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novembre ‘03 Anno IX


tiratura
6.000 copie

Giornale di strada di Bologna fondato dai senza fissa dimora Offerta libera Pubblicazione periodica mensile novembre 2003

c h i
v i n a o r i
n d o f u
I rme ra
do stase

Quante sono, e chi sono, le persone che passeranno l’inverno in strada a Bologna? È molto difficile fornire dati precisi a riguardo, ma le
redazioni di Bandiera Gialla e Piazza Grande, con inchiesta gomito a gomito, hanno provato a saperne di più. Dal servizio mobile di soste-
gno di Piazza Grande viene il dato di 50-70 persone senza dimora incontrate in ogni uscita serale, ma tutto lascia pensare che questa sia
la punta dell’iceberg: nell’estrema periferia urbana, ad esempio, trovano riparo centinaia di migranti sena casa e costretti alla clandestinità.
Non solo, visitando alcuni centri di prima accoglienza sappiamo che almeno 150 persone immigrate rischiano di finire in strada in seguito
a chiusure e ristrutturazioni. Il Comune dal canto suo aumenterà di alcune decine i posti a disposizione nei dormitori, arrivando a poco più
di trecento, quasi tutti occupati però. Basteranno a dare un tetto a chiunque ne avrà bisogno, oppure anche quest’anno l’inverno sarà
un’emergenza? Intanto la temperatura scende e i senza dimora aumentano… [alle pagine 4, 5, 6, 7 e al sito www.bandieragialla.it]

Bologna poco etnica Cinema TEATRO e MUSICA


Le dieci bancarelle del mercatino Intervista al regista albanese Continua la rassegna musicale di
multietniconon hanno ancora Edmund Budina. In Italia dal Piazza Grande: il 22 novembre sul
trovato uno spazio per la loro ‘92, dieci anni da operaio e poi il palco di via Libia le ballate folk dei
merce. A un anno dallo sfratto primo film italiano “Lettere al Caravane de ville.
dalla Montagnola, nessuna rispo- vento”. Una storia di rapporti Spettacoli teatrali: Le spacconate di
staconcreta dal Comune. familiari e migrazioni Capitan Fracassa e Relitti Reietti

pag. 3 pag. 8 pag. 10 e 11

qualsiasi richiesta di soldi al di là dell’ Offerta libera non è autorizzata

novembre duemilatre 1
se c o n d a

DAL BASSO VERSO L’ALTO...


Un euro per la vita La nostra casa sul
In questi anni io, insieme allo SPI –CGIL, a decine e decine di volontari, ci mondo
siamo prodigati a portare mensilmente aiuti ai suddetti profughi: derrate La casa delle idee ospita
alimentari di ogni genere, capi di abbigliamento, insomma tutto quello Ogni uomo che abbia
che può servire alla sopravvivenza attualmente nel cantone di Tuzla Abbastanza coraggio da
ci sono 160.000 profughi. Sentirsi vivo da rispettare
Le missioni umanitarie finora effettuate sono state oltre 90, quasi La vita che a ricevuto da
tutte nella città di Tuzla e Preiador dove attualmente un centi- madre terra.
naio di donne profughe cercano di sopravvivere in tutte le La casa delle idee
maniere immaginabili, la loro unica fonte di guadagno sono la Ospita ogni uomo che si
coltivazione di ortaggi in serra. E ora si cerca di migliorare la senta vero per
loro situazione dando luce a un piccolo grande progetto di Credere in ciò che farà.
sartoria con estrema difficoltà abbiamo regalato loro 5 mac- La casa delle idee
chine da cucire industriali. Ospita ogni uomo
Pertanto servono aziende private che diano loro del lavoro. Che si sente abbastanza
Purtroppo, la disponibilità a trovare dei mezzi per fare suddette piccolo da non
missioni, è sempre stato assai difficile. Il furgone che in questi Negarsi nessun sogno
anni, mensilmente, ha portato tanti piccoli aiuti, attualmente è in E abbastanza libero da
grave difficoltà: quindi a malincuore, questo piccolo grande furgo- essere
ne necessita di andare in pensione, causa le dovute rotture al motore, Poeta che cammina sui propri
e non solo. scritti
Per questo motivo stiamo cercando di racimolare 15.000 euro (30 milioni). Credo di aver raggiunto la verità
Con la collaborazione, di centinaia, per non dire migliaia di compagni, fratelli e Dell’esistere continuando ad amare il
amici della Regione Emilia Romagna, e non solo, vogliamo continuare in questo piccolo mondo.
grande lavoro di solidarietà nei confronti di tutti
quei profughi. Vilmo
Il furgone vecchio andrà ad aiutare la cooperativa che lavora le terre confiscate alla mafia.
Vilmo

le parole monche Dedicato a Zac


...una rubrica con Zac
Vorrei aprire una rubrica, una finestra di parole di
Dal 18 novembre
strascichi di pensiero. Non so se sarò costante, non
sempre la costanza mi appartiene ma adesso ne sento
Gli aventi sono precipitati, poi hanno smesso di pre-
cipitare, impigliata ad un piccolo ramo, sono li ora,
la Casa del ripa-
il bisogno, un bisogno tutto egoistico di avere ancora
dei momenti di vita con lui. Mi mancano le nostre
sospesa sulla parete del dirupo, mi tengo a quella
radice, sembra solida ma due topini hanno cominciato
ro notturno di
chiacchere/discuissioni che commentavano ed
accompagnavano le nostre giornate. Una finestra da
a rosicchiarla alla base. C’è una fragolina sulla pare-
te, rossa e appetitosa. Potrei scegliere di mangiarla
via Carracci
cui far volare le nostre parole. Tornando a casa da
lavoro riempivano l’abitacolo della macchina, ci
lasciandomi cadere nel vuoto.
cambierà nome,
seguivano nel viale in mezzo al verde e svolazzavano
per la cucina tra i rumori della cena e i telegiornali.
La serenità certe persone non se la possono concede-
re. Una serenità relativa certo. Una serenità rispetto
si chiamerà
Ora alcune di loro giacciono pesantemente dentro di
me, le altre sono mute. Una rubrica di parole monche.
alla caoticità del farsi, alla ossessività aggressiva, al
cruccio perdente, alle inquietudine dell’incertezza
“Massimo
L’ignoranza aiuta ad alimentare il sogno e l’inquietu-
dell’amore, al peso della calce bagnata del dovercela
fare dei doveri, alle parole gravide del nostro corpo,
Zaccarelli”.
dine del desiderio, la consapevolezza istruisce sul-
l’assaporare le serenità possibili che la realtà conce-
al mozzafiato delle piccole cose che ci tengono insie-
me, alla fotografia paralizzante dei vuoti delle nostri
Niente di più
de. menti. Una serenità relativa certo. Quella rispetto alle
insufficienti trascendenze delle sensibilità al dolore.
giusto.
L’amore? Forse è questa la dimensione dell’amore, “Uomini senza fallo, semidei che vivete in castelli
del resto nessuno ci insegna a riconoscerlo e ognuno inargentati, che di gloria toccaste gli apogei, noi che
se lo immagina come crede, spesso per la differenza
rispetto a una infelicità.
invochiam’ pietà siamo i drogati… che la pietà non vi
sia di vergogna”. FD
La cerimonia
Questo amore sembra fatto di pause e invece non ci
sono vuoti. alle 18
A tratti sembra che il mondo ci remi contro e che
tutto sia direttamente avverso a noi, ma credo che in presenza
tutto ciò sia la vita che nel muoversi crea zolle e fossi
in cui si inciampa e si cade. Si cerca sempre qualcosa della città e
e anche che adesso sembra…
La felicità? Anche questa cosa non ci hanno mai inse- delle autorità
gnato. Pretendere di saper riconoscere cose che nes-
suno ci ha fatto sapere. Brancolare nella luce del comunali.
mondo con l’evidenza negli occhi e senza cognizione
di causa. Vedere tutto senza sapere cosa cercare.

2 novembre duemilatre
t e rza

Parola di Engy
La crisi! Salute alla marijuana
Siamo in piena crisi abbiamo uno stato in crisi non sa dove met- É bello dare ordini emanare sentenze dire come bisogna comportarsi, come man-
tere le mani dove tocca c’è sconforto siamo trattati male, respiro giare, cose per cui a me sembra che siamo tutti dei poveri imbecilli come non
quell’aria di sofferenza che mi fa star male, non capisco come fossimo in grado di vivere: adesso vi spiego alcune cose che dicono che fanno
può una persona andare avanti con 700 o 800 euro al mese con male. Io soffro di diabete e devo fare 4 insuline al giorno e non vi sto a racconta-
tutte queste spese bollette da pagare con questa insofferenza che re tutto rischiando di annoiarvi. Comunque andiamo avanti. Mi ero stressato con
ci cova dentro e ci fa poco comunicare perché vogliamo sembra- le visite le punture di insulina e tutto il resto. Cosi una sera esco con degli amici e
re tutti degli industriali che non lo siamo, però siamo persone tra una chiacchiera e altro uno salta fuori con una canna di erba, la cosiddetta
che abbiamo bisogno di conforto siamo umani e deboli dico marijuana e fumai anche io, e un po’ me la feci regalare per farmi una mia ricerca.
sempre per la maggior parte delle persone dove mi ci metto Volete sapere il risultato? Ebbene per qualche giorno i valori della glicemia mi
anche io e non vogliamo essere trattati male da quelli che ci erano tornati normali, cosi ne parlai con dei medici amici miei… io spiegavo, e
comandano perché non si può proibire tutto, dimenticandoci dei capivo il loro imbarazzo a dire che era solo un caso e non accettare le evidenze.
diritti e i doveri del cittadino. Dove li mettiamo? Peccato che Cosi mi sono fatto un esperimento da solo dato che sono un po’ testardo. Cosi
quello se lo dimenticano, come si dimenticano di controllare fumando marijuana il diabete si è regolarizzato, dico questo perché io avevo i
questi commercianti queste bollette cosi care quando poi abbia- valori glicemici sempre alti intorno ai 200 e i 300, sono stato anche ricoverato in
mo mandato dei ragazzi a morire in Iraq. Perchè scopo? Una coma diabetico con 670 di valori, e i dolori e una cosa impressionante. Adesso io
volta ho sentito un intervista a delle persone degli Usa che gli mi chiedo se legalizzassero la marijuana sempre facendo dei test sulle persone
chiedevano della guerra cosa ne pensavano, la risposta fu fino a cosi dette malate e provando le reazioni, si avrebbe meno spese per la sanità e si
quando noi vogliamo stare bene è una cosa inevitabile se voglia- legalizzerebbe una pianta bella e profumata e non dovrei nascondermi per andare
mo sguazzare nel benessere ci vuole. Io sono rimasto sbalordito a comperare qualcosa che mi fa stare bene fisicamente. Ma tutto questo è possibi-
di questa risposta ma poi mi sono chiesto può darsi che la caduta le solo se la trovo, perché poi inizia il calvario, la ricerca e pure il prezzo della
di quel regime sarà un vantaggio per tutti, ma a quanto pare que- situazione per stare bene fisicamente. É ora di svegliarsi non posso stare con la
sti vantaggi non esistono, so solo che si ammazzano ogni giorno. paura che se mi acchiappano mi fanno fare la galera comprando una cosa che mi
Quindi è solo una pena per me. Comunque andiamo avanti. Il fa stare bene in salute perché poi c’è da dire che anche una amica mia anoressica
21/10/2003 sento una notizia per televisione dove si diceva che adesso sta benino (ho tutte le prove). Tengo a precisare che non sono cosi igno-
al tribunale di Venezia non avevano neanche la carta per fare le rante come spesso si dice dai ben pensanti, sempre a giudicare e non fare mai
fotocopie e dove mancava anche l’inchiostro per scrivere io mi niente, quello è un drogato e via. No, fino a maggio ero il segretario di un asses-
chiedo sempre come si fa ad andare avanti avendo questi proble- sore alla cultura di una grande città, quindi credo che cosi drogato poi non sono.
mi cosi di poco conto pero fa pensare a tanti processi mai risolti Comunque spero che qualcosa si faccia che non vengano sprecati soldi della
dove i processi vanno cosi alla lunga se manca la carta ? Quindi povera gente con queste cure con prezzi pazzeschi quando poi alla fine in un vaso
io mi chiedo ma come siamo messi. Non è che loro hanno la la puoi tenere, anche in balcone e non andare a favorire questi gruppi mafiosi che
pancia piena e pensano che tutti abbiano la pancia piena perché si fanno i soldi sulla povera gente e ti ammazzano senza farsi degli scrupoli per-
non è cosi, le persone fanno i salti in alto per sbarcare il lunario. ché per questa gente sei una merce quindi è inutile parlarne . Io sono convinto che
un referendum adesso è buono che si faccia perché le persone sono più mature e
credo che adesso sia il momento.

