla
porta di casa del profeta, Naman ri-
cevette da un messaggero, unamba-
sciata dEliseo: Va, bagnati sette
volte nel Giordano e la tua carne tor-
ner sana.
Sdegnato, racconta la Scrittura, il
generale se ne and, dicendo: Ecco,
io pensavo: Certo, verr fuori, si fer-
mer, invocher il nome del Signore
suo Dio, toccando con la mano la par-
te malata e sparir la lebbra. Forse i
fiumi di Damasco, non sono migliori
di tutte le acque di Israele? Non po-
trei bagnarmi in quelli per essere gua-
rito?. Si volt e se ne part adirato.
I suoi servi, tuttavia, gli si avvicinaro-
no e gli dissero: Se il profeta ti aves-
se ingiunto una cosa gravosa, non
lavresti forse eseguita? Tanto pi ora
che ti ha detto soltanto di bagnar-
ti. Naman allora, scese e si lav nel
Giordano sette volte, come gli aveva
ordinato luomo di Dio, e rimase mi-
racolosamente sano.
Una richiesta semplice
della Madonna
Applichiamo il caso di Naman al-
le necessit dei tempi moderni. Se
Maria Santissima fosse apparsa a Fa-
tima e avesse chiesto qualcosa di mol-
to difficile, pur di ottenere la felicit e
la pace, non La avremmo ascoltata?
Lappello che la Madonna ci fa di
recitare quotidianamente il Santo Ro-
sario semplice e occuper al massi-
mo 20 o 25 minuti della giornata.
Quando si pensa al gran numero
di persone che passano due o tre ore
davanti la televisione e dopo dicono
di non aver tempo di pregare
Per rispondere meglio alla richie-
sta della Madonna di Fatima e prega-
re il rosario per ottenere la pace inte-
riore, pace nella famiglia e nel mon-
do, lAssociazione Madonna di Fati-
ma - Maria, Stella della Nuova Evan-
gelizzazione ha preparato un astuc-
cio contenente 2CD con i 20 misteri
del Rosario, intitolato Il Santo Ro-
sario La preghiera della Pace.
Con questo strumento evangeliz-
zatore, lAssociazione vuole ravviva-
re questa devozione nel nostro pae-
se ed invita i suoi membri e amici a ri-
cominciare la recitazione quotidiana
del rosario.
Per ricevere il suo esemplare, scri-
va oggi stesso allAssociazione:
Madonna di Fatima - Maria, Stel-
la della Nuova Evangelizzazione
Via San Marco, 2A
30034 Mira(VE)
Tel: 041 5600891
Fax 041 5608828
O via e-mail:
salvamiregina@salvamiregina.it
Il Rosario non si contrappone alla me-ditazione della Parola di Dio e alla pre-
ghiera liturgica; rappresenta anzi un naturale e ideale complemento, in particola-
re come preparazione e come ringraziamento alla celebrazione eucaristica. Il Cristo
incontrato nel Vangelo e nel Sacramento, lo contempliamo con Maria nei vari mo-
menti della sua vita grazie ai misteri gioiosi, luminosi, dolorosi e gloriosi. Alla scuo-
la della Madre, impariamo cos a conformarci al suo divin Figlio e ad annunciarlo con la
nostra stessa vita. Se lEucaristia per il cristiano il centro della giornata, il Rosario contribui-
sce in modo privilegiato a dilatare la comunione con Cristo, ed educa a vivere tenendo fisso su
di Lui lo sguardo del cuore, per irradiare su tutti e su tutto il suo amore misericordioso.
