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A RIDURLO
COS
NON STATO
NESSUNO
dc
do in redazione piomba Silvia DOnghia con alcune foto difficili da guardare. Un corpo senza
vita, scheletrico, consumato dalla sofferenza. Gli
occhi, due cavit peste dentro grandi macchie di
sangue rappreso, chiusi per sempre, stanchi di
fissare una violenza indicibile. La morte come
unica misericordia. Quelle povere ossa, cinque
giorni prima, erano un giovane di 31 anni forte,
sano malgrado i problemi di droga e di adattamento alla vita, che stava cercando di affrontare con laiuto di chi lo amava. Pubblicammo
quelle foto perch cos chiedevano i genitori Rita
e Giovanni e la sorella Ilaria, sgomenti di fronte
al silenzio degli altri giornali, un trafiletto in cronaca e via.
Vitantonio Lopez lo spieg
ai nostri lettori: La famiglia
ci ha messo sotto gli occhi
quel viso, quel corpo massacrati e noi li mostriamo a
voi perch non c legge, regola o procedura che possano giustificarlo. Perch
non si pu vivere, e morire,
cos. Il titolo: Stefano, 31 anni. Chi lha ridotto
cos?. Cinque anni dopo, a quella domanda
stata data la risposta pi insultante perch dopo
due gradi di giudizio, la giustizia non ha saputo
trovare un colpevole. E soprattutto non ha voluto. Una sentenza con il timbro di chi se ne lava
le mani: Insufficienza di prove. In altre parole,
qualcuno ha massacrato di botte Stefano fratturandogli le ossa con gravi emorragie interne,
poi qualcun altro lo ha abbandonato al suo destino in un letto di ospedale. Ma, secondo i giudici, le prove non bastano, chi doveva indagare
lo ha fatto poco e male e quindi liberi tutti. Tre
istituzioni si sono prese cura di Stefano: i carabinieri, gli agenti di custodia di un carcere, il
personale della pubblica sanit. La quarta istituzione che doveva giudicare e punire non se l
proprio sentita. Cane non morde cane. gi successo per gli altri pestaggi di poveri disgraziati a
opera di alcune mele marce in divisa che tuttavia, guarda un po, in qualche modo la fanno
sempre franca. Brutti tempi per chi non pu difendersi: bene che vada ti manganellano. La sopraffazione vince, ma c un limite a tutto. Stefano Cucchi stato ammazzato. Accanto alla sua
famiglia continueremo a sostenere questa battaglia di verit e di decenza.
stuali, infatti, la consapevolezza del ricatto mafioso sul 41-bis subito avuta non genericamente dallo
Stato, ma specificamente dal governo Ciampi (con
Mancino agli Interni e Conso alla Giustizia) emerge con una perentoriet che era sfuggita persino
allimmediata percezione dei pm. Dice il presidente: La valutazione comune alle autorit istituzionali in generale e di governo in particolare fu che si
trattava di nuovi sussulti di una strategia stragista
dellala pi aggressiva della mafia si parlava allora in modo particolare dei corleonesi e in realt
quegli attentati, che poi colpirono edifici di particolare valore religioso, artistico e cos via, si susseguirono secondo una logica che apparve unica e
incalzante, per mettere i pubblici poteri di fronte a
degli aut aut: perch questi aut aut potessero avere
per sbocco una richiesta di alleggerimento delle
misure soprattutto di custodia in carcere dei mafiosi o potessero avere per sbocco la destabilizzazione politico-istituzionale del Paese... Quindi
cera molta vigilanza, sensibilit e consapevolezza
della gravit di questi fatti.
Poi, a domanda del pm Di Matteo, precisa ancor
meglio: Ricatto o addirittura pressione a scopo
destabilizzante di tutto il sistema... probabilmente
presumendo che ci fossero reazioni di sbandamento delle autorit dello Stato... Lo ricordo benissimo. Poteva considerarsi un classico ingrediente di colpo di Stato anche del tipo verificatosi
in altri paesi lontani dal nostro, questo tentativo di
isolare diciamo il cervello operante delle forze dello Stato, blocchiamo il governo, il capo del governo, ledificio in cui vengono prese le decisioni del
governo, dopo di che possono rimanere senza guida le forze di polizia, le forze dellordine e questo
certamente ci che aveva in modo particolare
impressionato Ciampi e che laveva indotto a parlare di qualcosa che poteva essere assimilato a un
tentativo o un vago progetto di colpo di Stato... Il
fulcro della responsabilit era senzalcun dubbio il
governo e non a caso il black out lavevano fatto i
presunti eversori a Palazzo Chigi, non a Montecitorio n a Palazzo Madama... Il bersaglio, e di
conseguenza la sede delle decisioni da prendere
era Palazzo Chigi, era il governo.
Come se ci non bastasse, il 10 agosto la Dia e l11
settembre lo Sco avvertirono il governo, tramite
Mancino, e il Parlamento, attraverso il presidente
dellAntimafia Violante, che leventuale revoca,
anche solo parziale dei decreti che dispongono il
41-bis potrebbe rappresentare il primo concreto
cedimento dello Stato, intimidito dalle bombe; e
che Cosa Nostra puntava a una trattativa per allentare il 41-bis. Com possibile che il governo
Ciampi, con tutto lallarme e la vigilanza, non
abbia deciso una linea comune per smentire le
aspettative mafiose su reazioni di sbandamento
e confermare i 41-bis, anzi abbia lasciato che Conso li revocasse a 334 mafiosi?
Segue a pag. 14
VITE PARALLELE
Lorgoglio gay
di mister Apple
e il coming out
dei poveri cristi
Borromeo e Soffici pag. 10
TUTTI RUTELLIANI
Il voto di MidTerm
e la grande fuga
dal perdente
Barack Obama
Gramaglia e Vitaliano pag. 16 - 17
LA CATTIVERIA
Se ho capito come funziona,
in Cassazione
condanneranno Cucchi
www.spinoza.it
SENZA GIUSTIZIA
Lmanca
e associazioni:
il reato
di tortura
il Fatto Quotidiano
CINQUE ANNI FA
30 OTTOBRE 2009
Le foto del corpo martoriato di Stefano Cucchi vengono pubblicate sul
Fatto il 30 ottobre di cinque anni fa.
la famiglia del giovane che chiede di
mostrare quel volto tumefatto: tutti
dovevano sapere e chiedere giustizia.
fatto
a mano
di Silvia DOnghia
La sorella
VERGOGNA
Il sindacato di polizia Sap:
Se uno ha disprezzo
per la propria condizione
di salute, se uno conduce
una vita dissoluta,
ne paga le conseguenze
Le lacrime di Ilaria
In quella foto
c tutto, tranne
chi stato
tutta colpa di come sono state impostate le indagini in
Anselmo, ha srotolato la foto gigante col volto tumefatto di Stefano, in molti anche tra i membri della giuria popolare hanno socchiuso gli occhi. Troppo
forte quellimmagine per dire
che Stefano morto da solo, magari cadendo dalle scale. E persino chi quella foto lha vista
tante volte dopo la scelta coraggiosa della famiglia, a pochi
giorni dalla morte del ragazzo,
di mostrare al mondo il dolore e
la vergogna non ha potuto non
pensare che qualcuno dovrebbe, finalmente, pagare per aver
ridotto cos un giovane uomo.
Quella foto dice tutto. E se la verit processuale non stata in
grado di mettere in fila le prove,
vuol dire che la giustizia ha fallito.
Poco hanno detto, invece, due
dei tre imputati tra le guardie
penitenziarie, che ieri per la prima volta da cinque anni a questa
parte hanno fatto sentire la loro
voce rilasciando dichiarazioni
spontanee prima della sentenza.
Sono stato accusato di barbarie, di aver bastonato Stefano
Cucchi, di averlo picchiato ha
dichiarato Nicola Minichini .
Paragonati a nazisti spietati,
non auguro a nessuno di subire
quello che abbiamo subto noi.
Chiss se si reso conto che la
famiglia Cucchi ha subto la per-
sui servitori dello Stato le responsabilit dei singoli ha affermato Gianni Tonelli, del sindacato di polizia Sap di chi
abusa di alcol e droghe, di chi
vive al limite della legalit. Se
commenta la decisione del tribunale francese di Grasse, che tre giorni fa ha condannato un medico e uninfermiera per la morte di Daniele Franceschi. Luomo, detenuto nel carcere
della citt francese per uso di carte di
credito false, morto il 25 agosto 2010:
quando arrivato linfarto, da alcune
ore lamentava forti dolori al torace.
Omicidio colposo, dice la sentenza: il
medico non fece ripetere adeguatamente nella giornata gli esami degli
enzimi, uno degli indici che possono
rivelare linfarto, mentre linfermiera non dette seguito alle guardie penitenziarie che la avvisavano dei
malori di Franceschi in cella. Per entrambi un anno di
reclusione, con pena sospesa: Sono state condanne
lievi, rispetto a quello che avrebbero meritato dice
ancora la madre Andr avanti fino a quando non
torneranno a Viareggio gli organi di Daniele.
SENZA GIUSTIZIA
il Fatto Quotidiano
IL FRATELLO DI PANARIELLO
VIAREGGIO, TRE RINVII A GIUDIZIO
Lo lasciarono per strada, mentre era ancora agonizzante, sulla terrazza della Repubblica a Viareggio: Franco Panariello,
fratello del comico Giorgio, mor cos, a
50 anni, il 27 dicembre del 2011, stroncato
da un malore. Ieri le tre persone che lo vi-
dero stare male sono state rinviate a giudizio con laccusa di omissione di soccorso. Si tratta di Stefano Simonini, 37 anni,
di Pietrasanta, ma residente a Viareggio,
Veronica Boschi, 39 anni, di Pisa e Monica
Lazzeri, 52 anni, di Pisa. I tre, secondo
quanto emerso dalle indagini della squadra anticrimine del commissariato di po-
lizia di Viareggio, avrebbero potuto salvare l'uomo, che alle spalle aveva una storia
di tossicodipendenza, ma dopo un lungo
percorso di recupero sembrava riuscito a
riprendersi. Ora sar il processo ad approfondire le responsabilit dei tre che non lo
hanno aiutato.
