8 - aprile/maggio 2009
ASSOBETON
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CONFINDUSTRIA
2009
L'INCONTRO
SPECIALE
Sismica
NORMATIVE
IMPRESA
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09
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International
Building
Exhibition
NUOVE
CULTURE
DEL
COSTRUIRE
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2009
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e le Costruzioni
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servizio di due vagonetti aerei, che a loro volta alimentano cinque stazioni fisse e
due mobili per la produzione di calcestruzzo prefabbricato. Il secondo invito scarica allinterno di autobetoniere per la produzione di calcestruzzo preconfezionato.
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cliente e al tempo stesso in grado di conferire flessibilit e versatilit
produttiva nel massimo rispetto dei pi elevati standard di qualit.
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eliminazione delle
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maturazione ad umido
Maggior facilit
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Editoriale
LEditoriale
del Presidente
Rispetto delle
regole: non
pi tempo di
compromessi
In un paese come lItalia in cui il sistema dei controlli da par te degli organi
preposti non brilla per efficienza, ASSOBETON ha deciso di prendere una
posizione for te a difesa di quella par te
di mercato che ha come obiettivo il
rispetto puntuale delle regole a tutto
vantaggio di qualit e trasparenza.
Molte sono le azioni condotte in questi
ultimi tempi:
4 abbiamo insistentemente posto laccento ed informato circa lobbligatoriet della Marcatura CE dei nostri
prodotti e quindi della presenza sul
mercato solo di quegli operatori in
possesso di un sistema di controlli di
produzione cer tificato;
4 abbiamo definito attraverso un manifesto, pubblicato anche su queste
pagine, le peculiarit e le differenze
tra marchio CE, Cer tificazione dei
Sistemi di Qualit e Cer tificazione
Volontaria di Prodotto: concetti non
sempre chiari anche ai nostri committenti ed ai Direttori dei Lavori;
4 abbiamo richiesto ai nostri Associati
levidenza di aver ottemperato a tutti
gli obblighi di legge previsti per coloro che producono elementi prefabbricati specie quelli strutturali e a
quelli previsti con lentrata in vigore
dellobbligo della Marcatura CE;
4 ci siamo for temente opposti, nei
confronti del Consiglio Superiore dei
Lavori Pubblici, alla proroga al 2010
dellentrata in vigore delle Norme
Tecniche per le Costruzioni;
4 abbiamo lanciato accorati allarmi sulle pagine dei quotidiani nazionali di
fronte al pericolo che la dissennata
e pericolosa rincorsa al prezzo pi
basso delle opere potesse abbassare
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Design e ricerca
per creare nuovi orizzonti
Trends
lattenzione verso i requisiti minimi
di qualit del costruito;
4 abbiamo individuato specifici cantieri
sul territorio nazionale ove non erano state rispettare le norme tecniche
obbligatorie: in questi casi ASSOBETON inter venuta direttamente
presso gli interessati facendo cessare
questi compor tamenti.
Azioni tempestive, tutte coerenti con
la scelta coraggiosa, e forse anche impopolare, assunta dagli organi direttivi
dellAssociazione di non transigere rispetto ai principi di seriet e di professionalit che oggi pi che mai devono
governare il mondo delle costruzioni.
Scelta che nel medio-lungo termine ci
por ter a valorizzare il logo della nostra Associazione, che dovr sempre di
pi esprimere leccellenza tecnologica e
produttiva nel campo delledilizia industrializzata.
n
(Renzo Bullo)
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ASSOBETON
SOMMARIO
n. 8/2009
CONFINDUSTRIA
2009
L'INCONTRO
SPECIALE
Sismica
NORMATIVE
IMPRESA
di Renzo Bullo
di Maurizio Grandi
12 Lincontro
IMC incontra Fabio Terragni
Presidente e Amministratore Delegato di Autostrada Pedemontana
Lombarda SpA
14 Speciale Sismica
Strutture prefabbricate in zona simica: 15 anni di impegno nella ricerca
di Giandomenico Toniolo
23 Il terremoto dellAbruzzo: primi riscontri tecnici e proposte per la
ricostruzione
di Marco Savoia
28 La valutazione dellazione sismica secondo le Norme Tecniche per le
Costruzioni D.M. 14 gennaio 2008
di Carla L. Zenti
38 Sperimentazione su isolatori a pendolo scorrevole e materiali componenti
di Virginio Quaglini, Carlo Poggi e Agostino Marioni
48 Tubazioni interrate in zona sismica
di Alberto Castellani e Carlo Bonfanti
68
Normative
74
Impresa
76 Assobeton
Progetto Concrete
di Carla L. Zenti
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Chimica, prodotti e tecnologie. Nuove soluzioni per ledilizia moderna.
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Editoriale
Il Commento
del Direttore
Il Codice di
Comportamento
ASSOBETON
CODICE DI COMPORTAMENTO
Approvato dalla Giunta
il 18 gennaio 1994
PREMESSA
Nello spirito del Codice Etico di Confindustria ed ai fini di una corretta attuazione
dei principi etici ivi sanciti nella pratica delle peculiarit del settore in cui operano le
imprese aderenti, lAssemblea di ASSOBETON delibera di adottare i seguenti principi
di comportamento che divengono obbligatori per tutti gli associati ed il cui rispetto
diviene condizione per conservare il diritto a far parte dellAssociazione e di accedere
alle cariche associative.
PRINCIPI DI COMPORTAMENTO
0.
1.1 - Reale rispondenza dei propri prodotti e relativi servizi, nonch delle opere, alle
vigenti normative ed alle esigenze volte a garantire i requisiti indicati dalle direttive
comunitarie
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Editoriale
1.2 - Effettivo rispetto delle normative con particolare riferimento a quelle amministrative, fiscali, contributive ed ambientali.
2.
3.1 - Veridicit delle informazioni di carattere tecnico in ordine alla qualit dei prodotti
e delle subforniture.
3.2 - Correttezza e veridicit nella comunicazione pubblicitaria e promozionale, nel
rispetto del codice di autodisciplina della pubblicit e delle norme comunitarie.
3.3 - Correttezza nei rapporti con prescrittori e decisori dacquisto.
3.4 - Chiarezza, completezza e correttezza nella redazione dei contratti di vendita, o di
appalto ed in particolare di quelli predisposti dallazienda venditrice.
3.5 - Affidabilit delle certificazioni.
3.6 - Rispetto degli interessi dei clienti in accordi o intese con altri produttori.
4.
4.1 - Correttezza e trasparenza nello svolgimento delle attivit e comunicazioni promozionali e pubblicitarie.
4.2 - Correttezza e trasparenza nelle trattative di vendita e nelle formalizzazioni contrattuali.
4.3 - Correttezza e discrezione nelluso di informazioni sulle aziende concorrenti.
4.4 - Correttezza nei procedimenti di reperimento di risorse umane e tecnologiche.
5.
5.1 - Accertamento della qualificazione dei fornitori e dei loro requisiti di correttezza
e moralit.
5.2 - Formulazione e attivazione di procedure per il controllo dei requisiti richiesti e/o
dichiarati delle forniture, che siano poste a conoscenza dei fornitori.
SANZIONI
Il Collegio dei Probiviri, su segnalazione di organi associativi o di associati, tenuto
allaccertamento delle violazioni al presente codice, alla valutazione della gravit delle
stesse ed alla formulazione di proposte alla Giunta per le relative sanzioni.
La Giunta, per le violazioni di cui ai punti 1 e 2, nel caso di condanna penale o civile
di primo grado, potr adottare la sospensione da incarichi associativi o dalla qualit
di associato nei casi pi gravi; la condanna definitiva potr dar luogo ad esclusione da
incarichi associativi o a cessazione dalla qualit di associato.
Nel caso di violazioni di cui ai punti 3, 4 e 5 la sanzione potr consentire nel richiamo,
sospensione o cessazione della qualit di associato in relazione alla gravit dei fatti.
La Giunta autorizzata, se lo riterr necessario, ad emanare un Regolamento di Attuazione del presente Codice di Comportamento.
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Carlo Bonfanti
Libero professionista
Consulente ASSOBETON
Alberto Castellani
Dipartimento di Ingegneria Strutturale
Politecnico di Milano
alberto.castellani@polimi.it
Paolo Chiari
Clarium srl
www.clarium.it
Agostino Marioni
Presidente Alga spa
a.marioni@alga.it
Carlo Poggi
Dipartimento di Ingegneria Strutturale
Politecnico di Milano
carlo.poggi@polimi.it
Marco Savoia
Dipartimento DISTART
Universit di Bologna
marco.savoia@unibo.it
Fabio Terragni
Presidente e Amministratore Delegato
di Autostrada Pedemontana Lombarda spa
Giandomenico Toniolo
Dipartimento di Ingegneria Strutturale
Politecnico di Milano
toniolo@stru.polimi.it
Carla Luigina Zenti
Dipartimento di Ingegneria Strutturale
Politecnico di Milano
Segretario Sezione Tubi a Bassa Pressione
c.zenti@assobeton.it
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Virginio Quaglini
Dipartimento di Ingegneria Strutturale
Politecnico di Milano
virginio.quaglini@polimi.it
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L i n c o n t ro
IMC incontra
Fabio Terragni
Presidente e Amministratore Delegato di Autostrada Pedemontana
Lombarda SpA
Fabio Terragni
Ci pu illustrare i numeri
salienti del progetto Pedemontana?
LAutostrada Pedemontana Lombarda
unopera particolarmente complessa.