(Benedetto XVI, Angelus, 16/10/2005)
Mistrios Gozosos
(Segunda-feira e Sbado)
Faixa 1
ORAES INICIAIS
No primeiro mistrio contemplamos
a Anunciao do Anjo e a En-
carnao do Verbo
No segundo mistrio contemplamos
a Visitao de Nossa Senhora a
sua prima Santa Isabel
No terceiro mistrio contemplamos
o Nascimento de Nosso Senhor
Jesus Cristo em Belm
No quarto mistrio contemplamos
a Apresentao do Menino Je-
sus no templo e a purificao
de Nossa Senhora
No quinto mistrio contemplamos
a Perda e o Encontro do Meni-
no Jesus no Templo
SALVE RAINHA
LADAINHA DE NOSSA SENHORA
Mistrios Luminosos
(Quinta-feira)
Faixa 2
ORAES INICIAIS
No primeiro mistrio contemplamos
o Baptismo de Jesus no rio Jor-
do
No segundo mistrio contemplamos
a Auto-revelao de Jesus nas
Bodas de Can
No terceiro mistrio contemplamos
o Anncio do Reino de Deus e
o Convite converso
No quarto mistrio contemplamos
a Transfigurao de Jesus no
Monte Tabor
No quinto mistrio contemplamos
a Instituio da Eucaristia na
ltima Ceia
SALVE RAINHA
LADAINHA DE NOSSA SENHORA
O Santo Rosrio :
Contemplamos com Maria o rosto de Cristo CD1
Mistrios Dolorosos
(Tera-feira e Sexta-feira)
Faixa 3
ORAES INICIAIS
No primeiro mistrio contemplamos
a Agonia de Jesus no Horto das
Oliveiras
No segundo mistrio contemplamos
a Flagelao de Jesus
No terceiro mistrio contemplamos
a Coroao de Espinhos de
Jesus
No quarto mistrio contemplamos
Jesus com a Cruz s costas, a
caminho do Calvrio
No quinto mistrio contemplamos
a Crucifixo e Morte de Jesus
SALVE RAINHA
LADAINHA DE NOSSA SENHORA
Mistrios Gloriosos
(Quarta-feira e Domingo)
Faixa 4
ORAES INICIAIS
No primeiro mistrio contemplamos
a Ressurreio de Jesus
No segundo mistrio contemplamos
a Ascenso de Jesus
No terceiro mistrio contemplamos
a Descida do Esprito Santo so-
bre Nossa Senhora e os Aps-
tolos
No quarto mistrio contemplamos
a Assuno de Maria aos Cus
No quinto mistrio contemplamos
a Coroao de Nossa Senhora
como Rainha dos Cus e da
Terra
SALVE RAINHA
LADAINHA DE NOSSA SENHORA
O Santo Rosrio :
Contemplamos com Maria o rosto de Cristo CD2
O SANTO
ROSRIO
A orao
da Paz
Campanha O Meu Imaculado Corao Triunfar!
Av. de Berna, 35 - 4 Dto. 1050-038 Lisboa
Tel.: 212 338 950 - Fax: 212 338 959
O Rosrio no se ope meditao da
Palavra de Deus e orao litrgica; pelo
contrrio, representa um complemento na-
tural e ideal, em particular como prepara-
o e como aco de graas celebrao
eucarstica. O Cristo encontrado no Evange-
lho e no Sacramento, contemplamo-lo com
Maria nos vrios momentos da sua vida, graas
aos mistrios gozosos, luminosos, dolorosos e glo-
riosos. Na escola da Me, aprendemos assim a conformar-nos
ao seu Filho divino e a anunci-lo com a nossa prpria vida. Se
a Eucaristia para o cristo o centro do dia, o Rosrio contri-
bui de modo privilegiado para dilatar a comunho com Cristo,
e ensina a viver, tendo fixo nele o olhar do corao, para irra-
diar sobre todos e sobre tudo o seu amor misericordioso.
(Papa Bento XVI, Angelus, 16/10/2005)
CD-Rosario-Portugal-Maro2007.in1 1 29-03-2007 10:28:37
Q
Ana Lcia Iamasaki
46 Salvami Regina Giugno 2007
STORIA PER BAMBINIO PER ADULTI PIENI DI FEDE?