(In foto, Giorgio e Franco Panariello)
ederico Aldrovandi,
Riccardo Rasman,
Aldo Bianzino, Giuseppe Uva, Stefano
Cucchi, Michele Ferrulli, Dino
Budroni, Riccardo Magherini.
Quando la mente prova a ricordare i nomi di tutti gli uomini
morti mentre si trovavano nelle
mani dello Stato, ce n sempre
qualcuno che sfugge, e non certo per dolo. La lista troppo
lunga. E quelli che conosciamo,
forse, non sono neanche tutti,
perch se li conosciamo solo
per il merito, la tenacia e il coraggio delle loro famiglie, eroiche nel mostrare cosa lo Stato
ha fatto ai loro cari e contemporaneamente nel mettersi
contro quello stesso Stato. Ci
vuole fegato nel sapere che si sta
andando verso il massacro e che
tutta quella battaglia di giustizia
si risolver in un nulla di fatto.
Gi, perch questo quello che
viene da pensare. Perch di
fronte a quella lista cos lunga di
morti ammazzati, il conto di chi
ha pagato si tiene in una mano.
Come un pugno di mosche.
IL PRIMO fu Aldro, e non per-
25 SETTEMBRE 2005
27 OTTOBRE 2006
17 OTTOBRE 2007
14 GIUGNO 2008
30 GIUGNO 2011
3 MARZO 2014
LULTIMA SETTIMANA
un gioved notte, il 15 ot
tobre 2009. Parco degli
Acquedotti, Cinecitt, periferia
est di Roma. Stefano Cucchi
un geometra di 31 anni. I carabinieri lo fermano dopo
averlo visto vendere una bustina di stupefacenti. Gli trovano
addosso una ventina di grammi
di marijuana in 12 confezioni,
tre confezioni di cocaina e due
pastiglie. Gli agenti lo portano a
casa per la perquisizione della
sua stanza, dove non trovano
nulla, poi lo trasferiscono in caserma. Prima in via del Calice,
poi a Tor Sapienza, dove passa
la notte. Fino a quel momento,
come scrivono gli ufficiali, il ragazzo non ha un livido. Nonostante questo, nella notte chiamano unambulanza. Gli ope-
poi dalla Procura di Roma, nelle celle del tribunale sono volate
botte da parte degli agenti della
polizia penitenziaria. Lipotesi
coincide con il racconto di un
detenuto del Gambia, Samura
Yaya, recluso a due celle di distanza. Il ragazzo africano, in
sede di esame probatorio, dir
di aver sentito ma non visto il
pestaggio. Il giudice fissa
ludienza successiva al 13 novembre, nel frattempo Stefano
deve rimanere in carcere. Cucchi trasferito a Regina Coeli.
Le visite mediche evidenziano
lividi ed ecchimosi in diverse
IL DITO MEDIO
parti del corpo. Servono ulteriori controlli, stavolta al Fatebenefratelli. Le radiografie mostrano la frattura di una vertebra lombare: Stefano ha la
schiena rotta.
Sabato 17 ottobre
La sera del 21 ottobre il direttore del reparto scrive una lettera al magistrato, denunciando il disagio a gestire le condizioni cliniche del detenuto.
Gioved 22 ottobre
Si. DO.
Smette
tress test, S&Ps
Carige sotto
osservazione
il Fatto Quotidiano
inviato a Siena
LA DELUSIONE
Gli avvocati della difesa
erano convinti
di aver provato
che in via Nazionale
conoscevano laccordo
segreto con Nomura
tagonista in primis. Le potenziali carenze di capitale riguardano due banche le cui difficolt sono in ampia misura
leredit di due episodi passati
di mala gestio. Le due bocciate
domenica: Carige e, appunto,
Mps. Episodi, ricorda Visco,
GIUSEPPE MUSSARI
Ex
presidente ed ex capo dellAbi Ansa
PROVE DI SCONTRO
DI CHI LA COLPA
Il governatore Visco
e Padoan difendono
limbarazzante risultato
dellesame europeo,
ma il governo ora vuole
colpire gli enti azionisti
il Fatto Quotidiano
L
ente Usa per
la sicurezza stradale
multa la Ferrari
LA NATIONAL Highway Traffic Safety Administration degli Usa (Nhtsa), lEnte americano per
la sicurezza stradale, ha inflitto una multa di 3,5
milioni di dollari alla Ferrari per non aver segnalato i difetti sui suoi veicoli ai sensi di una legge
del 2000.
Alla casa di Maranello era stato richiesto, fin dal
2011, di presentare "rapporti di tempestivo al-
In una settimana
il titolo ha fatto -40%
NONOSTANTE il netto rialzo della Borsa di Milano
(+3,07%), Mps perde ancora oltre il 10% a Piazza Affari. Il
titolo della banca senese ha terminato la seduta a 0,60 euro
(-10,46%). In una settimana, ossia da venerd scorso quando
valeva 1 euro, Montepaschi ha perso in Borsa circa il 40%.
Boom di scambi: ieri sono passati di mano 374 milioni di
pezzi, pi del triplo della media giornaliera. Solo ieri, dunque,
passato di mano il 7,1% del capitale complessivo della
banca che in una settimana ha quasi dimezzato il suo valore
complessivo, 5 miliardi, bruciandone pi di 2. Il titolo sconta
lipotesi di un aumento di capitale per coprire almeno una
parte dei 2 miliardi di ricapitalizzazione chiesti dalla Bce con
gli stress test. Secondo indiscrezioni, sarebbero allo studio
altre operazioni, come cessioni o lemissione di un bond
ibrido.
LINAMOVIBILE
Il capo
delle Fondazioni, Giuseppe
Guzzetti, che presiede lAcri e la
Fondazione Cariplo LaPresse
dallinviato a Siena
SFIDUCIA TOTALE
Un cliente: Avevo
60 mila azioni, ho dovuto
partecipare allaumento
di capitale. Non controllo
pi quanto valgono.
Che rabbia!
a Intesa; le dico almeno tre la
settimana: la gente ha paura.
Anche lui ne ha, dice, ma il conto al Monte non lo chiude. Io ce
lho da una vita e non sono tipo
da scappare e poi, racconta,
sono anche azionista. Piccolo,
per carit: Avevo 60 mila azioni, per non perderle ho dovuto
partecipare anche allultimo aumento di capitale e ora neanche
controllo quanto valgono, mi ci
arrabbierei e basta: una vergogna, lo scriva. Piccola azionista
e come lui fedele a vita al Monte Paola Celli, classe 1938.
Ben 35 dei suoi 76 anni li ha tra-
PORTFOLIO
Twitter @stefanofeltri
Pizzi
PENSIERI
TOSCANI
Il presidente di
Intesa Sanpaolo (82 anni) arriva alla Giornata del risparmio e ha un
solo pensiero
in testa: spiegare al mondo
che la sua banca non ha alcuna intenzione
di farsi carico
del Monte Paschi, troppo
rischiosa
Foto di Umberto
scorsi a lavorare in Rocca Salimbeni. Era una famiglia, mi creda: quando ho sentito al telegiornale, ormai pi di due anni
fa, quello che aveva fatto Mussari e cosa stava succedendo mi
venuto da piangere. Ancora
oggi, aggiunge, quando penso
a come eravamo e a come siamo
mi viene da piangere. A farle da
eco Luigina Sassi: Potevamo
lastricare le strade doro, eravamo la citt pi ricca dItalia e si
stava bene mica solo per il Monte, ma perch tutto funzionava
alla perfezione. Ricorda:
Quando Mps compr Banca
121, il primo errore, i conti comunque riuscirono ad assorbire
senza troppi scossoni le conseguenze delloperazione sbagliata, ma i problemi sono cominciati a esserci da quando arrivato il Pd a comandare. I direttori di filiale sono cambiati ed
arrivata gente da fuori che quasi
ti faceva un favore se ci andavi.
Cos lei nel 2009 ha preso tutti i
risparmi e quel che avevo e me
ne sono andata, ciao neni: chi ti
vole!.
COME
AL
SOLITO
NO,
GRAZIE
Lad di Intesa
Sanpaolo ha
smentito i retroscena: Mps
non interessa,
meglio stare
lontani da
Siena
SOGNANDO BCE
Il capo dellAbi
Antonio
Patuelli sembra
stia pensando
agli ispettori
stranieri che
arriveranno
dalla Bce
EMERGENTI
R
esponsabilit
civile, Buemi prova
ad allargarla
SONO 63 i subemendamenti presentati dai gruppi agli emendamenti del governo al ddl sulla responsabilit civile dei magistrati, depositati in commissione Giustizia al
Senato. Il disegno di legge quello a
prima firma Enrico Buemi (Psi) che
il governo ha deciso di emendare
il Fatto Quotidiano
COLLE DI TRAVERS0
Tramontate le ipotesi
della 32enne deputata
Lia Quartapelle
e di Elisabetta Belloni,
direttore generale
della Farnesina
rispetto al quale, per, si trovato il fermo rifiuto di Renzi. I
dissapori tra i due (il
giovane Matteo era
stato portaborse di
Lapo, prima di batterlo alle primarie
per Firenze) fanno
parte del passato, ma
non troppo.
Tra i nomi presi in esame dai
due anche quello del senatore,
Giorgio Tonini.
La vertenza Farnesina si
sciolta gioved sera e si formalizzata ieri mattina. Quando il premier si reso conto che
non cera spazio per la trovata
ad effetto, per la giovane, donna e sconosciuta, ha tirato fuori
il nome al quale molti stavano
lavorando da tempo. Venerd
scorso alla Camera, durante un
seminario a porte chiuse organizzato dallIspi per la Commissione Esteri sulla Libia,
Gentiloni (che ne membro) si
era prodotto in un intervento
molto informato. Daltra parte,
il neo ministro stato tra i primi a passare con Renzi, in tempi non sospetti. Non ha competenza specifica, ma questo
per il premier non rappresenta
mai un problema. E fa parte di
una filiera molto ben rappresentata nel cerchio stretto del
presidente del Consiglio: la
Margherita, nella versione rutelliana. Non a caso lex sinda-
co di Roma si prontamente
congratulato, intestandosi la
sua quota di partecipazione:
Ottima la scelta di Gentiloni.
competente, colto, capace.
