PdE
Anno 1, n. 2
Dicembre 2005
Registrazione del Tribunale di
Vicenza n° 1114 del 02.09.2005
Redazione: Via De Mori, 17
36100 Vicenza
tel. e fax 0444.505717
Sommario:
EDITORIALE
Editoriale
pag. 1 Permettetemi di esprimere la soddisfazione per come è stato
Procedure di evacuazione: accolto il primo numero della rivista. Oltre ai giudizi positivi, al di là
luci ed ombre di ogni nostra previsione è stato il numero degli abbonati: segno
pag. 2 che la rivista ha colto un bisogno presente.
Il secondo numero nasce sulla spinta di questo entusiasmo e della
Come viene vissuta
un’esercitazione di difesa volontà di mantenere l’interesse suscitato.
civile?
pag. 4 I primi due articoli sono strettamente collegati tra loro. Da un lato
sono presentate le problematiche relative alla sicurezza e alle
Lo stress lavorativo nei
Vigili del Fuoco procedure di evacuazione di edifici complessi: centri commerciali,
pag. 6 multisale cinematografiche, ospedali, ecc. Dall’altro si presenta una
ricerca condotta tra i clienti di un centro commerciale, che hanno
Una visita al museo in partecipato ad una prova di evacuazione.
compagnia della psicologia
ambientale
pag. 9 Seguono i primi risultati di una ricerca che vede impegnati molti dei
collaboratori di StudioZuliani. L’indagine si è proposta di
La percezione del rischio: approfondire gli elementi che determinano lo stress lavorativo nei
disabili motori e soccorritori
a confronto Vigili del Fuoco, per la costruzione di misure preventive e formative,
pag. 12 idonee a farvi fronte.
PdE
Tra gli obiettivi di “PdE” vi è anche quello di dare spazio ai lavori di
Direttore responsabile giovani professionisti e colleghi. Su questo numero presentiamo un
Mauro Zamberlan contributo riguardante la percezione del pericolo tra i disabili motori
Direttore scientifico e i loro soccorritori, nella direzione di un percorso che faccia
Antonio Zuliani
Redazione:
incontrare, anche preventivamente, i soggetti che, pur a diverso
Lucia De Antoni, Viviana De titolo, possono essere coinvolti in una situazione di emergenza.
Pellegrini, Luca Pezzullo.
Hanno collaborato a questo
numero: Antonio Zuliani
Sergio Carnevale, Roberto
De Filippo, Laura Grattieri.
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PdE. Rivista di psicologia applicata all’emergenza, alla sicurezza e all’ambiente
L’attuazione della Legge 626/94 ha diffuso l’abitudine di realizzare prove di evacuazione delle
persone nelle scuole e nei luoghi di lavoro. Vi sono però anche altri luoghi che, pur non
prevedendo una popolazione che li frequenta quotidianamente, sono spesso molto affollati: centri
commerciali, multisale cinematografiche, ospedali, luoghi di culto, ecc. Anche per quest’ultimi
sono previste procedure di evacuazione, che presentano caratteristiche peculiari.
Chi frequenta centri commerciali, sale e può provenire da una fonte di pericolo
multisale cinematografiche, ospedali, esterna, come può essere un inquinamento
stazioni, luoghi di culto, ecc., non è mai industriale (una nube tossica è un rischio
coinvolto in prove di evacuazione. Queste, reale per molte aree urbane prossime ad
nella migliore delle ipotesi, vengono insediamenti produttivi) e la possibilità che ci
effettuate ricorrendo all’aiuto di figuranti. Una si trovi di fronte ad un attacco terroristico,
scelta che ha due corollari importanti: da un che potrebbe richiedere di trattenere tutte le
lato le persone, che pure hanno l’abitudine di persone all’interno della struttura, in una
frequentare questi luoghi anche con una situazione di angoscia crescente che può
certa fedeltà (come accade senza dubbio sfociare in pericolose manifestazioni di
con i centri commerciali e i luoghi di culto), panico.