A Bologna l’etnico non ha mercato


Per le dieci bancarelle del mercati- parco. “L’Assessore di elletti re la zona con attività ra del mercatino – sostiene Bignami
no multietnico il Parco della dice di aver sconfitto il ricreative e culturali. – la nostra convenzione è partita a
Montagnola è ancora zona a rischio, degrado portando 250.000 visitatori Più che confidare nel ruolo sociale giugno, mesi dopo la decisione del
quello di prendere multe per occu- in Montagnola, ma vediamo quanti del mercatino, Mauro Bignami pre- Comune. In quanto beneficiari della
pazione abusiva di suolo pubblico. milioni di euro ha speso. Potevamo sidente di Agio, pur negando qual- convenzione, siamo responsabili
È passato ormai un anno da quan- dell’area davanti al Comune, dob-
do dall’Assessorato alle Attività biamo garantire la legalità e la frui-
Produttive del Comune di bilità del parco. Ad ogni modo
Bologna è arrivato il divieto per i siamo disponibili a trovare insieme
venditori africani, sud americani, una soluzione e a mediare con
italiani di esporre la propria l ’ A s s e s s o r a t o . ”
merce, ed ancora non è arrivata Che tutto si risolva al più presto è
nessuna proposta alternativa alla d’importanza vitale per i commer-
M o n t a g n o l a . cianti-artigiani, molti di loro hanno
Gli ambulanti, tutti muniti di una famiglia, e comunque non ven-
licenze e partita Iva, si sono riuni- dere, significa non versare i contri-
ti in un comitato di protesta, che buti previdenziali che, per un ambu-
ha individuato nell’Assessore lante immigrato, vuol dire rischiare
Enzo Raisi e nell’associazione di perdere il permesso di soggiorno.
Giovani per l’oratorio (Agio) i Un paradosso, per chi, come loro,
principali responsabili, senza vive in Italia da almeno 15 anni.
risparmiare i colleghi di mercato “Siamo pronti a tutto, abbiamo rac-
italiani protagonisti di violente fare lo stesso, solo col nostro lavo- siasi connivenza, teme che lo spac- colto 5000 firme, ci siamo costituiti
manifestazioni di intolleranza. Il ro. Avremmo organizzato anche cio possa mimetizzarsi facilmente in associazione per far valere
primo contatto con l’Assessorato attività culturali interetniche, per tra le bancarelle.Nel comitato molti meglio i nostri diritti –dice Ibrahim
avviene il 20 maggio scorso, Raisi togliere il parco agli spacciatori.” In pensano che con l’arrivo dell’Agio, – siamo disposti anche ad assumere
si dice disponibile a trovare una effetti, quella parte del parco è stori- sono cominciati guai. Nonostante il guardie private per allontanare gli
soluzione adeguata. Da quel camente alle prese con gli spaccia- divieto, le bancarelle sono state spacciatori. Per noi sono un proble-
momento si susseguono rinvii, tori. A questo problema Enzo Raisi aperte, senza sfuggire però alle ma ancora più serio, ci impedisce di
appuntamenti mancati, scarica bari- ha cercato di rimediare affidando multe dei vigili, invitati ad interve- lavorare. Aspettiamo proposte serie,
le che coinvolgono anche la all’associazione Giovani per l’ora- nire, secondo il comitato, proprio finora ci hanno offerto solo uno
Sovrintendenza ai Beni Culturali torio (Agio), con una convenzione dall’associazione cattolica. “Non spazio di 9 metri quadrati, meno di
indicata come competente sul per 6 anni, il compito di rivitalizza- siamo noi responsabili della chiusu- un metro a testa. Ridicolo.”

novembre duemilatre 3
q u a rt a

La vita quotidiana in strada


L’esperienza del Servizio mobile di Piazza Grande racconta di oltre 5.000 contatti in 8 mesi di servizio nel 2003
di Massimiliano Salvatori
Abbiamo voluto fare il punto della situazione su questa Proiettata all’esterno questa peculiarità costituisce un vero turn-over si verifica soprattutto in stazione e vede coinvolti
cosiddetta “emergenza freddo” anche per rispondere alle e proprio valore aggiunto per il servizio, poiché la grande individui più giovani italiani e soprattutto immigrati per i
domande che tante persone si pongono: “Quante persone, vicinanza di esperienze di vita tra operatori e utenti con- quali il ricambio è quasi totale con cadenza mensile. Nel
questa notte, dormiranno senza un riparo?”, “Con questo sente un rapporto molto più diretto, spontaneo tra loro. corso del servizio si è assistito all’avvicendarsi di diversi
freddo… chissà quante persone non hanno una casa dove Riconoscere nell’altro un pò della propria storia, non solo gruppi etnici: nei mesi invernali, fino ad aprile, in molte
andare?”. Non è facile dire quante persone, ogni notte, annulla la distanza che inevitabilmente si crea tra chi forni- aree della stazione (le sale d’attesa dei binari soprattutto)
sono costrette a dormire per strada o in ripari di fortuna sce assistenza e chi la riceve, ma instilla in quest’ultimo la abbiamo incontrato interi nuclei familiari, con bambini di
(più che altro di sfortuna!); è un censimento tutt’altro che fiducia nella capacità di intraprendere un percorso di recu- 4-5 anni, provenienti dalla Romania o di etnia Rom.
facile. Da un lato bisogna rispettare la Questa presenza è andata scemando
libertà e la poca privacy delle persone per fare posti ad altrettante famiglie
esposte alla vita di strada, dall’altro c’è russe e moldave. Più costante invece
un grande numero di persone che vivo- la presenza numerosa, 15-20 persone,
no una vita di strada ancora più clande- di uomini marocchini, algerini e tuni-
stina e che sono costrette a nascondersi, sini.
come per esempio gli immigrati non Il ricambio degli italiani riguarda
regolari, senza permesso di soggiorno. maggiormente soggetti giovani, tra i
Dunque la lettura dei dati che riportia- 18 e i 25 anni, spesso tossicodipen-
mo è basata sulla nostra esperienza e denti, che affermano di aver lasciato
sulla osservazione del territorio fatta da poco la casa dei genitori nelle
dal Servizio mobile di sostegno di regioni del Sud d’Italia. Tra i soggetti
Piazza Grande: un’analisi che va dun- tossicodipendenti l’avvicendamento è
que presa tenendo conto dei limiti legato anche all’ingresso e all’uscita
oggettivi che abbiamo ricordato, ma dalle comunità di recupero, e/o istituti
Dati relativi ai contatti nei primi 8 mesi di servizio del 2003.
che ha il valore di un’esperienza che ha di pena.
avuto una continuità dal ’94 ad oggi, Riguardo ai senza dimora immigrati è
condotta da chi conosce quel mondo da vicino. Ecco per- pero. A partire da novembre del 2002, fino a luglio 2003, importante considerare il fattore regolarizzazione: chi non
ché è necessario innanzitutto ricordare cos’è il Servizio le uscite del servizio mobile di sostegno si sono succedute è in possesso di un permesso di soggiorno, costretto alla
mobile di Piazza Grande. tre volte alla settimana lunedì, mercoledì e venerdì, inten- clandestinità, non può dimorare in città in aree troppo
I nostri lettori più attenti sicuramente sanno cos’è il sificando la frequenza fino a 5 uscite settimanali nei perio- esposte. Bisogna stimare, quindi, un numero molto alto, ad
Servizio mobile di sostegno e cosa questo significhi per do di freddo più intenso con precipitazioni nevose, nei oggi imprecisato, ma pari ad almeno 4-5 volte il numero
l’Associazione Amici di Piazza Grande, ma verso la fine mesi di gennaio e febbraio. Per ogni uscita la permanenza degli immigrati incontrati dal servizio (30-40 persone
dell’anno è tempo di bilanci, inoltre questa inchiesta sulla sulla strada è di 4 ore circa, tempo che varia in base al circa), che dimora senza tetto o in ripari di fortuna nell’e-
cosiddetta “emergenza freddo” ci impone di raccontare il numero di persone incontrate e alle necessità di queste ulti- strema periferia urbana, riuniti in gruppi di 10-15 persone
lavoro di chi, per le strade, ci sta dal 1994 cercando di aiu- me: spesso il contatto si prolunga per raccogliere richieste oppure singolarmente. Optano per questa soluzione anche
tare, ma soprattutto comprendere la vita delle persone che di informazioni o di aiuto, ma anche racconti di vita o sfo- giovani italiani, con modalità simili.
vivono in strada. Il lavoro del Servizio mobile inizia un ghi personali. Si è riscontrato inoltre che i il numero di presenze in strada
anno dopo la nascita della nostra associazione, nel dicem- Il percorso viene coperto in auto sulla quale sono caricati varia in funzione delle condizioni meteorologiche in que-
bre del 1994, attuato in collaborazione con altri partner: il generi alimentari, tè caldo, biscotti, latte, succhi di frutta, sto modo: in situazioni estreme, freddo o caldo eccessivi, il
Comune di Bologna, la numero va calando. Questo perché nell’inverno rigido chi
Croce rossa italiana e il è senza dimora tende a trovare ripari coperti, qualcuno
sovrano ordine militare viene ospitato da privati, le strutture pubbliche ampliano la
di Malta; partecipano disponibilità di posti. Nei mesi di caldo torrido, si predili-
anche parrocchie e gono i parchi periferici, la campagna e molti migrano sulla
mediatori di quartiere, costa.
in collaborazione anche
con alcuni operatori dei Dal 1998 al 1999 si nota un sensibile aumento di presenze,
Ser.T. (Servizi soprattutto guardando la voce “uomini italiani”: ci si asse-
Tossicodipendenza). sta oltre le 1.600 unità e il dato ancora parziale del 2003
L’attività consiste (1.336 unità) conferma questa tendenza. Ma il dato che
sostanzialmente in usci- spicca maggiormente è quello relativo agli immigrati: sia
te serali durante le quali delle presenze femminili, che passano da 29 (picco nel
vengono distribuiti ’99) a 611, che soprattutto a quelle degli uomini immigrati
generi di conforto che passano da numeri sulle centinaia (320 nel 2000) alle
(bevande, cibo, coperte), migliaia (2.199) del 2003. Ricordiamo che i numeri qui
medicinali e vengono riportati si riferiscono al numero dei contatti, degli incontri
rilevati i bisogni emer- Dati relativi ai contatti nei mesi invernali fino al 2000 e non indicano direttamente il numero di presenze di per-
genti attraverso l’osser- sone in strada: come abbiamo detto c’è una parte di perso-
vazione e la comunicazione diretta. Si avvia in strada l’ac- forniti gratuitamente dalla Fondazione Banco Alimentare, ne che rimangono costantemente presenti e dunque vengo-
compagnamento sociale delle persone, indicando loro con il quale l’associazione ha stipulato una convenzione no contate più volte, ma effettivamente esiste anche un
anche ipotesi di integrazione sociale. annuale. Inoltre, vengono distribuiti in strada vestiti e turn over, inoltre ci sono quelle persone che non vogliono
I soggetti sociali che in questi anni si sono avvicendati in coperte, reperiti attraverso il lavoro di recupero della sarto- farsi trovare, interi gruppi che si rendono invisibili, il che
strada e che sono impegnati nel contatto e nell’aiuto verso ria di Piazza Grande. va a bilanciare il conteggio. Chiediamo una licenza scienti-
le persone senza fissa dimora sono diversi: c’è l’Unità I luoghi toccati dal servizio variano in base alle informa- fica agli esperti di analisi statistica per l’approssimazione e
d’aiuto, il Mensa-bus, associazioni cattoliche di volonta- zioni a disposizione degli operatori che oltre a valersi delle l’interpretazione dei dati, ma crediamo che sia necessario
riato, il servizio di scambia siringhe e altri che ora trala- proprie esperienze personali, raccolgono le segnalazioni cercare di dare comunque una lettura dei dati che nascono
sciamo. La particolarità del Servizio mobile di Piazza dei cittadini. Ciò nonostante, restano dei luoghi di riferi- da un’esperienza diretta. In ogni caso crediamo che più di
Grande sin dagli inizi è il carattere di mutuo e auto-aiuto: mento imprenscindibili nei quali si ha la certezza di incon- 5.000 contatti in 8 mesi di servizio (cioè più del doppio
coloro i quali scendono in strada a prestare assistenza sono trare senza fissa dimora. Uno di questi è la stazione ferro- rispetto al 2000) sia un dato che fa riflettere: significa che
ex soggetti svantaggiati, persone che in un passato, spesso viaria dove si concentrano i 2/3 del totale delle persone in tra le 50 e le 70 persone per serata hanno avuto bisogno di
molto prossimo, hanno vissuto una condizione di preca- strada. una coperta, di qualcosa di caldo, di una parola, in qualche
rietà abitativa e non solo. Sono donne e uomini ospiti dei Ragionando sui numeri si può stimare un numero medio di modo di un incontro.
dormitori pubblici, frequentatori del centro diurno, asso- 50-70 contatti per ogni uscita, per un totale negli 8 mesi
ciati di Piazza Grande, persone che hanno già intrapreso del 2003 di oltre 5.000 contatti. Il numero di 50-60 senza
un percorso di reinserimento sociale. Il gruppo degli ope- dimora incontrati resta costante negli 8 mesi, si assiste
ratori è composto da tre persone, un responsabile più due però ad un ricambio: resta un nucleo fisso di persone pre-
operatori ex svantaggiati. Il loro impegno in quest’attività sente in strada pari circa alla metà del totale, mentre altre
ha una valenza e un’utilità duplici e di doppio segno: verso 30 persone circa si avvicendano. Se la metà costante è pre-
l’interno, favorisce un processo di responsabilizzazione, il sente soprattutto nel centro storico, con una certa stanzia-
recupero della fiducia nelle proprie capacità, l’acquisizione lità (i gruppi tendono ad occupare stabilmente delle aree,
del senso del lavoro di gruppo e della mutua assistenza. creando delle comunità di strada fisse), il fenomeno di

