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Casa - Residenza - Politiche Sociali - Immigrazione - Diritti -Dal 1993, il giornale di strada di Bologna fondato dai senza fissa

dimora

Il degrado della libertà


Geneticamente schierati

Degrado, legalità e illegalità, ordinanze anti


bivacco e regolamenti di polizia urbana. In
queste settimane in città non si è parlato
d’altro. Anche noi di Piazza Grande, allora,
abbiamo deciso di trattare questi argomen-
ti.

Il titolo di questo numero è stato scelto


dopo un lungo confronto in redazione. La
volontà di tutti era fare in modo che questo
giornale potesse diventare una sorta di
tavola rotonda virtuale in cui tutte le parti
in causa potessero esprimere il proprio
punto di vista e fare delle proposte.

L’idea di partenza è stata che in questa città


la prima cosa che ci sembra sia degradata è
l'idea stessa di libertà. Nella misura in cui
questa idea si fonda sulla capacità di una
comunità di sapersi confrontare, di assorbi-
re e risolvere i conflitti al suo interno.

Non vogliamo ancora rassegnarci all'idea


che una gestione più partecipata della cosa
pubblica a Bologna sia stata solo un'illusio-
ne. Giorgio Gaber cantava che la "libertà è
partecipazione". Noi pensiamo che non si
sbagliava.

La degenerazione che ci preoccupa è quella


dei rapporti sociali, della solidarietà, dell'ac-
coglienza. Piazza Grande è geneticamente
schierata. Dalla parte di chi vive i disagi
della povertà e della vita di strada. Ma, in
maniera altrettanto forte, è per l'incontro, la
convivenza pacifica, l'interazione sociale.

Vivere in una strada lastricata di escrementi


è degrado, non c'è dubbio. Ma che nome
dobbiamo dare agli inverni passati sui car-
toni e alle vite senza rispetto e senza diritti?

PRODURRE QUESTO GIORNALE COSTA 0,52 EURO • QUELLO CHE DATE IN PIU’ E’ IL GUADAGNO DEL DIFFUSORE
QUALSIASI RICHIESTA DI SOLDI AL DI LA’ DELL’OFFERTA LIBERA NON E’ AUTORIZZATA
Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 N.46)ART.1 comma 2 DCB - Bo (Num. 3 per Poste Spa)
piazza Grande Ai lettori
Giornale di strada di Bologna In questo numero di Piazza
fondato dai senza fissa dimora Grande trattiamo i temi che nelle
***
ultime settimane hanno dominato
il dibattito cittadino.
Proprietà
Associazione Amici di Piazza Grande
Nell’inchiesta del mese, intitolata
Direttore Responsabile “Il degrado della libertà”, abbiamo
Antonino Palaia
fatto parlare tutte le parti sociali
Caporedattore
Leonardo Tancredi
interessate a questi argomenti. La
gente comune, e i negozianti. Gli
*** studenti universitari, e i rappresen-
tanti dell’Università. I comitati cit-
Redazione:
tadini impegnati nella lotta contro
via Libia, 69 40138 Bologna
Tel. 051 342 328 il degrado e i ragazzi che vivono in
Fax. 051 3370669 strada, i Punkabestia dell’Isola che
non c’è, il villaggio di container in
*** zona Roveri. Solitamente questi
gruppi vengono trattati come parti
www.piazzagrande.it contrapposte. Qui trovate trovate
le loro voci nelle stesse pagine.
redazione@piazzagrande.it
Completano il numero le consuete
*** rubriche, Accade davvero e Dal
Distribuzione: Antonino Palaia basso verso l’alto, e le pagine della
nosra Associazione, in cui raccon-
*** tiamo di un premio vinto da
Piazza Grande.
Webmaster: Jacopo Fiorentino

***
Idea Grafica: Foto. Piazza Verdi. Una vecchia immagine di una festa di Piazza Grande
Ass. Amici di Piazza Grande

***

Immagini:
La foto in prima pagina è di Jacopo
Fiorentino Le foto a pagina 2 sono
dell’Archivio di Piazza Grande e di Davide
In questo numero
Venturio. Le foto a pag 12 sono di Mauro
Manaresi. La foto a pag 13 è di Antonio
Dercenno. Le altre foto sono dell’Archivio
Fotografico di Piazza Grande - Cari lettori, pag 2

***

In Redazione:
- Accade davvero, pag 3
Massimiliano Salvatori, Leonardo Tancredi,
Jacopo Fiorentino, Caterina Biotti, Matteo
Artoni, William Negro, Peppino Coco,
Fransiska Gerhardt, Alba.
- L’inchiesta del mese
pag 4, 5, 6, 7, 8, 9
***

Hanno collaborato a questo numero:


Alberto Benchimol, Antonio Dercenno,
- Dal basso verso l’alto,
Freddy, Pietro Simarano, Giovanna, Gigi, pag 10, 11
Walter, Giuliano, Franco, Mattia Insolera,
Francesco dell'Isola, Antonio Cocombu,
Valerio Tafuto, Claudia, Vittorio, Mauro
- Le pagine dell’Associazione,
Rigoni, Giuliano Bugani, Francesco, Davide pag 12, 13, 14, 15
Venturi

*** - Ultima, pag 16

Bologna - 01.06.2005
Anno XI - Numero 45 - 16 pagine

Tipografia Nuova Cesat Firenze

Registrato presso il Tribunale


di Bologna il 15/09/1995 n°6474

Foto. Angelo diffonde il giornale il primo maggio in Piazza Maggiore

2
Accade
d@vvero
Dal nostr o sito, una r ubrica che par la di casa, nuove pover tà, diritti, immig razione. A Bologna e non solo
a cura di Jacopo Fiorentino

27 aprile 2005 licenza con fotografia. Il capo contro. vedono persone che come tutti
I ragazzi di strada di Bucarest della polizia William McManus La giornata è stata organizzata parlano, suonano e si divertono.
a teatro. Dal 7 al 29 maggio 2005 pensa di risolvere in questo modo anche grazie al contributo di alcu- E come tutti meritano di essere
presso l’ITC Teatro di San il problema di alcuni clochard ne associazioni del quartiere: trattate come esseri umani
Lazzaro – via Rimembranze, 26 particolarmente aggressivi. Cospe, Arci Benassi, Armonie, Ya
San Lazzaro di Savena, Bologna – Basta, Arci Due Madonne, Orda Le foto
si è svolta la quinta edizione del @@@ D’oro, Circolo Ottobre Rosso http://www.piazzagrande.it
Festival di Teatro delle scuole. A Rifondazione Comunista.
recitare, tra gli altri, alcuni ragazzi- 6 maggio 2005 @@@
ni di Bucarest che popolano Nuovo servizio della Lila @@@
tutt’ora i quartieri poveri della Dal 1 Marzo 2005 presso la LILA 22 maggio 2005
città. di Bologna è attivo un nuovo ser- 18.05.05 A Bologna un "matto" in con-
vizio gratuito e aperto a tutte le A Padova un convegno su car- certo.
@@@ persone che ne facciano richiesta, cere e disagio mentale. Il 29 maggio a Bologna, ai giardi-
che si aggiunge a quelli già forniti La Casa di Reclusione di Padova, ni del Baraccano, suona gratis
28 aprile 2005 dall’associazione nell’ambito della il Centro di Documentazione Daniel Johnston, icona del rock
A Zurigo le selezioni per la lotta all’AIDS e dell’assistenza alle Due Palazzi di Padova e la americano indipendente e perso-
Coppa del Mondo di calcio di persone con HIV/AIDS. Conferenza Nazionale naggio assolutamente atipico nel
strada 2005 Oltre al servizio di counselling Volontariato Giustizia, in colla- panorama della musica mondiale.
In vista dei mondiali di calcio di telefonico e telematico, la LILA borazione con l’Osser vatorio Costretto a fare i conti con gravi
strada del 2005 che si terranno in oggi offre l’opportunità di affron- Regionale sulla popolazione dete- problemi psichiatrici, Daniel
luglio a Edimburgo, in Svizzera si tare un momento di disagio par- nuta ed in esecuzione penale Johnston nel corso degli anni ha
è tenuto un torneo di calcetto per landone con un counsellor pro- esterna hanno organizzato la scritto canzoni buffe e disperate
barboni, tossicodipendenti, alcoli- fessionista, attraverso una serie di Giornata di Studi “Carcere: la pubblicate solo su musicassette.
sti e punk. Il torneo, svoltosi il 7 e incontri individuali strutturati. salute appesa a un filo. Il disagio Fear Yourself, ultimo suo album,
8 maggio a Zurigo, è servito a mentale in carcere e dopo la è la sincera testimonianza di
selezionare la squadra che rappre- Info detenzione”. un'artista che, nonostante le diffi-
senterà la Svizzera alla terza edi- 051/6350025, lunedì, mercoledì e coltà, è riuscito ad arrivare al
zione della "Homeless World venerdì dalle 18.30 alle 20.00. @@@ cuore di tantissimi fan.
Cup". Mail: info@lilabologna.it
3 maggio 2005
@@@ @@@ Cena + concerto al "Carracci" @@@
Martedi 3 maggio al dormitorio
28 aprile 2005 15 maggio di via De Carracci è stata organiz- 26 maggio 2005
Tagli all'insegnamento nella Bologna. Rumeni e italiani in zata una grigliata a cui è seguito Allo Zonarelli assemblea pub-
Dozza. festa a Villa Salus. un concerto. Alla serata hanno blica sul lavoro nero
Anche il Comune di Bologna dice E’ stata intitolata “Festa della partecipato utenti, operatori e Giovedì 26 mag gio, nella sala
no. I‘tagli’ all’organico degli inse- buona convivenza” la festa orga- simpatizzanti. Per tutti è stata una Zonarelli, in via Sacco 14 lo Scalo
gnanti che operano nel carcere nizzata per dare il benvenuto alla bellissima serata, passata in un Internazionale Migranti, in colla-
della Dozza annunciati dal comunità rumena arrivata a Villa posto che, tra breve, non esisterà borazione con il Coordinamento
Ministro Moratti continuano a far Salus dopo la chiusura del più. Migranti Bologna e con l’associa-
discutere. Il Consiglio Comunale FerrHotel. La struttura verrà chiusa e, si zione L’Orda d’oro, ha organizza-
di Bologna il 27 aprile ha appro- spera, che gli ospiti che dormono to un’assemblea pubblica “Lo
vato l'ordine del giorno contro i La festa, cominciata con un in quel luogo possano usufruire sfruttamento del lavoro nero”.
tagli. incontro di calcio tra i ragazzi di un'altra possibilità. In programma la trattazione delle
rumeni e una rappresentativa del seguenti tematiche: il lavoro clan-
@@@ quartiere è proseguita con un Nel numero di aprile di Piazza destino, la situazione degli immi-
pranzo interetnico, musiche e Grande abbiamo parlato del peri- grati clandestini, i clandestini cri-
29 aprile 2005 danza. La notizia del trasferimen- colo dei tagli da parte dell'ammi- minali, la richiesta di permesso di
Accattoni si, ma patentati. to delle famiglie rumene in quar- nistrazione comunale che riguar- soggiorno tramite contratto di
Gli Stati Uniti, il paese delle idee tiere aveva provocato le proteste deranno i servizi per le persone lavoro e la situazione dei migranti
illuminate. Da oggi i mendicanti dei residenti, l’iniziativa è stata senza fissa dimora. regolari con permesso di soggior-
che chiedono le monetine ai pas- un primo passo per superare dif- no.
santi per le strade di Minneapolis fidenze e pregiudizi, spesso frutto Dalle foto della serata, consulta-
dovranno munirsi di una regolare solo di mancate occasioni d’in- bili sul sito di Piazza Grande si Fine

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L’inchiesta del mese
Il degrado della libertà

La guerra dei mondi


a cura della Redazione di Strada

La Bologna metropolitana che sta crescendo reclama nuovi spazi di vita e autogestione. Alcuni, invece, vorrebbero che rimanesse la città-paese
di sempre. Di sicuro è più facile governare imponendo un modello di vita. Più difficile è raccogliere la sfida della nuova società, con i propri
bisogni e le proprie contraddizioni. Discutiamo di degrado, ordinanze e convivenza civile all'Isola che non c'è, il villaggio dei Punkabestia in via
dell'Industria, Zona Roveri, piena periferia bolognese

Bologna, 05

Trovare l’equilibrio nella convi-


venza sembra sempre più difficile a
Bologna. Diverse idee di città si
stanno confrontando e scontrando
in questi ultimi anni, in queste ulti-
me settimane con sempre più forza
e con toni sempre più accesi.