non ha la minima idea di come comportarsi
in quegli spazi in caso di emergenza. I piani attuali prevedono l’evacuazione dei
presenti a qualsiasi titolo secondo procedure
La seconda, ben più preoccupante, è che chi prestabilite, che comprendono la
deve gestire tali emergenze può solo fare comunicazione dell’evento alle pubbliche
ipotesi su come si comporteranno le persone Autorità competenti per l’assistenza ed i
coinvolte: se collaboreranno alle loro soccorsi e, nel migliore dei casi, limitate
richieste, se i messaggi di emergenza misure di sostegno psicologico.
predisposti saranno veramente comprensibili Al contrario, la concretezza dell’attuale
agli interessati e così via. Da questo punto di momento storico, testimone di tensioni
vista i piani di emergenza sono stati internazionali e fondamentalismo politico-
progettati sulla carta, senza nessuna religioso, richiede una riflessione sulla
sostanziale verifica. Non è la stessa cosa, capacità dei gestori e sulla idoneità delle
infatti, impiegare per un’evacuazione dei attuali pianificazioni a tutelare efficacemente
figuranti, i quali potranno simulare ogni chiunque sia presente nella propria area di
difficoltà immaginata, ma sia per il loro responsabilità.
numero, sia perché alla fin fine sono elementi
dell’organizzazione stessa, non forniranno Ma quante delle strutture precedentemente
un’idea reale di come potrebbero reagire le indicate hanno un piano di emergenza
persone. Ogni soccorritore ha ben presente relativo a questi due scenari? Quanti gestori
che il panico simulato non è neppure lontano sono in grado di affrontare realmente, da soli
parente di quello vero. e con le proprie forze, le prime fasi
dell’emergenza non “convenzionale”? E le
A questo ragionamento, purtroppo, se ne domande dovrebbero riguardare anche le
deve affiancare un altro: molti di questi piani scuole ed i luoghi di lavoro.
di emergenza partono dal presupposto che il L’adeguamento dei piani potrebbe utilmente
pericolo provenga dall’interno. In genere si prevedere, ad esempio, di:
ipotizza un incendio, un terremoto o un • fermare gli impianti di
malfunzionamento di propri impianti ed ventilazione/climatizzazione
installazioni, mentre vi sono almeno altre due eventualmente esistenti, allo scopo di
situazioni da considerare: l’emergenza che
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Per quanto riguarda una valutazione globale, L’aspetto curioso è che 32 persone, che
seppur indiretta, dell’esperienza si può hanno dichiarato di non aver assistito
segnalare che 96 persone (55,4%) all’arrivo dei soccorritori, hanno espresso
dichiarano che torneranno ad una prossima ugualmente una valutazione sul loro operato,
esercitazione e 108 (63,3%) dicono che la la quale rimane sostanzialmente positiva, pur
consiglieranno ad altri. Si tratta di persone scontando una diminuzione nell’esito
che appartengono alla popolazione media numerico di circa 5 punti (“efficiente” 3,17;
testata. “tempestivo” 3,45; “professionale” 3,65;
La netta maggioranza delle persone si sono “rassicurante” 3,50). Rimane l’osservazione
recate al Centro Commerciale di come vi sia una sostanziale fiducia
accompagnate (72%), tra queste l’86% era nell’operato dei soccorritori, anche in
accompagnato da membri della propria assenza di un’esperienza diretta sul loro
famiglia. Solo un’esigua minoranza (14%) è operato (Tabella 4).
andata assieme ad amici. Da questo punto di
vista la popolazione si è comportata come un Punteggio Punteggio
cliente abitudinario. attribuito da attribuito da
coloro che coloro che non
Una valutazione più specifica hanno hanno
assistito assistito
dell’esercitazione è stata effettuata
Efficiente 3,80 3,17
chiedendo ai soggetti di giudicare alcuni
Tempestivo 3,82 3,45
aspetti su una scala da 1 a 5 (scala di Likert).