4 novembre duemilatre
quinta

Migrare a Bologna, dormire per strada


L’imminente chiusura di due centri rischia di lasciare per strada circa 150 persone
di Leonardo Tancredi e Chiara Rancati
Il problema degli immigrati senza fissa dimora a maggioranza dei possessori di appartamenti rifiuta di affit- marocchini, per loro è riservato un destino analogo a quel-
Bologna sta per essere ulteriormente aggravato dalla chiu- tare a stranieri, o nel migliore dei casi li accetta solo in lo degli “ospiti” di via Guelfa: il terreno su cui sorge il
sura di alcuni Centri di Prima Accoglienza gestiti dal presenza di un cittadino italiano che faccia loro da garante. campo è stato ceduto ad una cooperativa edilizia, la Dozza,
Comune. Tra le strutture già condannate in tempi brevi c’è Ma il caso di via Guelfa non è affatto isolato, situazioni mentre i servizi sociali comunali hanno predisposto una
il Cpa (Centro di prima accoglienza) di via Guelfa, simili si trovano nel campo di Quarto, estrema periferia nuova sistemazione in due stabili in via del Lazzaretto e in
accanto ai grattacieli di via Massarenti. Antonio via Terracini, ma solo per 70 persone. “Il
Bicchielli dell’associazione “3 Febbraio”, che vede problema casa per i migranti in città è
italiani al fianco degli immigrati nella lotta per i dirit- molto grave - spiega Carlo Lari consigliere
ti di cittadinanza, descrive così la situazione. “Il ter- di Rifondazione Comunista del quartiere
reno su cui sorge il centro insieme a quello adiacente, Navile - il Comune ha promesso nuovi
oggi sede di una moschea, è stato ceduto circa un posti a tutti, ma non si vedono soluzioni
anno e mezzo fa in permuta ad un’impresa di edilizia concrete. Intanto nel nostro quartiere, e
privata. La contropartita è uno stabile, che la stessa non solo, sono centinaia i migranti senza
ditta provvederà a ristrutturare, in via Pallavicini, tetto, basta visitare gli argini del Navile
zona molto più periferica e meno servita, dove si per accorgersene.” Un dramma che assu-
pensa di spostare gli immigrati.” Ma c’è un problema me i contorni della beffa considerando che
di numeri: i posti previsti nella nuova sede sono 120, per i nuovi posti, appartamenti per 8,
mentre in via Guelfa abitano oggi almeno 197 paki- camere doppie una cucina e un bagno,
stani (dati del gennaio 2003, ultimo censimento della assegnati per 6 mesi, si pagheranno 200
“3 Febbraio”, da allora il numero è sicuramente cre- euro mensili, a fronte dei 54 richiesti agli
sciuto). Questo significa che circa un centinaio di ospiti del Mohammed Saif. Una cifra da
persone rischiano di trovarsi per strada. “La soluzio- mercato immobiliare. “Probabilmente il
ne proposta dal comune, concedere un posto nel Comune vuole selezionare gli ospiti dei
nuovo Centro solo agli abitanti autorizzati del Cpa, Centri - aggiunge Lari - ma sono pochi gli
appare poco applicabile – continua Bicchielli - da un immigrati che possono permettersi quelle
lato perché il ricambio tra gli immigrati è talmente veloce bolognese, e soprattutto nel Centro Mohammed Sahif di somme, anche chi lavora regolarmente è spesso costretto a
che oggi restano in via Guelfa al massimo una trentina di via della Cooperazione. Nel primo caso i circa 80 uomini dormire in macchina o all’aperto.” L’Associazione 3
persone del nucleo originario, dall’altro perché molti degli pakistani che vivono in due in minuscole stanze ricavate Febbraio ha lanciato una controproposta chiedendo al
attuali occupanti, teoricamente abusivi, sono stati regola- da 15 container, non attendono uno smantellamento immi- Comune di fare da garante per l’affitto di alcuni apparta-
rizzati grazie alla Sanatoria del 2002, quindi godono di nente, ma su di loro pende la spada della scadenza di con- menti da destinare agli attuali abitanti dei Cpa, come già
diritti nei confronti dello Stato Italiano.”. tratto. “Qui viviamo male, abbiamo solo una cucina per 6 fatto in occasione della chiusura del Centro in via della
Ulteriori complicazioni potranno derivare dalle persone, bisogna fare i turni - racconta Khalid, uno degli Barca, superando così la logica limitata della prima acco-
nuove norme in fatto di accoglienza: nelle nuove strutture abitanti del centro – la città è lontanissima e qui non c’è glienza. Se non si considerasse in questi termini il proble-
sono previsti affitti più alti, circa 160 euro, e inoltre ad neanche una fermata d’autobus. Quando scadrà il contrat- ma abitativo per i migranti, il rischio di affollare i portici
ogni immigrato è concessa una permanenza massima nei to, non avremo neanche più questo, finiremo per strada, bolognesi di nuovi arrivati senza dimora, diventerebbe una
Cpa di 6 mesi, al termine dei quali dovrà arrangiarsi in un ma non interessa a nessuno”. Nei 20 container di via della preoccupante realtà.
altro modo. Cosa non facile in una città in cui la stragrande Cooperazione, invece, vivono più di 100 uomini quasi tutti

Arriva il freddo: cosa fa il comune?


