Pz affetti da specifiche patologie che necessitano di
interventi in elezione o di specifici accertamenti diagnostici non eseguibili ambulatoriamente. Modalit del ricovero in Urologia: RICOVERO ORDINARIO : RICOVERO Day Surgery : Pz affetti da specifiche patologie che necessitano di interventi di piccola chirurgia. RICOVERO URGENTE : Pz affetti da specifiche patologie riscontrate durante visita urologica inviata dal P.S. LASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE UROLOGICO Pz affetti da specifiche patologie riscontrate durante visita urologica inviata dal P.S. Si richiede il ricovero durgenza nel caso di : Colica renale Ematuria in atto Ritenzione urinaria Oligo-anuria Trauma Torsione del testicolo Sepsi urinaria Emorragia Modalit del ricovero in Urologia: RICOVERO URGENTE : SALA ENDOSCOPICA AMBULATORIALE LASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE UROLOGICO Accettazione Controllo documentazione Annotazione Terapia Programmazione esami prescritti Prove Crociate Controllo catetere ove previsto Presa in carico del pz : Preparazione Int.Ch.: Digiuno Tricotomia Preparazione Intestinale Profilassi Antibiotica Profilassi Antitrombotica Controllo prove crociate e sangue Controllo esami Assistenza al pz con patologie della prostata Assistenza al pz. con urolitiasi LASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE UROLOGICO POSI ZI ONE DEL PAZI ENTE PROSTATA E UNA GHIANDOLA MASCHILE E GRANDE QUANTO UNA CASTAGNA PESA CIRCA 20-40 gr E SOTTO LA VESCICA E DAVANTI AL RETTO CIRCONDA LURETRA PRODUCE UN LIQUIDO CHE TRASPORTA GLI SPERMATOZOI PRODUCE UN ORMONE IL DIIDROTESTOSTERONE PRODUCE IL PSA (ANTIGENE SPECIFICO PROSTATICO) E FORMATA DA UNA PARTE ADENOMATOSA INTERNA E DA UNA PARTE CAPSULARE ESTERNA Assistenza al pz con patologie della prostata 1. Prostatite 2. Iperplasia prostatica benigna 3. Cancro della prostata Prostatite E linfiammazione della prostata causata da: Agenti infettivi (batteri, funghi) Altre cause (stenosi uretrale, iperplasia prostatica) Prostatite: Sintomi Dolore durante e dopo la eiaculazione Prostatodinia (dolore prostatico dolore nellarea perineale o durante la minzione) Bruciore - Pollachiuria - Nicturia Raramente febbre e brividi Prostatite : Diagnosi Esplorazione rettale Ecografia Esame urine e urinocoltura Prostatite: Trattamento Terapia antibiotica decisa dopo aver effettuato lantibiogramma Prostatite : Complicanze Epididimite Batteriemia Pielonefrite Iperplasia prostatica benigna I B P In molti individui di et superiore ai 50 anni la prostata per azione ormonale (diidrotestostetone) tende ad aumentare di volume, si ingrossa, estendendosi verso lalto e comprimendo lorifizio della vescica, con conseguente compromissione del flusso urinario. NON E DA CONFONDERE CON LA NEOPLASIA. LA NEOPLASIA E CARATTERIZZATA DALLA CRESCITA INCONTROLLATA DI CELLULE ANOMALE. Iperplasia prostatica benigna Sintomi 1. Infezioni ricorrenti delle vie urinarie 2. Riduzione della gittata del mitto 3. Gocciolamento terminale 4. Stasi urinaria 5. Pollachiuria 6. Nicturia Iperplasia prostatica benigna - Diagnosi Esplorazione rettale Ecografia Iperplasia prostatica benigna - Trattamento Medico farmaci (alfa litici) Chirurgico : Cielo aperto o Endoscopico Cistoscopio flessibile e rigido Iperplasia prostatica benigna Cistoscopio flessibile e rigido I.P.B. - Adenoma ASSISTENZA AL Pz CON CARCINOMA PROSTATICO E LA SECONDA CAUSA DI MORTALITA PER TUMORE NEGLI UOMINI, DOPO IL TUMORE DEI POLMONI IN ITALIA COLPISCE CIRCA 11.000 INDIVIDUI/ANNO ATTUALMENTE OGNI ITALIANO >65 ANNI HA CIRCA IL 3% DI PROBABILITA DI MORIRE PER QUESTO TUMORE AUMENTA IN MANIERA ESPONENZIALE CON LAUMENTARE DELLETA Il 60% a 