L’oggetto di discussione è, ancora


una volta, il “degrado” presente a
Bologna. “Degrado” è una parola
che può essere usata nei modi più
diversi, fino a diventare un vero e
proprio insulto verso chi occupa
case o luoghi disabitati, chi vive in
baracche lungo il fiume Reno,
verso chi vive di elemosina oppure
verso i tanti studenti, giovani che
decidono i propri attraversamenti
vivendo luoghi pubblici, piazze,
strade simboliche della città.

“Chi vive la strada


ha sempre più problemi
e sempre meno libertà.”
Foto. Archivio di Piazza Grande.
Da via del Pratello si attraversa pubblici sono carissimi, i piccoli zata, e non ti puoi sedere un attimo città.
velocemente quella zona del centro negozi non possono più vendere senza che un poliziotto, magari in
che è forse troppo pubblica, istitu- alcolici dopo le 21. Per strada non assetto anti sommossa, ti chieda i Leggendo il regolamento di polizia
zionale: via Ugo Bassi e via Rizzoli. si può mangiare, bere, chiedere documenti o di andartene da un’al- urbana del 2004, all’articolo 3, già il
Finalmente i vicoli si fanno più soldi, sedersi e ovviamente suonare, tra parte. primo punto dell’elenco dei fattori
stretti e i portici tornano a farsi più cantare, insomma non si possono portatori di degrado fa riflettere:
avvolgenti: dalla raggiera di strade “assumere comportamenti non Che cosa vuol dire “degrado” per “uso improprio delle strade e delle
che parte dalle due torri ci si infila consoni ai luoghi”. Questo secon- chi vive in strada da una vita? aree pubbliche”.
decisi fra il micro caos di Piazza di do il regolamento di polizia urbana Secondo Giuliano il degrado non
Porta Ravegnana e l’oasi di Piazza del 2004 e le recenti ordinanze del- esiste, sono gli altri che lo defini- Ma qual è l’uso proprio? Chi lo sta-
Santo Stefano. Siamo in via l’assessore Mura. scono. La parola de-grado definisce bilisce? L’uso giusto di un parco
Zamboni, uno dei luoghi che, già un grado, una soglia sopra la quale pubblico è quello di potersi sedere
dall’ordinanza antidegrado datata “I ragazzi dell’Isola è lecito vivere e sotto la quale no: su una panchina e rilassarsi no?
novembre 2003, viene definito di che non c’è” per questo è una brutta parola. Allora perché ai giardini del Guasto
degrado urbano, assieme a via le hanno tolte tutte?
Petroni, San Vitale e via Guerazzi. In queste settimane noi della Perché finché si parla del degrado
Zone da riserva indiana per alcuni; Redazione di Strada di Piazza di un palazzo siamo d’accordo, ma Tanto, non ci sono usi propri quan-
luoghi da vivere in libertà per altri. Grande abbiamo voluto parlare di non si possono andare a giudicare do viviamo in una città dove l’abito
questi temi con i ragazzi che vivo- gli atteggiamenti. fa sempre il monaco: la polizia
Il dibattito politico e mediatico sul no all’Isola che non c’è, il ghetto ferma, a prescindere, chiunque
degrado è sempre stato decisivo. della profonda periferia bolognese Freddy dice che il degrado è anche abbia un piercing, una cresta o un
Peccato però che fra destra e sini- in cui il Comune “ospita” un grup- quello di un potere, di una città vabito strappato. Qualsiasi cosa
stra non si noti una grande diffe- po di Punkabestia. dove vengono arrestati dei ragazzi uno stia facendo.
renza: in questa guerra i “nemici solo perché hanno occupato uno
pubblici” non cambiano mai. Chi I ragazzi dell’Isola vanno poco in spazio inutilizzato che serviva, a
vive la strada ha sempre più proble- Piazza Verdi: dicono che non si sta loro come a tutti noi. Esprimendo Fine
mi e sempre meno libertà. I locali più tranquilli da tanto. E’ militariz- un importante necessità di spazi in

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L’inchiesta del mese
Il degrado della libertà

La voce della Piazza


a cura della Redazione di Piazza Grande

Per dare un quadro completo di quello che si dice in questi giorni a Bologna sul degrado siamo andati per strada, a raccogliere il pensiero e le
opinioni della gente: studenti, lavoratori, titolari di attività di somministrazione di alimenti e bevande, negozianti pakistani, senza dimora. Ecco
come hanno risposto alle nostre domande.

Si può parlare di degrado in rela- - “Non è giusto secondo me. Noi centro si è svuotato di tutti quei - “Innanzitutto via la gente che
zione a Piazza Verdi? paghiamo le tasse, le imposte. Noi punti commerciali tradizionali che bivacca dai posti, e poi un po’ di
- “Mah, degrado in relazione a paghiamo. Noi prima lavoravamo andavano preservati. Politica urba- pulizia e più polizia” (studente uni-
Piazza Verdi? Non lo so… io ci bene, ma questo momento è troppo nistica completamente sbagliata a versitario)
passo tutti i giorni… diciamo che difficile per vivere qui” (negoziante Bologna negli ultimi 30 anni” (lavo-
non mi sembra particolarmente pakistano di via Petroni) ratore di mezza età)
degradato il posto. Sono giovani: - “Secondo me è una stronzata eli- - “Non è un negozio che ti porta al
vivono, convivono, studiano… minare gli alcolici dalle 21.00 di sera degrado, è l’utilizzo che poi una
oppure non studiano…” (lavoratore per strada” (studentessa universita- persona ne può fare o no delle
di mezza età) ria) opportunità che ti dà quel negozio”
- “Non mi piace vedere certe cose - “No. Mi sembrano scelte proibi- (studentessa universitaria)
di Piazza Verdi, però dipende dai zioniste e un po’ reazionarie perché - “Non credo, se uno vuole com-
casi. Non tutto quello che succede innanzitutto si vanno ad intaccare prare la birra può comprarla fuori e
in Piazza Verdi mi dà fastidio. Mi gli interessi dei commercianti, quin- venire a berla in centro dopo” (stu-
danno fastidio cose molto gravi, di comunque si va intaccare quello dente universitario) Ci sono differenze tra l’ammini-
tipo bottiglie spaccate per terra che è il reddito di una famiglia, - “Chi vuole se la può comprare strazione Guazzaloca e l’ammi-
davanti alle porte delle case” (stu- quella che è l’economia della città e prima la birra, se la può comprare nistrazione Cofferati?
dente universitario) si va a vedere in un’ottica negativa altrove, quindi… I negozi dei paki- - “L’amministrazione Cofferati
quello che invece dovrebbe essere stani esercitano una funzione positi- potrebbe fare molto di più e
esaltato e cioè la possibilità di vivere va, perché uno studente che studia meglio… sicuramente” (lavoratore
la piazza e di ritrovarsi all’aria aper- magari fino a tarda ora può avere di mezza età)
ta, di poter comunicare (…) bisogno di trovare qui a Bologna, - “Loro non possono fare delle
Arrivare a imporre delle norme del come in tante città europee e ameri- leg gi, che non sanno com’è il
genere, che associano un bicchiere cane, qualcosa da bere e anche da nostro lavoro. Bisognerebbe incon-
di birra al degrado… mi sembra che mangiare tardi senza trovare tutto trarsi perché c’è dell’ignoranza, c’è
ci siano da risolvere molti problemi chiuso, quindi…” (lavoratore di della superficialità e tante altre
E’ giusta la nuova ordinanza del a monte” (studentessa universitaria) mezza età) cose” (titolare di un’attività di som-
Comune che vieta di vendere gli ministrazione di alimenti e bevande
alcolici per asporto dopo le 21.00 I negozi dei pakistani contribui- nelle adiacenze di Piazza Verdi)
nel centro storico? scono a creare il degrado? - “Ci lamentavamo di Guazzaloca,
- “Non credo che serva a un gran- - “No… cioè, dai pakistani si può ma Cofferati sta facendo peggio”
ché proibire gli alcolici, insomma, semplicemente comprare la roba e (senza dimora)
nel senso che in generale il proibi- chiunque può andarla a prende-
zionismo non mi sembra una solu- re…e questo non vuol dire che Oggi Bologna può essere detta
zione” (lavoratore di mezza età) automaticamente questo contribui- città aperta?
- “No, assolutamente. Il fatto che ci sca a creare degrado. Il problema è - “Più di altre ma non ancora del
siano delle persone che buttano le la gente che le spacca le bottiglie” Cosa si potrebbe proporre per tutto. Manca ancora parecchio, non
bottiglie per terra non vuol dire che (studente universitario) risolvere il problema del degra- è ancora quella città accogliente che
io non possa bere alcolici” (studen- - “No, assolutamente. Perché innan- do? Cofferati aveva detto che avrebbe
te universitario) zitutto il mercato è libero e il mer- “Mah, probabilmente altre cose: potuto essere… manca ancora
- “In strada tutti i marocchini ven- cato ha sostituito i vecchi bolognesi, spazi, discussione, luoghi di dibatti- parecchio: ospitalità, accoglienza,
dono droga, però il sindaco non li nessuno vuol più fare attività com- to, alternative, qualcosa di più crea- cortesia nei confronti degli stranieri,
guarda. Ogni giorno vendono sem- merciale, sono giunti questi ed è tivo che vietare gli alcolici” (lavora- opportunità, strutture… parecchia
pre droga, tutti vendono: io vendo giusto che sia così, ma anzi sono tore di mezza età) roba” (lavoratore di mezza età)
un pochettino di birra, però il mio persone che stanno contribuendo al “Andrebbe risolto anziché con una - “Da quello che mi raccontano è
negozio chiude. Io lavoro in regola, rilancio commerciale di una zona. limitazione a tutti ad andare a com- più chiusa rispetto a quello che
non in nero. Non lo so adesso cosa Ringraziamo che se uno vuole prare delle cose, bisognerebbe avere potevano aver vissuto, che ne so,
fare. Io penso che se faccio due andare a prendere un etto di mor- un controllo direttamente in piazza dieci anni fa. Questa limitazione (si
mesi così, dopo sicuramente io non tadella ci sono i pakistani che te lo per chi rompe le bottiglie” (studen- riferisce al divieto di vendita degli alcolici
sono più qua, io muoio. Mi butto vendono in questa zona qui (adia- te universitario) per asporto nel centro storico dopo le
sotto a una macchina. Sicuramente, cenze di Piazza Verdi), perché altri- “Dovrebbero mandare gente a con- 21.00) non mi sembra adeguata a
al cento per cento. Io vado in menti ci sarebbero solamente…e trollare le strade. Più polizia in bor- una città che sia una città aperta”
Francia, perché in Francia lavoro con questo ritorno alle scelte sba- ghese. L’ordinanza tocca noi com- (studente universitario)
libero, Germania libero, Olanda gliate urbanistiche, tutto questo mercianti, invece in strada dovreb- - “Lo pensavo prima di arrivare a
libero, Inghilterra libero, via Petroni decentramento dei poli commerciali bero esserci agenti in borghese” Bologna. Ci ho sempre sperato e
no” (negoziante pakistano di via periferici, la periferia è invasa da (negoziante pakistano di via voglio continuare a crederci” (stu-
Petroni) tutti questi poli commerciali e il Petroni) dentessa universitaria)