Il conte cattivo e
i due amici
Il conte si mostr inclemente. Se tra sette giorni entro
lora del tramonto non ti presenterai di nuovo, sappi:
sar la testa del tuo amico Talin a rotolare!
uesta storia accadu-
ta pi di sedici seco-
li fa. Erano giorni di
gran festa in tutte le
citt e i villaggi del-
lantica Armenia, e cera ben ragione
per tanta musica e commemorazioni.
Limperatore Tiridate si era convertito
al cristianesimo.
La maggior parte della popolazio-
ne del paese era gi di fatto cristiana,
pertanto la notizia port giubilo a tut-
ti. A tutti? No In verit, ci fu anche
chi non la accolse con tanta gioia.
Uno di questi era il nobile Kam-
mo. Sarebbe difficile tradurre i ter-
mini orientali dellepoca, ma egli do-
veva essere pi o meno quello che
oggi chiamiamo un conte. Per facilit
despressione, ci riferiremo a lui co-
me al conte Kammo. La sua autori-
t si estendeva su una piccola regione
ai margini del bel lago Servan, dove il
conte possedeva un bel castello forti-
ficato, posto in cima ad una collina.
Pagano e seguace di Zoroastro
fin dallinfanzia, egli ricevette non
di buon grado la notizia. Non os af-
frontare lautorit imperiale, ma nel
suo intimo concep lintenzione di
rendere pi difficile possibile la vita
dei cristiani. Dopo alcuni giorni, scel-
se il suo obiettivo: si trattava di un
onorato commerciante della citt, di
nome Vardenis, cristiano fervente e
braccio destro del parroco del luogo.
Il malvagio conte si procur falsi te-
stimoni che lo accusarono di un cri-
mine che non aveva commesso, cos
il poveruomo fu portato a giudizio.
Siccome era proprio al conte che
spettava lesercizio della giustizia, in
quella parte del regno, la condanna di
Vardenis fu semplice e rapida. Un tri-
ste pomeriggio dautunno, nel salone
del castello, questi ascolt desolato
la propria condanna a morte. In ogni
modo, os lo stesso fare unestrema
richiesta al conte Kammo.
Per favore, o nobile conte, prima
di essere giustiziato, vi chiedo unul-
tima cosa: poter andare a trovare per
lultima volta i miei poveri e vecchi
genitori, che vivono nel lontano vil-
laggio di Tumanyan.
Il conte sirrit, poich era convin-
to si trattasse di un inganno. Chi si sa-
rebbe reso garante che il condannato
non avrebbe approfittato delloccasio-
ne per fuggire dal paese e non tornare
mai pi? In ogni caso egli assicur:
Potete credere in me, o conte. Per
il tempo in cui sar in viaggio, lascer
al mio posto un ostaggio, come garan-
zia del mio ritorno. Sapete bene che
non ho parenti prossimi qui, ma ho un
grande amico di nome Talin, che per
amor di Dio, sono sicuro acconsentir
di farmi questultimo favore.
Il malvagio conte si mise a ridere,
poich non credeva che ci fosse qual-
cuno cos sciocco da mettersi volon-
tariamente in una simile situazione di
pericolo. Tuttavia, con lintenzione di
mettere alla prova lingenuit di un
cristiano, autorizz che sotto unim-
ponente scorta armata, Vardenis an-
dasse a trovare il suo amico. Qua-
le non fu la sua sorpresa, quando ore
dopo, comparve nel suo castello lin-
felice condannato, in compagnia del
suo fedele amico Talin.
Contrariato, il conte si mostr in-
clemente:
Oh, capisco che ci sia tra i cristiani
gente stupida quanto basta per espor-
si a questo. E va bene. Ti accordo il
permesso di partire, ma ti do questo
limite: se tra sette giorni entro il tra-
monto, non ti presenterai di nuovo,
sappi che sar la testa del tuo amico
Talin a rotolare!