Si tratta infatti di una grande infrastruttura viaria composta da 87 km di
autostrada e 70 km di viabilit locale,
per un totale di 157 km. Collegher 5
province (Bergamo, Monza e Brianza,
Milano, Como, Varese) e 94 comuni,
in unarea densamente abitata e fortemente edificata in cui operano circa
300.000 imprese che producono il 10%
del PIL nazionale e vivono 4 milioni di
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Sismica
Strutture prefabbricate
in zona sismica:
15 anni di impegno
nella ricerca
di Giandomenico Toniolo
1. Introduzione
Questa nota presenta lormai lungo
cammino percorso assieme ad Assobeton nella ricerca prenormativa sul comportamento sismico delle strutture prefabbricate. Si pu dire che questa attivit,
ancora in fase di notevole sviluppo, ha
portato ad importanti risultati, tanto che
ora le strutture prefabbricate dispongono di uno specifico sistema di regole
progettuali consolidate, sia nellambito
europeo degli Eurocodici, sia nellambito
delle Norme Tecniche nazionali. E questo con piena valorizzazione delle loro
caratteristiche di qualit e senza alcuna
penalizzazione delle particolari tipologie
prodotte dallindustria italiana.
Alla storia si deve premettere un preambolo che ci porta al lontano 1976,
quando nel nostro Friuli si abbattuta
la tragica sventura del terremoto. Personalmente ho trascorso un periodo in
zona esaminando lo stato delle costruzioni subito dopo il terremoto. Essendo
gi attiva la mia collaborazione con Assobeton, sono stato coinvolto dai prefabbricatori locali in alcuni sopralluoghi
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delle sezioni critiche di base (3,5 in termini di spostamenti di sommit dei pilastri)
al quale potrebbe corrispondere un coefficiente di struttura q = 3,5. Il tutto entro i limiti dei modesti valori dello sforzo
assiale, fino allo 0,24 della corrispondente resistenza ultima, propri delle strutture
prefabbricate con pilastri a mensola.
Sulle prove pseudodinamiche si sono
infine tarati i modelli numerici capaci di
simulare il comportamento vibratorio
degradante dei pilastri sotto terremoto,
modelli che sono stati utilizzati nella successiva fase di ricerca.
Informazioni molto pi dettagliate sulle
prove qui sopra citate si possono trovare
in Bibl. [01].
4. Analisi numeriche
su strutture
Nel 1996 iniziato il lavoro di revisione
dellEurocodice 8 per la sua conversione
da sperimentale ENV a definitivo EN.
Era loccasione per una correzione del
testo sulle strutture prefabbricate ed Assobeton ha supportato la mia presenza
nel competente comitato CEN a fianco
del prof. Castellani.
Per sostenere la nostra opera si quindi
svolta unampia campagna di analisi numeriche su prototipi simili di strutture
prefabbricate e gettate in opera. Lintenzione era quella di confrontare direttamente il loro comportamento sismico
attraverso analisi dinamiche non lineari
elaborate con gli stessi accelerogrammi
applicati al suolo. Con riferimento alle
due strutture delle Figure 2 e 3, aventi
le stesse dimensioni complessive e dimensionate nelle sezioni dei pilastri per
la stessa forza F, si voleva dimostrare che
la quantit di energia dissipata dalle quattro zone critiche del prototipo gettato
in opera era allincirca la stessa di quella
dissipata nelle due zone critiche del prototipo prefabbricato dimensionate come
sono per un momento doppio. Se cos
era, a eguale dissipazione, eguale coefficiente di struttura doveva attribuirsi alle
due strutture.
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I risultati, tradotti in curve di distribuzione statistica, hanno mostrato la sostanziale equivalenza del comportamento
sismico delle due strutture e con questo
la validit della proposta di adeguamento dellEurocodice 8 con assegnazione
ad entrambe dello stesso coefficiente di
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riduzione della vulnerabilit sismica degli edifici esistenti. I lavori sono stati coordinati da Reluis Riunione dei laboratori universitari di ingegneria sismica ed
hanno coinvolto una cinquantina di sedi
universitarie nazionali. Il programma copriva una decina di linee di ricerca, dalle
murature, allacciaio, al cemento armato,
ai ponti, ecc.
Nellambito della Linea 2, dedicata agli
edifici in calcestruzzo, il Tema 9 riguardava in particolare gli edifici prefabbricati. E su questo tema, coordinato dal
Politecnico di Milano, si rinnovata la
collaborazione con Assobeton, in primo
luogo per guidare lindagine conoscitiva sulle tipologie degli edifici prodotti
nel corso degli anni nelle diverse regioni italiane. Sono state coinvolte dieci
aziende associate che hanno fornito la
documentazione di circa 150 progetti e
da questa ampia raccolta si tratto uno
schedario sintetico (vedi Figura 8). Finalmente, con lintegrazione della memoria
storica di alcuni esperti, si redatto un
Catalogo delle strutture prefabbricate
(vedi Bibl. [05]).
Sulle diverse tipologie dedotte dai rilievi
si poi iniziata lindagine, con apposite
analisi di verifica, del relativo comportamento strutturale in base ai criteri
aggiornati delle pi recenti normative,
evidenziando alcuni aspetti critici correlati allepoca di costruzione ed alle
corrispondenti regole di progettazione
(vedi per es. Bibl. [07]). In particolare
si sono elencate alcune discriminanti
(vedi Bibl. [06]) come:
4 gli appoggi a secco per attrito, inammissibili in zona sismica, che richiedono in ogni caso un intervento correttivo con laggiunta di connettori
meccanici;
4 lassenza di diaframma rigido, invero
non pregiudizievole per la resistenza
dellassieme strutturale, ma che richiede una analisi dinamica modale
per la verifica di compatibilit delle
distorsioni ai nodi;
4 la stabilit laterale delle grandi tra-
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Bibliografia
[01] A. Saisi, G. Toniolo: Precast r.c. columns under cyclic loading: an experimental programme oriented to EC8, Studi e ricerche n. 19, 1998.
[02] F. Biondini, G. Toniolo: Analisi probabilistica della risposta sismica di telai in c.a, 14
Congresso CTE, 2002.
[03] A. Colombo, L. Ferrara, P. Negro, G. Toniolo: Prove pseudodinamiche su prototipi
di telai in calcestruzzo armato prefabbricati e gettati in opera, Giornate AICAP,
2004.
[04] L. Ferrara, E. Mola, P. Negro: Prove pseudodinamiche e cicliche su prototipi in scale
reale di edifici monopiano prefabbricati, 16 Congresso CTE, 2006.
[05] C. Bonfanti, A. Carabellese, G. Toniolo: Strutture prefabbricate: catalogo delle tipologie esistenti, Reluis/Assobeton, 2008.
[06] C. Bonfanti, A. Carabellese, G. Toniolo: Industrial precast structures: construction
typologies and seismic vulnerability, Reluis Linea 2, 29/30.05.08, Roma.
[07] A. Palermo, G. Toniolo, G. Tsionis: Vulnerabilit sismica degli edifici prefabbricati esistenti: analisi di un edificio critico senza diaframma di copertura, 17 Congresso
CTE, 2008.
[08] R. Felicetti, G. Toniolo, C. Zenti: Comportamento sismico delle connessioni delle
strutture prefabbricate: analisi sperimentale dellunione solaio-trave, Reluis Linea 2,
29/30.05.2008, Roma.
[09] F. Biondini, L. Ferrara, G. Toniolo: Capacity design criteria for connections in precast
structures, 14 WCEE, Beijing 2008.
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S p e c i a l e
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Il terremoto dellAbruzzo:
primi riscontri tecnici e
proposte per la ricostruzione
di Marco Savoia
Il sisma recentemente avvenuto in
Abruzzo stato di una estensione e
gravit tali da impegnare, nelle settimane immediatamente successive e per i
mesi seguenti, centinaia di ingegneri in
un enorme sforzo di assistenza tecnica alla Protezione Civile per le verifiche di agibilit dei fabbricati. A seguito
dellOrdinanza di sgombero di tutti gli
edifici da parte dei Sindaci dei Comuni
interessati dal sisma, infatti iniziata immediatamente una estesa campagna di
verifiche per accertare quali fabbricati
abbiano subito danni lievi da poter essere subito utilizzabili (eventualmente con
semplici provvedimenti di messa in sicurezza), in modo da consentire il rientro
di numerose famiglie. Nelle prime due
settimane dopo il sisma, squadre di tecnici delle Universit del consorzio Reluis (REte dei Laboratori di Ingegneria
Sismica) hanno completato la verifica di
scuole ed attivit produttive ed hanno
successivamente affiancato tecnici della
Protezione Civile e delle Regioni per la
verifica delledilizia privata, attivit che li
impegner ancora per numerose settimane.
Lattivit di verifica stata condotta a
tappeto nei comuni dellAquilano ed i
dati che sono stati raccolti nel Centro
Operativo della Protezione Civile sono
di grande interesse dal punto di vista
tecnico, consentendo di verificare leffettiva vulnerabilit sismica del nostro
patrimonio edilizio.
Innanzitutto, levento principale della
notte del 6 aprile (Magnitudo 5.8) ha li-
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Figura 1 Danni agli elementi non strutturali di un fabbricato in calcestruzzo armato degli anni 70.
calcestruzzo, perdita di ancoraggio delle barre longitudinali e assenza di confinamento del calcestruzzo e delle barre
compresse sono chiaramente evidenti.
Alcuni crolli di strutture anche recenti
sono invece dovuti ad errori progettuali, che hanno spesso instaurato un meccanismo di piano debole (solitamente
al piano terra), anche a causa di unirregolare disposizione dei tamponamenti
tra piano e piano.