5
L’inchiesta del mese
Il degrado della libertà
Universitari in Rete “Parola all’Ateneo”
Intervista a Paola Monari,
a cura di Peppino Coco ProRettore per gli studenti

Se Bologna fosse divisa in “zone d’influenza”, Piazza Verdi sarebbe territorio degli studenti. Una presenza storica, tanto quanto Negli incontri avuti con i vari comitati di cit-
le difficoltà di convivenza con gli abitanti del quartiere che ha generato. Sono molti i bolognesi che ricordano con amarezza i carri tadini autorganizzati per denunciare il pro-
armati in piazza nel ’77, ma la cittadella universitaria ha avuto anche un’altra vita sociale e politica: le occupazioni del “36” e del- blema del degrado, più volte è stata eviden-
l’ex mensa centrale (attuale bar “LeScuderie”), la lotta degli occupanti allo spaccio, e poi gli sgomberi fino ad arrivare al mortifi- ziata una responsabilità dell’Università nella
cante parcheggio dell’era Guazzaloca. A fine aprile per tre giorni la Rete Univesitaria ha occupato piazza Verdi, un altro modo cattiva gestione della situazione. L’accusa
per combattere il degrado e denunciare la mancanza di spazi di autogestione per gli studenti. Sull’attuale stato delle cose in piaz- principale riguarda la latitanza dell’Ateneo
za verdi e dintorni abbiamo discusso con Mauro Levati studente di Scienze Politiche all’Università di Bologna, attivo con la Rete. nel processo che dovrebbe portare a supera-
re i disagi. Una delle richieste avanzate dai
cittadini è l’apertura di biblioteche, sale stu-
Condividi le strategie anti-degrado tori di alcolici? dio e cortili in ore serali. Abbiamo incontra-
messe in campo dal Comune? La questione dell’illegalità è sempre viva to Paola Monari, Pro Rettore dell’Università
qui in via Zamboni. E nonostante la pre- Beh mi verrebbe da dire, la Polizia! di Bologna per avere un riscontro diretto.
Questi provvedimenti presi dall’ammini- senza fissa della camionetta in piazza Verdi Scherzo ovviamente, non mi sento di
strazione non ci hanno affatto resi entusia- il fenomeno dello spaccio di droga e crimi- dover mettere sotto controllo una catego- Lei pensa che sia possibile per
sti anzi direi che noi in quanto categoria nalità è immutato. Una volta gli studenti ria in particolare, ognuno è lì perché ha le l’Università muoversi in questa direzio-
predominante in questa zona non siamo stessi che socializzavano in piazza tranquil- sue precise motivazioni. Bisogna evitare di ne?
stati interpellati. E questo penso sia stato lamente tra di loro facevano si che gli mettere sotto controllo categorie usando la “L’Ateneo non è mai stato latitante ed è la
un grosso errore visto che il nostro obietti- spacciatori rimanessero emarginati, oggi via più semplice e più banale, la repressio- prima vittima di questa situazione. Ha da
tempo spazi aperti la sera per gli studenti:
per esempio Palazzo Paleotti, in piazza
Verdi, chiude verso le 23.
Altre biblioteche apriranno la sera verso set-
tembre, ma è necessario trovare un accordo
col personale: tutti hanno diritto al riposo e i
turni di sera non sono facili da gestire. Si
potrebbe affidare l’apertura a società ester-
ne, ma occorrono risorse”.

Lei cosa proporrebbe per affrontare la


questione?
“Tutto si può fare. Rimane sempre il dub-
bio che le biblioteche aperte agli studenti
che studiano non risolvono il “degrado”
determinato da chi non sa cosa farsene delle
biblioteche, e che non sono necessariamente
studenti del nostro Ateneo.
I cortili si sono sempre aperti per accogliere
iniziative interessanti. Non possono certo
restare aperti per dare sfogo a manifestazio-
ni che nulla hanno a che vedere con l’uni-
versità o con la cultura e che potrebbero
mettere a repentaglio il patrimonio di mate-
riali e di attrezzature che si trovano dentro
gli spazi universitari.

Che cosa pensa dei provvedimenti che


sono stati presi di recente dal Comune
per limitare il “degrado”? Crede che per
diminuire la criminalità sia percorribile
la strada della legalizzazione delle dro-
Foto. Un dibattito in Piazza Verdi organizzato da studenti e comitati ghe leggere?
“E’ chiaro che quando manca il rispetto per
vo principale e quello di “riprogettare” ormai le loro facce le conosciamo quasi a ne, ma al contrario dialogando con le varie l’ambiente e per le persone, aumenta l’intol-
Bologna insieme, ascoltando da più voci la memoria perché sono sempre lì e nessuno parti. leranza reciproca. Allora sono necessarie le
comunità. fa niente per evitarlo, anche se ovviamente regole e queste devono essere rispettate.
Sicuramente non si risolvono i problemi bisognerebbe agire partendo dall’alto. Lo Come valuti l’operato del sindaco Non credo che la libertà trovi la sua espres-
con una presenza costante della Polizia che studente invece, che prova a sdraiarsi per Cofferati e della sua Giunta a un anno sione nel libero uso della birra o delle dro-
reprime chi si siede per terra a bere qual- terra, può incappare in multe che possono dalle elezioni? ghe leggere, ma non avrei nulla in contrario
cosa. Bisognerebbe creare quegli spazi, superare i 50 euro e questo mi sembra a forme controllate di commercio. In zona
come le panchine, luoghi di incontro che assurdo, in relazione alla vera illegalità che Direi che per come si è comportato fino universitaria, purtroppo, si è insediata una
mettano il degrado da parte. Noi di Rete si aggira per queste zone. adesso, in un anno penso sia andato al di là criminalità pesante, e non micro, come s’usa
Universitaria abbiamo redatto un docu- delle peggiori previsioni. Nessuno di que- dire, e non mi sembra che a fronte dello
mento in cui sono presenti richieste e solu- Abiteresti con la tua famiglia e i tuoi sto gruppo si aspettava una cosa del gene- spaccio di droghe pesanti e anche pesantissi-
zioni per affrontare queste problematiche. figli in questa zona? re, ci ha deluso, anche se in realtà non ave- me e di sfruttamento dei minori si possa
Inoltre, nei giorni scorsi abbiamo discusso vamo poi così grandi aspettative in lui. parlare di militarizzazione se ogni tanto
dell’ordinanza anti-alcol con l’assessore Si, ci abiterei tranquillamente, non scappe- I risultati però sono sconvolgenti. Basta compare una macchina della polizia o dei
Mura, che ci ha invitati a essere pazienti e rei di fronte a questa situazione, anzi il guardare la politica sugli immigrati, quella carabinieri o dei vigili urbani.
ci ha anche assicurato che nel lungo perio- fatto di vivere qui mi inciterebbe ancora di nei confronti di piazza Verdi e gli studenti, In sintesi, credo che la zona universitaria,
do questa presa di posizione avrebbe dato più ad affrontare il problema e cercare di la questione sulla casa sempre connessa che ospita una istituzione votata alla forma-
i suoi risultati. trovarne collettivamente delle soluzioni. alla situazione dell’immigrazione e via di zione dei giovani e al trasferimento dei sape-
seguito. ri, non possa ospitare modelli di vita in aper-
Parlando di sicurezza, si è spesso detto Inoltre, le sue ultime prese di posizione to contrasto con la sua funzione. Questa
che piazza Verdi è sempre stata una Qual è la categoria da mettere di più rigide sull’illegalità, senza nemmeno tenta- infelice convivenza non si verifica in nessun
piazza “sorvegliata speciale” dalle sotto controllo per arginare la situazio- re di capire quali problemi ci sono dietro altra città universitaria italiana, e quindi non
forze dell’ordine, ma lo studente che ne di decadimento sociale: studenti, questi atti, non è proprio l’atteggiamento si può attribuire alla sana maggioranza degli
circola in queste zone si sente sicuro? immigrati, senza fissa dimora o vendi- tipico di un politico di sinistra. studenti universitari quello che accade di
giorno e di notte in certe zone della città”.

6
L’inchiesta del mese
Il degrado della libertà
“L’ordinanza del sindaco Cofferati sugli alcolici è solo l’ultimo atto di una serie di disposizioni normative che di certo non agevolano la vita delle
persone senza dimora, una vita già di per se dura e carica di sofferenza, e che finisce così per diventare quasi un percorso ad ostacoli in cui è
sempre più difficile districarsi, tra divieti improbabili e impedimenti a dir poco curiosi.”