Professionale 4,04 3,65
I risultati della tabella n.3 indicano che Rassicurante 4,00 3,50
l’esercitazione è stata valutata Tabella 4. Punteggio attribuito al lavoro dei
sostanzialmente “utile” (3,57) e abbastanza soccorritori suddiviso tra i clienti che hanno
“rassicurante” (3,23), per nulla “eccitante” dichiarato di aver assistito al loro arrivo e quelli
(1,63), ma anche un po’ “noiosa” (2,11). che non vi hanno assistito.
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Infine non sembra esistere una sostanziale * Antonio Zuliani. Docente di “Psicologia del
differenza nelle valutazioni di coloro che si bambino e della famiglia nelle situazioni di
sono recati presso il Centro Commerciale emergenza,” Università di Padova
I primi risultati di una ricerca volta ad approfondire gli elementi che determinano lo stress lavorativo
nei Vigili del Fuoco, al fine di costruire misure preventive e formative, idonee a farvi fronte.
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31.1% delle preferenze accordate, a fronte È possibile, in altri termini, che la risposta
della modalità ‘alcuni superiori’ M = 18.0% e individuale degli operatori, automatica e
della modalità ‘alcuni familiari’ M = 17.9%). difensiva, al “carico psichico dell’attesa
dell’intervento” sia costituita da un
In particolare, l’analisi dei dati disaggregati innalzamento dell’attivazione psicofisica
indica come le modalità di ricerca di (arousal) che si concretizza, – anche –, nella
supporto variino in funzione della conflittualità manifesta?
problematica sottesa. In caso di “evento
critico” assume notevole importanza anche È possibile che il basso grado di
la modalità “alcuni familiari” (21.7% delle collaborazione rilevato rifletta, – anche –, una
scelte accordate), mentre in situazioni- diversa percezione dell’identità professionale
problema attinenti ad aspetti tecnico- del vigile del fuoco, che pur abituato ad un
organizzativi del Soccorso Tecnico Urgente, forte lavoro di gruppo, continua a mantenere,
la modalità ‘alcuni superiori’ viene eletta nel negli interventi di soccorso effettuati, una
29% delle preferenze. altrettanto ed addirittura maggiore identità
individuale?
Ipotesi di lavoro
L’attività svolta si inserisce in un contesto di L’alta attribuzione delle scelte effettuate sulla
ricerca quantitativa, ovvero di verifica della modalità “colleghi di lavoro” sostiene
presenza o meno, sul piano organizzativo e coerentemente l’ipotesi della peer
funzionale locale, di variabili psicosociali già counseling, il sostegno fra pari, come prima
note in letteratura. modalità di ricorso per fronteggiare lo stress
Al momento i punti critici emersi, qui psicolavorativo, tanto da giustificare
sommariamente descritti, sono stati portati a l’introduzione di specifici momenti formativi
conoscenza della DCF – Area per i vigili del fuoco?
Coordinamento e Sviluppo, in seno alla
quale sta operando un gruppo di lavoro “per Vista l’importanza attribuita alle due ultime
la ricerca di strategie e la definizione di modalità di ricorso al supporto sociale
metodologie di prevenzione dello stress rilevate nel questionario, “alcuni familiari” ed
derivante da evento critico”: ciò testimonia “alcuni superiori”, sottolineandone la valenza
l’attenzione posta, anche nel nostro Paese, di mediatori dello stress professionale, quali
alle dinamiche sociopsicologiche che si implicazioni sociali ed operative possono
sviluppano in ambito professionale. sottendere? Nel caso di “alcuni familiari”,
quali interventi sono ipotizzabili per essi o
Da un punto di vista più specificatamente addirittura su essi in quanto agenti di
qualitativo, resta da comprendere il prevenzione del danno da esposizione da
significato da attribuire ai dati emersi in sede “evento critico”, e soggetti essi stessi
di ricerca. Qui di seguito possono essere all’esposizione vicaria? Quali interventi sono
solo sommariamente espresse alcune ipotizzabili nel caso di “alcuni superiori”, in
ipotesi, che, se condivise nelle finalità e quanto agenti aggreganti e di identificazione
modalità operative, potranno prevedere una professionale, e possibili mediatori di conflitti
specifica attività con l’apporto di un gruppo in ambito lavorativo?