Infine, nei fabbricati in calcestruzzo armato gettato in opera, la maggioranza
dei danni rilevati ha interessato gli elementi non strutturali dei fabbricati, tamponamenti e tramezzature interne. Se
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pur vero che anche la moderna progettazione antisismica non solo ammette che per un sisma di grande intensit
possano esserci danni anche rilevanti,
ma che proprio tale danneggiamento consente di dissipare gran parte
dellenergia in ingresso (preservando la
struttura), tuttavia il danno economico
conseguente stato davvero rilevante.
Dai primi rilievi emerso che i maggiori danni siano occorsi a fabbricati
che, seppure correttamente progettati
dal punto di vista della resistenza alle
azioni orizzontali, hanno una bassa rigidezza e quindi hanno sofferto elevati
spostamenti di interpiano. Raramente
sono stati osservati danni significativi a
fabbricati con vano ascensore e/o vano
scala in calcestruzzo armato. Sono invece evidenti danni ingenti alle murature
di tamponamento doppie, con materiale
coibentante, quando il paramento esterno non ben collegato a quello interno
in mattoni forati. Anche lOspedale di
S. Sebastiano e la Facolt di Ingegneria
hanno sofferto danni ingenti proprio
agli elementi non strutturali secondari
(rivestimenti e tramezzature interne).
A ben vedere, le risultanze emerse dai
primi sopralluoghi sulle strutture in calcestruzzo armato in opera danneggiate
confermano pienamente le indicazioni
contenute nelle recenti Normative in
materia antisismica, Eurocodici, Ordinanza 3274/2003 e Norme Tecniche
per le Costruzioni 2008, che auspichiamo entrino in vigore nel pi breve tempo possibile. La scelta della concezione
strutturale a monte del progetto ed
una corretta definizione dei particolari costruttivi (ancoraggi delle armature
longitudinali, armature trasversali, nodi
trave pilastro) sono, nelle citate Normative, gli elementi cardine della progettazione antisismica. Nelle stesse normative, il controllo dellesecuzione e dei
materiali utilizzati (in particolare del calcestruzzo gettato in opera) sono indicati quale il complemento essenziale per
una corretta realizzazione della struttu-
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La valutazione dellazione
sismica secondo le Norme
Tecniche per le Costruzioni
D.M. 14 gennaio 2008
di Carla L. Zenti
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Sigla
EFFETTI
Z1a
Z1b
Z1c
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Zone con terreni di fondazione particolarmente scadenti (riporti poco addensati, depositi altamente compressibili, ecc.) Cedimenti e/o
liquefazioni
Zone con depositi granulari fini saturi
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Z3b
Instabilit
Z4a
Z4b
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Z4d
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Comportamenti
differenziali
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14 gennaio 2008 dal Ministro delle Infrastrutture, con lintesa e il contributo del
Dipartimento della Protezione Civile.
Lobiettivo di dette Norme quello di
definire i principi per il progetto, lesecuzione ed il collaudo delle costruzioni con
riguardo alle prestazioni loro richieste in
termini di requisiti essenziali di resistenza
meccanica e stabilit.
Esse forniscono i criteri generali di sicurezza e precisano le azioni che devono
essere utilizzate nel progetto, ponendo
particolare attenzione allazione sismica.
Determinazione
dellazione sismica
La pericolosit sismica di base costituisce
lelemento di conoscenza primario per
la determinazione delle azioni sismiche.
Essa viene definita facendo riferimento
ad un suolo rigido (di categoria A) con
superficie topografica orizzontale (di categoria T1), in condizioni di campo libero,
cio in assenza di manufatti.
Le caratteristiche del moto sismico atteso al sito di riferimento, per una fissata
probabilit di eccedenza PVR e per un
determinato periodo di riferimento VR,
si ritengono individuate quando se ne
conosca laccelerazione massima ed il
corrispondente spettro di risposta elastico in accelerazione Se(T).
Nelle NTC, le forme spettrali per ciascuna delle probabilit di superamento nel
periodo di riferimento sono definite a
partire dai valori dei seguenti parametri
su sito di riferimento rigido orizzontale:
ag accelerazione orizzontale massima al
sito;
Fo valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione
orizzontale;
TC* periodo di inizio del tratto a velocit
costante dello spettro in accelerazione
orizzontale.
Tali valori, forniti in allegato alla norma,
sono stati ricavati per tutto il territorio
nazionale suddiviso mediante una griglia
adottando un passo di 0.05, pari a circa
5.5 km, in latitudine e longitudine, per un
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Figura 1 Mappa di pericolosit sismica del territorio nazionale (fonte INGV - http://zonesismiche.mi.ingv.it).
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CU
VR
VN
I
0.7
II
1.0
III
1.5
IV
2.0
10
10
15
20
50
35
50
75
100
100
70
100
150
200
CU
VR
VN
I
0.7
II
1.0
III
1.5
IV
2.0
10
35*
35*
35*
35*
50
35
50
75
100
100
70
100
150
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Tabella 3 Valori di Periodo di ritorno TR, espressi in funzione della periodo di riferimento VR
per i diversi stati limite.
A
VR
PVR
10
50
75
100
150
200
SLO
81%
30
45
60
90
120
SLD
63%
10
50
75
101
151
201
SLV
10%
95
475
712
949
1424 1898
SLC
5%
195
975
VR
PVR
35*
50
75
100
150
200
SLO
81%
30*
30
45
60
90
120
SLD
63%
35
50
75
101
151
201
SLV
10%
332
475
712
949
1424 1898
SLC
5%
682
975
Larticolo non vuole porsi come riferimento esaustivo in merito alla definizione dellazione sismica delle Nuove Norme Tecniche, bens vuole fornire alcuni
spunti di riflessione.
La corretta valutazione dellazione sismica implica diverse scelte basate su
molteplici conoscenze non solo tecniche, ma anche inerenti alla rete di
relazioni che lopera instaura con il
territorio.
n
Bibliografia
[1] GDL MPS (2004) - Redazione della mappa di pericolosit sismica prevista dallOrdinanza PCM 3274 del 20 marzo 2003. Rapporto Conclusivo per il Dipartimento della
Protezione Civile, INGV, Milano-Roma, aprile 2004, 65 pp. + 5 appendici, http://zonesismiche.mi.ingv.it/.
[2] Norme Tecniche per le Costruzioni - D.M. 14 gennaio 2008.
[3] Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 - Istruzioni per lapplicazione delle Nuove norme
Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008.
[4] Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici - www.cslp.it - Spettri di risposta.xls
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I nostri valori
costruiscono il futuro
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Sperimentazione su isolatori
a pendolo scorrevole
e materiali componenti
di Virginio Quaglini, Carlo Poggi e Agostino Marioni
Gli isolatori a pendolo scorrevole rappresentano una promettente
soluzione per lisolamento sismico di edifici e opere. Tuttavia le
propriet dei materiali antifrizione tradizionali in alcuni casi risultano
non ottimali, limitando le prestazioni degli isolatori e penalizzandone
le possibilit di impiego.
Nel presente studio si descrive la caratterizzazione di un nuovo
materiale antifrizione (XLIDE MTF) proposto per gli isolatori a
pendolo. Il coefficiente di attrito di XLIDE MTF su una superficie di
acciaio inossidabile stabile rispetto a variazioni della pressione
di interfaccia e alla velocit, e presenta una limitata dipendenza
dalla temperatura. Esemplari di isolatore a pendolo con XLIDE MTF
sono stati sottoposti a prove simulando situazioni sismiche e sono
state misurate la rigidezza, lo smorzamento efficace e la capacit
portante degli isolatori, evidenziandone lottimo comportamento e
lidoneit allimpiego come dispositivi antisismici.
1 INTRODUZIONE
La mitigazione sismica una strategia di
protezione sviluppata nel corso degli ultimi trentanni che consiste nel limitare
la quantit di energia trasmessa allopera
isolandola dal movimento delle fondazioni e di eliminare lenergia che inevitabilmente vi penetra mediante linserimento
di elementi dissipativi.
Tra i moderni dispositivi per lisolamento sismico di strutture ed edifici vi sono
gli isolatori a pendolo scorrevole, il cui
schema riportato in Figura 1. Lelemento principale dellisolatore (indicato
come elemento A) costituito da una
coppia di superfici curve che scorrono
luna sullaltra, realizzando due funzioni:
dissipano energia attraverso lattrito e
generano la forza di ricentraggio della
struttura attraverso lazione della gravit.
Le rotazioni relative tra la sovrastruttura
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Figura 1 Isolatore a pendolo a singola curvatura. A: superfici principali di scorrimento; B: cerniera sferica; e: eccentricit; D:
spostamento tra sovrastruttura e base.
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Figura 2 Isolatore a pendolo a doppia curvatura. e: eccentricit; D: spostamento relativo tra sovrastruttura e base.
Figura 3 Banco di prova per la misura del coefficiente di attrito. A: attuatore per applicare la pressione di contatto; B: attuatore per produrre il movimento orizzontale; C: celle di carico; D: camera a temperatura controllata
che racchiude il campione di prova.
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Figura 5 Riduzione del coefficiente di attrito di XLIDE MTF durante lesecuzione di cicli di movimento (p = 20.7 MPa, v = 200 mm/s,
durata > 80 sec).
2 SPERIMENTAZIONE
SUL MATERIALE XLIDE MTF
Il materiale XLIDE MTF un polimero
termoplastico autolubrificante con una
particolare formulazione di additivi per
controllarne il coefficiente di attrito. La
prima fase della sperimentazione stata
condotta su campioni del materiale per
misurarne il coefficiente di attrito e determinare la sua dipendenza dalla pressione, velocit e temperatura.