60 anni Il 70% a 70 anni L 80% a 80 anni CI SONO SICURAMENTE MECCANISMI INTERATTIVI FRA GENETICA, FATTORI AMBIENTALI, E DI COMPORTAMENTO, MA IL PRECISO RUOLO DI CIASCUNO DI ESSI NON E AL MOMENTO CHIARO NE SCIENTIFICAMENTE DIMOSTRATO. La Neoplasia si sviluppa inizialmente nella parte capsulare della prostata , invade gli organi circostanti fino ad aggredire in alcuni casi anche lapp.to osso. ASSISTENZA AL Pz CON CARCINOMA PROSTATICO T1-T2 neoplasia intracapsulare T3-T4 neoplasia con estensione extracapsulare CLASSIFICAZIONE TNM : N : COINVOLGIMENTO LINFONODALE M :COINVOLGIMENTO METASTATICO ISTOTIPO LADENOCARCINOMA IL 95% DEGLI ISTOTIPI ASSISTENZA AL Pz CON CARCINOMA PROSTATICO Sintomi tardivi correlati alle metastasi: Anemia Dolore Calo ponderale Nausea Astenia Oliguria Ematuria Sintomi tardivi correlati allostruzione: Difficolt nella minzione Pollachiuria Ritenzione urinaria Diminuzione del volume del flusso renale DIAGNOSI VISITA UROLOGICA PSA IL CUI VALORE NORMALE E DI 4 ng/ml ESPLORAZIONE RETTALE BIOPSIA PROSTATICA ASSISTENZA AL Pz CON CARCINOMA PROSTATICO Biopsia prostatica ecoguidata Cistoscopio rigido - Pinza da biopsia rigida DIAGNOSI TAC ECOGRAFIA TRANSRETTALE RNM NON sempre AIUTANO NELLA VALUTAZIONE DELLESTENSIONE TUMORALE. ASSISTENZA AL Pz CON CARCINOMA PROSTATICO Trattamento chirurgico La prostatectomia radicale rimane la procedura standard per i pazienti con cancro allo stadio iniziale. L impotenza uninevitabile conseguenza dellintervento, inoltre nel 5-10% dei pazienti si osserva unincontinenza di vario grado. ASSISTENZA AL Pz CON CARCINOMA PROSTATICO ASSISTENZA AL Pz CON CARCINOMA PROSTATICO IL CANDIDATO IDEALE: ASPETTATIVA DI VITA > A 10 ANNI ETA LIMITE = 72-73 ANNI MALATTIA CLINICAMENTE CONFINATA ALLA GHIANDOLA PROSTATICA: N0-M0 ASSENZA DI CO-MORBILITA SIGNIFICATIVE ASSISTENZA AL Pz CON CARCINOMA PROSTATICO OBIETTIVO INTERVENTO = RIMUOVERE TUTTO IL TUMORE CONSENTENDO LA GUARIGIONE DEL Pz. TERAPIE ALTERNATIVE SONO: LORMONOSOPPRESSIONE LORCHIECTOMIA CHIRURGICA LA R.T.E. (RADIOTERAPIA ESTERNA ) IL TESTOSTERONE ha un notevole effetto sul Tumore fino a quando lorganismo produce TESTOSTERONE IL TUMORE CRESCE E SI DIFFONDE. LIMPIEGO DELLA R. T. E . In adiuvante alla P.R .appare VANTAGGIOSA IN TERMINI DI SOPRAVVIVENZA NUSING CHIRURGIA UROLOGICA PROSTATECTOMIA RADICALE PROSTATECTOMIA = Rimozione chirurgica prostata PROSTATECTOMIA Parziale Semplice Radicale Parziale = rimozione tessuto ipertrofico ( Adenoma) Semplice = rimozione prostata e capsula che la circonda Radicale = rimozione prostata, capsula, vescicole seminali porzione del collo vescicale Transuretrale Sovrapubico Retropubico Perineale Laparoscopico Trans coccigeo PROSTATECTOMIA accesso chirurgico alla ghiandola prostatica Transuretrale:posiz.litotomica no pz con problemi all'artic. anca PROSTATECTOMIA accesso chirurgico alla ghiandola prostatica Retropubico : incisione addominale la gh.si raggiunge senza incidere la vescica Sovrapubico :incisione addominale sovrapubica con incisione della vescica PROSTATECTOMIA accesso chirurgico alla ghiandola prostatica Perineale, Trans coccigeo LAPAROSCOPICO ROBOT assistito PROSTATECTOMIA radicale : preceduto da una linfoadenectomia pelvica ( linfonodi che drenano i linfatici dalla ghiandola prostatica) prima di procedere alla prostatectomia radicale ........ conoscenza dell'esito dell'es. istologico dei linfonodi pelvici. rimozione prostata, capsula, vescicole seminali, porzione del collo vescicale PROSTATECTOMIA radicale : Pu determinare: a. un indebolimento della continenza urinaria a. un danno di una certa gravit sulla potenza sessuale. L'erezione pu essere conservata se si risparmiano dei nervi erigenti (cosiddetta prostatectomia "nerve sparing") effettuata nei casi in cui la malattia poco estesa a- sezione dei legamenti pubo-prostatici b- legatura del complesso venoso dorsale c- sezione delluretra d- mobilizzazione della prostata delle vescicole seminali e sezione dei vasi deferenti e- sezione della giunzione prostato-vescicale f- ricostruzione del collo vescicale g- anastomosi vescico-uretrale. PROSTATECTOMIA radicale FASI DELL'INTERVENTO competenze infermieristiche NURSING CHIRURGICO Accompagnamento pz dalla camera di degenza al B.O. La preparazione pz : allestimento della linea infusionale, posizionamento delle placche per E.C.G. e copri capo. Si posiziona pz sul lettino operatorio in posizione supina Si monitorizza ( E.C.G. SpO 2 P.A. ) Si posiziona placca elettro-bisturi Assistenza per l'intubazione NURSING CHIRURGICO Eventuale posizionamento del CVC Pz supino testa sopra la ciambella di silicone , gli arti superiori a 65 rispetto al tronco e si fissano con lacci. Protezione sotto i talloni, fissaggio degli arti inferiori con cinghia posizionata circa 10cm sopra le ginocchia NURSING CHIRURGICO 1. Assistenza da parte dell Inf.di sala a strumentista per apertura del materiale sterile e vestizione dell'equipe chirurgica 2. Collegamento elettro-bisturi e aspirator 3. Assistenza anestesiologica e chirurgica durante lintervento 4.Assistenza durante risveglio dellutente 5.Trasporto dellutente dal B.O. alla camera di degenza 6.Monitoraggio dellutente nelleventualit di trasporto in TIPO PREPARAZIONE PER LA STRUMENTAZIONE Lavaggio chirurgico delle mani per almeno 5 minuti Vestizione e assistenza alla vestizione dellequipe operatoria Preparazione del tavolo madre e servitore Conteggio garze e ferri prima dellinizio dell intervento PREPARAZIONE PER LA STRUMENTAZIONE Disinfezione della cute paziente con betadine (regione addominale partendo dal processo xifoideo ed andando in direzione cranio - caudale fino al terzo medio femorale) Drappeggio del campo operatorio( telino sotto lo scroto per posizionamento del catetere ,telo adesivo per coprire gli arti inferiori,telo per coprire il tronco,due telini laterali per coprire i fianchi e lo steri drape 10 X 50 che copre la zona dell'incisione) Posizionamento catetere vescicale foley 20 fr Predisposizione cavo elettro-bisturi e tubo per aspirazione fissare tutto con una striscia adesiva. TEMPI CHIRURGICI E STRUMENTAZIONE Incisione verticale -mediana dell'addome inferiore con bisturi La coagulazione dei vasi si effettua con la pinza , il proseguimento dell'incisione avviene con l'elettrobisturi. La 1 fase chirurgica e' l'asportazione bilaterale dei linfonodi iliaci per l'esposizione dei linfonodi pelvici vengono usati divaricatori TEMPI CHIRURGICI E STRUMENTAZIONE Pinze di Kelly montate da batuffoli scollatori , Clip montate su pinze portaclip curve e rette, Pinze di De Bakey e forbici di Metzenbaum per l'asportazione dei linfonodi i. Si procede con la resezione dei legamenti pubo- prostatici Una volta mobilizzata l'uretra si esegue l'incisione con bisturi Il catetere viene tagliato e clampato con una pinza e tenuto cranialmente. Si continua con lo scollamento della prostata e delle vescicole seminali fino a raggiungere l'enucleazione della prostata dal collo vescicale e delle vescicole. Durante questa fase emostasi con fili liberi e clip infine la resezione della vescica e la rimozione della prostata. Si esegue lestroflessione del collo vescicale La ricostruzione del collo vescicale previo inserimento catetere vescicale a due vie del 20 fr. L'anastomosi uretro-vescicale necessita la preparazione di otto fili di vicryl 2/0 (due fili per lo sfintere e altri sei