Ed un uomo politico! Felice
per lui, per gli Esteri e per la
nostra amicizia. Filippo Sensi,
portavoce di Renzi, di Rutelli,
sindaco di Roma e ai tempi della Margherita era il portavoce.
Come suo portavoce era anche
Michele Anzaldi, oggi deputato del Pd, renzianissimo anche
lui, Roberto Giachetti era il capo della segreteria e poi il capo
di gabinetto di Rutelli, oggi
vicepresidente della Camera,
renziano, ovviamente. Ed Erasmo De Angelis, vicinissimo al
premier da anni, oggi a Palazzo Chigi nello staff di Renzi,
ieri era ai Beni culturali in quello di Rutelli. Tanto per citarne
solo alcuni.
I rutelliani di Roma in generale
sono nelle grazie del presidente
del Consiglio: oltre allo stesso
Gentiloni e a Giachetti, Ermete
Realacci e Lorenza Bonaccorsi,
che adesso Matteo ha voluto in
segreteria. Gente di cui si fida.
Gente che lavora per lui da anni, magari non nel cerchio magico, quello pi esposto, ma nel
costruire relazioni, tessere reti.
A Gentiloni toccato lintervento pi ultra-renziano in alcune direzioni clou, come
quella che vot contro Letta. E
dunque, a quel gruppo, secondo la logica
del manuale Cencelli
che Renzi segue ben
pi di quanto sembri, qualcosa andava
riconosciuto,
nellesecutivo.
Di certo la nomina di
un 59enne, gi stato
ministro, in politica
da sempre, rappresenta anche un cambio di paradigma nel modo di
agire del premier. Gentiloni
non decisamente un volto
nuovo, un possibile sponsor
della rottamazione. Spiegano i
detrattori: un compromesso
al ribasso, un cedimento da
parte di Matteo. I renziani doc
la raccontano in tuttaltro modo: Matteo si reso conto che
cera bisogno di una figura di
esperienza e di spessore. Che al
governo aveva bisogno di pi
solidit rispetto a quella messa
dentro finora. E con Gentiloni, fedelt e appartenenza ai giri giusti vanno insieme. Insomma, una sorta di resa della Rottamazione? La mette cos una
vecchia volpe come Beppe Fioroni: #Gentiloni finalmente
Un ministro,premiato il merito e la capacit!e....rottamata la
rottamazione per il bene del
paese!bravo Renzi, In realt, a
guardare molte nomine fatte
dal premier, dalla politica alle
aziende, di Rottamazione si
trova poco. Ma stavolta si vede.
De Micheli e Faraone
sono sottosegretari
NEL GOVERNO Renzi da ieri ci sono due nuovi sottosegretari: Davide Faraone, che prende il posto lasciato libero da Roberto Reggi al ministero dellIstruzione e Paola
De Micheli, che va al Mef, al posto di Giovanni Legnini.
Due nomine diverse, che obbediscono a una serie di equilibri. Faraone, che il premier aveva voluto nella sua segreteria originaria, siciliano, un renzianissimo della prima
ora. E va a lavorare con Stefania Giannini: un Ministro che
il premier a un certo punto aveva pensato di sostituire. Ma
poi ha deciso di risolverla in altro modo: lha commissariata. La De Micheli, invece, in origine bersaniana, si era
pure conquistata il nome di amazzone di Letta. Si era
fatta notare in passato per sparate contro Renzi. Ma adesso, da qualche mese, stava sotto traccia. A chiederle di
assumere lincarico stata Maria Elena Boschi, con la motivazione che serviva una politica in quella postazione. La
realt che i renziani hanno bisogno del posto di vicepresidente del gruppo a Montecitorio, che lei occupava,
per Ettore Rosato, che svolge quel ruolo, spesso anche in
supplenza del capogruppo, Roberto Speranza. Non solo:
laltro nome che era girato in queste settimane era quello di
Fabio Melilli, segretario del Lazio, acerrimo nemico della
Bonaccorsi e di tutta quella filiera. Una scelta di campo da
parte di Renzi.
LA SQUADRA
Gentiloni giura al
Quirinale da ministro
degli Esteri; Paola De
Micheli va allEconomia, Davide Faraone
alla Scuola Ansa/Dlm
CHI
di Carlo Tecce
borghesia progressista, era occupato dagli studenti. E un ragazzo di nobili origini, comunista e cattolico, insegnante
sporadico di catechismo ai
bambini assieme ad Agnese
Moro, figlia di Aldo, aspettava
lintervento dei poliziotti: capelli lunghi oltre la nuca e riccioli a formare un cespuglio. Lo
sgombero fu violento. Allora
Paolo Gentiloni cap che la politica era una passione che poteva praticare, che il movimento giovanile di Mario Capanna
lottava per i ragazzi e per gli
wa.ma.
Paolo, il nobile
cattolico che fu
comunista, verde
e infine rutelliano
ambasciatore laico di Pio X,
che diede il nome a un patto siglato tra i liberali di Giovanni
Giolitti e lUnione elettorale
cattolica.
I Gentiloni Silverj anche il
nuovo ministro degli Esteri ha
il doppio cognome sono di
provenienza
marchigiana,
ascritti al patriziato di Macerata, Filottrano, Recanati e Cin-
BENEDIZIONI
La stima antica
di Nicodemo (Pd):
Se io fossi romano
e dovessi
votare Gentiloni,
voterei M5S
operai, che i sovietici non erano asfissianti seppur non adorasse la figura di Stalin. Dopo i
manganelli e le mazzate, in un
istituto che era anche del destrorso Maurizio Gasparri, del
monarchico Antonio Tajani e
del democristiano Marco Follini, il ribelle Gentiloni litig
con i genitori e scapp a Milano per commemorare la strage
di piazza Fontana. Non fu semplice imporre la svolta a sinistra a una famiglia profondamente conservatrice, discendente di Ottorino Gentiloni,
RITORNI
il Fatto Quotidiano
Flattimo
orza Italia coglie
e protesta
Di nuovo sindaco
Luigi de Magistris
ATTENTI AL CALCIO
di Enrico Fierro
rima dellintervista
mi lasci dire una cosa
alla mia citt. Prego.
Domani (oggi per
chi legge, ndr) ci sar la partita
Napoli-Roma. Ai napoletani
chiedo di dimostrare che alla
violenza si risponde con un sorriso, con la pace e con un abbraccio. Ascoltate le parole di
Antonella, la mamma di Ciro
Esposito. Deve finire lodio assurdo tra Napoli e Roma, cerchiamo di essere campioni non
solo in campo, ma soprattutto
sugli spalti. Parliamo con Luigi
de Magistris il giorno dopo la
decisione del Tar che lo ha riportato nel suo ufficio di sindaco dopo un mese di purgatorio.
OPPOSIZIONI
Regionali del 23 novembre. A oscurare il lancio dei candidati grillini arriva lesposto di due
attivisti del meet up di Monzuno (Bologna),
che scrivono di irregolarit nella raccolta delle
firme per la lista emiliana. Stefano Adani e
Paolo Pasquino tirano in ballo i due consiglieri comunali a Bologna Massimo Bugani e
Marco Piazza. E assieme al documento consegnano un cd con foto e email che proverebbero le violazioni. La Procura di Bologna
ha aperto un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato n indagati. Ma lesposto ha fatto
comunque un gran fracasso. Perch lennesima scaramuccia dentro il Movimento, nella
regione che ne stata la culla. Da una parte
dissidenti e critici vari, legati al sindaco di Par-
BATTAGLIE
IN CORSO
Allargheremo
la maggioranza a Sel
e difenderemo
Bagnoli dal patto
del Nazareno che
ci ha espropriato
la riqualificazione
LUNIT
Palombo ci prova
E sogna Matteo
CONTRORDINE
Cprecompilato?
ome sar il 730
Ve lo
spiega governo.it
Milano
Il progetto mostra come sar (forse) il Padiglione Italia di Expo 2015 Ansa
il Fatto Quotidiano
TANGENTI Greganti
e gli altri patteggiano
atteggeranno quasi tutti gli inquisiti per le tanPgenti
Expo: sei su sette, ha rivelato ieri il
, lo hanno fatto o lo stanno facendo in questi
Corriere
della Sera
giorni. In sostanza, ammettono la loro colpa ottenendo cos uno sconto di pena. Per lufficialit bisogner
aspettare il 2 dicembre, quando gli accordi stretti tra
le difese e i pm arriveranno davanti al Gup di Milano
(che potrebbe, comunque, respingere le richieste).
Come che sia, patteggia il compagno G Primo Greganti (3 anni e 10mila euro di risarcimento); patteggia
lex general manager di Expo Angelo Paris (2 anni e
mezzo pi 100mila euro); patteggiano limprenditore
Enrico Maltauro (2 anni e 10 mesi) e lex casinian-alfaniano Sergio Cattozzo (3 anni e due mesi). Stanno
procedendo nella stessa direzione, poi, pure lex senatore di Forza Italia/Pdl, poi passato al Nuovo Centrodestra, Luigi Grillo (deve scegliere tra tre anni e
due mesi secchi o 2 anni e 10 mesi con 50mila euro di
risarcimento) e lex Dc e Forza Italia Gianstefano Frigerio: la sua pena potrebbe oscillare tra 32-34 mesi e
30-50mila euro. Alla fine, insomma, per questa vicenda probabilmente non ci sar un processo.
riforma della struttura economica di Viale Mazzini: a che pro mentre si sta pensando di rinnovarne la governance e i meccanismi di finanziamento? Nella relazione tecnica non c scritto, eppure - a quanto risulta al Fatto Quotidiano a palazzo Chigi, segnatamente nella stanza del
sottosegretario Luca Lotti, non lhanno presa bene, mentre assai pi tranquillo appare il viceministro Antonello Giacomelli, che ha la delega
alle Comunicazioni, quindi anche alla Rai.
il Fatto Quotidiano
A
ncora record
di disoccupati:
salgono al 12,6%
commentato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Il segretario della Cgil Susanna Camusso frena: Affermare che siamo alla ripresa, eccessivo. Secondo la societ di ricerche Nomisma, dietro la buona notizia di un incremento degli occupati si nasconde" una cattiva sorpresa, e cio che
con questi numeri la produttivit in calo, sostiene il capo economista Sergio de Nardis.