2.1 Programma sperimentale
Le prove sono state eseguite utilizzando
un modello in scala ridotta comprendente un disco di XLIDE MTF e una superficie in acciaio inossidabile X5CrNiMo1712 lucidata a specchio (rugosit Rz
< 1 m).
Le prove sono state condotte sia presso il
Politecnico di Milano, dove stato utilizzato il sistema di prova illustrato in Figura 3,
che presso il Laboratorio Prove di ALGA
SpA. Si sono usati dischi di XLIDE MTF
con diametro 75 mm nelle prove al Politecnico di Milano, e dischi con diametro
300 mm nelle prove presso ALGA SpA.
Sono state condotte diverse prove variando la pressione di contatto tra le due
superfici e imponendo velocit e durate
rappresentative dellevento sismico, in
modo da verificare la resistenza del materiale alle temperature che si raggiungono per effetto dellenergia dissipata.
2.2 Risultati
Le mappe di attrito riportate in Figura
4 mostrano il valore del coefficiente di
attrito () in funzione della velocit di
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Figura 6 Diagramma forza orizzontale (FX) spostamento (d) ricavato in una prova dinamica sullisolatore a semplice curvatura.
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Prova
cicli
dmax
(mm)
V
(kN)
Sismica 1
3
3
3
3
3
3
250
62.5
125
187.5
250
312.5
8000
Sismica 2
18
250
8000
Sismica 3
500
9100
(1)
a partire da un offset di 100 mm. dmax : spostamento massimo
(ampiezza del ciclo), V: carico verticale di prova
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Bibliografia
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Tubazioni interrate
in zona sismica
di Alberto Castellani e Carlo Bonfanti
Parole chiave: spinta del terreno, pareti di ritenuta, spinta attiva
del terreno in condizioni sismiche, differenza di fase, moto sismico in
superficie, stabilit dei pendii.
1. Sommario
Si discute sul calcolo della sicurezza strutturale di una tubazione in calcestruzzo armato interrata, sotto lazione di un moto
di origine sismica, facendo riferimento
allEurocodice 8 o alle Norme Tecniche
per le Costruzioni, che per questo argomento si identificano con lEurocodice. Si
assume che le tubazioni siano rispettose
della combinazione di carico che include le azioni permanenti gravitazionali e
quelle accidentali dovute al traffico stradale, opportunamente fattorizzate. Nel
seguito, questa combinazione chiamata
statica.
Nella combinazione di carico che include i carichi sismici, i carichi gravitazionali
sono fattorizzati secondo un fattore G
pari ad 1, e quelli del carico stradale secondo un fattore 2 Q in genere pari
a 0.2. In dipendenza da tali fattori, la combinazione di carico sismica pu produrre
sollecitazioni pi o meno severe rispetto
alla condizione statica, ed eventualmente
condizionare il dimensionamento della
tubazione.
Secondo la Norma, levento sismico pu
essere accompagnato da una rottura del
terreno. Nello scritto si mostra che in assenza di tale rottura, la combinazione di
carico statica generalmente pi severa.
Questo accade anche in presenza di un
moto sismico differente tra punto e punto, mettendo in conto la propagazione
con lo schema dellEurocodice 8, Parte 4.
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2. Introduzione
Alcuni importanti pipelines sono realizzati fuori terra. In presenza di sollecitazioni sismiche, il loro comportamento
sostanzialmente differente da quello di
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Figura 2 Danni al tubo e sfondamento della sella di appoggio, a seguito di un sisma, in una
tubazione in pressione.
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Figura 4 Tubi interrati in acciaio rivestito di materiale cementizio. Sisma di Northridge, 1994.
Tubazioni soggette al fenomeno richiamato nella Figura 18.
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superficie di confine. Questultima dissipata come radiazione di energia nel terreno stesso). La limitata presenza di effetti dinamici riscontrabile anche in gallerie
di una certa dimensione, [17, 18].
Le Figure 1, 2 e 3 mostrano effetti sismici
su pipelines fuori terra. Senza addentrarci
nel problema, ci limitiamo ad asserire che,
durante un sisma, il comportamento di
tubazioni interrate pi favorevole, grazie appunto alla assenza di effetti dinamici. Nondimeno anchesse sono vulnerabili
agli effetti sismici, come discuteremo nel
seguito.
Sono state realizzate tubazioni in materiale cementizio e tubazioni in acciaio. Il
comportamento sismico simile. Una
differenza costituita dallattrito tra terreno e tubo, che interviene nella determinazione delle azioni sismiche a seguito
di uno smottamento del terreno. Lattrito
minore nelle tubazioni in acciaio.
La Figura 4 mostra una tipologia di danno
riscontrata in eventi che hanno colpito
siti edificati con criteri costruttivi moderni. Discuteremo di questo effetto nel seguito, ove tuttavia concentreremo lattenzione sulle tubazioni in calcestruzzo.
3. condIzIonI dI carIco
Nella combinazione di carico statica le
azioni permanenti gravitazionali sono fattorizzate secondo un fattore G pari ad
1.35 (1.30 per il D.M.14.01.08: Norme
Tecniche per le Costruzioni). Quelle dovute al traffico stradale sono fattorizzate
secondo un fattore Q pari ad 1.5. Nelle
condizioni di carico prodotte dai carichi
sismici, i carichi gravitazionali sono fattorizzati secondo G pari ad 1, e quelli del
carico stradale secondo un fattore 2
Q in genere pari a 0.2. In dipendenza da
tali fattori, la condizione di carico sismica
pu produrre sollecitazioni pi o meno
severe, ed eventualmente condizionare il
dimensionamento della tubazione.
La condizione di carico di origine sismica
pu manifestarsi in circostanze diverse:
4 in assenza di rotture nel terreno, si crea
un campo di accelerazioni orizzontali
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Figura 6 Distribuzione del carico accidentale, agente sulle due corsie, su una tubazione parallela allasse della strada.
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Figura 7 Distribuzione del carico accidentale, agente sulle due corsie, su una tubazione perpendicolare allasse della strada.
Figura 8 Possibili dimensioni di un veicolo M60. ragionevole considerare il veicolo come cingolato. Lipotesi pi severa
per quella di considerarlo gommato, con impronta, ad esempio, 60 35 cm che corrisponde allo schema di carico 2.
pi gravose. Se il tubo interrato parallelo alla strada, si distribuisce su una larghezza l, Figura 6, e per una lunghezza
indefinita. Se trasversale rispetto alla
strada, si distribuisce per una lunghezza
pari a l definita nella Figura 7.
5. Azioni esercitate
dal terreno su una
tubatura interrata
in condizioni statiche
Il carico permanente di progetto Gk ed il
carico Qk, menzionato nel paragrafo precedente, producono uno stato di sforzo
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lEurocodice 8, Part 1-5 per il calcolo della spinta sui muri di sostegno.
NellEurocodice 9, Part 4, Silos, tanks
and pipelines, paragrafo 6.3.4, queste
condizioni di carico sono menzionate
come permanent soil movement.
La teoria stabilisce un bilancio tra le
azioni gravitazionali, le azioni sismiche,
compresa la componente verticale, e
le azioni resistenti. Determina la inclinazione della superficie di rottura alla
quale associata la massima spinta, e
quella inclinazione determina la spinta
ricercata. Nella teoria originaria, ed in
quella modificata presentata dagli autori ai riferimenti [8 14], sono assunte due ipotesi rilevanti:
la superficie piana;
nel bilancio delle forze, non sono
considerate componenti di resistenza dovute alla coesione. Entrambe queste ipotesi sono discusse da pi autori in termini qualitativi,
ma non stata istituita una teoria
che possa superare tali ipotesi, e sia
ampiamente discussa come quella
di Mononobo-Okabe originale.
Nella applicazione della teoria citata alle
tubazioni interrate, si presentano situazioni differenti per le tubazioni di sezione
rettangolare e quelle di sezione circolare.
Nelle prime la spinta equilibrata da una
parete che forma un angolo di 90 rispetto alla orizzontale.
Se la superficie della parete fosse liscia,
con attrito terreno-parete nullo, la pressione del terreno non potrebbe che essere orizzontale.
La teoria determina linclinazione della
superficie di rottura che produce la massima spinta, assumendo che tra terreno
e parete, se in calcestruzzo, possa esserci
attrito e, precisamente, ammette un coefficiente di attrito pari a
= 0.1
La spinta che si forma in conseguenza
inclinata di un angolo = arctg () rispetto allorizzontale, Figura 12, e risulta
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Figura 11 Spinta delle terre in condizioni sismiche. Per un tubo di sezione rettangolare produce
le azioni interne pi severe sulla parete verticale.
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Figura 13 Spinta delle terre in condizioni sismiche. Il modello di calcolo presuppone latto di
moto di una zolla compresa tra la superficie libera del terreno ed una superficie di rottura.
Tabella 1 Carichi in kN/m. D =1.6 m, spessore = 175 mm, peso specifico del terreno,
= 19 kN/m3. Carico di esercizio stradale di una strada di prima categoria. Amplificazione
delle azioni di progetto, rispetto alla combinazione di carico statica.
rinterro in
metri
carico statico
del terreno
carico da strada
di prima categoria
carico totale
statico
46
57.8
146.5
nessuna amplificazione
189.7
13.7
267.16
265
6.3
353.95
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Figura 14 Movimento del terreno, variabile da punto a punto, e curvatura imposta alla tubazione.
Figura 15 Velocit delle onde di taglio, Vs, e velocit apparente sulla superficie, in dipendenza
della inclinazione .