di lavoro e discussione mirato. Al momento, rimangono percorsi di studio
tutti da approfondire.
È possibile ipotizzare che l’alta conflittualità
emersa sia funzionale e non disfunzionale,
rispetto alla complessità ed alle necessità * Psicologo e Vigile del Fuoco. Collabora con
tecniche di un’organizzazione, come quella l’area MLFS - Medicina del Lavoro e Formazione
dei Vigili del Fuoco, volta al Soccorso Sanitaria- del Dipartimento dei Vigili del Fuoco,
Tecnico Urgente e alle macro emergenze? del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
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I risultati di questa ricerca, alla quale partecipano a vario titolo alcuni collaboratori di StudioZuliani,
saranno resi noti nei prossimi mesi, sia attraverso le pagine di questa rivista, sia nel sito
www.studiozuliani.net.
Alcune considerazioni su come promuovere la finalità educativa del museo attraverso un’adeguata
progettazione ed organizzazione degli spazi.
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possono fare, su quali possibilità di scelta posta troppo lontano dall’oggetto a cui si
hanno, sulla disposizione dei vari riferisce.
allestimenti, su dove si trova il bar, il
ristorante o il negozio di souvenirs. Di solito L’attenzione del visitatore può essere
queste informazioni sono garantite da una disturbata infine dal flusso delle persone in
guida, da un sistema segnaletico, o dal quell’ambiente. Ma quali fattori influenzano il
personale del museo. flusso in un ambiente come quello di un
Anche il riuscire ad orientarsi all’inizio della museo? Per esempio la grandezza o la
visita costituisce un punto essenziale. Le particolarità di un determinato oggetto, che
guide, le mappe, la segnaletica e le può attrarre i visitatori fin dal momento del
informazioni ricevute dallo staff del museo loro ingresso. È necessario considerare,
sono tutti strumenti in grado di diminuire la inoltre, che le persone in una sala di
possibile confusione iniziale. esposizione tendono a muoversi lungo la
Una guida può far sì che il visitatore abbia parete destra e tendono ad uscire attraverso
più tempo a disposizione per poter vedere le la prima porta aperta. Se questa porta
mostre che gli interessano, e questo venisse chiusa, i visitatori sarebbero costretti
aumenta notevolmente il grado di ad uscire dalla stessa porta da cui sono
soddisfazione che ne deriva. Il visitatore si entrati, prestando così attenzione a molti più
sente più sicuro se ha a disposizione più oggetti.
punti di riferimento chiari e precisi, anche se
di diversa natura. Un altro aspetto riguarda il “come” gli oggetti
vengono disposti nello spazio. Disporre gli
Per quanto riguarda l’organizzazione e la oggetti creando delle “isole” all’interno dello
disposizione dei vari allestimenti, catturare stesso ambiente, dà origine ad una
l’attenzione del visitatore è senza dubbio il circolazione dei visitatori caotica, che non
primo passo da compiere in un processo di permette di dare la stessa attenzione a tutti
comunicazione del messaggio educativo.un gli oggetti. Se invece viene determinato un
obiettivo raggiungibile attraverso due fattori, percorso chiaro, tutti gli oggetti riceveranno
apparentemente ovvi: la particolarità la stessa attenzione.