Muro contro Mura Città aperte?


a cura di Caterina Biotti di William Negro

Bologna 05 quiete con canti, grida, schiamazzi", "l'accat- Bologna 05 bile di sanzione amministrativa anche chi
tonaggio" e "l'abbandono per strada di qual- riempie una bottiglia d'acqua alla fontana.
Facce perplesse, silenzi prolungati, sorrisi siasi rifiuto". Leggi penali e di pubblica sicurezza hanno Molti regolamenti rendono illegale persino il
imbarazzati, teste che si scuotono. I cittadini Dunque, dall'ordinanze Mura non viene por- da sempre proibito ai senza tetto di procu- divertimento: sempre a Palermo è severa-
bolognesi sono sfuggenti se si chiede loro il tata nessuna grande novità, ma viene piutto- rarsi i pochi mezzi di sostentamento loro mente proibito "qualunque gioco", mentre a
contenuto del Regolamento di Polizia necessari con quella che molto spesso resta Quiliano, in provincia di Savona, non è per-
sto ribadita una linea di tolleranza zero da
l'ultima carta a disposizione: l'elemosina. messo cantare; e a Padova un "barbone" non
Urbana e dell'ordinanza Mura. parte del Comune nella lotta a quello che, a
L'arresto fino a sei mesi era la pena prevista potrebbe nemmeno dedicarsi all'innocuo
Provvedimenti che sono al centro dell'atten- Bologna, pare essere il nemico pubblico
dal Codice Penale tuttora vigente per chi, passatempo di dar da mangiare ai piccioni.
zione dell'opinione pubblica da diverso numero uno: il "degrado urbano". non avendo mezzi a sufficienza per vivere, Ancora nel capoluogo siciliano, se anche
tempo, ma che, a quanto pare, ben poche
persone conoscono con precisione e che un
numero ancora minore ha letto.
L'ordinanza vieta la vendita per asporto di
bevande alcoliche nel centro storico "nella
fascia oraria dalle ore 21,00 alle ore 6,00 del
giorno successivo" e nasce dalla considera-
zione che in questa zona della città "si regi-
stra l'eccessivo consumo di bevande alcoli-
che da parte di giovani, anche minorenni,
che porta all'inevitabile conseguenza del
manifestarsi di schiamazzi, in particolare
nelle ore notturne, tali da turbare la quiete
pubblica ed è accompagnato dall'abbandono,
dopo l'uso, in strade, porticati e piazze di
contenitori di bevande alcoliche".
Tale situazione viene considerata conseguen-
za della vendita per asporto di alcolici, dal
momento che queste "vengono consumate
all'esterno degli esercizi e successivamente i
relativi contenitori vengono abbandonati".
Questo provvedimento si richiama agli arti-
coli 24 e 25 del Regolamento di Polizia
faceva appello alla solidarietà dei consociati. volesse mantenere un aspetto curato, un
Urbana, che già stabilivano rispettivamente il Quartieri a confronto Allo stesso modo le leggi di pubblica sicu- uomo senza casa non potrebbe, perché l'arti-
divieto dalle 22,00 alle 6,00 di "vendita per
rezza, che ordinavano addirittura il ricovero colo 46 del regolamento di polizia gli proibi-
asporto di bevande alcoliche di qualunque Come tutti sanno, Bologna è stata ed è una coatto per il vagabondo inabile al lavoro. sce di pettinarsi alla pubblica vista. A
gradazione poste in contenitori di vetro" e grande città che ha saputo ospitare con Negli ultimi anni tuttavia giudici e legislatori, Venezia, Belluno e Monfalcone il barbone
"lo stazionamento dei clienti nelle adiacenze intelligenza tutti i ceti più svantaggiati, e si
accortisi dell'anacronismo di tali previsioni, deve ex lege rinunciare alla propria igiene
di pubblici esercizi ed esercizi artigianali e prepara ad essere una grande e moderna
alla luce del mutamento del sentire sociale, essendo vietato espressamente qualunque
metropoli multi etnica.
commerciali del settore alimentare". hanno provveduto ad eliminarle dall'ordina- atto di pulizia personale che non si svolga
Ma in questo quadro culturale vi sono delle
Le violazioni vengono punite con la "sanzio- piccole o grandi discrepanze, a seconda di mento. nell'intimo di una privata abitazione.
ne da 25,00 ai 500,00 euro". Inoltre, l'attività come vengono viste, che la città si è fatta Ma non si pensi che da allora la situazione Ad allargare le fila di questo agguerrito eser-
può essere sospesa "da tre a quindici giorni involontariamente sfuggire. Per esempio il sia cambiata molto. La repressione si è spo- cito di tutori del decoro urbano da qualche
qualora allo stesso esercente vengano conte- problema di piazza Verdi, che viene sempre stata dal "centro" alla "periferia", seconda anno si sono aggiunti architetti, ingegneri e
state due violazioni". dichiarata zona aperta per il disordine citta- una sorta di "devolution" del proibizioni- designers, attraverso la nuova frontiera della
dino e il degrado ambientale, e che si smo; caccia al barbone: il cosiddetto "arredo urba-
Un'ordinanza ch fa discutere, ma che già era
potrebbe bonificare benissimo creando Poco più di un anno fa, due consiglieri della no dissuasivo". Si tratta di piccoli accorgi-
stata anticipata dal Regolamento di Polizia posti socialmente utili dove ogni soggetto regione Lombardia hanno presentato una menti che, apportati a parchi, panchine e
Urbana e dall'ordinanza antidegrado valida trovi la sua giusta dimensione, come è suc- proposta di legge che prevedeva la pena dei marciapiedi, scongiurano il loro utilizzo da
dal 3 novembre 2003 al 30 aprile 2004. In cesso, per esempio, allXM24, l’ex mercato
lavori forzati per chi mendicasse in pubblico. parte dei clochard: panchine più corte e con
questo caso, le cause del degrado venivano ortofrutticolo di via Fioravanti, dove gruppi
Una proposta che fortunatamente è rimasta braccioli, in modo da impedire a chiunque di
identificate nel "consumo di pasti e bevan- di giovani hanno trovato il loro punto di
riferimento. tale. dormirci su, sono l'esempio più diffuso.
de", "nell'abbandono di residui di cibo", Sono invece vigenti, nei più piccoli comuni Una vero proprio campo di battaglia dun-
A nostro avviso, vi sono diversi modi per
nella presenza di bottiglie rotte, frammenti di creare interessi e per vincere il disagio giova- del sud come nelle maggiori metropoli set- que, pieno di insidie e trappole per chi ha
vetro e rifiuti organici sulla pubblica via. nile, dei più deboli e dei senza dimora, di tentrionali, regolamenti di polizia che puni- avuto la sfortuna di perdere la casa.
Cose che, unitamente agli schiamazzi di cui tutti quegli individui che sono parte inte- scono le richieste di elemosina.
si lamentavano costantemente i residenti in grante del sistema sociale che noi stessi Solo a titolo esemplificativo: a Jesi un clo-
quest'area, rifletteva "un'immagine negativa abbiamo creato. chard non può sedersi ai margini delle aiuole
della città dal punto di vista culturale e turi- o sdraiarsi sulle panchine; a Palermo gli è
Se veramente desideriamo migliorare questo proibito mangiare, bere e dormire per strada.
stico". L'ordinanza vietava, pertanto, dalle sistema siamo noi a doverci impegnare, per A Desio incorre in una multa fino a 450
19,00 alle 7,00 di ogni giorno "il consumo poi vivere in un mondo libero dove tutti
euro chi viene colto a consumare un pasto
per strada, di bevande alcoliche e superalco- hanno la loro voce.
fuori di casa; e a Monfalcone sarebbe passi-
liche", nonché il disturbo "della pubblica di Antonio

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L’inchiesta del mese
Il degrado della libertà

I comitati cittadini
a cura di Leonardo Tancredi
A Bologna, se si parla di degrado urbano si parla anche di comitati di cittadini. I due fenomeni vanno di pari passo. La storia dei comitati, nella maggior parte dei casi, è una
storia di aggregazione spontanea di uomini e donne abitanti dello stesso quartiere, di difficoltà di convivenza tra diverse componenti sociali, di disagio sociale, di latitanza
delle istituzioni. Molto spesso i comitati hanno agito come gruppi di pressione per denunciare difficili condizioni di vita in alcune aree della città, altre volte disagi e conflitti
sono sfociati nell'intolleranza.

“Comitato Piazza Verdi: dialogo Dopo pochi anni tramonta l’idea di gioco e
sul disagio” il Guasto torna a essere un luogo inacces-
sibile. Si arriva alla chiusura del ’98, i
bambini scompaiono e il giardino è popo-
Spaccio di droga, sporcizia davanti al
lato esclusivamente da tossicodipendenti.
Teatro Comunale, rumori notturni, cani
liberi, persone che dormono in strada. L’associazione accetta la sfida di restituire
Problemi che hanno generato malessere il giardino alla città.
in molti abitanti del quartiere, portando “Il nostro obbiettivo era rendere quel con-
alla nascita del Comitato Piazza Verdi
testo uno spazio socialmente integrato,
nel 1998. “Il nostro scopo – spiega Otello
Ciavatti, portavoce del comitato - era dove magari i bambini potessero giocare e
mettere in comunicazione gli abitanti i genitori leggere un libro. La sfida era
della zona universitaria e chi in piazza dare uno spazio libero, un giardino per la
passa la giornata, che fossero studenti,
socialità. Dal 2000 al 2003 ci siamo riusciti
senza dimora, o addirittura spacciatori,
per trovare soluzioni comuni ai problemi grazie a un progetto finanziato dalla Legge
derivanti da questa difficile convivenza. 285 del 1997, ma non sono mancate le dif-
La strategia messa in campo per risolvere ficoltà, a volte ci siamo ritrovati circondati
questi problemi è stata lavorare per crea-
dai pusher.”
re momenti d’incontro, iniziative cultura-
li di qualità (concerti, teatro danza, ini- Piazza Verdi è lo specchio del Giardino del
ziative per i bambini), interventi verso le Guasto: un mix di studenti punk e nomadi
persone disagiate per fornire opportunità urbani con una forte presenza di spacciato-
di lavoro e provare a risolvere il proble-
ri. Stessi problemi, stesse difficoltà di
ma abitativo. Un’altra questione impor-
tante riguardava i tossicodipendenti: risolverli.
abbiamo attivato contatti con le comunità “É una delle più belle piazze di Bologna,
di recupero, allo stesso tempo abbiamo ma è una zona a sé e soprattutto non è vis-
provato a contrastare lo spaccio. Sul fron-
Foto. Otello Ciavatti, Presidente del Comitato Piazza Verdi nella redazione di Piazza Grande suta. In piazza Verdi si possono fare delle
te del lavoro abbiamo collaborato con la
Cgil. L’associazione Terra Verde nasce iniziative diurne, ma scoraggerei quelle
catini ambulanti e vietando la vendita di
in quel contesto.”
alcolici, ma queste scelte non sono “La sfida del Guasto” notturne. Se da più di dieci anni non si non
Tra il ’98 e il ’99 cominciano a maturare si trova una soluzione al problema del
accompagnate da nessuna azione di recu-
i frutti di quest’attività. Nel ‘99 nasce la
pero sociale. La sua ordinanza è sostenu- degrado, la responsabilità è anche
Consulta contro l’esclusione sociale con
ta da buone intenzioni, ma senza un Il giardino del Guasto, a pochi metri da dell’Università. Perché non ha pensato di
un progetto specifico su Piazza Verdi,
piano organico d’intervento non si risolve
nello stesso anno si susseguono incontri piazza Verdi, è uno dei luoghi più difficili creare dei luoghi di aggregazione in cen-
nulla.”
del comitato ai quali partecipano studenti nel contesto di un’area storicamente attra- tro? Da parte nostra c’è stata una battaglia
Se il rapporto con Palazzo d’Accursio
e senza dimora.
zoppica (“solo due volte siamo riusciti a versata da conflitti sociali, la zona univer- per ottenere dall’Ateneo l’apertura di
“A Questura e Prefettura abbiamo chiesto
esser ricevuti dal Sindaco e da Massimo sitaria. Lasciato a lungo in stato d’abban- biblioteche, sale studio e cortili, ma una
un intervento per contrastare lo spaccio –
Pavarini”) va meglio con gli studenti e
prosegue Ciavatti – mentre ai Giardini dono è stato per anni teatro esclusivo (ed ferma opposizione è arrivata anche dai sin-
con i commercianti pakistani.
del guasto, insieme all’associazione omo- escludente) della tossicodipendenza e del- dacati.”
L’associazione “The raising sun” è nata
nima, abbiamo organizzato iniziative
per organizzare incontri con altre comu- l’emarginazione. “L’associazione Giardini
serali con proiezioni e dibattiti culturali
nità straniere e promuovere la cultura del Guasto nasce nel ‘98. Il punto era come Milena Naldi, consigliera di maggioranza
in collaborazione con l’associazione Italo
pakistana.
Calvino. Alla Giunta Guazzaloca abbia- riuscire a lavorare da sinistra in un posto in Comune, è cauta nei giudizi sull’ordi-
Attraverso l’associazione universitaria
mo proposto la pedonalizzazione della come quello. Come riuscire ad applicare la nanza Mura: “Per quanto paradossale cerca
“Letteralmente di sinistra”, si è aperta
zona universitaria, l’organizzazione di
una collaborazione col mondo studente- politica al territorio e alle dinamiche urba- di arginare il problema del degrado urbano,
attività culturali, attivazione del progetto
sco. “Piazza Verdi non può escludere gli ne.” Milena Naldi racconta la storia e espo- ma non basta. Bisogna entrare in piazza
in consulta, miglioramento dell’arredo
studenti –prosegue Ciavatti -ma gli stu-
urbano per arginare il degrado, lotta allo ne gli obbiettivi dell’associazione che pre- Verdi con un piano d’area complessivo.
denti devono usarla come piazza della
spaccio. Su quest’ultimo punto si è rispo- siede. Riqualificare i luoghi della città con un
città. E poi cittadini e amministratori
sto solo con un inutile militarizzazione.
devono capire che Bologna non potrà mai progetto culturale, con l’integrazione, non
Ci siamo attivati in 100 contro i baby
essere Castenaso, dove alle otto di sera Il giardino del guasto è un’idea dell’archi- con l’isolamento.
spacciatori. La polizia non può risolvere
non succede più nulla. Ci sono 100.000
il problema, c’è bisogno di mediatori cul- tetto Rino Filippini. Nel ’72 pensò a una
studenti su 380.000 abitanti.
turali per risolvere il problema casa e soluzione per far rinascere l’area dismessa
creare cooperative per il lavoro, per rifar-
del Palazzo Bentivoglio, distrutto dal furo-
si una vita. Molti dei membri del comita-
to sarebbero anche favorevoli alla lega- re popolare nel 1506 (da quell’episodio il
lizzazione delle droghe leggere, ma non nome “guasto”). “Non era possibile fare un
abbiamo espresso una posizione comu- vero giardino in quel luogo, così Filippini
ne.”
s’inventa degli imbragamenti di ferro e
Dalla gestione Guazzaloca si arriva
all’ordinanza Mura, passando per le tante cemento con la presenza di vari materie
aspettative sull’avvento di Cofferati. acqua, terra, sabbia in modo che i bambini
“L’Assessore Silvana Mura ha pensato di potessero sperimentare il pericolo il contat-
risolvere il problema organizzando mer-
to ecc. Erano gli anni Settanta...”