Tabella 2 Spostamento massimo del terreno, in metri, in funzione della zonazione sismica e
del tipo di terreno.
dg = 0.025 ag S TC TD
Tipo di terreno
zona 4
zona 3
zona 2
zona 1
0.0123
0.0368
0.0613
0.0858
0.0147
0.0442
0.0736
0.1030
0.0169
0.0508
0.0846
0.1184
0.0265
0.0795
0.1324
0.1184
0.0172
0.0515
0.0859
0.1202
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Tabella 3 Curvature, in m-1, in funzione della zonazione sismica e del tipo di terreno, avendo
assunto per Va i valori 1., 0.825, 0.65, 0.475, 0.3 km/s, per terreni tipo A, B, C, D , E, rispettivamente. Sono valori desunti, dalla letteratura [26, 27], ritenuti in genere conservativi.
Terreno
tipo A
tipo B
tipo C
tipo D
tipo E
zona 4
0.545E-06
0.961E-06
0.100E-05
0.294E-05
0.848E-05
zona 3
0.163E-05
0.288E-06
0.300E-05
0.881E-05
0.254E-04
zona 2
0.272E-05
0.481E-05
0.501E-05
0.147E-04
0.424E-04
zona 1
0.381E-05
0.673E-05
0.701E-05
0.205E-04
0.594E-04
Figura 16 Tronco di tubo. La condizione di carico n. 3, in teoria, condiziona langolo tra tronco e tronco che la guarnizione deve poter sopportare.
possibile controllare che, con lunghezze di tubo comprese tra 2 e 8 m,
langolo sempre < 1, anche in zone di sismicit elevata.
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Va = Vs /sin ()
r = dg 2 / Lg
c = a / Va2
Terreno
tipo A
tipo B
tipo C
tipo D
tipo E
zona 4
0.289E-04
0.416E-04
0.598E-04
0.125E-03
0.486E-04
zona 3
0.867E-04
0.125E-03
0.179E-03
0.375E-03
0.146E-03
zona 2
0.144E-03
0.208E-03
0.299E-03
0.624E-03
0.243E-03
zona 1
0.202E-03
0.291E-03
0.419E-03
0.874E-03
0.340E-03
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BREVETTATO
SENZA PUNTELLAZIONI
GRANDI TOLLERANZE DI ACCOPPIAMENTO
REGOLAZIONE VERTICALE DELLA QUOTA DIMPOSTA
DUTTILIT E CONFINAMENTO
FONDAZIONE - PILASTRO
Assonometria del
Sistema di Connessione
di Continuit RS
tra pilastro e fondazione
Sistema di Connessione
di Continuit RS
Manicotto
di Continuit
long = r E
Con un valore del modulo elastico tipico
del calcestruzzo, E = 3 104 MPa, si sviluppano sforzi pari a:
TRAVE - PILASTRO
Assonometria del
Sistema di Connessione
di Continuit RS
tra pilastro di campata e trave
(nodo doppio)
L = r L
Assumendo una distanza tra pozzetti pari
a 40 m, gli spostamenti L = r L che si
ottengono sono compresi tra 1 mm, per
una tubatura in zona 4 e terreno tipo A,
fino ad un valore massimo pari a 35 mm
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Figura 20 Correlazioni tra magnitudo M e ampiezza dello spostamento a cavallo di una faglia.
con caratteristiche meccaniche pi scadenti, come argille, sabbia, materiale finemente fratturato, ed eventuale presenza
di acqua.
Per definire lo spostamento (detto anche
dislocazione) a cavallo della faglia, sono
disponibili le correlazioni di Figura 20. Le
figure si riferiscono a correlazioni ricavate
da due gruppi distinti di sismi. Ai nostri fini
tuttavia non vi motivo di effettuare distinzioni, e utilizzeremo pertanto entrambe le correlazioni.
Entrambe le correlazioni in realt pongono in relazione la ampiezza dello spostamento con la magnitudo, mentre la attivit
sismica dei siti definita nella normativa
dalla accelerazione ag.
Magnitudo
(Ambraseys)
Magnitudo
(Sabetta e Pugliese)
Ampiezza della
dislocazione (m)
zona 4
~1
~1
~ 0.
zona 3
4.6
4.6
~ 0.
zona 2
6.5
6.3
< 0.1 m
zona 1
7.8
7.4
oltre 1 m
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spectra in Europe, Earthquake Engineering and Structural Dynamics, 25, 371-400.
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27. Castellani A. and Boffi G. (1989) - Rotational components of the seismic motion, Earthquake Engng. Struct. Dyn., 18, 785-797.
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N o r m a t i v e
ASSOBETON
La Marcatura CE, la Certificazione Volontaria di Prodotto e la Certificazione del Sistema di Gestione per la Qualit sono strumenti sempre pi diffusi sul mercato dei manufatti a base cementizia: ciascuno di essi ha significati, valenza
e ambiti ben precisi.
Troppo spesso si assiste, su questi temi, ad interpretazioni soggettive e/o confuse da
parte degli operatori del settore - siano essi produttori, committenti e/o i professionisti preposti alla direzione lavori confusioni ed incertezze che certo non favoriscono la trasparenza del settore e la libera concorrenza sul mercato.
certo invece che non marcare CE i propri prodotti o immetterli sul mercato con
prestazioni diverse da quelle dichiarate significa non rispettare la legge: occorre quindi porre molta attenzione a questi manufatti, che non possono essere commercializzati e incorporati o installati in edifici (ex art. 11 DPR 246/93).
La Marcatura CE dei manufatti cementizi, per elementi ricadenti nellambito di una
Norma Armonizzata, un obbligo per tutti i produttori sancito dalla Direttiva Prodotti da Costruzione (Direttiva Comunitaria 89/106 recepita con DPR 246/1993).
Lentrata in vigore di tale adempimento per la maggior parte dei manufatti in calcestruzzo gi avvenuta e comunque sar completa entro il 2010.
La grande maggioranza dei produttori, in particolare quelli associati ad ASSOBETON,
marcano regolarmente CE il loro prodotto in ottemperanza a quanto previsto dalle
vigenti disposizioni. Con questa marcatura essi attestano di aver determinato le
caratteristiche del loro manufatto (dopo aver eseguito le Prove Iniziali di Tipo
- ITT), implementato, reso attivo e documentato il Controllo di Produzione in
Fabbrica (FPC) - basato sulle relative specifiche tecniche , FPC che include accurati controlli al ricevimento delle materie prime, durante il ciclo di produzione e
sui prodotti finiti. A questo punto essi sono in grado di predisporre la Dichiarazione
di Conformit e di apporre la Marcatura CE sui prodotti immessi sul mercato.
Apponendo la Marcatura CE sul prodotto, dichiarano, quindi, di aver svolto tutte le attivit di cui sopra, rispettando quanto previsto a norma di legge.
Tutti i Produttori sono altres consapevoli che solamente loro la responsabilit della
veridicit dei valori dichiarati per le caratteristiche del loro prodotto.
8 - industrie manufatti cementizi
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In pi, ma solo quando prevista, come nel caso di elementi con funzione strutturale, la
Certificazione del Controllo di Produzione in Fabbrica (FPC), costituisce lattestazione
di un Organismo di terza parte e indipendente, abilitato dalle Autorit competenti (Organismo Notificato), che il produttore ha effettuato gli ITT, ha implementato correttamente il proprio FPC e che questultimo conferma quanto determinato nei Test Iniziali.
Tuttavia, le effettive prestazioni del manufatto, cos come la correttezza della sua progettazione, non sono oggetto di verifica da parte dellOrganismo Notificato nellambito della Marcatura CE dei manufatti in calcestruzzo.
Per quanto concerne la Certificazione del Sistema di Gestione per la Qualit, essa, costituendo un potente strumento per attestare la capacit dellorganizzazione aziendale di raggiungere, attraverso procedure e norme comportamentali
interne, gli standard e gli obiettivi prefissati dal management, si fa garante della capacit dellorganizzazione di produrre con regolarit manufatti conformi ai
requisiti cogenti e alle richieste del Cliente.
La Certificazione Volontaria di Prodotto, rilasciata da un Organismo di Certificazione Accreditato, attraverso leventuale verifica del progetto del manufatto e
attraverso le prove periodiche previste dallo schema di certificazione, si fa garante
delle effettive prestazioni del manufatto cos come della correttezza della sua
progettazione rispetto alla norme a cui il produttore fa riferimento.
In tutti i casi di cui sopra fondamentale il ruolo del Cliente, in particolare
attraverso loperato del Direttore dei Lavori e del Collaudatore: egli , infatti,
sempre tenuto a verificare che le caratteristiche dichiarate dal produttore siano
conformi a quanto richiesto contrattualmente e prescritto dalle specifiche norme
tecniche, soprattutto in funzione della destinazione duso prevista per il manufatto.