Con un grande abbraccio, i due
amici si salutarono e Vardenis part
a cavallo verso la lontana Tumanyan.
Incatenato in unumida prigione, Ta-
Giugno 2007 Salvami Regina 47
lin rimase in attesa che passassero i
giorni e le ore.
In verit, il malvagio conte Kam-
mo aveva avuto ragioni machiavelli-
che per autorizzare il condannato ad
intraprendere quel viaggio. Egli era
sicuro che Vardenis non sarebbe tor-
nato, quindi Talin sarebbe stato fa-
talmente giustiziato al suo posto. Ci
avrebbe portato sol-
tanto discredito ai
cristiani, provando
che , per quanto nel-
le loro chiese si pre-
dicasse lamore ver-
so il prossimo, nel-
lora del pericolo un
cristiano fuggiva per
salvare la propria pel-
le, come avrebbe fat-
to qualunque pagano.
Essendo per di pi un
personaggio molto
noto, amico persona-
le e uomo di fiducia
del parroco, lo scan-
dalo sarebbe stato an-
cora pi grande! Cos
il conte si sfregava le
mani con gioia mali-
gna, mentre attende-
va il fatidico giorno
dellesecuzione.
I giorni passarono,
e la notizia si sparse
per tutta quella par-
te dellArmenia. Var-
denis sarebbe ritor-
nato o no? Alla fine
giunse il temuto set-
timo giorno, ed il sole
declinava pericolosa-
mente allorizzonte.
Nel cortile delle ese-
cuzioni, linfelice Talin aspettava con
le mani incatenate dietro la schiena.
Il sinistro carnefice fermo in un ango-
lo, era gi munito di unenorme man-
naia ed il conte, soddisfatto, assisteva
a tutto questo da una poltrona posta
in un luogo privilegiato.
Proprio quando il sole era sul pun-
to di toccare le montagne allorizzon-
te, si udirono delle grida, un gran bac-
cano e uno scalpitio di cavalli fuori dal
castello. Era Vardenis che ritornava!
Sudato ed impolverato, egli entr
di corsa, ansimante, nel grande corti-
le. Nel vederlo, Talin protest:
Perch sei tornato, insensato!
Io avevo ormai offerto la mia vita per
la tua! Sai bene che lho fatto di cuo-
ce del conte, che risolutamente dice-
va:
Basta! Giorni fa ho emesso una
condanna a morte. Ora, di fronte a
ci che vedo, devo annunciare unal-
tra condanna!
Si fece un gran silenzio: tutti, stu-
pefatti, avevano gli occhi fissi verso
lenigmatica figura del potente conte.
E lui continu:
Oggi dichiaro
la pena di morte a
alla durezza del mio
cuore! In tutta la mia
vita, mai ho osato im-
maginare che ci po-
tesse essere una simi-
le e cos sincera ami-
cizia! Ecco, perdono
entrambi, a patto che
dono magnifico!
mi accettiate a far
parte di questa mera-
vigliosa amicizia!
Gli amici si guar-
darono lun laltro, e
Talin prese la parola:
Nobile conte,
capisco bene quello
che provi, ma ti dico
subito che la nostra
amicizia frutto del
battesimo, che ci mu-
nisce del celeste ausi-
lio perch possiamo
giungere ad un cos
alto grado di dedizio-
ne al prossimo. Se, di
fatto, vuoi partecipa-
re allautentica ami-
cizia cristiana, fat-
ti battezzare e, come
cristiano, saprai co-
sa significa avere ve-
ri amici!
E cos avvenne. Convertito dal ma-
gnifico esempio dei due amici, poco
dopo il conte si fece cristiano in una
pubblica ed affollatissima cerimonia.
In questo modo, il conte Kammo, da
crudele tiranno, divenne uno dei pi
benefici e giusti nobili che lArmenia
abbia mai avuto
In tutta la mia vita, mai ho osato immaginare
che ci potesse essere una simile e cos sincera amicizia!
re e avrei considerato il mio sacrificio
come ben pagato!