per il restodell'uretra). Controllo intraoperatorio della diuresi si tengono sempre pronti due cateteri ureterali del n4 per un eventuale incanulamento. Lavaggio della vescica con fisiologica e si procede con lanastomosi uretro vescicale. Si avvicina la vescica alluretra e si completa lanastomosi. Si riempie la vescica con lo schizzettone riempito di soluzione fisiologica per vederne la tenuta e successivamente si procede con il posizionamento dei drenaggi Controllo delle garze e dello strumentario infine si chiude la fascia muscolare e il sottocute con Si chiude la cute Medicazione riordino dello strumentario. DESCRIZIONE MATERIALE Universal Set - Telo tavolo Madre - Telo tavolo Mayo - Camici Garze 10x10 - Laparatomiche Lunghette - Tamponi piccoli/medi Guanti - Tasca porta strumenti - Strisce adesive Siringhe schizzettone 60 ml - Siringhe 10 ml -Siringhe 20 ml Cateteri Foley 20 Fr 2 vie- Cateteri Foley 20 Fr 3 vie- Tappo per catetere Drenaggi 24 Fr- Sacche Urine Tubo Aspirazione - Cannula dAspirazione Manipolo elettrobisturi - Punta lunga - Pulisci elettro-bisturi Copri klemmerini - Suturatrice cutanea Lame bisturi n11/ n23 Tabotamp - Steri strip Steri-drape 10 X 50 TAVOLO MAYO TAVOLO MADRE manico bisturi del n4, pinze chirurgiche contenitore con il resto degli strumenti forbici di Mayo, Metzenbaum, pinze De Bakey Backhaus, divaricatori di Middeldorph, Farabeuf , Gosset Pinze di Durante, Kelly, Karmalt , Allis, Duval, pinza schermata per coagulazione Leriche ,Holzbach, rettrattori addominali i Doyen , Pinze anatomiche , forbici , pinze ad anelli portaghi , pinza di Satinsky Mosquito , divaricatore protettore di Cushing bacinelle con disinfettante , soluzione fisiologica passafili di Meeker, pinza di Babcock teleria , garze, cateteri vescicali, steri drape, drenaggi , fili sutura , ligacliple pinze per clip monouso e pluriuso suturatrice meccanica Piano di assistenza al pz sottoposto a prostatectomia Accertamento il pz pu riferire: Infezioni dellevie urinarie Difficolt di emissione delle urine, ritenzione urinaria, disuria, minzione frequente, difficolt ad iniziare la minzione, riduzione del getto, gocciolamentopostminzionale,incontinenzaurinaria, ematuria Perdita di peso nausea e vomito stitichezza (pressione della vescica sul digerente) Diminuzione dell'attivit fisica, affaticamento e astenia per anoressia e nicturia(associata a sonno insufficiente) Disturbi del sonno (dolore, nicturia,incontinenza, minzioni frequenti) Depressione, difficolt nellosvolgereil proprioruolo Accertamento il pz pu riferire: Problemi cardiorespiratori correlati all'et che influenzano l'esercizio fisico Paura ed ansia (alterazione dell'immagine corporea, impotenza) Perdita di speranza, senso di impotenza, riduzione dell'autostima associata alla diagnosi di cancro Timore di isolamento sociale Preoccupazione per l'impotenza (la partner preoccupazioni per l'attivit sessuale postoperatoria La necessit di maggiore sostegno di natura spirituale come meccanismo di adattamento Piano di assistenza al pz sottoposto a prostatectomia Piano d Assistenza : Pz operato di prostatectomia Problema collaborativo: Rischio elevato di ipovolemia, correlato a sanguinamento dalla ferita o dalla prostata dopo intervento INTERVENTI: a- Controllare e registrare la quantit di sangue che si raccoglie sulla medicazione della ferita e nel sistema di drenaggio urinario nelle prime ore dopo l'INT. - Osservare la presenza di coaguli nell'urina - Avvertire il medico nel caso di . 