Data di scadenza
del periodo di
coesistenza (*)
EN 40-4:2005
Pali per illuminazione pubblica Parte 4: Requisiti per pali
per illuminazione di calcestruzzo armato e precompresso
01/10/2006
01/10/2007
EN 40-4:2005/AC:2006
01/01/2007
01/01/2007
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70
N o r m a t i v e
Data di entrata
in vigore della
norma in quanto
norma europea
armonizzata
Data di scadenza
del periodo di
coesistenza (*)
EN 490:2004
Tegole di calcestruzzo e relativi accessori per coperture
e rivestimenti murari Specifiche di prodotto
01/09/2005
01/06/2007
EN 490:2004/A1:2006
01/01/2009
01/01/2009
EN 492:2004
Lastre piane di fibrocemento e relativi accessori Specifiche di prodotto e metodi di prova
01/01/2006
01/01/2007
EN 492:2004/A1:2005
EN 492:2004/A2:2006
01/01/2006
01/07/2007
01/01/2007
01/07/2008
EN 494:2004+A3:2007
Lastre nervate di fibrocemento e relativi accessori Specifiche di prodoto e metodi di prova
01/01/2008
01/01/2009
EN 588-2:2001
Tubi di fibrocemento per fognature e sistemi si scarico
Pozzetti e camere di ispezione
01/10/2002
01/10/2003
EN 771-3:2003
Specifica per elementi per muratura Elementi per
muratura di calcestruzzo vibrocompresso (Aggregati
pesanti e leggeri)
01/04/2005
01/04/2006
EN 771-3:2003/A1:2005
01/04/2005
01/04/2006
EN 771-4:2003
Specifica per elementi per muratura Elementi di
muratura di calcestruzzo aerato autoclavato
01/04/2005
01/04/2006
EN 771-4:2003/A1:2005
01/04/2005
01/04/2006
EN 845-2:2003
Specifica per elementi complementari per muratura
Architravi
01/02/2004
01/04/2006
EN 858-1:2002
Impianti di separazione per liquidi leggeri (ad esempio
benzina e petrolio) Principi di progettazione, prestazione e prove sul prodotto, marcatura e controllo qualit
01/09/2005
01/09/2006
EN 858-1:2002/A1:2004
01/09/2005
01/09/2006
EN 1168:2005+A1:2008
Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Pannelli alveolari
01/01/2009
01/01/2010
EN 1317-5:2007+A1:2008
Barriere di sicurezza stradali Parte 5: Requisiti
di prodotto e valutazione di conformit per sistemi
di trattenimento veicoli
01/04/2009
01/01/2011
EN 1338:2003
Masselli di calcestruzzo per pavimentazione Requisiti
e metodi di prova
01/03/2004
01/03/2005
EN 1338:2003/AC:2006
01/01/2007
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N o r m a t i v e
Data di entrata
in vigore della
norma in quanto
norma europea
armonizzata
Data di scadenza
del periodo di
coesistenza (*)
EN 1339:2003
Masselli di calcestruzzo per pavimentazione Requisiti
e metodi di prova
01/03/2004
01/03/2005
EN 1339:2003/AC:2006
01/01/2007
01/01/2007
EN 1340:2003
Cordoli di calcestruzzo Requisiti e metodi di prova
01/02/2004
01/02/2005
EN 1339:2003/AC:2006
01/01/2007
01/01/2007
EN 1433:2002
Canalette di drenaggio per aree soggette al passaggio di
veicoli e pedoni Classificazione, requisiti di progettazione e di prova, Marcatura e valutazione di conformit
01/08/2003
01/08/2004
EN 1433:2002/A1:2005
01/01/2006
01/01/2006
EN 1520:2002
Componenti prefabbricati armati di calcestruzzo alleggerito con struttura aperta
01/09/2003
01/09/2003
EN 1825-1:2004
Separatori di grassi Parte 1: Principi di progettazione,
prestazione e prove, marcatura e controllo qualit
01/09/2005
01/09/2006
EN 1825-1:2004/AC:2006
01/01/2007
01/01/2007
EN 1916:2002
Tubi e raccordi di calcestruzzo non armato, rinforzato
con fibre di acciaio e con armature tradizionali
01/08/2003
23/11/2004
EN 1916:2002/AC:2008
01/01/2009
01/01/2009
EN 1917:2002
Pozzetti e camere di ispezione di calcestruzzo non
armato, rinforzato con fibre di acciaio e con armature
tradizionali
01/08/2003
23/11/2004
EN 1917:2002/AC:2008
01/01/2009
01/01/2009
EN 12467:2004
Lastre piane di fibrocemento Specifica di prodotto e
metodi di prova
01/01/2006
01/01/2007
EN 12467:2004/A1:2005
EN 12467:2004/A2:2006
01/01/2006
01/07/2007
01/01/2007
01/07/2008
EN 12566-1:2000/A:2003
Piccoli sistemi di trattamento delle acque reflue fino a
50PT Fosse settiche prefabbricate
01/12/2004
01/12/2005
EN 12566-3:2005
Piccoli sistemi di trattamento delle acque reflue fino
a 50PT Parte 3: Impianti di trattamento delle acque
reflue domestiche assemblati in fabbrica e/o in sito
01/05/2006
01/07/2010
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Data di entrata
in vigore della
norma in quanto
norma europea
armonizzata
Data di scadenza
del periodo di
coesistenza (*)
EN 12566-4:2007
Piccoli sistemi di trattamento delle acque reflue fino a
50 PT Parte 4: Fosse settiche assemblate in sito da kit
prefabbricati
01/01/2009
01/01/2010
EN 12737:2004+A1:2007
Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Lastre per pavimentazioni di stalle
01/01/2009
01/01/2010
EN 12794:2005+A1:2007
Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Pali di fondazione
01/02/2008
01/02/2009
EN 12839:2001
Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Elementi per
recinzioni
01/03/2002
01/03/2003
EN 12843:2004
Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Antenne e pali
01/09/2005
01/09/2007
EN 13224:2004+A1:2007
Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Elementi nervati
per solai
01/03/2008
01/03/2009
EN 13225:2004
Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Elementi strutturali lineari
01/09/2005
01/09/2007
EN 13225:2004/AC:2006
01/01/2008
01/01/2008
EN 13693:2004
Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Elementi speciali per coperture
01/06/2005
01/06/2007
EN 13747:2005
Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Lastre per solai
01/05/2006
01/05/2008
EN 13747:2005/AC:2006
01/01/2008
01/01/2008
EN 13748-1:2004
Piastrelle di graniglia Parte 1: Piastrelle di graniglia per
uso interno
01/06/2005
01/10/2006
EN 13748-1:2004/A1:2005
EN 13748-1:2004/AC:2005
01/04/2006
01/06/2005
01/10/2006
01/06/2005
EN 13748-2:2004
Piastrelle di graniglia Parte 2: Piastrelle di graniglia per
uso esterno
01/04/2005
01/04/2006
EN 13978-1:2005
Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Garage prefabbricati di calcestruzzo Parte 1: Requisiti per garage
di calcestruzzo armato realizzati con elementi monolitici composti da sezioni individuali con dimensioni di un
modulo
01/03/2006
01/03/2008
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Data di entrata
in vigore della
norma in quanto
norma europea
armonizzata
Data di scadenza
del periodo di
coesistenza (*)
EN 14388:2005
Dispositivi per la riduzione del rumore da traffico
stradale Specifiche
01/05/2006
01/05/2007
EN 14388:AC/AC:2008
01/01/2009
01/01/2009
EN 14843:2007
Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Scale
01/01/2008
01/01/2009
EN 14844:2006
Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Elementi scatolari (Box Culverts)
01/05/2007
01/05/2008
EN 14991:2007
Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Elementi di
fondazione
01/01/2008
01/01/2009
EN 14992:2007
Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Elementi di
parete Propriet e prestazioni di prodotto
01/01/2008
01/05/2010
EN 15050:2007
Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Elementi da
ponte
01/02/2008
01/02/2009
EN 15435:2008
Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Blocchi cassero di calcestruzzo normale ealleggerito Propriet e
prestazioni dei prodoti
01/02/2009
01/02/2010
EN 15498
Prodotti prefabbricati di calcestruzzo Blocchi cassero di calcestruzzo con trucioli di legno Propriet e
prestazioni dei prodoti
01/02/2009
01/02/2010
73
La data in cui ha fine il periodo di coesistenza la stessa a partire dalla quale la presunzione di conformit deve essere basata sulla norma europea armonizzata. Essa coincide con la data di ritiro delle specifiche
tecniche nazionali in contrasto con la norma europea armonizzata.
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Progetto Concrete
lAssociazione
ASSOBETON
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di Carla L. Zenti
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l A s s o c i a z i o n e
campo delle strutture in cemento armato (master, corsi specifici di alto livello,
esperienze in cantiere, applicazione sul
campo). Dopo la prima fase formativa,
dal settembre 2006, Progetto Concrete entrato nel vivo: gli Area Manager
sono infatti impegnati sul campo per
incontrare, sullintero territorio nazionale, i professionisti della progettazione
e proporre loro un modo di redigere i
capitolati pi aderente alla realt applicativa del cemento armato e pi in linea
con le recenti normative, affiancandoli e
sostenendoli nel tempo.
Attraverso unazione one to one presso
le diverse categorie di prescrittori, gli 8
Area Manager si sono impegnati a diffondere e a far conoscere le Norme Tecniche per le Costruzioni ai professionisti
della progettazione, oltre che a fornire
consulenza specifica.
Proprio lacquisizione di elevate competenze nel settore della progettazione,
della prescrizione e della realizzazione
delle opere in cemento armato, con
riferimento sia agli interventi di nuova
costruzione che a quelli di recupero
dellesistente, assicura alla squadra di
ingegneri specializzati di Progetto Concrete la capacit di sviluppare un puntuale lavoro di definizione delle voci dei
capitolati dappalto relative al cemento
armato e di rappresentare in questo
modo un valido supporto per i professionisti della progettazione nella risoluzione di tutte le problematiche connesse
alla prescrizione e allimpiego di tale
materiale.