Mai, amico mio! Te, che tanto
stimo, e che sei mio fratello nella fe-
de! Non ti avrei mai abbandonato ad
una sorte cos disgraziata!
Continuarono ancora a discutere
per un po, quando allimprovviso, un
urlo li interruppe: era la possente vo-
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1. XIII Domenica del Tempo Ordi-
nario.
Beato Ignazio Nazju Falzon, chie-
rico (+1865). Ebbe unaccurata for-
mazione religiosa e ricevette gli ordi-
ni minori; non volle, tuttavia, essere
ordinato sacerdote ritenendosi inde-
gno. Dedic la sua vita alla cura degli
infermi e alla catechesi dei soldati in-
glesi feriti in guerra.
2. Beato Pietro di Lussemburgo, ve-
scovo (+1387). Nominato vescovo mol-
to giovane. Fu un grande devoto della
Passione e molte volte favorito con vi-
sioni di Nostro Signore Crocefisso.
3. Festa di San Tommaso, apostolo.
SantEliodoro, vescovo (+ sec.
IV V). Discepolo di San Valeriano
di Aquileia, partecip al Concilio di
Aquileia nel 381 contro leresia ariana.
4. Santa Isabella di Portogallo, re-
gina (+1336).
Beata Caterina Jarrige, vergine
(+1836). Terziaria domenicana esem-
plare nellassistenza ai poveri e abban-
donati. Durante la Rivoluzione Fran-
cese aiut i sacerdoti non vincolati di
giuramento, fornendo loro pane e vi-
no per la celebrazione dellEucaristia.
5. SantAntonio Maria Zacaria,
sacerdote (+1539).
Beati Giorgio Nichols e Riccardo
Yaxley, sacerdoti, Tommaso Belson,
seminarista, e Umfredo Pritchard,
martiri (+1589). Martirizzati in In-
ghilterra durante le persecuzioni di
Elisabetta I.
6. Santa Maria Goretti, vergine e
martire (+1902).
Beata Maria Teresa Ledochowska,
vergine (+1922). Nobile tedesca del-
la famiglia Ledochowska. Ha fondato
il Sodalizio di San Pietro Claver, im-
pegnato specialmente ad aiutare le
missioni in Africa.
7. Beata Maria Romero Mene-
ses, vergine (+1977). Nata in Ni-
caragua da una famiglia benestan-
te, decise di farsi religiosa salesia-
na. Inviata in Costa Rica, si dedic,
per quarantasei anni, al servizio dei
pi bisognosi.
8. XIV Domenica del Tempo Ordi-
nario.
Beato Mancius Araki, marti-
re (+1626). Incarcerato ad Omura
9. Santa Paolina del Cuore Ago-
nizzante di Ges, religiosa (+1942).
Beate Melania e Marianna Mad-
dalena de Guilhermier, e Maria An-
na Margherita degli Angeli di Ro-
cher, vergini e martiri (+1794). Re-
ligiose orsoline che hanno subito il
martirio durante le persecuzioni del-
la Rivoluzione Francese.
10. SantApollonio di Sardi, marti-
re (s. d.). Morto crocifisso nella per-
secuzione di Laodicea.
11. Festa di San Benedetto, Patro-
no dEuropa.
SantAbbondio, sacerdote e marti-
re (+854). Morto a Cordova, durante
la persecuzione dei mori, per aver pro-
clamato senza timore la sua fede. I suoi
resti furono gettati ai cani e alle bestie.
12. Santi Nabore e Felice, martiri
(+304). Soldati martirizzati durante
la persecuzione dellimperatore Mas-
similiano. Secondo la tradizione, fu-
rono sepolti a Milano.
13. SantEnrico II, imperatore
(+1024).