1- Drenaggio francamente ematico 2- Persistente formazione di coaguli 3- Persistente colore rosso scuro del liquido di drenaggio Priorit assistenziale: contribuire a prevenire, o a riconoscere tempestivamente emorragie interne ed esterne Piano di assistenza al pz sottoposto a prostatectomia Rischio elevato di ipovolemia, correlato a sanguinamento dalla ferita o dalla prostata dopo intervento Rischio elevato di infezione postoperatoria , correlato allo stato preoperatorio o alla presenza di catetere vescicale o di drenaggi Dolore correlato a stenosi uretrale, ostruzioni del catetere, spasmi vescicali, intervento chirurgico Disturbi dellautostima correlati ad incontinenza,rischio di impotenza o alterazioni sessuali. Rischio elevato di alterazione del modello di sessualit,correlata a paura dellincontinenza e riduzione dellautostima, sterilit, impotenza per danno dellinnervazione. Rischio elevato di ritenzione urinaria, correlato ad ostruzione del catetere Incontinenza da urgenza, correlata a rimozione del catetere uretrale, trauma del collo vescicale o riduzione del tono muscolare del detrusore e dello sfintere INTERVENTI: b- Rilevare e registrare frequenza del polso, P.A., il respiro, il colorito cutaneo ed il livello di coscienza ogni 1-2 h - Controllare Hb, HCT, PLT, E altri esami della coagulazione ( pT,PTT,FNG) - Se prescritto ( nel caso di sanguinamento persistente) applicare trazione sul catetere Problema collaborativo: Rischio elevato di ipovolemia, correlato a sanguinamento dalla ferita o dalla prostata dopo intervento Piano di assistenza al pz sottoposto a prostatectomia Drenaggi : Dopo l'intervento i drenaggi solitamente sono: TURP Catetere uretrale Sovrapubico Catetere uretrale tubo sovrapubico e drenaggio addominale Retropubico Catetere uretrale drenaggio addominale Perineale Catetere uretrale drenaggio perineale Fare il possibile perch il pz non si sforzi durante la defecazione. - Evitare sonde rettali e clisteri - Se prescritto somministrare emollienti delle feci e lassativi - Aumentare nella dieta i liquidi e le fibre Problema collaborativo: Rischio elevato di ipovolemia, correlato a sanguinamento dalla ferita o dalla prostata dopo intervento Educare il pz a non sollevare oggetti pesanti per 6-8 sett. dopo l'INT. - Evitare sonde rettali e clisteri - Se prescritto somministrare emollienti delle feci e lassativi - Aumentare nella dieta i liquidi e le fibre Piano di assistenza al pz sottoposto a prostatectomia Problema collaborativo: Rischio elevato di infezione postoperatoria , correlato allo stato preoperatorio o alla presenza di catetere vescicale o di drenaggi Piano di assistenza al pz sottoposto a prostatectomia Priorit assistenziale: prevenire le infezioni o riconoscerle prontamente CONTROLLARE E REGISTRARE i segni vitali secondo protocollo , 1-2-4-8-h : CONTROLLARE GIORNALMENTE LA ZONA DELLA FERITA ( Indurimento, eritema,drenaggio purulento o maleodorante) CONTROLLARE LA PERVIETA DEI DRENAGGI E CATETERI (irrigare se prescritto) PROVVEDERE AD UNA ACCURATA IGIENE DEL CATETERE ALMENO 1 V/die SOMMINISTRARE LIQUIDI E.V.SECONDO PRESCRIZIONE INCORAGGIARE IL PZ A DEAMBULARE SUBITO DOPO LINTERVENTO SOMMINISTRARE E DECUMENTARE lantibiotico profilassi prescrita Diagnosi infermieristica: Dolore correlato a stenosi uretrale, ostruzioni del catetere, spasmi vescicali, intervento chirurgico Piano di assistenza al pz sottoposto a prostatectomia Consultare il PdA Dolore Rilevare eventuali segni di spasmi vescicali quali dolore acuto intermittente, senso di bisogno imperioso alla minzione, presenza di urina attorno al catetere Rilevare eventuale dolore della ferita Se dolore grave o persistente, somministrare gli analgesici prescritti. Somministrare non appena presente dolore. Controllare i segni vitali prima e dopo somm.ne, valutare lo stato del D. dopo 30 Mettere in atto misure