dell’oggetto esibito e il flusso del “traffico”
nell’ambiente. Per quanto riguarda il “come” motivare il
Che cosa può far sì che un oggetto sia visitatore, l’attenzione dei ricercatori si è
notato con più facilità? Il fatto che esso sia focalizzata principalmente su tre aspetti.
isolato e non sia circondato da altri stimoli, Prima di tutto ridurre lo sforzo sia fisico che
per esempio. Anche gli oggetti che per mentale necessario per ottenere le varie
caratteristiche cromatiche si mescolano con informazioni, in modo tale che il soggetto
la parete di sfondo rischiano di essere possa dedicare maggiori risorse alle
ignorati, perché perdono le loro esposizioni. Poiché lo sforzo mentale
caratteristiche attrattive. maggiore viene richiesto per interpretare le
varie insegne, si dovrà prestare particolare
La presenza di suoni e profumi, la possibilità cura a non inserire testi particolarmente
di toccare alcuni oggetti, il livello di lunghi, ad utilizzare “punti elenco”, schemi o
illuminazione generale, l’installazione di fari grafici piuttosto che un unico paragrafo di
orientabili e il contrasto luminoso sono altri testo, a posizionare le targhe vicino
importanti elementi che aumentano la all’oggetto a cui si riferiscono, ad utilizzare
visibilità di un oggetto. Anche l’altezza della un colore di sfondo contrastante che agevoli
collocazione può influire, infatti se un oggetto la lettura.
si trova a più di 2 metri spesso non verrà
visto, perché le persone non tendono a Un secondo aspetto riguarda la possibilità di
rivolgere lo sguardo verso l’alto. Così pure la stimolare l’interesse del visitatore, cosa che
targa descrittiva non verrà guardata e letta se lo renderebbe più desideroso di leggere e
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riflettere su ciò che vede, e gli permetterebbe Dal momento che una pausa durante la visita
di ricaricare le sue energie attentive. Le può rinnovare le energie del visitatore, è utile
insegne e le targhe, per esempio, predisporre delle zone dove le persone
dovrebbero provocare delle domande possano riposare, mangiare qualcosa e
piuttosto che raccontare dei fatti, utilizzando magari acquistare dei souvenir. Non è
uno stile familiare, informale, indirizzandosi ancora chiaro, comunque, come questo
direttamente al visitatore, stimolandolo a ultimo aspetto influenzi il grado di
rivivere l’atmosfera di una particolare epoca soddisfazione o la motivazione della visita.
o di un particolare luogo. L’ambiente e l’allestimento degli spazi
Per ultimo, ma non per questo meno dovrebbe essere quindi progettato in modo
importante, bisogna considerare l’eventuale tale da minimizzare lo sforzo mentale,
presenza di fattori che possono distrarre quando possibile, e stimolare l’interesse,
dallo scopo generale della visita, come il anche utilizzando i consigli appena delineati.
rumore proveniente dall’esterno, la
competizione fra più oggetti della stessa L’articolo non pretende certo di esaurire la
mostra, la mancanza di opportune letteratura e le ricerche sull’argomento, ma
indicazioni in grado di facilitare ha voluto proporre alcuni spunti di riflessione
l’orientamento o la decisione su cosa si su caratteristiche tipiche soprattutto degli
potrebbe andare a vedere successivamente. spazi pubblici, le quali, comunque, trovano
applicazione anche in un ambiente come il
I ricercatori hanno rilevato che l’attenzione museo, dove le componenti sociali ed
del visitatore di un museo decade educative si intrecciano e si influenzano
rapidamente dopo 30-45 minuti, e il primo reciprocamente.
segnale di questo cedimento si concretizza,
per esempio, in un lento procedere da una
sala all’altra, fermandosi solo
occasionalmente per guardare qualcosa, ma * Psicologa esperta in psicologia ambientale e
in maniera molto selettiva. dell’emergenza.