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L’inchiesta del mese
Il degrado della libertà

“Stop al Degrado, Comune per la gestione del problema “Le regole della convivenza Guazzaloca chiedemmo la pedonalizza-

nessuna proposta” degrado. Centinaia di persone sono resta- dell’Associazione Scipio zione della zona universitaria (che invece
te in piazza fino a notte. “Per noi sono Slataper” aprì via Zamboni al traffico, ndr) e insie-
me al comitato Stop al degrado racco-
Un incontro spontaneo nelle strade del stati tre giorni da incubo, ci siamo sentiti
“Presenza di spacciatori mattino, pome- gliemmo 3000 firme contro il degrado.
quartiere, una manifestazione in piazza abbandonati a noi stessi, non c’era un
riggio e sera, biciclette e motorini che Nell’estate del 2002 organizzammo un
Verdi, 3000 firme raccolte per fermare vigile o un poliziotto, ma i tamburi hanno
sfrecciano sotto i portici, cani senza guin- convegno su «Sviluppo e riqualificazione
spaccio, sporcizia e schiamazzi nella zona suonato fino alle tre di notte. E a fine della zona universitaria». Intervenne
zaglio e museruola, zone di bivacco, pre-
universitaria. Sono i primi atti del manifestazione la piazza era un letamaio. anche la professoressa Paola Monari,
senza di rifiuti di ogni genere, strade e
Comitato Stop al degrado, nato a settem- Non abbiamo voluto restare in silenzio, portici usati come latrine, schiamazzi not- Prorettore per gli studenti. L’Università
bre del 2002 “In era non sospetta – dice
Giuseppe Sisti, tra i portavoce del comita-
to – c’era ancora Guazzaloca.”
Le mobilitazioni sono proseguite nel
2003 con presidi davanti alla Questura
per sollecitare interventi drastici contro lo
spaccio, e poi con l’esposizione a molte
finestre di via Petroni e dintorni di drappi
con un’equivocabile scritta “Stop al
degrado”.
Ma non è tutto. “Pubblichiamo anche un
foglio informativo «Stop al degrado
news», per diffondere le iniziative e gli
appuntamenti del comitato”
A quelle sollecitazioni la Questura ha
risposto rafforzando la presenza sul terri-
torio, ed “E’cominciata quella che qual-
cuno in malafede ha chiamato militarizza-
zione – sostiene Loris Folegatti che
accompagna Sisti nelle attività del comi-
tato - In realtà è stata una efficace azione
di polizia che ha allontanato gli spacciato-
ri. Almeno questo è successo da ottobre
del 2003 alla primavera del 2004, poi la
polizia si è limitata a una presenza passi-
Foto. Dall’Archivio di Piazza Grande, un’immagine dei Giardini del Guasto
va e i problemi si sono riproposti.”
Negli ultimi due anni, però, la situazione abbiamo denunciato chi ha chiesto l’auto- ha un ruolo importante nella risoluzione
turni fino a tarda ora, frequenti risse, talo-
è cambiata: il disagio non viene solo dalla rizzazione per l’iniziativa, Valerio ra con gravi conseguenze, affissioni abu- di questo problema, abbiamo criticato il
microcriminalità legata allo spaccio. A Monteventi e Alvin Palmi.” sive e continue, edifici ricoperti da scritte quartiere San Vitale che l’ha esclusa trop-
turbare la quiete di molti abitanti del di ogni genere: questo è tuttora il triste po volte dai tavoli di discussione.”
quartiere è la loro presenza costante di Con gli studenti, comunque, il dialogo è spettacolo che si offre a chi vive, lavora e
giovani, studenti e punkabbestia. “Il pro- aperto. Sisti, Folegatti e gli altri non transita in zona universitaria.” Un contributo sostanziale per il ripristino
disdegnano di frequentare la piazza e della legalità e della convivenza civile,
blema non è la presenza – spiega Sisti –
interloquire con chi la popola. “Non Questo quadro della situazione è fornito secondo Alberto Tassinari, dovrebbe arri-
ma il loro comportamento. I nostri porto-
vogliamo fare la guerra a nessuno. da Alberto Tassinari, presidente vare dalle forze dell’ordine. “I vigili urba-
ni e le nostre strade sono imbrattati di
dell’Associazione per la tutela del centro ni dovrebbero essere più attenti a far
urine, feci e vomito. Dei cani e dei loro Spesso, svegliati dal rumore in piena
storico e della sua immediata periferia rispettare le isole pedonali e l’azione di
padroni. E non c’è molto da meravigliar- notte, abbiamo chiesto invano aiuto alle
“Scipio Slataper”. Sono dichiarazioni trat- contrasto allo spaccio dovrebbe essere più
si. Se bevono così tanto poi avranno biso- forze dell’ordine. Allora siamo scesi di
te da una lettera destinata al Comune di efficace, anche a livello legislativo: gli
gno di un bagno. Una delle nostre richie- casa a parlare coi ragazzi, siamo stati
Bologna in cui l’associazione s’interroga stessi poliziotti sono frustrati vedendo gli
ste, infatti, è l’apertura di altri bagni pub- ascoltati, è stato meglio così.” spacciatori in liberta dopo pochi giorni.”
sull’impegno presente e futuro del Nucleo
blici nel quartiere San Vitale.” Sicurezza della Polizia Municipale. Le critiche di Tassinari e dei 200 associati
Sulle cause di questa situazione Sisti e Anche per quelli di Stop al Degrado, le Per la Scipio Slataper, il rispetto delle della Scipio Slataper non risparmiano
Folegatti hanno un’opinione originale. responsabilità sono da cercare in alto, non regole viene prima di tutto. l’atteggiamento tenuto fino ad ora dalla
“Se ci ritroviamo così è anche perché è tanto dalle parti di Palazzo d’Accursio Giunta Cofferati. “Nei prossimi giorni
cambiato il tessuto commerciale di questa (“fermare la vendita di alcolici è stata una L’associazione si è costituita nel novem- incontreremo finalmente il Sindaco dopo
zona. Dal 2001 sono scomparse tutte le nostra richiesta, anche se l’ordinanza bre del 2001, la sua parola d’ordine l’ac- otto mesi di anticamera. Riguardo alla
Mura è un provvedimento tampone”), ma comuna ad associazioni e comitati paral- discussa ordinanza Mura, ci sembra folle
altre botteghe e al loro posto sono arrivati
presso l’Università e il Teatro Comunale leli: lotta al degrado. aver allineato sulle tre del mattino l’orario
solo bar. É ovvio che cambia anche la
entrambi tacciati di latitanza. di chiusura dei locali. La norma preceden-
clientela, la zona si è popolata ancora di
“Già nel 2002 abbiamo prodotto un docu- te prevedeva un orario base e prolunga-
più di studenti e il consumo di alcol è cre-
mento, rivolto a Comune, Prefettura e menti concessi solo dopo un’istruttoria
sciuto.” Dal comitato, però, non vengono proposte
Questura, in cui si denunciava la grave del Quartiere. La scelta di divieto sugli
per una buona convivenza. Ed è una scel-
situazione di degrado di piazza Puntoni alcolici, come quella di organizzare mer-
Nelle giornate di 26, 27 e 28 aprile la ta. “ Noi siamo cittadini e andiamo a
(adiacente a via Zamboni, ndr): una fon- catini in piazzaVerdi, è una misura tam-
Rete universitaria ha invaso festosamente votare, questo è il nostro dovere. Chi va pone, dimostra buona volontà, ma non
tana pubblica veniva usata per l’igiene
piazza Verdi, per rivendicare la disponibi- al governo ha quello di risolvere i proble- risolve il problema. Col proibizionismo
personale, anche intima, di molti giovani
lità di ambiti di autogestione per gli stu- mi. Pensiamo che non sia giusto che un senza dimora e un piccolo spazio di verde non si risolvono i problemi”
denti e protestare contro Università e cittadino diventi isterico perché non può pubblico faceva da latrina. Al sindaco

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Dal basso verso l’alto
A tutti i ragazzi dei dormitori!
e a tutte le persone che attraversano ogni giorno
questa città.

