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Schemi visivi di neuroanatomia by Kaeru Aoi is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commercialeNon opere derivate 2.5 Italia License.

La parte testuale di questi schemi stata interamente realizzata da Kaeru Aoi ed protetta da diritti
dautore CreativeCommons (some rights reserved) secondo le modalit BY-NC-ND (cliccare sul link per
capire cosa significa).

La maggior parte delle immagini tratta dalledizione inglese in formato PDF del terzo volume dellAtlante
di anatomia tascabile di Kahle (Kahle, Color Atlas of Human Anatomy, Vol. 3 2003 Thieme). Altre immagini
sono state recuperate tramite ricerca nel web, e sono state tutte liberamente tradotte da Kaeru Aoi in
italiano. Tutti i diritti relativi a tali immagini sono riservati ai rispettivi autori, e il loro uso commerciale non
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Il materiale viene fornito a scopo puramente divulgativo e per uso essenzialmente privato. Lautore non si
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materiale fornito.

* MIDOLLO SPINALE *
FASCI ASCENDENTI:
Funicolo antero-laterale (figura A):
A1 (A2 fibre afferenti) Fascio spinotalamico laterale
sensibilit a dolore e temperatura
impulsi esterocettivi e propriocettivi
suddivisione somatotopica: sacrali pi laterali, cervicali pi mediali
A3 (A4 fibre afferenti) Fascio spinotalamico anteriore
sensibilit tattile protopatica e alla pressione
A5 Fascio spinotettale
fibre dolorifiche dirette al tetto del mesencefalo
Funicolo posteriore (figure C, D):
C6 Fascicolo gracile
C7 Fascicolo cuneato
impulsi di sensibilit epicritica esterocettiva e
propriocettiva cosciente e non cosciente (posizione del corpo)
suddivisione somatotopica: S, L, T (fascicolo gracile) mediali;
T3-C2 (fascicolo cuneato) laterali
Funicolo laterale vie cerebellari (figura B):
B12 (B13 nucleo dorsale) Fascio spinocerebellare posteriore
impulsi propriocettivi non coscienti di origine tendinea
e articolatoria
suddivisione somatotopica
B14 Fascio spinocerebellare anteriore
impulsi esterocettivi e propriocettivi non coscienti
suddivisione somatotopica, doppia decussazione
B15 Fascio spino-olivare
impulsi propriocettivi alle olive bulbari inferiori del lato opposto
B16 Fascio vestibolospinale
impulsi propriocettivi al nucleo vestibolare
A17/B17/C17 Primi neuroni, nel ganglio spinale

FASCI DISCENDENTI (colonna bianca anteriore e laterale):


Fascio piramidale (corticospinale) (figura A):
A1 Decussazione (a livello delle piramidi bulbari)
A2 Fascio corticospinale crociato laterale
A3 Fascio corticospinale diretto anteriore
Fasci extrapiramidali (figura B):
B4 Fascio vestibolospinale
B5 Fascio reticolospinale anteriore e laterale (origine pontina)
B6 Fascio reticolospinale laterale (origine bulbare)
B7 Fascio tegmentospinale
B8 Fascio rubrospinale
B9 Fascio tettospinale
B10 Fascicolo longitudinale mediale
PIRAMIDALI: funzione tonica positiva: mantengono la tensione per tenere larto in una
determinata posizione.
EXTRAPIRAMIDALI: funzione ipotonizzante: rendono i neuroni refrattari a rispondere a
segnali stimolator.
FASCIO CORTICOSPINALE CROCIATO LATERALE: rappresentato da prolungamenti di
cellule che hanno il corpo nella corteccia telencefalica (aree motorie davanti al solco centrale degli emisferi cerebrali). S i decussa a livello delle piramidi bulbari. Le
efferenze raggiungono i motoneuroni alfa, che stimolano le fibrocellule muscolari periferiche con alta velocit di trasmissione, oppure i motoneuroni gam ma, a
conduzione dellimpulso pi lento, che stimolano le fibre contenute nei fusi neuromuscolari. Questi due tipi di neuroni si differenziano per il diametro (diametro
maggiore = maggiore velocit di conduzione). Controllano il tono della contrazione del fuso neuromuscolare.
FASCIO RUBROSPINALE: bersaglio di varie aree, non necessariamente crociato, origina dai nuclei rossi del mesencefalo.
FASCIO OLIVOSPINALE: vie extrapiramidali che originano dalle olive bulbari risultanti da un sistema extrasinaptico.
TRATTO VESTIBOLOSPINALE: i nuclei vestibolari sono presenti tra ponte e bulbo. Questi fasci sono sia sensitivi (vanno alle corna grigie posteriori), sia punto di
origine delle vie extrapiramidali (qui ndi motor). Sono fasci sia ipsilaterali che controlaterali.
FASCIO TETTOSPINALE: origina dai tubercoli quadrigemini superiori. presente essenzialmente nella colonna cervicale. Raccoglie i segnali visivi e guida i
movimenti dei muscoli estrinseci del bulbo oc ulare e del collo (oculo-cefalo giro). Questo sistema connette non solo i tubercoli quadrigemini ma anche altri nuclei
sensitivi e motor del tronco encefalico.
FASCIO CORTICOSPINALE DIRETTO ANTERIORE: non si decussa, raggiunge motoneuroni di diverso tipo (vedi f. corticospinale crociato). presente fino a
met livello toracico, e anche oltre.
FASCIO RETICOLOSPINALE: distribuito in sostanza bianca mal definita. Trasporta segnali allortosimpatico a livello toracico, al parasimpatico a livello sacrale. Ha
una funzione importante come modulat ore dellattivit sensitiva (diffusione del segnale dolorifico attraverso il bulbo): manda i segnali al midollo. Pu intervenire
direttamente tra primo e secondo neurone, e in tal caso ha effetto sul tono muscolare. Termina a livello sacrale.