alternative al trattamento Dolore, posizionamento del pz corretto 8 dopo interv. Perineale), utilizzo di apposita lampada per applicazione di calore. Priorit assistenziale: alleviare il dolore Diagnosi infermieristica: Rischio elevato di ritenzione urinaria, correlato ad ostruzione del catetere Piano di assistenza al pz sottoposto a prostatectomia Se prescritta irrigazione continua, regolare il flusso e controllarlo, tenendo presente che lurina deve mantenere un colorito roseo Se non revista irrigazione continua ma prescritti lavaggi provvedere ogni 3-4- h o quando necessario introducendo 30-60 ml di S.F. con pressione lieve Controllare e registrare le entrate e le uscite dei liquidi. Esortare il pz ad assumere 2-3 l / die Pesare il pz 1 volta/die, confrontare il peso pre operatorio e registrare Rilevare la eventuale presenza di distensione sovrapubica e disagio . Ogni 4 h. Se presente catetere sovrapubico controllare e registrare lemissione di urina. Adottare le precauzioni universali Priorit assistenziale: prevenire o ridurre al minimo la ritenzione urinaria Diagnosi infermieristica: Incontinenza da urgenza, correlata a rimozione del catetere uretrale, trauma del collo vescicale o riduzione del tono muscolare del detrusore e dello sfintere Piano di assistenza al pz sottoposto a prostatectomia Prima dellint. insegnare al pz a contrarre la muscolatura (perineale e glutei) 5-10 sec. 10-20 volte/die Esercizi da fare prima e dopo lintervento. Controllare e documentare il modello di minzione del pz dopo rimozione del catetere. Insegnare al pz ad urinare quando sente il bisogno ma non pi di una volta ogni 2 ore per le prime 24 h e non pi di una volta ogni 4 ore in seguito In presenza di catetere sovrapubico dopo rimozione del catetere uretrale, misurare il volume residuo dopo ogni minzione, Avvertire il medico se supera i 50 ml. Prelevare campione di urina dopo ogni svuotamento, annotare colore, quantit, peso specifico, Fornire sistemi assorbenti in caso di incontinenza e mantenere la regione perineale pulita ed asciutta. Priorit assistenziale: alleviare o ridurre al minimo lincontinenza Problema collaborativo: Rischio elevato di infezione postoperatoria , correlato allo stato preoperatorio o alla presenza di catetere vescicale o di drenaggi Piano di assistenza al pz sottoposto a prostatectomia Priorit assistenziale: prevenire le infezioni o riconoscerle prontamente CONTROLLARE E REGISTRARE i segni vitali secondo protocollo , 1-2-4-8-h : CONTROLLARE GIORNALMENTE LA ZONA DELLA FERITA ( Indurimento, eritema,drenaggio purulento o maleodorante) CONTROLLARE LA PERVIETA DEI DRENAGGI E CATETERI (irrigare se prescritto) PROVVEDERE AD UNA ACCURATA IGIENE DEL CATETERE ALMENO 1 V/die SOMMINISTRARE LIQUIDI E.V.SECONDO PRESCRIZIONE INCORAGGIARE IL PZ A DEAMBULARE SUBITO DOPO LINTERVENTO SOMMINISTRARE E DECUMENTARE lantibiotico profilassi prescrita Diagnosi infermieristica: Rischio elevato di alterazione del modello di sessualit,correlata a paura dellincontinenza e riduzione dellautostima, sterilit, impotenza per danno dellinnervazione. Piano di assistenza al pz sottoposto a prostatectomia Quando il caso con estrema delicatezza parlare al pz degli effetti attesi della prostatectomia sulla funzione sessuale . Coinvolgere la partner nella discussione. Stimolare il pz e partner ad esprimere il loro stato danimo che sar probabilmente di : perdita, lutto, ansia e paura. Quando il caso esortare il pz e partner a discutere aspettative ed emozioni legate alla loro relazione sessuale Se richiesto dare indicazioni su come ottenere una consulenza sessuologica , o sulla possibilit di avere informazioni sulle protesi peniene Priorit