Strumento base che Progetto Concrete
mette a disposizione dei prescrittori
sono le Linee Guida per la prescrizione delle opere in cemento
armato che raccolgono tutte le indicazioni necessarie per redigere il capitolato
dappalto. Il documento suddiviso in
due parti, di cui la prima contiene le indicazioni generali relative alla prescrizione
delle opere e la seconda, organizzata
sotto forma di schede, illustra le principali applicazioni del cemento armato,
77
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78
l A s s o c i a z i o n e
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l A s s o c i a z i o n e
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l A s s o c i a z i o n e
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Imp_Assobeton_8.indd 81
CM
MY
CY CMY
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ASSOBETON
Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi
PER
7a Edizione
1) ASSOBETON, con sede in Milano - Via G. Zanella 36, come
Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi nella
quale sono rappresentate le sezioni merceologiche:
-dei blocchi e pavimenti
-delle cabine elettriche
-del fibrocemento ecologico
-dei manufatti in calcestruzzo cellulare autoclavato
-dei pali in c.a.c. per elettrodotto
-dei solai e doppie lastre
-delle strutture
-delle traverse ed armamenti ferroviari
-dei tubi per fognature
-dei tubi per acquedotti
ha istituito un premio biennale che sar assegnato ad una
tesi di laurea specialistica avente per oggetto una tematica
riguardante le industrie produttrici di manufatti, componenti
e strutture in calcestruzzo e/o similari.
2) Possono concorrere al Premio EGISTO CAMERINI tutti coloro che,
iscritti presso qualsiasi Universit italiana, abbiano conseguito una laurea specialistica presso una facolt di Ingegneria,
Architettura, Scienze Economiche, discutendo una tesi che
abbia per oggetto quanto previsto al precedente art. 1.
3) Il Premio EGISTO CAMERINI sar conferito a tesi di laurea
discusse nel biennio 2008-2009.
4) I Laureati che volessero concorrere al Premio EGISTO CAMERINI
dovranno far pervenire alla sede di ASSOBETON, con mezzo di
recapito certo, entro il 28 febbraio 2010, in duplice copia, una
cartacea ed una in formato digitale, la tesi da loro discussa in
sessione di laurea, unitamente ad un attestato dellUniversit
che certifichi: lavvenuto conseguimento della laurea; il titolo
della tesi discussa; la relativa data della sessione.
5) ASSOBETON, tramite una commissione da essa convocata
ogni biennio, esaminer i testi pervenuti e sceglier a suo
insindacabile giudizio quello che reputer pi meritevole per
lassegnazione del premio.
6) La Commissione giudicatrice del Premio EGISTO CAMERINI sar
composta da n. 7 membri, scelti a maggioranza dalla Giunta
dellAssociazione, riunitasi allo scopo in una seduta che dovr
tenersi prima dello scadere di ogni anno dispari.
7) I membri della Commissione potranno essere scelti fra membri
della Giunta ASSOBETON e/o fra docenti o esperti del settore
della prefabbricazione cementizia di volta in volta scelti dalla
Giunta stessa nella riunione prevista al precedente art. 6.
Sar dichiarato vincitore lautore della tesi scelta dalla
Commissione con voto di maggioranza.
Il Presidente di ASSOBETON sar membro di diritto della
Commissione e ne assumer la presidenza.
8) La Commissione giudicatrice dovr concludere i suoi lavori
entro il 30 aprile 2010, redigendo apposito verbale da trasmettere
alla Giunta dellAssociazione.
9) Lautore della tesi giudicata meritevole verr premiato nel
corso del Congresso ASSOBETON che si terr nel secondo trimestre 2010.
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11 Marzo 2009
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D a
l e g g e re
Pubblicazioni ASSOBETON
Pubblicazioni
ASSOBETON
Pubblicazioni ASSOBETON
ASSOBETON
ASSOBETON
1956-2006
50 anni tra storia
e memoria
La Prefabbricazione in
calcestruzzo
Guida allutilizzo nella
progettazione
COPERTINA MORBIDA
Associati: Euro 14,00 + IVA 4%
Non Associati: Euro 19,00 + IVA 4%
Associati:
Euro 33,00 + IVA 4%
COPERTINA RIGIDA
Non Associati:
Euro 50,00 + IVA 4%
Manuale per la
Prevenzione
Antinfortunistica nel
Settore prefabbricati in
C.A.
Associati:
Euro 7,00 + IVA 20%
Non Associati:
Euro 9,00 + IVA 20%
Non Associati:
Euro 45,00
Il Calcestruzzo per la
sicurezza e la protezione
antincendio
Il Calcestruzzo
per lefficienza energetica degli edifici.
I vantaggi della massa
termica
47
Solai in calcestruzzo e
pareti prefabbricate a
doppia lastra
Pubblicazione Gratuita
Pubblicazione Gratuita
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D a
l e g g e re
85
Pubblicazioni ASSOBETON
Pubblicazione Gratuita
Pubblicazione Gratuita
Raccomandazioni
per
limpiego di elementi grigliati per pavimentazioni
erbose e per il consolidamento dei terreni e criteri
per la valutazione della
qualit di tali prodotti
Pubblicazione Gratuita
Pubblicazione Gratuita
Sottofondi
Catalogo per il
dimensionamento di
pavimentazioni
in masselli in ambito
urbano
Pubblicazione Gratuita
Pubblicazione Gratuita
Murature di qualit in
blocchi di calcestruzzo
vibrocompresso. Storia,
caratteristiche e progettazione
La nostra esperienza
al servizio delle vostre
scelte
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Dal sito
www.assobeton.it
Sezione Blocchi e
Pavimenti possibile
abbonarsi gratuitamente
e/o scaricare la richiesta.
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D a
l e g g e re
La Ventilazione delle
coperture a falda protette
con lastre ondulate in
Fibrocemento Ecologico
e i suoi effetti sulle patologie da condensa
Posa in Opera
di Lastre Ondulate
in Fibrocemento
Ecologico
Pubblicazione Gratuita
Pubblicazione Gratuita
Lastre ondulate
Lastre piane
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Pubblicazione Gratuita
Le coperture in lastre di
fibrocemento
Edizione Il Sole 24 Ore
Pubblicazioni ASSOBETON
SEZIONE FIBROCEMENTO
Disponibile presso le
librerie Il Sole 24 Ore
Per Informazioni:
info@assobeton.it
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SEZIONE STRUTTURE
Condizioni
generali di appalto
49
Pubblicazione Gratuita
Pubblicazione Gratuita
Pubblicazione Gratuita
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D a
l e g g e re
87
Pubblicazioni ASSOBETON
Tubazioni in calcestruzzo
Guide e Manuale
ASSOBETON
CD-ROM
Pubblicazione Gratuita
Pubblicazione Gratuita
CD di Calcolo
SEZIONE
TUBI PER ACQUEDOTTI
Tubazioni in c.a. ordinario e
precompresso per condotte in pressione
Manuale di progettazione
ed utilizzo
Pubblicazione Gratuita
50
Pubblicazione Gratuita
Imp_Assobeton_8.indd 87
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ASSOBETON
Come
associarsi
La sottoscritta ditta.........................................................................................................................
con sede in......................................................................................... Prov....................................
Indirizzo........................................................................................ Cap............................................
Tel:....................................... Fax:..................................... Email....................................................
Part. IVA n.....................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................
interessata a ricevere informazioni per ladesione ad ASSOBETON.
A TALFINEFORNISCELESEGUENTIINFORMAZIONI
C.C.N.L. applicato...........................................................................................................................
N stabilimenti..................... e loro ubicazione:
.......................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................
Eventuale societ controllante.......................................................................................................
Eventuali societ controllate e/o collegate.....................................................................................
.......................................................................................................................................................
Aderisce allassociazione/unione degli industriali della/e provincia/e, quale/i?
.......................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................
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ATTIVITA PRODUTTIVE:
Strutture prefabbricate
Pali
Tubi a bassa pressione
Blocchi e pavimenti
Cabine elettriche
Manufatti in calcestruzzo cellulare autoclavato
Manufatti in Fibrocemento
Traverse ed Armamenti Ferroviari
Tubi per acquedotti
Solai e Doppia Lastra
Altro (specificare)
.......................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................
Persona da contattare:........................................................................
Posizione in azienda:.......................................................................
DATA...........................