La temperatura scende, i senza fissa dimora aumentano. Il comune si dice pronto
di Catia Barone
La città di Bologna si occupa attivamente di persone Ci sono degli interventi anche se non possono esse- chi esce di prigione e non ha più un appoggio o
senza dimora ormai da più di dieci anni. Accanto alle re considerati come delle misure straordinarie: la una famiglia su cui contare?
tradizionali forme di accoglienza (ripari notturni, struttura Carraccio d’inverno ha venti posti letto in L’intervento avviene nel carcere, ci sono assistenti
Centro di accoglienza G. Beltrame) sono andate cre- più, si passa infatti da 60 a 80 posti letto; abbiamo sociali, educatori e mediatori per migliorare la vita
scendo forme diverse di servizi ed interventi nella ampliato la struttura di via del Gomito passando da all’interno (ci sono corsi di yoga dinamico, teatro,
logica di garantire servizi ulteriori rispetto alle “basse 15 a 30 posti proprio durante il periodo invernale; ceramica ed in alcuni casi il Comune ha inventato
soglie”, e quindi politiche “più mature” rivolte all’inte- abbiamo definito un accordo con l’associazione questi corsi, in altri casi ha dato un contributo per chi
grazione sociale di questo tipo di target. Come ci Amici di Piazza Grande per fare in modo che il servi- lo stava già facendo) ma lo scopo è quello di fornire
spiega Elisabetta Scoccati, funzionario del Settore zio Unità Mobile di Sostegno sia ancora più presente un aggancio per quando usciranno. Comunque c’è il
Coordinamento servizi sociali di Bologna, il Comune non soltanto in città ma anche in periferia nelle zone nostro Servizio Sociale Adulti ubicato in via
mette a disposizione diverse strutture di accoglienza più marginali, in particolar modo in questo periodo. A Sabatucci n2 a cui gli adulti in difficoltà, compresi i
per i senza tetto ma il tutto è arricchito anche dalle gennaio apriamo il centro Diurno di via Sabatucci carcerati, possono rivolgersi per colloqui e interventi
realtà del privato sociale e della Caritas con cui colla- che consente alle persone di rimanere tutto il giorno riguardanti non soltanto il sussidio ed il buono pasto
bora attivamente. in un luogo caldo, di ricevere un pasto ed avere un ma anche l’aiuto nella ricerca di un lavoro o di un
aggancio: infatti ci sono delle persone specializzate posto letto. Perché non c’è soltanto il comune di
Che cosa succede a tutte queste persone dopo che gestiscono questo centro e che realizzano delle Bologna con le sue strutture, ma c’è anche tutta una
aver usufruito delle strutture di accoglienza? attività durante il giorno in modo tale da poter cono- rete di privato sociale, esiste anche una struttura,
Ci sono diverse opportunità: le strutture di “più alta scere gli utenti e dare loro informazioni e giusti consi- che è poi diventata una cooperativa, appositamente
soglia” che sono appunto i Gruppi Appartamento, gli. Magari c’è chi ha più bisogno di un aiuto sanitario destinata alla transizione carceraria.
oppure altri servizi con cui il Comune di Bologna col- e chi invece di un aiuto sociale. È chiaro che nel Per chi esce dalla comunità?
labora ma non gestisce direttamente. Le politiche per periodo invernale ci sono dei problemi ed è chiaro Le competenze sono da rintracciare nel campo sani-
l’esclusione sociale sono gestite sia in maniera “soli- che tutte le strutture sono allertate perché non riman- tario. Noi ci occupiamo della prevenzione primaria
dale”, attraverso degli interventi da parte del Comune ga mai un posto vuoto soprattutto nel periodo inver- grazie anche ad interventi nella scuole, di educazio-
ma sono anche messe in rete con altri soggetti: ci nale. Valutazioni tecniche ci portano ad affermare ne dei giovani e dell’inserimento sociale. Ci sono
sono tante realtà del privato sociale e della Caritas che esistono liste d’attesa sui posti letto ma questo sempre i Ser.T (Servizi Tossicodipendenza) che
con cui collaboriamo definendo insieme una filosofia non è un dato ne’ esagerato ne endemico, non ci fa seguono i ragazzi una volta usciti dalla comunità o i
di intervento. Infatti vengono organizzati degli incontri preoccupare. Però è chiaro che se si verifica un servizi sociali del comune di Bologna con interventi di
periodici con tutti questi soggetti in modo tale da defi- eccessivo abbassamento di temperatura per mesi natura sociale quando il problema della tossicodipen-
nire anche uno scambio di utenza laddove un indivi- arrivando a toccare gli 8, 10 gradi sotto lo zero può denza non c’è più.
duo che esce dalla bassa soglia può andare in un’al- anche darsi che tutta quell’immigrazione che gravita
tra struttura, che può essere non gestita dal Comune su Bologna possa gonfiare il problema enormemen-
di Bologna, ma che è maggiormente adatta ai suoi te. Però siamo abbastanza attrezzati.
bisogni. L’importanza della rete è fondamentale. Partecipando al servizio mobile di sostegno si
Avete pensato a delle misure straordinarie per incontrano tossicodipendenti, immigrati, anziani
affrontare l’inverno? giovani … ma anche ex-galeotti. Chi si occupa di

novembre duemilatre 5
se st a

Dove trovare un tetto


382 sono i posti letto nei dormitori di Bologna
di Massimiliano Salvatori
Appena un gradino più su della strada c’è la da diverse realtà del privato sociale: l’asso-
possibilità di trovare un riparo presso una strut- ciazionismo, il volontariato, la Caritas,
Comunità Padre Marella, la cooperazione...
tura di accoglienza pubblica. Luoghi nei quali si
I l Comune di Bologna, nel corso del 2003, ha
dorme accanto ad uno o più sconosciuti e dove confermato la struttura ed ha dato un contri-
c’è chi si rifiuta di andare: per paura, per incapa- buto per la realizzazione di questa iniziativa;
cità di accettarne le regole. I ripari notturni la regione ha concesso fondi. Si tratta infatti
comunque sono una risorsa assolutamente indi- di una struttura in convenzione a differenza
spensabile per la città e, anche se i numeri delle delle precedenti. Gli ospiti presenti nel mese
necessità dalla strada ci dicono che servirebbero di ottobre erano 64, di cui 12 donne e 52
uomini. Il tempo di permanenza in struttura è
molti più posti letto, a Bologna i dormitori non piuttosto variabile; lo Sportello Sociale invia
sono pochi: fino al 1993 esisteva una sola strut- le persone con un tempo di permanenza mas-
tura di accoglienza a bassa soglia (il Centro simo di 3 mesi rinnovabile, ce ne sono alcuni
Beltrame in via Sabatucci), mentre oggi contia- che rimangono dentro dei mesi altri che vanno
mo 8 situazioni di accoglienza. Soprattutto i via dopo qualche giorno. Ci sono comunque
circa 10 persone che sono in struttura da
dormitori sono gestiti veramente al meglio dagli quando è stata aperta due anni fa. Con l’arrivo
operatori che vi lavorano e rispettati dalle perso- dell’inverno (dal 15 di novembre) la disponi-
ne che ci abitano. Nella scheda che di seguito bilità viene cresciuta per altri 20 posti, più 3
riportiamo si potrà notare come questi posti di emergenza. La struttura è naturalmente in
siano differenti fra loro; nei numeri, ma anche rete con i servizi presenti sul territorio: gli
ospiti utilizzano i vari laboratori del centro
nelle regole e modalità d’accoglienza e nei ser- diurno, i laboratori di Piazza Grande in via
vizi che offrono agli ospiti. Per i recapiti e i Libia, la collaborazione con il servizio mobile
numeri di telefono rimandiamo all’ultima pagi- di sostegno. Sono inoltre attivate le collabora-
na del nostro giornale. zioni con i ragazzi che dormono in struttura
per le pulizie dell’ala est, dove tutte le matti-
Casa del Riposo Notturno Madre Teresa di ne viene offerto un servizio di colazione e let-
Calcutta in viale Lenin, 20. Prevede 22 posti letto tura giornali. Infine c’è una collaborazione
con relativi servizi igienici, docce e lavatrici strut- con un gruppo di volontarie, una volta a setti-
tura attiva dal 1/07/200? ed è aperta solo di sera. mana, che partecipano al laboratorio artistico
Oggi ospita 15 uomini e 2 donne, è impostata una interno alla struttura.
turnazione di 3 mesi, ma a seconda dei casi, ci sono Opera Padre Marella. L’accoglienza
anche ospiti che rimangono per anni. Oltre all’acco- dell’Opera è divisa nelle due strutture di via
glienza notturna viene svolto un lavoro di affianca- del Lavoro e di San Lazzaro e le si può defi-
insieme ad altre associazioni, sono la biblioteca e la nire entrambe strutture a media soglia, nel senso che
mento alle persone in stato di disagio: rispetto alla
televisione. l’accesso e la permanenza sono regolati da mediatori
cura personale, alla valorizzazione delle risorse per-
sonali, cercando di far ritrovare un’idea di futuro e e da assistenti sociali sulla base di percorsi di recu-
una riapertura di una progettualità. Si accede dai pero. Complessivamente la disponibilità è di 100
Centro di accoglienza Beltrame in via Sabatucci, posti letto. Nella sede di San Lazzaro l’accoglienza
servizi e dalla
2. sono disponibili 120 posti letto ed è una struttura passa dagli operatori, in interazione con lo sportello
strada. Le
aperta 24 ore su 24 per l’accoglienza di persone in sociale delle opportunità di via del Porto; la perma-
attività
grave stato di disagio sociale. È stato il primo dor- nenza è stabilita sulla base di un progetto, una tren-
propo-
mitorio pubblico ed è gestito direttamente dal tina di posti sono occupati da lavoratori italiani e
s t e ,
Comune. Tutti gli utenti che accedono al posto letto stranieri con una scadenza fissata a 12 mesi e verifi-
possono così usufruire di servizi interni che ricopro- cabile a seconda delle esigenze. La struttura in via
no l’area sanitaria, psico-sociale, educativa e assi- del Lavoro è più simile ad una bassa soglia: non c’è
stenziale. Le persone ospitate presentano problema- una scadenza fissata ma si verificano periodicamen-
tiche non solo di tipo sociale, ma anche psico-sani- te le situazioni personali. Tutto questo per responsa-
tarie: malati, anziani non autonomi, psicotici, alcoli- bilizzare gli ospiti rispetto alla propria progettualità
sti gravi, tossicodipendenti. Il Centro Beltrame ospi- di vita. L’Opera Padre Marella gestisce anche una
ta uno Sportello del servizio Sociale Adulti ed ha comunità residenziale per tossicodipendenti a
attivato alcuni laboratori. Badolo (10 posti) e una per alcolisti ai Boschi di
Casa del Riposo Notturno in via Lombardia, 36, è Baricella (7-10 persone).
Tutto per la BICICLETTA una struttura a bassa soglia di accesso con camere Quattro Gruppi Appartamento per comprensivi 29
da 4-6 posti letto per un totale di 32 posti disponi- posti letto. Si tratta di appartamenti ubicati preva-
USATO bili. La struttura è aperta solo di sera. lentemente nel centro storico di Bologna rivolti a
Rifugio Notturno della Solidarietà di via del persone che escono dalle “basse soglie” che hanno
RICAMBI E RESTAURO Gomito 22/2, struttura di accoglienza solo nottur- acquisito una parziale autonomia economica suffi-
OCCASIONI & RISPARMIO na per persone adulte in grave stato di disagio ciente a garantire il soddisfacimento di bisogni e
sociale con problemi legati alla tossicodipendenza. necessità quotidiane. La permanenza è gratuita e
RIPARAZIONI IN GIORNATA La struttura infatti non è solo adibita al riposo not- temporanea (24 mesi), invece per tutte le altre strut-
turno, ma svolge anche attività di riduzione del ture è prevista una permanenza che va dai 3 ai 6
danno. Ha una capienza attuale di 15 posti letto ma mesi.
è in fase di ristrutturazione ed entro gennaio 2004
passerà dai 15 ai 30 posti.
Casa del Riposo Notturno di via Carracci, gestita

Combatti, con noi, l’avvilente mercato


della bici rubata!!!
Diamoci una mano a tenere pulita Attenzione!!!
la città e liberiamoci dalla Dal mese di ottobre è partito il servizio a domicilio per le riparazio-
ne di biciclette ; ossia per qualsiasi motivo non le potete portare in
schiavitù del traffico e dalle
officina, con un contributo di 5euro, veniamo a casa vostra e le ripa-
targhe alterne! riamo. Se si tratta di interventi elementari ( fili , freni, luci, coper-
toni, camera d’aria ) per i casi gravi, le pazienti a due ruote saranno
portate d’urgenza in officina per completare il lavoro. Il nostro
numero telefonico è 333-2800909

