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LA SUPREMAZIA AMERICANA E I SUOI LIMITI


La fine del conflitto bipolare provoc una serie di cambiamenti politici geopolitici economici.
Solo gli Stati Uniti ne uscirono quasi immuni, essendo usciti dalla Guerra Fredda come la sola superpotenza globale ed
egemone capace di affermare la sua supremazia leadership dominazione.
Era ovvio che lURSS cessando di esistere smetteva di essere lantagonista degli USA e del blocco occidentale nellipotesi di uno
scontro armato.
Ma dal punto di vista geopolitico, la fine del bipolarismo provoc nella distribuzione geografica del potere e nella suddivisione
in Stati come lUcraina Stati baltici Bielorussia Moldova Stati caucasici una serie di cambiamenti.
Tuttavia, il cambiamento pi importante che contenne una riunificazione fu quello che riguard la Germania. Dopo il 1989,
anno dellabbattimento del muro di Berlino, la R.d della Germania per sopravvivere firm nel 1990 il Einigungsvertrag ovvero
il trattato riguardante la riunificazione alla Repubblica federale, che provoc un cambiamento radicale nella situazione europea
e nei rapporti tra la Comunit Europea e gli USA e prevedeva il superamento di ostacoli politici ed economici, e fu condotta da
Kolh e Mitterrand.
Mitterrand comprese che Kohl avrebbe posto il problema della riunificazione, e concord che onde evitare la rinascita di timori
derivanti da una possibile resurrezione del nazionalismo tedesco la soluzione di problemi economici e valutari allinterno di una
cornice europea.
Pu apparire strano che i problemi europei siano in qualche modo collegati alla supremazia americana: basti pensare alla
capacit del governo Washington dopo i conflitti del 1990 di governarli da solo.
Dal punto di vista politico militare, la fine dellURSS offriva agli USA la possibilit di proporsi come unica superpotenza di
ultima istanza per risolvere le crisi regionali che fossero apparse, anche se offrirono agli USA occasioni di intervento delimitate.
Dal 1989 al 2001, le crisi ebbero luogo in Iraq (territorio dellex Jugoslavia) Ruanda Burundi Somalia.
Dopo la guerra tra Iran e Iraq, Saddam Hussein decise di annettere il Kuwait allIraq e ci modific lassetto mediorientale e il
controllo della produzione petrolifera dellarea.
Gli USA agirono immediatamente e vennero appoggiati dagli alleati atlantici Cina Unione Sovietica, la quale attraversando
un periodo di transizione per poter seguire una linea di politica internazionale non pot contestare le iniziative americane.
Gli appelli a Hussein furono inutili e cosi la NATO e altri 29 paesi costrinsero gli iracheni a capitolare, accettando condizioni
che imponevano il ritiro dal Kuwait e una serie di limitazioni alla sovranit e al possesso di armi di distruzione di massa.
Cosi la prima crisi venne superata con molto successo tale da considerare linfluenza degli USA in tutta larea mediorientale,
tranne che in Iran.
Nel Medioriente e in Europa, grazie alla NATO e alla disponibilit di manovra di cui godevano allinterno del Consiglio di
sicurezza, gli interventi politico militari degli USA, garanti delle trasformazioni, avevano successo, tale da far apparire ovvia
lesistenza di una supremazia americana, basata sullinfluenza politica e sulla forza militare.
Ma i loro interventi non erano tanto efficaci in America latina e Africa, considerate come il cortile di casa degli USA, le quali
cercarono vie di sviluppo autonome e avverse a quelle sperate da Washington e nel 1990 la svolta si ebbe con la fine della
dittatura di Pinochet in Cile.
Mentre nel 1992, gli USA Canada Messico costituirono la NAFTA (North American Free Trade Association), la cui forza attrasse
a s i paesi dellAmerica Centrale e il Cile.
Ma diverso stato il caso in Africa: avevano luogo scontri sanguinosi e trasformazioni epocali. La fine della presenza sovietica e
cubana in Angola Mozambico Etiopia permise lintervento di USA UE Cina.
Tuttavia, i temi pi importanti riguardavano la fine della lotta dei neri sudafricani contro il regime di apartheid, ovvero la
separazione razziale nella vita civile terminata nel 1994 con lelezione di NELSON MANDELA, capo dellAfrican National
Congress. Una svolta positiva ma accompagnata da altrettanti eventi sanguinosi come la guerra di successione a Mobutu nello
Zaire (R.d. del Congo).
Ma lepisodio rispetto al quale la forza degli USA consum il suo prestigio fu quello della Somalia: terreno di scontro tra USA e
URSS per 3 anni, dopo la fine degli aiuti sovietici, il dittatore Barre venne eliminato da una coalizione di forze tribali, creando
una governo che dovette resistere solo per poco tempo alle rivalit che lo dilaniavano.
Nel 1992 la Somalia era un paese senza governo. Per lONU consapevoli dellimportanza strategica della regione per lassetto
mediorientale e loceano indiano, offrirono il loro appoggio. Il governo americano decise di assumere un ruolo guida denominata
Restore Hope e di fornire 30 mila uomini per loperazione alla quale anche lItalia per es. avrebbe fornito il suo contributo.
