cattivo moralista" di Andrea Tornielli Resto sbalordito quando sento invocare un anatema o una scomunica della Chiesa su Berlusconi per le ben note vicende. Vittorio Messori, scrittore cattolico autore di best-seller sulla storicit dei Vangeli, del libro intervista a Giovanni Paolo II (Varcare le soglie della speranza) e prima di un dialogo con lallora cardinale Ratzinger che ha segnato unepoca (Rapporto sulla fede), si dice allergico a ogni moralismo e a ogni confusione. C chi vorrebbe una parola chiara di condanna della Chiesa per limmoralit del Cavaliere Siamo alle solite, cio alla solita confusione. La parola Chiesa esprime un duplice significato, si intende sia la custode e la dispensatrice dei sacramenti, sia listituzione che vive nella storia; ha al contempo degli austeri direttori spirituali e confessori, e degli abili e pragmatici diplomatici. Tra Vaticano e il governo italiano ci sono relazioni tra Stato e Stato. Il Papa si affida a colui che non a caso chiamato Segretario di Stato, il quale certamente un ottimo prete ma nel trattare con il governo non fa il confessore o il direttore spirituale. Qualcuno ci sar che deve fare la predica a Berlusconi. Chi? Il suo confessore, se ne ha uno. Un religioso in cura danime. Ma non certo la Santa Sede. Mi permetto di far notare la contraddizione: proprio quelli che sono sempre pronti a denunciare lintrusione vaticana nella politica italiana, sarebbero pronti ad applaudire che la Chiesa mettesse il naso nella moralit privata del presidente del Consiglio. Lei, Messori, non si scandalizza per ci che accaduto ed uscito sui giornali? Cerco di guardare quanto accade con realismo. E ricordo quella massima degli impareggiabili moralisti gesuiti che recitava: nisi caste, tamen caute, se non riesci a vivere castamente almeno sii cauto. Si applica benissimo proprio agli uomini con incarichi pubblici. Lo stesso cardinale Bagnasco, presidente della Cei, aveva detto di recente che a ogni ruolo pubblico devono corrispondere atteggiamenti e sobriet adeguate. Dunque il mio giudizio , direi, di opportunit politica: la Chiesa non autorizzata a lanciare anatemi contro un capo di Stato per la sua moralit privata, per ciascuno deve avere un decoro adeguato al ruolo che ricopre, cosciente del danno dimmagine che certe vicende possono provocare al Paese. Pu fare degli esempi guardando alla storia? Penso a due grandi ministri del re di Francia, entrambi cardinali: Richelieu e Mazzarino. Entrambi chiacchieratissimi. Di Mazzarino si diceva che fosse lamante della regina. Avevano entrambi un ruolo politico, e la Chiesa non ha mai detto nulla sulla loro moralit, li ha giudicati nei loro atti politici. C poi Enrico VIII, una 25/01/2011 Il Giornale - Messori: "Un buon politic ilgiornale.it//articolostampa-id=500 1/2 sorta di sessuomane fin da quando era ragazzo, sciupafemmine inveterato che faceva strage di suddite. La Chiesa lo proclam defensor fidei perch si oppose alla Riforma. E quel titolo rimasto ancora oggi ai re dInghilterra. Poi volle sposare Anna Bolena e pretendeva la nullit del precedente matrimonio e, come si sa, il rapporto con Roma si ruppe. Per, fino a quel momento, la sua immoralit privata non contrastava con quel titolo cos importante e altisonante. Ammetter che siamo un po indietro con gli anni. Un po di cose son cambiate da allora Posso citare anche casi pi recenti. Ad esempio il presidente argentino Juan Domingo Pern, cattolicissimo, che recitava il rosario in pubblico, ma anche lui donnaiolo. A un certo punto ebbe problemi con la Chiesa del suo Paese, ma non per la sua vita privata, per questioni politiche. E non dimentichiamoci di quellEdoardo VIII dellepoca moderna che fu il primo presidente cattolico degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy, il quale, nonostante il debole per le belle donne Marilyn insegna ebbe sempre rapporti eccellenti con la Chiesa americana. C chi dice: meglio un politico disordinato nella vita privata ma che fa buone leggi, piuttosto che un politico irreprensibile nel privato che fa leggi contro i principi non negoziabili. Che cosa ne pensa? Preferirei un politico dalla vita privata irreprensibile che fa buone leggi. Detto questo, ricordo che il peccato che pi fa adirare Ges nei Vangeli lipocrisia, vale a dire il presentarsi come ossequiosi e morali, ma poi avere una vita privata che va da tuttaltra parte. Il cristiano deve confrontarsi con il mondo cos com e dunque, per rispondere alla domanda, certamente meglio un politico puttaniere ma che faccia buone leggi di un notabile cattolicissimo che poi fa leggi contrarie alla Chiesa. IL GIORNALE ON LINE S.R.L. - Via G. Negri 4 - 20123 Milano - P.IVA 05524110961 25/01/2011 Il Giornale - Messori: "Un buon politic ilgiornale.it//articolostampa-id=500 2/2