* TRONCO ENCEFALICO *
1. SEZIONI A LIVELLO DEL BULBO:
1.1 Sezione a livello delle olive bulbari:

1.2 Sezione al confine con il ponte:

2. SEZIONI A LIVELLO DEL PONTE:


2.1 Sezione al confine con il bulbo:

2.2 Sezione al confine con il mesencefalo:

3. SEZIONI A LIVELLO DEL MESENCEFALO:


3.1 Sezione al confine con il ponte:

3.2 Sezione al confine con il diencefalo:

* CERVELLETTO *
ANATOMIA DI SUPERFICIE:

FILOGENESI DEL CERVELLETTO:

SUDDIVISIONE ANATOMICA E FUNZIONALE DELLE AREE CEREBELLARI:

RAPPORTO TRA CERVELLETTO, TRONCO ENCEFALICO E QUARTO VENTRICOLO:

1. Velo midollare posteriore


2. Plesso corioideo
3. Cisterna cerebellomidollare
(magna)
4. Canale centrale
5. Tubercoli quadrigemini
6. Peduncoli cerebrali
7. Velo midollare anteriore
8. Rivestimento ependimale
del ventricolo
9. Cisterna pontocerebellare
La freccia indica la direzione
del flusso di liquido cefalorachidiano attraverso il
forame di Magendie.

STRATI CELLULARI DELLA CORTECCIA CEREBELLARE:

SINAPSI TRA LE CELLULE DELLA CORTECCIA CEREBELLARE:

VIE CEREBELLARI IN INGRESSO (AFFERENZE):

Questo e il seguente schema sono vecchi e visivamente non mettono in evidenza da quale
dei peduncoli cerebellari entrano od escono i fasci. Si possono tuttavia apprezzare le varie
sinapsi, come quelle tra fasci cortico-pontini e ponto-cerebellari a livello dei peduncoli medi.
PASSAGGI DELLE VIE AFFERENTI:
Peduncolo cerebellare superiore:
via spino-cerebellare anteriore (sale fino al mesencefalo);
via reticolo-cerebellare (minor parte).

Peduncolo cerebellare medio:


via (cortico-ponto) ponto-cerebellare;
via reticolo-cerebellare (la maggior parte).

Peduncolo cerebellare inferiore:


via spino-cerebellare posteriore;
via spino-bulbo-cerebellare;
via vestibolo-cerebellare;
via olivo-cerebellare;
via reticolo-cerebellare (minor parte).

VIE CEREBELLARI IN USCITA (EFFERENZE):

PASSAGGI DELLE VIE EFFERENTI:


Peduncolo cerebellare superiore:
via dentato-talamo talamo-corticale (doppia decussazione);
emboliforme-nucleo rosso rubro-spinale (doppia decussazione, risultato =
omolaterale);
via cerebello-vestibolare (senza passare per i nuclei della base del cervelletto, solo
alcune fibre passano per il fastigio);
via fastigio-reticolare.

Peduncolo cerebellare medio:


collegamenti interemisferici cerebellari (fibre continue).

Peduncolo cerebellare inferiore:


via cerebello-olivare (olive punto di integrazione di segnali provenienti da svariate
aree).

SEZIONE SAGITTALE CHE EVIDENZIA I FASCI DISPOSTI NEI PEDUNCOLI CEREBELLARI:

* DIENCEFALO *
1. TALAMO
Tavola classica sul talamo (Netter):

Livello della sezione tratteggiata nella precedente tavola:

Rappresentazione schematica con i target dei var nuclei:

Anche qui il nucleo reticolare e la lamina midollare esterna non sono


rappresentati.