assistenziale: prevenire o ridurre al minimo limpatto di un alterato modello di sessualit Fare il possibile perch il pz non si sforzi durante la defecazione. - Evitare sonde rettali e clisteri - Se prescritto somministrare emollienti delle feci e lassativi - Aumentare nella dieta i liquidi e le fibre Problema collaborativo: Rischio elevato di ipovolemia, correlato a sanguinamento dalla ferita o dalla prostata dopo intervento Educare il pz a non sollevare oggetti pesanti per 6-8 sett. dopo l'INT. - Evitare sonde rettali e clisteri - Se prescritto somministrare emollienti delle feci e lassativi - Aumentare nella dieta i liquidi e le fibre Piano di assistenza al pz sottoposto a prostatectomia Diagnosi infermieristica: Disturbi dellautostima correlati ad incontinenza,rischio di impotenza o alterazioni sessuali. Piano di assistenza al pz sottoposto a prostatectomia Stimolare il pz ad esprimere quello che prova riguardo il cambiamento di alcune funzioni corporee dopo lintervento e al modo in cui esso influir sul suo stile di vita Aiutare il pz ad identificare ed utilizzare efficaci comportamenti adattivi . Istruire partner e familiari affinch si complimentino con il pt e gli mandino feedback positivi Esortare il pz a partecipare attivamente alle attivit di vita quotidiana e alle decisioni che riguardano lassistenza Se richiesto dare indicazioni su come ottenere una consulenza sessuologica , o sulla possibilit di avere informazioni sulle protesi peniene Priorit assistenziale: rafforzare lautostima del pz P.di A. paziente sottoposto a prostatectomia Diagnosi infermieristica Sulla base dei dati raccolti e sullanamnesi, le diagnosi infermieristiche potranno essere : Diagnosi infermieristiche preo-peratorie Diagnosi infermieristiche post-operatorie 55 Diagnosi infermieristiche pre-operatorie Ansia relativa allintervento Dolore causato dalla distensione vescicale Insufficiente conoscenza della natura del problema e del protocollo di trattamento 56 P.di A. paziente sottoposto a prostatectomia Diagnosi infermieristiche post-operatorie Dolore causato dallincisione chirurgica, dallinserimento del catetere e da spasmi vescicali Elevato rischio di infezione dovuta ad invasione batterica dellincisione Insufficiente conoscenza dellassistenza e del trattamento post- operatori Potenziali complicanze Emorragia e shock Infezione Trombosi venosa profonda Ostruzione del catetere 57 P.di A. paziente sottoposto a prostatectomia Pianificazioni e obiettivi nel periodo pre-operatorio: Ridurre lansia Alleviare il dolore Informare il paziente sulla natura del disturbo e dellintervento Ripristino del bilancio idroelettrolitico Alleviare il dolore e il malessere Assenza di complicanze Incoraggiare il paziente a compiere attivit di autoassistenza Interventi infermieristici pre-operatori Riduzione dellansia: Informare sulla natura dellintervento e dei risultati attesi Ascoltare le preoccupazioni del paziente, incoraggiarlo ad esprimere le sue emozioni Stabilire un rapporto di fiducia Aiutarlo a familiarizzare con lambiente ospedaliero Informare il paziente su: Intervento chirurgico, in base a questo varier il tipo di incisione (ad es.prostatectomia sovrapubica si esegue usando un approccio addominale, prostatectomia perineale tramite incisione perineale, prostatectomia retropubica con incisione nel basso addome e transuretrale senza alcuna incisione) 58 Informare il paziente su: Anestesia Procedure dellimmediato periodo postoperatorio Drenaggio La quantit di informazioni sar diversa da caso a caso, adattata alla capacit di comprensione del paziente e al suo interesse. Riduzione del dolore e del malessere: Somministrare analgesici Osservare la