Lo sciopero generale ha un
valore simbolico o politico?
Giorgio Airaudo:
Serve ancora uno sciopero generale come quello della Fiom? Ansa
Le imprese private, se ci fossero degli scioperi reali avrebbero dei danni, come ovvio.
In una situazione come questa,
poi, se si aggiunge la difficolt
a programmare la produzione
Massimo Mucchetti, Pd
SALVARE
IL SETTORE
La vendita
agli stranieri
non ha portato bene
n a Piombino
n a Terni. Per lIlva
c molto interesse
ma non offerte vere
per usarlo in loco e nelle acciaierie Nord, ma anche a Taranto ove fosse richiesto. Il
commissario Piero Gnudi vorrebbe pure la Cassa depositi e
prestiti a fianco del compratore estero dell'Ilva. Qualcosa
verr chiesto anche per Piombino e, credo, anche a Terni.
Sconti sulle bollette elettriche e
del gas. Partecipazioni del
Fondo strategico.
Ma non possiamo affidarci agli
investitori stranieri che sembrano tanti e interessati?
10
CONTROCORRENTE
R
oma, il prefetto
a Marino: annullare
nozze omosessuali
il Fatto Quotidiano
Pugni e solitudine,
il prezzo per dirsi gay
nella piccola Italia
DA NORD A SUD, STORIE DI CHI NON HA NASCOSTO LA PROPRIA
OMOSESSUALIT: DALLE AGGRESSIONI AL GELO DELLE FAMIGLIE
di Beatrice Borromeo
Camilla, il messaggio
in un video
anche perch avevo gi provato a farle capire come sono eppure non aveva mai voluto
ascoltarmi. E poi, non volevo
litigare con lei. Allora le ho inviato un video in cui le dicevo
tutto. Era un messaggio pieno
damore, per lei e per me stessa.
Allinizio lha presa molto male, mi ha scritto un sms: Cazzo,
lo sai benissimo che non lo voglio sapere. Era davvero necessario dirmelo?. Ho avuto a
lungo la tentazione di tagliarla
fuori dalla mia vita. Ora va meglio, mi sento libera e sono innamorata. Ma ancora non capisco perch proprio mia madre mi faccia soffrire per una
cosa che non ho scelto.
Armando, quei pugni
presi a scuola
CONFESSIONE IN DIRETTA TV
Matteo Pegoraro: Feci outing durante
Annozero, Mastella se ne and. Non lo sapevano
neppure i miei genitori, ma fu bellissimo
preso a pugni nel bagno. Sono
andato dal preside col naso che
sanguinava e lui mi ha consigliato di togliere gli anelli e di
non girare con una borsa. Mia
madre mi sta molto vicina, ma
mio padre non ne vuole sapere.
Quando dico che esco con un
ragazzo, risponde sempre la
stessa cosa: Salutami la tua
amica.
Matteo Pegoraro, coming out
in diretta
il momento pi difficile.
Alberto, lo psichiatra
e il terrore
detto a mia madre: Vado in vacanza col mio ragazzo. Lei non
ha fatto una piega.
Giacomo: Ma io proprio
non ci riesco
OLTRECONFINE
di Caterina
Soffici
Londra
nuotatore australiano Ian Thorpe, 5 ori olimpici, che ha trovato il coraggio dopo aver negato perfino nella sua autobiografia. O del tuffatore olimpico britannico Tom Daley, che ha
mandato il suo messaggio via Youtube. O di
Peter Thiel (fondatore di PayPal), Chris Huges
(cofondatore di Facebook), Megan Smith (ex
vicepresidente di Google). Loro sono l1 per
cento dei fighi che si possono permettere di
essere gay e di vantarsene. E poi c il restante
99 per cento.
LEGGENDO la lettera di Cook, si sar sentito
A TESTA
ALTA
Da sopra:
lattrice
Jodie Foster,
il nuotatore
australiano
Ian Thorpe
e il tuffatore
britannico
Tom Daley
Ansa
PROCESSO TRATTATIVA
il Fatto Quotidiano
11
Il testo della deposizione del presidente Napolitano davanti ai giudici di Palermo che devono
giudicare lesistenza di un patto scellerato tra Cosa Nostra e le istituzioni nella stagione delle stragi
LA VERIT DI RE GIORGIO
IL RICATTO DELLE BOMBE
Pubblichiamo stralci della trascrizione della
deposizione di Giorgio Napolitano nel processo sulla
trattativa Stato-mafia, resa al Quirinale il 28
ottobre.
G
mia conoscenza.
dare trasparenza sulla base di motivazioni leggibili alle mie decisioni e in questo caso ho ritenuto
di dovere e potere dare pubblicit, purtroppo senza interpellare in proposito il dottor DAmbrosio,
alla sua lettera e alla mia risposta.
(...)
Pm Teresi: Signor presidente, scritto nella lettera, tra le altre cose: Lei sa che di ci ho scritto
anche di recente, su richiesta di Maria Falcone, e
sa che in quelle poche pagine non ho esitato a fare
cenno a episodi del periodo 1989-1993, che mi
preoccupano e fanno riflettere. Che mi hanno
portato a enucleare ipotesi, solo ipotesi, di cui ho
detto anche ad altri, quasi preso anche dal vivo
timore di essere stato allora considerato solo un
ingenuo e utile scriba di cose utili a fungere da
scudo per indicibili accordi. Signor presidente,
lei questo contributo nella bozza informale che le
diede il consigliere DAmbrosio, lo lesse prima
della effettiva pubblicazione del libro della signora Falcone?
12
IL PROCESSO
LA TRATTATIVA STATO-MAFIA
Secondo la Procura di Palermo allinizio degli
anni Novanta lo Stato tratt con la mafia (nella
foto Tot Riina) con lobiettivo di far cessare la
strategia stragista, concedendo in cambio lattenuazione del carcere duro (articolo 41 bis).
Segue da pagina 11
lui dice: qualcuno quindi lo sapeva. Altra cosa per cui esprime con grande forza, in contatto con quello che ho appena
accennato e riassunto in queste
righe: nessuno mi convincer
mai che altri non sapessero che da quel sabato i
viaggi a Palermo si sarebbero diradati. E poi, con
eguale quasi drammaticit, egli parla della possibilit, che ad un dato momento sembr reale, in
contrasto con prese di posizione precedenti, di
veder nominato a Procuratore antimafia precisamente il dottor Giovanni Falcone. E quindi lui
scrive e quello effettivamente era per lui un dato di
grande sofferenza. Ogni volta che ripenso a quei
giorni mi chiedo se Giovanni non fu ucciso anche
per quello che aveva voluto che scrivessimo, nella
consapevolezza che la mafia costituiva un fenomeno criminale pericoloso per la tenuta stessa
dellordinamento democratico e addirittura ogni
tanto mi chiedo... Per dire che era un uomo che
nel suo scrupolo si interrogava molto anche su
quello che aveva vissuto. Mi chiedo se ad affrettare la sua morte non siano state anche le notizie
secondo le quali alla fine, e pur tra mille dubbi e
perplessit, il Consiglio superiore si stava orientando per conferire a Falcone lincarico di Procuratore nazionale. Bisognava bloccarlo. Quindi
emergono elementi inquietanti sotto forma di autointerrogativi e di dubbi. E di ci parlai, mi scrive
nella lettera di dimissioni, di ci ho parlato nella
lettera due mesi prima, per in questa lettera accenni agli indicibili accordi non ci sono. Non ci
sono, come probabilmente non si troverebbero
nemmeno nelle due deposizioni rese dal dottor
DAmbrosio per iniziativa della Procura di Palermo. Cio noi abbiamo questa sequenza. Se non
sbaglio il presidente gentilmente mi corregger,
marzo e maggio deposizioni a Palermo da parte...
(...) Aprile stesura dellarticolo per il libro della
Falcone, poi a giugno arriva la lettera di dimissioni. Io direi che la differenza sostanziale rispetto allarticolo scritto, perch in quella lettera
cera un dato di vera e propria esasperazione, era
un uomo profondamente scosso, amareggiato
perch vedeva mettere in dubbio la sua lealt di
servitore dello Stato. Era una lettera di uomo
sconvolto, scritta dimpulso, con lobiettivo di dimettersi e per sapendo che oramai era dentro un
certo tipo di movimento di opinione, chiamiamolo cos, o comunque di campagna giornalistica
che lo stava ferendo a morte.
Pm Teresi: E quindi ci posto credo che sia a questo punto indispensabile chiederle, signor Presidente, se il consigliere DAmbrosio le parl mai di
questi suoi tormenti, di questa origine, delle cause
del suo vivo timore di essere stato allora considerato quello scriba di cui...
Napolitano: Assolutamente mai.
Pm Teresi: E quindi lei, a prescindere da ci che il
consigliere le comunic in quel periodo che va
dalla lettera e poi purtroppo a quanto accaduto
al consigliere DAmbrosio, lei ha percepito, ha
mai avuto sentore, in questo periodo di tempo, di
queste inquietudini del consigliere DAmbrosio
per quelle attivit del periodo 89-93?
Napolitano: No, io ho, come ho detto, constatato
de visu il suo profondissimo stato di ansiet e anche di indignazione, perch un uomo che aveva
dedicato tutta la sua vita al servizio dello Stato, che
si era con grande entusiasmo dedicato alla funzione di scriba per... Chiamandola, cos lui stesso
molto modestamente, per tradurre nel vero e proprio sottosistema antimafia di norme giuridiche
le intuizioni e le direttive di Falcone. Un uomo che
aveva, anche prima di assumere quel ruolo con
Falcone, ma quando esercitava presso la Procura
di Roma le funzioni di indagini che ho ricordato,
aveva subito minacce gravissime. Io lo dico con
un certo impaccio perch anche di questo non mi
fece mai parola. Era un uomo di straordinario riserbo, ma lui aveva ricevuto, anzi la sua famiglia
aveva ricevuto minacce circostanziate di morte
per una sua bambina. E questo fatto determin,
ma non voglio andare oltre, diciamo per esigenze
che comprenderete, di rispetto delle persone, aveva determinato effetti traumatici allinterno della
sua famiglia che duravano ancora quando era con
me.