TIMBRO E FIRMA
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ASSOBETON
Associati
Denominazione
Comune
Provincia
4P PREFABBRICATI SRL
CORTE FRANCA
BS
A. ZAMBETTI SRL
GORLE
BG
LIMBIATE
MI
CALVENZANO
BG
ALFA SRL
PG
PN
SAN SISTO
PG
TREVISO
TV
APE SPA
MONTECCHIO EMILIA
RE
APEDIL SRL
LO
S. ANTONINO DI CASALGRANDE
RE
AREA SPA
CORNAREDO
MI
FIESSO UMBERTIANO
RO
BARACLIT SPA
BIBBIENA STAZIONE
AR
CORNEDO VICENTINO
VI
SPIGNO SATURNIA
LT
RG
BETON 5 SRL
POZZALLO
TP
ZOGNO
BG
BONETTI SPA
CASTENEDOLO
BS
BOTTA SRL
BRUSASCO
TO
VI
LOVERO
SO
C.A.P.P.A. SRL
S. NICOL A TORDINO
TE
FORL
FC
PERGINE
TN
C.M.C. SRL
MADONE
BG
CARINI
PA
CANOVA SPA
FIORENZUOLA DARDA
PC
CAPPELLARI SRL
POGGIO RUSCO
MN
CAPRESE SRL
SERRAVALLE PO
MN
CASITALIA SPA
SPINADESCO
CR
CASTAGNA SRL
LEGNANO
MI
PREGANZIOL
TV
BG
CEMBRIT SPA
POGGIO RENATICO
FE
CEMENTAL SPA
GENOLA
CN
CEMENTUBI SPA
GRUGLIASCO
TO
CLC SRL
CARMIGNANO DI BRENTA
PD
CO.CE. SRL
PRATO SESIA
NO
TRANI
BA
CO.MA.C. SRL
CALTANISSETTA
CL
CODELFA SPA
TORTONA
AL
FIUMICELLO
UD
COOPSETTE SCRL
CADELBOSCO SOPRA
RE
COPREM SRL
BOTTANUCO
BG
Imp.Assobeton.Elenco.Soci.indd 91
25-06-2009 15:52:41
Associati
Denominazione
Comune
Provincia
POSTIOMA DI PAESE
TV
CREZZA SRL
GORDONA
SO
GHISALBA
BG
MUSILE DI PIAVE
VE
TE
FOSSANO
CN
BUSCATE
MI
ECOCEM SRL
OSIO SOTTO
BG
VALVASONE
PN
EDILBLOK SPA
CASTELLI CALEPIO
BG
EDILCEMENTO SPA
GUBBIO
PG
EDILFIBRO SPA
ARENA PO
PV
TERNI
TR
BARGE
CN
EDILMANUFATTI SRL
STATTE
TA
EDIL-PREFABBRICATI SRL
MISTERBIANCO
CT
EDILSOLAI SPA
CESENA
FC
EDILTRAVET SRL
CERRIONE
BI
EDILTUBI SPA
TROFARELLO
TO
AQ
POGGIO PICENZE
EFFEGI SPA
FERENTINO
FR
ERREVI SRL
CASTELLO DARGILE
BO
VIVARO DI DUEVILLE
VI
TORRI DI QUARTESOLO
VI
EUROBETON SRL
SALORNO
BZ
EUROCAP SRL
CASTELLETTO MONFERRATO
AL
EUROPENTA SPA
MI
SANTARCANGELO DI ROMAGNA
RN
ZAN
VI
SANLURI
CA
VIGEVANO
PV
FAVARO1 SPA
ZERO BRANCO
TV
LUGO DI GREZZANA
VR
FERRARINI SPA
VERONA
VR
FIBROTUBI SRL
BAGNOLO IN PIANO
RE
OTTIGLIO MONFERRATO
AL
BULCIAGO
LC
G.E.D. SRL
PIEVESESTINA-CESENA
FC
COSTABISSARA
VI
GARDONI SRL
PANDINO
CR
GAZEBO SPA
GATTEO
FC
ELLERA
PG
CASALMAGGIORE
CR
SANSEPOLCRO
AR
BELFIORE
VR
IVREA
TO
ISOLA VICENTINA
GUELFO TESTARMATA
ROMA
SANTHI
VC
I.CI.ENNE. SRL
AREZZO
AR
VI
RM
I.CO.B. SPA
CATANIA
CT
I.L.C.E.A. SPA
ROVIGO
RO
I.L.CE.V. SPA
CAVARZERE
VE
GUIDIZZOLO
MN
ICEP SPA
MOLITERNO
PZ
IL CANTIERE SRL
FIUME VENETO
PN
PARMA
PR
Imp.Assobeton.Elenco.Soci.indd 92
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Associati
Denominazione
Comune
Provincia
AL
CARROSIO
IN.PR.EDIL SRL
MASSERANO
ROMA
BI
RM
TITO
PZ
CALCINATE
BG
IPIEMME SPA
ALIFE
CE
CAIVANO
NA
ITALCABINE SRL
ISOLA RIZZA
VR
ITALSLEEPERS SPA
CATANIA
CT
LUGO
RA
PONTOGLIO
BS
LANDINI SPA
CASTELNOVO SOTTO
RE
LATERCEMENTI SPA
CASTELMINIO DI RESANA
TV
PR
CHIUSI SCALO
SI
MONTICHIARI
BS
LOMBARDA SPA
OSIO SOTTO
BG
MEDOLE
MN
ASTI
AT
CASTELVERDE
CR
MA.CE.VI. SRL
AR
BIBBIENA STAZIONE
AR
CARVICO
BG
MAGNETTI SPA
PALAZZAGO
BG
PG
MARGARITELLI SPA
TORGIANO
PG
MEDOLE
MN
MC PREFABBRICATI SRL
CARDANO AL CAMPO
VA
SOMAGLIA
LO
MCN SRL
PONTE BUGGIANESE
PT
MODULPAV SRL
ALATRI
FR
UD
LOVERO VALTELLINO
SO
ERBUSCO
BS
ZAMBANA
TN
VR
MUSILLI SPA
FR
FONTANIVA
PD
TARANTO
TA
LONATO
BS
TV
ROMA
RM
FARA VICENTINO
MN
VI
REZZATO
BS
PANNELLI SPA
VEROLANUOVA
BS
PIACENZA
PC
PAVIBLOK SRL
SPECCHIA
LE
LT
CASTELLANA GROTTE
BA
PIRCHER SPA
CITTIGLIO
VA
CROTONE
KR
CROTONE
KR
SEDEGLIANO
UD
PRECAST SPA
SEDEGLIANO
UD
FONTANIVA
PD
GRATACASOLO
BS
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Associati
Denominazione
Comune
Provincia
TORRI DI QUARTESOLO
VI
OSIO SOPRA
BG
MARTINENGO
BG
TOLENTINO
MC
PREFABBRICATI LP SPA
BORGO A MOZZANO
LU
BAGNATICA
BG
RIMINI
RN
FORL
FO
COLORNO
PR
RAGUSA
RG
MONTEBELLUNA
TV
CITTADELLA
PD
CASTELLALTO
TE
VILLAFRANCA
VR
MONTICHIARI
BS
BL
PREP SRL
GUBBIO
PG
PROGRESS SPA
BRESSANONE
BZ
R.C.L. SRL
GORLAGO
BG
FANO
PU
PONTENURE
PC
RDB SPA
PONTENURE
PC
RECORD SPA
GARLASCO
PV
RIVEDIL SRL
RIVAROLO CANAVESE
TO
RIVOLI SPA
RIVOLI VERONESE
VR
MANTOVA
MN
INDUNO OLONA
VA
ZOLA PREDOSA
BO
S.I.P.A. SPA
BENEVENTO
BN
VIGNATE
MI
S.I.P.E. SPA
VICENZA
SAFAB SPA
ROMA
MANERBIO
BS
CASELLE DI SELVAZZANO
PD
MN
ROSARO DI GREZZANA
VR
BONEA
BN
SELCE SPA
MONSELICE
PD
SENINI SPA
NOVAGLI MONTICHIARI
BS
ROMANO DI LOMBARDIA
BG
FC
VI
RM
FORL
SICEP SPA
BELPASSO
CT
SICEP SRL
VERONA
VR
RO
SIME SRL
CASTELNOVO BARIANO
VEROLANUOVA
BS
VASTO
CH
SOL.PRE.A SRL
ROMA
RM
TURBIGO
MI
SOMAGLIA
LO
MARTIGNACCO
UD
MEDOLE
MN
MN
STERCHELE SPA
ISOLA VICENTINA
VI
STYL-COMP SPA
ZANICA
BG
RENDE
CS
SUPERSOLAIO SRL
CARONNO PERTUSELLA
VA
SUPERSOLAIO SRL
BARGNANO DI CORZANO
BS
Imp.Assobeton.Elenco.Soci.indd 94
25-06-2009 15:52:41
SUPERTRAVET SPA
CAGLIARI
ASCIANO
CA
SI
TCT SRL
BRINDISI
BR
BS
TECNOCOMPONENTI SPA
FIESSE
TEGOLAIA SRL
CASIER
TV
RAGUSA
RG
BUSCA
CN
TRAVERSUD SRL
MELFI
PZ
MILANO
MI
POGGIO RUSCO
MN
UNIBLOC SRL
POGGIBONSI
SI
UNIPRE SRL
SORDIO
LO
RESANA
TV
CONTROGUERRA
TE
CORTE FRANCA
BS
ROMA
RM
MI
VIBRAPAC SPA
SOLARO
VIBROCENTRO SRL
S. RUFINA DI CITTADUCALE
RI
VIBROTEK SRL
FAGGIANO
TA
ZANETTI SRL
CAPRINO VERONESE
VR
COSIO VALTELLINO
SO
Societ
Citt
Provincia
ATECAP
ROMA
RM
TREVISO
TV
CASAGRANDE SPA
FONTANAFREDDA
PN
LALLIO
BG
COLLE SPA
LENTIAI
BL
DLC SRL
MILANO
MI
EDILMAFER SRL
SETTIMO MILANESE
MI
EDILMATIC SRL
PEGOGNAGA
MN
Soci Aggregati
VR
VERONA
VR
PONZANO VENETO
TV
GL LOCATELLI SRL
TURATE
CO
HALFEN-DEHA SRL
BERGAMO
BG
HARPACEAS SRL
MILANO
MI
MILANO
MI
PIACENZA
PC
MO
IME SRL
CAMPOGALLIANO
VERONA
VR
BASALDELLA DI CAMPOFORMIDO
UD
MAPEI SPA
MILANO
MI
MARCANTONINI SRL
PASSAGGIO DI BETTONA
PG
BRUSAPORTO
BG
PONTE VALLECEPPI
PG
MILANO
MI
PLASTYBETON SRL
MARENO DI PIAVE
TV
RUREDIL SPA
MI
ROMA
RM
CEPRANO
FR
SIPE SRL
MONTICHIARI
BS
TECNOGRIP SRL
SAN GILLIO
TO
PASSIRANA DI RHO
MI
GRASSOBBIO
BG
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nderstanding
Come gruppo condividiamo un unico logo. Come persone
ci riconosciamo nella ricchezza delle nostre differenze.
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09
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2009
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Sismica
NORMATIVE
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