Beato Jacopo di Varazze, vescovo
(+1298). Domenicano, Arcivescovo
di Genova. Per edificare il popolo cri-
stiano, scrisse la Leggenda Aurea do-
ve narr la vita di diversi santi.
14. San Camillo de Lellis, sacer-
dote e fondatore (+1614).
Beato Gaspare de Bono, sacerdo-
te (+1604). Religioso dellOrdine dei
Minimi. Si distinse per lo zelo e lo
spirito di povert, e come Provinciale
dellOrdine, a Valencia.
15. XV Domenica del Tempo Ordi-
nario.
San Bonaventura, vescovo e dot-
tore della Chiesa (+1274).
San Davide, vescovo (+1082).
Cluniacense inviato come missio-
(Giappone) per aver dato rifugio nel-
la sua casa al sacerdote Francesco Pa-
checo, mor in carcere.
San Paolo - Affresco della Basilica
di Santa Maria Maggiore - Roma
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a
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nario per evangelizzare gli svedesi.
Eletto vescovo di Vsteras, esercit
un ruolo preponderante nello svilup-
po della Chiesa in Svezia.
16. Madonna del Carmine.
Beato Bartolomeo Fernandes, ve-
scovo (+1590). Domenicano, Arci-
vescovo di Braga. Oper come Pri-
mate delle Spagne nel Concilio di
Trento e scrisse diverse opere di teo-
logia e spiritualit.
17. Beati Ignazio de Azevedo e
compagni, martiri (+1570).
Santa Edwige, regina (+1399).
Figlia dei sovrani di Polonia, si spo-
s col re della Lituania. Port la fe-
de cattolica in Lituania, convertendo
il marito e tutto il popolo.
18. SantArnolfo, vescovo (+640).
Eletto Vescovo di Metz, rinunci al-
lincarico per condurre una vita ere-
mitica.
19. Beato Pietro Crisci, penitente
(+1323). Nato a Foligno, dopo una vi-
ta mondana, distribu i suoi beni ai po-
veri ed abbracci una vita di penitenza.
20. SantApollinare di Ravenna,
vescovo e martire (+sec. II).
San Giuseppe Barsabba, discepo-
lo di Ges. Designato dagli Apostoli,
insieme a San Mattia, ad occupare il
posto di Giuda.
21. San Lorenzo da Brindisi, sacer-
dote e dottore della Chiesa (+1619).
Beato Gabriele Pergaud, sacerdo-
te e martire (+1794). Al tempo del-
la Rivoluzione Francese, mor incar-
cerato in una nave-prigione.
22. XVI Domenica del Tempo Or-
dinario.
Santa Maria Maddalena, discepo-
la del Signore.
San Gualterio, fondatore (+1224).
Ha fondato, in Italia, la Casa della
Misericordia, per la cura dei malati
privi di mezzi.
23. Santa Brigida, vedova e fonda-
trice, Compatrona dEuropa (+1373).
San Giovanni Cassiano, abate
(+435). Scrisse importanti opere sul-
la vita monastica che, in seguito, furo-
no utilizzate per la costituzione della
Regola benedettina.
24. San Charbel Makhlouf, sacer-
dote (+1898).
Santa Eufrasia, vergine (+sec V).
Proveniente da una famiglia senato-
riale, prefer condurre una vita ere-
mitica nel deserto della Tebaide.
25. Festa di San Giacomo Maggio-
re, apostolo.
Beata Maria del Carmen Salles
y Barangueras, vergine e fondatrice
(+1911). Fond a Madrid la Congre-
gazione delle Suore dellImmacolata
Concezione, dedicata alleducazione
femminile basata su una solida for-
mazione religiosa e culturale.
26. San Gioacchino e SantAnna,
genitori della Madonna.
Beati Vincenzo Pinilla e Manue-
le Martn Sierra, sacerdoti e marti-
ri (+1936). Durante la Guerra Civile
spagnola, furono trascinati fuori con
violenza da una chiesa e fucilati.