Pm Teresi: Signor presidente, subito dopo avere
ricevuto quella lettera del 18 di giugno, lei ha ricevuto, ha avuto in merito una interlocuzione con
il dottore DAmbrosio? Cio, aveste una interlo-
QUELLA NOTTE
CHE CIAMPI
SCOPR IL GOLPE
cuzione diretta proprio su questo tema cos centrale e cos dilaniante?
Napolitano:Ripeto, io mi congratulai vivamente
con lui per la densit, la ricchezza di elementi conoscitivi e di osservazioni di quel testo scritto per
il libro curato dalla signora Falcone, ma non ebbi
con lui discussioni sul passato. Era un po una regola non scritta, noi dovevamo guardare alle nostre responsabilit giorno per giorno con uno
sguardo al futuro piuttosto che al passato. E passarono, trascorsero daltronde non molte ore da
quando io ricevetti la lettera e successivamente lo
convocai per dire che non potevo accettare le dimissioni e per indurlo ad una riflessione pi pacata, come daltronde si pu leggere nella mia lettera del giorno 19, il giorno dopo quella sua di
dimissioni. Ma non abbiamo mai avuto dei pour
parler. A parte diciamo il principio di riservatezza
dei colloqui del Presidente, ma vorrei pregare la
Corte e voi tutti di comprendere che da un lato io
sono tenuto e fermamente convinto che si debbano rispettare le prerogative del Capo dello Stato
cos come sono sancite dalla Costituzione repub-
Non ebbi
con DAmbrosio
discussioni sul passato.
Era un po una regola
non scritta, noi dovevamo
guardare alle nostre
responsabilit giorno per
giorno con uno sguardo
al futuro piuttosto
che al passato
il Fatto Quotidiano
13
I gruppi parlamentari
pi forti non avevano
dubbi sul 41-bis. Poi la questione fu sollevata dinanzi alla Corte costituzionale e sappiamo
che la sentenza che conferm
la legittimit di quella norma,
pur tuttavia, circond questa
conferma di alcune
raccomandazioni
da farsi era competenza esclusiva del governo, come dire. Il Parlamento poteva essere il luogo di
dibattito, di interpretazione dei fatti e anche di
convalida di decisioni del governo, ma diciamo il
fulcro della responsabilit era senza alcun dubbio
il governo e non a caso il black out lavevano fatto
i presunti eversori, lavevano fatto a Palazzo Chigi
o non a Palazzo Montecitorio, n a Palazzo Madama. (...)
Pm Di Matteo: Questo timore, questa percezione
che lei pocanzi ha spiegato in maniera cos chiara
Il mio predecessore
cit come particolarmente inquietante
quellepisodio notturno.
Il fulcro della responsabilit era
senza alcun dubbio il governo
e non a caso il black out fu fatto
dai presunti eversori a Palazzo
Chigi e non Montecitorio
o a Palazzo Madama
ed esaustiva, cio che si trattasse di una vicenda
unitaria portata avanti sostanzialmente dallala
corleonese della mafia per costringere in qualche
modo lo Stato a agire diversamente da come aveva
agito forse fino a quel momento, su questa vicenda lei personalmente ebbe modo di confrontarsi
con lallora presidente della Repubblica, onorevole Scalfaro?
Napolitano: Ma credo di s, perch avevamo un
rapporto abbastanza intenso, un po sempre in
coppia, e il collega Spadolini, in alcuni momenti
difficili o significativi fummo anche invitati dal
presidente Scalfaro a dare notizia di una riunione
di questa sorta di triade istituzionale, e quindi di
sicuro si parl anche di questo, ma il tenore di
quella conversazione, o meglio i contenuti specifici di quella conversazione del 93 non li potrei
ricordare.
Pm Di Matteo: giusto ritenere, sulla base di quello che lei ha detto, che comunque il susseguirsi di
questi attentati provoc una fibrillazione istituzionale molto rilevante?
Napolitano: Certamente, quando il presidente del
Consiglio, il capo del governo dice abbiamo rischiato un Colpo di Stato, se non c allora fibrillazione vuol dire che il corpo non risponde a nessuno stimolo.
Pm Di Matteo: Presidente, pochi giorni dopo il 10
agosto del 1993, un alto funzionario della Dia, mi
pare allora vicepresidente della Direzione investigativa antimafia, il dottor Gianni De Gennaro,
invi al ministro dellInterno Mancino, che slo
trasmise al presidente della Commissione antimafia Violante, un appunto riservato concernente le stragi consumate a Roma e Milano. Le vogliamo chiedere, presidente, il ministro Mancino,
il presidente Violante, o eventualmente altri, la
misero a conoscenza del contenuto di questa nota
riservata del vicecapo della Dia?
Napolitano: Non ricordo, signor presidente. i permetto di osservare che ci stiamo allontanando di
molti chilometri dal luogo, diciamo, della originaria sollecitazione di una mia testimonianza.
Continua a pagina 14
14
LA CONTROPARTITA
IL GIORNO PI LUNGO
Era Scalfaro
che incontrava
i cappellani
delle carceri
intervento della Polizia di Stato, che molto discretamente per le copriranno le spalle. (...)
poi davvero un po supponendo Pm Di Matteo: E quindi mi pare di avere capito con
che io abbia una memoria che il presidente Scalfaro ci fu una interlocuzione diretta
farebbe impallidire Pico della da parte sua?
Mirandola ricordare ogni ele- Napolitano: Anche da parte di Spadolini cera una
mento, se mi fu data quella nota, interlocuzione diretta con il presidente Scalfaro. La
come reagirono Tizio e Caio, concezione di Scalfaro, che noi condividevamo,
che accanto a una istituzione monocratica di vertice
francamente non credo di poter rispondere.
Pm Di Matteo: Signor presidente, lei in quel periodo quale il presidente della Repubblica, le altre due
(...) venne reso edotto in qualsiasi modo di note in- istituzioni rappresentative del sistema democratico,
formative del Servizio segreto militare che paven- cio i due rami del Parlamento, avessero una qualtavano un attentato nei suoi confronti (...) e/o nei che responsabilit comune di presiedere agli interessi fondamentali del Paese. Naturalmente posso
confronti del presidente del Senato Spadolini?
dire con molta semplicit, e
Napolitano: Io fui inforcredo che valga anche per il
mato, senza vedere carte,
compianto Spadolini, che
senza sapere di note del SiLallora
io accolsi questa notizia con
smi o di chicchessia, fui inassoluta imperturbabilit,
formato che cerano voci,
presidente
perch avevo gi vissuto
erano state raccolte da
tutti gli anni della stagione
confidenti notizie circa un
del terrorismo in cui di mipossibile attentato alla mia
aveva un rapporto
nacce ne fioccavano da tutte
persona o a quella del Sele parti e purtroppo non
natore Spadolini. Poi si
privilegiato con orgafioccavano solo minacce,
chiar che la sequenza
ma anche pallottole anche a
avrebbe dovuto essere, senizzazioni cattoliche
esponenti politici e a espocondo queste anticipazionenti sindacali, eccetera.
ni, di una fonte poi a un
di assistenza ai detenuti Come dire, un po per nadato momento chiamata
tura e un poper fredda consotto-fonte, ma non sono
siderazione politica, non ci
uno specialista del line quello era, diciamo
scomponemmo minimaguaggio dei Servizi, supmente, anche perch abbiapongo che pi o meno sia
cos, un campo di
mo sempre considerato che
la stessa cosa, che avrebbe
il servire il Paese, e voi madovuto esserci prima un
relazioni strettamente
gistrati lo sapete meglio di
attentato stragista con il
chiunque altro, significa
maggior numero possibile
personali, no?
anche mettere a rischio ipodi vittime e a seguire si sarebbe dovuto colpire un
rappresentante delle istiSEGUE DALLA PRIMA
tuzioni politiche. Ne fui informato, adesso spiego un
po meglio, perch in quellestate del 1993 io feci una
di Marco Travaglio
brevissima vacanza, come da molti anni, nellisola di
Stromboli. Naturalmente ne era informata la polizia
come pu Conso dire che fece tutto da
che predisponeva delle misure di protezione, io possolo? E Mancino ripetere che lui, il miso solo ricordare, ho una testimonianza di chi era
nistro dellInterno, non ne seppe nulla?
allora capo della mia segreteria alla Camera dei deNapolitano racconta poi il progetto di attenputati, che io formalmente rifiutai un rafforzamentato ai suoi danni svelato dal Sismi nellagosto
to della scorta (...). Per avevo anche messo in pro93: Fui informato, senza vedere carte, senza
gramma una visita che in parte aveva un obiettivo
sapere di note del Sismi o di chicchessia, che
politico, e dir subito quale, in parte era anche una
cerano voci, erano state raccolte da confivisita puramente culturale per qualche giorno a Padenti notizie circa un possibile attentato alla
rigi, nella seconda met di agosto. E io in effetti partii
mia persona o a quella del Senatore Spado(...) con mia moglie il 24 agosto 1993 con volo di
lini... Avrebbe dovuto esserci prima un atlinea per Parigi e che a Parigi, il 27 agosto, e se ne
tentato stragista con il maggior numero posdiede notizia pubblica, esiste una notizia di agenzia,
sibile di vittime e a seguire si sarebbe dovuto
incontrai il presidente dellAssemblea nazionale
colpire un rappresentante delle istituzioni pofrancese Philippe Sguin che era venuto in visita a
litiche... Il 24 agosto io fui richiesto di un
Roma e con il quale avevamo avuto uno scambio
colloquio dal capo della Polizia, prefetto Pamolto cordiale (...). Il giorno prima della mia parrisi, il quale molto gentilmente mi inform
tenza, che avvenne appunto il 24 di agosto, io fui
che cera questa notizia... Sono contento se
richiesto di un colloquio dal capo della polizia, prequesta informazione che effettivamente del
fetto Parisi, il quale molto gentilmente mi inform
tutto nuova e personale possa essere di qualche cera questa notizia, che i Servizi la considerache interesse per la Corte e per le parti. Poi
vano una notizia da prendere naturalmente con
molta cautela, ma non palesemente incredibile. E mi
precisa: Ebbi questa comunicazione dal capo
disse per il carattere di consistenza o gravit di quenella Polizia e non avevo dubbi che la facesse...