REGIONE MEDIALE DEL TALAMO:


AFFERENZE:
Nuclei mediani:
Nuclei mediali:

sistema limbico
area olfattiva della corteccia temporale
amigdala
globo pallido

EFFERENZE:
Nuclei mediali:

ritorno alla corteccia olfattiva


lobo frontale (corteccia associativa: memoria a lungo termine,
comportamento)
aree motorie e cingolo (lobo limbico)

AFFERENZE ED EFFERENZE DEI NUCLEI ANTERIORI DEL TALAMO:


sistema limbico
cingolo
paraippocampo
corpi mammillari (via mammillo-talamica)
AFFERENZE AL PULVINAR:
corpi quadrigemini superiori
lemnisco spinale (fasci spino-talamici)
RAPPORTI DEI NUCLEI LATERALE POSTERIORE E LATERALE DORSALE:
area parietale
area paraippocampale
RAPPORTI DEI NUCLEI VENTRALE ANTERIORE E VENTRALE LATERALE:
1. Rapporti tra cervelletto e corteccia
2. Controllo dell'attivit motoria del telencefalo

vie cerebello-talamo-corticali
globo pallido
corteccia parietale (sensoriale)
vie ascendenti sensoriali
vie ascendenti vestibolari
sostanza nera del mesencefalo

RAPPORTI DEI NUCLEI VPM E VPL:


Intercalati con i lemnischi:
lemnisco mediale (propriocezione cosciente, tattile discriminativa)
lemnisco spinale (dolore, tatto, pressione, temperatura)
lemnisco trigeminale
Fasci distribuiti a seconda della sensibilit trasportata nel trasporto alla corteccia
sensitiva e nella distribuzione dei nuclei talamici: "sensitivotopia".

1 e METATALAMO
CORPO GENICOLATO LATERALE (segnali visivi):
RETINA C. GEN. LAT. FASCI ARCIFORMI CORTECCIA VISIVA (OCCIPITALE)
ATTIVITA' RIFLESSA E ACCOMODAMENTO:
SEGNALE VISIVO C. GEN. LAT. CORT. VISIVA OCCIPITALE (ANALISI) AREA VISIVA
DEL FRONTALE C. GEN. LAT. (senza sostare) TETTO MESENCEFALO (nuclei
oculomotori)
CORPO GENICOLATO MEDIALE (segnali acustici):
LEMNISCO LATERALE C. GEN. MED. CORTECCIA UDITIVA (TEMPORALE)
2. SUBTALAMO
Sostanza grigia del subtalamo: nucleo subtalamico
Sostanza bianca del subtalamo: attraversata da tutti i lemnischi diretti al talamo, dai
fasci dentato-talamici, dal rubro-talamico e dai CAMPI DI FOREL.
CAMPI DI FOREL: sistema di collegamenti tra globo pallido, zona incerta, nucleo
subtalamico e talamo, regolati da putamen e caudato che agiscono sul pallido. Il circuito si
completa con afferenze ed efferenze corticali. FUNZIONE: controllo motorio inibitorio sulla
corteccia.
3. EPITALAMO

AFFERENZE DELLE ABENULE:


amigdala (grazie alla stria midollare che passa nel talamo)
ippocampo
fornice
RAPPORTI DELL'EPIFISI (GHIANDOLA PINEALE):
Afferenze:
Efferenze:

vie visive (chiasma ottico)


formazione reticolare (per poi agire a livello corticale)

4. IPOTALAMO

NUCLEI DELLIPOTALAMO:
NUCLEO MEDIALE PARAVENTRICOLARE:
sede di produzione dell'ossitocina
centro regolatore della sudorazione

(parasimpatico + sudorazione,
ortosimpatico - sudorazione)

NUCLEO PRE-OTTICO:
inotropismo negativo (riduzione frequenza cardiaca, pressione circolatoria: associato
al riposo)
NUCLEO VENTRO-MEDIALE:
controllo della saziet (livelli di glucosio in circolo)
NUCLEO POSTERIORE:
inotropismo positivo (tremore)
stimola il fattore di rilascio per l'ACTH (adrenocorticotropo) prepara l'organismo
all'azione
NUCLEO DORSO-MEDIALE:
controllo della digestione (SN vegetativo)
NUCLEO LATERALE:
controllo della fame (si attiva quando si riduce il glucosio in circolo)
NUCLEO SOPRACHIASMATICO:
fibre dal tratto ottico, rapporti con l'epitalamo
NUCLEO SOVRAOTTICO:
sede di produzione dell'ADH (riassorbimento liquidi a livello renale)
Ormoni prodotti:

ossitocina (attivit contrattile muscolatura liscia)


antidiuretico/vasopressina (ADH) (controllo livelli idrici
dell'organismo)