La Redazione di Strada è in gir o!


Dopo tanti traslochi, tanti guai e altrettante migrazioni abbiamo capito che, in fondo, è
inutile legarsi troppo ai luoghi e alle cose. Il destino ci vuole giramondo e allora noi giria-
mo, giriamo... Perchè alla fine quello che conta è la strada. Con le sue puzze e i suoi odori;
con il freddo e il caldo che ti asciuga le ossa; con le facce, gli occhi, le mani di chi vive
ogni minuto sulla strada. E, soprattutto, in strada ci sono le idee e le voci di chi vuole far
sentire il proprio pensiero attraverso queste pagine. La Redazione di Strada lavora in
piedi, su una panchina e con il cappotto addosso se necessario. Ma puoi trovarla in questi
luoghi. Se hai qualcosa da dire anche tu troviamoci...
...al Centro diurno di via del Porto 15 - ogni martedì e giovedì, dalle 14,30 alle 17,30
...al centro Multifunzionale del Beltrame in via Sabatucci, 2 - tutti i venerdì dalle 15 alle 18
...presso il Rifugio notturno della Solidarietà, in via del Gomito, 22/2 - ogni martedì sera: dalle 20,30 alle 22,30 e
...all’Isola che non c’è, in via dell’Industria (di fronte alla Motorizzazione civile) - tutti i venerdì, dalle 12,30 alle 14,30

Sono Giovanna. La mamma di parco Talon


Conosco bene Bologna. Sono nata a
Bologna, come potrei non conoscerla. Ho girato
tanto nella mia vita, ma alla fine in questa città sono
tornata. Qui ho figli, un compagno, tanti bei ricordi
insieme a quelli brutti. Ho vissuto quattro anni a
Parco Talon io. Dal 2001 al 2005. Nascosta in una
grotta, che nessuno mi ha mai trovato tanto mi ero
nascosta bene. Non si stava mica male a ripensarci.
Come ho fatto ad arrivare lì, in una specie di grotta
a Parco Talon? E’ una lunga storia.
Ero una “ragazza madre” poi mi sono spo-
sata, ma dopo un po’ la vita anche lì non era facile:
con mio marito eravamo praticamente separati in
casa e non poteva andare avanti molto. Poi lui è
morto. Mi sono trovata a non avere più una casa
dove stare, allora sono stata ospitata al dormitorio
Beltrame, in via Sabatucci. Lì, in quel periodo, ho
conosciuto il mio attuale compagno, che è anche il
padre del mio ultimo figlio. Ci siamo conosciuti in
strada. Si fa per dire: in chiesa, mentre eravamo in
fila per avere qualche vestito. Siamo molto legati, ma
non possiamo ancora vivere insieme: io sto qui al
dormitorio in via del Gomito, mentre lui è ancora in
strada. È difficile che diano un posto per una coppia
nei dormitori. Vista la mia condizione anche lì non
potevo più stare e ho preso la strada per Reggio
Emilia: vivevo in una comunità di per donne di
Madre Teresa di Calcutta. Le regole erano tante e
dure da rispettare, ma alla fine ci stavo bene. Ci
sono rimasta per un anno e mezzo, dopo di che mi
hanno trasferito in altre comunità, poi l’ultima ha
chiuso senza riuscire a trovare una sistemazione per Foto. Archivio di Piazza Grande
me in un appartamento. Da Reggio Emilia, dopo dopo che lì ci hai mangiato, dormito, vissuto insom- tava più molto di vivere: allora ho cominciato lo
qualche tentativo di trovare posti letto andati falliti, ma. Per un periodo ho ospitato anche una ragazza. sciopero della fame, poi ho tentato il suicidio. Sono
sono tornata alla mia Bologna, ma è dura tirare Ci si abitua, ti sembra tutto normale. Mettevamo le riuscita ad avere un colloquio anche col sindaco
avanti con dei figli e solo una piccola pensione di coperte grosse per terra, nella grotta era meno fred- Cofferati. Mi ha ascoltato, ma la risposta dello staff
invalidità. Inoltre i servizi sociali me li hanno allon- do. Poi trovavo sempre il modo di lavarmi, di fare la del Comune è sempre di tipo standard: dicono che
tanati e vederci è sempre più difficile. Peccato per- doccia, lavare le mie cose. Non ero mica una caver- con la mia pensione di reversibilità non posso per-
ché sono brava a fare dei figli: non so se sono una nicola! Ad un certo punto mi sono resa conto che mettermi un affitto di una casa popolare, allora devo
buona mamma ma mi vengono veramente bene. quella vita doveva finire, poi ero disperata perché fare il solito percorso fatto di assistenti sociali,
Una casa dunque non ce l’avevo più, un non vedevo mai i miei figli. Ho avuto tanti conflitti borse lavoro, ecc. Ma tutto questo avrà pure un
affitto era improponibile e di tornare al Beltrame con i servizi sociali: non sono mai riusciti a trovarmi costo?! Non fanno prima a darmi la casa? Magari
non se ne parla. È a questo punto che mi è nata l’i- una soluzione perché non ero ne’ tossica ne’ alcoli- insieme al mio compagno. In fondo è solo di quella
dea di Parco Talon. C’è poco da dire in realtà: uscita sta, ma ti pare?! che ho bisogno.
dal Beltrame sono andata in quel parco, ho trovato A quel punto ho cominciato pensare a fare
una grotta e ci ho dormito quella sera. Poi ho vissu- dei gesti estremi per sbloccare la situazione, per fare
to lì quattro anni. All’inizio non sapevo come avrei capire cosa stavo vivendo, ma poi non me ne impor-
fatto; quanto ci sarei stata. Poi ti trovi quattro anni

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Dal basso verso l’alto
Rubrica di contributi senza filtro dal mondo altro

Intolleranze L’aria

Un angolo di poesia
Una lettera di protesta rivolta alla direzione della più grande biblioteca della Regione. La Sala La senti
Borsa. non la vedi,
ma la respiri.
Vado alla Sala Borsa da tanto Mi piace leggere e avrò che venisse specificata la motivazione, né la durata Con l’amico vento lei vola
visto più di trecento film. La Sala è un luogo piace- della diffida. Non era più semplice riparare la posta- in questo mondo infinito.
vole, dove la cultura è alla portata di tutti. zione? Non solo per me, ma per tutti. Chi la sa ascoltare,
Purtroppo gli ultimi film li ho visti tutti a metà, per- A questo punto mi pongo molte domande. Che fine lei vi parla.
ché mi è stata assegnata una postazione, nota a tutti ha fatto quell’esempio di cultura per tutti che era L’ascoltate,
non la capite:
per essere difettosa. Ho segnalato più volte questo all’inizio la Sala Borsa, una struttura che ci invidiava-
allora, lei svanisce.
problema, ma le cose non sono cambiate. no in tutta Italia? A cosa è servito fare la libreria in
La cercate
All’ennesimo film troncato sul finale ho deciso di Sala Borsa, se oggi non tutti possono accedervi libe- non la trovate,
andarmene, sentendomi un po’ preso in giro. A que- ramente? Ha diritto ad entrare solo chi ha soldi da ma dopo un po’ lei ricompare
sto punto, mentre stavo uscendo, un vigilantes si è spendere?! splendida più che mai,
preso la libertà di mettermi le mani addosso, dopo Mi rivolgo, quindi, alla direzione della la Sala Borsa: che dice:
essersi messo i guanti, perché, secondo lui, toccando- la Sala è un servizio che funziona bene, ma attenzio- “Ascoltatemi col cuore,
mi si sarebbe sporcato. Da qui è partita una serie di ne a questi rangers che avete assunto perché, credo, troverete un mondo d’amore”.
offese nei miei confronti. Io sono rimasto calmo. E’ creino più problemi di quanti ne risolvano. Io ho Francesco
arrivata la polizia e, per farla breve, mi ha dato ragio- sempre rispettato tutte le regole; ho anche ricompra-
ne. to un libro che avevo perso. ANARKORESSIA
Il 23 aprile sono tornato alla biblioteca, ma a questo Rivoglio, quindi, il mio diritto ad accedere alla sala. Rifiuto. io, rifiuto, ogni cosa da dirigenti omissis, okkupanti, okku-
punto è arrivata l’ultima assurdità: mi è stato comuni- pati da odio 11 settembre, ma molto prima, cose che non vanno,
cato che sono stato diffidato dalla Sala Borsa. La Antonio cibo che non entra, in stato di necessità, di altri era il tuo paese
comunicazione mi è stata fornita solo a voce, senza che ora, è il mio, mai voluto, mai mi ha voluto, bene, ora è il dun-
que, chi siete classe dirigente, chi siete gruppi, grumi di sangue chi
siete? non è disponibile il mio corpo alle vostre maiali di stato,
scrofe, in letamai di potere addosso ai vestiti e maschere volti,
Un posto letto da fame svolti in mai dominanti scelte vere, ma indotte da poteri dietro, e
voi, classe dirigente, di niente, di tutto il vuoto che pochi hanno
visto ad abu graib, guantanamo, lexington, marianna, e per sempre
Da quattordici anni i Migranti del Centro di prima impongono che in ogni appartamento non possano
altri ancora che a noi e a me, video porno nasconde pube eretto di
accoglienza di via Terracini a Bologna attendono risiedere più di quattro persone, altro vincolo che
ermafrodite iene montano bambine nude, in iraq, irrinunciabile
una sistemazione più decorosa. In questi quattordici non permetterebbe di ridurre le spese di affitto godimento di sperma di infetti cani, iene, mentre sciacalli svendo-
anni si sarebbe dovuti passare da una fase di emer- inserendo un quinto connazionale. no e comprano pelle di quelli che, sulle croci dei viali aspirano
genza ad una di seconda accoglienza, che prevedeva Inoltre, negli edifici che dovrebbero ospitare i alla morte veloce, e madri di figli folli, in carcere perché, omissis,
la sistemazione dei migranti in appartamento. In migranti verrebbero istituite delle portinerie, ovvia- regnante, e ancora omissis, spara veloce la sua saliva di bava gialla
una conferenza stampa tenutasi il 5 maggio davanti mente per mantenerne il controllo. Noi italiani, che di caduta statua sostituita a scapito di onu, cercate onu, in pagine
a Palazzo d’Accursio i migranti hanno annunciato le portinaie non le abbiamo mai amate, ora le rici- gialle, edizioni economiche, mentre io rifiuto ancora, io rifiuto,
l’inizio di uno sciopero della fame ad oltranza, per cliamo e con animo caritatevole le s-Bolognamo ai rifiuto in piazza degenerata, tossico nociva, smaltita in traffico di
riaprire la trattativa con il Comune sui punti più cri- migranti. Ma ciò che si coglie in questa vicenda è il armi, mentre ilaria alpi sapeva, sgozzata da piombo amico, genera-
li segreti, servizi segreti, morte segreta, mandanti conosciuti ma
tici del trasferimento in appartamento. I migranti fatto che si concedano degli appartamenti, chieden-
mai pronunciati, ilaria sapeva allora e altro ancora avrebbe saputo,
hanno fatto notare che, se dovessero accettare le do ai migranti di adottare il nostro modello di
rifiuto, sei rifiuto, tossico, nociva per nostro traffico, le dissero
condizioni imposte dal Comune, i soldi che reste- benessere. mentre la bocca spalancata di mitra le vomitava vita e morte in
rebbero loro per mangiare sarebbero talmente A noi che abbiamo dimenticato di essere stati un duello, mafia mondiale, organi mondiali, organi vitali, miei organi
pochi da costringerli ad un digiuno forzato di cui a popolo di migranti, questi uomini con la pelle scura vomitano cibo e io omissis ora, mio ventre segreto trattiene ster-
quel punto nessuno si occuperebbe. fanno paura. Ed allora tiriamo fuori argomenti pre- co, io come voi, io sullo schermo, davanti a schermo piatto, mio
Parlando con gli ospiti del centro di accoglienza, si testuosi come l’ordine pubblico, l’igiene e il bene ventre piatto, mio cibo piatto, mio giorno piatto, io in pianto,
ha però la sensazione che la montagna di promesse che noi vorremo per loro. sguardo al sole, vite sole, monte sole, ieri come oggi, per sempre,
e solidarietà dell’Amministrazione abbia partorito nei secoli dei secoli, generato, non creato, non so dire altro, e
Così si definisce Stefano sul guardo nel silenzio mattutino la fine della notte per morire il gior-
un topolino stanco. Attualmente gli ospiti del
suo sito: Attualemente senza no, miei organi civili, vitali, defecano misere bolle e schiuma, io
Terracini pagano 126 euro al mese per un posto
fissa dimora. non ho niente dentro, non cercatemi, democrazie fallite, organi
letto in stanza tripla; la proposta del Comune sareb-
vitali falliti, spazio ai mercati di sangue, ebola, aids, epatite, lebbra,
be di continuare a far pagare la stessa cifra ai “ Più che viaggiare ormai leccate le torri, slabbrate vagine di potere, operate in viziose omo-
migranti che accettassero il trasferimento in appar- sessualità di torture, falliche, penetranti in spazi orge, spermatosi,
vivo in bicicletta. Non ho
tamenti messi sul mercato dai privati, ma solo per i sacrificio di presidente, ridiamo tutti, in coro, presidente, desidera
hobbies solo passioni”
primi sei mesi. Dopo la scadenza, gli ospiti dovreb- morire, lui sa il cibo di anni di questa terra, transgenia, veleno,
bero pagarsi per intero allarme modificato, ora si muore tutti con presidente, nessuno
Stefano è arrivato a Bologna da può sopravvivere, a lungo, meglio così, modificate vite, ora si
il posto letto, che arri-
Alessandria, con la sua bici uccide, si gode, Delimitate strade nel mio pensiero sanguigne
verebbe a costare sino
super equipaggiata ed ha fatto aride di morti ma sulle strade vomito di bambini affamati divora-
a trecento euro, un pezzo di strada con noi. . no il male del digiuno omicida guerra quotidiana morire salvezza
somma ritenuta inso- Speriamo di lavorare ancora uccisi popolo e famiglia e nutrimento assassino pompando a rove-
stenibile per tutti colo- insieme presto. Intanto potete scio vomitando cuore a rovescio io vedo immagine soldato violen-
ro che svolgono lavori visitare il suo diario telematico ta uccide io vomito bambino muore impalato popolo sguardo
precari ed a tempo (blog) al seguente indirizzo apologeta della menzogna in immagine continuando violenta stu-
determinato e che, se pro sgozza immagine nel mio sangue e cranio rigetta su strade
perdessero il lavoro, si http://alkoliker.splinder.com/ depistate verità nascoste in video sedici noni mio cuore cuore mio
vedrebbero messi in cuore ucciso virtuale rigetto cibo intestino come cranio cervello
strada. ottuso a capire tutto è possibile ed esce da miei inferi intestinali
I contratti di affitto gastrici tutta la vita di altri che io non ho amato.
Giuliano Bugani