sta fonte tale che io non le chiedo di annullare il
a nome del ministero dellInterno... che in
viaggio a Parigi, io le chiedo soltanto di predisporsi
quel momento era Mancino, ma certamente
allavere una particolare vigilanza perch laccomsapeva benissimo... o aveva addirittura aupagneranno a Parigi... Laccompagneranno, cio,
torizzato lui Parisi a venire da me per parche si troveranno negli stessi giorni a Parigi, in allarmene. E allora perch Napolitano non ne
bergo diverso dal suo, alcuni Nocs, gli agenti, come
aveva mai parlato prima, sapendo che su quel
voi sapete, il nucleo degli agenti speciali di pronto
ricatto i pm di Palermo indagano da anni? E
perch lha taciuto persino Mancino, che pure
segue da pagina 13
tesi di sacrificio della propria vita e guai a farsi condizionare da reazioni di timore o di allarme personali. Altra cosa che ci siano ragioni di allarme per
le istituzioni (...)
Pm Di Matteo: Ha mai avuto possibilit di confrontarsi o di ascoltare il presidente Scalfaro sulla
situazione delle carceri?
Napolitano: No, mai, no, mai, intanto perch il presidente Scalfaro, come poi apparso anche in ricostruzioni pi o meno recenti dei fatti, aveva un
rapporto privilegiato con organizzazioni cattoliche
di assistenza ai detenuti e quello era diciamo un
campo di relazioni sue e strettamente personali, no?
E quindi non ne abbiamo mai parlato di ci. Poi
cera il capo del Dap, che doveva rispondere al ministro della Giustizia, e il ministro della Giustizia
eventualmente informare il presidente della Repubblica, ma di questo non ne abbiamo mai discusso
insieme noi tre. Noi tre facevamo ogni tanto qualche
comunicato che riguardava per esempio liter della
legge elettorale o liter della riforma costituzionale
ma non la materia cos specifica del trattamento dei
detenuti in carcere o della particolare condizione
fatta ai detenuti mafiosi.
(...)
Avvocato Massimo Krogh: Sono difensore di Nicola
Mancino. Ho capito che non ci fu un colloquio sulla
lettera con D'Ambrosio. A questo riguardo quindi le
chiedo: corretto ritenere che la frase utile scriba
nei suoi contatti personali con il D'Ambrosio rimasta solo una ipotesi?
Napolitano: Certamente, non ha con me mai aggiunto parola dopo, n aveva anticipato parola prima. Il suo rinvio nella lettera allarticolo che scrisse
per il libro curato da Maria Falcone, a giudizio di noi
tutti, per quanto ho capito, non dava elementi su
quel punto l, che compare quindi solo nella sua lettera di dimissioni.
Ha mai avuto notizie specifiche di rapporti tra Servizi segreti e Cosa Nostra?
Napolitano: Non ruber il mestiere alla Procura, alla
pubblica accusa avventurandomi in temi come
quello dei rapporti tra Servizi segreti...
Avv. Cianferoni: Perch si parla di colpo di Stato?
Napolitano:(...) Naturalmente in questa materia si
sono scritti libri importanti (...) , le tecniche del Colpo di Stato di solito comprendono la interruzione
delle comunicazioni (...), quindi era un ingrediente
classico di colpo di Stato. In questo senso quello che
stava accadendo poteva indurre a parlare di tentativo o di rischio di Colpo di Stato.
Avv. Cianferoni: Ha parlato con Emanuele Macaluso mai di
questi problemi?
Napolitano: Di questi problemi specificamente non
so... Con il Senatore Macaluso parlo da una vita. ...)
Ma di questa vicenda non ricordo di avergli parlato.
a cura di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza
ALTRI MONDI
il Fatto Quotidiano
Pianeta terra
Lultimo dittatore-dinosauro
e la vendetta di Sankara
Curzi
er Blaise Compaor,
63 anni, presidente-dittatore del Burkina Faso da oltre
27 anni, il nome Sankara rappresenta una vera e propria
maledizione. Dal lontano ottobre 1987 ha guidato l'ex Alto
Volta, uno dei Paesi pi disastrati al mondo, dovendo convivere con l'ingombrante fantasma di Thomas Sankara. Da
amico per la pelle e braccio destro del capo rivoluzionario
il Che Guevara africano a
presunto traditore e primo cospiratore. Oggi, a meno di due
settimane
dall'anniversario
della morte di Thomas, un altro Sankara si frappone sul
cammino politico di Compaor. Bnwend Sankara (nessuna parentela, ma pezzo importante del Comitato di difesa della rivoluzione creato da
Thomas Sankara nel 1984)
guida l'opposizione nel periodo pi duro per il Burkina Faso dai tempi di Thomas Sankara.
SI TORNA A PARLARE di golpe di Stato dopo decenni di
paralizzante normalit, dove il
presidente Compaor ha guidato il Paese dal suo splendido
isolamento, confinandolo in
fondo a tutte le classifiche internazionali. Allipotesi del
quinto mandato, attraverso
l'ennesimo ritocco alla Costituzione, la gente burkinab,
nota per la sua mitezza, ha detto basta. La capitale del Burkina, Ouagadougou, l'epicentro di scontri sanguinosi
che hanno gi provocato una
trentina di vittime e centinaia
di feriti.
La rivolta si scatenata nel
cuore della citt una distesa
piatta e desolante piena di bidonville e abitata da oltre un
milione di persone lungo
l'arteria principale, avenue
Kwame Nkrumah (storico lea-
15
di Pierfrancesco
FRATELLI IN ARMI
Nel 1987 il leader ora
inviso trad il Che
africanoche voleva far
dimenticare il passato
coloniale. Adesso un
omonimo lo ha cacciato
TURCHIA 80 Peshmerga
fanno i portoghesi
n viaggio lungo, stressante, di quasi 24 ore lunU
go le tortuose strade del sud della Turchia. Poi
lagognata cena, in un ristorante appena fuori Sanliurfa, sosta necessaria prima di raggiungere Kobane, la citt assediata dai jihadisti dello Stato islamico (Is), e combattere al fianco dei fratelli curdi
siriani. Ma il ristoratore grida Al ladro, perch nessuno degli 80 Peshmerga affamati ha pagato il contro. Eppure, il ristoratore - come riporta il sito del
quotidiano turco Hurriyet - non cera andato leggero
con il cibo, malgrado le tradizioni dei Peshmerga,
che per loccasione hanno assaggiato tutte le specialit locali, compresa la zuppa, i fagioli, il riso e il
kebab. Per un totale di 1.040 lire turche (circa 360
euro). Uno dei proprietari del ristorante ha poi precisato che il conto stato saldato da funzionari turchi
che accompagnavano il convoglio diretto a Kobane:
Ho controllato oggi e il pagamento arrivato.
Gli scontri a Ouagadougou. Sopra, Blaise Compaor, 63 anni; a destra, Thmas Sankara, ucciso nel 1987 Ansa/LaPresse
SPAZIO MORTALE
to di Mojave, in California. C
chi dice di aver visto lesplosione in cielo, ma a quellaltezza
improbabile. Si trattava dei resti
di un esperimento tra business e
e sperimentazione tecnologica
che finito in tragedia. Lo shuttle stava effettuando dei test di
volo quando qualcosa andato
storto. Il bilancio di un morto
e di un ferito, si tratta dei due
piloti. Uno di loro riuscito a
lanciarsi fuori dallabitacolo
con il paracadute. La societ ha
inizialmente parlato di una seria anomalia che si chiarita
poco a poco. I velivoli appartengono al miliardario britannico
Richard Branson; si tratta di
mezzi che velocissimi che volano anche oltre latmosfera terrestre. Sir Branson, proprietario del Virgin group, ha dato la
16
LURNA DI OBAMA
Pianeta terra
di Giampiero Gramaglia
il Fatto Quotidiano
CAPITOL HILL
dente, molti non lo vogliono accanto sul palco: i candidati democratici temono il contagio
della sua bassa popolarit. A un
comizio in Maryland, per sostenere il candidato governatore
democratico Anthony Brown,
una parte del pubblico se n andata prima che Obama finisse di
parlare, in segno di disappunto.
Cos, il peso della campagna
pi sulla moglie, Michelle, che
su di lui: carisma e grinta, Michelle, in un video, sprona gli
elettori democratici a essere affamati, a meritarsi un con-
FIRST LADY
Il leader della Casa
Bianca lascia la piazza
alla moglie Michelle.
Da marted parte
la lunga corsa alle
Presidenziali del 2016
VISIONI OPPOSTE
didati repubblicani stato marcato, soprattutto negli Stati in bilico nella corsa al Senato. Gli ultimi dati della Federal Election
Commission indicano che, l, fino
a giugno i democratici facevano
la parte del leone nei cosiddetti
business Pac, comitati per l'azione politica finanziati dai
grandi gruppi, raccogliendo oltre il 6o% delle donazioni. Da luglio a settembre, la loro percentuale
scesa al 42%, mentre le risorse versate ai candidati repubblicani
sono salite al 58%. C' poi la convinzione spiegano sulla K Street, la
via dei lobbisti - che in questa fase un Congresso in mano ai repubblicani sia meno rischioso. Anche se c il pericolo di bracci di
ferro elettorali tra il Congresso e lAmministrazione sui bilanci federali dei prossimi due anni: tagli contro debito, il solito contrasto
sulla spesa pubblica.