27. Beato Bertoldo di Garsten,
abate (+1142). Adott le riforme
cluniacensi nellabbazia di Garsten,
Austria. Fu molto favorito dai doni
della profezia e del potere tauma-
turgico.
28. Beata Alfonsa dellImmacola-
ta Concezione, vergine (+1946). Re-
ligiosa clarissa di Kerala, India. Offr
se stessa come vittima per i sacerdoti,
religiosi e anime consacrate, vivendo
nel convento una vita di terribili sof-
ferenze causate da malattie.
29. XVII Domenica del Tempo Or-
dinario.
Santa Marta, nella cui casa di Be-
tania era ospitato Ges.
San Lazzaro, fratello di Marta e di
Maria. Dopo essere rimasto per quat-
tro giorni nel sepolcro, venne resusci-
tato da Ges.
30. San Pietro Crisologo, vescovo
e dottore della Chiesa (+450).
Beata Maria di Ges Sacramenta-
to, vergine (+1959). Fondatrice delle
Figlie del Sacro Cuore di Ges, che si
dedicano in particolare alla cura de-
gli infermi.
31. SantIgnazio di Loyola, presbi-
tero (+1556).
San Giustino de Jacobis, vescovo
(+1860). Della Congregazione del-
la Missione in Etiopia, si dedic ad
unintensa attivit apostolica, favo-
rendo listituzione del clero indigeno.
San Pietro - Affresco della Basilica
di Santa Maria Maggiore - Roma
U
Lesempio
degli scoiattoli
Ryan Murphy
50 Salvami Regina Giugno 2007
In buona parte dEuropa e praticamente in tutta lAmerica
del Nord, molti bambini si intrattengono con uno
dei pi incantevoli e pittoreschi animali
na delle esperienze
che lasciano un se-
gno durante linfanzia
consiste, senza dub-
bio, nei primi contat-
ti con gli animali, domestici o non, con
i quali i bambini sempre cercano di fa-
re amicizia.
La piccola Santa Caterina Labour si
entusiasmava nel nutrire le bianche co-
lombe che svolazzavano intorno alla sua
casa; quel buono e comunicativo bam-
bino di nome Giovanni Bosco esercita-
va gi il suo innato desiderio di aiutare
e proteggere, accudendo i cani bastardi
che girovagavano nella sua strada.
In buona parte dEuropa e prati-
camente in tutta lAmerica del Nord,
molti bambini si intrattengono con
uno dei pi incantevoli e pittoreschi
animali: lo scoiattolo.
Estremamente versatili, possibi-
le vederli salire e scendere dagli al-
beri, con unagilit che sembra sfi-
dare la legge di gravit. Ora invado-
no larea riservata allalimentazione
degli uccelli, con lo scopo di rubare
loro le sementi, ora saltano in mezzo
alle foglie autunnali, cercando il luo-
go migliore per nascondere la prezio-
sa noce.
La loro lunga coda piumata on-
deggia in tutte le direzioni, sempre
con eleganza e distinzione. Quando
piove o nevica, essi la usano come un
pratico ombrello, per proteggersi in
modo efficace dalle gocce dacqua e
dai fiocchi di neve.
Non facile conquistare la loro
amicizia. Se gli scoiattoli grigi, che
riescono a vivere nei villaggi e nelle
citt, gi sono schivi, ancora di pi lo
sono i piccoli e rapidissimi chipmunks
(i famosi scoiattoli a righe), che vivo-
no soltanto nei boschi.
Un metodo per attirarli lasciare
allesterno della fattoria o della casa
di campagna, un qualsiasi tipo di no-
ce, cominciando lontano dalle costru-
zioni e avvicinandosi, in seguito, ogni
giorno di pi. Se tutto va bene, dopo
un po di tempo il piccolo e velluta-
to scoiattolo, con i suoi grandi e diffi-
denti occhi neri, di mattina star alla
Lesempio
degli scoiattoli
nostra finestra, in attesa della sua ra-
zione giornaliera di sementi.