Recettori ipotalamici:
per i livelli di glucosio (centro della fame e della saziet)
per l'ADH
per la temperatura locale
AFFERENZE DELL'IPOTALAMO:
tetto del mesencefalo
vie olfattive
talamo
lobo frontale
ippocampo (mediante il fornice)
EFFERENZE DELL'IPOTALAMO:
talamo
lobo frontale (carattere ed emotivit)
ipofisi
stazioni parasimpatiche del tronco encefalico
formazione reticolare del tronco encefalico (sede di centri cardioregolatori e
respiratori)
sistema ortosimpatico a livello toracico

4 e IPOFISI (GHIANDOLA PITUITARIA)

Ormoni prodotti dall'ADENOIPOFISI:


tireotropo (TH) stimola lattivit tiroidea
follicolostimolante (FSH) gonadotropo
luteinizzante (LH) gonadotropo
adrenocorticotropo (ACTH) produzione di mineralcorticoidi e glucocorticoidi a livello
della corticale surrenale
somatotropo (STH) diventa ormone della crescita (GH) grazie a mediatori prodotti
dal fegato
prolattina (PRL) stimola la lattogenesi

RAPPORTI TRA IPOTALAMO E IPOFISI:


NEUROIPOFISI:
Prolungamenti dei nuclei paraventricolare e sopraottico ormoni ipotalamici immessi nel
circolo portale ipofisario
ADENOIPOFISI:
Prolungamenti dei neuroni ipotalamici fattori di rilascio/inibizione infundibolo vene
portali ipofisarie ADENOIPOFISI

* TELENCEFALO *
1. NUCLEI DELLA BASE DELLENCEFALO
Netter tav. 104A Norma basale dellencefalo con due piani di sezione:

Netter tav. 104B Rappresentazione schematica dei nuclei della base:

Sezione frontale dellencefalo:

Sezione dorsale con la parte posteriore del diencefalo in evidenza:

Rapporti tra nuclei della base, nucleo subtalamico e mesencefalo:

Rapporti tra nuclei della base, epitalamo e strutture circostanti:

2. SISTEMI DI COMUNICAZIONE AFFERENTI ED EFFERENTI


Sezioni con la sostanza bianca dellemisfero cerebrale in evidenza:

2.1 RIEPILOGO AFFERENZE AL TELENCEFALO:


I. Percorso generale delle vie sensitive ascendenti:

II. Afferenze dai nuclei anteriore e mediale del talamo:

III. Afferenze dai nuclei laterale e ventrali del talamo:

2.2 RIEPILOGO EFFERENZE DAL TELENCEFALO:


I. Vie cortico-spinali:

II. Vie cortico-cerebellari:

III.

Vie extrapiramidali:

2.3 RAPPRESENTAZIONE SCHEMATICA DI SISTEMA PIRAMIDALE E LEMNISCO MEDIALE:

3. CITOARCHITETTONICA DELLA CORTECCIA CEREBRALE


Strati cellulari della corteccia cerebrale:

Cellule dei granuli (II e IV strato)

Cellule piramidali (III e V strato)

Cellule polimorfe (o fusiformi) (VI strato)

4. AREE DEL TELENCEFALO


Aree principali del telencefalo e rispettivi lobi:

Homunculus motorio e homunculus sensitivo:

5. SISTEMA LIMBICO
Rappresentazione schematica del sistema limbico:

Schema che illustra i rapporti tra le varie regioni del sistema limbico:

Netter tav. 106A Norma basale con ippocampo e fornice in evidenza:

Netter tav. 106B Ippocampo e fornice isolati:

Netter tav. 106C Norma frontale con ippocampo e fornice in evidenza:

Afferenze ed efferenze dellippocampo:

* VASCOLARIZZAZIONE DELLENCEFALO, VENTRICOLI E MENINGI *


1. ARTERIE
Netter tav. 132A Norma basale (selezionate le arterie importanti):

Netter tav. 132B Norma basale, rapporti tra arterie e strutture encefaliche:

Netter tav. 134B Norma frontale, rapporti tra arterie e strutture encefaliche:

Territori di irrorazione delle arterie principali (in sezione mediale e laterale):

POLO OCCIPITALE

POLO FRONTALE

Netter tav. 133A Circolo del Willis (per la compensazione di eventuali occlusioni):

Netter tav. 133B Circolo del Willis con strutture annesse:

2. VENE
Netter tav. 138A Norma basale (selezionate vene e strutture importanti):

Seni venosi:

3. VENTRICOLI

4. MENINGI

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