POLITICA ESTERA, TENTENNA E PUGNO SUL TAVOLO. Stavolta
la politica estera ha pi peso del solito sul voto di Mid term: il presidente tentenna non convince nel rapporto con Russia e Cina, ma
soprattutto nella guerra al terrorismo e nello scontro col sedicente
Stato islamico. Un Congresso tutto repubblicano solleciterebbe
il Fatto Quotidiano
LURNA DI OBAMA
17
LOREM IPSUM
dolor sit amet,
consectetur
adipiscing elit. Cras
non euismod ligula.
Sed ut magna vitae
Cras non euismod
@ggramaglia
New York
DINASTIA
La ex segretario
di Stato appoggiata
dal marito inizier
la prossima settimana
la scalata al partito
verso la presidenza
vedere al fianco della Grimes
nei giorni scorsi mentre Hillary, decisamente in modalit
prove per la presidenza, sar
con la candidata durante questo weekend. Anche Pat Roberts, il senatore repubblicano del
Kansas, uno stato da sempre
rosso, ha provato a bloccare la
rimonta (inaspettata) del suo
rivale, rimproverandogli i suoi
legami con il presidente. Un
elemento che, per, non ha impedito allindipendente Greg
Orman di spiazzare le aspettative di tutti piazzandosi alla te-
Anche i referendum
su cannabis e aborto
passi avanti di questi anni, la nuova frontiera dei diritti civili potrebbe conoscere una battuta darresto, se non fare un passo indietro, se il Congresso sar repubblicano. Tanto pi che la comunit
omosessuale un serbatoio di voti democratico: scontentandola, i
conservatori non ci perdono nulla e soddisfano la loro base.
G.G.
LE MID TERM ELECTIONS, elezioni di met mandato, si svolgono, come da regolamento, il primo marted di novembre. Si
vota per rinnovare tutti 435 seggi della Camera e un terzo (33)
dei seggi del Senato. E per scegliere i governatori di 36 dei 50
stati americani. Il sistema di voto quasi ovunque maggioritario. Secondo un sondaggio congiunto di Nbc e Wall Street
Journal il 52% degli americani vorrebbe un Congresso in mano
ai Repubblicani, incluso il Senato oltre alla Camera dove ha un
netto vantaggio. Al contrario solo il 41% preferirebbe una vittoria dei Democratici. Ma si vota anche per alcuni referendum.
In Oregon, Alaska e nel distretto di Columbia, gli elettori potranno decidere se legalizzare luso ricreativo della marijuana.
Anche in Florida si voter sulla cannabis, ma sulla sua legalizzazione per uso medico. In tre stati americani si voter per
modificare le costituzioni statali sul diritto alla vita e allaborto.
Mentre in Nord Dakota gli elettori saranno chiamati a introdurre
nella Costituzione una tutela del diritto inalienabile alla vita fin
dal suo concepimento. A tal proposito in Colorado si decider se
estendere la personalit degli esseri umani anche ai non nati,
estendo le tutele legali ai feti. In Tennessee gli elettori voteranno
sulleliminazione dalla propria Costituzione, di ogni riferimento
a un diritto allaborto. Mentre la Columbia, oltre alle questioni
legate alla marijuana, decider in tema di controllo delle armi.
I PROTAGONISTI
IN CORSA, per la carica di Commissioner in Texas un altro nome famoso e cio George P.
Bush, nipote di W. e figlio di Jeb
18
il Fatto Quotidiano
SECONDO
TEMPO
SPETTACOLI.SPORT.IDEE
di Luca Pisapia
na volta era il derby del Sole, buonumore e tifoserie gemellate. Oggi una
partita cupa, livida e blindata, con un
ingente spiegamento di forze dellordine intorno allo stadio pi di mille
agenti sul campo e la tristezza di vedere i soli tifosi di casa allinterno, per
la decisione del Comitato di Analisi
per la Sicurezza delle Manifestazioni
Sportive di vietare la vendita di biglietti agli ospiti.
bene mettere in chiaro che ogni allarmismo inutile e controproducente. E che oggi, probabilmente, non accadr nulla, nonostante qualcuno cerchi di specularci sopra, convinzione
prima ancora che speranza degli addetti ai lavori. certo per che non sar
una festa questo Napoli-Roma in programma alle 15 al San Paolo, la prima
volta che le due squadre sincontrano,
sei mesi dopo la sanguinosa finale di
Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina,
153 giorni dopo la morte del tifoso partenopeo Ciro Esposito, colpito sulla
tutto, precauzioni
PER QUESTO, invece che
soffermarsi sulle assenze
massime per il viaggio
in difesa della Roma
e lalloggio degli ospiti
(rientra Maicon, ma con
Castan e Astori fuori in
dubbio anche Manolas)
o sui cambi del Napoli (Insigne per bella opportunit per dimostrare riMertens e Jorginho per Lopez) i due spetto. Dobbiamo essere desempio,
allenatori hanno entrambi auspicato spesso non semplice ma per noi un
distensione. I nostri tifosi sanno che dovere. Dobbiamo lottare in tutti i mol'atmosfera di sabato contro la Roma di per rendere gli stadi sicuri: il calcio
deve essere in nome della sportivit, non deve essere una guerra, ha detto
onoriamo Ciro Esposito, ha detto Ra- Rudi Garcia. Che sia una festa di puro
fa Benitez. Il bello del calcio che sia- sport, le parole di Francesco Totti.
mo tutti uniti da una stessa passione. Per quel che riguarda la giornata odierDomani e la gara di ritorno sono una na, la Questura di Napoli non ha pre-
QUI NAPOLI
QUI ROMA
Bambini in tribuna
per neutralizzare lodio
l sentimento prevalente a
I
Napoli lamarezza, con
larrivo in citt della Roma ine-
di Tommaso Rodano
dalle due squadre, spero che dallo stadio resti fuori la violenza
ed entri lamore, ha detto Antonella Leardi, mamma di Ciro,
prima di invitare Totti a visitare
la tomba del figlio. In citt c un
po malumore per la decisione
della Roma di viaggiare blinda-
Roma la vigilia di un
A
evento che non un evento. Lo stadio chiuso ai tifosi
Ciro Esposito per noi una tragedia abnorme che per esula
dal mondo ultras. Argomento
chiuso. Lorenzo Contucci penalista romano, noto come
lavvocato degli ultras potrebbe aiutare a capire lumore
del tifo romanista in vista
dellincontro: C rassegnazione, dice. Ma per le leggi liberticide dello Stato. La trasferta di
oggi vietata. Punto. La repressione va avanti da 5 anni. Nelle
radio romane invece si parla
dellostilit del San Paolo, ma
solo come un elemento ambientale che rischia di condizionare
la partita. Ciro rimane sullo
sfondo. Tranne per quattro ragazzi di Roma che ieri pomeriggio sono andati a rendere onore
alla sua tomba. Lha raccontato
il tassista napoletano che li ha
accompagnati al cimitero di Secondigliano, a unemittente locale, Radio Marte: Ho ancora i
brividi, non me laspettavo.
SECONDO TEMPO
il Fatto Quotidiano
19
Silenzio, in Senato
parla di nuovo Eduardo
CELEBRAZIONI PER IL TRENTENNALE DELLA MORTE DEL GRANDE ATTORE, EX SENATORE
A VITA. E LAULA SI TRASFORMA ADDIRITTURA IN UN LUOGO PI CIVILE DEL SOLITO
di Mariateresa Totaro
Bordone
probabile che alla domanda conosci gli Who? rispondano gli Who
chi? e non per fare una battuta.
COLPA ANCHE di una carriera che
SECONDO TEMPO
il Fatto Quotidiano
IL CONFORMISTA
20
LA RISTAMPA
La riscoperta
di un capolavoro
LA TREGUA DELLURUGUAIANO BENEDETTI,
UN INTERVALLO TRA FELICIT E DESTINO
di Caterina Bonvicini
RACCONTO DI PERIFERIA
Nairobi, Africa,
rifiuti e povert
LA TREGUA
di Elisabetta Ambrosi
Mario Benedetti
Nottetempo
pagg.241
12,00
Mario Benedetti
(1920-2009) LaPresse
tro con se stesso. Invece proprio sul posto di lavoro, durante gli ultimi sei mesi, che
arriva la rivoluzione: si chiama
Avellaneda, ha ventanni e gli
fa scoprire lamore.
ALL'INIZIO
della relazione
clandestina, Santom sta in
guardia. Si rende conto che
lesperienza e il vigore sono
coetanei per pochissimo tempo e che lui si trova in quel
pochissimo tempo, che sta vivendo gli ultimi anni in cui
ancora possibile trovare il pia-
LA BIOGRAFIA
Laurearsi
con Jannacci
LINCHIESTA
Droga russa
del coccodrillo
KROKODIL
James A. Levine
Piemme
pagg. 336 17,00
LA SHOAH
Strega,
intrighi
dal vivo:
for se
troppo
Marina Achmedova
Meridiano Zero
pagg. 286 16,00
PECCATO
LARGOMENTO
Sandr Pat
Log
pagg. 182 14,90
A VOLTE anzi spesso il genio si riconosce anche solo da una frase. Nel
2005 Sandro Pat si laurea allo Iulm in Scienze e
tecnologie della comunicazione. La tesi una
biografia di Enzo Jannacci, conosciuto sei anni
prima. Jannacci ha promesso di partecipare alla
discussione. Arriva con quattro ore di ritardo. Poi,
dopo il 110 e lode, si avvicina a Pat e gli dice:
Bravo, hai fatto un ottimo lavoro. Peccato largomento. Ora proprio quella frase il titolo di
una tesi divenuta con variazioni e integrazioni
libro, con prefazione di Paolo Villaggio e testimonianze di chi Jannacci lha vissuto davvero
(Franco Cerri, Nanni Svampa, Paolo Tomelleri,
Tinin Mantegazza). La lettura stimolante e divertente. Lautore (classe 1977) non lesina aneddoti, che peraltro nella vita di Jannacci erano
puntualmente colpi di genio. Artista lunatico e
stralunato (la Luna centra quasi sempre), meritava una biografia corale che avesse per architravi affetto e rispetto: questa, appunto.