Ma le cose non andarono come previsto poich gli americani non riuscirono a imporsi n con la forza n con la politica. Nel
1993 lONU decise di creare la Unosom 2 una forza speciale formata da uomini che si trovavano sul campo. Lintervento
americano perse ogni credibilit quando alcuni elicotteri spararono sulla popolazione causando molte vittime, e di conseguenza
ci fu un immediato ritiro delle truppe dalla Somalia per ordine di Clinton.
Il risultato finale non era quello di restituire la speranza, ma di aggravare ancora di pi la situazione.
Questo risultato mise alla prova la capacit degli USA di far valere la loro supremazia nel mondo e consenti di comprendere i
limiti dellegemonia americana e i modi per far valere la loro leadership nel mondo.
Cos il sistema internazionale passava da un bipolarismo a un monocentrismo condizionato dalla capacit degli USA di
esercitare la loro influenza sulla vita mondiale.
Legemonia tecnologica, della quale gli USA avevano dato prova, e la consapevolezza che la fine dellURSS era stata provocata in
parte dallinadeguatezza e debolezza del sistema sovietico proprio nella competizione alla superiorit tecnologica e militare,
erano accompagnate dal fatto che durante la guerra fredda, nonostante il declino del 1971, la finanza americana continuasse ad
avere un controllo globale.
Il dollaro rimaneva la moneta di riserva dato che leuro non aveva ancora espresso le sue potenzialit e ci indusse a pensare
alla nuova vita globale come il frutto della globalizzazione americana, ovvero come espressione del dominio americano su tutto
ci che accadeva nel mondo, tale da consentire che la qualit della vita cambiasse nel mondo grazie al potere esercitato
ovunque e comunque dagli USA.
Perci dovremmo domandarci se il termine globalizzazione era sinonimo di crescita e diffusione di ricchezza o sinonimo di
dominio e sfruttamento dei ricchi sui poveri?
Le risposte a questo quesito non negano n la propensione monocentrica degli USA n il carattere invasivo dei prodotti
tecnologici, piuttosto li contestualizzano.
Daltro canto, la supremazia americana dipendeva dalla volont e dalla capacit di esercitare la sua influenza.
Era fatale che prima o poi si pensasse allegemonia solitaria degli USA.
Allinizio del XX secolo, la potenza americana era senza precedenti dal punto di vista militare economico (base del benessere
globale) tecnologico con i suoi effetti innovativi sulla cultura di massa.

Il senso di sicurezza che dopo lattentato di Al Qaeda, mostra chiaramente limpreparazione dellopinione politica americana a
considerare la portata di ci che era avvenuto e le conseguenze della scelte compiute.
Lillusione dellegemonia solitaria degli USA sul mondo venne ferita dallinadeguatezza sul futuro europeo cinese indiano
russo brasiliano. Gli USA vennero comunque colpiti dallattentato di Al Qaeda che l11 settembre 2001 distrusse le torri
gemelle di Manhattan, colpi il Pentagono sede del ministero della Difesa e riusc ad evitare che la Casa Bianca fosse raggiunta.
Lesistenza di un sistema internazionale senza patria e senza governo era etichettabile come forma di terrorismo, episodio del
malessere sociale nel mondo che costrinse il mondo capitalistico a mettersi sulla difensiva senza la possibilit di prevedere come
dove e quando un nuovo nemico avrebbe colpito.
Lattacco avvenne subito dopo lelezione di Bush jr, considerata come un trionfo dei fautori delluso della forza.
Tuttavia, le emozioni vissute a New York e in tutti gli USA e nel mondo occidentale manifestarono timori e paure dellignoto
ma anche la volont di reagire con ogni mezzo possibile.
Bush jr. in un discorso dopo aver elencato i passi compiuti per combattere il terrorismo in Iran Iraq e Corea del Nord giunse
alla conclusione che Stati come questi e i terroristi loro alleati, costituiscono un asse del male che si arma per minacciare la
pace nel modo.
Si scoperse che i terroristi era un gruppo organizzato ad Al Qaeda, guidato da Osama bin Laden, fanatico fautore di uno Stato
islamico basato sulla sharia, ovvero sulla legge divina fondata sullinterpretazione del Corano.
Con una risolutezza, Bush cerc di ottenere con mezzi pacifici la cattura di Osama, ma i fallimenti della cattura lo indussero a
iniziare nel 2001 unazione militare con lintento di distruggere il nemico.
La strategia consisteva nellabbandonare luso di forze armate e nel cercare i consensi popolari attraverso azioni che mostravano
particolare attenzione alle esigenze della popolazione.
Mentre questa strategia veniva attuata, Barack Obama venne eletto presidente degli USA: Obama condivideva lidea di un
cambiamento dei rapporti con lAfghanistan e ottenne un successo importante quando Osama bin Laden venne catturato e
ucciso nel rifugio costruito in territorio pakistano nel 2011.