Redazione di Strada è a cura di Massimiliano Salvatori


contatti: tel. 051/342328 - mail: massimiliano.salvatori@fastwebnet.it - redazione@piazzagrande.it

11
2004 Le chiavi del sorriso
Un premio a Piazza Grande
Le chiavi del sorriso sono un
premio simbolico istituito
dalla Fondazione Cesar e
dalla Consulta Nazionale dei
Consigli Regionali Unipol e
dedicato a chi si spende per
rispondere ai bisogni della
gente.

Quest’anno il premio è stato


consegnato ai rappresentanti
dell’Associazione Amici di
Piazza Grande Onlus.

Tra le motivazioni che hanno


por tato la Fondazione ad
assegnare il premio a Piazza
Grande, il continuo impegno
nella lotta all’esclusione socia-
le attraverso le tante attività e
il giornale di strada, che negli
anni è stato uno strumento di
sostegno per tantissime per-
sone senza risorse economi-
che e ha dato visibilità a sog-
getti che non appartengono
alle categorie tradizionali a
cui si rivolgono i servizi socia-
li. Foto. Tonino ritira la targa premio per Piazza Grande

Foto. Il tavolo degli interventi

Per noi di Piazza Grande


riconoscimenti di tal
genere servono ad andare
avanti nella strada imboc-
cata più di dieci anni fa.

Premi simili sono la testi-


monianza che la cittadi-
nanza bolognese e le isti-
tuzioni pubbliche e priva-
te riconoscono l’impegno
dell’Associazione nella
sua lotta contro l’esclu-
sione sociale

Grazie!
Grazie!
Grazie!

12
Solidarietà per Ivo
Giovedi 12 maggio alcuni ignoti hanno dato fuoco al giaciglio di un senza fissa dimora. Antonio Mumolo è intervenuto nella prima seduta del
Consiglio Comunale del 16.05.2005 per stigmatizzare l’episodio.

“Intervengo per esprimere solida- vare dell’affetto verso di lui. Ivo


rietà a nome del gruppo DS e, ne viene descritto da tutti come una
sono certo, di tutto il Consiglio persona semplice, senza pretese, che
Comunale, per IVO. pur non volendo vivere come gli
altri, dagli altri si fa accettare.
Nella notte tra giovedì e venerdì
della settimana scorsa, tra mezzanot- Gli operatori del servizio mobile di
te e l’una, nei pressi dello Stadio di Piazza Grande lo conoscono.
Bologna, alcuni ignoti hanno incen-
diato il giaciglio di un senza fissa Ivo accetta di buon grado il cibo che
dimora, che in quel momento si era gli operatori gli portano, non si
allontanato per pochi minuti. Come lamenta del suo stato e dice che fino
molti sapranno, la tragedia è stata a quando non avrà una casa rimarrà
fortunatamente evitata, ma questo a dormire sotto il portico.
non può giustificare la blanda rea-
zione che c’è stata da parte della E lì Ivo è rimasto per molti mesi, da
società civile bolognese. Da venerdì dicembre fino ad oggi. O meglio,
ad oggi della vicenda si è trattato fino all’incidente di giovedì scorso.
unicamente in qualche articolo di
cronaca locale, e, francamente, tutto Probabilmente il fatto che quasi nes- Foto. Archivio Piazza Grande
ciò sembra un po’ poco, se si pensa suno in città parli di un omicidio
all’entità di quello che è accaduto e tentato ai danni di un senza fissa deve aver riguardato la scala dei re.
al rischio che è stato corso. dimora non è altro che un segno dei valori di questa stessa cittadinanza.
tempi. Da più parti si sente dire che Ci si scandalizza – e giustamente - se Dobbiamo sempre ricordarci che il
Ivo, questo il suo nome, dorme da Bologna non è più quella città acco- qualcuno butta per terra una botti- modo in cui ci si rapporta alle perso-
molto tempo sotto il portico dello gliente e generosa di un tempo. glia di vetro, ma non se qualcuno ne a rischio di esclusione sociale è
Stadio. Nel quartiere è molto cono- Evidentemente deve esser cambiato tenta di dare fuoco ad un essere un fondamentale segnale del grado
sciuto e nessuno si è mai lamentato qualcosa nella maniera in cui la citta- umano. di civiltà di una società.
di lui per i suoi comportamenti. dinanza sente la propria partecipa-
Anzi, come testimoniano le voci rac- zione alla vita della città. E un cam- In occasioni come queste la voce Antonio Mumolo
colte dai giornali, sono molti a pro- biamento altrettanto importante delle Istituzioni dovrebbe farsi senti-

Giovedì 9 giugno 2005


Teatro Dheon
0re 21.00
la Fraternal Compagnia
presenta

“Senza dimora in Centrale”


Lo spettacolo che vede recitare insieme poliziotti e senza dimora viene replicato
dopo il grande successo della serata al Teatro Testoni lo scorso mese

13
Le attività
L'Associazione Amici di Piazza Grande è il luogo in cui i cittadini svantaggiati si organizzano per risolvere i propri
problemi, per mettere assieme capacità e idee, per costruire occasioni di reddito, per affrontare il problema della abita-
zione, per migliorare le prestazione dei servizi della città e per autogestirsi. L’Associazione, in oltre dieci anni di vita
ha dato impulso ad una progettualità ricca di iniziative. Attualmente tra le attività di Piazza Grande ci sono il giornale,
il BiciCentro, la Sartoria, il Servizio Mobile di Sostegno e lo Sportello di Avvocato di Strada.

Via Antonio Di Vincenzo 26/F (BO)


Tel e Fax
051 372 223 - 051 4158 361

Sito web: www.cooplastrada.it


Mail:info@cooplastrada.it

14
Il BiciCentro

E’ attivo il ser vizio a domicilio


per le riparazione di biciclette.

Se non potete portarle in offici-


na, con un contributo di 5euro,
veniamo a casa vostra e le ripa-
riamo se si tratta di inter venti
elementari ( fili, freni, luci,
copertoni, camera d’aria).

Per i casi gravi, le pazienti a due


ruote saranno portate d’urgenza
in officina per completare il
lavoro.

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La Cooperativa Fare Mondi Bologna, 11.5.2005


affonda le radici nel percorso associativo
N. 192/05 R.E.S.
degli aderenti all’Associazione Amici di Piazza Grande N. 3558/03 R.G. CABO
Onlus. N. 1764/04 R. Sent.