Andrea Scanzi
IL SAGGIO
Il debito pubblico
secondo Ferrero
LA TRUFFA DEL DEBITO
PUBBLICO
Paolo Ferrero
DeriveApprodi
pagg. 156 12,00
SECONDO TEMPO
il Fatto Quotidiano
21
EX SEGRETARIO
TELECOMANDO
dilaga tra le due famiglie cos cromaticamente e culturalmente opposte, ma non per razzismo che
Dan ce lha con Miguel, piuttosto
perch lo ha definito troppo flaccido sbattendolo fuori dalla sua
palestra di boxe. Ma forse i ragazzi
possono farcela, dice Dan, in fondo
lui ha cervello e lei.... ha lui.
WELCOME to the family linedita
Abbate
questo al di l della mutazione generazionale fisiologica del Pd. Resta infatti da constatare che Bersani, ben oltre e nonostante i malanni politici e
fisici delle ultime stagioni, d proprio
la sensazione della rimonta, e dunque
Gli ascolti
di gioved
ZELIG 2014
Spettatori 3,75 mln Share 15,77%
VIRUS
Spettatori 1,05 mln Share 4,67%
22
SECONDO TEMPO
il Fatto Quotidiano
BATTIBECCO
LA TRATTATIVA
La mezza verit
di Napolitano
di Antonio
Ingroia
AL QUIRINALE
La deposizione del capo
dello Stato stata
in parte unutile sorpresa,
in parte una delusione.
La verit ancora
un traguardo lontano
Ricordo che saltai sulla sedia
quando lessi per la prima volta, ero ancora pm a Palermo,
quelle terribili parole. E mi
chiedo come sia possibile che
Napolitano, che ha sempre
dichiarato di avere a cuore
laccertamento della verit
sui tragici eventi del 92-93 e
che ha riconosciuto la drammaticit di quelle parole, non
abbia avvertito lesigenza di
approfondirne il senso, non
abbia sentito il dovere etico-morale e istituzionale di
chiedere al suo pi stretto
collaboratore giuridico quale
antico segreto tanto lo tormentava? E il povero DAmbrosio era magistrato serio e
rigoroso che non avrebbe certamente formulato ipotesi se
non sulla base di solidi elementi di fatto a sua conoscenza. Possibile che Napolitano
non glielo abbia chiesto? O
c ancora il muro di gomma
delle prerogative presidenziali, spesso evocate nel corso
della sua deposizione, che gli
hanno impedito di rivelare i
dettagli di un colloquio cos
segreto?
DA CITTADINO, sono davve-
ro deluso dal presidente Napolitano. Perch avrebbe potuto finalmente dare un contributo decisivo nel faticoso
processo di ricostruzione dei
fatti e delle responsabilit,
contributo che invece mancato. E allora non posso non
ripensare agli altri segnali di
chiusura, arrivati dal Quirinale in questi anni, dal conflitto
dattribuzione nei confronti
della procura di Palermo alla
mancata segnalazione delle
indebite pressioni dellex ministro Mancino, dal tentativo
di sottrarsi alla deposizione di
marted, fino al cortocircuito
determinatosi per la mancata
partecipazione degli imputati
alludienza al Quirinale e il
conseguente rischio di nullit
dellintero processo.
Perci, se ho apprezzato lat-
Papa Francesco
e il vizio dellingerenza
di Massimo
Fini
n PAPA BERGOGLIO ha
stufato. La deve smettere di
intromettersi negli affari interni dello Stato italiano. La
settimana scorsa, a un convegno, ha dichiarato: La
carcerazione
preventiva
quando in forma abusiva
procura un anticipo della
pena, previa alla condanna
o come misura che si applica di fronte al sospetto
pi o meno fondato di un
delitto commesso, costituisce unaltra forma contemporanea di pena illecita occulta, al di l di una patina di
legalit.
Ora, per quanto si voglia dilatare il magistero della
Chiesa, non solo religioso
ma anche sociale, non pu
comprendere l'organizzazione giudiziaria di uno Stato. Sarebbe come se un ministro della Repubblica
mettesse in discussione il
dogma della verginit della
Madonna. Non sono affari
suoi. Libera Chiesa in libero Stato ha detto il conte
Camillo Benso di Cavour
che lItalia lha fondata, al
contrario dei politici attuali
che la stanno sfondando.
Il che vuol dire che la sfera
statuale e quella religiosa
devono rimanere ben separate e distinte. invece da
almeno trentanni, dall'avvento di Wojtyla, che Papi,
cardinali, vescovi e altre
sottane hanno il malvezzo
di entrare a piedi uniti nelle
questioni del nostro Stato.
Wojtyla arriv a lanciare
anatemi contro la Lega per
le sue pulsioni indipendentiste (da che pulpito vien la
predica: la Chiesa ha sempre cercato di impedire in
tutti i modi, finch ha potuto, l'unit del nostro Paese) come se un popolo fosse pi morale e spirituale se
unito invece che trino.
Finch c stata la cara, vecchia e mai troppo rimpianta
Democrazia cristiana, quella vera, dantan, queste intrusioni non erano permesse, almeno su questioni cos
prettamente statuali (aborto e divorzio sono fatti di coscienza e quindi anche religiosi). Perch i democristiani, anche quando cattolici convinti, avevano la consapevolezza di essere classe dirigente di uno Stato laico e non teocratico.
I politici di oggi invece fanno
a gara per baciare le babbucce papali, cardinalizie e
TRADIZIONE
Dallavvento di Wojtyla
in poi, Papi, cardinali,
e vescovi entrano
nelle questioni del
nostro Stato. Bergoglio
non fa eccezione
Papa Francesco LaPresse
SENTENZE
LA SEVERINO
Leccesso di decisioni
contrastanti
sta producendo
unindigestione di cavilli
e incertezza che pu fare
male alla democrazia
In queste ore, invece, gli esempi di ribaltamenti improvvisi e
rumorosi, con conseguenze
devastanti nellagone politico
non mancano, a favore o sfavore di entrambi gli schieramenti.
Lex direttore del Tg1 Augusto
Minzolini, assolto in primo
grado e santificato, rischia ora
30 mesi di galera per la condanna in appello per peculato.
Il deputato di Forza Italia, che
ha restituito i 65 mila euro
sperperati in terme, viaggi e
cene a spese della Rai ora twitta: Assolto da Corte dei conti,
in primo grado e da giudice del
lavoro, condannato a 2 anni e
sei mesi in appello. Dov la
sul caso Berlusconi che la preclusione alla candidatura prevista dalla legge Severino non
rappresenta una sanzione penale bens un effetto di natura
amministrativa perch il fine
perseguito dalla norma quello di allontanare dalla politica i
soggetti condannati, se il Consiglio di Stato (secondo grado)
ha mantenuto fermo questo
principio, rifiutandosi di riammettere i consiglieri regionali
fatti fuori dalla medesima legge, non ha molto senso un Tar
(primo grado) che sentenzi in
senso opposto. Talvolta lansia
di fare i primi della classe supera il senso di responsabilit.
Norberto Bobbio scriveva che
nello Stato liberale Lesigenza
della certezza del diritto fa s
che il giurista debba rinunciare
a ogni contributo creativo
nellinterpretazione della legge, per limitarsi semplicemente a rendere esplicito attraverso
un procedimento logico (sillogismo) ci che gi implicitamente stabilito nella legge.
E comunque a ben vedere la
colpa principale non del Tar
della Campania ma della legge
Severino, scritta davvero male.
Cesare Beccaria direbbe: Se
linterpretazione delle leggi
un male, egli evidente esserne
un altro loscurit che strascina
seco necessariamente linterpretazione.
SECONDO TEMPO
il Fatto Quotidiano
23
A DOMANDA RISPONDO
Furio Colombo
Landini il sindacalista
che vogliamo in politica
Lantico splendore
dellacciaio nostrano
Non pi
Mare Nostrum
CARO FURIO COLOMBO, stanno per
chiudere Mare Nostrum e nasce Triton,
unoperazione europea molto pi modesta e molto meno costosa, con un raggio
dazione pi piccolo. Salveranno chi sta
per arrivare. Ma gli altri?
Alessandro Capolini
Andrea
la vignetta
Cucchi morto,
ma nessuno lo ha ucciso
il Fatto Quotidiano
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Lorenzo Catania
Bonanni: la pensione,
i conti e gli incarichi
DIRITTO DI REPLICA
Start-up, ha i requisiti
ma non i contributi
Egregio Direttore,
mi sorprende che un giornale come Il Fatto abbia
dato credito a un plico,
contenente illazioni anonime nei miei confronti e
dati coperti dalle leggi sulla privacy, tra l'altro palesemente trafugati e sapientemente distorti. Mi
riservo di valutare nei
prossimi giorni gli elementi di diffamazione, sia
in sede penale sia in sede
civile, anche per tutelare
limmagine dellorganizzazione nella quale ho militato per tutta la vita. Voglio precisare che la mia
pensione netta ammonta
a 5.122 euro mensili, dopo
47 anni di regolari contributi e frutto del calcolo
sugli ultimi dieci anni di
versamenti. Questa
lunica cifra vera. Tutto il
resto sono illazioni farneticanti. certamente una
pensione in linea con
quella di chi ha ricoperto
importanti incarichi nelle
varie attivit politiche e
sindacali, soprattutto dopo 47 anni di contribuzione. Quanto alla mia ultima retribuzione del 2011,
usata da qualcuno a pretesto della campagna di
denigrazione, voglio altres precisare che essa assommava
necessariamente, come tutti i dirigenti di grandi organizzazioni, le competenze di fine mandato, arretrati ed
altri bonus una tantum
legati alla carica ed alla
funzione che ho ricoperto
negli ultimi otto anni come segretario generale
della Cisl.
Cordiali saluti
Raffaele Bonanni
Prendiamo atto delle precisazioni di Raffaele Bonanni che non smentiscono la sostanza di quanto
da noi pubblicato. Sulla rilevanza della pensione in
oggetto non abbiamo
espresso alcun giudizio.
Possono farlo tranquillamente i lettori.
s.c.
Il Fatto Quotidiano
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