Una volta abbiamo fatto unespe-
rienza interessantissima, insegnata da
un amico sacerdote che aveva il dono
di captare la fiducia degli schivi scoiat-
toli. Abbiamo collocato sul davanzale
della finestra, separate, varie specie
di sementi: nocciole, noci, mandorle
e arachidi. Poco tempo dopo, avendo
fiutato qualcosa dappetitoso, appar-
ve il nostro peloso amico. Le osser-
v attentamente tutte, in seguito af-
ferr con i denti la noce e se ne and
via sparato, per nascondersi in un luo-
go sicuro. Torn poco dopo e, questa
volta, port via la mandorla. Cos un
p alla volta, le prese tutte quante in
perfetto ordine, dalla pi preziosa al-
la pi comune. Alla fine, prese le ba-
nali ed economiche arachidi.
* * *
Trascorsi gli anni, arrivati allet
adulta, non di rado accade che, nel-
le delusioni dellesistenza, le persone
dimentichino gli utili insegnamenti
appresi nei dolci anni dellinfanzia.
Se un ragazzo o una ragazza os-
servasse il modo di procedere degli
scoiattoli, potrebbe senza difficol-
t trarre una saggia lezione per tutta
la sua vita. Questi piccoli animali in-
variabilmente scelgono per prima co-
sa il meglio e il pi importante, e solo
dopo prendono il secondario, quel-
lo di minor valore. Sembra qualcosa
di molto semplice, invece, purtroppo,
non quello che sempre facciamo.
Si sa e si ammette con sicurezza
che Dio esiste. Si conoscono i suoi
comandamenti, ma quante e quante
volte Lui lultimo dei pensieri nel-
luomo comune? Nel prendere una
decisione o nel desiderare qualco-
sa, non pi frequente che uno pen-
si per prima cosa al prestigio, al pia-
cere o ai vantaggi personali che que-
sta o quella situazione gli trarr? Co-
me rara invece la seguente preoccu-
pazione: Sar questo quello che Dio
vuole da me?
S, per il nostro dispiacere, la
maggior parte delle volte, agia-
mo con meno discernimento degli
scoiattoli. Afferriamo innanzi tutto
ci che meno importante il ter-
reno e lasciamo per dopo, alle vol-
te per mai, il pi prezioso: il celeste.
Ecco qui la ragione di tante tristezze
e amarezze che affliggono la nostra
povera umanit.
I versatili scoiattoli non posseggo-
no vera e propria intelligenza, ma se
gli fosse possibile parlare, chiss, sal-
tellando di fronte alla nostra finestra,
uno di loro magari verrebbe a ripe-
terci linsegnamento di Nostro Signor
Ges Cristo, il Creatore degli uomi-
ni e degli scoiattoli: Cercate prima il
regno di Dio e la sua giustizia, e tutte
queste cose vi saranno date in aggiun-
ta (Mt 6, 33).
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adre nostra, proteggi la famiglia
brasiliana e latinoamericana! Cu-
stodisci sotto il tuo mantello protettore i figli
di questa amata Patria che ci accoglie.
Tu che sei lAvvocata presso il tuo Figlio
Ges, da al Popolo Brasiliano pace co-
stante e prosperit completa.
Infondi nei nostri fratelli di tutta la
geografia latinoamericana un vero ardo-
re missionario, propagatore di fede e di
speranza.
Fa che il tuo grido risuonato a Fatima
per la conversione dei peccatori diventi real-
t e trasformi la vita della nostra societ.
E Tu che, dal Santuario di Guadalupe,
intercedi per il popolo del Continente della
Speranza, benedici le sue terre ed i suoi
focolari, Amen.
(Papa Benedetto XVI, Preghiera dopo il Rosario
nel Santuario di Aparecida, 12 maggio
Statua miracolosa
del Santuario
della Madonna
Aparecida
(Brasile))
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