minzione (frequenza, volume) Verificare lassenza di una distensione vescicale Se persiste ritenzione urinaria o aumento dellazotemia, si procede allinserimento del catetere 59 Interventi infermieristici pre-operatori Preparazione del paziente sottoposto a prostatectomia: Somministare preanestesia Controllare la cartella (esami, consensi) Preparazione della cute (tricotomia) Applicare calze elastiche compressive Effettuare un clisma preoperatorio Decorso del paziente sottoposto a prostatectomia: Posturare il paziente il giorno stesso dellintervento (seduto) Il 1giorno p.o. aiutarlo a camminare Ridurre il dolore determinandone la causa, lintensit e la sede. Se relativo allincisione, al catetere, ad un problema renale o a spasmi vescicali 60 Interventi infermieristici pre-operatori Decorso del paziente sottoposto a prostatectomia: Somministrare miorilassanti e applicare compresse calde sul pube per alleviare gli spasmi vescicali Controllare il sondino di drenaggio irrigarlo per rimuovere uneventuale ostruzione, assicurandosi che il liquido refluisca Fissare il catetere alla coscia Controllare la medicazione 61 Interventi infermieristici post-operatori Monitoraggio e trattamento di potenziali complicanze Emorragia: controllare il drenaggio, la medicazione del punto di incisione e la presenza di coaguli che ostruiscono il flusso dellurina Infezione: per sostituire la medicazione utilizzare la tecnica no touch o procedure totalmente sterili. Monitorare febbre, diuresi ed informare il paziente su eventuali segni e sintomi da riferire (brividi, sudorazione, disuria) Ostruzione del catetere: controllare il basso addome (globo vescicale), tramite lutilizzo di un catetere a tre vie procedere allirrigazione della vescica. Unostruzione del catetere pu provocare distensione della camera prostatica con conseguente emorragia. Rimozione del catetere: pu seguire una certa incontinenza urinaria che poi si risolver spontaneamente 62 Interventi infermieristici post-operatori 63 Interventi infermieristici post-operatori Educare il paziente dopo la dimissione Riferire segni e sintomi: variazioni della diuresi, febbre, sanguinamento Controllare il drenaggio Eseguire esercizi per recuperare il controllo urinario 64 Interventi infermieristici post-operatori Educare il paziente dopo la dimissione Informarlo che il recupero del controllo urinario un processo graduale, che dovrebbe progressivamente ridursi sino a risolversi entro un anno Evitare sforzi fisici, bere abbastanza liquidi, evitare cibi irritanti la vescica (caff, alcolici) 65 Valutazione Risultati attesi prima dellintervento: Riduzione dellansia Riduzione del dolore Mostra conoscenza e comprensione alla procedura chirurgica, al decorso p.o. 66 Valutazione Risultati attesi dopo lintervento: Riferisce sollievo dal dolore La produzione urinaria normale rispetto allapporto di liquidi Non presenta complicanze I parametri sono nella norma 67 Valutazione Risultati attesi dopo lintervento: Il drenaggio urinario e chirurgico sono ottimali Esegue gli esercizi per il recupero del controllo urinario Identifica segni e sintomi di possibili complicanze
Determinazione del fenotipo e del profilo apoptotico delle cellule endoteliali circolanti e dei loro progenitori mediante citofluorimetria a flusso: una possibile applicazione in ambito oncologico
Significato diagnostico della determinazione biochimica di zinco e acido citrico nel plasma seminale umano. Correlazione anatomico funzionale con il peso prostatico in pazienti andrologici
Pillola e ormoni: rischio cancro: Tutti i rischi per la propria salute e benessere causati dall'uso della pillola anticoncezionale e della terapia ormonale.