6 novembre duemilatre
se t t i ma

Vedere Bologna da un altro punto di vista


Una serata per le vie della città assieme al Servizio Mobile di Piazza Grande raccontata da Catia e Petra di Bandiera Gialla
di Catia Barone

Siamo partiti alle nove di sera anche se un po’ in ritardo rispetto di quelli di tutte le altre categorie. Non si riesce a capire il per- attaccarlo lungo le vie di Bologna ma, a quanto pare, nessuno ha
ai tempi abituali, abbiamo caricato sulla macchina biscotti, latte, ché, forse alcune di loro non vogliono farsi vedere per vergo- chiamato, così quando siamo tornate una settimana dopo lei non
te’ caldo, succhi di frutta e ci siamo diretti verso la stazione. In gna o semplicemente riescono a trovare più facilmente assi- c’era più, stava lavorando da una signora anziana in un paesino
questo posto è più difficile incontrare sempre le stesse persone, stenza e sostegno. fuori Bologna e il primo stipendio sarà destinato interamente a
dato che è una zona di transizione, ma è sicuramente una tappa La storia che mi ha toccato particolarmente è proprio quella di chi l’ha messa in contatto con questa signora.
fondamentale perché permette a chi è arrivato da poco a una donna. Seduta sotto ad un portico, in attesa di rientrare nella Sono tante le storie che ho ascoltato durante le due serate del
Bologna di entrare in contatto con delle persone che li possono piccola stanza dove può alloggiare soltanto dalle 24 alle 7 del Servizio Mobile di Sostegno e più passava il tempo più mi rende-
aiutare. Abbiamo parcheggiato la macchina vicino al binario 8 mattino, ci racconta la sua situazione mostrando anche un certo vo conto che avevo davanti delle persone come tante altre, ma
entrando dalla parte posteriore della stazione. imbarazzo. “Sono venuta in Italia perché ha bisogno di soldi per con una vita più difficile. C’è chi è stato in prigione per tanti anni,
All’inizio non c’erano molte persone ma forse anche per la maggior parte della
dopo poco la notizia della presenza del vita e una volta fuori dal carcere si rende
Servizio Mobile di Sostegno si è diffusa e conto di non avere più un appoggio,
le persone sono arrivate. La prima sera in magari i genitori sono morti ed i parenti
stazione ne abbiamo incontrati una decina hanno la loro vita da portare avanti e non
per poi passare ad una trentina e forse possono stare dietro ad un ex-galeotto.
più, sette giorni più tardi. Non è stato sol- Allora qual è la soluzione? La strada logi-
tanto il “passa-parola” che ha spinto i camente. E come la mettiamo con il lavo-
senza fissa dimora a presentarsi più ro? Sicuramente avere nel “curriculum”
numerosi all’appuntamento con gli Amici di anni passati in prigione non facilita asso-
Piazza Grande ma anche il freddo di que- lutamente l’assunzione…
sti giorni ha dato il suo contributo. Con Ma c’è anche chi faceva un lavoro nor-
l’avvento dell’inverno aumenta il numero male, come mi racconta un ex-macellaio,
delle persone che cerca riparo in stazione, che per un motivo o per un altro ha perso
nelle sale d’attesa dei binari o, per chi è la casa e di conseguenza il lavoro ed ora
fortunato, all’interno dei vagoni fermi vive da molti anni per strada. Mi confessa
durante la notte. di voler veramente trovare un impiego
Abbiamo incontrato gente di tutti i tipi dagli qualsiasi, ma diventa sempre più difficile
extra-comunitari (provenienti dalla Turchia, trovare un posto come quello che aveva
Romania, Ucraina, Albania…) agli italiani, in precedenza perché ormai richiedono
dai signori anziani ai ragazzi con problemi soltanto i giovani e così riempie la giorna-
di droga. Molte di queste persone, che for- ta come può. A volte cura il giardino di un
tunatamente usufruiscono dell’aiuto prove- amico che in cambio gli da qualcosa da
niente da diverse associazioni, non ricevo- mangiare come qualche scatola di fagioli.
no soltanto cibo ma anche sacchi a pelo e Nessuno è contento di vivere per strada,
vestiti; infatti alcuni di loro avevano abiti nessuno ha scelto questo stile di vita, si
normalissimi e sarebbero potuti passare tratta ormai di una vecchia leggenda da
inosservati. sfatare. Le cause devono essere rintrac-
Secondo i dati forniti dal Servizio Mobile di ciate negli avvenimenti, nelle coinciden-
Sostegno del 2003 circa 2.800 contatti su un totale di 5.379 sono mantenere mio figlio all’università”; fino a qualche anno fa il ze, nella sfortuna, nei dispiaceri e nelle delusioni che si incontra-
immigrati senza tetto. Il problema principale è che si trovano per ragazzo lavorava come meccanico ma negli ultimi periodi ha no lungo il cammino della vita ed un volta entrati nel “giro” è diffi-
strada semplicemente perché non c’è nessuno che vuol affittare avuto dei problemi con la schiena che gli hanno impedito di fare cile uscirne. Spesso non hanno i mezzi per farlo: in che modo un
un appartamento ad un extra-comunitario anche se ha un lavoro. qualsiasi sforzo fisico. Nel frattempo la madre perde il lavoro ed senza tetto può presentarsi ad un colloquio di lavoro ed essere
Sono delle persone normalissime che vorrebbero fare una vita è costretta a emigrare in Italia sperando di essere assunta come assunto senza una dimostrare di avere un appoggio o un domici-
come tanti altri e non hanno problemi psicologici o di altra natura badante di qualche anziano. Ma senza agganci e una buona lio? Inoltre sappiamo bene quanto sia importante la prima
che li hanno spinti a vivere per la strada. Il semplice fatto di conoscenza della nostra lingua è difficile trovare un impiego di impressione, indipendentemente dal lavoro che vogliamo fare.
essere straniero impedisce loro di condurre una vita normale. questo tipo. È arrivata con altre ragazze del suo paese ma ha Senza soldi, cibo e vestiti decenti chi mai vorrà assumerlo? È
Durante le sere del Servizio Mobile ci siamo rese conto che avuto la sfortuna di incontrare delle persone sbagliate. Infatti la impossibile trovare lavoro in queste condizioni, così molti si
erano veramente poche le donne per strada, la prima sera donna ucraina deve sborsare 600 euro semplicemente per avere lasciano andare e si accontentano della vita che fanno. Sono
erano due su una quindicina e la seconda sera tre su una qua- un lavoro. La prima sera che l’abbiamo incontrata ci chiede di tante e differenti le storie ed il passato dei senza tetto ma ora
rantina. Questa osservazione è confermata anche dai dati aiutarla per trovare qualcuno che ha bisogno di assistenza; così hanno tutti lo stesso filo conduttore: la strada.
soprariportati; i contatti femminili sono sempre meno numerosi ci siamo organizzate per scrivere un annuncio al computer e

Potrei avere un buon lavoro, ma mi sono adattato a raccogliere i


“Bassa fermarsi e guardarli…” pomodori. In Sicilia ho molti amici. Un posto dove dormire, un lavo-
Bere una tazza di tè caldo con chi non ha una casa ro. Ma mi pagavano quindici e dovevo firmare per trenta. E così ho
deciso di venire al nord. Io voglio i diritti per l’uomo.”
di Petra Dotti Ora non ha una casa né un lavoro. Ha girato i dormitori di tutta la
provincia ma senza esito. Li puoi stare per due o tre giorni. “Come
Alcuni li chiamano “invisibili”. Ma invisibili non sono. Basta fermarsi faccio a risolvere tutto in due o tre giorni?”. Non trova un lavoro. E
e guardarli. E loro guardano te. Esistono. Vivono male, purtroppo. per questo non trova una casa. E senza casa non trova un lavoro.
Distribuiamo biscotti, te, latte nelle loro mani. E dalle loro mani il E quindi non trova casa. E dunque è senza un lavoro. E’ una spira-
cibo passa nelle loro bocche e nelle tasche, per riempire la fame di le. Il circolo vizioso che poi ti obbliga a spacciare droga, a dormire
oggi e di domani. E poi ci parlano. Ed è come scoprire una vertigi- in stazione bevendo birra per non sentire il freddo che fa.
ne. Perché scopri tutto quello di cui non sospetti l’esistenza. O Ma non c’è solo chi scappa dal proprio paese per cercare
meglio tutto quello di cui hai sentito parlare ma di cui non immagina- “l’America”. C’è chi in Italia ci vive da sempre e sulla strada ci è fini-
vi l’incredibile realtà. La realtà è che M. è venuto in Italia per cerca- to perché ha perso il lavoro. O perché ha divorziato e il dolore è
re lavoro. E insieme a questo la dignità e le condizioni che, nel suo stato così grande da lasciarsi andare: completamente. Chi troppo
paese, non gli sono concesse. Racconta di come lavorare nella sua debole per reggere il gioco. Chi si è giocato tutto per leggerezza.
terra fosse difficile: “Lavoravo per otto e mi facevano firmare per Chi non ha colto il momento giusto. Chi si è bucato una volta e poi
dieci “ dice riferendosi allo stipendio. E’ per non rendersi complice per sempre. E chi esce dalla galera e non sa più dove andare.
di un sistema sbagliato che M. viene in Italia. Arriva in Sicilia dove Persone insomma. Non importa i percorsi diversi.
“Si lavora per un paio di mesi per avere i documenti”. “Io conosco Siamo tutti li con un bicchiere di te a raccontarci e ad ascoltarci.
quattro lingue: inglese, francese, arabo, italiano. Guarda che non ho Mentre il freddo diventa sempre più freddo.
imparato il siciliano. Parlo italiano senza quelle parole in dialetto.

