BIOINDICATORI
Bioindicatori - Bioaccumulatori
I bioindicatori sono organismi
viventi integratori di dati
ambientali, sensibili agli
inquinanti (SO2, Nox, O3, IPA,
Metalli pesanti,
Radionuclidi,...) che mostrano
una correlazione lineare tra
sintomo ed emissioni di
inquinanti nellambiente.
Attraverso determinate
alterazioni osservabili a livello
cellulare, di organismo o di
comunit indicano alterazioni
di parametri ambientali
I bioaccumulatori sono
organismi viventi che
tollerano e accumulano
elevate concentrazioni di
inquinanti (specialmente
Metalli pesanti, IPA,
Radionuclidi,...).
Lanalisi chimica del
contenuto di inquinanti nei
tessuti del bioaccumulatore,
riferito a condizioni normali
di controllo, pu fornire utili
indicazioni, spaziali e
temporali, sulle deposizioni
di inquinanti.
Caratteristiche di
organismi vegetali
per essere
considerati
bioindicatori o
bioaccumulatri
Differenti livelli
organizzativi del
danno biologico e
relativi metodi di
indagine
Tallofite
e Cormofite
e Cormofite
Licheni
Micobionte (ascomicete), ficobionte
(alga verde e/o cianobatterio)
13500 specie; 2300 in Italia; di cui
780 epifite
Tre forme di crescita principali
Nei licheni cianobatteri colore scuro e
consistenza geletinosa
Tallo lichenico
omeomero
eteromero
Licheni crostosi
Lecanora
Calopaca
Lecidella
Licheni crostosi
I licheni crostosi hanno un tallo appiattito e completamente aderente al
substrato (roccia o tronco dalbero) che si presenta come una crosta
laminare a contorno irregolare (spesso subcircolare)
Hanno una crescita molto lenta e si accrescono perifericamente, quindi
i tessuti pi vecchi sono allinterno e i pi giovani sono verso lesterno.
mancano di rizine
Parmelia
Lobaria pulmonaria
Xantoria
Licheni fogliosi
si presentano in forma di lamine, spesso suddivise in lobi, parzialmente
sollevate dal substrato; alcune specie si ancorano al substrato solo in
un punto, detto ombelico, situato circa nel centro del tallo. In ogni caso
il tallo sollevato dal substrato, almeno nella sua parte marginale
aderiscono con strutture speciali dette rizine
Hanno un ritmo di crescita maggiore rispetto ai crostosi ed anche in
essi le parti pi vecchie sono allinterno e le pi giovani verso
lesterno.
Licheni fruticosi
Evernia
Usnea
Pseudevernia
Licheni fruticosi
il loro tallo si sviluppa in tre dimensioni, con forme pendenti, ramificate,
coniche, ad imbuto rovesciato, ecc.
aderiscono al substrato solo con la base, mentre il resto del tallo eretto
pi o meno ramificato, simile quindi ad un piccolo cespuglio.
Sono i licheni che hanno il pi ampio sviluppo superficie/massa quindi
sono i pi sensibili nellintercettare sostanze nutrienti e inquinanti.
RIPRODUZIONE
La diffusione dei licheni si realizza in 2 modi
diversi:
Riproduzione sessuata:
Esvolta dal fungo formando organi sessuali: i gametangi
In seguito alla fecondazione si originano gli aschi che
contengono le spore.
I corpi fruttiferi che contengono gli aschi possono essere di
due tipi fondamentali:
Gli apoteci
I periteci
Gli apoteci
Sono a forma di coppa o di piatto
Presentano un margine esterno che delimita
un disco centrale
I periteci
Sono a forma di fiasco, con una piccola
apertura centrale, lostiolo
La moltiplicazione vegetativa:
La riproduzione vegetativa consiste nella
frammentazione, propagazione e
germinazione da parte del tallo lichenico
tale processo avviene attraverso la
formazione di due tipi di strutture: gli isidi e
i soredi.
Isidi e soredi
Gli isidi sono frammenti del tallo, di maggiori dimensioni
rispetto ai soredi, di forma diversa, costituiti da alghe e da
ife fungine, protetti da uno strato di cortex.
I soredi sono piccoli corpiccioli di forma rotondeggiante,
costituiti da ife fungine che avvolgono una o pi alghe,
privi di rivestimento del cortex.
Griglie di campionameto
Base di riferimento il sistema di campionamento
utilizzato dallInventario Forestale Nazionale (IFN),
costituito da una rete di punti in una maglia di 3x3 km.
La rete di base 3x3 km consente la selezione di OGUs
(Operational Geographic Units) di area diversa. In
alcune campagne di monitoraggio si scelto di
utilizzare un sottocampione di punti allintersezione
delle maglie di 9x9 km. Le stazioni di campionamento,
individuate allintersezione dei punti di tali reticoli,
hanno unarea di 1 km2. Per situazioni locali le griglie
possono essere pi piccole ( 1x1 km, 250x250 m).
Rete Nazionale.
Stazioni di
rilevamento di 1
km2 distribuite
sul territorio
secondo un criterio
statistico ed
individuate
da una griglia
18x18 km
il pH
la rugosit
il potere tampone della scorza
Preferibilmente va utilizzata una sola
specie arborea diffusa in modo uniforme
sul territorio dindagine
Caratteristiche dellalbero
Inclinazione del tronco non superiore a
10
Circonferenza minima di 60 cm
Assenza di fenomeni evidenti di disturbo
Rilievi su alberi contigui
No il reticolo dove ci sono pi del 25% di
briofite
10 cm
lato
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I licheni epifiti come
bioindicatori degli effetti
dellinquinamento atmosferico