Il nemico era stato represso, ma il suo credo non avrebbe cessato di diffondersi nella societ islamica.
Ma era stata comunque evitata una sconfitta umiliante mentre il terrorismo e la paura che generava appariva ridimensionato.
Tenendo presente le reazioni che lattentato del 2001 aveva provocato, erano meno comprensibili le motivazioni di Bush jr. nel
voler fare guerra contro Saddam Hussein e lIraq.
Le stragi di popolazioni ribelli, le violazioni della no fly zone ormai era radicate nella vita quotidiana americana.
Ci che spinse Bush jr a far guerra contro lIraq era lanalisi della situazione esistente in Medio Oriente e nel timore che questa
potesse provocare cambiamenti radicali capaci di capovolgere lordine delle cose e di frantumare i legami tra USA e i regimi
dellArabia saudita e degli emirati del Golfo.
Anche in questo caso, il risultato delloffensiva fu rapido e tale da assicurare una vittoria militare: occupata Baghdad, le truppe
americane catturarono Saddam e venne sottoposto a processo davanti ad una corte irachena, che lo giudic per la strage
compiuta dopo il 1991.
Di seguito, venne condannato a morte nel 2006, ma la scomparsa di Saddam non venne accompagnata da alcun segno di
pacificazione. Cosi gli USA decisero di formare a Baghdad un governo provvisorio riconosciuto a livello internazionale, ma la
pacificazione restava lontana.
Daltro canto, lattenzione degli USA doveva in quel momento spostarsi verso lIran, dove la rivoluzione del 1979 aveva portato
al potere forze nuove e controllate dal clero sciita.
Si entrava in una nuova fase della vita mediorientale: limpegno degli USA restava sul piano dello scontro diplomatico e si
basava sulla speranza di coinvolgere altri paesi oltre la Russia e la Cina, nello sforzo di persuadere gli iraniani a rinunciare alla
costruzione di centrali nucleari, adatte anche a produrre armi nucleari.
Ci indusse il governo di Washington a pensare che tutto ci che accadeva nel mondo fosse per contrastare la sua leadership.
Ma apparve evidente che tale leadership desse limpressione che tutto fosse governato dalla volont americana.
Lanalisi condotta mostra come la supremazia americana non fosse n completa n invincibile e come la globalizzazione non
fosse il frutto della supremazia americana ma il prodotto di una trasformazione nella quale tutti i paesi progrediti avevano
avuto la loro parte.
Nemmeno dal punto di vista militare, gli USA da soli riuscirono ad affrontare le crisi di alcuni paesi, a meno di non ipotizzare
luso impossibile e improponibile di armamenti nucleari.
Al contraria la supremazia americana venne sfidata e sconfitta da forze meno potenti ma pi legate al territorio delle
operazioni.
Non deve perci sorprenderci che i limiti della supremazia americana fossero pi evidenti proprio dove essi avrebbero dovuto
essere forti e risolutivi.
Bisogna capire perch la NATO e il Patto Atlantico rimasero in vita e divennero una sorta di esercito internazionale: una prima
spiegazione la convergenza tra i paesi del patto di Varsavia, smentita perch non si capiva che laspirazione di questi governi
era quella di tutelare lautonomia.
Perci la Polonia Ungheria Repubblica Ceca Slovacchia si posero subito allavanguardia delle richieste di entrare nella
NATO. Venne proposto dagli americani un accordo Partnership for Peace nel 1994 affinch i paesi creassero le fondamenta di
un sistema di sicurezza generale e portarono la Russia a firmare lAtto istitutivo, avviando cos una consultazione militare
permanente tra la NATO e 2 strutture militari in declino, quella russa e quella ucraina.
Per i paesi minori dellURSS, venne creato lEAPC (european atlantic partnership council).
La NATO aveva accettato lammissione della Polonia Ungheria Repubblica ceca Lettonia Lituania Romania Slovenia
Croazia Albania, perdendo il suo profilo originario di alleanza diretta a contrastare le aggressioni ingiustificate per
diventare un contenitore di molte istanze che poteva operare in ogni direzione e in ogni luogo. Si trattava di una delega che gli
USA chiedevano per stendere la bandiera della NATO su qualsiasi operazione essi avessero giudicato opportuno (banco di prova
Kosovo e Afghanistan).
Il nuovo ruolo assegnato alla NATO apparse tra il 2011-12 con la protesta che raggiunse la Libia di Gheddafi, che provoc
reazioni internazionali, alla quale si legittimava lintervento di truppe inglesi francesi e americane a condizione che questo
tutelasse la popolazione civile.
Venne creata una forza internazionale UNIFIED PROTECTOR che pot concludere unoperazione che non aveva nulla a che
fare con il valore originario del patto atlantico.
Questa nuova strategia militare favoriva una collaborazione con i paesi alleati europei disposti ad affrontare le sfide globali.
Lesercito NATO era pronto a mantenere la pace in ogni parte del mondo, grazie alla collaborazione tra USA e Europa.

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