“Ritiriamo i vostri vecchi computer La Corte di Appello di Bologna con sentenza 22.6.2004
ha condannato:
e pensiamo noi al loro riutilizzo
Sgomberiamo il solaio, la cantina PALAIA ANTONINO, nato a Laureana di Borello il 25.11.1952 e
Forniamo un servizio per piccoli trasporti, residente in Bologna in Via Luigi Negrelli n.2
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Sabrina lo so che tu ritornerai da mè perché io ti volevo


molto bene con tutto il mio amore che io avevo per te
Sabrina, ritorna da mè e parliamoci come due amici e dimmi
quello che tu Sabrina vuoi dirmi perché il motivo che hai
fatto dimmi la verita e io ti ascolterò con il mio cuore spez-
zato dal dolore che mi hai dato io ho sempre la speranza
che tu capirai che cosa stai facendo Sabrina hai lasciato il
tuo uomo che ti ha aiutato molto e ti voleva molto bene e ti
ha sempre portata sul palmo della mano ma tu Sabrina hai
lasciato tutto dietro le spalle per nulla e adesso come vivi
che non hai più nulla nelle mani e hai lasciato scappare tutto
per nulla e non ti mancava nulla a te Sabrina, la vita che stai
facendo è molto dura per vivere in strada, capirai che vita
stai facendo Sabrina, puoi tornare indietro perché non è
tardi per capire che cosa stai facendo torna dalla persona
che conosci bene, e ti ha sempre voluto bene e nel tuo
cuore che lui ti aiuterà ancora a metterti a posto e ti troverai
felice e contenta pensaci bene Sabrina, io ti aspetterò quan-
do tu deciderai di tornare da me e io ti accetto con tutto il
mio cuore il tuo ritorno e ti perdonerò tutto quello che hai
fatto Sabrina e li riuscirai a capire la mia verità del mio cuore
Sabrina e capirai molto tardi e penserai di tornare dalla per-
sona che tu ami ancora torna che la porta è sempre aperta
per te Sabry, io ti aspetterò Sabrina con tutto il mio cuore
triste e solo.

Tuo Gigi (ti voglio ancora bene)

15
NUMERI E INDIRIZZI UTILI Piazza Grande è
anche on line

ASCOLTO MANGIARE CURARSI www.piazzagrande.it


Servizio Sociale Adulti Via
Sabatucci, 2 ricevimento Assistenti Sociali ed Opera dei poveri delle Suore di S. Elisabetta, Poliambulatorio Biavati
Educatori Professionali. Lunedì, Mercoledì, Via Nosadella 32 lun. - sab. dalle 8:30 alle 9:00 Strada Maggiore, 13 (ingresso
“Dal sito web è possibile iscriversi alla
Venerdì, Sabato dalle 9:00 alle 13:00 Martedì e (colazione). da vicolo Alemagna 21) Tutti i giorni dalle
Chiesa dei poveri, via Zamboni (colazione), 17:30 alle 19:00 Bus 14-27 newsletter per ottenere tutte le notizie e
Giovedì dalle 14: alle 17:00 Bus 20 – 37
tel. 051/245156 solo dom. ore 9:00 tel. 051/226310,
051/226310 assistenza medica gratuita gli aggiornamenti riguardanti le attività
Punto d’ascolto e indirizzo 1° binario stazione Antoniano, Via Guinizzelli, 3 ore 11:30 pran- per i Senza Fissa Dimora.
zo, bus 33, tel. 051/346756 Aperto a tutti Pronto Soccorso Sociale Quadrifoglio Via dell’Associazione. Per contribuire diret-
centrale dal Lunedì al Sabato 9:00 alle 12:00 e
dalle 15:00 alle 18:30. Solo con appuntamento. Parrocchia Cuore Immacolato, Via Mameli Cabaletta, 5 aperta 24h/24h Struttura domicilia- tamente, inoltre, è possibile effettuare
5, martedì dalle 10:00 alle 12:00 e venerdì dalle re a bassa soglia d’accesso per tossicodipen-
tel. 051/244044 donazioni tramite carta di credito”
Centro ascolto italiani della Caritas Via S. 15:30 alle 17:30 (sportina cibo). Bus 13, denti. Si accede tramite l’unità mobile.
Caterina, 8 Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì tel. 051/400201 Pronto Soccorso Sociale Pettirosso Via de
dalle 9:00 alle 11:30 Giovedì 14:00/16:00 Bus Mensa della Fraternità della Caritas Via S. Matuiani, 1 aperta 24h/24h Struttura domicilia-
20-32-33-37 tel. 051/6448186 Caterina 8 Tutti i giorni alle 18:00 t e l . re a bassa soglia d’accesso per tossicodipen-
051/6448015 (si accede attraverso il centro denti. Si accede tramite l’unità mobile. le Mail
Primo Aiuto Dimissioni Carcere Centro G.
Venezian Via Solferino, 7 Venerdì mattina d’ascolto italiani e il centro d’ascolto stranieri). Sokos Via de Castagnoli, 10 segreteria@piazzagrande.it
tel. 051/582443 Parrocchia San Girolamo dell’Arcoveggio tel. 051/2869294 direzione@piazzagrande.it
L.I.L.A. in caso di esito positivo Via Agucchi, Via Fioravanti 137 tutti i giorni sportina cibo lunedì 16.30 - 19.00
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290/a Lunedì dalle 16:30 alle 20:00 Martedì al
Venerdì dalle 10:30 alle 14:00 Bus 13-18-92 Parrocchia Santa Maria della Misericordia sabato 9.00 - 11.00 avvocatodistrada@piazzagrande.it
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HELP LINE hiv/aids ANLAIDS: risponde e dalle 17:00 alle 19:00 alimenti da cucinare Croce Rossa Italiana Via del Cane, 9
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3399498 Tel. 051/333173 Parrocchia San Giuseppe lavoratore Via
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festivi 333-4721541 Per Donne. ni dell’anno dalle 12:30 alle 18:00 (si accede
Centro d’ascolto immigrati della Caritas Via attraverso il Servizio Sociale Adulti).
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Rialto, 7/2 Lunedì Giovedì dalle 9:00 alle
Emergenza Freddo dalle 18:30 alle 19:15 lun. a sab. dalle 9:00 alle 10:00 e dalle 16:00
11:00 Martedì dalle 15:00 alle 17:00 Navetta
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50 I colloqui per l’accesso alle mense si svol-
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gono martedì (ore 15-17) e venerdì (9-11)
via S. Stefano 50 viene offerta la colazione alle tel. 051/244090
tel. 051/235358 Stranieri
8,30 e la distribuzione di indumenti un giorno Opera San Domenico Piazza San Domenico
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Porto, 15/b dal Lunedì al Sabato dalle 9:30 alle
13-11-86 tel. 051/226170
16:30. Tel. 051/523494
Parrocchia San Giuseppe lavoratore Via
Telefono Viola (abusi in campo Psichiatrico)
tutti i giorni feriali dalle 19:00 alle 21:00
Marziale, 7 Giovedì dalle 14:30 alle 17:30 Bus Per abbonarsi fare un versamento
27 a b c 95-97-98 tel. 051/322288
tel. 051/342000
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Servizio Immigrati, profughi e nomadi Solo
extracomunitari con permesso di soggiorno Via
Lepido, 58 Martedì dalle 14:30 alle 17:30 Bus I n te s ta z io n e: As s o c iazione
Distribuzione caffè, succhi, 13-86 tel. 051/405741
Drapperie, 6 Lunedì dalle 9:00 alle 13:00
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Amici di Piazza Grande ONLUS
Martedì e Giovedì dalle 15:00 alle 18:00 biscotti, scambio siringhe, pre-
Sabato dalle 9:00 alle 13:00 tel. 051/6564611 servativi, relazione e aggancio Mameli, 5 Mercoledì dalle 9:00 alle 11:00 (è N° C/C: 54400320
dalle 16:00 alle 17:45zona uni- richiesto un piccolo contributo economico) Bus
Centro lavoratori stranieri - CGIL Bologna
13 tel. 051/400201
ABI: 07601
Via Marconi 69/d Bologna, tel. 051 6087190 versitaria dalle 18:00 alle 19:00
Volontari di varie comunità straniere sono a zona stazione (inps) dalle Parrocchia San Giuseppe Cottolengo Via CAB: 02400
19:15 alle 20:15 Carracci. Marzabotto, 12 tel. 051/435119 Giovedì dalle
disposizione per parlare nella tua lingua di
16:00 alle 18:00 Bus 19-35-38
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Chiesa San Girolamo dell’Arcoveggio Via
sanatoria, i contributi INPS ecc. DORMIRE Fioravanti, 137 Sabato dalle 16:00 alle 17:00
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Bus 11/c tel. 051/356477
lenza. Lun - mart - ven, h. 20/23, giov Potete anche telefonare allo 051
Antoniano Via Guinizelli, 3 Escluso il Martedì
h.15.30/17.30. Segreteria sempre attiva, tel.
dalle 9:00 alle 17:00 (è richiesto un piccolo
051.434345. N° verde 80045009 342328 dalle 9.00 alle 13.00 alla
Casa del riposo notturno Madre Teresa di contributo economico) Bus 33
Centro San Petronio, tel. 051/346756 Redazione del giornale.
Calcutta Viale Lenin, 20 aperto dalle 19:00
Via Santa Caterina 8, Bus 20, 32, 33, 051 6448015
alle 24:00 Bus 14-34-37 tel. 051/531742 Si Parrocchia San Bartolomeo Via Beverara, 88 Per i privati la quota indicativa di
Uomini italiani: lun 14.30 - 15.30 , con pre-
notazione al lun dalle 9 alle 11 accede dai servizi sociali. Mercoledì dalle 14:00 alle 18:00 Bus 11
Uomini stranieri: mart 14.30 Casa del riposo notturno Via Lombardia, 36 tel. 051/6345431 s o tto s c riz io n e è d i 3 1 e u r o
aperto dalle 19:00 alle 24:00 Bus 27-36 annui. Per enti, biblioteche e
LAVARSI tel. 051/493923 Si accede attraverso i servizi
associazioni 51 eur o Per l'estero
sociali.
- 15.30 , con prenotazione al Centro Beltrame (Servizio Sociale Adulti) Via 103 eur o
lun dalle 9 alle 11 Sabatucci, 2 aperto 24h/24h Bus 20-37
Donne: giov, 14.30 - 15.30 , con prenotazione tel. 051/245156 Si accede dal servizio sociale
al martedi mattina adulti.
Centro Multifunzionale Beltrame:
Casa del riposo notturno Via Carracci 69/2 ASSISTENZA
Uomini: giov 10.30 - 12.30 con prenotazione
aperto dalle 20:00 alle 24:00 Si accede tramite
lo Sportello sociale e delle opportunità di Via
LEGALE
nei giorni precedenti
Donne: lun 10.30 - 12.30 con prenotazione del Porto, 15
nei giorni precedenti Opera Padre Marella Via del Lavoro, 13 dalle
9:00 alle 12:00 tel. 051/244345 Associazione Amici di Piazza Grande Onlus
Via Libia, 69
LAVANDERIA L’isola che non c’è Via Dell’industria aperta
24h/24h Bus 14 Si accede dalla strada. tel. 051-397971
Rifugio notturno della Solidarietà Via del
Gomito, 22/2 lun. – ven. 15:00 – 18:30 Rifugio Notturno della Solidarietà Via del
tel. 051/324285 Bus 25 (capolinea) Gomito, 22/2 aperto dal Lunedì al Venerdì Rifugio Notturno della Solidarietà Via del
Lavanderie a gettoni Via S. Donato 4b/c; Via dalle 15:00 alle 23:00 Sabato dalle 17:00 alle Gomito, 22/2 1° e 3° Lunedì del mese dalle
Saragozza 34°/b; Viale Oriani, 12; Via Petroni, 23:00 Domenica dalle 19:00 alle 23:00 Bus 25 18:00 alle 19:30 tel. 051/324285
38; Via Corticella, 90; Via Saragozza, 41 (capolinea) tel. 051/324285

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