novembre duemilatre 7
ottava
Luci di Brindisi
Intervista al regista albanese Edmund Budina
di Andrea Navarin, Anna Crestanello e Davide Mano
Cosa può provare un padre che, ricevuta finalmente una let- venuto qua, non ho trovato quello che mi aspettavo. Questo la testa e di continuare a sperare nelle cose in cui credevo. Se
tera dal proprio figlio, dopo due anni di silenzio, se la vede mi ha fatto male. Ho lavorato in diversi posti in Italia. La mia siamo convinti di quello che facciamo, io credo che verrà un
subito strappare dalle mani da un’improvvisa folata di vento? prima occupazione è stata aiutare un venditore ambulante di giorno… Per me è stato così. Insistendo, scrivendo. Nel frat-
Albania, un anno imprecisato dopo la caduta del regime scarpe. Facevo il facchino nel suo magazzino. Lavoravo in tempo, ho fatto diverse cose: uno spettacolo con Marco
comunista. Niko (interpretato dallo stesso Budina) è un pro- nero, certamente, anche se avevo tutti i documenti e, come Balliani e uno con le poesie di Cadarel, un documentario e
fessore disoccupato ed ex segretario di partito, che mantiene per tutti i clandestini, diciamo che mi hanno sfruttato. Poi, un cortometraggio con Tele+. Ho cercato in ogni modo di
la famiglia grazie ai soldi che il figlio Kelim, emigrato clan- quando non ho avuto più il sussidio della Regione Veneto, sopravvivere.
destinamente in Italia, gli invia periodicamente. Quando la sono stato Per quanto riguarda il suo film,
figlia, rapita per essere avviata alla prostituzione, viene costretto a cerca- Lettere al vento, come lo descri-
immediatamente rilasciata non appena la banda di rapitori re un lavoro in verebbe ad una persona che non
scopre che è la sorella di Kelim, Niko comincia a chiedersi regola. Da nove l’ ha mai visto?
chi sia realmente suo figlio e cosa sia diventato dopo la sua anni lavoro alla E’ il film più bello del mondo,
fuga dal paese. Per scoprire la verità, Niko decide di partire Baxil, qui a fatto dal regista più bravo del
per Torino e rintracciare Roberto, il compagno di stanza di Bassano del mondo e … più modesto del
suo figlio. Nonostante le diverse ed insistenti domande di Grappa. E’ un mondo. A parte gli scherzi, è un
Niko, Roberto continua a non rivelargli nulla, finché, un quarto livello, film fatto con sincerità e questa è
giorno, due uomini vengono a prelevarlo a casa per condurlo però, sempre la cosa più importante. E poi è
nel nascondiglio di suo figlio. come operaio. molto significativo il fatto che
Questi gli episodi salienti attorno ai quali ruota la trama di Secondo lei, qui l’abbia realizzato uno qualsiasi. La
“Lettere al vento”, il primo film italiano di Edmund Budina, in Veneto, c’è trama ruota attorno al tema dei
regista di origini albanesi, che, abbandonato il paese una discriminazione legami familiari. Questo perché
decina di anni fa, vive oggi a Bassano del Grappa (Vicenza), razziale? per me la famiglia è un legame
lavorando come operaio. Il film, che ha partecipato come Oppure solo molto forte. Certo, non che la mia
unica opera italiana in concorso alla IV edizione del Festival una certa diffe- vita familiare sia stata felicissima,
del Cinema Europeo di Lecce, tenutasi dal 7 al 12 aprile renza di tratta- tutte le famiglie hanno i loro pro-
2003, è un drammatico, ma realistico ritratto dell’odierna mento fra operai italiani e stranieri? blemi. Però, io credo che la famiglia sia il nucleo principale
situazione dell’Albania, un paese che da tempo è profonda- Nella nostra fabbrica non ho notato niente del genere. Forse della società. La storia di Lettere al vento è una storia d’amo-
mente legato all’Italia da quel ponte di sbarchi clandestini perché noi siamo una fabbrica grande, con tanti italiani del re, di un padre per il proprio figlio, è una storia tra le più vec-
che approda a Brindisi. sud, del nord ed immigrati. Soltanto albanesi siamo ventidue. chie del mondo, che nasce con l’umanità stessa e che non
Perché ha deciso di trasferirsi in Italia? Certo, ci sono persone che, soprattutto rivolgendosi a ragazzi conoscerà mai il divorzio. Volevo una storia così, che avesse
Sono arrivato in Italia nel 1992. Prima di me erano arrivati di colore, dicono “Cosa volete di più? Venite da paesi dove anche le emozioni forti.
mia moglie, mia figlia, mio figlio, mia suocera, mio suocero non avete neanche da mangiare?”. Però, in generale, non Per quale motivo ha scelto di realizzare un set tra
e altri due nipoti, perché il governo italiano aveva deciso di vedo atti di discriminazione. Io non penso che qui nel Veneto Albania e Italia?
rimpatriare le donne italiane che, come mia suocera, avevano esista il razzismo. Esiste un modo egoistico di pensare delle Mentre l’Albania la conosco abbastanza bene, girare un film
vissuto in Albania. Negli anni ’40, mio suocero, albanese, persone che si sono arricchite e credono che quelli che ven- solo in Italia mi sembrava un po’ esagerato, perché non pote-
che era a Roma per prendere la laurea, conosce una ragazza gono tolgano loro quello che hanno guadagnato, anche con vo esprimere come si deve il carattere dell’italiano. Non
romana, si sposano, nasce la prima figlia e nel ’46 vanno in grande fatica. Per esempio, qualcuno viene e ti dice “Ho un conosco l’Italia nelle radici come conosco la società albane-
Albania a trovare i nonni paterni. Appena arrivati, però, il cappotto. Posso darlo a tua moglie?”. Ma io non ho chiesto se. Quando abbiamo iniziato a girare ho pensato che fosse
regime ha chiuso i confini per impedire ai cittadini albanesi niente. Capisco che a volte lo fanno come un atto d’amore, giusto lavorare con una troupe italiana, ma anche con parte-
di lasciare il paese. Mia però, è un modo un po’ cipanti albanesi. E’ stata un’esperienza molto bella, soprat-
suocera avrebbe potuto grossolano di offrire qualco- tutto dal punto di vista umano. In Albania abbiamo portato
andarsene, ma ha prefe- sa, che mi ferisce. lavoro, ma soprattutto la nostra esperienza.
rito restare con la sua Che consiglio si sentirebbe Un ricordo particolare della sua infanzia?
famiglia. La nostra è di dare ad un immigrato Ricordo che quando avevo 13 anni, forse di meno, scambia-
stata la prima famiglia qualificato, con titolo di vano delle figurine degli artisti. “Dammi una Gina e ti do una
rimpatriata dal governo studio, che decide di Sofia. Io ho due Pampanini. Te le posso dare?”. Tutto questo
italiano nel 1991, grazie lasciare il proprio paese e di nascosto, perché per questa cosa ti potevano anche con-
al progetto “Operazione di venire in Italia? dannare a sette anni per agitazione e propaganda. Noi erava-
Kora”. Mai abbassare la testa! Con mo piccoli e non ci rendevamo conto che quella era la
Qual era la sua occu- dignità e con onestà cercare libertà. MI ricordo anche che mio padre sentiva di nascosto il
pazione in Albania e di arrivare allo scopo che Laudetur Jesus Christus, ascoltando Radio Vaticano o Radio
che opportunità di hai dentro di te. Io ho man- Mosca o The Voice of America. Io mi chiedevo “ma perché
lavoro ha trovato tenuto così la fiamma che lo sente così attaccato alla radio?” e gli dicevo di alzare il
quando si è trasferito avevo dentro di me. Mi volume. Questi sono i primi momenti in cui ho capito che
qui in Italia? ricordo che una sera, nel qualcosa lo dovevi nascondere. Io ho fatto parte di una fami-
Sono laureato periodo in cui ero senza glia in cui tutti erano comunisti, invece mia moglie, che
all’Accademia delle lavoro, sono andato a vedere aveva la madre italiana, ha vissuto sempre nel terrore di non
Arti. Ho lavorato nel Teatro Nazionale Albanese come attore “ Morte di un commesso viaggiatore” di Arthur Miller, opera dire, di nascondere, di non fare il segno della croce.
e regista per diciotto anni. Sono stato membro del Consiglio in cui avevo recitato in Albania. In galleria, certo, perché non Andavano dai bambini a scuola e dicevano “Chi sa fare il
Dirigente Artistico del nostro teatro, poi professore potevo permettermi un biglietto in platea. Guardavo quello segno della croce?” e se un bambino
all’Accademia delle Arti. Ho scritto diversi testi teatrali delle spettacolo e sapevo che potevo fare molto meglio di quell’at- rispondeva, poi andavano a prende-
opere di Cadarel, ho fatto cinema, television. Ero un perso- tore che era lì. Allora mi sono detto “devo vincere, in qual- re i genitori.
naggio abbastanza conosciuto in Albania. Poi, una volta siasi modo devo vincere”. Così ho cercato di non abbassare