L’obiettivo della ricerca presentata è stato quello di indagare la percezione del rischio in persone
con disabilità motoria attraverso un confronto con i loro possibili soccorritori, i Vigili del Fuoco.
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contenuti dei colloqui, sono stati calcolati i disabile nei termini: “autonomia (essere
totali delle risposte per categoria e infine i seduto) - morte (essere sdraiato)”. Cosa
dati sono stati descritti in base alle frequenze che, da quanto emerso dalla ricerca, i
delle risposte. Sulla base dei risultati ottenuti soccorritori non risultano conoscere. Va
è stato possibile creare un questionario di sottolineato che, anche per quanto
ricerca per i Vigili del Fuoco del Comando di riguarda le modalità di soccorso, un
Pordenone, ai quali è stato chiesto di disabile se seduto è in grado di
immedesimarsi nei panni di una persona collaborare con il soccorritore, mentre se
disabile e di mettere in ordine di importanza sdraiato vive una condizione di
le risposte da loro date. Per confrontare i dati impotenza assoluta.
ottenuti abbiamo calcolato gli indici di
correlazione di Pearson nelle varie aree. 3. Il telefono cellulare è un altro item che
risulta avere una diversa considerazione
Dal confronto è emerso che i due gruppi nei due gruppi. Per i soccorritori il
risultano avere la stessa percezione soltanto telefono cellulare è semplicemente un
in due aree su undici, ossia per quanto oggetto che ha poco a che fare con le
riguarda i rischi maggiormente percepiti e le condizioni di pericolo-sicurezza, mentre
condizioni di sicurezza al lavoro. Questo dato per i disabili risulta essere uno strumento
si potrebbe ricollegare alla specifica di comunicazione fondamentale per la
formazione che i soccorritori dimostrano loro sicurezza percepita.
avere nelle due aree considerate e alla
particolare sensibilizzazione che risulta 4. I bagni pubblici e i luoghi affollati a
esserci in questi settori (es. legislazione differenza di quello che pensano i
sicurezza nei luoghi di lavoro). soccorritori risultano essere degli
ambienti che non permettono al disabile
Per quanto riguarda le altre aree, attraverso di utilizzare al massimo le proprie abilità e
l’analisi delle correlazioni è stato possibile risorse e per questo motivo vengono
isolare item specifici, in cui la percezione dei vissuti dal disabile come luoghi
due gruppi a confronto risultava essere potenzialmente ansiogeni.
particolarmente differente.
Riportiamo gli item più significativi e le 5. Il fatto di trovarsi lontano dalle uscite di
interpretazioni date a riguardo. sicurezza o ai piani alti inoltre, anche se
percepiti come condizioni normali dai
1. La possibilità di danni fisici è vissuto dai soccorritori, per i disabili risultano essere
soccorritori come un evento ordinario, delle collocazioni spaziali non
una problematica a cui sono esposti psicologicamente corrette in quanto
abitualmente mentre per i disabili, che già vissute come spazi non rassicuranti, in
presentano un danno biologico correlato cui non si sentono protetti e al sicuro.
alla motricità, si tratta di una ferita che
viene vissuta come “trauma su trauma”: 6. Per quanto riguarda i mezzi di trasporto è
un danno enorme per una persona che è utile sottolineare l’esigenza della persona
già ferita fisicamente (aggrava inoltre la disabile ad essere ben legato, questo
ferita narcisistica causata dal danno fattore non risulta avere un’importanza
biologico-esistenziale). Inoltre non va secondaria, come pensano i soccorritori,
dimenticato che a livello assicurativo un in quanto si ricollega alla possibilità di
disabile ha un risarcimento inferiore danni fisici (vedi punto1).
rispetto a un normodotato in caso di
danni fisici. 7. Infine per quanto riguarda la figura del
soccorritore, i due gruppi dimostrano
2. Il costrutto “essere seduto - essere avere una percezione diversa: i
sdraiato” viene vissuto dalla persona soccorritori in quanto depositari della
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