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8 novembre duemilatre
nona

LA LEGGE
della STRADA
L’impegno di un volontario
di Cristina Gentile
Aveva calzini di merletto bianco su col- Mumolo, il progetto e l’attività portati
lant azzurre. L’ho notata per quel detta- avanti dallo Sportello mi hanno conqui-
glio un po’ eccentrico. Camminavo stato subito. Ho assistito ai ricevimenti
sguardo a terra, col passo di chi è in delle persone, alle difficoltà nell’espor-
ritardo per il lavoro. Tra Via Ugo Bassi re quanto è loro accaduto, alla valuta-
e S. Felice è sempre un incrociarsi di zione e studio dei casi da parte dei
gente affrettata, al mattino. Invece quei “nostri” avvocati. Lo Sportello prevede
piedi erano là, fermi, accostati al un turno al mese anche presso i dormi-
muro.Era una donna con la pettorina tori, le strutture che offrono ospitalità
rossa di Piazza Grande e un fascio di notturna, gestite da cooperative con-
giornali nella mano. Il volto bello, due venzionate con il Coordinamento
occhi fondi che avresti detto indiani, Servizi Sociali del Comune; si cerca di
carnagione olivastra e capelli neri. andare incontro a coloro che non all’interno della Casa di Riposo nottur-
Eppure era estremamente trasandata sanno dello Sportello ma potrebbero no, situata all’incrocio con Viale
Giornale di strada di Bologna
rispetto allo scintillio immoto delle vetri- averne bisogno. Ho avuto modo così di Felsina, era sereno, gioviale, pacato. fondato dalle persone
ne chic, lì accanto. visitarne uno. Era una sera di fine otto- Là ho conosciuto il coordinatore, senza fissa dimora
Quella donna mi ha colpito perchè non bre, le prime nebbie a rendere spettra- Amhed, che mi ha guidato a visitare la
Registrato presso il Tribunale
era curata, non sorrideva, non era tutto le Viale Lenin, e un corridoio di fari a struttura; un giovane assistente socia-
di Bologna il 15/09/1995 n°6474
quello che dovrebbe essere una vendi- sfrecciare lungo la strada. Ma il clima le, Daniele, ed un operatore quasi mio
trice per esser invitante e rendere Proprietà:
accattivante un prodotto. Associazione Amici di Piazza Grande
Conoscevo l’associazione Amici di “AVVOCATO DI STRADA”
Piazza Grande da anni. Mio fratello, Associazione Amici di Piazza Grande Direttore responsabile:
per la sua tesi di diploma in Servizi Tel. e Fax 051-397971 Antonino Palaia
Sociali, era venuto da L’Aquila ad inter-
vistarne i responsabili. I venditori del
Si avvisano i sigg. utenti che lo sportello di VIA LIBIA, Direttore Editoriale:
giornale, poi, li ho sempre visti per le è aperto, in NOVEMBRE, nei giorni: Massimo Macchiavelli
strade da quando vivo a Bologna.La Caporedattore:
mattina dopo stessa scena, e stessa Mercoledì 5 ore 15.00/17.00 (Diritto Civile) Massimiliano Salvatori
donna. La guardo meglio, e comprando Venerdì 7 ore 15.00/17.00 (Diritto Penale)
il giornale ci scambiamo un sorriso. Redazione:
Autentica. Quella donna era terribil-
Mercoledì 12 ore 15.00/17.00 (Diritto Civile)
mente autentica, niente trucchi nè un Venerdì 14 ore 15.00/17.00 (Diritto Penale) via Libia, 69 40138 Bologna
messaggio da inculcare nell’acquiren- Mercoledì 19 ore 15.00/17.00 (Diritto Civile) Tel. 051 342 328
te. Autentica la sua bellezza sciupata, Venerdì 21 ore 15.00/17.00 (Diritto Penale) Fax 051 397 971
un vissuto che s’intuiva disagiato. Ma Mercoledì 26 ore 15.00/17.00 (Diritto Civile)
c’era dignità e forza in quel suo posto email: pg@piazzagrande.it
mantenuto fedelmente di giorno in gior-
Venerdì 28 ore 15.00/17.00 (Diritto Penale)
no, la dignità di chi non si è arreso, di Distribuzione: Antonino Palaia
chi lotta onestamente. Allo sportello di VIA LENIN, 20 (Anche per il riparo di via
E così, sulle pagine del giornale, ho Lombardia), saremo presenti , per il mese di NOVEMBRE, nei giorni: Abbonamenti: Salvatore Morelli
letto per la prima volta dello Sportello giovedì 27 dalle ore 19.30 alle ore 20.30 (Diritto Penale e Civile)
degli Avvocati di Strada. Ed è stata una Impaginazione:
folgorazione. Niente “via di Damasco”,
Allo sportello di VIA CARRACCI, 69, saremo presenti, per i mese di Massimo Macchiavelli,
ma semplicemente un rendermi utile, SETTEMBRE nei giorni: Massimiliano Salvatori
mettere a disposizione un po’ del mio giovedì 13 dalle ore 19.00 alle ore 20.00 (Diritto Civile e Penale)
tempo, quel po’ di conoscenza del dirit- giovedì 27 dalle ore 19.00 alle ore 20.00 (Diritto Civile e Penale) Idea Grafica:
to che una laurea può dare, per affian- Ass. Amici di Piazza Grande
La segreteria dell “Avvocato di strada”, in via Libia 69, è aperta al mattino fino alle 13,30
care il pool di avvocati che, loro sì, aiu- Per appuntamenti urgenti telefonare allo 335/6804274
tano queste persone ad affrontare i Immagini:
mille problemi di chi vive in La foto in prima pagina è di Leonardo
strada.Conosciuto l’avvocato Antonio compaesano (quando si dice che il Tancredi. Le fotografie alle pagine 7, 9
mondo è piccolo...) che mi hanno spie- sono dell’archivio della redazione di
gato il regolamento della dimora e rac- Piazza Grande. Foto pagina 3, 5 di
contato il loro lavoro, tra un ospite che Leonardo Tancredi. Foto a pagina 6 di
chiedeva il gettone-lavatrice ed un altro Emiliano Facchinelli. Le foto a pagina
la chiave per le docce.Per promuovere 11 sono di Massimiliano Salvatori e
l’attività degli Antonio, Laura, Giuseppe Luca Vitali.
e tutti quanti formano la “squadra”
dell’Avvocato di Strada, abbiamo unito In Redazione:
le forze con gli studenti di Massimo Macchiavelli, Massimiliano
Giurisprudenza Democratica-Sinistra Salvatori, Leonardo Tancredi, Salvatore
Universitaria, organizzando un dibattito Morelli, Andrea Cuomo, Antonio
ospitato presso la Facoltà di Boccuni, Angelo.
Giurisprudenza dell’Ateneo bolognese:
l’incontro, aperto al pubblico, si è tenu- Hanno collaborato a questo numero:
to il 5 novembre scorso, e speriamo Vilmo, Anna Crestanello, Andrea
SEDE DELLA COOPERATIVA abbia portato all’attenzione di molti la Navarin, Davide Mano, Nicola Rabbi,
VIA ANTONIO DI VINCENZO 26/F (BO) realtà da noi conosciuta. Catia Barone, Chiara Rancati, Petra
Una realtà in cui continuare a profon- Dotti, Cristina Gentile.
TELEFONO E FAX
051 372 223 OPPURE 051 4158 361 dere il proprio impegno, perchè è pro-
prio il minimo che si possa fare. Chiuso in redazione il: 7-11-2003
SITO INTERNET: Stampa: Nuova Cesat Firenze
www.cooplastrada.it
E - MAIL:
info@cooplastrada.it
novembre duemilatre 9
d e c i ma

Gli spettacoli del mese

Lo Stabile della Luna teatro laboratorio


presenta Le Spacconate di
Mascheremona
Sabato 8 novembre Capitan Fracassa
Ore 21.00
Sala Teatro di Piazza Grande Via Libia 69 Sabato 15 novembre
Interpreti
Elisabetta Balia, Marzia Bolognini, Massimo Bove, Mikaela Cappucci, Rita
Felicetti, Luciano Menotta, Simonetta Pastocchi, Domenico Prota, Alex Turra.
ore 21
A cura di Sandra Cavallini
Maschere di Giorgio De Marchi
Sala Teatro di Via Libia 69
La Storia
Mascheremona è uno spetta-
Tratto dal romanzo di Theophile Gautier, ne è una sorta di continuazione.
colo di Commedia dell’Arte
che nasce da un lavoro basato Capitan Fracassa alla ricerca di Zerbina e Isabella, due attrici che ha
sull’improvvisazione e da uno perso di vista durante la guerra, arriva nel paese del vecchio Pantalone
studio dei canovacci classici accompagnato dal servo Arlecchino. Le due attrici ora in casa del vecchio
del XVI° secolo, riadattati e grazie alla loro capacità di fingere cercheranno di ingannarlo con l’aiuto
attualizzati.
di Arlecchino e di Trappola. Arricchisce questa storia semplice il figlio un
Le maschere della Commedia
dell’Arte, archetipi degli pò tonto di Pantalone, Leandro. Tra scherzi e lazzi e travestimenti nel
umori (più o meno) umani e finale trionfa l’amore e tutti avranno modo di essere felici. Spettacolo del
stereotipi delle gerarchie 2002 è già alla dodicesima replica.
sociali, vengono fatte vivere Arlecchino(grammellot)
in un tempo contemporaneo, mantenendo lo stile classico del “teatro dell’im-
Je mi suis insominiato ce matin
provviso”, spettacolo comico in assenza di testo e regia, condotto dalla forza
del gioco tra le maschere. Qu'un facquin d'importanza
Mi tiroit par la panzt
Et mi disoit, Monsieur Arlequin
RELITTI REIETTI Habebis medagliam et colanam,
di Urana Marchesini Je respondis en dormant
Si non me burlat opinio:
28-29-30 novembre Piaccia a Iddio
4-5-6-7 dicembre Di farci vedere il maturo parto
Di queste pregnme speranza.
2003 Per la mia foy en songeant au guadagno
Sala Teatro di Je suis le servant du Capitain (un brano
dello spettacolo)
Via LIbia 69
ore 21.00
In una grande metropoli dove tutto corre e si muove rapsodicamente,
c'è una discarica di oggetti corrosi e sotratti all'affanno del tempo. Poeti ad alta voce e Fraternal
Alle prime luci dell'alba quando la città si risveglia, appare un essere, Compagnia
un "ratto" che in maniera curiosa ed ammiccante, con il suo frugare
pionieristico, intesse relazioni con oggetti obsoleti facendoli rivivere, presentano
dando loro un'ultima chance. In maniera agile e poetica racconta con
il linguaggio del corpo le sue sensazioni ed emozioni alla ricerca di una
continua trasformazione. In questo transito erratico, il personaggio La vita è un caffè amaro
vive dei propri scherzi ed inganni dove lo scenario decadente fa da
cornice alla figura ammiccante e poetica del clown. Rumori, suoni, che riflette la luna
grammelot, peri-pazzie… sono la quotidianità piena di ostacoli che in
apparizioni surreali e poetiche si modificano continuamente.
Il personaggio è sostenuto da una tecnica acrobatica che attraverso le Uno spettacolo di poesia & teatro
sue proposte dram-
maturgiche, tiene
testi originali dei Poeti Ad Alta Voce
sempre vivo l'inte-
resse degli spettato- e dei poeti di strada di Bologna
ri. La comicità clow-
nesca è diretta, lega- Regia
ta a situazioni sem-
plici e rocambole-
Massimo Macchiavelli
sche. Una prova
eccellente in grado 21 novembre 2003 ore 21 presso Sala Teatro Piazza Grande
di comunicare gran- Via Libia 69 - Bologna
di emozioni.
Per informazioni 3492316587-051342328
L’incasso della serata andrà devoluto alle attività
dell’Associazione Amici di Piazza Grande
10 novembre duemilatre
u n d i c e si ma

mangiafuoco è ancora vivo


Dopo il successo della brevissima stagione musicale di Piazza grande dell’anno scorso, torniamo con una rassegna
di musica dal vivo come non se ne sono mai viste alle Officine di Piazza Grande! Viviamola assieme.
Attenzione! ci sono delle variazioni di date rispetto al programma pubblicato nel mese scorso
Ecco le date definitive!
Venerdì 21 Novembre
JAH FARMERS musica reggae +
DJset RUDE,
DJ CRIS from Jamaica,
TJ TOBIN

Sabato 22 Novembre
Caravane de Ville
etno-rock che mescola bidoni, violoncello, ballate folk e venature blues; i testi
raccontano storie di città, dagli scorci newyorkesi ai personaggi di strada come
Mister Paco e Vecchio Bernie.

ospiti: Pierpaolo Pederzini (canzone d’autore) e


Daniele Contardo (fisarmonicista dei Modena City Ramblers)

Sara Piolanti voce; Deborah Walker il violoncello ; Giovanni Rubbiani chitarra


acustica; Nicola Bonacini basso ; Erik Montanari chitarra elettrica; Michele
Mazzieri batteria; Marco Ruteli percussioni.

Venerdì 19 Dicembre
Venerdì 12 Dicembre musica dal vivo + DJset
musica dal vivo + DJset

Sabato 13 Dicembre
Tupamaros (combat folk)

ospiti: Merrygoround (cover band)

Sabato 20 Dicembre
GANG
Arcastella
ospiti:
(Marino e Sandro Severini)
(rock italiano) e
Drugs Squad (CLASH cover band)

GRANDE FESTA FINALE!


novembre duemilatre 11
u l t i ma
NUMERI E INDIRIZZI UTILI A S S O C I A R S I
Associarsi a Piazza Grande è
ASCOLTO MANGIARE CURARSI una condizione di incontro tra la
società, le sue culture e le sue
necessità.
Servizio Sociale Adulti Via Sabatucci, 2 rice- Opera dei poveri delle Suore di S. Elisabetta, Poliambulatorio Biavati Strada Maggiore, 13
vimento Assistenti Sociali ed Educatori Via Nosadella 32 lun. - sab. dalle 8:30 alle 9:00 (ingresso da vicolo Alemagna 21) Tutti i giorni
Con soli 5 euro potete aderire
Professionali. Lunedì, Mercoledì, Venerdì, (colazione). dalle 17:30 alle 19:00 Bus 14-27 all’Associazione e diventare soci.
Sabato dalle 9:00 alle 13:00 Martedì e Giovedì Chiesa dei poveri, via Zamboni (colazione), tel. 051/226310,
051/226310 assistenza medica gratuita
dalle 14: alle 17:00 Bus 20 – 37 solo dom. ore 9:00 per i Senza Fissa Dimora.
Basta telefonare allo 051 342328,
tel. 051/245156 Antoniano, Via Guinizzelli, 3 ore 11:30 pran- Pronto Soccorso Sociale Quadrifoglio Via e lasciare i propri dati o fare un
Punto d’ascolto e indirizzo 1° binario stazione zo, bus 33, tel. 051/346756 Aperto a tutti Cabaletta, 5 aperta 24h/24h Struttura domicilia-
centrale dal Lunedì al Sabato 9:00 alle 12:00 e Parrocchia Cuore Immacolato, Via Mameli re a bassa soglia d’accesso per tossicodipen-
versamento sul c/c postale n.
dalle 15:00 alle 18:30. Solo con appuntamento. 5, martedì dalle 10:00 alle 12:00 e venerdì dalle denti. Si accede tramite l’unità mobile. 25736406,intestato
tel. 051/244044 15:30 alle 17:30 (sportina cibo). Bus 13, Pronto Soccorso Sociale Pettirosso Via de
Centro ascolto italiani della Caritas Via S. tel. 051/400201 Matuiani, 1 aperta 24h/24h Struttura domicilia-
all’Associazione Amici di Piazza
Caterina, 8 Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì Mensa della Fraternità della Caritas Via S. re a bassa soglia d’accesso per tossicodipen- Grande, specificando: “Adesione
dalle 9:00 alle 11:30 Giovedì 14:00/16:00 Bus Caterina 8 Tutti i giorni alle 18:00 tel. denti. Si accede tramite l’unità mobile. associazione”
20-32-33-37 tel. 051/6448186 051/6448015 (si accede attraverso il centro Sokos presso poliambulatorio Montebello Via
Primo Aiuto Dimissioni Carcere Centro G. d’ascolto italiani e il centro d’ascolto stranieri). Montebello, 6 tel. 051/2869294 1° piano
Venezian Via Solferino, 7 Venerdì mattina Parrocchia San Girolamo dell’Arcoveggio scala A Mercoledì dalle 17:00 alle 19:00
tel. 051/582443
L.I.L.A. in caso di esito positivo Via Agucchi,
Via Fioravanti 137 tutti i giorni sportina cibo
Bus 11/c tel. 051/356477
Sabato dalle 9:00 alle 11:00 (assistenza medica
gratuita per SFD e tossicodipendenti)
A B B O N A R S I
290/a Lunedì dalle 16:30 alle 20:00 Martedì al Parrocchia Santa Maria della Misericordia Alcolisti Anonimi tel. 0335/8202228 Gruppi Per abbonarvi fate un versamento
Venerdì dalle 10:30 alle 14:00 Bus 13-18-92 Piazza Porta di Castiglione, 4 Sabato alle 8:00 auto-aiuto
tel. 051/6347644 distribuzione numero per sportina genere ali- Narcotici Anonimi tel. 051/6344342 Gruppi
sul c/c postale n. 2 5 7 3 6 4 0 6 ,
Telefono Verde AIDS Per informazioni e pre- mentari dalle 9:30 alle 11:00, Bus 30-32-33 auto-aiuto intestato all'Associazione Amici
notazioni del test HIV in modo anonimo e gra- tel. 051/332755 Croce Rossa Italiana Via del Cane, 9 di Piazza Grande, specificando:
tuito. Lunedì 9.00-13.00 e 1.00-19.00 Parrocchia Santa Maria Maddalena Via tel. 051/581858 dal Lunedì al Venerdì dalle
da Martedì a Venerdì: 15.00-19.00 Zamboni, 47 Tutti i giorni dalle 9:00 alle 12:00 9:00 alle 11:00 Servizio Infermieristico su pre- "Abbonamento giornale".
Tel. 800.856080 www.telefonoaids.it e dalle 17:00 alle 19:00 alimenti da cucinare sentazione di ricetta medica. Potete anche telefonare allo 051
Casa Delle Donne per non subire violenza tel. 051/244060
Via dell'Oro, 3 - 40124 Bologna Parrocchia Sacro Cuore Via Matteotti, 25 da 342328 dalle 9.00 alle 13.00 alla
Fax 051-3399498 Lunedì a Venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e dalle Redazione del giornale.
Tel. 051/333173 15:00 alle 17:30 sportina Bus 10-11-25-27-35
Centro di Aiuto per la Libertà dalla tel. 051/364801 Per i privati la quota indicativa di
Violenza Via dei Poeti, 4 Lunedì al Venerdì Parrocchia San Giuseppe lavoratore Via
VESTIRSI so t t o sc ri z i o n e è d i 3 1 e u r o
dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00 Marziale, 7 Giovedì dalle 14:30 alle 17:30
tel. 051/2960721 Reperibilità notturna e sportina cibo Bus 27 a b c 95-97-98 annue. Per enti, biblioteche e
festivi 333-4721541 Per Donne. tel. 051/322288 associazioni 51 eur o
Centro d’ascolto immigrati della Caritas Via Centro Diurno Via del Porto, 15/c Tutti i gior- Parrocchia S. Egidio Via S. Donato, 38 da
Rialto, 7/2 Lunedì Giovedì dalle 9:00 alle ni dell’anno dalle 12:30 alle 18:00 (si accede lun. a sab. dalle 9:00 alle 10:00 e dalle 16:00 Per l'estero 103 eur o
11:00 Martedì dalle 15:00 alle 17:00 Navetta attraverso il Servizio Sociale Adulti). alle 17:00 (è richiesto un piccolo contributo
50 I colloqui per l’accesso alle mense si svol- tel. 051/521704 economico per i vestiti) Bus 18-20-37-93
gono martedì (ore 15-17) e venerdì (9-11) Emergenza Freddo dalle 18:30 alle 19:15 tel. 051/244090
tel. 051/235358 Stranieri Link, dalle 19:30 alle 20:15 Montagnola. Opera San Domenico Piazza San Domenico
Sportello Sociale e delle Opportunità Via del Opera “Sorelle dei Poveri” 5/2 Lunedì e Giovedì dalle 8:30 alle 11:00 Bus
Porto, 15/b dal Lunedì al Sabato dalle 9:30 alle via S. Stefano 50 viene offerta la colazione alle 13-11-86 tel. 051/226170
16:30. Tel. 051/523494 8,30 e la distribuzione di indumenti un giorno Parrocchia San Giuseppe lavoratore Via
Telefono Viola (abusi in campo Psichiatrico) alla settimana. Marziale, 7 Giovedì dalle 14:30 alle 17:30 Bus
tutti i giorni feriali dalle 19:00 alle 21:00 27 a b c 95-97-98 tel. 051/322288
tel. 051/342000 UNITA’ D’AIUTO Parrocchia Santa Maria Assunta Via Emilio
Servizio Immigrati, profughi e nomadi Solo Lepido, 58 Martedì dalle 14:30 alle 17:30 Bus
extracomunitari con permesso di soggiorno Via Distribuzione caffè, succhi, 13-86 tel. 051/405741
Drapperie, 6 Lunedì dalle 9:00 alle 13:00 biscotti, scambio siringhe, pre- Parrocchia Cuore Immacolato di Maria Via
Martedì e Giovedì dalle 15:00 alle 18:00 servativi, relazione e aggancio Mameli, 5 Mercoledì dalle 9:00 alle 11:00 (è
Sabato dalle 9:00 alle 13:00 tel. 051/6564611 dalle 16:00 alle 17:45zona uni- richiesto un piccolo contributo economico) Bus
Centro lavoratori stranieri - CGIL Bologna versitaria dalle 18:00 alle 19:00 13 tel. 051/400201
Via Marconi 69/d Bologna; zona stazione (inps) dalle Parrocchia San Giuseppe Cottolengo Via
tel. 051 6087190 19:15 alle 20:15 Carracci. Marzabotto, 12 tel. 051/435119 Giovedì dalle Le testate che aderiscono alla
Volontari di varie comunità straniere sono a 16:00 alle 18:00 Bus 19-35-38 Federazione Giornali di Strada:
disposizione per parlare nella tua lingua di Chiesa San Girolamo dell’Arcoveggio Via
qualsiasi problema riguardante l’impiego, la DORMIRE Fioravanti, 137 Sabato dalle 16:00 alle 17:00
sanatoria, i contributi INPS ecc. Bus 11/c tel. 051/356477
Antoniano Via Guinizelli, 3 Escluso il Martedì
dalle 9:00 alle 17:00 (è richiesto un piccolo
Fuori Binario:
Casa del riposo notturno Madre Teresa di contributo economico) Bus 33 via Giano della Bella 22 - Firenze
Calcutta Viale Lenin, 20 aperto dalle 19:00 tel. 051/346756 Telefono e Fax: 055 220 903
alle 24:00 Bus 14-34-37 tel. 051/531742 Si Parrocchia San Bartolomeo Via Beverara, 88
LAVARSI accede dai servizi e dalla strada 19:00 – 20:00
Casa del riposo notturno Via Lombardia, 36
Mercoledì dalle 14:00 alle 18:00 Bus 11
tel. 051/6345431
aperto dalle 19:00 alle 24:00 Bus 27-36
tel. 051/493923 Si accede dalla strada 19:00
Noi sulla Strada:
– 20:00 via Cremonio 38 - Padova
Centro San Petronio Via Santa Caterina, 8
Max 25 persone. UOMINI STRANIERI Centro Beltrame (Servizio Sociale Adulti) Via Telefono e Fax: 049 687 068
Mercoledì dalle 15:00 alle 16:00 Martedì matti- Sabatucci, 2 aperto 24h/24h Bus 20-37
na prenotazione UOMINI ITALIANI lunedì tel. 051/245156 Si accede dal servizio sociale
dalle 15:00 alle 16:00 lunedì mattina prenota- adulti.
zione DONNE Martedì dalle 15:00 alle 16:00 Casa del riposo notturno Via Carracci 69/2 ASSISTENZA Piazza Grande
Venerdì mattina su prenotazione.
tel 051/6448015 (distribuzione cambio inti-
aperto dalle 20:00 alle 24:00 Si accede tramite
lo Sportello sociale e delle opportunità di Via
LEGALE via Libia 69 - Bologna
mo nuovo) del Porto, 15 Telefono 051 342 328
Antoniano Via Guinizzelli, 3 dal Lunedì al Associazione amici di piazza grande Fax 051 397971
Sabato alle 12:30 Autobus 33 tel. 051/346756 Opera Padre Marella Via del Lavoro, 13 dalle
9:00 alle 12:00 tel. 051/244345 Via Libia, 69 Mercoledì e Venerdì
L’isola che non c’è Via Dell’industria aperta dalle 15:00 alle 17:00
LAVANDERIA 24h/24h Bus 14 Si accede dalla strada pankabe- tel. 051-397971
Rifugio notturno della Solidarietà Via del stia e senza fissa dimora.
Gomito, 22/2 lun. – ven. 15:00 – 18:30 Rifugio Notturno della Solidarietà Via del Rifugio Notturno della Solidarietà Via del
tel. 051/324285 Bus 25 (capolinea) Gomito, 22/2 aperto dal Lunedì al Venerdì Gomito, 22/2 1° e 3° Lunedì del mese dalle
Lavanderie a gettoni Via S. Donato 4b/c; Via dalle 15:00 alle 23:00 Sabato dalle 17:00 alle 18:00 alle 19:30 tel. 051/324285
Saragozza 34°/b; Viale Oriani, 12; Via Petroni, 23:00 Domenica dalle 19:00 alle 23:00 Bus 25
38; Via Corticella, 90; Via Saragozza, 41 (capolinea) tel. 051/324285

12 novembre duemilatre

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